Mugello, imprese in crescita grazie al settore edile Cala invece il
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Mugello, imprese in crescita grazie al settore edile Cala invece il
L’AZIENDA DEL MESE: AGRICOLTURA MUGELLANA ENERGIA EOLICA: LAVORO E PROFESSIONI: DECINE DI ANNUNCI CON OFFERTE E DOMANDE DI LAVORO Siva, disinfestazioni dal 1947 Miotti a pag. 3 Sorgo e favetto contro la siccità Ciani a pag. 5 Il piano per il Mugello pag. 15 Conti a pag. 4 CERTIFICAZIONI LA NOSTRA INCHIESTA Imprese etiche Mugello leader in Italia Mugello, imprese in crescita grazie al settore edile Cala invece il peso relativo di manifatturiero e commercio La percentuale di aziende certificate S.A. 8000 è tra le più alte d’Italia Antonio Modi a pag. 6 NELL’INTERNO ISTITUZIONI & TERRITORIO Aziende mugellane La A. Moda di Scarperia premiata a New York dalla Everlast Pag. 7 DATABASE Imprese nel Mugello I dati della Camera di Commercio Crescono le imprese edili, fermi i comuni di montagna COOPERATIVE Firenzuola punta sulla pelletteria Inaugurata la sede e il laboratorio di Terra Nova pag.11 IMPRESE & MERCATI Start up consulenza Tutte le informazioni per aprire un catering in Mugello Pag. 12 Pag. 8-9 ISTITUZIONI E TERRITORIO Vallombrosa, riaprono gli arboreti sperimentali Gli occhiali in legno di Jochen Zeh Pag. 10 LAVORO E PROFESSIONI Diventare artigiani orafi: una scuola a Vicchio Pag. 14 MUGELLO Nicola Di Renzone Cresce il numero delle imprese in Mugello e Valdisieve: lo rivelano i dati diffusi dall’ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Firenze e relativi alla situazione al 31 dicembre 2006. Dalle 7951 del 2000, infatti, le imprese attive sono passate alle 8480 nel 2005 e alle 8649 del 2006. Tra i settori produttivi continua l’ascesa delle costruzioni, che si conferma il comparto con il più alto numero di imprese. Si tratta di una tendenza già emersa dai dati diffusi nel 2005, che trova oggi una nuova conferma, mentre continuano ad arretrare, in termini percentuali, i settori manifatturiero, agricolo e del commercio. Se in que- st’ultimo si tratta solo di una perdita di peso relativa, nel caso delle aziende agricole e delle imprese manifatturiere si assiste invece ad un lento ma costante calo del numero delle imprese anche in termini assoluti. Dal punto di vista territoriale, in termini di numerosità d’impresa, crescono di più i comuni più grandi e sviluppati, come Borgo San Lorenzo e Barberino di Mugello. Diversa appare invece la situazione per quanto riguarda i comuni della montagna, come Firenzuola, Marradi, Palazzuolo e San Godenzo. Qui si assiste ad una situazione statica o addirittura ad una lieve flessione nel numero di imprese attive. Segue a pag. 7 Ogni anno 60 incidenti sul lavoro Inchiesta sugli infortuni: è l’edilizia il settore più a rischio Camilla Fabiani a pag. 2 2 In Primo Piano Mugello Economia - N. 14 - Sabato 7 Luglio 2007 La nostra inchiesta In Mugello 60 incidenti sul lavoro ogni anno Lo rivelano i dati dell’Azienda Usl 10; 24 quelli della prima parte del 2007 Camilla Fabiani La sicurezza sul lavoro continua ad essere uno dei temi drammatici che la cronaca affronta e porta in evidenza quasi ogni giorno. Ogni anno, mediamente, il 6% dei lavoratori italiani subisce un incidente sul lavoro. Si tratta di circa un milione di casi, di diversa natura e gravità, dei quali: circa 600mila con esiti di inabilità superiore a tre giorni, oltre 27mila che determinano un’invalidità permanente nella vittima, e più di 1.300 che ne causano la morte. Ciò equivale a dire che, ogni giorno, tre persone perdono la vita per disgrazie legate alla propria attività lavorativa. Tappa fondamentale in tal senso è stata la legge 626, che ha introdotto, nel 1994 ed in seguito, con diverse modifiche, nel 1999, importanti innovazioni nel campo della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, focalizzando l’attenzione sulle regole e gli strumenti operativi. Le tappe percorse ed i rimedi sviluppati dalle istituzioni e dagli enti competenti, in funzione di una miglior prevenzione e di un’informazione più consapevole e delineata sulla sicurezza sul lavoro, sono state e sono molteplici; i dati derivati dagli studi della Medicina del Lavoro, per quanto riguarda il Mugello, dal 2004 ad oggi, tracciano una situazione pressoché stabile degli infortuni denunciati. Marco Pristerà, medico della sezione della Medicina del Lavoro (Ausl 10, Firenze), ha fornito un’ampia panoramica dei motivi e dei luoghi maggiormente colpiti da infortuni dal 2004 ad oggi, in tutto il Mugello. Dai grafici presi in visione, relativi al 2004-2005, si può capire in quali ambiti – tenendo conto che, come sottolinea Pristerà, sono dati ancora validi, dato che la situazione ad oggi non è praticamente variata - avvengano gli infortuni relativi al Mugello. Il settore delle costruzioni, per questa parte della Toscana, è sicuramente quello maggiormente colpito, seguito dal settore dei servizi, da quello metalmeccanico, dai trasporti, ecc. Sempre la testimonianza della Medicina del Lavoro, tramite le parole del Dottor Marco Pristerà, mette in luce l’importanza di osservare quelle che sono le regole base per prevenire gli incidenti, specialmente per quanto riguarda l’ambito delle costruzioni dove pare che “le cadute dall’alto degli operai nel cantiere siano le più frequenti e l’edilizia il settore più sanzionato”. (vedi grafico 1) Avvalendosi nuovamente dei grafici forniti dalla AUSL 10, è possibile analizzare il numero di infortuni, in percentuale, avvenuti nei diversi comuni, (vedere grafico 2). Il grafico mostra la situazione nel suo complesso, naturalmente si deve tenere conto che Borgo San Lorenzo, risulta il comune più colpito, in percentuale, dato il numero maggiore di abitanti, di lavoratori e di attività e servizi presenti sul territorio. Gli incidenti nel Mugello sono in media 60 l’anno e, come accennato in precedenza, La situazione oggi I dati del 2007 Infortuni totali in Mugello nei primi sei mesi del 2007: 24 I settori interessati: Edilizia: 9 infortuni Metalmeccanica: 5 infortuni Agraria: 3 infortuni Meccanica: 3 infortuni Plastica: 1 infortunio Casalinghe assicurate Inail: 1 infortunio Igiene urbana: 1 infortunio Cave e miniere: 1 infortunio Numero infortuni per comune Numero di infortuni denunciati per comparto la situazione è bene o male invariata dal 2004 ad oggi. Per quanto riguarda il primo semestre del 2007 sono stati registrati, per il Mugello, dalla Ausl 10, 24 infortuni sul lavoro. L’edilizia rimane il campo maggiormente colpito con 9 incidenti, seguita dall’industria metalmeccanica (5), agraria (3), l’officina meccanica (3), l’industria della plastica (1), casalinghe assicurate Inail (1), igiene urbana (1), cave e miniere (1). Ma cosa fare, quindi, per prevenire gli incidenti e migliorare la sicurezza sul lavoro? Il dipartimento della Prevenzione dell’Azienda Usl 10 di Firenze in collaborazione con Cgil, Cisl e Uil e la Provincia ha creato, data la forte necessità, quella che viene chiamata la “rete”; una rete che possiamo definire delle tre “c”: conoscenza (delle misure da adottare e come applicarle nei vari ambiti lavorativi), conoscenze (di personale qualificato e diversi rappresentanti per la sicurezza sul lavoro) e coscienza (da applicare nel seguire le norme ed i consigli). Protagonista della “rete” è la figura dell’ Rls, ovvero il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: “L’ Rls viene eletto dai lavoratori e deve essere allo stesso tempo rappresentante degli elettori e referente dell’azienda stessa. In Toscana c’è stato un rafforzamento di questa importante figura proprio per capire i problemi e cercare di risolverli a monte, di prevenirli. L’ Rls è uno degli anelli della prevenzione che forma la rete ed il suo compito, non è affatto semplice, dati i rapporti duplici e a volte contrastanti, tra lavoratori e datore di lavoro”, chiarisce il Dottor Roberto Bolognesi (Ausl 10), responsabile della prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro della zona del Mugello. L’ Rls è quindi fondamentale per costituire la rete e l’ideale sarebbe che ce ne fosse uno per ogni azienda, anche la più piccola. “ Ogni singolo Rls – citando ancora le parole di Bolognesi - influisce, infatti, sulla programmazione degli interventi e sposta l’attenzione su un settore piuttosto che su un altro, arricchendo la varietà d’informazione e permettendo di coprire tutte le diverse aree lavorative con una prevenzione ad hoc”. La rete consiste in un sistema di conoscenze intrecciate che portano maggiore informazione e coscienza all’interno delle aziende. Questo avviene tramite degli incontri periodici con i diversi Rls, i sindacati ed i medici responsabili della sicurezza sul lavoro. In sostanza vengono indette delle riunioni con il tema della sicurezza sul lavoro, dove si cerca di divulgare informazione e di spiegare come mettere in atto la prevenzione concernente gli infortuni nei distinti ambiti lavorativi, anche tramite il confronto e l’analisi dei diversi rischi possibili. L’ultima riunione, che si è svolta all’interno del Designer Outlet di Barberino, ha fatto pensare positivamente gli ideatori di tale programma; le presenze di Rls e altre figure aziendali erano molte, specialmente considerando la giovane età del progetto. Il Dottor Bolognesi ed il responsabile sindacale della Cgil di Borgo San Lorenzo, Felice Bifulco, hanno chiarito più volte l’esigenza di un’informazione di larga portata, che permetta di avere un rappresentante per la sicurezza per ogni singola azienda e, aiuti così, l’arduo compito della programmazione degli interventi da parte della Ausl. A tal proposito, sempre per agevolare l’informazione, è nato, già da un anno e mezzo, “il Bollettino”, un giornale, per ora a livello provinciale (Firenze, Pisa e Lucca), curato dal Dipartimento della Prevenzione, l’Ausl 10, i sindacati e la Provincia di Firenze, dove si discutono i diversi problemi, ci si confronta e si affrontano temi concernenti la sicurezza. Ma non solo, LEGENDA 1) COSTRUZIONI 2) SERVIZI 3) METALMECCANICA 4 TRASPORTI 5) Ind. CHIMICA E PETROLIFERA 6) COMMERCIO 7) Ind. TRASFORMAZIONE . NON METALLIFERI 8) Ind. ALIMENTARE 9) SANITA’si ciao come 10) Ind. LEGNO sono, infatti, in programma altre iniziative, come la produzione di un software che permetta la realizzazione di un archivio dati anagrafico, contenente i nomi degli Rls per adesione, utile per mettersi in contatto con loro e la creazione di un link, sul sito web della Regione, che conduca direttamente ad un sito dedicato agli Rls. Il problema è che parlando del Mugello ci troviamo di fronte a non poche difficoltà da superare, basta pensare che le aziende sono più di 7mila, diffuse sull’intero territorio, quindi, quello che sembra essere un punto fondamentale per dare una svolta alla situazione è l’inserimento nel Piano Integrato di Salute, della figura dell’Rls, obiettivo che il Dipartimento della Prevenzione, l’Ausl 10 ed i sindacati, si propongono di raggiungere al più presto. Azienda del mese 3 Mugello Economia - N. 14 - Sabato 7 Luglio 2007 La vicchiese Siva, fondata nel dopoguerra, oggi opera in tutta la Toscana e in Italia Il business delle disinfestazioni passa anche dal Mugello L’azienda è specializzata nel controllo di colombi, termiti, storni e tarli Viviana Miotti Un’azienda che da oltre cinquant’anni si impegna a mantenere l’ambiente urbano in cui viviamo sicuro ed immune dalla proliferazione e dai disagi causati da alcune famiglie di animali alquanto fastidiosi per l’igiene pubblica come i colombi, le termiti, gli storni e i tarli. Questa è la Siva, una realtà particolarmente attiva nata a Vicchio nel primo dopo guerra per opera del suo fondatore, Pierluigi Noferini, che diede avvio alle prime attività di disinfestazione e derattizzazione della zona. Collaborando da sempre con le maggiori amministrazioni pubbliche la Siva si e’ sviluppata negli anni divenendo oggi una società moderna, che opera in vari settori dell’igiene pubblica. In più di cinquant’anni di attività, la Siva ha inoltre maturato una notevole esperienza nel campo della gestione dei colombi in ambiente urbano, nell’allontanamento dei volatili, nei trattamenti antitarlo e nella lotta alle termiti (servizi per i quali la Siva ha ottenuto la certificazione Uni en iso 9001-2000 accreditata Sincert). La sovrappopolazione dei colombi, ad esempio, può generare due tipi di problemi: economici e sanitari. I primi sono associati a danni alle strutture architettoniche e monumentali, mentre i secondi coinvolgono la possibilità di allergie e a volte anche la trasmissione di malattie infettive di cui i colombi sono portatori o di parassiti pericolosi per la salute dell’uomo. L’ambiente urbano costituisce infatti per i colombi un habitat sicuro ed idoneo per la sopravvivenza e la riproduzione. La presenza di spazi ottimali per il rifugio e la nidificazione, l’assenza di animali predatori e l’abbondanza di alimenti a disposizione rappresentano fattori favorevoli per una progressiva e mal controllata esplosione demografica. Oggi la Siva possiede uno staff tecnico qualificato coadiuvato da specialisti laureati che dedicano particolare attenzione sia alla qualità dei servizi che alla sicurezza dei lavoratori. Inoltre i sistemi adottati sono approvati dalle associazioni protezionistiche in quanto innocui per gli animali. Abbiamo intervistato Pierluigi Noferini per capire meglio come lavora nel nostro territorio un’azienda con questa tipologia di attività. Gentile Signor Noferini, la Siva opera esclusivamente nel Mugello? Mi può quantificare la mole di lavoro nell’arco di un anno suddividendola per le varie attività? “La nostra azienda opera principalmente a livello regionale, ma per alcuni interventi specialistici, ad esempio la cura del legno e la gestione dei volatili, abbiamo richieste da tutto il territorio nazionale. Nel 2006 la L’AZIENDA Tutti i numeri della Siva Ambito di attività: Monitoraggi nelle aziende della filiera alimentare, derattizzazioni, disinfestazioni sia in ambito pubblico che privato valgono il 70% del lavoro della Siva. Il restante 30% degli interventi riguarda la gestione dei volatili in ambito urbano e la cura del legno. Periodi di maggiore carico lavorativo: Alcune attività sono stagionali, come le