Diario UPSA Ticino Nro 1-2014

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Diario UPSA Ticino Nro 1-2014
DIARIO
UPSA
UPSA
TICINO
ANNO 1 N°1
11 / 2014
MAGGIORI INFORMAZIONI
SUL NOSTRO SITO
WWW.UPSA-TI.CH
NON RIDIAMO PIÙ!
Franco Fontana
Presidente UPSA Ticino
È con una nuova veste - e diversa
dal solito - che ci apprestiamo a
presentarvi a voi, con un piccolo
inserto di due pagine su Ticino
Business, la rivista della Camera di
commercio, che siamo certi saprà
essere un veicolo interessante
per raggiungere un pubblico di
professionisti non solo legato
al settore che rappresento. Un
motivo di gaudio dunque, poter
raggiungere una più ampia fetta
di popolazione, di professionisti,
di
imprenditori,
di
politici.
Certamente, ma non solo...
Forse però è ora di aprire gli occhi:
noi professionisti dell’automobile,
noi di UPSA, che rappresentiamo sì
il settore dell’automobile in Ticino
e in Svizzera ma tuteliamo anche
gli automobilisti, difendendo a
spada tratta chiunque voglia
criminalizzarli con inutili balzelli,
non siamo più così contenti. Anzi
siamo decisamente stufi di essere
tartassati da ogni dove. Appena
si “usma” nell’aria un sentore per
il quale occorre immediatamente
battere cassa, ecco allora che si
va sempre a toccare, direttamente
o facendo giri pindarici, il nostro
settore.
Le automobili sono la nostra forza,
quelle che ci danno da mangiare e
contribuiscono a una grossa fetta
del PIL cantonale: non si tratta
di piangersi addosso. Sapete che
l’UPSA non è mai stata con le mani
in mano né si è mai messa in un
cantuccio a lamentarsi. Ha sempre
lavorato a testa bassa, concentrata
sul proprio settore e sulla tutela
del proprio mercato sempre
più complesso, producendo e
partecipando in maniera proattiva
alla creazione di valore, sostenendo
il PIL cantonale, la formazione dei
giovani apprendisti e la formazione
continua, un CCL in vigore, posti
di lavoro… (Tra l’altro, ricordiamo
ed elogiamo i bravissimi ragazzi
che si sono distinti nel mese di
settembre ai campionati svizzeri
delle professioni Swissskills a
Berna!)
Basti pensare che solo in Ticino
abbiamo oltre 200 soci e una cifra
d’affari di circa 1 miliardo e 650
milioni annui. TRE MILIARDI,
indotto compreso. Non sono
proprio bruscolini. 400 apprendisti
© 2014 Lulo To
in formazione e 1’200 collaboratori.
grafico SG
CH 6537 Gron
Facciamo tanto, per passione e con
Arch.Upsa ill. M
ognola
GV
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M441
UPSA TICINO
La cultura del progresso è alla base del nostro lavoro
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ANNO FORMIAMO PIÙ DI 400 APPRENDISTI
www.upsa-ti.ch
competenza e professionalità e a
ogni nuovo balzello, certo restiamo
un po’ male, magari borbottiamo,
ci adeguiamo, inghiottiamo un
boccone amaro, stringiamo i denti
ed andiamo avanti.
Basta!
Ho già dato abbastanza...
Ora basta! Siamo decisamente
stufi, siamo arrivati al limite! Ci
fermiamo! Non siamo mica una
vacca da mungere ad oltranza!
Ma lo sapete quanti contributi
portano gli automobilisti solo alle
casse federali? Oltre 10 miliardi! E
quanti di questi vengono reinvestiti
nelle infrastrutture o a supporto del
settore: neppure un terzo!
Non sarebbe ora di pensare ad
una revisione politica che evidenzi
una migliore ridistribuzione delle
entrate dello Stato? Non si può
sempre e solo incassare attingendo
da un unico settore, dove a pagare
sono sempre gli stessi.
Calmiamoci un attimo e facciamo
una rapida analisi, considerando
un momento tutto ciò che “pesa”
sui volanti dei nostri automobilisti
e che vanno a rimpinguare le
casse pubbliche con importanti
introiti fiscali: tasse dettate dalla
Confederazione, tasse cantonali
(multe, radar, imposte di circolazione,
paventato aumento del prezzo della
benzina, costi per collaudi vari, costi
derivanti dai posteggi, ecc.)… E poi
non siamo tartassati? E non parlo
unicamente da Presidente, ma anche
da cittadino ed automobilista.
Abbiamo imboccato una strada,
forse lastricata di buone intenzioni
da parte delle Autorità ma che
sta portando solo effetti nefasti
sull’economia,
sulle
condizioni
quadro, sulla sicurezza: in primis
proponendo un allungamento del
periodo dei collaudi da 4 a 6 anni,
la revisione delle deleghe per i
collaudi nei nostri Garage, la nuova
legge sugli ecoincentivi, che dopo
esser partita per il verso giusto, ha
cambiato rotta, lasciandoci alquanto
scettici.
Noi che da sempre ci battiamo per
delle migliori condizioni quadro,
ricordiamo che siamo attivi anche
nel Comitato per il Risanamento
del San Gottardo, come pure
auspicheremmo la creazione di
un fondo finanziato destinato alle
infrastrutture stradali.
Il nostro contributo all’economia
cantonale lo facciamo senza nulla
chiedere in cambio, e continueremo
a farlo. Creiamo benessere, posti di
tirocinio, professionisti competenti,
sosteniamo la mobilità pubblica,
le finanze cantonali, la libertà e lo
sviluppo.
Siamo però stufi d’essere munti
come vacche a destra ed a manca.
Ecco, credo d’aver detto davvero
tutto. L’UPSA è da sempre aperta al
dialogo ed alla collaborazione, senza
preclusioni di sorta. Questo sfogo,
questo mio scritto è una reazione
dovuta alle ennesime “novità” che
ogni settimana, ogni giorno ricevo
sulla scrivania e leggiamo sui media.
Concludo con un’amara battuta:
lanceremo un referendum.
Sì, per una cassa unica degli
automobilisti! <