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Eleonora C. Caruso: "Ho preferito un piccolo editore ai big per essere più seguita..." - Affaritaliani.it
29/09/12 15.31
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CULTURE
Eleonora C. Caruso: "Ho preferito un piccolo editore ai big
per essere più seguita..."
Affascinata dall'estetica manga e da "Sailor Moon", Eleonora C. Caruso, classe '86, dopo essersi
fatta notare in rete nel mondo delle fanfiction è stata tra le protagoniste di Roland un anno fa.
Indiana ha appena pubblicato il suo intenso romanzo d'esordio, "Comunque vada non importa".
Ad Affaritaliani.it Eleonora racconta la sua storia editoriale controcorrente: "Avevo ricevuto una
telefonata da Matteo B Bianchi, che conoscevo e amavo come scrittore, e che mi disse che il
manoscritto era molto piaciuto a Indiana e volevano pubblicarlo. Ma anche un grande editore
milanese aveva in lettura il manoscritto, e uno scout di Einaudi Stile Libero si era interessato...
Sono stata combattuta, ma infine ho scelto Indiana perché ormai mi fidavo di loro, e avevo
la certezza che in una casa editrice piccola sarei stata piú seguita..." - SCOPRI LA TRAMA
DEL ROMANZO E LEGGI UN ESTRATTO
Venerdì, 21 settembre 2012 - 09:42:00
di Antonio Prudenzano
LO SPECIALE
Eleonora
C. Caruso,
classe '86,
viene dalla provincia di Novara e ama
acquistare capi di vestiario da Cina,
Corea
e
Giappone.
Nel
suo
immaginario trovano grande spazio le
atmosfere del cartone animato (tratto
da un manga) "Sailor Moon" (pare
abbia in mente di scrivere un saggio
Scrittori,
su come "Sailor Moon" ha influenzato
interviste, recensioni, librerie,
la
e-book, curiosità, retroscena,
visione
femminista
della
sua
generazione...).
Da circa dieci anni Eleonora scrive
fanfiction in rete, ed è molto seguita
numeri,
editori,
editor,
anticipazioni...
Affaritaliani.it
Su
tutto
sull'editoria libraria
in questi luoghi virtuali a cui i grandi
media dedicano poco spazio (ma che, tanto per fare un esempio, hanno
visto muovere i primi passi a E.L. James, autrice della trilogia bestseller delle "Cinquanta sfumature").
Eleonora finora non ha solo pensato a scrivere in rete, ma ha anche fatto l’operaia, la commessa, l’impiegata
e la centralinista in un call centre. E' appena arrivato in libreria il suo intenso romanzo d'esordio,
"Comunque vada non importa", pubblicato da Indiana, creatura editoriale controcorrente fondata nel febbraio
2011 da Bernardino Sassoli de' Bianchi. Così come controcorrente è l'approccio al mondo dei libri di questa
promettente esordiente.
Eleonora C. Caruso (che si è fatta notare un anno fa a Roland) racconta ad Affaritaliani.it come è arrivata
alla pubblicazione: "Avevo ricevuto una telefonata da Matteo B Bianchi, che conoscevo e amavo come scrittore,
Nepal, incidente aereo 19 morti...
e che mi disse che il manoscritto era molto piaciuto a Indiana e volevano pubblicarlo. Prima di accettare li ho voluti
incontrare, e mi hanno convinta subito perché si capiva che credevano davvero nel libro. Bernardino Sassoli mi
chiamò il giorno del mio compleanno dicendomi che voleva farmi un regalo e di passare a firmare il
http://affaritaliani.libero.it/culturaspettacoli/eleonora-caruso-ho-preferito-un-piccolo-editore-ai-big210912.html?refresh_ce
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Eleonora C. Caruso: "Ho preferito un piccolo editore ai big per essere più seguita..." - Affaritaliani.it
29/09/12 15.31
chiamò il giorno del mio compleanno dicendomi che voleva farmi un regalo e di passare a firmare il
FOTO
contratto; io accettai, ma pochissimi minuti dopo mi contattò (ancora non ho capito se per caso) anche uno scout
VIDEO
di Einaudi Stile Libero, invitandomi a pazientare perché voleva proporre loro il manoscritto. Io poi sapevo che il
libro era anche in lettura anche presso un grande editore milanese...". Eleonora si trova davanti a una scelta
non facile: "A quel punto ho richiamato Bernardino (che credo avesse presagito che qualcosa stava succedendo) e
gli ho detto che sarei passata lunedì (era un venerdì) perché ovviamente si trattava di un'opportunità allettante.
Sono stata combattuta, ma infine ho scelto Indiana perché ormai mi fidavo di loro, e avevo la certezza che
in una casa editrice piccola sarei stata piú seguita. Quindi, insomma, ho accettato il regalo di compleanno solo
un po' in ritardo".
