the ibig one - Gruppi Autonomi Softair
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SEZIONE CNSF/GAS the ibig one Un evento non competitivo organizzato nell’ambito del circuito “Bellatores” dal referente regionale lombardo sul campo urbano Airsoft Italia Il 29 ottobre 2015 si è svolto a Milano, sul campo Urban Airsoft Italia, il game intitolato “Operazione The Big One”. Come tutti gli eventi del circuito “Bellatores”, anche questo non era competitivo, tuttavia, al termine della manifestazione, sono stati comunicati ai partecipanti i risultati ottenuti dalle singole squadre, per dovere d’informazione e per consentire ai team di fare le dovute riflessioni sulla propria condotta di gioco. Va rimarcato, in merito, che gli eventi del circuito “Bellatores” non hanno né vincitori né vinti, in quanto, come sostengono gli organizzatori, «la vera vittoria è arrivare alla fine tutti soddisfatti e col sorriso sulle labbra». L’operazione “The Big One” è stata interamente ideata e organizzata da Vincenzo Tiziano Landolfi – alias “Tiziano Tito Bellator” – referente Gas per la Lombardia, supportato dai club Fuorilegge di Milano (di cui lo stesso Landolfi è presidente) e Destroyer di Como (impegnato nelle difese), il tutto su richiesta di Mauro Baldassarri, presidente del club M15 Sat di Morrovalle (Mc) e referente del circuito “Bellatores” per le Marche, che desiderava far conoscere il campo Urban Airsoft Italia agli affiliati della sua regione e che ha collaborato attivamente all’iniziativa. Negli intenti iniziali, “The Big One” doveva essere una giocata molto semplice, ma la cura e la passione che gli organizzatori vi hanno profuso lo hanno trasformato in un grande evento open, al quale hanno partecipato numerosi club del Nord e Centro Italia e perfino della Svizzera. Urban Airsoft Italia è un campo di rent soft air su cui vengono organizzati vari tipi di game. Il desiderio di Baldassarri era quello di creare una missione che vedesse coinvolti I Fuorilegge e i Destroyers a fine evento. i partecipanti nella conquista di obiettivi comuni, da ingaggiare all’unisono e nella massima collaborazione tra team al fine di raggiungere il risultato finale tutti assieme. Gli obj erano correlati tra loro, quindi, per poter progredire nel percorso di gioco, occorreva conauistarli ad uno ad uno recuperando il materiale e le informazioni utili al prosieguo delle operazioni. La parte interpretativa – componente fondamentale negli eventi siglati “Bellatores” – era affiancata da quella simulativa, e ciò ha dato vita a un game caratterizzato da uno I partecipanti al game durante una breve pausa. 12 storyboard in continua evoluzione. Bisogna infatti sottolineare che, negli eventi di questo circuito, praticamente non viene fornita alcuna informazione all’inizio dei giochi, ma solo indicazioni di base: tutto il resto si scopre strada facendo grazie agli elementi raccolti direttamente sul campo dagli operatori. Quello che accade nel corso della missione, insomma, è il frutto del continuo susseguirsi delle vicende, ed è per questo che alla partenza non vengono indicati gli obiettivi, ma è necessario individuarli di volta in volta col procedere del game. www.softairnazionale.it antefatto Con un comunicato della massima urgenza, il quartier generale dell’Assb (Agenzia dei Servizi Segreti di Bellator) informa il Cerb (Comando dell’Esercito Regolare di Bellator) e il Tus (Reparto Unità Speciali) – assieme indicati come Cerb&Rus – che una delle cellule dell’Ade (Azione Democratica Estremista) ha fatto irruzione e preso il controllo di un laboratorio polifunzionale dell’esercito, sito nella capitale dello stato di Bellator. I contatti con l’interno della struttura sono interrotti da diverse ore e alcune figure di spicco risultano disperse (probabilmente, fatte prigioniere dai rivoluzionari dell’Ade). Di particolare rilevanza è la scomparsa di uno dei più importanti e stimati ingegneri dello stato di Bellator, coinvolto in diversi progetti top secret. Il ministro della difesa, dopo una riunione con il capo di stato, ordina un’operazione congiunta tra il Cerb&Rus e l’Assb – nome in codice “The Big One” – per ritrovare l’ingegnere scomparso e neutralizzare i rivoluzionari dell’Ade a qualsiasi costo. Per dar corso alla missione, gli operatori sono stati radunati nell’HQ avanzato, approntato all’interno del laboratorio “Da Vinci”, situato al piano terreno, unica parte del centro polifunzionale liberata grazie a un raid fulmineo portato a termine con successo dai valenti uomini del Rus. Fonti attendibili confermano che il resto della struttura è interamente sotto il controllo