Febbraio 200 - Vita Ciociara
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Febbraio 200 - Vita Ciociara
Associazione per il Rilancio della Cultura e delle Tradizioni Popolari Ciociare e di Terra di Lavoro POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L.363/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr.46) art.1 DCB Frosinone - €. 0,10 In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna apagare la relativa tassa Anno 5° Numero 2 Febbraio 2009 Mensile di Cultura, Arte e Attualità In questo numero: ATO5: quanto mi costi Notizie flash da Toronto I l pendolino: miracolo italiano Don Americo: Un eroe in veste talare Stalin: L’uomo delle purghe Polvere di stelle A.Gen.Di.: Insieme si può Lo Sport Almanacco di tatone sommario Anno V - numero 2 - Febbraio 2009 Iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Cassino (FR) Nr. 04/2005, Decreto nr.24/05 del 04.03.2005 Iscritto al “Registro Nazionale della Stampa” presso il Garante dell’Editoria (Registro Operatori di Comunicazione) R.O.C. Nr.13648 SEDE LEGALE E REDAZIONE Via San Vincenzo Ferreri, 9 03039 - Sora (FR) Italy Telefono 0776-1721137 DIRETTORE RESPONSABILE Antonino Tuzi RESPONSABILE DELLA REDAZIONE Rodolfo Damiani RESP. DELLA REDAZIONE AGGIUNTO Marta Di Cocco TIPOGRAFIA Grafiche San Benedetto s.r.l. via Vicinale Latina Loc.Case Diana Castrocielo (FR) 3 - Puntaspilli - A Colloquio con i lettori 4 - Piedimonte San Germano: Città in festa 5 - Notizie flash fa Toronto 6 - Ciociaria: Cultura e... dintorni 7 - Colpo di fulmine: un fuoco di paglia? 8 - Don Americo Tanzi. Una vita al servizio della chiesa 10 - L’anniversario. Ha da venì baffone! 11 - Polvere di stelle 12 - A.Gen.Di. : Riprendiamoci il futuro dei nostri figli 14 - L’oroscopo by Giusy Gismondi 15 - Lourdes 11 febbraio 1858 11 febbraio 2009 16 - Il Terremoto marsicano-sorano del 1915 17 - Il lotto per voi da Gigi & Totò 18 - Cosette di casa nostra. Il piattista Alfonso suonava ad orecchio 20 - Racconti in dialetto gurcinese: Jò meracolo deglio aratro e delle vacche 22 - La Valle Roveto, una Svizzera a due passi da Sora. 23 - I Templari a Ceprano 24 - Il Cruciverba del mese 25 - L’angolo degli auguri 26 - Ciociaria Sport: In casa bianconera tutti in attesa della vittoria. 27 - Femminile Sora Calcio: Il 2009 fa bene al Sora, + 6 nella media inglese sarete vicino 28 - Il treno del sud. Intervista a Ogbonna, ciociaro a Torino 30 - L’ Almanacco di Tatone eMail: [email protected] - Abbonamento ordinario..................€.15,00 - Abbonamento sostenitore...............€.25,00 - Abbonamento finanziatore..............€.50,00 - Estero Europa................................€.35,00 - Estero Americhe.............................€.60.00 Il pagamento può essere effettuato - in contanti al promotore dell’abbonamento; - presso i punti di distribuzione; - mediante versamento sul cc. Postale nr. 62572201 intestato a: Associazione Vita Ciociara, Via San Vincenzo Ferreri, 9 03039 Sora (FR) L’abbonato con l’adesione acconsente al trattamento dei propri dati da parte dell’Associazione, ai sensi della Legge 675/96.- ----------------------------------------------Chiuso per la stampa il 04-02-2009 Visita il sito, Notizie, curiosità con continui aggiornamenti Tiratura 6.000 copie Non si assumono responsabilità per il materiale pubblicato. Gli articoli impegnano esclusivamente i loro estensori. Tutto il materiale pervenuto in redazione, foto, testi ecc, anche se non pubblicati non saranno restituiti e collaborazioni a qualsiasi titolo con il presente periodico, s’intendono gratuite. - Tutti i diritti sono riservati.- Viale XX settembre - Sora (FR) tel. 800.068888 Vita Ciociara Anno 5° - Febbraio 2009 3 IL PUNTASPILLI - A colloquio con i lettori ATO 5 Con disgusto e un senso di fastidio parliamo ancora dell’ATO 5. Tale vicenda dovrebbe convincere tutti che il privato non è mai il meglio , non è mai il giusto, non è mai la soluzione per i servizi pubblici e soprattutto per quelli indispensabili come l’acqua. Qualcuno si è dimenticato di dirci (noi l’abbiamo fatto più volte) che il privato ha come mission, non quella del buon Samaritano, ma di fare cassa. A questa considerazione ci si aggiunga poi tutto quello che sta appurando la Magistratura e vedrete il baratro in cui siamo caduti. Ancora una volta siamo costretti a dire “stavamo meglio quando stavamo peggio”. Suggeriamo, come fatto in sede degli incontri sindacali, promossi dalla FNP a tutti i livelli, di fare qualcosa di sociale, se non è possibile uscire dal “carrozzone” almeno togliere lo scandalo del consumo minimo da pagare comunque. Il servizio è un servizio a consumo, pretendere di incassare quanto non fornito, in giurisprudenza ha un nome, speriamo che i giudici ci mettano le mani. SORA Di solito non ci interes- siamo di politica, ma visti i risvolti sociali che stanno assumendo le gestioni comunali e visto le battaglie che stiamo conducendo a tutela dei più deboli ci permettiemo il commento seguente. L’Amministrazione di centro-sinistra è ad un bivio, cerchi di prendere la sua strada, che dovrebbe essere: privilegiare il sociale, venire incontro ai bisogni delle categorie più svantaggiate, impedire di tollerare al suo interno nicchie di rendite parassitarie, tenere aperto un dialogo costruttivo con tutte le categorie di cittadini, stare al fianco dei cittadini contro ogni sopruso e prevaricazione. L’Amministrazione Casinelli, se rimarrà in sella, glielo auguriamo perché abbiamo apprezzato il suo gesto, romantico, retrò, fuori delle logiche della politica, cerchi di reagire alla sindrome di Prodi o ai Programmi alla Padoa Schioppa, se vuole dare un senso ai due anni di fine mandato. Gli anziani e i diversamente abili ci hanno chiesto di ricordare che le provvidenze che arrivano troppo tardi, potrebbero non servire. Tra un poco faremo prima a dire i Reparti aperti che quelli chiusi. Ricordiamo che l’industria giapponese produceva a costi minori di quella europea anche perché gli impianti funzionavano mediamente 20 ore su 24. Le liste di attesa si abbattono tenendo gli ambulatori aperti almeno per 16 ore al giorno e non poche ore la mattina. Aumentando le ore di uso degli impianti, oltre che favorire l’utenza, gli impianti si ammortizzano in modo più favorevole. Facciamo poi una domanda in generale al Commissario alla Sanità del Lazio: costa di più pagare straordinari e trasferta ad uno specialista, o assumere un medico diDISTRETTO C Siamo sempre in attesa soccupato e coprire i posti che avvenga qualcosa di scoperti in modo normale? positivo. TRUFFE ABUSI & C. Se per un attimo pensiamo allo stato dell’Italia, noi con i capelli bianchi, rimaniamo esterefatti per le aree di abusi grandi e piccoli, per le truffe propinate alla luce del sole e per il modo in cui queste situazioni ci vengono prospettate in positivo. ALITALIA Grande vittoria, sei mesi fa l’AIR France l’avrebbe comprata per tre volte il prezzo attuale accollandosi pure i debiti, oggi è di fatto l’azionista forte con una spesa tre volte inferiore alla precedente e i debiti accollati con una disinvoltura strepitosa a Pantalone. Però Alitalia è ancora Italiana, di nome, che soddisfazione! Continua alla pagina seguente Abbigliamento sportivo delle migliori marche P.zza Risorgimento, 33 - 03039 SORA (FR) Tel. 0776.824370 (aperto la 2^ domenica del mese) 4 Anno 5° - Febbraio 2009 Continua dalla pagina precedente CALL CENTER Una anziana signora si vede recapitare un apparecchio telefonico che non ha mai richiesto, protesta , telefona, implora, piange, alla fine deve pagare. Qualcuno del call center sostiene che ha accettato l’offerta. E’ una furbata, acquisti telefonici senza cartaceo firmato non dovrebberoo essere validi. IN UN DUBBIO PRO REO Un anziano trova in casa 4 o 5 energumeni che lo stanno derubando. L’arzillo vecchietto, imbraccia il fido Franchi, che tiene, come era costume nei tempi andati, posato dietro la porta e fa partire un primo colpo a “renella”. La renella sono i pallini più piccoli, quelli che fanno poco più male del sale. Uno dei ladri viene colpito. Sapete l’epilogo, i ladri a piede libero e liberi di infastidire il povero vecchio, che è in attesa di processo per eccesso di legittima difesa. A voi il commento VIOLENZA La pronta scarcerazione dell’autore dello stupro a Roma e i fatti dello stesso segno a seguire mi portano ad alcune riflessioni: Il colore del Sindaco non ferma gli stupratori; le leggi ci sono, basta applicarle senza falsi buonismi e magari far scontare il carcere interamente in isolamento, per dare il tempo di meditare; la proposta di portare in strada 30.000 soldati per ordine pubblico fa ridere, abbiamo le forze di polizia più numerose d’Europa, crediamo che le truppe siano addestrate per altre battaglie, la prevenzione del crimine non si fa con i pattuglioni statici. Comunque state saldi Vita Ciociara Piedimonte San Germano: Città in festa Nella città di Piedimonte San Germano (FR) i giorni 22, 23, 24 e 25 gennaio sono stati giorni di festa in occasione della nomina di Piedimonte Città,con l’atto del giorno 21 giugno dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La manifestazione si è svolta si è svolta insieme ad un altro evento, quello della festa di S.Amasio di Piedimonte San germano Alta, una chiesa che risale al 10093. Il 24 gennaio dopo la messa in Piazza Municipio, c’è stata la cerimonia ufficiale con la presenza di Autorità civili,militari e Religiose. Al tavolo dei lavori sono convenuti: Dott. Mario Bellini, Dott.Domenico Iacovella, Assessore regionale alle Piccole e medie imprese Francesco De Angelis, vescovo della diocesi di Sora, Aquino e Pontecorvo Luca Brandolini, il Prefetto di Frosinone Piero Cesari, il vicepresidente della provincia Filippo Materiale. Durante la celebrazione il sindaco Domenico Iacoela ha citato Maria Giuseppa Capuano di anni 103 e Guido Magno Tomassi di 94 anni le persone più anziane, inoltre ha anche citato il numero degli abitanti che equivale a 5722 dall’ultimo censimento, le parole di chiusura del suo discorso sono state: “Viva Piedimonte, Viva Piedimonte Città, Viva l’Italia. Nel pomeriggio si è organizzato un concerto lirico per i ragazzi della scuola media. Nella giornata del 25 gennaio le associazioni Agorà, Iniziativa Donna, Antares, Con l’Amore, hanno organizzato un mercatino con prodotti tipici artigianali della zona,una caccia al tesoro e nella serata un altro intrattenimento musicale con il gruppo “Gens Grace”. Ass. cult. (Pari opportunità) “Annamaria Mozzoni” “NO PASERAN” - “NON PRAEVALEBUNT” Rodolfo Damiani Via del Soldato, 19 - 03030 Colfelice (FR) Tel. +39 0776 52691 - Fax +39 0776 527354 Vita Ciociara E' NATA UNA NUOVA STELLA DEL BEL CANTO: LAURA PAULINE MAMMONE Dopo aver vinto anche il Vaughan Award 2008, la cantante Laura figlia dei sorani Giovanni e Antonietta Mammone, sta riscuotendo grandi successi nei teatri sia nella citta' di Vaughan sia nella citta' di Newmarket. Il successo è dovuto alle sue partecipazioni nelle commedie musicali di "Into The Woods" e Man of LaMancha. La passione del bel canto e' nelle sue vene e grazie al suo talento e dedizione la strada di un grande avvenire e' assicurata. Laura iniziera' l'universita per le arti in autunno tra concerti e insegnando musica ai piu' giovani presso L'Arcadia Academy a Newmarket, cittadina situata a circa 40 Km a nord di Toronto. Dopo averla ascoltata varie volte siamo certi di un grande avvenire e quanto prima Laura si esibira' anche al Sora Club in occasione di qualche ricorrenza. Ad Majora Laura. Foto in allegato. FOLLIE DI CAPADANNONEGLI U.S.A. PARTITA DI HOCKEY SU GHIACCIO DISPUTATA ALL'APERTO IN UN STADIO DI BASEBALL: Il noto stadio di Wrigley Field di Chicago, casa dei Chicago Cubs nota squadra di baseball professionistico nordamericano, trasformato per l'occasione in un palazzetto dello sport all'aperto ha accolto oltre 41,000 spettatori per la Anno 5° - Febbraio 2009 classica partita d'inverno valevole per una gara ufficiale di Hockey su ghiaccio della National Hockey League (NHL-Lega professionale di Hockey su Ghiaccio Nordamericana). La squadra del Chicago BlackHawks ha affrontato i Detroit Red Wings i quali si sono imposti col punteggio di 6-4 in una gara entusiamenta e piena di emozioni che ha ripagato gli spettatori di una giornata grigia con temperatura al di sotto dello zero. Lo scorso anno la classica partita all'aperto si svolse a Buffalo,New York (circa 150KM da Toronto) in uno stadio di Football Americano tra i Buffalo Sabres ed i Pittsburg Penguins. Avendo riscosso grande entusiasmi negli ultimi due anni, tutte le squadre di Hockey su Ghiaccio della National Hockey League stanno facendo a gara per ospitere la classica partita all'aperto il giorno di capodanno. Prima o poi una gara di Hockey su Ghiaccio sara' disputata anche su qualche pianeta extra terrestre. INAUGURATO IL