sole -2 - ERREGI

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sole -2 - ERREGI
Il Sole 24 Ore
Mercoledì 2 Dicembre 2009 - N. 332
2
PROFESSIONISTI
CLASSIFICADELL’INNOVAZIONE
Estetica. Partnership più frequenti con il mondo degli architetti
Ambiente.Efficienza energetica unita a sostenibilità economica
Quell’ingegnere globetrotter e creativo
Il digitale sta cambiando il lavoro con soluzioni innovative e collaborazioni a tutto campo
ILLUSTRAZIONE DI ANTONELLO SILVERINI
di Paola Pierotti e Mauro Salerno
u Continua da pagina 1
«Q
uest’anno - dice - ho trascorso il
40% del mio tempo in America, il
20% in Australia, il 20% in Italia e
il resto in aereo». Il suo Digital water pavilion, il padiglione con pareti d’acqua che ha
attirato gli sguardi dei visitatori dell’ultimo
Expo a Saragozza, è stato inserito dal settimanale Time nella classifica delle migliori
innovazioni del 2008. Al summit di Copenhagen sul clima (7-18 dicembre), sarà
presentatoilprototipoche Ratti hamessoa
punto con Ducati Energia e il ministero
dell’Ambiente italiano: una ruota adattabile a qualsiasi bicicletta dotata di un piccolo
motore elettrico. «Il sindaco di Copenhagen - spiega il progettista - vuole innalzare
dal 35% al 50% la quota di traffico urbano
sulle due ruote. La soluzione prevede che
l’energia prodotta in frenata sia riutilizzata
per assistere la pedalata e alimentare un pc
cheforniscainformazionisull’inquinamento, prestazioni fisiche di chi guida, mappe
per orientarsi in città».
A Londra Ratti è nella short-list dei progettisti invitati dal sindaco Boris Johnson a
disegnareunedificio simbolodelle Olimpiadi del 2012. L’idea è quella di costruire una
«nuvoladinamica»,unastrutturagonfiabi-
SPECIALIZZAZIONI
Competitivi solo gli studi
multidisciplinari, capaci
di importare tecnologie avanzate
da settori quali automotive,
aeronautica e aerospaziale
Regione per regione
Gli iscritti all’Ordine per regione.
Al 31 dicembre 2008
Lombardia
Lazio
Campania
Sicilia
Emilia-Romagna
Puglia
Veneto
Toscana
Piemonte
Calabria
Sardegna
Liguria
Marche
Abruzzo
Friuli-Venezia Giulia
Trentino-Alto Adige
Umbria
Basilicata
Molise
Valle d’Aosta
Italia
28.272
24.267
23.454
19.275
15.179
14.054
13.913
11.755
11.676
8.936
8.152
6.676
5.917
5.840
4.318
3.673
3.316
3.031
1.267
428
213.399
Fonte: Consiglio nazionale degli ingegneri
leluminosain cima aunatorre aspirale,alimentata da cellule fotovoltaiche e dallo
sforzo fisico dei visitatori che sceglieranno
di usare le scale invece dell’ascensore.
«L’ambizionedi ogni progettista-dice Ratti - è sempre stata quella di costruire edifici
"vivi". Oggi tutto questo è possibile grazie
alle tecnologie digitali e al biotech».
L’ingegneria è forse il settore che ha conosciutole accelerazionipiùforti degliultimi anni. A fronte dei 213mila professionisti
che ogni giorno faticano per stare a galla in
un mercato sempre più competitivo, studi
e società che presidiano gli avamposti
dell’innovazione hanno imparato a dare rispostearticolate aun mercatochepone domande complesse. Allora numeri, certo,
ma anche creatività e capacità di gestire i
processi di pianificazione e costruzione. E
poi design, ambiente, nuove tecnologie digitali: tutto fa parte di questo nuovo modo
di intendere la professione. «L’offerta di
competenze multidisciplinari è il fattore
chiave del nostro successo», spiega Maurizio Teora, 44 anni, numero uno di Arup Italia, 9 milioni di ricavi e 90 professionisti divisi tra le sedi di Milano e Roma, impegnati
a realizzare edifici, infrastrutture, ma anche a fornire consulenze su temi quali acustica o nuove frontiere della sostenibilità.
