i segugi n.106 - pro segugio vicenza

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i segugi n.106 - pro segugio vicenza
Organo
ufficiale
Associazione
PROSEGUGIO
L.Zacchetti
106
febbraio 2016
tradizione, cultura
e selezione del cane da seguita
Anno XXXV - Società Italiana Pro Segugio “L. Zacchetti”
Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art.1 comma 1 – CN/RN
LEPRI
DI CATTURA
ESTERE E
NAZIONALI
ALLEVAMENTO
DI FAGIANI
MANCHURIA E
AMERICANI
La Selva Società Agricola
Via Canale Bastione Allevamento
26 • Via Canale
• Località e
Massa
Fiscaglia
• 44025 Fiscaglia (Fe)
di Fornaro
fagiani 1americani
fagiani
mongolia
Tel. 0533 53736 • Fax 0533 539923 • Cell. 339 8597074
www.aziendalaselva.it • [email protected]
Codice identificativo • Ministero Politiche Agricole 340001
La nostra organizzazione, presente in tutti i
paesi autorizzati
all’export delle
lepri vive, assicura in primis la
sanità degli animali, la stabulazione e la spedizione. Possibilità
di visionare sui
luoghi la cattura
degli animali e le
successive fasi
fino all’arrivo nei
nostri depositi in
Italia. Disponibilità mesi: dicembre,
gennaio,
febbraio, aprile e
maggio.
Import-Export lepri
e fagiani di cattura
La Selva Società Agricola
Via Canale Bastione 26
44025 Massa Fiscaglia (Fe)
Tel. 0533 53936 - Fax 0533 539923
www.aziendalaselva.it
[email protected]
Codice identificativo
Ministero Politiche Agricole 340001
L’allevamento del Fagiano è di tipo a “ciclo chiuso”. Gli animali
vengono fatti crescere in voliere di circa 6
metri di altezza al cui
interno la vegetazione naturale permette
un buon adattamento alla vita in natura.
L’azienda prevede l’allevamento a densità
ridotta rispetto alla
media, il non utilizzo di
occhiali e la somministrazione di granaglie
fin dall’età di 40 giorni
che consentono un minor stress al momento dell’immissione in
natura con dei buoni
risultati faunistico venatori.
Organo
ufficiale
Associazione
PROSEGUGIO
L. Zacchetti
106
febbraio 2016
n. 106 febbraio 2016 - Anno XXXV
Organo Ufficiale dell’Associazione
Italiana Pro Segugio “L. Zacchetti”
Direttore Responsabile
Gian Carlo Bosio
Comitato di Redazione
Felice Argenio, Palmiro Clerici,
Simona Pelliccia, Nicole Perret
Archivio fotografico
SIPS “L. Zacchetti”
Proprietà ed Editore
SIPS “L. Zacchetti”
Casalpusterlengo (Lodi)
Progetto Grafico
Sergio Penner
Studio DOD design - Massa Lombarda
SOMMARIO
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Ai soci
1° Campionato Italino SIPS su Cinghiale a Chieti
Trofeo degli Eccellenti 2015
Danni da ungulati selvatici
Il problema del cinghiale
Commento di Giovanni Incerti
Senza metodo, stile e intelligenza non c’è Segugio
Dalle sezioni
Stampa
Nannistampa - Rimini
Pubblicità
Segreteria SIPS
Tel. 0377 802414 – Fax 0377 802234
www.proSegugio.it
E- mail: [email protected]
Spedizione
Autor. del Tribunale di Crema n. 57/86
Sped. in abbonamento postale 45%
Art. 2 comma 20b Legge 662/96
Filiale di Rimini
Autorizzazione ROC 24745
Articoli e fotografie, anche se non
pubblicati, non saranno restituiti.
La responsabilità per i contenuti e
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tarie inoltrate senza bozzetto, sulle
quali per altro, si riserva di operare
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bilmente con lo spazio prenotato dal
committente.
SOCIETÀ ITALIANA
PRO SEGUGIO
CONVOCAZIONE
DELL’ASSEMBLEA GENERALE
DEI SOCI
Ai sensi dell’art. 13 e 14 dello Statuto Sociale SIPS, si informa che
l’Assemblea Generale dei Soci della Società Italiana Pro Segugio è
convocata per sabato 9 aprile 2016, presso il Ristorante “Al Ponte
Magno” - Strada Provinciale Staffolo Jesi, 15/b Monte Roberto (AN),
per le ore 13.30 in prima convocazione e per le ore 14.30 in seconda
convocazione, con il seguente Ordine del Giorno:
1) Relazione del Presidente sulla gestione del 2015
2) Relazione sul bilancio consuntivo del 2015
3) Approvazione del bilancio consuntivo 2015
4) Programma attività da svolgere nel 2016
5) Approvazione bilancio di previsione 2016
Possono partecipare all’Assemblea, con diritto di voto, i Soci dell’anno
precedente, in regola con la quota sociale dell’anno in corso.
Finito di stampare nel mese di febbraio 2016
Presidente Nazionale SIPS
Dr.Vincenzo Ferrara
A
EDITORIALE
i soci
Ai soci,
Si avvicina la conclusione di questo mandato e desidero aggiornarvi su cosa è stato fatto fin ora
dalla mia gestione del direttivo
della Sips.
La coesione e il rapporto collaborativo tra i componenti del
Consiglio ha consentito un grande progresso all’Associazione, il
primo ringraziamento va a tutti
i miei colleghi del direttivo che
mi hanno aiutato. A Giancarlo
Bosio,vulcanico vice presidente,
sempre completamente immerso
nella vita sociale della Sips; a Bruno Boccati, un collega affidabile
che ha sempre collaborato con
particolare attenzione per quanto
2
riguarda l’aspetto economico-amministrativo; a Gianluca Di Giannantonio, che è stato fondamentale nel saper costruire e facilitare i
rapporti tra Sips ed Enci; a Tutti gli
altri colleghi del Consiglio ai quali
rivolgo un grandissimo ringraziamento per il proprio contributo
nella gestione della Sips. Con tutti
loro, ecco cosa abbiamo realizzato in questo triennio.
Innanzitutto, come preventivato, abbiamo sviluppato un solido
contatto con l’Enci. Riflettendo su
questa collaborazione, mi chiedo
come abbiano potuto le precedenti amministrazioni dell’ente
con il quale ci rapportiamo, rendere difficile ogni piccolo progres-
so che si tentava di sviluppare. La
nostra Associazione che negli ultimi 15 anni ha garantito all’Enci
una media di 13000 adesioni di
tesserati per anno, ha dovuto investire una forza non necessaria
per ottenere quanto era normale
ricevere in cambio di questo grande impegno associativo. Per esempio un numero congruo di esperti
giudici per ovviare all’espletamen-
Foto ricordo del Campionato Italiano SIPS su cinghiale ad Atessa (CH)
Trofeo delle Nazioni, la presentazione delle mute nella piazza di Ceva (CN)
to delle 300 verifiche zootecniche attitudinali e morfologiche, la
verifica e eventuale modifica dei
nostri regolamenti, il contributo
selettivo e finanziario. In questo
mandato, la presenza del nostro
vice presidente Gianluca Di Giannantonio nel direttivo dell’Enci
ha facilitato il rapporto di sintonia con l’ente e con il presidente
Dino Muto, siamo riusciti ad avere finalmente il ruolo che spetta
alla Sips nell’Enci. Per questo sono
grato sia a Gianluca e sia a Dino
Muto, che tra l’altro ci ha onorato
della sua presenza al Campionato
di Ascoli del 2015.
Negli ultimi tempi siamo riusciti ad avere maggiore visibilità,un
esempio la nostra presenza alla
mondiale di Milano per la presentazione del libro sui mantelli del
cane,da noi ideato.
Abbiamo modificato il regolamento delle prove di lavoro, rendendolo più attuale.
E’ stato organizzato il I° Campionato Italiano della SIPS su Cinghiale a Chieti, insieme al presidente
Nicola Rutolo.
È stato editato il libro “I Segugi”,un
libro tecnico sull’accostamento
della Lepre,della Volpe e del Cinghiale. Presto verrà pubblicato il
“D’Aubignè” pilastro nella storia
del Segugismo, grazie all’impegno
di Giancarlo Bosio e Sergio Pen-
ner. Sono stati espletati fin ora
ben 5 convegni che hanno cercato di migliorare la conoscenza
di argomenti necessari per l’allevamento del cane amatoriale e
non, alcuni di questi con la collaborazione dei vertici dell’Enci.
Sono stati raccolti tutti i campioni
biologici necessari per completare lo studio che riguarda il “Piano
di allevamento del Segugio Italiano”, per marzo 2016 avremo i
risultati. Sono stati raccolti i dati
sullo studio”Ungulati e Segugi”,
anche da questo studio avremo
delle belle sorprese.È stato completato l’iter riconoscitivo del Segugio Maremmano e del Segugio
dell’Appennino, due grandissime
realtà dell’allevamento italiano,
rispettivamente con 25000 unità
nei registri dell’Enci per il Maremmano e 6500 per l’Appenninico.Vi
esorto solo un attimo a pensare
allo sforzo organizzativo e all’indotto finanziario generato dai
numeri sopra riportati. La razionalizzazione di alcuni deficit amministrativi di segreteria,un tema
sul quale riflettere e agire per la
sua ottimizzazione. Il successo
associativo,con aumento costante
del numero di adesioni alla Sips,
contro tendenza rispetto a tutti
gli altri Club dell’Enci e di tutto il
mondo venatorio. A tal proposito
ho inserito sul sito della Sips un
ringraziamento a tutti coloro che
si sono impegnati per far raggiungere alla Sips circa 12000 soci.
Questo ottimo risultato del tesseramento è il migliore degli ultimi 10 anni, mi fa ben sperare che
i soci si riconoscono nella Sips e
hanno una gran voglia di stare al
suo interno.
Il numero congruo di adesioni
consentono alla Sips di avere più
opportunità di sviluppo e una più
grande possibilità di organizzare eventi formativi e, perché no,
conviviali. Mi riferisco alla Festa
del Segugio, un momento di grande aggregazione e partecipazione
alla vita sociale, per riconoscersi
e sentirsi appartenenti alla vita cinofila Segugistica della Sips. A tal
proposito vi avviso che la prossima edizione della Festa del Segugio, prevista per fine maggio, si
terrà in provincia di Venezia e sarà
Paolo Agostini, dinamico e strategico consigliere nazionale,ad
organizzarla. Un importante vantaggio per il calendario delle prove e raduni è che non dovremo
più avere il consenso dei gruppi
cinofili provinciali e regionali, era
una grossa complicazione del lavoro di segreteria,oltre che motivo di frizioni tra alcune nostre
sezioni provinciali e gruppi cinofili.
Dal I° gennaio 2016 sarà la Sips
nazionale a stilare e autorizzare
3
Organizzatori e giudici a Cavalese (TN) per la finale del Trofeo delle Alpi
4
i calendari. Avverto tutti i presidenti di sezione e tutti quelli che
organizzano le prove che la loro
richiesta potrà essere inoltrata
all’Enci solo dalla segreteria nazionale e non direttamente dalle
sezioni provinciali, rispettando le
tempistiche per l’inserimento nei
calendari. Le richieste fatte dalle
sezioni all’Enci non verranno prese in considerazione. Invito tutti
a collaborare con i gruppi cinofili,
avere con loro un buon collegamento è importante per l’intera
attività cinofila e per raggiungere
migliori risultati in tutte le realtà
locali. Vi informo che,nonostante
la notevole attività svolta,anche
per il 2015 il bilancio finanziario
della Sips chiude con un risultato positivo,frutto di una gestione
oculata e parsimoniosa, che consente di poter assicurare a chi
amministrerà la Sips di non avere
problemi di tipo finanziario.
Con tutto quanto sopra riportato non voglio dire che siamo
stati impeccabili nella conduzione
dell’Associazione, abbiamo cercato di fare il meglio possibile, ma
ci sono sempre possibilità di miglioramento. Ben vengano tutte
le eventuali critiche alla nostra
gestione, basta che siano costruttive e siano portatrici di contributi che possano sviluppare ancor
di più l’Associazione. Se dovesse
toccare a noi guidare ancora la
Sips svilupperemo altre attività,
abbiamo progetti interessanti che
vi proporremo prossimamente
con la pubblicazione del nostro
programma di gestione per il
triennio futuro.
Mi preme, però, rimandare alcune critiche ai mittenti, in special
modo quelle che riguardano il mio
carattere. So che molti non gradiscono e non condividono alcune
scelte attuate dal direttivo e da
me. Ricordo che il ruolo del direttivo di un’associazione è quello di
tracciare una linea d’azione e seguirla con coerenza. Ascoltare le
eventuali critiche, valutarle, eventualmente rivederne alcuni dettagli, ma agire secondo la condotta
stabilita nel programma di gestione. Scrivo queste osservazioni
perché coloro che non condivido-
no il nostro operato, non hanno
mai inviato un solo articolo per la
nostra rivista “I Segugi” nel quale manifestare la volontà di contribuire allo sviluppo della Sips. E
non parliamo di articoli tecnici da
parte degli esperti giudici!
Mi chiedo quale sia stato il contributo tecnico di chi oggi, tramite
articoli pubblicati su un’unica rivista ostile, critica l’operato dell’attuale gestione. Vi ricordo che
presto inizierà la stagione delle
Verifiche Zootecniche, a febbraio
avremo un affollamento di Campionati Sociali, il 12-13 e 14 su
Cinghiale in singolo e coppie ad
Arezzo, il 20 e 21 ad Alessandria
su Lepre; il 26-27-28 a Orvieto su
Cinghiale in muta. Chiedo a tutti
di rispettare i tempi di iscrizione
ai Campionati,come da istruzioni
riportate nei programmi che verranno pubblicati sul sito della Sips.
Vi aspetto ai nostri Campionati
per onorare le nostre feste più
grandi; auguro a tutti voi un anno
fantastico scandito da ottimi risultati cinofili.
Vincenzo Ferrara
ll D’Aubignè editato! Ultima (ma non ultima) “fatica” di Gian Carlo Bosio e di Sergio Penner.
Caposaldo della cultura cinegetica e Segugista. ProSegugio prosegue nel suo percorso editoriale e culturale.
tratto da questo meraviglio libro vi proponiamo....
RECENSIONE
L’inseguimento di una lepre!
Che piccola cosa in effetti per
quelli che non sanno, per quelli
che non conoscono!
Ma uno dei nostri più grandi veneur del secolo scorso, il conte
Lecouteulx, che ha cacciato ed
inseguito quasi tutte le specie di
selvatici, mette in guardia tutti gli
scettici e gli ignoranti ricordando
loro la seguente verità:
”Si può praticare la vénerie sia
con dodici cani che con sessanta
ed un piccolo inseguitore di lepri
che fa molte prese è spesso un
veneur più abile ed astuto di molti proprietari dei grandi equipaggi. La caccia alla lepre è forse la
più difficile tra tutti i tipi di caccia
e, secondo gli esperti dell’arte
venatoria, proprio la più difficile
di tutte. Un esperto cacciatore di
lepre è certamente un buon veneur e un buon cane da lepre, se
è resistente e veloce, può diventare ancora migliore sulle altre
tracce.”
È assolutamente vero. E possiamo asserire, con tutta certezza,
che il contrario non è vero. Un
buon cane da cinghiale, da cervo
o da capriolo potrebbe rivelarsi
un mediocre cane da lepre. Per il cacciatore che è preso da quella deliziosa e
incontenibile passione per l’inseguimento
della lepre questo tipo di caccia diventa
lo sport in assoluto il più accattivante e
più appassionante di tutti i tipi di caccia.
È il più appassionante, il più coinvolgente, perché è il più fine e il più difficile e
perché ogni inseguimento offre una sensazione nuova e piena di sorprese; perché se spesso il cacciatore deve affrontare una delusione, persevera comunque
sempre per superare gli ostacoli; perché
è un tipo di caccia che rappresenta un
concentrato di emozioni che fanno dimenticare tutto il resto. È, a seconda delle
situazioni, o insoddisfacente oppure assolutamente affascinante perché la traccia è più leggera e più fugace e perché il
cambio di direzione della preda è difficile da individuare e da risolvere. È molto
raro trovare dei cani che non si lasciano
ingannare dal cambio di direzione della
lepre e che riescano a stare sulla traccia.
Un grande veneur, che aveva inseguito
almeno cinque o seicento lepri durante
la sua carriera, confessava che non aveva
mai posseduto un Segugio veramente in
grado di non perdere mai la traccia. Nessun altro tipo di caccia subisce così tanto
le variazioni di temperatura, o dell’ambiente, anche in apparenza le più leggere, ed in grado di influenzare la qualità
e la persistenza della traccia. Durante
alcune giornate con tempo mediocre, od
anche pessimo, si può comunque forzare un cervo mentre non si potrebbe mai
prendere un capriolo ed ancora meno
una lepre. Uno dei miei amici, vero appassionato dell’inseguimento della lepre,
un giorno mi disse:
“Non esistono cani buoni o cattivi, esistono le buone e le cattive giornate.”
Sembra una battuta o un paradosso
ma questa affermazione, forse un po’
eccessiva, contiene comunque una parte
di verità. Durante le giornate molto buone tutti i cani, anche mediocri, cacciano
splendidamente. Durante altre giornate,
quando la traccia è impossibile da seguire, anche i migliori risultano penosi.
Parlare di buone o di cattive giornate non
è abbastanza significativo visto che la
qualità della traccia durante una stessa
giornata può variare in modo molto marcato e ciò può avvenire in modo brusco
ed inaspettato. Ho un ricordo speciale
di quella giornata tiepida di fine marzo
quando, assieme a mio cognato, cacciavo la lepre con la nostra piccola muta
di Anglo-Français. Cercavamo di cacciare
piuttosto che inseguire dato che dopo
quindici o venti minuti, i nostri cani pur
buoni, perdevano la traccia. In quattro
ore di battuta una sola lepre saltò davanti a loro. Si lanciarono in seguita e la
presero dopo cinquanta minuti. Durante
ogni battuta, e in qualsiasi momento, si
aspetta trepidante e si spera. Quando
tutto va bene uno sta lì in trepida attesa
e teme il silenzio del sottobosco e si ha
paura che il tempo cambi. Quando i cani
cacciano male si spera in un miracolo
atmosferico che possa trasformare un
cattiva traccia in una traccia calda e ben
presente.
È il fatto di sussultare e di sperare sono delle emozioni forti che
ci fanno vibrare e vivere intensamente. Il selvatico tipo della petite vénerie è in assoluto la lepre.
I cacciatori di una volta non accordavano alla volpe il titolo di
animale da vénerie e avrebbero
riso a chiunque gli avesse parlato del coniglio come animale da
vénerie. Oggi si può, e si deve,
essere meno esigenti e meno
sprezzanti visto che la lepre diventa sempre più rara un po’
ovunque e visto che è quasi impossibile cacciarla nelle battute
ad inseguimento, laddove queste
esistono ancora!
In mancanza di meglio, se uno ha
la passione e l’anima del veneur,
si dovrà accontentare di cacciare
la volpe ed il coniglio da appassionato, pur di godere del lavoro
dei Segugi e di ascoltare il concerto delle loro voci. Esistono ancora alcuni piccoli equipaggi che
sono dedicati solamente all’inseguimento della volpe. Ce ne sono
anche specializzati nell’inseguimento del coniglio.V’è da dire che
persino tra i cacciatori che praticano la
caccia con il fucile ce ne sono alcuni che
fanno la piccola vénerie e che hanno la
vera passione dei Segugi, e ce ne sono di
ottimi conoscitori, ed alcuni che apprezzano i bei accostamenti e le belle seguite
e che non sparano mai al selvatico sullo
scovo (appena scovato).
In compenso ce ne sono altri che credono di praticare la caccia alla seguita ma
che sono dei semplici sparatori pronti ad
assassinare la preda alla prima occasione. La caccia con i cani per loro non ha
nessun significato. La loro priorità e il loro
piacere è abbattere un animale e persino parecchi animali. Mi è stato raccontato di un nuovo ricco, del dopo guerra del
14-18, che aveva comprato una foresta
e che aveva come unico obiettivo ammazzare lepri, caprioli, cervi e cerbiatte
di fronte ai suoi Segugi. Aveva l’opinione
che un buon capo muta era solamente
un cane non efficiente e da liquidare.
Teneva in considerazione solamente i
Segugi che si lanciavano sulla preda ma
che erano subito pronti ad abbandonare
l’inseguimento perché almeno loro non
facevano perdere il tempo ai cacciatori
appostati attorno ai recinti. Non sapeva,
ed era totalmente nell’impossibilità di
comprendere, che il momento più bello,
più esaltante e più emozionante non era
la breve e triste fucilata, che ammazza
troppo presto la preda e di conseguenza
tutte le gioie derivanti dalla caccia, ma
era, bensì, rappresentato dallo splendido
cantare dei Segugi all’inseguimento di
una bella lepre rossa.
53
1º
Campionato
Campionato
Italiano SIPS
su Cinghiale a Chieti
Se n’era parlato in Consiglio Nazionale, e presto fatto è diventato
realtà.
I consiglieri Rober Scotto, Bruno
Mugnaini e Gianfranco Ferrara in
breve tempo sono riusciti ad organizzare il “I° Campionato Italiano SIPS su Cinghiale”.
Dopo anni di svolgimento della
stessa manifestazione su Lepre,
finalmente sono stati accontentati i possessori di ottimi Segugi
da Cinghiale, con una prova che
potesse evidenziarne le ottime
qualità venatorie.
Vista l’esplosione numerica dei
partecipanti alle prove su cinghiale, la comparsa di questo selvatico
nella maggior parte delle regioni
italiane e non ultimo la possibilità
di poter recuperare i cani grazie ai
collari di reperimento sono cresciute in maniera esponenziale le
prove in territorio libero.
Iro di Paolo Cucini
Segugio Maremmano vincitore
del Campionato Italiano SIPS
su cinghiale
6
Pippo e Bufera, Segugi Maremmani
di Davide Vergagni, primo classificato
nella categoria Coppie al Campionato
Italiano SIPS su cinghiale
I RISULTATI:
CATEGORIA SINGOLI
Giudici:Vincenzo Ferrara, Giorgio Rossi in ordine di classifica:
1° class. Iro I°ECC (S. Maremmano P.R.) di Paolo Cucini (Toscana)
CAMPIONE ITALIANO SIPS 2015
2° class. Mascherino, II°ECC (S.Maremmano P.R.) di Alessandro Contri (Toscana)
3° class. Anuk, III°ECC (Briquet Griffon Vendeen) di Erik Parusso (Piemonte)
4° class. Assassino, MB S.Maremmano Di Demetrio Lione (Campania)
CATEGORIA COPPIA E PARIGLIA
Giudici: Luzzi Nicola, Raffaele Antonio,
Scotto Rober in ordine di classifica:
1° class.Pippo e Bufera I°ECC(S.Maremmano) Di Davide Vergagni
PIEMONTE CAMPIONI ITAL. SIPS 2015
Non Classificati: Campiglio e Vedremo (S. Maremmano P:R) di Sandro
Albonetti (Toscana); Milly e Lampo (S.Maremmano) di Marco e Rudy
Arbusti (Marche); Pirata e Kira G. Saintongeois di Fausto Mendicino
(Calabria)
CATEGORIA MUTE
Giudici: Mugnaini Bruno, Felice Bracco, Brumana
Giovanni. Il titolo non è stato assegnato. Hanno partecipato:
N.C. Zor-Argo-Ugo-Brina-Ledy-Red; Beagle di Giampiero Boglio
(Piemonte)
N.C. Tosto del Pogrosso-Patti-Terri del Pogrosso-Ronda del Pogrosso- Mozza-Gerry-Fiamma; S.Maremmano di Marco Antonini (Umbria)
N.C. Bari-Bora-Zara-Peter-Thena-Ada; Segugi Istriani P.R.) di Fattore
e Carracillo (Molise)
N.C. Pinco-Dora-Mora-Pedro-Minerva-Melinda; Briquet Griffon Vendeen di Martinello Altana (Sardegna). Un grande ringraziamento a
Nicola Rutolo, a Peppino Campitelli, a Massimo Staniscia e a tutti gli
accompagnatori di Chieti. Siete tutti invitati al II° Campionato Italiano
SIPS su Cinghiale.
Grazie al lavoro di tante sezioni
Sips che provvedono ad organizzare le prove ufficiali in terreno
libero, siamo giunti all’implementazione di questo Campionato. Il
12 settembre a Chieti, grazie alla
perfetta organizzazione del presidente Nicola Rutolo e di Peppino
Campitelli, presidente Regionale
della ANLC, tutto è andato per
il meglio. Accoglienza calorosa da
parte degli abruzzesi, con tanti
appassionati che hanno garantito
a tutti i conduttori di reperire almeno un Cinghiale.
Anche il recupero dei cani è stato facilitato dai tanti conoscitori
delle zone di sciolta, che hanno
aiutato i concorrenti, preoccupati
per la loro lontananza dai luoghi
di residenza.
Non posso dimenticare il contributo fornito al Campionato da
parte di un grande esperto giudice, Nino Staniscia, venuto purtroppo a mancare ultimamente,
e di cui il Segugismo nazionale
sentirà la mancanza. Proprio Nino
aveva insistito tanto affinchè il
Campionato fosse organizzato ad
Atessa, sua cittadina di residenza,
e così è stato. I posti collinari del
teatino sono ben colonizzati dal
suide che sta spopolando in tutta l’Italia, con cedui intervallati da
7
Campionato
Organizzatori, giudici e concorrenti al Campionato Italiano SIPS su cinghiale
forteti, un habitat ideale, che hanno messo a dura prova i migliori
Segugi da Cinghiale che durante
l’anno avevano ottenuto i migliori
risultati nelle prove regionali. Una
batteria di 4 concorrenti per categoria, composta da coloro che
avevano ottenuto i migliori risul-
I premiati con giudici e organizzatori
al Campionato Italiano SIPS su cinghiale
8
tati a livello macroregionale, per
cui tutti erano di livello venatorio
molto alto.
Un plauso particolare va a Marti-
nello Altana che ha avuto la forza
di arrivare a Chieti dalla Sardegna.
Tutti hanno incontrato. Nella categoria singolo tutti e quattro si
sono qualificati. Solo una coppia in
classifica e nessun qualificato per
le mute.
I cinghiali in branchi, spesso non
consentono l’ottenimento di qualifiche perchè fanno dividere i
componenti di coppie e mute.
Organizzatori, giudici e concorrenti
al Campionato Italiano SIPS su cinghiale
9
T
TROFEO
ROFEO
DEGLI
ECCELLENTI 2015
Dal 12 al 14 giugno 2015 si è tenuta a Sassetta la decima edizione
del Trofeo degli Eccellenti riservato ai Segugi Maremmani.
Il regolamento del Trofeo prevede
che possano partecipare alla gara
quei cani che si siano qualificati
primo o secondo nelle prove del
circuito toscano per cani da seguita su cinghiale in singolo. Tengo a
precisare che qualora uno o più
cani abbiano vinto non in una sola
prova ma in più di queste, il regolamento non prevede che si scorra al terzo classificato. Precisazione questa che non lascia adito a
dubbi: i partecipanti sono cani di
ottima qualità che non arrivano al
trofeo per caso.
Il gruppo di cani che partecipano
al trofeo è completato da quattro/
cinque soggetti che nell’anno si
Il vincitore del Trofeo degli Eccellenti 2015
Assassino, Segugio Maremmano
di Demetrio Leone
10
sono distinti nelle prove tenutesi
in tutta Italia, nominati dal consiglio nazionale della S.I.P.S (Società
Italiana Pro Segugio).
Questo meccanismo permette ai
soggetti che nn possono partecipare alle prove di toscana di misurarsi con i migliori della regione.