CENTRO SPORTIVO AC MILAN CANADA NELLA CITTA DI VAUGHAN: Nella citta' di Vaughan presso l'incrocio di Weston e Teston, e' stata inaugurato il palazzettto al coperto dal Ac Milan Canada che cura anche la scuola Milan in Canada grazie alla grande organizzazione italiana del Milano. Ha ufficialmente inaugurato la grande struttura Padre Daniele Bertolo anche lui 5 grandissimo tifoso milanista nonche' ex ottimo giocatore di calcio. Il palazzetto sportivo ha un campo al coperto con erba sintetica di 40m Largo e 100 m lungo che puo' essere diviso in 5 campetti di calcio di 20 m x 40 m. ed essendo multi funzionale puo' ospitare anche gli altri sport come Pallacanestro,Pallavolo,Aerobics, Yoga e Badmington. Inoltre nell'edificio c'e' un centro per ginnastica controllato dai medici, un ristorante ed un ampio salone che puo' essere usato per qualsiasi evento incluse fiere e convegni. Dal 27 al 29 di Marzo il palazzetto ospitera' una partita di calcio piu' lunga della storia , ben 48 ore, per passare alla storia dei primati Guiness. Il ricavato della partita sara' develuto in beneficenza per agevolare la costruzione del primo ospedale nella citta' di Vaughan. Un abbraccio a tutti dal Canada A Rita e Franco Alonzi, che hanno fatto del loro negozio un centro di cultura Italiana e di italianità 6 Anno 5° - Febbraio 2009 IL MATRIMONIO E’ SEMPRE DI MODA Uno dei provvedimenti più conosciuti del ventennio è il cosiddetto prestito matrimoniale, che non serviva solo a incoraggiare la procreazione, ma a permettere agli sposi di avere dei soldi da spendere, soldi con cui si acquistava qualche mobile o un corredo o altro. Tali spese straordinarie davano vita ad un circuito virtuoso, che attraverso i vari passaggi di mano facevano da moltiplicatore con effetto a cascata. Anche oggi il Matrimonio oltre che un fatto sociale è un fattore economico di grande importanza ed è un notevole incentivo al consumo. Come in tutti i campi esistono degli specialisti della materia che in pratica offrono “un matrimonio chiavi in mano”. Nella nostra provincia un antesignano di tale professione è Giancarlo Celli , patron dell’Agenzia “Nozze d’Autore”. In previsione della stagione delle nozze che inizia con la Primavera, il nostro patron ha voluto organizzare una “SUMMA” delle ultime tendenze in campo matrimoniale. In un noto ristorante di Isola del Liri, il 1 marzo p.v., si potrà vivere una giornata full immersion nelle ultime tendenze in campo di organizzazione matrimoniale. Dalla mattina sarà possibile ammirare mobili e bomboniere, viaggi di nozze e abiti, un parco macchine da soddisfare i palati più fini. Il clou della giornata, il pomeriggio con la sfilata degli abiti da sposa di alcuni fra i più affermati atelier della nostra Provincia. Bravo Giancarlo, classe, signorilità, qualità distinguono ogni tuo PAN IF IC IO D’AMBROSIO SERGIO e C. s.n.c Vi a C a r l o P i s a c a n e , 1 SORA (FR) Tel. 0776.830421 Dolce, Pane e... altro ancora Vita Ciociara consiglio, presentato con appropriato “phisic du role” dall’impareggiabile Ilaria Paolisso. UNA GLORIA ITALIANA La TAV sta creando notevoli imbarazzi a livello di equilibrio ambientale perché, per ottenere le velocità previste, è necessario riproggettare i binari, allungare le curve, scavare gallerie. Senza parlare dei capitali necessari. Agli albori degli anni ’60, l’Italietta di allora si pose il problema di aumentare almeno del 30% la velocità di alcuni treni, senza toccare i binari e senza investimenti per correggere la linea. Il treno progettato è il famoso “PENDOLINO”. Un treno che non temeva le curve, anzi le affrontava come un motociclista inclinandosi a destra e a manca a secondo dell’andamento della curva. L’idea luminosa fu di progettare un treno ad assetto variabile, cioè che si inclinava fino ad 8 gradi per compensare la forza centrifuga. Il nome di questo capolavoro di disign e di meccanica è “PENDOLINO ETR 401 FIAT” Ha percorso un numero improbabile di km e ha trasportato da 220.000 a 2 milioni di passeggeri l’anno. Attualmente circola in 12 paesi e se ne stanno accaparrando la licenza la Cina e la Russia. Quando l’Italia pensava, studiava, rischiava e vinceva. Vita Ciociara Anno 5° - Febbraio 2009 IL FUTURISMO Cento anni fa, Filippo Tommaso Marinetti pubblica su Le Figaro il “Manifesto del Futurismo”. Il movimento è prorompente perchè nasce con un carattere di assoluta novità e la prepotenza delle novità autentiche. Altra caratteristica che lo distingue da altri movimenti artistici è la puntualità delle premesse teoriche e la precisione del programma d’azione. Il mondo moderno è dominato dai nuovi idoli tecnologici, elettricità, dinamismo, velocità, il Futurismo prende atto della rivoluzione intervenuta e si fa alfiere di una crociata che sgombri il campo dai residui del passato e esalti i nuovi valori. L’arte futurista è liberata dalle regole e dalle formule, è un’arte che vuole concretizzare il senso del sinamismo e della velocità, così come lo intuisce l’artista. Eccessiva, dirompente, dissacrante, l’esaltazione del tumulto, la perfezione dello schiaffo, del pugno, l’esaltazione della guerra, paragonare una macchina alla Venere di Samotracia, a tutto svantaggio di quest’ultima. Rubare la luce, compenetrare i corpi, frammentare le azioni, svincolarsi dalla forma per ricostruirla, rendere le emozioni attraverso le azioni. Grande stagione, grande varietà di ricerche e di sperimentazioni, che hanno influenzato tutti i movimenti successivi. Marinetti, Boccioni, Carrà, Balla, Severini, Russolo, Soffici, A.G. Bracaglia hanno dato all’Italia un Rinascimento al passo con i tempi. VATICANO Esattamente 50 anni fa, Papa Giovanni XXIII annunciava la convocazione del CONCILIO VATICANO II. Evento di straordinaria importanza, per la scelta fatta, e di grande valore per i temi che verranno trattati. Un evento che è difficile collocare in un arco di tempo definito, in quanto frutto di una elaborazione che parte dal Pontificato di Pio XII e tiene conto dei contributi corali di tutta la chiesa. Potremmo dare una definizione emblematica del Concilio : LA CHIESA E’ DI TUTTI E A TUTTI SONO CHIAMATI PER COSTRUIRLA NEL SUO DIVENIRE TEMPORALE. 7 COLPO DI FULMINE: UN FUOCO DI PAGLIA? Sempre maggiore è il numero dei single e di quanti, scottati da una relazione lunga andata a finire male, vivono in costante ricerca di un nuovo compagno. Secondo un recente sondaggio web l’ 84% degli italiani crede alla possibilità di un colpo di fulmine e ben il 58% di loro crede che il colpo di fulmine possa essere la base di un rapporto duraturo negli anni. La panacea sembra proprio essere la freccia scoccata all’improvviso da Cupido, per tanti anni demonizzata ed ora cercata con ossessione. Ogni favola vede l’incontro con il principe e poi il matrimonio, nel mezzo un lungo corteggiamento che fa nascere l’amore lentamente. Per anni ci hanno insegnato che amore è uguale a conoscenza perché si amano le persone che si conoscono a fondo. Ora tutto sembra cambiato. Il colpo di fulmine non è più demonizzato come inizio di un “fuoco di paglia”, destinato a spegnersi con la stessa rapidità con la quale si era acceso. Dell’amore si cercano passione e brivido, non più complicità ed affidabilità. I tempi OLEIFICIO - FRANTOIO TO RT I di Gaetano & figli snc olio Extravergine di oliva S.Agostino Via Casilina, 12 - Arce (Frosinone) sono cambiati, tutto si è fatto veloce ed il lungo corteggiamento non si sa più cosa sia. In rapida crescita sono le agenzie matrimoniali che propongono molti incontri e la possibilità di conoscere numerose persone così come spopolano tutti i blog su Internet che danno la possibilità di fare numerose conoscenze. Più persone si conoscono più possibilità ci sono che scatti il colpo di fulmine e non importa come ci si conosca. Ogni occasione sembra essere quella giusta: ci sono crociere per single, alberghi o feste con accesso limitato ai soli single…. Ogni occasione mancata porta, però, con sé un senso di sconfitta che si ripete ogni volta si ricorra a questi incontri di massa portandoci a concentrarci solo su noi stessi e su come renderci più belli agli occhi degli altri. Ma se, invece, ci lasciassimo stupire da chi ci sta accanto quotidianamente e ci apprezza anche se noi siamo concentrati su altro? Antonella Reale 8 Anno 5° - Febbraio 2009 Vita Ciociara Don Americo Tanzi. Una vita al servizio della Chiesa Lo scorso 23 ottobre è venuto a mancare, Don Americo Tanzi, parroco emerito di San Giovanni Incarico. Di lì a poco avrebbe festeggiato il suo 96° compleanno. Una vita intera al servizio della Chiesa e del prossimo. Americo Tanzi nasce a San Giovanni Incarico l’11 novembre 1912 da Pietrangelo e Giacinta Mollo. Intorno ai dodici anni entra in seminario presso la Congregazione del SS. Redentore a Scifelli (Veroli). Prosegue gli studi teologici al seminario maggiore di Cortona (Ar). Qui il 31 ottobre 1937 viene ordinato sacerdote e l’1 novembre celebra il suo primo sacrificio eucaristico. Iniziata per l’Italia la tragedia bellica, Don Americo viene chiamato come cappellano militare nel 1941 e inviato in Africa Settentrionale. All’inizio del 1942 il sacerdote è destinato al 7° Reggimento Bersaglieri Don Americo, in divisa, giovane cappellano militare (uno dei quattro di stanza in Africa) costituito da tre battaglioni agli ordini del colonnello Ugo Scirocco. Sono migliaia i giovani, strappati alle loro famiglie, lontani da casa e smarriti, di cui egli è il sostegno spirituale in quei tragici momenti. Don Americo è insieme a loro nelle leggendarie battaglie di Tobruk (Libia) e Marsa Matruk (Egitto); è vicino a quei ragazzi anche nei terribili mesi della battaglia di El Alamein (Egitto). I soldati italiani riuscirono a resistere eroicamente a prezzo di perdite enormi, ma alla fine il preponderante dispiegamento alleato, portò l’inevitabile sconfitta del novembre 1942. In quella confusione di sangue e onore, Don Americo scelse un sito per iniziare a inumare pietosamente i suoi compagni: proprio nel luogo da lui scelto, la celebre Quota 33, sorgerà il grande Sacrario Mausoleo organizzato da Paolo Caccia Dominioni dopo la guerra. Alla resa italo tedesca avvenuta a Tunisi il 12 maggio 1943, il giovane sacerdote viene fatto prigioniero dagli inglesi. Anche loro rimangono colpiti dallo spirito di servizio e di amore verso il prossimo che lo anima, e lo destinano prima all’assistenza spirituale dei prigionieri ricoverati nell’ospedale militare di Saint Joseph de Thibar in Tunisia, poi a quella di tutti i prigionieri italiani nei campi di Biserta (Tunisia). Alla fine del ’44 Don Americo torna in Italia, a Caserta e Maddaloni, con l’Esercito di Liberazione Italiano. Al termine del conflitto, con bolla pontificia, per causa di guerra, ottiene la esclaustrazione perpetua alla fine del 1945, divenendo Vita Ciociara sacerdote secolare e parroco di Torano presso Rieti, dove rimane fino al 1951. Comincia così, nell’affidamento al Signore, la sua nuova esperienza di parroco, ma non dimenticherà mai le giovani vite dei suoi commilitoni stroncate dalla furia bellica: tornerà ad El Alamein, insieme ai sopravvissuti, in pellegrinaggio, molte altre volte nel corso degli anni e nel 2003 si adopererà perché proprio nel suo paese natale venga intitolata una via a tutti i caduti di El Alamein. Nel biennio 1951-52 è a Balsorano. Il 21 ottobre 1952 con bolla pontificia firmata dal Cardinal Tedeschini, gli viene affidata la parrocchia della Santissima Annunziata di Pontecorvo dove rimarrà fino al 1976. In questo comune duramente provato dalla guerra, Don Americo svolge una intensa attività pastorale, con un’attenzione particolare alle problematiche della ricostruzione morale e materiale del territorio, e questo suo impegno viene sostenuto a livello diocesano: nel 1955 Mons. Biagio Musto, vescovo di Sora, Aquino e Pontecorvo gli conferisce la presidenza dell’Opera Diocesana Assistenza per tutta la zona di Pontecorvo. Egli si prodiga per i bambini, i giovani, le famiglie bi- Anno 5° - Febbraio 2009 9 Il Sacrario italiano di El Alamein sognose, organizza colonie estive per i ragazzi del luogo, usufruendo della collaborazione di assistenti sociali; il sacerdote instancabilmente promuove, organizza, segue ogni attività benefica, fin nei minimi particolari, e, nel frattempo, imprime grande impulso all’attività catechetica ed educativa sia in parrocchia che presso le scuole nelle quali svolgerà opera di insegnamento. La stima e l’affetto dei parrocchiani e del Vescovo aumentano sempre più nei confronti di Don Americo, che diviene amministratore della diocesi di Pontecorvo. Nel 1976, a 64 anni dopo tanto tempo dedicato alla crescita spirituale dei fedeli pontecorvesi, viene inviato nel suo paese di nascita, San Giovanni Incarico. Qui porta tutta la sua esperienza di pastore di anime e cura particolarmente il settore della catechesi