Dall`hip hop al rap Al dj Frankie piace ogni forma d`arte

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Dall`hip hop al rap Al dj Frankie piace ogni forma d`arte
Spettacoli 47
L’ECO DI BERGAMO
MARTEDÌ 2 GIUGNO 2015
A Stezzano
in passerella
gli studenti
della «Silv»
Dall’hip hop al rap
Al dj Frankie piace
ogni forma d’arte
Concerto. Domani mattina sarà ospite di Teo Mangione
a «Colazione con Radio Alta». Venerdì invece si esibirà
agli spalti di San Michele (inizio alle 21, ingresso libero)
UGO BACCI
Il decano dei rapper
italiani torna in città con il
suo deejay set che parte dalla
golden age del rap e arriva alle sue canzoni: «Quelli che
benpensano» o «Pedala», dal
Sanremo
dell’altr’anno.
Frankie Hi-Nrg Mc il 5 giugno è agli spalti di San Michele, in Città Alta, nello spazio
denominato CB 2015, (inizio
alle 21; ingresso libero), il 3
giugno interviene al programma radio e video «Colazione con Radio Alta», ospite
di Teo Mangione. Al secolo
Francesco di Gesù, Frankie
quando si mette alla consolle
appartiene alla genia dei creatori di nuova originalità,
quando è dietro ad un microfono è il più sostanziale conoscitore dello stile irregolare
dell’hip hop che abbiamo in
Italia. È anche uno che viaggia molto sulle direttrici del
rap internazionale.
«Sono viaggi di rappresentanza», scherza lui. «È curioso come quest’anno mi capiti
di percorrere il filo della mia
musica. All’inizio dell’anno
sono stato in Africa, in Zambia, dove la popolazione appartiene alla grande famiglia
Zulu. La musica che faccio è
nata negli Stati Uniti, ma trae
le proprie origini giusto dalla
musica ritmica africana. Nella fattispecie, la Zulu Nation
è un’emanazione dell’hip hop
molto importante formata
dagli Africa Bambaataa degli
anni Ottanta. In un certo
senso quest’anno tocco le due
estremità, percorro tutto il
filo che sottende questa musica e questa cultura».
Da una parte le origini,
dall’altro capo la modernità
dello stile. «L’approdo, la modernizzazione che, alla fine, è
una maniera per poter tornare a quelle origini con mag-
1 Francesco
di Gesù
è un viaggiatore sulle
direttrici del rap
internazionale
1 A Bergamo
visiterà
l’Accademia
Carrara e la mostra
di Cory Arcangel
giore coscienza, maggiore
motivazione. Prova sia che
dall’Africa arrivano artisti
straordinari che portano
avanti le frontiere dell’hip
hop e della musica elettronica, chiudendo il cerchio».
In America Frankie HiNrg parteciperà al lancio di
una stazione radiofonica italo-americana: «Sì, vado in
rappresentanza di certa musica italiana».
I viaggi del resto servono
per andare a cercare suoni,
scrutare volti, seguire linee
di ritmo e di pensiero. Un bel
salto per chi una volta si è auto accusato di autarchia in un
disco di aperture: «Ero un
autarchico». «A star sempre
in un posto si vedono le cose
sempre dallo stesso punto di
vista, non hai un raffronto e
finisci per descrivere le cose
che tutti vedono. Diventa un
rituale, una messa cantata. È
importante trovare altri punti di vista, assaggiare altri sapori, anche per capire il gusto
diffuso».
In giro per il mondo il rap è
ancora legato ad una missione sociale o ha intrapreso altre strade? In Italia, a proposito di messa cantata, sembra
aver preso la via di un’omologazione stereotipata, appiattita su certi modelli e sul
principio egoico del rapper.
«C’è un po’ la sensazione che
si vada incontro alla richiesta
del pubblico, più che generarla. Da un po’ di tempo a
questa parte la dimensione
schiettamente sociale, che
una volta era fondamentale,
centrale nell’hip hop italiano, adesso sembra un po’ accantonata, a favore di elementi di routine, leggerezza.
Si vanno a prendere gli elementi più superficiali dell’hip hop: l’autoreferenzialità, in particolare. Una forma
che non mi è mai piaciuta
nell’hip hop americano e non
I settant’anni di Keith Jarrett
festeggiati con due nuovi album
Compleanno
Due nuovi album
della Ecm per festeggiare
i settant’anni
di Keith Jarrett
Settant’anni festeggiati a suon di album. Era l’otto
maggio del 1945 e ad Allentown,
nello stato di Pensylvannia, nasceva Keith Jarrett, pianista,
clavicembalista, compositore,
uno degli uomini che più hanno
contribuito a mutare il profilo
della musica nella seconda metà
del novecento, concorrendo da
protagonista a ridisegnare (o a
superare) i confini tra i generi
musicali.
Un talento musicale enorme,
ed un ego altrettanto smisurato,
che viene ora celebrato con due
album pubblicati dalla casa discografica tedesca Ecm - Editions of contemporary of music,
Keith Jarrett ha festeggiato i 70 anni con due nuovi album
che da sempre accompagna
l’opera di Jarrett.