Hanno partecipato, nell’ordine di
sciolta:
Il secondo classificato al Trofeo
degli Eccellenti 2015 Fumo, Segugio
Maremmano di Giovanni Petrucci
12 GIUGNO:
1.Miranda di Chiappa Michele,
155 molto buono, terzo classificato
2.Matto di Paco Aleandro, 161
eccellente, secondo classificato
3. Randello di Cesare Gandini, n.q
4.Missina di Mario Galletti, 166
eccellente, primo classificato,
vincitore di batteria
13 GIUGNO:
1.Mentuccia di Tommaso Tocci, 152 molto buono, secondo
classificato
2. Febo di Tiziano Boddi, n.q
Il terzo classificato al Trofeo degli
Eccellenti 2015 Burrasca, Segugio
Maremmano di Domenico Siri
11
TROFEO
3. Soraia di Sandro Albonetti, 169
eccellente, terzo classificato
4. Zorro di Diego Venanti, 151
molto buono, quarto classificato
5. Burrasca di Siri Domenico, 170
eccellente, primo classificato,
vincitore di batteria
14 GIUGNO:
1.Mascherino di Alessandro
Conti, n.q
2. Tofee di Andrea Aprilino, 164
eccellente, terzo classificato
3. Fumo di Giovanni Petrucci, 172
eccellente, secondo classificato
4.Assassino di Demetrio Leone
175 eccellente, primo classificato, vincitore di batteria
5. Tripoli di Mino Cupini, n.q
CLASSIFICA FINALE:
1. Assassino di Leone
2. Fumo di Petrucci
3. Burrasca di Siri
Il risultato finale è stato a dir poco
sorprendente; per la prima volta
dall’inizio del trofeo (10 anni fa)
12
non solo non ha vinto un toscano
ma il podio è stato composto soltanto da concorrenti provenienti
da fuori toscana. È d’obbligo una
riflessione: è chiaro che il Segugio
Maremmano, pur essendo nato
nella maremma toscana, è ormai
diffuso in tutta la penisola. I cani
migliori possono venire da ogni
parte d’Italia e le parole di qualcuno che ingenuamente pensa ancora che la razza sia un’esclusiva di
un piccolo territorio fanno sorridere; scripta volant verba manent,
le parole volano con il vento i fatti
restano e la classifica non lascia
spazio a chiacchere. Grazie al lavoro portato avanti dalla S.I.P.S
toscana e nazionale questo cane è
diventato patrimonio di tutti i cinofili; soltanto in Italia si contano
oltre 25mila iscrizioni ai libri Enci.
Altro dato, quello di cui sopra, che
da solo basterebbe a far cessare le
polemiche se nn fossero basate su
bassi interessi di bottega. Ricordo
che la razza è stata anche riconosciuta dalla FCI (Federazione Ci-
nofila internazionale). Nell’attesa
di un mea culpa da parte di tutti
quelli che dicevano e scrivevano
che ciò non sarebbe avvenuto,
rinnovo l’invito a lavorare per lo
sviluppo di questa razza. Ringrazio
a nome della S.I.P.S toscana i signori esperti giudici Bracco Felice
e Righi Danilo, per aver diretto e
valutato la prova, i cacciatori di
Sassetta, che come sempre hanno
messo a disposizione il loro magnifico territorio e la loro capacità di accompagnatori, l’amministrazione comunale di Sassetta e
quella provinciale di Livorno, che
ci hanno supportato nel migliore
dei modi. Un ultimo ringraziamento a Vincenzo Ferrara, presidente
nazionale della Sips,Giorgi Rossi e
Stefano Federici, Fefo, presidente
della Sips di Livorno, motore del
trofeo e delle prove della toscana,
sempre a disposizione dei concorrenti e degli organizzatori
Bruno Mugnaini
coordinatore regionale
S.I.P.S.Toscana.
Inaugurazione del Monumento
del Trofeo degli Eccellenti a Sassetta (LI)
Organizzatori, giudici e vincitori del Trofeo degli Eccellenti 2015
13
D
anni da
ungulati
selvatici
RIFLESSIONI
Le riflessioni proposte sono maturate al termine di una gita di
studio sull’Appennino pratese effettuata nell’ambito del corso di
Selvicoltura (Corso di laurea in
Scienze Faunistiche dell’Università
di Firenze), con la collaborazione
del prof. Gianluca Giovanninie del
dott. Davide Pozzi. Tali osservazioni sono comunque estendibili,
purtroppo, a molte aree boscate
del territorio italiano.
I cedui quercini dell’Appennino
pratese sono un ottimo punto di
partenza per affrontare il discor-
so sui danni da ungulati. I cedui
in questione presentano la fisionomia tipica dei boschi soggetti
a forte pressione alimentare da
parte dei selvatici: le matricine
sono in gran parte scortecciate,
mentre le ceppaie si presentano
come cespugli bassi e densi, a causa del morso ripetuto dei cervi.
Vale la pena di riflettere sull’origine dell’emergenza, sulle possibili vie d’uscita e sul ruolo che
possono svolgere, nella soluzione
del problema, i tecnici forestali e
i politici. Le considerazioni che
seguono non si riferiscono a casi
particolari, bensì al territorio nazionale, in buona parte interessato dal problema.
Innanzitutto è necessaria una precisazione terminologica per quanto riguarda il cosiddetto “danno”.
Non tutti infatti sono d’accordo
con l’adozione di questo termine,
che non renderebbe giustizia alle
sacrosante esigenze alimentari
dei selvatici. Personalmente sono
d’accordo sul fatto che si possa
parlare di consumo, a patto però
che ci si riferisca a una situazio-
3
15
16
ne prossima alla naturalità: se, per
esempio, in una foresta vergine
centroeuropea, uno-due cervi distribuiti su 100 hafanno colazione
a base di piante erbace o arbustive, latifoglie arboree e abete bianco, è corretto parlare di consumo
alimentare. Se, al contrario, i cervi
diventano 10, pare ovvio parlare
di danno, per lo stesso motivo per
cui, se invitassi a cena una persona, potrei parlare di consumo nel
caso la persona in questione si limitasse a fare una bella mangiata,
mentre avrei diritto di parlare di
danno qualora si facesse accompagnare da una decina di amici
che mi saccheggiano il frigorifero,
la dispensa e che, magari, sollecitati da un abnorme appetito, mi
mangiano pure il gatto.
Si tratta dunque di riconoscere
un’anomalia: quali che siano le
cause del fenomeno (introduzioni fatte a cuor leggero, scomparsa
dei grandi predatori, istituzioni di
aree protette seguite dal divieto
di caccia ecc.), è arrivato il momento di prendere atto che la situazione è diventata insostenibile.
Perché, se il termine sostenibilità
significa “gestire una risorsa in
modo da garantirne l’uso alle generazioni future”, la conclusione è
che la risorsa bosco, in casi di forte pressione alimentare da fauna
selvatica, non ha futuro: né sotto il
profilo ecologico né sotto quello
economico.
A questo punto è necessario farsi
una domanda: come si può risolvere il problema del sovraccarico
degli ungulati selvatici?
La questione può essere affrontata sotto varie angolature: scientifica, etica, politica.
Nel mondo scientifico non sono
pochi a sostenere che la selvicoltura può svolgereun ruolo importante nella soluzione del problema.
Ebbene, chi scrive appartiene alla
categoria degli scettici. Premesso
che 1) ai danni da ungulati selvatici non si pone rimediosolo con
la riduzione della densità dei capi,
2) anche la selvicoltura può giocare un ruolo (favorendo quando
possibile il bosco misto a rinnovazione naturale, regolando opportunamente l’ampiezza delle tagliate nonché l’estensione del loro
perimetro, stimolando con le opportune cure colturali la diffusione di un piano erbaceo-arbustivo,
valutando la disponibilità alimentare non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi, apponendo la ramaglia sulle ceppaie
dopo il taglio dei cedui ecc.)… ma
pensare che la selvicoltura possa
essere determinante nella soluzione del problema degli ungulati
selvatici equivale a pensare che
una cura di vitamine (e sappiamo
quanto siano importanti) possa
essere un rimedio efficace contro
una polmonite acuta.
Il ruolo della selvicoltura, detto in
altre parole, è di creare condizioni idonee al mantenimento di un
equilibrio, mentre la terapia d’impatto, necessaria in tutte le gravi
patologie, non può che essere un
abbattimento dei capi in eccesso,
sulla base di ben congegnati piani
di assestamento faunistico.
E qui interviene l’aspetto etico che,
a mio parere, nell’opinione pubblica è strettamente contaminato da
una miscela esplosiva di scarsa informazione e di emotività.
Infatti, il principale ostacolo alla
riduzione dei capi di ungulati selvatici è proprio rappresentato
dal fatto che la cosa, per quanto
dio alla situazione anomala debba
tradursi in una strage di animali.
Paradosso notevole se si pensa
che ogni giorno sulle nostre tavole arriva carne di manzo, vitello,
maiale, agnello, pollo, tacchino e
quant’altro, tutta carne che prima
di essere ridotta in bistecche ha
fatto parte di organismi che sono
stati uccisi per la nostra alimentazione.
Insomma, perché la mucca sì e il
cervo no? Forse perché il cervo fa
parte della wilderness?
Suvvia, basterebbe ragionarci un
attimo per capire che il problema
è esattamente l’opposto: il cervo,
quando è in eccesso, è la principale minaccia alla wilderness, visto
che impedisce la rinnovazione dei
boschi, cioè l’habitat di tanti altri
selvatici (piante e animali), oltre
che il luogo in cui gli uomini hanno
ricavato uno spazio economico.
La verità è che, nell’opinione pub-
necessaria alla funzionalità dei
sistemi agro-forestali, da un lato
disturba l’opinione pubblica (gli
ambientalisti, ma non solo) che
identifica nei selvatici la componente più rappresentativa della
natura, dall’altro colpisce gli interessi di determinate categorie:
come non ricordare che alcuni
cacciatori sono interessati a conservare alte densità di selvaggina?
Di fatto, anche se è abbastanza
ovvio che la caccia è necessaria
per risolvere
il problema, molte resistenze vengono opposte all’idea che il rime-
blica, manca la percezione esatta
del problema, o meglio della sua
dimensione: si fatica a capire che
in molti casi abbattere gli ungulati selvatici non è un gioco o una
gratuita cattiveria e nemmeno una
forma di bieco cinismo, bensì una
necessità. Personalmente confesso di avere un’istintiva simpatia
per tutti gli animali, cervidi compresi, anche se ciò non m’impedisce di pensare che sia necessario
riportarli a densità più vicine alla
natura (il confine etico che non
si può oltrepassare nei confronti
degli animali è, a mio avviso, un
altro: il maltrattamento, cioè ogni
forma di violenza gratuita).
Le spiegazioni all’atteggiamento
dell’opinione pubblica non mancano. L’Italia del secondo dopoguerra fu segnata dall’urbanizzazione,
fenomeno che tuttora instilla in
ognuno di noi, assieme a modelli di vita artificiosi, anticorpi che
inducono a percepire la natura
come un Eden lasciato alle spalle.
Purtroppo, alla crescita del sentimento non corrisponde un’adeguata crescita della conoscenza.
In altre parole, il livello di educazione ambientale rimane scarso,
mentre l’amore per la natura continua a rivestirsi di una dannosa
irrazionalità.
Si aggiunga che, in Italia, gli aspetti naturalistici sono trattati dai
media spesso in modo approssimativo, a volte addirittura errato:
insomma, i mezzi d’informazione
sono corresponsabili della situazione che s’è creata.
Le maggiori responsabilità, a mio
avviso, spettano però al mondo
politico, il cui compito dovrebbe essere quello di ricondurre
la questione in un alveo razionale: fare sì che l’opinione pubblica
prenda atto che la natura non è
un insieme di cervi e caprioli, bensì una rete di relazioni funzionali
che non ammettono anomalie
spaventose come quelle cui stiamo assistendo.
Se non è etico uccidere Bambi, lo
è forse permettere la distruzione
dei nostri boschi?
Possibile che le istituzioni non
riescano a rispondere a una domanda così elementare? Oppure
a dire chiaramente che la natura
che ci circonda non è poi così
ricca di naturalità, e che dunque
necessita, più che di un approccio emotivo, di una razionale ge-
stione? Conosco personalmente
proprietari di boschi, mortificati
da una situazione incomprensibile
per cui, dopo il taglio di un ceduo,
non è permesso loro mandare una
mucca al pascolo nel bosco (pena
gravi sanzioni pecuniarie), mentre
mandrie di cervi di straordinario
appetito possono radere al suolo
le ceppaie.
È pur vero che in tal senso esistono indennizzi, ma non sono certo
quelli a risolvere il problema.
Possibile non rendersi conto del
rancore verso le istituzioni che
situazioni del genere possono determinare?
A proposito, nel frattempo, a rendere meno insostenibile il problema ci pensano i bracconieri…
Il paradosso fa nascere una domanda finale, cui ognuno può fornire la propria risposta: se ad alleviare le dimensioni dei problemi
sono necessarie pratiche illegali,
non sarebbe forse più opportuno assumersi laresponsabilità di
scelte magari poco popolari ma
indirizzate verso il bene della collettività?
Prof. Marco Paci
Docente di Selvicoltura presso
l’Università degli Studi di Firenze
3
17
I
l problema
del cinghiale
Una risposta ad Isabella Pratesi,
ragionando sulle contraddizioni
mancanza di buon senso, logico e
pratico, del solito animalismo anticaccia
Isabella Pratesi, che oggi fa parte
del WWF, ma che è stata (od è
ancora ed anche?) dirigente della
LAV (o della LAC?), dopo il luttuoso evento che mai così tanto
ha portato il cinghiale alla ribalta
della cronaca quotidiana (benché
di motivi per questa ribalta ce ne
fossero già stati prima ed a iosa,
sia con la morte di persone a
causa di impatti automobilistici
con l’animale, sia di aggressioni,
ma senza fatti luttuosi diretti di
cittadini inermi, sia per i miliardi
di euro di danni ogni anno inferti
all’agricoltura: ma si sa, i giornali
sono prodotti da vendere, non
già, come tanti credono, diffusori
di notizie di interesse sociale: per
cui, come si usa dire, se un cane
morde il padrone, la cosa non fa
notizia ma se un padrone morde il
cane, allora si va in prima pagina!);
si diceva, la Pratesi ha ritenuto di
diffondere un comunicato stampa
come Direttore del programma
conservazione del WWF per cercare di dare spiegazioni corrette
sul fenomeno («Tutto quello che
avreste voluto sapere sui cinghiali
e nessuno vi ha mai detto»).
18
Peccato che neppure lei ce lo
dica! Il documento contiene tante
contraddizioni ed inesattezze, che
non possiamo esimerci dal farle
notare. Se esiste un problema, e
per partito preso si cominciano
a raccontare cose non vere, il
problema non si risolverà mai. E
forse è proprio quello che vogliono gli animalisti anticaccia: che si
continui a parlare del problema
del cinghiale, ma solo come argomento per attaccare i cacciatori, e
senza mai proporre l’unica soluzione plausibile: ovvero che siano
gli stessi cacciatori, colpevoli della
diffusione dell’animale, a provvedervi riducendone drasticamente
il numero con le loro armi. Ed è
già dura convincerli, visto l’interesse che la stessa Pratesi evidenzia, che hanno ad avere ogni anno
un bel po’ di cinghiali da abbattere,
per cui un numero troppo basso
rischia ridurre i loro, come anche
dice la Pratesi, “pingui” carnieri,
ma… anche magari di spingere
poi gli anticaccia a richiederne la
protezione!
Vediamo cosa ha scritto la Pratesi
nel suo comunicato.
I cinghiali «hanno zanne lunghe
anche 30 centimetri affilate come
rasoi.» Ci chiediamo se la Pratesi
ha mai visto un cinghiale, o pensa
che siano dei trichechi o dei babirussa? Dove ha mai visto zanne
di 30 cm di lunghezza e poi, “affilate”? Caso mai appuntite! Ma soprattutto la Pratesi batte e ribatte
per informare che i cinghiali sono
tanti, sono troppi, fanno danni ingenti: Ecco cosa ha scritto: «(…)
sono stati lanciati in un frenesia
venatoria senza uguali: importati
dall’Europa dell’Est ma anche alle-
vati in Italia (…). In pochi decenni i
la popolazione di cinghiali si è così
quintuplicata (…). La gestione dei
poveri animali, la cui popolazione
ha raggiunto livelli preoccupanti di
600.000 o forse 1 milioni di individui…»
Ma poi, pur riconoscendo che
proprio i cacciatori hanno anche
la responsabilità di abbatterne
troppo pochi e che quindi sono
loro i primi ed unici responsabili
della crescita esponenziale della
popolazione, si guarda bene dal
dirci come proprio i cacciatori
potrebbero e dovrebbero risolvere il problema: «(…) sono stati
utilizzati per creare una popolazione pingue e ricca adatta a soddisfare le brame dei cacciatori.»
Ovvero riconosce che sono troppi, che sono un problema. Ma poi,
ecco che proprio con i cacciatori
se la prende perché li uccidono,
facendo capire che lei sarebbe
contraria: «(questo purtroppo
non li salva dalla morte a cui sono
destinati). (…) affidata alle allegre
brigate dei “cinghialari” (…). Altrettanti cinghiali vengono uccisi
illegalmente cacciati con trappole,
lacci e fucili a pallettoni. Di notte e
di giorno. A decine di migliaia. Ma
non per svuotare e rendere più
sicuri i nostri boschi (...). Chiudiamo entrambi gli occhi e tappiamoci le orecchie se sentiamo
spari e fuori strada che rombano
con il loro carico di carne di cin-
ghiale. Lasciamo che continuino
ad essere i cacciatori, nella legalità
e nell’illegalità a gestire la nostra
fauna. Non preoccupiamoci se le
lobby dei “cinghialari” impediranno che il problema del soprannumero dei cinghiali (che apporta
un enorme danno all’agricoltura)
venga veramente risolto.» Ovvero, silenzio assoluto sulla soluzione del problema!
In poche parole, la Pratesi vuole
la botte piena e la moglie ubriaca.
Secondo lei i cinghiali sono troppi
ed andrebbero ridotti e drasticamente di numero, ma poi si schiera subito contro l’unica categoria
di cittadini che a questo problema
possono porre rimedio. Come
non chiedersi, ma questa Pratesi,
i cinghiali li vuole o non li vuole?
Ne vuole tanti o ne vuole pochi? E
se sono troppi, a chi affiderebbe il
compito di ridurne il numero? Ai
soliti “professionisti del catastrofismo animale” che attraverso studi
e progetti, magari lautamente pagati dall’Unione Europa, ci verranno poi a dire che bisogna lasciare
crescere i lupi affinché vi provvedano (come se i lupi fossero poi
così fessi da lasciare in pace il bestiame domestico per darsi invece da fare a seguire le indicazioni
dei “faunisti” del WWF e predare
quindi solo cinghiali, cervi e caprioli anziché le ben più disponibili e facili pecore, capre, cavalli,
vacche e cani!).
Oppure, pretenderà di obbligare
gli agricoltori a circondare ogni
campo coltivato con recinti elettrici, per i quali, che siano a spese
dei proprietario o dell’apparato pubblico, sempre di milioni di
euro si parlerebbe?
O ci verrà a dire che i cinghiali bisogna catturali con costose
trappole e burocratica metodologia (intanto pagherebbe pantalone!) che lasceranno il tempo
che trovano, perché la biologia ed
il comportamento animale ci dice
che mentre se ne cattura uno, la
popolazione cresce di due?
E poi, l’ipocrita chicca, già adottata in alcuni aree protette chiuse
alla caccia: catturali con le gabbie
e farli poi uccidere nelle macellerie: ipocrisia all’ennesima potenza,
eppure tante volte proposta non
solo per cinghiali, ma anche per
nutrie, scoiattoli grigi, ed altri animali esotici o in soprannumero!
Tutto questo pur di evitare che i
cacciatori, facendolo a loro spese
Muta di Liberati-Petrucci
vincitrice del Trofeo
delle Nazioni 2015
pagando una tassa e magari anche i capi abbattuti - quindi con
entrate finanziarie che potrebbe
dare un aiuto alle sempre esauste
casse di chi gestisce la fauna ed i
Parchi -, possano “divertirsi”: ovverosia, impedire loro di divertirsi
sembra essere l’unica ragione del
perché non si vuole ricorrere alla
caccia per risolvere un problema
che oggi è quasi più sociale che
faunistico!
O li vorrebbe fare abbattere da
guardiacaccia, guardie forestali
e guardia parco? In tal caso, non
lo sa che se esiste l’obbiezione di
coscienza per l’esercito, è probabilmente giusto applicarla anche
ai corpi di guardiania? Lo sa che
difatti la grande maggioranza di
queste guardie è animalista ed
anticaccia? Che farebbe, li obbligherebbe a farsi “macellai” al posto dei cacciatori? In fondo, forse
sarebbe un bene se lo facesse,
così si potrebbe rendere conto
di quanto utili siano i cacciatori in
questi casi (sempre più frequenti,
tanto che anche nazioni che avevano abolito la caccia la stanno
pian piano ripristinando, magari
mascherata da “prelievi selettivi”,
“controllo delle popolazioni”, “abbattimenti sanitari” ed altre scuse
più o meno politicamente corrette e che spesso non risolvono mai
veramente i problemi).
La Pratesi si allei pure con la sua
sodale Brambilla; convincano pure
l’opinione pubblica della “bontà” delle loro idee sulla gestione
faunistica; ma poi non vengano a
piangere sul latte versato quando
avremo altri morti ed aggressioni
da parte di cinghiali e lupi ed orsi,
al bestiame ed anche persone,
con milioni di euro di danni che
cittadini, agricoltori ed allevatori
pagano di tasca loro, ricevendo,
quando li ricevono, scarsi rimborsi
dalla casse pubbliche sempre più
vuote. Per non dire del rischio di
estinzione di tante rare specie di
fauna e flora (lo Scoiattolo rosso,
l’Orso marsicano e il Camoscio
d’Abruzzo, varie specie di orchidee, solo per fare alcuni esempi eclatanti) a causa della loro
competizione con le popolazioni
animali in forte crescita proprio
perché si impedisce ai cacciatori
di eliminarle o mantenerne basso
il numero. In fondo si tratterebbe
di fare un semplice calcolo tra costi e benefici, lasciando da parte i
principi “talebani” di animalisti ed
anticaccia, adottando invece misure basate sulla saggezza ed il buon
senso.
I cacciatori possono essere grandi
attori nel mondo della conservazione, specie faunistica: la si smetta di vilipenderli e si cerchi una
loro collaborazione per il bene
del… bene Natura (che non è
solo animali: Aldo Leopold, Theodore Roosevelt, Jim Corbett,
Erminio Sipari, Mario Incisa della
Rocchetta, Renzo Videsott, Fabio
Osti, Mario Rigoni Stern, e tanti
tanti altri, anche viventi - tutti ambientalisti cacciatori - insegnano!).
Franco Zunino
Segretario Generale Associazione
Italiana Wilderness
3
19
C
ommento
AL REGOLAMENTO NUOVO
RELATIVO ALLE
PROVE ZOOTECNICHE DEL SEGUGIO
Premetto che sono un Segugista pratico con diverse esperienze essendo cresciuto in un
ambiente familiare di seguisti e
che ho giudicato con i migliori giudici italiani, alcuni ancora
in vita e alcuni che, purtroppo,
non ci sono più, lasciando un
grande vuoto di insegnamento.
Ho trovato positivo apportare una revisione allo standard
di lavoro per capire meglio la
direzione da prendere, diversamente si rischierebbe l’impoverimento della razza sul lavoro.
Leggendo attentamente il nuovo
regolamento sul lavoro del Segugio, rilevo che i problemi più
importanti sono rimasti e sono i
seguenti:
- si deve tener presente che i
canettieri sono cambiati nel
metodo, hanno avuto una evoluzione, sono diventati “domatori”, ed ecco perché il regolamento deve essere rigoroso su
tutte le fasi;
-i collari (localizzatori) nelle
prove non devono essere utilizzati, poiché si nota il cane
mantenere un comportamento
di sottomissione; mentre senza
20
collare, durante il turno della
prova, possiamo vedere le doti
naturali del soggetto e di queste esperienze ne potrei elencare diverse.
L’art. 10 recita la seguente dicitura: Il canettiere fa parte integrante
della muta, coppia e singolo.
Lo trovo un errore gravissimo e
spiego il perché: il canettiere deve
seguire i cani fino all’incontro con
la passata della lepre, fermarsi e lasciare proseguire i cani da soli per
far sì che acquisiscano personalità,
sagacia, ed infine far completare la
fase di accostamento che, diversamente, verrebbe portata avanti dal
canettiere, come spesso avviene,
con il risultato che questi soggetti non diventano mai maturi. Da
tantissimi anni si parla di ZONE
DOC per le prove zootecniche,
ma si continua ad esercitare prove in zone di ripopolamento, in
zone faunistiche, nelle quali vengono rilasciate ottime qualifiche.
Continuando in questa direzione
avremo un peggioramento della
razza da lavoro del 90%, bisogna
ricorrere ai ripari in breve tempo.
Prima di terminare vorrei citare
due fasi delle prove che, a mio
avviso, sono importantissime: la
“cerca” in cui si assiste alla passione, alla disciplina, al collegamento
e si capisce il soggetto a quale razza appartiene, è stata declassata a
10 punti; l’accostamento che è la
fase più importante della verifica
zootecnica, olfatto, sicurezza nella valutazione dell’usta, soluzione
dei falli su passata fredda, è stato
bloccato a 30 punti.
Sarebbe stato utile qualche punto
in più per mantenere l’accostamento che vediamo sempre più
scomparire. Se in Italia venisse fatta una verifica in tal senso avremmo l’l‰ che saprebbe risolvere il
lavoro dell’accostamento.
Infine, con questo commento,
vorrei parlare dei 45 minuti in dotazione alla seguita di prove di cui
tanto discusso dai giudici durante
le prove: occorre stabilire quanti
metri in un minuto percorre un
cane durante la seguita pressante
in pianura, in collina ed in montagna. Proporrei una diversa valutazione giudicando il percorso
effettuato dal cane e non il tempo
impiegato.
Giovanni Incerti
Il Best in Show del Raduno di Perugia
S
enza metodo,
stile e intelligenza
non c’è Segugio
L’occasione per l’idea di scrivere
un articolo insieme a Giuseppe
Quici è nata da due giorni di caccia trascorsi nelle terre molisane,
dove abbiamo potuto osservare
e confrontare forse due metodi
di lavoro differenti ma comunque
efficaci. Da una parte, Segugi che
evidenziano le varie fasi con voce
piuttosto abbondante, meticolosi
nella fase di accostamento, molto
avvinti alla passata. Dall’altro, cani
veloci nella fase di accostamento,
sbrigativi, che alla vocalizzazione
spesso alternano passaggi segnalati con la coda e con colpi di gola.
Entrambe le mute arrivano alla rimessa, scovano ed inseguono, pur
se con tempistiche diverse forse
e con metodi di lavoro apparente-
mente differenti.
In realtà, non credo sia giusto parlare di cani di iniziativa fortemente contrapposti a quelli di metodo: il Segugio, per esser chiamato
tale, deve necessariamente usare
un metodo. E deve farlo con stile.
Ciascuna razza, poi, certamente,
avrà il suo. E non sarebbe corretto
pretendere di applicare all’Ariegeois lo stesso metodo dell’Italiano
o viceversa. La tendenza ad uniformare il metodo di lavoro, sopratutto durante le verifiche zootecniche, è un male non solo per
la razza, ma per la cinofilia tutta.
Il territorio plasma il Segugio.
Questo è tendenzialmente vero;
con l’accortezza di specificare,
però, che il cane intelligente do-
vrebbe essere in grado di adattarsi ad ogni tipo di situazione. Negli
altipiani meridionali, dove il Segugio dovrà accostare a volte per
chilometri prima di giungere al
covo, sarà più facile affinare la fase
dell’accostamento, che dovrà essere necessariamente meticoloso
e preciso, sul filo. Questo perché
magari la pastura incontrata è una
sola, e quella la muta deve lavorare.
Parzialmente diverso sarà il comportamento del Segugio nei territori pianeggianti, dove la presenza
della lepre è solitamente più abbondante (anche se negli ultimi
tempi il calo del selvatico è sotto
gli occhi di tutti ed è quindi necessaria una oculata gestione della
Londa (FI). Una bella giornata con i Segugi dell’Appennino ospiti di Valter Mencetti
3
21
22
lepre, evitando inutili immissioni
di conigli di allevamento ed accrescendo ciascuno un senso etico di
rispetto e buon comportamento
di ciascun Segugista durante la
stagione venatoria).
