Multiple 3 - Fidal Lombardia

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Multiple 3 - Fidal Lombardia
MULTIPLE
LOMBARDIA
2010 N°3
COMUNICATI – CURIOSITA’- DOCUMENTI
DEL SETTORE PROVE MULTIPLE LOMBARDO
1
ANDANDO AVANTI
TROVERETE:
RADUNO ESTIVO PROVE MULTIPLE
pag. 3
CLASSIFICA
“GRAN PRIX DI PROVE MULTIPLE”
pag. 14
FINALE C.d.S. DI PROVE MULTIPLE
pag. 16
UNO SGUARDO ALLA CATEGORIA
CADETTI/E
pag. 18
CONTRIBUTO TECNICO:
pag. 19
“Allenamento della forza nei bambini e
nei giovani”
Di Renato Manno e Riccardo Di Giminiani
Per quanto scritto devo ringraziare: Giorgio Bruno (G.G.G.)
Federico Nettuno
Anna Radaelli
2
Raduno Estivo Ponte in Valtellina: Lunedì 12 luglio Venerdì 16 luglio
LUNEDI
POMERIGGIO
Arrivo e sistemazione;
presentazione del
raduno,
proposte di lavoro,
analisi delle cond.
fisiche
MARTEDI
MERCOLEDI
GIOVEDI
VENERDI
MATTINO
Ostacoli (tecnica del
pass.)
Lavoro di frequenza su
ostacoli a 4 m (anche
bassi)
Tecnica di salto in lungo
MATTINO
MATTINO
MATTINO
Potenziamento in
sabbia (piedi, caviglie..)
Riscaldamento per
lavoro aerobico
su ritmica 800/1000
Ostacoli: frequenza
Alto: tecnica della
rincorsa, salti da 6
appoggi per maschi
Peso: tecnica di lancio
da fermo e con
traslocazione per
femmine
Andature della marcia,
riscaldamento specifico
su 1000 m.
Policoncorrenza: maschi
POMERIGGIO
POMERIGGIO
POMERIGGIO
RIPOSO
Velocità: frequenza e
ampiezza della corsa
con listelli e fotocell.
PARTENZA
POMERIGGIO
Femmine: salto in alto,
poi peso.
Maschi: salto con l’asta;
esercizi introduttivi e
fondamentali del salto
Alto e giavellotto:
femmine
1° ALLENAMENTO
Andature della corsa
(dal facile al difficile)
Giavellotto (andature
generali e specifiche)
3
DETTAGLI:
Lunedì pomeriggio:
- Corsa nel parco
- Riscaldamento generico con andature della corsa
- Lavoro dei piedi (caviglie) con listelli a 1 m (dal facile al difficile)
Giavellotto:
Riscaldamento (andature per il giavellotto), movimenti di mobilità delle
spalle con palle leggere e giavellotto, andature su prato con attrezzo.
(vedi filmato).
Lanciare con passo impulso (maschi): consegne, arrivare inclinato, piede
davanti, al suolo, mano lanciante lontano dietro + orientamento dei piedi +
avanzato del bacino e della spalla.
Femmine: lavoro di stabilizzazione per una posizione corretta di lancio
utilizzando funicelle ed elastici.
Per tutti: lavoro allontanamento piede anteriore / mano lanciante (messa
in tensione delle spalle) su listelli.
Martedì mattino:
Riscaldamento guidato con esercitazioni con la funicella (dal facile al
difficile).
Mobilità generale e specifica per busto e bacino (a terra, a muro, slanci).
Ostacoli (uomini 17 piedi, circa 4.30, hs 84; donne 15 piedi, circa 3.80, hs
76 cm): passaggi 1°/2° gamba camminando, a passo saltellato, a skip, passo
e stacco, di corsa laterali e centrali (ricerca ossessiva della solidità
dell’appoggio, in uscita dall’ostacolo, piede sotto il bacino e un attacco alto
a ginocchio piegato).
Con il lavoro di passaggio centrale a distanza di 4 m si privilegia il lavoro
di rapidità (vale quanto detto sopra).
Ostacoli (uomini circa 9 m; donne circa 8 m): passaggio centrale rapido
con 5 passi.
Ostacoli over (uomini circa 9 m; donne circa 8 m): passo saltellato.
Ostacoli over (uomini circa 9 m; donne circa 8 m): 3 passi e stacco
Martedì pomeriggio:
Riscaldamento con corsa e andature su percorso triangolare di circa 20 m
per lato (vedi filmato).
Salto in alto poi lancio del peso per le ragazze.
Riscaldamento alto: individuale, poi su tappeto (acrobatica, salti frontali,
salti a forbice).
Salto in alto, andature, in cerchio, corsa in cerchio senza ostacoli (dal
pinocchio alla corsa balzata, appoggio dei piedi a piatto e in rullata
dall’alto verso il basso, da avanti verso dietro cercando di avanzare su una
sola linea).
Salti da azione di corsa in curva, variazione del Ø e della velocità.
Intenzione: mantenere l'inclinazione laterale, passare allo stacco sul
piede di appoggio e cercare di ricadere lontano.
Salti da 4 appoggi, con listelli.
5
Riscaldamento peso: posizione di profilo, bacino al di sopra del piede
posteriore, sentire il movimento e partire dal basso per lanciare.
Lanci da fermo
Maschi, salto con l’asta:
- Presentazione della specialità
- Andature con asta inclinata (apprendimento della postura corretta)
- Salti in sabbia: da un rialzo con 1 e 2 appoggi; con 1, 2, 3 appoggi e asta
già presentata sopra il capo; con 4 appoggi e presentazione dell’asta sul
secondo appoggio; con 6 appoggi e presentazione dell’asta sul quarto
appoggio
- Salti in pedana: con 6 appoggi e presentazione sul quarto appoggio;
introduzione al valicamento; simulazione di gara con 6 appoggi ed asta
rigida (migliore misura 3 m).
Mercoledì mattino
Esercitazioni di potenziamento piedi e caviglie in sabbia:
Propriocettività in sabbia
- Da fermo su una sola gamba, modificando la posizione delle braccia
anche ad occhi chiusi
- Saltelli a un solo piede con arresto e tenuta dell’equilibrio
- Saltelli da destro a sinistra frontali e laterali, tenuta ginocchio
libero alto in equilibrio
- Skip frontali e laterali con arresto e tenuta dell’equilibrio
Tutte queste esercitazioni si possono eseguire nelle tre direzioni: avanti,
di lato, indietro.
