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LUCA ARGENTERO
MODA
UN CAFFÈ CON LUCA
NEW ENTRY DI PRIMAVERA
ANNA MARIA BARBERA
TERRITORIO
TECNOFUTURO SPRAZZI
MAPPAMONDO
NELLE DIFFICOLTÀ TROVO
L’ISPIRAZIONE PER FAR RIDERE
DI FUTURO DAL GITEX 2011
PROF. LUCIANO GALLINO
VIAGGIO NELLA CIVILTÀ DEL
DENARO IN CRISI
LA MOLE ANTONELLIANA, UNA SFIDA
AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE
STORIE DI VIAGGI E VIAGGIATORI:
PERÙ, DOVE LA STORIA VIVE
ITINERARI
PIEMONTE, SECONDO NOI....
Pubblicazione quadrimestrale Numero XIX - marzo 2012
PLUS MAGAZINE
RUBRICHE
MEDICINA E SALUTE,
COMUNICAZIONE
E IMMAGINE,
IDEE E SERVIZI,
SALUTE E BENESSERE,
RECENSIONI FILM,
LIBRI, FUMETTI,
MOSTRE, MUSICA, TEATRI,
GLI ESPERTI RISPONDONO,
LA PAROLA AI LETTORI.
Luca Argentero
19
Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero
PROPOSTE
VISITE GUIDATE
CONFERENZE
CONVENZIONI
GITE
BIGLIETTERIA
IN QUESTO NUMERO
PLUS MAGAZINE
02
06
Periodico quadrimestrale dell’Associazione
Fabi Plus per la cultura e il tempo libero
Numero 19 - marzo 2012
Reg. presso il tribunale di Torino
n. 5919 dell’8/11/2005
Copertina
Protagonisti
Anna Maria Barbera: nelle difficoltà trovo
l’ispirazione per far ridere
10
Prof. Luciano Gallino: viaggio nella civiltà
del denaro in crisi
Protagonisti
Redazione e Amministrazione
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
www.fabiplus.org/plusonline/
[email protected]
14
30
44
Tecnofuturo
Sprazzi di futuro dal Gitex 2011
Moda
New entry di primavera
Territorio
62 Mappamondo
Direttore editoriale
Paola Gomiero
Direttore responsabile
Mauro Bossola
70 Itinerari
Caporedattore
Pietro Gentile
Luca Argentero: un caffè con Luca
La Mole Antonelliana, una sfida al limite
dell’impossibile
Storie di viaggi e viaggiatori: Perù, dove
la storia vive
Piemonte, secondo noi ...
Segreteria di redazione
Milena Lagnese
Photo editor
Alessandro Lercara
Cosimo Torraco
Hanno collaborato a questo numero:
Cristina Gramaglia, Dario Migliardi, Barbara Odetto,
Giuliana Rebaudo, Mariangela Salvalaggio,
Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi
Fotografie
Archivio Stilisti, Archivio il Tucano, Archivio Mole
Antonelliana, Francesco Barbero, Patrick Colgan,
Willy Fassio, Pietro Gentile, Carla Milone, PromPerù,
Marinetta Saglio, Mariangela Salvalaggio,
Paolo Simoncelli, Mario Verin
Pubblicità
Nova Labor Servizi srl
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
LUS
IP
FAB
SU
Grafica e impaginazione
Fantinel Graphic Designers
Torino
Stampa
Garabello Artegrafica
San Mauro Torinese
La redazione non si assume alcuna
responsabilità per notizie, foto, marchi,
slogan utilizzati dagli inserzionisti.
Il materiale inviato non viene restituito.
È vietata e perseguibile civilmente e penalmente ai sensi della legge sul diritto
d’autore ogni forma di riproduzione dei
contenuti di questa rivista, compresi gli
spazi pubblicitari, senza autorizzazione
scritta dell’editore.
In copertina
Luca Argentero
LE RUBRICHE
19 Medicina e salute
36Comunicazione
e Immagine
38 Idee e Servizi
48 Salute e Benessere
54 Recensioni: film, libri,
fumetti, mostre, musica, teatri
85 Gli esperti rispondono
88 La parola ai lettori
LE PROPOSTE
72 Visite guidate
74Conferenze
76Convenzioni
82Gite
83Biglietteria
Elogio del libro…
in tutte le sue forme
Paola Gomiero
direttore Fabi Plus
D
i questi tempi è sempre più difficile dedicare tempo alla lettura. Il bombardamento del
messaggio visivo, con l’immediatezza delle immagini, va a discapito di quello scritto,
lento e graduale e quindi spesso scartato a priori.
Leggere è comunque un piacere impareggiabile e profondo, scoprire realtà prima ignorate,
ricercare e afferrare la conoscenza, sono tutti comportamenti che rendono la vita più interessante e più ricca di prospettive.
Quando riusciamo a smettere di interessarci al mondo esterno per entrare nel mondo
narrato è come fare un viaggio: leggere ci trasporta in altri mondi, in luoghi sconosciuti dove
possiamo incontrare nuove persone e vivere altre vite.
Un buon libro ci dà la possibilità di impossessarci del modo di pensare dell’autore, di provare le sue stesse esperienze, di usare l’immaginazione proprio come fa lui. In questo modo le
sue emozioni diventano le nostre. Questo è il potere della lettura che ci permette di mettere
in movimento la nostra immaginazione e la nostra capacità di riflettere.
Ma la lettura ormai non è più confinata solo nella carta.
Nel mondo del web anche le abitudini del lettore si stanno evolvendo e l’editoria si sta
adeguando alle nuove opportunità che il digitale porta con sé.
L’ebook, il libro elettronico, apre nuove possibilità di condivisione e socializzazione del
sapere, che bisogna saper cogliere.
Torino - Salone del Libro
(foto Patrick Colgan)
La 25° edizione del Salone Internazionale del Libro,
che si svolgerà a Torino dal 14 al 18 maggio,
affronta proprio questo tema.
Sin dallo slogan “Vivere in rete”, si vuole esplorare
il rapporto tra il mondo tradizionale dell’editoria,
le nuove tecnologie (tablet, smartphone
ad esempio) e i social network (Twitter, Facebook)
che stanno influenzando e modificando
l’universo della narrazione.
E in questo contesto, dove i libri in tutte
le loro forme prendono sostanza,
gli autori balzano fuori dalle pagine…
o dal video e diventano persone,
e si rinnova la magia dell’incontro
con il pubblico dei lettori.
[email protected]
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | EDITORIALE
01
COPERTINA
NONOSTANTE L’ATTORE
SIA SULLE SCENE DA SOLI
SEI ANNI, CHIUNQUE IN
ITALIA HA VISTO ALMENO
UN SUO FILM E MOLTI
CRITICI LO APPREZZANO.
IMPEGNATO. E NON SOLO
PER LA SUA AGENDA,
FITTA DI APPUNTAMENTI.
LUCA ARGENTERO TROVA SEMPRE
IL TEMPO PER DIRE DI SÌ.
ANCHE A PLUS MAGAZINE.
È IL SUO CARATTERE. TERMINATA
L’AVVENTURA COME IENA,
AL FIANCO DI ILARY BLASI E ENRICO
BRIGNANO, TORNA SUL SET PER UN
NUOVO FILM DI MARCO RISI
E IN SALA CON UN NOIR FRANCESE
DIRETTO DA MICHELE PLACIDO.
Un caffè
COPERTINA
I
n fondo la sua vita fino ad oggi è stata una corsa. Deve ancora compiere 35 anni e dopo la laurea in Economia e Commercio, in sei anni di lavoro ha all’attivo dodici film per il cinema, quattro serie TV e una tournèe teatrale. Le sue doti recitative
hanno convinto registi del calibro di Francesca Comencini, Ferzan
Ozpetek, Luca Lucini e lo stesso Placido. Il torinese d’adozione romana ha recitato al fianco di Julia Roberts, Luca Zingaretti, Valeria
Golino, Claudia Gerini e molti altri, dimostrando di conoscere i
toni della commedia italiana e dei film d’autore.
Dal Grande Fratello al calendario senza veli, è stato testimonial e
modello ma poi è scoccata la scintilla: l’amore per il cinema. “Prima di iniziare – ha dichiarato in più occasioni – non avevo mai
pensato di fare l’attore”.
Oggi non vivrebbe più senza il suo mestiere, che lo appassiona
e lo circonda, anche in famiglia. Sua moglie è Myriam Catania,
conosciuta sul set della fiction Carabinieri; sua suocera è Rossella Izzo, regista di fiction di successo come “Provaci ancora prof” e
doppiatrice di premi Oscar come Meryl Streep e Susan Sarandon.
Viene da un anno altrettanto intenso: nel 2011 ha recitato nella
pellicola “C’è chi dice no”, per la prima volta con la moglie, e nel
remake di “Lezioni di cioccolato”. È stato testimonial per l’Italia,
il Piemonte e Torino di eventi celebrativi dei 150 anni del’Unità
nazionale ed è stato anche chiamato dal Wwf a ricoprire il ruolo
di volto italiano per l’Anno Internazionale delle Foreste. Da questa esperienza è nato un cortometraggio, cartoon omaggio ai 50
anni del Wwf con una sceneggiatura ironica sugli animali a rischio
estinzione scritta dai bambini, a cui l’attore ha prestato la voce.
Luca è una persona semplice: ama quello che fa e con chi lo
fa. Si impegna per iniziative in cui crede. Sostenitore convinto del
vivere e del mangiare sano, si definisce un “biologico dipendente” e
un sostenitore di colture e consumi “a km zero”.
Sempre di corsa, l’attore con il sorriso più bello d’Italia trova dieci minuti per questa intervista, il tempo di una pausa caffè.
con Luca
n di MARIANGELA SALVALAGGIO
Iniziamo allora da qui, dal caffè. Si chiama proprio “1 caffè” la Onlus
nata a dicembre e che conta già oltre settemila iscritti, progetto a cui ti
sei appassionato e per il quale hai contribuito attivamente. Ci racconti
di che cosa si tratta?
L’idea è semplicissima: tutto parte dall’usanza napoletana del ‘caffè sospeso’. Quando viene ordinato un ‘caffè sospeso’, il cliente paga due caffè,
ma ne riceve uno solo. In questo modo, quando una persona povera
entra nel bar può chiedere se c’è un caffè sospeso, e nel caso riceve un
caffè gratis – come se gli fosse stato offerto dal primo cliente.
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | COPERTINA
03
COPERTINA
Ecco, noi abbiamo abbracciato questo concetto di solidarietà semplice
ma sincera per fondare l’associazione. Un’associazione che nasce e
opera come strumento d’informazione, promozione e raccolta fondi a
favore di coloro che agiscono in campo sociale, assistenziale e culturale,
ma anche di coloro che contribuiscono, con il loro operato, alla cooperazione internazionale, per l’aiuto dei popoli nei Paesi in via di sviluppo.
L’obiettivo è supportare le piccole associazioni no-profit attraverso promozione e donazioni quotidiane, utilizzando il web come strumento di
raccolta di denaro e diffusione d’informazioni. Il funzionamento è facile: ogni giorno verrà presentato un diverso progetto di solidarietà legato
a un’associazione no-profit italiana o internazionale. In questa sezione
del sito verrà data la possibilità, tramite un semplice click e l’invio di un
sms, di ‘offrire 1 caffè’, 1 euro per il supporto del progetto.
Come è nata questa idea?
1 caffe.org nasce dalla collaborazione con un caro amico e compagno di
università, Beniamino Savio, con il quale abbiamo costruito una piattaforma web solidale attraverso la quale raccoglieremo fondi per aiutare
ogni giorno una piccola associazione benefica che opera sul territorio
italiano. Uno strumento per offrire un caffè ad un’iniziativa di solidarietà, e così ogni giorno per 365 giorni l’anno. Visitate il sito, e, in questa
prima fase, iscrivetevi alla news letter, e fra poco inizieremo ad offrirvi
un modo diverso per iniziare la giornata!
Mi sono iscritta…
Brava.
Luca Argentero, Ilary Blasi, Enrico Brignano.
04
COPERTINA
Grazie, ma parliamo dell’ultima tua fatica.
Dalla conduzione di Sky cine news sono passati
più di cinque anni prima di rivederti alla guida
di un programma televisivo e hai scelto Le Iene.
Cosa ti ha insegnato questa esperienza?
Mi ha insegnato ad orientarmi in un mondo
a me sconosciuto. Una bella esperienza, assieme a bellissime persone. Enrico e Ilaria
sono dei veri professionisti e sanno gestire alla
grande tre ore di diretta. Nel mio caso è stato
come ritornare sui banchi di scuola, all’inizio
sei teso, ma tempo fa dissi: ’se mi dite aridatece
Luca e Paolo sarei il primo ad aderire al partito’.
Ogni attore sogna di lavorare con i maestri
del cinema. Nel tuo caso sono già stati tanti.
Motivo di orgoglio…
Ma sai – sorride – a me interessa lavorare, passare più tempo possibile sul set. Da ogni regista c’è sempre occasione di imparare molto.
Spero ce ne siano ancora tanti altri.
Sarai un criminale in fuga nel prossimo film,
ci dici qualcosa di più?
‘Le guetteur’ [la guardia, ndr] è il nuovo film di
Michele Placido, girato e prodotto in Francia,
e io sono Nico, un componente della banda di
rapinatori di banche guidata da Mathieu Kassovizt, braccati dalla polizia e dal ‘commissario’
Daniel Auteuil. La trama è semplice: la banda
di rapinatori sta per essere arrestata durante
l’ennesimo colpo ad una banca di Parigi, quando un cecchino dal tetto di un palazzo uccide
un gran numero di poliziotti, permettendo ai
malviventi di fuggire. Ma uno di loro viene ferito in modo grave e il piano di fuga risulta così
compromesso. Da qui inizia una gigantesca
caccia all’uomo.
Cinema e tv, anche teatro, e la radio ti piace
ancora?
La radio la feci qualche anno fa a Radio 2 in
un programma che si chiamava ‘Ottovolante
live show’. La radio è un bellissimo strumento, senti il contatto diretto con il pubblico ed è
un mezzo con tanto ritmo. Due caratteristiche
che mi piacciono molto. Vedremo, se ci sarà
l’occasione.
Confermata la ‘teoria’ del ‘mai dire no’.
Scherzo. Certo non potevi rifiutare la parte in
“Mangia, prega, ama” anche solo per passare
più di un giorno con Julia Roberts…
Lei è una vera star, lo vedi anche dalla luce che
ha negli occhi.
Julia Roberts, Luca Argentero.
Memorabile sul set di ‘Mangia, prega, ama’ risulta essere la scena a
tavola mentre tu mangi la trippa alla romana e lei gli spaghetti. Erano le
9 del mattino. Prova dura per uno come te, molto attento all’alimentazione equilibrata. Approfondiamo i tuoi gusti culinari. Da quando vivi a
Roma hai nostalgia dei piatti piemontesi?
A volte sì.
Vediamo: bucatini all’amatriciana o bagna cauda?
Bucatini.
Puoi rifarti: abbacchio al forno o brasato al Barolo?
Brasato.
Chi ci legge lavora in banca, sei più formica o più cicala?
Mi sento sicuramente più formica, la mia famiglia mi ha insegnato a
dare il giusto valore ai soldi, non sono tirchio ma non disdegno risparmi
e investimenti. E poi mi piace spendere solo per le cose in cui credo.
Come l’alimentazione, lo sport, la fotografia e i viaggi, ho letto che ti
piace molto visitare i luoghi. Qual è il viaggio che non dimenticherai mai?
In Giappone con mia moglie. Uno dei miei desideri è poter dire un
giorno di aver visto tutto il mondo in cui vivo.
E nella tua playlist musicale non manca mai...
Il rock.
Risposta secca perché la pausa caffè sta per finire. Allora chiudiamo
con una nota rosa. Sappiamo che hai voglia di diventare papà.
E sì...credo sia arrivato il momento per un ‘pupetto’ come si dice a Roma.
In bocca al lupo!
Crepi.
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | COPERTINA
05
PROTAGONISTI
T
Anna Maria Barbera è un
personaggio unico della scena
comica italiana. Si è formata
nella Bottega Teatrale di Firenze
diretta da Vittorio Gassman
e a differenza di molti suoi
colleghi scrive i suoi testi
e dà forma ai personaggi.
É attenta ai dettagli
come nessuna. È anche una
bravissima cantante ed è una
attrice completa, capace
di interpretare parti drammatiche
e comiche in maniera veritiera
e convincente.
i abbiamo rivisto a Zelig in perfetta forma, grande successo, e
grande affetto del pubblico. Sei una grandissima comica, hai
una bella voce, reciti in teatro e al cinema. Come si fa a formarsi
in modo così completo?
Credo si riceva da Dio un talento che non si può che assecondare. Io sento in me il dovere di dar voce a pensieri e sentimenti che appartengono
alla gente del mio tempo, e cerco di farlo con chiavi diverse; attraverso la
parola scritta, o liberando una risata, o un pianto, o attraverso la vocalità.
Nascere artisti vuole che la propria attitudine sia al servizio degli altri, affinché la vita si affermi, nel suo incanto, nel suo potente mistero, anche
quando la realtà la mortifica…
Come è nata Sconsy?
Sconsy è nata con l’intento di alleviare, con l’ausilio prezioso dell’ironia,
le fatiche del quotidiano. Leggere le difficoltà in cui più o meno tutti ci
imbattiamo, cogliendo la comicità di cui gli esseri umani dispongono e
con cui taluni aspetti del vivere possono essere sdrammatizzati.
Sconsolata nasce appunto col desiderio di “consolare”.
Quali sono le attrici comiche che hai amato di più?
Monica Vitti riassume per me la poetica dolcezza di una comicità irresistibile e disarmante.
Chi ti fa ridere oggi?
Ti dico Troisi e per me è ancora oggi…
Anna Maria Barbera...
di DARIO MIGLIARDI
foto di Marinetta Saglio
nelle difficoltà trovo
Non pensi che la comicità di oggi rispetto a quella di qualche anno fa
sia meno raffinata?
Il patrimonio della Commedia all’italiana confido trovi nuova dignità.
Hai un ricordo particolare di Zelig Circus?
Se penso allo Zelig Circus, l’immagine che subito mi raggiunge è la
prima volta che arrivai al Tendone. Sentii che varcato il Tendone avrei
volato come una figura sospesa di Chagall. Sugli applausi della gente
che accorreva, fummo trasportati in una dimensione surreale: volteggiamo nella poesia regalando allo Zelig Circus la sua struggente magia!
Sconsy
I tuoi video su Youtube spopolano. Ti sei accorta di quanto il pubblico
ti ami e abbia voglia di ascoltarti?
Sono infinitamente grata a questa fiducia che il Pubblico mi testimonia.
Il mio sentimento per la gente è profondo e totale e credo sia questo
che ci unisce. Anche se non sempre ho potuto scegliere ciò che artisticamente avrei preferito, spero di avere tempo e opportunità. Perché io
appartengo alla gente.
Ti abbiamo visto anche al cinema con Matrimonio a Parigi, ci racconti
di questa esperienza?
Ho declinato diversi film di Natale per una mia coerenza che sento ne-
06
PROTAGONISTI
l’ispirazione per far ridere
cessaria. Matrimonio a Parigi aveva una leggerezza che mi ha riportato alla Commedia. E ho
cercato di dare al mio personaggio Costanza,
un candore popolare.
Ho lavorato con Claudio Risi e tutti i miei compagni in un clima di stima e armonia. Con mio
marito Gennaro, interpretato da Biagio Izzo,
ho trovato quella sintonia che mi riporta al Teatro, a quel sapore farsesco, l’allegria cinematografica degli anni 50.
Che sa tradurre i loro vissuti. Naturalmente invito anche a leggere
il mio libro, e se poi dovesse deludere, non deluderà il vostro gesto,
giacché parte dei proventi sosterrà il laboratorio di ricerca per la
sclerosi multipla del professor Gianvito Martino dell’istituto San
Raffaele di Milano e questa è una certezza.
Non credi che le donne meritino i tuoi personaggi femminili, divertenti e dissacranti in questo momento?
In questo momento le donne meritano attenzione. E non di meno
gli uomini. Il bisogno di essere riconosciuti non ha sesso perché
appartiene all’anima.
Hai scritto un libro “Caro amico diLetto”, è un
testo diverso da quello che il pubblico si aspettava. Come ha reagito?
So che sei un’attenta lettrice. Un consiglio di lettura per il nostro
pubblico?
Le Presentazioni, tu stesso lo hai constatato,
erano gremite. Il Pubblico non sembrava stupito dall’umanità che emergeva dalle pagine.
Era come sapessero che Sconsy era più di una
maschera comica. È una donna che li ascolta.
Ti ringrazio per “l’attenta” ma lo sono più della vita che leggo negli
occhi, storie che si raccontano silenti, in uno sguardo incrociato in
metrò, al supermercato, lungo un viale, in aeroporto…Mi attende
però “La porta” di Magda Zsabò. Non è recentissimo ma se un
libro è bello è senza tempo.
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | PROTAGONISTI
07
PROTAGONISTI
Ti ho sentita cantare in modo davvero intenso con tuo fratello Renato.
Non pensate a una performance in teatro?
Eh, io ci penso da parecchio, ma è mio fratello che rimanda…
Da sorella rispetto i suoi tempi, ma un chitarrista classico versatile come
lui dovrebbe stare sul Palco.
A cosa stai lavorando? Ci puoi anticipare qualcosa?
Non vorrei sembrare monotematica, ma proprio per i vissuti che “Caro
amico diLetto” raggiunge, mi hanno chiesto un Reading; cosi in Teatro potrò ricevere il Pubblico, meno sacrificato che in una sala autori.
Debutto l’8 marzo allo Smeraldo di Milano poi il tour prosegue e sarò
a Torino il 12 aprile al Palaisozaki. Insieme ai musicisti che mi accompagneranno, il mio desiderio è di ritrovare con il Pubblico, l’intimità del
dialogo e la fiducia in esso.
Torino, cosa ti piace di più della città?
Di Torino mi piace la sua modestia. Con tutte le trasformazioni conosciute, mantiene sempre quel riserbo elegante.
„
Caro amico diLetto (Foschi Editore)
di Anna Maria Barbera
collana – Altropalco
Anna Maria Barbera in un ruolo inedito,
ha scritto cinquantuno lettere dedicate alle donne
ma destinate ai maschi.
È uno sguardo intenso su come dovrebbe essere
il rapporto uomo/donna. Con ironia e disincanto,
una lucida osservazione sulla scena dei rapporti.
Raggiunge la sensibilità del lettore, e lo invita
a un confronto intimo.
Nell’avvicendarsi delle lettere e di quei vissuti
che ci appartengono, a cui l’autrice dà voce,
ognuno potrà forse riconoscere il proprio.
Anna Maria Barbera devolverà parte dei proventi
alle ricerche sulla Sclerosi multipla condotte
dal dottor Gianvito Martino, Direttore della
Divisione di Neuroscienze presso l’Istituto
Scientifico Universitario San Raffaele di Milano.
08
Hai un luogo della città che ti ispira, che senti come unico al mondo?
Sono molto legata a un parco dove portavo la mia bambina. Ora è una
donna, ma nel mio cuore di mamma, rivedo la mia piccola come fosse
ieri, e ringrazio Dio di quanto amore ci ha unite, della felicità con lei
conosciuta. Così quando posso, mi riconcilia respirare la luce letteraria
del parco Leopardi, riposare le orecchie nel suo silenzio sospeso, dove
solo un piccolo ruscello rinfresca la mente e i passeri si comunicano le
loro mattine.
Hai un tuo Locale preferito?
Beh, per esempio mi piace andare al Fluido quando posso. Ora stanno rinnovando gli spazi, ma anche in inverno sei affacciato sul fiume.
Scelgo gli orari meno affollati, e puoi studiare, riflettere, lasciare andare
lo sguardo… Lo staff dei ragazzi dinamico e accogliente, ti rifocilla con
gustosi piattini, mentre la mente si distende sullo scenario aperto del
fiume, rendendo il tempo appunto, “fluido”…
Vorresti portare in scena qualche classico del teatro?
Gassman è stato il mio Maestro. Per me era il Teatro. Gigantesco e sperduto. Quando mi vide ci fu un lungo sguardo che io sostenni, poi disse:
“Elettra”.
La mia anima è tragica, la mia ironia? Talvolta Goldoniana “…Per servirla”.
PROTAGONISTI
L’impero romano, l’esercito tedesco, la politica economica dell’Urss sono esempi di grandi organizzazioni gerarchiche che hanno usato masse di esseri umani.
Luciano Gallino le definisce “mega-macchine sociali”.
Nel suo ultimo libro “Finanzcapitalismo – la civiltà del
denaro in crisi”, edito nel 2011 da Einaudi, il professore
dice con chiarezza che siamo in una di queste immense
sovrastrutture. Il finanzcapitalismo ha superato tutte le precedenti organizzazioni, compresa quella del
capitalismo industriale.
Viaggio
nella
civiltà
del
denaro
in crisi
Sociologia all’Università di Torino,
Luciano Gallino inizia la sua formazione nel 1956 a Ivrea nell’ufficio
Studi e Relazioni sociali introdotto
dall’ingegner Olivetti.
di MARIANGELA SALVALAGGIO
I suoi principali campi di ricerca sono
L’
re sociale. Da tempo si occupa delle
estensione del finanzcapitalismo è planetaria e penetra in tutti gli strati della società, dalla natura alla persona. Questo processo ha come motore non più la produzione di
merci ma il sistema finanziario. Il professore ne
disegna le grandi linee senza tralasciare gli esiti,
potenzialmente tragici.
10
02
Professore emerito e ordinario di
stati la teoria dell’azione e dell’attotrasformazioni del lavoro e dei processi produttivi nell’epoca della globalizzazione.
PROTAGONISTI
Luciano Gallino
Professore, saremo “bruciati” da questa “macchina infernale”?
