Linguistica e repertorio a.a. 2016-2017__II

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Linguistica e repertorio a.a. 2016-2017__II
NOZIONI FONDAMENTALI
Variabili sociali
Si tratta delle categorie ‘sociali’ (lato
sensu) suscettibili di correlare con il
comportamento linguistico (ossia con
le variabili sociolinguistiche).
NOZIONI FONDAMENTALI
Variabili sociali
Le categorie sociali si distinguono in
fattori sociali (ad es. strato sociale; gruppo sociale), che
definiscono la diversificazione sociale vera e propria,
sulla base della distribuzione delle risorse
fattori demografici (ad es. classe generazionale,
provenienza geografica, sesso), che si ricavano dalla
distribuzione naturale della popolazione
NOZIONI FONDAMENTALI
Variabili sociali
Le categorie sociali si distinguono in
fattori situazionali (ad es. situazione comunicativa), che
riguardano il contesto in cui si attua la comunicazione
linguistica.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Strato sociale
Lo strato sociale, dal punto di vista
sociolinguistico, costituisce una delle macrocategorie utili a caratterizzare socialmente le
diverse varietà. Ciascuna di queste categorie è
poi costituita da un insieme di micro-fattori.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Strato sociale
Lo strato sociale costituisce la prima variabile
sociale
studiata
come
correlato
del
comportamento
linguistico.
Indica
un
raggruppamento gerarchico di individui in cui la
società è articolata, in forma più neutra della
dizione di classe sociale, che ha in sé
connotazioni ideologiche e politiche.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Strato sociale
Negli anni Sessanta-Settanta la nozione
corrispondeva ancora a ‘classe sociale
contraddistinta da una particolare condizione
socio-economica’, come colto, ad esempio, dal
modello di Sanga.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Modello di Sanga
Glauco Sanga, linguista e antropologo culturale,
negli anni Settanta ricorre al materialismo storico,
considerando quindi le classi sociali come gruppi
distinti e impenetrabili e distinguendo tra struttura
(economica) della società e sovrastruttura, costituita
da atteggiamenti, istituzioni, idee. Nel suo modello la
lingua pertiene alla sovrastruttura, sia come uso, sia
come sistema, ed è dunque determinata dalle
strutture socio-economiche.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Modello di Sanga
La lingua dipende, cioè, dalla classe sociale, perché
entra in rapporto con la società attraverso la
mediazione della classe sociale:
differenza di classe = differenza linguistica
Le classi sociali producono registri diversi, ossia
varietà diverse, da cui sono caratterizzate.
Ad esempio, il dialetto pertiene alle classi legate a una
società preindustriale (artigiani, contadini e operai, per
origine).
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Modello di Sanga
Il rapporto tra stratificazione sociale e varietà risulta
deterministico.
Es.:
borghesia
italiano standard
piccola borghesia (terziario)
classe operaia
artigiani
contadini
emarginati
italiano burocratico
it. popolare unitario
dialetto urbano
dialetto rustico
gergo
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Modello di Sanga
Es.:
borghesia
italiano standard
ital. anglicizzato
ital. letterario
ital. regionale
ital. colloquiale
emarginati
gergo italiano
gergo dialettale urbano
gergo dialettale rurale
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Strato sociale
Nella società postindustriale e della globalizzazione
è molto più difficile definire classi omogenee.
L’indagine sociolinguistica, quindi, si avvale di una
somma di criteri:
- criteri economici
- criteri educativi
- criteri antropologico-culturali
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Strato sociale
- criteri economici:
reddito
risorse materiali
sfere occupazionali
- criteri educativi:
grado di istruzione
fruizione di beni culturali
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Strato sociale
- criterio antropologico-culturali:
modelli di comportamento
stile di vita
valori
aspirazioni sociali
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Strato sociale
Nella ricerca sociolinguistica italiana si fa
riferimento soprattutto al grado di istruzione e
alla sfera occupazionale.
Ess. di ricerche sociolinguistiche:
Lo Piparo (1990)
italiano vs. dialetto di Sicilia
grado di istruzione: nessuno,
diploma, laurea
elementari,
medie,
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Strato sociale
Ess. di ricerche sociolinguistiche:
Giacalone Ramat (1979)
varietà
linguistica
dell’area
minoritaria
di
Gressoney (minoranza walser: altissimo tedesco)
Francescato - Solari Francescato (1994)
varietà
linguistica
dell’area
minoritaria
Timau, Alpi Carniche (italiano/friulano/tedesco)
di
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Strato sociale
Ess. di ricerche sociolinguistiche:
Correlazione della varietà linguistica con lo
‘status socioeconomico’ = grado di istruzione
sfera occupazionale
Indice di Havighurst: ‘istruzione x 2 + livello
professionale x 3’:
classe bassa, medio bassa, medio alta, alta
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Strato sociale
Francescato-Solari Francescato (1994)
Sfere occupazionali:
attività professionali
1. operaio non specializzato, contadino, colf
2. operaio specializzato, artigiano, impiegato di bassa
qualifica, militare
3. commerciante, esercente
4. impiegato, insegnante, infermiere diplomato
5. professionista, imprenditore
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Strato sociale
Francescato-Solari Francescato (1994)
Sfere occupazionali:
attività non professionali
1. casalinga
2. studente
3. disoccupato
4. pensionato
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Strato sociale
Parry (2005)
dialetto gallo-italico di Cairo-Montenotte (SV)
- gruppi socioeconomici:
classe media superiore - classe media inferiore - classe
operaia superiore - classe operaia inferiore
- fattori:
livello di istruzione – occupazione – occupazione del
capofamiglia - domicilio
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo sociale
Il gruppo sociale non implica, invece,
stratificazione, ma indica raggruppamenti, anche
non stabili nel tempo, di individui che
condividono un insieme di attività, di esperienze,
di
valori,
di
aspettative,
di
norme
comportamentali, magari in un certo dominio
(lavoro, scuola, ecc.), in uno spazio geografico
di solito limitato, dunque con collegamenti diretti
tra i membri del gruppo.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo sociale
Il gruppo sociale ha un’estensione sempre
inferiore a quello di una comunità (linguistica) ed
è caratterizzato da senso di appartenenza. I
gruppi sociali possono autodefinirsi al proprio
interno, o anche dall’esterno, ossia sulla base
dei fattori pertinenti all’individuazione del gruppo
stesso: luogo, attività, somiglianza di stile di vita,
somiglianza di idee, aspirazione a uno status
sociale specifico.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo sociale
Il gruppo sociale può essere più ampio o più
ristretto.