disinfestazioni, mentre altre possono essere gestite lungo tutto l’arco dell’anno. Il periodo da maggio ad ottobre è però quello a maggiore intensità lavorativa. Addetti: L’azienda conta 13 addetti, compresi i due soci titolari. Nel settore dell’igiene ambientale la Siva si avvale inoltre della collaborazione di consulenti libero professionisti. Rapporti con il Mugello: L’azienda opera a livello regionale ma stanno crescendo i clienti mugellani, soprattutto tra le imprese della zona, che possono avere problemi di infestazioni. Rimane poi il rapporto con il territorio per quanto riguarda l’occupazione, sia diretta che in termini di consulenze. nostra azienda ha eseguito circa 5.500 interventi, con un incremento dal 2004 del 23%”. Quali sono i prodotti di punta o meglio, le attività principali? Subiscono stagionalità oppure sono costanti nell’arco dell’anno? “Le attività principali della nostra società riguardano la gestione dei monitoraggi nelle aziende della filiera alimentare, le derattizzazioni e le disinfestazioni sia in ambito pubblico che privato. Queste attività valgono il 70% del nostro lavoro. Il restante 30% si riferisce ai lavori più particolari che riguardano appunto la gestione dei volatili e la cura del legno. Ci sono delle attività che subiscono delle variazioni stagionali mentre altri interventi sono gestiti per tutto l’arco dell’anno. Resta comunque da maggio ad ottobre il periodo di maggiore intensità lavorativa”. Come è strutturata l’azienda? Quanti dipendenti e con quali mansioni? “La nostra struttura organizzativa è composta da 13 persone, i soci titolari, Guido Noferini ed il sottoscritto; tre collaboratrici si occupano dell’organizzazione dei servizi e della gestione amministrativa, una collaboratrice si occupa dei sopralluoghi mentre la squadra degli operatori tecnici è formata da sette persone”. “Non è da sottovalutare la collaborazione con consulenti laureati esperti nella gestione dell’igiene ambientale, della quale la nostra azienda si è sempre avvalsa”. Come sono i rapporti commerciali con il Mugello? Sia come indotto, se c’è, che come mercato di vendita. I fratelli Guido e Pierluigi Noferini “L’attività della nostra società si svolge principalmente fuori dal Mugello, per quanto concerne l’indotto, la nostra zona sta crescendo sempre più negli ultimi anni, abbiamo come clienti molte fra le più importanti aziende della zona, sempre più spesso si tende a chiedere l’intervento da parte di professionisti nella soluzione dei problemi legati all’igiene ambientale, rispetto alla scelta del “fai da te”. C’è concorrenza in Mugello? Se si, quanto agguerrita? “Come in tutte le attività la concorrenza esiste ed è molto agguerrita, ma la nostra politica aziendale è stata quella di puntare sulla qualità e la sicurezza, non per niente siamo stati fra le prime aziende del settore ad ottenere la certificazione 9001-2000 per i nostri servizi. Il nostro lavoro si svolge sempre in ambienti particolari e delicati, i nostri collaboratori sono dei professionisti preparati ed ogni anno si sottopongono a corsi di formazione e di aggiornamento”. La Siva è un’azienda che opera da oltre cinquant’anni, ha avuto momenti di crisi o ha avuto una crescita costante? Quali sono le prospettive future dell’azienda, gli obiettivi? “Durante questi 50 anni ed oltre di storia siamo cresciuti passo dopo passo, abbiamo sempre investito nelle innovazioni cercando di stare in prima linea, divenendo così una delle migliori aziende del settore della nostra regione. Un aspetto importate delle nostre scelte è la salvaguardia dell’ambiente e la sicurezza, per questi motivi abbiamo avviato le procedure per acquisire due nuove certificazioni: UNI EN ISO 14001:2004 certificazione sistemi di gestione ambientale ed OHSAS 18001 certificazione sistemi gestione della sicurezza e salute dei lavoratori. Oltre a questi due importanti obiettivi, aggiungiamo che la nostra azienda sta da qualche anno investendo, affiancati da uno studio professionale, sulla corretta comunicazione verso il cliente inoltre abbiamo in fase di sviluppo un nuovo sito internet che sarà in rete entro luglio e che permetterà, a chi lo consulterà, di avere notizie sui nostri servizi, informazioni sulla biologia degli infestanti, sulle normative vigenti e sulle news inerenti al nostro lavoro. Ci siamo prefissati di aumentare il fatturato dei lavori relativi alla cura del legno ed alla gestione dei volatili, sviluppando il lavoro in ambito nazionale. Inoltre abbiamo avviato una collaborazione con un’azienda francese esperta in questi settori”. 4 Istituzioni & Territorio Mugello Economia - N. 14 - Sabato 7 Luglio 2007 Il documento, parte del Piano Energetico, presentato alla Fiera dell’energia Studio della provincia: in Mugello fino a 380 mulini eolici P rodurrebbero il doppio dell’energia che serve al Mugello: il 14,1% del fabbisogno provinciale Nicoletta Conti L’eco dei successi riservati alla Fiera dell’Energia di Pratolino è ormai lontana, idee e proposte sono oggi protagoniste di un percorso operativo, tecnico, teso a dare loro forma e applicazioni concrete. La Provincia è il soggetto primo di questa azione di cambiamento e ricerca nel campo dell’efficienza energetica, impegnata com’è sia nella pianificazione che nella gestione dei servizi. L’Agenzia Fiorentina per l’Energia - società a capitale interamente pubblico, nata per volontà della Provincia - ha l’incarico di predisporre, entro il 2008, il Programma Energetico, nel quadro dei compiti di gestione e consulenza che le sono stati affidati. Il Coordinatore scientifico - Riccardo Basosi, dell’Università di Siena - ritiene che non esista energia buona in assoluto o energia pulita - eccetto quella che non consumiamo: “dobbiamo combinare e valutare, consapevoli che la “cogenerazione”, cioè la produzione contemporanea e combinata di energia elettrica e calore sia decisiva, ma anche che servono tutte le possibilità - solare, eolico, fotovoltaico e da biomasse - per ottenere il migliore risultato. Bruciare è la più antica e conosciuta forma di produzione energetica, ma da sola non basta e occorre conoscere bene cosa si brucia. Nello stesso modo valido per i rifiuti: prima si dovrà pensare di produrne pochi, poi di recuperarne più possibile, infine di smaltire e bruciare, ma solo come ultima fase, sapendo bene quanto e cosa si brucia”. Il Bilancio energetico serve a definire quanto realmente si produce e si consuma sul territorio, per dar modo di operare le scelte migliori circa la produzione e il consumo di energia. E’ opportuno, infatti, considerare cosa sia più conveniente, razionale e sostenibile sviluppare, sempre in rapporto all’ambiente e agli insediamenti sul territorio. Gli studi offrono già alcune certezze: il Mugello, ad esempio, emerge come l’area della Toscana a maggiore vocazione per l’eolico. L’eventuale realizzazione di impianti eolici, in tutte le aree del Mugello selezionate come idonee, porterebbe elettricità pari a circa due volte i consumi dei Comuni compresi nella Comunità Montana Mugello, arrivando a soddisfare fino al 14.1% dei consumi elettrici dell’in- LA CURIOSITÀ Come funziona un aerogeneratore L’aerogeneratore, o mulino eolico, è composto da una serie di strutture meccaniche basilari: Il rotore è costituito da un mozzo (cioè una corona circolare), su cui sono fissate le pale eoliche (da 1 a 3). Le macchine moderne hanno generalmente 3 pale, che garantiscono più efficienza e maggiore silenziosità. Le pale sono in fibra di vetro, materiale molto simile a quello utilizzato per gli scafi nautici. Collegato alle pale eoliche, si trova un moltiplicatore di giri, che trasforma la rotazione lenta delle pale in una rotazione più veloce in grado di far funzionare il generatore, il quale a sua volta trasforma l’energia meccanica in energia elettrica. Un sistema di controllo, racchiuso all’interno di una navicella collegata al rotore, regola automaticamente le funzioni dell’intero sistema, assicurandone le migliori prestazioni e garantendone la sicurezza, ad esempio attraverso il blocco dell’aerogeneratore in caso di malfunzionamento e di eccessiva velocità del vento. L’aerogeneratore è sostenuto da una torre, che per resistere alle oscillazioni è ancorata al terreno con fondamenta in cemento armato. La torre può essere a forma di traliccio, esattamente come i tralicci elettrici, oppure a forma di pilone tubolare. tera provincia di Firenze. Certo questo significherebbe veder installati circa 380 “aerogeneratori” - strutture d’acciaio imponenti con lunghe pale girevoli – che verrebbero sistemate a 150 metri l’una dall’altra. Se di piccole dimensioni (52 metri di diametro), questa specie di torri sarebbero in grado di produrre annualmente circa 520mila megawatt; se grandi (100 metri di diametro) potrebbero fornire fino a 614.400 megawatt. Sulla mappa del Mugello i siti scelti per gli eventuali impianti si trovano, soprattutto, nel territorio di Marradi, Palazzuolo e Firenzuola. Vengono però indicati, come luoghi possibili, anche Borgo, Vicchio ,San Piero e Vaglia. Si tratta, indubbiamente, di una grande trasformazione, un percorso lungo e difficile . Il dato incoraggiante è rappresentato dall’esistenza di un crescente numero di persone realmente disposte a costruire una nuova cultura ambientale , centrata sulla partecipazione, sull’informazione, sulla capacità di trovare soluzioni razionali ed equilibrate Ha radici profonde questo nuova tendenza che si va progressivamente affermando, insieme ad una rinnovata forma di rispetto per la qualità del vivere e dell’abitare ed è per questo che – come sottolineato dall’assessore provinciale Nigi – appaiono inutili, se non controproducenti, le apocalittiche campagne dei media, sull’approssimarsi di un futuro reso buio e freddo dall’esaurimento delle risorse. Ciò che serve è lavorare seriamente alla costruzione di alternative possibili e convenienti, sostenendo gli interventi a partire dai piccoli impianti e procurando tutti gli strumenti necessari per garantire la razionalità e l’efficienza. Ormai è diffusa la consapevolezza del fatto che investire sull’ambiente ripaghi anche in termini economici e le iniziative sulle energie rinnovabili continuano a moltiplicarsi anche nel nostro territorio. INTERROGAZIONE DELL’UDC Il piano finisce in Consiglio provinciale Proprio sull’argomento dello sfruttamento dell’energia eolica in Mugello l’assessore all’Ambiente della provincia di Firenze, Pier Luigi Nigi, ha risposto pochi giorni fa ad una domanda d’attualità presentata in consiglio provinciale dal consigliere dell’Udc Paolo Bassetti. La domanda di Bassetti riguardava proprio lo studio di fattibilità per lo sfruttamento dell’energia eolica in Mugello. Durante la sua risposta l’assessore Nigi ha spiegato che i risultati di questo piano devono essere considerati come una risorsa importante per la nostra provincia. Nigi ha spiegato infatti che l’area del Mugello ha la più spiccata vocazione di tutta la Toscana alla produzione di energia eolica, caratteristica che deriva dalla costante presenza di vento per un certo numero di giorni all’anno. Il consigliere Bassetti, durante la sua replica, si è detto non molto soddisfatto della risposta. Secondo il consigliere dell’Udc, infatti, gli abitanti del Mugello sarebbero preoccupati dalle dimensioni del progetto, che prevede la possibilità di installare fino ad un massimo di 380 pale che possono raggiungere anche i 100 metri di diametro. Pur ritenendo positivo l’impegno della provincia nella ricerca di fonti energetiche rinnovabili Bassetti ha concluso il suo intervento auspicando che si battano anche le strade del solare termico e d3el fotovoltaico. Visita della delegazione di Scarperia al paese gemellato di Laguiole I formaggi del Mugello sbarcano in Francia Il sindaco, oltre al Settello, ha portato in dono alla città anche una selezione di prodotti tipici Non solo coltelli. Quest’anno il Comune di Scarperia, invitato nel paese gemellato di Laguiole all’inaugurazione del “Salon due couteau et des arts de la table” (Salone dei coltelli e delle arti della tavola, ndr) ha pensato anche all’agricoltura ed ai prodotti tipici, portando con sé una selezione di formaggi locali. La manifestazione francese si è svolta sabato 30 giugno e domenica primo luglio e vi hanno partecipato, per il comune mugellano, il sindaco Sandra Galazzo, il vicesindaco Bellandi, l’assessore al Turismo Castellani e l’ex sindaco che, nel 1993, diede vita al gemellaggio e che oggi è assessore al turismo in Comunità Montana, Alessandro Marchi. La delegazione di Scarperia ha portato in dono al municipio della cittadina francese il Settello: lo speciale coltello realizzato per celebrare i settecento anni dalla fondazione del paese. I ferri taglienti prodotti a Laguiole sono ormai diventati un modello di coltello prodotto in tutto il mondo e infatti, alla mostra mercato, una delle più importanti nel settore, erano presenti anche gli artigiani di Tierres, paese poco lontano da Laguiole, che vanta una consistente produzione di questo modello di lame. Ma l’economia del paese francese, così come quella di Scarperia, non è basata solo sui coltelli; anzi qui il settore principale di produ- zione rimane quello agricolo. Nelle campagne intorno alla cittadina si contano numerosi allevamenti di bovini da carne, molta della quale viene venduta anche in Italia. Per questo la delegazione di Scarperia ha pensato di dare visibilità ad alcuni prodotti tipici mugellani, portando in dono una selezione di formaggi forniti dalla fattoria Il Palagiaccio. “La nostra – spiega il vicesindaco Bellandi – si è rivelata un’idea particolar- mente fortunata, in quanto abbiamo avuto occasione di partecipare con i nostri prodotti ad una degustazione organizzata nella fattoria del sindaco di Laguiole. Alla serata erano presenti molti esperti di gastronomia, compreso Michel Brasse, uno dei cuochi più noti di Francia, che hanno apprezzato i formaggi del Mugello. La visita di quest’anno – continua Bellandi – è stata l’occasione per gettare le basi di uno scambio che, dai coltelli, potrà estendersi anche al campo agricolo”. Gli amministratori di Scarperia pensano già alla visita della delegazione francese, che si terrà nel 2008, probabilmente in occasione dei festeggiamenti del Diotto o