Devo dire che le cose sono andate anche peggio. Il libro è uscito qualche mese fa e la crisi che si è abbattuta sull’Europa e nel mondo è un
nuovo episodio di una terza, forse quarta fase, di una crisi cominciata nel 2007 che sembrava rientrata e che invece è riesplosa nel 2010
come crisi del debito pubblico benché in realtà sia una crisi del debito
privato. Inoltre, le vie d’uscita non sembrano essere gradite ai governi
europei.
Quali sono queste vie di fuga?
Sarebbe necessaria una riforma radicale del sistema finanziario. Gli
Stati Uniti hanno già tentato qualcosa del genere nel 2010 varando
una grande riforma che, però, per la sua complessità e anche per le
resistenze dell’opposizione finora non ha fatto molta strada. Vede, è
la politica che ha contribuito a trasformare il finanzcapitalismo nel
sistema di potere dominante. Il sistema finanziario e bancario è un
elemento fondamentale ma dovrebbe essere al servizio dell’economia
e della società, con scopi collettivi condivisi, mentre è diventato il sistema che detta le regole ai governi stessi.
E le banche in questo contesto come si collocano?
Ormai gli attori principali sono giganteschi
gruppi finanziari che, sotto la dizione di holding controllano società di ogni genere: banche in senso stretto, banche di investimento,
compagnie di assicurazione, fondi pensione.
I capitali che gestiscono sono colossali: per
ciascun gruppo finanziario l’ordine è di trilioni di dollari, tenendo conto di quanto è registrato in bilancio e della cosiddetta finanza
Homer. (Homer è il nome fittizio dato a un
tax shelter da un avvocato della Deutsche Bank
che, forse in omaggio al celebre cartoon dei Simpson, aveva deciso di utilizzare qualsiasi metodo, legale e non, di riduzione dell’imponibile
attraverso il movimento dei capitali verso legislazioni fiscali più favorevoli e in contesti legali
ambigui, ndr).
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | PROTAGONISTI
11
PROTAGONISTI
re occupazione per i disoccupati e quello di
ridurre le 40-45 tipologie di contratti precari.
Basterebbe una legge semplice che imponga
che le nuove assunzioni si facciano con un
contratto a tempo indeterminato e a orario
pieno, salvando alcune tipologie di contratti
atipici e part time che possano servire alle famiglie e ai single.
In questo quadro l’Europa è un’opportunità?
L’Europa è la più grande
invenzione politica, civile
e se vogliamo anche economica che il mondo abbia mai visto dopo la formazione degli Stati Uniti.
L’Europa è stata un’occasione e per certi aspetti
anche una realizzazione
straordinaria.
Bisogna assolutamente
renderla più solida e questo richiede che siano corretti i gravi difetti strutturali che sono alla base del Trattato di Maastricht, di quello di Lisbona e
di Amsterdam. Questo grande sistema, però, non dispone ad esempio
di una banca centrale che faccia veramente la banca centrale, come
fanno in Giappone, in Svizzera, in Inghilterra e naturalmente la Fed
americana.
Riforma del lavoro e posto fisso: il governo Monti chiede ai giovani di
cambiare mentalità ma poi le aziende faticano ad assumere. Come si fa
a cambiare da un punto di vista culturale se non cambiano le condizioni
che favoriscono questo mutamento?
Il problema dell’occupazione è diventato gravissimo. I disoccupati, tra
i creati e gli scoraggiati, sono tre milioni e mezzo e intorno ai quattro
milioni sono i precari con dozzine di contratti differenti.
Per quest’anno si annuncia un miliardo di ore di cassa integrazione
e la stessa Confindustria ha previsto che sono in bilico altri 250 mila
posti di lavoro. Mettersi a discutere di riforma del lavoro è percorrere
la strada sbagliata. Occorre invece cercare di capire come si può fare a
creare nuovi posti di lavoro.
Le ricette non mancano ma serve la volontà politica al più presto perché questa è una situazione veramente straordinaria. Mettersi a parlare di articolo 18, di modifica al mercato del lavoro, sembra un modo
per mettere di lato questioni centrali come il bisogno assoluto di crea-
12
Chi cambia lavoro lo fa per migliorare la
propria posizione, eppure c’è chi pensa che i
giovani non vogliano spostarsi, mettersi alla
prova…
La battuta sui giovani che non si “scollano” da
casa mi è sembrata fuori posto. Tra il 2000 e
il 2010, 700 mila giovani meridionali hanno
lasciato la propria terra d’origine per andare
a lavorare al Nord e la maggior parte di essi
erano diplomati o laureati.
Ed è così da sempre, soprattutto a Torino,
dove sfogliando la guida telefonica molti sono
ancora i nomi di origine veneta.
Guardando alla Fiat, come è possibile che il
Gruppo dichiari un aumento dell’utile mentre
le immatricolazioni sono in calo?
Potremmo dire che è un ottimo esempio di
finanzcapitalismo…
Per certi aspetti sì. La Fiat è andata negli Stati
Uniti soprattutto per ragioni finanziarie perché l’acquisizione di quote importanti della
Chrysler è stata finanziata soprattutto dal governo locale e dai sindacati, in quanto i sindacati dell’automobile sono contitolari di fondi
pensione e di fondi per la previdenza sanitaria che valgono miliardi di dollari.
Questo ha consentito di rilanciare la casa di
Detroit e far tornare l’utile. Altri utili significativi vengono dalla Turchia, dal Brasile, dalla
Polonia, Paesi dove la Fiat produce mentre le
vetture prodotte in Italia sono state nel 2011
564 mila. Vent’anni fa solo a Mirafiori se ne
producevano 900 mila.
Un consiglio a Marchionne e un altro a
Monti?
A Marchionne chiederei di svelare nei dettagli il famoso piano ‘Fabbrica Italia’ perché
finora non lo conosce nessuno. A Monti suggerirei di provare a reinventare una politica
dell’industria e dell’occupazione.
In Italia, da circa 40 anni, non si ha un’idea
precisa di cosa produrre.
TECNOFUTURO
SPRAZZI
Una sana lezione di umiltà,
imparando dai più bravi,
per riconsiderare tutto ciò
in cui abbiamo creduto
e far ripartire una Nazione.
foto e testo
di PIETRO GENTILE
14
A
bbiamo avuto l’onore di essere ammessi per la terza volta
consecutiva, quali unici invitati italiani, alla Cerimonia di Gala
per la consegna degli Arab Technology Awards, i premi per
l’Innovazione Tecnologica per l’intero mondo Arabo organizzata da ITP Publishing e svoltasi in Dubai.
La cosa potrebbe sembrare paradossale o curiosa considerato che
quest’area è molto più famosa per il turismo di lusso o per le eccentriche
realizzazioni architettoniche dei ricchi emiri.
Lo è meno se pensiamo che a Dubai da almeno 10 anni esiste un’area chiamata Internet City con più 50.000 lavoratori ad alta specializzazione impegnati nel settore ICT, ed un’altra “città” chiamata Silicon Oasis inaugurata da 2 anni, dedicata allo sviluppo di tecnologie hardware.
Inoltre nell’emirato vicino, di Abu Dhabi da qualche mese è operativa la
prima città High-Tech totalmente ecosostenibile chiamata Masdar City.
Il budget del premio all’innovazione messo a disposizione dalla im-
TECNOFUTURO
DI FUTURO
dal GITEX 2011
portante società editoriale inglese ITP, in collaborazione con le più potenti Corporations mondiali dell’ICT ed il supporto del Governo degli
Emirati Arabi, è di un ordine di grandezza superiore a quello del più
importante premio all’innovazione tecnologica presente in Italia.
Nella prestigiosa cornice dell’Armani Hotel, il primo degli Hotel
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | TECNOFUTURO
15
TECNOFUTURO
ideati da Giorgio Armani ed inaugurato nel 2010
all’interno del Burj Khalifa (il più alto grattacielo
del mondo con i suoi 828 metri di altezza), è avvenuta la consegna dei più importanti premi per
l’Innovazione Tecnologica per l’intera area del
Medio Oriente.
Come detto sia il budget del premio, superiore di un ordine di grandezza rispetto ai nostri
premi all’Innovazione, sia la “vision” che viene
espressa nei confronti delle nuove tecnologie,
distinguono quest’area del mondo e nel contempo fanno riflettere sul ruolo del nostro Paese nel
settore dell’ICT. Bisogna ricordare che quando si
parla di premio all’innovazione tecnologica per
l’intero mondo Arabo, si fa riferimento ad una
realtà che riguarda circa 1 miliardo di persone....
GITEX 2011
La premiazione è avvenuta nei giorni in cui a
Dubai era in svolgimento l’affollatissima GITEX
2011 alla sua 31°edizione: una fiera delle tecnologie informatiche dedicata sia al segmento Business
che a quello Consumer, in modo simile a quello
che era lo SMAU in Italia fino a pochi anni fa.
Considerando proprio la fiera milanese svoltasi nei giorni successivi si è potuto “apprezzare” con un certo disappunto lo stato della nostra “peculiare situazione” e riflettere su come
l’Italia abbia la necessità di invertire rapidamente
il trend di decrescita nel settore High Tech, con
nuove idee che sicuramente non mancano ma
che necessitano di una maggiore spinta sia in
termini di supporto finanziario che politico.
Nella prima giornata del GITEX 2011, inaugurato dallo Sceicco Mohammed Bin Rashid Al
Maktum, Primo ministro e Vicepresidente degli
Emirati Arabi Uniti nonché Emiro di Dubai, si è
16
svolto il Global Leaders Summit, a cui hanno partecipato alcuni tra i personaggi mondiali più affermati e famosi al mondo nel settore dell’Information & Communication Technology.
Tra questi vale la pena citare Rod Beckstrom Presidente mondiale dell’ICANN la società americana che assegna i domini Internet in tutto il mondo, il giapponese William Saito, Young Global Leader del World Economic
Forum e Pranav Mistry, Amministratore Delegato della società californiana
Sixth Sense.
In particolare l’Indo-Americano Mistry ha effettuato una presentazione
di fronte al centinaio di selezionati delegati provenienti da tutto il mondo
che ha letteralmente stupito la platea.
Il titolo della presentazione “Invisible Computing” era già un prologo
a ciò che si è poi visto nei minuti successivi. La tecnologia presentata da
Pranav Mistry, ancora in implementazione nei laboratori californiani (ma
già operativa) della sua società, permetterà di utilizzare fra qualche anno
le tecnologie ICT in modo trasparente, interagendo direttamente con gli
oggetti di tutti i giorni ma sui quali si sovrappone una sovrastruttura informatica che amplifica enormemente le possibilità dell’essere umano.
In particolare Mistry ha effettuato due “esempi” della “vita ai tempi
dell’invisibile computing”.
Nel primo caso ha scattato una fotografia ad alta risoluzione alla platea
con un cellulare dell’ultima generazione, trasferendo l’immagine sul proprio polpastrello utilizzato come “hard disk temporaneo” per poi trasferirla
sul PC che aveva sul tavolo e mostrarla in pochi secondi a tutta la platea
sullo schermo gigante.
Nel secondo caso ha presentato un paio di occhiali (del tutto simili a
normali occhiali da vista) che se indossati permettono di fornire informazioni in trasparenza/sovrimpressione su tutto ciò che sta intorno a noi.
I numeri di questa fiera dell’informatica svoltasi negli Emirati Arabi sono
impressionanti se si considera che gli Emirati sono una nazione di 4 milioni di
abitanti:
138.000 visitatori professionali
76.000 metri quadrati di esposizione
3.500 e più aziende partecipanti
1.400 giornalisti accreditati
57 nazioni rappresentate
23 lanci di nuovi importanti prodotti o applicazioni annunciati
5 giorni di esposizione dal 9 al 13 ottobre 2011, centinaia di conferenze ed eventi
compresi nel programma
TECNOFUTURO
Se ad esempio si è in strada, gli occhiali si
possono interfacciare con Google Maps fornendo
informazioni per ogni negozio, ristorante, locale
che si sta osservando dal vivo (es. le recensioni
dei clienti piuttosto che il prezzo del servizio o i
prodotti offerti), così come se si è all’estero – per
esempio negli Emirati Arabi o in Cina – questi occhiali permetterebbero di tradurre in tempo reale
dall’Arabo o dal Cinese in italiano o nella lingua
desiderata tutte le scritte delle strade, negozi, un
volantino che si sta leggendo ecc...
La tecnologia presentata ricorda molto alcune scene del famoso film di Steven Spielberg,
interpretato da Tom Cruise, “Minority Report”
con la differenza che nella presentazione di Mistry era tutto reale e sotto gli occhi degli stupiti
osservatori.
Dopo le nuvole nere addensatesi dal 2008 alla fine del 2009, questa
area del mondo continua ad essere caratterizzata dall’estremo dinamismo.
Non dimentichiamo che le avveniristiche infrastrutture create fino ad ora
(dalla Dubai Internet City, alla Dubai Silicon Oasis, alla Masdar City ed al
Ferrari World, di Abu Dhabi) non “scompaiono” dopo l’esplosione della
bolla immobiliare e che anzi hanno iniziato proprio dal 2010 ad essere il
volano per una ripresa sempre più accelerata.
Accanto allo sviluppo dell’ICT si sommano anche altre componenti
strutturali quali quelle logistiche, tra cui citiamo il nuovo aeroporto internazionale di Dubai inaugurato qualche mese fa e che, a regime, secondo quanto dichiarato, dovrebbe divenire il più grande Hub aeroportuale al
mondo in grado di sostenere un traffico di 140 milioni di passeggeri l’anno.
Stesso discorso vale per la nuova metropolitana lunga più di 70 kilometri e realizzata in meno di 5 anni, con più di 30 stazioni operative dal 2010
ed altre 17 in fase di attivazione, con una stima a regime di 1,2 milioni di
passeggeri al giorno.
Queste componenti sono state ampiamente sottovalutate negli ultimi
venti anni nel nostro Paese, dimenticando che in modo imprescindibile si
rivelano un passaggio chiave per lo sviluppo in ogni società tecnologicamente matura.
È proprio per fornire un forte segnale che la fastosa cerimonia di premiazione ICT, come indicato, si è svolta per il secondo anno consecutivo
all’interno del Burj Khalifa, il super-grattacielo inaugurato il 4 gennaio 2010,
oggi la più alta struttura abitabile mai costruita dall’essere umano sulla
terra. Ed è altrettanto significativo il fatto che ad oggi due grandi “nomi”
italiani quali Ferrari e Armani abbiano deciso di investire in modo massiccio negli Emirati anziché in Italia.
L’auspicio è che prendendo esempio da queste eccellenze mondiali legate allo sviluppo delle nuove tecnologie, anche l’Italia abbia il coraggio di
sapersi reinventare, in un momento in cui uno spirito di forte rinnovamento si rende necessario per superare la grave situazione di crisi che stiamo
affrontando.
Arab Technology Awards
Tornando all’Arab Technology Awards, svoltosi la sera della seconda giornata del GITEX, il
10 ottobre, l’evento ha visto la consegna di un
totale di 19 premi che hanno coperto i vari settori
economici dal Banking all’Energy, Government,
Education, Green Economy, Turism e gli ambiti
tipici dell’ICT quali Hardware, Software, System
Integration, Telco, IT Security.
Alla cerimonia di premiazione svoltasi all’interno della sala eventi dell’Armani Hotel, hanno
partecipato più di 300 professionisti e leader del
settore ICT provenienti da decine di nazioni sia
del mondo Arabo che dell’Occidente più evoluto.
A conferma della necessità di rivedere gli
stereotipi che spesso possiamo avere sul mondo arabo, è da sottolineare come il premio più
ambito dell’anno, il “CIO of the Year”, sia stato
attribuito ad una donna, la Dottoressa Lamya
Altabtebai, Chief Information Officer della Kuwait
International Bank.
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | TECNOFUTURO
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MEDICINA E SALUTE
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
Indagini Ricerche Mediche
Da oltre 30 anni
specialisti della salute
Il Gruppo IRM Indagini Ricerche Mediche
è frutto di una lunga tradizione famigliare
e professionale. Inaugurato nel 1976 dai
coniugi Emilio Bandiera e Silvana Bersano nei locali dell’Oratorio della Chiesa SS.
Pietro e Paolo di Pianezza, nel 1992 viene
trasferito in un edificio di due piani costruito ad uso sanitario. L’ampio parcheggio
interno, i 20.000 mq di parco alberato, le
undici sale d’attesa, l’atrio che ospita tredici sportelli per le prenotazioni e l’accettazione, così come i quaranta ambulatori
dotati di spogliatoio e i numerosi locali per
le analisi cliniche, testimoniano la volontà
dei suoi fondatori di creare un polo di eccellenza e qualità che abbia come obiettivo
primario la salute delle persone.
La vasta gamma di servizi offerti, la cortesia del personale, la professionalità degli
specialisti e la tecnologia innovativa dei
macchinari di ultima generazione sono la
prova più evidente del perché il centro di
Indagini Ricerche Mediche sia diventato
negli anni un punto di riferimento importante nel panorama sanitario piemontese.
Per rispondere al meglio alle esigenze dei
Pazienti il poliambulatorio si avvale della
collaborazione di quasi un centinaio di
medici, ognuno “specialista nella propria
specializzazione” – come sottolineano
i fondatori – e di uno staff che si prende
cura delle persone in ogni fase della loro
permanenza in sede: dalla prenotazione
dell’esame fino alla consegna del referto.
Centro ambulatoriale polispecialistico e laboratorio di analisi, IRM è un’azienda sanitaria privata convenzionata con il Servizio
Sanitario Nazionale accreditata in fascia A
che dispone – tra gli
altri – di un moderno reparto di diagnostica per immagini
attrezzato per effettuare TAC e Risonanze
Magnetiche, anche con il macchinario
aperto che garantisce massimo comfort
ai Pazienti che soffrono di claustrofobia, di
uno studio dentistico, di un centro per il
recupero funzionale e di una palestra attrezzata per la rieducazione fisica.
E. Bandiera, S. Bersano.
Al suo interno è inoltre possibile effettuare
qualsiasi tipo di visita specialistica e seguire programmi personalizzati di indagine e
prevenzione primaria e secondaria.
Una particolare attenzione viene dedicata alle donne, alle quali sono indirizzati
pacchetti di indagine specifica: esami per
la diagnosi dell’osteoporosi nel periodo
precedente la menopausa, prevenzione
senologica (mammografia, ecografia e visita senologica), mini check-up ginecologico.
Altrettanto approfondite sono le analisi
destinate alla diagnosi precoce dei tumori
maschili e le visite cardiologiche preventive, così come le indagini per la sclerosi
multipla e la correlazione con l’insufficienza venosa cronica cerebrospinale e i test
per le intolleranze alimentari.
Nel 2002 alla sede di Pianezza è stata affiancata una struttura specializzata in medicina del lavoro e dello sport, la ES – Essersani, con sede a Torino. La ES offre agli
sportivi che effettuano la visita in sede le
Carte sanitarie dell’atleta, che consentono
di usufruire di tutte le prestazioni private
eseguibili presso i due centri a condizioni
agevolate e in tempi brevi.
Per la qualità dei servizi offerti il Gruppo
IRM è considerato un punto di riferimento
altamente qualificato scelto da numerose
aziende pubbliche e private: per entrambe
le sedi, infatti, la parola d’ordine è prendersi cura delle persone.
Centro IRM Indagini Ricerche Mediche
Via Torino 19 – Pianezza (TO)
Tel. 011 9662585
www.ricerchemediche.it
[email protected]
ES - Essersani
Corso Regina Margherita 304 – Torino
Tel. 011 7499617
www.essersani.it
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20% di sconto su visite
specialistiche private
10% di sconto su esami diagnostici
privati
marzo 2012 | Plus Magazine 19 MEDICINA E SALUTE
19
MEDICINA E SALUTE
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
Dottor Rudy lallo
Un dentista eclettico
e innovativo
sua professionalità: Direttore Scientifico
presso l’Accademia Italiana Odontoiatria Laser, perito tecnico del Tribunale di
Torino in ambito odontostomatologico,
consulente della progettazione di modelli
tridimensionali da TC, ha inoltre fondato
alcune società sempre legate al settore
in cui opera. È infine spesso invitato a
tenere corsi e conferenze in Italia e nel
mondo.
A Torino lavora in due studi affermati.
Lo abbiamo incontrato presso il centro
dentistico Pellerey & Raviola per approfondire alcuni temi legati alla sua professione.
Rudy Lallo
Bastano pochi minuti per intuire che
il Dottor Rudy Lallo non è solo un
professionista serio e competente, ma
anche una persona versatile e vitale che
si impegna con passione ed entusiasmo
in tutto quello che fa.
Ecco perché, dopo la laurea conseguita
in medicina nel 1982, ha partecipato ad
una spedizione in qualità di fotografo
alle isole Svalbard nel Mar Glaciale
Artico. Tra i suoi interessi ci sono anche
l’informatica e l’antropologia, discipline
che ha utilizzato nel corso della carriera
professionale.
20
P
rimo in Italia ad impiegare le nuove tecniche software di simulazione
per una chirurgia odontostomatologica
più predicibile che consente di ridurre i
tempi di intervento sul paziente perché
tutto è predefinito a priori con una TC
tridimensionale, nel 2004 è stato invece
consulente medico presso il Museo di
Antropologia di Torino ed ha effettuato
delle analisi con tecniche diagnostiche
di alto livello sul cranio di una mummia
precolombiana dell’America Centrale per
attestarne la veridicità.
Dagli studi fatti con il microscopio elettronico, con il Carbonio 14 e dalla TC
risulta evidente che questo ventenne,
morto in seguito ad una ferita alla testa,
sia davvero vissuto in epoca pre ispanica
(1418–1491 d.C.).
Il curriculum del Dottor Lallo, che da
venticinque anni opera nel settore odontoiatrico, dei quali venti dedicati all’implantologia e alla chirurgia orale, è ricco
di spunti interessanti che attestano la
Dottor Lallo, quali sono le nuove tecnologie in campo odontoiatrico?
Dal 1992 si sono sviluppate nuove tecniche diagnostiche che, tramite l’uso della
TC e di software di simulazione, permettono ai chirurghi orali e agli implantologi di diagnosticare e programmare con
metodi scientifici e altamente predicibili
i volumi e i difetti ossei che spesso rendono difficile la realizzazione di molte soluzioni implanto-protesiche. Oggi quasi
tutti i pazienti possono affrontare le più
complesse riabilitazioni con impianti, anche in presenza di volumi ossei deficitari,
programmando gli interventi chirurgici e
implantari tramite sofisticate elaborazioni con simulazioni e modelli tridimensionali che li rendono sicuri. Per questo tipo
di interventi mi appoggio soprattutto allo
studio Pellerey & Raviola, perché l’implantologia è la loro punta di diamante.
Può spiegarci brevemente come si interviene?
Grazie ai modelli stereografici si ha un
modellino tridimensionale dell’osso del
paziente che permette di analizzare in
quali punti è più compatto e quindi dove
poter posizionare l’impianto.
Questa chirurgia innovativa è molto
più costosa di quella classica?
Direi di no e inoltre il valore aggiunto per
un migliore risultato sia estetico sia fun-
MEDICINA E SALUTE
zionale ha un costo sicuramente inferiore
rispetto al rischio che un approccio superficiale a tali tecniche può comportare.
L’esperienza nel campo della diagnostica
e della chirurgia e implantologia guidata
mi permette di consigliare a tutti i pazienti una visita per l’analisi delle soluzioni possibili ai diversi problemi legati alla
mancanza di volumi ossei che spesso
condizionano negativamente la scelta nei
confronti di un trattamento con impianti,
obbligando così ad una insoddisfacente e
sgradevole soluzione con protesi mobili.
Sempre a proposito di tecnologia, è
vero che lei è stato il primo ad utilizzarla
nei disturbi dell’ATM?
Le novità mi affascinano e così mi applico con passione, approfondisco e sperimento. In effetti già a metà degli anni Novanta ho fatto ricerche sulla diagnostica
con la RM dinamica nei disturbi dell’ATM
e sulle applicazioni 3D in questo campo.
Spieghiamo ai lettori che cosa significa
ATM?
Si tratta dell’articolazione temporo-mandibolare. Molte persone che soffrono di
mal di testa, mal d’orecchio, dolore sordo al viso, potrebbero avere dei disturbi
alla mandibola. Uno dei sintomi più diffusi dell’ATM è il click articolare, che si verifica quando il disco non segue l’articolazione nel movimento di apertura. Anche
il bruxismo, cioè il digrignamento e il serramento dei denti involontario, spesso
notturno, può creare disturbi dell’ATM.
Nel centro dei Dottori Raviola e Pellerey,
ad esempio, si effettua un esame elettromiografico specifico per dare un valore
oggettivo e quindi misurabile delle patologie dell’ATM.
aspetti medico-legali legati alla ricerca
universitaria.
Medical Risk Management si occupa invece di prevenzione e gestione del rischio
clinico negli studi odontoiatrici, consulenza specialistica in ambito medico-legale e di medicina e sicurezza del lavoro,
consulenza giuridica, fiscale, tributaria,
informatica, aggiornamento e organizzazione di corsi e seminari.
Lei è consulente e socio sia della Reply
3D srl sia della Medical Risk Management srl: queste società di cosa si occupano?
La Replay3D produce e fornisce repliche
anatomiche derivanti da TC. Hanno un
alto grado di precisione perché i modellini sono in rapporto 1 a 1 e il loro utilizzo è molteplice: dallo studio del caso
clinico alla progettazione pre-chirurgica,
dalla programmazione protesica alla realizzazione di dime chirurgiche sino agli
Lei è promotore di un’interessante iniziativa, che possiamo definire anti crisi
economica: ce ne parla?