- Ristretto: rapporti stretti tra i membri,
interazioni continue, stesso luogo, norme di
comportamento condivise (ad es. famiglia).
- Largo: rapporti non stretti tra i membri, norme
di
comportamento
e
aspettative
meno
fortemente condivise (ad es. comunità religiosa,
partito politico).
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Strato e gruppo sociale
Strato sociale e gruppo sociale si intersecano
nella struttura della società; in uno strato sono
compresi più gruppi e un gruppo può essere
costituito da individui appartenenti a più strati, di
solito contigui.
Il gruppo sociale è definito da caratteristiche
soprattutto interne e sulla base del sentimento di
appartenenza, mentre lo strato sociale è definito
da caratteristiche soprattutto esterne.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo sociale e varietà
La dimensione identitaria che caratterizza il
gruppo sociale si esprime in particolari varietà di
lingua, dette socioletti (<(dia)-lect).
Il socioletto è legato a un comportamento ingroup, contrapposto a quello out-group:
varietà we-code nel comportamento in-group
(=socioletto)
vs.
varietà they-code nel comportamento out-group
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo sociale e varietà
Particolari socioletti sono i gerghi e i linguaggi
settoriali, sottocodici legati a gruppi – larghi o
ristretti – caratterizzati da stesse esperienze e
condivisione di modelli culturali, o da una stessa
attività.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo sociale e varietà
In questo caso il temine sottocodice evidenzia il fatto che
si tratta di un codice particolare, caratterizzato da un
lessico speciale, con corrispondenze significatosignificante aggiuntive rispetto a quelle stabilite nel
codice comune.
Dal momento che gerghi e linguaggi settoriali sono legati
ai ruoli reciproci che sussistono tra i parlanti nella
situazione comunicativa (=gerghi) o all’ambito del
discorso e all’argomento di cui si parla (=linguaggi
settoriali), è chiaro il legame che sussiste con i fattori
situazionali.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo sociale e varietà
I gerghi servono a garantire l’identità di gruppo e a non
farsi intendere da chi non vi fa parte (ad esempio gergo
della malavita – brigantaggio, mafia; gergo giovanile;
gergo di società segrete; ecc.).
Nei gerghi è soprattutto il lessico a risultare non
comprensibile a chi non fa parte del gruppo sociale che li
utilizza.
Viceversa, sul piano morfosintattico si tratta di varietà
parassite di altri sistemi linguistici.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo sociale e varietà
⌦Lessico
(ri)semantizzazioni, spesso metaforiche o metonimiche:
nonno ‘guardia; barbetta ‘capra’;
neologismi:
puffo/buffo ‘debito’
prestiti:
spillare ‘giocare’ (<ted. spielen); gaggio ‘contadino,
sempliciotto’ (parlate zingare ‘non zingaro’)
derivati:
fangose ‘scarpe’; leggera ‘legge’
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo sociale e varietà
⌦Lessico
inversione sillabica (in argot – o slang – come il verlan <
l’envers o il lunfardo):
fou = ouf
musique = sicmu
tomber = béton
vesre =revés
gotán = tango
mutamento fonetico e troncamento:
caramba ‘carabinieri’
pula ‘polizia’
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo sociale e varietà
I linguaggi settoriali sono invece modi d’uso
della lingua, dotati di una terminologia più o
meno specifica e usati in domini o da categorie
sociali particolari (ad es. politichese). I linguaggi
settoriali per eccellenza sono i linguaggi
specialistici (o tecnoletti), come il linguaggio
dell’economia, dell’informatica, della medicina e
delle sue varie branche, ecc.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo sociale e varietà
Il lessico di un linguaggio specialistico si forma quando si
crea l’esigenza di designare delle entità o dei concetti
prima assenti nella cultura della comunità di parlanti. A
differenza del resto del lessico di un codice lingua, quello
specialistico risponde a particolari esigenze di
appropriatezza, economia, precisione. Esso è costituito,
infatti, da termini monoreferenziali, ossia in rapporto
biunivoco con l’entità o il concetto che designano.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo sociale e varietà
⌦Lessico
(ri)semantizzazioni, spesso metaforiche o metonimiche:
portale, cestino, cartella, navigare, ambiente, virus
neologismi:
regime; vetrocemento; effetto serra
prestiti e calchi (semantici e strutturali):
file ‘cartella’; navigare ‘andare alla ricerca di dati o
informazioni in una rete telematica’ (< ingl. to surf);
piccolo intestino ‘intestino tenue’ (< ingl. small intestine)
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo sociale e varietà
⌦Lessico
composti (neoclassici) e derivati:
pediatria; cardiologia; cloruro ferrico; cloruro ferroso;
-osi (artrosi, fibrosi, ecc.);-ite (artrite, polmonite, ecc.)