dell’inaugurazione della mostra dei ferri taglienti. La visita potrà essere l’occasione per far conoscere ai rappresentanti della cittadina gemellata anche il nostro mondo agricolo. Nicola Di Renzone Focus 5 Mugello Economia - N. 14 - Sabato 7 Luglio 2007 Mugello - Agricoltura in evoluzione Rischio siccità: sorgo e favino al posto del mais QUALCHE NUMERO La ripartizione delle risorse idriche Le due colture hanno un consumo idrico inferiore al quello del granturco Stefania Ciani La variazione del clima con il progressivo surriscaldamento terrestre stanno diventando uno dei principali problemi con cui il mondo dovrà confrontarsi nell’immediato futuro. La siccità che ne consegue non è più ormai una prerogativa del continente africano o delle zone più aride del pianeta, ma comincia a manifestare alcuni effetti anche in aree temperate come l’Italia. Secondo le stime della Coldiretti cinque regioni sarebbero già colpite in modo critico: Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Le aree con sensibilità media o alta alla desertificazione corrispondono già al sei per cento del territorio nazionale, ma la situazione di criticità si estenderebbe addirittura a circa la metà del paese, secondo quanto reso noto dalla stessa associazione in occasione della giornata mondiale della desertificazione, promossa dalle Nazioni Unite. Le campagne sono i luoghi in cui i rischi si sono fatti sentire prima e gli effetti del cambiamento climatico potrebbero condurre a danni irreversibili, sia per i prodotti che per il conseguente crollo economico che ne potrebbe derivare. In gioco c’è un patrimonio di produzioni che ha superato i venti miliardi di euro e che registra primati in molti campi come i vini, le denominazioni di origine e anche la zootecnia. Come è accaduto in gran parte del- la pe- nisola il problema siccità da qualche anno si fa sentire anche in Mugello in maniera abbastanza continuativa, e non solo sottoforma di episodi sporadici, come avvenne per la “terribile estate” del 2003 che provocò ingenti danni all’agricoltura. Alle difficoltà dovute al cambiamento climatico poi si è aggiunto, in molti casi, un impoverimento idrico dovuto ai lavori per l’Alta Velocità, che ha portato al prosciugamento di alcune fonti di approvvigionamento preziose. Ciò ha indotto agricoltori e istituzioni a reagire in modo diverso per cercare di arginare questi fenomeni. Per delineare la situazione del Mugello vediamo prima a grandi linee quali sono le principali colture agrarie sul territorio. In generale si può affermare che gran parte dell’agricoltura della zona è destinata all’alimentazione degli animali da latte o da macello: la zootecnia, la carne e i derivati dall’allevamento di bovini, ovini e suini, infatti, rappresentano settori rilevanti per l’economia dell’area. Questo significa che gran parte dei terreni agricoli sono coltivati a prati, cereali o legumi. Per l’Alto Mugello questo si traduce soprattutto in vaste aree seminate a prato ed erba medica. Le altre colture che vanno per la maggiore sono il girasole, la soia e il mais, distribuite soprattutto a fondovalle. Le campagne dello scarperiese e dell’Alto Mugello hanno anche consistenti appezzamenti di alberi da frutto, mentre salendo in collina spuntano A livello globale il 93% delle acque disponibili è salmastra, e quindi non potabile, o comunque ricca di sali e perciò sconsigliata per l’irrigazione in agricoltura. Del 7% che rimane solo l’1-2% è potabile o potrebbe essere potabilizzata, mentre il rimanente 5% viene usato a scopo agricolo, industriale o artigianale. Su 100 parti di questo 5% di acqua accade che 70 parti sono utilizzati in agricoltura, 29 parti nel settore artigianale e industriale e solo l’1% per scopi umani. Volendo approfondire ulteriormente la ripartizione delle risorse idriche usate nelle nostre casa è stato calcolato che solo il 3% dell’acqua viene utilizzato per uso potabile, mentre la maggior parte serve per altri scopi, come lavare automobili, il giardino, lo scarico del WC etc. anche viti e olivi, soprattutto nella zona di Vaglia. Infine non scordiamoci degli ortaggi, in molti casi coltivati ancora a livello famigliare. C’è da dire che a fronte di una scarsità di precipitazioni, in Mugello non ci sono grandi opportunità irrigue per la carenza di invasi artificiali diffusi e fiumi. Con una buona dose di approssimazione si può affermare che gli appezzamenti irrigabili sulla totalità delle superfici investite a cereali o foraggiere sono solo il 2-3%, per lo più vicini al fiume Sieve. Per far fronte a questa situazione allora molti agricoltori hanno pensato a tipi di colture alternative che si potessero meglio adattare alle nuove condizioni ambientali. Così, negli ultimi anni, nuove coltivazio- ni come il sorgo e il favino hanno conosciuto un vero e proprio boom nella zona. Come ci riferisce Alessandro Bellini, tecnico con uno studio di consulenza per l’agricoltura a Marradi, piantagioni come il mais e il girasole richiedono circa 8-10.000 mc di acqua ad ettaro per giungere in produzione. Quantità che dovrebbero essere uniformemente distribuite durante l’anno, anche se la maggiore esigenza si ha proprio nel periodo stagionale che generalmente è meno generoso di pioggia. Il mais, in particolare è una delle colture che meglio risponde all’irrigazione, manifestando una maggiore resa per ettaro. Il mancato soddisfacimento del fabbisogno idrico comporta effetti variabili in relazione alla fase del ciclo colturale. Perciò alcune aziende, negli ultimi anni, al posto del mais hanno piantato il sorgo: quest’ultimo infatti è maggiormente resistente all’aridità ed oltretutto può essere piantato già in primavera, quando si ha una maggiore garanzia di precipitazioni. La maggiore resistenza alla siccità rispetto al mais, inoltre, si deve al fatto che il sorgo è in grado di bloccare lo sviluppo in condizioni siccitose per riprendere pressoché regolarmente al ritorno di buone disponibilità idriche. L’altra sperimentazione che quest’anno è stata adottata da molte aziende è il favino, che viene coltivato al posto della soia come alternativa per l’alimentazione animale. Cisterne e invasi: la ricetta della Comunità Montana Intervista a Mario Lastrucci, assessore allo Sviluppo agricolo e forestazione Stefania Ciani Il Mugello come tutta l’Italia sta risentendo dei problemi dovuti al cambiamento del clima: un generale in- nalzamento delle temperature associato ad una diminuzione delle precipitazioni che nella nostra zona si è accompagnato ad un impoverimento delle risorse idri- che dovute ai lavori dell’Alta Velocità. Tutto ciò crea inevitabilmente delle ansie per molti agricoltori che in qualche modo si trovano ad affrontare un duplice problema. Ne abbiamo parlato con Mario Lastrucci, assessore allo Sviluppo agricolo e forestazione della Comunità Montana Mugello. Qual è la situazione dell’agricoltura della zona rispetto al problema siccità? “In effetti le condizioni che si sono determinate negli ultimi anni hanno portato all’attenzione degli agricoltori, delle istituzioni e di tutta l’opinione pubblica il problema delle risorse idriche. Per arginare questo fenomeno che minaccia l’agricoltura gli operatori del settore e la Comunità Montana hanno deciso di agire su più fronti. Da una parte infatti le aziende agricole hanno introdotto colture alternative, più resistenti alla siccità rispetto a quelle tradizional- mente coltivate nella zona. Dall’altra abbiamo avviato dei progetti specifici con i finanziamenti previsti dall’Addendum Alta Velocità, un fondo per la mitigazione delle criticità locali riguardanti la risorsa idrica”. Quali sono gli interventi previsti? “Con i fondi dell’Addendum, innanzitutto, sono già stati appaltati da alcuni mesi i lavori per la regimazione a monte dell’invaso di Bilancino. Si sono poi attivati altri tre progetti. L’anno scorso abbiamo attuato il programma “Cisterne”, attraverso il quale aziende e privati cittadini potevano attingere ad un sostegno finanziario (complessivamente 1 milione di euro) per installare contenitori per il recupero dell’acqua piovana. Oltre a questo la Comunità Montana ha svolto direttamente un lavoro di censimento di tutte le “Sorgenti storiche” del territorio al fine di trovare il modo di ripristinarle. Infine si è collaborato ad un progetto della Provincia per la realizzazione di laghetti di fondovalle che prevede un investimento di 4,5 milioni di euro. Nella fase preliminare si sono individuati i siti migliori per realizzare cinque inva- si dove accumulare l’acqua, proveniente da fiumi e sorgenti, che sarà poi destinata all’agricoltura. Si prevede così di rendere disponibili 450mila mc di acqua nella zona tra San Piero, Scarperia e Luco”. 6 Istituzioni e Territorio Mugello Economia - N. 14 - Sabato 7 Luglio 2007 I DATI DI FABRICA ETHICA, OTTIMI RISULTATI DELLA Certificazione etica, il Mugello Importante riconoscimento per la ditta di Scarperia La A. Moda premiata a New York dalla Everlast Nicola Di Renzone L’industria del Mugello varca i confini dell’Atlantico per ricevere un riconoscimento a livello mondiale. E’ quanto accaduto alla A. Moda di Scarperia, che produce capi di abbigliamento per le più note griffe internazionali. E’ stato proprio uno di questi marchi, il notissimo Everlast, per cui la A Moda produce e distribuisce ormai da molti anni, a convocare il titolare della ditta di Scarperia, Alessandro Bastagli, per consegnargli il riconoscimento di suo “miglior licenziatario nel mondo”. Abbiamo chiesto a Tommaso Piattoli, responsabile delle comunicazioni dell’azienda mugellana, di raccontarci i motivi di questo riconoscimento. Signor Piattoli, come è andata la trasferta statunitense? “E’ stata per l’azienda una bella soddisfazione. In occasione della presentazione del nuovo marchio Everlast, avvenuta al Madison Square Garden di New York , Alessandro Bastagli, in qualità di Presidente di A.Moda, ha ricevuto il premio come miglior licenziatario del mondo . La nostra azienda è infatti licenziataria di Everlast per Italia, Spagna, Grecia, Portogallo e Turchia. Perché hanno scelto proprio la A. Moda? Questo successo si deve ad un mix di fattori che rendono A.Moda un ‘azienda leader nel settore. L’azienda, con sede a Scarperia, ha dimostrato ottime capacità a livello produttivo, rendendo in Italia e negli altri paesi il marchio Everlast sinonimo di qualità, e a livello stilistico, realizzando capi all’avanguardia modelli ,colori e grafiche . E’ stata certamente importante, poi, l’assistenza che lo staff commerciale dedica costantemente ai clienti, seguendoli con cura dall’ ordine alle consegne; senza dimenticare il magazzino, che riesce a consegnare con puntualità i prodotti anche a grandi distanze. Una organizzazione che ci permette anche di scommettere sul futuro, cosa che stiamo facendo proprio adesso con l’ampliamento dello stabilimento di Scarperia. Un marchio, quindi, che gode di buona salute? Possiamo dire di sì, anche grazie alla strategia di marketing che vede Everlast protagonista di importanti operazioni nel mondo del cinema. In luglio, ad esempio, partirà un’iniziativa legata al film Rocky Balboa, mentre a ottobre, per i più piccoli, saranno nei negozi i capi legati al nuovo film di animazione della 20th Century Fox, che si prevede sarà il successo dell’ autunno. E’ di questi giorni la notizia di un cambio al vertice nella proprietà di Everlast, che sarebbe stata acquisita da una cordata di investitori guidata da The Hidary Group per 146 milioni di dollari, quali conseguenze avrà questo cambiamento sulla vostra produzione? Per quanto ci riguarda possiamo dirci tranquilli che tutto procederà come con la precedente proprietà. Come licenziatari siamo sempre stati infatti puntuali e affidabili, caratteristiche confermate dal riconoscimento appena ricevuto. Il nostro contratto, poi, prevede ancora una durata di molti anni”. N.d.R. Le imprese certificate sono il 12% del totale provinciale Nicola Di Renzone Il Mugello è una delle aree d’Italia con la più spiccata vocazione per la certificazione di responsabilità sociale, chiamata S.A. 8000. Lo rivela il numero di imprese certificate in rapporto al totale delle imprese della zona: una percentuale tra le maggiori di tutto il paese. Sono ben sette, oltre il 12% di tutte le imprese certificate della provincia di Firenze, le attività che hanno già ottenuto questo riconoscimento, introdotto relativamente di recente nel panorama industriale internazionale, ma che ha trovato immediatamente terreno fertile in tutta la Toscana e, in particolare, in Mugello. La certificazione di responsabilità sociale, o etica, è una procedura, richiesta dalle aziende su base volon- taria, che attesta la corretta gestione dal punto di vista etico dell’organizzazione della produzione, dei rapporti con i propri dipendenti, ma anche con fornitori e clienti. Una serie di norme di “buona condotta” in materia di sicurezza sul lavoro e, cosa che vale soprattutto per le aziende che abbiano fornitori all’estero, di tutela del lavoro minorile. In Mugello, come dicevamo, le imprese certificate sono già sette, ma si tratta di un numero destinato a crescere, basti pensare che, secondo una ricerca della Comunità Montana, nel 2004 erano solamente quattro. Si tratta di numeri solo all’apparenza limitati ma che, visti in percentuale, rivelano la spiccata vocazione della zona. Il Mugello, infatti, nel settore industriale, pesa per il 4,4% sul totale delle imprese della provincia di Firenze. Se però guardiamo le aziende certificate, scopriamo che quelle Mugellane pesano oltre il 12% sul totale provinciale (57 imprese), una percentuale quasi tripla rispetto al numero delle aziende. Si tratta di numeri, poi, che devono essere valutati tenendo presente la comples- sità della procedura e la base totalmente volontaristica da cui parte questo processo. “Le altre certificazioni più classiche, come quelle di qualità del prodotto, spiega Roberto Elefante, responsabile dell’ufficio Sviluppo Economico della Comunità Montana del Mugello – sono incentivate e spesso richieste dai committenti, divenendo spesso un requisito quasi obbligatorio. In questo caso, invece, il merito maggiore deve essere attribuito a quegli imprenditori che hanno voluto scommettere su una nuova organizzazione dei rapporti di lavoro, senza