Si tratta di un servizio di implantologia
low cost che ho creato insieme con un
gruppo di professionisti qualificati che
hanno messo a disposizione la loro esperienza per curare le patologie della bocca con costi concorrenziali e con un’alta
qualità delle prestazioni. L’idea è nata per
evitare che i pazienti si rivolgano a centri
odontoiatrici economici, ma poco profes-
sionali, o seguano la moda del turismo
odontoiatrico, che spesso produce gravi
danni. La nostra èquipe, con uno sforzo
notevole, può dare le stesse prestazioni
agli stessi costi della concorrenza senza
però risparmiare sul know-how degli operatori e sulla qualità dei materiali.
Dott. RUDY LALLO
c/o Centro dentistico Pellerey & Raviola
Via Magellano 10 – Torino
tel. 011 5682587
c/o Studio dentistico Agosta
Corso Moncalieri 72 – Torino
tel. 011 6601176
cell. 335 6450212
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marzo 2012 | Plus Magazine 19 | MEDICINA E SALUTE
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MEDICINA E SALUTE
di Barbara Odetto (foto Vladimir Soto)
HUMAN TECAR
Il vero alleato della medicina
e dell’estetica
e incrementando i processi rigenerativi,
riparativi e anti infiammatori. In pratica è
il corpo lo strumento da stimolare e l’azione combinata Tecar capacitivo e resistivo
aiuta a disinfiammare là dove ci sono stati
infiammatori del sistema muscolo scheletrico e lesioni post-traumatiche e postoperatorie e favorisce la ricostruzione dei
tessuti in maniera naturale, dando risultati
duraturi e con tempi di recupero dimezzati. Questa tecnica, a differenza di altre, può
essere utilizzata anche nelle fasi acute di
un trauma e in forme dolorose e croniche
perché agisce sui tessuti biologici infiammati favorendo gli scambi intercellulari e
liberando dall’ingorgo edematoso con una
conseguente azione drenante.
Sergio Ghio
Il Dottor Sergio Ghio, massofisioterapista
specializzato in ortopedia e in riabilitazione motoria che dal 2000 utilizza il sistema
Tecar, non ha dubbi: questa tecnica produce risultati sorprendenti non solo nel
campo della medicina fisica riabilitativa,
ma anche in medicina estetica. La sua costante ricerca di nuove tecnologie capaci
di fornire ai pazienti soluzioni risolutive lo
ha portato a diventare anche un terapista
Tecar certificato e ad ampliare le sue specializzazioni nel trattamento delle patologie vascolari, linfoarticolari e di medicina
estetica, appunto.
Dottor Ghio, quale funzionalità ha il
sistema Human Tecar?
Il Trasferimento Energetico Capacitivo-Resistivo, cioè Tecar, è uno strumento indolore
che si applica al corpo e favorisce la movimentazione cellulare all’interno di tutti
i tessuti migliorando così il metabolismo
22
Qual è il suo impiego in campo estetico?
La Tecarterapia sconfigge la cellulite a livello strutturale perché sono i tessuti stessi,
adeguatamente sollecitati, a combatterla
attraverso la riattivazione della capacità
assorbente dell’organismo. Il manipolo
del macchinario scorre dolcemente sulla superficie cutanea e agisce in maniera
profonda sui tessuti compiendo lo stesso
percorso che ha generato l’inestetismo; in
questo modo i processi metabolici vengono stimolati e rilanciati.
Oltre che per la cellulite, il sistema Tecar si può utilizzare per il viso?
Assolutamente sì. In una pelle giovane l’attività di rinnovamento compensa quella
degenerativa. Col tempo, però, i processi
di rinnovamento rallentano e non riescono
più a compensare gli effetti dei processi
degenerativi. Il trattamento Tecar stimola
e allena i naturali meccanismi anti-age che
regalano vigore e giovinezza alla pelle del
volto senza immettere sostanze di alcun
tipo. La ritrovata luminosità, l’elasticità e la
tonicità combattono gli effetti prodotti dal
metabolismo come le borse agli occhi e le
rughe d’espressione e la persona sembra
avere – ed ha – un aspetto più disteso e
solare. Non utilizzando protesi o collagene, il soggetto non cambia volto, sem-
plicemente sembra ringiovanito. Utilizzo
questa tecnica non solo in Italia, ma anche
in Spagna dove le cliniche estetiche sono
numerose e di alto livello professionale.
Come agisce sulle cicatrici?
Anche in questo caso la Tecarterapia produce ottimi risultati perché non scalda la
pelle, ma i tessuti cronicizzati. Aumentando il flusso sanguigno e l’idratazione della
parte, di conseguenza ne favorisce l’elasticità là dove ci sono le aderenze.
Che cos’è il massaggio tecarterapico
rilassante?
Un metodo esclusivo che si basa sulla legge di natura. Secondo le antiche culture
asiatiche il corpo umano è un’immagine
del mondo e c’è una corrispondenza fra
le componenti dell’una e dell’altro. Perciò
l’organismo in ogni sua attività interagisce
con l’ambiente in cui è inserito. La Tecar
armonizza i tre valori con cui il corpo umano si raffronta con l’ambiente circostante:
il piano fisico, estetico e psicologico. Regolarizzare questi tre valori significa sciogliere le rigidità del fisico per renderlo libero,
curare le forme per dargli armonia, risvegliare le energie profonde per regalargli
vitalità.
Un’ultima osservazione?
Desidero sottolineare che non utilizzo un
macchinario magico, ma uno strumento
certificato e di alto livello che offre risultati
misurabili; ogni suo impiego è stato infatti studiato attraverso indagini mediche.
Come dottore, inoltre, non mi limito ad
usare una tecnica, ma so dove agire e in
quale misura perché i miei obiettivi sono la
salute e la serenità della persona.
Dott. SERGIO GHIO
Riceve presso
il Centro Medico Polispecialistico
Centro Medico Piffetti - Torino
Per appuntamento 338 1894339
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www.fisioghio.com
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MEDICINA E SALUTE
di Emanuela Truzzi (foto A.Lercara)
Dimagrire bene
seguiti dal medico dietologo
La dottoressa Etta Finocchiaro, Medico Chirurgo e Specialista in Dietologia e
Scienza dell’Alimentazione è docente in
tre scuole di specializzazione: scienza
dell’alimentazione, laurea in dietistica,
chirurgia oncologica presso l’Università
di Torino. Come medico clinico esercita la
professione presso l’ospedale “Molinette”.
Dottoressa Finocchiaro, che tipo di pazienti si rivolgono a lei?
La struttura in cui opero, una delle più
grandi in Italia nell’ambito della dietetica
e nutrizione clinica, si occupa di pazienti
che hanno patologie di alto livello, di origine neurologica, oncologica, chirurgica,
malattie da malassorbimento, disturbi
del comportamento alimentare, diete nel
post-trapianto di organo, grave obesità,
chirurgia bariatrica.
Come libero professionista svolgo la mia
attività in diversi studi affrontando patologie come il sovrappeso, le dislipidemie,
i dismetabolismi, i disordini alimentari
quali bulimia e anoressia, i pazienti che
richiedano il supporto della mia specializzazione nel post-operatorio.
Nei casi di maggiore gravità lei coniuga alla dieta un ausilio farmacologico?
Molte volte le patologie di nostra competenza non si esauriscono con la formulazione di una dieta ma si giovano di
supporti farmacologici e terapie specialistiche che scaturiscono da un’esperienza
pluriennale su migliaia di pazienti.
Sulle riviste e attraverso i mass media
incontriamo un’infinità di consigli e diete
per dimagrire. Ma è davvero così semplice perdere peso?
La nostra professione di dietologi è sempre stata inflazionata. Sembra facile seguire la dieta del momento per ottenere
risultati eclatanti, una volta era la dieta del
fantino o dell’uva, oggi è di moda la dieta iperproteica. La verità è che la maggior
parte dei pazienti, dopo aver provato vari
tipi di dieta, ritorna al peso di partenza
senza ottenere dei risultati definitivi, che
solo con l’impegno costante e la guida di
professionisti qualificati si possono ottenere. Per superare il problema in via definitiva è necessario uno studio accurato
del metabolismo del paziente e una terapia creata su misura.
È vero che può essere dannoso per il
nostro fisico perdere e riacquistare continuamente peso?
Come si evince da molti lavori scientifici,
questo yo-yo con il peso fa malissimo perché abitua l’organismo a consumare sempre meno, abbassando il metabolismo.
Continuare ad alternare diete ad alta restrizione calorica fa sì che il nostro corpo
si abitui a sopravvivere con meno calorie
e quindi diventa estremamente faticoso
continuare a perdere peso.
Il grosso scoglio psicologico da superare è quello di aumentare l’attività fisica e
quindi accelerare, e non rallentare, il metabolismo, la sola risorsa che ci consenta
di mangiare in modo equilibrato e rimanere magri e in salute. Quando si parla di
benessere questo deve essere collegato a
una solida routine di attività fisica. La sedentarietà è il vero nemico da sconfiggere.
Il paziente che si rivolge a lei, dottoressa Finocchiaro, deve effettuare degli esami del sangue?
Certo, devo avere un quadro completo
del metabolismo del paziente attraverso
un profilo ormonale completo, non mi
riferisco tanto all’ipotiroidismo ma a un
aumento dell’insulina, oltre ad altri parametri oggi ancora sperimentali.
Sempre più spesso ricorriamo ai pasti
iperproteici sostitutivi. Cosa vuole dire in
proposito?
Il nostro corpo può tollerare un grammo
di proteine per chilo di peso al giorno.
Con queste diete si arriva a ingerirne il
triplo e i reni sul lungo termine soffrono.
Alcune persone sono andate in chetoacidosi, innescando processi ossidativi assai
Etta Finocchiaro
dannosi. Vanno assunte per alcune settimane solo se si è giovani, poi è necessario
tornare a un’alimentazione più bilanciata
e stimolare il metabolismo cambiando il
proprio stile di vita.
Suggerisco una visita per valutare con il
paziente le sue specifiche esigenze e dare
i giusti e appropriati consigli che solo noi
medici specialisti siamo in grado di dare.
Dott.ssa ETTA FINOCCHIARO
Medico Chirurgo Specialista in
Dietologia e Scienza dell’Alimentazione
Studio Medico Solferino Gran Madre
Via Gioannetti 7/A – Torino
Tel. 011 8399088
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Via Lamarmora 35 – Torino
Tel. 011501607
Studio Medico Beaumont
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Tel. 011 4342651
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marzo 2012 | Plus Magazine 19 MEDICINA E SALUTE
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MEDICINA E SALUTE
di Angelica Gianbelluca
Occhi rossi,
prurito e bruciore:
allergie di primavera
o congiuntiviti infettive?
Spesso è difficile distinguerle
perchè manifestano gli stessi
sintomi. E’ opportuno allora
rivolgersi a uno specialista per
individuare la cura più adatta.
Ne parliamo con Massimo Notaro,
medico oculista
dell’ istituto Oftalmologico
Clinica Baviera di Torino.
Gli occhi si arrossano, bruciano, si gonfiano. È arrivata la primavera, la bella stagione che oltre al sole e ai fiori, porta con sè
le inevitabili allergie del periodo. Basta entrare in contatto con pollini, peli di animali
domestici, polvere, muffe e anche certi tipi
di alimenti, ed ecco che negli occhi si scatena l’inferno.
Questi sintomi spesso però non indicano
un’allergia in corso, ma un’infezione. Si
parla quindi, nel primo caso, di congiuntiviti allergiche e nel secondo di congiuntiviti virali o batteriche. Distinguerle è difficile perchè i sintomi sono gli stessi, ma la
terapia è diversa. E in stagioni come queste è molto facile, purtroppo, confondere
un’infezione con un’allergia. Quindi, piuttosto che ricorrere all’automedicazione, è
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opportuno farsi visitare da uno specialista
che possa individuare la vera causa di questi disturbi e proporre le cure adeguate.
Come spiega Massimo Notaro, medico
oculista di Clinica Baviera, Istituto Oftalmologico Europeo che in Italia ha sede a
Milano e Torino: “Per congiuntivite intendiamo un’infiammazione della congiuntiva. Le più frequenti sono le forme allergiche
e quelle infettive, tra queste ultime le forme
virali sono più frequenti di quelle batteriche”.
I sintomi principali, diversamente associati nelle varie forme, sono: eccessiva lacrimazione, occhi rossi, prurito, sensazione
di corpo estraneo, fotofobia (ipersensibilità alla luce), secrezione acquosa o di
muco-pus.
Le forme infettive possono colpire prima
un occhio e poi anche l’altro, mentre le
forme allergiche colpiscono solitamente
entrambi gli occhi contemporaneamente.
Sebbene alcune forme siano autolimitanti,
è buona norma consultare uno specialista
evitando di ricorrere all’automedicazione:
“Una visita oculistica – continua Notaro –
permette di chiarire le cause della congiuntivite in modo da impostare una terapia
adeguata: antibiotici nelle forme batteriche, cortisonici di superficie e antiistaminici
nelle forme allergiche; nelle congiuntiviti da
Adenovirus, frequenti e contagiose, utilizziamo cortisonici qualora fosse interessata
la cornea per evitare la formazione di opacità corneali tali da ridurre l’acuità visiva”.
Alcuni consigli? Innanzitutto, è bene osservare una corretta igiene per evitare
contagi e\o sovrainfezioni: lavare bene le
mani dopo aver toccato gli occhi o prima
di instillare un collirio, per evitare di contagiare l’occhio non infetto. È inoltre indispensabile, nelle forme infettive, evitare
di condividere asciugamani e cuscini con
altre persone.
“Mi preme ricordare che – sottolinea Notaro – come tutti i farmaci, anche i corticosteroidi per uso topico possono avere degli effetti collaterali come ad esempio l’aumento
della pressione oculare, l’insorgenza di cataratta e sono controindicati nei casi, ad
esempio, di infenzioni herpetiche che spesso
si manifestano con i sintomi tipici di una
congiuntivite, portando anche a ulcerazioni
e perforazione corneale. Per questo l’uso di
questi farmaci va strettamente monitorato
da uno specialista. L’oculista ha i mezzi e
le conoscenze adeguate per poter porre una
corretta diagnosi, impostare una terapia
adeguata in modo da poter non solo consentire una rapida guarigione ma, soprattutto, evitando spiacevoli complicanze.”
Il Dottor Massimo Notaro opera presso
Clinica Baviera, Istituto Oftalmico Europeo che ha sede a Milano in via Albricci
5 e Via Trenno 12 e a Torino in piazza Solferino 7/i.
Le 70 cliniche in Europa, gli oltre 150 oftalmologi e un know-how acquisito in oltre
30 anni di esperienza fanno di Clinica Baviera il leader europeo nel campo dell’oftalmologia ed in particolare della chirurgia
refrattiva.
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Piazza Solferino 7/i – Torino
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MEDICINA E SALUTE
Le vene varicose:
prevenzione e trattamenti
di Emanuela Truzzi
Sull’argomento abbiamo intervistato
il dottor Jean Pierre Candido.
Di origine parigina, laureatosi
in Medicina a Parigi, ha conseguito
due specializzazioni:
Chirurgia Generale e Chirurgia Vascolare;
fa parte della “Société Française
de Chirurgie Vasculaire”
e visita ed opera presso la Clinica
“Sedes Sapientiae” di Torino.
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C
i sono novità, dottor Candido, nel
campo delle patologie venose?
Si progredisce chirurgicamente da anni;
il problema è che non si pratica quanto
s’impara. L’89% degli interventi vengono ancora effettuati usando tecniche di
cent’anni fa e ciò avviene, sia a livello europeo che italiano.
Come mai accade questo?
Accade a causa della mancanza di aggiornamento della classe medica che, per
abitudine o timore di misurarsi con una
chirurgia più sofisticata e impegnativa,
continua sulla vecchia strada. Il vecchio
intervento denominato Stripping consiste
nell’estirpare brutalmente la vena Safena
dall’inizio alla fine. È rapido ma cruento;
risolve momentaneamente il problema,
ma presenta tassi di ricaduta (recidive),
che vanno dal 45 al 70%. Tramite lo stripping vengono irreparabilmente danneggiati anche i piccoli nervi e i vasi linfatici
localizzati accanto alla vena malata; molti
pazienti lamentano complicazioni tipo la
“gamba gonfia”, o le parestesie dovute al
danneggiamento dei nervi.
Le recidive costringono il paziente a rioperarsi in seguito, con manifesta difficoltà da parte di chi opera, oltre al recupero
completo assai improbabile.
Quindi cosa propone oggi?
Negli ultimi vent’anni, lo studio ecodoppleristico è progredito notevolmente,
consentendo di determinare sia la genesi
della malattia, sia la fonte di alimentazione di ogni singola vena. In ogni gamba
infatti, troviamo fino a 120 fonti. Localizzando con precisione i punti di fuga,
sappiamo esattamente dove la vena
inizia e dove termina la sua malattia.
Naturalmente il chirurgo operante, deve
saper effettuare da sé l’ecodoppler; non
solamente per interpretare l’esame, ma
per creare una mappa di tutto il sistema
circolatorio. Questo approccio consente
interventi molto più mirati e circoscritti,
conservativi e non più distruttivi, miranti
a cambiare la “visione” della malattia venosa. A seguire, si effettua una chirurgia
raffinata, consistente in piccole incisioni
locali attraverso le quali si lavora in microchirurgia, ottimizzando la circolazione.
Ciò si può eseguire anche sotto anestesia
MEDICINA E SALUTE
locale pura, in assenza di dolore post operatorio, di cicatrici vistose o deturpanti e
con la gioia del paziente che può riprendere in breve tempo vita sociale e lavoro.
E cosa ci dice, dottor Candido, dell’utilizzo delle nuove tecnologie come il laser?
Le nuove tecnologie come il Laser, la
Closure, la Mousse sono state un po’
troppo enfatizzate. Sono tecniche che
hanno successo soltanto in casi selezionati e vanno combinate tra loro. Applicate
quando non serve, portano false aspettative abbinate ad un tasso di recidive pari
al 25%. La metodologia attualmente più
raffinata è la tecnica ASVAL (Asportazione
Selettiva delle Vene sotto Anestesia Locale), che permette di asportare selettivamente piccole porzioni del vaso malato,
seguendo una mappa ecodoppleristica
molto precisa, ottimizzando la rimanente
circolazione. È un intervento “certosino”
di microchirurgia, basato ovviamente
su uno studio preoperatorio di accurato
mappage del malato. Capite ora, perché
l’89% degli interventi viene effettuato secondo il vecchio metodo dello stripping?
Perchè richiede al chirurgo operante solo
un quarto d’ora di attenzione...
Per quanto riguarda l’aspetto estetico,
nella malattia capillare che cosa si può
fare?
La malattia capillare, così come la malattia venosa, è tipicamente femminile e si
sviluppa in parte sotto stimolo estro progestinico nel periodo che va dalla pubertà
alla menopausa. In questo lasso di tempo vengono ad aggiungersi le gravidanze
e stili di vita sbagliati come: sedentarietà,
sovrappeso, fumo, alcool ed errori alimentari. Le gravidanze e la sedentarietà
in particolare sono i principali nemici del
sistema venoso. Ecco perché, a mio parere, “giocare d’anticipo” è fondamentale
per non creare danni importanti.
E se la malattia capillare si è già sviluppata come si può intervenire, dottor
Candido?
Sull’estetica si può intervenire con diverse
tecniche, che il chirurgo applica selezionando ed adattando ad ogni malato/a.
La scleroterapia è una tecnica nata negli anni ’50 e dà ancora buoni risultati,
scegliendo accuratamente i prodotti da
iniettare. Il Laser è più recente; nasce
negli anni ’80 e dà dei buoni risultati sul
viso (couperose, angiomi). Dal 2007 ho
messo a punto un metodo che si chiama
Photocoagulation Laser Guidée che consiste nell’abbinamento contemporaneo
tra un particolare tipo di scleroterapia
iniettiva ed il laser: introduco una particolare sostanza nella vena che sensibilizza il capillare all’azione del laser. Ciò
permette di non avere alterazioni a livello
cutaneo. Se utilizzassi il laser “a secco”,
concentrerei troppo calore sulla pelle e si
formerebbero delle crosticine con conseguenti macchioline bianche perennemente depigmentate. Sarebbe un vero peccato per la paziente allorchè, per eliminare
un antiestetismo ne creerei un altro. Con
questo metodo oculatamente combinato,
utilizzo il laser ad una potenza inferiore e
risolvo il problema.
Bisogna avere la padronanza di tutti i
mezzi, perché ogni paziente è unico. Nei
miei interventi alterno il Laser, la Closure,
l’ASVAL, le Mousses, ecc. Ognuno fruisce
di un proprio trattamento combinato, studiato per ottenere il miglior risultato possibile. Non è nemmeno detto che pratichi
la stessa tecnica su entrambe le gambe di
una persona, poiché la malattia può aver
sviluppato differenti livelli di gravità.
Che cosa sono le Mousses?
Sono sostanze schiumose iniettate per
chiudere una vena. I liquidi scleroterapici appartengono alla famiglia dei saponi,
oppure degli zuccheri ad alta concentra-
zione. Nell’atto di iniettare delle sostanze
saponose o degli zuccheri particolari, la
vena si chiude incollandosi. Quella delle
mousses, è una tecnica inventata da un
chirurgo spagnolo circa 10 anni fa. Rispetto alle sostanze liquide, la schiuma
ha il vantaggio di essere idrorepellente;
allontana il sangue dal vaso e resta più
a lungo a contatto con le pareti venose,
determinando una chiusura efficace e
definitiva. Il flebologo moderno non può
più permettersi di padroneggiare in una
sola tecnica, perché i risultati saranno
mediocri.
Invito a questo punto i lettori interessati ad approfondire l’interesse per questa
patologia così popolare, partecipando alla
conferenza che terrò per FABI Plus Martedì 13 Marzo: “Varici a 360°”. In tale sede
risponderò con piacere a tutte le vostre
domande.
Jean Pierre Candido (foto A. Lercara)
Dott. JEAN PIERRE CANDIDO
Responsabile Raggruppamento
di Chirurgia Generale
della Casa di Cura “Sedes Sapientiae”
Via G. Bidone 31 – Torino
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marzo 2012 | Plus Magazine 19 | MEDICINA E SALUTE
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MEDICINA E SALUTE
di Cristina Gramaglia
In linea con il corpo
il corpo in linea
un miglioramento delle nostre
condizioni di vita.
Esistono metodiche innovative
che insegnano al Paziente come
mantenere una corretta postura
nelle attività di tutti i giorni.
Questo è l’obiettivo della Rieducazione Posturale Globale, effettuata
presso il servizio di Fisioterapia del
C.D.C. in Via Montecuccoli 5/f a Torino,
una tecnica riabilitativa che corregge le
Soffri di mal di testa? Dolori cervicali o
dorso-lombari?
La ricerca e gli studi dimostrano che
solo alcune di queste problematiche della
colonna vertebrale sono conseguenza di
patologie, mentre la maggior parte è dovuta a cause aspecifiche quali:
l posture e movimenti scorretti
l stress psicologici
l scarsa forma fisica, sovrappeso,
obesità e fumo
l insufficiente conoscenza della
colonna vertebrale e del suo corretto
utilizzo.
Nella vita quotidiana si è sottoposti a
continui stress, a pressanti impegni lavorativi e familiari, per cui si perde la buona
abitudine di dedicarsi a una attività fisica
e alla cura del proprio corpo.
In conclusione: “prevenire è meglio che
curare” quindi è meglio non sottovalutare l’insorgenza di piccoli dolori persistenti, talvolta campanello d’allarme di
una situazione più grave che col tempo
può cronicizzarsi e peggiorare la qualità
della vita.
Le posture scorrette mantenute nel tempo e i gesti ripetitivi che si è portati a
compiere nell’arco della giornata, conducono spesso all’insorgenza di problematiche, che in principio vengono percepite
come dei semplici fastidi e successivamente, se sottovalutate, possono portare a dolori cronici talvolta invalidanti.
Può essere utile in questi casi sottoporsi
ad una valutazione fisiatrica al fine di impostare un percorso individualizzato di
prevenzione, mantenimento e cura delle
problematiche insorte.
L’arma più importante in questi casi è
certamente la prevenzione: risolvere le
tensioni articolari e muscolari, nella loro
prima fase di insorgenza, può portare ad
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Nel caso in cui il dolore si sia già manifestato la “Back School – come afferma la
dottoressa Gramaglia, direttrice del servizio di Fisioterapia del C.D.C. – è un metodo rivoluzionario nel trattamento delle
lombalgie. In presenza di un dolore acuto
è utile per riequilibrare tempestivamente
la struttura della colonna vertebrale riducendo la sintomatologia; in patologie cronicizzate, è fondamentale per agire sulle
cause che rendono persistente il dolore”.
dott.ssa Cristina Gramaglia
Direttore Sanitario del Servizio Attività
di Recupero e Rieducazione Funzionale
C.D.C. S.p.A.
Via Montecuccoli 5/f Torino
cause degli squilibri dell’apparato muscolo-scheletrico, alla base di gran parte
delle rigidità e dei dolori di tale sistema.
“La finalità della Rieducazione Posturale
Globale – come conferma il dottor Gargano, vice direttore del servizio e fisiatra
presso il centro – è quella di offrire al Paziente una metodica di trattamento per
ottimizzare la propria postura”.
CDC - CENTRO DIAGNOSTICO CERNAIA
CENTRO UNIFICATO PRENOTAZIONI
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MODA
Newdi entry
primavera
Si cambia stagione
e si cambia look
di BARBARA
ODETTO
(foto Archivio Stilisti)
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I nuovi trend abbandonano le passerelle della moda e diventano protagonisti della strada. Accanto alle griffe più cool si affiancano proposte innovative che seguono
canali meno istituzionali, ma non per questo meno importanti. Con la primavera arriva la voglia di sperimentare e di giocare con la propria immagine. Perché non scegliere quindi stilisti outsider e di alto livello come quelli presentati in queste pagine?
