1. Titolo del progetto e Comune in cui si realizza: “Insieme deve

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1. Titolo del progetto e Comune in cui si realizza: “Insieme deve
1. Titolo del progetto e Comune in cui si realizza:
“Insieme deve essere un piacere condiviso” - Comune di Venaria Reale
2.
Numero totale residenti nel Comune e numero bambini compresi nella fascia 0-6 anni (rif. dati forniti per il
progetto 2015/2016)
totale residenti al 1/1/2015 = n. 34290 di cui n. 1842 nella fascia 0-6; stranieri 4% della popolazione con netta
prevalenza di famiglie rumene.
3.
Soggetti del tavolo (numero e tipologia, tra istituzioni sanitarie, consorzi socio-sanitari, istituti scolastici, asili
nido pubblici o privati, associazioni non profit, cooperative sociali/culturali, gruppi di genitori: chi non c'è e si
vorrebbe coinvolgere?), modalità di lavoro (chi coordina? Partecipano sempre tutti alle riunioni o ci sono
piccoli gruppi di lavoro?) e andamento (segnalare se ci sono state defezioni e/o nuove entrate)
I soggetti partner del progetto sono stati sette: Comune di Venaria Reale (ufficio scuole) capofila, Servizio Asili Nido
Comunali dell’Azienda Speciale Multiservizi di Venaria Reale, Biblioteca Civica “T. Milone” (Fondazione Via Maestra) e
Corpo musicale “G. Verdi” di Venaria Reale, che hanno partecipato ai tavoli di lavoro per la progettazione, la
realizzazione e la gestione dell’intero progetto; Pro Loco Altessano -Venaria Reale che ha partecipato alla
progettazione e gestione di alcuni laboratori ; Istituti Comprensivi Venaria 1 e Venaria 2 che hanno partecipato ai
tavoli di lavori nella fase di progettazione. C.I.S.S.A., A.S.L., parrocchie ed altre associazioni del territorio sono
intervenuti ai primi incontri del tavolo di lavoro, ma non hanno aderito al progetto. La fase progettuale è stata
coordinata dal Comune mentre le fasi di preparazione e gestione dei laboratori sono state coordinate dalla
responsabile del Servizio Asili Nido. La parte amministrativa-contabile e di monitoraggio è stata gestita interamente
dal Comune.
4. Obiettivi principali del progetto
- Realizzare un progetto mirato con le famiglie che offra la possibilità di agire anche sul piano individuale; creare uno
spazio sia fisico che mentale, un punto di ritrovo per quelle mamme e quei papà che desiderano condividere con i
propri figli e con altre famiglie tempo ed emozioni. Un luogo di condivisione e confronto su dubbi, proposte, domande
sullo stare con i propri figli, ma anche un vero e proprio spazio in cui giocare creativamente con i propri bimbi.
- Rafforzare il legame tra genitori e figli e tra famiglie e famiglie, attraverso la fase ludico-didattica e culturale
sfruttando lo spazio gruppo.
- Far scoprire alla cittadinanza la presenza di una rete di condivisione dove attori attivi non sono solo gli esperti, ma è
soprattutto la famiglia.
5.
Destinatari principali del progetto (quali sono le famiglie bersaglio? Se si ha un'indicazione numerica,
inserirla)
Il progetto, articolato in sei laboratori, è stato destinato a n. 40 famiglie con bambini in età 0-6 (20 in fascia nido e 20
in fascia scuola infanzia) con precedenza alle famiglie venariesi. Ci sono state una ventina di iscrizioni in più rispetto ai
posti disponibili. Le famiglie provenivano da zone diverse di Venaria Reale e 6 erano non residenti; alcuni bimbi non
frequentavano nidi o materne; 3 famiglie avevano un genitore di origine straniera; età del bimbo più piccolo iscritto:
14 mesi. Nel gruppo 0-3 era presente un minore disabile.
L’evento finale è stato programmato all’aperto con partecipazione libera.
6.
Modalità e strumenti utilizzati per la promozione (canali utilizzati e perché, soggetti e competenze coinvolte
per l'ideazione e la realizzazione del piano di comunicazione e degli strumenti: il materiale è stato realizzato
all’interno del gruppo? Oppure è stato coinvolto un professionista a compenso? Oppure il materiale è
preparato da un volontario? )
Per la promozione del progetto sono stati distribuiti sul territorio (scuole pubbliche e private e sedi di associazioni ed
enti diversi) pieghevoli e manifesti che sono stati impostati dal tavolo di lavoro (seguendo il fac-simile della
Compagnia di San Paolo ) e stampati da una tipografia. Il progetto è stato pubblicizzato sul sito web del Comune.