e della comunicazione, fondando un giornale parrocchiale, Il Focolare, di approfondimento culturale, religioso, sociale che porterà avanti battaglie di grande valore morale, come quella contro l’aborto, un’esperienza editoriale che rimane, sia per la passione che animava i collaboratori, sia per l’interesse suscitato, unica nella storia di San Giovanni Incarico. Profonde il suo impegno anche nell’abbellimento e ristrutturazione dei luoghi di culto, come la risistemazione del presbiterio nella chiesa parrocchiale e la collocazione, nel battistero della stessa chiesa, dello splendido dipinto “Il Battesimo di Gesù” opera del maestro Don Secondo Falciola, di Miazzina (Verbania), che donò la grande tela all’amico parroco. Don Americo ha guidato la parrocchia di San Giovanni Incarico fino al 1994, anno in cui diviene parroco emerito, ma lungi dal riposarsi, ha continuato a collaborare con i sacerdoti che si sono succeduti in questo periodo, sia per le confessioni, sia per le celebrazioni eucaristiche, fino a quando il Signore non lo ha chiamato a sé, dopo 71 anni di vita consacrata, durante la quale, nella sua umanità, ha saputo essere segno visibile del Cristo, annunciatore della Parola, testimone credibile di Speranza. Marco Sbardella 10 Anno 5° - Febbraio 2009 Vita Ciociara L’anniversario: HA DA VENI’ BAFFONE! Quelli con i capelli brizzolati ricorderanno questa frase ripetuta all’infinito, con il significato per alcuni di prossimo riscatto, per altri annuncio di immane rovina. Ma chi era Baffone? Al secolo Joseph Dzugashvili, nacque a Tiblisi nel 1879 e fu soprannominato Stalin, da stal, come dire l’uomo d’acciaio. Nato e cresciuto in un clima di violenza, il padre alcolizzato lo picchiava fino a farlo orinare sangue, negli anni del seminario ortodosso dovette difendersi dalle violenze codificate e dalle violenze gratuite, imparò presto ad opporre violenza a violenza e a questo deve il soprannome con cui passerà alla storia. Agli albori del ‘900, il giovane di bell’aspetto viene espulso dal seminario perché sospettato di idee rivoluzionarie in una Russia dove nascevano i primi fermenti so- ciali. Dal seminario sarà fortemente influenzato: la necessità della violenza, il sospetto sistematico, il dogmatismo e la mancanza di fiducia nel prossimo. Sembra accertato che fece parte dell’Okrana, la polizia segreta zarista, ma solo per poter delinquere senza incorrere nei rigori della legge. La sua natura violenta, insofferente e avventurosa lo porta a legarsi all’ala massimalista dei socialisti, i “bolscevichi”, dalla parola “bolsce”, che significa maggioritari, ad indicare coloro i quali avevano vinto il Congresso del partito a danno dei menscevichi , cioè i minoritari. Cresce il suo ruolo all’interno della nomenclatura, tra arresti e esilio fino al ritorno a San Pietroburgo e a Mosca in piena rivoluzione. Conquista la fiducia di Lenin, che lo definiva “quel giorgiano meraviglioso”, anche se non era amato, in questo ripagati, da molti dirigenti comunisti. Alla morte di Lenin, che nel suo testamento cercherà di evitare che il partito cadesse nelle mani del giorgiano, Stalin, usando i mezzi leciti e illeciti, tra violenze, promesse e perpretate, viene nominato Segretario del PCUS e Capo dello Stato. La Russia pagherà questa scelta con milioni di vittime, nei Gulag e nelle prigioni di triste memoria quale la Lubianka di Mosca. Per primi vennero colpiti i vecchi sovietici Trotzky, Kamenev, Zinoviev, Voronsky, Cicerin fino ad Via S.Altissimo 27 Carnello di Arpino (FR) Tel.0776869807 arivare alle purghe degli anni ’30 che decimarono gli ufficiali dell’Armata Rossa e l’Intellighenzia. Una dittatura fra le peggiori della storia, tra assassini, violenze, arbitri e sradicamento di interi popoli, con un numero di morti certamente di difficile calcolo, forse fra i 14 e i 20 milioni. Il nome di Stalin diviene punto di riferimento e di speranza nel corso della seconda guerra mondiale, quando le Armate Sovietiche tennero testa all’invasione nazista e il nome del dittatore russo, per ragioni di propaganda, fu magnificato anche sulla stampa del mondo libero. Nel dopoguerra, tutti i movimenti di “liberazione”lo indicavano come la speranza dei popoli per un riscatto sociale, anche se in Russia e nei paesi satelliti i Gulag soffocavano ogni anelito di giustizia e di libertà. Tale era la suggestione suscitata dalla “leggenda” di Stalin, che la sua morte nel 1953 provoca uno choc in tutti i militanti e la sua sanguinosa eredità continua a prosperare fino all’annuncio di Krutchov, che mostrò al mondo il sangue e il pianto degli allori di Stalin. L’uomo che prometteva il Paradiso in terra, riuscì solo a realizzare l’anticamera dell’Inferno. Rodolfo Damiani Vita Ciociara La Stagione 2009 delle grandi premiazioni è iniziata! Ad inaugurarla ufficialmente sono stati i Golden Globes Awards, arrivati alla 66° edizione. Non sarà importante come la Notte degli Oscar, ma la serata dei Golden Globes è sempre emozionante e anticipa quali saranno i film protagonisti dell'anno. La serata dell 11 gennaio 2009 a Los Angeles si è aperta con un Red Carpet degno di nota, all'insegna dell'amore, infatti molte coppie vip si sono mostrate mano nella mano e con abiti favolosi, c'erano Brad Pitt e la Jolie, Aston Kuchner e Demi Moore, Byoncè e Jay Z. Inoltre il famoso tappeto ci ha regalato un inedito Alec Baldwin impegnato a fare palloni con le Big Babol e una cotonatissima Drew Barrymore fasciata da uno splendido Dior. Prima di elencare i vincitori della serata La bella Demi Moore Anno 5° - Febbraio 2009 volevo dedicare due righe ai Razzie Awards, i premi al cinema peggiore dell'anno, sono molto temuti dagli attori e dai registi e sono giunti alla 29° edizione nonostante le Star non vadano mai a ritirare il premio. Quest'anno in nomination ai Razzie c'erano Indiana Jones 4 e High School Musical 3 candidati come peggior sequel del 2008, Zac Efron e Tom Cruise come peggior attori, Paris Hilton e Jessica Alba come peggior attrice e molti altri ancora. Ritornando a parlare di premi ben accetti questi sono una parte dei vincitori ai Globi D'Oro: premiato come miglior film “ The Millionaire” di Danny Boyle; miglior attore Mickey Rourke in “The wrestler”; miglior attrice Kate Winslet; c'era molta attesa e commozione quando è stato assegnato il premio per miglior attore non protagonista al defunto Heath Ledger, per la sua indimenticabile interpretazione ne “Il cavaliere oscuro”. L'Italia aspettava con ansia la premiazione della categoria miglior film straniero, infatti Gomorra era dato come favorito, purtroppo(per l'Italia) il premio è andato al film Valzer con Bashir, doppia delusione per il regista di Gomorra, infatti il film non è stato candidato all'Oscar. Io aspetterò con la stessa emozione gli Academy Awards, passerò un'altra notte insonne in attesa del red car- Via Marsicana, 135 03039 SORA (FR) Tel. e Fax 0776 824609 11 pet e della premiazione più importante dell'anno. I FILM DI FEBBRAIO ITALIANS: Giovanni Veronesi con il suo ultimo film ci racconta usi e costumi degli italiani, visti dall'interno e osservati con occhi critici, Veronesi ci mostra gli italiani come appaiono all'estero. Come in Manuale d'amore e Manuale d'amore 2 il regista ci propone un film a episodi, nel primo episodio la nuova coppia formata da Sergio Castellitto e Riccardo Scamarcio è alle prese con un carico di Ferrari abusive, i due attori sono diretti negli Emirati Arabi per rivendere le auto e con i soldi incassati dedicarsi alla beneficenza. Veronesi in questo primo episodio non ha voluto raccontare gli italiani solo come furbi e un po' cafoni ma ha sottolineato le loro sfaccettature, c'è una scena che il regista ha dichiarato di preferire ed è quella in cui Castellitto è fermo per fare pipì nel bel mezzo del deserto e inizia a filosofeggiare sulla vita, dice che in Italia se a 40 anni non hai un bel mutuo sulle spalle a crearti problemi sei out, quindi il personaggio è rozzo ma anche poeta della vita. Nel secondo episodio Carlo Verdone è un dentista benestante, poco soddisfatto della sua vita e depresso, durante un viaggio a San Pietroburgo diventa vittima del racket erotico, inizialmente spaventato sarà piacevolmente sorpreso dal destino, infatti la sua vita cambierà quando si imbatte in un orfanotrofio sperduto dove scoprirà molta sofferenza e soprattutto grande amore. CURIOSITA': Il titolo Italians è preso in prestito dal sito e dai libri di Beppe Severgnini. Il regista Giovanni Veronesi più importanti secondo il mio modesto parere. ROST/NIXON : Regia di Ron Howard, il film è tratto dall'omonima commedia di Peter Morgan. Siamo nel 1977 e l'ex presidente Richard Nixon dopo aver dato le dimissioni in seguito allo scandalo del Watergate rilasciò una famosa intervista a David Frost. Nixon ammise per la prima volta i suoi sbagli e la sua inadeguatezza. TUTTI INSIEME INEVITABILMENTE : Regia di S. Gordon. Divertente commedia Ambientata nel periodo natalizio racconta le avventure di due giovani che come ogni anno scappano dalla loro città per non trascorrere le vacanze assieme alle loro famiglie, purtroppo i loro voli saranno cancellati e saranno costretti a passare 4 differenti natali. HOW TO LOSE FRIENDS AND ALIENATE PEOPLE : Il giornalista inglese Young viene assunto da una rivista con sede a New York. Purtroppo Sidney non è adatto ad una vita glamour e fin dal primo giorno di lavoro ne combina di tutti i colori: irrita i colleghi, porta una spogliarellista in redazione per fare uno scherzo ma sceglie il momento meno adatto. Come se non bastasse Il mese di febbraio è ricco di in campo sentimentale va annovità cinematografiche, ho cora peggio. quindi deciso di segnalarvi le 12 Anno 5° - Febbraio 2009 Vita Ciociara A GE NDI Associazione Genitori dei Disabili Riprendiamoci il futuro dei nostri figli Attenti che ci sono le elezioni e si riavvicina il tempo delle promesse Il 2009 si appresta ad essere ricordato come l’anno di una delle più gravi crisi economiche che ci si sia trovati ad affrontare in questi ultimi anni. Inevitabilmente, come sempre, crisi o non crisi, chi ne farà le spese e ne subirà le coseguenze più dure saranno le fasce deboli della popolazione: gli anziani, le famiglie in situazione di disagio economico e sociale e tra questi sicuramente i disabili saranno tra i più colpiti. I tagli alla sanità, alla scuola ed al sociale inevitabilmente ricadranno sui disabili e sulle loro famiglie; e nel nostro territorio, quello dei ventisette Comuni del Distretto C, le conseguenze per molti saranno drammatiche. Già adesso la situazione è critica e le risorse non bastano nemmeno a far fronte ai casi più difficili. Siamo sicuri che, come già scritto in altri precedenti articoli, il brano che scalerà la Hit Parade dei più sentiti sarà “ Signori non c’è una Lira”, musica, parole ed arrangiamento dei nostri Politicanti ed Amministratori. Parlando con i genitori emerge, ora più che mai, la preoccupazione e l’angoscia per il futuro dei loro figli disabili. Preoccupazione ed angoscia, certo, ma anche la consapevolezza che non ci si può rassegnare a questo stato di cose e che è giunto il momento di chiamare alle proprie responsabilità chi ci amministra ed è stato preposto a tutelare la salute ed i diritti dei nostri figli. Mai come ora è il momento di far sentire la nostra voce, di partecipare alle decisioni ed alle scelte degli interventi da mettere in campo nel sociale. La legge 328/00 che ha istituito i Distretti Socio-Sanitari, dà ai cittadini, tramite le associazione di riferimento, la possibilità di avere peso nelle decisioni da prendere e nella verifica degli interventi previsti nel Piano di Zona. E’ ora per le Associazioni che operano nel Sociale di riappropriarsi pienamente e fattivamente di questa prerogativa attraverso un azione propositiva e collaborativa con Enti ed Istituzioni e nel contempo vigilando e tutelando i diritti di quei cittadini che vivono situazioni di disagio sociale. E’ ORA DI RIPRENDERE IL FUTURO DEI NOSTRI FIGLI NELLE NOSTRE MANI! E’ ora di toglierlo dalle mani di chi fino ad ora è stato insensibile ed incapace di soddisfare i loro bisogni, di salvaguardare i loro diritti più elementari, di rispettare la loro dignità e di garantire loro un futuro sereno e dignitoso. E’ ora di condizionare e controllare chi amministra il sociale sul nostro territorio facendo dei disabili, delle loro famiglie e di tutti coloro che vivono un disagio, non il fine del loro operatoma il mezzo per realizzare le loro aspirazioni, a volte estranee alla missione dell’ente.! E’ ora di toglierlo dalle mani di chi sbandiera sui vari quotidiani il merito di finanziamenti destinati al sociale di cui spesso è arduo sapere l’impiego reale. E’ ora di toglierlo dalle mani di chi ha trasformato i nostri diritti in favori. E’ giunto il momento, sia come genitori che