MODA
Le Lièvre et la Tortue
Virginie Connan è nata in un piccolo paese della campagna francese non molto lontano
da Parigi. Dopo il diploma a Esmod, la scuola di moda più prestigiosa della Ville Lumiére,
e uno stage da Dior, ha lavorato per anni a New York nel mondo del fashion.
Trasferitasi in Italia per amore, affianca la collaborazione alla rivista
Harper’s Bazar con il suo lavoro di
disegnatrice tessile.
Il brand che ha creato nel 2010, Le
Lièvre et la Tortue, è già un must
have per le donne che cercano abiti
e accessori esclusivi, raffinati e realizzati con materiali sempre diversi.
L’impronta sartoriale è data sia dal
fatto che i vestiti sono realizzati su
misura sia che di ognuno ne esistono al massimo venti pezzi.
Femminili e sofisticate, le sue creazioni puntano su stampe che si
ispirano alla natura e su tessuti in
pura seta oppure in lino o cotone al
100%.
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | MODA
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MODA
Giorgia Foglia
La femminilità è composta di particolari capaci di enfatizzare la bellezza di
ogni donna. I dettagli, se scelti con attenzione, possono vestire più di un abito e regalare un’allure unica, come dimostrano i bellissimi chapeau firmati
Giorgia Foglia. La stilista abruzzese, che è apprezzata a livello nazionale,
ritiene che lo charme e l’eleganza partano proprio
dalla testa e che dunque sia importante valorizzarla.
Le sue creazioni sono un omaggio al gentil sesso
e sono realizzate con materiali diversi accostati
insieme: pelle, tulle, piume, perle, ma anche
fiori in tessuto, corda e nastri per
inediti cappellini che ricordano
le dive degli anni Quaranta. I
loro nomi sono ricchi
di suggestioni piacevoli: Ginevra in leather rossa, Vertua
di color bordeaux
con piccole perle raffinate, Ida in pelle nera
con piume e ancora
Saten con dei romantici fiori e Gabrielle
con nastrini rosa, per
citarne alcuni.
MODA
Patricio Parada
Il suo mondo è ricco di colori e forme organiche, ispirate ad una natura reale o
incontrata in sogno. La sua ricerca è concentrata sull’esplorazione di materiali “pesanti”come
il bronzo, il rame, l’alluminio, l’oro, l’argento e lo smalto ridotti a trame leggerissime e a sottili
linee sinuose. Il suo strumento è la micro fiamma, utilizzata come un pennello per elaborare
ricami preziosi e infiniti giochi di luce e ombre. Patricio Parada, nato a Valparaiso in Cile, è
in Italia dal 2004 per aver vinto una borsa di studio del Politecnico del Commercio (CAPAC)
di Milano, dove ha
approfondito le tecniche
di oreficeria e argenteria.
Oltre a collaborare con
gallerie prestigiose, ha
un laboratorio dove
realizza pezzi unici su
ordinazione: monili
splendidi, ricercati e
originali che uniscono
luminosità e charme.
Elisa Zanolla
Polli, pavoncelle, galline e altri simpatici animali da cortile sono i protagonisti dei gioielli firmati Elisa Zanolla. Creati con cura artigianale e con una
minuziosa attenzione ai dettagli, i ciondoli – così come le collane e i bracciali
di questa giovane firma – hanno tonalità brillanti che regalano luce a chi li
indossa. Ironici e divertenti, sono un must have per le young girl, ma anche
per le signore più agée che li amano per la capacità di sdrammatizzare un
tailleur o un tubino. D’altronde si sa, in primavera la natura torna al suo
massimo splendore e allora… perché non indossarla!
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | MODA
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MODA
Alessandra Biagioli
Nessun cliché da seguire, solo schemi da infrangere: è
questo lo spirito creativo di Alessandra Biagioli, stilista
toscana e milanese di adozione con una passato professionale che vanta collaborazioni con Romeo Gigli e Luisa
Beccaria. La linea che porta il suo nome, creata nel 2010, è
dedicata ad un prêt-à-porter di alto livello ed è pensata per
una lei sofisticata ed elegante, femminile e giocosa, maliziosa e ironica. Tutto nel suo mood è un sapiente mix tra
i colori della terra di origine e lo stile metropolitano, in un
interminabile gioco di legami-relazioni-eredità. L’abito per
lei è il collegamento tra il cuore, la pelle e la mente di una
persona, il confine e la misura di cosa e quanto vogliamo
concedere di noi all’ambiente e agli altri. Ammirando gli
splendidi risultati non ci viene da dire: come darle torto?
MODA
Giunone Couture
Anche l’uomo è sempre più spesso
protagonista della moda.
Attento ai trend quanto se non
addirittura più della donna, il sesso
forte vuole distinguersi con uno
stile che sceglie capi unici, dettagli
e particolari che non passano certo
inosservati.
Per questo Giunone Couture,
nel proprio atelier dedica grande
attenzione alla sartorialità, al design e
alla qualità dei materiali.
I tessuti più innovativi, protagonisti
di ogni collezione, sono selezionati per esaltare le forme e le
proporzioni e per regalare uno stile urbano e sofisticato che piace
a lui, ma anche a lei.
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | MODA
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COMUNICAZIONE E IMMAGINE
Emozione e ragione
Emanuela Truzzi
N
ella comunicazione, un corretto equilibrio tra emozione e
ragione è la chiave interpretativa delle relazioni intra e
interpersonali più aderente
alla realtà oggettiva.
Molte persone si fanno coinvolgere sul piano emotivo
al punto di non valutare oggettivamente la realtà e agiscono d’istinto. Il duello tra
emozione e ragione entra in
scena: sta a noi decidere se
essere registi della nostra razionalità e attori delle nostre
emozioni!
Non essere preda delle emozioni e reagire a qualsiasi
situazione con un atteggiamento razionale è una grande forza per l’individuo che
sa usare la propria capacità
di discernimento e dosarla strategicamente nella vita quotidiana.
Il controllo dei conflitti interiori e la gestione delle emozioni si conquistano faticosamente abituando la nostra mente
a bloccare le reazioni impulsive ed effettuando un ragionamento analitico. Nei
percorsi coaching individuali alleno la
persona a valutare la realtà da un’altra
prospettiva, analizzando le situazioni
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da un punto di vista oggettivo, uscendo dalla
scena per non essere
emotivamente coinvolti
e imparando a utilizzare
l’autocontrollo.
Grazie a questi brevi
percorsi si ottiene una
migliore gestione delle
emozioni e dei propri
comportamenti, adeguandoli alle diverse situazioni per una corretta comunicazione con il
prossimo.
Decidere consapevolmente come agire
è un atto di fiducia verso noi stessi, è la
capacità di valutare i nostri sentimenti e
di motivare noi stessi per raggiungere i
nostri obiettivi.
La capacità di dosare bene l’autocontrollo viene considerata una virtù che può
difenderci dalle conseguenze della nostra impulsività. Bisogna tenere conto
che la reazione impulsiva a un’emozione è un’euristica antropologicamente
determinata, una scorciatoia che consente un’elaborazione delle informazioni in automatico, con risparmio di risorse cognitive. L’evoluzione dell’uomo è
anche nella capacità di usare il libero ar-
bitrio ed essere responsabili delle scelte
comportamentali.
Alla reazione riflessiva invece competono l’analisi oggettiva dell’antecedente emozionale e la pianificazione della
reazione più appropriata al contesto.
Questo processo è decisamente più impegnativo.
Il processo è agevolato quando vi è la
componente esperienziale, la sensibilità
soggettiva che la persona può riconoscere in un contesto già vissuto. Questo
facilita il comportamento riflessivo, grazie all’esperienza acquisita da un’azione
o una situazione analoga già verificatasi
in passato.
Ciò nonostante, spesso le persone ripetono gli stessi comportamenti come
degli automatismi: regna sovrana l’indolenza a effettuare un ragionamento
per agire diversamente. In questi casi, il coach può essere utile
come specchio di riflessione su
questi atteggiamenti per assumere un comportamento adeguato attraverso un’analisi oggettiva e non più solo soggettiva,
pur nel rispetto delle caratteristiche peculiari di ogni individuo.
Controllare l’emotività e agire
razionalmente è un impegno
arduo e la fatica mentale viene
compensata dalla soddisfazione
per i sorprendenti risultati che
si ottengono nelle relazioni con
gli altri e nello star bene con se
stessi.
Emanuela Truzzi
docente in comunicazione
e coach motivazionale
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IDEE E SERVIZI
di Emanuela Truzzi
ad un notevole risparmio rispetto ad altre
soluzioni!
Quali sono i tuoi piatti d’eccellenza?
La domanda è imbarazzante in quanto
amando ciò che faccio metto egual passione e impegno in qualsiasi piatto prepari
ma so che vuoi degli esempi che facciano venire “l’acquolina in bocca” ai lettori
e allora te ne cito alcuni: filetti di trota in
agrodolce, spiedini di cozze croccanti con
salsa di ciliegino, toast di gamberi farciti
con lime e sakè, battuta di fassone presentato con mire poix di avocado, panzanella
croccante con gamberi al vapore e qui mi
fermo perché l’elenco è infinito...
Personal Chef:
Silvia Tacconi
il lusso alla portata di tutti
Silvia Tacconi dopo gli studi di architettura si è dedicata alla sua grande passione
trasformandola in professione: cucinare.
E per farlo ad alti livelli ha conseguito una
serie di qualifiche specializzandosi in finger
food e buffet, cucina regionale, pasticcieria
e mise en place. Molti associati Fabi Plus
hanno avuto modo di apprezzarla per i rinfreschi dopo le prime conferenze del 2012.
Che cosa significa Silvia, essere un personal chef?
Significa dare la possibilità a una persona
che non può o non ha voglia di andare al
ristorante di ricevere un servizio esattamente identico ma fatto su misura, con un
menu studiato apposta secondo i propri
gusti oppure rispettando le intolleranze o
le prescrizioni del proprio medico.
Il tuo servizio avviene presso l’abitazione che ti ospita oppure prepari tutto prima?
Posso effettuare entrambe le cose, preparare tutto sul momento presso la cucina
delle persone che mi chiamano per l’evento oppure realizzare tutto prima e portare
in consegna per l’orario stabilito.
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Per quali tipi di occasioni puoi essere
contattata?
Per qualsiasi tipo di evento, dalla cena familiare come un compleanno, una ricorrenza, alla festa, un piccolo ricevimento o
un buffet. Naturalmente per numeri non
troppo grandi di partecipanti, il mio non è
un catering. Nel mio caso il prezzo è estremamente conveniente anche per piccoli
numeri, l’ideale è dalle due alle venti persone sedute oppure fino a cinquanta per
un buffet.
Ora mi sto specializzando nelle feste per
bambini con animatori per intrattenere e
divertire i piccoli ospiti. Volendo, anche affittando una location particolare.
Ci viene da pensare che questo servizio
così sofisticato sia molto caro...
In realtà è un servizio che non ha i costi gestionali di un ristorante o un catering, è un
servizio su misura però le mie spese sono
decisamente inferiori. A parità di numero
di portate il mio servizio costa il 10-15% in
meno rispetto a un ristorante. Considerando che intendo offrire un ulteriore sconto
del 10% agli associati Fabi Plus, arriviamo
Spieghiamo ai lettori perché il tuo servizio è così valido e conveniente.
Punto principalmente su due fattori: il primo è la qualità altissima degli ingredienti,
i miei fornitori devono rispettare la filiera
corta e tutta una serie di standard di qualità
decisi da me. Il secondo è la presentazione
del tavolo o del buffet, il contesto coreografico. Proprio in ragione del diploma di
mise en place che ho conseguito, reputo
che una festa ben riuscita debba gratificare anche la vista, oltre al palato. Insomma
credo molto nella sinestesia di sensazioni
ed emozioni legate al cibo!
E poi prepari anche confezioni per regali!
Preparo marmellate, confetture, gelatine,
dolci, biscotti, torte, cioccolateria, torte salate, salse e tante altre sorprese.
E se il cliente desidera qualcosa in particolare non ha che da dirlo...
SILVIA TACCONI
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banqueting e organizzazione eventi
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ARREDAMENTI
IDEE E SERVIZI
la redazione
la clinica dell’auto
Incontriamo i fratelli Gianluca e Mino Potenza, titolari della carrozzeria Auto Giannini, una partnership consolidata per la Fabi
Plus che ha permesso loro di acquisire molti
clienti tramite la nostra rivista. Tutti sono
stati piacevolmente soddisfatti dal servizio,
tanto da paragonare la carrozzeria Auto
Giannini a una piccola clinica dell’automobile. Nell’azienda Mino si occupa dell’organizzazione del lavoro, della gestione dei dipendenti e della contabilità. Gianluca segue la
gestione sinistri offrendo l’assistenza legale,
la relazione con i periti delle assicurazioni
fino alla liquidazione del danno e la preventivazione. Nel 2012 l’Auto Giannini conseguirà la certificazione di qualità ISO 9001.
Secondo lei, Gianluca, questo successo da
cosa deriva?
È dal 1966 che questa carrozzeria è attiva!
È stata fondata da nostro padre, il quale ci
ha trasmesso l’amore per la precisione nelle
riparazioni, il rispetto dei tempi di consegna,
l’orgoglio di tenere sempre alta la qualità del
lavoro e dei servizi, oggi sempre più importanti.
Allora qualità ed efficienza per Auto
Giannini non sono solo slogan! Questo con-
40
ferma i riscontri
positivi dei nostri
lettori.
Guardi, per noi
è scontato lavorare in questo
modo eppure
molti clienti restano sorpresi
dalla puntualità
con cui noi riconsegniamo la vettura e dal livello qualitativo della riparazione. Quando eseguiamo un
lavoro di carrozzeria o un intervento importante di meccanica riconsegniamo sempre
la macchina perfettamente lavata e lucidata.
Evidentemente il confronto che possono
fare con il servizio offerto dai nostri concorrenti ci premia ancora una volta. Per l’Auto
Giannini lavorare con serietà è un impegno
quotidiano.
Avete anche un’officina meccanica e un
servizio pneumatici, vero?
Esatto, negli ultimi anni abbiamo aperto l’officina meccanica e il servizio pneumatici e in
breve tempo abbiamo ottenuto ottimi successi anche in queste attività. Ci sono clienti
che provengono dalla carrozzeria e sono diventati clienti dell’officina e viceversa. Per noi
quello che conta è gestire entrambe le cose
con la medesima qualità e coerenza.
Riguardo al servizio gomme, cosa offre al
nostro associato l’Auto Giannini?
Quando incontriamo il cliente, sia per la
carrozzeria sia per la meccanica, verifichiamo sempre lo stato di salute delle gomme,
è un aspetto fondamentale per la sicurezza.
Se sono da sostituire facciamo delle promo-
zioni particolari, come quella partita alla fine
dell’estate scorsa sull’acquisto delle gomme
invernali. Ai clienti Fabi vogliamo offrire in
più la convergenza gratuita, oltre naturalmente allo sconto del 10% sui nostri prezzi
già scontati.
Invece per quanto riguarda l’autofficina,
Mino, che cosa ci vuol dire?
In caso di fermo macchina prolungato forniamo l’auto sostitutiva gratuitamente. Non
solo effettuiamo il tagliando per le vetture di
tutte le marche ma facciamo anche i controlli necessari per verificare eventuali inefficienze e le comunichiamo al cliente. La sicurezza
deve sempre essere al primo posto!
Un altro aspetto che i nostri lettori hanno
apprezzato è la trasparenza dei vostri preventivi.
Seguiamo con la stessa cura sia i clienti più
“tecnologici”, inviando via e-mail i preventivi
sia quelli più tradizionalisti, che preferiscono
venirci a trovare e verificare direttamente i
prezzi di listino dei ricambi e il “peso” degli
sconti che applichiamo. Per la serietà che ci
contraddistingue preferiamo sempre verificare lo stato del veicolo ma una prima idea
di massima sulla spesa la possiamo fornire
anche al telefono.
E per i lettori sportivi appassionati di
moto e auto ricordiamo la convenzione con
l’Autodromo di Lombardore, gestito sempre dai fratelli Potenza!
CARROZZERIA AUTOGIANNINI
Via Servais, 88 – Torino
tel. 011 726000
www.autogiannini.com
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Convenzione associati FABI Plus:
Sconto del 10% su tutti i servizi
(tranne le revisioni).
In caso di spesa superiore a € 300,00
viene offerto lavaggio e lucidatura
della vettura (del valore di € 130,00).
IDEE E SERVIZI
di Emanuela Truzzi
L
uca Pozzato, direttore creativo di
GPdesign, è affiancato dalla moglie
Barbara e dal fratello Fabio in questo affascinante viaggio emozionale. Nei suoi progetti
si percepisce una continuità visiva che si interseca con l’originalità tecnica nella ricerca
dell’eccellenza, con la consapevolezza di creare opere uniche in ogni aspetto. Un’eccellenza artigianale che conferma ancora una
volta il successo del Made in Italy.
Come nasce, Luca, GPdesign?
GPdesign nel 2008 realizza le moto
dedicate al centenario della Suzuki. I prototipi sono stati esposti all’EICMA e hanno
riscosso grande successo. Per tre mesi la
Nulla si crea, nulla si distrugge,
tutto si trasforma...
moto NaSty
scitino un’epifania di sensazioni e restino
impresse nel suo target di riferimento.
NaSty, una nostra creazione, è stata la moto
più vista su Virgilio ed è stata pubblicata su
5 riviste specializzate europee. Per l’ultimo
salone internazionale, Suzuki ci ha commissionato tre showbike, dedicate al golf, al
mare e alla montagna. Abbiamo realizzato
svariate moto per clienti privati, il nostro
motto è only for you. Presenteremo a breve
un sistema di libreria composto da elementi
di derivazione motociclistica con inserti in
legno dismesso lavorato a mano.
Abbiamo progettato un paio di biciclette
facendo una ricerca particolare sui materiali,
per esempio una avrà i cerchi realizzati in
legno. Per raggiungere questi risultati collaboriamo con valenti artigiani italiani specializzati in settori che spaziano dai pellami, alla
verniciatura, alla modellazione e progettazione di particolari per rendere ogni realizzazione unica nel suo genere.
Racconta ai nostri lettori che cosa ha
significato per GPdesign l’evento Cafenero?
L’evento Cafenero, basato sull’eccellenza e sul “fatto a mano”, è stato voluto per
far conoscere al pubblico l’attività di ricerca
di GPdesign.
Tutti gli oggetti esposti sono pezzi unici
e all’apice di questo evento c’è stata la presentazione della moto Cafenero, un pro-
getto ambizioso che ha richiesto un anno e
mezzo di gestazione.
Chi desidera saperne di più può collegarsi al sito www.cafenero.it. Per questo evento
GPdesign ha utilizzato gli spazi espositivi di
GPmoto con la sua grande officina di oltre
1000 mq. trasformata per l’occasione in un
palcoscenico suggestivo. C’è sempre un trait
d’union che contraddistingue tutti gli oggetti
che GPdesign crea, indipendentemente che
si tratti di un mobile, una moto o altro. È una
continuità che vuole diventare la nostra cifra
stilistica distintiva nel panorama del design
italiano.
Create opere uniche per festeggiare un
anniversario aziendale, come per il centenario della Suzuki?
La nostra idea è evocare la moto come
archetipo per comunicare passione ed emozioni attraverso la creazione di modelli unici
per commemorare una ricorrenza speciale.
E la nostra attività va oltre il mondo motociclistico: abbiamo in cantiere un’altra bicicletta per una prestigiosa azienda di vini e
presto realizzeremo un’auto per festeggiare
i cinquant’anni di un importante concessionario. Esploriamo e generiamo progetti per
tutte le Aziende che vogliano sottolineare il
proprio brand creando suggestioni che su-
E cosa offrite al cliente privato?
L’obiettivo di GPdesign è liberare gli
oggetti dall’obbligo dell’uguaglianza anonima e livellatrice per farli diventare soggetti
carismatici, animici, distanti dalla banalità
del quotidiano. Per realizzare questo intento
vogliamo entrare in simbiosi con il cliente
esplorando il suo concetto di soddisfazione per immergerlo in un mondo nuovo e
sconosciuto. Creare un percorso condiviso,
generare una forte aspettativa: la consegna
della moto o dello scooter deve essere un
evento indimenticabile in cui il cliente diventa protagonista e vede materializzarsi un sogno. Siamo individui unici, fatti della stessa
sostanza ma con colori diversi. GPdesign
vuole dare forma e colore alla tua unicità.
GPdesign srl
Via Renier, 43 – Torino
tel. 334 7950531
[email protected]
www.officinegpdesign.it
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | IDEE E SERVIZI
41
IDEE E SERVIZI
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
INDIVIDUAL TRAINING SUSA
Personal training
al servizio
della salute
Silvio Guido Carnino, Mirco Tatilli e Stefania Favretto sono tre professionisti dello
sport con una sensibilità particolare nei
confronti del benessere dell’individuo. Per
questa ragione nell’aprile del 2011 hanno
inaugurato a Susa un centro personal per il
recupero della forma fisica. Situato all’interno di una palestra attrezzata e polivalente,
l’Individual Training Susa sorge al secondo
piano ed occupa un’area che si affaccia sui
monti e che è suddivisa in due sale: una per
il fit check ed una nella quale sono collocati
i macchinari utilizzati dagli ospiti.
Attenti alle esigenze delle persone e consapevoli che lo sport aiuta a recuperare la forma fisica, ma deve essere fatto in maniera
mirata e quasi scientifica, i tre personal trainer collaborano con un fisiatra, un ortopedico, due fisioterapisti, due osteopati e una
dietologa, oltre che con una dietista che
lavora in sede. Affiliati all’Individual Training
Company, considerano ogni persona diversa e per questo prima di redigere un programma personalizzato effettuano un fit
check gratuito ovvero un colloquio che può
durare anche novanta minuti per conoscere
a fondo lo stile di vita e le problematiche
della persona e redigere così un programma personalizzato.
Mirco Tatilli, Silvio Carnino e Stefania Favretto.
A seguire viene effettuato un test per misurare il metabolismo muscolare e lo stato di
forma iniziale e successivamente viene definito l’obiettivo da raggiungere a breve o a
lungo termine. Gli esercizi sono selezionati
in funzione della postura e della biomeccanica in modo da realizzare una scheda di
lavoro efficace che regala benefici non solo
al corpo, ma anche alla mente. Perché una
persona sana e che si piace è una persona
felice.
Silvio, Mirco e Stefania lavorano sia con
sportivi che hanno subito dei traumi o che
vogliono seguire una preparazione atletica
specifica, sia con soggetti che devono fare
ginnastica posturale antalgica, cardiopatici
oppure pazienti che hanno la necessità di
effettuare un recupero in seguito a problemi neurologici quali l’ictus. Il centro offre
inoltre un programma accurato e profes-
sionale per chi desidera perdere peso: oltre
agli esercizi fisici, ogni mese viene effettuato un controllo con un macchinario per
verificare che la massa grassa diminuisca
e che l’alimentazione sia bilanciata così da
assicurare un dimagrimento armonico ed
equilibrato.
Chi si rivolge all’Individual Training Susa
ha quindi la consapevolezza di affidarsi
a degli esperti che non si occupano solo
dell’aspetto fisico, ma della salute delle
persone e per questa ragione lavorano in
sinergia con medici e specialisti. Preparato
e altamente professionale, il team punta su
un altro aspetto importante: gli ospiti del
centro sono accolti con simpatia e cordialità perché lavorare in un ambiente luminoso, sereno e amichevole non solo è stimolante, ma rende lo sforzo fisico più facile da
sopportare.
INDIVIDUAL TRAINING SUSA
Regione Priorale 34 – Susa (TO)
Tel. 392 4865774
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Orario: lunedì 16.00 - 22.00
da martedì a venerdì 10.00 - 22.00
sabato 10.00 - 14.00
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42
Golf Nevada
il megastore completo
per l’attrezzatura da golf
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all’abbigliamento sportivo
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Tel. 011.52.10.372
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TERRITORIO
La Mole
Antonelliana,
La storia della costruzione della Mole, simbolo di Torino, è
una sfida che ha visto i protagonisti misurarsi al di sopra di
una soglia che non si era mai raggiunta. È la storia di Alessandro Antonelli, un genio troppo spesso sottovalutato, della
Comunità israelitica torinese e di una Città che ha saputo oltrepassare contrasti e dubbi circa la fattibilità del progetto.
44
TERRITORIO
T
utto inizia sotto l’influsso dell’entusiasmo di Torino capitale
che si vive in città per l’unificazione italiana.
Il mondo israelitico torinese da anni ai margini della società, bandisce
il 20 febbraio 1862, un concorso per la progettazione del tempio religioso. Sono presentati quattro progetti ma nessuno di questi supera i
giudizi della commissione. È interpellato Alessandro Antonelli, che si
dichiara pronto a studiare un nuovo progetto che risolva con semplicità
quelle che sono le insuperabili difficoltà presenti nel concorso.
Ma il rapporto committente e architetto nasce nella diffidenza reciproca. La comunità vuole un monumento che esprima la propria forza
nella città e che la possa risarcire delle discriminazioni vissute per secoli. Antonelli è sicuro di costruire qualcosa di grande, di originale e di
irripetibile.
Disegna progetti faraonici: nel primo disegno presentato, l’edificio
raggiunge un’altezza di 113 metri e diventa la sinagoga più grande d’Italia e la più alta d’Europa.
iLa sinagoga di Torino durante il periodo di sospensione dei lavori (coll. privata Torino).
tPiante dei sotterranei e del tempio - da Caselli.
Il 17 marzo del 1863 – anniversario dell’Unità d’Italia – l’ambizioso
piano di Antonelli è approvato dalla comunità israelitica. Si entra nella
fase esecutiva.
I primi anni sono pieni di passione, ma dietro ad un’opera così rivoluzionaria non possono mancare momenti di tensione, di sfiducia e
cambiamenti storici.