LA TRAMA DEL ROMANZO - Darla, la protagonista di "Comunque vada non importa", vive arenata sul divano
di casa, incollata al computer, ed esce solo per andare in fumetteria. Manga e cartoni giapponesi sono il suo
universo, veri e propri oggetti salvifici, le uniche coordinate per lei valide. Tra Twitter, social network e battute al
vetriolo, a ventidue anni si è asserragliata in un fortino apparentemente inespugnabile, chiudendo fuori un padre
con cui non riesce a dialogare, il fratello Andrea che l’ha sempre messa in ombra, un’università che non ha nulla
Eva Longoria torna Wag nel
football americano. E diventa la
Maya...
da offrirle. Ma quando Andrea si ammala gravemente, vittima dell’odio per se stesso, Darla è costretta a
distogliere gli occhi dal monitor e a guardarsi intorno: scoprirà che il suo mondo non le basta più, e avrà bisogno
di amare, di litigare, di fare spazio a chi, fino a quel momento, ha sempre respinto...
L'APPUNTAMENTO - Eleonora C. Caruso sarà a PordenoneLegge mercoledì 23 settembre - ore 15.30. La
presentazione del suo libro è in programma nello spazio La casa nella prateria. Dialogogherà con Simone Zanin,
allievo di Pordenonescrive, coordinato da Giulio Mozzi.
Culture
Cambia sezione
LEGGI SU AFFARITALIANI.IT UN ESTRATTO
Le ultimissime di
(per gentile concessione di Indiana)
Duecento filosofi contro la crisi E Affari
lancia l'e-book...
Rugo sotto il divano in cerca del cordless, ma trovo prima dei calzini e il mouse. È un po’ appiccicoso e ricoperto
Duecento filosofi, da Giulio Giorello a
Edoardo Boncinelli, da Carlo Sini a
Laura Boella, da Salvatore Veca a
Salvatore Natoli, si ritroveranno tutti
insieme sui Navigli a Milano, domenica
7 ottobre per parlare di crisi. Che cosa
li accomuna? Si sono alternati in questi
Acqua su Marte,
NASA
anni l'annuncio
sul pulpito di della
Filosofia
sui
Navigli , del
il cenacolo
culturale che
Guarda le immagini
pianeta
compie
dodici
anni
e
festeggia
Curiosity ha trovato tracce di un antico
organizzando
raduno.
corso
d'acqua questo
su Marte.
Si tratta della
di polvere, quindi sembra veramente un topo, con la sua lunga coda usb. Con l’apparecchio in mano faccio
esercizi di training autogeno: «Sei adulta, lui non ha potere su di te, e puoi sempre scoppiare a piangere più tardi
mangiando gelato dalla vaschetta».
«Pronto…?»
prima prova della presenza di acqua sul
Coordinatore
dell'evento
saràstudiando
Angelo
pianeta.
Gli scienziati
stanno
Maria
Perrino,
del
le immagini
delledirettore
pietre cementate
in
quotidiano online Affaritaliani.it,
«Ciao, sono io. Andrea come sta?»
Diamo pure per scontato che, siccome rispondo al telefono, io sia viva.
«Non lo so, ti sfido a chiederglielo.»
«Non cambia mai.»
«Siamo una famiglia di minerali.»
«Anche i minerali cambiano, nei secoli.»
«Secoli. Uao.»
«Siete a posto coi soldi?»
«Sì, siamo a posto.»
«Benissimo, ciao.»
«Ciao.»

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da Messina a Enna
cresciuti entrambi in modo che non ci credessimo mai troppo superiori a una cagata di piccione.
Romney/ Improbabile attacco a Iran, ma non
Una sera – avrò avuto cosa, quattordici anni? – stavamo cenando e Andrea disse: «Papà, sai, mi taglio».
va escluso
Io mi arrabbiai. Era il solito esibizionista. Aveva delle ferite sulle braccia, lo sapevo, ma come se le faceva poteva
anche non farsele, e quindi che voleva? Mi misi a strappare l’etichetta dell’acqua minerale, mentre le bollicine Terremoto/ Magnitudo 4.2 al largo delle
Eolie. Sciame nel messinese
schizzavano rapide verso l’alto.
Islam/ Da Paesi Musulmani appello per leggi
Papà chiese: «Come?».
anti-odio religioso
Andrea era perplesso. Rigirava il cibo nel piatto con la forchetta.
«…con cose che tagliano.»
LEGGI TUTTE LE ULTIMISSIME
«Non con questi coltelli, spero.»
Lui scosse la testa. Papà continuò: «E perché lo fai?».
«Non lo so… è che a volte sono nervoso.»
«E questo ti fa stare meglio?»
«A volte.»
«Allora va bene. Contento tu.»
Guardavo Andrea attraverso la bottiglia, provando un enorme sollievo. I suoi insuccessi me lo rendevano più
sopportabile, si può dire che li adoravo.
Butto il telefono da qualche parte e mi alzo. Ho l’abitudine di trattenere la pipì finché non mi vengono i crampi,
tanto che dopo cammino curva. So che non dovrei, ma mi fa troppo scazzo andare in bagno. Anche bere, se
l’acqua è lontana. Capita anche che l’acqua sia proprio davanti al divano, ma che non mi vada nemmeno di
NON ASPETTARE!
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allungare il braccio. In quei momenti comincio a produrre saliva, sperando così di ingannare il palato. Meno bevo,
però, e meno devo pisciare. È tutto funzionale.
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