per ora ricevere in cambio nessuna agevolazione di rilievo”. Ma cosa possono fare gli enti locali per incentivare la diffusione di questa certificazione? “Enti come la Comunità Montana – spiega Roberto Elefante – non possono sostenere direttamente le aziende, anche perché questo ruolo è già svolto dalle Associazioni di categoria. Quello che possiamo fare è cercare di sostenere l’azione di queste associazioni; nel Piano di sviluppo della MUGELLO UNO SGUARDO SULLA RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA SA 8000: cos’è e come funziona Antonio Modi Il Concetto di Responsabilità Sociale: Il valore di un prodotto o servizio, oltre che dalle sue caratteristiche qualitative intrinseche, è costituito anche da particolarità non materiali ad esso associate, quali le condizioni di fornitura, i servizi come l’assistenza e la personalizzazione, l’immagine e la sua storia sempre più intesa come “tracciabilità storica” della catena dei processi produttivi che hanno portato alla sua realizzazione. Tutto ciò è inquadrabile sotto vari aspetti che comprendono sia quelli legati alla sicurezza dei consumatori (si pensi alla salubrità dei generi alimentari) sia quelli legati alla eticità del ciclo produttivo (si pensi alle problematiche come la salvaguardia dell’ambiente o allo sfruttamento del lavoratore). Se per i primi, ovvero quelli legati alla sicurezza la sensibilità del nuovo eclettico e sincretico consumatore è stata più immediata poiché a fare le spese di prodotti non sicuri è stata proprio la sua “pelle” (notare la polemica sugli Ogm) per i secondi, ovvero gli aspetti etici, la soglia di attenzione è tuttora in fase di ascesa. Se non tutto in parte è dovuto anche ai nuovi media, Internet in primis che globalizzano l’informazione. E’ provato che l’allargamento di segmenti di mercato sia orientato verso un “consumo critico”, sempre più consapevole dei comportamenti con impatto sulla sfera sociale ed ambientale adottati dalle aziende produttrici dei beni scelti all’acquisto. Ma l’impegno etico di un’impresa può entrare nella cosiddetta catena del valore? Potrebbe sicuramente essere una leva competitiva per le aziende che essendo socialmente responsabili potrebbero andare oltre la legislazione vigente, che non richiede la certificazione SA 8000 ( Social Accountability), integrando le problematiche sociali ed ambientali nella propria strategia, nel- l’operatività quotidiana e nei rapporti con gli stakeholder, ovvero tutti coloro che intrattengono rapporti con l’azienda. Speriamo che per il Mugello si possa parlare di un “effetto trascinamento” da parte di quelle aziende che si sono già certificate nei confronti di altre, così da indurle ad adeguarsi per rimanere in regime di libera concorrenzialità. L’approccio volontario può in tutti i casi generare un complesso di offerta differenziale sul prodotto e per il prodotto, a patto che questo sia efficacemente supportato da una comunicazione chiara e trasparente. Se è vero che le imprese che hanno per prime adottato e promosso in modo formale politiche di responsabilità sociale sono state per lo più multinazionali o grandi società; è altrettanto vero che l’integrazione delle Pmi (Piccole e Medie Imprese) nel tessuto locale, spesso connotata da elementi non solo strutturali ma anche personali (l’imprenditore non è solo un datore di lavoro e un produttore, ma anche protagonista della vita sociale), ha spesso portato queste imprese a considerare la responsabilità sociale come un elemento importante per la propria attività. Nell’economia senza frontiere la corsa a sviluppare la propria visibilità, una reputazione e una immagine aziendale positiva non rappresentano gli unici problemi nell’ottica di una globalizzazione che accelera davvero i tempi. Premessa alla SA 8000: Oltre alla globalizzazione del mercato assistiamo oggi anche al fenomeno della globalizzazione della produzione. Ogni fase di lavoro può essere spostata nel Paese che offre più vantaggi dal punto di vista economico. L’im- Istituzioni e Territorio 7 Mugello Economia - N. 14 - Sabato 7 Luglio 2007 TOSCANA E, AL SUO INTERNO, DEL MUGELLO ai primi posti in Italia LA SCHEDA Le certificazioni esistenti LA SCHEDA TECNICA Salute e Sicurezza Di prodotto e di processo: Famiglia Iso 9000; Iso 22000 Ambientali: Famiglia Iso 14000; EMAS; Ecolabel-Marchio Sociali: Sa 8000 Comunità Montana del Mugello, ad esempio, è stato introdotto un progetto dell’Associazione Industriali di Firenze per aumentare ulteriormente le aziende certificate nel Mugello. Un’altra azione possibile e auspicabile da parte dei soggetti pubblici – continua – sarebbe quella di stabilire dei criteri in grado di premiare le aziende certificate. Ad esempio, dove si realizzano nuovi insediamenti industriali, sarebbe opportuno inserire nei bandi di selezione delle imprese anche questo requisito”. perativo è diminuire i costi, per questo la produzione è spostata da anni nei Paesi del Sud del Mondo, dove i costi di manodopera e produzione sono minori, ma dove minori sono anche le forme di tutela sociale e dei lavoratori. Al giorno d’oggi è quindi sempre più difficile stabilire dove il prodotto che acquistiamo è stato realizzato e soprattutto con quali garanzie di rispetto dei diritti umani per coloro che hanno lavorato. La massima organizzazione con l’incarico di seguire questioni sociali e lavorative è l’Ilo (International Labour Organization), il suo principale obiettivo è la promozione e lo sviluppo negli Stati membri di politiche ispirate agli ideali della giustizia sociale e del miglioramento della condizione dei lavoratori. Uno dei suoi strumenti più rilevanti è la formulazione di standard internazionali che ogni stato membro dovrebbe utilizzare come linea guida interna per la legislazione sul lavoro e la politica sociale. Può emanare atti normativi come convenzioni o semplicemente raccomandazioni. A livello nazionale il ministero del Lavoro ha elaborato il “Libro Bianco sul Mercato del Lavoro in Italia”: contiene riflessioni e proposte del governo per una società attiva e per un lavoro di qualità. Fra gli strumenti necessari a raggiungere tali obiettivi si fa riferimento al dialogciao o sociale come metodologia nei rapporti fra istituzioni e parti sociali. In particolare, richiamando il Libro Verde della Commissione Europea “Promoting a European Framework for Corporate Social Responsability (18 Luglio 2001), il Governo auspica che gli operatori economici italiani possano sviluppare una cultura orientata verso la responsabilità sociale, sperimentando nuove tecniche ispirate alla logica del management by objectives e approcci di tipo volontario, in modo da consentire a lavoratori ed ai loro rappresentanti di valutare la politica delle risorse umane delle organizzazioni instaurando il dialogo con il management. Si segnalano notevoli incentivi stanziati per la regione Toscana e Umbria. Una lunga premessa alle certificazioni che non può non menzionare i conosciuti Standard Iso a cui molti imprenditori si sono dovuti attenere, citiamone alcuni: ISO22000 relativo al mercato alimentare, quello relativo al personale dell’azienda ISO9001-2000, quello relativo La norma stabilisce che l’azienda deve: -Garantire un luogo di lavoro salubre e sicuro, realizzando le misure per la prevenzione di incidenti e danni alla salute, sia nel corso del lavoro che in conseguenza di esso -Nominare un rappresentante della direzione per la salute e la sicurezza di tutto il personale, responsabile dell’attuazione di tale punto della norma -Assicurare che tutto il personale, anche di nuova assunzione, riceva una formazione regolare e documentata in materia di salute e sicurezza -Stabilire sistemi per individuare, evitare e affrontare potenziali rischi per la salute e sicurezza -Garantire servizi igienici puliti, accesso ad acqua potabile, strutture igieniche per la conservazione degli alimenti -Garantire che i dormitori, se forniti al personale, siano puliti, sicuri e idonei alle esigenze. Per questo requisito la convenzione Ilo richiamata è la 155 concernente la salute e la sicurezza dei lavoratori adottata a Ginevra nel 1981. Ma veniamo a ciò che ci riguarda in prima persona ovvero la legge italiana; a questo proposito si fa riferimento al Decreto Legislativo 626/94 e successive modifiche. Questo decreto si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici. Ecco gli elementi per la conformità al requisito: al Sistema di Gestione della qualità ISO9000 mentre per l’ambiente facciamo riferimento all’ISO14000. Questi standard echeggiano ormai sui siti Internet di molte aziende che si sono dovute adeguare da qualche anno anche alla direttiva Europea (89/391) e alla Legge Nazionale 626/94 in termini di salute e sicurezza sul lavoro. SA 8000 cos’è e come funziona: La Social Accountability 8000 è una certificazione (per il momento volontaria) che riconosce l’impegno in termini di responsabilità sociale da parte dell’azienda che la ottiene. Il percorso per ottenererla non è anzitutto semplice poiché l’iter di certificazione include che anche i propri fornitori si adeguino a determinate norme. La norma SA8000 prevede otto requisiti specifici collegati ai principali diritti umani e un requisito relativo al sistema di gestione della responsabilità sociale nell’azienda. Provvedono al riconoscimento tramite visite di ispezione nell’impresa richiedente gli Enti certificatori preposti come il C.i.s.e (Centro per l’Innovazione e lo Sviluppo Economico) o la Fondazione Internazionale Dnv (Det Norske Veritas). Quindi la SA 8000 pone al suo interno come requisiti fondamentali il rispetto di moltissime convenzioni Ilo, della legislazione Italiana (leggi e decreti legislativi), della Costituzione della Repubblica Italiana in primis, dello Statuto dei lavoratori e del Ccnl (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro). I punti in questione sono: lavoro infantile, lavoro obbligato, salute e sicurezza, libertà di associazione e diritto alla contrattazione collettiva, discriminazione, pratiche disciplinari, orario di lavoro, retribuzione e infine i sistemi di gestione. Il processo interno che si viene a creare in un’azienda che intenda fregiarsi della SA8000 deve comunque essere monitorata da sistemisti, professionisti del “consultino” in grado di dare gli input giusti che consentano la via più breve per la conformazione ai requisiti. Essendo questa norma molto lunga tentiamo di approfondirne solo un punto, nel box a destra, quello relativo a salute e sicurezza. -Rispetto del D.Lgs 626/94 e successive modifiche -Nomina di un rappresentante per la salute e la sicurezza -Definizione di programmi e procedure per la salute e sicurezza sul luogo di lavoro -Definizione e attuazione di programmi per la formazione dei lavoratori in materia di salute e sicurezza: la formazione dovrebbe essere documentata, svolta per tutto il personale a scadenze regolari e realizzata durante le ore di lavoro e non al di fuori -Esistenza di rapporti sulla valutazione dei rischi collegati ai particolari tipi di lavorazione -Esistenza di rapporti su incidenti verificatesi in passato: tipologia, frequenza, statistiche, danni permanenti ai lavoratori, azioni di miglioramento susseguenti -Esistenza di un sistema disciplinare per chiunque non rispetti le norme di sicurezza -Esistenza di un test per verificare la presenza di sostanze tossiche nell’ambiente di lavoro -Rapporti sulla condizione del luogo di lavoro redatti da ispettori del lavoro o altri funzionai governativi Esempi di elementi da considerare sono le uscite di sicurezza, gli interruttori di sicurezza, il materiale di pronto soccorso, personale medico competente facilmente raggiungibile in caso di necessità, mezzi di protezione individuale gratuitamente forniti e tanti altri aspetti. La procedura prevede che, dopo aver individuato delle figure responsabili, si procede al redigere un’analisi dei rischi seguita poi dallo sviluppo di un programma di miglioramento, ad esempio: obiettivo di miglioramento, intervento da realizzare, scadenza, risorse a disposizione etc.. Si procede col definire poi procedure e istruzioni abbinate alla formazione del personale e all’esecuzione di controlli e ispezioni. Sarebbe molto interessante poter approfondire altri punti per esempio quello relativo all’orario di lavoro, alla retribuzione o al controllo dei fornitori-subappaltatori, ma diviene per motivi di spazio cosa impossibile, magari cercheremo di farlo in un altro numero. In conclusione, gli imprenditori di oggi e di domani dovranno fare i conti anche con questa nuova e per molti ancora sconosciuta certificazione che potrà però risultare utile per essere competitivi e dare un valore aggiunto al proprio prodotto. 