Filmografia tematica In nome della legge, regia di Pietro Germi

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Filmografia tematica In nome della legge, regia di Pietro Germi
Filmografia tematica In nome della legge, regia di Pietro Germi, 1949 Sinossi
Pretore settentrionale in Sicilia si trova in conflitto con un potente latifondista. Lo aiutano, vincendo l'omertà e la paura, la popolazione locale e persino un capomafia. La Sicilia e la mafia (quella di vecchio stampo) raccontata (e mitizzata) dal giovane Germi tenendo d'occhio i western di John Ford. Vigoroso, qua e là affascinante film d'azione anche se sociologicamente poco attendibile. Tratto dal romanzo Piccola pretura del magistrato Giuseppe Guido Lo Schiavo.
La sfida, regia di Francesco Rosi, 1958 Sinossi
Ambizioso giovanotto passa dal contrabbando di sigarette all'organizzazione camorristica che controlla il mercato ortofrutticolo di Napoli, ma alza troppo la testa. Opera prima di F. Rosi, da lui sceneggiata con Suso Cecchi D'Amico ed Enzo Provenzale, in bilico tra il cinema d'azione hollywoodiano e il film di analisi politica sulla camorra.
Il magistrato, regia di Luigi Zampa, 1959 Sinossi
Nell'indagare sull'aggressione di un appaltatore portuale a Genova, un giudice istruttore (J. Suarez) vede la sua inchiesta arenarsi in un intreccio di omertà, soprusi, loschi interessi. Inoltre, vivendo a pensione in una casa piccolo borghese, è testimone della crisi economico­
morale di questa famiglia che sfocia in tragedia. Salvatore Giuliano, regia di Francesco Rosi, 1961 Sinossi
Più che sul bandito Giuliano (1922­50) è, come diceva il titolo di lavorazione, un film sulla Sicilia 1943­50. Messo ai margini il personaggio, parla dei rapporti tra mafia, banditismo, potere politico, potere economico. Comincia sul cadavere del bandito nel cortile di Castelvetrano (luglio 1950) e poi si sposta avanti e indietro nel tempo: gli sbalzi della narrazione risultano giustificati dall'inchiesta e dalle sue associazioni. Un uomo da bruciare, regia di Vittorio Taviani, Paolo taviani e Valentino Orsini, 1962
Sinossi
Salvatore, giovane contadino, dopo due anni di continente torna in Sicilia per riprendere la lotta contro la mafia, i privilegi, l'ingiustizia. Lo eliminano. Mafioso, regia di Alberto Lattuada, 1962 Sinossi
Nino Badalamenti, caporeparto in una fabbrica milanese, porta in vacanza moglie e figli nella natia Sicilia. Il boss di un'organizzazione mafiosa lo obbliga a compiere un omicidio su commissione a New York. Rientrato in Italia, torna a Milano...
Le mani sulla città, regia di Francesco Rosi, 1963 Sinossi
Napoli, primi Anni Sessanta. Crolla un palazzo a causa di un cantiere limitrofo di proprietà di un certo Nottola, speculatore edilizio appoggiato dalla maggioranza che guida l'amministrazione della città. Viene aperta una commissione d'inchiesta dalla quale emerge che le pratiche per la concessione sono state corrette dal punto di vista formale. Nottola è però diventato 'scomodo' e non è possibile garantirgli il posto da assessore che egli pretende in seguito alle ormai imminenti elezioni. Il Gattopardo, regia di Luchino Visconti, 1963 Sinossi
Dall'alto della propria villa, la famiglia nobiliare dei Corbera accoglie con preoccupazione la notizia dello sbarco delle truppe garibaldine in Sicilia per rovesciare il regno borbonico e avviare il processo di unificazione dell'Italia. Il capofamiglia Fabrizio, principe di Salina, sfruttando la propria intelligenza politica e l'attivismo dell'ambizioso nipote Tancredi Falconeri fra le file delle camicie rosse, comprende che i tempi stanno cambiando e che il potere politico e istituzionale è ormai in mano ad una nuova classe di ricchi borghesi. Per adattarsi al tramonto dell'aristocrazia e difendere il prestigio della propria casata, il principe decide così di attendere la presa di Palermo da parte dei garibaldini, appoggiare apertamente l'annessione all'Italia ed accettare le nozze fra l'adorato Tancredi e la bella figlia di un sindaco ricco e incolto, perché "affinché niente cambi, bisogna che tutto cambi".
Il giorno della civetta, regia di Damiano Damiani, 1967 Sinossi
Dal romanzo (1961) di Leonardo Sciascia: con l'aiuto della bella Rosa, un capitano dei CC, continentale di Parma in servizio in Sicilia, indaga sulla mafia edilizia che ha ordinato due delitti. A ciascuno il suo, regia di Elio Petri, 1967 Sinossi
Un insegnante di liceo indaga sul duplice omicidio di un farmacista e di un medico. Per tutti gli altri è un delitto d’onore. In realtà, dietro si cela una complessa trama, ottimamente congegnata al di là delle apparenze.
Il sasso in bocca, regia di Giuseppe Ferrara, 1970
Sinossi
Si tratta di un film di denuncia sulla mafia siciliana.Si ricostruiscono alcuni avvenimenti della storia siciliana, riprendendo anche la tesi sulla collaborazione tra mafia siciliana e mafia americana, intrecci politici e la morte di Enrico Mattei. Il film prende il nome dalla vecchia usanza mafiosa di porre un sasso nella bocca degli uomini da loro assassinati poiché sospettati di aver "aperto bocca" con le autorità preposte all'ordine pubblico, come ammonimento omertoso agli abitanti del luogo.