In questi territori di pianura, le
pasture del selvatico spesso si intrecciano l’una con l’altra, ed un
Segugio abituato a lavorare sul
terreno un’unica pista, se privo
di elevato equilibrio e di relativa
freddezza sull’odore, difficilmente scoverà la stessa lepre che ha
accostato. Questa peculiarità renderà spesso difficoltosa la valutazione dell’accostamento, che non
dovrebbe mai essere confuso con
il passaggio disordinato da una pastura all’altra, un susseguirsi cioè
di voci che non seguono un disegno preciso ed unitario.
Dato per scontato che la fase della
cerca, volgarmente detta pastura,
finisce nell’esatto momento in cui
l’usta del selvatico viene reperita
sul terreno, non credo sia possibile definire come fuori mano o
disorganizzata una cerca ampia
in territori, come quelli montani,
dove spesso la muta deve aprirsi
a ventaglio per reperire la passata
ed iniziare l’accostamento, unendosi appena un fiato utile viene
segnalato da uno dei componenti;
territori in cui per fare l’incontro
è necessario scandagliare il terreno con pazienza. Certamente,
però, appena il Segugio avrà fatto
capire o con la voce o con il movimento del corpo e della coda che
la pastura è presente, dovrebbe
essere penalizzato quel cane che
abbandona l’usta utile per cercare
un fiato più facile.
Dovrà al contrario applicarsi sul
terreno e iniziare con precisione
ed equilibrio la fase spettacolare
dell’avvicinamento al covo, resa
talvolta più difficoltosa dalle false
rimesse che possono intralciare
il cammino del Segugio. Fino ad
arrivare al covo ed iniziare un inseguimento incalzante e ben vocalizzato. Proprio a tal proposito,
vorrei esprimere la soddisfazione
nel vedere che all’atto di approvazione del nuovo regolamento
delle verifiche zootecniche non
sia stata approvata la modifica relativa al finire degli otto anni. Sappiamo bene tutti quanto impegno,
tempo, risorse economiche ed
affettive ed investimenti richieda
il fare un Segugio, vederlo crescere, acquisire esperienza, malizia,
astuzia, e perché no, maturità. In
tutti i campi della scienza, le menti
più brillanti hanno sempre dato
grandi frutti soprattutto in età
matura, quando si è acquisita la
consapevolezza data da tutte le
esperienza sommate nel tempo.
Allo stesso modo, il lavoro di un
Segugio è un lavoro soprattutto
di testa. Lo sforzo fisico è sicuramente rilevante ma se un cane ad
otto anni è “finito” e non riesce
più a sostenere una cacciata di
2/3 ore, allora vuol dire che si è
sbagliato qualcosa nella selezione;
perché non stiamo parlando di un
sollevatore di pesi massimi o di un
cavallo da corsa. Stiamo parlando
di un lavoro soprattutto olfattivo,
in cui l’esperienza gioca un ruolo fondamentale. Credo che il
modo per incentivare la selezione
ed il ricambio generazionale non
debba essere imposto con una
restrizione alla libertà personale
di ciascuno di scegliere chi presentare in prova. Le prove di lavoro già hanno visto diminuire la
partecipazione di molti associati,
in primis a causa della crisi economica che ha attanagliato l’Italia
in questi anni e da cui il recupero
sembra lento. Non tutti hanno la
possibilità di fare cucciolate continue per assicurarsi sempre cani
giovani e pronti. Si incentiverebbe
in questo modo l’allevatore che
può permettersi di avere in canile
un numero di soggetti tali da poter sempre avere a disposizione
dei soggetti da inserire in muta
all’evenienza.
Se volessi andare a scegliere un
Segugio (cucciolo o grande che
sia) da acquistare, vorrei vedere
almeno i genitori. E se sapessi che
il padre o la madre o i parenti in
generale dopo gli otto anni sono
finiti e non rendono più a caccia,
beh, di certo cambierei linea di
sangue. La longevità è fondamentale ai fini della valutazione della
meritevolezza o meno di un cane.
Questo, almeno, per me.
Penso che se vogliamo incentivare l’allevamento, la selezione,
le cucciolate mirate, dobbiamo
piuttosto coltivare l’etica della
correttezza, della lealtà nei comportamenti. Cominciamo a non
chiudere un occhio di fronte ai
certificati falsi, alle seguite su capriolo, ad un Segugio incrociato,
ad una radio usata in prova per
pilotare l’azione di caccia. Queste
sono le cose sulle quali intervenire.
Simona Pelliccia
Brevemente,
è necessario precisare che la collaborazione cinofila con l’amica
Simona è generata dalla comune
volontà di rappresentare ed inter-
pretare l’attuale “Segugismofilia”
in maniera critica ed indiscriminata, attraverso la mente e la penna di due persone appartenenti a
generazioni e culture cinofile abbastanza diverse, volte, però, agli
stessi obiettivi di tutela della razza
Segugio italiano.
Come accennato da Simona ci siamo incontrati da me, nel Molise,
in territori assolutamente naturali
con pochissime lepri, smaliziate e diffidenti, sulle quali i Segugi
(di Simona) condotti dal collega
Anacleto (papà di Simona) hanno
espresso il loro peculiare animus
di Segugi italiani. E’ vero, un lavoro diverso rispetto ai miei cani e
di quelli di gran parte degli amici
molisani ed abruzzesi, ma in ogni
caso assolutamente rispondente
allo standard di lavoro della razza. Abbiamo assistito alle classiche
quattro fasi condotte con il prevalente uso dell’iniziativa e della
sollecitudine, a mio avviso una
maggiore vocalizzazione(in accostamento) non sarebbe stata fuori
posto. Poi null’altro da obiettare.
Due vecchi leproni sono stati catturati, uno per giornata. Ho narrato questo spunto per introdurre
alcuni concetti e per ricollegarmi
allo scritto di Simona.
Sono sempre stato attratto dal
Segugio che esprime un “ lavoro
classico”: prevalentemente avvinto alla traccia, lavoro vocalizzato
nei vari dettagli, capacità di spaziare sui falli ostili, tenacia sulle difficoltà olfattive, capacità di intuire
la “zona lepre” e la sua rimessa,
inseguimento sicuro.
Per quanto ho potuto fare o, per
dirla meglio, per quanto la disgraziata sorte mi ha consentito di
ottenere, ho allevato e addestrato
basandomi sui suddetti principi. Io,
come altri, abbiamo selezionato
per decenni in questa direzione.
Ovviamente, ora, ciascuno ha la
moglie che si merita significando
che possediamo esattamente ciò
che abbiamo voluto e selezionato.
Il software alloggiato nella testa
dei miei Segugi è questo e loro si
comportano di conseguenza.
Ovviamente ci sono state delle
ragioni (o forse punti di vista) che
hanno spinto e favorito la presenza e l’utilizzo di un simile Segugio
italiano. Personalmente e aldilà
dell’aspetto emotivo-emozionale
ho prediletto Segugi tendenzialmente predisposti ad avanzare
“tenendo l’usta”, con il fine di
poter meglio raggiungere la rara
lepre che in una notte calpesta il
suolo di due o più paesi. Segugi
che, in questo modo, hanno mi-
nori possibilità di essere attratti
da altri “animalacci”. Segugi che
(secondo il mio punto di vista)
avrebbero potuto rendere meglio
nelle giornate con cattiva emanazione (negli ultimi decenni queste
giornate sono le più rispetto alle
altre). Probabilmente avrò inconsciamente subito anche l’effetto
emulativo del: così fan tutti ! Sta
di fatto che è andata in questo
modo. Oggi (a dire il vero da qualche anno) sto cercando di porre
in atto un progetto di revisione
e trasformazione del metodo
di lavoro del Segugio. Moltissimi
conterranei lo hanno già fatto
con lodevoli principi e risultati.
Ho sempre sostenuto e sostengo che è necessario stare attenti
per seguire l’evoluzione naturale
del mondo che ci circonda (biologia, ecosistemi e mutazioni planetarie). Il Segugio non deroga e
non sfugge a tale principio. Risulterebbe perlomeno anacronistico
restare inchiodato alle proprie
convinzioni ed abitudini soprattutto se hai avuto dimostrazione
che le stesse non rappresentano
la unica verità, ragion per cui sono
pienamente affaccendato per modificare il software genetico dei
miei cani verso un lavoro con più
iniziativa e con aumentata attitudine alle seguite incalzanti. In tale
ottica ho prediletto la ricerca e
l’allargamento della conoscenza
soprattutto vedendo al lavoro i
Segugi di gente capace, per imparare (da entrambi) le speculazioni che mancano nel mio bagaglio
cinofilo e cinotecnico. Riuscirò
nell’intento? Intanto ci provo.
Simona, nella parte introduttiva
dell’articolo, afferma che… il Segugio per essere chiamato tale,
deve necessariamente usare un
metodo… verissimo! Ed aggiungo
che deve essere un metodo capace di esprimere e concretizzare le
quattro fasi necessarie per esaltare l’azione cinofila volta alla caccia
della lepre. Ovvero rispondere a
quanto trascritto nello standard
di lavoro. Tuttavia bisogna lasciare
spazio alle variabilità espressive,
ovviamente non contenute nello
standard di lavoro, alla cosiddetta
individualità artistica del Segugio,
tra cui il grandissimo ed inestimabile patrimonio dell’intelligenza
cinofila. Guai se facessimo diversamente.
Qualche anno addietro mi trovavo a conversare con gli amici Nico
De Angelis e Corrado Vagnoni, la
discussione, condotta da me, acclarava la buona convinzione che
per tenere bene il lavoro “sul
filo dell’emanazione” occorre un
Segugio che proceda con calma.
Dopo questa affermazione Corrado sbottò: ….ma tu sei in grado
di negare che un cane sbrigativo
non avanzi seguendo fedelmente
l’usta? E’ stata la bomba che ha
creato un varco nella mia visione
Segugistica ed anche la scintilla
che ha innescato un immediato
processo di revisione, onesto, sereno, utile. Aveva ragione Corrado. Lo hanno dimostrato i Segugi
di Simona quando hanno cacciato
nel mio territorio.
Oggi la mia convinzione disegna
un modello di Segugio estremamente sobrio, collegato ma non
dipendente dal conduttore, obbediente, dinamico e pieno di stile di
razza, che lavori con naso, solerzia
ed intelligenza.
Già, l’intelligenza, gran parte dei
Segugi sono cani abbastanza intelligenti. Però io mi riferisco all’intelligenza venatoria che è cosa
ben diversa ovvero la capacità
innata di saper giungere sul selvatico utilizzando i segnali odorosi
che lo stesso ha lasciato durante
il percorso che lo conduce al sicuro. L’intelligenza venatoria è lo
strumento (un’arma se vogliamo)
che misura l’efficacia predatoria
necessaria alla sopravvivenza del
predatore. Il Segugio impegnato
nella caccia è un predatore. Tant’è
che molti Segugisti, per esacerbare le prestazioni agonistiche dei
cani, inducono gli stessi alla presa
dell’animale ed al consumo immediato della stessa o di alcune porzioni viscerali.
L’intelligenza venatoria è anche la
virtù che impedisce al Segugio di
rimanere imbrigliato sugli intrecci
di più pasture (trascorsi notturni)
delle lepri dimoranti in territori
con buona od alta densità. Certamente dove c’è una sola traccia di
lepre, come giustamente osserva
anche Simona, le “questioni” si risolvono da sole, o meglio non si
pongono affatto. Se il Segugio “si
impiccia” su una traccia pulita o
addirittura si “impantana” sul prato dove la lepre, durante la notte, si è nutrita ed ha giocato, non
può essere considerato tale. Sarà
un cane, come tanti altri della sua
specie, destinabile ad altri usi.
Tutti siamo concordi nel volere il
Segugio intelligente! Contestualmente, però, pretendiamo che
si comporti da cretino quando
gli chiediamo di non cambiare la
traccia, tra le tante incontrate in
un bel prato e/o durante l’accostamento, e di scovare sempre e
solo la lepre che ha accostato. Ri-
tengo che l’intelligenza venatoria
del Segugio serva a raggiungere
l’obiettivo di arrivare alla preda:
scoverà la lepre che offra le migliori condizioni per farlo subito.
Punto e basta! E’ veramente stupido pensare che il Segugio debba
rifiutare una traccia migliore di
un’altra o rifiutare lo scovo perché non è quella la lepre che ha
incontrato per primo la mattina
nel prato; altra cosa è il rifiuto durante la seguita che, al contrario,
denota una scelta razionale diretta alla ovvia migliore possibilità di
cattura di un selvatico già stanco,
ma di questo parleremo in altra
occasione. In parallelo osserviamo cosa accade quando un predatore a vita libera attacca un gruppo di prede; all’inizio della caccia
ciascuna preda potenzialmente
può essere catturata. Ciascuna
preda ha prodotto una traccia e
possiede una ben distinta emanazione (che solo il predatore è in
grado di percepire e valutare). Il
predatore individua una preda e
si concentra su di essa ma non
è detto che sarà proprio essa ad
essere catturata. Il predatore al
termine dell’azione di caccia avrà
catturato la preda che è risultata
più facile da catturare. Ovvero il
tutto si è svolto seguendo la legge naturale del minimo sforzo e
massimo rendimento (efficienza
ed efficacia) a cui tutte le creature diverse dall’uomo rispondono.
Gli animali che rispondono a tale
comportamento non lo fanno per
istinto ma per intelligenza venatoria, infatti quelli che avranno più
successo predatorio aumentano
le proprie possibilità di vita rispetto a quelli con minore successo,
significando, sostanzialmente, che
il livello di intelligenza è diverso.
Molti uomini, troppi, confondono
l’intelligenza del cane definendola
volgarmente istinto. Ma questo è
solo un comportamento, tipicamente umano, atto a rivendicare
la superiorità di specie.
L’intelligenza venatoria del Segugio si esprime anche tramite la capacità di cacciare proficuamente
con i compagni (collaborando con
essi ed utilizzandone i risultati e
le risorse) , in coppia o in gruppo,
di interagire con le caratteristiche
del terreno, del clima, e persino
durante la caccia nel rapporto
con il padrone. L’intelligenza venatoria guida e governa il Segugio
principalmente quando l’olfattazione è insufficiente o disturbata.
Un Segugio con tali caratteristiche addestra il conduttore arguto.
Giuseppe Quici
3
23
DALLE
SEZIONI
Trentino Alto-Adige
FINALE DEL 2° GRAN TROFEO DELLE ALPI
Prova di lavoro internazionale per cani da seguita su lepre
24
Dopo il grande successo riscontrato nell’edizione 2014, la Pro
Segugio Trentina è stata chiamata ad organizzare, per il secondo
anno consecutivo, la Finale del
Gran Trofeo delle Alpi, prova di
lavoro internazionale per cani da
seguita su lepre valevole per l’assegnazione dell’ambito Trofeo.
Destinato a divenire il “Saladini Pilastri” del Segugio, il Gran Trofeo
delle Alpi edizione 2015 ha visto
l’aumento delle Sezioni provinciali SIPS partecipanti con l’aggiunta
di Vicenza. Quattro sono state
dunque le prove di qualificazione,
tutte svoltesi rigorosamente su
territori di montagna della catena alpina, che hanno decretato la
classifica dei dodici concorrenti
finalisti suddivisi nelle tre classi di
singoli, coppie e mute.
La prima prova di qualificazione,
curata dalla Sez. SIPS di Vicenza,
si è svolta nel mese di aprile nella
Riserva di Roana – Comprensorio
alpino 4. La seconda prova di qualificazione, curata dalla Sez. SIPS
di Aosta, si è svolta nel mese di
maggio sui territori del Comprensorio Alpino di Saint Vincent, Ayas
e Brusson. La terza prova di qualificazione, curata dalla Sez. SIPS
di Como, si è svolta nel mese di
giugno nel Comprensorio Alpino
delle Prealpi Comasche. La quarta
ed ultima prova di qualificazione,
curata dalla Sez. SIPS di Bergamo,
si è svolta nel mese di luglio nel
Comprensorio Prealpino di Bergamo. L’eccellenza dell’organizzazione e i magnifici areali di prova
sono le due costanti riscontrate
nell’intero circuito delle qualificazioni alle quali hanno partecipato
moltissimi appassionati Segugisti
provenienti da quasi tutte le regioni del centro nord italiano a
dimostrazione del fatto che l’entusiasmo, l’interesse e la passione
per il Segugio e per le prove di
lavoro su lepre non vedono tramonto alcuno.
A conclusione delle prove di qualificazione hanno conquistato l’accesso alla finale:
nella la classe singoli - i Sigg. Pelliccia Anacleto e Simona con Rina,
il Sig. Starcevic Drago – Team Mascheroni con Roll, la Sig.ra Bosio
Lina con Eva e il Sig. Bellò Riccardo con Lampo;
nella la classe coppie - il Sig. Canepa Giuseppe con Culto e Lea, il
Sig. Chioda Enrico con Massi II e
Spedy, il Sig. Schirato Andrea con
Lampo e Dali E il Sig. Zanrosso
Nicola con Jok e Ziva;
nella la classe mute - il Sig. Rampini Claudio con Leo, Lea, Rino,
Selva, Giada e Diana. , Il Sig. Sani
Tiziano con Janez, Oliva, Nora,
Princi e Valentina, Il Sig. Tanghetti
Dario con Mina della Concarena,
Birba, Sila, Lila e Bigio e il Sig. Zanotti Vincenzo con Lampo Scintilla, Shila e Nebbia.
E veniamo alla finale che come si
diceva è stata affidata per il secondo anno consecutivo alla Pro Segugio Trentina. La prova è andata
in scena domenica 23 Agosto ed
ha avuto come palcoscenico i meravigliosi territori dolomitici della
Val di Fiemme conosciuta a livello
internazionale per aver ospitato
ben tre edizioni dei campionati
del mondo di sci nordico e per le
sue preziose ed uniche ricchezze
paesaggistiche e naturali. L’organizzazione dell’evento, patrocinato dall’Associazione Cacciatori
Trentini, è stata curata, secondo
la filosofia ormai consolidata della
Sezione Provinciale Pro Segugio
di Trento che vede diversi componenti il Consiglio Direttivo attivarsi nell’organizzazione delle
varie manifestazioni programmate
annualmente, dal Vice Presidente Valerio Dondio, ed ha visto il
coinvolgimento delle Riserve di
Caccia di Cavalese, Carano, Daiano Varena Tesero e Predazzo, che,
come nelle precedenti occasioni
(prove internazionali di eccellenza del 2008 e del 2013), hanno
dimostrato grande disponibilità
e spirito collaborativo. Molto apprezzata l’organizzazione generale della manifestazione con un
piccolo neo dovuto all’impossibilità di trovare un’unica struttura
disponile ad ospitare i sigg. giudici
e i numerosi concorrenti ed ospiti giunti nella giornata di sabato
22 agosto. Del resto, in una valle
turistica come la Val di Fiemme, il
mese di agosto rientra interamente nell’alta stagione e le strutture
ricettive vedono generalmente
il tutto esaurito. Personalmente
posso assicurare che si è cercato
di fare il possibile per non disattendere la cordialità e l’ospitalità
che ha sempre contraddistinto le
manifestazioni cinofile organizzate in Trentino. Particolarmente
significativa, gradita ed apprezzata
la presenza del Presidente della
SIPS nazionale Vincenzo Ferrara,
arrivato in valle in compagnia del-
la consorte già nella giornata di
giovedì 20 per assistere alla manifestazione e per godersi qualche
giorno di vacanza.
Le varie fasi della manifestazione
si sono regolarmente svolte nel
pieno rispetto del programma e
degli orari fissati, ed alle ore 6,30,
puntualmente, sono iniziati i turni di prova, corsi nelle Riserve di
Caccia di Carano e Daiano dalla
batteria dei singoli; nelle Riserve
di Caccia di Varena e Tesero dalla
batteria delle coppie e nella Riserva di Caccia di Predazzo dalla
batteria delle mute. Numerosa e
gradita la presenza di spettatori
riscontrata, sia sui terreni di prova fin dalle prime ore del mattino,
sia presso la struttura del ritrovo
durante il pranzo e le premiazioni.
E’ risaputo come le condizioni
meteo siano determinanti al fine
di facilitare o complicare il già di
per sé difficile lavoro del Segugio
sulla flebile traccia della lepre. Anche il comportamento notturno
della lepre varia molto a seconda
delle condizioni del tempo. I leggeri piovaschi notturni e dell’alba
facevano presagire difficoltà insormontabili per il lavoro dei pur
bravi e selezionati Segugi. Invece,
l’ottima presenza e il normale
comportamento notturno delle
lepri (assolutamente autoctone),
l’esperienza e la perfetta conoscenza del territorio da parte
degli accompagnatori e la bravura
di conduttori ed ausiliari, hanno
permesso a quasi tutti i Segugi
di reperire la pastura e/o la passata utile e di tentare, nell’esiguo
tempo a disposizione, di svolgere
le fasi necessarie per raggiungere
l’agognata qualifica. Altro fattore
determinante nelle prove di lavoro è quello della fortuna che
si può manifestare in tanti modi
diversi. Ad esempio nell’estrazione del turno di prova; oppure
nell’attacco di pastura o passata
di una lepre che non abbia poi
percorso distanze chilometriche
per mettersi al covo; oppure l’età
stessa della lepre attaccata e il relativo comportamento che spesso
mette in difficoltà anche i cani più
esperti. Alla luce di queste considerazioni, come spesso accade
nelle prove di lavoro, alla fine della
mattinata, le qualifiche raggiunte
sono state solo cinque, ben distribuite però, nelle tre classi di lavoro a concorso:
due nella classe singoli – giudice
DALLE
SEZIONI
Mapelli Fiorenzo – 1° Ecc. P. 171
Bellò Riccardo con Lampo – 2°
Ecc. P. 162 Pelliccia Simona e Anacleto con Rina
una nella classe coppie – giudice
Virgili Franco – 2° Buono P. 145
– Zanrosso Nicola con Ziva e Jok
due nella classe mute – giudice
Torri Armando – 1° MB P. 156,8
– Sani Tiziano con Janez, Oliva,
Nora, Princi e Valentina – 2° AB
P. 138,5 - Zanotti Vincenzo con
Lampo Scintilla, Shila e Nebbia.
Sempre a riguardo dell’organizzazione generale della manifestazione, va sottolineato l’alto grado
di idoneità del punto logistico di
ritrovo individuato nelle strutture
per le feste campestri di Masi di
Cavalese ed ottimamente gestito
dal Comitato delle Associazioni di
Volontariato del paese. Ampio e
dalle riflessioni, sempre lucide ed
appassionate, del Presidente della SIPS Trentina Franco Canali al
quale hanno fatto seguito i saluti
del Neo Presidente dell’Associazione Cacciatori Trentini Carlo
Pezzato, che complimentandosi
con la Pro Segugio Trentina ha
esortato la stessa a perseverare
sulla strada della diffusione di una
corretta cultura e conoscenza relativa all’uso del cane Segugio nella caccia alla lepre e ad una sempre più fattiva collaborazione con
l’ACT, allo scopo di conseguire, a
riguardo della specie lepre. i migliori risultati gestionali possibili.
Graditissimi i saluti del Presidente
Nazionale SIPS Vincenzo Ferrara.
Molto interessanti le riflessioni e
i concetti espressi da Ferrara fra
i quali, a mio avviso, spicca quello
della difesa e del miglioramento del cane
Segugio nelle razze riconosciute, presenti ed usate in
Italia.
Anticipando le loro dettagliate relazioni, i Sigg. Giudici Enci Mapelli
Fiorenzo, Virgili Franco e Torri
Armando, si sono detti onorati di
aver potuto giudicare questa seconda finale del Gran Trofeo delle
Alpi ed hanno espresso sinceri
apprezzamenti per l’organizzazione e per gli stupendi areali messi
a disposizione nei tre settori di
prova. Ideale la densità di lepri
presenti sul territorio. Molto significativa la presenza di ungulati
e volpi attraverso la quale si è potuto testare l’assoluta correttezza
di tutti gli ausiliari finalisti.
La premiazione al Gran Trofeo delle Alpi
particolarmente adatto lo spazio
messo a disposizione degli sponsor tecnici dell’intero circuito del
Trofeo - CANICOM, TRABALDO E MISTER MIX DOG - per gli
stand espositivi dei loro prodotti,
molto apprezzati dai numerosi
presenti.
Come da programma, al rientro
dalle prove, si è tenuto il “pranzo del cacciatore” che ha visto la
massiccia partecipazione di circa
250 persone. Un numero difficilmente riscontrabile in manifestazioni analoghe. Segno tangibile
della bontà organizzativa e di un
pieno raggiungimento dell’obiettivo relativo all’importante aspetto
del coinvolgimento sociale.
Dopo il piacevolissimo momento
conviviale si è svolta la cerimonia
di premiazione aperta dai saluti e
relativo all’importanza che riveste
il volontariato puro e appassionato all’interno della grande famiglia
della SIPS. L’Associazione deve essere depurata dai personaggi che
la usano solo per interessi personali ed economici. D’altro canto
va riconosciuto il grande merito
di molte Sezioni Provinciali SIPS e
dei loro dirigenti che si prodigano, “volontariamente”, anno dopo
anno, nell’organizzazione di prove
e manifestazioni cinofilo Segugistiche di alto livello zootecnico.
Meritevole di riconoscimento e
apprezzamento è pure l’impegno
sostanzioso ed oneroso che i
moltissimi appassionati Segugisti
mettono in campo per partecipare alle prove ed alle esposizioni.
L’intento primario della Pro Segugio, va sempre ricordato, è quello
Si sono dunque aggiudicati il 2°
GRAN TROFEO DELLE
ALPI:
per la classe singoli - il SIG. BELLO’ RICCARDO con il Seg. dell’
Appen. LAMPO;
per la classe coppie - il SIG. ZANROSSO NICOLA con i S.I.P.R.
nero focati ZIVA E JOK;
per la classe mute - il SIG.
Le relazioni relative alle prove dei
finalisti qualificati:
BELLO’ RICCARDO con il Seg.
dell’Appen. LAMPO 1° Ecc. P. 171
Giudice Sig. Mapelli Fiorenzo.
Soggetto di ottima tipicità. Piacevole e tipica la cerca. In cespugliato evidenzia traccia di lepre derubata, un attimo di smarrimento, in
campo voltaico vocalizza pastura,
ritorna in traccia e con concentrazione percorre un buon tratto
25
DALLE
SEZIONI
di strada cementata.
Trovata entrata in bosco, la seguita diventa interessante. Compie un largo
giro per poi tornare al punto di
partenza. Il cane viene disturbato
da persone presenti nel bosco.
Lo stesso si deconcentra, perde
la traccia . Si ferma il turno con il
cane in fallo.
PELLICCIA SIMONA E ANACLETO con il SIPR nero focato RINA
2° Ecc. P. 171 Giudice Sig. Mapelli
Fiorenzo.
Soggetto tipico. Liberata in pineta
erbosa, subito reperisce passata
utile vocalizzando, con decisione
si porta verso l’alto per poi virare
in basso. La voce aumenta, vicino
a delle foglie selvatiche la lepre si
deruba, la cagna nel cercare l’entrata nelle stesse va in traccia, la
seguita è subito incalzante portandosi verso l’alto, pochi minuti e
si sente Rina cacciare verso il basso, caduta in fallo compie larghe
cerchiature, il canettiere cerca di
dare il proprio aiuto ma l’azione
non migliora. In vari punti la cagna
fa capire il tragitto della lepre ma
la seguita non avviene più.
ZANROSSO NICOLA con i
S.I.P.R. nero focati ZIVA E JOK
BELLO’ 2° B P. 145 Giudice Sig.
Virgili Franco.
Coppia di cani giovani di buona
passione e maneggevolezza. Alla
sciolta su prato, dopo breve tempo trovano incontro di passata.
L’accostamento è faticoso e poco
vocalizzato. Entrati in bosco la lepre si deruba ma arrivati in prossimità del covo Ziva evidenzia la
fase richiamando il compagno di
coppia. Unitisi i due cani danno
inizio ad una discreta seguita.
SANI TIZIANO con i S.I.P.R. fulvi
JANEZ, OLIVA, NORA, PRINCI E
VALENTINA 1° MB P. 156,8 Giudice Sig. Torri Armando
Muta di SIPR fulvi di buon tipo.
Sciolta in prato dopo breve cerca
trovano passata e con buone voci
iniziano ad accostare. Nora voce
un po’ mascolina, Valentina da dimenticare. Tirano sicuri in folto e
arrivano al covo da poco lasciato
dalla lepre. Inizialmente la seguita
si presenta difficoltosa poi si distendono in una buona seguita.Tirano in basso, poi vanno in fallo su
stradello e non risolvono. Chiudo.