8 Data base Mugello Economia - N. 14 - Sabato 7 Luglio 2007 Mugello, l’edilizia traina l I dati dell’ufficio Statistiche e Studi della Camera di Commercio di Firenze Il numero delle imprese: Quante sono le imprese in Mugello e Valdisieve? Nella nostra zona, al 31 dicembre 2006, risultano attive 8649 imprese registrate presso la Camera di Com- mercio, contro le 8480 del 2005 e le 7951 del 2000. E’ forse questa la domanda da cui è opportuno iniziare la nostra analisi, il dato più ovvio ma allo stesso tempo significativo e utile per comprendere il nostro tessuto economico. Da questi primi dati, evidenziati nel grafico 1, si delinea un trend di crescita, contenuta ma continua, nel numero delle aziende. In un anno, dal 31 dicembre 2005 al 31 dicembre 2006, le aziende di Mugello e Valdisieve sono cre- sciute di 169 unità, che diventano 698 se il termine di paragone è il 2000. Un dato positivo, quindi, che riflette però la situazione aggregata di tutta la zona; se andiamo a vedere, invece, quello che è successo all’interno dei singoli comuni vedia- Suddivisione in settori di produzione per l’area Mugello Valdisieve, anno 2006 mo che la situazione cambia a seconda del territorio preso in esame. I comuni più piccoli e quelli di montagna, come era forse prevedibile, non ottengono buoni risultati dalla conta del numero di imprese. Particolarmente emblematici risultano i casi di Palazzuolo sul Senio, Pelago e San Godenzo tutti comuni dove si registra un calo nel numero di attività economiche, in controtendenza con il segno positivo del resto del Mugello e della Valdisieve. Stabile invece, tra il 2005 ed il 2006, il dato relativo a Firenzuola, anche se occorre segnalare che qui c’era stata una forte flessione (oltre 30 aziende scomparse) tra il 2000 ed il 2005. Fanno da contraltare ai dati della montagna, come dicevamo, gli altri comuni del Mugello e della Valdisieve, in particolare i maggiori centri come Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo e Pontassieve. A Barberino, in un anno, le imprese sono cresciute di oltre il 6%, mentre A Borgo l’incremento è stato del 4.3%. Una crescita, quindi, che, dal punto di vista territoriale, sembra premiare le zone già più sviluppate e penalizzare i comuni di montagna; sullo sfondo rimangono tutti gli altri centri della zona, quasi tutti con un moderato segno positivo. I settori di produzione: Suddivisione in settori di produzione per l’area Mugello-Valdisieve, anno 2005 Suddivisione in settori di produzione per l’area Mugello-Valdisieve, anno 2000 Passando ad analizzare la distribuzione delle aziende in base ai settori di produzione il primo dato che salta agli occhi è la continua ascesa del settore delle costruzioni che, con il 22,6% di imprese sul totale al 31 dicembre 2006, si conferma il ramo di attività più diffuso in Mugello e Valdisieve. Un settore che in sei anni (dal 2000 al 2006) è stato capace di passare dal 13 al 22,6%, con un balzo di quasi dieci punti percentuali sul totale delle imprese. In una situazione speculare all’ascesa delle costruzioni perdono invece, in maniera sostanziale, commercio e settore manifatturiero. Il primo nel 2006 arretra al 22% dal 22,4% del 2005 ma soprattutto dal 29,5% del 2000. Analoga situazione per il comparto manifatturiero, passato dal 2000 al 2005 dal 20,1% del totale al 16,1% e ancora, nel 2006, al 14,5%. Continua anche la flessione nel numero delle azien- de agricole, che passano dalle 1564 del 2000 alle 1516 del 2005 alle 1513 del 2006. Sostanzialmente stabili, invece, alberghi e ristoranti e trasporti seppur, in questo ultimo caso, con un lieve calo. Passiamo adesso ad analizzare l’andamento dei settori produttivi all’interno dei singoli comuni, prendendo come esempi i centri di Borgo San Lorenzo, Scarperia, Berberino, Firenzuola e Vicchio. Come nel 2005 Borgo San Lorenzo, con le sue 374 attività commerciali si conferma il paese maggiormente orientato al commercio, anche se con una lieve flessione. Le imprese di costruzioni, invece, sono le più forti a Barberino di Mugello, dove le 275 imprese presenti rappresentano ben il 28,52% del totale ( cresciute anche rispetto al 2005). Scarperia rimane il paese dove il settore manifatturiero ha la prevalenza, con 138 imprese che rappresentano il 24% del totale; Firenzuola, invece, si conferma il comune a vocazione più spiccatamente agricola con 201 imprese (il 36 per cento del totale, un livello stabile rispetto al 2005). La natura giuridica delle imprese mugellane: Per quanto riguarda la natura giuridica, le imprese del Mugello e della Valdisieve anche per il 2006 si confermano per la stragrande maggioranza imprese individuali anche se, rispetto al 2005, si osserva una flessione percentuale di questo tipo di attività, che passano dal 66,4% al 59,4%. In aumento, invece, rispetto al 2005, tutte le altre forme di attività: dalla società di capitali, alla società di persone. I dati dell’ufficio Studi e Ricerche della camera di commercio ci aiutano quindi a tracciare un quadro preciso ed interessante del dinamismo della nostra zona e della voglia e possibilità di fare impresa. Naturalmente, per tracciare un quadro completo dell’economia della zona, questi dati sono da integrare con studi sui livelli di produzione e di occupazione dei singoli settori. E’ possibile infatti che, a un numero di aziende più basso, corrispondano dimensioni d’impresa più grandi, in grado di compensare una limitata diffusione in termini di numerosità di imprese. N.d.R. Data base 9 Mugello Economia - N. 14 - Sabato 7 Luglio 2007 la crescita delle imprese COMMERCIO Il settore vede diminuire il suo peso relativo MANIFATTURIERO EDILIZIA Le imprese di costruzioni trascinano la crescita delle aziende Cala in numero delle ditte attive in Mugello Nota metodologica Le fonti ed il metodo di lavoro Totale imprese attive registrate, area Mugello Valdisieve, anni 2000 - 2005 - 2006 Il numero 0 di Mugello Economia, nell’aprile del 2006, presentò una indagine sul sistema produttivo locale che, partendo dai dati dell’ufficio Statistica e Studi della Camera di Commercio di Firenze, delineava numero e tipologia delle aziende presenti sul territorio. A poco più di anno dal quel servizio il mensile di economia del Galletto del Mugello, in collaborazione con il Cesem, è tornato sull’argomento per vedere quali sono stati i cambiamenti avvenuti nel corso del 2006. I dati di partenza sono stati ancora una volta quelli forniti dalla Camera di Commercio, organizzati in modo da poter essere confrontabili con la panoramica tracciata nell’aprile del 2006. Ancora una volta l’approfondimento ha riguardato la distribuzione delle imprese per settori di produzione, quella in base alla loro forma giuridica e la numerosità delle attività divisa per ciascun comune. Dal punto di vista territoriale la nostra ricerca ha preso in esame i dati relativi a quindici comuni; la loro scelta si è basata su un criterio di omogeneità geografica ed economica ed ha delineato una zona che comprende tutto il Mugello e la maggior parte della Valdisieve. Infine, per quanto riguarda l’intervallo temporale preso in esame dal servizio, il lavoro è sostanzialmente consistito nell’aggiornare con i dati relativi al 2007 il lavoro che, confrontando l’anno 2000 ed il 2005, era stato fatto nel numero di aprile 2006. Le conclusioni a cui siamo giunti, talvolta prevedibili, talvolta inaspettate, vogliono semplicemente essere un aiuto per chi, per i più svariati motivi, ha interesse a conoscere meglio il territorio in cui vive. Agricoltura e agriturismo Commercio on line, corsi gratuiti per le donne Distribuzione imprese per forma giuridica, dati 2000, 2005, 2006 Totale imprese attive registrate, area Mugello - Valdisieve, anni 2000 - 2005 - 2006 Corsi gratuiti di informatica, basati su fotografia digitale e commercio on line, per donne che vivono nelle aree rurali e che sono impegnate in attività agricole o agrituristiche o che, comunque, occupano posizioni chiave nelle aree di campagna. Partiranno mercoledì 11 luglio i corsi organizzati da Firenze Tecnologia, l’azienda speciale della Camera di Commercio, con il patrocinio della Comunità Montana Mugello. Un modo per proporre on line i prodotti tipici della nostra terra ed acquisire clienti sul vasto mercato di internet. I corsi saranno organizzati in tre sessioni. La prima prevede di fornire alle partecipanti i primi rudimenti di fotografia digitale, allo scopo di ritrarre e promuovere i propri prodotti su internet. Una volta affrontato il tema di come scattare la foto si passerà alla sua elaborazione digitale, con le prime nozioni di fotoritocco utilizzando programmi liberamente scaricabili dalla rete. Negli altri incontri, invece, le partecipanti riceveranno lezioni sull’e-business e l’e-commerce per gestire il proprio negozio on line. Nella lezione verranno presentati una panoramica di portali di commercio elettronico, al fine di calibrare la propria offerta in funzione degli standard di mercato. Infine, nella sessione conclusiva, i docenti parleranno della legislatura vigente a proposito del commercio elettronico. Verranno visionati i modelli di sito di commercio elettronico realizzati dai partecipanti e saranno presentati i metodi di pagamento PayPal e con Carta di Credito. Le lezioni dei corsi, che saranno tenute da Lorenzo Guasti e Marci Pini, consulenti di Firenze Tecnologia, si terranno nella sala informatica della Comunità Montana del Mugello, in via Palmiro Togliatti 45 a Borgo san Lorenzo. I corsi sono gratuiti in quanto vengono organizzati nell’ambito del programma Building Bridges, progetto transnazionale cofinanziato dal programma Leonardo Da Vinci dell’Unione Europea. Gli interessati possono contattare Firenze Tecnologia al numero 0552661023 oppure 0552661024. 10 Inchiesta Mugello Economia - N. 14 - Sabato 7 Luglio 2007 Innovazione resa possibile dalla sinergia tra Corpo Forestale e Istituto per la Selvicoltura La presenza di così numerose specie arboree ed arbustive, consente di percepire una molteplicità di sensazioni che rendono la visita degli Arboreti un’esperienza unica Risorse per il turismo Vallombrosa: riaprono gli arboreti sperimentali La sinergia tra Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Vallombrosa del Corpo forestale dello Stato, in qualità di proprietario, e dell’Istituto Sperimentale per la Selvicoltura di Arezzo del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (C.r.a.), quale gestore, assicurerà la fruizione del preziosissimo patrimonio biogenetico rappresentato dagli Arboreti Sperimentali di Vallombrosa per la stagione turistica estiva 2007. Si tratta di un vero e proprio museo dendrologico all’aperto, esteso su circa 9 ettari completamente recintati, una collezione tra le più complete al mondo per quantità e varietà di specie vegetali: oltre 4mila esemplari riconducibili a più di 1500 specie forestali arboree ed arbustive provenienti da tutti i continenti. La struttura attuale deriva dai nuclei realizzati in epoche successive a partire dal 1870, quando Adolfo di Bérenger, primo direttore della Scuola Forestale di Vallombrosa, eseguì il primo impianto. Nati con lo scopo scientifico di sperimentare le specie forestali da impiegarsi in selvicoltura o a fini ornamentali, successivamente, con il sorgere delle Scuole Forestali, il ruolo degli Arboreti è divenuto prevalentemente didattico, prima ad uso degli specialisti del settore e poi a disposizione di un utenza allargata, interessata all’educazione ambientale in senso lato. L’evoluzione della società industriale infine, con la prepotente affermazione della questione ambientale, ha riproposto in veste moderna le funzioni scientifiche degli Arboreti; questa volta però legate alla conservazione della biodiversità. La presenza di così numerose specie arboree ed arbustive, abbinata al naturale alternarsi delle stagioni, consente di percepire una molteplicità di sensazioni che rendono la visita degli Arboreti un’esperienza unica. Passeggiando sotto la straordinaria collezione dendrologica vallombrosana si apprezza la dimensione educativa, estetica e sensoriale di queste autentiche cattedrali vegetali, che evocano riflessioni e pensieri profondi esaltati da complesse reazioni extrasensoriali. Alcuni esemplari arborei catturano immediatamente l’attenzione del visitatore per le dimensioni del diametro, per l’altezza e per la maestosità delle chiome: sono i Giganti dell’Arboreto. Si tratta di specie provenienti dal Nord-America, che hanno trovato nell’ambiente di Vallombrosa condizioni ottimali di crescita: l’imperiosa Sequoia gigante, l’enorme Pinus Lambertiana, il sinuoso Calocedro e alcuni esemplari della luminosa Douglasia verde toccano i 50 metri di altezza e si collocano tra gli alberi più alti d’Italia. In primavera spiccano i colori, con l’intensità delle fioriture che contrasta con le sfumature di verde delle chiome e con le tonalità gri- gie e brune dei fusti. In autunno, invece, in assenza di fiori e foglie, sui colori prevalgono le forme, con portamenti a volte strani e bizzarri di tante piante, esaltati nella stagione invernale dalla presenza della neve. Come il celebre “mostro”: una varietà pendula di Abete bianco con sette punte che, contorcendosi su se stesse, si confondono e impediscono al visitatore di capire quale sia la dominante. Come l’asiatica Cryptomeria japonica, che è presente negli Arboreti in tutte le sue forme e varietà: la viminalis con le fronde piangenti, la globosa nana il cui aspetto ricorda il globo terrestre, la elegants dal singolare portamento inizialmente verticale e poi decisamente orizzontale tanto da meritare l’appellativo di serpente. Vi è, inoltre, negli Arboreti un importantissimo elemento formale: il viale. Solenne come quello dei tigli, elegante come quello dei carpini bianchi, intrigante e misterioso come quello dei tassi, dove la fascinosa atmosfera è determinata dal colore che cangia secondo l’intensità della luce e regala radiosi effetti speciali naturali di color rosso ruggine. Dalla metà di giugno alla fine di agosto il personale dell’Istituto Sperimentale per la Selvicoltura (I.s.s.) consentirà l’accesso agli Arboreti tutti i giorni feriali su prenotazione telefonica al n. 055 862008. Nei mesi di luglio e agosto, invece, all’apertura feriale su prenotazione si aggiungeranno due visite guidate giornaliere tutti i fine settimana: sabato alle ore 10,00 e alle ore 14,30; domenica alle ore 10,00 e alle ore 15,00. Le visite seguono sentieri segnati non particolarmente impegnativi, sono gratuite e durano circa un ora e mezza. Per partecipare è sufficiente trovarsi all’orario prestabilito presso la sede dell’Istituto Sperimentale per la Selvicoltura a Vallombrosa, ossia SCARPERIA – Quando arte e produzione si incontrano Gli occhiali di legno di Jochen Zeh Un tedesco innamorato del Mugello produce artigianalmente originali montature per occhiali aveva messo alla prova invitandomi a disegnare qualLeggerissimi, non pesano cosa di particolare tipo oropiù di 7 grammi, elegan- logi, gioielli e, perché no, ti nella forma e soprattutto occhiali. originali. Sono gli occhiali Così, quasi per scherzo, ho di legno ideati e realizza- cominciato a disegnare octi da Jochen Zeh, scultore chiali e a realizzarli in lee designer di gno.” Dopo origini tedealcune dritte “Gli occhiali sche, arrivato “ottiche” ed vengono in Italia nel un anno di 1987 per insestudi ed espedisegnati sul guire un suo rimenti ecco viso della sogno e rimache sono napersona e sto in Mugelti gli occhialo per amore. li di legno di questo li Un tipo coJochen Zeh rende unici e sì preciso e che nel suo inquadrato, “Archipenparticolari con un diplodolo”, lo stuma di ragioneria preso nel- dio di designer e scultura di la sua Norimberga, stregato Scarperia, ha messo a pundalla scultura e dall’arte del to un campionario di tutto restauro. E soprattutto