Camorra, regia di Pasquale Squitieri, 1972 Sinossi
Tonino Russo, figlio di un povero e onesto ciabattino e fidanzato con un'operaia, Anna, uscito di carcere dopo aver scontato due anni per lesioni viene sfidato a duello da un compagno di quartiere. Alla lotta, che si svolge a coltellate e da cui Tonino esce vincitore, assiste il camorrista don Mario Capece. Favorevolmente impressionato dal giovane, costui gli offre un posto nella propria organizzazione. Da quel momento, mosso da un'insaziabile sete di potere, Tonino mira soltanto a salire più in alto. Ricevuto da don Capece, grazie ai suoi servigi, il controllo di due bische e attirata dalla sua parte la stessa donna del boss, egli tenta infine il colpo grosso: sostituirsi al capo in un affare di speculazione edilizia. Scoperto il suo tradimento, don Mario ammazza l'ex compagna e tenta, inoltre, di indurre Tonino a un passo falso, facendogli uccidere un intoccabile capo della camorra. Fallito lo stratagemma, Capece, sapendo che Russo tenterà di ucciderlo, si premunisce rapendogli il fratellino. Tonino riesce egualmente a sopprimere il boss e poi, convinto dal padre a non sparare sui poliziotti giunti sul posto, per non trasformarsi in eroe agli occhi del fratello si consegna agli agenti.
Il caso Mattei, regia di Francesco Rosi, 1972
Sinossi Dalla morte di Enrico Mattei, precipitato con il suo aereo nella campagna di Bascapè, presso Pavia, durante il ritorno da un viaggio in Sicilia, in circostanze mai del tutto chiarite, inizia la rievocazione del periodo trascorso alla guida dell'AGIP e dell'ENI.Nominato nel 1945 commissario straordinario dell'AGIP, con il difficile compito di liquidarla, svenderla a privati o a grandi compagnie, l'ingegner Mattei riesce abilmente a mantenere la società in vita e, addirittura, a potenziarla e renderla più efficiente, evitando in questo modo la vendita. Nel biennio 1946­1948 nasce la rete dell'Agip, e si hanno le prime scoperte di petrolio e metano in diverse parti d'Italia.Mattei, spregiudicato ma geniale, cerca di dimostrare che può esistere un'efficiente industria italiana degli idrocarburi e, a tale scopo, s'ingegna di offrire ai paesi arabi e africani produttori di greggio condizioni di sfruttamento delle loro risorse più vantaggiose di quelle proposte dai rappresentanti dei trust anglo­
americani del petrolio Sette sorelle, inimicandoseli mortalmente.Sfruttando le connivenze con i servizi segreti italiani, gli interessi petroliferi stranieri riusciranno a togliere di mezzo Mattei con un attentato dinamitardo camuffato da incidente aereo.
Il caso Pisciotta, regia di Eriprando Visconti, 1973 Sinossi
Nel carcere dell'Ucciardone, a Palermo, muore avvelenato, con un caffè alla stricnina, Gaspare Pisciotta, prima luogotenente e poi assassino del bandito Salvatore Giuliano. Viene incaricato di occuparsi del caso un giovane magistrato siciliano, Francesco Scauri, tornato appositamente dal continente. Francesco si ritrova ben presto invischiato nell'oscura rete di connivenze ­ alle quali non è estranea nemmeno la sua famiglia, poiché suo padre, speculatore edilizio, ha bisogno dell'appoggio dei potenti ­ che vogliono impedirgli di scoprire la verità. Finalmente, dopo un secondo delitto all'interno del carcere di cui è vittima un altro dei membri della banda Giuliano, Scauri riesce ad acquisire, grazie alle rivelazioni di un giovane recluso, Amerigo Lojacono, prove sufficienti per incriminare, come responsabili dell'uccisione di Pisciotta, due carcerati, don Vincenzo Coluzzi, potente capomafia, e Rocco Minutti. A questo punto, però, i mandanti del delitto, sentendosi minacciati, non gli consentono di andare oltre: Amerigo, violentato dal compagni di cella, ritira la sua testimonianza; il magistrato, rapito in casa della sua amante, una farmacista, scompare per sempre. Lucky Luciano , regia di Francesco Rosi, 1973
Sinossi
La storia e il mito di Salvatore Lucania detto Lucky Luciano, gangster siculo­americano che, rispedito in Italia nel 1946, divenne capofila di un colossale traffico di droga. Abile nel non lasciare tracce, nel coltivare protezioni e connivenze, lui e la sua gang internazionale la fecero franca sino all'ultimo. Buon saggio di cinema storico­giornalistico _ su sceneggiatura di Lino Jannuzzi e dello stesso Rosi con la collaborazione di Tonino Guerra _ che si distingue per il rifiuto della retorica spettacolare della violenza, a vantaggio dell'analisi sociopolitica. Il prefetto di ferro, regia di Pasquale Squitieri, 1977 Sinossi
Nel 1925 il prefetto Cesare Mori è trasferito da Bologna a Palermo dove, grazie a poteri speciali, combatte il brigantaggio, braccio violento della mafia, con metodi spietati di antiguerriglia, ma non appena alza la mira verso i pezzi grossi viene nominato senatore. Promosso e rimosso
Corleone, regia di Pasquale Squitieri, 1977
Sinossi
Le vite di due amici siculi si divaricano negli anni '50: uno diventa un integerrimo sindacalista, l'altro un mafioso. È il secondo che fa carriera, diventando un grande boss. A livello narrativo il film risulta sgangherato e discontinuo; a livello interpretativo, Gemma & Co. hanno più di una occasione per definire i loro personaggi. Ma questi film nuocciono o no alla mafia? Cento giorni a Palermo, regia di Giuseppe Ferrara, 1984 Sinossi
Dopo le uccisioni, da parte della mafia, dell’ispettore Giuliano, di Pier Santi Mattarella e di Pio La Torre, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa è nominato prefetto di Palermo, senza però che gli vengano concessi i poteri che egli ritiene indispensabili per sconfiggere la mafia, potente anche a Roma, fino a bloccare le leggi che l’avverserebbero. Il 3 settembre 1982 Dalla Chiesa e sua moglie Emanuela vengono assassinati con l’agente di scorta...
