Segue - Promozione Salute

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SC Relazioni Esterne - Ufficio Stampa
Direttore Dott. Pier Carlo Sommo
Addetto Stampa Dott.ssa. Silvana Patrito
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Torino, 26 novembre 2013
COMUNICATO STAMPA
Le malattie infettive sono “globalizzate”: esperti nazionali e internazionali a confronto
IN ITALIA IL MEDICO DEL FUTURO E’ SPECIALISTA IN MEDICINA TROPICALE
Il Centro di Medicina dei Viaggi dell’Amedeo di Savoia organizza il Congresso nazionale SIMET 2013
Una nuova e particolare competenza oggi emerge come necessaria per gli operatori sanitari italiani: la
specializzazione in Medicina Tropicale, per ora appannaggio di solo poche decine di esperti in Italia.
Nel nostro Paese, crocevia di flussi migratori e viaggi intercontinentali, emergono o riemergono malattie
infettive specifiche di aree tropicali, che si impiantano anche in aree temperate, favorite da fenomeni
come i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale.
La medicina tropicale, un tempo trattazione di patologie correlate solo a una specifica area geografica,
oggi assume il significato di salute internazionale e viene intesa come un ponte che collega il nord e il
sud del mondo, un ponte su cui si muovono viaggiatori, immigrati, cooperanti, organizzazioni
internazionali, attività produttive, non solo in quanto veicoli e/o operatori di specifiche patologie, ma
come interessati da problematiche sanitarie complesse: l’accesso alla salute, l’accesso ai farmaci, la
sanità pubblica, il collegamento tra l’uomo, gli animali e l’ambiente.
Medicina tropicale, medicina delle migrazioni, medicina dei viaggi e sanità pubblica non sono più
discipline distinte: sono diversi aspetti di fenomeni socio-sanitari trasversali nel mondo, in cui
determinate malattie infettive risultano globalizzate a causa degli spostamenti e dei cambiamenti
climatici.
Di questi nuovi scenari si parlerà a Torino dal 28 al 30 novembre 2013 al Centro Congressi del Santo
Volto, nell’ambito del VII Congresso nazionale della SIMET (Società Italiana di Medicina Tropicale)
presieduto dal Dott. Guido Calleri, Responsabile del Centro di Medicina dei Viaggi ASL TO 2,
nell’ambito delle Malattie Infettive e Tropicali I, dirette dal Dott. Pietro Caramello presso l’Ospedale
Amedeo di Savoia.
La SIMET, leader nella promozione della ricerca sulla malaria e sulle altre malattie tropicali e leader
nella cooperazione sanitaria internazionale, aderente alla Federazione delle Società Europee di Medicina
Tropicale e Salute Internazionale (FESTMIH), con cadenza triennale, ma per la prima volta a Torino,
offre questo importante congresso nazionale, fondamentale momento di incontro e discussione sugli
argomenti di medicina tropicale tra i professionisti del settore, medici, veterinari, epidemiologi,
operatori di sanità pubblica e altre figure sanitarie, a livello sia nazionale sia internazionale.
“Il Convegno affronta i molteplici aspetti della salute ‘globale’ – spiega il Dott. Pietro Caramello,
Direttore di Malattie Infettive e Tropicali I dell’Amedeo di Savoia – è infatti questo il punto di arrivo di
una disciplina nata per lo studio delle malattie infettive tropicali. La medicina tropicale e delle
migrazioni è ormai la disciplina che studia le malattie infettive e non, connesse all’indigenza, al disagio
sociale, alle migrazioni, ai viaggi, riflettendo anche sugli aspetti non strettamente medici che
influiscono sulle malattie, come l’economia, la povertà, il clima, tutti elementi che rendono molte fasce
della popolazione più esposte e suscettibili alle malattie, con minori possibilità di accesso alle cure”.
“L’organizzazione del Congresso Nazionale della Società di Medicina Tropicale è per noi un onore –
precisa il Dott. Guido Calleri, Presidente del congresso e Responsabile del Centro di Medicina dei
Viaggi ASL TO 2 - e costituisce una tappa importante del percorso che abbiamo iniziato nella nostra
ASL da oltre quindici anni, con la creazione di un ambulatorio di Medicina dei Viaggi, di un sito
internet specialistico e con l’organizzazione delle numerose edizioni del Congresso Regionale di
Medicina dei Viaggi e delle Migrazioni. Oggi sono proprio i fenomeni migratori a costituire la vera
sfida in tema di controllo e cura delle malattie infettive, perché reintroducono patologie considerate
debellate, anche in relazione a condizioni di vita precarie e cattiva nutrizione, e portano in evidenza
malattie poco conosciute, o con presentazioni differenti rispetto a quelle tipiche e ben note della
popolazione autoctona. Al tempo stesso si evidenzia anche il fenomeno degli immigrati che, per la lunga
lontananza dal paese d’origine, perdono le protezioni immunitarie acquisite nel tempo verso patologie
più classiche come la malaria”.