entu- rispetto. siasta di impegnarsi in ogni Ce ne sono di chiari, di rosnuova avventura. si o a righe a seconda del leCome questi occhiali di le- gno scelto. La leggerezza e gno. soprattutto la loro flessibili“Un amico – racconta – mi tà deriva dall’impiego della Serena Pinzani betulla, o meglio di strati di una zebra. compensato di betulla che “Gli occhiali vengono disearriva direttamente dalla gnati sul viso della persona Finlandia, alla quale si al- – spiega ancora lo scultore ternano due strati di seta che tedesco – e questo li rende contribuisce unici e paralla flessibi- In Europa sono ticolari. La lità e alla remia non è solo tre le sistenza degli una produocchiali. zione in seaziende che Così sottili rie, ma ogni producano ma così ropezzo è unibusti da con- occhiali in legno, co.” Ed in eftenere anche due in Germania fetti non esilenti che corste in Italia reggono mio- ed una in Francia u n ’ a z i e n d a pie fino ad 8 che produca diottrie. montature per occhiali in La finitura dipende dal gu- legno: in Europa sono solo sto del cliente ed è da que- tre, due in Germania ed una sta che si riconosce l’unicità in Francia. I primi occhiadegli occhiali. li di legno hanno già fatto Ce ne sono di rifiniti in ci- la loro comparsa in alcuni liegio, noce nazionale ed mercatini dell’artigianato altri legni tradizionali ma del Mugello ed è possibice ne sono anche di origi- le ordinali presso “L’Ottico nalissimi, rifiniti con legni del Borgo” a Borgo San Loesotici come il padouc o renzo. I prezzi oscillano dai lo zebrano che crea moti- 135 ai 280 Euro a seconda vi orizzontali proprio come della lavorazione. dinanzi all’ingresso della Sala Capitolare, sul lato destro dell’Abbazia; i gruppi organizzati sono pregati di prenotare in anticipo. Ulteriori dettagli sugli Arboreti sono reperibili telefonando all’Istituto e collegandosi al sito www.selvicoltura.org, cliccando a centro pagina sulla stringa “Arboreti di Vallombrosa e di Firenze”. L’accordo tra Cfs e Cra rafforza l’offerta di educazione ambientale di Vallombrosa. Un’offerta che a breve sarà ulteriormente ampliata con la riapertura del rinnovato Centro Visitatori della Riserva Naturale di Vallombrosa. Importanti lavori progettati, diretti ed eseguiti direttamente dal personale dell’Utb di Vallombrosa, infatti, hanno permesso di ristrutturare i locali raddoppiandone gli spazi espositivi che adesso occupano tutto l’edificio denominato “Tepidario” con i nuovi allestimenti, ripensati secondo i nuovi spazi a disposizione. Associazioni e Imprese 11 Mugello Economia - N. 14 - Sabato 7 Luglio 2007 ASSOCIAZIONI & IMPRESE . ASSOCIAZIONI & IMPRESE è uno spazio aperto alle Associazioni di categoria, sindacati, professionisti e privati, che vogliano dare visibilità e condividere le proprie iniziative. L’obiettivo è di approfondire la conoscenza delle varie realtà locali, per stimolarne lo sviluppo e la collaborazione. Nasce “Terra Nova”, e punta alla pelletteria di alta qualità Inaugurata a Firenzuola la sede della cooperativa nata dalla Colf Renzo Mascherini con le autorità intervenute all’inaugurazione Il 9 giugno scorso si è svolta l’inaugurazione dell’edificio di proprietà della cooperativa Colf (che conta più di 70 addetti e si è costituita 10 anni fa a Firenzuola per gestire il servizio di pulizia nei campi base per la costruzione della ferrovia dell’Alta Velocità Firenze-Bologna) nel villaggio rurale “Il Favale”, nel comune di Firenzuola. L’edificio – come spiega Renzo Mascherini, Presidente della COLF - ospiterà un laboratorio di pelletteria (creato grazie a un finanziamento ottenuto attraverso un bando della legge sull’imprenditoria femminile, L. 215/92), dove lavoreranno soltanto donne, socie della cooperativa “terra nova”, dopo un corso di formazione professionale finanziato attraverso un bando della Provincia di Firenze, e organizzato dall’agenzia formativa Proforma di Borgo San Lorenzo. La cooperativa “terra nova” (nome che deriva dal fatto che Scarperia e Firenzuola rappresentavano le “terre nuove fiorentine” istituite dalla Repubblica di Firenze all’inizio del 1300 per salvaguardare i traffici della città di Firenze verso il nord) è nata con un’operazione di spin off dalla cooperativa Colf per riconvertire la manodopera impegnata nella gestione dei servizi di pulizia nei cantieri dell’Alta Velocità in occupazione stabile sul territorio. Il settore della pelletteria è stato scelto in considerazione del fatto che nella frazione di Bruscoli esiste già da 40 anni un comparto di lavorazione della pelle di alta qualità (Fendi, Ferragamo, Gucci, Dolce & Gabbana, ecc.) che mostra di conservare una prospettiva nel futuro. L’inaugurazione è avvenuta con tanto di taglio del nastro da parte del Sindaco di Firenzuola, Claudio Corbatti, benedizione di Don Carlo Giorgi e pranzo a base di tagliatelle al prugnolo. Sono intervenuti numerosi esponenti della politica e delle istituzioni locali. Nel suo intervento Claudio Corbatti, Sindaco di Firenzuola, ha manifestato il suo apprezzamento per l’iniziativa che si caratterizza per tre aspetti molto positivi: in primo luogo, il recupero di un nucleo rurale che era ormai da decine di anni in avanzata decadenza; le forme con cui è stato recuperato e la bellezza del luogo, circondato da boschi di castagni, ne fanno un sito di pregio che fa onore a tutta la comunità. Il secondo aspetto è quello della prospettiva che questa iniziativa dà al territorio, di sviluppo e opportunità di lavoro, soprattutto al comparto femminile che nella nostra zona soffre di più della disoccupazione. Terzo aspetto: questa iniziativa è frutto di una sinergia fra le varie istituzioni, i sindacati, le associazioni di categoria, la cooperazione, che insieme hanno saputo sfruttare, valorizzandola, l’eccellenza professionale degli artigiani del comparto della pelle di Bruscoli. Per Paolo Cocchi, Consigliere della Regione Toscana, l’iniziativa rappresenta una lezione “umana”, di come le cose siano realizzabili se ci sono persone che ci credono, se c’è una conoscenza diretta delle situazioni, una passione, un amore per il proprio territorio. Mascherini ha parlato inoltre di “economia del territorio”: di come si recuperano risorse di saper fare, conoscenze sepolte nelle esperienze individuali, di come poi queste esperienze possono essere messe in rete e di come a questa raccolta di saperi si possono fare iniezioni di innovazione. Infine Mascherini ha parlato della politica: perchè senza la politica questa esperienza non sarebbe nata, perché tutto in fondo è scaturito da una esperienza di grande investimento pubblico. “Della Tav – ha affermato - si è parlato sui giornali quasi sempre per motivi negativi come l’accusa di essere stata fonte di sprechi. In realtà la TAV è costata molto perché ha fatto strade, infrastrutture, musei della pietra, e questo non è stato spreco di denaro pubblico perché qui le risorse sono state spese bene, amministrate da persone oneste che hanno fatto diventare questa maggiore spesa pubblica un investimento per promuovere lavoro e occupazione”. Alla cerimonia di inaugurazione è poi intervenuto Stefano Tagliaferri, Presidente Comunità Montana Mugello. “Questo progetto – ha detto Tagliaferri -, rappresenta un modello fortemente innovativo costituito da tre elementi: il primo è una pervicace voglia di continuare un’impresa; per farlo si è ristrutturato un complesso architettonico che senza l’intuizione lungimirante di Renzo Mascherini sarebbe rimasto una rimessa per gli attrezzi per curare il castagneto. E’ stato costruito un sito di grande pregio, con attenzione anche in termini architettonici per dare gambe a un’iniziativa manifatturiera, anomala per questo luogo fortemente, anche dal punto di vista architettonico, rurale. Questo prova la capacità di intuire la trasversalità di un progetto che mette in relazione aspetti diversi in maniera innovativa: manifattura, ruralità, ambiente, accessibilità, vivibilità. Infine - ha concluso il presidente della Comunità Montana - si può desiderare di continuare un’impresa ricostruendo e attrezzando gli ambienti ma se non si investe nella competenza delle persone questa continuità non scatta; allora, ecco configurato il paradigma: trasversalità, recupero, investimento in competenza”. Per Fiorenza Giovannini, Assessore della Comunità Montana Mugello Questo progetto ha come componenti elementi di fragilità, come la collocazione geografica in un comune marginale, che però possono diventare elementi di forza grazie alle due variabili, insite nel progetto, che oggi vengono indicate come i connotati dello sviluppo: l’innovazione e la qualità; la pelletteria è un settore tradizionale ma il comparto di Bruscoli ha puntato sulla produzione di qualità; inoltre il progetto collega, in un connubio innovativo, ambiti che tradizionalmente non vengono posti in connessione: il lavoro femminile e l’ambientazione periferica. Secondo Giovannini qualità e innovazione hanno trovato una sinergia in questo progetto grazie alla forte integrazione con le politiche istituzionali locali: nell’ambito del Patto di Sviluppo della Comunità Montana a cui è seguito, nel settore della formazione, il cosiddetto “Patto Formativo”, volto a creare un nuovo approccio di governo, una nuova metodologia che, partendo dall’ascolto dei bisogni dei soggetti economici e dei cittadini, valorizzi le competenze, nel loro sviluppo teorico ma con l’applicazione pratica in una situazione reale. Il presente progetto è riuscito appunto a realizzare una sintesi efficace fra i saperi teorici, in questo caso sviluppati attraverso il percorso formativo specifico, e le abilità di alcune persone – nel caso di Bruscoli le maestre pellettiere che hanno un radicamento e un percorso già ben realizzato nella realtà – in modo che esse si traducano in una situazione reale di sviluppo del territorio. Per chiudere la giornata di inaugurazione sono intervenuti Riccardo Vannini, di Legacoop Toscana, e Paolo Raffini, presidente della Banca di Credito Cooperativo del Mugello. “Con questa iniziativa – ha detto Vannini - si è realizzata una pagina di buona pratica cooperativa, caratterizzata dal radicamento territoriale, dal dialogo con la popolazione locale, dalla discussione nell’ambito del consiglio di amministrazione e dal confronto con l’associazione di rappresentanza che l’ha sostenuta. Grazie a questa iniziativa si è evidenziato che la cooperazione ha saputo ricavare buoni ritorni in questo territorio: occupazione, soprattutto femminile, in un settore irto di forti difficoltà”. “Come banca locale – ha affermato Paolo Raffini - abbiamo il grande vantaggio ma anche la grande responsabilità di vivere il territorio a fianco dell’im- prenditore e dei lavoratori e quindi per noi contribuiscono alla valutazione di un’iniziativa imprenditoriale, al di là dei numeri, la serietà del progetto, l’affidabilità, la professionalità dell’imprenditore che conosciamo direttamente e il coinvolgimento di soggetti importanti già soci della nostra banca come gli artigiani di Bruscoli, che rappresentano la nostra bandiera nel mondo perché lavorano per griffes molto famose. Tutti questi aspetti, presenti nel progetto di cui oggi festeggiamo il varo, ci hanno portato a finanziarlo e segnano anche la differenza fra noi e gli altri istituti di credito che guardano solo alla sostenibilità finanziaria di un progetto”. Caterina Toccafondi, Centro Studi Legacoop Toscana 12 Imprese & Mercati Mugello Economia - N. 14 - Sabato 7 Luglio 2007 Start Up Consulenza Catering, come fare per aprire un’attività in Mugello Gentile redazione di Mugello Economia. Due numeri fa avete pubblicato un articolo sul giro d’affari dei matrimoni in Mugello. Mia moglie, appassionata di cucina, vorrebbe aprire un’attività di catering per ricevimenti e matrimoni. Quale percorso dovrà seguire per poter iniziare una professione di questo tipo? Sono previste delle agevolazioni? Definizione L’attività di catering prevede esclusivamente la somministrazione di alimenti e bevande presso il domicilio del consumatore. Questa attività, in genere, consiste nel fornire pasti preparati nelle mense aziendali, scolastiche, enti pubblici. L’attività di banqueting, invece, consiste nel fornire pasti a domicilio per banchetti, matrimoni, fiere ed è comprensiva anche della preparazione dei tavoli/buffet, del servizio al tavolo, dei tavoli, delle sedie, dei tovagliati, delle posaterie e delle stoviglie necessari all’erogazione del servizio e del riordino degli stessi. La somministrazione può avvenire in una casa privata, una residenza storica, un’azienda, una sede congressuale, o altro Nel caso in cui l’impresa serva meeting aziendali, cerimonie, matrimoni, ecc., si troverà spesso nella necessità di mettere a disposizione anche personale di servizio (camerieri) e attrezzature mobili (tende, cucine da campo, tavoli, posate, ecc.). Queste ultime, almeno in parte, potranno essere otte- nute a noleggio da imprese specializzate, riducendo in questo modo l’investimento iniziale. Autorizzazioni, licenze e permessi Se l’impresa si limita alla preparazione dei pasti e alla vendita ad altri esercizi, si rimane nell’ambito dell’artigianato, che comporta l’iscrizione all’Albo Artigiani della Camera di Commercio, e la disponibilità di locali e attrezzature conformi alle normative igienico-sanitarie e di sicurezza. Ma anche quando è prevista la somministrazione l’attività è soggetta a semplice dichiarazione di inizio attività al comune competente per territorio e può essere iniziata dalla data di ricevimento della dichiarazione.(art. 48 Codice del commercio Regione Toscana L.R: 28/2005 come modificato dalla L.R. 5 giugno 2007 n. 34). Anche in questo caso devono essere rispettate le norme igienico sanitarie previste dal singolo Comune: Ad esempio il Regolamento comunale di igiene del Comune di Scarperia prevede ART. 38 CATERING 1. Le aziende di catering, individuate come attività che producono e/o preparano alimenti o prodotti gastronomici per la somministrazione a distanza, sono soggette al possesso dei requisiti generali di cui al Titolo II relativamente ai locali ove svolgono la propria attività produttiva. 