come Associazioni, di chiedere a costoro ragione del loro operato, di far valere le nostre ragioni nelle sedi opportune perché è ora che questi personaggi la finiscano di autoreferenziarsi e di autoincensarsi sui quotidiani e sulle TV locali e nelle sedi istituzionali. E’ ora di dire basta al teatrino delle promesse che inevitabilmente, come nelle passate elezioni, anche quest’anno, tra qualche giorno, inizierà con l’avvicinarsi della tornata elettorale di giugno. Nessuno deve più permettersi di prenderci in giro con roboanti promesse e di fare campagna elettorale sulla pelle dei nostri figli. Ci sono genitori che da una vita, e parliamo di venti, trenta ed anche quaranta anni e più, chiedono di veder SORA CORSO VOLSCI, 65 TEL.0776.824299 ISOLA LIRI CORSO ROMA, 23-25 TEL.0776.807233 MONTE S.GIOVANNI CAMPANO VIA BOCCAFOLLE, 42 TEL.0775.891183 Via Muto snc 03030 - Fontechiari (FR) Tel/Fax 0776.890390 Cell.347.5433679 - 333.8763135 FROSINONE VIA ALDO MORO, 36 TEL.0775.824242 Via XX settembre Sora (FR) Via Aldo Moro, 57 Frosinone Tel.0775.873378 Centro Commerciale “Il PONTE” Pontecorvo (FR) SALDI... SALDI... SALDI ED ALTRO Vita Ciociara realizzare nel nostro territorio delle strutture che accolgano i loro figli dopo la loro morte e cosa hanno ottenuto? Una valanga di promesse ad ogni campagna elettorale ed intanto i loro figli sono cresciuti, loro sono invecchiati e non sanno più a che Santo rivolgersi. Noi invece, come Agendi, vogliamo rivolgerci a quegli Amministratori, come per esempio quelli dei Comuni e quelli dell’Aipes, con cui durante questi ultimi anni abbiamo collaborato, abbiamo condiviso progetti, abbiamo discusso regolamenti, vagliato nuovi punteggi per le graduato- NECROLOGIO Anno 5° - Febbraio 2009 rie, ecc. con cui molte volte ci siamo scontrati anche duramente ma, che quando siamo stati capaci di sederci intorno ad un tavolo con la volontà di trovare scelte e soluzioni condivise, abbiamo ottenuto risultati più che soddisfacenti. Due esempi per tutti: il Progetto “Coltiviamo la Solidarietà” in collaborazione con l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Sora ed i nuovi parametri di accesso ai benefici della Legge 162/98, ora più attinenti alle linee guida dettate dalla Regione, condivisi con i responsabili dell’Aipes. Vogliamo L’Amico Vincenzo ci ha lasciati. Ha chiuso la sua fucina terrena, per andare a lavorare nella fucina del Signore. Il Signore ama circondarsi dei migliori, e Vincenzo era un buono tra i buoni ed era un bravo tra i bravi. Siate certi, anche se non lo vediamo materialmente, è tra noi, per il suo ricordo scolpito come un cammeo nella nostra mente, per quello che ha realizzato nella vita, perché, chi lo amava, sente nelle sue orecchie Vincenzo che parla, guida, consiglia. 13 continuare a collaborare ma vogliamo tornare ad essere arbitri del futuro dei nostri figli e non saremo più disposti ad accettare compromessi e soluzioni lesive dei loro diritti e della loro e nostra dignità. Siamo disposti a collaborare con tutti ed anche, se sarà necessario, a condividere delle scelte impopolari; ma non siamo più disposti a tollerare che i nostri diritti siano calpestati. Politici: occhio alla penna Giulio De Gasperis [email protected] Soprattutto ci attende, quando anche noi saremo chiamati, nella Patria Celeste. Il suo Viaggio al Padre lascia un vuoto incolmabile e il dolore cocente della moglie Lina, del papà Rico, della mamma Peppina, delle figlie Angela e Federica, dei Fratelli Domenico, Lucia e Francesca. Tutta la contrada della Valpara, piange il suo fabbro, piange l’amico, piange il cristiano, nell’attesa che si compia la Beata Speranza. Sora - Via Sant’Amasio, 16 Tel. 0776.821069 - Fax 0776.820621 14 Anno 5° - Febbraio 2009 Vita Ciociara L’Oroscopo by Giusy Gismondi ARIETE 21 marzo 20 aprile Dovrai rivedere le decisioni prese lo scorso mese, soprattutto quelle che riguardano la tua sfera affettiva. In ambito lavorativo, parecchie delle tue aspettative hanno ottime opportunità di essere soddisfatte. Un consiglio: non demordere. LEONE 23 luglio 23 agosto In questo mese gli Astri ti suggeriscono di controllare la tua impulsività e di mostrarti saldo e determinato. In ambito affettivo, dovrai essere perseverante e tenace affinche' la tua partner ti ascolti. A fine mese, ti sarà annunciata una buona notizia che attendevi da tempo. S A G I T TA R I O 23 novembre 21 dicembre Il tuo intimo ti suggerisce le cose giuste e farai delle attente analisi su tutto cio' che ti circonda. In ambito lavorativo, sarai puntiglioso nei confronti di un collega. In ambito affettivo, cercherai di rimediare ad alcune mancanze nei suoi confronti. TO R O 21 aprile 20 maggio Conquisterai la fiducia delle persone che ti circondano in ambito lavorativo, rendendoti disponibile alle loro necessita'. In ambito affettivo, troncherai sul nascere una situazione che non ti soddisfa pienamente. Un consiglio: non essere troppo permaloso. VERGINE 24 agosto 22 settembre GEMELLI 21 maggio 21 giugno Sara' difficile non assecondare le necessita' della partner perche' lei sapra' come convincerti. In ambito lavorativo, curerai meglio i tuoi interessi e riuscirai ad affrontare gli impegni con molta grinta. Un consiglio: non essere brontolone. BILANCIA 23 settembre 22 ottobre Desiderio di nuovo, di inedito, ma soprattutto di non vissuto: oggi sara' questo il tuo motto e non sara' facile per chi ti circonda assecondare le tue aspirazioni, soprattutto in ambito affettivo! In ambito lavorativo, ti sara' richiesto maggiore impegno. Un piccolo disappunto in ambito affettivo, forse un bisticcio con la partner, ti fara' desiderare di stare da solo. In ambito lavorativo, ritroverai la tua voglia di fare e chi ti circonda ne sara' compiaciuto. Un consiglio: non dire cose che non pensi. CAPRICORNO 22 dicembre 20 gennaio ACQUARIO 21 gennaio 19 febbraio Il clima risulta essere un po' difficile ma le opportunita' a tua disposizione sono davvero ottime. In ambito lavorativo, avrai un susseguirsi di soddisfazioni. In ambito affettivo, e' probabile una nuova storia. Un consiglio: non cambiare programmi. Non dovrai prendertela se gli impegni saranno veramente tanti, perche' ti daranno grande soddisfazione in futuro. In ambito lavorativo, le dure prove saranno vinte. In ambito affettivo, dovrai evitare di metterti al centro dell'attenzione. CANCRO 22 giugno 22 luglio Il tuo modo di comunicare le tue aspirazioni affascinera' e conquistera' anche gli scettici. In ambito lavorativo, un impegno imprevisto ma molto importante ti fara' rimandare gli svaghi. In ambito affettivo, dovrai smussare la sua spigolosita' SCORPIONE 23 ottobre 22 novembre Un tuo modo di fare particolarmente impulsivo potrebbe farti dire cose che forse non pensi realmente, fai attenzione a non essere brusco con le persone che ami! In ambito lavorativo, una sorpresa piacevole ti dara' la carica e la grinta necessarie per procedere sempre meglio. PESCI 20 febbraio 20 marzo Gli Astri ti consigliano di non reagire ad una provocazione che ti arrivera' in ambito professionale, aspetta con pazienza gli eventi e vedrai che risolverai ogni cosa. In ambito affettivo, deciderai di cambiare il tuo modo di rapportarti con lei/lui per evitare litigi. Vita Ciociara Anno 5° - Febbraio 2009 15 LOURDES 11 FEBBRAIO 1858 - 11 FEBBRAIO 2009 Parlare di Lourdes non è mai convenzionale o ripetitivo e non si può certo dire che manchino nuovi spunti o non si scoprano interessanti novità storiche. Numerosissimi sono stati nel corso degli anni i libri su Lourdes con risultati diversi, divisi tra chi ha approfondito e arricchito la ricerca storica, e la lettura del messaggio dalla Vergine e chi invece ha cercato un approccio meramente popolare per non dire commerciale. Un grosso impulso alla ricerca e allo studio di aspetti e temi specifici sulle apparizioni è venuto direttamente dal Santuario che annualmente con un proprio tema pastorale indirizza le meditazioni e le riflessioni del pellegrinaggio organizzato e guidato. La roccia, l’acqua. La riconciliazione, il giubileo solo per ricordare gli ultimi temi pastorali. Tutto questo rende il messaggio di Lourdes ancora più vicino a noi, più presente nella nostra vita, più moderno direbbe qualcuno. Alla base vi è la volontà di dare una risposta ad una domanda pressante: cosa può dare Lourdes all’uomo di oggi, così secolarizzato, teso al benessere, negazionista, cioè egoista,ebrio nella propria solitudine e non disposto ad accettare limiti e tantomeno divieti. Lo scorso 10 febbraio partecipavo a Lourdes alla solenne celebrazione, al termine della fiaccolata, della veglia in ricordo della prima apparizione ,mi hanno colpito alcune parole del Vescovo di Lourdes “la sera del 10 febbraio del 1858 nel misero alloggio del Cachot la povertà della famiglia Soubirous era estrema, una poverissima cena e un piccolo fuoco per alleviare umidità e freddo.Inconsapevoli dell’incontro e della prova che li attendeva”. Ultimi tra gli ultimi, in una vita contraddistinta da una inesorabile discesa di posizioni sociali, dal Benessere di mugnaio alla completa rovina, fino alla pietà di un alloggio in una stanza troppo malsana per essere usata come carcere e di appena 15 metriquadrati. Una famiglia composta da sei persone, unita, mai disperata ma sempre cementata dalla preghiera. “Era un giovedì quel 11 febbraio del 1858” inizia così il racconto che Padre Renè Laurentin uno dei massimi studiosi su Lourdes, con la sua estrema semplicità e osservanza storica basata sulle testimonianze di Bernadetta e dei presenti.” Ore nove del mattino. La mattina piovosa avvolge l’oscurità il “cachot” (la cella) dell’antica prigione, l’ultimo rifugio dei Soubirous che sono stati scacciati da ogni luogo. - Dio mio, non c’è più legna! – esclama Benedetta - E quella che abbiamo raccolto ieri? – protesta Toilette. Difatti, c’era andata con la madre, il giorno prima, alle quattro del mattino, ma la fascina era stata venduta per sei soldi, per comperare il pane. Oggi vuole andarci anche Bernadette con la sorella e l’amica, la mamma è titubante l’ invita a coprirsi e a non bagnarsi visto le sue frequenti crisi d’asma. E’ un <<cappuccio bianco.. rattoppato>>, scolorito, <<comperato da un rivenditore>> sulla piazza della chiesa. Si spingono la dove il Gave si unisce al canale del mulino. Il costone roccioso si erge a una decina di metri, dall’altro lato scavato alla base da quella grotta che non hanno mai vista, là sotto ci sono legni secchi e ossa. Le due ragazze tolti gli zoccoli attraversano il canale ma questo per Bernadetta è un grosso problema, le è stato raccomandato di non prendere freddo ha persino le calze vero lusso sconosciuto al resto della famiglia. Ma alla fine non le resta che scalzarsi ed è allora che ini- zia tutto, una folata un colpo di vento, Bernadetta volta la testa dal lato del gave di fronte alla grotta, continua a scalzarsi ma di ancora lo stesso rumore alza la testa di nuovo verso la grotta sul lato destro alla base di un anfratto a forma di nicchia si agita dolcemente un cespuglio di lunghi rovi. Quella oscura cavità si illumina, in quella luce un sorriso, un gesto di accoglienza, e una giovane vestita di bianco. La giovane della roccia si fa il segno della croce ed inizia la recita del rosario seguita da una Bernadetta all’inizio impaurita. Al termine del rosario scompare, la grotta è di nuova scura, il cielo grigio, ma Bernadetta non è piu’ la stessa.” Con questa semplicità inizia la storia di Lourdes, della sua unicità. Avremo tre modi di parlare del tema del 2009 incentrato su Bernadette e ne parleremo dividendolo in tre fasi :il periodo precedente alle apparizioni, il periodo delle apparizioni e successivo a Lourdes, ed infine il periodo a Nevers fino alla morte . In ultimo vi ricordo che anche quest’anno a luglio dal 12 al 18 la diocesi di Sora Aquino e Pontecorvo, sarà in pellegrinaggio a Lourdes guidata dal proprio vescovo Luca. Giorgio Marcelli. BAR - TABACCHI EDICOLA Via Casalvittoria, 45 POSTA FIBRENO (FR) 16 Anno 5° - Febbraio 2009 Vita Ciociara Il terremoto marsicano-sorano del 1915 Lo scorso 13 gennaio è stato ricordato il novantaquattresimo anniversario del sisma marsicano-sorano di mercoledì 13 gennaio 1915. Si trattò di un’immane catastrofe, che mise in ginocchio la Marsica e le zone finitime, fino al Sorano ed alla Media Valle del Liri: un sordo boato, poco prima delle 8 a.m., dalle viscere della terra scuoteva queste amene, popolose ed industri terre. Le pareti delle case ondeggiavano sinistramente, dai vetri partiva uno stridìo macabro che non lasciava presagire altro che l’annullamento. I manufatti dell’uomo erano piegati da una forza orribile, terrificante e spaventosa, da questa catastrofe naturale, scaturita dalle viscere della terra. Della macabra contabilità di danni a persone e cose si è sempre parlato. I circa seicento