Mobilità e potenziamento piedi e caviglie:
- Rullata in sabbia aumentando sempre più il ritmo per arrivare a una
rullata sbloccata e salita del tallone
- Andature della marcia in sabbia
- Camminata sulle punte e sui talloni
- Passo spinta, camminando, aumentando sempre più il ritmo
dell’esercizio, con appoggio piedi a piatto
- Tergicristallo a due piedi
6
- Camminata trascinando i piedi e scavando solchi nella sabbia con
adduzione del piede in uscita.
- Saltelli frontali in rullata (alti/bassi, 1 piede, piedi pari)
- Saltelli piedi pari chiuso/aperto avanti/indietro
Potenza aerobica:
Ragazze: 1x (200+400) rec.1’/5’ 1x (300+300) rec. 1’ ritmo a 2’30”/800.
Maschi: 1x (100+200+500) rec.1’/5’ 1x (400+300+100) rec.1’ rit.3’/1000.
Tempi indicativi 17”5/18”5 per 100 metri.
MAZZINI
COMI
GUERRINI
GEREVINI
BRUNO
FUSARO
BOERCHI
RAMAGLIA
DI PRIMA
GHIRARDELLI
DELL’ACQUA
SCHEMBRI
PETAZZI
PINZIN
200
37”50
37”50
37”50
37”50
38”40
38”40
38”40
100
17”50
17”50
17”50
17”50
17”50
17”50
17”50
400
1’16”00
1’16”00
1’16”00
1’16”00
1’17”50
--1’17”50
200
34”05
34”05
34”05
35”00
35”50
36”20
36”20
500
1’24”70
1’24”20
1’25”30
1’25”50
1’26”20
1’31”50
1’29”90
300
55”00
55”00
55”00
--58”00
--58”00
400
1’06”01
1’07”50
1’08”09
1’14”20
1’15”70
1’20”60
1’20”60
300
57”00
57”00
57”00
--59”00
--59”00
300
51”20
--53”10
54”10
59”80
1’05”50
1’05”60
100
12”60
--14”20
14”20
14”20
14”20
14”20
Mercoledì pomeriggio libero
Giovedì mattino
Riscaldamento generale con funicelle.
Ostacoli: riscaldamento individuale, mobilità a muro.
Esercitazioni su ostacoli: passaggi laterali di prima e seconda gamba con
hs vicini (1 m), centrali con le stesse caratteristiche. Passaggi centrali con
un passo (3,5 m tra gli hs). Rapidità: 6hs a 7,00/7,60 m partenza a 10/11
m, passaggio centrale e rilevamento del tempo.
7
COMI
COMI
PETAZZI
PETAZZI
BOERCHI
BOERCHI
DI PRIMA
DI PRIMA
GUERRINI
GUERRINI
SCHEMBRI
SCHEMBRI
FUSARO
MAZZINI
MAZZINI
BRUNO
GHIRARDELLI
RAMAGLIA
RAMAGLIA
DELL’ACQUA
DELL’ACQUA
I hs
2.21
2.27
2.30
2.14
2.21
2.14
2.21
2.14
2.30
2.21
2.05
2.08
2.14
2.08
2.08
2.34
2.02
2.11
1.99
2.05
2.02
II hs
3.49
3.49
3.43
3.30
3.46
3.40
3.43
3.40
3.62
3.49
3.27
3.34
3.43
3.24
3.24
3.43
3.14
3.24
3.11
3.27
3.24
III hs
4.65
4.58
4.52
4.43
4.55
4.58
4.58
4.55
4.84
4.65
4.40
4.49
4.65
4.30
4.30
4.68
4.27
4.30
4.27
4.40
4.34
IV hs
5.68
5.74
5.65
5.58
5.65
5.74
5.74
5.78
6.08
5.84
5.55
5.65
5.81
5.34
5.40
5.81
5.37
5.55
5.43
5.62
5.49
V hs
6.90
6.87
6.84
6.65
6.84
6.90
6.96
6.93
7.30
7.02
6.74
6.78
6.99
6.37
6.37
6.99
6.52
6.68
6.55
6.81
6.65
VI hs
8.11
8.02
7.90
7.81
8.05
8.08
8.14
8.11
8.52
8.34
7.93
7.96
8.21
7.43
7.46
8.14
--7.81
7.71
7.78
7.84
Per i maschi, salto in alto:
salti dorsali da fermo da piano rialzato, salti in sforbiciata, corsa in
cerchio, tecnica d’impostazione dello stacco con rincorse da 4 appoggi con
un hop successivo (stacco di sx: dx, sx, sx, dx-sx).
Per le ragazze, getto del peso:
esercizi per la sensibilizzazione dell’arto dx: camminata in accosciata
indietro e successivo lancio, saltelli sull’arto dx e successivo lancio senza
appoggiare il sx, idem ma appoggiando il sx, lanci da fermo, lanci con
traslocazione partendo con il sx avanti, lanci con traslocazione normale.
8
altezza
DELL’ACQUA
PETAZZI
DI PRIMA
SCHEMBRI
RAMAGLIA
GHIRARDELLI
BOERCHI
FUSARO
COMI
BRUNO
MAZZINI
GEREVINI
GUERRINI
1.85
1.86
1.84
1.80
1.78
1.82
1.64.5
1.67
1.68.5
1.67
1.78
1.68
1.79
57
56
Schembri
53
45
Petazzi
49
Dell'acqua
47
Gerevini
2.45
60 – 24,50%
2.46.5 60.5 – 24,54%
2.42
58 – 23,96%
2.45
65 – 26,56%
2.41
63 – 26,14%
2.47
65 – 26,31%
2.19 55.5 – 25,34%
2.22
55 – 24,77%
2.16
47.5 – 21,99%
215.5 48.5 – 22,50%
2.32
54 – 23,27%
2.15
47 – 21,86%
2.20
41 - 18,63%
182
Maschi:
178
65
180
58
Salto da fermo e
con aiuto braccia
184
60,5
186
60
41
34
47
40
Mazzini
4654
Bruno
48,5
43
Comi
47,5
41,5
Fusaro
4755
Boerchi
47 – 20,26%
49 – 20,85%
45 – 19,65%
53 – 22,74%
56 – 23,93%
57 – 23,85%
44.5 – 21,39%
47 – 22,96%
41.5 – 19,76%
43 – 20, 47%
46 – 20,53%
40 – 19,23%
34 – 15,96%
63
Ramaglia
Guerrini
2.32
2.35
2.29
2.33
2.34
2.39
2.08
2.14
2.10
2.10
2.24
2.08
2.13
salto da f. con b.