2. La suddetta attività è soggetta ai prescritti requisiti anche se svolta da esercizi già in possesso di autorizzazione sanitaria o altro titolo abilitativo quali ad es.: panifici, laboratori di gastronomia, ristoranti, laboratori di pasticceria, ecc. 3. Oltre ai requisiti generali devono essere dotati di: a) dispensa e/o deposito: si tratta di locali destinati esclusivamente alla detenzione di prodotti alimentari e inaccessibili al pubblico. Devono avere accesso preferibilmente dall’esterno, comunque non tale da comportare l’attraversamento obbligato della cucina da parte delle merci in arrivo e preferibilmente comunicare direttamente con la cuci- na. Sono ammessi depositi esterni all’esercizio solo in presenza di una dispensa. Devono essere dotati di sistemi di protezione contro insetti ed animali molesti. Devono essere dimensionati all’attività e comunque di superficie non inferiore a 8 mq. Devono possedere scaffalature con ripiani lisci e lavabili; lo scaffale più basso deve avere altezza da terra tale da consentire un’agevole pulizia del pavimento sottostante (circa 30 cm). Sono vietati stoccaggi di prodotti direttamente a contatto con il pavimento. Devono possedere celle o armadi frigoriferi separati tra i diversi generi alimentari e/o dotati di appositi contenitori con coperchio e/o scomparti che consentano la separazione netta tra i diversi generi alimentari conservati e dotati di termometro a lettura esterna (es. frutta e verdura; latte, burro e latticini; pesce; ecc.); b) un locale cucina di almeno 15 mq destinato a conte- nere tutte le attrezzature necessarie per la preparazione dei pasti, ubicata in modo da non essere attraversata da percorsi sporchi come l’entrata delle merci alla dispensa o il rientro delle stoviglie sporche per il lavaggio. Deve avere possibilmente una forma regolare evitando zone strette e anfrattuose difficilmente sanificabili. Deve essere realizzata in modo da evitare il più possibile percorsi di ritorno rispetto al ciclo di lavorazione degli alimenti (accesso materie prime – preparazione e lavaggio – cottura – allestimento piatti) e articolata nei seguenti settori: - preparazione verdure con specifico lavello e relativo piano d’appoggio ubicato in modo tale da non consentire l’attraversamento della cucina da parte delle verdure non ancora lavate; - preparazione carni e prodotti ittici con specifico lavello e relativo piano d’appoggio; - preparazione altri alimenti con specifico lavello e relativo piano d’appoggio; In ogni settore saranno presenti attrezzature specifiche non utilizzabili per altre funzioni se non dopo sanificazione - zona cottura dotata di attrezzature idonee e di relativa cappa aspirante per i fumi. Nel caso di forni a legna quest’ultima potrà essere stoccata all’interno dell’esercizio solo in piccole quantità (tali da coprire al massimo il fabbisogno giornaliero), in contenitori chiusi e comunque ripulita - zona allestimento piatti pronti e preparazione piat- ti freddi. Tali reparti o settori possono essere collocati in locali distinti e tra loro idoneamente collegati. Nel locale cucina deve essere sempre presente un lavamani fornito di rubinetteria non manuale, di sapone liquido e di asciugamani a perdere. c) Un locale o zona lavaggio attrezzato con lavelli e lavastoviglie di dimensioni adeguate all’attività e ben separato dagli altri, adibito esclusivamente a tale uso Deve essere ubicata in sede tale da consentire il rientro delle stoviglie sporche e l’eliminazione dei rifiuti senza attraversare la cucina o percorsi puliti. d) Un locale di confezionamento degli alimenti prodotti da preparare per il loro trasporto nei luoghi di somministrazione; e) Un locale di deposito delle attrezzature utilizzate per l’allestimento della somministrazione a distanza (tavoli, ombrelloni, sedie, ecc.) e per le stoviglie che dovranno essere tenute pulite in armadi chiusi. 4. Il numero massimo di pasti che l’impianto potrà produrre dovrà essere determinato tenendo a riferimento i parametri di dimensionamento degli spazi dettagliati per le attività di produzione pasti per la ristorazione collettiva. 5. La presente attività può essere svolta nell’ambito di attività di ristorazione a condizione che non sia esercitata contemporaneamente a quest’ultima e ne sia data comunicazione all’Azienda Usl. Dino Di Gennaro [email protected] Tribunale di Firenze - Aste Giudiziarie Immobile Codice Asta e n° Procedura Tipo di Vendita Data e Luogo Prezzo base d’asta LOTTO 1 – FIRENZE , VIA ALEARDI 43. QUOTA 1/3 DI UNITÀ IMMOBILIARE AD USO ABITAZIONE OLTRE CORTE ESCLUSIVA. LOTTO 2 – TAVARNELLE VAL DI PESA. UNITÀ IMMOBILIARE AD USO ABITAZIONE OLTRE MAGAZZINO, POSTA IN VIA ROMITA 10/11B Fallimento 17148/2001 Vendita all’incanto 10 luglio, ore 12,15, Tribunale di Firenze Lotto 1 base d’asta 39.680 euro Lotto 2 base d’asta 128.000 euro SCANDICCI. APPARTAMENTO AD USO CIVILE ABITAZIONE DISTRIBUITO SU DUE PIANI PIÙ MANSARDA SITO NEL COMUNE DI SCANDICCI, VIA PISANA N. 420. Fallimento 18058/2006 Vendita all’incanto 10 luglio 2007, ore 12,30 Tribunale di Firenze Base d’asta 590.000 euro BORGO SAN LORENZO – PIENA PROPRIETÀ DI APPEZZAMENTI DI TERRENI QUALIFICATI IN AREE BOSCHIVE SITI IN LOCALITÀ CERCIGNOLI – VALLEBUIA. Fallimento 16864 Vendita all’incanto 11 luglio 2007, ore 11,00 Tribunale di Firenze Base d’asta 15.500 euro LOTTO 1 – FIRENZE. PIENA PROPRIETÀ DI APPARTAMENTO PER CIVILE ABITAZIONE POSTO IN VIA XIMENES N. 21 E COSTITUITO DA QUATTRO VANI PIÙ CUCINA, RIPOSTIGLIO, DUE BAGNI PIÙ INGRESSO E DISIMPEGNO. LOTTO 2 – PELAGO. PIENA PROPRIETÀ DI MAGAZZINO POSTO IN LOCALITÀ BOSCO, VIA ARETINA NUMERO 81, COSTITUITO DA UN UNICO AMPIO VANO E TETTOIA ESTERNA PIÙ RESEDE IN COMUNE CON I LOTTI 3 E 5. LOTTO 3 – PELAGO. PIENA PROPRIETÀ DI APPARTAMENTO PER CIVILE ABITAZIONE POSTO IN LOCALITÀ BOSCO, VIA ARETINA N. 81COSTITUITO DA NOVE VANI AL PIANO PRIMO E SECONDO LOTTO 4 – PELAGO. PIENA PROPRIETÀ DI APPARTAMENTO PER CIVILE ABITAZIONE POSTO IN LOCALITÀ BOSCO, VIA ARETINA N. 81 E COSTITUITO DA SETTE VANI AL PIANO TERRA. Esecuzione immobiliare 317/04 + 311/06 Vendita all’incanto 18 luglio 2007, ore 9,30 via Leone 10 n. 4 Firenze Lotto 1 base d’asta 570.000 euro Lotto 2 base d’asta 108.000 euro Lotto 3 base d’asta 690.000 Lotto 4 base d’asta 570.000 euro. www.tribunalefirenze.org Imprese & Mercati 13 Mugello Economia - N. 14 - Sabato 7 Luglio 2007 Energie rinnovabili: premiata la Montagna Fiorentina Il presidente della Comunità Montana Nicola Danti I l riconoscimento dell’Association for Energy Economics consegnato al presidente Danti Ivica Graziani Reduce dal Salone dei 500 di Palazzo Vecchio, con il premio dell’International Association For Energy Economics in tasca, il presidente della Comunità Mon- tana della Montagna Fiorentina, Nicola Danti, risponde a qualche domanda sui risultati ottenuti dalle politiche energetiche della Montagna fiorentina e sulle ambizioni da concretizzare. Come considera il premio europeo? Un punto di arrivo o di partenza? Un punto di arrivo per un lavoro fatto da almeno 4 anni. Abbiamo affrontato il tema dell’energia come elemento strategico già nel piano strutturale del 2003. Da allora abbiamo perseguito una serie di progetti sperimentali come quello del complesso demaniale di Rincine, il primo impianto a biomasse della Toscana, e quello della turbina elettrica. Esperienze pilota, grazie alle quali ora possiamo realizzare una progettazione più ambiziosa. Il premio è un riconoscimento ma soprattutto uno stimolo significativo a un impegno: far si che le bioenergie rappresentino un elemento di sviluppo per il territorio della Montagna Fiorentina. Qual è stata la strategia vincente nel complesso di Rincine? Un’intuizione. Abbiamo trovato un vecchio impianto a biomasse non più funzionante, segno che un’idea del genere c’era già stata in passato. Ma anche condizioni ambientali favorevoli. Per la turbina, ad esempio, la presenza di un lago con un salto di 300 metri. Abbiamo pensato che potevano essere utilizzati come progetti. L’idea ci è venuta quando ancora di queste cose si parlava poco. Siamo stati un po’ precursori di una consapevolezza oggi diffusa. Risultati economici ottenuti? Con l’impianto di teleriscaldamento abbiamo ottenuto un risparmio per le aziende del territorio. La turbina con 50mila kW di produzione supplisce il fabbisogno del complesso forestale e consente un piccolo residuo. I nuovi progetti all’orizzonte quali sono? Abbiamo una serie di progetti che andremo a realizzare entro l’anno, come la costruzione di turbine idroelettriche per la produzione di energia sulla Sieve. Per alcuni siamo già nella fase di appalto. La realizzazione di impianti di teleriscaldamento riguarderà le zone non metanizzate come la frazione di Pomino, nel comune di Rufina e sarà finalizzata in gran parte al riscaldamento pri- vato. Abbiamo 95 contratti da attivare per un totale di circa 250 abitanti che usufruiranno del nuovo servizio. A Vallombrosa, invece, abbiamo un minor numero di residenti e sarà realizzato soprattutto per strutture di interesse pubblico come gli uffici del corpo forestale, l’abbazia, l’albergo e le altre strutture ricettive. Infine gli interventi riguarderanno Castagno D’Andrea dove la situazione è simile a quella di Pomino. Altri progetti che vedranno riscaldare le case dei cittadini sono in fase preliminare. Si punterà anche su altre fonti rinnovabili? Biomassa e idroelettrica soprattutto.Gli studi sull’eolico che abbiamo fatto hanno rilevato una serie di siti che sarebbero particolarmente vocati. Ma necessitano di alti livelli tecnici e di grossi investimenti dei quali al momento non disponiamo. Quali sono le maggiori sfide del mercato energetico europeo? E quale sarà il ruolo delle Comunità Montane? Le sfide sono enormi. L’investimento deve riguardare la messa a punto di nuove conoscenze. Essenziali, per rendere le energie rin- novabili più competitive sul mercato. Una politica di valorizzazione portata avanti anche dal Governo grazie agli incentivi messi a disposizione. Le Comunità Montane avranno un ruolo straordinario. Perché la Montagna è il giacimento naturale di tutti quegli elementi come acqua,sol e,vento,biomassa che costituiscono la fonte delle energie rinnovabili. La sfida è far sì che questi giacimenti siano elemento di sviluppo per i territori e per le popolazioni montane. Dobbiamo acquisire maggiore consapevolezza delle potenzialità del territorio. E dobbiamo avere la capacità politica di non farci rubare questa opportunità dall’esterno Chi ha voglia di rappresentare la montagna questa partita la deve giocare per forza. La tutela dell’ambiente, un obiettivo delle istituzioni locali? L’ambiente deve essere tutelato ma non può diventare un museo. Deve essere il frutto di un grande lavoro dell’uomo. Renderlo fruibile e mantenerlo è il compito delle Comunità Montane impegnate costantemente in campagne di valorizzazione. Dalla parte dei consumatori Carburanti: i prezzi in Mugello Ogni mese, con la collaborazione del Cesem, Mugello Economia pubblica i prezzi alla pompa di benzina e gasolio nelle varie zone del Mugello. Un’operazione volta a favorire la trasparenza e rendere un servizio in più ai consumatori. Questo mese pubblichiamo i prezzi praticati dai distributori della zona San Piero a Sieve – Vaglia, rilevati martedì 3 luglio 2007. Distributore Senza piombo Diesel STAZIONE DI SERVIZIO ESSO VIA PROVINCIALE 72 - TEL. 0558498512 1.369 Servito 1.177 Servito / STAZIONE DI SERVIZIO SHELL VIA CASENUOVE TEL. 0558486793 1.369 Servito 1.177 Servito / STAZIONE DI SERVIZIO IP VIA CASENUOVE 20 TEL. 0558498379 1.345 Servito 1.179 Servito 1.429 Servito / STAZIONE DI SERVIZIO TAMOIL VIA CASENUOVE - TEL. 0558487144 1.359 Servito 1.159 Servito / / 1.336 Fai da te 1.144 Fai da te STAZIONE DI SERVIZIO TAMOIL VIA MASSARONDINAIA TE. 055848114 Benzine Gasoli speciali speciali Gpl Metano / 0.603 Servito 0.790 Servito Agenzia Entrate ENTRO IL CHI SCADENZIARIO LUGLIO 2007 CHE COSA 9 Soggetti che applicano gli studi di settore. Scadenza per il versamento delle imposte per i soggetti che applicano gli studi di settore. La scadenza si applica anche ai soggetti che partecipano a società, associazioni e imprese soggette agli studi di settore. 18 Contribuenti soggetti alle imposte dirette e all’Irap Versamento imposte con maggiorazione. Scade il termine per versare, con una maggiorazione pari allo 0.40%, le imposte sui redditi, l’Irap, le addizionali Irpef, gli acconti Irpef e Irap risultanti dal modello Unico 2007. 