Il pentito, regia di Pasquale Squitieri, 1985 Sinossi
Esecutore dell'assassinio di un avvocato milanese (che ricorda Ambrosoli) su mandato di un banchiere (che rimanda a Sindona), Vanni Ragusa scampa alla guerra tra due gruppi mafiosi e si rifugia in USA. Quando gli uccidono i familiari, torna e collabora col giudice Falco...
Pizza Connection, regia di Damiano Damiani, 1985 Sinossi
Spedito da una potente famiglia mafiosa dedita al traffico della droga nella natia Palermo a far fuori un ingombrante Procuratore della Repubblica, sicario di professione coinvolge l'onesto fratellino per portare a termine la missione
Il camorrista, regia di Giuseppe Tornatore, 1986 Sinossi
Il Professore è un boss emergente della camorra che dalla prigione costruisce un impero del crimine. Aiutato dalla sorella riesce a evadere e rifugiarsi a New York dove la sua ascesa sembra non avere limiti.
La posta in gioco, regia di Sergio Nasca, 1988 Sinossi
A Nardò, in provincia di Lecce, nella notte del 31 marzo 1984 un sicario fredda Renata Fonte, assessore repubblicano. Vagliate tutte le possibili piste, rimane in piedi quella politica, ma il vero movente qual è...?
Mery per sempre, regia di Marco Risi, 1989 Sinossi
Insegnante accetta l'ingrato compito di docente nel riformatorio Malaspina di Palermo dove sperimenta il suo metodo antiautoritario e democratico, scoprendo nei ragazzi devianti e sbandati la dimensione della dignità. Dimenticare Palermo, regia di Francesco Rosi, 1990 Sinossi
Dal romanzo di Edmonde Charles­Roux: Carmine Bonavia, figlio di immigrati siciliani e candidato al posto di sindaco di New York, fa in campagna elettorale la clamorosa proposta di legalizzare la vendita delle droghe e parte in viaggio di nozze per Palermo dove viene incastrato dalla mafia in un processo per omicidio.
Ragazzi fuori, regia di Marco Risi, 1990 Sinossi
I ragazzi del carcere palermitano di Malaspina sono usciti e devono ricostruirsi una vita.
L’omosessuale Mery si prostituisce per i vicoli della città, Antonio cerca di vendere patate per
strada, ma viene arrestato perché non ha la licenza. Natale ricomincia a frequentare cattive
compagnie, Cin Ciong trova la morte in seguito a una rapina e Claudio che tenta di cambiare vita
viene ucciso per vecchi rancori…
Porte aperte, regia di Gianni Amelio, 1990 Sinossi
Una mattina del marzo 1937 a Palermo un uomo commette tre delitti. Freddamente uccide il superiore che lo ha licenziato, il sostituto e per finire sua moglie. Si fa trovare a casa e si farebbe tranquillamente condannare a morte, siamo in pieno fascismo, se non fosse che il giudice Vito Di Francesco decide di scavare a fondo nella vicenda per trovare attenuanti.
Una storia semplice, regia di Emidio Greco, 1991
Sinossi
L'ultimo racconto di Leonardo Sciascia (1921­89), pubblicato pochi giorni prima che morisse, è una storia siciliana che del giallo ha il meccanismo: un apparente suicidio, seguito da un duplice delitto; un'inchiesta con un indiziato innocente e due colpevoli al di sopra di ogni sospetto.
Narcos, regia di Giuseppe Ferrara, 1992 Sinossi
Storie (vere) di tre ragazzi colombiani, adolescenti nel ghetto di Medellin, che diventano babykillers al soldo di bande di narcotrafficanti. Il giudice ragazzino, regia di Alessandro Di Robilant, 1993 Sinossi
Seconda metà degli anni '80. Il Sostituto Procuratore della Repubblica Rosario Livatino vive a Canicattì con i genitori e ha un incarico a Palermo dove interviene contro la mafia seguendo i percorsi del denaro sporco. La sua azione è resa più difficile dal fatto che chi lo circonda non gli dà il sostegno sufficiente e che uno dei suoi principali indagati abita nel suo stesso stabile.
Giovanni Falcone, regia di Giuseppe Ferrara, 1993 Sinossi
All'aprile '81 (omicidio Bontade) al luglio '92 (uccisione di Paolo Borsellino) dopo la strage di Capaci (maggio '92), un decennio di nerissima, sanguinosa, fangosa cronaca siciliana con agganci a Roma, capitale infetta, e trasferte transatlantiche attraverso ammazzamenti, attentati, indagini, confessioni, processi, insabbiamenti, intrighi, veleni. La scorta, regia di Ricky Tognazzi, 1993
Sinossi
Al centro della storia c'è un magistrato inviato da Varese a Marsala in sostituzione di un collega
ucciso dalla mafia. Ma il vero tema è chi sono e come vivono i poliziotti che lo proteggono. Senza
alzare la voce e nelle secche cadenze di una constatazione, è un film di denuncia riuscito,
accessibile a spettatori di diversa sensibilità e cultura.