ZANOTTI VINCENZO con i
S.I.P.F. nero focati NEBBIA, SHILA,
LAMPO E SCINTILLA 2° AB p.
138,5 Giudice Sig. Torri Armando
Muta di SIPF nero focati di buon
tipo. Sciolti in prato, corretti alla
sciolta, buona la cerca. Trovano
passata con buone voci e defilano
in folto. La lepre parte alla volpina,
i cani arrivano in traccia ed iniziano la seguita inizialmente molto
sofferta, poi riescono a riallacciarla e partono più sicuri anche se
non troppo incisiva. Chiudo con i
cani in fallo.
È doveroso concludere con un
sentito ringraziamento al comitato promotore del Gran Trofeo
delle Alpi per aver affidato alla Pro
Segugio Trentina anche questa seconda Finale. (Penso e spero che
le aspettative non siano state deluse). Alle Sezioni Provinciali SIPS
e a chi per esse ha lavorato sodo
per organizzare le varie prove di
qualificazione. Ai Rettori, ai Soci e
agli Accompagnatori delle riserve
di Cavalese, Carano, Daiano, Varena, Tesero e Predazzo, che grazie
alla loro disponibilità e collaborazione fattiva hanno permesso di
mettere a disposizione dei concorrenti finalisti territori magnifici e le loro preziose competenze. Un grazie particolare ai Sigg.
Rizzoli Giulio, Visentin Stefano,
Bonelli Roberto, Polesana Alex,
Canal Andrea e Valentino Micaela.
All’Associazione Cacciatori Trentini per aver patrocinato la manifestazione. Ai Sigg. Giudici ENCI
Mapelli Fiorenzo, Virgili Franco e
Torri Armando per la loro correttezza e professionalità. Ai Signori conduttori finalisti e ai loro
bravissimi Segugi per l’impegno
profuso nella partecipazione alle
varie prove del Trofeo e con i
complimenti per la qualificazione
alla prova finale. A tutti gli sponsor della manifestazione e soprattutto alle Aziende TRABALDO,
CANINCON E MISTER MIX che
con il loro sostegno e la loro presenza hanno contribuito ad elevare il livello e la qualità anche di
questa seconda edizione del Gran
Trofeo delle Alpi. A tutti coloro i
quali, a vario titolo, hanno dato il
loro apporto e contribuito al pieno successo della manifestazione.
Un cordiale saluto a tutti i Segugisti e un arrivederci al 3° Gran
Trofeo delle Alpi.
Valerio Dondio
Pro Segugio Trentina
La premiazione al Gran Trofeo delle Alpi
26
Il programma e le schede di iscrizione sono
disponibili sul sito www.prosegugio.it
Le iscrizioni devono pervenire esclusivamente
a mezzo fax, al n° 0377/802234, a mezzo posta
Via Cavour, 56 - 26841 Casalpusterlengo (LO) o
via mail [email protected]
CATEGORIA MUTE
26-27-28 febbraio 2016
ORVIETO
CATEGORIA SINGOLO E COPPIE
12-13-14 febbraio 2016
AREZZO
7º Campionato Sociale
SIPS 2016 su cinghiale
Le iscrizioni devono pervenire esclusivamente a mezzo fax, al n° 0377/802234, a mezzo posta
Via Cavour, 56 - 26841 Casalpusterlengo (LO) o via mail [email protected]
Il programma e le schede di iscrizione sono disponibili sul sito www.prosegugio.it
19-20-21 febbraio 2016
38º Campionato Sociale
SIPS 2016 su lepre
CASALE MONFERRATO (AL)
2
CALENDARIO
04/07 FEBBRAIO
SU CINGHIALE SINGOLO - CAC
POPULONIA - LI
SIPS LIVORNO C/O Federighi Stefano Via del
Castelluccio 80 San Vincenzo 57027 - LI tel
340/2943753 in collab con Livorno/Gruppo
Cinofilo Livornese Via Francesco Pera 68
- Livorno 57122 - tel 0586 - 427210 fax
0586/427210
05/06/07 FEBBRAIO
MEMORIAL M. SCHEGGI TROFEO
VELTRO CORRENTE
5 LEPRE MUTE / 6 LEPRE COPPIE /
7 LEPRE SINGOLO
BARBERINO VAL D’ELSA - FI
SIPS FIRENZE c/o GIAMPAOLO MAREMMI TEL
335/5856687 Gruppo cinofilo Fiorentino tel
055/211255 fax 055/0935148
CAC SU CINGHIALE valido per 18°
Camp Sardo cat muta/Coppia/Singolo
SASSARI
SIPS Sassari c/o Durgali Vittorino cell
348/0377804 mail [email protected]
FEBBRAIO 2016
30/31 GENNAIO
CAC SU LEPRE - BREVETTO DI MUTA
BIELLA
Sezione Provinciale SIPS di BIELLA c/o PEGORARO
Renato via Cairoli, 94 - 13894 Gaglianico (BI) - tel.
015/25.43.417 - cell. 338/1073006
20/21 CAC SU LEPRE
MOZZECANE ATC 3 - VR
SIPS VERONA C/O De Togni Giancarlo Per Iscriz
De Togni Giancarlo tel 348/7355402 - Remo
Vivian tel 044/2331304 cell 349/3101040
Brevetto di Muta
BOLOGNA
SIPS BOLOGNA C/to Sig.CAPRI ITALO Tel. 333 5683481 - Sig. MATTAROZZI MAURO 339 7817217
PROVA NAZ CAC SU LEPRE
PESARO/URBINO
SIPS PESARO - C/O CHIARABILLI MICHELE info
[email protected]
2° MEMORIAL “Gabriele Palmucci”
CAC E CACIT prova di eccellenza su
lepre
PESCARA
SIPS PESCARA - C/O CIARMA ROBERTO
- PIAZZA MARCONI - CAPPELLE SUL TAVO PER ISCRIZIONI SIG. CIARMA ROBERTO TEL.:
339/6679171 - [email protected]
2016
cell. 349/0691375 Sabato Coppie - Domenica
Muite
CAC SU LEPRE
FERMO - FM
Sezione Provinciale di Ascoli Piceno e Fermo
c/o Vagnoni Venturino e Antolini Antonio cell
349/1998250
23/24 GENNAIO
CAC SU LEPRE - BREVETTO DI MUTA
TORINO
Sezione Provinciale SIPS di TORINO
c/o ANGELONE Antonino
via Montello, 6 - 10036 Settimo T. (TO) cell.338/33.74.292
PROVA DA SEGUITA SU LEPRE
CAVERZERE - VE
SIPS VENEZIA C/O AGOSTINI PAOLO - iscrizioni
Alberto Toffanello 389/4928801 - P. Agostini
328/9261811 - 5° Trofeo Ambito territoriale di
Caccia - VE 4 5° Trofeo Federcaccia sezione di
Caverzere - VE - Valevole qualificazioni Coppa
Italia prov O - VE - TV - BL
PROVA CINOFILA SU LEPRE CAC valevole per TROFEO GILDO
FIORAVANTI
PESCARA
SIPS PESCARA - C/O CIARMA ROBERTO
- PIAZZA MARCONI - CAPPELLE SUL TAVO PER ISCRIZIONI SIG. CIARMA ROBERTO TEL.:
339/6679171 - [email protected]
PROVA NAZIONALE PER CANI DA
SEGUITA SU LEPRE - CAC CAT
COPPIE/MUTE
Z.A.C. MONTALTO UFFUGO - CS
PRO - SEGUGIO SEZ PR COSENZA IN
COLLABORAZ COL GRUPPO CINOFILO RENDES
C/O Chiappetta Emilio c.da Nogiano 95/B - 87036
RENDE - CS - tel 348/0016126 338/4574591
fax 0984/399200 email [email protected]
29/30 GENNAIO
CAC SU LEPRE
CREMONA
SIPS CREMONA Boiocchi Gabriele 334/5332873
in collaboraz con Gruppo cinofilo cremones tel
0373/257601 fax 0373/257601 iscrizioni c/o
Rampini Mario 335/6849943
29/30/31 GENNAIO
Prova CAC su lepre
VOLTIDO - CR
SIPS CREMONA Boiocchi Gabriele 334/5332873
in collaboraz con Gruppo cinofilo cremones tel
0373/257601 fax 0373/257601 iscrizioni c/o
Rampini Mario 335/6849943
1º SEMESTRE
GENNAIO 2016
02/03 GENNAIO
CAC su Lepre
RAVENNA
Sips Ravenna c/to MEDRI OTELLO cell. 338
3426603
CAC SU LEPRE qualificaz Reg. Coppa
Italia F.I.D.C. - zone DOC
APPIGNANO DEL TRONTO - AP
zona doc - qualifica regionale coppa italia Sips Ascoli Piceno e Fermo c/o Vagnoni
Venturino e Antolini Antonio 349/1998250
09/10 GENNAIO
CAC SU LEPRE
BIELLA
SEZIONE PROVINCIALE DI BIELLA c/o
Pegoraro Sezione Provinciale SIPS di BIELLA
c/o PEGORARO Renato via Cairoli, 94 - 13894
Gaglianico (BI) - tel. 015/25.43.417 - cell.
338/1073006
Prova CAC su lepre
BERGAMO
SIPS BERGAMO Morganti Riccardo tel
0363/912321
PROVA DA SEGUITA SU LEPRE
TRECENTA - RO
SIPS ROVIGO c/o ZANIRATO FABRIZIO per
iscrizioni Mischiari Camillo 392/0892315
Zanirato 388/0403507
LEPRE CAC
TERAMO
SIPS TERAMO - Pigliacelli Roberto
15/16/17 GENNAIO
Prova CAC su lepre
BRESCIA - QUINZANO D’OGLIO
sips brescia Sig. Mantovani Giancarlo
335/7233406 segr. 030/2590365
16/17 GENNAIO 2016
CAC SU LEPRE - BREVETTO DI MUTA
VERCELLI
Sezione Provinciale SIPS di VERCELLI
c/o FERRARIS Franco casc. Costa - 13100
Vercelli - cell. 338/84.61.324 - 348/79.79.680
Prova CAC su lepre
PAVIA
SIG PAVIA Faravelli Giuseppe tel 334/1113798
CAC su Lepre
MEZZANO A OSTELLATO - FE
c/o Bar LA Favorita Via Ferrara n. 142 S. Vito
di Ostellato - FE
SIPS FERRARA C/To Sig. PAMBIANCHI LARA
CAC SU LEPRE
VAL D’AYAS - AO
SIPS AOSTA C/O Nicole Perret tel 333/4843532
[email protected]
DAL 10 AL 15 MAGGIO
LEPRE CAC
TERAMO
SIPS TERAMO - Pigliacelli Roberto
13/14/15 MAGGIO
CAC SU CINGHIALE
CUNEO
Sezione Provinciale SIPS di CUNEO c/o OBERTO
Angelo
corso Roma, 42 - 12045 Fossano (CN) - tel.
0172/63.62.17
CAC SU CINGHIALE SINGOLO
CASTAGNETO CARDUCCI - LI
SIPS LIVORNO C/O Federighi Stefano Via del
Castelluccio 80 San Vincenzo 57027 - LI tel
340/2943753 in collab con Livorno/Gruppo
Cinofilo Livornese Via Francesco Pera 68
- Livorno 57122 - tel 0586 - 427210 fax
0586/427210
14 MAGGIO
Brevetto di Muta
FONTECHIARA - San Piero in Bagno - FC
SIPS FORLI C/to Sig. MARTINO MICHELANGELO
cell. 328 7480917
14/15 MAGGIO
CAC su Cinghiale
PROVINIA DI ISERNIA
SIPS Isernia c/o Vincenzo Carracillo Viale
Europa 5 - 86071 Castel San Vincenzo - IS tel
335/5971712
CAC SU MINILEPRE
NOVARA
Sezione Provinciale SIPS di NOVARA
c/o VICARIO Giovanni
via Cassoli, 5 - 28060 Cureggio (NO) - cell.
342/51.17.616
CINGHIALE COPPIE/SINGOLO
SAMUGHEO - OR
SIPS SAMUGHEO
C/O Patta Antioco via Veneto, 9 Samugheo OR - cell 328/4835128 mail sips.samugheo@
prosegugio.it
15 MAGGIO
Prove attitudinali per cani da
ferma Valide ai fini del Campionato
Regionale del Veneto
CROCETTA DI MONTELLO - TV
A.F.V. “Alto Piave” denominata “Il Beccaccino
d’oro” - Prova riservata Kurzghaar
Sezione Provinciale di Treviso in collab col
Gruppo Cinofilo Trevigiano e SIPS mattino
razze inglesi/pomeriggio razze continentali+
riservata Kurzhaar
21/22 MAGGIO
LEPRE CAC
BRESCIA - Montecampione
Gelmini A 349/8608518 ASIP 030/2590365
LEPRE CAC
RASCINO - RI
SIPS TERAMO - Pigliacelli Roberto
CAMP. FIDASC CAC SU CINGHIALE
CATANZARO
SIPS CATANZARO
C/O Trapuzzano Gennaro tel 320/7741519 in
collaboraz con Catanzaro - Gruppo cinofilo
Catanzarese P.Colacino
C/O Sezione Provinciale Vico Iv Raffaelli 62
Catanzaro 88100 - CZ tel 0961 - 723013 fa
0961 - 723013
Prova di lavoro in recinto per cani
da seguita su cinghiale Cat Coppia/
singolo
NUORO - NU
SIPS NUORO - C/O DESOGUS LUIGI - VIA DEI
GERANI, 362 - NUORO - PER ISCRIZIONI SIG.
DESOGUS LUIGI - TEL.: 340/5668004 - sips.
[email protected]
PROVA NAZIONALE PER CANI DA
SEGUITA SU LEPRE - CAC CAT
COPPIE/MUTE
COSENZA - A.T.C. CS3 su Terreno libero
PRO - SEGUGIO SEZ PR COSENZA
IN COLLABORAZ COL GRUPPO CINOFILO
RENDES C/O Chiappetta Emilio c.da Nogiano
95/B - 87036 RENDE - CS - tel 348/0016126
338/4574591 fax 0984/399200 email
[email protected]
22 MAGGIO
CAC SU LEPRE
TRENTO
SIPS TRENTO C/O Celva Diego tel 335/5874365
27/28/29 MAGGIO
Prova per cani da seguita su lepre
classe coppie e mute CAC - Trofeo
Pietro Antonio Mendicino
RASCINO - AQ
Antonio Splendori 3471632480; Tullio
Difrancescantonio 3337925181
TROFEO PIETRO ANTONIO MENDICINO
- CAC SU LEPRE
RASCINO - AQ
Antonio Splendori 3471632480; Tullio
Difrancescantonio 3337925181
28/29 MAGGIO
SU CINGHIALE
BRESCIA
Gitti Ivan 335/7045645 ASIP 030/2590365
GIUGNO 2016
04/05 GIUGNO
LEPRE CAC
COMO
Invernizzi A 339/6851843 Dotti A 335/360699
Prova Eccellenza CAC - CACIT su
Lepre
FORLI
SIPS FORLI C/to Sig. MARTINO MICHELANGELO
cell. 328 7480917
Prova di lavoro in recinto per cani
da seguita su cinghiale Cat Coppia/
singolo
SAMUGHEO - OR
SIPS SAMUGHEO C/O Patta Antioco via Veneto,
9 Samugheo - OR - cell 328/4835128 mail sips.
[email protected]
10/12 GIUGNO
CAC SU CINGHIALE SINGOLO
SASSETTA - LI
SIPS LIVORNO C/O Federighi Stefano Via del
Castelluccio 80 San Vincenzo 57027 - LI tel
340/2943753 in collab con Livorno/Gruppo
Cinofilo Livornese Via Francesco Pera 68
- Livorno 57122 - tel 0586 - 427210 fax
0586/427210
12 GIUGNO OPP 19 GIUGNO
Prove attitudinali per cani da ferma
VOLPAGO DEL MONTELLO - TV
Finale 40° Campionato regionale Enalcaccia
del Veneto
Sezione Provinciale di Treviso in collab col
Gruppo Cinofilo Trevigiano e SIPS mattino razze
inglesi/pomeriggio razze continentali
17/18/19 GIUGNO
CAC su Lepre
PIACENZA
SIPS PIACENZA C/to BOLLATI VALERIO Cel.
339 4639087
CAC SU LEPRE
CASELLE - GE
SIPS GENOVA c/o Bruzzone Francesco tel
348/7063434
18/19 GIUGNO
Coppa e Trofeo Beretta
BRESCIA - Gardone VT
Ardesi C 339/1811769 - Sabatti A 348/5525491
ASIPS Brescia 030/2590365
24/25/26 GIUGNO
PROVA DA SEGUITA SU LEPRE
GIUGNO CALTRANO - VI
SIPS VICENZA C/O MASSIMO RAFFAELLO
in collaborazione con comprensorio alpino
n°3 - iscrizioni SIG. Dalla Valle Devis cell
347/8165589
CAC su Lepre
SOLIGNANO - PR
Sips PARMA C/to Sig. CABRALI DENIS cell. 347
7159448 5° Campionato Nazionale Club “ Don
Nando Armani “
25/26 GIUGNO
Prova di lavoro in recinto per cani
da seguita su cinghiale Cat Coppia/
singolo
SAMUGHEO - OR
SIPS SAMUGHEO C/O Patta Antioco via Veneto,
9 Samugheo - OR - cell 328/4835128 mail sips.
[email protected]
26 GIUGNO
CAC SU LEPRE
TRENTO - TN
SIPS TRENTO C/O Celva Diego tel 335/5874365
Eventuali aggiornamenti
al calendario
sono disponibili sul sito
www.prosegugio.it
7
6
Prova di lavoro in recinto per cani
da seguita su cinghiale Cat Coppia/
singolo
NUORO - NU
SIPS NUORO - C/O DESOGUS LUIGI - VIA DEI
GERANI, 362 - NUORO - PER ISCRIZIONI SIG.
DESOGUS LUIGI - TEL.: 340/5668004 - sips.
[email protected]
ABILITAZIONE LIMIERE
REGGIO EMILIA
SIPS Reggio E. c/to LUCA CELLA 393 7044562
ABILITAZIONE PER CANI LIMIERE E
SINGOLO SU CINGHIALE
TORRE BACCELLI FARA IN SABINA - RI
SIPS ROMA rif. Sig. Tocci Tommaso
339/5341028 Sig. Fiore Antonio 347/5106439
10 APRILE
Prove attitudinali per cani da
ferma Valide ai fini del Campionato
Regionale del Veneto
VOLPAGO DEL MONTELLO - TV
Sezione Provinciale di Treviso in collab col
Gruppo Cinofilo Trevigiano e SIPS - mattino razze
inglesi/pomeriggio razze continentali
13 APRILE.
ABILITAZIONE LIMIERE
MONGHIDORO
SIPS BOLOGNA C/to Sig.CAPRI ITALO Tel.
333 - 5683481
15/16/17 APRILE
5° TROFEO ISOLA D’ELBA - CAC SU
CINGHIALE SINGOLO/MUTE
CAPOLIVERI - LI
SIPS ISOLA D’ELBA c/o Signorini Graziano
loc Capitorsola 9 - Capoliveri LI 57031 - tel
335/6671522 fax 0565 - 940001 in collab con
Livorno Gruppo Cinofilo Livornese Via francesco
Pera 68 Livorno 57122 - LI tel 0586/427210 fax
0586/427210
16/17 APRILE
cac su lepre
Bergamo/Colli di san Fermo
Morganti r 0363/912321
PROVA NAZ CACA SU CINGHIALE
PESARO/URBINO
SIPS PESARO - C/O CHIARABILLI MICHELE info
[email protected]
CAC SU LEPRE - Collare d’oro
VARESE - VA
SIPS VARESE Sig. Marcaletti E tel 338/8811909
22/23/24 APRILE
CAC SU CINGHIALE SINGOLO
CASTAGNETO CARDUCCI - LI
SIPS LIVORNO C/O Federighi Stefano Via del
Castelluccio 80 San Vincenzo 57027 - LI tel
340/2943753 in collab con Livorno/Gruppo
Cinofilo Livornese Via Francesco Pera 68
- Livorno 57122 - tel 0586 - 427210 fax
0586/427210
Prova di lavoro in recinto per cani
da seguita su cinghiale Cat Coppia/
singolo
NUORO - NU
SIPS NUORO - C/O DESOGUS LUIGI - VIA DEI
GERANI, 362 - NUORO - PER ISCRIZIONI SIG.
DESOGUS LUIGI - TEL.: 340/5668004 - sips.
[email protected]
Prova di lavoro in recinto per cani
da seguita su cinghiale Cat Coppia/
singolo valida per la finale Regionale
del 7° Campionato Italiano CPA
SAMUGHEO - OR
SIPS SAMUGHEO C/O Patta Antioco via Veneto,
9 Samugheo - OR - cell 328/4835128 mail sips.
[email protected]
Prova di lavoro in recinto per cani
da seguita su cinghiale Cat Coppia/
singolo
CARBONIA IGLESIAS
SIPS CARBONIA IGLESIAS C/O Maccioni Sergio
loc IS Cobeddu, 9 Massainas cell 329/3335507
mail [email protected]
oppure [email protected]
23/24 APRILE
Prove per razze da seguita su lepre
CAC (cat mute) Trofeo SILVANO
Sorichetti
MACERATA
SIPS Macerata Dott. Fabbri Fabio cell
3355949222 email [email protected]
CAC su lepre
Provinia di Isernia
SIPS Isernia c/o Scacciavillani Giacomo
Via tevere 17 - 86095 Frosolone - Istel
0874/890578 - 338/7046047 - 345/5727214
fax 0874/899014
CAMPIONATO FIDASC CAC SU
CINGHIALE
CATANZARO - CZ
SIPS CATANZARO C/O Trapuzzano Gennaro
tel 320/7741519 in collaboraz con Catanzaro
- Gruppo cinofilo Catanzarese P.Colacino
C/O Sezione Provinciale Vico Iv Raffaelli 62
Catanzaro 88100 - CZ tel 0961 - 723013 fa
0961 - 723013
23/24/25 APRILE
PROVA DA SEGUITA SU LEPRE
CANOVE DI ROANA - VI
SIPS VICENZA C/O MASSIMO RAFFAELLO in
collaborazione con comprensorio alpino n°
4 - iscrizioni segreteria SIPS Vicenza Sig. Frigo
Stefano cell 349/8482995
CAC su Lepre
REGGIO EMILIA
SIPS REGGIO C/to Le Rose Francesco cell.
333 4273919
CAC SU CINGHIALE
MONTESANO SULLA MARCELLANA - SA
Sips Salerno C/O Carbone Biagio Via Valle di
Raio Colliano 84020 SA
24 APRILE (CASO MALTEMPO 01/05)
CAC SU LEPRE
ST. PIERRE
SIPS AOSTA C/O Nicole Perret tel 333/4843532
[email protected]
29/30 APRILE - 01 MAGGIO
CAC SU CINGHIALE
CUNEO
Sezione Provinciale SIPS di ALESSANDRIA
c/o GAIA Giacomo via Manzoni, 7 - 15044
07/08 MAGGIO
CAC SU CINGHIALE (riservata alle
classi Singolo e Coppia)
MONTEGIOCO - AL
Sezione Provinciale SIPS di ALESSANDRIA c/o
GAIA Giacomo via Manzoni, 7 - 15044 Quargnento
(AL) - tel. 0131/21.94.21 - cell. 329/2177547
7° CAMPIONATO ITALIANO FINALE CAC CINGHIALE SINGOLO/COPPIE
CAPOLIVERI - LI
SIPS ISOLA D’ELBA c/o Signorini Graziano
loc Capitorsola 9 - Capoliveri LI 57031 - tel
335/6671522 fax 0565 - 940001 in collab con
Livorno Gruppo Cinofilo Livornese Via francesco
Pera 68 Livorno 57122 - LI tel 0586/427210 fax
0586/427210
CAC SU LEPRE
LEONESSA - RI
SIPS Rieti c/o Gianni Gianfranco
Via Lugnano 26 Vazia 02010 RI tel 0746/220754
fax 0746 - 220224 in collab con Rieti Gruppo Cinofilo Sabino c/o Alfio guarnieri tel
329/1046324 fax 0746/271750
CAC SU CINGHIALE SINGOLO/COPPIE
LARINO - CB
SIPS CAMPOBASSO
C/O Vitale Nicola Via Borgo Tossignano 74
Ripalimosani 86025 CB tel 335/7285293
ISCRIZ Luzzi Nicola 335/8392600 Dipardo
348/7486120
Prova di lavoro in recinto per cani
da seguita su cinghiale Cat Coppia/
singolo
NUORO - NU
SIPS NUORO - C/O DESOGUS LUIGI - VIA DEI
GERANI, 362 - NUORO - PER ISCRIZIONI SIG.
DESOGUS LUIGI - TEL.: 340/5668004 - sips.
[email protected]
MAGGIO 2016
Quargnento (AL) - tel. 0131/21.94.21 - cell.
329/2177547 - SIG. VERRA Lorenzo e Oberto
Angelo
cac su lepre
BRESCIA - BORNO
Lombardi G 338/5853640 Segreteria ASIP
030/2590365
30 APRILE - 01 MAGGIO
cac su lepre
SONDRIO/Grosio
De Piazzi G 339/8856011
PROVA NAZIONALE PER CANI DA
SEGUITA SU CINGHIALE PER IL
RILASCIO DEL BREVETTO PER CANE
LIMIERE
A.F.V.A.V. BUCHICCIO SARACENA - CS
PRO - SEGUGIO SEZ PR COSENZA IN
COLLABORAZ COL GRUPPO CINOFILO RENDES
C/O Chiappetta Emilio c.da Nogiano 95/B - 87036
RENDE - CS - tel 348/0016126 338/4574591
fax 0984/399200 email [email protected]
PROVA SU LEPRE
VIGGIANO - PZ nel Bosco del Principe
SIPS POTENZA C/O Michele Vaccaro tel
338/4296437 mail [email protected]
06/07 FEBBRAIO
CAC SU LEPRE
CUNEO
Sezione Provinciale SIPS di CUNEO c/o OBERTO
Angelo
corso Roma, 42 - 12045 Fossano (CN) - tel.
0172/63.62.17
Prova CAC su lepre
CASTELBELFORTE /MANTOVA
SIPS MANTOVA iscriz Gambini Osvaldo
339/4742068
PROVA DA SEGUITA SU LEPRE
STANGHELLA - PD
SIPS PADOVA c/o Adolfo Garavello iscrizioni Scalzotto 334/2795012 - Garavello
349/2659420
CAC su Lepre
PIACENZA
SIPS PIACENZA C/to BOLLATI VALERIO IN
COLLABORAZIONE CON ANLC Cel. 339
4639087 Sabato Mute - Domenica Coppie
CAC SU LEPRE
ANCONA
Mariotti Silvano 333/3315683
Prova CAC su lepre
LODI
SIPS LODI RIF Papotti Enzo tel 333/9554459
Sig. Ferrari Alberto tel 0371/72271
12/13/14 FEBBRAIO
Prova CAC su lepre
BERGAMO
SIPS BERGAMO Malpaga
Morganti Riccardo tel 0363/912321 - Marchesi
B 035/681582
CAC SU CINGHIALE CAMPIONATO
SOCIALE SIPS su CINGHIALE PROVA
su terreno libero SINGOLO/COPPIE
AREZZO
SIPS NAZIONALE VIA CAVOUR 56 26841 CASALPUSTERLENGO - LO TEL
0377/802414 - FAX 0377/802234 info@
prosegugio.it in collaboraz con SIPS AREZZO
CAMPIONATO SOCIALE SIPS su
CINGHIALE ESPOSIZIONE su terreno
libero SINGOLO/COPPIE
GROSSETO
SIPS GROSSETO - GIORGIO ROSSI
13/14 FEBBRAIO
CAC SU LEPRE
ASTI
Sezione Provinciale SIPS di ASTI c/o MOLINO
Silvano
collina S.Secondo - 14012 Ferrere (AT) - tel.