31 Persone fisiche non titolari di partita Iva 8 Unico 2007. Ultimo giorno per la presentazione telematica del Modello Unico 2007 da parte delle persone fisiche non titolari di partita Iva, non socie di società di persone ed associazioni professionali e non socie di società di capitali che hanno optato per regime di trasparenza. Soggetti che applicano gli studi di settore Versamento imposte con maggiorazione per i soggetti che applicano gli studi di settore. Con un comunicato stampa il ministero dell’Economia ha reso noto che entro questa data è possibile effettuare il versamento delle imposte per i soggetti che applicano gli studi di settore con la maggiorazione dello 0.40%. luglio Lunedì luglio Mercoledì luglio Martedì agosto Mercoledì 14 Lavoro & Professioni A Vicchio una “scuola” per giovani artigiani orafi e scultori AGENZIE PER IL LAVORO Da Firenze Openjob punta al Mugello Il Gruppo Openjob è presente in Toscana con 7 filiali ubicate in altrettante importanti città della Regione: Arezzo, Firenze, Certaldo, Empoli, Monsummano, Montevarchi e Prato. Ma è anche nelle aree più piccole che le sue sedi sviluppano la propria attività: una di queste è senz’altro il Mugello. Zona delle montagne toscane da sempre molto interessante per il Gruppo ha avuto nell’ultimo anno e mezzo un ulteriore sviluppo che ha portato molte aziende collocate in grandi cittadine a spostarsi soprattutto nella zona di Pianvallico, situata tra Scarpiera e San Piero a Sieve. Le nostre filiali di Firenze e Prato, attive dal 2002, hanno trovato molti nuovi clienti da sommare ai loro storici. Anche i lavoratori mugellani mandati in missione lavorativa dalle filiali sono in aumento: solo negli ultimi sei mesi è stato registrato un incremento del 10 per cento. E le altre filiali toscane? Nel primo semestre di quest’anno hanno già impiegato 1.255 lavoratori (di cui 488 donne e 767 uomini) di età compresa tra i 18 e i 60 anni. Dato molto significativo se si pensa che l’agenzia di Montevarchi è attiva solo da aprile 2007 e che anche Empoli è una filiale giovane (nata a marzo 2006). I lavoratori prescelti sono in maggioranza Italiani (840), ma troviamo un’alta concentrazione di Romeni (101), Senegalesi (74) e Marocchini (33). La collaborazione del Gruppo nella Regione interessa sia piccole e medie imprese che aziende di maggiori dimensioni soprattutto afferenti al settore calzaturiero, tessile e metalmeccanico. In particolare, i settori di maggior impiego sono: metalmeccanica industria e artigianato, industria pelli e cuoio, industria alimentare e, infine, industria legno e arredamento. Le figure più ricercate sono costituite dagli operai generici e specializzati (1.035) e dagli impiegati (220). Mugello Economia - N. 14 - Sabato 7 Luglio 2007 I corsi, di sei mesi, organizzati dal gruppo “Preziosi in contrasto” e dal Comune Agnese Porciani Il progetto del concorso per orafi e la successiva realizzazione di corsi, nato dalla collaborazione tra “Preziosi in contrasto”, gruppo di orafi fiorentini e il comune di Vicchio si sta concretizzando e mira a costituire una realtà formativa stabile. Il sindaco di Vicchio, Elettra Lorini, si mostra soddisfatta del progetto, sia perchè questo porterà una maggior conoscenza del nostro territorio, sia per lo staff che si occuperà dell’insegnamento all’interno di questi corsi: ci saranno infatti maestri orafi del calibro di Valerio Salvadori, Marco Frangini, Marco Garezzini ed Elisabetta Manetti. Il progetto ha anche lo scopo di riportare alla luce l’antica arte orafa fiorentina. Per sapere come si articolerà il progetto abbiamo sentito proprio Valerio Salvadori. I corsi che proporremo saranno fondamentalmente di due tipi” dice Salvadori “ se ne avremo la possibilità organizzeremo dei corsi di breve durata, ma questo soprattutto a livello turistico, mentre i corsi veri e propri avranno una durata di sei mesi; uno riguarderà l’arte orafa e un altro verterà sulla parte scultorea: partendo dalla lavorazione di materiali come il bronzo arriveremo alla realizzazione di sculture, proprio come faceva Benvenuto Cellini, noto orafo scultore, nella cui casa natale avranno sede i corsi; naturalmente si tratterà di opere di piccole dimensioni. “Questi corsi saranno innovativi” prosegue “ perchè la nostra idea è quella di raccontare la nostra esperienza di artigiani di bottega, dove tutti noi abbiamo fatto esperienze, e metterla a disposizione de- gli allievi cosicché anche loro trovino un proprio stile e una loro personalità nelle creazioni, inoltre useremo metodi innovativi per la realizzazione dei progetti , come il disegno al computer; vogliamo creare la bottega del 2000, cioè riportare alla luce le botteghe ma con tecnologie nuove. Si terrà una mostra dove ci saranno dei progetti già realizzati, ma sarà anche possibile vedere i ragazzi all’opera nella realizzazione di vari oggetti. Il parere di un’orafa “Ai giovani servirebbero tirocini nei laboratori” Agnese Porciani Non semplici oreficerie, in cui acquistare gioielli e preziosi prodotti in serie; ma vere e proprie botteghe artigiane in grado di creare pezzi unici in base alle esigenze, le idee ed i gusti dei clienti. Sono i laboratori orafi, presenti anche nel Mugello: in queste “officine” dei preziosi è possibile sia arrivare già con un’idea precisa in mente, da seguire passo dopo passo nella sua creazione, sia farsi consigliare e guidare nella scelta di una varietà quasi infinita di soluzioni. Una professione affasci- nante quindi, anche se forse ancora poco conosciuta, che potrebbe rappresentare una opportunità concreta per molti giovani desiderosi di apprendere un mestiere creativo. Il Mugello, nel campo dell’oreficeria, si conferma terra privilegiata, sia grazie ai laboratori aperti, sia ai progetti di formazione in procinto di essere realizzati. Nella formazione è il comune di Vicchio, in collaborazione con la Cna, ad essere protagonista con il progetto di apertura di una scuola per orafi nella storica dimo- ra di Benvenuto Cellini. In merito a queste prospettive abbiamo sentito il parere di un’orafa che lavora in questo campo da molti anni con un proprio laboratorio a Borgo San Lorenzo. Ecco cosa ci ha detto: Come hai iniziato una volta uscita dalla scuola? Una volta uscita dalla scuola, nel 1981, ho iniziato a lavorare da un artigiano. La scuola non fa fare esperienza con i metalli preziosi, si fanno solo prove con l’ottone, dopo questa esperienza diretta durata alcuni anni, ho aperto il mio laboratorio. Quali sono le difficoltà per un giovane che vuole aprire un laboratorio? Iniziare è molto difficile, serve prima esperienza, ma anche oggi è difficile farla, perché non sono previste dalla legge giuste condizioni e norme che permettano a noi, di avere tirocinanti o mantenere apprendisti. Quindi che consiglio daresti? Non posso dare alcun consiglio, posso solo dire che dovrebbero esserci delle leggi che permettano alla scuola di far fare agli studenti dei tirocini nei laboratori e quindi di acquisire più esperienza. La scomparsa di Pier Lorenzo Vivoli, figura storica della Banca del Mugello Il ricordo dell’ex Direttore nelle parole dell’attuale Direttore Generale della banca La notizia della improvvisa scomparsa di Pier Lorenzo Vivoli, già Direttore Generale della Cassa Rurale ed Artigiana del Mugello, oggi Banca del Mugello, ci ha colti tutti di sorpresa: si pensava ad un intervento chirurgico di routine, ma, purtroppo, le cose non sono andate come tutti speravano. Io l’ho conosciuto nel lontano 1976, quando fui assunto presso la Cassa Rurale ed Artigiana del Mugello e quando questa, per merito suo, aveva già raggiunto, per quei tempi, un discreto equilibrio economico e pa- trimoniale. E’ stato sicuramente un Direttore lungimirante, dal momento che è riuscito a programmare le strategie necessarie, con tempestività ed efficacia: infatti, dopo la fusione tra le allora Casse Rurali di Piancaldoli. Coniale e lUco di Mugello, avvenuta il 31 dicembre 1972, ha prima provveduto ad equilibrare l’attivo e il passivo del “nuovo” Istituto di Credito da lui diretto, ed a partire già dal 1976, ha ritenuto che, per raggiungere i volumi necessari a garantire stabilità, occorreva allargare gli orizzonti, “aggredire” il mercato, insediarsi, geograficamente parlando, in zone vicino alla sede di Firenzuola, tali da offrire opportunità ulteriori. Ed è stato così. Inizialmente richiese la gestione della Tesoreria del Comune di Scarperia, che fu bene accolta dall’allora Amministrazione comunale e ciò consentì di aumentare la produttività sulla Filiale di Luco di Mugello, anche se l’autorizzazione per l’apertura dello sportello, sulla piazza del medesimo comune mugellano, pervenne ben 17 anni più tardi. Nel 1984 venne inaugurata a Borgo San Lorenzo la nuova filiale; nel 1991 fu la volta di quella di Vaglia, nel 1993 di quella di Scarperia e, nel 1994, della filiale di Barberino di Mugello, da lui fortemente voluta, inaugurata dopo che Pier Lorenzo Vivoli aveva lasciato da pochi mesi il suo ruolo di Direttore, per la meritata quiescenza. La direzione di una banca è, in genere, attività piuttosto complessa, ma lo diventa ancora di più se si è chiamati a dirigere una banca locale: è necessario, infatti, sapersi muovere convenientemente, al fine di mantenere certi equilibri, riuscire a ben gestire i rapporti interpersonali, le conoscenze e le inevitabili pressioni. In tutto questo, credo di poter affermare che il direttore Vivoli sia stato attento a vagliare con obiettività le varie istanze e rischieste, non sempre assecondandole, se non dopo attenta ponderazione. Da un punto di vista umano, devo dire di averlo frequentato quasi esclusivamente in ambito lavorativo, anche se, in svariate particolari occasioni, ho avuto modo di apprezzarne la voglia di scherzare, di divertirsi. Quanti incontri, quante riunioni, quante sigarette (ahinoi) fumate a breve distanza l’una dall’altra! Spesso abbiamo anche insieme parlato di interrompere quel vizio, ma tacitamente abbiamo, però, continuato con quella incoscienza ed irresponsabilità che sono soliti porre in essere coloro che non vogliono proprio prendere una decisione drastica. Non ho ricevuto grandi rimproveri; andavamo d’accordo. Certamente lo ascoltavo e cercavo di seguire i suoi indirizzi e consigli. Aveva egli il carisma del direttore: infatti, anche quando era assente, era come se fosse fisicamente presente. Una grande dote gli deve essere riconosciuta, quella, cioè, della discrezione: ha, infatti, sempre dimostrato di sapere uniformare i propri atti e le proprie parole al senso della misura e del limite. Giunto anche per lui il tempo delle dimissioni per il pensionamento, Pier Lorenzo Vivoli se ne è uscito in punta di piedi, proprio come silenziosamente, di recente, se n’è andato da questa vita terrena. Il Direttore Generale della Banca del Mugello Giuseppe Ferretti Lavoro & Professioni 15 Mugello Economia - N. 14 - Sabato 7 Luglio 2007 LAVORO RICHIESTE E OFFERTE Bandi di concorso in Mugello e Firenze TITOLO DI STUDIO Licenza Media Licenza Media Licenza Media QUALIFICA ADDETTO DI SUPPORTO AI SERVIZI SOCIALI, EDUCATIVI ED ASSISTENZIALI - AIUTO CUOCO AUSILIARIO TECNICO COADIUTORE AMMINISTRATIVO Licenza Media COMMESSO Licenza Media OPERATORE TECNICO GIARDINIERE Licenza Media OPERATORE TECNICO MURATORE Diploma di Maturita’ Diploma di Maturita’ Diploma di Maturita’ Diploma di Maturita’ COLLABORATORE DI AMMINISTRAZIONE - VII LIVELLO PROFESSIONALE ESPERTO IN ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA ESPERTO IN ATTIVITÀ CONTABILE ED AMMINISTRATIVA PERSONALE CATEGORIA C1 Laurea N. 4 BORSA DI STUDIO PER LAUREATI Laurea Laurea Laurea Attestato di qualifica CONCORSO PER ACCESSO A CORSO Non specificato Non specificato Non specificato Non specificato Non specificato Altro titolo Altro titolo ENTE DIRIGENTE MEDICO DI RADIODIAGNOSTICA FUNZIONARIO PEDAGOGICO COLLABORATORE SERVIZI ASSISTENZIALI DIRIGENTE MEDICO DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE DIRIGENTE MEDICO DI UROLOGIA INCARICO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA MUSICISTA SCADENZA Comune di San Piero a Sieve 21/07/07 Provincia di Firenze Azienda U.S.L. n.10 di Firenze - Ufficio Protocollo - Settore Concorsi Azienda U.S.L. n.10 di Firenze - Ufficio Protocollo - Settore Concorsi Azienda U.S.L. n.10 di Firenze - Ufficio Protocollo - Settore Concorsi Azienda U.S.L. n.10 di Firenze - Ufficio Protocollo - Settore Concorsi C.N.R. - I.C.C.O.M. Ist. di Chimica dei Composti Organo Metallici - Ricerca di Firenze Opera Pia Casa di riposo “Leopoldo e Giovanni Vanni” di Impruneta Opera Pia Casa di riposo “Leopoldo e Giovanni Vanni” di Impruneta Regione Toscana - Direzione Generale Organizzazione e Sistema Informativo Regione Toscana - Direzione Generale Organizzazione e Sistema Informativo Regione Toscana - Dir. Gen. Diritto alla Salute Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer Comune di Sesto Fiorentino Opera Pia Casa di riposo “Leopoldo e Giovanni Vanni” di Impruneta Az.Osp. Un. di Careggi - Unità Organizzativa Amministrazione del Personale Az.Osp. Un. di Careggi - Unità Organizzativa Amministrazione del Personale Comune di Lastra a Signa 27/07/07 06/07/07 06/07/07 06/07/07 06/07/07 16/07/07 05/07/07 05/07/07 05/07/07 17/07/07 20/07/07 19/07/07 12/07/07 05/07/07 19/07/07 19/07/07 04/07/07 08/09/07 1 VIOLONCELLO CON OBBIGO DELLA FILA Teatro del Maggio Musicale Fiorentino INPDAP - Istituto Nazionale di Previdenza Fond. Orchestra Regionale della Toscana VIOLA DI FILA Fond. Orchestra Regionale della Toscana 01/09/07 STUDENTE 05/07/07 01/09/07 Per ulteriori informazioni rivolgersi a: Infolavoro presso Centro per l’Impiego viale Pecori Giraldi 57/59 - B.S.Lorenzo (tel. e fax 055 8496931). Aperto dal lunedì al venerdì ore 8.30-12.00, martedì e giovedì ore 15.00-16.30 o consultare in internet www.comune.prato.it/concorsi/htm/z102.htm LAVORO OFFRESI BARISTI - CUOCHI CAMERIERI **** BAR Pizzeria 2000 a Fontebuona - Vaglia cerca barista-cameriera. Tel. 055409886. **** IL Caffè Ribot a Barberino di Mugello cerca urgentemente cameriera per servizio ai tavoli aperto chiuso la domenica. Tel. 0558478037 ore 6-20. **** RISTORANTE la Bussola di San Piero cerca urgentemente cameriera e apprendista cameriera tempo pieno. Tel. 0558498267 ore pasti. **** RISTORANTE Le Capannine di Cavallina e la pizzeria il Brigante cercano personale di sala. Tel. 0558420777. **** CERCASI personale per Ristorante albergo IL GIOGO camerieri aiuto cuoco personale sala e bar. Tel. 0558468320 - 335/ 7495602. **** PER apertura nuovo Bar a Cavallina - Barberino cercasi ragazza bella presenza come barista. Tel. 349/4341430. **** MONSIGNOR Della Casa Country Resort ricerca cameriera di sala per lavoro stagionale luglio-agosto richiesta lingua inglese. Tel. 055840821. **** IL Caffè Ribot di Barberino cerca aiuto cucina. Tel. 0558478037 10-14. * MONSIGNOR Della Casa Cauntry Resort ricerca cameriera di sala per lavoro stagionale luglio agosto. Richiesta conoscenza lingua inglese. Tel. 055840821. IMPIEGATI **** NBM Azienda metalmeccanica cerca programmatore da inserire nel proprio organico si richiede buona conoscenza sistemi Cad/CAM. Tel. 055849651. **** PANCHETTI costruzioni cerca apprendista segretaria. Tel. 0558455112. **** EMMELUNGA spa ricerca urgentemente persona per traduzione testi in tedesco(madrelingua o con ottima conoscenza) e buon utilizzo del pacchetto office. Inviare curriculum al n. 055/8420740 Att.ne Ufficio Marketing. **** MUGELLO Sistemi service cerca diplomato patentato per assistenza clienti esterna ed interna su prodotti negozio ufficio con esperienza nel settore pc.Richiesta serietà e disponibilità orari. Tel. 0558456414. * MANFREDI Group Srl cerca diplomata/o e/o laureata/o in economia e commercio per inserimento nel proprio ufficio contabilità e amministrazione. Inviare il curriculum alla e-mail [email protected] oppure al fax 055/2349507. OPERAI **** TRANCERIA Brilli di Vicchio cerca 2 apprendisti al banco per pelletteria. Tel. 0558497283. **** OFFICINA CMC di B.S.Lorenzo cerca operaio possibilmente con esperienza nel campo della meccanica di precisione assunzione immediata con contratto a tempo indeterminato. 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