Un eroe borghese, regia di Michele Placido, 1995 Sinossi
Dal libro­inchiesta (1991) di Corrado Stajano, adattato da Graziano Diana e Angelo Pasquini. Una tragedia milanese, anzi italiana: nel 1974 l'avvocato civilista Giorgio Ambrosoli è nominato commissario liquidatore di una banca del finanziere Michele Sindona. Scopre il groviglio di interessi che legano Sindona, alcuni esponenti politici (tra cui Giulio Andreotti), la mafia e il Vaticano. Resiste a suggerimenti, pressioni, minacce. Nella notte tra l'11 e il 12 luglio 1979 è assassinato da un sicario di Sindona. Vite strozzate, regia di Ricky Tognazzi, 1996 Sinossi
Sergio fa due mestieri: quello ufficiale (commercialista) e quello vero (usuraio). Quando incontra Francesco, un vecchio amico in difficoltà nella gestione dell'impresa edile del suocero, crede di poter realizzare il colpo della sua vita: impossessarsi dei beni delle sue vittime, ma anche della loro anima. Testimone a rischio, regia di Pasquale Pozzessere, 1996 Sinossi
Storia di Pietro Nava, rappresentante di sistemi di sicurezza, che il 21 settembre 1990 sulla superstrada Canicattì­Agrigento fu il testimone oculare dell'assassinio di Rosario Livatino: come, fatto il suo dovere di cittadino, s'infilò in un tunnel da incubo con il sostegno incerto dello Stato. Tano da morire, regia di Roberta Torre, 1997
Sinossi Storia parlata, cantata, suonata e un po' ballata di Tano Guarrasi, boss palermitano di quartiere ucciso nel 1988 da un sicario dei corleonesi, e delle sue quattro sorelle “zitelle”.
Teatro di guerra, regia di Mario Martone, 1998 Sinossi
Nel 1994 a Napoli, in una disagevole sala tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli, il giovane Renzo comincia le prove di I sette contro Tebe (467 a.C.) di Eschilo _ tragedia che parla di un assedio e di una guerra fratricida _ per metterla in scena a Sarajevo. Le prove si alternano con la vita privata dei componenti del gruppo, mentre in un teatro stabile un altro regista sta preparando l'allestimento di La bisbetica domata (1593­94) di Shakespeare. Tra le due compagnie avvengono contatti, scambi, attriti. Shakespeare va in scena, Eschilo non andrà a Sarajevo.
I cento passi, regia di Marco Tullio Giordana, 2000 Sinossi
Alla fine degli anni Sessanta a Cinisi, un piccolo paese siciliano, la mafia domina e controlla la vita quotidiana oltre agli appalti per l'aeroporto di Punta Raisi e il traffico della droga. Il giovane Peppino Impastato entra nel vortice della contestazione piegandola, con originalità, alle esigenze locali. Apre una piccola radio dalla quale fustiga con l'arma dell'ironia i potenti locali fra i quali Zio Tano (Badalamenti). Peppino verrà massacrato facendo passare la sua morte per un suicidio. Placido Rizzotto, regia di Pasquale Scimeca, 2000 Sinossi
Come e perché Placido Rizzotto, segretario socialista della Camera del Lavoro di Corleone (PA), scomparve la sera del 10 marzo 1948, ultima tappa di una lunga serie di omicidi politici commessi in Sicilia dal 1944 in poi. 1° film sulla mafia, ideato e diretto da un siciliano.
Luna Rossa, regia di Antonio Capuano, 2001 Sinossi
Un pentito racconta al giudice che lo sta interrogando la storia della famiglia Cammarano. Profondamente radicata nei sentimenti camorristi fin dai primi anni Settanta espande il proprio potere. Determinazione, violenza e coesione di gruppo ne costituiscono la forza. L'ordine interno viene garantito grazie a una gerarchia rigida. I più giovani però a un certo punto non credono più a questa struttura e il gesto di Oreste insinua una crepa che porterà tutti alla distruzione. Pater Familias, regia Francesco Patierno, 2002 Sinossi
Un paese della cintura napoletana. Matteo torna a casa in regime di libertà provvisoria per mettere ordine nelle carte del padre deceduto.Il contatto col luogo natio è l'occasione per ricordare il suo passato e gli amici, morti tragicamente o ­ come nel caso di Rosa, suo segreto amore ora sposata senza amore a Giovanni e madre di Rita ­ condannati a un destino peggiore della morte. Mentre fervono i preparativi per la festa della Vergine Maria, il giovane elabora un piano per liberare Rosa e figlia. Il tentativo riuscirà, ma per lui resta solo il carcere.
E io ti seguo, regia di Maurizio Fiume, 2003 – Dvd+booklet, Koch Media, 2010 Sinossi
Giancarlo, un giovane napoletano animato da una grande passione per il giornalismo viene chiamato come corrispondente a Torre Annunziata per il quotidiano IL MATTINO. Inizia ad indagare sulla malavita e nonostante le difficoltà non demorde. Le sue intuizioni lo portano così lontano da essere considerato dal capoclan Gionta un personaggio troppo scomodo. Il film ricostruisce gli ultimi giorni di vita del giornalista napoletano Giancarlo Siani, ucciso dalla Camorra nel settembre del 1985.Lo fa con la partecipazione che può avere un amico come Fiume lo era di Siani e con il coraggio di affrontare una narrazione assolutamente diversa da quella del film d'esordio "Isotta". Segreti di stato, regia di Paolo Benvenuti, 2003 Sinossi
Durante il processo per la strage di Portella della Ginestra, tenutosi nel '51 a Viterbo contro i membri della banda Giuliano, un avvocato non convinto dei risultati dell'inchiesta decide di condurre segretamente una propria indagine sull'eccidio.
Da un piccolo particolare ­ il calibro delle pallottole estratte dai corpi delle vittime ­ l'avvocato risale la china di un lungo percorso d'indagine, alla ricerca di tracce nuove e testimonianze inascoltate. Questo percorso lo conduce in Sicilia, sul luogo della strage.
Portella della Ginestra, in provincia di Palermo, è un enorme pianoro incolto e sassoso racchiuso tra i monti Pizzuta e Kumeta. Questo secondo rilievo ha una propaggine avanzata che incombe sulla piana: il Cozzo Dxuhait, che in albanese significa "punto d'osservazione". Al centro del pianoro vi è un masso: il sasso Barbato, podio naturale degli oratori socialisti fin dai tempi dei "fasci siciliani".