dell’Ade. Per coordinarsi con il comando, ad ogni gruppo è stato aggregato uno o più agenti del Assb. il circuito ibellatores Il circuito “Bellatores”, al quale possono aderire club di qualsiasi sigla, sia italiani che stranieri, è stato creato da Tiziano “Tito Bellator” Landolfi dei Fuorilegge di Milano con l’intento di “nobilitare” il soft air, proponendosi come alternativa alle attuali iniziative organizzate nell’ambito del nostro sport impostata su logiche gestionali differenti da quelle classiche. Ad oggi, partecipano alle iniziative del calendario “Bellatores” associazioni provenienti dalle più svariate regioni d’Italia nonché straniere, e il progetto è in progressiva crescita sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo. La peculiarità degli eventi organizzati nell’ambito del circuito consiste nel ruolo centrale assegnato alla parte “interpretativa” e nel fatto che sono previste varie modalità di gioco per poter soddisfare i gusti e le aspettative di tutti i softgunner, pur stabilendo alcune regole di base. Le tipologie fondamentali vanno dalle “mil-sim interpretative” (Msi) alle giocate in chiave “combat a scenari interpretativi” (Csi), dai game “strutturati con simulazione interpretativa” (Ssi) a quelli “multi-obiettivo cooperativi e interpretativi” (Mci), fino alle “recon interpretative” (Ri). Il circuito “Bellatores” differisce dai tornei e campionati convenzionali in quanto, per evitare i tipici problemi dovuti all’eccesso di competitività (“highlanderismo”, tensioni, foga incontrollata eccetera), si adottano soluzioni in grado di esaltare la sportività e il fair play riducendo gli antagonismi. Si consideri, ad esempio, che le premiazioni avvengono quasi sempre per sorteggio e non in base ad una graduatoria... Svolgimento e missioni • Missione n. 1, nome in codice: “Da Vinci”. Si parte con l’ordine di bonificare cinque piani del laboratorio ingegneristico e recuperare i quattro codici per disattivare le cariche di C4 che si trovano all’ingresso del laboratorio esplosivi. • Missione n. 2, nome in codice: “Tartaro”. Liberare l’ingegnere scomparso (“The Big One”) recuperando la chiave della prigione in cui egli è relegato (custodita da una delle guardie), quindi scortare l’ostaggio incolume fino all’HQ. • Missione n. 3, nome in codice: “Efesto”. Giunti nel laboratorio esplosivi, in cui è Uno scorcio dell’area esterna che costeggia i tre edifici utilizzati per le operazioni. 13 SEZIONE CNSF/GAS rinchiuso il relativo esperto, gli operatori devono bonificare cinque piani e recuperare le schede tecniche e i componenti di un ordigno, il tutto dopo avere disattivato varie cariche di C4 servendosi dei codici rinvenuti nel laboratorio ingegneristico. La valigetta contenente tre parti della bomba e un foglio tecnico va cercata nei primi quattro piani; nel quinto, invece, bisogna recuperare un missile, una scheda tecnica e altre parti dell’ordigno. Infine, si tratta di liberare l’ostaggio per poi scortarlo incolume fino all’HQ. • Missione n. 4, nome in codice: “Pandora”. Ci troviamo adesso nel laboratorio biochimico, dov’è tenuto in ostaggio lo specialista del caso. Qui, gli operatori hanno il compito di bonificare cinque piani e recuperare materiale di vario genere. Al primo piavo, si tratta di rinvenire quattro fusti contenenti sostanze altamente tossiche (da movimentare indossando la tuta e la mascherina Nbc fornite ai team) e una scheda su cui sono memorizzate informazioni utili. Al secondo piano, bisogna invece ritrovare due fiale, anch’esse contenenti materiale chimico aggressivo (per il cui maneggio occorre seguire la stessa prassi Le Asg dei partecipanti. 14 usata per i fusti del primo piano) e tre schede simili alla precedente. Nei restanti tre piani, il “bottino” consiste in un disegno tecnico riguardante l’arma di distruzione di massa a cui stava lavorando l’Ade e tre ulteriori schede contenenti informazioni utili. Sopra, Vincenzo Tiziano Landolfi, organizzatore di “The Big One”, insieme ad Alessio Traversa, responsabile nazionale Gas. Anche in questo caso, occorre liberare l’ostaggio per poi scortarlo incolume fino all’HQ. Cluib partecipanti • Angry Bees, Teramo • Aquile Tonanti, Treviso • Assassin Wolf Sat, Ancona • Bad Boys Sac, Agno (Svizzera) • Black Hawks, Varese • Black Panthers, Pescara • Corvi, Fermo • Jackal, La Spezia • Lupi, Rovereto • M15 Sat, Morrovalle • Maco Asd, Torino • Out Cast, Torino • Pitbull Softair, Macerata • Rip, Ascoli Piceno • Ronin Softair, Jesi • Sciacalli, Fermo • Seals Team, Torino Info Gas: • Tel. 041 2621679 • E-mail: [email protected] • Sito web: www.softairnazionale.it