In questo caso, l’innovazione è un mix vincente di capacità di regia, competenze specialistiche,ricercasuinuovimateriali,organizzazione aziendale. «Da noi - dice Teora
- c’è chi è specializzato in illuminotecnica,
acustica,impianti,nell’involucrodell’edificio. In questi team c’è poi chi si occupa dellastruttura,deiserramenti,del vetroper arrivare a chi controlla anche l’impatto del
ventosullefacciate». Un’articolazionecresciuta nel tempo fino a comprendere una
quarantina di specializzazioni abbinate allaricercadinuovimateriali etecnologieimportatianchedaaltrisettori: dall’aeronautica alla progettazione navale. Lavorando a
stretto contatto con i grandi architetti, ma
anche "in solitaria" la società è nota per la
capacità di abbinare il design contemporaneo a soluzioni hi-tech in campo ambientale e per aver imparato a declinare la parola
sostenibilità anche in termini economici.
«Negli ultimi quindici anni - spiega Teora gli edifici sono diventati tre volte più performanti dal punto di vista dell’efficienza
energetica.Questosignificapoterusareimpianti meno potenti, progettati più attentamente. E ciò comporta anche benefici economici. Possiamo fare affidamento su strumenti di calcolo che garantiscono risparmi
del 15% delle spese di realizzazione della
strutture, con un impatto del 5-10% sul costo complessivo dell’opera finita». Valutazioni che non si fermano alla fase di cantiere:«I costi devono essere compatibili con il
processo economico più generale». Esempio? «Se progetti un edificio per uffici, devi
partire dal probabile prezzo di affitto e dalla percentuale di occupazione prevista per
definire il costo di costruzione».
Specializzazione, uso e sviluppo di tecnologie avanzate sono il pane quotidiano
di Marzio Perin, ingegnere classe 1963 che,
pur lavorando dietro le quinte, ha legato il
suonome a molti dei più avveniristici e blasonati edifici sparsi nel mondo. Il celebrato
Museo Guggenheim di Bilbao, la Walt Disney ConcertHall di Los Angeles, laHearst
Tower di New York, il complesso One
New Change di Londra portano la firma di
archistar come Frank O. Gehry, Norman
Foster, Jean Nouvel, ma sono frutto anche
del talento tecnologico del team 3D, uno
staff di quindici progettisti esperti nella riproduzionevirtualedimodellitridimensionali,formatoeguidato daquestoprofessionista di Vittorio Veneto all’interno di Permasteelisa, la multinazionale italiana delle
facciate architettoniche. Un curriculum
scandito da un elenco di primati. Solo per
restare agli esempi più recenti, Perin ricorda che per realizzare la sede dell’Interactivecorp firmata da Gehry a New York, un
edificio che ricorda la forma di un iceberg,
è stata utilizzata per la prima volta una tecnologia («cold bend») che permette la piegatura a freddo del vetro. Mentre a Basilea
l’involucro di alluminio e vetro che riveste
la struttura a forma di fiore dell’headquar-
ter della Novartis è stato usato per la prima
volta anche per realizzare la copertura e
non solo le facciate, grazie a un sistema studiato ad hoc per resistere ai carichi come ai
rischidi infiltrazionid’acqua. «Senza ricerca - ripete Perin - non c’è altra prospettiva
che la fossilizzazione dei saperi e delle
aziende. L’architettura è in continua evoluzioneese nonavessimomesso inpiediquesto gruppo, non avremmo mai realizzato le
operestraordinariecheinveceabbiamo costruito». Alla base di tutto c’è lo sviluppo di
nuove applicazioni software a partire da
una piattaforma informatica utilizzata nei
settori dell’automotive e dell’aerospaziale.