0141/93.44.50 - cell. 335/8102757
Prova CAC su lepre
ROBECCO D’OGLIO - CREMONA
SIPS CREMONA Tavazzi 346/7919777 Boiocchi
G 334/5332873
PROVA DA SEGUITA SU LEPRE
S.STINO DI LIVENZA - VE
ARCI - CACCIA in collaborazione con SIPS
Venezia c/o Agostini - iscrizioni Valter Bergamo
041/431809 - Agostini 328/9261811 - valevole
per le qualificazoni COPPA DEI CAMPIONI
ARCI CACCIA
CAC su Lepre
PARMA
Sips PARMA C/to Sig. CABRALI DENIS cell.
347 7159448
CAC SU LEPRE
MESAGNE - BR
SIPS Lecce/Brindisi Sig. Scalera Luigi tel
389/1944845
MEMORIAL M. SCHEGGI TROFEO
VELTRO CORRENTE 13 LEPRE MUTE/
SINGOLO - 14 LEPRE COPPIE - CAC
VICCHIO - FI
SIPS FIRENZE c/o GIAMPAOLO MAREMMI TEL
335/5856687 col Gruppo cinofilo Fiorentino tel
055/211255 fax 055/0935148
3° TROFEO A SQUADRE - PROVA DA
SEGUITA SU LEPRE CON CAC (13/02
cat Coppie - 14/02 cat Mute)
PERUGIA
SIPS PERUGIA C/O Minelli Marcello cll
347/1465394 fax 075/9274782
CAMP. FIDASC CAC SU LEPRE
CROTONE - KR
SIPS CROTONE C/O Mancuso Giuseppe tel
338/5448667 in collaboraz Gruppo cinofilo
Crotonese tel 329/1614156
19/20/21 FEBBRAIO
TROFEO VELTRO CORRENTE - CAC
SU LEPRE
GROSSETO
SIPS Grosseto Giorgio Rossi - tel 347 6202804
fax 0564 - 9499698 in collaboraz con Grosseto
Gruppo Cinofilo Grossetano Via dei Barbieri
108 - Fabbr 5 Sc B Grosseto 58100 GR tel
0564 - 450440 fax 0564 - 450440
31° TROFEO Pro Segugio Senese
PROVA CINGHIALE in terreno con CAC
SINGOLO
SIENA
SIPS Siena in collaboraz Gruppo Cinofilo Senese
Sig. Bartolini 0577/818017 - 335/1409406
CAC SU CINGHIALE valido per 18°
Camp Sardo cat muta/Coppia/Singolo
“ Trofeo Marghine” Coppa Italia SIPS
NUORO
SIPS NUORO - C/O DESOGUS LUIGI - VIA DEI
GERANI, 362 - NUORO - PER ISCRIZIONI SIG.
DESOGUS LUIGI - TEL.: 340/5668004 - sips.
[email protected]
CAC SU LEPRE - CAMPIONATO
SOCIALE SU LEPRE
Casale Monferrato (AL)
SIPS NAZIONALE
VIA CAVOUR 56 - 26841 CASALPUSTERLENGO
- LO TEL 0377/802414 - FAX 0377/802234
[email protected] in collaboraz SIPS
ALESSANDRIA C/O Giordanino Gianedoardo
(Presidente); 3384857228
20/21 FEBBRAIO
Prova CAC su lepre
PAVIA
SIPS PAVIA Trofeo dell’Appennino Curone G
335/6265799 Rebuffi C 338/6838537
Prova CAC su lepre
MILANO
Camp. Prov. SIPS Loculli A.
21 FEBBRAIO
PROVA DA SEGUITA SU LEPRE
PORDENONE
SIPS PORDENONE C/O SANAVRO WALTER - VIA
POLCENIGO, 76 - MANIAGO - sips.pordenone@
prosegugio.it
24/25 FEBBRAIO
CAC SU LEPRE COPPIE/MUTE
CAPOLIVERI - LI
SIPS ISOLA D’ELBA c/o Signorini Graziano
loc Capitorsola 9 - Capoliveri LI 57031 - tel
335/6671522 fax 0565 - 940001 in collab con
Livorno Gruppo Cinofilo Livornese Via Francesco
Pera 68 Livorno 57122 - LI tel 0586/427210 fax
0586/427210
26/27/28 FEBBRAIO
cac su cinghiale - CAMPIONATO
SOCIALE SU CINGHIALE - CAT MUTE
ORVIETO
SIPS NAZIONALE VIA CAVOUR 56 26841 CASALPUSTERLENGO - LO TEL
0377/802414 - FAX 0377/802234 info@
prosegugio.it in collaboraz con SIPS ORVIETO
c/o Gallinella Giulio
PROVA DA SEGUITA SU LEPRE
LONIGO - VI
F.I.D.C. VICENZA in collaborazione con SIPS
VICENZA c/o Massimo Raffaello - iscriz
segreteria SISP Sig. Florio Alessandro cell
333/9732279 - valevole per le qualificazioni
COPPA ITALIA PROV PD - VR - VI - TN
7° TROFEO CITTA’ DI SIENA abbinato
al 31° Trofeo Veltro Corrente prove
su lepre con CAC singolo/coppie/
mute
SIENA
SIPS Siena in collaboraz Gruppo Cinofilo Senese
Sig. Bartolini 0577/818017 - 335/1409406
LEPRE CAC
SAVONA
SIPS SAVONA /Unione Segugisti Savonesi c/o
Gaino Giovanni
27 FEBBRAIO
BREVETTO DI MUTA
NOVARA
SIPS NOVARA c/o Vicario Giovanni Via Cassoli
5 - 28060 Cureggio - NO cell 342/5117616
27/28 FEBBRAIO
Prova per cani da seguita su cinghiale CAT COPPIE/SINGOLO CAC
CHIETI
SIPS PROV.di Chieti - Sig. Claudio Radica
Prova CAC su lepre
PEGOGNAGA - MN
SIPS Mantova Tagliati G 347/8699636
C.A.C. SU LEPRE (prova valida per
33° Trofeo “P.Minella”)
NOVARA
SIPS NOVARA
c/o Vicario Giovanni Via Cassoli 5 - 28060
Cureggio - NO cell 342/5117616
C.A.C. SU MINILEPRE
NOVARA
SIPS NOVARA c/o Vicario Giovanni Via Cassoli
5 - 28060 Cureggio - NO cell 342/5117616
3
4
cac su lepre
ROMANO DI LOMBARDIA BERGAMO
Romano di I Sig. Morganti R 0363/912321
cac su lepre
COMO
Sips Como Dotti Antonio 335/360699 Invernizzi
339/6851843
CAC su Lepre
REGGIO EMILIA
SIPS REGGIO C/to Le Rose Francesco cell.
333 4273919 Via San Carlo Borromeo 10
Guastalla - RE
CAC SU LEPRE
LARINO - CB
SIPS CAMPOBASSO C/O Vitale Nicola Via
Borgo Tossignano 74 Ripalimosani 86025 CB
tel 335/7285293
CAMPIONATO FIDASC SU CINGHIALE CAC singolo/coppie
A.F.V.A.V. BUCHICCIO SARACENA (CS)
SIPS Cosenza
C/O Chiappetta Emilio Via Nogiano 95/b Rende
85036 CS tel 348/0016126 fax 0984 - 794077
in cololab con Rende - Gruppo cinofilo Rendese
Via Fratelli Salerno 11 Rende - 87036 - Cs tel
0984/846482 fax 0984 - 847234
28 FEBBRAIO
prova CAC SU LEPRE in terreno libero
REGGIO CALABRIA
SEZIONE REGGIO CALABRIA C/O Romeo
Antonio 3666123316
MARZO 2016
04/05/06 MARZO
CAC SU LEPRE
SOLFERINO - MN
SIPS Mantova sig. Scovoli 333/9631423
TROFEO TOSCANA D’ECCELLENZA CAC SU CINGHIALE SINGOLO/COPPIE
CAC
CAPOLIVERI - LI
SIPS ISOLA D’ELBA
c/o Signorini Graziano loc Capitorsola 9 Capoliveri LI 57031 - tel 335/6671522 fax
0565 - 940001 in collab con Livorno Gruppo
Cinofilo Livornese Via francesco Pera 68
Livorno 57122 - LI tel 0586/427210 fax
0586/427210
TROFEO ZACCHINI - PROVA
DA SEGUITA SU LEPRE singoli/
coppie riservato razza SEGUGI
DELL’APPENNINO
FIRENZE
SIPS FIRENZE c/o GIAMPAOLO MAREMMI
mail [email protected] tel/fax
055/686592
CAC SU CINGHIALE valido per 18°
Camp Sardo cat muta/Coppia/Singolo
OLBIA - OT
SIPS OLBIA C/O Ivan Putzu
Viale Pittulongu 07026 OLBIA - OT
cell 346/7495987 mail sips.
[email protected]
05/06 MARZO
CAC SU LEPRE
provincia di Benevento - BN
SIPS BENEVENTO Per iIscrizioni c/o Antonio
Politano Via Palati 16 - San Nicola Manfredi BN - tel 333/3649611
CAC SU LEPRE
CUNEO
Sezione Provinciale SIPS di CUNEO
c/o OBERTO Angelo corso Roma, 42 - 12045
Fossano (CN) - tel. 0172/636217 OPP Verra
Lorenzo Via Murello 20 Vcavallerleone 12030 CN
CAC su Lepre - Brevetto di Muta
PIANORO (BO)
A.N.L.C e SIPS Bologna “ Memorial G.Cantelli “
Sig.Capri Italo Tel. 333 - 5683481 Sig. Pancaldi
Paolo tel. 333 6677822
CAC su lepre
Provinia di Isernia
SIPS Isernia c/o Scacciavillani Giacomo
Via tevere 17 - 86095 Frosolone - Istel
0874/890578 - 338/7046047 - 345/5727214
fax 0874/899014
CAC SU LEPRE
LARIO BRIANZA Triuggio
SIPS LARIO BRIANZA rif Milani 347/7360582
CAC SU LEPRE Trofeo “Domenico
Milano” cat singoli/coppie/mute
BENEVENTO
SIPS BENEVENTO Per iIscrizioni c/o Antonio
Politano Via Palati 16 - San Nicola Manfredi BN - tel 333/3649611
CAMP. FIDASC CAC SU LEPRE
CATANZARO
SIPS CATANZARO C/O Trapuzzano Gennaro
tel 320/7741519 in collaboraz con Catanzaro
- Gruppo cinofilo Catanzarese P.Colacino
C/O Sezione Provinciale Vico Iv Raffaelli 62
Catanzaro 88100 - CZ tel 0961 - 723013 fa
0961 - 723013
PROVA DA SEGUITA SU LEPRE
TARZO - TV
SIPS TREVISO C/O Salvador Fabrizio - iscrizioni
Zara franco cell 348/7462865 - Qualificazioni
coppa dei campioni arci caccia
10/11/12/13 MARZO
PROVA di ECCELLENZA su singolo
CINGHIALE CAC territorio libero
GROSSETO
SIPS GROSSETO - GIORGIO ROSSI
11/12/13 MARZO
CAC SU CINGHIALE valido per 18°
Camp Sardo cat muta/Coppia/Singolo
SAMUGHEO - OR
SIPS SAMUGHEO C/O Patta Antioco via Veneto,
9 Samugheo - OR - cell 328/4835128 mail sips.
[email protected]
Cani da seguita su cinghiale classe
singolo in territorio libero CAC
territorio della Provincia di
Viterbo - Comuni di Tuscania
e Monteromanom, nelle AFV
“Pantalla” e “Castel di Salce”
SIPS Roma. Tommaso Tocci 3395341028;
Mario Galletti 338 3622310
12/13 MARZO
CAC SU LEPRE (12/03 cat mute/
singolo - il 13/03 cat coppie)
MIRANDOLA - MO
SIPS MIRANDOLA C/to Sig. BARALDI ONORIO
CELL.335/8171517 TEL.FAX.0535/54606
Prove per razze da seguita su lepre
CAC ( coppie/mute)Trofeo Ettore
Coluccini
MACERATA
SIPS Macerata Dott. Fabbri Fabio cell
3355949222 email [email protected]
CAC SU CINGHIALE
AMANDOLA - FM
Sezione Provinciale di Ascoli Piceno e Fermo
c/o Vagnoni Venturino e Antolini Antonio cell
349/1998250
CAC SU CINGHIALE cat sing/coppie
BENEVENTO
SIPS BENEVENTO Per iIscrizioni c/o Antonio
Politano Via Palati 16 - San Nicola Manfredi BN - tel 333/3649611
PROVA NAZIONALE PER CANI DA
SEGUITA SU LEPRE - CAC CAT
COPPIE/MUTE
A.F.V.A.V. BUCHICCIO SARACENA - CS
PRO - SEGUGIO SEZ PR COSENZA IN
COLLABORAZ COL GRUPPO CINOFILO RENDES
C/O Chiappetta Emilio c.da Nogiano 95/B - 87036
RENDE - CS - tel 348/0016126 338/4574591
fax 0984/399200 email [email protected]
PROVA SU CINGHIALE
REGGIO CALABRIA
SIPS REGGIO CALABRIA SEZ ASPROMONTE
C/O DOTT DOMENICO BARBARO
PROVA SU CINGHIALE
VIGGIANO - PZ nel Bosco del Principe
SIPS POTENZA C/O Michele Vaccaro tel
338/4296437 mail [email protected]
17/18/19/20 MARZO
Prova CAC su CINGHIALE
SAVONA
SIPS SAVONA /Unione Segugisti Savonesi c7o
Gaino Giovanni
18/19 MARZO
CAC SU CINGHIALE valido per 18°
Camp Sardo cat muta/Coppia/Singolo
CARBONIA IGLESIAS
SIPS CARBONIA IGLESIAS C/O Maccioni Sergio
loc IS Cobeddu, 9 Massainas cell 329/3335507
mail [email protected]
oppure [email protected]
18/19/20 MARZO
PROVA SU LEPRE CAC singolo/
coppie/mute in terreno libero “Veltro
Corrente”
GROSSETO
SIPS GROSSETO - GIORGIO ROSSI
19/20 MARZO
CAC SU LEPRE - BREVETTO DI MUTA
ASTI
Sezione Provinciale SIPS di ASTI c/o MOLINO
Silvano
collina S.Secondo - 14012 Ferrere (AT) - tel.
0141/93.44.50 - cell. 335/8102757
CAC SU LEPRE
LECCO
VALSECCHI PAOLO 335/5301948
PROVA DA SEGUITA SU LEPRE
- 19 COPPIE/20 SINGOLI/MUTE
QUALIFICAZ CAMP PROV E
REG ENALCACCIA - COPPA DEI
CAMOPIONI ARCICACCIA
COMUNITA’ MONTANA DEL
GRAPPA - TV
SIPS TREVISO C/O Salvador Fabrizio - iscrizioni
ANDRIGHETTO Renco cell 339/6740435 Qualificazioni campionato provinciale e regionale
enalcaccia oppa dei campioni arci caccia
CAC su Lepre
PARMA
Sips PARMA C/to Sig. CABRALI DENIS cell.
347 7159448 - sabato coppie - Domenica Mute
CAC su Lepre
CARPI
SIPS CARPI C/to Sig.INCERTI GIOVANNI cel:
349 - 6174203 Sig. ARLETTI 335 - 342734
Sabato Mute - Domenica Coppie
CAC su cinghiale
ANCONA
SIPS Ancona c/o Mariotti Silvano 333/3315683
CAC su lepre - CAMPIONATO SOCIALE
MACERATA
libera caccia Nazionale in collab con SIPs
Nazionale
CINGHIALE
CHIETI
sips CHIETI C/O RUTOLO NICOLA via san
francesco 10 Villamagna 66100 - CH tel
347/5864136
20 MARZO (CASO MALTEMPO 17/04)
CAC SU LEPRE
VERRAYES - AO
SIPS AOSTA C/O Nicole Perret tel 333/4843532
[email protected]
24/26 MARZO
3° TROFEO TIRRENO - CAC SU LEPRE
CAPOLIVERI - LI
SIPS ISOLA D’ELBA c/o Signorini Graziano
loc Capitorsola 9 - Capoliveri LI 57031 - tel
335/6671522 fax 0565 - 940001 in collab con
Livorno Gruppo Cinofilo Livornese Via francesco
Pera 68 Livorno 57122 - LI tel 0586/427210 fax
0586/427210
25/26 MARZO
CAC su Lepre+ABILITAZ. MUTE
RAVENNA
Sips Ravenna c/to MEDRI OTELLO cell. 338
3426603
25/26/27 Marzo
CAC su Cinghiale
Provinia di Isernia
SIPS Isernia c/o Vincenzo Carracillo Viale
Europa 5 - 86071 Castel San Vincenzo - IS tel
335/5971712
26 MARZO
CAC SU LEPRE - BREVETTO DI MUTA
CUNEO
Sezione Provinciale SIPS di CUNEO
c/o OBERTO Angelo
corso Roma, 42 - 12045 Fossano (CN) - tel.
0172/636217 OPP Verra Lorenzo Via Murello
20 Vcavallerleone 12030 CN
CAC su Lepre
PARMA
Sips PARMA C/to Sig. CABRALI DENIS cell.
347 7159448 - IN COLLABORAZ CON Gruppo
Cinofilo parmense 0521/944580 - fax 0521
- 944580
26/27 MARZO
CAMPIONATO FIDASC CAC SU LEPRE
CATANZARO
SIPS CATANZARO C/O Trapuzzano Gennaro
tel 320/7741519 in collaboraz con Catanzaro
- Gruppo cinofilo Catanzarese P.Colacino
C/O Sezione Provinciale Vico Iv Raffaelli 62
Catanzaro 88100 - CZ tel 0961 - 723013 fa
0961 - 723013
27/28 MARZO
CAC SU LEPRE
PECOGNA - MN
SIPS Mantova sig. Scovoli 333/9631423 in
collaboraz col Gruppo Cinofilo Virgiliano tel
0376/558272 - fax 0376/558272
30 MARZO - 01/02/03 APRILE
PROVA SU CINGHIALE muta/singolo in
recinto SENZA CAC
GROSSETO
SIPS GROSSETO - GIORGIO ROSSI
CAC E CACIT SU LEPRE CAMPIONATO ITALIANO SIPS
TARZO - TV
SIPS NAZIONALE VIA CAVOUR 56 - 26841
CASALPUSTERLENGO - LO TEL 0377/802414
- FAX 0377/802234 [email protected] in
collaboraz SIPS Venezia c/o Agostini Paolo
APRILE 2016
01/02/03 APRILE
Prova di lavoro in recinto per cani
da seguita su cinghiale Cat Coppia/
singolo
OLBIA - OT
SIPS OLBIA - C/O Ivan Putzu Viale Pittulongu
07026 OLBIA - OT - cell 346/7495987 mail sips.
[email protected]
PROVA SU CINGHIALE cat singolo su
terreno libero - FINALE
territorio della Provincia di
Viterbo - Comuni di Tuscania
e Monteromanom, nelle AFV
“Pantalla” e “Castel di Salce”
SIPS VITERBO in collaborazione con SIPS
ROMA rif Tocci T. 339/5341028 Sig. Fulgenzi
328/654107
01/02/03 APRILE OPPURE
08/09/10 APRILE
CAC SU LEPRE
LOC DA DEFINIRE
SIPS MONTI SIMBRUINI - Sig. Dante Marcello
02/03 APRILE
CAC SU LEPRE
BRESCIA - Breno
sips brescia Girelli B 347/5902929 ASIP
030/2590365
PROVA LEPRE CAC cat coppie/mute
cat A in terreno libero
AGRO DI ALTAVILLA SILENTINA - SA
SIPS SALERNO in collaboraz FEDERAZ ITAL
CACCIA REGdella Campania .Per Iscrizioni
[email protected] Cascino Carlo
3388398741
Prove per razze da seguita su
cinghiale CAC (singolo e coppie)
MACERATA
SIPS Macerata Dott. Fabbri Fabio cell
3355949222 email [email protected]
CAC SU LEPRE
MONTECAPRIA
gr Cinofilo Pesaro in collab con SISP Pesaro
02/03/04 APRILE
CAC SU LEPRE
PESARO/URBINO
SIPS PESARO - C/O CHIARABILLI MICHELE info
[email protected] TEL 328/6483119
in collaboraz con Gruppo cinofilo Pesarese tel
0721/30837 - fax 0721/30837
03 APRILE
Prove attitudinali per cani da
ferma Valide ai fini del Campionato
Regionale del Veneto
VOLPAGO DEL MONTELLO - TV
Sezione Provinciale di Treviso in collab col
Gruppo Cinofilo Trevigiano e SIPS - mattino razze
inglesi/pomeriggio razze continentali
07/10 APRILE
CAC CINGHIALE
MONTEVARCHI - AR
SIPS AREZZO - Valdambra
C/O Giannini Adriano tel 338/6476918 Nibi
Mario 320/0671155
08/09/10 APRILE
Campionato Regionale Lombardo
Sips lombardia CAC SU LEPRE
Marmentino - BS
Gelmini A 349/8608518
09/10 APRILE
PROVA LEPRE CAC cat coppie/mute
cat A in terreno libero
AGRO DI ALTAVILLA SILENTINA - SA
SIPS SALERNO per Iscrizioni
[email protected] Cascino Carlo
3388398741
CAC SU LEPRE
MALVICINO - AL
SIPS ALESSANDRIA C/O Gaia Giacomo - Via
Manzoni 7 - 15044 Quargnento - AL tel
0131/219421 cell. 329/2177547
CAC su Lepre
RIMINI
SIPS RIMINI C/to Sig. STASI VINCENZO cell: 338
7193825 Sig. SPAGNOLI DOMENICO cell: 335
6365185 Uff. 0541 603014
PROVA SU LEPRE CON CAC
MONTE LIMINA - CINQUEFRONDI - RC
SIPS REGGIO CALABRIA SEZ ASPROMONTE
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31
DALLE
SEZIONI
Trentino Alto-Adige
3° TROFEO MONTE PELLER
PROVA DI LAVORO NAZIONALE PER CANI DA SEGUITA SU LEPRE CON CAC
RISERVE COMUNALI DI CLES - TUENNO - TASSULLO
32
Promosso e organizzato dalla Pro
Segugio Trentina in collaborazione con l’Associazione Cacciatori
Trentini, L’Associazione Cacciatori d’Anaunia e le Riserve Comunali di Cles, Tuenno e Tassullo, si è
svolto sabato 20 e domenica 21
giugno 2015 il 3° Trofeo Monte
Peller, prova di lavoro nazionale
con CAC per cani da seguita su
lepre.
Questa terza edizione del Trofeo
ha confermato la bontà della formula (abbinamento delle categorie A e B) e la notevole apertura verso il panorama Segugistico
nazionale che stanno assumendo
le prove di lavoro organizzate sul
suolo trentino.
Due le giornate di prova previste
per permettere alle numerose
batterie, divise nelle tre Classi di
Singoli, Coppie e Mute di Categoria A e B, di poter correre sui
bellissimi territori di media e alta
montagna del Monte Peller gentilmente concessi dalle riserve
sopra citate. Anche quest’anno si
è avuta una buonissima partecipazione, non solo degli associati
trentini ma anche di Segugisti di
altre regioni italiane. Presenti nella Classe Mute alcuni nomi altisonanti del panorama Segugistico
nazionale.
Nella giornata di sabato 20 si confrontavano due batterie di singoli
di Cat. A, una batteria di singoli di
Cat. B e due batterie di mute di
Cat. A. Le precarie e sfavorevoli
condizioni meteo hanno compromesso le varie performance tanto
che alla fine della mattinata vi è
stata una sola qualifica. La giornata di domenica 21 si presentava
fin dall’alba decisamente migliore e infatti, le qualifiche ottenute
alla fine delle prove, corse da sei
batterie divise nelle varie classi e
categorie, sono state sei, a conferma di quanto possano influire
le condizioni meteorologiche, sul
già di per se difficile e complicato
lavoro del Segugio.
Un grazie sentito per l’impegno
profuso nell’organizzazione generale della prova al Consigliere
della Pro Segugio Trentina Walter
Inama e ai suoi collaboratori Piaia
Vittorio e Taller Adriano. Ai Signori giudici Enci Brazzarola, Turcati,
Bianchetti, Pescadori e Torri per la
loro disponibilità e professionalità;
alle Riserve di Caccia di Cles, Tassullo e Tuenno e ai loro Rettori
Premiazione al
3° Trofeo Monte Peller
Rigotti Walter, Valentini Antonio e
Torresani Antonio per aver ospitato la prova e fatto funzionare
al meglio le strutture logistiche.
Ai Soci delle riserve ospitanti che
hanno svolto il difficile compito di
“accompagnatori”. All’ACT per il
patrocinio e a tutti coloro i quali,
a diverso titolo, hanno contribuito alla realizzazione e al successo
della manifestazione.
Si aggiudica il 3° TROFEO MONTE PELLER
con il miglior punteggio assoluto
di P.171
KIRA di Mocellin Enrico
Un saluto agli amici Segugisti e
un arrivederci al prossimo Trofeo
Monte Peller.
Valerio Dondio
Pro Segugio Trentina
LE QUALIFICHE
Classe Singoli Cat. A
BATTERIA N. 2
Giudice Sig. Pescadori 1° MB P.152 FALCO - Cond. Taller Adriano
Classe Coppie Cat. A
BATTERIA N. 1
Giudice Sig. Bianchetti 1° MB P.157 LAMPO e BIA
Cond. Bellò Riccardo
BATTERIA N. 2
Giudice Sig.Turcati
1° MB P. 157 MIRNA e ZAR
Cond.ri Sala-De Piazzi
Classe Coppie Cat. B
BATTERIA N. 1
Giudice Sig. Canali
1° B P.140 TOSCA e STELLA
Cond. Rizzi Walter
Classe Mute Cat. A (sabato 20)
BATTERIA N. 2
Giudice Sig. Brazzarola 1° MB P.153,6 SIBILLA-PERLA-NEPAL
CLARINO-DINA Cond. Montersino Cristian
Classe Mute Cat. A (domenica 21)
BATTERIA N. 1
Giudice Sig. Brazzarola 1° ECC. P.164,75 LAPO-LARA-LORD
LINDA Cond. Gaffo Valerio
2° ECC. P.163 TEO-RAMBO-LILLI-RINA-KIRA-ROSA
Cond. Mocellin Enrico
BATTERIA N. 2
Giudice Sig. Torri
1° ECC. P. 166,75 DELSA-ALISSA-DEA
RUMBA Cond. Rapis Battista
DALLE
SEZIONI
Brescia
SEGUGI IN VAL CAMONICA
La premiazione
Come già nel 2014 anche in questo 2015 la seconda edizione del
Trofeo “Cani da Seguita”, sponsorizzato dal noto bimestrale di
cultura Segugistica ed organizzata grazie al fondamentale aiuto
dell’Associazione Sportiva “IPEDRETTI” in collaborazione con il
Gruppo Cinofilo di Vallecamonica,
la ProSegugio e il Comprensorio
Alpino di Caccia Ponte di Legno
C1, alla fine non ha fatto registrare i tanto paventati (da qualcuno)
eventi di destabilizzazione delle
popolazione di cervidi. Così una
volta ancora nel corso del suo
intervento, a chiusura della manifestazione cinofila, il Dott. Alberto
Rizzi, Presidente del CA C1, evidenziando che non vi è stato un
solo Segugio che si sia interessato
a nessun altro animale al di fuori
della lepre né che si sia smarrito
(sebbene la maggior parte di loro
si trovasse a cacciare per la prima
volta tra le belle montagne camune), a dimostrazione della loro
maneggevolezza ed obbedienza e
del loro alto grado di addestramento, ha potuto sottolineare che
si è trattato dell’ennesima occasione atta a dimostrare agli scettici come, solamente tramite la collaborazione - volenterosa e fattiva
- tra gli appassionati delle diverse
forme di caccia, sia possibile immaginare un futuro per un’attività
come quella venatoria che mol-
ti ritengono (anche se a torto)
oramai anacronistica. Quindi, ad
ulteriore riprova, lo stesso tema
è stato rafforzato dal successivo
intervento dell’Esperto Giudice
Enci Sig. Villiam Landini, già Presidente dell’ATC3 di Reggio Emilia e dirigente della FIDC che, in
quanto tale, ha portato la propria
esperienza in proposito prima di
complimentarsi altresì con tutti i
conduttori intervenuti per l’alto
livello dei soggetti presentati; concetto poi ribadito anche dall’altro
Esperto Giudice Enci, Sig. Giuseppe Minelli, chiamato anch’egli ad
esprimere il proprio pensiero sul
palco delle premiazioni dall’effervescente Battista Pedretti, affiancato da Giuliano Mondadori Direttore di “Cani da Seguita”.
