igor nastic - USI Alumni - Università della Svizzera italiana
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USI ALUMNI ASSOCIATION 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 www.luniverso.com INTRODUCING IGOR NASTIC Dai banchi dell’USI all’Ironman World Championship nelle Hawaii A ttualmente qual è il tuo lavoro, in che paese e con che ruolo? «Sono al IV anno di insegnamento presso il Pretirocinio di Orientamento di Lugano. Insegno Cultura generale in una scuola molto interessante e utile per i giovani che non hanno ancora trovato un posto di lavoro o non hanno maturato una scelta formativa o professionale. Oltre all’insegnamento faccio parte di due gruppi di lavoro del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport: ho a cuore il tema della scuola e della cultura». L’attività fisica gioca un ruolo fondamentale nella vita, quale ruolo ha avuto e ha tuttora nella tua? «Pratico sport a livello agonistico da oltre 20 anni. Ho cominciato con il nuoto, che inizialmente ha avuto per me un ruolo terapeutico a causa di alcuni problemi di schiena e ginocchia, ma con il passare degli anni allenarsi e tenersi in forma è diventato un vero e proprio stile di vita. Nel bagaglio a mano o nel baule dell’auto ho sempre un paio di scarpe per correre oltre ad un costume e degli occhialini. Per esempio, quando sono in viaggio mi capita spesso di scoprire una città anche a passo di corsa!» È difficile per uno sportivo come te conciliare vita privata, lavoro e sport? «Quando c’è passione per ciò che si fa le difficoltà si superano abbastanza facilmente. Ciò non toglie che soprattutto nella vita privata vanno fatti dei sacrifici. Per quanto riguarda lavoro e sport, riesco a ritagliarmi dei momenti per allenarmi: mi capita di andare in palestra alle 6 del mattino, tuffarmi in piscina alle 7 o andare a correre con la pila frontale dopo le 22. Per fortuna questi sono casi eccezionali, che comunque vanno inseriti nel mosaico degli impegni settimanali». Quali sono le persone che hanno contato di più negli anni passati all’USI? «Le persone sono molte e il rischio è di non riuscire a citarle tutte. Alcuni professori che hanno lasciato il se- L’USI mi è rimasta nel cuore gno sono il vulcanico Edo Poglia, la grintosa Francesca Rigotti, il buon Eddo Rigotti o l’imprevedibile Lorenzo Cantoni. Avendo una predilezione per le materie umanistiche ho un bel ricordo del preparatissimo Michele Sorice e del competente Paolo Jedlowski. Poi con Fabrizio Sabelli ho fatto due tesi che valgono un giro del mondo: mi piaceva la sua abilità di capovolgere la mia prospettiva e di mettermi in continua crisi intellettuale. Infine con Peter Praxmarer ho un rapporto di nostalgica amicizia e presto mi vedrò a pranzo con Giuseppe Richeri. Che dire l’USI mi è rimasta nel cuore, insieme al compagno di studi e litigi intellettuali Marzio Taddei, che ora non c’è più e con il quale ho vissuto degli anni a dir poco rocamboleschi». Qual è il tuo motto? «Pensando ad un libricino appena acquistato, dovrei scomodare Charles Bukowski, ma lascio a voi indovinare quale possa essere». Cosa ti aspetti dal tuo futuro? «Nulla in particolare. Tra qualche anno potrei gestire un bar con musica jazz alternata alla deep house a Ibiza come fare volontariato in una scuola primaria in Sudamerica. Almeno dal futuro lasciamoci sorprendere!» Quali consigli daresti ai lettori de L’universo e a chi adesso sta studiando? «Leggete, viaggiate e nutritevi di arte». A breve partirai per le Hawaii per l’Ironman World Championship, cosa ti aspetti da questa competizione? «Sul piano prettamente agonistico tagliare il traguardo attorno al 50.esimo posto assoluto. Si tratta pur sempre di un Campionato del mondo con oltre 2000 triatleti che per partecipare hanno dovuto qualificarsi in una delle prove previste dal circuito internazionale. Per il resto, alle Hawaii sarà difficile annoiarsi. Facciamo un grande in bocca al lupo a Igor Nastic utilizzando il mantra dell’Ironman World Championship: “ANYTHING IS POSSIBLE”.» FlaVia de Cilla i gor n astiC , dopo aver trascorso qualche mese presso l’Università dell’Alabama, dove si è dedicato ad imparare l’inglese e a nuotare con la squadra universitaria, ha contemporaneamente lavorato e frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione, indirizzo formazione, presso l’Università della Svizzera Italiana. Dopo aver ottenuto il Bachelor nel 2005, ha poi conseguito un Executive Master in Comunicazione Interculturale nel 2009. Tra le passioni principali di Igor ci sono quella per il nuoto e per il triathlon. Infatti, il 12 ottobre 2013, parteciperà all’Ironman World Championship a Kailua-Kona, Hawaii. Questo evento è stato proposto per la prima volta nel 1977 come un modo per sfidare gli atleti che avevano ottenuto grandi successi nelle gare di nuoto, corsa e biathlon. Igor aveva già partecipato a questa competizione classificandosi al 136esimo posto nel 2007, al 29esimo posto nei Campionati del mondo di Ironman 70.3 di Clearwater in Florida nel 2008, 80esimo assoluto nel 2009, e 70esimo assoluto nel 2012. Se volete seguire il percorso di Igor visitate il suo blog www.distanza.ch. [email protected]