Il software di base, per intendersi, è quello
usatodallaNasaper progettareloscafodello Shuttle. Il team creato da Perin lavora a
cavallo tra l’ingegneria strutturale e quella
meccanica creando modelli 3D capaci di
guidare le macchine a controllo numerico
da cui uscirà il puzzle che comporrà la facciata.Tuttipezziunici. Maunintricatoprocesso progettuale è stato semplificato di
molti passaggi intermedi generando un
plusdicompetitivitàdi cuil’azienda beneficia sul mercato internazionale.
Realizza buona parte del suo fatturato
all’estero anche la società di ingegneria veneziana Thetis. Partita nel 1993, con quattordici dipendenti e un progetto di recupero dello storico Arsenale dove ha stabilito
la sua sede, oggi dà lavoro a circa 150 addetti, con un età media di 36 anni e un fatturato
di25milioni.Anche seè impegnatanella direzionedei lavori del Mose,il maxi-progettodi dighe mobili per la salvaguardia di Venezia,realizzabuonapartedeiricavioffrendo soluzioni di ultima generazione per la
gestione dei trasporti.
Un esempio? Un sistema elaborato da
ThetiscontrollailtrafficodiPechinoinfunzionedelle emissionidiCo2.Quandoleprevisionisull’inquinamentosuperano unasoglia prefissata, scatta un sistema di controllo degli accessi nell’area delimitata dal secondo anello di circonvallazione (Pechino
ne conta cinque) che circonda il centro.
Thetis ha fornito e guidato anche il sistema
di gestione dei 300 autobus dedicati allo
spostamento degli atleti, degli arbitri e del
personaleduranteiGiochidel2008.Daitrasporti all’organizzazione aziendale il passo
è stato breve: la creazione di una rete su cui
far viaggiare le informazioni (normative,
commerciali, tecnologiche) capaci di accrescere le competenze della società è stataaffidataaunadivisionediknowledge management. «Per noi - dice l’ad Antonio Paruzzolo, 60 anni, ingegnere meccanico - la
tecnologia non è il punto finale di sviluppo
della società, ma un elemento della rete».
PurfacendolevasusoluzionimenoavveniristichediquellesviluppatedaPermasteelisa anche la società di ingegneria romana
Erregigroup ha scommesso sulla tecnologiaper migliorare i processi produttivi e allo stesso tempo dotarsi di un importante
strumentodi marketing peri propriprogetti. «Abbiamo creato un team composto da
quattro architetti e due informatici - spiega
l’amministratoreGiovanni Zallocco-, incaricatodirestituireinrealtàvirtualeiprogetti più complessi che ci troviamo a gestire».
Per una società con un fatturato annuo di
circa 4 milioni e interessi concentrati nelle
infrastrutture di trasporto e dell’oil & gas
mettere in piedi una struttura di questo tipopotrebbesembrareaddiritturaun azzardo. «Nei progetti in cui l’abbiamo usata spiegaZallocco-la realtàvirtualeci haconsentitodicorreggerein corsasbavatureiniziali che sarebbero costate molto di più se
affrontatea cantieri giàaperti». Non sitratta di semplici filmati o rendering in tre dimensioni, ma di un viaggio, senza alcun tipo di limitazione, all’interno delle opere
prima che siano costruite. Tra le potenziali
applicazionianchelapossibilitàdimuoversiconunjoystick dentro ilprogettoe toccare, ad esempio, una mattonella del rivestimento, o un impianto per ottenere tutte le
informazioni utili a un programma di manutenzione. Non solo. «L’uso della realtà
virtuale può tornare utilissimo nei dibattiti
pubblici legati alla costruzione del consenso su opere controverse. Finora abbiamo
sfruttato questa potenzialità nei progetti di
cui ci siamo occupati, ora stiamo pensando
di poter vendere anche ad altri un servizio
diquestotipo».Zalloccononlodiceesplicitamente, ma tra le righe si capisce che pensa al Ponte di Messina. «Qualche anno fa
avevamo anche avanzato una proposta conclude -, vediamo che cosa succede ora
che il progetto è tornato d’attualità».