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo etnico
Il gruppo etnico è legato naturalmente alla
provenienza
geografica,
e
come
tale
costituirebbe un fattore demografico.
Costituisce, però, anche un fattore sociale, nella
misura in cui in società con notevole diversità
etnica e nei Paesi di immigrazione la comune
base etnica, legata a una precisa cultura, dà
luogo a un gruppo, contrapposto ad altri gruppi
etnici.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo etnico
La comune cultura più essere intesa in senso
statico, ossia come insieme di valori e di schemi
di comportamento acquisiti sin dall’infanzia,
oppure come categoria cognitiva dinamica,
come insieme di comportamenti assunti con
funzione di contrapposizione ad altri gruppi,
dunque legati a determinate situazioni
comunicative.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo etnico
Vietti 2005)
Gruppo
etnico
di
immigrate
peruviane
ispanofone a Torino Varietà etnica
dell’italiano:
impiego variabile (L1/L2) di varianti di parole
funzionali (en/in, de/di, me/mi, no/non)
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo etnico
Il gruppo etnico può essere caratterizzato da
una particolare varietà, detta etnoletto.
Una varietà etnica può essere costituita da un
insieme di interlingue individuali di immigrati di
comune origine.
Interlingua: stadio di acquisizione di una lingua
straniera.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Classe generazionale
La classe generazionale è una delle più importanti
variabile demografiche studiate come fattore di
differenziazione sociolinguistica.
Dal momento che l’età è una grandezza continua, la
classe generazionale è data da tagli corrispondenti a
classi di età, ad esempio decennali (nei censimenti e
nelle indagini di sociologia del linguaggio, con intenti di
rappresentazione dell’intera popolazione), ventennali,
venticinquennali, ecc.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Classe generazionale
Si può anche ricorrere a divisioni ampie
(adolescenti, giovani, adulti, anziani),ma sempre
corrispondenti a soglie di età.
<18 (bambini, adolescenti, post-adolescenti)
>18-35 (giovani e giovani adulti)
>35-60 (adulti)
>60 (anziani)
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Classe generazionale
Giacalone Ramat (1979: 44)
<24
25-54
>55
Francescato – Solari Francescato (1994:
221) (parziali discontinuità):
I (11-15), II (21-35), III (37-49), IV (50-62), V
(65-87)
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Classe generazionale
Nelle indagini sociolinguistiche le fasce più giovani,
(prima della pubertà) sono considerate solo in indagini
specifiche, a causa del non raggiunto pieno sviluppo
delle capacità linguistiche e metalinguistiche.
È difficile stabilire il confine tra giovani e adulti, ma
soprattutto tra adulti e anziani, soprattutto oggi, a causa
dell’allungarsi delle vita.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Classe generazionale
Si rilevano differenze linguistiche anzitutto nella fase di
trasmissione della lingua da una generazione all’altra,
che può generare variazione nel cosiddetto ‘tempo
reale’.
Nell’indagine sociolinguistica questa variazione è rilevata
attraverso lo studio del comportamento delle diverse
fasce generazionali – ad esempio ventenni, quarantenni,
sessantenni – in sincronia (‘tempo apparente’), al fine di
inferire indicazioni circa il presumibile sviluppo del
comportamento linguistico.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Classe generazionale
I risultati delle varie indagini sociolinguistiche
condotte mostrano che i giovani sono innovatori,
tendono a cambiare la norma e a produrre
mutamento linguistico; gli anziani, viceversa,
sono conservatori, tendono a mantenere la
norma e a conservare la lingua.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Classe generazionale
Il fattore anagrafico dell’età interagisce però con lo
strato sociale e con altri fattori demografici, come il
genere, nonché con le esperienze di vita.
Il concetto di gruppo dei pari (peer group) indica i
coetanei che condividono abitudini, atteggiamenti,
attività, frequentazioni, accanto a un medesimo o
comunque analogo strato sociale.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Classe generazionale
Questo concetto è soprattutto riferito agli
adolescenti e postadolescenti, per i quali
sembra che l’appartenenza al gruppo dei pari
sia maggiormente influente di quella del gruppo
sociale costituito dalla famiglia.