65
Ghirardelli
Di Prima
salto da fermo
55,5
44,5
185
169
168
Femmine:
178
167
168
167
164
9
Giovedì pomeriggio
Velocità: riscaldamento individuale, andature generali e specifiche della
corsa (dal passo saltellato alla corsa balzata).
Ritmica della corsa con fotocellule e listelli; 20 + 30.
Fotocellule poste dopo 20 m di corsa per un successivo lanciato di 20/30
m, al m 21 si dispone il primo listello per un intercalare di m 2.25 fino
all’arrivo. Dopo ogni ripetuta, si accorcia la distanza tra i listelli fino ad
arrivare a una distanza che evidenzi la massima frequenza della corsa
(2.25/2.15/2.05/1.95/1,85/1,75/1.65…).
2.25
2.15
2.05
DELL’ACQUA
PETAZZI
DI PRIMA
SCHEMBRI
RAMAGLIA
GHIRARDELLI
BOERCHI
FUSARO
COMI
BRUNO
MAZZINI
GEREVINI
GUERRINI
12.5p-2”81-3”62-6”43
13.75p-2”74-3”44-6”18
13p-3”05-3”76-6”81
15.5p-2”93-3”62-6”55
13.75p-2”81-3”33-6”14
13.5p-2”93-3”56-6”49
13.75-3”14-4”20-7”34
14p-2”81-3”71-6”52
13.75p-3”14-4”10-7”24
14p-3”24-4”13-7”37
14p-3”27-3”84-7”11
14p-3”14-3”91-7”05
13.75p-3”21-4”25-7”46
14.25p-2”90-3”50-6”40
13-p-2”71-3”47-6”18
14.25p-3”05-3”82-6”87
14p-2”87-3”59-6”46
13.5p-2”81-3”27-6”08
13.75p-2”90-3”50-6”40
14.25p-3”11-3”91-7”02
15.5p-2”81-3”74-6”55
15-p-3”16-4”06-7”24
13.5p-3”08-3”94-7”02
14p-3”18-3”72-6”90
15.5p-3”34-3”87-7”21
14.5p-3”34-4”15-7”49
14.75p-2”90-3”50-6”40
14.5p-2”87-3”56-6”43
14.5p-3”11-3”76-6”87
14p-2”87-3”56-6”43
15-p-2”87-3”31-6”18
14+p-2”87-3”53-6”40
14.75p-3”05-3”94-6”99
16!p-2”81-3”81-6”62
16p-3”14-4”07-7”21
14.5p-3”11-3”85-6”96
14.75-3”11-3”63-6”74
15p-3”34-3”93-7”27
15p.-3”34-4”15-7”49
GEREVINI
GUERRINI
15.25p-3”24-3”94-7”18
15p-3”21-4”22-7”43
16-p-3”24-4”00-7”24
16-p-3”18-4”25-7”43
16.5p-3”27-4”10-7”37
17-p-3”21-4”44-7”65
1.95
DELL’ACQUA
PETAZZI
DI PRIMA
SCHEMBRI
RAMAGLIA
GHIRARDELLI
BOERCHI
FUSARO
COMI
BRUNO
MAZZINI
15.25p-2”93-3”56-6”49
14.25p-2”81-3”49-6”30
15p-3”08-3”88-6”96
14.25p-2”99-3”66-6”65
15p-2”87-3”40-6”27
14p-2”90-3”50-6”40
15.5p-3”11-3”88-6”99
--15.5p-3”21-3”84-7”05
15.5p-3”18-3”93-7”11
15.5p-3”08-3”79-6”87
1.85
16-p-3”08-3”73-6”81
16.25p-2”84-3”62-6”46
15.75p-2”99-4”00-6”99
16-p-2”81-3”71-6”52
16-p-2”90-3”31-6”21
14.5p-2”84-3”76-6”40
15.75p-3”02-3”82-6”84
--16-p-3”14-4”00-7”14
16-p-3”08-3”88-6”96
16-p-3”08-3”73-6”81
1.75
15.5p-2”99-3”79-6”78
17p-2”87-3”71-6”58
15.5p-3”08-4”06-7”14
17p-3”02-3”82-6”84
17.25p-2”81-3”40-6”21
15p-2”81-3”59-6”40
16.75-3”02-4”09-7”11
17.25p-2”84-3”84-6”68
16.75p-3”18-3”96”-7”14
16.5p-3”08-3”94-7”02
16.75p-2”99-3”72-6”71
10
Venerdì mattina
Riscaldamento con andature della marcia guidato dal Responsabile tecnico
della Marcia Pietro Pastorini; alcuni allunghi. 4 minuti di corsa in
progressione controllando la distanza percorsa.
GEREVINI
GUERINI
MAZZINI
FUSARO
BOERCHI
BRUNO
1030 m
1010 m
930 m
930 m
930 m
930 m
RAMAGLIA
DELL’ACQUA
GHIRARDELLI
DI PRIMA
SCHEMBRI
PETAZZI
1300 m
1250 m
1220 m
1185 m
1160 m
1130 m
POLICONCORRENZA
l. frontale
RAMAGLIA
GHIRARDELLI
PETAZZI
DI PRIMA
DELL’ACQUA
SCHEMBRI
2 kg
20.45
16.71
19.37
16.20
17.02
15.17
3 kg
16.96
13.00
15.32
12.30
13.71
13.23
4 kg
14.24
11.79
14.40
12.12
12.20
11.32
5 kg
12.52
11.80
11.73
11.00
10.82
10.08
6 kg
11.27
9.40
10.51
9.87
9.44
9.10
l. dorsale
RAMAGLIA
GHIRARDELLI
PETAZZI
DI PRIMA
DELL’ACQUA
SCHEMBRI
2 kg
20.21
19.89
21.07
16.37
16.78
17.97
3 kg
17.42
14.49
15.75
12.20
14.09
13.49
4 kg
15.13
12.81
13.39
12.30
11.40
11.43
5 kg
13.37
10.70
11.29
10.45
9.90
10.24
6 kg
12.04
10.10
8.69
5.66
10.02
8.75
11
Lancio dor s ale
A ndrea
A lessio
25
20
15
10
5
1
2
3
4
5
6
7
Grafico lancio dorsale di Ramaglia Andrea e Schembri Alessio
Femmine: acrobatica sul materassone, andature in cerchio, salti in
sforbiciata. Controllo rincorsa e salti da rincorsa completa.