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Sesta puntata. Le precedenti sono state pubblicate
l’11 e 12 novembre (avvocati), il 18 (commercialisti
e consulenti del lavoro), il 26 (architetti) e il 30 (notai).
I PARAMETRI
1
HI-TECH PER EDIFICI «VIVI»
p Intesainsensotradizionalelaprofessione ha perso il suo valore aggiunto. Con le
tecnologie digitali e il biotech si possono
costruire edifici «vivi». L’ingegneria diventa creativa grazie alla sintesi con l’architettura e l’informatica.
Carlo
Ratti
38 anni, globetrotter
dell’ingegneria,
docente al Mit
2
SOSTENIBILITÀ A 360 GRADI
p Mix di capacità di regia, di competenze specialistiche, di ricerca suinuovi materiali e organizzazione aziendale. L’innovazione è sostenibilità a 360 gradi, non solo ambientale, ma anche
economica.
FRANCESCA IOVENE
Maurizio
Teora
44 anni,
numero uno
di Arup Italia
3
AL SERVIZIO DEL DESIGN
p Senzasviluppodinuovesoluzionitecnologiche e progettuali è impossibile seguire le evoluzioni dell’architettura. Processi
costruttivid’avanguardiaconprodottimutuatidaisettoridell’automotive, dell’aerospaziale e del mondo navale.
Marzio
Perin
46 anni, pioniere
del 3D per i progetti
delle archistar
4
RETI INTELLIGENTI
p La conoscenza a servizio dell’ambiente.
Le reti immateriali consentono, ad esempio, di controllare il traffico o ridurre le
emissioni di Co2: la tecnologia non è
l’obiettivo finale dell’ingegneria ma un
contributo operativo.
Antonio
Paruzzolo
60 anni,
ad della Thetis
di Venezia
5
REALTÀ VIRTUALE
p Progetti in modalità «second life» per renderepiùefficientelaproduzioneecomestrumento di marketing e comunicazione. La realtà virtuale consente di verificare ogni
aspetto delle opere da realizzare prima di
aprire i cantieri.
LORENZO SECHI
Giovanni
Zallocco
59 anni,
amministratore unico
di Erregigroup (Roma)
Gran Bretagna. Aquamarine Power
India. Infotech Enterprises
Francia. Ibm Products
Cavalcare la forza delle onde
Super server per risparmiare
Scoop da videocamera termica
I
«L’
Q
lsuccesso degli ingegneri britannici è nei
rapportitra teoria e pratica, tra studio e
applicazione. DiceAndrew Lee, direttore
della rivista TheEngineer: «Nel puzzle
dell’innovazione iltassello piùimportante è la
collaborazionetra business e atenei». Un
esempio è il contributoche laQueen’s
University diBelfast ha dato alprogetto
Oyster, il primoe unico dispositivoal mondo
chegenera elettricità pulita su largascala
utilizzandole onde.Gli studierano iniziatinel
2003 allaScuola diingegneria civile
dell’università nord-irlandese, che ha
condottoi test idrodinamici; il gruppo
scozzeseAquamarinePower harealizzato il
meccanismo.Ècomposto da un alettone
snodato fissato alfondale a unaprofondità di
10metri e utilizza ilmoto delleonde perfar
muoverepistoni idraulici che pompano
OGGI
ON
LINE
acquaad alta pressionein una turbina
idroelettricasulla terra.
Anovembre, il primo Oyster è stato
collegatoalla rete elettrica: fornisce elettricità
alle isole diOrkney. Venti "ostriche" possono
generareenergia per diecimila case. Grazie ai
bassicosti diproduzione, gestione e
manutenzione, è possibilegenerareelettricità
inmodo sostenibilecon leonde. Dice Martin
McAdam, diAquamarine Power: «L’energia
delleonde produce elettricità sostenibilea
emissionizero».
Grazie a Oyster Aquamarine Power è tra
i finalisti del più prestigioso premio di
settore, The Engineer Technology and
Innovation Award 2009, assegnato a
Londra il 4 dicembre.