«Creation» è album che documenta le celebrate solo performance pianistiche di Jarrett
e che raccoglie il meglio dei concerti tenuti l’anno scorso in Europa, Giappone e Canada (per la
precisione Toronto, Tokyo, Parigi e Roma). Una non trascurabile differenza rispetto a tanti altri album solistici, spesso docu-
menti di singoli concerti (The
Köln Concert, Paris Concert,
Vienna Concert, Rio, La Scala) o
frutto di ravvicinate sessioni di
concerto (Bremen-Lausanne,
Sun Bear Concerts, Testament).
È certo irrituale per lo stesso
Jarrett aver ammesso, a seguito
dell’ascolto dei materiali registrati che ha portato alla selezione delle nove tracce dell’album,
le ridondanze e gli indulgenti
Bozzetto di un’allieva della Silv
Moda
In passerella a «Le Due Torri»
di Stezzano le creazioni
degli allievi della scuola
«Silv» di Bergamo
Un’immagine d’archivio di Frankie Hi-Nrg Mc ANSA
mi piace neppure in versione
italica. D’altra parte al pubblico piace. Qualche volta
piace non star a pensare.
L’intrattenimento batte la
critica sociale».
In Africa la situazione
sembra sia un po’ diversa. «In
Zambia ho incontrato una
dozzina di bravi rapper che
hanno stili molto diversi tra
di loro, e sono accomunati da
un profondo spirito cattolico, perché là il cattolicesimo
è la religione principale. In
seno alle comunità missionarie si sono sviluppati centri
d’importanza culturale e sociale molto forti. Il tema di
Dio torna nelle canzoni anche con toni abbastanza aggressivi. Non lo definirei
christian rap, anche perché la
christian music non mi fa impazzire. Diciamo che è una risposta rap contemporanea e
moderna, basata sulla tradi-
abbandoni melodici che pure attraversano le sue performance.
L’altro disco è viceversa dedicato al Jarrett esecutore che nel
corso dei decenni ha offerto interpretazioni talvolta discutibili, ma mai banali, di capolavori
del repertorio colto. Questa volta, dando la luce a registrazioni
che risalgono al 1984 e 1985 in
Saarbrücken e Tokyo, Keith Jarrett si propone come esecutore
del Concerto per pianoforte
Op.I 38 di Samuel Barber e del
Concerto nr. 3 per pianoforte di
Béla Bartók. Due esecuzioni affidate l’una alla Radio Symphony Orchestra Saarbrücken
condotta da Dennis Russell Davies e l’altra alla dalla New Japan
Philharmonic Orchestra diretta
da Kazuyoshi Akiyama.
Documenti di un’intensa stagione di prove «classiche» che,
come lo stesso Jarrett ha dichiarato, lo hanno costretto in quegli
anni a mettere ai margini la propria attività di musicista jazz e di
creatore estemporaneo.
Due album esemplari e intriganti, testimonianze compiute
di uno dei grandi musicisti del
nostro tempo.
Renato Magni
zione del gospel».
Da esperto di Street Art,
componente fondante della
cultura hip hop, Francesco Di
Gesù è anche un appassionato di arte moderna e no. A
Bergamo visiterà l’Accademia Carrara e la mostra del
video artista Cory Arcangel.
«Definire Cory un video artista è fin riduttivo: è un artista
ultra contemporaneo, quasi
simultaneo. Mi incuriosisce
tantissimo, quanto la pinacoteca che avete riaperto da poco. Sono interessato all’arte
tutta, amo i Fiamminghi, il
Quattrocento e il Cinquecento italiani. Mi piace mettere il
naso nelle chiese, andare nei
musei. Gli unici che non riescono ad impressionarmi sono - conclude Frankie Hi-Nrg
Mc - gli Impressionisti: vuoi
mettere una pala del Cinquecento? Mi emoziona più di un
Dégas».
Appuntamento all’insegna della moda oggi a «Le Due
Torri» di Stezzano. Nella piazza
centrale del centro commerciale sfileranno in passerella le creazioni degli allievi della scuola
Silv di Bergamo. Un’opportunità per i giovani studenti di mettersi in mostra e far ammirare al
pubblico alcune loro creazioni.
Saranno otto le diverse performance artistiche in programma
a partire dalle 15 che vedranno
coinvolti, singolarmente e in
gruppo, gli studenti della scuola
Silv, i quali hanno disegnato e
creato personalmente tutti gli
abiti oggetto della sfilata. Ad indossare i capi saranno gli stessi
ragazzi della scuola cittadina di
design e moda. Ogni performance artistica sarà caratterizzata
da un tema, tra cui il Belpaese e il
Tricolore, collezione creata dall’insegnante di fashion design
della scuola Elena Maiocchi con
l’aiuto delle colleghe Anna Corsini e di Modello e Confezione
Cavallo Antonella. La sfilata vedrà la partecipazione speciale
dell’associazione artistica culturale Musica Dinamica (direttore Elisa Fumagalli, pianista Dario Natali, solista Radaelli Gloria). Organizzazione accompagnamento musicale a cura di Radio Number One.
www.bergamotv.it
canale 17
Martedì ore 20.00
Venerdì ore 14.20
Lunedì ore 17.00
canale 198
Mercoledì ore 19.15
Domenica ore 20.40
Amici
a 4 zampe
Il programma interamente dedicato
ai nostri amici cani.
Curno (Bg) presso Centro Comm. Zebra - www.iperzoo.it