Conto/Courtens (1993), su campione di studenti di istituti
tecnici di 14-18 anni, nati a Roma o arrivati nella prima
infanzia, di famiglia piccolo-borghese, con genitori
immigrati da varie regioni.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Classe generazionale
Tra le possibili varietà generazionali si inquadra
quindi anzitutto il linguaggio giovanile, che si
manifesta soprattutto nelle situazioni in-group e
costituisce un gergo. Il lessico di questa varietà
– molto studiata soprattutto dagli anni Novanta –
talora entra in varietà orali informali (bestiale, da
paura, dare buca, pacco, palloso, sclerare, ecc.);
altre volte è transeunte.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori sociali
Gruppo giovanile e varietà
⌦Lessico
(ri)semantizzazioni, spesso metaforiche o metonimiche:
cubo ‘ragazza piccola e sovrappeso’; farsi qlc ‘avere un
rapporto sessuale’; fico ‘persona attraente, cosa
interessante’
neologismi:
sclero ‘ammattimento’; flashato ‘sconvolto, soprattutto
per assunzione di sostanze’
prestiti o pseudoprestiti:
parents ‘genitori’; sniffare; trombador
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Classe generazionale
Meno studiato è il linguaggio degli anziani, a cui si è
cominciato a dedicare attenzione solo dall’inizio del
nuovo millennio. Più che di una varietà, in effetti, si può
parlare di prestazioni linguistiche diverse rispetto a
quelle dei giovani, in parte inferiori per ragioni legate alla
sfera cognitiva, in parte superiori, relativamente
all’ampiezza del lessico, anche in funzione del grado di
istruzione, della professione svolta e di altri fattori sociali.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Classe generazionale
Le differenze di varietà – e quindi nel repertorio – di
giovani vs. anziani sono anche legate al fatto che, a
partire dagli anni Sessanta, la varietà usata nella
socializzazione
primaria
non
è
stato
più,
tendenzialmente, il dialetto.
Per socializzazione primaria si intende quella che
avviene in famiglia e nei primissimi anni di scuola, ossia
nell’età in cui si acquisisce la L1 da parte dei parlanti
nativi, che sono i depositari della competenza, linguistica
e comunicativa.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Classe generazionale
Nella tradizione della sociolinguistica anglosassone si
definisce la varietà non standard e spontanea usata dai
parlanti nativi in situazioni in-group (ossia informali)
vernacular.
≠
Varietà vernacolare o vernacolo, che per i parlanti nativi
in Italia indica piuttosto una varietà diatopica, ma
soprattutto per i nati fino agli anni Sessanta.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Sesso
Il sesso costituisce un altro correlato
demografico
molto
considerato
in
sociolinguistica, nonostante le forti variazioni da
società a società. Oltre alla correlazione della
variazione linguistica con il sesso (sex), si
considera anche quella con il genere (gender, in
senso socio-culturale), analizzata nei cosiddetti
‘studi di genere’.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Sesso
Gli studi di genere sono relativi a temi come
l’ineguaglianza tra i sessi e la discriminazione
delle donne, dal punto di visto sociologico; sul
piano sociolinguistico, riguardano piuttosto il
sessismo (o pregiudizio androcentrico) presente
presente nelle lingue storico-naturali, legato a
motivazioni spesso molto remote nel tempo.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Sesso
Caratteri ‘sessisti’ presenti nelle lingue:
maschile come genere sovraordinato (dall’indoeuropeo, ad
esempio, in cui il femminile è seriore)
- accordo di modificatori nominali (Luigi e Maria sono molto
astuti)
- iperonimo al maschile (Carissimi,…)
distinzioni di stato civile valide solo per le donne
- signora vs. signorina et sim.
nomi di professione al maschile
- sindaco, ministro, avvocato (-essa)
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Sesso
Proposte correttive:
neutralizzazione della distinzione, laddove possibile
- chairman chairperson
-Car* collegh*
ripetizione di entrambi i generi
- signore e signori, ascoltatrici e ascoltatori
nomi di professione al femminile non marcato
- sindaco (-a), ministro (-a), avvocato (-a)
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Sesso
Proposte correttive:
prevalenza del femminile
-she vs. he
aggiunta di codificazione lessicale del genere femminle
-donna medico, donna giudice (cfr. Madame le
professeur)
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Sesso
Dal punto di vista del ‘sesso’, le donne appaiono
in genere più conservative, più rispettose dello
standard
e
delle
forme
di
prestigio,
maggiormente cortesi (politeness), in termini di
adeguamento all’interlocutore (condivisione
fatica), nonché maggiormente interessate agli
aspetti interazionali (e all’espressione di
sentimenti ed emozioni), a discapito di quelli
referenziali.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Sesso
Questi aspetti ricadono in gran parte all’interno
dei presupposti pragmatici su cui si basano gli
stili conversazionali.
Secondo Tannen (1992), le differenze negli stili
interazionali di uomini e donne sarebbero così
notevoli da portare quasi a una situazione di
comunicazione interculturale.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Sesso
Non è possibile, tuttavia, individuare (almeno
all’interno
del
panorama
sociolinguistico
occidentale, a differenza dai quanto riportato
nella letteratura etnolinguistica) delle vere e
proprie varietà ‘femminili’, ossia di socioletti).
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Sesso
In generale, si può affermare che esiste un
gender paradox, individuato da Labov (20002001) in ambito anglofono, secondo il quale le
donne,
all’interno
di
un
atteggiamento
tendenzialmente più conservativo, accettano più
degli uomini innovazioni caratterizzate da
prestigio, mentre accettano con riluttanza quelle
stigmatizzate. Sono, insomma, in generale
maggiormente conformiste.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Sesso
Queste caratteristiche, però, si intrecciano
inesorabilmente con la posizione delle donne
nella
società,
dunque
ricadono
nelle
differenziazioni di status e di ruolo.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Spazio
Dal punto di vista dei fattori demografici, per
spazio si intende sia il luogo in cui si è nati, sia
quello in cui si risiede.