“Inoltre nel nostro pianeta, a causa della continua accelerazione nella crescita della popolazione,
nello sviluppo industriale e a causa dell’incremento della produzione di scorie, rifiuti e gas-serra, si
stanno evidenziando mutazioni ambientali destinate a rendere il clima più caldo e la vita sempre più
difficile – conclude il Dott. Calleri – di qui la diffusione di patologie trasmissibili, precedentemente
limitate ai paesi tropicali, come Dengue o Chikungunya, l’aumento di patologie da calore in gruppi a
maggior rischio come anziani e bambini, le mutazioni ambientali come la desertificazione e gli eventi
estremi come inondazioni e uragani. Anche di questi fenomeni fanno le spese soprattutto i paesi del Sud
del mondo, pur essendone responsabili in parte minima. I rischi di questa evoluzione sono concreti ed è
necessario che l’economia, la politica e la cultura occidentale riconoscano l’urgenza di confrontarsi
con tali scenari”.
L’Italia per prima è interessata da malattie infettive che, rare nel recente passato, oggi emergono o
riemergono, e molte sono malattie di importazione, o addirittura “dimenticate” perché non comunicabili,
in quanto per lo più associate a condizioni di disagio sociale e povertà: con i movimenti demografici
degli ultimi dieci anni, nel nostro Paese ormai costantemente un 10% della popolazione risulta
proveniente da altri Paesi o da altri continenti e quasi sempre da aree ad alta endemia per le patologie
trasmissibili.
Proprio la ASL TO 2, non più di un anno fa, ha registrato un decesso per un raro caso di Morbo di
Chagas, causato dal Tripanosoma Cruzi, parassita tipico del Centro-Sudamerica, prevalentemente di
Bolivia e Brasile, e ha attivato tutte le procedure per la cura dei congiunti nel Paese di provenienza. E’
stata una tragedia che ha evidenziato come l’aumento dei flussi migratori debba richiamare l’attenzione
delle Autorità Sanitarie su malattie come questa, come la Cisticercosi, la Schistosomiasi, le infezioni da
Strongiloides, oppure da virus Sin Nombre, della famiglia degli Hantavirus, responsabile sempre lo
scorso anno del focolaio epidemico nel Parco di Yosemite in California, o da Virus West Nile che tanta
preoccupazione ha destato in Veneto solo due mesi fa, con alcuni casi di malattia grave, neuro-invasiva.
“Si tratta di malattie esotiche e della povertà, endemiche in molte aree di partenza dei flussi migratori
ma che ora devono essere monitorate anche in Italia, presso ospedali specializzati, con centri e
laboratori debitamente attrezzati – commenta il Direttore Generale ASL TO 2, Dott. Maurizio
Dall’Acqua – l’organizzazione a Torino di questo congresso è un grande riconoscimento per il Centro
affidato al Dott. Guido Calleri, un servizio di eccellenza della nostra ASL, di riferimento regionale per
la Medicina dei Viaggi, ed è un riconoscimento per tutto l’ospedale Amedeo di Savoia, di riferimento in
Piemonte per le malattie infettive, nonché il più attrezzato Presidio Ospedaliero in materia, dotato
dell’unico laboratorio di Microbiologia e Virologia in grado di effettuare, nella Regione Piemonte, test
molecolari e sierologici per patologie infettive di importazione”.
Nell’ambito del Convegno saranno trattati argomenti di salute globale, diritto di accesso alla salute,
salute del migrante, clinica ed epidemiologia delle malattie infettive e non-comunicabili, accesso alle
terapie, salute pubblica, cooperazione sanitaria internazionale, medicina dei viaggi, in un
approfondimento a 360°, finalizzato all’esigenza attuale di formazione in medicina tropicale per gli
operatori sanitari, e di gestione della salute in ambito politico-sanitario, in linea con i cambiamenti in
atto nella salute del terzo millennio.
Programma del congresso e scheda Centri specialistici ASL TO 2 allegati
Torino, 28-29-30 novembre 2013
Centro Congressi del Santo Volto
Via Borgaro 1
Dott.ssa Silvana Patrito
Ufficio Stampa ASL TO 22
Mobile 3683782031