Giavellotto: riscaldamento con lanci continui su prati frontali e sfilati; in
pedana: esercitazioni per il passo impulso e lanci da 4-6 appoggi.
Erano presenti al raduno: Boerchi Giulia, Bruno Malica, Comi Francesca,
Dell’acqua Luca, Di Prima Matteo, Fusaro Alessandra, Gerevini Sveva,
Ghirardelli Nicola, Guerrini Sofia, Mazzini Eva, Petazzi Andrea, Ramaglia
Andrea, Schembri Alessio.
12
Settore prove multiple tecnici presenti: Graziano Camellini
Federico Nettuno
Anna Radaelli
13
GRAND PRIX LOMBARDIA
DI PROVE MULTIPLE 2010
Categoria ALLIEVE
Piaz
1
Atleta
MAZZINI
EVA
An
93
2
CANALI
CHIARA
94
3
COMI
FRANCESCA
94
Società
ATL.LECCO-COLOMBO
COSTRUZ.
ATL.LECCO-COLOMBO
COSTRUZ.
ATL.LECCO-COLOMBO
COSTRUZ.
10.4.10
Besana
Brianza
punti
1750
19.5.10
Saronno
05/06.6.10
Lecco
05.9.10
Lodi
Totale
Punti
punti
punti
3982
punti
2144
7876
1334
1280
3144
1634
7392
3497
1831
6972
1644
Categoria ALLIEVI
Piaz
Atleta
10.4.10
19.5.10
05/06.6.10
05.9.10
Totale
Besana
Brianza
punti
Saronno
Lecco
Lodi
Punti
punti
punti
punti
An
Società
P.P. BUSTESE ATL.
MONDO
N.ATL. FANFULLA
LODIGIANI
ATL.CENTO TORRI
PAVIA
ATL. CAIRATESE
2146
2449
4834
2087
2149
4348
2087
2180
4243
2158
4399
1728
8285
ATL.LECCOCOLOMBO COSTRUZ.
ATL. CAIRATESE
1350
4406
1320
7076
1839
3347
1438
6624
ATL.LECCOCOLOMBO COSTRUZ.
1628
1612
3078
1
RAMAGLIA
ANDREA
94
2
BAGNOLO
UMBERTO
94
3
SINIGAGLIA
FEDERICO
94
4
MILANI
MASSIMILIANO
93
5
VALLI
CORRADO
93
6
PALADINO
BORIS
93
7
BARONE
NATAN
94
9429
2169
8666
8510
6318
Categoria JUNIORES FEMMINILE
Nessuna vincitrice - nessuna atleta ha conseguito
il punteggio da Regolamento
14
Categoria JUNIORES MASCHILI
Nessun vincitore - nessun atleta ha conseguito
il punteggio da Regolamento
Categoria PROMESSE/SENIORES FEMMINILI
Nessuna vincitrice - nessuna atleta ha conseguito
il punteggio da Regolamento
Categoria PROMESSE/SENIORES MASCHILI
Piaz
Atleta
An
Società
ATL. CENTO TORRI
PAVIA
ATL. LECCO
COLOMBO COSTRZ:
N.ATL. FANFULLA
LODIGIANA
N.ATL. FANFULLA
LODIGIANA
GINN.MONZESE
FORTI E LIBERI
1
RIBOLZI
MARCO
89
2
CAIROLI
SIMONE
90
3
SIMIONATO
GIANLUCA
90
4
SANFRATELLO
IVAN
79
5
GUMIERATO
MAURO
83
10.4.10
24/25.4.10
19.5.10
05.9.10
Totale
Besana
Brianza
punti
Chiari
Saronno
Lodi
Punti
punti
punti
punti
2541
6391
2754
2683
6237
2634
2433
11554
2534
6270
2056
2409
11213
2441
5789
2312
10542
1982
5319
2095
9550
2136
11686
Regolamento Gran Prix (estratto)
Classifica Individuale Finale del Grand Prix
Per essere classificati nel Grand Prix di Prove Multiple è
necessario conseguire un punteggio ottenuto sommando 2
prove del Grand Prix più il Campionato Regionale Individuale
15
Una bella analisi fatta da Federico Nettuno sulla finale dei C.d.S. di Società
di prove multiple svoltasi a Novara nel Settembre scorso.
FINALE DI SOCIETA’ – NOVARA 2010
L’ultimo atto della stagione, per gli specialisti delle prove multiple è, come accade
da parecchi anni, rappresentato dalla finale dei CDS di prove multiple.
Quest’anno è toccato alla FIDAL PIEMONTE organizzare la manifestazione e la
scelta è caduta su Novara, città “amica” del settore. Anche se il manto della pista,
a giudizio degli atleti, non era in ottime condizioni, gli organizzatori hanno
allestito la manifestazione in modo egregio e questo ha consentito, grazie anche a
due bellissime giornate dal punto di vista atmosferico, il raggiungimento di buone
prestazioni.
Partiamo dalle categorie giovanili, dove nella categoria allievi è continuato il
duello tra Alessandro Grande (Riccardi) e Alessandro Rigamonti (Atl. Lecco);
duello iniziato fin dai campionati italiani indoor di fine gennaio, passato dai
campionati italiani individuali di Biella e
concluso qui a Novara con la vittoria di
Grande con un punteggio ancora una
volta superiore ai 5000 punti (5189
punti). Da questi due ragazzi, il settore
multiple lombardo si aspetta ottimi
risultati già a partire dal prossimo anno
con il loro esordio nella categoria juniores.
A livello di squadre è stato un podio tutto
Lombardo con l’Atletica Lecco al primo
posto seguita dalla Riccardi di Milano e la
piacevolissima sorpresa della Pro Patria
Bustese al terzo posto.
Nella categoria Allieve il regolamento che prevede la classifica finale basata su
due soli punteggi, ha di certo favorito la compagine di Salerno che schierava la
fortissima Daria Derkach, la quale è riuscita
a rifilare alla seconda la bellezza di 900 punti
circa. Dunque dopo il primo posto dell’Atl.
Vis Nova di Salerno, per quanto riguarda le
squadre lombarde troviamo l’Atl. Lecco al
quarto posto, l’Atl. Varese al quinto e l’Atl.