Questo fattore è rilevante non soltanto sul piano
diatopico. Sulla selezione delle varietà, infatti,
influisce, più generalmente, il vivere in una parte
o in un’altra del territorio in cui è stanziata la
comunità linguistica, perché nei diversi luoghi ci
possono essere diverse strutture sociali.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Spazio
grandi vs. piccoli centri
città vs. campagna
quartieri diversi
frazioni diverse
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Spazio
Sociolinguistica urbana:
nata negli anni Novanta, per studiare i comportamenti
linguistici nelle città, dove le reti sociali sono più
numerose e a maglie più larghe.
Punto linguistico:
unità minima sociolinguisticamente significativa sul piano
della geolinguistica.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Spazio
Spazio linguistico (language space) :
oltre a essere spazio fisico, lo spazio linguistico ha
anche un valore simbolico, in quanto contesto
socialmente costruito attraverso le esperienze, le
percezioni, le rappresentazioni mentali dei parlanti.
La mobilità geografica e i cambiamenti del luogo di
residenza
hanno
una
grande
influenza
sul
comportamento linguistico e sulle risorse linguistiche dei
parlanti.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Spazio
Le migrazioni aumentano la complessità del
repertorio, sia della comunità di parlanti sia
dell’individuo.
L’immigrato
adotta
una
varietà
di
apprendimento (interlingua) della lingua della
comunità di cui entra a far parte. Nel contempo,
si riducono i contesti di impiego della sua L1,
ridotta a etnoletto, relativo a situazioni in-group.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Spazio
⌦Language attrition
Riduzione della competenza e semplificazione di una
varietà, per ‘logorio’ (ad esempio nella seconda e terza
generazione nei fenomeni di immigrazione).
⌦Perdita della lingua (language loss)
Si verifica quando i parlanti possiedono solo
parzialmente un sistema linguistico, che utilizzano in
maniera frammentaria (semispeakers).
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Spazio
⌦Heritage language
Si parla propriamente di lingua ereditaria quando –
soprattutto a partire dalla terza generazione – si
apprende l’originaria L1 di una famiglia di immigrati non
nella socializzazione primaria.
In questo senso l’heritage language si configura come
forma di salvaguardia o di riscoperta dell’identità, dopo
una fase di conflitto tra due identità e una situazione di
bilinguismo.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Spazio
⌦Heritage language
In senso più ampio, è heritage language la lingua
minoritaria, ossia quella, parlata da individui o gruppi,
che non risulta dominante nella comunità di parlanti.
Nella sociolinguistica dell’immigrazione l’heritage
language, in quanto lingua materna di gruppi di
immigrati, corrisponde a lingua immigrata. In questo
senso, il comportamento linguistico è una realizzazione
simbolica dell’identità etnico-culturale.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Spazio
⌦Language crossing
Sia nella sociolinguistica dell’immigrazione, sia nel
plurilinguismo, si parla di language crossing
(‘sconfinamento linguistico’) quando un parlante ricorra
all’impiego occasionale di una varietà che non fa parte
del suo repertorio, né è legata alla sua identità o a quella
degli altri membri del suo gruppo sociale (cfr. citazioni
dall’inglese o da dialetti diversi dal proprio nel gergo
giovanile).
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Spazio
⌦Superdiversity
La coesistenza di molti modelli di comportamento legati
a identità differenti, in uno ‘spazio’ caratterizzato da
intrecci tra culture molto diverse e molteplicità dei canali
di comunicazioni, dà luogo a una superdiversità, ossia
alla formazione di varietà in continuo mutamento, in un
contesto di pratiche comunicative innovative.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Spazio
Per interpretare situazioni così complesse è
necessario sostituire le categorie esplicative della
sociolinguistica variazionistica classica (come varietà,
comunità linguistica) con categorie più dinamiche.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Spazio
⌦Polylanguaging
Con questo termine si intende il ‘comportamento
polilingue’ di parlanti che impiegano forme provenienti
anche da più lingue diverse, di cui non hanno effettiva
padronanza.
vs.
Multilinguismo
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori demografici
Spazio
Lo spazio linguistico della comunità di parlanti insediata
in Italia è stato ed è caratterizzato da (a) emigrazione
(soprattutto dalla fine dell’Ottocento alla metà del
Novecento), da (b) migrazioni interne (soprattutto negli
anni Cinquanta-Sessanta), sia verso il triangolo
industriale, sia dalla campagna alla città, e da
immigrazione (soprattutto a partire dalla fine degli anni
Ottanta).
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori situazionali
Situazione comunicativa
È il primo dei costrutti sociologici che sono di
norma impiegati in sociolinguistica, come
variabili indipendenti per spiegare la variabilità
linguistica. Si tratta di un concetto di scarso
rilievo teorico, ma molto importante sul piano
descrittivo.
È il micro-contesto effettivo in cui si attualizza
l’uso della lingua.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori situazionali
Situazione comunicativa
Def. generale
Una situazione è un insieme di eventi che si
sviluppano in successione, in riferimento ai quali
i partecipanti danno un senso al corso
dell’interazione, stabiliscono piani d’azione, ecc.