Certi bambini, regia di Andrea e Antonio Frazzi, 2004 Sinossi
Rosario ha undici anni. Abita in un condominio di periferia di una Napoli devastata dalla camorra. Vive con sua nonna, ammalata di Roipnol e drogata di televisione. E' la punta di diamante di un piccolo branco che passa le sue giornate trascinandosi tra sale giochi, brutte paninoteche, piccoli reati e roulette russe improvvisate sulla tangenziale. Ma c 'è anche un sacerdote che cerca di tenere insieme i pezzi (meglio: i frammenti) di una società che non si può più definire tale.
Alla luce del sole, regia di Roberto Faenza, 2005 Sinossi
La storia di padre Pino Puglisi, il parroco del quartiere Brancaccio di Palermo, ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993. Un uomo che «sparava» dritto, dovere inflessibile nella denuncia e alieno da ogni compromesso. Con gesti concreti, dedicandosi al recupero dei bambini del quartiere per sottrarli alla mafia, padre Puglisi diventa una presenza scomoda, un simbolo, un freno alla corruzione. In un altro paese, regia di Marco Turco, 2006 Sinossi
Tratto dal libro di Alexander Stille. Il rapporto fra la mafia siciliana e lo Stato italiano negli anni della prima repubblica. Il film è incentrato sulla storia del maxi­processo di Palermo e dei due magistrati che lo hanno reso possibile, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E' la storia di una clamorosa vittoria nella lotta contro la mafia, la storia del più grande processo anti­mafia mai celebrato. Ma è anche la storia di una lenta, inesorabile morte.
Il Fantasma di Corleone, regia di Marco Amenta, 2006 Sinossi
Marco, giovane reporter siciliano, torna a Palermo in un viaggio­thriller per cercare di risolvere il mistero che avvolge la figura di Bernardo Provenzano. Capo supremo di Cosa Nostra, Provenzano, vive in clandestinità da 40 anni, è vivo ma è come se fosse morto e ha architettato le più rilevanti stragi di mafia degli ultimi vent'anni in Italia.
Romanzo criminale, regia di Michele Placido, 2006 Sinossi
Il Libanese ha un sogno: conquistare Roma. Per realizzare quest'impresa senza precedenti mette su una banda spietata ed organizzata. Le vicende della banda e dell'alternarsi dei suoi capi (il Libanese, il Freddo, il Dandi) si sviluppano nell'arco di venticinque anni, intrecciandosi in modo indissolubile con la storia oscura dell'Italia delle stragi, del terrorismo e della strategia della tensione prima, dei ruggenti anni '80 e di Mani Pulite poi. Per tutto questo tempo, il commissario Scialoia dà la caccia alla banda, cercando contemporaneamente di conquistare il cuore di Patrizia, la donna del Dandi.
L’uomo di vetro, regia di Stefano Incerti, 2007 Sinossi
Leonardo Vitale è il primo pentito di Mafia. La sua decisione di confessare e raccontare i fatti, lo conduce verso il baratro, in una cella piccolissima, in un manicomio criminale, e poi infine libero, verso le dure leggi della Mafia. Il dolce e l’amaro, regia di Andrea Porporati, 2007 Sinossi
Primi anni Ottanta. Sicilia. Saro Scordia viene preso sotto tutela da don Gaetano Butera (mafioso di spicco) dopo la morte in carcere del padre. Comincia così la sua carriera all'interno di Cosa Nostra con le prime rapine e i primi incarichi di scarsa rilevanza. Finché un giorno si presenteranno prove di fiducia molto più dure: uccidere qualcuno per ordine del padrino. "Nella vita c'è il dolce e c'è l'amaro" è quanto apprende in fretta il piccolo aspirante mafioso Saro. Il cinema sulla mafia sembra averci detto già tutto e forse è davvero così. Questa volta l'attenzione è però puntata sul come la mentalità mafiosa possa prendere dimora già nella mente (diremmo quasi nel DNA) di un ragazzino conducendolo poi, passo dopo passo, dal crimine minore a quello più efferato mantenendo ferma la convinzione che i padrini sanno come guardare il mondo e possono decidere chi è buono e chi no. Fino al giorno in cui ti chiedono di eliminare qualcuno che conosci bene. A quel punto le cose possono cambiare
Fine Pena mai, regia Davide Barletti, 2007 Sinossi
Tonio Perrone è un giovane irrequieto, pieno di quella che spesso viene equivocata per voglia di vivere ma è solo spinta autodistruttiva. Nella sua esistenza fatta di droga, sballo ed auto veloci, l'unica costante è Daniela, la fidanzata dai tempi dell'università. Poco a poco Tonio diventa un piccolo boss della mala salentina: spaccio e gioco d'azzardo sono le sue principali attività, tenute in piedi grazie ad un piccolo gruppo di malviventi, tra cui spicca lo spietato Gianfranco. Presto la sua scalata è arrestata dalla polizia. In carcere conosce boss e malavitosi più grandi di lui che lo introducono nella "famiglia", una mafia di derivazione camorristica, la Sacra Corona Unita. I vecchi amici moriranno o spariranno, lui diventerà espone
Scacco al Re, regia di Claudio Canepari, dvd­libro ­ Einaudi 2008 Sinossi
Un montaggio originale di video inediti girati dalla polizia, intercettazioni ambientali e telefoniche e scene prese a prestito dal teatro e dal cinema per raccontare gli ultimi 39 giorni della caccia a Provenzano. I magistrati e i poliziotti che per otto anni hanno inseguito l'ultimo dei grandi padrini di Cosa nostra. Le telefonate che hanno incastrato insospettabili manager al servizio dei boss. I video che ritraggono i postini delle cosche mentre consegnano i preziosi «pizzini» del capo. Le voci e i volti dei mafiosi che una squadra di poliziotti ­ il gruppo Duomo ­ ha seguito fino a Montagna dei Cavalli, 11 aprile 2006. Un successo su Rai Tre. Biùtiful Cauntri, regia di Esmeralda Calabria, Peppe Ruggiero e Andrea D'Ambrosio
Sinossi