Cairatese al sesto. Pertanto anche tra le
ragazze ben 3 squadre di ottimo livello
presenti nella finale. A livello individuale
troviamo Alessandra Fusaro (Varese) al
settimo posto con 3852 punti seguita da Eva
Mazzini (Lecco) con 3819 punti.
L’atletica lombarda dunque è stata protagonista a livello giovanile con tante
squadre di ottimo livello e con delle buonissime individualità su cui poter contare
per il raggiungimento di risultati di valore anche nelle successive categorie.
16
Anche nel settore assoluto la Lombardia non è certo rimasta a guardare ma anzi
si è dimostrata ancora una volta la regione più rappresentata.
Per quanto riguarda i maschi l’Atl. Cento Torri Pavia si è classificata al secondo
posto, la Forti e Liberi di Monza al quarto e la Fanfulla di Lodi al quinto posto.
Dopo tanti anni di dominio da parte dei Carabinieri il titolo assoluto è andato
meritatamente al S.V. Lana Raika, società non militare, che da anni porta avanti
con successo il discorso delle prove multiple in Italia. A livello individuale la
vittoria è andata al lombardo Mottadelli Paolo (Pavia) con l’ottimo score finale di
7058 punti seguito dai due portacolori del Lana, cioè Lanthaler con 6859 punti e
Gallizio 6701 punti. Nelle prime posizioni troviamo anche i Lombardi Combi (Forti
e Liberi Monza con 6606 punti), Ribolzi (Cento Totti Pavia con 6498 punti) e
Simionato (Fanfulla Lodi con 6418 punti).
Tra le donne successo delle Fiamme Azzurre in cui milita la lombarda Elisa
Bettini, e ottimo terzo posto per l’Atl. Varese seguite dall’Atl. Lecco.
A livello individuale il successo è andato a Elisa Trevisan (Fiamme Azzurre) con
5332 punti seguita da Laura Rendina (GS Valsugana Trentino) con 5283 punti e
terza la lombarda Elisa Bettini (Fiamme Azzurre) con 5221 punti. La prima delle
lombarde militanti in una società civile è stata la juniores Sara Bianchi Bazzi
dell’atletica Lecco, che si divide con successo tra salto in lungo e prove multiple,
settima con 4553 punti.
Per quanto riguarda il movimento lombardo delle prove multiple è da sottolineare
ancora una volta la massiccia presenza nelle varie finali:
- Atletica Varese: squadra allieve e assoluto femminile
- Atletica Lecco: squadra allieve, allievi e assoluto femminile
- Pro Patria Bustese: squadra allievi
- Atletica Cairatese: squadra allieve
- Atletica Fanfulla Lodi: squadra assoluta maschile
- Atletica Cento Torri Pavia: squadra assoluta maschile
- Forti e Liberi Monza: squadra assoluta maschile
- Atletica Riccardi Milano: squadra allievi
Presenza non solo numerica ma anche di alto livello qualitativo visti gli
innumerevoli podi conquistati sia a livello di squadra che individuale.
Questi risultati non sono casuali, ma sono frutto sia di una tradizione lombarda
nelle prove multiple sia di una particolare attenzione del settore tecnico Fidal
Lombardia verso la specialità e questo è testimoniato dai numerosi raduni
riservati alle categorie cadetti/e e allievi/e e dalla nuova manifestazione “gran
prix di prove multiple” attuata in questa stagione che ha riscosso un notevole
successo dagli atleti multipli ma non solo.
Dal campo di Novara si è dunque conclusa la lunga stagione delle prove multiple
e adesso non resta che ritornare ad allenarsi per iniziare il nuovo anno
mantenendo sempre quell’entusiasmo che contraddistingue la grande famiglia dei
multiplisti.
Federico Nettuno
17
LE PROVE MULTIPLE A CLES:
UNO SGUARDO ALLA CATEGORIA CADETTI/E
Quando la delegazione Lombarda è
arrivata a Cles, quest’anno più ancora
degli anni precedenti, ha dato
dimostrazione di quale sia il movimento
sportivo giovanile Lombardo. Non che ve
ne fosse bisogno, ma ancora una volta
una vittoria l’aveva già ottenuta nei
confronti delle altre delegazioni e gli
oltre cento atleti iscritti ne erano la
conferma. A quel punto era necessario
attuare il piano “B”. Per confermare non
solo la bontà del movimento regionale ma per valutarne anche la qualità
occorreva provare a vincere. Così è stato, ma non è stata una passeggiata, gli
amici del Veneto hanno sempre ribattuto punto su punto, gara dopo gara, e il
punteggio finale ne è la dimostrazione: Lombardia 558, Veneto 550,5. (Medagliere
Veneto:10 ori 4 argento 2 bronzo. Lombardia: 5 ori 10 argento 8 bronzi)
Tra le vittorie e quindi i pieni punteggi alla classifica finale, il Veneto ha portato
sul gradino più alto del podio i due atleti delle prove multiple, Federica Gaspari
che ha preso la funivia per la cima del podio con 4036 punti e subito dopo la
stessa strada è stata percorsa da Alessandro Cecchin splendido primo con 3733
punti.
I nostri atleti/e, i nostri splendidi atletini, hanno trovato il podio occupato, ma
dopo una prova ad inseguimento durata due giorni (così si potrebbe definire una
gara, partita con il piede sbagliato), Simone Fassina è riuscito a risalire fino al
secondo posto spinto non solo dalla necessità di recuperare i punti lasciati sulla
pista ma, da due dei suoi sei compagni di squadra che lo incalzavano a pochi
punti di distanza. Il quarto posto per Andrea Petazzi ed il quinto posto per Luca
Dell’acqua hanno completato il podio che anche in questa gara ha visto
protagonisti i ragazzi Lombardi.
Nella gara delle cadette la nostra
portacolori è incappata in una giornata
negativa: Giada Ferrari è rimasta
lontana dal proprio punteggio totale e
Giulia Sportoletti che, pur non
trovandosi in ottime condizioni fisiche
(non ha partecipato al Campionato
Regionale per la stessa ragione), ha
provato ad insidiare le più forti, le quali
non ne hanno voluto sapere. Per lei
quindi un quinto posto che fa un po’ a
pugni con il suo personale ma che permetterà a lei, come a propri compagni di
viaggio, il prossimo anno di affrontare da protagonisti questa splendida Gara.