morti ed il migliaio di feriti portarono dolore in tutte le famiglie sorane. Gravemente danneggiata la chiesa di Santa Restituta, danni subì anche quella di San Domenico e riportarono ferite abbastanza gravi le chiese di San Bartolomeo e San Francesco; si salvò la Cattedrale che, per ironia della sorte, esattamente un anno dopo fu devastata da un terribile incendio. Molte costruzioni nel centro urbano furono distrutte. La tremenda scossa cancellò per sempre: l’ospedale, che allora era posizionato di fronte al Palazzo Baronio; il nosocomio fu poi ricostruito nella zona San Giuliano. Anche il Convento di Santa Chiara fu squassato dalla forza del cataclisma; identica sorte per molte costruzioni nella zona prossima al vecchio tempio dedicato a Santa Restituta. Lunga e complessa, fu l’operosa ricostruzione. La chiesa di Santa Restituta risorse a breve distanza, dopo tredici anni ed inaugurata il 21 maggio 1928. San Domenico fu interessato da numerosi interventi, che, oltre alla facciata, sistemarono anche la copertura ed il pavimento. Anche San Francesco ebbe il tetto rovinato; se San Bartolomeo si salvò dalla distruzione totale, ebbe però la facciata amputata qualche anno dopo per la realizzazione del corso dei Volsci. Molte furono le case ed i palazzi crollati, tanto che la città fu ricostruita secondo nuove linee di sviluppo, rispetto a quelle presisma. Numerosi i giornalisti che riferirono la cronaca del disastro. Per puri motivi di spazio non possiamo riportare i pezzi pubblicati sul “Corriere della Sera” “Il Giornale d’Italia”, “La Tribuna”. Ma ci limitiamo a segnalare che, tra gli articolisti, corrispondente d’eccezione fu nella città lirina Umberto De Sica, genitore del più famoso Vittorio, Domenico, Stanislao, Gaetano, Sorano De Sica, Attore e Regista. I genitori dell’eccelso De Sica erano appunto Teresa Manfredi ed Umberto De Sica; nativo di Cagliari, impiegato della sede sorana della Banca d’Italia, Umberto collaborò anche ad un mensile locale, "La Voce del Liri", pubblicato dal 1909 al 1915; firmava i suoi articoli con lo pseudonimo Caside ottenuto leggendo le sillabe del suo cognome da destra verso sinistra. Insomma, ogni anno, ormai, ricordiamo questo nefasto evento, che, nel secolo scorso, uccise tanti nostri progenitori. A titolo esemplificativo, vogliamo ricordare l’iniziativa di commemorazione tenutasi quattro anni fa, in occasione del novantesimo anniversario, a cura del L.I.O.N.S. (Liberty, Intelligence Our Nation’s Safety) Sora. Per quanto riguarda l’aspetto scientifico, il Sorano è una zona geologica caratterizzata da una forte sismicità, ed i terremoti hanno sempre interessato la nostra città; il più antico sisma di cui si hanno notizie certe risale al 9 settembre 1349 ed ebbe come epicentro Montecassino; Sora ne fu quasi completamente distrutta. Un altro movimento tellurico assai disastroso si verificò nel dicembre 1456, poi nel 1593, ed un altro ancora, molto forte, avvenne il 24 luglio 1654; distrusse anche la Basilica di Santa Restituta. Altro grave sconvolgimento si è avuto il 5 giugno 1688, e poi, abbastanza vicini temporalmente, nel 1777, 1857, 1873, 1874, 1891, 1915, 1922, 14 giugno e 23 novembre 1980, 7 e 11 maggio 1984. ORTOMEDICAL di Tatangelo Maria Grazia ORTOPEDIA & SANITARIA plantari con diagnosi computerizzata Convenzioni A.S.L. Piazza Risorgimento, 14 Sora (FR) Tel/Fax 0776-833614 eMal. [email protected] Vita Ciociara Anno 5° - Febbraio 2009 17 Il lotto per voi da Gigi & Totò Possiamo azzardare un’ipotesi, secondo cui il sisma del 13 gennaio 1915, il più disastroso fra quelli recenti, fu il culmine degli sconvolgimenti tellurici avvenuti con maggiore frequenza nella seconda metà del secolo XIX; tutto ciò fa pensare a qualche collegamento con il prosciugamento del lago Fucino; infatti, il terremoto non è altro che una forte ed improvvisa liberazione di energia meccanica dovuta, tra le altre cause, all’attrito di masse terrestri in movimento. Nelle zone fortemente sismiche, introducendo acqua nel sottosuolo, anche tramite semplici pozzi petroliferi, si è giunti non tanto a prevenire i terremoti, quanto a controllarli; l’acqua, infatti, provocherebbe lo scorrimento lento e graduale e non brusco ed improvviso, delle masse in movi- mento, evitando i movimenti subitanei con conseguenze catastrofiche. Il lago Fucino non aveva un emissario naturale visibile, molte delle sue acque si infiltravano nel sottosuolo, attraverso inghiottitoi, e forse operavano quella azione “lubrificante”. Dopo il prosciugamento, questa azione si sarebbe annullata; conseguenza, la serie di sismi summenzionata. Dopo i terremoti del 13 gennaio 1915 e del 1922 si sarebbe verificato un assestamento. È una mia ipotesi, e poiché siamo nel campo delle supposizioni e dei forse, si tratta di un’osservazione discioglievole, basata su fondamenti scientifici, che però non possono avere certezze. Pietro Margiotta Nella foto sopra: i resti della chiesa di Santa Restituta, distrutta dal sisma. Al lato: il vescovo Mons.Antonio Iannotta,mons. Giuseppe Piccirilli al centro, mons.Vincenzo Tuzj, don Loreto Liberatore e Don Valentino Patriarca. Cari lettori di Vita Ciociara, vicini e lontani, anche questo mese siamo qui per darvi nuove possibilità di aggiungere un altra entrata al vostro bilancio familiare. La raccomandazione è sempre la stessa: giocate con prudenza, con moderazione perche il lotto è un gioco e tale deve rimanere. Iniziamo con il ringraziare tutti coloro ci hanno scritto, chi per un motivo, che per un altro, ma sopratutto ringraziamo quelli che hanno voluto augurarci un Buon Anno. Grazie e ricambiamo con affetto, quell’affetto che ci avete dimostrato in questi mesi di collanorazione con Vita Ciociara. Iniziamo questo mese di febbraio, con una serie di numeri con cui potete sbizzarrirvi a vostro piacimento, componendo le combinazioni che più vi aggradano. ROMA: una combinazione di questo tipo: numero base 3 e a scelta questa serie di numeri 3-27- 71 -72 si possono combinare ambi - esempio 3 - 27; o 3 - 71 eccetera; oppure combinazione di terni - esempio 3 - 27 - 71 o 3 - 71 - 33 eccetera. CAGLIARI: una combinazione di questo tipo, ponendo come base il nr. 2 a scelta questa serie di numeri: 2-30-40-60-77. Si possono combinare ambi 2 - 30 o 2- 40 eccetera; oppure terni, esempio 2 - 30 - 40, o 2 -40 77 eccetera. Vi consigliamo inoltre questo mese di giocare i seguenti ambi ossia: NAZIONALE: 27-13 37- 24, 19-33 BARI: 10- 40, 3-9, 12-73, 9-76 CAGLIARI; 11-24, 26-41, 27-72 FIRENZE; 32-73, 62-63, 13-39 GENOVA; 3-27, 76-31, 9-37 MILANO: 1-29, 9-29, 71-87 NAPOLI: 13-43, 42-34, 69-74 PALERMO: 11-67, 71-27, 9-69 ROMA; 27-36, 42-33, 49-76 TORINO 3-71, 3-67, 23-36 VENEZIA 9-46 24-42, 74-37 Ricordiamo di sceglierne tra le tanti combinazioni qualcuna, non pensate di giocarle tutte, per le ragioni fatte in premessa Un saluto al prossimo mese Gigi & Totò Azzurra Srl Autorizzata M.C.T.C. CENTRO REVISIONI & Via Lungoliri Cavour, 34/G 03039 Sora (FR) eMail: [email protected] Tel.0776.825641 Fax 0776.820496 18 Anno 5° - Febbraio 2009 Vita Ciociara Cosette di casa nostra Il piattista Alfonso suonava ad orecchio… Il piattista Alfonso suonava ad orecchio… Il piattista Alfonso suonava ad orecchio nella nostra banda. Se la cavava pure discretamente; solo che ogni tanto ne combinava qualcuna delle sue. Quando ad Avezzano si tenne il raduno delle grandi bande d’Abruzzo, andammo anche noi. Non perché la nostra fosse una grande banda, in quel momento; ma solo perché dovevamo suonare qualche marcia fin dal mattino per le strade della città, per creare un po’ d’atmosfera. Tutto bene, dunque, tutto tranquillo, senza preoccuparci più di tanto. Nel pomeriggio sulla cassarmonica cominciarono ad esibirsi i complessi di grande prestigio: L’Aquila, Chieti, Pescara, Teramo, Lanciano... Che armonie, ragazzi! Che ripieni! Il piattista Alfonso stette un bel po’ ad ascoltare; poi sbottò: - I perché nu nó? Chiglie puóte senà i nu nó?! - Statte zitta, fàtte glie affare tìa! - gli disse il capobanda artistico. - No no! Tenéma senà pure nu! - Fenìscela, ca chésse nenn’è robba pe nu! – aggiunse il capobanda amministrativo. - Ma perché? Pure nu tenéma fà glie piézze, sennóra che razza de banda è la nostra? E va bene, suoniamo pure noi, allora! Salimmo sul palco e cominciammo: Papà, papapà, pappà, pappà... Papà, papapà, pappà, pappà... Papà, papapà, pappà, pappà... Il “miserere” del “Trovatore”! Ah, che musica! Bella e ariosa, anche se tragica e definitiva, come si addice ad “un’alma già vicina alla partenza che non ha ritorno”. Un pezzo, quello, che conoscevamo benissimo e che eseguivamo anche ad occhi chiusi, senza maestro e senza partitura. Una volta partiti, andammo avanti decisi e sicuri. Solo che, arrivati alla fine, chissà perché?, ci ritrovammo a ricominciare tutto da capo, senza neanche accorgercene. Quando il diavolo ti perseguita! E vabbèh! Facemmo finta di nulla e continuammo… Papà, papapà, pappà, pappà... Papà, papapà, pappà, pappà... Arrivati alla fine, ci ritrovammo per la seconda volta a ripetere il pezzo. Arrivammo nuovamente alla fine ed ancora una volta ci ritrovammo a ricominciare da capo... Fu allora che un prete lì sotto al palco (ma quello non doveva stare da qualche altra parte, che so io?, a dire la messa, a recitare il rosario, a fare tutte quelle cose che fanno i preti?) esclamò ad alta voce: - Scendete, scendete! Non vi fate più compatire! Il capobanda artistico allora fece cenno di smettere e noi smettemmo (ma qualcuno, distratto, continuò a produrre qualche nota in più, tanto per completare l’opera). Poi scendemmo mestamente dal palco. Che figura! Tutta colpa di quell’intrigante del piattista, che non si faceva mai gli affari suoi. Il quale piattista, non conoscendo la musica, suonava in base ai cenni che gli faceva Barnabella, il capobanda amministrativo che suonava la grancassa. Ma non sempre i cenni di Barnabella andavano a buon fine. Una sera, ad esempio, NECROLOGIO Peppino, il mite Peppino ci ha lasciato, senza clamori e senza gravare sugli altri, martedì 20 gennaio 2009, giorno del suo 87° compleanno, prettamente in sintonia con il suo modo di fare: semplice, cordiale, direi in punta di piedi. Campoli perde un personaggio, uno di quei personaggi che rappresentano la tradizione e che purtroppo sono le vittime del ciclo naturale. Una delle sue caratteristiche è stato l’amore per il suo paese, a cui lascia due artistiche lapidi all’ingresso del cimitero del paese, segno anche della sua pietà cristiana. La vita non è stata facile con lui, lo ha provato in modo drammatico, ma è andato Sempre avanti con grande fede, quella fede che mi ha trasmesso, quale, per me, padre in Cristo. A Dio Peppino, non addio Sandro Barone Vita Ciociara stavamo tenendo il concerto in piazza. L’oboe, il flauto e il sax basso de zi’ Peppine eseguivano un’aria struggente del “Pescatore di perle”. Le note si libravano nell’aria limpide e delicate. Il pubblico ascoltava in silenzio, estasiato, rapito nelle alte sfere dell’arte pura. Quand’eccoti all’improvviso… zum zum zum… tre colpi tremendi di piatti impazziti lacerarono il silenzio. - Eh! Che t’è secciésse, mó? – gridò Barnabella al piattista Anno 5° - Febbraio 2009 - Eh, me sié fatte gli acciénne, ie so’ senate. - rispose quello. - Ma ch’acciénne i acciénne!... Me stéva a scerrà ’na mosca! – gridò ancora Barnabella. Quel piattista, insomma, era un guaio. Però dovevamo tenercelo comunque, prima di tutto perché suonava (ad orecchio, certo; ma suonava) e poi perché “faceva numero”. Poiché bisogna sapere che, a partire dagli anni 50 del secolo scorso, anche i musicanti cominciarono ad emigrare (a Roma, a Milano, in Francia, in Germania, in Canada) e il problema, per noi, era quello di tenere a un livello decente l’organico della banda, cioè ad almeno 40 unità, come richiesto da quasi tutti i comitati delle feste, i quali, in caso contrario, decurtavano il compenso. Sicché non solo dovevamo tenerci il piattista Alfonso, ma a volte dovevamo ricorrere pure a qualche “rrenchietura”, cioè a qualche musicante che indossava, sì, la 19 divisa e teneva uno strumento tra le mani, ma in quanto a teoria e a pratica musicale, beh… insomma… Qualcuno lo notiamo ancora oggi in qualche vecchia foto: Giggétte con il clarinetto appoggiato alla spalla, Carlucce con il sassofono appeso al collo, Pasqualine con la tromba sottobraccio Ottavio Cicchinelli Au ro r a F i o r i Via Marsicana, 63, (nei pressi del cimitero) 03039 Sora (Fr) Tel. 0776.833834 - cell.388.1860210 20 Anno 5° - Febbraio 2009 Vita Ciociara Racconti in dialetto, dalla tradizione di Guarcino (FR) a cura di Francesco Giansanti Jò’ meracolo deglio arato e delle vacche Era una de chelle gionate che se dece da lupi, perchè pioveva a cataracci, tireva’no vento gelato e l’aria era scura comme’no tizzo. La famiglia me allora sera raunata