(Schütze 1987)
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori situazionali
Situazione comunicativa
Def. particolare
Una situazione comunicativa è un insieme di
circostanze, concrete e astratte, in cui avviene
un evento di comunicazione linguistica. Ciascun
componente di queste circostanze può
influenzare in qualche misura il comportamento
linguistico dei parlanti.
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Fattori situazionali
Situazione comunicativa
Componenti della situazione comunicativa
(= evento linguistico, secondo Hymes 1980, che parte
da Jakobson):
contesto ambientale (cronotopo, hic et nunc)
scena (culturale)
parlante
mittente (=fonte)
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Fattori situazionali
Situazione comunicativa
ascoltatore
destinatario
scopi-risultati (dal punto di vista della
comunità)
scopi-fini (in termini di intenzioni individuali)
forma del messaggio
contenuto del messaggio
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Fattori situazionali
Situazione comunicativa
chiave (tono o spirito con cui un atto
comunicativo viene compiuto)
canale di comunicazione
forme di parlata
norme di interazione
norme di interpretazione
genere testuale
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Situazione comunicativa
Macrocomponenti
S(ituation)
P(participants)
E(nds)
A(ct sequences)
K(ey)
I(nstrumentalities)
N(orms)
G(enres)
Situazione comunicativa: Jakobson
CODICE
fz. metalinguistica
CANALE
fz. fatica
EMITTENTE
fz. emotiva
CANALE
fz. fatica
MESSAGGIO
fz. poetica
REFERENTE
fz. referenziale
RICEVENTE
fz. conativa
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Fattori situazionali
Situazione comunicativa
Componenti della situazione comunicativa
(= variazione ‘diatipica’,secondo Halliday 1983) :
Macrocomponenti
Campo (argomento, sfera di esperienza, sfera
di attività)
Tenore (rapporti tra i partecipanti)
Modo (= mezzo)
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Fattori situazionali
Situazione comunicativa
Nelle varie impostazioni risultano comunque
centrali il ruolo dei partecipanti all’interazione
(ruolo sociale e comunicativo), le conoscenze
pregresse attribuite agli interlocutori, l’immagine
che degli interlocutori viene costruita. Questi
fattori influenzano l’andamento dell’interazione,
da intendersi come negoziazione continua tra gli
interlocutori.
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Fattori situazionali
Situazione comunicativa
Degli interlocutori nell’interazione sono rilevanti
sia il ruolo sociale, sia lo status.
Status sociale è la posizione di un individuo
nella struttura sociale.
Ruolo sociale è l’insieme dei comportamenti
attesi dall’individuo sulla base del suo status.
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Fattori situazionali
Situazione comunicativa
Ess.:
status
padre
ruolo
educatore
status
insegnante
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori situazionali
Situazione comunicativa
L’influenza dell’interlocutore nell’interazione è
studiata dalla psicologia sociale del linguaggio
mediante la teoria dell’accomodamento (o
accomodazione):
Si tratta, in generale, del processo di
adattamento di una produzione, ai vari livelli di
analisi della lingua, alla produzione linguistica
dell’interlocutore.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori situazionali
Situazione comunicativa
Caratteristiche: varietà, tono di voce, velocità di
esecuzione, ecc.
Scopo: convergenza (o, a volte, divergenza,
con
scelte
opposte),
per
guadagnare
l’approvazione dell’interlocutore (di solito
mediante
convergenza;
talora
mediante
divergenza, per sottolineare la distinzione tra i
gruppi di appartenenza).
all’interno di un rapporto di cooperazione.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori situazionali
Situazione comunicativa
Ess.:
Scelta della lingua
Code-switching
Foreigner talk
Baby talk
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori situazionali
Situazione comunicativa
In realtà l’etnografia della comunicazione e la
pragmatica mostrano come la situazione
comunicativa non sia data una volta per tutte
(sociolinguistica correlazionale), ma si evolva
secondo un processo dinamico (sociolinguistica
interpretativa).
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori situazionali
Situazione comunicativa
Le situazioni possono essere:
formali, quando l’accento è posto sul rispetto
delle norme sociali e comunicative vigenti nella
società;
informali, quando l’accento non è posto sul
rispetto delle norme sociali e comunicative
vigenti nella società.
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori situazionali
Situazione comunicativa
Le situazioni possono essere:
congruenti, quando la messa in atto delle norme
di una certa relazione di ruolo, il luogo e il tempo
della relazione sono appropriati;
incongruenti, quando ciò non accade.
(Fishman 1975)
LINGUA E SOCIETÀ
Fattori situazionali
Dominio
Definizione
Il dominio è costituito da una classe di situazioni
comunicative caratterizzate da comunanza (a) di sfera di
esperienza e di attività e (b) di determinati ruoli, scopi e
norme. Un dominio è riconosciuto (dalla sociologia del
linguaggio) empiricamente in entità come famiglia,
vicinato, lavoro, istruzione, religione, ecc. Si tratta di un
elenco aperto e dipendente dalla comunità linguistica
oggetto di studio.
(Fishman)
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Fattori situazionali
Dominio
Il dominio si inserisce in una gerarchia di
costrutti sociali, che vanno dal livello macrosociolinguistico a quello micro-:
società
dominio
(sociale)
situazione
evento
(linguistico)
atto
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Fattori situazionali
Dominio
Società = detentrice della langue
Dominio = classe di situazioni ricorrenti
Situazione = insieme di eventi linguistici
Evento = sequenza di atti linguistici
Atto linguistico = minima unità significativa di
produzione verbale in situazione
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Fattori situazionali
CMC
Un tipo particolare di dominio è la C(omunicazione)
M(ediata) dal C(omputer), ossia la comunicazione
online, attraverso il web (chat, blog, social network).