La megalomania dell’Antonelli, – continua ad ampliare il disegno originale – incomincia a essere mal vista e la Capitale è ormai trasferita.
Finiscono presto i fondi e la maggior parte dei contribuenti ha lasciato
la città riducendone la forza economica.
una sfida al limite
dell’impossibile
Come in un copione teatrale, nel 1869, si decide di dare lo stop ai lavori.
Sono due i motivi: il primo di ordine finanziario, il secondo tecnico legato alle preoccupazioni sul grado di stabilità e solidità della
costruzione.
di DARIO MIGLIARDI
Anche la burocrazia diviene sempre più
complessa. Da una parte i tecnici incaricati dal
Comune devono accertarsi delle condizioni di
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | TERRITORIO
45
TERRITORIO
oCostanzo Antonelli - progetto finale per la decorazione interna della mole di Torino
maggio 1897 (ufficio tecnico lavori pubblici del comune di Torino).
tG. Ferria - spaccato assonometrico del volto - coll. Mossotto Torino.
I lavori sono ormai fermi da anni. Ci sono più commissioni di periti
che valutano la staticità dell’opera e quasi sempre sono in conflitto tra
loro. Il grande dilemma è quello dell’uso dei mattoni. Antonelli vuole
utilizzare il mattone proprio per farne un esempio nel panorama mondiale, i tecnici insistono per l’intervento di strutture in acciaio.
Finalmente nel 1875, una nuova commissione composta da esperti
giunti da più parti d’Italia dà il nullaosta sulla stabilità dell’opera. Alessandro Antonelli mette nuovamente mano al suo progetto e lo modifica
“divorato dalla smania – scrive il presidente del Consiglio di Amministrazione Alessandro Malvano – di accoppiare il suo nome a un monumento di singolare maestria … con il concetto di portarne ad una smisurata
altezza”.
La comunità israelitica lascia l’opera, decade l’interesse per un monumento che non è più identificato come la Sinagoga della città. Per tutti è
diventato il monumento di Antonelli.
salute dell’opera e dichiarano che il manufatto si presenta in buone condizioni. Per contro
i tecnici incaricati dalla comunità israelitica
consigliano l’abbattimento della cupola, sostituendola con una più convenzionale in legno
e acciaio.
L’opinione pubblica incomincia a schierarsi
a favore del monumento e il Comune di Torino si dichiara disponibile a collaborare finanziariamente solo se è provata la stabilità dell’edificio.
46
La Città di Torino delibera l’acquisto del tempio e ne modifica la destinazione. L’opera è dedicata a Vittorio Emanuele II e diviene la sede
del Museo Nazionale dell’Indipendenza Italiana. È in questa fase che
Antonelli disegna la lunga cuspide. Consegna in Comune un progetto
che prevede un’altezza complessiva di 153 metri. Quando gli esperti della Città controllano l’avanzamento lavori, vedono che non combacia con
quello portato in commissione, è diventato ancora più alto. Ma i giochi
ormai sono fatti.
Sulla cima della guglia Antonelli pone il Genio Alato, una statua di 10
metri, dell’Augusta stirpe Savoina. Sul capo vi è la stella d’Italia, impugna nella mano destra una lancia, nella sinistra una palma e le vittoriose
aquile romane sono ai suoi piedi e spesso verrà confuso con l’iconografia religiosa dell’Angelo.
L’edificio raggiunge 163 metri. Diventa così la costruzione in muratura più alta tra quelle esistenti. Il grande obbiettivo di Antonelli, di entrare nella storia dell’architettura, è ormai raggiunto.
Alessando Antonelli muore a Torino nel 1888 all’età di novant’anni, la
costruzione è giunta al vertice.
TERRITORIO
o Adolfo Frizzi - prospetto sezione e piante della lanterna - da L’Ingegneria Civile e le Arti Industriali, 1890.
t Interno della Mole, attuale sede del Museo Nazionale del Cinema.
Il figlio Costanzo, da anni stretto collaboratore del padre, inizia i lavori di decorazione
interni ed esterni. Lavori che proseguono fino
ai primi anni del nuovo secolo. Altre disavventure sono pronte a cadere sulla Mole. Il
terremoto del 1887 non la danneggia, ma un
forte temporale abbatte il Genio Alato capovolgendolo su un lato della guglia a testa in giù
senza però staccarlo. Si decide di sostituire la
statua con una più piccola stella. Finalmente
nel 1908 il Museo del Risorgimento trova sede
nei locali della Mole.
Ma un’opera di tale livello non può ancora
darsi pace, qualche anno prima a Parigi era
stata costruita in poco tempo la torre Eiffel.
Il professore di architettura del Politecnico di Torino Franco Rosso, autore nel 1976
della mostra Antonelli e la Mole, Progetti, costruzione e vicende del monumento di Torino
1859/1961, è certo che “Tra la torre Eiffel e la
Mole esiste una differenza fondamentale che torna
tutta a gloria dell’Antonelli. La Tour è il risultato
di un secolo di progressi tecnici incessanti, ininterrotti. La Mole invece un unicum elevato in un
deserto paleoindustriale. La Mole è assolutamente
nuova nelle sue combinazioni costruttive, imprevedibile nel suo comportamento. La Tour è il monumento all’ingegneria del secolo, ma la Mole è il
monumento di se stessa e del suo autore.”
Con il passare degli anni la Mole inizia a subire gli smottamenti delle forze di gravità e delle spinte fisiche. Iniziano a presentarsi alcune
screpolature nelle murature e deformazioni sui muri perimetrali. Non
aiutava inoltre il crollo del Santuario di Boca, vicino a Novara, opera
gigantesca progettata da Antonelli.
Occorre consolidare la vecchia struttura in mattoni con delle iniezioni
di cemento armato che possano sostenere e dare solidità a tutto il manufatto. I lavori proseguono molto lentamente fino alla seconda guerra
mondiale.
Nel 1953 un violentissimo temporale distrugge 47 metri di guglia, che
viene ricostruita in acciaio e rivestita in pietra di Luserna. Il nuovo intervento si è concluso il 31 gennaio del 1961. La Mole è pronta per essere
ammirata in occasione del centenario dell’Unità di Italia.
Iniziano anni bui per l’opera antonelliana. ll Museo del Risorgimento
viene trasferito e la Mole, emblema di Torino, rimane solitaria custode
di un punto di vista panoramico artificiale della città.
Per anni rimane un contenitore vuoto al cui interno si allestiscono
mostre, come L’Officina di Ëjzentejn, profetico per gli sviluppi futuri o
la mostra sulla Ricostruzione futurista dell’universo.
Nell’anno 2000 viene aperta la nuova sede del Museo Nazionale del
Cinema. Un museo straordinario e vitale, che in qualche modo il destino
aveva già predestinato.
Sono trascorsi 150 anni da quella idea folle di Alessandro Antonelli,
abbiamo ripercorso gli anni più significativi e ancora una volta il genio, la perseveranza e l’audacia hanno dato un chiaro segno. Senza quel
coraggio di osare di Antonelli, Torino non avrebbe il suo simbolo riconosciuto ormai da tutti come un esempio ineguagliato dell’architettura
ottocentesca.
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | TERRITORIO
47
SALUTE E BENESSERE
ha uno svolgimento triennale finalizzato
alla formazione dell’operatore naturopata professionista, prevede sia ore di
lezione in aula sia ore di autoapprendimento, studio individuale e attività di
ricerca; i corsi si svolgono nei fine settimana. Superati gli esami e discussa
la tesi, l’allievo consegue il diploma in
naturopatia è può poi seguire un quarto
anno facoltativo di approfondimento in
una delle materie apprese nel percorso
triennale o in nuove discipline.
Il criterio di accesso al percorso formativo è il diploma di scuola superiore.
Rudy Lanza
ISTITUTO DI NATUROPATIA RUDY LANZA
La prima scuola in Italia
di naturopatia tradizionale
di Barbara Odetto (foto di A. Lercara)
Negli ultimi anni si sta affermando la
ricerca di una nuova consapevolezza sul
tema della salute, della prevenzione e
dei metodi naturali. In molti scelgono
questo settore non solo per raggiungere
un benessere fisico e mentale, ma anche
per orientarsi verso una professione
innovativa e interessante.
A Luserna San Giovanni, nello splendido
scenario della Val Pellice, sorge l’Istituto Rudy Lanza che da circa trent’anni si
occupa della formazione professionale
di operatori in naturopatia e in discipline
bionaturali non solo nella sede piemontese, ma anche nelle filiali di Torino, Milano, Padova, Bologna e Roma.
Il Dottor Lanza è da sempre impegnato
in questo settore: nel 1974 ha coordinato
la Scuola Italiana di Agopuntura creata
dal padre nel 1968, nel 1985 ha fondato la
naturopatia in Italia creando i primi corsi
strutturati e dal 1991 ad oggi si è dedicato
alla tutela dei professionisti naturopati a
livello giuridico. Attivo all’interno del Parlamento Europeo, è l’ispiratore della pri-
48
ma legge regionale nelle discipline bionaturali, è presente alle audizioni presso
il Parlamento Italiano (XII Commissione
Affari Sociali), oltre che autore e coautore di diversi testi scientifici riguardanti le
medicine non convenzionali.
Dottor Lanza, nel Grande Dizionario
Enciclopedico UTET lei offre una definizione della naturopatia, quale?
La naturopatia è la sintesi di diversi metodi naturali per il mantenimento e la
tutela della salute dell’essere vivente in
relazione alle caratteristiche costituzionali e alle influenze ambientali in rapporto alle leggi biologiche che ne regolano
l’esistenza.
Chi è il naturopata?
Un professionista che opera autonomamente rispetto ad altre figure mediche; il
suo compito è favorire nella persona le
condizioni atte al riequilibrio del sistema mente-corpo e a stimolare le proprie
capacità di autoguarigione.
Quale percorso didattico si svolge presso il vostro istituto?
La Scuola di Naturopatia Tradizionale
Quali competenze vengono acquisite?
Tra i temi trattati ci sono l’approccio olistico alla persona, l’apprendimento delle
tecniche valutative del terreno e cioè delle
predisposizioni o alterazioni energetico
funzionali, l’acquisizione delle principali
tecniche corporee del benessere e la conoscenza delle disposizioni amministrative, fiscali e delle norme deontologiche.
L’attestato ha una valenza istituzionale?
Il nostro istituto rilascia un diploma
come naturopata professionista riconosciuto dalla FNNHP e può far parte
del Registro Nazionale Naturopati Professionisti e beneficiare dell’iscrizione
presso l’ISTAT. Chi lo desidera può fare
anche domanda per ottenere il Diplôme
de Naturopathie del Collège Européen
de Naturopathie Traditionelle Holistique
(Francia) e del Diplôme de Naturopathie
dell’Ecole de Naturopathie Euronature
(Francia).
ISTITUTO DI NATUROPATIA
RUDY LANZA
Via Fuhrmann 74
Luserna San Giovanni (TO)
tel. 0121 954452
cell. 335 6855070
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www.naturopatia.it
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SALUTE E BENESSERE
Essentia
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
Per ritrovare la propria essenza vitale...
I
n zona Crocetta c’è una parentesi di
relax, un luogo accogliente e piacevole
in cui la persona può lavorare su se stessa per raggiungere la consapevolezza del
proprio io. Si tratta del centro di naturopatia e discipline bio naturali Essentia.
Inaugurata nel 2005 da Sara Plevna, naturopata diplomata presso il celebre istituto
milanese Riza di Medicina Psicosomatica
e specializzata in diverse discipline tra le
quali le tecniche cranio-sacrali, la struttura accoglie esperti in naturopatia, medicina cinese, trattamenti shiatsu, massaggio
tuina, trattamenti ayurvedico, antistress,
counselor, una biologa nutrizionista e in
caso di bisogno due psicologhe che si
occupano di tecniche di rilassamento e
training autogeno. Il centro si rivolge a
tutti coloro che desiderano affrontare un
particolare stato fisico e mentale utilizzando discipline mirate che hanno però
un approccio globale.
Non a caso la Sig.ra Plevna è anche
Preparatore Atletico Olistico: considera
cioè la persona una totalità psico-fisicaenergetica e non analizza solo il sintomo, ma la storia, il comportamento, lo
stato emotivo e di salute dell’individuo
per ristabilire il flusso di energia ed eliminare le eventuali carenze al fine di
raggiungere un risultato naturale. Dopo
un colloquio preliminare, lei ha un quadro
completo del proprio interlocutore e lo sa
quindi indirizzare dallo specialista più
adatto a ristabilire uno stato di equilibrio.
Il team è composto da professionisti
competenti e sensibili che operano per il
benessere della persona.
Sara Plevna
Questo perché, come sottolinea la titolare, sentirsi bene con se stessi e con il
proprio corpo, essere in armonia con tutto, con tutti e soprattutto con la propria
essenza, è fondamentale. Per raggiungere
questo stato di salute fisico e mentale occorre però capire che nell’organismo c’è
sempre una forza risanatrice in continuo
movimento e il compito del naturopata,
come degli altri specialisti di bio-discipline, è proprio invitare quell’energia vitale a
operare nel migliore dei modi. Lo stress,
la stanchezza, il dolore possono farla diminuire, ma un suo riequilibrio è sempre
possibile.
I trattamenti proposti all’interno del centro
Essentia non hanno scopo di diagnosi medica o estetica e l’eventuale miglioramento, sottolinea la fondatrice, è una conseguenza del benessere ritrovato attraverso
diverse tecniche e discipline: floriterapia
(Fiori di Bach), trattamenti cranio-sacrali,
trattamenti antistress e aromaterapici,
trattamenti olistici. Lo studio è anche at-
trezzato per svolgere il test per le intolleranze alimentari al fine di ricercare quale
alimento o additivo o conservante è dannoso in un certo momento della propria
vita. L’intolleranza, ci spiega Sara Plevna,
è un lento avvelenamento che il nostro
corpo subisce con l’assunzione ripetuta
di alcuni alimenti. L’organismo, che non
è più in grado di espellere la “parte cattiva” di quel cibo, produce delle tossine
che, entrando in circolo con il sangue,
cercano un organo come bersaglio. Il test
individua quindi che cosa ridurre e, con
l’aiuto della biologa nutrizionista, la persona segue un’alimentazione mirata che
permette al fisico di lavorare a pieno regime senza troppa fatica.
Specializzata in puericultura naturopatica, la titolare supporta infine le future o
neo mamme ad affrontare al meglio la
componente emozionale che si crea sia
quando si aspetta un bambino sia quando si iniziano a muovere i primi passi con
lui e segue i piccoli dagli zero ai quindici
anni dal punto di vista della naturopatia.
Perché l’armonia è un lusso che ci dobbiamo concedere a qualsiasi età.
ESSENTIA
Centro di Naturopatia
e Discipline Bio Naturali
Corso A. De Gasperi 32 – Torino
tel. 011 0568573
[email protected]
www.naturopatiaessentia.com
Si avvisano i gentili clienti che si riceve solo su
appuntamento. Si prega di chiamare prima di
passare. Segreteria telefonica sempre inserita,
lasciare un messaggio con nome, numero di telefono e motivo della chiamata per potervi contattare. Gli operatori durante i trattamenti non
possono rispondere né alla porta né al telefono.
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sconto del 10-20%
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | SALUTE E BENESSERE
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SALUTE E BENESSERE
Margherita Cerrato
TOCCO ARMONICo
Benessere...
a portata di mano
di Barbara Odetto (foto di A. Lercara)
O
gni giorno siamo soggetti a stimoli
che influenzano positivamente o
negativamente il nostro umore e, di conseguenza, il nostro fisico. Come la mente
e lo spirito, infatti, anche il corpo è un’entità vivente che reagisce alle esperienze
amorevoli, gioiose e di successo liberando energie valorizzanti e che risponde
ai traumi, alle limitazioni, allo stress e
alle emozioni represse comprimendosi.
Trattenendo a lungo le energie negative,
l’organismo rischia però di somatizzare
o addirittura ammalarsi. È quindi fondamentale intervenire per garantire la giusta
armonia al corpo e alla mente.
Una tecnica efficace in tal senso è il tocco
armonico: un massaggio lento e delicato
che si basa su una serie di movimenti manuali leggeri sulla cute e sulle articolazioni
della persona. Come sottolinea Margherita Cerrato, che pratica questa disciplina
con serietà e dedizione, è importante avere la consapevolezza e la capacità di diri-
50
Craniosacrale Don Mc Farland, il tocco
armonico ha un approccio molto rispettoso nei confronti del soggetto ed è fatto
in funzione delle sue specifiche esigenze.
Ad un primo colloquio conoscitivo, spiega
Margherita Cerrato che ha una vera vocazione per questa professione, si unisce la
sua analisi che si basa su un insieme di
fattori tra i quali la postura della persona,
il timbro di voce e la gestualità. Dopo l’anamnesi il soggetto si sdraia sul lettino
senza scarpe e con il dorso scoperto.
La terapista effettua la valutazione energetica e procede quindi con leggere pressioni lungo la colonna vertebrale e sugli
arti superiori e inferiori, poi spalma oli e
balsami sulle spalle, sulla colonna e sul torace. A questo punto la persona è pronta
a ricevere il tocco armonico, che avviene
posizionando le mani nei punti del corpo
particolarmente contratti o dolenti così da
dirigere le energie vitali là dove occorre.
Le pressioni, che possono essere anche
impercettibili, hanno un effetto benefico immediato e infatti già dopo la prima
seduta si ottiene una reazione positiva.
Proprio perché non prevede una serie di
tecniche manuali prestabilite a priori, ma
si adatta alle esigenze del ricevente al momento del trattamento, bastano quattro o
cinque sedute perché l’operatrice riesca a
riequilibrare lo stato vitale del soggetto.
Alcuni effetti benefici del tocco armonico,
evidenzia Margherita Cerrato, sono il rilassamento psichico e fisico, la riduzione
delle tensioni muscolari e articolari, il miglioramento della digestione, della respirazione e della qualità del riposo notturno,
il miglioramento delle dinamiche della relazione d’aiuto e dello stato vitale.
MARGHERITA CERRATO
Operatrice Tocco armonico
Cell. 366 4801667
[email protected]
gere le energie vitali del ricevente in modo
da regalargli un profondo rilassamento
dello stato vitale con immediati benefici
a livello psichico, fisico ed emozionale.
Nato dal Body Armony, massaggio creato dal terapista americano della Tecnica
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MEDICINA E SALUTE
di Emanuela Truzzi
Rimedi naturali e il potere delle erbe
I
l dottor Gino San, diplomato alla facoltà di Farmacia dell’Università di Urbino
in Erboristeria e diplomato in Naturopatia
Orientale e Occidentale, è titolare dell’Erboristeria Ginseng House.
Ci racconti, dottor San, della sua passione per l’alimentazione e la cura della
persona con i prodotti naturali.
Nel corso della mia esperienza trentennale come erborista ho preso coscienza del
profondo equilibrio insito nella natura.
Essendo di origine contadina, ricordo che
quando osservavo la natura mi rendevo
conto di essere di fronte a un sistema armonioso in perfetto equilibrio. Provenendo da questo ambiente ho rilevato subito
una notevole incomprensione tra le persone che vivevano in città e il mondo contadino. Tutto questo ha stimolato in me
il desiderio di conoscere più da vicino la
cultura del progresso scoprendo che era
basata su pregiudizi dettati da una profonda ignoranza circa la cultura rurale e i suoi
valori.
Mancava la capacità di comprendere
il valore dei prodotti naturali, ormai dimenticati.
L’alimentazione sempre più errata, basata
su ingredienti che non possiedono nulla
delle caratteristiche originarie è la causa
di patologie sempre più frequenti e di una
cattiva qualità della vita. Anziché curare il
sintomo con i farmaci quando la malattia
è già in atto ho preferito intraprendere la
ricerca delle cause e quindi effettuare la
prevenzione attraverso la naturopatia.
Dottor San lei consiglia molto il Ginseng, perché?
Quando ho scoperto il Ginseng sono rimasto sbalordito, non potevo immaginare
che una semplice radice avesse il potere di
riequilibrare in modo così profondo e rapido il fisico e la mente delle persone. La
passione per questa pianta mi ha portato
fino in Corea, per studiare alla fonte come
utilizzarla al meglio.
In quali casi può essere utile assumere
il Ginseng?
Il Ginseng lo consiglio in tutti i casi di
stress e stanchezza psicofisica e per correggere gli squilibri di una cattiva alimentazione. È indicato per le persone sottoposte
a superlavoro fisico o intellettuale e come
anti-age per tutti coloro che desiderano ritardare i processi di invecchiamento. Riduce il tasso di zuccheri nel sangue e potenzia l’azione del’insulina. Considerato dalla
scienza come il migliore afrodisiaco naturale al mondo. Il miglior Ginseng cresce in
Corea. Da me trovate il ILHWA Sigillo Oro
che tratta radici fresche di sei anni estratto
puro 100%, con certificato in ginsenosidi
minimo garantito del 13%.
Nel suo negozio si trova un prodotto
molto valido per le articolazioni, vero?
Molti problemi articolari nascono a causa
del sovrappeso. Quando la cartilagine si
ammala si innesca un processo infiam-
52
Gino San
matorio che si autoalimenta e conduce nel
tempo all’artrosi. Uno dei prodotti più validi per interrompere questo circolo vizioso
è la cartilagine di squalo, ricca di glocosammina e condroitinsolfato, che possiede
proprietà antinfiammatorie e rigeneranti.
A questa abbiniamo il magnesio tricitrato
e le capsule di olio di fegato di merluzzo,
un antico rimedio efficacissimo per irrobustire lo scheletro. Questa combinazione di
prodotti completamente naturali li consiglio in tutti i casi di artrosi, reumatismi e
usura delle cartilagini. Per completare, una
pomata per uso esterno molto efficace per
dare sollievo ed equilibrare la parte dolente
ed infiammata.
Quindi è molto importante combattere il sovrappeso. Ci dica qualcosa sul suo
programma “Forti e Magri”.
Gino San ha una proposta davvero efficace
per tutte le persone che vogliano perdere
peso, utilizziando straordinari integratori e
termogenici di origine naturale. Inoltre si
consigliano alimenti semplici e di madre
natura. Invitiamo tutte le lettrici a venirci a
trovare per scoprirli. A tutte le nuove clienti Fabi Plus offriamo come benvenuto in
omaggio la tisana della felicità!
ERBORISTERIA GINSENG HOUSE
Via Arcivescovado 5/B – Torino
Tel. 011 547971
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SALUTE E BENESSERE
di Barbara Odetto (foto A. Lercara)
C
hi entra da Tip to Toe ha subito la piacevole sensazione di essere in un luogo che va ben oltre le classiche convenzioni ed effettivamente sarebbe riduttivo
considerarlo solo un centro estetico perché qui la cliente può cambiare o rivedere
il suo look affidandosi alla Beauty Consultant Serena Bussino o semplicemente
socializzare con le altre ospiti sorseggiando un aperitivo o bevendo un caffè nello
splendido bancone ottocentesco mentre
l’estetista cura le sue mani. Intervistiamo
la titolare Serena Bussino per conoscere
la filosofia e lo staff di Tip to Toe.
Il suo ambizioso progetto, Serena, si è
realizzato con l’apertura a settembre 2011
di Tip to Toe.
Sì, dopo anni di esperienza desideravo
offrire alle clienti un servizio più completo rispetto ai centri già presenti a Torino
e accoglierle in un luogo affascinante
per farle sentire libere nell’esprimere il
proprio potenziale. Ognuna di noi può
migliorare con validi accorgimenti e i
consigli sono dati perché la figura femminile arrivi all’eccellenza della sua bellezza.
Questo può essere il desiderio della cliente prossima alle nozze come della donna nella sua quotidianità. I cambiamenti
sono sempre traguardi importanti nella
vita e l’ausilio di una Beauty Consultant,
affiancata anche dalla Personal Shopper
Federica Barbasso, sono la prova tangibile di questa metamorfosi.
E per chi è già soddisfatta del proprio
look e vuole essere al meglio per una serata
speciale?
Sono sufficienti un trucco adatto all’abito che la cliente indosserà e una remise
en forme dell’acconciatura per renderla
splendente. Nel nostro staff, oltre a due
ottime estetiste, Letizia e Alessandra, per
la cura del viso e del corpo, abbiamo la
visagista Anna e la sua presenza è fondamentale per chi desidera migliorare la
propria immagine. Effettua anche il trucco semipermanente che è una vera arte se
eseguita da mani esperte: aiuta a migliorare la forma delle labbra, la morfologia
del viso, il taglio degli occhi, illuminandoli
in maniera naturale. Per chi desidera imparare il maquillage proponiamo il corso
di trucco personalizzato che consiste in
tre ore di lezione individuale per far sì
TiptoToe
dalla testa ai piedi
colare essendo aperti
il lunedì. martedì e
mercoledì fino alle
21.00, serate meno
da movida nella città
da dedicare alla bellezza e al benessere.
Serena Bussino e il suo staff.
che ogni donna possa anche nella quotidianità imparare alcuni escamotages
utili a migliorare l’espressione del viso e
rendere gli occhi più seducenti. Da Tip to
Toe è presente anche una onicotecnica,
Poliane, per ricostruzione unghie di mani
e piedi, oltre ai trattamenti spa dedicati.
È stato impegnativo il recupero del bancone dello storico bar Bogino?
Sì, è un pezzo unico datato 1870 ed è sotto la Sovrintendenza delle Belle Arti; entrando si apprezza subito il contesto coreografico di grande fascino e il bancone
è stato trasformato in un moderno Nail
Bar di forte impatto socializzante e piacevole per trascorrere del tempo durante
i trattamenti mani. Abbiamo favorito la
socializzazione anche con un orario parti-
Per il cambiamento
total look cosa si valuta, Serena?