Biùtifil cauntri, il documentario di Esmeralda Calabria, Andrea D'Ambrosio e Peppe Ruggiero, è materiale più reale del reale, è un grande storia di impegno civile sostenuta da una poetica originale, che serve a raccontare un territorio umano e geografico lasciato a se stesso. Le fuoriuscite del cobalto dalla fabbrica di Montefibre hanno contaminato fragole e pomodori, le discariche abusive e i chilometri di spazzatura e sacchetti hanno avvelenato pecore e bufale, quelle del pregiato latte bufalino che diventa mozzarella "elastica e resistente al primo morso". Gli agricoltori e i pastori campani sono soli contro le sopraffazioni e la ricerca del profitto, contro i trafficanti di rifiuti e la camorra casertana, contro le connivenze tra imprenditoria e politici, contro l'assenza dei controlli e l'arroganza dei poteri forti, contro il silenzio della stampa e la complicità degli organi statali. Nella biùtiful cauntri del titolo, brevi ritratti senza parole ma densi di dolore si alternano con le testimonianze di un'allevatrice di agnelli, di agricoltori, di pastori, di un sindaco, di un procuratore e di un educatore ambientale, in lotta perenne con i crimini del territorio e con una forza che avvelena i loro cari, le loro terre e i prodotti che finiscono sulle nostre tavole. Galantuomini, regia di Edoardo Winspeare, 2008 Sinossi
Ignazio, Lucia e Fabio sono stati bambini felici e inseparabili nel Salento degli anni Sessanta. Adesso sono adulti tormentati e divisi nel Salento della Sacra Corona Unita. Ignazio è diventato un giudice stimato, rientrato a Lecce dopo aver esercitato la professione nel Nord Italia, Lucia è madre di un ragazzino e braccio destro del boss Carmine Zà, Fabio un appassionato giocatore di biliardo col vizio della cocaina. Al funerale di Fabio, stroncato da un'overdose, Lucia e Ignazio si ritrovano e si innamorano senza dichiararsi. Durante le indagini sul traffico di cocaina, Ignazio scopre il coinvolgimento di Lucia. Ferito e addolorato dalle bugie della donna e dalla rivelazione della sua vera natura, l'affronta, spingendola suo malgrado alla latitanza. Ma il giudice sedotto e la dark lady hanno ancora un conto d'amore da regolare e da consumare.
Il divo, regia di Paolo Sorrentino, 2008
Sinossi
C'è un uomo che soffre di terribili emicranie e arriva anche a contornarsi il volto con l'agopuntura pur di lenire il dolore. È la prima immagine (grottesca) di Giulio Andreotti ne Il divo. Siamo negli Anni Ottanta e quest'uomo freddo e distaccato, apparentemente privo di qualsiasi reazione emotiva, è a capo di una potente corrente della Democrazia Cristiana ed è pronto per l'ennesima presidenza del Consiglio. L'uccisione di Aldo Moro pesa però su di lui come un macigno impossibile da rimuovere. Passerà attraverso morti misteriose (Pecorelli, Calvi, Sindona, Ambrosoli) in cui lo si riterrà a vario titolo coinvolto, supererà senza esserne scalfito Tangentopoli per finire sotto processo per collusione con la mafia. Processo dal quale verrà assolto.
Gomorra, regia di Matteo Garrone, 2008 Sinossi
Potere, soldi e sangue. In un mondo apparentemente lontano dalla realtà, ma ben radicato nella nostra terra, questi sono i "valori" con i quali gli abitanti della provincia di Caserta, tra Aversa e Casal di Principe, devono scontrarsi ogni giorno.
Fortapàsc, regia di Marco Risi, 2009 Sinossi
Giancarlo Siani è un giovane praticante, impiegato "abusivo" per il Mattino col sogno di un contratto giornalistico e di un'inchiesta incriminante contro i boss camorristi e i politici collusi. Lucido e consapevole, Siani si muove tra Napoli e Torre Annunziata, un avamposto abbattuto dal terremoto e frequentato dagli scagnozzi armati di Valentino Gionta. Indaga, si informa, verifica i fatti e poi scrive pagine appassionate e impetuose sui clan camorristi e sulla filosofia camorristica. Era il 1985 quando Vasco Rossi cantava "ogni volta che viene giorno" e un giornalista di ventisei anni moriva assassinato per "ogni volta che era stato coerente".
Mar Piccolo, regia di Alessandro Di Robilant, 2009 Sinossi
Quartiere Paolo VI, Taranto, Italia. Tiziano vive nel lato sbagliato di una città che spoglia con prepotenza l'ambiente circostante, in una nazione in cui le regole non esistono ma esistono solo le eccezioni. Tiziano è il capofamiglia, a dispetto dei suoi 16 anni: il padre ha abbandonato moglie e figli per un'esistenza disperata cercando il colpo al videopoker; la madre è una popolana impreparata a crescere due figli da sola ma determinata a tenerli fuori dalla malavita e a proteggerli dalle prepotenze di chi vuole installare un'antenna per telefonia cellulare davanti alla scuola della sua piccola. Tiziano è troppo sveglio per andare a scuola, ma non abbastanza da restare lontano dai guai. Tiziano vuole diventare un gangster e cercherà di derubare il boss di zona. Questo, in cambio del perdono, gli ordinerà un omicidio. Se la caverà con sei mesi di riformatorio. Durante la sua mancanza, l'inquinamento della violenza si sarà preso tutto.
Tris di Donne & Abiti Nuziali, regia di Vincenzo Terracciano, 2009 Sinossi
Franco Campanella è un ex impiegato delle poste che non arriva ai mille euro al mese di pensione, devoto alla propria famiglia e dedito al vizio del gioco. Alla vigilia delle nozze della figlia maggiore Luisa, giovane insegnante appassionata di poesia, Franco promette alla moglie Josephine di impegnarsi a fare economia per sostenere personalmente le spese del matrimonio. Ma dopo che gli viene rifiutato un fido bancario, Franco ricomincia a scommettere e a frequentare ogni bisca del napoletano, perdendo fino a indebitarsi con strozzini e camorristi per una cifra da decine di migliaia di euro.