Questo tipo di comunicazione, per quanto concerne il
Modo, va al di là della classica bipartizione diamesica tra
lingua scritta e lingua parlata.
Si tratta, spesso, di una lingua parlata non sorvegliata in
forma scritta, dotata di particolarità grafiche e lessicali e
di una particolare organizzazione del testo (netspeak).
Concetti a matrice sociale
Prestigio
Il prestigio e gli atteggiamenti sono nozioni
sociali
che
possono
influenzare
il
comportamento linguistico a un livello più
astratto di quello del singolo parlante.
Concetti a matrice sociale
Prestigio
Il prestigio è una valutazione sociale positiva,
ossia la proprietà di essere degno di imitazione.
Si tratta di una proprietà non oggettiva, ma
attribuita sulla base del riconoscimento di tratti
positivi, legati di solito a uno status alto sulla
scala sociale (di individui, gruppi, o anche entità
astratte come una professione, un modello
culturale, ecc.).
Concetti a matrice sociale
Prestigio
Il prestigio può essere aperto, ossia
esplicitamente riconosciuto dai membri di una
comunità, oppure coperto, quando si discosti dai
valori dominanti di una società.
Concetti a matrice sociale
Prestigio
Al prestigio si contrappone lo stigma, che
consiste in una valutazione sociale negativa,
soprattutto in relazione a comportamenti
linguistici difformi dalle norme (implicite o
esplicite) che vigono in una comunità sociale
(shibboleth).
Concetti a matrice sociale
Prestigio
Il prestigio è una nozione già molto presente
nella geografia linguistica, per spiegare
l’accettazione e la diffusione di un’innovazione.
Oltre a indicare la buona valutazione sociale di
un certo tipo di comportamento linguistico (dalla
singola variabile alla varietà), può essere
considerato legata all’avanzamento sociale, se il
possesso di un certo comportamento sociale, di
prestigio. può condizionare l’ascesa sociale.
Concetti a matrice sociale
Prestigio
Il prestigio in questo senso può essere legato al
concetto di ‘mercato linguistico’: il maggior
prestigio di un comportamento linguistico
all’interno di un ideale mercato ne può rendere
indispensabile l’adozione per la promozione
sociale.
Concetti a matrice sociale
Prestigio
Il prestigio di una varietà è dato:
dagli atteggiamenti linguistici favorevoli
dei
parlanti in una data comunità
dal valore di simbolo attribuito nella comunità alla
varietà
dall’essere la varietà impiegata in una tradizione
letteraria importante
dall’essere parlata dai gruppi sociali dominanti.
Concetti a matrice sociale
Rete sociale
Una rete sociale (o social network, o anche reticolo
sociale) – concetto adottato dall’antropologia sociale e
utilizzato in sociologia per spiegare la formazione e il
mantenimento del controllo sociale e la diffusione di
modelli di comportamento – è costituita da un insieme di
persone che si conoscono e hanno contatto. È cioè
l’insieme di individui con cui un ego di riferimento
intrattiene rapporti comunicativi (ties), frequenti o anche
occasionali. Per questo si parla anche di ‘rete
comunicativa’.
Concetti a matrice sociale
Rete sociale
Alcuni autori ne sottolineano la somiglianza con
la nozione di gruppo sociale, che lega individui
uniti da vincoli di diverso tipo; altri ne
evidenziano il suo carattere eminentemente
relazionale, che ne ha deputato il successo nel
riorientamento della sociolinguistica verso un
approccio interpretativo.
Concetti a matrice sociale
Rete sociale
Si tratta di un costrutto più specifico di quello di
strato sociale e in cui l’individuo è considerato
come entità non statica, ma dinamica. Il
costrutto si pone al confine tra macrosociolinguistica e micro-sociolinguistica. Anche
se può essere discusso il suo rilievo teorico, è
senz’altro un costrutto complementare a quello
di strato o classe.
Concetti a matrice sociale
Rete sociale
Proprietà (Boissevain 1987):
molteplicità (quante relazioni plurime ci sono tra i
membri del network)
densità (quanti membri della rete relativa a un ego sono
in contatto tra di loro; la densità è calcolata sulla quantità
di legami diretti effettivi in rapporto alla quantità totale
di legami diretti possibili).
frequenza e durata (dell’interazione tra coppie di
individui all’interno della rete).
centralità dell’ ego di riferimento (posizione in
termini di accessibilità dei membri della rete).
Concetti a matrice sociale
Rete sociale
La zona della rete che presenta legami più fitti è
detta cluster. Una rete sociale può essere più o
meno estesa, ma ha una struttura a ‘cipolla’,
ossia è costituita da più zone o strati:
cella personale (di solito parenti stretti e amici
intimi dell’ego di riferimento)
cella confidenziale (parenti o amici a cui si è
legati emozionalmente)
Concetti a matrice sociale
Rete sociale
cella utilitaristica (amici ‘strumentali’, con cui si
intrattengono relazioni perché sono utili)
cella nominale (persone che si conoscono,
ma di scarsa importanza affettiva e/o
strumentale per l’ego di riferimento)
cella allargata (persone che si conoscono in
maniera superficiale)
Concetti a matrice sociale
Rete sociale
La densità e la molteplicità di una rete sociale si
correlano alla distribuzione delle varianti:
- le reti con legami densi e molteplici, ossia a
maglie strette, favoriscono la conservazione, in
particolare delle norme dell’in-group, in virtù del
forte controllo esercitato dalla strettezza dei
rapporti.