Passando ad una breve sintesi delle due giornate di prove, detto di
come un brutto incidente sulla
direttrice della Valcamonica abbia
ritardato, anche di molto, l’arrivo
dei concorrenti nella serata di venerdì 3 luglio 2015 privandoli così
di un bel momento di convivialità; la cronaca, necessariamente
“stringata”, della manifestazione
riporta che nella prima giornata
sono state conseguite solamente
sei (6) qualifiche valide, due per
ogni categoria, ai fini dell’assegnazione del Trofeo (mentre lo scorso anno erano state esattamente
il doppio). Stesso trend anche
nella seconda giornata laddove,
tuttavia, si sono però ripetuti i
soggetti del veterano toscano
Umberto Mattei: Pelo, Segugio
Italiano a pelo raso nero focato, in
Classe Singoli; del bergamasco Enrico Chioda, Massy e Speedy , Segugi Italiani pelo raso nero focati,
in Classe Coppie, e dell’umbro
Carlo Generotti, Ras, Rino, Mery,
Roccia, Lula e Diva, Segugi Italiani pelo raso fulvi, in Classe Mute,
che si sono pertanto aggiudicati la
seconda edizione del Trofeo “Cani
da Seguita” quali Primi Assoluti
delle rispettive Classi; mentre a
conclusione delle due giornate di
prove il premio per il Miglior Soggetto della manifestazione è andato al cane Lula di Carlo Generotti.
In conclusione, al di fuori dei momenti strettamente riguardanti la
verifica zootecnica, sulla scia dello
scorso anno le due giornate di
prove sono state intervallate dagli ottimi pranzi, caratterizzati da
piatti tipici, degustati nei ristoranti
locali gestiti da cacciatori in compagnia di tutti i partecipanti. alla
prova. Da menzionare, infine, anche la splendida mostra dei trofei,
della scorsa annata venatoria, preparata dal Comprensorio Alpino
di Caccia “Ponte di Legno C1” con
cui abbiamo condiviso la struttura
del “Centro Eventi Adamello” che
fatto da scenario alle premiazioni
svoltesi al suo interno.
33
DALLE
SEZIONI
Varese
Cuneo
A MORAZZONE LA QUARANTUNESIMA EDIZIONE
DEL PRESTIGIOSO RADUNO DI VARESE
Domenica 5 Luglio 2015 si è svolto a Morazzone il consueto raduno dedicato alle razze da seguita.
Nonostante la notevole calura
che ha caratterizzato i primi giorni del mese di Luglio, Domenica
5 un nutrito gruppo di Segugisti
si è dato appuntamento in quel
di Morazzone per l’ormai consueto appuntamento del raduno
delle razze da seguita. Ottima la
presenza delle razze da seguita
nazionali, presenti anche un buon
numero di inseguitori di origine
estera. Impeccabile l’organizzazione della SIPS varesina, che grazie
al contributo dei suoi soci, ha potuto organizzare il raduno secondo tutti i crismi che richiede una
manifestazione di tale fattura. Ha
aiutato senza dubbio un clima di
lealtà e di grande sportività che
ha animato l’intera giornata. Molti
i sorrisi e gli abbracci che gli appassionati, accorsi da ogni angolo
della Lombardia e dalle regioni limitrofe, si sono scambiati nel corso dell’intera giornata. In questo
modo è stato senza dubbio agevolato il delicato compito cui si
sono sottoposti con entusiasmo
gli esperti giudici Alessandro Braga e Giuseppe Mozzi, che si sono
equamente divisi l’impegno di
dare una valutazione morfologica
ai soggetti iscritti a catalogo. Sotto l’occhio attento dei due esperti
giudici hanno sfilato circa un centinaio di soggetti, tra cui si sono
distinti alcuni elementi di notevole caratura. Positiva comunque
anche la qualità media dei soggetti
presentati, a riprova del fatto che
anche tra i cosiddetti privati, selezionatori amatoriali delle nostre
razze da seguita, vi è chi ha lavora-
34
La premiazione
al Raduno di Varese
La premiazione
al Raduno di Varese
to bene per conservare oltre alle
attitudini venatorie anche le qualità morfologiche delle razze da seguita. Alla fine si è giunti al best in
show, disputatosi tra i soggetti più
meritevoli di ogni razza. La vittoria finale è stata appannaggio del
Segugio italiano fulvo a pelo raso
Boy, di proprietà di Guido Verze-
ni, Segugista non nuovo a questo
genere di trionfi. Non ci resta
dunque che dare appuntamento
al prossimo anno, con la speranza di ritrovarci nuovamente tutti
assieme con lo stesso entusiasmo
che ha caratterizzato quest’ennesima edizione del nostro amato
raduno.
DALLE
SEZIONI
Varese
QUATTRO GIORNI DI PROVE A VARESE:
SEGUGI DA LEPRE IN LIZZA PER IL TROFEO BELLONI
Due fine settimana, quelli del 25 e
26 Luglio e del 1 e 2 Agosto, hanno
visto i Segugi da lepre impegnati in
quattro giorni di prove nella provincia di Varese. Sabato 25 Luglio
sono state sei le batterie impegnate
sul terreno di prova, tre riservate
alle coppie ed altrettante alle mute.
Sotto gli occhi attenti dei giudici
Villa, Bonardi, Faravelli, Trapuzzano,
Marcaletti e Minelli hanno mostrato il loro valore molti soggetti di
ottimo livello. Non sono così mancate le qualifiche, tra cui spiccano
un eccellente per la coppia formata da Rada e Perla di proprietà di
Del Conte, e tre qualifiche di molto
buono, rispettivamente assegnate
alle mute di Brazzarola, Turcatti e
Savelli. Cinque le batterie ospitate la
Domenica, giornata contraddistinta
da un’ottima prova della muta di
fulvi di Gilberto Mattiello, cui hanno fatto seguito altre due buone
prestazioni delle coppie di Pagani e
Turcatti. Il weekend successive si è
così concluso il Trofeo Belloni, che
anche per questo secondo round
ha visto un buon numero di partecipanti, nonostante la stagione sia tradizionalmente avversa al lavoro del
Segugio. Sabato primo Agosto sono
state organizzate cinque batterie,
giudicate dalle esperte trombette
Mapelli, Bonardi, Tacca, Ghidelli e
Marcaletti. Giornata favorevole al
lavoro delle coppie, si sono distinte quelle di Gallazzi, Martignoni e
Signoroni. Si è confermata però su
tutte la coppia di Turcatti che con
un’ottima prestazione andava a guadagnare un primo eccellenti, con
171 punti. Anche nella conclusiva
giornata di Domenica 2 Agosto non
sono mancate le qualifiche. Parecchie le mute che si sono distinte, su
tutte quella di Carlo Gallazzi, che
giocava in casa e che ha confermato
il valore assoluto della sua compagine. Positive anche le prestazioni del-
Nella foto
Kate di
Gilberto
Mattiello,
vincitrice
del trofeo
Belloni
I premiati
le mute di Rapis, Turcatti, Signoroni,
Pagani, Fermo Sassi e Davide Sassi.
Cala così il sipario sul Trofeo Belloni edizione 2015. Il riconoscimento per la miglior coppia è andato
al bravo canettiere Gianni Turcatti,
che abbandonato provvisoriamente il ruolo di giudice ha mostrato
il valore dei suoi pupilli. La muta di
Carlo Gallazzi, composta da quattro
Segugi italiani tutto pepe è stata invece insignita dell’ambito premio di
miglior compagine della manifesta-
zione. Alla giovane Kate di Gilberto
Mattiello, fulvo a pelo raso di cui
sentiremo sicuramente ancora parlare, è andato il Trofeo Belloni, ambito e prestigioso riconoscimento,
premio meritato per l’attuale presidente della pro Segugio varesina,
considerato anche il suo impegno
nella selezione. Che dire dunque,
a conclusione di queste brevi note
sulla manifestazione, se non…arrivederci al prossimo anno!
Bruno Bonardi
35
DALLE
SEZIONI
Verona
Cuneo
CENA SOCIALE
Anche quest’anno il 22 maggio
u.s. la società italiana Pro Segugio
sez. di Verona, ha organizzato Una
cena sociale che ha visto la partecipazione di numerosi soci ed
invitati tra cui i presidenti Nazionale e regionale dell’associazione,
responsabili dell’amministrazione
provinciale di Verona, esponenti
politici, associazione venatorie, e
giudici di verifiche zootecniche.
Dopo i discorsi di rito, nei quali si
è fatto il punto sulle attività svolte
e su alcune problematiche Aperte
del settore, al termine delle premiazioni, il presidente Detogni ha
chiesto l’attenzione dei Presenti
per introdurre quello che a suo
parere era uno dei momenti più
qualificanti della serata, ovvero la
consegna del contributo che l’associazione annualmente destina
ad iniziative benefiche.
Quest’anno la scelta è caduta
sull’associazione Cinofila di Protezione Civile “ Diade” che opera
Nella provincia di Verona per la
formazione di cani da ricerca persone in superficie o sotto macerie, che si contraddistingue per la
professionalità del suo staff e per
l’innovazione delle metodiche didattiche utilizzate.
Si è voluto in questo modo da una
parte privilegiare un’associazione
avente anch’essa carattere Cinofilo, dall’altra mostrare sensibilità
verso una specializzazione di particolare rilevanza sociale.
Detogni ha poi passato la parola
al presidente di Diade, il sig. Gianni Savio, che è anche il segretario
Generale del Coordinamento
delle Unità Cinofile da Soccorso
della Regione Veneto, il quale Ha
prima di tutto ringraziato il presidente, il consiglio direttivo e
tutti i soci della sezione di Verona
della Società Italiana Pro Segugio
36
Un momento
della cena
sociale
Il saluto del
Presidente Detogni
per passare poi ad analizzare alcune analogie e diversità tra le due
specializzazioni, quella venatoria e
quella da soccorso.
Tanto per iniziare i cani da caccia hanno una tradizione millenaria, mentre la protezione civile
Cinofila in Italia risale agli anni
70 del secolo scorso – ma si sta
tentando di supplire all’esperienza atavica adottando le tecniche
più moderne perla formazione /
addestramento delle unità cinofile
Come sta facendo DIADE, e poi
per la caccia vi sono razze specializzate mentre per la protezione
Civile si impiegano cani di varie
razze, selezionando i soggetti in
base alla loro predisposizione.
In protezione civile non si incontrano le difficoltà per l’addestramento precedentemente illustrate.
Per il settore venatorio, non dobbiamo inventarci gare per poterci
muovere liberamente sul Territorio, ma in compenso lavoriamo
tutto l’anno, con attività a livello
settimanale, stage mensili, ed esami di operatività annuali, questi
ultimi dopo almeno due anni di
preparazione.
Ma, ha concluso Savio, un elemento fondamentale accomuna le due
specializzazioni: il piacere di vedere i cani operare, esprimersi nella
natura, e la consapevolezza che, al
di là di giudizi di gara o di esami
di operatività, un cane è preparato
quando è bello vederlo lavorare.
La serata si è poi piacevolmente
conclusa con un brindisi alla cinofilia.
Giancarlo Detogni
Presidente SIPS Verona
DALLE
SEZIONI
Veneto
PREMIAZIONE CAMPIONI REGIONE VENETO ANNO
2015
Premiazione dei campioni veneti
Cari soci, amici e appassionati,
il giorno 12 novembre 2015, per il
terzo anno consecutivo, presso il
ristorante “Al Bosco”, di Cervarese Santa Croce (PD), si è svolta la
premiazione dei Campioni Veneti
per l’anno 2015, avvenuta durante
la cena appositamente organizzata e composta da tipiche pietanze
venete.
La serata è stata particolamente
apprezzata dai cinofili Segugisti
Veneti.
Come tutti gli appassionati sanno,
lo scopo del campionato SIPS Regione Veneto, per cani da seguita
su lepre, è quello del miglioramento genetico, la valorizzazione, l’incremento e l’utilizzo della
popolazione canina naturalmente
predisposta a questa attività.
Attraverso le verifiche zootecniche e le relative qualifiche, perciò,
si possono accertare i soggetti più
adatti alla riproduzione.
Questo è, e deve essere, l’unico
obbiettivo di questo campionato
regionale.
E’ chiaro a tutti che, il premio al
proprietario, è solo un simbolo; in
realtà, il vero premio è il cane con
il suo patrimonio genetico. Questo è ciò a cui dobbiamo prestare
attenzione ed è il vero e genuino
motivo per cui si è istituito il campionato.
Per la cronaca, i Campioni Regionali SIPS, premiati per l’anno 2015
sono:
- Cat. Singolo (Classe A): cane Rasti, di Fidenzio Celegato.
- Cat. Coppie (Classe A): i cani
Ziva e Jok, di Nicola Zanrosso.
- Cat. Mute (Classe A): i cani Leda,
Timba, Sony, Rol, Mara di Luca
Marcon.
- Cat. Singolo (Classe B): il cane
Albina di Settimo Canella.
- Cat. Coppie (Classe B): i cani Bosco e Perla di Fabio Cailotto.
- Cat. Mute (Classe B): i cani Dino,
Lothar, Laica, Asso, Bionda, Tosca,
di Fabrizio Zanirato.
Durante la serata, si è svolta anche la premiazione dei vincitori
del “Quadrangolare delle 4 Provincie” (FE-PD-VE-RO) e i cui vincitori sono:
- Cat. Singolo: il cane Albina, di
Settimo Canella.
- Cat. Coppie: i cani Tito e Lea, di
Vittorio Muraro.
- Cat. Mute: i cani Viola, Turbo,
Mango, Rol e Cutolo di Gianni
Pellegrini.
Nel prosieguo della serata, il
presidente SIPS di Padova, Adolfo Garavello e il segretario, Livio
Scalzotto, hanno premiato anche
i Campioni Provinciali di Padova,
distintisi nei campionati di diverse
associazioni venatorie.
A termine di questo piccolo resoconto su una giornata particolarmente soddisfacente ed interessante, sia dal punto di vista
sportivo, sia sociale, voglio porgere i più vivi complimenti, anche
a nome dell’intero Consiglio Regionale SIPS, ai campioni premiati,
sicuri che ciò sarà per loro uno
stimolo ancora maggiore per promuovere e divulgare agli amanti e
ai neofiti, la passione per questo
straordinario amico e compagno
da seguita che ci regala sempre
splendide soddisfazioni ed emozioni.
Paolo Agostini
Presidente SIPS Veneto
37
DALLE
SEZIONI
Monte Cimone
Cuneo
TROFEO MONTE CIMONE 2015
38
Nel secondo fine settimana di
luglio si è svolto, come da ormai
dieci anni, il tradizionale appuntamento del Trofeo Monte Cimone,
nei magnifici areali dell’ATC di
Modena 2 e Modena 3.
La professionalità e l’impegno
profusi da tutta l’organizzazione
ha dato i suoi frutti, consentendo
alla manifestazione di confermarsi
uno degli appuntamento Segugistici più importanti dell’anno. Una
verifica zootecnica fortemente
voluta da Zeno Colò, che si è definito orgoglioso dei risultati ottenuti e del buon svolgimento della
prova anche quest’anno.
Il Trofeo giunge ormai alla sua decima edizione.
Fino a pochi anni fa, il Cimone ha
ospitato il prestigioso Campionato Italiano della nostra Società
specializzata, arrivando ad essere
una delle vetrine vetrina Segugistiche più importanti con oltre mille
soggetti presentati.
Non nego che il ricordo del Campionato Italiano Sips in quei territori e in quel particolare periodo
dell’anno, quasi a conclusione della stagione agonistica, è velato da
una certa nostalgia.
La speranza è che in un futuro non
troppo lontano si possa tornare
ad organizzare un evento così importante in areali di tale valore,
in territori cioè dove la presenza
nonché la varietà di selvatici è tale
da assicurare a tutti i concorrenti
la possibilità di mostrare il valore e la correttezza degli ausiliari
presentati.
Oltre all’organizzazione magistrale di Zeno Colò, molto importante si è rivelato anche l’impegno di
Incerti Giovanni, esperto giudice
nonché Presidente SIPS Carpi, del
segretario Arletti Tonino, di Gian
Carlo Bonettini in segreteria e la
collaborazione dell’ATC MO3 e
MO2; delle associazioni venatorie
e dei numerosi sponsor; infine,
importante l’aiuto dell’ente parco Emilia Centrale per la concessione dei terreni e di tutti gli accompagnatori che hanno saputo
coordinare in maniera ottima le
numerosissime batterie.
Fondamentale la collaborazione di
tutti i numerosissimi esperti giudici che hanno valutato l’operato
dei Segugi presenti.
Quanto ai risultati finali, per la
categoria singoli, è risultata vincitrice Ginetta di Anacleto e Simona Pelliccia, seguita da Moira di
Umberto Mattei; terzo posto per
Vincitore
categoria
mute al
“Trofeo
Monte
Cimone”
CLASSIFICHE
SINGOLI
1BATT
1 MB ROL di MASCHERONI 153
2MB RUBI di BERTAZZO 151-168=319
3B LEO di ISEPPI 148
2BATT
1ECC MOIRA di MATTEI 163-165=328
2AB TEA di SOLA 133-152=285
3BATT
1MB CALLAS di ROVINI 152
4BATT
1ECC GINETTA di PELLICCIA S. 168-165=333
2ECC FIAMMA di PELLICCIA S. 167
3MB BOBO di CORTI 157-164=321
COPPIE
5BATT
1MB DIVA, PEPE di PELLICCIA A. 151+158=309
2B LUNA, MORO di MANELLI 141-140=241
6BATT
2B FARO, CRISSY di BRUGNONI 141
7BATT
1ECC VOLGA,VIDAL di LENZINI 170-156.5=326.5
2B VESPA, BANDIERA di CIARELLA 148.5
8BATT
1MB RIBOT, DORA di CAPUSSO 158-156.5=314.5
9BATT
1MB NERONE, GEMMA di ANTICHI 151-170.5=321.5
10BAT
2B ARIO, NEGER di ROMANI 141.5-171=312.25
MUTE
11BAT
1ECC OLIVIA, NORA, PRINCI, VALENTINA, EMI, JANES di SANI
167.16-150=317.16
2ECC ZAC, DAROK, SUPER, ARGO di SANI 160
3MB UMBRO, PEDRO, RITA, BEBA di APOSTOLICO 154.5
12BATT
1ECC SIBILLA, TRILLI, CLARINO, NEPAL, ROMA, BRINA di MONTERSINO 164
2ECC VERA, SARA, ONDINA, SORBETTA di MONTERSINO
161.25-172=333.25
13BATT
1MB LAPO, LORD, LINDA, LARA di GAFFO 155.5-136.5=292
14BATT
1ECC ZICO, MORO, PIPPO, BRICA, MINA di PATACCINI, CORCIOLANI 168
2ECC MINA, BIGIO, SILA, LILA di TANGHETTI 162.75-152=314.75
3B LISA, TARO, CIUFFO, ZIMBO, ZENO di CORSINI 143.5
DALLE
SEZIONI
Vincitore
categoria
coppie al
“Trofeo
Monte
Cimone”
15BAT
1ECC SIRIO, PRADO, DORA, SHAKIRA di GHIROTTO 164
2ECC OBAMA, GINETTA BUBU, ADRIANA di AURITI 162.5147.750=310.25
16BATT
1ECC TITO, BLEK, TITA, MONELLA, GAIA, LEDI di PONGIBENE
161.66
2MB FIFI, LEO, ASSO, FATA di STEFANONI 158.25-154=312.25
17BATT
1MB CRISTAL, SCILA, TRILLY, STELLY, ASTER di GIGLIOLI 159.4158=317.4
3 SUFF ZURINA, LINDA, MIRCA, ZUPPETTINA, ZETTERINA di
SOZZI 127
18BATT
2AB TOM, SAM,VITO,VELIO di COLO’ 139.5
3AB SARA, ROCCO, PERSIA, RAMA, ISCHIA di BELLUCCI F
137.8,161=298.8
19BATT
1ECC ROCKI, ROCCO, FINA, LOLLO di NENCETTI 167.75160.25=328
2ECC TIMBA, EMI, DAMA,ALBA, LEO di PEDRETTI 162.8-168.2=331
20BATT
1ECC VANDA, MORA, INDIO, RENO, BRIO di GNAVOLINI 165.6
2MB VERA, GILDA, NILA, DIK di DONNINI, ARMENIA 156.25149=305.25
21BATT
1MB RAS, TONI, LULA, BIRBA di GENEROTTI 154
2MB RONDA, ATOS, FEBO, BELEN di AMORINI 152
22BATT
1MB LAIKA, DESY, BOSCO, SELVA, BELLA di GIUSTO 159.4166=325.4
2MB VASCO, LEDI, DIANA, ZARA di MASTROGIACOMO 154.75
23BATT
1MB DAFNE, DORA, GIANNA, DORA1, GILDA, TILDE di DONNINI 152.5-156=308.5
2MB SARA, SOPHINE, JACK, CESARE di CICCARELLI 151.4
3AB ERCOLE, LAPO2, GIGIA, GIOIA, VILMA, SIRA di BRAMBILLASCHI 132.16
24 BATT
2B DORA, ZINGO, LINA, FIOCCO, OMBRA DEL TRESTE di 148.2152.2=300.4
3B BRINA, DIANA, PERLA, ZAC, ZORRO di BRUNETTI 144.4170.2=314.6
25BATT
1ECC GIGGI, MOLLO, SIRIA, EMMA, DORA, STELLA di MOLINO
166.5
2ECC RENO, ALBA, INCA, TEA di CATALDI C 164
3AB BRICCA, IUMA, IUNCHE, IARIBBI, IUVA DI CATALDI A 134.6
26BATT
1MB NEMO, NITA, SELLI, PALU di COLLI 157.7
Vincitore categoria
singoli al “Trofeo
Monte Cimone”
Bobo di Fognani/Corti.
Nelle coppie, vincono i Segugi di
Daniele Lenzini, seguiti dalla coppia di Segugi italiani di Piero Antichi, seguiti dal signor Capusso.
Infine, per la categoria mute si
affermano i Segugi di Giovanni
Montersino, seguiti dalla muta di
Battista Pedretti; terzo posto per
i Segugi dell’appennino di Valter
Nencetti.
Cac assegnato al cane Fiume di
Giovanni Petruccioli, che si aggiudica perciò il Segugio d’Oro, secondo trofeo Bruno Mussi offerto
da Anna Manfredini e dai figli Germano e Ilaria Mussi.
L’appuntamento è per la prossima
edizione.
Riportiamo i risultati delle singole batterie nelle giornate di
sabato e di domenica, con i nomi
dei Segugi (mi preme sottolineare che sono loro i destinatari
delle qualifiche, e sarebbe sempre giusto ricordare prima il loro
nome, durante le premiazioni, e
poi quello dei proprietari) e dei
conduttori premiati presso l’hotel “Al Poggio” nella frazione di
Poggioraso di Sestola.
Simona Pelliccia
39
DALLE
SEZIONI
Piemonte
32° TROFEO “MEMORIAL PASQUALE MINELLA”
40
È’ ormai risaputo come l’annuale campionato per Segugi
specializzati nella caccia alla lepre
organizzato dall’Unione Regionale
Segugisti Piemontesi-SIPS, dedicato dal 1997 alla memoria del
compianto ing. Pasquale Minella,
sia stato ideato con l’ambizioso
proposito di evidenziare la continuità di rendimento di un’équipe
- singolo, coppia o muta che sia
- piuttosto che un grande exploit
verificatosi una tantum in un’unica occasione, magari in condizioni climatiche particolarmente
favorevoli. Il tutto nell’ottica di
perseguire il miglioramento delle nostre amate razze sia sotto
il profilo della funzione per cui
sono state selezionate, e cioè la
caccia ai mammiferi selvatici, che
della morfologia. L’edizione 2015
del concorso, la trentaduesima in
ordine di tempo, sarà ricordata
nell’ambiente cinofilo-Segugistico
per alcuni, significativi motivi. Il
primo in assoluto è senz’altro
quello che vede l’ingresso nell’albo d’oro dei vincitori del trofeo
di Orazio Minella, figlio dell’ingegnere, “socio” di Andrea Ghisio
nella proprietà e conduzione della
muta di Segugi dell’Appennino-lepraioli italiani, nella varietà a pelo
forte, trionfatrice nella cat. A. Proprio qui sta il secondo motivo: mai
in passato si era aggiudicata il titolo una muta costituita da soggetti
di tale razza, del tutto assimilabili
nel tipo ai “cravin” piemontesi,
erroneamente ritenuta da alcuni
addetti ai lavori come più dotata
per il lavoro a singolo o in coppia,
con minor spirito di muta rispetto
ad altre.
Altra novità consiste nel luogo
prescelto per la premiazione dei
vincitori del trofeo e per la concomitante, periodica riunione del
Consiglio Regionale SIPS del Piemonte: non più, come da tradizione pluridecennale, il “Mini-Hotel”
di Asti (ai cui tavoli, in più occasioni, si era seduto lo stesso ing.
Minella quale presidente dell’Unione), bensì l’Hotel “L’Angolo”
di Carisio (VC). Qui, sabato 5 Settembre, in un’ampia e funzionale
sala congressi, un discreto numero
di appassionati in rappresentanza
di tutte le province piemontesi
non ha voluto mancare all’invito
del direttivo presenziando alla riunione alla quale sono intervenuti
anche il Presidente nazionale della
SIPS Vincenzo Ferrara ed il Vicepresidente Giancarlo Bosio. L’oc-
Franco Capusso con Ribot e Dora
vincitori della cat. A Coppie del
“Memorial Pasquale Minella”
casione era rappresentata dall’allestimento, per il pomeriggio, di
una giornata di studio sul tema
“Biologia e genetica del colore del
mantello nel cane” organizzata
dalla SIPS in collaborazione con
l’ENCI e l’Università di Camerino.
Prima di dare la parola ai relatori,
il sottoscritto – nella sua veste di
Presidente dell’Unione – ha provveduto, coadiuvato dallo stesso
Ferrara e dal Vice-presidente regionale Marco Tosini, alla consegna dei trofei ai canettieri vincitori nelle diverse classi/categorie del
32° Trofeo “Minella”, quest’anno
articolato in sole quattro verifiche zootecniche rispetto alle sei
previste, stante l’annullamento a
causa della neve delle due “tappe” di Asti e Cuneo. Le équipes
composte da soggetti iscritti ai
registri genealogici hanno potuto, inoltre, come da regolamento,
conteggiare nel proprio tabellino
anche i punti derivanti dalla qualifica ottenuta nel raduno nazionale
svoltosi l’anno precedente presso
il Centro Cinofilo “La Tollara”, l’unico del genere organizzato dalla
SIPS in Piemonte. Il tutto finalizzato, come già detto, alla manifestata
voglia di coniugare “morfologia
e lavoro”, in altre parole “bello e
bravo”, oltrechè di evidenziare la
costanza di rendimento da parte dei soggetti partecipanti in un
arco temporale di circa tre mesi,
al cospetto delle più diversificate
condizioni climatiche, vegetazionali ed ambientali. La presenza di
una densità ottimale di lepri nei
vari areali teatro delle prove ha
permesso alle giurie di volta in
volta succedutesi di valutare in
modo probante la maneggevolezza e la correttezza dei cani nel
rispettare i selvatici diversi dall’o-
VINCITORI 32° TROFEO SIPS-PIEMONTE
“MEMORIAL PASQUALE MINELLA”:
COPPIE cat. A ß Franco CAPUSSO (Ribot-Dora - ris. Bea)
MUTE cat. A ß Andrea GHISIO/Orazio MINELLA
(Macchietta-Bandito-Muschin-Bebi-Elisabetta - ris. Coca Cola)
MUTE cat. B ß Domenico CENA/Graziano CARLI
(Zara-Lara-Asia-Pelo-Laica)
DALLE
SEZIONI
recchiona, che in alcune occasioni
erano rappresentati da minilepri e
volpi, in altre da cinghiali e caprioli.