Nicol Degli Innocenti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
innovazione è una cultura». Per
B.V.R. Mohan Reddy, fondatore e
presidente di Infotech Enterprises, è
difficile trovare un tema più appassionante.
Coniugando talento e tecnologia ha creato
un colosso dell’ingegneria, dopo aver
chiuso nel 1991 la carriera di manager.
La sua impresa dà lavoro a 7.500
ingegneri impegnati in settori quali
automotive, aerospaziale ed energia.
«All’inizio - spiega - i clienti cercavano di
tagliare i costi; oggi chiedono soluzioni
avanzate: non più componenti, ma
sottosistemi per integrare diversi elementi
che un tempo venivano progettati
separatamente».
Infotech ha messo a disposizione dei
propri ingegneri il maggior numero di
informazioni possibili su server accessibili
a tutti. «Prendiamo - dice Reddy - le
conoscenze necessarie a progettare l’elica
di un velivolo: queste competenze devono
restare a disposizione di tutta l’azienda».
La Infotech usa il concetto di pool anche
nella gestione delle risorse. Con un tasso di
incremento delle retribuzioni del 15%
annuo per Reddy è diventato essenziale
trovare nuovi modi per rendere efficiente
l’azienda. Una delle soluzioni è stata la
scrittura di un programma per gestire
licenze dei software che permette di
lasciare Pro/Engineer, Unigraphics e Catia
su un server, in modo che i dipendenti vi
accedano quando ne hanno bisogno.
«Spendiamo il 20% in meno in licenze»,
conclude Reddy.
Marco Masciaga
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FOCUS TLC
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Ora i competitor
cinesi spaventano
i big occidentali
uando vent’anni fa Marie-Hélène Eve
è stata assunta dall’Ibm in Francia,
erano pochissime le donne ingegnere sue
colleghe. Ora le cose sono cambiate, ma
solo in parte. «Continuo ad andare nei
licei a incontrare le ragazze, per dir loro
che fare l’ingegnere e lavorare nell’hi-tech
è possibile per una donna. Eccome».
Ingegnere informatico, Marie-Hélène è
ovviamente una fanatica di nuove
tecnologie. Lavora all’Ibm products and
solutions support center di Montpellier,
sulla costa mediterranea. È alla guida di un
team di ricercatori che «ha come obiettivo
il miglioramento delle infrastrutture
tecnologiche utilizzate per la formazione
da Ibm e che il gruppo propone ai clienti».
Di più non può dire, le ricerche sono in
corso. Ma Marie-Hélène non solo indaga
TOP CAR
Retifisseemobilidinuova
generazione,bandalarga,network
4GeLte:la lottafraifornitoridi
infrastruttureeapparatientranel
vivo.Inominuovisonoquellidi
aziendecinesi,HuaweieZte, che
hannofattopassiavantida
gigante,soprattuttoinEuropa,
minacciandoEricsson,Nokia
SiemensNetworkeAlcatelLucent
per concepire nuove tecnologie. No, con
le nuove tecnologie anche ci opera tutto il
giorno. «Possono migliorare – afferma - il
luogo dove lavoriamo, soprattutto dal
punto di vista ambientale». Il centro Ibm
di Montpellier ha partecipato al progetto
Smarter planet di Ibm. Da settembre 2008,
è stato riconosciuto come Green data
center, all’avanguardia a livello mondiale
per alcuni fattori, compresa l’efficienza
energetica. Marie-Hélène ha partecipato
all’iniziativa. Dice: «Abbiamo installato
videocamere termiche, che individuano
subito i posti dove la temperatura è salita
troppo rispetto ai bisogni, così da poterla
correggere. Vengono clienti da tutto il
mondo per scoprire questo sistema».
Leonardo Martinelli
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IL SONDAGGIO DI RADIO 24
Svelata a Miami
Piùsoldati per vincere
la nuova Audi A8,
in Afghanistan:
ammiraglia negli Usa siete d’accordo?