18
Il Punto Tecnico di questo Notiziario è
un’analisi a 360° sul lavoro di Forza per i
giovani Sviluppato da Renato Manno
e Riccardo di Giminiani e apparso su
Atletica Studi nel 2003
ALLENAMENTO DELLA FORZA
NEI BAMBINI E NEI GIOVANI
Appunti da atletica studi 3/4 2003 – Renato Manno e Riccardo Di Giminiani
La Forza esplosiva e la Forza massima aumentano notevolmente a 13/14
anni (fase prepuberale) nei maschi e più lentamente nelle femmine in base
alla differente produzione di ormoni gonoidei (testosterone nei maschi ed
estrogeni nelle femmine). Da tenere in considerazione non è solo la
maturazione endocrina ma anche quella neurologica.
Allenabilità nella Forza giovanile
Vari studi affermano che programmi d’allenamento con sovraccarichi per
12 settimane producono incremento della Forza, della flessibilità ed hanno
un bassissimo rischio d’infortuni. Ma è sempre bene tener presente che
l’incremento di Forza è dovuto anche al
- miglioramento della coordinazione
- aumento dell’attivazione delle UM
Programma di Forza giovanile
Secondo Kraemer e Fleck 1993.
Età (anni)
8-12
12-14
14-16
Attività
Salti e lanci
F esplosiva
F max
progressivamente
Miglioramento
Coordinazione
Testosterone
19
Metodi
- resistenza elevata
- resistenza medio bassa a esaurimento
- resistenza varia alla massima velocità
Mezzi di allenamento per una multilateralità generale e allenamento
specifico.
- varie posizioni e movimenti dosando l’intensità
- vari tipi di sovraccarico
- uso della Forza di gravità e della Forza d’inerzia
esempio:
- sprint sul piano ed in salita
- policoncorrenza a due braccia
- policoncorrenza a un braccio
- es. di corsa e di balzo
- es. di corsa prolungata (moderato accumulo di lattato)
- es. con sovraccarico pari a una percentuale del 40/60% PC come
esempio dei 14-16enni.
- tecniche
Valutazione della F
- capacità di salto: con l’ergojump di Bosco misura della potenza in
watt (CMJ e SJ)
- Sargent test: da 1/2 squat toccare in alto
- Abalakov test: da 1/2 squat con rotella metrica
- Salto in lungo da fermo
- Lancio dorsale pallone (peso) 3 kg.
20
Analisi dell’articolo: (a cura di Graziano Camellini)
L’allenamento della forza nei giovani è uno dei temi centrali dell’attività
fisica giovanile. Per molti anni, l’uso di resistenze nel processo di
allenamento di prepuberi e adolescenti atte a incrementare la forza, è
stato altamente controverso. Ragazzi di entrambi i sessi erano dissuasi
dall’utilizzare pesi liberi per timore che questi potessero provocare danni
all’apparato locomotore e interrompere prematuramente il processo di
crescita. Inoltre molti scienziati specularono che l’allenamento di forza
avrebbe prodotto scarsi effetti nei muscoli dei prepuberi maschi poiché il
livello circolante di androgeni era ancora molto basso.
.. Comunque, diversi studi sull’allenamento della forza sono stati condotti
nei prepuberi e negli adolescenti. Da questi studi, Kraemer e Fleck hanno
dedotto che il rischio d’infortuni è molto basso. Infatti, l’allenamento di
forza dovrebbe contribuire a prevenire il rischio d’infortuni, ad esempio,
potenziando i muscoli che attraversano le articolazioni rendendole stabili.
Tuttavia un approccio conservativo è raccomandato nella prescrizione
degli esercizi di forza per i ragazzi, particolarmente per i preadolescenti.
L’incremento della forza ricorre a mezzi di allenamento come i
sovraccarichi, i salti, i salti in basso che obbligano l’apparato locomotore a
forti oscillazioni.
Sviluppo ontogenetico della forza
Le capacità di forza sono poco sviluppate nella prima infanzia, infatti, le
esercitazioni ludiche, specialmente quelle in cui si richiedono livelli elevati
di forza, sono fortemente limitate. Con il progredire dell’età lo sviluppo
della forza migliora relativamente poco ed è in relazione con le
sollecitazioni indotte dalle attività ludiche praticate. Infatti, fino all’età
di 7-8 anni mancano attività motorie in cui si richiedono livelli elevati di
forza. Dagli 8 ai 12-13 anni l’incremento della forza, nelle diverse
espressioni, evidenzia un andamento lineare e costante. In coincidenza
con l’inizio della fase puberale si riscontrano eccezionali cambiamenti
della forza in tutte le sue espressioni riflettendo le drastiche
modificazioni ormonali che sopraggiungono in questo periodo.
21
… Nella fase puberale, il drastico aumento del Testosterone nei maschi,
oltre ad indurre una forte caratterizzazione del sesso, coincide con il
notevole incremento della forza esplosiva che proprio in quel periodo
raggiunge il suo massimo sviluppo.
22
… Mero e coll. hanno investigato sulla capacità di prestazione di giovani
atleti (12 anni) e sulle modificazioni ormonali (testosterone, ormone della
crescita e cortisolo) durante un periodo di allenamento di un anno. Come
risultato del processo di allenamento, nel gruppo sperimentale si è
registrato
un
incremento
statisticamente
significativo
nella
concentrazione sierica di Testosterone, nella velocità di sprint, nella
resistenza alla forza veloce e nella capacità anaerobica. Particolarmente,
negli ultimi sei mesi di allenamento è emersa una correlazione positiva tra
le variazioni relative di testosterone, rapporto testosterone/cortisolo,
ormone della crescita e le variazioni nella velocità di sprint e nella forza
massimale isometrica, mentre nel gruppo di controllo sia le modificazioni
ormonali sia la capacità di prestazione hanno evidenziato un leggero
incremento dovuto al normale processo di crescita.
… Brooks & Fahey hanno anche osservato che il grado di sviluppo della
capacità di prestazione del muscolo dipende dalla relativa maturazione del
sistema nervoso. Livelli elevati di forza, potenza e abilità sono impossibili
se il ragazzo non ha raggiunto la maturità neurale. La mielinizzazione di
molti nervi motori è incompleta fino alla maturazione sessuale, di
conseguenza il controllo della funzione del muscolo appare limitato prima
della pubertà. Probabilmente, l’incremento di forza in pubertà è dovuto a
un’interrelazione tra maturazione endocrina e neurologica.
Allenabilità della forza in età giovanile
I primi studi condotti nell’occidente non avevano evidenziato se
l’allenamento con i sovraccarichi produceva degli incrementi di forza nei
prepuberi.