Al termine dell’ultima prova valida per l’assegnazione del trofeo
è stato dunque possibile stilare
le classifiche finali, decretando i
vincitori nelle varie classi/categorie. Partendo dunque dalla classe
Singolo, si conferma il trend degli ultimi anni, ovvero una scarsa
partecipazione al concorso tanto
in cat. A (soggetti iscritti), quanto in cat. B (soggetti non iscritti),
tanto da non poterlo assegnare
in nessuna delle due. Nella classe Coppie di cat. A occorre registrare il successo al fotofinish
dell’astigiano Franco Capusso coi
Segugi italiani a pelo raso fulvi Ribot e Dora (riserva Bea), il quale
ha preceduto di un’inezia (poco
meno di tre punti, 603 a 600,1)
i Segugi dell’Appennino-lepraioli
italiani a pelo forte Shiba e Laika
del torinese Carlo Coggiola, vincitore nelle due edizioni precedenti
del “Minella” seppur con soggetti
diversi, a riprova della bontà delle
sue scelte allevatoriali. Entrambi
gli equipaggi hanno ottenuto la
qualifica in tre delle quattro prove
disputatesi. Per Capusso si tratta
della vittoria “bis” nel concorso,
dopo aver già conquistato il titolo nel 2008 fra le coppie B. In
quest’ultima categoria, invece, il
“Minella” per il 2015 non è stato
assegnato in quanto nessuna équipe è riuscita a dare continuità ai
risultati ed a conquistare punti in
almeno due diverse tappe.
Fra le Mute A, come già detto sopra, ha trionfato l’equipaggio di
Segugi dell’Appennino-lepraioli
italiani fulvi a pelo forte dei vercellesi Andrea Ghisio ed Orazio
Minella, composto da Macchietta,
Bandito, Muschin, Elisabetta e Bebi,
con Coca Cola riserva, impostosi
in virtù di un significativo en-plein
di risultati: nessuno “zero” nel suo
tabellino di marcia ed una vittoria,
pertanto, meritatissima a quota
759 punti. Da sottolineare come
in questa classe la competizione
sia stata come al solito vibrante,
come dimostrano i punteggi totalizzati dai Segugi italiani a pelo
raso nero-focati dei fratelli astigiani Giancarlo e Valter Boschiero,
plurititolati rappresentanti di razza, piazzatisi sugli altri due gradini dell’ipotetico podio con Stella,
Kira, Luna, Daria, Diva e Tosca,
seconde con 636,2 punti in virtù
delle qualifiche ottenute a Vercelli, Alessandria e Novara, mentre
Gaia, Birba, Lori, Vespa, Molly ed
Arna (anch’esse meritevoli di tre
qualifiche rispetto alle quattro
tappe del trofeo svoltesi) si sono
classificate terze con 492,85 punti. Anche fra le mute di categoria B
si sono potute apprezzare alcune
prestazioni degne di nota, prima
fra tutte quelle compiute da Zara,
Lara, Asia, Pelo e Laica dei torinesi
Domenico Cena e Graziano Carli, al primo importante successo
della loro carriera cinofila “in società” (mentre per Cena si tratta
del secondo successo nel trofeo,
dopo quello conseguito nel 2012,
sempre nella stessa categoria).
La festa dei Segugisti piemontesi è stata completata dalla premiazione di due equipaggi che si
sono particolarmente distinti in
campo nazionale ed internazionale nell’anno 2015. Mi riferisco, in
particolare, agli astigiani Silvano
Molino, vincitore con la sua muta
di italiani a pelo raso nero-focati
del 10° Campionato Italiano SIPS
in quel di Gubbio (PG), e Calisto e
Daniela Ferrero, piazzatisi al posto d’onore
con la loro muta di nerofocati a pelo forte nella 23^
Coppa Europa FCI organizzata
dalla Repubblica di San Marino sui
terreni dell’Appennino marchigiano, competizione per la quale la
stessa muta di Molino era stata
selezionata quale riserva.
Con la consegna dei premi e le
foto di rito, alcune delle quali riportate a corredo di queste note,
è calato il sipario anche sull’edizione numero trentadue del Trofeo
“Pasquale Minella”: per tutti l’appuntamento è rinnovato al 2016,
per la trentatreesima, sempre nel
segno di un sano agonismo, improntato alla massima sportività
ed alla volontà di migliorarsi sempre più. È questo l’unico modo
per onorare al meglio la memoria
dell’Ingegnere!
Gianedoardo Giordanino
Andrea Ghisio e
Orazio Minella
con la muta
vincitrice della
cat. A Mute
del “Memorial
Pasquale
Minella”
Domenico Cena e Graziano Carli con la muta
vincitrice della cat. B Mute del “Memorial Pasquale Minella”
41
DALLE
SEZIONI
Alessandria
Cuneo
2° TROFEO “TERRE DEL GIAROLO”
Confortata dai giudizi positivi
espressi da tutti – giudici, concorrenti e spettatori – al termine
dell’edizione dello scorso anno,
la sezione SIPS di Alessandria si è
nuovamente cimentata nei giorni
9 e 10 Maggio 2015 nell’organizzazione del 2° Trofeo “Terre del
Giarolo”, verifica zootecnica per
cani da seguita su cinghiale in
terreno libero con CAC in palio,
riservata nell’occasione alle classi Singolo e Muta e valida per il
1° Trofeo “Mari e Monti – Interregionale del Nord Italia”. Teatro
della prova, gli areali agro-silvopastorali di diversi comuni della
Val Grue, ricadenti nel territorio
dell’ATC AL 3, quali Avolasca, Brignano Frascata, Casasco, Dernice,
Garbagna, Momperone, Monleale,
Montemarzino, Pozzol Groppo, S.
Sebastiano Curone e Montegioco.
Proprio in quest’ultimo comune,
e più precisamente alla frazione
Palazzo, si trova il Bar “Peker”,
scelto quale luogo di ritrovo per
concorrenti, giudici, accompagnatori e semplici appassionati della
disciplina a partire dalle ore 5 del
mattino. Da qui, dopo aver espletato le formalità burocratiche di
rito, i concorrenti, incolonnati in
base alla batteria e preceduti dai
fuoristrada degli accompagnatori,
hanno raggiunto i luoghi destinati alle diverse sciolte. Chiamati
ad esprimere un giudizio tecnico sulle prestazioni degli ausiliari
in concorso gli esperti Giovanni
Brumana (Svizzera), Gianni Gaino,
Rober Scotto e Maria Assunta Villa. La presenza in giusta quantità
non solo del cinghiale, ma anche
di caprioli e daini, nonché di altre specie di mammiferi selvatici,
quali volpi e lepri, ha consentito
loro di verificare adeguatamente
il grado di specializzazione e la
maneggevolezza delle équipe in
concorso, esprimendo una valutazione cinotecnica di merito ed
assegnando qualifiche importanti,
soprattutto fra i singoli. Unanimi e
positivi da parte dei giudici i pareri sull’idoneità dei terreni, espressi
al termine di entrambe le giornate di prova, così come lusinghieri
i commenti sull’apparato organizzativo, in particolare sulla grande
competenza e disponibilità messe
in campo dagli accompagnatori di
batteria, da un concorrente definite addirittura “commoventi, al
limite delle lacrime!”. Anche se
può sembrare superfluo, occorre,
infatti, rimarcare l’importanza che
essi rivestono nell’”economia” di
una prova di questo tipo, particolarmente complessa dal punto di
vista logistico. Lasciando spazio
alla manifestazione, come evidenziato dai giudici nelle relazioni
esposte all’atto della premiazione,
la consistenza del selvatico oggetto della prova si è rivelata ottimale: tutte le sciolte hanno avuto a
disposizione l’incontro con l’usta
dell’ungulato. Ventisei i singoli,
di cui uno – un briquet griffon
vendéen - ha sostenuto con esito
positivo la prova per l’iscrizione
nel RSR come capostipite, e sei le
mute iscritte a catalogo nell’arco
delle due giornate in cui si è articolato il concorso. Come si può
evincere dalle classifiche riportate
in calce a queste note, il grande
protagonista è stato il Segugio
Maremmano nella sua varietà a
pelo raso, razza che si è ormai affermata in tutta la penisola come
una fra le più idonee per la caccia al cinghiale, disimpegnandosi
al meglio – grazie alla sua conformazione morfologica – anche
Baccano
miglior Singolo
Montegioco
2015
fra la vegetazione più intricata
della macchia mediterranea, sua
terra d’origine. Al termine delle
due giornate, sono state attribuite cinque qualifiche di Eccellente
(oltre ad una sesta rilasciata ad un
petit bleu appartenente ad una
muta non classificata), tre di Molto Buono (e due a componenti di
una muta, un petit ed un griffon
bleu), due di Buono ed una di Abbastanza Buono. Sulla qualità delle
prestazioni ha influito considerevolmente l’elevata temperatura,
con un’escursione termica di parecchi gradi nell’arco della stessa
mattinata: mai come in questa
occasione è stato determinante
il sorteggio dei turni di sciolta (il
cosiddetto “fattore C” ..!). Unica
nota stonata, la necessità per un
paio di soggetti di ricorrere alle
cure del veterinario a causa delle ferite lacero-contuse riportate
nell’incontro troppo “ravvicinato” col suide. In base ai punteggi assegnati dai giudici, la vittoria
in classe Singolo nella seconda
edizione del Trofeo “Terre del
Giarolo” è stata appannaggio del
Maremmano a pelo raso Baccano, di proprietà di Stefania Vigo e
condotto da Domenico Siri, qua-
La premiazione
42
DALLE
SEZIONI
RISULTATI & CLASSIFICHE
Sabato 09.05.2015
Classe SINGOLO - cat. A
Batt. n° 1 - Giudice: Brumana G.
1° ECC. (p. 168) Iro (Seg. Maremmano P/R - cond. Cucini)
2° A.B. (p. 134) Ruby (Seg. Maremmano P/R - cond. Bondanza)
Batt. n° 2 - Giudice: Gaino G.
1° ECC. (p. 170) Pippo (Seg. Maremmano P/R - cond.Vergagni)
2° M.B. (p. 156) Piuma (Seg. Maremmano P/R - cond. Giannini)
3° B. (p. 140) Artù (Seg. Maremmano P/R - cond. Papini)
Batt. n° 3 - Giudice:Villa M.A.
1° ECC. (p. 171) Randello (Seg. Maremmano P/R - cond. Gandini)
Classe MUTA - cat. A
Batt. n° 4 - Giudice: Scotto R.
Nessun classificato
Domenica 10.05.2015
Classe SINGOLO - cat. A
Batt. n° 1 - Giudice: Gaino G.
1° Riservato
2° B. (p. 148) Diverso (Seg. Maremmano P/R - cond. Mogni)
Batt. n° 2 - Giudice: Scotto R.
1° ECC. (p. 160) Saetta (Seg. Maremmano P/R - cond. Giubbani)
2° M.B. (p. 150) Reno (Seg. Maremmano P/R - cond. Saviotti)
Batt. n° 3 - Giudice:Villa M.A.
1° ECC. (p. 172) Baccano (Seg. Maremmano P/R - cond. Siri)
2° M.B. (p. 151) Kim di Casa Lerda (briquet griffon vend. - cond. Bove)
Classe MUTA - cat. A
Batt. n° 4 - Giudice: Brumana G.
Nessun classificato
[ECC. (p. 162) Baldo - M.B. (p. 158) Tobia (Petit Bleu de G. - cond.
Pollero)]
[M.B. (p. 154) Teo (Griffon Bleu de G. - cond. Olivero)]
VINCITORI 2° TROFEO “TERRE DEL GIAROLO”:
• classe SINGOLO ß BACCANO (Seg. Maremmano P/R - cond. Siri)
con p. 172 - ECC.
• classe MUTA ß non assegnato
lificato Eccellente con punti 172
dal giudice Villa, il quale ha così acquisito il diritto di partecipare alla
finale del 1° Trofeo “Mari e Monti
– Interregionale del Nord Italia”
svoltasi a Casella (GE) nel mese
di Giugno. Questa la relazione sul
turno di Baccano: “1° turno (domenica 10/05) – inizio prova ore
7.00: Maschio di buon tipo. Buona
cerca; dopo aver rilevato passata,
defila per buon tratto, va in trac-
cia e nel prosieguo abbaia a fermo
(scrofa con prole) con differenziazione di voce. Partono i cinghiali e
Baccano prosegue la canizza con
altri brevi fermi – Fine prova ore
8.10”. Da notare che per i coniugi
savonesi Siri si tratta della seconda affermazione consecutiva nel
trofeo, ottenuta con due soggetti
diversi: dapprima con Burrasca II
ed ora con Baccano. “Chapeau”, è
proprio il caso di dire, da parte di
chi scrive!
Fra le mute in concorso, invece, nessuna è riuscita ad acquisire una qualifica,
ragion per cui non è stato possibile assegnare il trofeo.
A conclusione di queste note, è
doveroso da parte del cronista –
nella sua veste di presidente provinciale della SIPS – ringraziare
tutti coloro che hanno contribuito alla perfetta riuscita della manifestazione, la prima del genere
allestita in provincia di Alessandria
per quanto riguarda le mute. Un
“grazie” di cuore, in particolare,
va al nostro giovane socio Alessandro Mogni (al cui entusiasmo
ed alla cui tenacia si deve l’idea di
allestire questo evento cinofilo),
alla squadra di cinghialai di Montegioco n° 33 (presso la cui casa di
caccia si è svolto il pranzo, allestito da un team di cuochi/camerieri dilettanti capitanato da Marco
Bruno), alla Provincia di Alessandria, all’ATC AL 3, ai capisquadra
di caccia al cinghiale Aldo Serra
(Brignano F.), Davide Giovannetti
(Dernice), Fabrizio Guglielmone
(Garbagna) e Attilio “Tilly” Poggi
(Montegioco) ed ai loro solerti collaboratori, ai gestori delle
ZRC “Brignano-Casasco” Benito
Raschia e “Valle Arbogna” Franco
Semino, al direttore della rivista
“Cinghiale & Cani” Elisa Lucibello,
ai giudici ed ai concorrenti, questi ultimi tutti veramente sportivi e leali! Grazie anche a tutti gli
sponsors ed in particolare a Mister Mix Dog per i sacchi di mangime messi a disposizione per la
premiazione ed a BS Planet per i
gadget offerti a tutti i presenti. A
tutti rinnovo il più cordiale e sentito arrivederci al 2016, per una
nuova edizione del Trofeo “Terre
del Giarolo”, per la cui organizzazione ci stiamo tutti, ognuno per
la propria parte, già attivando!
Gianedoardo Giordanino
43
DALLE
SEZIONI
Toscana
II TROFEO DEL TIRRENO. TRIONFANO AGOSTINI,
BRUGNONI E PRETRUCCIOLI
Muta di Giovanni Petruccioli
vincitrice del Trofeo del Tirreno
44
Un’isola illuminata dal sole primaverile accoglieva nei giorni 2-3-4
aprile 2015 tanti Appassionati
provenienti da tutta Italia, intenzionati a confrontarsi nella classica prova su lepre organizzata
all’Isola d’Elba.
L’accoglienza si svolgeva interamente all’interno del villaggio Le
Calanchiole di Capoliveri dove
tutti venivano ospitati nei bungalow-chalet in riva al mare e dove
all’interno del ristorante lo “chef”
Massimo deliziava tutti con cene
a base di pesce fresco pescato intorno all’Isola d’Elba.
Sponsor della prova la ditta di
mangimi Smarty Dog e la Locman
che omaggiava i vincitori assoluti con un orologio modello
“ISLAND”.
La giuria era composta dai signori
Butini, Ferrara V., Fiaschetti, Fognani, Gaino, Pigliacelli, Raffaele, Righi
e Soprano.
La prima giornata era dedicata alla
categoria singoli e vedeva iscritti
ben 27 soggetti in sei batterie,
dopo la colazione e le formalità di
rito le batterie partivano alla volta
delle zone di sciolta.
Giornata serena che rivelava ai
partecipanti la natura in tutto lo
splendore della fioritura primaverile.
Il miglior risultato era quello della giovane Segugia italiana a pelo
raso EMY dell’inossidabile Lelio
Agostini che si aggiudicava meritatamente il II° TROFEO DEL
TIRRENO.
Il giudice Fiaschetti relazionava:
“Soggetto in tipo di ottima struttura, slegato in costone cerca con
metodo e stile di razza. Reperisce pastura in pineta, accosta per
buono tratto. La lepre si è derubata, la cagna arriva sul covo evidenziando la partenza del selvatico. La
seguita è ben condotta e con buona voce. Chiudo il turno. Ottimo
il recupero.”
Alla premiazione, condotta dal
Presidente Ferrara che ci onorava della sua presenza, Agostini era
raggiante non riuscendo a nascondere l’emozione del momento.
Nella seconda giornata, soleggiata,
si svolgeva la prima prova dedicata alle categorie coppie e mute,
tre le batterie di coppie e sei le
batterie di mute.
Tra gli iscritti molti nomi noti
dell’ambiente Segugistico, provenienti dalle regioni del nord e
centro Italia.
Il miglior risultato delle coppie era
appannaggio dei Segugi italiani p.r.
DIVA e PEPE di Simona e Cleto
Pelliccia con un ottimo ECC. 173
Il giudice Fognani scriveva “Coppia di buon tipo, liberata in prato
abbandonato cercano in stile, reperiscono passata. Con voci tipiche l’accostamento è sbrigativo in
stile di razza. In bosco Diva dopo
breve silenzio scova con urlo tipico seguita da Pepe dando inizio ad
una seguita incalzante e ben vocalizzata. Diva con voce squillante si
fa sentire a gran distanza, chiudo
il turno con i cani di ritorno in
seguita”.
A seguire la coppia di s.i.p.r. FARO
e BIRBA di Fausto Brugnoni con
ECC. 161
Nella categoria mute il miglior risultato era dei Segugi italiani p.r.
FRITZ - LILLO - FIUME (CAC)
- MONTI di Giovanni Petruccioli con un ECC. 177,50 e il CAC
ECC. 182 a FIUME.
Il giudice Pigliacelli relazionava
“Muta composta da soggetti tipici e solidamente costruiti, cerca
avida, maneggevolezza ed indice
di coesione. Ottimali accostano
con concreta sollecitudine per
lunghissimo tratto in terreno impervio di montagna con fondo
roccioso fino a giungere in un
piccolo avvallamento con fitta vegetazione arbustiva dove avviene
DALLE
SEZIONI
CLASSIFICHE
1° Batteria Singolo Giudice FIASCHETTI
1° cl. ECC. 163 EMY s.i.p.r. di Agostini
2° cl. MB 156 PEPE s.i.p.r. di Rovini
3° cl. B 144 CALLAS s.i.p.r. di Rovini
2° Batteria Singolo Giudice FERRARA V.
1° cl. MB 153 VIOLA s.i.p.r. di Montiani
2° cl. MB 150 SCILLA s.i.p.r. di Civinelli
3° Batteria Singolo Giudice FOGNANI-Nessun Classificato
4° Batteria Singolo Giudice BUTINI
1° cl. RISERVATO
2° cl. B 143 STELLA s.i.p.r. di Ciampolini
5° Batteria Singolo Giudice RIGHI
Nessun Classificato
6° Batteria Singolo Giudice Pigliacelli-Nessun Classificato
1° Batteria Coppie Giudice RIGHI
1° cl. MB 150 MORO-LAMPO s.i.p.f. di Ceccarini
2° cl. AB 135.50 PELO-MOIRA s.i.p.r. di Mattei
2° Batteria Coppie Giudice GAINO
1° cl. ECC. 161 FARO-BIRBA s.i.p.f. di Brugnoni
2° cl. MB 157 TILL-MA s.i.p.f. di Bongiorni
3° cl. MB 154 CREMA-CRISSY s.i.p.f. di Brugnoni
4° cl. B 144 MAYA-STELLA s.i.p.r. di Ciampolini
3° Batteria Coppie Giudice FOGNANI
1° cl. ECC. 173 DIVA-PEPE s.i.p.r. di Pelliccia
2° cl. B 141 PERLA-BRINA s.i.p.f. di Mercadini
1° Batteria Mute Giudice BUTINI
1° cl. ECC. 171 SARA-SARA DI MONTERSINO-RINGO-SORBETTA s.i.p.f. di
Montersino
2° Batteria Mute Giudice SOPRANO
1° cl. ECC. 161,40 SORBA-UMBRO-BRANDO-RITA-PEDRO s.i.p.r. di Apostolico
3° Batteria Mute Giudice FERRARA V.
1° cl. ECC. 170,20 IONA-RONDA-BELEN-ATOS-FEBO s.i.p.r. di Amorini
2° cl. AB 130,25 RAS-LULA-LISA-LILLI s.i.p.r. di Generotti
4° Batteria Mute Giudice PIGLIACELLI
1° cl. ECC. CAC 177,50 FRITZ-LILLO-FIUME (CAC)-MONTI s.i.p.r. di Petruccioli
2° cl. ECC. 165,16 LAPO-ERCOLE-GIGIA-GIOIA-VILMA-SIRA s.i.p.r. di Brambillaschi
3° cl. MB 152 SOMY-ROL-LEDA-TIMBA-MARA s.i.p.f. di Marcon
5° Batteria Mute Giudice FIASCHETTI
Nessun Classificato
6° Batteria Mute Giudice RAFFAELE
1° cl. MB 154,75 MILL-ALFA-TOBI-LEO s.i.p.r. di Pierelli
2° cl. SUFF. 127,20 DIANA-WHISKY-WILLIAMS-VITA-VANDA s.i.p.f. di Pierangioli
1° Batteria Coppie Giudice GAINO
Nessun Classificato
2° Batteria Coppie Giudice FOGNANI
1° cl. ECC. 163 FARO-BIRBA s.i.p.f. di Brugnoni
2° cl. B 145 TILL-MA s.i.p.f. di Bongiorni
3° Batteria Coppie Giudice RIGHI
1° cl. MB 155,50 PERLA-BRINA s.i.p.f. di Mercadini
2° cl. B 140 PEPE-DIVA s.i.p.r. di Pelliccia
1° Batteria Mute Giudice FIASCHETTI
1° cl. ECC. 169,25 SARA-SARA DI MONTERSINO-RINGO-SORBETTA s.i.p.r. di
Montersino
2° cl. MB 156,25 DINA-VICKY-DIANA-VESPA s.i.p.r. di Montersino
2° Batteria Mute Giudice BUTINI
1 cl. ECC. 161,60 SORBA-UMBRO-BRANDO-RITA-PEDRO s.i.p.r. di Apostolico
3° Batteria Mute Giudice RAFFAELE
1° cl. B 148,60 IONA-RONDA-BELEN-ATOS-FEBO s.i.p.r. di Amorini
4° Batteria Mute Giudice SOPRANO
1° cl. ECC. 171,50 FRITZ-LILLO-FIUME-MONTI s.i.p.r. di Petruccioli
2° cl. AB 135,50 LAPO-ERCOLE-GIGIA-GIOIA-VILMA-SIRA s.i.p.r. di Brambillaschi
5° Batteria Mute Giudice FERRARA V.
1° cl. MB 151 BRIK-VIPERA 1-INDIA-AMBRA-VIPERA 2 s.i.p.f. di Fortuna
6° Batteria Mute Giudice PIGLIACELLI
1° cl. MB 154 MILL-ALFA-TOBI-LEO s.i.p.r. di Pierelli
CLASSIFICA FINALE CATEGORIA SINGOLI
1° Assoluto EMY s.i.p.r. di Agostini Lelio
2° Assoluto PEPE s.i.p.r. di Rovini Alfiero
3° Assoluto VIOLA s.i.p.r. di Montiani Enrico
CLASSIFICA FINALE CATEGORIA COPPIE
1° Assoluto FARO-BIRBA s.i.p.f. di Brugnoni Fausto
2° Assoluto PEPE-DIVA s.i.p.r. di Pelliccia Anacleto
3° Assoluto TILL-MA s.i.p.f. di Bongiorni Cristiano
CLASSIFICA FINALE CATEGORIA MUTE
1° Assoluto FRITZ-LILLO-FIUME-MONTI s.i.p.r. di Petruccioli Giovanni
2° Assoluto SARA-SARA DI MONTERSINO-RINGO-SORBETTA s.i.p.r. di
Montersino Giovanni
3° Assoluto SORBA-UMBRO-BRANDO-RITA-PEDRO s.i.p.r. di Apostolico Stefano
lo scovo. La seguita è
subito rabbiosa, veloce
e ben vocalizzata, la muta
compie ampio itinerario attraversando più vallate, torna sul
luogo dello scovo e prosegue svalicando oltre il monte”.
Seconda posizione per la muta
di s.i.p.f. SARA - SARA DI MONTERSINO - RINGO - SORBETTA
di Cristian e Giovanni Montersino
con ECC. 171
Terza ed ultima giornata disturbata dalla pioggia e dal forte vento,
i Concorrenti e i Giudici si preparavano ad una giornata difficile.
Nella categoria coppie si ripetevano con un ottimo eccellente
FARO e BIRBA s.i.p.f. di Brugnoni
mentre DIVA e PEPE s.i.p.r. di Pelliccia non riuscivano a ripetere la
bella prova del giorno precedente
a causa di un vero e proprio fortunale durante il turno anche se
erano riusciti a scovare la lepre.
Una menzione alla coppia TILL e
MA di Bongiorni che otteneva la
qualifica in entrambe le giornate.
Il giudice scriveva sui Segugi di
Brugnoni “Coppia omogenea in
tipo, corretti alla sciolta. Faro reperisce per primo la passata, le
voci sono di buon timbro squillante. Reperita passata si portano
in bosco, Birba scova, il compagno
acconsente, cadono in fallo, lo risolvono, la seguita gira intorno al
monte, rientra incalzante ben vocalizzata e fanno rientrare la lepre,
attraversa un torrente e cadono
in fallo in cui chiudo”.
Nella categoria regina belle prove
delle mute di Petruccioli, Montersino e Apostolico che si classificavano nell’ordine con ottimi
eccellenti. Nelle relazioni si legge
che i turni si svolgevano sotto una
pioggia battente che tuttavia permetteva ai cani di ottenere punteggi alti.
Il giudice Fiaschetti relazionava
sulla muta dei Segugi italiani p.f.
di Montersino “Muta di eccellente tipicità e di buona struttura.
Slegata sotto una pioggia battente rilevano passata sotto uliveto
vocalizzando con voci tipiche sia
nel timbro che nel tono. Accostano per un lungo tratto, entrano
in bosco e Ringo scova a vista. La
seguita è ben coesa e pressante,
dopo ampio giro la lepre rientra
dove è stata scovata. Chiudo il
turno con i cani in seguita.”
Al termine delle prove tutti al ristorante le Calanchiole dove era
pronto il caminetto acceso per
45
DALLE
SEZIONI
Fausto
Brugnoni con
Faro/Birba
vincitore della
categoria
Coppie
Emy di Lelio Agostini
vincitrice della
categoria Singolo
riscaldarsi. Dopo aver fatto tutti i
conteggi e dopo un ottimo pranzo venivano proclamati i vincitori
assoluti nelle categorie coppie e
mute.
Trofei in ceramica personalizzati
con l’immagine dell’Isola d’Elba e
un prezioso orologio per i primi
assoluti offerto dalla Locman.
Premiazione che veniva condotta magistralmente dal Presidente
Ferrara e da tutti i Giudici ed Accompagnatori.
Nella categoria coppie trionfava
Fausto Brugnoni mentre nella categoria mute Giovanni Petruccioli,
entrambi affezionati frequentatori
delle prove elbane.
La SIPS Isola d’Elba ringrazia il
dottor Vincenzo Ferrara per aver
partecipato alla manifestazione
nella duplice veste di Giudice e
Presidente Nazionale. Ringrazia
tutti i Concorrenti, i Giudici, gli
Accompagnatori e tutti Coloro
che hanno contribuito alla riuscita
dell’evento.
Un grazie particolare anche ai Signori giornalisti del settore presenti in questa occasione.Vi aspettiamo con rinnovato entusiasmo
alle prove in programma nel 2016
che troverete nei calendari ENCI
e SIPS, ricordandoVi sempre... che
esserci è già un successo!
Organizzatori e partecipanti al Trofeo del Tirreno
46
DALLE
SEZIONI
Toscana
IV° TROFEO ISOLA D’ELBA CUP
Si è svolta nei giorni 17-1819 aprile il IV° Trofeo Isola d’Elba Cup, prova di primavera su
cinghiale con CAC in territorio
libero. Edizione molto affollata,
dove si sono confrontati i migliori dresseur italiani della specialità,
giunti da tutte le regioni d’Italia,
dal Nord al Sud, Sardegna inclusa.