tutta a pete a gliò foco pe’ scallasse zico. Le ventun’ora ereno sonate e jè uttro allora ghiese a non- nemo Checchino, comme ar soleto, che me raccontesse ca fattaregli e comme sembre faceva, quando semo accanto a glio foco, speciarmente po’ se l’aria era allosì scura e puro perchè jsso n’ poteva laora, ca seccomme faceva jò sarto se appicceva la luce saria scernuto, ma fatte cunto s’adeva da metta i fonnellia ca paro cazzuni o reotà’n giacchetta n’ ge conveneva, ca costeva più la lucica cunsumeva, che chello che se guadagneva pe’fa chigliò laore, solo se era’n vestito novo ce conveneneva. Apperciò chiglio doppopranzo me raccontà la storia de gliò meracolo de gli’arato e de le vacche, ca succedì’ncima a la Santissema Ternità. ’Na’ota pe’ cambà, neputi me, ca ci steva puro fratemo più zico accanto a glio foco,’nsieme a nu, era ancora peggio de mo. La tera bona, pe’ rembì granari, arche e arcuni la teneveno tutta j segnuri, apperciò la pora gente pe’ magnà cercheva de recaccià ca fossetta de tera ’n cima pe’ le montagne pe’ potecce metta zico grane, zico granturco, du petate. Cammillo’no rebbusto e beglio gioenotto s’era puro jsso misso a cerca ca pezzotto de tera. E ’nfatto era azzeccato fino’n cima a monta Autore pe’recaccià zica tera pe’ potecce sementà. Sto laore era propria assà faticuso e jò poro Cammillo s’era armato de tanta bona olentà, pe’ poteglio fa . Accioccheva le radeche de gli’arberi co’ l’accetta, caveva j sassi co’ la caravina e ammontoneva tutto beglio separato mani, mani a gliò tereno, pe’ reportasse le ciocche ca metteva detro a le cestra ca porteva j’aseno, ordre a gli’arato, pe’ gliò foco. Facenne a così era pulito propria bè chiglio tereno. Prima de mezzegiorno attaccà j bovi a gli’arato e se messe arà. De sedore chella tera ce ne fece caccia senza fina,ca era tosta comme’no sasso, ca perchè n’era stata mmà laorata prima d’allora. Puro chelle vaccarelle fatecheveno propria assà, a reotà chella tera soda, tanto fatecheveno ca da le froce gliò naso cacceveno l’afa, comme cacceno jò fumo j cammini. Quando jò sole arevvà ritto mmeso a gliò celo, la langa a Cammillo c’era arevata Fino a le calecagna; ma prò prima de mettese a magnà jettà ’na matta d’erba denanzi a gli bovi, ca sapeva ca puro chigli tenevano afame. Po’ Cammillo sotto a ’na pianta, pe’ reparasse da gliò cocente sole, s’assedì e gliò fazzoletto de la spesa arapì, pe’ finarmente mgnà. Dendro ce steva zica pizza roscia, co’na cipolla, po’cesteva a quando’ no pezzitto de cacio Via La Ripa, 19 03020 PICO (FR) Tel.Fax 0776.544143 Cell.348.3847037 Vita Ciociara Anno 5° - Febbraio 2009 e co’ du meluzza. Era comenzato a magnà regurdenne chiglo beglio quarto de tera ca era arato e già penzeva a lo grane e a la lo ciciliano ca ce saria refatto pe’sfamà meglio la famiglia quando s’accorse ca le vacche smanieveno; ma n’ce dette piso, ca aocchienne bene dallà e da quà e puro denanzi e derete a jsso, gnente vedde ca n’era normale, apperciò contenuà a magnà, comme fece puro j’aseno attaccato a’na pianta pe’ la capezza, doppo ca era appagliato puro jsso. Le vacche prò contenuanno a smanià sembre forte, e se sbianno verso la parte più fori de sto tereno a do sotto ce steva jò burone de gliò peschio de la Tagliata e la parte mani de chiglio sprefunno forze puro pe’ gliò piso de le vaqcche ce se sprofonnà sotto a le zambe. Cammillo vedenne le vacche adì pe’ sotto, forte gridà. Ca sapeva ca a tera a tutti a peschio ce steva petturata la SantissemaTernita: “SantissemaTernità me aiuteme,’no me fa murì chelle pore bestie, ca solo chelle tengo e l’are no’ me le pozzo refa’“. Po’ assa sturbato lassà la pizza, la cipolla, lo caso e le mela se messe a cora gerenne ’ntorno a gliò peschio pe’ vedé a chelle pore vaccarelle ca c’era successo ca ereno fatto’n zumbo più de trento metri. Dellota ucino a jsso ce steveno i tagliaturi ca steveno a tagilià le lena e gli pecorari ca steveno a pascia le pecora pe’ chelle pratine e seccomme ’n chiglio momento puro jssi steveno a magnà s’accorginno de le vacche ca se ne cadeveno pe’ sotto, apperciò puro jssi se mettinno a cora appresso a Cammillo pe’ j a deve chelle pore bestie sfraggrellate. Ma la sorpresa grossa fu ca trovannole vacche a pascia chella zica arbetta nata’n faccia a chelle preta, tranquilei e pacifiche. Allora Cammillo comenzà a decia:“Chisto è’no meracolo, ca ma fatto la SantissemaTernita ca perchè jè la so’ ghiamata, perchè m’aiutesse e ma’ ajutato. Viva la SantissemaTernità“ Tutti j presenti comme fece Cammillo, ca se’ngenocchià denanzi a la pettura de la SantissemaTernità, facinno e se mettinno a pregà co’ tanta deozione, urlenne gni tanto’meracolo’,’meracolo’. Doppo fatto sto rengrazziamento Cammillo comenzà a cerà j’arato, ma gno trovà. Allora j’occhi ce jnno a guardà pell’aria e 21 vedde ca j’arato era remaso appiccato pe’ l’aria, ca jò jemmere s’era feccato meso a’na spaccatura de chigljo peschio de la Tagliata. E se uno te jocchi boni se vede ancora mo. La notizzià piano, piano se spargì pe’ tutti j paisi e la gente comenzà a j a pregà ’mbrecessione la’ mmaggene de la Santissema Ternità, p’ otté puro essa ca grazzia. Sto fatto accusì grusso avì tantò frasto puro ne gli paisi più lontani, tanto ca le compagnie, caccosì se ghiameno chelle processiuni, ce metteveno ’n cammino e ce metteveno giorni e notti prima d’arevacce, co’ gliò bono e co’ gliò cattivo tembo. Tanta gente se faceva e ancora mo cacuno se fa, comme bene puro u la vidite, tutta la via a pedi scazzi, pe’ ghieda’na grazzia a la SantissemaTernità. E mo dicimo puro nu la razzione a la Santissema, mentre nonneta ammassa la pizza. Giansanti Francesco MAD MAD s.r.l. DIVISIONE AMBIENTE Località Cerreto snc Roccasecca (FR) Tel.0776-562226 Fax 0776-562226 eMail: [email protected] 22 Anno 5° - Febbraio 2009 Vita Ciociara La Valle Roveto, una Svizzera a due passi da Sora Per Valle Roveto si intende quell’ampia vallata posta nella parte meridionale della provincia de L’Aquila e compresa tra Balsorano e Capistrello. Anzi, quest’ultimo centro, secondo alcune interpretazioni ne fa parte interamente, mentre secondo altri soltanto limitatamente alla frazione di Pescocanale. La conca rovetana si presenta ai nostri occhi con i suoi versanti montuosi affrontati e costellati di minuscoli centri abitati, con il fondovalle attraversato dal fiume Liri, ma anche da tre serpenti realizzati dall’uomo: la vecchia Statale 82, la Strada a scorrimento veloce Avezzano-Cassino, detta con molta fantasia Superstrada del Liri e la linea feroviaria Roccasecca-Sora-Avezzano, detta la Ferrovia del Liri. Queste arterie di comunicazione attraversano i tanti rivoli che dalle pendici dei monti circostanti scendono per confluire nel possente flusso lirinate. Immaginiamoci inoltre il paesaggio invernale, con le carreggiate e la massicciata ed i binari ricoperti dal bianco manto, ed i boschi con gli alberi spogli. La Valle Roveto è una conca bellissima diversa dalle altre, un mondo incantato e senza tempo, un ricamo fiabesco, un merletto di pietre preziose. Si rimane rapiti dal fascino di quest’universo, dal suo sguardo ammaliante ed ipnotico, dal suo richiamo impareggiabile di luogo che non ha perso la sua freschezza e la sua semplicità, con la possibilità di escursioni e di passeggiate a contatto con la natura. Affrontare la storia di ogni paese sarebbe lungo, per motivi di spazio, ci limiteremo ad alcune esemplificazioni e curiosità. Lungo la vecchia Statale 82, superato il confine di regione, di provincia e di comune (Lazio-Abruzzo, Frosinone-L’Aquila, Sora-Balsorano), dopo il ponte sul torrente Confino, nome appropriato, appena inizia il territorio abruzzese, prima del ponte sul Torrente Villa, in località Collecastagno, una strada alla destra si snoda in direzione della montagna; percorrendola, ai margini di essa si trova un leccio enorme, forse il più grande d’Europa. Superiamo anche il torrente Villa, il bivio della Provinciale per Ridotti ed il torrente dei Sassi; alla fine della discesa e prima del bivio per Collepiano, alla nostra destra notiamo un’edicola con una sacra e suggestiva raffigurazione sacra di Alfonso Capocci, noto artista sorano. Siamo a due passi dalla cima del Pizzodeta, la vetta più alta dei Monti Ernici, con le sue notevoli balze rocciose. Sempre lungo la vecchia Statale, al bivio di San Vincenzo Superiore, colpisce la nostra attenzione la Taverna del Re o meglio della Regina; durante un suo viaggio, Re Ferdinando II si fermò qui per esigenze fisiologiche della Regina; la donna entrò ed uscì di corsa, ma lasciando anche una preziosa moneta all’oste. Episodio riportato anche da Dumas. Lungo la vecchia strada Statale, veniamo colpiti altresì dalla presenza della rosa canina, quella antica, con i petali monofila; la forma turbinata che tutti conosciamo è frutto dell’intervento dell’uomo, mentre quella che vediamo lungo la strada, spontanea e ricca di vitamina C, è quella naturale. Arriviamo a Santa Restituta, ove ci colpisce l’enorme cedro, molto imponente, quasi da record, ma anche il panorama che spazia per chilometri: volgendo lo sguardo in direzione Sud, la vista arriva fino a Broccostella, Vicalvi, addirittura ad Atina, perché trattasi di un enorme canalone, una valle lunga ed aperta. Alla nostra sinistra, Rendinara, diventata altresì famosa per un noce veramente gigantesco, monumento naturale, sito nel bosco attorno alla frazione. Subito dopo, Civita D’Antino, che, grazie ai pittori che venivano appositamente dalla Danimarca, è conosciuta in tutto il mondo, perché eternata nelle più importanti gallerie d’arte estere. Più in là abbiamo il Viglio, la più alta vetta dei Monti Cantari, e subito dopo l’altopiano della Renga, la Cinecittà d’Abruzzo, scenario per le riprese degli spaghetti western. In basso, si staglia Pescocanale, che annualmente ospita un presepe vivente sotto l’alto patronato della Presidenza della Repubblica Italiana. Qui finisce la diocesi di SoraAquino-Pontecorvo e comincia quella dei Marsi, di Avezzano, qui passa il nostro Liri. Inoltre, sia Mons. Gaetano Squilla, sia Mario Pomilio, hanno parlato del paesaggio incantevole ed alpestre di questi luoghi. Squilla sui suoi numerosi libri, Pomilio a “Campanili d’Abruzzo”, programma radiofonico trasmesso negli anni Sessanta dall’Ente Radiotelevisivo di Stato. A Capistrello i Piani Palentini sono stati il sito della Battaglia di Tagliacozzo, Svevi contro Angioini, 1268 ed inoltre l’inquadratura all’uscita della galleria ferroviaria che sbocca in detti Piani la rivediamo nel film “Novecento” di Bernardo Bertolucci. La tratta ferroviaria Sora-Avezzano è una delle ferrovie più panoramiche del mondo, che al termine della Valle di Roveto, con la galleria elicoidale dei sette trafori, è un capolavoro di ingegneria ferroviaria, uno dei pochi esistenti al mondo, con il treno che passa sullo stesso punto due volte, ma a differenti quote altimetriche. Tutto questo senza trascurare i prodotti offerti dall’ubertosa conca rovetana, dalla castagna “roscetta” all’olio d’oliva della famosa “Monicella” (olivo particolare ed esclusivo della Valle di Roveto) all’acqua minerale. Allora, da tutte queste prerogative possono nascere sinergie per raggiungere gli obiettivi di valorizzazione, sviluppo e crescita del comprensorio. Ma un’altra considerazione emerge imperiosa: la bellezza dei paesaggi attraversati dalla vecchia Statale, la presenza di numerose case abbandonate, che stanno crollando, ai margini della sede stradale, le necessità di sviluppo della Valle di Roveto, possono rivestire una funzione decisiva per il futuro di queste contrade. Con la trasformazione delle stesse costruzioni in luoghi di promozione dei paesi, delle loro bellezze e specificità culturali e gastronomiche. Pietro Margiotta Vita Ciociara Anno 5° - Febbraio 2009 23 I Te m p l a r i a C e p r a n o I Templari e il Santo Graal. Schiere di romanzieri, sceneggiatori, registi, storici o presunti tali hanno costruito carriere e fortune sul mito dei cavalieri della Terrasanta. Le loro tracce sono state rinvenute, o si è creduto di rinvenirle, in ogni angolo del mondo antico. Bombardati da cotanta marea mediatica, che in alcuni anni si è fatta vera alluvione, potrebbe passare inosservato l’ennesimo scritto sui cavalieri gerosolimitani, se non si trattasse di un testo che poggia su solide basi documentali. I templari di San Paterniano e le chiese di Ceprano è l’ultima fatica dello storico locale Mario Maceroni, cultore di storia medioevale e autore di numerosi scritti su temi di respiro universale sempre indagati nella loro connessione con la realtà della sua città natale: tra gli altri, Fregellae, le vicende della dinastia degli Hohenstaufen, il brigantaggio nel basso Lazio. Quello di Maceroni è dunque un libro sui Templari e su Ceprano, ma non soltanto su Ceprano e non soltanto sui Templari. Sono molti gli