… Ricerche più recenti hanno modificato tale visione provando in diversi
studi che un progresso significativo era identificabile nei prepuberi se
adeguatamente allenati per 9 settimane. Il gruppo sperimentale condusse
allenamenti della durata di 25-30 minuti al giorno con una frequenza di 3
allenamenti per settimana, il loro incremento medio di forza fu del 42,9%
comparato con il 9.5% d’incremento del gruppo di controllo. L’incremento
di forza nel gruppo di controllo era aspettato e molto probabilmente,
dovuto al normale processo di crescita durante questo periodo.
… Recentemente, in merito al considerevole dibattito concernente i
benefici e/o rischi di ragazzi che partecipano a programmi di allenamento
23
per la forza, Lillegard e coll. hanno evidenziato che un programma di
allenamento di 12 settimane condotto su 52 ragazzi, induce un incremento
della circonferenza dei segmenti ossei, nella muscolatura e nella
flessibilità, associato a un rischio d’infortuni bassissimo.
Incremento della forza nei giovani rispetto alle altre fasce di età
Poiché incrementi della forza, sono possibili anche nei prepuberi, sorge
spontanea la domanda sui possibili adattamenti responsabili di tale
incremento. I meccanismi che determinano modificazioni nella forza dei
prepuberi sono simili a quelli degli adulti con una eccezione: l’incremento
di forza nei prepuberi non è accompagnato da modificazioni significative
nella dimensione del muscolo. Secondo Blimkie ciò può determinarsi
attraverso:
• Il miglioramento della coordinazione motoria
• L’incremento della attivazione delle unità motorie
• Adattamenti neurali non determinanti.
La preparazione della forza muscolare nel giovane sportivo
Kraemer & Fleck hanno fornito un modello che integra i diversi fattori di
sviluppo che influiscono sul potenziale di una persona nel processo di
allenamento di forza.
24
Modello interattivo teorico che integra i diversi fattori dello sviluppo
in relazione al guadagno di forza muscolare indotto per l'allenamento
In questo modello, la forza è influenzata dalla quantità di massa magra,
dalla concentrazione di Testosterone (nei maschi), dal grado di sviluppo
del sistema nervoso e dalla differenziazione delle fibre veloci e lente.
Come prima menzionato, i primi miglioramenti nell’incremento della forza
nella pubertà sono il risultato delle modificazioni nei patterns
neuromuscolari.
… Tenuto conto di queste riflessioni, dobbiamo dire che nell’arco della vita
i primi allenamenti della forza sono possibili già nel periodo prepuberale
(8-12 anni), attraverso le forme più rapide di espressione con esercizi
semplici e già conosciuti, quali salti e lanci con piccoli sovraccarichi, anche
se in questo periodo risulta più efficace allenare la coordinazione poiché il
pattern di apprendimento motorio del movimento non sarebbe perturbato
dalle interferenze ormonali.
L’inizio del periodo puberale (12-14 anni) è indicato per l’allenamento della
forza esplosiva, favorita quest’ultima dal drastico incremento del
Testosterone circolante e dal completamento dello sviluppo del sistema
nervoso.
Nei periodi immediatamente seguenti l’inizio della pubertà (14-16 anni
rispettivamente per le femmine e per i maschi) l’attenzione è rivolta
verso lo sviluppo della forza massima, anche se bisogna tener conto:
• di condizioni ormonali solo parzialmente favorevoli;
• che l‘apparato locomotore ha una relativa fragilità per una non conclusa
calcificazione delle ossa;
• che la variazione dei segmenti lunghi delle ossa e in generale delle
proporzioni corporee provocano una certa imprecisione nei movimenti.
In generale si ha uno sviluppo molto forte delle caratteristiche
somatiche rispetto ad altre che hanno già raggiunto la loro maturità
funzionale (eterocronismo dello sviluppo).
In questo periodo si passerà da fasi di apprendimento della tecnica a fasi
di allenamento vero e proprio, tenendo conto che i giovanissimi vivono una
fase che è caratterizzata da una modificazione meccanica molto rapida
con una conseguente difficoltà dei sistemi regolativi ad adattarvisi. (…
25
Età (anni)
8-10 anni
11-13 anni
14-15 anni
16 e oltre
Considerazioni
Incrementare gradualmente il numero degli esercizi,
eseguire esercizi di tecnica del sollevamento; iniziare un
graduale e progressivo carico negli esercizi; mantenere
l’esecuzione
degli
esercizi
semplice;
incrementare
gradualmente il volume dell’allenamento:
Insegnare tutte le tecniche fondamentali di esecuzione;
continuare il carico progressivo di ciascun esercizio;
enfatizzare le tecniche di esecuzione degli esercizi;
introdurre esercizi più specifici con e senza sovraccarico.
Progredire verso programmi più specifici di lavoro con
sovraccarichi; aggiungere componenti legate al movimento
specifico; enfatizzare le tecniche di esecuzione;
incrementare il volume.
Portare il ragazzo al livello dei programmi degli adulti dopo
che tutte le conoscenze precedenti sono padroneggiate e un
livello base di esperienza nell’allenamento è stato raggiunto
Linee guida basilari per la progressione degli esercizi contro resistenze
nei giovani (modificato da Kraemer & Fleck, 2005).
Mezzi e metodi dello sviluppo della forza
In generale lo sviluppo della forza è realizzato attraverso tre metodi
principali.
• impiego di una resistenza più elevata possibile;
• impiego di una resistenza non massimale condotta a esaurimento;
• impiego di una resistenza indifferente con la massima velocità di
esecuzione.
I mezzi o gli esercizi possono essere:
• posizioni del corpo organizzate in modo da modulare l’intensità
dell’esercizio (gambe raccolte, tese, articolazioni fissate);
• sovraccarichi dosabili (pesi liberi, macchine);
• utilizzo della forza di gravità e forza d’inerzia.
Nell’allenamento della forza nei giovani, i problemi principali nascono dalla
difficoltà di applicazione dei carichi liberi con intensità massimale.
26
La via più sicura dal punto di vista esecutivo è l’applicazione di tecniche di
sollevamento e spinta dei sovraccarichi ben conosciute che vengono
impiegate nelle metodologie più adatte all’età, cioè le esecuzioni rapide
con carichi limitati.