I Concorrenti e i Giudici sono
stati accolti presso il Villaggio Le
Calanchiole, al Lido di Capoliveri,
dove è stato organizzato un piccolo “villaggio olimpico” con incluso il raduno mattutino e i pasti
a base di pesce fresco preparati
magistralmente dallo chef Massimo consumati presso il ristorante
Le Calanchiole.
La formula degli chalet sul mare
è stata apprezzata da tutti, un’ottima opportunità per prendere la
prima tintarella primaverile sulla
meravigliosa spiaggia sottostante,
sfruttata soprattutto dalle Signore
al seguito dei Partecipanti.
Chiamati a giudicare i migliori
Giudici Enci abilitati, i signori Baldoni, Bracco, Brumana (CH), Di
Giannantonio, Fusarpoli, Mugnaini,
Scotto, Righi e Trapuzzano.
Delegato Enci era presente il signor Verdini Ugo che ringraziamo
per aver svolto ottimamente le
proprie competenze.
Onorati della presenza del Consigliere Nazionale ENCI nonché
vice Presidente della SIPS dott.
Gianluca Di Giannantonio che
portava i saluti dei Presidenti nazionali ed esprimeva parole di elogio sulla validità dei terreni, sulle
meraviglie ambientali dell’Isola e
sull’organizzazione della prova.
IV° TROFEO ISOLA D’ELBA CUP
La manifestazione era supportata
dagli sponsor BSPlanet, Smarty
Dog e Trabaldo che mettevano a
disposizione alcuni loro prodotti
da affiancare ai Trofei per i vincitori assoluti di ogni categoria.
IV° TROFEO ISOLA D’ELBA CUP
Ottima la presenza di cinghiali in
tutte le zone dando la possibilità
dell’incontro a tutti i Concorrenti, a riprova di quanto affermato
è l’aver assegnato tutti i premi di
batteria disponibili nelle tre giornate di prove dove alcune batterie
vedevano addirittura l’ein plein di
qualifiche, casi rari in competizioni svolte in terreno libero.
48
Tofee Segugio
Maremmano
di Andrea Aprilino
Nutrita e qualificata la presenza
di esperti Accompagnatori che
al termine della manifestazione
Batteria 1 Singoli Giudice MUGNAINI
1° cl. ECC. 174 TOFEE Segugio Maremmano di Aprilino
Batteria 2 Singoli Giudice BRACCO
1° cl. ECC. 164 BACCANO Segugio Maremmano di Franchini
2° cl. MB 156 FIBRA Segugio Maremmano di Giannelli
3° cl. MB 153 MAMBO Segugio Maremmano di Giannelli
Batteria 3 Singoli Giudice RIGHI
1° cl. ECC. 168 ELBA Segugio Maremmano di Cucini
2° cl. ECC. 164 IRO Segugio Maremmano di Cucini
Batteria 4 Singoli Giudice BRUMANA
1° cl. ECC. 163 BOBBONE Segugio dell’Appennino di Iannotta
2° cl. ECC. 161 VIOLA Segugio Maremmano di Angiolini
3° cl. MB 151 TREMENDA Segugio Maremmano di Cerretani
Batteria 5 Singoli Giudice FUSARPOLI
1° cl. MB 151 ALFA Segugio Maremmano di Dettori
2° cl. MB 150 MERI Segugio Maremmano di Romeo
3° cl. B 149 BOBO Segugio Maremmano di Ricciuti
Batteria 1 Coppie Giudice BRUMANA
1° cl. RISERVATO
2° cl. B 142 PIPPO - UGO Segugi Maremmani di Vergagni
Batteria 2 Coppie Giudice BRACCO
1° cl. ECC. 168,50 FIBRA - MAMBO Segugi Maremmani di Giannelli
2° cl. MB 155 BARABBA - SANTO Segugi Maremmani di Tofone
3° cl. MB 151,50 SANSONE - OLIVIA briquet griffon vendeen di Bonanni
Batteria 3 Coppie Giudice MUGNAINI
1° cl. MB 154,50 ELBA - ZIRA Segugi Maremmani di Cucini
2° cl. B 146 LAMPO - MILLI Segugi Maremmani di Arbusti
Batteria 4 Coppie Giudice BALDONI
1° cl. MB 156 SHIRO - ITO’ Segugi bruno del Giura di Galeotti
2° cl. MB 151 FATA - ALFA Segugi Maremmani di Dettori
Batteria 5 Coppie Giudice DI GIANNANTONIO
1° cl. MB 150 CICCIO - TOTO’ petit bleu de gascogne di D’Epiro
Batteria 1 Mute Giudici FUSARPOLI - RIGHI
1° cl. MB 152,50 Muta di briquet griffon vendeen di Parusso
Qualifiche individuali ad alcuni cani di Petrucci
Batteria 2 Mute Giudici SCOTTO - TRAPUZZANO
Nessuna Muta classificata
Qualifiche individuali ad alcuni cani di Sargenti e Calzuola
DALLE
SEZIONI
Fibra/Mambo
Segugi Maremmani
di Giannelli
venivano menzionati e ringraziati
per la dedizione dimostrata sul
campo, sia per la scelta delle zone
di sciolta, ma ancor più per l’aiuto
concreto dato ai Concorrenti per
il recupero dei cani una volta terminato il turno.
La prima giornata vedeva confrontarsi cinque batterie di singoli, clima variabile con ampie schiarite,
le zone di sciolta erano Lacona,
Monte Poppe, Monte Orello, Buraccio e Santa Lucia/Turchetto.
A termine delle prove il miglior
punteggio giornaliero era quello
raggiunto dalla Segugia Maremmana TOFEE di Andrea Aprilino con
un ottimo Ecc. 174, questa la relazione del giudice Mugnaini :
“Soggetto ben costruito, ma al
limite inferiore della taglia. Alla
sciolta attua una cerca pazzesca.
Reperita passata della notte da
voce e accosta per circa venti
minuti, raggiunti i cinghiali abbaia
a fermo con coraggio, determinazione ed ottima espressività. I cinghiali partono e Tofee li insegue
con ottimo ritmo e buona voce, i
cinghiali si fermano e la cagna abbaia a fermo e riprende la seguita
quando i cinghiali ripartono.
La cagna alterna abbai a fermo a
seguite secondo il comportamento dei selvatici fino alla fine del
turno.”
Nella seconda giornata di prove
previste cinque batterie di coppie
e due di mute, cielo coperto, le
zone di sciolta Mulini a vento/San
Martino, Monte Tambone, Capoliveri, Monte Poppe, M2/Literno,
Capo d’Arco/Rio Elba, Buraccio/
Campo alla Valle.
Nella categoria coppie trionfo di
Giannelli con i Segugi Maremmani
FIBRA - MAMBO che si aggiudicavano quindi il IV° Trofeo Isola
d’Elba Cup di categoria con un ottimo Ecc.
168,50
Il giudice Bracco scriveva
“Coppia in tipo, corretti alla sciolta, rilevano subito passata utile e
vocalizzano, l’accostamento è preciso e portato con sicurezza con
buon spirito di coppia. Intensificano dopo lungo tratto e vanno a
fermo. Forzato il selvatico vanno
in seguita che è ben vocalizzata,
incalzante e sicura. Risolvono un
fallo e riprendono la seguita che è
sempre piacevole e ben ritmata.”
Nelle mute il miglior risultato
giornaliero era appannaggio del
signor Parusso con i suoi briquet
griffon vendeen con MB 152,50
I giudici Fusarpoli e Righi scrivono” Muta omogenea e in tipo. Maneggevoli alla sciolta, dopo ampia
cerca in folto emettono qualche
urlo tipico di razza dando l’impressione di aver incontrato in
poco tempo. Arrivano di fronte ad
un ponte che collega la vallata e si
sente un breve cenno di fermo e
IV° TROFEO ISOLA D’ELBA CUP
Batteria 1 Singoli Giudice RIGHI
1° cl. MB 151 GIOVE Segugio Maremmano di Lenzi
Batteria 2 Singoli Giudice MUGNAINI
1° cl. ECC. 174 ASSASSINO Segugio Maremmano di Lione
2° cl. ECC. 173 MASCHERINO Segugio Maremmano di Contri
3° cl. ECC. 166 ANUK Briquet Griffon Vendeen di Parusso
4° cl. ECC. 162 ZIVAGO Segugio Maremmano di Lione
5° cl. ECC. 160 SPUGNA Segugio Maremmano di Manetti
Batteria 3 Singoli Giudice BRUMANA
1° cl. ECC. 169 FUMO Segugio Maremmano di Petrucci
2° cl. B 147 MATTO Segugio Maremmano di Pasco
Batteria 1 Mute Giudici BRACCO - BALDONI
1° cl. ECC. 165,16 Muta di Segugi Istriani p.r. di Fattore & Carracillo
2° cl. ECC. 163,16 Muta di Ariegeois di Olivieri
3° cl. MB 156,60 Muta di Petit Bleu de Gascogne di D’Epiro
4° cl. MB 153,83 Muta di Ariegeois di Paoloni
Batteria 2 Mute Giudici SCOTTO - TRAPUZZANO
1° cl. Riservato
2° cl. B 141,37 Muta di Segugi Maremmani di De Angelis
Qualifiche individuali ad alcuni cani di Romaniello, Boglio e Angiolini
Batteria 3 Mute Giudice FUSARPOLI
1° cl. ECC. 160,50 Muta di Segugi Maremmani di Bellini & Galeazzi
IV° TROFEO ISOLA D’ELBA CUP
CLASSIFICA FINALE CAT. SINGOLI
1° Assoluto ECC. 174 TOFEE Segugio Maremmano di Aprilino
2° Assoluto ECC. 174 ASSASSINO Segugio Maremmano di Lione
3° Assoluto ECC. 173 MASCHERINO Segugio Maremmano di Contri
CLASSIFICA FINALE CAT. COPPIE
1° Assoluto ECC. 168,50 FIBRA - MAMBO Segugi Maremmani di Giannelli
2° Assoluto MB 156 SHIRO - ITO’ Segugi bruno del Giura di Galeotti
3° Assoluto MB 155 BARABBA - SANTO Segugi Maremmani di Tofone
CLASSIFICA FINALE CAT. MUTE
1° Assoluto ECC. 165,16 PETER-BORA-BARI-THENA- ARIA- ADA Segugi
Istriani p.r. di Fattore & Carracillo
2° Assoluto ECC. 163,16 ARY-ZORRO-FARO-FALCO-TEO-INDIO
ariegeois di Olivieri
3° Assoluto ECC. 160,50 ACHILLE-DESIDERIO-VOGLIA-NALA-LILLIMAMBO Segugi Maremmani di Bellini & Galeazzi
49
DALLE
SEZIONI
subito la seguita veloce e persistente. NB: Lo
scovo si verifica sul suono
di fine turno.”
Segugi Istriani di Fattore & Carracillo
La giornata conclusiva, con cielo sereno, vedeva cimentarsi tre
batterie in categoria singoli ed
altrettante nella categoria mute.
Queste le zone di sciolta: Bagnaia,
Capoliveri, Rio Elba/Cavo, Santa
Lucia/Turchetto/Monte
Orello, M2/Literno/Filetto, Buraccio/
Campo alla Valle/Monte Fabrello.
Nei singoli il miglior turno delle
tre batterie era quello del Segugio Maremmano ASSASSINO di
Lione.
Il giudice Mugnaini nella relazione
così scrive:
“Soggetto di buona tipicità. Alla
sciolta attua un’ampia cerca. Reperita passata della notte da voce
ed accosta per lungo tratto con
decisione, buono il ritmo fino al
raggiungimento del cinghiale. L’abbaio a fermo lo posso sentire solo
da lontano, quando il cinghiale
parte Assassino va in seguita con
buona voce, ma il ritmo è un pò
lento anche se costante, la seguita
si protrae fino alla fine del turno”.
Nelle mute trionfo della muta
composta da PETER-BORA-BARI-THENA- ARIA- ADA Segugi
Istriani p.r. di Fattore & Carracillo
con Ecc. 165,16 che nell’ultimo
turno di batteria svolgevano un
ottimo lavoro così descritto dai
giudici Bracco e Baldoni:
“Muta omogenea di buona tipicità,
corretti alla sciolta in strada bianca. Entrano in folto e dopo breve
cerca rilevano passata notturna
e vocalizzano con voci tipiche.
L’accostamento è breve ma preciso, giunti alla rimessa eseguono
un buon abbaio a fermo, forzato
il selvatico vanno in seguita tipica
50
della razza, buona vocalizzazione
e con la muta coesa. Dopo circa
venti minuti risolvono un fallo e
riprendono in modo incalzante,
chiudo il turno con la muta in rintraccio.”
Dopo le verifiche dei punteggi ottenuti nelle tre giornate di prova
venivano proclamati i Vincitori Assoluti per ogni categoria:
Categoria Singoli
1° Assoluto ECC. 174 TOFEE Segugio Maremmano di Aprilino che
a parità di punteggio con il Segugio Maremmano ASSASSINO,
prevaleva per la minore età, come
da regolamento.
Categoria Coppie
1° Assoluto ECC. 168,50 FIBRA
-MAMBO Segugi Maremmani di
Giannelli
Categoria Mute
1° Assoluto ECC. 165,16 PETERBORA-BARI-THENA-ARIAADA Segugi Istriani p.r. di Fattore
& Carracillo
Dopo la consegna dei bellissimi Trofei in ceramica abbinati ai
ricchi premi, tra cui un BS3000
EVOMAP, offerti dalla BSPlanet
e Trabaldo, in un clima di festa e
serenità, Concorrenti ed Organizzatori si scambiavano i saluti di
rito con la promessa di rivedersi il prossimo anno sui terreni di
quest’isola meravigliosa.
La SIPS Isola d’Elba ringrazia l’Amministrazione provinciale per la
concessione delle autorizzazioni,
tutti gli Sponsor e Tutti coloro che
a vario titolo hanno contribuito
all’ottimo successo della manifestazione.
Occasione questa per invitare
tutti agli Appassionati a partecipare alle prove elbane in programma
nel 2016 ricordando che “esserci
è già un successo...”.
Graziano Signorini
SIPS Isola d’Elba
DALLE
SEZIONI
Perugia
RADUNO PER TUTTE LE RAZZE DELLA SIPS
Le migliori coppie al Raduno di Perugia
La SIPS perugina ha organizzato
al Borgo le Terre del Verde – Ba-
dia Val di Rasina, splendida struttura alberghiera, nel comune di
I migliori gruppi al Raduno di Perugia
Gualdo Tadino (PG), il Raduno di
tutte le razze rappresentate dalla
51
DALLE
SEZIONI
Alcuni migliori di razza al Raduno di Perugia
SIPS. Roberto Sforna, presidente
della SIPS di Perugia, con la collaborazione di Marcello Minelli e
Piergiovanni Gaggi, aiutati da tanti
volontari della sezione Sips, hanno
preparato nei minimi particolari
lo svolgimento della manifestazione, in uno scenario pieno di verde
e dotato di tutti i confort, mettendo a proprio agio tutti gli espositori e tutti i visitatori. Moltissimi i
soggetti presentati, rappresentanti
di 14 razze da seguita. I migliori
di razza:
52
Caramella, Anglo-Francaise de Petit Venerie di Stefano Borri
Adua, Ariegeois di Stefano Guerrino Richaro Desirè of Staraus,
Beagle di Alessio
Pancia Stella, Beagle Harrier di
Mirko Verzieri
Belen, Briquet Griffon Vendeen
di Benedetta Moscatelli
Baleno del Pogrosso, Gascon
Saintongeois di Stefano Caciolla
Tito, Griffon Bleu de Gascogne
di Paolo Zeppoloni
Gulliwer, Petit Bleu de Gascogne di Giulio Frellicca
Erold, Porcelaine di Enzo Cerquetelli
Furia di Campello, Segugio
Maremmano P.R. di Vincenzo Soprano
Ras, Segugio Italiano P.R. di Carlo
Generotti
Frida, Segugio Italiano P.F. di Genni Filippeschi
Trono, Segugio del Giura di Luca
Brunacci
Luna, Segugio del Bernese di
Maurizio Liberati.
Migliori Coppie:
1° S. Maremmano P.R Allevamen-
to di Campello;
2° Ariegeois di Marco Barbanera;
3° Beagle di Alessio Pancia.
Migliori Gruppi:
1° Porcelaine di Enzo Cerquetelli;
2° SIPR di Carlo Generotti;
3° Griffon Bleu de Gascogne di
Claudio Spaccini
Best In Show:
I° Luna, Segugio del Bernese di
Maurizio Liberati;
II° Trono, Segugio del Giura di
Luca Brunacci;
III° Richaro Desirè of Staraus, Beagle di Alessio Pancia.
La sezione SIPS di Perugia ringrazia tutti gli espositori, tutti gli
sponsor, tutti coloro che hanno
contribuito alla riuscita della manifestazione. Invita tutti ai prossimi Raduni che organizzerà.
DALLE
SEZIONI
Perugia
I LUPI DEL SUBASIO NEL 2015
Il 19/11/15, in una battuta
di caccia sul monte Subasio, nel comune di Spello
(PG),dove di solito svolgo
la mia attività venatoria, ho
assistito ad una scena alla
quale non avrei mai voluto
partecipare.
Intorno alle 7.30, mentre
ero in attesa dei miei due
Segugi che stavano facendo
il loro giro di ricerca sul
territorio circostante, ho
sentito abbaiare a lungo,
con una intensità insolita in
una normale azione di caccia, la mia cagnetta lungo il
fosso che mi stava di fronte.
Il sospetto della presenza
dei lupi che mi è subito saltato alla mente (visto che li
ho già visti molte volte sulla
zona) è stato confermato
dall’ altra cagna che, uscita
dal bosco, è corsa verso di
me ululando e visibilmente
atterrita dalla paura.
Nel frattempo la cagnetta continuava ad abbaiare sempre con la
stessa intensità scendendo sempre più in basso nel fosso dove
evidentemente i lupi la stavano
trascinando.
Era semplicemente una scena
straziante che mi portava ad immaginare la fine più brutta che potesse capitare ad una cagnetta di
appena 8 mesi, visto che non potevo fare niente in suo soccorso
essendo distante circa 200 metri
e su un terreno molto scosceso e
difficile a percorrere.
Senza descrivere ulteriori particolari di quel brutto evento che
si è concluso, nonostante tutto,
con l’ inaspettato ritrovamento
della cagnetta ancora viva, anche
se tutta coperta di sangue e con
numerosi evidenti buchi soprat-
tutto sulla parte posteriore e sul
collo (ved. foto e certificato allegati) sento doveroso fare alcune
valutazioni sul caso.
La spiacevole esperienza mi ha
fatto percepire a pieno la pericolosità di questi predatori che per
mangiare attaccano tutto ciò che
incontrano.
Sapendo che trattasi di una razza di lupo di grosse dimensioni e
molto prolifica come evolverà la
situazione sul monte Subasio negli
anni futuri? Chi la gestirà? Chi garantirà la sicurezza?
Le stesse persone che hanno ideato e realizzato questo scellerato
progetto di immissione e diffusione incontrollata del lupo saranno
capaci di dare le giuste risposte e
contenere i danni?
Da parte mia credo di poter af-
fermare serenamente
che il Subasio e le montagne vicine con l’ attuale
presenza dei lupi, sempre
più numerosi ed aggressivi, sono diventati luoghi
con potenziale pericolo e
non possono più garantire
quelle occasioni di relax e
di benessere, in assoluta sicurezza, alle quali eravamo
abituati. In particolare i nostri Segugi che prospettiva
hanno in tale situazione?
Quella di diventare carne
per i lupi? Credo che non si
possa riservare tale destino
ai nostri fedeli ausiliari.
Penso pertanto, per farla
breve, che gli Enti preposti si debbano attivare per
trovare tempestivamente
soluzioni equilibrate ed efficaci che tengano conto sia
dei principi di una corretta
gestione faunistica e sia della fondamentale esigenza di
garantire la sicurezza di tutti i fruitori della montagna, compresi gli
animali domestici.
Ad esempio, una scelta molto
concreta ed irrinunciabile ad oggi,
vista la situazione a cui siamo arrivati, penso che sia il passaggio ad
una programmazione seria di attività per il contenimento del lupo.
Molto onestamente, mi sento
di aggiungere che un territorio
ristretto come il nostro, cosi
fortemente antropizzato ed accessibilissimo a tutti, non ha assolutamente le caratteristiche per
ospitare un predatore primario
come il lupo e pertanto sono pienamente convinto che la sua presenza, anche se contenuta, creerà
sempre incompatibilità con i residenti sul posto.
Domenico Santarelli
53
DALLE
SEZIONI
Avellino
COME SEMPRE UN SUPER RADUNO
Il 5 luglio si è tenuto ad Avellino
il XVI raduno Nazionale, 15 razze
e quasi 300 Segugi sono risultati
iscritti, ciò si è concretizzato grazie alla costanza ed alla caparbietà
di soci che, a tutto ed a tutti, antepongono la passione per il Segugio ed il senso di appartenenza
alla SIPS. All’evento, inoltre, oramai partecipano tantissimi appassionati del Centro Sud ed in veste
plurima: concorrente, organizzatore o semplice spettatore, infatti,
anche tante altre sezioni provinciali collaborano in tutti i sensi. La
presenza dei vari rappresentanti
che partecipano alla premiazione
finale, ne è testimonianza. Ringraziamo i concorrenti tutti, i giudici
Sandra Piscedda, Claudio Lombardi, Antonio Nucci e Marcello Massardi, i commissari di ring e tutti
quelli che hanno contribuito alla
riuscita dell’evento in particolar
modo la squadra di Caccia al Cinghiale “Gli Invidiabili The Legend”
capitanata da Gerardo Sarno, che
hanno realizzato i ring, la cucina
sul posto (a prezzo di assoluto
recupero spese) e tanto altro. Ci
scusiamo per eventuali disagi provocati.
Durante la premiazione è sta-
La premiazione
54
ta premiato, inoltre, la coppia di
Istriani di Carracillo/Fattore per
l’ottimo risultato avuto durante la
verifica zootecnica di Montesano
sulla Marcellana.
La passione e la costanza hanno
fatto si da poter organizzare anche un Corso per Aspiranti Giudici di “Categoria B”. Tale corso è
stato organizzato dalle SIPS Campane, Basilicata, Molise e Puglia.
Circa 40 i partecipanti quasi tutti
giovani ma non mancava qualche
meno giovane, ciò testimonia sana
passione. Tutti, nessuno escluso,
durante le lezioni hanno seguito
con attenzione estrema i relatori - per le expò Sandra Piscedda
e per le prove (lepre e cinghiale)
Vincenzo Soprano - che ringraziamo. I Corsisti mettendo in risalto
il proprio impegno sommato alla
passione, hanno dato giuste risposte alle domande (scritte) dopo
la prova pratica sia alla lepre che
al cinghiale. E’ incentivante per gli
organizzatori vedere tanti visi attenti durante le lezioni e contenti
dopo, la SIPS è anche questo.
La SIPS di Salerno che oramai
conta 300 soci, oltre il consueto
raduno Amatoriale, ha organizzato ottime verifiche sia alla lepre,
territorio libero, deus machine
Caruso Vincenzo ed Antonino Abbate, Liberato Parisi e Peppe Massa, Biagio Carbone e Barra Gennaro, ecc. ecc., quindi il vecchio (si
fa per dire) ed il nuovo amalgamato, che al cinghiale. Il direttivo tutto (o quasi) ed oltre si è speso e
dato tanto per raggiungere questi
risultati che, a breve, saranno sicuramente migliorati, vista la consistenza quantitativa e qualitativa
della locale sezione SIPS. Nelle verifiche zootecniche alla lepre, giudicate da Ferrara Gianfranco per
le coppie e Raffaele Antonio per
le mute, il Signor Michele D’Aniello, vecchia conoscenza ed esperto Segugista (peccato che non gli
piace la notorietà e gli onori di
cronaca), nella categoria coppie
ha conquistato un meritato eccellente. Ha ben figurato anche
la coppia di Lanzotto Mario, tutti
i concorrenti, comunque, hanno
mostrato le doti dei loro cani anche se, sfortunatamente, non hanno avuto una qualifica, infatti nei
turni successivi c’era mancanza di
olfattazione crediamo dovuta ad
escursione termica (temperatura
quindi caldo in notevole aumento).
DALLE
SEZIONI
Migliori di razza
Segugio Italiano Pelo Raso - Elvis (176) di Giuseppe Fardella
Segugio Italiano Pelo Forte - Zaira (229) di Giovanni Mancinelli
Segugio Maremmano - Furia di Campello (263) di Vincenzo Soprano
Petit Bleu de Gascogne - Rondinella (154) - di Giuseppe Raffaele
Beagle - Igor dell’Isola di Ios (235) di Pompele Carlo
Ariegeois (147) - Carlotta di Rocco Lettieri
Saintongeois (11) - Flea - di Pranteda Antonio
Briquet griffon vendeen - Gemma (155) di Tanga Alfonso
Anglo Francais de Petit Venerie - Full (134) di Carrabs Giampietro
Beagle Harrier - Ettore (150) di Barone Giuseppe
Porcelaine - Stella (153) di Vito Bitetti
Griffon Belu de Gascogne - Alonso (155) di Michele Vaccaro
Segugio dell’Istria a pelo raso - Biba (231) - Carracillo-Fattore
Posavatz - Biba del Fattore (231) - Carracillo-Fattore
Segugio del Giura - Lara (233) - di Votta Mariano
Classifica: Best Show
1° classificato - Segugio Maremmano - Furia di Campello (263) di Vincenzo Soprano
2° classificato - Posavatz - Biba del Fattore (231) - Carracillo-Fattore
3° classificato - Beagle Harrier - Ettore (150) di Barone Giuseppe
Classifica coppie
1° coppia classificata Segugi Italiani a Pelo Forte di Giovanni Mancinelli
2° coppia classificata - Segugi Istriani - Carracillo-Fattore
3° coppia classificata Segugi Italiani pelo raso - Fardella/Splendori
Classifica Gruppi
1° gruppo Classificato - Anglo Francaise de Petit Venerie - Landolfi Vincenzo/Carrabs Giampietro
2° gruppo classificato - Segugi Maremmani (Fulvi) - All. di Collesorvo di De Angelis Sergio
3° gruppo classificato - Beagle - All. dell’Isola di Ios di La Marca
Gli amici della SIPS della Basilicata e della Campania
a Nusco (AV)
55
DALLE
SEZIONI
Avellino
CORSO PER GIUDICI DI CAT.B AD AVELLINO
I partecipanti al corso di Avellino
Le Sezioni della Basilicata, Campania, Molise e Puglia hanno organizzato il primo Corso per giudici
di categoria “B” - Cani da seguita
su Lepre e Cinghiale -. Oltre 30
persone iscritte che, a fine della
prima giornata di corso e con la
cena già pronta, continuavano a
porgere domande, tanta era la volontà di apprendere.
Agli istruttori, gli esperti giudici
Sandra Piscedda e Vincenzo Soprano, vanno i nostri infiniti ringraziamenti. Ai corsisti, oltre alla
parte teorica, sono state somministrate 2 schede per la lepre
56
(singolo e coppia-muta) e 2 per
il cinghiale (singolo coppia-muta),
le stesse in uso per le verifiche
zootecniche. I candidati le hanno
compilate al momento delle prove pratiche tenutesi nelle ZAC di
Flumeri (Lepre) e Caposele (Cinghiale).
E’ stato somministrato ai discenti
un questionario di 22 domande a
cui ogni candidato doveva rispondere.
Buono il livello del risultato raggiunto da tutti. Le sezioni organizzatrici si sono impegnate sin d’ora
di organizzarne un altro corso il
prossimo anno, magari con qualche aggiornamento, per vivere
insieme 2 giorni di sana cinofilia.
Personalmente sono rimasto soddisfatto di tutto e di tutti, ciò che
faccio è solo e soltanto per la passione che nutro verso il Segugio.
Non posso di esimermi da ringraziare i giudici formatori, i corsisti,
la struttura che ci ha ospitato, i
proprietari delle ZAC e tutti coloro che hanno reso possibile lo
svolgimento di quanto sopra. Grazie anche a nome della SIPS.
Gianfranco Ferrara
DALLE
SEZIONI