elementi che legano strettamente la Ceprano medievale alle vicende della sede pontificia e della sua ascesa al potere temporale nella Penisola italiana. La città su Liri, sin dall’alba dello Stato Pontificio, riprese il suo ruolo di marca di confine ereditandolo da Fregellae, e si spiega forse con questa sua posizione strategica la presenza di un numero di edifici sacri elevato e concentrato per lo più, oltre che in città, lungo un breve tratto dell’odierna via Campidoglio, prima dell’ingresso nel borgo. Anche di questa notevole vocazione religiosa e mistica si occupa il testo di Maceroni, che del resto indirizza già dal titolo ad un’altra peculiarità della Ceprano medievale, ovvero il transito di numerosi santi pellegrini e di figure eminenti della cristianità ai suoi albori. La tradizione, suggestiva ma senza appigli storici, narra della presenza a Ceprano anche di San Pietro, nel suo itinerario verso Roma. Ma torniamo ai Templari, ché di essi premerà sapere al lettore per quali vi- cende e lungo quali sentieri siano giunti a Ceprano. Le fonti storiche analizzate da Maceroni – documenti coevi conservati presso l’Archivio di Sant’Andrea in Veroli – parlano di un’attribuzione ai Cavalieri scudocrociati dei beni di San Paterniano, una delle numerose chiese in territorio cepranese di cui si è già detto. La comunità monastica templare fu presente a Ceprano dal 1173 al 1249. Di questo insediamento, e del suo improvviso venir meno, non si conoscono le ragioni, sulle quali, per ammissione dello stesso autore, è possibile indagare con le sole armi spuntate delle quali dispone lo storico, ovvero ipotesi e congetture, sostenute ma non suffragate dalla conoscenza delle circostanze storiche. Certo è che tale insediamento non fu certo episodio di poco conto nella temperie dell’epoca, poiché esso provocò certamente aspre polemi- che da parte del clero della diocesi verolana e perfino di quello locale. Del resto, il santuario di San Paterniano, collocato lungo l’antica via Latina – oggi via Campidoglio – era a quel tempo in posizione di preminenza rispetto alle altre chiese cepranesi, e dunque le rendite e il patrimonio che ad essa afferivano dovevano essere di non poco conto e di conseguenza assai ambite. Molte domande sulla vicenda dei Templari a Ceprano rimangono dunque aperte, e Maceroni ne parla diffusamente, prima di inoltrarsi nell’elencazione dei numerosi edifici di culto che costituiscono l’altro centro d’interesse del libro. I Templari di Ceprano, insomma, comparvero dal nulla, e nel nulla svanirono settant’anni dopo. Ce n’è di che costruirci un romanzo. Dan Brown è avvertito. 24 Anno 5° - Febbraio 2009 ORIZZONTALI 1. Peter di rettore d’orchestra - 6. I fiori dell’otto marzo - 11. Iniziali di Ciotti - 13. I lati del ring - 14. Riunisce amanti... delle quattro ruote - 17. Sigla di Cosenza - 18. Dotate di poteri soprannaturali - 21. Culminano col fiore - 22. Iniziali di Silone - 23. Uccello notturno simile all’airone - 26. La fine del corso - 27. Unità di misura astronomica - 30. Predice il futuro attraverso i sogni - 32. Simbolo dell’arsenico - 33. Il nome di Clapton - 34. Pulire, ridare smalto 36. Mare in cui sfocia il Don - .37. Compagnia Turistica Italiana - 38. Auscultazione del medico - 40. Il nome della Valli - 41. Si ripetono nel ricordo - 42. Appartengono ad una diocesi - 43. Il punto opposto al Nadir - 44. Si dice saltando - 46. Indagini giudiziarie - 47. Comprendono l’alfabeto... - 48. Ente Comunale di Assistenza - 49. Se ne occupa la diplomazia - 52. Vive in centro - 54. La fine del bebop - 55. Si ottiene dal ginepro - 56. Eccessiva secrezione di ghiandole della pelle - 57. Incontro ad alti livelli - 60. Corpi celesti -62. Preposizione semplice - 64. Gioielli di regine - 66. Lo è una voce molto acuta - 68. Diminuite di velocità - 71. Gatti di razza pregiata -72. Affrescò la Cappella Niccolina in Vaticano. VERTICALI 1. Strage, carneficina - 2. Cercano... passaggi - 3. La dea della discordia - 4. Colpo di stato -5. Sigla di Palermo - 6. Mitiche protettrici delle arti e delle scienze - 7. Dentro - 8. I confini del Messico - 9. Seguace della religione giapponese - 10. Strappate dal la terra - 11. Portico greco -12. Materiale, corporale - 13. Un pezzo degli scacchi - 15. Bruciata, arida - Vita Ciociara Il cruciverba del mese 16. Distinguibili, visibili chiaramente - 18. Vendono mazzi profumati - 19. Il punto culminante - 20. Sono poste su un piattino - 23. Un compianto Alighiero -24. Allenano cavalli da corsa - 25. Stura bottiglie -28. Dette e stradette - 29. Vagabondo di città -31. Un acido antisettico - 35. Sono messi alla porta... - 39. Distingue il pianista - 40. Vestite con molta ricercatezza 42. Sigla per TVC - 45. Animale da pelliccia - 50. Dea egizia -51. Hugh poeta inglese contemporaneo - 53. Gore, brillante scrittore statunitense 55. Howard scrittore sperimentalista statunitense - 58. Antica dinastia cinese - 59. Madre di Achille - 61. Mauritania (sigla) - 63. Fondatore di Troia - 65. Mercato Comune Europeo - 67. Ultimo Scorso - 68. Divinità egizia 69. Sigla di Asti -70. Nota che si chiede. Il cruciverba dello scorso mese Pizza del S le Pizzeria anche da asporto Via Antonino Carnevale snc - 03020 Pico (Fr) Cell.320.6218412 Abbonato MEDIASET PREMIUM Vi a Fel ci , 14 Loc. For m a Ci al one 03039 Sor a ( FR) Tel . 0776. 814525- 814411 Fax 0776. 814959 Vita Ciociara Anno 5° - Febbraio 2009 LÊAngolo degli auguri Al neodottore Vitale Alessandro, laureatosi il 28 Novembre con 110 e lode presso l’Università “La Sapienza” di Roma, vanno i nostri migliori auguri. Tanti auguri da mamma Paola, papà Bruno le sorelle Manuela e Angelica, i nonni e tutti i parenti. Che sia la prima di una lunga carriera......??? Non mettiamo i limiti alla Provvidenza di Dio! Auguri Dottor Vitale!!!! ANTONIO e NADIA compiono gli anni. La prima è insidiata dalla prima canizie, l’altro è ormai un old old in gran forma. AUGURI ad ambedue con la convinzione che non si è mai abbastanza giovani per smettere di invecchiare. FRANCESCO Congratulazioni Felicitazioni Auguri Riservato, come tutti quelli che studiano per divenire “grandi”, preparato come pochi, disponibile con tutti, non poteva che fare una performance di qualità Presso la Facoltà di Scienza delle Comunicazioni , a Sora, si è laureato con il massimo dei voti e la lode. AUGURI FRANCESCO Non abbiamo dubbi che le tue doti prevarranno sulle “porte dell’oscurantismo”, sulle “porte dell’incultura”, sulle “porte della stupidità” e raggiungerai quanto ti aspetti dalla vita. Giada, ha compiuto lo scorso mese di gennaio quindici anni. Si aspettava naturalmente gli Auguri, Auguri che giungono ora inaspettati, ma sempre più affettuosi da mamma, papà ed Alex. Auguri Giada, tanti, tanti ed ancora tanti altri di questi giorni felici A FRANCESCO di Carnello, che il 24 gennaio 2009 ha compiuto i mitici 30 anni,giungono i più cari auguri da mamma Tina, papà Tonino, dal fratello Luca,dalla cognata Daniela e dalla nonna Pasqua. A loro si aggiunge l'augurio speciale ed affettuoso dalla piccola Helèna. AUGURI a Giggiotto Camilli, da Massimo, Francesco, Dario, la sorella Carlotta con la figlia, dal Papà Angelo e l’adorata madre 25 AUGURI ad Ezio Castellucci dal papà, dalla mamma, dai fratelle dalle sorelle.Tanti auguri a Fernando Massaroni che alla fine di gennaio ha "girato la boa" del suo 23° anno circondata dall'affettto della fidanzata Lucia, dei genitori Francesca e Maurizio, dei tuoi fratelli Domenico e Daniela, dai tuoi nonni Fernando e Santina, dagli zii, da Melissa e da tutti gli amici Alla dolcissima Giulia Lecce, di Vicalvi, che lo scorso 26 gennaio ha spento 11 candeline, tantissimi auguri da mamma Paola, papà Gianfranco, dalla sorellina Alessia, dai nonni Alberina, Silvana e Antonio, dagli zii e amici tutti.- Più passano gli anni e più mi rendo conto di quanto sono stato fortunato. Auguri per i tuoi quarant’anni. Con Amore Maurizio Il 5 febbraio potrebbe essere stato un giorno come tanti, ma c'è un piccolo particolare: è stato il compleanno della persona più speciale del mondo, alla quale vogliamo tanto bene. Tantissimi auguri! Da Assuntina, Cristina e Sabrina SILVIA solare come poche, dai grandi occhi dallo sguardo vellutato,compie gli anni, AUGURI A GOGO Non dovrà fare un grande sforzo per spegnere le candeline, ma ad aiutarla ci saranno moltissime amiche e un numero adeguato di amici, che le tributeranno un caloroso, chiassoso, stellare: "PERCHE' E' UNA BRAVA RAGAZZA ...NESSUNO LO PUO' NEGARE! per cui gli AUGURI sono assolutamente sinceri. Mamma e Papà, sorvegliano trepidanti il tuo procedere nella vita, ma le loro speranze sono ben riposti ALLA GRANDE SILVIA ADELANTE 26 Anno 5° - Febbraio 2009 Vita Ciociara In casa bianconera tutti in attesa della vittoria Il sodalizio sorano piace ma non riesce a scrollarsi di dosso quella specie di malìa, incanto (qualcuno direbbe serie negativa o peggio), in cui è caduto. La formazione è forte. Il bomber c’è, il gruppo è abbastanza compatto da creare occasioni ma… Già c’è, purtroppo, c’è quel “ma”. Manca il gol, manca la conclusione, manca solo una bella vittoria per tirar su il morale. Le partite sono in generale abbastanza belle, con azioni costruite ma all’improvviso, nonostante i bianconeri riescano ad arrivare più volte sotto la porta avversaria, non c’è quel protagonista da tutti atteso. Inutile in questa sede ripercorrere le ultime giornate che la formazione volsca ha disputato. Bisogna guardare avanti. A quattordici giornate dalla fine del campionato c’è ancora parecchio margine per lottare e riuscire a restare lì in quella parte alta della classifica. Un risultato, comunque, ragguardevole per i ragazzi di mister Zappacosta. L’impressione generale, è che se ci mettessero, un “cicinino” più di cattiveria nessuno li potrebbe fermare. Tutto sommato i risultati di queste prime giornate del 2009 confermano una celebre canzone degli 883 “La dura legge del gol” e alla società, ai ragazzi e ai sostenitori vale la pena di ricordare la chiusa del testo che compara testo e vita: "Noi abbiam capito tutto è un po' come nel calcio. E' la dura legge del gol, gli altri segneranno però, che spettacolo quando giochiamo, noi non molliamo mai. Loro stanno chiusi ma, cosa importa chi vincerà, perché in fondo lo squadrone siamo noi”. Ecco,appunto, questo è da non dimenticare: lo squadrone siete Voi! Forza Sora! Smarties Dillo con una canzone 338-1980150; 800.068888 Vita Ciociara Anno 5° - Febbraio 2009 27 Il 2009 fa bene al Sora, + 6 nella media inglese 2009. L’anno nuovo ha visto le sorane subito di nuovo in campo per affrontare le insidie di una stagione che fin qui sta regalando delle belle soddisfazioni. Per il Sora, questa esperienza nel primo anno di serie C si sta rivelando davvero importante. Anche al cospetto di avver- sarie blasonate e di grande prestigio, le bianconere stanno tenendo il confronto e la posizione di classifica è frutto di un lavoro costante, portato avanti da mister Protani e da tutte le giocatrici. Lo staff tecnico, coordinato da una dirigenza competente ed entusiasta, sta lavorando bene e con ottime prospettive anche per il futuro. Dopo la sosta natalizia, il Sora ha affrontato il Torrino con il piglio della grande squadra, perdendo solo di misura ma uscendo dal confronto assolutamente a testa alta. E' stata una sfida bella, davvero vibrante, avvincente, quella tra Femminile Sora e Sporting Torrino. In un palasport di Broccostella gremito come sempre, le due squadre si sono date battaglia e hanno onorato il calcio a cinque con una prestazione collettiva davvero encomiabile. Non sono mancate le emozioni, da una parte e dall'altra. In un Sora privo di Maria Lucarelli, squalificata, si sono comunque messe in buona evidenza giocatrici esperte e giovani, in quel mosaico che fino a questo momento ha portato le bianconere a giocare un campionato di tutto rispetto. Al termine di quella sfida, Mario Protani ha detto: “Il Torrino ha dimostrato di valere la posizione che oc- cupa, anche se un pizzico di rimpianto lo coltivo ancora perché noi, pur senza una giocatrice di levatura come la Lucarelli, ce la siamo giocata fino in fondo. E sinceramente parlando, credo proprio di poter dire che meritavamo di più". Con la Lazio Calcetto è arrivata pronta la reazione delle sorane. Buona la prova di tutto il collettivo sorano, con la solita Antonella Carta ancora una volta sugli scudi e autrice di una doppietta importantissima. Le altre marcature, di Peruzza e Verrelli, hanno sancito un successo prezioso non solo per la classifica ma anche per il morale. “Sono Continua alla pagina seguente Sponsorizza un sogno, sostieni anche tu le ragazze volsche verso il tricolore" per informazioni: [email protected] 28 Anno 5° - Febbraio 2009 Continua dalla pagina precedente molto soddisfatto di come le ragazze hanno affrontato questa