Osservando il viso
della cliente consiglio
i trattamenti che le servono per migliorare
l’epidermide, la tonicità della pelle e i trattamenti anti-age affidandola alle nostre
estetiste e poi proponiamo il nuovo look
che lascia sempre piacevolmente sorprese le nostre clienti!
TIP TO TOE Studio di Estetica
Via Bogino 13/O – Torino
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e trattamenti specifici
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | SALUTE E BENESSERE
53
CINEMA
primavera
FILM
s Battleship
Data di uscita: 13 aprile 2012
s Safe House
Nessuno è al sicuro
Data di uscita: 2 marzo 2012
Cast: Liam Neeson, Alexander
Skarsgård, Josh Pence, Taylor
Kitsch, Brooklyn Decker, Rihanna, Reila Aphrodite
Una flotta di navi è costretta ad
intraprendere una battaglia con
un’armata di origine sconosciuta. Dovrà scoprire e contrastare i
suoi obiettivi distruttivi.
Cast: Ryan Reynolds, Denzel Washington, Vera Farmiga, Brendan Gleeson, Sam Shepard, Joel
Kinnaman, Robert Patrick, Liam
Cunningham, Sebastian Roché,
Tanit Phoenix.
Denzel Washington interpreta il
più temibile rinnegato della CIA,
che riappare dopo una fuga durata dieci anni. Quando il rifugio in
Sudafrica presso cui è tenuto in
custodia viene attaccato da mercenari, un giovane agente operativo (Ryan Reynolds) è costretto
a scappare con lui. A quel punto
i due improbabili alleati devono
trovare il modo di sopravvivere
abbastanza da riuscire a scoprire
chi li voglia morti.
suo capo spietato, Chris è costretto a rientrare nel giro per risolvere il debito di Andy.
s Men in Black III
Data di uscita: 25 maggio 2012
s Contraband
Data di uscita: 18 maggio 2012
s I vendicatori
Data di uscita: 25 aprile 2012
Cast: Robert Downey Jr., Chris
Evans, Samuel L. Jackson, Scarlett Johansson, Jeremy Renner,
Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Clark Gregg, Mark Ruffalo,
Gwyneth Paltrow, Paul Bettany,
Lou Ferigno.
Quando la comparsa di un nemico inatteso minaccia la tranquilli-
54
tà e la sicurezza del mondo, Nick
Fury, direttore dell’agenzia internazionale per il mantenimento
della pace, si trova ad aver bisogno di una squadra che salvi il
pianeta dall’orlo del disastro. Inizia così, da un capo all’altro della
terra, un audace lavoro di reclutamento. A comporre le fila di questo super-squadrone, alcuni dei
più conosciuti personaggi Marvel: Capitan America, Iron Man,
Thor, Vedova Nera... A dar man
forte allo squadrone ci sarà anche
il possente Hulk. Tutti insieme
dovranno affrontare la minaccia
portata dal cattivo di turno, Loki,
il fratello acquisito di Thor.
Cast: Kate Beckinsale, Mark
Wahlberg, Giovanni Ribisi, Ben
Foster, Diego Luna, J. K. Simmons, Lukas Haas, William Lucking, Jaqueline Fleming, Robert
Wahlber.
Ambientato a New Orleans, il
film esplora il feroce mondo
underground del contrabbando
internazionale pieno di criminali
disperati e ufficiali corrotti, dove
la lealtà è rara e la morte è dietro
l’angolo.
Chris Farraday aveva ormai abbandonato la vita da criminale
molto tempo prima, ma dopo
che suo cognato, Andy, manda
per aria un affare di droga per il
Cast: Will Smith, Alice Eve,
Emma Thompson, Tommy Lee
Jones, Josh Brolin, Bill Hader,
Nicole Scherzinger, Rip Torn.
In Men in Black 3, gli agenti J e
K sono tornati indietro nel tempo. Nel corso dei suoi 15 anni
fra i Men in Black, J ha visto delle cose inimmaginabili, ma nulla
è riuscito a sorprenderlo tanto
quanto il suo enigmatico e reticente partner. Ma quando la vita
di K e il destino del pianeta sono
messi a rischio, l’agente J dovrà
tornare indietro nel tempo per
sistemare le cose. J scoprirà che
ci sono segreti nell’universo che
K non gli ha mai rivelato, e che
verranno alla luce nel momento
in cui si unirà in squadra con un
giovane agente K per salvare il
suo partner, l’agenzia e il futuro
dell’umanità.
LETTURE
recensioni
LIBRI
L’istinto del predatore
di James Patterson
Nebbia rossa
di Patricia Cornwell
Un nuovo caso per Alex Cross.
Un’indagine che si trasforma
presto in una discesa all’inferno.
Fai bei sogni
di Massimo Gramellini
“Fai bei sogni” è un romanzo
sulla verità e sulla paura di
conoscerla, una storia che ci
insegna ad accettare la sofferenza e a buttarci alle spalle la
sfiducia e la paura che limitano
la nostra vita. “Fai bei sogni” è
la storia di un segreto celato
in una busta per quarant’anni.
“Fai bei sogni” è la storia di un
bambino, e poi di un adulto,
che imparerà a superare il più
grande dei dolori: la perdita
della mamma. È il racconto di
una crescita, di una vita senza
l’appiglio più solido: vicende
a volte drammatiche, a volte
ironiche e divertenti, che racchiudono il senso profondo di
una lotta incessante contro la
solitudine, l’inadeguatezza e
il senso di abbandono. Fino
alla conquista di un amore e di
una vita piena e autentica.
Sono le undici di sera di una
normalissima domenica quando Alex Cross viene convocato
dal dipartimento di polizia di
Washington sulla scena del
crimine.. Dalle facce scure e
gli sguardi vitrei dei tecnici che
emergono dall’interno, Cross
ha già intuito che si troverà
davanti uno spettacolo raccapricciante, ma non immagina
nemmeno quanto.
Cross conosceva bene una
delle vittime, Ellie, ex compagna di università e suo primo
amore.
Ma non c’è tempo per abbandonarsi ai ricordi e alla nostalgia: troppe sono le domande
che attendono una risposta,
a partire dall’inspiegabile presenza di due agenti della CIA
sul luogo del delitto. Unico indizio in mano a Cross, il libro
che la donna stava scrivendo
sulla situazione sociopolitica
dell’Africa centrale.
Il diavolo, certamente
di Andrea Camilleri
Due filosofi in lotta per il Nobel, un partigiano tradito da un
topolino, un ladro gentiluomo,
un magistrato tratto in inganno dal giallo che sta leggendo,
un monsignore alle prese col
più impietoso dei lapsus, un
bimbo che rischia di essere
ucciso e un altro capace di
sconvolgere un’intera comunità con le sue idee eretiche... E
ancora: una ragazza che russa
rumorosamente, un’altra alle
prese con il tacco spezzato
della sua scarpa, una segretaria troppo zelante, una moglie
ricchissima e tante, tante donne che amano. 33 racconti di
3 pagine ciascuno: 333 e non
666, perché questo, come tutti sanno, è il numero della Bestia, e non si discute sul fatto
che mezzo diavolo sia meglio
di uno intero. In ogni racconto,
il diavolo suggella la storia con
il suo inequivocabile zampino:
nel bene o nel male, a noi lettori l’ardua sentenza.
Kay Scarpetta deve incontrare alla Georgia Prison for
Women una detenuta madre
di un diabolico killer. Kay è
determinata a far parlare la
donna per scoprire che cosa è
davvero successo al suo vice,
Jack Fielding, ucciso sei mesi
prima. È una ricerca personale
e anche professionale, dal momento che Kay sta seguendo
un’indagine che riguarda una
serie di macabri crimini che
lei è convinta abbiano a che
fare anche con la morte di Jack
Fielding. L’uccisione di un’intera famiglia a Savannah, una
giovane donna nel braccio della morte e una catena di altre
morti inspiegabili sembrano
essere tutti collegati fra loro.
Ma chi c’è dietro tutto questo
e perché? Kay Scarpetta scopre presto che questo è solo
l’inizio di qualcosa di più terribile: un complotto terroristico
internazionale. E lei è l’unica
che può fermarlo.
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | RECENSIONI
55
FUMETTI & CARTOONS
recensioni
F&C
di Salvatore Taormina (il Tao)
[email protected]
MARCELLO
La Divina Commedia
a fumetti
Foxtrot Edizioni
Cartonato
€ 12,00 a volume
(Inferno, Purgatorio, Paradiso)
In libreria e fumetteria.
Pochi forse sanno che l’autore senese esordì in campo lavorativo come bancario. Il difficile connubio tra la sua arte
satirica e l’attività di bancario
durò appena tre anni.
Per fortuna, diciamo oggi in molti, altrimenti non
avremmo mai potuto gustarci le sagaci battute sempre
presenti nelle sue
famose parodie: da
Omero a l’Eneide,
da la Gerusalemme
liberata a Guerre
Stellari tanto per citarne alcune.
Ne La Divina Commedia e in
Appuntamenti
Comics
 Torino
13/15 aprile 2012
Torino Lingotto (Via Nizza)
Una mostra principalmente
dedicata a tutti gli amanti del
fumetto, ma anche di disegni
e tavole originali. Ampi spazi
gratuiti dedicati ai giochi di
ruolo etc. etc. Presenti anche
molti rivenditori di alto e medio
antiquariato. Davvero per tutta
la famiglia.

Napoli Comics
28 aprile /1 maggio 2012
Fiera d’oltre mare
Napoli (Piazzale Tecchio)
Dopo la fiera di Lucca, il
Comicon (la Fiera del fumetto di Napoli) è considerato il
56
secondo appuntamento, specialmente per gli appassionati
del sud. La fiera di Napoli rappresenta infatti il centro fieristico di una certa rilevanza più
vicino per tutti gli appassionati
meridionali. Proiezioni di film
e cartonati animati, nonché la
presenza di numerosi autori ed
Editor stranieri contribuiscono a dare lustro a quella che
è considerata a tutti gli effetti la vera mostra del sud. Da
questo anno tutte le attività
espositive, gli incontri con gli
ospiti italiani e stranieri, e la
tradizionale mostra mercato
sono concentrate nella capiente struttura fieristica della Mostra d’oltre mare.
PASQUINI
ZACCAGNINO
RICCARDI
Gli Immortali
Associazione
“Gli amici del fumetto”
Cartonato € 16,90
In libreria e fumetteria.
particolare nel primo volume:
Inferno, Marcello dà il meglio
di sè, seguendo rispettosamente il tracciato dell’opera originale ma occhieggiando continuamente al nostro presente.
Nell’oltretomba nato dalla sua
irriverente matita Omero gioca
a mosca cieca, Cerbero mangia
alla mensa dei poveri Diavoli e
Virgilio fa, suo malgrado… il parafulmine.
Con quest’opera Marcello ha
sicuramente realizzato la più
completa, esilarante e irresistibile parodia del capolavoro
dantesco.
1811. In una vecchia locanda
nel porto di Scarborough, in
Inghilterra, si incontrano casualmente un vecchio “raccontafrottole” e un fuggiasco
marinaio con tanto (forse
troppo) denaro sonante addosso. È così che cominciano
le avventure del vecchio Jack
e del capitano Gordon alla
ricerca di un misterioso orologio che scandisce magicamente lo scorrere di un altro
tempo. E quando un oggetto
così piccolo come un orologio ti conduce ai limiti dello
spazio e del tempo, il sangue
comincia a ribollire e diviene
il succo di un frutto proibito
in un’avventura dai misteri infiniti e senza fine ai limiti dei
nostri sogni e delle… nostre
paure. Questo e molto altro
attende chiunque si imbarcherà in questa avventura, anche solo con la fantasia.
Capolavoro, da leggere tutto
d’un fiato.
ARTE, SCIENZA E COSTUME
primavera
VITRINE
La GAM di Torino propone un progetto inedito offrendo un nuovo spazio alla
giovane ricerca artistica piemontese. Una
grande parete nell’atrio sarà a disposizione
di artisti che vivono e lavorano a Torino o
in Piemonte e che si stanno distinguendo
con la loro opera nel panorama artistico
nazionale. Dopo Renato Leotta è il turno
dei gemelli De Serio.
GAM – Galleria Civica D’Arte Moderna
e Contemporanea
Via Magenta, 31 – Torino
Fino al 31/7/2012
PRESS PLAY.
L’ARTE E I MEZZI D’INFORMAZIONE
La nuova mostra alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo racconta il punto di
vista degli artisti sulla società contemporanea dei media; uno sguardo sul mondo
contemporaneo tramite le molteplici facce
con cui ci viene quotidianamente presentato sulle pagine dei giornali così come
sugli schermi delle nostre televisioni e dei
nostri pc.
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane, 16 – Torino
Fino al 6/5/2012
MOSTRE
Jobs attraverso 10 aree tematiche: dalla
fondazione della Apple nel 1976 nel garage
di casa (fedelmente riprodotto in scala 1:1)
al licenziamento dalla sua stessa azienda,
dalla creazione della Pixar al testamento
tecnologico dell’imprenditore americano.
Museo Regionale di Scienze Naturali
Via Giolitti, 36 – Torino
Fino al 15/4/2012
BUGS, DAFFY, SILVESTRO E CP. I CARTONI ANIMATI DELLA WARNER BROS
Il Museo Nazionale del Cinema ospita la
prima tappa europea di una mostra che
ha fatto il giro dei principali musei statunitensi, partendo dal MoMA di New York.
Un’imponente mole di materiali originali
dei disegnatori che hanno dato vita ai personaggi delle serie di cartoon della Warner
Bros degli anni ’50 e ’60: Bugs Bunny, Wile
Coyote, Speedy Gonzales, Tom e Jerry, Gatto Silvestro, Titti e molti altri.
Museo Nazionale del Cinema
Via Montebello, 20 – Torino
Fino al 27/5/2012
STEVE JOBS 1955-2011
Al Museo Regionale di Scienze Naturali di
Torino la prima mostra italiana dedicata
all’imprenditore californiano, inventore e
co-fondatore di Apple Inc., scomparso il
5 ottobre scorso. La mostra ripercorre la
storia umana e imprenditoriale di Steve
LE SCATOLE VIVENTI
THE LIVING BOXES
Un congegno espositivo corale dedicato
alla storia dell’arte italiana e alla storia del
Castello di Rivoli. La Manica Lunga, uno
degli spazi più curiosi del museo, ospita 20
casse “chiuse” contenenti opere d’arte della collezione del Castello e da alcune collezioni private. Una volta al mese importanti
personaggi del mondo dell’arte e della cultura apriranno e commenteranno durante
una serata-evento le opere scelte.
Castello di Rivoli
Museo D’arte Contemporanea
Piazza Mafalda di Savoia - Rivoli (To)
Fino al 29/4/12
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | RECENSIONI
57
CINEMA
MUSICA
primavera
moderna. I testi raccontano una storia che
non si sente da nessun’altra parte e la musica è la più innovativa che abbia realizzato
negli ultimi anni. Le composizioni sono tra
le migliori della sua carriera, e sia i fan della prima ora sia coloro che scoprono Bruce
per la prima volta avranno molti motivi per
amare Wrecking Ball”.
Madonna
MDNA
Il dodicesimo e attesissimo album di Madonna, che verrà rilasciato ufficialmente il
26 marzo, è trainato dal single “Give Me
All Your Luvin”. M.D.N.A. arriva quindi a
quattro anni di distanza dall’ultimo progetto discografico della bionda cantautrice americana: nell’immagine di copertina, multicolor e psichedelica, la pop star
sembra riflessa come in uno specchio
smerigliato. All’interno dell’LP troveremo
anche “Masterpiece”, brano che fa da colonna sonora al film “W.E.” e vincitore di
un Golden Globe nella categoria Best Original Song.
Bruce Springsteen
WRECKING BALL
Wrecking Ball sarà il titolo del nuovo album di Bruce Springsteen, che si abbatterà con impatto devastante sull’attuale
scena rock.
Si tratta del suo diciassettesimo album da
studio e contiene 11 nuove canzoni. Jon
Landau, storico manager di Springsteen,
ha dichiarato: “Bruce ha scavato più possibile per arrivare a questa visione della vita
58
E oggi, in quell’olimpo Samuele ci è rimasto grazie a un repertorio fatto di canzoni
preziose, all’affetto dei suoi tanti fan e,
non da ultimo, grazie alla stima di colleghi
e addetti ai lavori.
Air
LE VOYAGE DANS LA LUNE
Le fascinazioni lunari della band sono
evidenti fin dall’inizio della loro carriera,
quando pubblicarono il pluripremiato
Moon Safari, un disco che ha fatto la storia
della musica elettronica e che ha aperto la
strada a numerosi tentativi di imitazione
del sound della band. Gli Air tornano con
un suono nuovo, fatto a mano e artigianale: tutti gli strumenti sono suonati dal vivo
e questo album rappresenta una forma
d’arte molto spontanea. Il nuovo album
ha un respiro cinematografico, in quanto
è ispirato a un classico del muto: “Viaggio
nella Luna” del maestro francese Georges
Méliès.
Samuele Bersani
Psyco - 20 anni di canzoni
Samuele Bersani non è solo uno dei cantautori più brillanti della musica italiana.
E’ anche un fotografo di emozioni che,
senza assomigliare a nessuno, riesce da
anni a sorprendere e raccontare la realtà
mescolando poesia con musiche e arrangiamenti assolutamente originali, in un
caleidoscopio di immagini imprevedibili,
parole al servizio della musica e viceversa.
Sono passati 20 anni da quel primo album
che lo catapultò giovanissimo nell’olimpo
del cantautorato italiano.
Arisa
AMAMI
Nata con Sanremo 2009, dove ha vinto
con “Sincerità” (disco d’oro per l’album
e 100.000 singoli venduti) Arisa ha bissato in successo e popolarità nei big con
“Malamorenò” a Sanremo 2010. Il suo
terzo album mostra le sue qualità assolute come artista e cantante oltre che come
autrice. Un album meraviglioso realizzato
dal maestro dei maestri: Mauro Pagani.
Arisa finalmente riesce a fare il salto di
qualità che merita nel mondo raffinato ed
elegante della musica, sempre con grande personalità ed ironia. “Amami” è sicuramente l’album della svolta artistica di
Arisa, che diventerà un riferimento della
nuova musica italiana.
TEATRO
recensioni
Rigoletto
stagione
Rigoletto è un’opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di
Francesco Maria Piave, tratta dal dramma di Victor Hugo Le Roi
s’amuse (“Il re si diverte”).
I
« n quanto al titolo quando non si possa tenere Roi s’amuse che
sarebbe bello… il titolo deve essere necessariamente La maledizione
di Vallier, ossia per essere più corto La maledizione.
Tutto il soggetto è in quella maledizione che diventa anche morale.
Un infelice padre che piange l’onore tolto alla sua figlia, deriso da
un buffone di corte che il padre maledice, e questa maledizione
coglie in una maniera spaventosa il buffone, mi sembra morale e
grande, al sommo grande». Così Verdi scriveva il 3 giugno 1850 a
Francesco Maria Piave, il suo librettista, centrando già pienamente quello che sarebbe diventato il nucleo drammaturgico del suo
Rigoletto.
Le Roi s’amuse di Victor Hugo era andato in scena a Parigi nel
novembre 1832 e dopo la prima era stato sospeso per motivi di
censura: là Triboulet era il buffone di Francesco I; nell’opera, sempre per motivi di censura, dovevano sparire tutti i riferimenti al re
francese, che diventa un generico, senza nome, duca di Mantova,
e tutti i nomi andavano italianizzati. Ci fu anche una lunga diatriba sul sacco che conteneva Gilda morente e che era considerato
troppo realistico, troppo scandaloso: «non capisco perché sia tolto
il sacco! Cosa importava del sacco alla polizia? Temono dell’effet-
TEATRO
Teatro Regio,
Mercoledi 14 marzo 2012
Martedì 20 marzo 2012
to? Ma mi si permetta di dire: perché ne vogliono sapere in questo
più di me? Tolto quel sacco non è probabile che Triboletto parli
una mezz’ora a un cadavere prima che un lampo venga a scoprirlo
per quello di sua figlia» replicava il compositore. Superati tutti gli
ostacoli, Rigoletto va in scena al Teatro La Fenice di Venezia l’11
marzo 1851. Simbolo di tutti i padri verdiani, Rigoletto è tra i personaggi più amati della storia dell’opera. Fin dalla prima riscosse
un successo straordinario ed ebbe ben 21 recite. Tra le pagine più
applaudite il quartetto «Bella figlia dell’amore» nell’ultimo atto.
Anche Victor Hugo, che ascoltò una recita parigina dell’opera,
dichiarò tutta la sua ammirazione per il quartetto, sottolineando
che ai compositori era permesso far “parlare” quattro persone
insieme, cosa che ai drammaturghi era invece negato.
TEATRO REGIO
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marzo 2012 | Plus Magazine 19 | RECENSIONI
59
MAPPAMONDO
Passeggiando in bicicletta
con Due Ruote
nel Vento
Strada Reale dei Vini – e Percorsi Occitani,
un trekking di sette giorni in Val Maira per
vivere di natura, arte, architettura rurale ed
enogastronomia locale, oppure il meraviglioso e tranquillo trekking sulla collina
torinese che, con le sue “vigne”, dà la possibilità di capire meglio la storia di Torino.
di Barbara Odetto
N
el panorama dei tour operator italiani Due Ruote nel Vento si distingue per
l’originalità della proposta. I viaggi che
organizza, infatti, sono in prevalenza in
bicicletta e non interessano solo lo stivale, ma l’Europa e diversi paesi dei cinque
continenti per un totale di ventotto nazioni. Nata nel 1998 dall’esperienza diretta
di Antenore Vicari, che ha sempre amato
muoversi su due ruote e che nel tempo si
è dedicato al volontariato ambientale con
la FIAB, questa agenzia di viaggi ha come
mission il turismo ecologico e sostenibile
perché l’attenzione all’ambiente è un tema
sempre attuale che può diventare ancora
più divertente e originale se condiviso e,
perché no, unito a scenari indimenticabili.
Signor Vicari il catalogo di Due Ruote
nel Vento è ricco e articolato. Quali sono le
novità per il 2012?
Una new entry è la Bosnia Erzegovina con
le sue bellezze naturali e la splendida capitale Sarajevo. Il territorio offre scorci suggestivi come quelli dei vecchi mulini arroccati lungo il fiume Sava.
Ho visto che ci sono nuovi percorsi legati alla Liguria: ce ne parla?
Il “Profumo del mare” si aggiunge a due
percorsi già esistenti, “il mare di Imperia
e Sanremo” e “Genova e le Cinque terre” e
si snoda lungo il litorale tra Nizza e Genova; nel tour si percorrono alcuni tratti delle nuove piste ciclabili, uniche in Europa,
realizzate sul sedime della vecchia ferrovia
che corrono proprio a fianco del mare regalandoci scorci panoramici meravigliosi.
60
Avete delle proposte dedicate al nostro
territorio?
Torino e il Piemonte sono ricchi di storia e
vantano una tradizione enogastronomica
di tutto rispetto. Spesso gli stranieri visitano la nostra terra e vorrebbero conoscerla
di più, anche per questa ragione abbiamo
pensato di promuoverla. Le escursioni
sono adatte a tutta la famiglia. Tra i pacchetti proponiamo Castelli e Parchi, tre,
cinque oppure otto giorni per conoscere
le bellezze medioevali e barocche del capoluogo e scoprire i parchi della cintura
di Torino; la Corona di delizie ovvero un
itinerario storico di tre o quattro giorni
intorno a Torino, adatto anche ai bambini, per scoprire le splendide residenze sabaude volute dalla dinastia dei Savoia tra
il ‘500 e il ‘700 e considerate patrimonio
dell’Umanità. Ricordo anche l’ormai collaudato Piemonte Goloso – pensato per
chi non vive da queste parti, ma aperto a
tutti – che si articola in otto giorni e tocca
il capoluogo e altri paesi come Pinerolo,
Saluzzo, Fossano, Pollenzo, Barolo, Alba,
Asti. Interessanti sono anche Canavese Relax – una settimana all’insegna di castelli,
laghi e vigneti per degustare i prodotti della
Gli itinerari sono adatti a tutti?
Facciamo un’accurata ricerca dei percorsi
proprio per garantire la massima sicurezza. La nostra clientela è molto varia e si
compone di coppie, gruppi di amici, ciclisti esperti e preparati, ma anche di famiglie
con bambini e anziani. Le mete possono
essere individuali o di gruppo in base alle
esigenze di ognuno e in entrambi i casi noi
garantiamo sempre la migliore assistenza.
Oltre ai viaggi in bicicletta organizziamo
anche trekking, viaggi sugli sci da fondo e
viaggi con i pattini a rotelle.
Proponete anche escursioni organizzate ad hoc?
Talvolta gruppi di persone ci richiedono un
itinerario particolare e noi lo studiamo nel
dettaglio anche in funzione dei chilometri
che vogliono percorrere ogni giorno e del
tempo a loro disposizione. Proponiamo
anche gite scolastiche, pedalate in città e
viaggi incentive perché andare in bicicletta
migliora la forma fisica, favorisce lo spirito di gruppo e rispetta la natura.
Corso Tassoni 50 – Torino
Tel. 011 4372057
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MAPPAMONDO
STORIE DI VIAGGI E VIAGGIATORI
62
MAPPAMONDO
Perù
DOVE LA STORIA VIVE
“Non c’è soltanto un Perù
ma tre, paralleli tra loro: il deserto costiero, l’alta montagna e la
grande foresta; tre contrastanti zone geografiche che gli Inca
fusero in un impero. Raramente
clima e geografia hanno avuto
importanza così vitale nella formazione di una civiltà. Lungo i
tremila e più chilometri di costa
sfociano oltre quaranta vallate,
ma tra l’una e l’altra non c’è che
il vuoto del deserto”.