Agli insegnanti delle scuole dell’infanzia e asili nido è stato chiesto di promuovere direttamente l’iniziativa ai
genitori.
7.
Descrizione molto sintetica delle azioni avviate nell'anno o in fase di avvio, evidenziando temi affrontati,
spazi utilizzati, i destinatari principali (solo bambini, solo adulti o bambini e adulti insieme), cadenza delle
attività, modalità di partecipazione (iscrizione o meno), modalità di gestione delle attività (condivisa da più
soggetti del tavolo o proposta da un solo soggetto?) e grado di partecipazione ottenuto (corrispondente a
quanto ipotizzato nel piano di monitoraggio? Di meno? Di più?)
La fase progettuale si è attuata nel periodo Gennaio/Ottobre 2015, quella di pubblicizzazione dell'iniziativa e di
preparazione dei laboratori nel periodo Ottobre 2015/Marzo 2016. Tra Febbraio e Marzo 2016 sono state raccolte le
iscrizioni ai laboratori. I laboratori si sono svolti nei mesi di Aprile e Maggio , presso il salone delle conferenze della
biblioteca civica, tutti di sabato con orario 9,30-12,30 (alternando settimanalmente bimbi nido e bimbi materna).
L’evento finale si è svolto di sabato pomeriggio con orario 15,30-18,30. Purtroppo a causa di un violento temporale
l’evento finale programmato in Piazza Annunziata è stato spostato in biblioteca e non si è potuto dare visibilità
all’attività; vi hanno comunque preso parte anche una decina di famiglie che non avevano partecipato ai laboratori.
I conduttori dei laboratori sono stati la pedagogista del servizio asili nido, il responsabile della biblioteca e un
maestro di musica della banda cittadina. Genitori e bimbi sono stati protagonisti attivi di tutte le attività proposte
che prevedevano canti, balli, giochi, attività manuali. A spezzare la mattinata c’era la pausa merenda per dare la
possibilità ai bimbi più piccoli di riposarsi ed ai genitori di conversare e conoscersi. Un rituale iniziale e una storia
raccontata e sceneggiata dai conduttori, con protagonisti tre bimbi di origini e culture diverse, hanno fatto da filo
conduttore dei laboratori. La partecipazione delle famiglie è stata costante e numericamente alta; lieve inflessione
al laboratorio di sabato 23 aprile causa ponte. La partecipazione dei papà è aumentata di volta in volta. I nonni
hanno preso parte solo all’evento finale. Per il piano di monitoraggio sono state distribuite le schede “carta d’identità
delle famiglie” “gradimento adulti” “gradimento bambini” e per ogni incontro è stata compilata la scheda “presenze”
e di “osservazione delle attività”.
8.
Breve valutazione sull’andamento del progetto, evidenziando:
2 punti di forza del progetto
2 punti di debolezza del progetto
Se il progetto è già a un sufficiente livello di realizzazione, quanto si sta ottenendo corrisponde a quello che
ci si aspettava inizialmente? Se possibile, segnalare 1 eventuale correzione che si ipotizza di apportare nel
nuovo progetto.
I tempi di realizzazione del progetto si sono dilatati e non si è riusciti a coinvolgere altri soggetti oltre a quelli che
avevano dato l’adesione fin dall’inizio. La parte amministrativa e di monitoraggio, in capo ad una sola persona, è
risultata più impegnativa del previsto e purtroppo non sono state rispettate le scadenze stabilite dalla Compagnia di
San Paolo. Le riunioni iniziali del tavolo di lavoro sono servite per conoscersi e per trovare un linguaggio comune.
Punti di forza: nel corso dello svolgimento dei laboratori si è visto aumentare il coinvolgimento dei bimbi e dei genitori;
c’è stata continuità nelle attività e coesione del gruppo delle famiglie; è stato creato un ambiente protetto per bimbi e
famiglie caratterizzato da un clima di fiducia e convivialità.
Punti di debolezza: difficoltà nel creare rete fra soggetti diversi e nel mantenerla coesa. Progetto riservato agli iscritti
ai laboratori; solo l’evento finale è stato ad accesso libero.
Quanto è stato realizzato corrispondeva a ciò che si ipotizzava; sicuramente per un nuovo progetto si dovrà
alimentare l’aspetto partecipativo di nuovi enti/associazioni per ampliare il tavolo di lavoro.