Onda Libera, regia di Christian Nasi, Matteo Pasi, Massimo Venieri, dvd­ libro – Giunti Progetti Educativi e Gruppo Abele, 2009 Sinossi
Foligno, 25 aprile 2009. Anniversario della Liberazione. L'Onda libera contro le mafie prende la forma di una Carovana che attraversa l'Italia, da Nord a Sud, per portare un messaggio di riscatto ed emancipazione contro le mafia, anzi le mafie. Lo farà con la musica, quella dei Modena City Ramblers e di molti altri gruppi che insieme all'impegno e alla passione civile di Libera di Don Luigi Ciotti dilagherà in tutta la sua bellezza e forza. Si concluderà il 9 maggio 2009 a Cinisi, Palermo, per l'anniversario dell'assassinio di Peppino Impastato: un filo rosso che simbolicamente lega la lotta dei partigiani di un tempo con quella di tutti coloro che, oggi, stanno lottando contro un nemico meno visibile ma non per questo meno pericoloso. Immagine e metafora di un'Italia che oggi come ieri combatte per la propria libertà.
Schiaffo alla Mafia, regia di Stefania Casini, 2009 Sinossi
Il documentario "Schiaffo alla Mafia" racconta l’avventura della cooperativa Pio la Torre che coltiva da 2 anni, con fatica e sacrifici le terre conqfiscate alla mafia.
Una montagna di balle, regia di Nicola Angrisano, 2009 Sinossi
Dal 2003 al 2009, un gruppo di videomakers, ha documentato la cosidetta "emergenza rifiuti Campana" per svelarne gli ingranaggi, individuare responsabilità e attori di quindici anni di "gestione straordinaria". Uno spettacolo costato miliardi di euro e decine di processi in corso. Ma dove finiscono i rifiuti campani? Quali sono le ferite di una terra bruciata e i danni alla salute di milioni di persone? Il più grande disastro ecologico dell'Europa occidentale raccontato dalle voci delle comunità in lotta. L'assalto ai fondi pubblici, le zone d'ombra della democrazia, il boicottaggio della "differenziata", le collusioni con le ecomafie e le proposte di chi si interroga seriamente sulle alternative. E se "vivere in emergenza",fosse solo una strategia per accumulare profitti!?
Draquila. L’Italia Che Trema, regia di Sabina Guzzanti, 2010 Sinossi
Documentario di Sabina Guzzanti sul post-terremoto in Abruzzo. "Trema l'Italia. Per i privilegi di
pochi, per le leggi ad personam, per l'appropriazione indebita dei fondi pubblici, per la corruzione,
per le caste, per i servizi negati ai cittadini, per la speculazione edilizia. Trema e si sgretola
lentamente.
Il sangue verde, regia di Andrea Segre, 2010 Sinossi
Rosarno, Calabria, gennaio 2010. Gli immigrati africani scendono in strada per manifestare contro chi, dopo averli sfruttati, li minaccia o addirittura li uccide. Hanno paura. Qualcuno non ha il coraggio nemmeno di manifestare: solo il rumore dei petardi gli riporta alla mente la guerra da cui è fuggito, figuriamoci gli spari veri. Ma il governo italiano dice il contrario, afferma pubblicamente che sono loro a far paura e li costringe alla diaspora. Rosarno: il tempo delle Arance, regia di Insu^tv, 2010 Sinossi
Sabato 9 gennaio 2010: la polizia sgombera 500 braccianti immigrati da un ex­complesso industriale sulla statale tra Rosarno e Gioia Tauro. Un presidio di cittadini blocca la strada per garantire che l’operazione vada fino in fondo. Tutto intorno gruppi di persone in auto minacciano e aggrediscono con spranghe e fucilate gli immigrati più isolati. Un gruppo di videomaker si è recato a Rosarno per testimoniare, nelle durezza delle immagini e nei racconti dei protagonisti, le ragioni della ribellione contro la violenza e l’apartheid.
Rosso Salento, regia di Giulia Lazzarini e Luigi Camassa, 2010 Sinossi
Il documentario Rosso Salento racconta la realtà di Libera terre di Puglia attraverso le interviste ai soci della cooperativa e a chi collabora con loro. Il documentario evidenzia le testimonianze dei protagonisti del progetto e le difficoltà economiche e burocratiche che affrontano, per riuscire a gestire il ciclo produttivo nella sua interezza. All'apparenza un tranquillo s ettembre agricolo raccolta del pomodoro e campionatura dei chicchi d'uva per la vendemmia si trasforma in una battaglia quotidiana contro le vessazioni e le intimidazioni delle organizzazioni mafiose del luogo.
Comando e Controllo, regia di Alberto Puliafito, 2010 Sinossi
Un documentario che racconta come si vive in uno Stato di Emergenza. A partire dall'esperienza dell'Aquila dopo il terremoto del 6 aprile 2009, si analizza l'operato in deroga alle norme vigenti da parte del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, si racconta la storia del Dipartimento, si mostra come abbia operato sul territorio aquilano. Con un ferreo controllo della stampa, dell'informazione e dei cittadini. Con la costruzione di 4.500 appartamenti ex novo, non per tutti e decontestualizzati dal preesistente tessuto sociale. Con appalti e subappalti in deroga. E' il capitalismo dei disastri che si fonda sulla definizione dello stato di emergenza. In Italia, l'emergenza si sta allargando a tutto il normale vivere democratico. E tutto il normale vivere democratico può essere gestito “in deroga”.