Scorcio di rovine lungo l’Inca Trail, l’appassionante
cammino che porta a Machu Picchu (foto di Mario Verin)
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | MAPPAMONDO
63
MAPPAMONDO
“Le popolazioni costiere costruirono case di fango
essicato al sole e le loro città più favolose altro non
erano che fango plasmato. Il sole costituiva una
minaccia costante, implacabile, e gli uomini scelsero perciò come divinità principale la luna, da cui
dipendevano i movimenti del mare.
Ma i famosi Inca non provenivano da questo ambiente; fecero la loro prima comparsa su un elevato altopiano privo di alberi, una regione di erbe
alte e ispide, infuocata a mezzogiorno e gelida la
notte: la terra dei Keshwa (quechua), letteralmente il ‘popolo della valle calda’ che diede il nome
alla loro lingua. La zona temperata andina sorge nelle terre erbose a un’altitudine di oltre 3000
metri…”
Così ci racconta von Hagen nelle pagine degli
Antichi imperi del Sole, un testo cardine per chi
vuole imparare a conoscere il mondo nel quale si
svilupparono le civiltà andine, tra le quali gli Inca.
I Quechua, gente silenziosa e laboriosa, vivono
la fatica di sempre con filosofia, amano le tradizioni, sanno che non saranno traditi dalla Pachamama – la Madre Terra – e dal dio Inti, il Sole.
Gli Inca erano riusciti in breve tempo a prevalere
su tutte le popolazioni confinanti concedendo libertà e prerogative e, dal punto di vista religioso,
sovrapposero gradualmente il culto del Sole a
quello delle divinità preesistenti presso le singole
etnie. La stessa ‘fluidità’ si ebbe nei periodi successivi alla conquista spagnola – che impose con
la croce e con la spada la religione cristiana: in
cambio della pace gli Inca semplicemente hanno vestito nuovi costumi, hanno indossato una
maschera adattandosi alla nuova vita: per sopravvivere hanno scelto il compromesso, senza
rinunciare alla propria identità, alle credenze, alla
magia. Un viaggio nel Perù di oggi è un magnifica esperienza, non è solo un percorso attraverso
i luoghi ma anche una vera e propria immersione nel passato.
Se vorrete seguirci in questa avventura potrete
partire con noi in un viaggio straordinario che
tocca le molte meraviglie del Paese. Dalla capitale Lima attraverso la Panamericana che si snoda
sinuosa lungo le coste del Pacifico, andremo a
Nasca e Paracas, luoghi di enigmatici geoglifi.
E proprio a Nasca proveremo le prime forti emozioni del viaggio: a bordo di un aereo potremo
lasciarci stupire dalle tracce enigmatiche di un
condor, un colibrì, una scimmia, e poi triangoli,
spirali, trapezi, incredibili geometrie ottenute dallo spostamento dal suolo delle piccole rocce in
64
superficie per lasciare affiorare il terreno più chiaro: proiezioni di costellazioni celesti o camminamenti rituali intatti da dodici secoli? Non saremo
forse noi a svelare l’enigma di Nasca, uno dei più
intriganti della storia, e proseguiamo, secondo
una progressione graduale, studiata per abituare il fisico a quote sempre più elevate, sino alla
prossima tappa del viaggio: Arequipa, città coloniale di raffinata eleganza. Arequipa non è solo
un salto di quota ma una vera fuga in avanti, verso una città che la leggenda vuole sia stata scelta
prima dall’Inca Mayta Capac e poi divenuta una
delle più belle città coloniali spagnole.
Le scenografie della sua preziosa architettura
ricamata nel sillar, la candida pietra vulcanica,
segna lo stile di questa città-gioiello delle Ande.
Colori solari, dagli azzurri ai rosa intensi, si incontrano nel Monastero di Santa Catalina, edificato nel 1580 per ospitare le figlie dell’aristocrazia spagnola e oggi il monumento religioso più
importante del Perù. Qui, nei giardini, nei cortili,
all’interno dei chiostri ombrosi si respira il profumo dell’antico, la quiete che cancella gli affanni e
annulla il tempo.
MAPPAMONDO
STORIE DI VIAGGI
E VIAGGIATORI
Se siete disposti
a dimenticare
ogni altro luogo già visto,
emozioni provate,
fotografie già scattate,
immagini consumate,
allora siete pronti
per vivere le emozioni
straordinarie
che può regalare un viaggio
in Perù.
In alto a sinistra – Arequipa, “La Ciudad Blanca”, dichiarata
patrimonio dell’UNESCO nel 2000. (foto di Paolo Simoncelli)
In alto a destra – Le Saline di Maras, stupefacenti
terrazzamenti utilizzati per l’estrazione del sale nella Valle
Sacra degli Inca. (foto di Carla Milone)
A fianco – Le linee di Nasca, uno degli enigmi più affascinanti
della storia dell’archeologia. (foto Archivio Il Tucano)
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | MAPPAMONDO
65
MAPPAMONDO
Capanne di canna totora sulle isole Uros, lago Titicaca.
(foto di Mario Verin)
La strada corre ora tra altopiani incisi da profonde vallate, si tuffa nel
blu di un cielo intensamente azzurro per sorprenderci con straordinari colpi di scena. Siamo nella spettacolare Valle del Colca, ricamata
come un grandioso patchwork dal
lavoro titanico dell’uomo, dove le
forze della natura hanno scavato
un solco immenso. Dicono che sia
il canyon più profondo del mondo,
di certo il doppio del più famoso
Grand Canyon del Colorado. Ma
lo spettacolo continua e proprio
dal fondo del canyon, sull’onda
di misteriose correnti ascensionali, ecco librarsi il condor, alto nel
suo volo maestoso, per poi scomparire inghiottito dalle oscure
profondità. Ci attendono gli altopiani andini e gli orizzonti blu
del Lago Titicaca. un altro nome evocativo, che emerge dalle
memorie di antichi atlanti geografici per trovare una definitiva
collocazione spaziale, e che diventa vivo. Saliamo a bordo di una
piccola imbarcazione per raggiungere le isole degli Uros, le cosiddette “Isole galleggianti” oggi abitate da una popolazione di
lingua Aymarà che nulla ha a che fare con l’etnia Uros ma che
ripropone sistemi di vita caratteristici di questa popolazione
ormai scomparsa. Quando si approda il suolo oscilla impercettibilmente. È una strana sensazione, si sente lo sciabordìo
dell’acqua che gorgoglia sotto i piedi emergendo dall’intreccio
di canne palustri. È la tótora, il segreto del lago. Di tótora è fatto
il suolo ancorato a piccole isole, di canna totóra le case, le piccole e leggere imbarcazioni che hanno ispirato Thor Heyerdahl,
giunto al Titicaca per studiare le abitudini di queste piccole comunità e la struttura delle loro strane barche ed arrivare a produrne un esemplare, il celebre Kon-Tiki con il quale attraversò il
Pacifico dalle coste peruviane alla Polinesia.
Abbracciato dalla Bolivia e dal Perù, il Titicaca è il lago dei primati: il più alto in quota - 3827 metri – e il più esteso lago navigabile
con i suoi 8300 chilometri quadrati. Lontane, nel cuore di questo
immenso specchio d’acqua, una trentina di isole ospitano indios che vivono di pesca e di caccia agli uccelli lacustri. In una
di queste, Taquile, lo sguardo spazia sulla superficie color blu
cobalto delimitata da una costa bizzarra e frastagliata. L’isola è
abitata da una comunità di agricoltori e tessitori che conservano
antiche tradizioni. I tessuti di Taquile sono prodotti prevalentemente dagli uomini, mentre le donne si dedicano soprattutto
all’agricoltura; queste straordinarie lavorazioni artigianali sono
state recentemente inscritte nella lista del “Patrimonio immateriale dell’Umanità” dell’UNESCO per la loro fattura originale
ed i complessi motivi simbolici. Con un’altra ora di navigazione
da Taquile si può raggiungere Suasi, un’isola privata, un vero e
proprio paradiso immerso nella quiete. Qui sorge il Lodge Casa
Andina di Suasi. Tutto qui è all’insegna della natura, dall’utilizzo
della pietra, dell’adobe e canne di totóra nella costruzione, al riscaldamento con pannelli solari.
66
Come lasciarsi incantare
da questi luoghi magici,
perdersi nei labirinti del tempo,
nei vortici lussureggianti
di una natura ineguagliabile:
non enigmi né misteri,
solo la perfetta armonia
di chi vive ai confini con il cielo.
MAPPAMONDO
Indio di etnia Aymarà.
(foto di Francesco Barbero)
STORIE DI VIAGGI
E VIAGGIATORI
La tradizione si ritrova, all’interno, nei decori degli ambienti comuni e delle
camere, tutte con una vista spettacolare sul lago. Non lontano dalla sponda
peruviana del Titicaca c’è poi un altro luogo incantevole: la necropoli di
Sillustani, dove una piccola selva di chullpas, torri funerarie ispirate ad un
simbolismo fallico, domina dall’alto di un promontorio le acque del lago
Umayo. Un posto magico questo, ricco di metalli, carico di energia: nessun
luogo veniva scelto a caso nel Perù antico.
Quanto sia compenetrato il mondo incaico – carico di spiritualità e di valori
legati al mondo sovrannaturale e magico – con quello coloniale, come si sia
sviluppato un atteggiamento sincretistico che ha coniugato il culto della Pachamama con il cattolicesimo, si può scoprire a Cusco, centro del potere
temporale e spirituale dell’Inca, città che ancora oggi ha un fascino incantatore. Città che racchiude, in una splendida conca, poderose fortificazioni:
pietre ciclopiche, costruzioni fatte per sfidare il tempo, le insidie dei terremoti, la follia dei conquistatori. Si avvicina a grandi passi il punto-chiave di
tutto il viaggio: l’arrivo a Machu Picchu, icona delle civiltà andine, traguardo sognato da ogni viaggiatore. Would anyone believe what I have found?
Qualcuno riuscirà a credere a ciò che ho scoperto? Si può solo immaginare
l’emozione travolgente che Bingham dovette provare nel momento in cui
giunse a scoprire le rovine della città di Machu Picchu. Oggi, a distanza di
cento anni dalla scoperta, permane un senso di conquista nel raggiungere
la città un po’ alla volta in treno, in bus o a piedi, percorrendo l’antico
sentiero inca attraverso la selva, che culmina – quasi come sapiente coup
de théatre - con il grande scenario delle rovine sul fondale maestoso delle
montagne. La magnificenza e l’irraggiungibilità hanno preservato dalle aggressioni degli uomini e del tempo questo sito posto a 2400 metri di altitudine, racchiuso e protetto da una corona di montagne: tutto fa pensare che
fosse un luogo sommamente sacro, e proprio questa connotazione aiutò a
Qui sopra – Uno scorcio della leggendaria cittadella di Machu Picchu. (foto di Mario Verin)
A fianco – Le enigmatiche torri funerarie di Sillustani si stagliano su un poggio
che domina le acque azzurre del lago Umayo. (foto Willy Fassio)
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | MAPPAMONDO
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MAPPAMONDO
Una spettacolare visione d’insieme della cittadella di Machu Picchu,
la “città perduta” degli Inca aggrappata a 2400 metri di altezza ad
un maestoso sperone di roccia. (foto di Mario Verin)
mantenerne segreta l’esistenza. Ma proseguiamo il viaggio,
anche se è difficile lasciarsi alle spalle la forza magnetica che
le rovine nella foresta ci hanno comunicato.
Potremmo raccontarvi ancora moltissimo del Perù, altri paesaggi, altre suggestioni: l’oceano verde delle foreste dell’Amazzonia, i nascosti recessi delle culture preincaiche, i colori
del barocco di Trujillo o le argille dell’antica Chan Chan e
mille altre pagine meno note delle grandi civiltà andine.
Ma non lo faremo. Vogliamo lasciarvi con altre impressioni,
più leggere, come il suono del sikus, che si leva altissimo,
echeggia nelle vallate, si propaga nell’aria rarefatta di queste
altitudini. Affascinante il timbro soffiato, profondo, dalle difficili modulazioni, che tocca il cuore e richiama alla mente
un mondo arcaico e pagano che ancora si sente scorrere
sotterraneo, dietro l’apparente sottomissione alle regole
imposte dai conquistadores. Il popolo andino ha scelto il
compromesso, in cambio della pace ha indossato una maschera, ma non ha rinunciato alla propria identità, alle credenze, alla magia: la musica qui è melodia altissima, è una
scala gettata da questo mondo al Cielo, in onore del Sole e
della Luna.
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Qui sopra – Le rovine
della fortezza di Pisac,
pregevole esempio di
architettura incaica,
sorvegliano la Valle Sacra
degli Incas. (foto di Paolo
Simoncelli)
Per informazioni e prenotazioni
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68
A fianco – Il condor delle
Ande nei cieli del Canyon
del Colca, di cui sfrutta
le misteriose correnti
ascensionali.
(foto PromPerù)
MAPPAMONDO
STORIE DI VIAGGI
E VIAGGIATORI
Informazioni utili
Documenti e formalità per l’ingresso in Perù
Passaporto con validità minima sei mesi dalla
data di partenza.
Non è richiesto il visto di ingresso.
Differenza oraria
6 ore in meno quando in Italia vige ora solare.
7 ore in meno quando in Italia vige ora legale.
Parlare in Perù
Lingue ufficiali lo spagnolo (castigliano) e il quechua. Lo spagnolo è diffuso in tutto il Paese, il
quechua nelle regioni andine. Nel dipartimento
di Puno e nella zona del lago Titicaca si parla anche l’aymarà.
Moneta
La moneta ufficiale è il Nuevo Sol (PEN).
1 Euro = 3,40 PEN - 1 USD = 2,67 PEN al cambio
del gennaio 2012.
È consigliabile portare con sé valuta in Dollari
americani. Banche, Uffici di Cambio e la maggior
parte degli esercizi commerciali delle principali
città o località più frequentate dal turismo accetta le carte di credito più conosciute e diffuse.
Corrente elettrica
Il voltaggio varia, a seconda delle località, tra i
110 e 220 volts. Si consiglia di munirsi di un adattatore di tipo americano a lamelle piatte.
Consigli sanitari
Un viaggio in Perù implica sempre la visita della
zona andina. È infatti sulle Ande, ad altitudini
in media fra i 2000 e 3000 metri che sorgono
alcune tra le località più interessanti dal punto
di vista storico-archeologico, ed è qui che si possono cogliere paesaggi scenografici e di rara bellezza. A coloro che soffrono di malattie cardiocircolatorie, ipertensione o problemi respiratori è
consigliata una visita medica di controllo prima
di intraprendere il viaggio. Il Tucano Viaggi predispone le tappe degli itinerari in modo da favorire
il più possibile un graduale acclimatamento.
Infrastrutture turistiche: alberghi e ristoranti
In Perù oggi il turista può contare su nuove strutture ricettive di grande fascino attraverso il recupero di dimore storiche coloniali trasformate con
gusto e sapienza in bellissimi hotel di charme.
Quando andare
Il Perù è una destinazione per tutto l’anno. In linea generale il periodo migliore per il viaggio, con riferimento alle tre zone climatiche del Perù (la costa, la zona andina e l’Amazzonia) va da aprile a giugno.
Aree
climatiche
Inverno australeEstate australeStagioni
(giugno - settembre)
(dicembre - aprile)
intermedie
Costa
presenza di garua,
tempo soleggiato,
desertica
temperature fredde
temperature calde
presenza di garua nelle
prime ore del mattino,
temperature miti
Ande centrali
assenza di precipitazioni
possibilità di precipitazioni,
cieli tersi, temperature
temperature miti
fredde
clima primaverile,
precipitazioni occasionali,
temperature miti
Amazzonia
clima tropicale, temperature
mediamente calde
clima tropicale, temperature
mediamente calde
clima perturbato,
temperature elevate
Gastronomia peruviana
In fatto di gastronomia e ristorazione il Perù è
veramente una scoperta. La gastronomia peruviana ha ottenuto un grandissimo successo in
quella che è una vetrina dell’alta cucina internazionale, il “Madrid Fusion”: Le interpretazioni
curatissime degli elementi base della cucina tradizionale - che accontentano anche i più esigenti
palati europei - si trovano in eccellenti ristoranti
di Lima e Cusco, nonché in alberghi e lodge di
ottimo livello.
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | MAPPAMONDO
69
ITINERARI
testi Barbara Odetto
foto Alessandro Lercara
Terra ricca di cultura,
arte e tradizioni
enogastronOmiche,
il Piemonte è meta
di un turismo
internazionale.
Poco distante da Torino
ci sono paesi e borghi
interessanti,
tutti da scoprire.
La prima tappa di questo
viaggio è Saluzzo.
Piemonte, secondo noi...
Una giornalista e un fotografo
alla scoperta del territorio T
ra le cittadine della Provincia di
Cuneo, Saluzzo è sicuramente una
delle più ricche di storia.
Nonostante vanti alcuni resti di epoca
romana, le prime testimonianze scritte
risalgono ad un atto del 1028 in cui è
citato un possedimento del marchese
di Torino, Olderico Manfredi.
Il Marchesato di Saluzzo fu così importante che contese ai Savoia il predominio del Piemonte e divenne uno
stato regionale. Durante il Regno di
Sardegna fu capoluogo di provincia
e con il Regno d’Italia divenne invece
capoluogo del circondario e sede della
sottoprefettura.
Il centro storico ai piedi della collina,
un tempo racchiuso da una duplice
cinta muraria, ricorda il passato glorioso di Saluzzo che ha conservato intatti
alcuni edifici della fine del 1400.
Incastonata tra il Monviso e la Valle Po,
la cittadina è il punto di partenza per
gite interessanti che regalano panorami indimenticabili. Oltre all’ascensione alla vetta più alta delle Alpi Cozie, da
70
ITINERARI
non perdere è il Buco di Viso: un traforo voluto
da Ludovico II nel 1474 sia per favorire l’accesso al Delfinato e alla Francia sia per ridurre il
viaggio alle carovane del sale provenienti dalle bocche del Rodano. Della galleria – che sul
versante italiano è a quota 2882 metri – oggi
si possono visitare 75 metri, ma è bene essere
muniti di scarpe comode e torcia per evitare le
piccole frane e i tratti ghiacciati.
Per chi al trekking preferisce le passeggiate nel
centro storico, Saluzzo offre splendidi palazzi,
monumenti e musei, ma anche boutique e
negozi di alto livello. Polo dedicato all’arte, la
città è conosciuta in Italia per la tradizione antiquaria, che vanta botteghe prestigiose come
il laboratorio di restauro dell’antiquario Michele Capellotti e che ospita ogni anno la mostra
nazionale di antiquariato. La vocazione creativa saluzzese è testimoniata anche dalla Scuola
di Alto Perfezionamento Musicale: un edificio del 1400, un
tempo monastero delle monache Domenicane, oggi college
della musica e delle nuove tecnologie. Proprio perché ospita tanti giovani, il centro ha una vita notturna frizzante e
divertente composta da locali per aperitivi, cena e after dinner. Uno dei più trendy è Le quattro stagioni d’Italia, sotto i
famosi “Porti Scur”: raffinato e moderno, il ristorante dedica
grande attenzione ai particolari e alla qualità delle materie.
Dall’alba al tramonto, quindi, Saluzzo offre un ventaglio di
proposte che soddisfano i visitatori in qualunque periodo
dell’anno.
Dove dormire
San Giovanni Hotel Resort
Sito nell’antico convento della chiesa di San
Giovanni, l’hotel di charme si compone di tredici camere e due suites, le stesse che un tempo
ospitarono i Cistercensi e i Domenicani, che si
affacciano sul chiostro della chiesa e sul panorama della città. Allo stile sobrio e agli affreschi
della Sala Capitolare e del Refettorio – location
ideale per ricevimenti e meeting – si unisce il
comfort delle moderne strutture ricettive, per
un perfetto mix di storia e innovazione.
L’hotel ospita l’elegante e scenografica Trattoria del Convento che propone un menu attento alle tradizioni enogastronomiche del
territorio.
Appuntamenti
Dal 14 al 22 aprile
XIV settimana della cultura
Dal 18 al 27 maggio
Mostra dell’antiquariato
Dal 20 aprile all’1 giugno
Saluzzo Arte
SAN GIOVANNI HOTEL RESORT
Via San Giovanni 9/A – Saluzzo
Tel. 0175 45420 - 0175 42520
[email protected]
www.sangiovanniresort.it
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | ITINERARI
71
VISITE GUIDATE
Scoprire Torino
di Giuliana Rebaudo
Come di consueto continua,
anche nel 2012, il percorso di visite guidate
dedicate alla storia, all’arte, alla cultura
del territorio torinese e non solo.
Molte nuove proposte hanno preso spunto
dalle richieste degli associati
e alcuni itinerari vengono ripresentati
per coloro che non sono riusciti
a partecipare nelle scorse stagioni.
I gruppi sono organizzati
con un massimo di 25 persone.
Tutte le date e gli orari indicati saranno
confermati nel momento
in cui saranno costituiti i gruppi.
Mostra temporanea
“Van Gogh e il viaggio di Gauguin”
Palazzo ducale - Genova
Visita guidata alla mostra allestita nelle
sale storiche di Palazzo ducale di Genova,
dedicata al tema del viaggio, inteso nelle
più diverse accezioni: come esplorazione
geografica, come spostamento fisico o percorso nell’interiorità. L’esposizione, composta da 80 capolavori della pittura europea e
americana del XIX e XX sec. provenienti da
musei di tutto il mondo, riconosce la centralità della figura di Van Gogh nell’arte dei
due secoli considerati. Dell’artista olandese
sono presenti quaranta capolavori mentre
di Gauguin è presente il celebre dipinto “Da
dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?”
prestato dal Museo di Boston. L’arte europea è documentata da alcuni capolavori
della pittura romantica (Friedrich e Turner),
impressionista (Monet), delle avanguardie
storiche (Kandinsky) e del Novecento italiano (Morandi), mentre l’arte americana è testimoniata, tra gli altri, da E. Hopper. Dopo
la visita alla mostra e il pranzo libero, i partecipanti potranno compiere una passeggiata
nelle vie storiche di Genova che si concluderà con la visita della Villa Doria.
domenica 11 marzo
Orario: ingresso mostra ore 11,30
ingresso villa Doria ore 15,30.
Costo totale: € 40,00 a persona
72
Castello del Valentino
Visita guidata al castello del Valentino, costruito a partire dal XVI secolo, e in seguito
trasformato e ampliato, per volontà di Cristina di Francia, moglie di Vittorio Amedeo
I, da Carlo e Amedeo di Castellamonte: al
gusto francese della madama reale si devono i tetti a falde inclinate.
Decaduta a partire dalla morte di Cristina
di Francia, la residenza ebbe successive
destinazioni d’uso: scuola di veterinaria nel
periodo francese, caserma nel 1824, scuola
di applicazione per gli ingegneri dal 1859,
infine sede della facoltà di Architettura del
Politecnico di Torino. Le stanze al piano
nobile conservano importanti decorazioni
seicentesche ad affresco e a stucco dorato
o bianco.
sabato 31 marzo
Orario: dalle ore 9,30 alle 11,00 circa
ritrovo davanti al cancello del
Castello del Valentino,
viale Mattioli 39, Torino
(davanti a corso Marconi).
Costo: da definire
VISITE GUIDATE
e non solo
Palazzo Carignano
Visita guidata agli Appartamenti barocchi di
Palazzo Carignano progettato nella seconda metà del Seicento da Guarino Guarini e
considerato uno dei capolavori del Barocco
europeo, riaperto al pubblico nel 2011 dopo
oltre mezzo secolo.
Si potranno visitare l’Appartamento di Mezzogiorno, noto anche come “Appartamento
dei principi” e famoso per lo splendore delle
boiseries e degli specchi che ne rivestono
le pareti, l’Appartamento di Mezzanotte,
lo scalone monumentale, che conduce al
Parlamento Subalpino, visibile nel percorso,
ed anche alcune zone da sempre chiuse al
pubblico, come le scale elicoidali su piazza
Carignano e i suggestivi sotterranei. Inoltre
si potranno ammirare gli affreschi di Stefano Maria Legnani detto il Legnanino (16611713), l’autore di quasi tutte le decorazioni a
fresco di Palazzo Carignano.
domenica 22 aprile
Orario: dalle ore 10,00 alle ore 11,00 circa
Ritrovo dieci minuti prima nell’atrio
di Palazzo Carignano,
via Accademia delle Scienze n. 5.
Costo: da definire
Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus
tel. 011 5611153 – [email protected]
Museo dell’Automobile
Visita guidata al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, riaperto al pubblico nel
2011, dopo un accurato intervento di ristrutturazione e ampliamento della sua sede storica, realizzata da Amedeo Albertini negli
anni ’50.
La sua rara collezione è costituita da oltre
180 automobili, realizzate da ottanta case di
produzione diverse, europee e americane,
che documentano l’evoluzione dell’automobile sul piano tecnico e culturale dalla metà
dell’Ottocento ai giorni nostri.
L’esposizione delle macchine è integrata da
immagini d’epoca, da sequenze di film e da
allestimenti scenografici che assumono la
qualità di evocazione degli aspetti vitali, storici e culturali, che l’automobile ha assunto
nel corso del XX secolo.
domenica 13 maggio
Orario: dalle ore 10,00 alle 12,00 circa
ritrovo 10 minuti prima
all’ingresso del Museo
in corso Unità d’Italia 40.
Costo: da definire
Accademia delle Scienze
Visita guidata alla storica sede dell’Accademia delle Scienze di Torino, sita in un’ala del
palazzo ex Collegio dei Nobili. Istituita nel
1783 con regie patenti da re Vittorio Amedeo
III di Savoia, con il titolo di Accademia Reale, ha assunto un ruolo di primo piano nella
storia universale della scienza e della tecnologia, mantenendo inalterato il suo prestigio
fino ai giorni nostri. Sarà possibile visitare la
settecentesca sala delle riunioni, nota come
sala dei Mappamondi, che deve il nome ai
due preziosi globi seicenteschi conservati
al suo interno, affrescata con motivi legati alle scienze coltivate in Accademia, e La
Sala dei Cataloghi, la cui volta ottocentesca,
è decorata con motivi tratti dall’ornitologia.
