igor nastic - USI Alumni - Università della Svizzera italiana

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www.luniverso.com
INTRODUCING
IGOR NASTIC
Dai banchi dell’USI all’Ironman World
Championship nelle Hawaii
A
ttualmente qual è il tuo lavoro, in che paese e
con che ruolo?
«Sono al IV anno di insegnamento presso il Pretirocinio di Orientamento di Lugano. Insegno Cultura
generale in una scuola molto interessante e utile per i
giovani che non hanno ancora trovato un posto di lavoro
o non hanno maturato una scelta formativa o professionale. Oltre all’insegnamento faccio parte di due gruppi di
lavoro del Dipartimento dell’educazione, della cultura e
dello sport: ho a cuore il tema della scuola e della cultura».
L’attività fisica gioca un ruolo fondamentale nella
vita, quale ruolo ha avuto e ha tuttora nella tua?
«Pratico sport a livello agonistico da oltre 20 anni. Ho cominciato con il nuoto, che inizialmente ha avuto per me
un ruolo terapeutico a causa di alcuni problemi di schiena
e ginocchia, ma con il passare degli anni allenarsi e tenersi
in forma è diventato un vero e proprio stile di vita. Nel bagaglio a mano o nel baule dell’auto ho sempre un paio di
scarpe per correre oltre ad un costume e degli occhialini.
Per esempio, quando sono in viaggio mi capita spesso di
scoprire una città anche a passo di corsa!»
È difficile per uno sportivo come te conciliare vita
privata, lavoro e
sport?
«Quando c’è passione per ciò che si
fa le difficoltà si superano abbastanza
facilmente. Ciò non
toglie che soprattutto nella vita privata vanno fatti dei sacrifici. Per quanto
riguarda lavoro e sport, riesco a ritagliarmi dei momenti
per allenarmi: mi capita di andare in palestra alle 6 del
mattino, tuffarmi in piscina alle 7 o andare a correre con
la pila frontale dopo le 22. Per fortuna questi sono casi eccezionali, che comunque vanno inseriti nel mosaico degli
impegni settimanali».
Quali sono le persone che hanno contato di più negli
anni passati all’USI?
«Le persone sono molte e il rischio è di non riuscire a
citarle tutte. Alcuni professori che hanno lasciato il se-
L’USI mi è
rimasta nel
cuore
gno sono il vulcanico Edo Poglia, la
grintosa Francesca Rigotti, il buon
Eddo Rigotti o l’imprevedibile Lorenzo Cantoni. Avendo una predilezione
per le materie umanistiche ho un bel
ricordo del preparatissimo Michele Sorice e
del competente Paolo Jedlowski. Poi con Fabrizio Sabelli ho fatto due tesi che valgono un giro del
mondo: mi piaceva la sua abilità di capovolgere la mia
prospettiva e di mettermi in continua crisi intellettuale.
Infine con Peter Praxmarer ho un rapporto di nostalgica amicizia e presto mi vedrò a pranzo con Giuseppe
Richeri. Che dire l’USI mi è rimasta nel cuore, insieme al
compagno di studi e litigi intellettuali Marzio Taddei, che
ora non c’è più e con il quale ho vissuto degli anni a dir
poco rocamboleschi».
Qual è il tuo motto?
«Pensando ad un libricino appena acquistato, dovrei
scomodare Charles Bukowski, ma lascio a voi indovinare
quale possa essere».
Cosa ti aspetti dal tuo futuro?
«Nulla in particolare. Tra qualche anno potrei gestire un
bar con musica jazz alternata alla deep house a Ibiza
come fare volontariato in una scuola primaria in Sudamerica. Almeno dal futuro lasciamoci sorprendere!»
Quali consigli daresti ai lettori de L’universo e a chi
adesso sta studiando?
«Leggete, viaggiate e nutritevi di arte».
A breve partirai per le Hawaii per l’Ironman World
Championship, cosa ti aspetti da questa competizione?
«Sul piano prettamente agonistico tagliare il traguardo
attorno al 50.esimo posto assoluto. Si tratta pur sempre
di un Campionato del mondo con oltre 2000 triatleti che
per partecipare hanno dovuto qualificarsi in una delle
prove previste dal circuito internazionale. Per il resto, alle
Hawaii sarà difficile annoiarsi.
Facciamo un grande in bocca al lupo a Igor Nastic utilizzando il mantra dell’Ironman World Championship:
“ANYTHING IS POSSIBLE”.»
FlaVia de Cilla
i gor n astiC , dopo aver trascorso
qualche mese presso l’Università
dell’Alabama, dove si è dedicato ad
imparare l’inglese e a nuotare con la
squadra universitaria, ha contemporaneamente lavorato e frequentato
la facoltà di Scienze della Comunicazione, indirizzo formazione, presso
l’Università della Svizzera Italiana.
Dopo aver ottenuto il Bachelor nel
2005, ha poi conseguito un Executive Master in Comunicazione Interculturale nel 2009. Tra le passioni
principali di Igor ci sono quella per
il nuoto e per il triathlon. Infatti, il 12
ottobre 2013, parteciperà all’Ironman
World Championship a Kailua-Kona,
Hawaii.
Questo evento è stato proposto per
la prima volta nel 1977 come un
modo per sfidare gli atleti che avevano ottenuto grandi successi nelle
gare di nuoto, corsa e biathlon. Igor
aveva già partecipato a questa competizione classificandosi al 136esimo
posto nel 2007, al 29esimo posto nei
Campionati del mondo di Ironman
70.3 di Clearwater in Florida nel
2008, 80esimo assoluto nel 2009, e
70esimo assoluto nel 2012. Se volete
seguire il percorso di Igor visitate il
suo blog www.distanza.ch.
[email protected]