Tali esercizi se eseguiti tecnicamente in modo opportuno, con cura
particolare degli appoggi, all’equilibrio e alle compatibilità anatomofunzionali, permettono tensioni anche di durata limitata, molto elevate e
attivano la sincronizzazione delle unità motorie fasiche.
Fra le esercitazioni che si possono consigliare vi sono esercizi che
richiamano movimenti elementari e ben conosciuti dagli allievi quali: sprint
in piano, in salita, della durata di 4-5 secondi, lanci di palle mediche a due
braccia, spinte contro opposizione di un compagno e accelerazioni fino al
raggiungimento della massima frequenza di movimento. Gli esercizi di
corsa e balzi devono essere ben appresi per evitare che durante la fase di
appoggio al suolo possa esserci un esito traumatico, provocando
un’inibizione piuttosto che una facilitazione neuromuscolare. (I carichi
sono costituiti in genere da 2-4 serie per 4-8 ripet. con 2-10 min. di
recupero).
Una proposta applicativa che può essere molto indicativa per i non
specialisti di sport di forza è stata fatta da Fillin 1980 che ha indicato il
vincolo del peso corporeo nella determinazione del carico massimo
impiegabile nelle età comprese tra i 9 e i 18 anni. I vantaggi e la ragioni di
questa soluzione sono evidenti: nella fase puberale i muscoli hanno
raggiunto delle caratteristiche di funzionalità pari a quelle degli adulti
con grande capacità di adattamento, mentre le ossa sono ancora in una
fase di evoluzione che le rende in parte vulnerabili e comunque non così
stabili come i muscoli. Vincolare il carico massimo da impiegare, per
esempio, a una percentuale del peso corporeo del 40%-60% dai 14 ai 16
anni, garantisce che la forza crescente dei muscoli non disturbi la
stabilità ossea che in questa fase ha adattamenti specifici diversi da
quelli dell’adulto. L’esecuzione secondo le indicazioni di allenamento della
forza rapida garantisce l’intensità più elevata possibile.
Preparazione specifica della forza in età giovanile.
Nella preparazione sportiva agonistica è importante inserire l’allenamento
della forza nel processo di specializzazione sportiva cercando di rendere
27
l’allenamento essenziale e quindi utilizzare velocemente nella tecnica
specifica i progressi sviluppati nell’allenamento della forza.
… E’ concorde negli autori che si sono occupati di specializzazione sportiva
la necessità di un’attività multilaterale generale per la creazione
equilibrata dei presupposti per la massima prestazione, parallelamente a
un lavoro specifico. Questo principio è spesso insufficiente per guidare la
preparazione delle diverse discipline ed è molto difficile disporre d’indici
semplici che ci forniscano informazioni su quanto sia necessario sviluppare
e sulla capacità che risulta determinante nella stessa prestazione.
… In definitiva la scelta degli esercizi nella preparazione specifica, oltre a
rispettare alcuni caratteri dinamici dell’esercizio di gara deve anche
tener conto di un rapporto ottimale fra la maturazione tecnica
(automatizzazione) e la possibilità di sviluppo della forza, tenendo conto
della sua trasformazione dinamica. La preparazione deve essere generale,
orientata verso lo sport, per favorire successivamente lo sviluppo
specifico per l’evoluzione dell’atleta e della tecnica.
Il controllo nello sviluppo della forza.
La letteratura scientifica presenta diverse metodiche di valutazione delle
caratteristiche meccanico-muscolari, mediante test da laboratorio e da
campo per gran parte delle discipline sportive. Comunque l’utilizzo di
questi test non permette di misurare l’entità della tensione prodotta dalla
singola fibra muscolare durante la contrazione, ma la forza prodotta come
espressione dell’attività del sistema neuromuscolare nel suo insieme e
delle caratteristiche del carico esterno.
Il controllo della forza è una procedura importante per monitorare gli
effetti dell’allenamento. La valutazione della forza consente all’allenatore
e al ricercatore di capire le caratteristiche della funzione forza, di
giudicarne il livello iniziale, di valutare il livello di equilibrio muscolare, per
individualizzare i programmi, registrare i progressi e le stasi, nel caso
dell’età evolutiva soprattutto nelle fasi di cambiamento morfologico e
antropometrico. Nei giovani così come negli adulti la somministrazione dei
test sul campo può avere anche un valore pedagogico, può essere, infatti,
un elemento di motivazione per il giovane atleta dando consapevolezza del
frutto dell’allenamento, quantificando i progressi ottenuti.
28
Inoltre, testando più espressioni della forza, si da una dimensione
concreta alla cosiddetta multilateralità, cioè al principio che sottolinea la
necessità di formare il giovane atleta nel modo più completo possibile.
Tale formazione è quantificata nei risultati dei diversi test che,
misurando le diverse espressioni della forza e delle altre capacità fisiche,
offre una misura efficace alla completezza del lavoro svolto.
Valutazione della Forza
- capacità di salto: con l’ergopower (Bosco 1994) potenza in watt
(CMJ e SJ)
- Sargent test: da 1/2 squat toccare in alto
- Abalakov test: da 1/2 squat con rotella metrica
- Salto in lungo da fermo
- Lancio dorsale pallone (peso) 3 kg.
- I test di sprint (30 m. con fotocellule oppure partenze di 10 m. alla
max vel.)
Conclusioni
… Attualmente vi è completa evidenza scientifica sull’incremento di forza
ottenibile da ragazzi e adolescenti che partecipano ad allenamenti di
forza. Questo incremento risulta ampiamente correlato al volume e
all’intensità del carico e appare essere il risultato di un miglioramento
dell’attivazione neuro- muscolare e della coordinazione piuttosto che del
processo ipertrofico. Inoltre se sono seguite appropriate linee di guida, in
modo particolare alla progressione del volume e dell’intensità del carico,
un programma di allenamento di forza riduce la possibilità d’infortuni,
incrementa la densità ossea, migliora l’abilità motoria e soddisfa le
richieste di prestazione.
Recentemente il Dott. Renato Manno è ritornato sull’argomento pubblicando su
S.d.S/Scuola dello sport n° 81 un nuovo articolo su “L’ALLENAMENTO DELLA FORZA
IN ETA’ EVOLUTIVA“.
La stessa rivista ha pubblicato inoltre sullo stesso n° 81 un interessantissimo articolo
su “FORZA E ALLENAMENTO DELLA FORZA NEI BAMBINI E NEGLI
ADOLESCENTI“ a cura di un nutrito gruppo di ricercatori tedeschi.
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