La presenza di un funzionario renderà possibile la visione di alcuni volumi rari, appartenenti allo straordinario patrimonio librario
dell’Accademia.
giovedì 7 giugno
Orario: dalle ore 18,00 alle 19,30 circa
Ritrovo dieci minuti prima
in via Accademia delle Scienze 6.
Costo: da definire
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | PROPOSTE FABI PLUS
73
APPUNTAMENTI
CONFERENZE
Gli appuntamenti si svolgono presso la sede di Via Guarini 4 a Torino nelle
date sotto indicate dalle ore 18,00 alle ore 19,30.
La partecipazione è gratuita per gli associati e loro familiari.
Al termine di ogni conferenza viene offerto un aperitivo ai partecipanti.
Per prenotazioni rivolgersi a FABI Plus tel. 011 5611153 – [email protected]
13/03/2012
Varici a 360° - Nuove tecniche, risoluzioni ambulatoriali e prevenzione.
Relatore: Dr. Jean Pierre Candido
Responsabile Raggruppamento di
Chirurgia Generale della Casa di Cura
“Sedes Sapientiae”.
27/03/2012
Implantologia e Chirurgia orale: le
nuove frontiere.
06/03/2012
Approccio olistico nei confronti
dell’essere umano e della sua salute.
Relatore: Dr. Riccardo Bussolo
Studio Medico Colletta
Centro Polispecialistico
e Centro Odontoiatrico
74
Relatore: Dr. Rudy Lallo
Medico Dentista – Specializzato in Implantologia e Chirurgia Orale - Odontoiatria Laser.
17/04/2012
La sindrome metabolica e il sovrappeso: come sconfiggerli.
Relatore: Dr.ssa Etta Finocchiaro
Medico Chirurgo Specialista in Dietologia e Scienza dell’Alimentazione.
08/05/2012
I benefici del Tocco Armonico,
un profondo rilassamento
dello stato vitale con immediati
benefici a livello psichico, fisico
ed emozionale.
Relatore: Margherita Cerrato
Operatrice del Tocco Armonico.
15/05/2012
La Naturopatia, per raggiungere
un benessere fisico e mentale
e anche una professione innovativa
e interessante.
Relatore: Dr. Rudy Lanza
fondatore della Naturopatia in Italia –
titolare della prima scuola di Naturopatia tradizionale.
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DOTTOR JEAN PIERRE CANDIDO
Responsabile Raggruppamento di Chirurgia Generale della Casa di Cura “Sedes Sapientiae”. Specializzato in Chirurgia Vascolare.
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DOTTOR RUDY LALLO
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DOTTORESSA ETTA FINOCCHIARO
Medico Chirurgo Specialista in Dietologia e Scienza dell’Alimentazione.
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marzo 2012 | Plus Magazine 19 | CONVENZIONI
79
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Istituto di Naturopatia Rudy Lanza
80
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SILVIA TACCONI
Personal Chef, cucina a domicilio, banqueting e organizzazione eventi
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sconto del 10%
Cell. 347 7367727
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www.cucinanonnapapera.it
SIRT
Un bagno di benessere.
Per gli associati FABI Plus sconto 10%
Corso Verona 5-10 – Torino
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Tel. 011 2489914 – Fax 011 284038
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SISTEMI HS PROGETTO ANTARES
Prodotti informatici
Per gli associati FABI Plus vendita
on-line di prodotti informatici e di telecomunicazione tramite l’apposito link
ospitato nel sito www.nani.it/fabiplus.
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Tel. 011 4049405 – Cell. 335 8063960
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quali non verrà applicato alcun
diritto di iscrizione
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Tel. 011 5617061 - Fax 011 5158105
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Piazza Solferino 14/G – Torino
Tel. 011 5625080
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TEATRO REGIO
Per gli associati FABI Plus sconto del
10% sul prezzo dei singoli biglietti d’ingresso agli spettacoli di Lirica e Balletto
Piazza Castello 215 – Torino
Tel. 011 8815241
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marzo 2012 | Plus Magazine 19 | CONVENZIONI
81
GITE
gite
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rivolgersi a FABI Plus Tel. 011 5611153
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11 MARZO 2012 – GENOVA
Gita in pullman
Con formazione di 2 gruppi di max 25 persone che a scelta
(per limite di posti) potranno optare per le seguenti attività:
Gruppo 1
al mattino visita guidata con la Prof.ssa Rebaudo alla
Mostra temporanea “Van Gogh e il viaggio di Gauguin” a
Palazzo Ducale e al pomeriggio visita guidata a Villa Doria.
Quota individuale di partecipazione: € 40,00
Gruppo 2
visita all’Acquario di Genova, una delle attrazioni più
visitate d’Italia, adatto a tutta la famiglia, con sorprendenti
creature sottomarine e habitat ricchi di fascino.
Quota individuale di partecipazione: € 30,00
15 APRILE 2012 – CANDIA
Una giornata al lago
Ospiti della struttura Canottieri in Candia sulle verdi rive del
lago, dal 1995 protetto come Parco Naturale di interesse
Provinciale. Qui le mamme potranno passare una giornata
in tutto relax, mentre i bambini potranno salire su canoe e
kayak sotto l’assistenza di istruttori qualificati, muovendo
i primi passi con semplicità e sicurezza nel luogo ideale per
avvicinarsi a questo tipo di sport. La struttura confina con
il Parco Avventura “Anthares World” che in questa stagione
potrebbe essere aperto.
26-27 MAGGIO 2012 - VENEZIA
Gita in pullman in occasione della Vogalonga
Week-end dedicato alla visita della città e delle isole lagunari che culminerà con la 38° edizione della Vogalonga, che
vede centinaia di imbarcazioni provenienti da tutto il mondo ingaggiarsi in una gara che attraversa il Canal Grande
per terminare nel bacino di San Marco.
L’indiscutibile fascino della partenza, il percorso mozzafiato
e il clima umano particolare caratterizzano questa manifestazione internazionale, ideata negli anni 70, in cui almeno
per qualche ora il traffico acqueo causato dalle barche a
motore lascia il posto alle imbarcazioni a remi.
82
SPETTACOLI
Tramite il circuito ticket.it
vendita di biglietti per gli
spettacoli:
Per prenotazioni e ritiro biglietti
rivolgersi a FABI Plus – Tel. 011 5611153 – [email protected]
GIORGIA
Torino
Palaolimpico Sala Teatro
10 marzo 2012 – ore 21.00
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Torino – Palaolimpico ex Isozaki
21 aprile 2012– ore 21.00
1° anello numerato € 57,50
2° anello numerato frontale € 46,00
2° anello non numerato € 34,50
1° anello numerato € 34,50
2° anello numerato frontale € 28,75
Platea A € 57,50
Platea B € 46,00
LA NOTTE
DELLA PARANZA
Torino
Hiroshima Mon Amour
24 marzo 2012 – ore 22.00
Posto unico € 11,50
FIORELLA MANNOIA
Torino – Palaolimpico
ex Isozaki – sala teatro
4 aprile 2012 – ore 21.00
NEGRAMARO
Torino – Palaolimpico ex Isozaki
18 maggio 2012– ore 21.00
1° anello numerato € 46,00
2° anello numerato frontale € 40,25
Parterre € 37,95
2° anello non numerato € 34,50
1° anello numerato € 34,50
2° anello numerato frontale € 28,75
Platea A € 57,50
Platea B € 46,00
LITFIBA
Torino – Palaolimpico
ex Isozaki
20 aprile 2012 – ore 21.00
1° anello numerato € 48,30
2° anello numerato frontale € 34,50
2° anello non numerato € 32,20
Parterre € 40,25
SUBSONICA
Torino – Palaolimpico ex Isozaki
26 aprile 2012– ore 21.00
Tribuna non numerata
posto unico € 23,00
BIAGIO ANTONACCI
Torino – Palaolimpico ex Isozaki
26 maggio 2012– ore 21.00
2° anello numerato frontale € 43,70
2° anello non numerato € 34,50
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | SPETTACOLI
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È gradito appuntamento
L’ESPERTO FISCALE RISPONDE
Paolo Quaglia, responsabile della sezione fiscale della Nova Labor
Servizi /Caaf Fabi srl, collabora con la nostra rivista per rispondere
ai quesiti posti dai lettori relativi a redditi, detrazioni e deduzioni
inerenti alla compilazione del Modello 730. Potete inviare le vostre
domande a [email protected].
Desidero sapere se l’indicazione del prodotto semplicemente come “omeopatico” o con dicitura abbreviata è valida ai
fini della detrazione delle spese per l’acquisto di medicinali.
Luciana - Unicredit
Per beneficiare della detrazione Irpef
del 19% sulle spese sostenute per l’acquisto di medicinali occorre essere in
possesso della fattura o dello “scontrino parlante” che indichi la natura (“farmaco” o “medicinale”), la quantità del
prodotto acquistato e il codice fiscale
del destinatario del prodotto. I documenti di spesa rilasciati per l’acquisto
di medicinali consentono di fruire dei
benefici Irpef anche se non riportano la
dicitura “farmaco” o “medicinale”, ma
indicano la natura del prodotto attraverso sigle, abbreviazioni o terminologie chiaramente riferibili ai farmaci.
In particolare, riguardo alle indicazioni
“omeopatico”, il Dlgs 219/2006 riconosce la natura di medicinale ai prodotti omeopatici: l’indicazione sullo
scontrino della natura del bene acquistato si considera soddisfatta anche
nelle ipotesi in cui il documento di spesa, in luogo della dicitura “farmaco”o
“medicinale”, riporti la dicitura “ome-
opatico”. Per quanto concerne le altre
diciture, l’indicazione “med.” o “f.co.”,
intese nella accezione comune come
abbreviazione delle parole medicinale
o farmaco, equivalgono alla menzione
per esteso di tali termini.
Analogamente, la dicitura ticket soddisfa l’indicazione della natura del
prodotto acquistato, potendo essere
riferita soltanto a medicinali erogati dal
servizio sanitario.
◆◆◆
È detraibile la spesa per l’asilo nido in
una struttura privata? Ai fini della detrazione come va documentato il pagamento?
Igor - Montepaschi
La detrazione del 19% delle spese sostenute per il pagamento delle rette
relative alla frequenza del bimbo nell’asilo nido è possibile anche in caso di
struttura privata se la stessa svolge l’attività prevista dalla legge, ossia è diretta a garantire la formazione e la socializzazione di bambini di età compresa
tra i tre mesi e i tre anni. Qualunque
sia il tipo di istituto, quindi, deve essere autorizzato espressamente per lo
svolgimento di questo tipo di attività.
Il limite di spesa sul quale calcolare la
detrazione è di 632 euro per ciascun figlio. La detrazione spetta in relazione
alle spese sostenute nel periodo d’imposta, indipendentemente dall’anno di
frequenza al quale si riferiscono.
La spesa può essere documentata con
fattura, bonifico bancario o postale, ricevuta o quietanza di pagamento e va
divisa tra i genitori in base all’onere da
ciascuno sostenuto. Se il documento
di spesa è intestato al bambino o a uno
solo dei coniugi, si può annotare sullo
stesso la percentuale di spesa imputabile a ciascuno dei genitori.
◆◆◆
Le spese sostenute per l’iscrizione ai conservatori di musica sono detraibili dal
reddito?
Maddalena
I conservatori di musica e gli istituti
musicali pareggiati, ai sensi della legge 508/1999, sono equiparati alle università, in quanto sedi primarie di alta
formazione, di specializzazione e di
ricerca nel settore artistico e musicale.
L’equiparazione non sussiste per gli
istituti musicali privati.
Pertanto, le spese sostenute per l’iscrizione ai corsi istituiti ai sensi del Dpr
212/2005 presso i conservatori di musica e gli istituti musicali pareggiati risultano detraibili nella misura del 19%
al pari delle spese sostenute per l’iscrizione ai corsi universitari.
Le spese sostenute per l’iscrizione ai
corsi di formazione relativi al precedente ordinamento possono, invece,
considerarsi equiparabili a quelle sostenute per la formazione scolastica
secondaria.
Non beneficiano della detrazione Irpef
le spese per l’iscrizione agli istituti musicali privati.
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | GLI ESPERTI RISPONDONO
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L’ESPERTO IMMOBILIARE RISPONDE
Il Dottor Cesare Furbatto, titolare dell’omonimo studio immobiliare
torinese, collabora con la nostra rivista per dare la possibilità ai lettori di avere risposte esaustive alle domande inerenti il settore casa.
Potete inviare le vostre richieste a [email protected].
Mi chiede il Sig. Gianluca di Volpiano:
Ho fatto un compromesso per l’acquisto
di un appartamento e abbiamo previsto
il rogito notarile fra 8 mesi.
Per varie ragioni non mi fido del venditore. Posso tutelarmi in qualche modo?
In effetti, tra il compromesso e l’atto il
venditore potrebbe subire delle azioni
sull’immobile (pignoramenti, atti di citazione, ipoteche giudiziali).
È possibile tutelarsi con la “trascrizione del preliminare” che produce effetti
“prenotativi” e neutralizza eventuali
trascrizioni o iscrizioni pregiudizievoli
successive alla trascrizione.
La registrazione del preliminare è obbligatoria e se sì entro quanto tempo va fatta?
La registrazione del compromesso è
obbligatoria e va fatta entro venti giorni
dalla firma del preliminare.
Cosa succede se il venditore fallisce prima dell’atto notarile?
La decisione spetta al curatore fallimentare il quale potrà decidere di dare
esecuzione al contratto (in questo caso
l’acquirente provvederà al saldo prezzo
nei tempi fissati) o in alternativa di non
dare esecuzione al contratto (in questo
caso l’acquirente avrà diritto al rimborso
di quanto anticipato al compromesso).
◆◆◆
La Sig.ra Lorena vorrebbe sapere:
Per vendere un immobile occorre rendere
conformi gli impianti (elettrico, gas, riscaldamento)?
No, non è obbligatorio ma, per evitare
spiacevoli fraintendimenti con la parte
acquirente, è consigliabile indicare sul
compromesso se la proprietà garanti-
sce o meno la conformità degli impianti.
◆◆◆
Scrive il Sig. Giuliano:
Per il 2012 sono stati prorogati gli incentivi fiscali per la ristrutturazione?
Anche per il 2012 è confermata la possibilità di detrazione fiscale IRPEF del
36%, ripartita in 10 anni, per interventi
di recupero edilizio.
Gli interventi agevolabili, per un importo massimo di € 48.000 riguardano
principalmente:
a)lavori di manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo o ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità residenziali;
b)interventi relativi alla realizzazione di
autorimesse o posti auto pertinenziali;
c)interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche e
al contenimento dell’inquinamento
acustico. È inoltre confermata la detrazione IRPEF del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica
(in particolare: sostituzione di finestre e infissi, interventi di coibentazione, installazione di pannelli solari
ecc.).
◆◆◆
È obbligatorio mettere le valvole termostatiche?
Il “Piano Regionale per la qualità dell’aria” (consultabile alla pagina web http://
www.regione.piemonte.it//ambiente/
aria/home.htm) prevede che tutti gli
edifici costruiti prima del 18/07/1991
con impianti di riscaldamento centralizzati debbano dotarsi, obbligatoriamente entro il 01/09/2012 di sistema di termoregolazione e contabilizzazione del
calore (valvole termostatiche) per ogni
singola unità abitativa.
86
L’AVVOCATO RISPONDE
Pubblichiamo alcuni dei quesiti posti dai nostri lettori all’avvocato
Giuseppina Verduci alla quale abbiamo chiesto, per ciascuno di essi,
di esprimere il suo parere. Come al solito tra le richieste pervenute in
redazione si è cercato di scegliere quelle con una valenza di interesse
generale. Potete inviare le vostre domande per l’avvocato Verduci direttamente a [email protected].
Scrive il sig. Antonio
Sono proprietario dei muri di un negozio, oggi destinato ad attività di bar, con
contratto di locazione commerciale 6+6.
Vorrei sapere se e come posso dare la
disdetta alla prima scadenza, o se devo
comunque aspettare il dodicesimo anno.
Caro Antonio, il locatore di un immobile
destinato ad uso commerciale può recedere alla prima scadenza, cioè decorsi i
primi sei anni, soltanto per gravi motivi,
espressamente individuati dalla legge
392/78 e, segnatamente:
–nel caso in cui il locatore intenda adibire l’immobile ad abitazione propria
o del coniuge o dei parenti entro il
secondo grado in linea retta (fratelli e
genitori);
– qualora il locatore intenda adibire l’immobile all’esercizio, in proprio o da
parte del coniuge o dei parenti entro
il secondo grado in linea retta, di una
attività produttiva (commerciale o industriale);
–nel caso in cui si debba dare corso
all’integrale ristrutturazione o completo restauro.
Al di fuori di questi casi il recesso anticipato è illegittimo ed il conduttore può
legittimamente opporsi allo sfratto.
In ogni caso, però, tenga conto che, ai
sensi dell’art.34 della legge 392/78, in
caso di recesso del locatore, spetterà
al conduttore l’indennità per la perdita
dell’avviamento commerciale, pari 18
mensilità dell’ultimo canone corrisposto
e, pertanto, è bene valutare se convenga
recedere anticipatamente, pagando l’indennità, ovvero mantenere la situazione
attuale, senza ulteriori esborsi.
Di particolare interesse è il quesito postomi da Maria Carla:
Sono unica parente di una anziana zia,
sorella di mio padre, la quale ha da
qualche mese manifestato sintomi di demenza senile, quali perdite di memoria,
orientamento ecc., tanto da costringermi
ad assumere una badante per attendere
alle attività quotidiane. Il problema è
che, pur disponendo mia zia di un conto corrente con una discreta giacenza e
su cui viene accreditata la pensione, sino
ad oggi ho dovuto provvedere personalmente al pagamento della badante, in
quanto non sono autorizzata ad operare
su tale conto (né mia zia, nella condizioni attuali, può certo rilasciarmi la relativa
autorizzazione). Vorrei sapere come posso fare per risolvere questo problema.
Esaminando la questione, ritengo sia
necessario rivolgersi al Tribunale nel cui
distretto risiede Sua zia, al fine di promuovere ricorso per diventare amministratore di sostegno, ai sensi dell’artico-
lo 407 del codice civile. Con tale ricorso
si devono esporre le ragioni per cui si
richiede la nomina dell’amministratore
di sostegno (nel Suo caso ragioni di praticità nella gestione della quotidianità di
Sua zia, soprattutto nell’interesse e per
il benessere della stessa), nonché indicare se il soggetto amministrando ha
ancora dei parenti in vita (ma solo con
riferimento al coniuge, ai figli, ai genitori
ed ai fratelli), cui il ricorso deve essere
notificato per conoscenza.
Successivamente il Giudice nominato
dal Presidente del Tribunale, convocherà il soggetto per cui si chiede l’amministrazione di sostegno, al fine di verificarne le effettive condizioni psicofisiche
e, all’esito di tale esame, emetterà un
provvedimento con cui nomina l’amministratore di sostegno (normalmente
corrispondente con il richiedente) e ne
determina i compiti ed i poteri, autorizzandolo così ad agire in nome e per conto del soggetto amministrato, nell’interesse di quest’ultimo.
marzo 2012 | Plus Magazine 19 | GLI ESPERTI RISPONDONO
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La parola ai lettori
In ogni caso non posso che confermare, per
avervi fatto visita in più di un’occasione, che le
stanze sono veramente confortevoli e gli affreschi
piacevolissimi. Una cornice adatta per una cucina
eccellente e ad un prezzo competitivo.
8 Gentile Redazione,
Ho letto in una delle vostre riviste, l’articolo relativo al Ristorante Roma di Santena – Gusti e Piaceri di Barbara Odetto, mi
piacerebbe sapere da quali fonti ha tratto la notizia che le sale del
citato ristorante sono state affrescate nella prima metà dell’Ottocento, come scritto nell’articolo.
Attilio di Pecetto
Egregio Sig. Attilio,
con riferimento alla richiesta di precisazioni per quanto
apparso sulla nostra rivista relativamente al ristorante di Santena, Le comunico che le informazioni ci sono pervenute dal
titolare stesso e inoltre una successiva ricerca sul web ci ha
rivelato che alcuni siti internet (www.originalitaly.it per esempio) riportano tale dettaglio.
Gentile Signora Gomiero,
La ringrazio per avermi risposto. Puramente per
sua informazione le comunico che anch’io sono stato
a cena al Ristorante Roma e sono contento, unitamente a mia moglie, che abbiate trovato piacevolissimi gli affreschi. Noi abbiamo la fortuna di avere, nel
nostro salotto, i progetti in originale, essendo stato il
nonno di mia moglie il pittore di tali affreschi.
Cordialmente la saluto.
8
Spettabile FABI Plus,
Fra i prossimi eventi torinesi, ci sarà il Salone Internazionale del Libro, prevedete uno sconto ai titolari
della card FABI Plus?
Doriana - Unicredit
Gentilissima Doriana,
la convenzione per l’ingresso a prezzo ridotto
al Salone del Libro verrà sicuramente rinnovata
anche per questa edizione. Al momento non ci è
ancora possibile verificare quale sarà lo sconto, ma
tutti gli associati verranno informati via mail come
di consueto.
8
Ho ricevuto la rivista di dicembre e, non
essendo particolarmente interessata allo shopping, mi
sono soffermata sulle pagine dei musei e delle mostre,
ma ho visto che la vostra attività è limitata a Torino.
Non sarebbe possibile organizzare delle visite guidate convenienti anche nelle altre città?
Maura Repettino
Gentilissima Maura,
in realtà, abbiamo già seguito il suo suggerimento proponendo per il mese di marzo la visita
di “Van Gogh e il viaggio di Gauguin” a Genova e
devo dire che abbiamo riempito il gruppo in pochissimi giorni … buon segno … provvederemo
quindi ad integrare il programma con altri itinerari
di viaggio da svolgersi in uno o due giorni con destinazioni di interesse culturale.
88
IN QUESTO NUMERO
PLUS MAGAZINE
02
06
Periodico quadrimestrale dell’Associazione
Fabi Plus per la cultura e il tempo libero
Numero 19 - marzo 2012
Reg. presso il tribunale di Torino
n. 5919 dell’8/11/2005
Copertina
Protagonisti
Anna Maria Barbera: nelle difficoltà trovo
l’ispirazione per far ridere
10
Prof. Luciano Gallino: viaggio nella civiltà
del denaro in crisi
Protagonisti
Redazione e Amministrazione
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
www.fabiplus.org/plusonline/
[email protected]
14
30
44
Tecnofuturo
Sprazzi di futuro dal Gitex 2011
Moda
New entry di primavera
Territorio
62 Mappamondo
Direttore editoriale
Paola Gomiero
Direttore responsabile
Mauro Bossola
70 Itinerari
Caporedattore
Pietro Gentile
Luca Argentero: un caffè con Luca
La Mole Antonelliana, una sfida al limite
dell’impossibile
Storie di viaggi e viaggiatori: Perù, dove
la storia vive
Piemonte, secondo noi ...
Segreteria di redazione
Milena Lagnese
Photo editor
Alessandro Lercara
Cosimo Torraco
Hanno collaborato a questo numero:
Cristina Gramaglia, Dario Migliardi, Barbara Odetto,
Giuliana Rebaudo, Mariangela Salvalaggio,
Salvatore Taormina, Emanuela Truzzi
Fotografie
Archivio Stilisti, Archivio il Tucano, Archivio Mole
Antonelliana, Francesco Barbero, Patrick Colgan,
Willy Fassio, Pietro Gentile, Carla Milone, PromPerù,
Marinetta Saglio, Mariangela Salvalaggio,
Paolo Simoncelli, Mario Verin
Pubblicità
Nova Labor Servizi srl
Via Guarini, 4 – 10123 Torino
Tel. 011 5611153
Fax 011 540096
LUS
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SU
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Torino
Stampa
Garabello Artegrafica
San Mauro Torinese
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d’autore ogni forma di riproduzione dei
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scritta dell’editore.
In copertina
Luca Argentero
LE RUBRICHE
19 Medicina e salute
36Comunicazione
e Immagine
38 Idee e Servizi
48 Salute e Benessere
54 Recensioni: film, libri,
fumetti, mostre, musica, teatri
85 Gli esperti rispondono
88 La parola ai lettori
LE PROPOSTE
72 Visite guidate
74Conferenze
76Convenzioni
82Gite
83Biglietteria
LUCA ARGENTERO
MODA
UN CAFFÈ CON LUCA
NEW ENTRY DI PRIMAVERA
ANNA MARIA BARBERA
TERRITORIO
TECNOFUTURO SPRAZZI
MAPPAMONDO
NELLE DIFFICOLTÀ TROVO
L’ISPIRAZIONE PER FAR RIDERE
DI FUTURO DAL GITEX 2011
PROF. LUCIANO GALLINO
VIAGGIO NELLA CIVILTÀ DEL
DENARO IN CRISI
LA MOLE ANTONELLIANA, UNA SFIDA
AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE
STORIE DI VIAGGI E VIAGGIATORI:
PERÙ, DOVE LA STORIA VIVE
ITINERARI
PIEMONTE, SECONDO NOI....
Pubblicazione quadrimestrale Numero XIX - marzo 2012
PLUS MAGAZINE
RUBRICHE
MEDICINA E SALUTE,
COMUNICAZIONE
E IMMAGINE,
IDEE E SERVIZI,
SALUTE E BENESSERE,
RECENSIONI FILM,
LIBRI, FUMETTI,
MOSTRE, MUSICA, TEATRI,
GLI ESPERTI RISPONDONO,
LA PAROLA AI LETTORI.
Luca Argentero
19
Periodico dell’Associazione FABI Plus per la cultura e il tempo libero
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CONFERENZE
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