sfida- dice il presidente Antonio Vinci -, ci voleva davvero una grossa prestazione in campo e questa puntualmente è arrivata. Volevamo uscire indenni dal campo della Lazio Calcetto, ma sapevamo che non sarebbe stato facile. Per di più, la pioggia battente ha complicato ancor di più le cose per noi, come per le nostre avversarie. Il campo non in perfette condizioni avrebbe potuto compromettere la partita, che invece è stata ugualmente bella e combattuta”. Poi è arrivato anche il successo nei confronti dell’FB5 Team Rome, commentato così dal tecnico Mario Protani: “Purtroppo, le nostre avversarie ci hanno creato delle difficoltà per il modo in cui si sono disposte in campo. Hanno difeso molto cercando di coprire tutti gli spazi, questo non ci ha messo in condizione di esprimerci al meglio secondo quelle che sono le nostre caratteristiche”. Grandissima la prova di Laura Verrelli, una delle più giovani del gruppo: “Siamo contenti per lei, è una ragazza in gamba e su di lei facciamo affidamento anche per il futuro” – dice mister Protani, a cui si aggiunge il commento positivo del presidente Vinci: “Valorizzare le nostre più giovani giocatrici è uno degli obiettivi che ci prefiggiamo di raggiungere, Laura è ormai una certezza e deve solo proseguire su questa strada”. Continua intanto il grandissimo seguito di pubblico, nel Palasport di Broccostella, per le bianconere: “E’ vero – dice mister Protani -, il fatto che il nostro pubblico ci sia così vicino ci riempie di orgoglio. Speriamo di continuare a regalare delle belle soddisfazioni anche nell’immediato futuro a chi ci segue con tanta passione ed interesse”. Che 2009 si aspetta, presidente? “Mi auguro che possano arrivare altre soddisfazioni per noi – dice Vinci -. Qui a Sora e dintorni la squadra è molto seguita, il pubblico ci è vicino e ci segue con entusiasmo, cosa che non sempre riscontriamo quando giochiamo a Roma o altrove. Anche per dare soddisfazione al nostro pubblico, speriamo di giocarcela a testa alta contro qualsiasi avversaria. Nel girone d’andata abbiamo perso per strada qualche punto prezioso, un po’ per colpe nostre e un po’ per episodi arbitrali controversi. Speriamo che ci sia più equità di giudizio nei nostri confronti, da qui in avanti”. Vita Ciociara Il treno dal sud Cassino - Torino Porta Nuova: un tragitto ferroviario che molta gente della Città Martire, negli anni del boom economico, ha percorso con le valigie di cartone piene di speranza… Un viaggio in treno che - a distanza di cinquant’anni - ha intrapreso, carico di buoni auspici, un altro cassinate. Lui, è Obinze Angelo Ogbonna; l’ultimo prodotto del settore giovanile del Torino Football Club, approdato in prima squadra. Dal cognome non si direbbe, ma il giovane calciatore granata è nato proprio nella Città Martire, da genitori nigeriani, oggi naturalizzati italiani, trasferitisi per motivi di studio nel nostro Paese. Residenti in provincia di Frosinone dal 1983, cinque anni dopo il loro arrivo a Cassino i coniugi Ogbonna, il 23 maggio 1988, furono allietati dalla nascita di Obinze Angelo. I cortili, improvvisati campetti di calcio, tra le grigie palazzine del quartiere periferico di San Bartolomeo, lo vedono, nei primi anni di vita - come la gran parte dei bambini – correre a perdifiato dietro ad un pallone. Appena compiuti i sei anni, papà Nnamdi, che in questa passione intravede per il proprio primogenito anche un’opportunità di inserimento sociale, gli consente di frequentare gli allenamenti presso una squadra di calcio del luogo. Ed è nella ‘Scuola Calcio Claudio Iemma’, che il piccolo Ogbonna apprende i primi rudimenti del futuro mestiere di calciatore. Il responsabile della società lo ricorda come un ragazzino abbastanza alto per la Stefano Raucci Ristorante Pizzeria - Servizi di catering Via La Ripa, 1 - Pico (FR) - Tel.0776.543010 web: www.daclaudioristorazione.com Vita Ciociara Anno 5° - Febbraio 2009 sua età, ma dal fisico gracile e piuttosto scoordinato nei movimenti; capace di calciare solo con il piede sinistro, però imbattibile, grazie alla sua statura, sui palloni alti. Fu per questo che decisero di farlo giocare come difensore centrale. Ruolo che il ventenne calciatore in forza al Torino, ricopre tuttora; anche se nell’attuale stagione, complici alcuni infortuni dei laterali della difesa granata, il tecnico De Biasi lo ha schierato pure come esterno sinistro arretrato. «Quello di centrale di difesa è indubbiamente il ruolo in cui mi esprimo meglio; però, nel prosieguo della carriera, mi piacerebbe completarmi riuscendo a ricoprire tutti i ruoli del reparto arretrato», ha dichiarato Angelo in merito al suo impiego sul rettangolo erboso, nel corso di una chiacchierata all’interno dello Sporting Club di Cassino, ove ha presenziato alla manifestazione ‘Telethon’, che la società in cui ha mosso i primi passi dal calciatore ha organizzato a scopo benefico. Ed a proposito di Città Martire, facciamo un salto a ritroso nel tempo, tornando agli anni trascorsi dal nostro interlocutore all’ombra dell’Abbazia. «A Cassino sono rimasto sino a tredici-quattordici anni. A quell’età, in un provino, venni notato dal responsabile del settore giovanile del Torino Antonio Comi; il quale insieme a me scelse anche Paolo Grieco, un ragazzo che giocava in attacco. Ma prima di quella selezione, che ricordo ebbe luogo sul campo del quartiere Colosseo, Claudio Iemma - a cui, per le mie fortune calcistiche, devo tanto aveva fatto visionare me ed i miei compagni di squadra dagli os- TE MEN L A N I F 29 servatori della Salernitana e del Parma». Ma questi, al contrario del massimo esponente del vivaio granata Comi (che in una recente intervista ha dichiarato di aver portato Ogbonna al Torino in quanto, al di là delle doti atletiche, rimase impressionato dalla sua personalità: il modo in cui interpretava il ruolo, sotto certi aspetti gli ricordava il centrale brasiliano della Roma Aldair), non seppero intuire le potenzialità del campioncino in erba di origine nigeriana. Nel pieno della propria adolescenza, dunque, Angelo si trasferisce in Piemonte. «Al Torino ho fatto tutta la trafila nelle giovanili: dalla categoria Giovanissimi sotto la guida dell’allenatore Serena, alla Primavera con mister Pigino». Poi, nella stagione 2006-07 viene aggregato alla prima squadra; e l’11 febbraio 2007, a soli 18 anni, l’agognato debutto in serie A. «Mi fece esordire Zaccheroni, durante la gara casalinga contro la Reggina; nella stessa stagione totalizzai altre tre presenze». L’anno successivo, il ragazzo va a ‘farsi – come si suol dire - le ossa’ in serie C1, passando in prestito al Crotone. «L’esperienza calabrese, oltre che sotto l’aspetto tecnico-agonistico (ho giocato ventiquattro partite), mi ha migliorato molto dal punto di vista caratteriale e nei rapporti con le persone… giornalisti compresi». All’inizio dell’attuale stagione, per espressa volontà di mister De Biasi, Ogbonna è rientrato alla casamadre; e in questo campionato ha disputato una quindicina di gare. «Cerco sempre, tramite il sacrificio e il lavoro, di dare il massimo; così da poter sfruttare al meglio, se mi capitano, le occasioni di scendere in campo», tiene a precisare Angelo. Dotato di un sinistro potente, buona tecnica e, nonostante la considerevole stazza (193 centimetri di altezza per 90 chilogrammi di peso), di ottima velocità e reattività, il difensore granata fa del gioco lineare e pulito, privo di leziosismi, il proprio punto di forza. Chi tra gli addetti ai lavori lo conosce bene, assicura che le qualità sinora messe in mostra sono solo un assaggio delle sue potenziali capacità. Insomma, se Angelo continuerà a lavorare e ad applicarsi con costanza, limando qualche piccolo difetto ed affinando ulteriormente le proprie doti, è avviato verso una carriera luminosa. Lui, dall’alto della sua umiltà, ringrazia tutti per gli apprezzamenti; ma, seguendo gli insegnamenti di papà Nnamdi, vola basso: «Ho ancora molto da migliorare». Nel frattempo, tra un impegno calcistico e l’altro, Angelo – dimostrando che su quel corpo da corazziere c’è anche una ‘testa’ – sta frequentando il primo anno di Giurisprudenza. Marcello Gelfusa APRE A SORA i n v i a F i r e n z e, 5 OUTLET Spor t Grandi Marche a piccoli Prezzi Bar-Tabacchi- Gelateria- Ristorante- Sala da ballo 30 Anno 5° - Febbraio 2009 Vita Ciociara Offerto da: Il Ristorante del Fiore, Broccostella Febbraio 2009 Miei carissimi amici lettori bentrovati, Nei tempi andati si soleva dichiarare che con “febbraio se piangono i coppi (le tegole) s’ empiono di vino tutte le botti” . già quale presagio di speranza! Se si scruta l’orizzonte con attenzione ci accorgiamo l’ambiguità di questo mese, freddo e grigio, ma tendente al bello buio ma con ampi aumenti di luce solare, gli alberi sono ancora spogli, sono spazzati da venti ora di scirocco, ora di maestrale; proprio un tipo dal carattere mutevole. E’ un mese con tante feste, ricco di riti sacri. La tradizione vuole che lunedì 2 cada la candelora. Ricordate che fu introdotta dall’imperatore Giustiniano nel 542 a Costantinopoli. Martedì 3 la chiesa commemora san Biagio vescovo, la cui protezione è invocata contro tutti i malesseri della gola attraverso unzione della gola con olio benedetto; celebrata in tutta la Ciociaria. Molto sentita dagli innamorati, sabato 14 si festeggia San Valentino. Nel mese ricorre anche il carnevale martedì 24, con a seguire le sacre ceneri. Oggi il ritmo esagitato della vita ci ha fatto scordare Via Ponte Emilio - BROCCOSTELLA Tel. 0776.890645 - Lunedì chiuso (FR) la pratica che vedeva osservato il digiuno ogni venerdì di quaresima fino al venerdì Santo, compreso il pio esercizio della via Crucis. Venerdì 27 il popolo cattolico festeggia San Gabriele dell’Addolorata. La luna, il giorno della candelora raggiungerà il primo quarto, (ricordiamo che è la luna di gennaio) e lunedì 9 alle 14,48 sarà visibile nel suo massimo splendore, quindi seguirà la fase calante con il culmine della luna nera. La luna nuova di febbraio ci sarà mercoledì 25 alle ore 01,34. ricordate che febbraio ha 28 giorni, e che il 28 si celebra il carnevale Ambrosiano. Con la luna calante si possono potare le viti, gli olivi, i peschi, i ciliegi e un po’ tutta la frutta. In questi mese sempre in luna calante si possono trapiantare peri, meli, noccioli quanta altra frutta. Si comincia nei luoghi collinari a mettere a dimora la patata, gli agli, bietole Vita Ciociara prezzemolo. Si possono potare le rose e i rampicanti sempreverdi. Lavori essenziali per mese sono le concimazioni degli oliveti. Sebbene l’olivo sia considerato una specie rustica, è importante apportare elementi fertilizzanti al fine di garantire quantità e costante produzione. L’elemento di cui l’olivo si avvantaggia maggiormente è l’azoto, che influisce sull’accrescimento vegetativo delle piante e sugli aspetti produttivi; l’azoto è importante per la ripresa vegetativa e la crescita di nuovi germogli, la formazione dei fiori, l’allegagione, e la fase iniziale della crescita dei frutticini. L’olivo si migliora anche attraverso l’uso della concimazione organica; possono essere effettuate letamazioni con/o senza l’interramento. Anno 5° - Febbraio 2009 L’apporto della sostanza organica può avvenire anche mediante il sovescio di alcune leguminose (veccia o fave, lupini). Di notevole importanza è l’aspetto fitosanitario; negli ultimi anni bisogna fare attenzione alla mosca delle olive (Bactrocera oleae) che influisce sugli aspetti quantitativi e qualitativi della produzione . Nella cantina continua il lavoro di travasamento per la schiarita del vino il tempo utile per il travaso è dal 3 al 9 per i vini spumosi, e dal 10 al 24 per vini di corpo secchi e lisci. Risuona nella nostra testa la domanda “perche ci ammaliamo?” una probabile risposta alla domanda viene dall’inquinamento dell’acqua e del suolo. Noi tutti ogni giorno usiamo la comune 31 l’acqua potabile per le pulizie domestiche e l’igiene personale, restituendola ai fiumi o ai mari contaminata da sostanze organiche e chimiche dei saponi. Anche in agricoltura si fa uso di sostanze chimiche che finiscono nel suolo. Queste sostanze tossiche, finite nel sottosuolo attraverso la catena alimentare ritornano fino all’uomo provocando malattie respiratorie, allergie, ecc. ... Certo ci sono delle regole da seguire quando si introducono nel terreno delle sostanze, ma queste vengono puntualmente disattese come nella famosa “valle del Sacco”. Un abbraccio caloroso e un francescano augurio “ pace e bene “ Tatone Esposizione: Madonna della Neve Tel./Fax (+39) 0775.270672 www. saidiautoexpert.it [email protected] FROSINONE www. saidiautoexpert.it [email protected] Tel. 0776.868305 Fax.0776.866042 Via Pantano, 18 SORA www. saidiautoexpert.it [email protected] TEL. 06/3293794 - FAX 06/36387681 Esposizione: Via Flaminia Nuova, Km. 7,5 ROMA