Concetti a matrice sociale
Rete sociale
- le reti a maglie larghe sono invece innovative.
Nel processo di innovazione di una varietà ha
grande rilievo la convergenza/imitazione da
parte dei membri della cella ‘allargata’ del
comportamento linguistico di un membro della
rete dotato di prestigio.
Concetti a matrice sociale
Rete sociale
Il costrutto della rete sociale è stato molto
utilizzato in indagini di sociolinguistica urbana
negli anni Ottanta e Novanta. In Italia cfr.
Tempesta (2000), sui rapporti lingua standard
vs. dialetto nella Puglia centro-meridionale, e
Vietti (2005), sul comportamento linguistico di
immigrate peruviane in Piemonte.
Concetti a matrice sociale
Comunità di pratica
La comunità di pratica (community of practice;
concetto dell’antropologia cognitiva) è data da
un insieme di individui che svolgono una
particolare attività – mestiere o professione, ma
anche attività in senso lato (classe, squadra di
calcio) – con un determinato scopo.
La condivisione di comportamenti e la creazione
di dinamiche può favorire la diffusione di
comportamenti linguistici analoghi, con spazio a
innovazioni.
Concetti a matrice sociale
Comunità di pratica
Rete sociale ~ gruppo sociale
rete sociale + rete sociale + rete sociale…
= comunità linguistica
Comunità di pratica ~ gruppo sociale
Concetti a matrice sociale
Identità
Il concetto di identità sociale è un costrutto che
la sociolinguistica prende dall’antropologia
culturale.
Attraverso un atto di identità l’individuo si
autodefinisce come appartenente a un gruppo,
spesso in opposizione ai membri di gruppi che
sente come altro da sé (= alterità).
Concetti a matrice sociale
Identità
In questo senso, la selezione di alcune varianti
sociolinguistiche piuttosto che di altre costituisce
un atto identitario.
Essendo la prospettiva ‘dalla lingua alla società’,
il concetto – di natura qualitativa – è utilizzato
tipicamente nella sociolinguistica interpretativa.
La lingua nella società
Nella prospettiva interpretativa la direzione dell
spiegazioni è ‘dalla lingua alla società’, nel
senso che non si pensa che siano i costrutti
sociali a condizionare i comportamenti linguistici,
ma, piuttosto, che i comportamenti linguistici
creino i rapporti sociali e, più in generale, la
struttura sociale.
La lingua nella società
La selezione di varietà, ad esempio, nella
misura in cui manifesta l’affiliazione a un gruppo,
identifica anche l’identità (o l’alterità), degli
interlocutori, ossia costruisce rapporti sociali e
affiliazione a costrutti sociali, come i gruppi.
La lingua nella società
Stile
La selezione di variabili sociolinguistiche
costituisce uno stile, verbale e di conseguenza –
in questa prospettiva – anche sociale.
Più precisamente, lo stile è costituito da un
insieme di scelte all’interno della gamma di
risorse linguistiche presenti nello spazio
linguistico, fatte nell’ambito di una specifica
situazione comunicativa.
La lingua nella società
Stile
Si assiste a un rovesciamento dei rapporti, rispetto alla
sociolinguistica correlazionale: nella
prospettiva
interpretativa,
lo
stile
costruisce,
attraverso
l’affermazione dell’identità, la struttura sociale. Nella
prospettiva correlazionale, invece, sono i costrutti sociali
(come il gruppo) a determinare la selezione di una
varietà.
lg. interpr.
stile
~
lg. corr.
varietà
La lingua nella società
Essenzialismo
La posizione della linguistica correlazione,
europea e americana, secondo la quale è la
struttura sociale ad agire sulle lingua, fornendo
le categorie di affiliazione, è detta essenzialista.
Presuppone, infatti, che le categorie sociali
abbiano una prorpia essenza, ossia esistano di
per sé, indipendentemente dai parlanti e dal loro
ruolo di rappresentazione e costruzione della
realtà.
La lingua nella società
Costruttivismo
Nella posizione della linguistica interpretativa,
invece, sono le scelte linguistiche del parlante a
creare fatti e rapporti sociali nell’interazione
(costruttivismo).
I rapporti sociali tra i parlanti, inoltre, non sono
dati una volta per tutte, in maniera statica, ma
costruiti attraverso l’interazione e i significati
identitari che le sono attribuiti, attraverso una
continua negoziazione dei ruoli.
La lingua nella società
Decostruzionismo
La posizione costruttivista porta anche alla negazione
dei concetti elaborati dalla sociolinguistica tradizionale,
come quello di comunità linguistica, che non potrebbe
essere data una volta per tutte, essendo in continua
evoluzione e continuamente creata dalle scelte del
parlante. Parimenti si ‘decostruisce’ il concetto di lingua
(come italiano, inglese, francese, cinese, ecc.), in quanto
l’uso linguistico sarebbe dato da un insieme di tratti
linguistici.