Tatanka, regia di Giuseppe Gagliardi, 2011 Sinossi
Nei feudi della camorra, in una terra dilaniata da una guerra cruenta, la straordinaria avventura di un ragazzo che riesce a sfuggire a un destino certo. Grazie all'incontro con la boxe riuscirà ad emanciparsi, in un percorso che lo porterà alla scoperta di se stesso, dal baratro della periferia di Caserta, passando per l'inferno dei ring clandestini di Berlino. Una strada tortuosa verso un riscatto difficile e inaspettato. Il Generale, di Lorenzo Rossi Espagnet e Dora Dalla Chiesa­ 2012
Sinossi
Nasce da un'idea dell'ultima nipote di Carlo Alberto, Dora Dalla Chiesa,che ha raccolto documenti personali, ricordi dei cari e le testimonianze di chi l'ha conosciuto per dar vita a questo racconto della vita pubblica e privata del nonno. Dora non ha mai incontrato di persona il Generale, ma ne traccia un preciso ritratto personale e professionale in cui la vita quotidiana e i sentimenti intimi s'intrecciano strettamente con le vicende storiche, fino a giungere alla ricerca delle ragioni del suo omicidio, avvenuto per mano di Cosa Nostra a Palermo.
Uomini soli, regia di Paolo Santolini, Faber Film – Libera, 2012 Sinossi
Sono morti venti, trent'anni fa. Giù a Palermo. Lo sapevano che li avrebbero fermati, prima o poi. Facevano paura al potere. Italiani troppo diversi e troppo soli per avere un'altra sorte. Una solitudine generata non soltanto da interessi di cosca o di consorteria. Ma anche da meschinità più nascoste e colpevoli indolenze, decisive per trascinarli verso una fine violenta. Avevano il silenzio attorno. A un passo. Pio La Torre, nel partito al quale ha dedicato tutto se stesso. Il generale Carlo Alberto dalla Chiesa nella sua Arma, lui che si pregiava di avere "gli alamari cuciti sulla pelle". Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in quel Tribunale popolato da giudici infidi. Vite scivolate in un cupo isolamento pubblico e istituzionale. Fino agli agguati, alle bombe. Un racconto collettivo scritto da Attilio Bolzoni, giornalista tra i più colti e sensibili, che ha memoria diretta di tutti e quattro i protagonisti e che da Palermo ha spiegato per decenni all'Italia personaggi e retroscena, misteri e drammi pubblici della Sicilia insanguinata e mai rassegnata. Attilio Bolzoni, 232 pp, Melampo, 2012
La nostra terra, regia di Giulio Manfredonia, 2014
Sinossi
Nicola Sansone è proprietario di un podere nel Sud Italia che viene confiscato dalla Stato e assegnato a una cooperativa, che però non riesce ­ per celati o dichiarati boicottaggi ­ ad avviare l'attività. Per questa viene mandato in loro aiuto Filippo, un uomo che da anni fa l'antimafia lavorando in un ufficio del Nord, e quindi impreparato ad affrontare la questione "sul campo". Numerosi sono gli ostacoli che Filippo incontra, e spesso deve resistere all'impulso di mollare tutto: lo trattengono il senso di sfida e le strane dinamiche di questa cooperativa di insolite persone cui inizia ad affezionarsi, in particolar modo Cosimo l'ex fattore del boss e Rossana, la bella e determinata ragazza che forse ha un passato da riscattare. In un ribaltamento di ruoli, tra sabotaggi e colpi di scena, non appena le cose iniziano ad andare quasi bene, al boss Nicola Sansone vengono concessi i domiciliari. Riuscirà l'antimafia a trionfare? Perez, regia di Edoardo De Angelis, 2014
Sinossi
Demetrio Perez è un avvocato d'ufficio che difende i delinquenti, i dimenticati, i perdenti. La sua carriera è sfumata con il suo matrimonio, di cui Tea, la figlia, è l'unico bagliore. Rassegnato e inerte, si trascina nella vita, lasciando che siano gli altri a scegliere per lui. In un giorno come tanti a Napoli assiste Luca Buglione, capo camorrista che ha deciso di collaborare con la Giustizia ma alle sue regole. Determinato a recuperare una partita di preziosi diamanti nascosti nella pancia di un toro, Buglione propone a Perez uno scambio. Se l'avvocato lo aiuterà nell'impresa, lui troverà modo e occasione per incastrare Francesco Corvino, giovane camorrista rivale che ha una relazione con Tea. L'amore per la figlia lo esorterà finalmente all'azione, cambiando il suo destino di ignavo.
Anime Nere, regia di Francesco Muzi, 2014
Sinossi
Anime Nere è la storia di tre fratelli, figli di pastori, vicini alla ndrangheta, e della loro anima scissa. Luigi, il più giovane, è un trafficante internazionale di droga. Rocco, milanese adottivo, dalle apparenze borghesi, imprenditore grazie ai soldi sporchi del primo. Luciano, il più anziano, che coltiva per sé l’illusione patologica di una Calabria preindustriale, instaurando un malinconico e solitario dialogo con i morti. Leo, suo figlio ventenne, è la generazione perduta, senza identità. Dagli avi ha ereditato solo il rancore e il futuro è un treno che per lui sembra già passato. Per una lite banale compie un atto intimidatorio contro un bar protetto dal clan rivale. In qualsiasi altra terra, sarebbe solo una ragazzata. Non in Calabria, tantomeno in Aspromonte. È la scintilla che fa divampare l’incendio. Per Luciano è di nuovo il dramma che si riaffaccia dopo tanti anni dall’uccisione del padre. In una dimensione sospesa tra l’arcaico e il moderno i personaggi si spingono fino agli archetipi della tragedia.
Belluscone, Una storia siciliana, 2014
Sinossi
Con lo stile ironico, dissacrante e provocatorio dell’autore, il film intreccia il viale del tramonto di Berlusconi con le sorti dello sfortunato Ciccio Mira, radicato in una vecchia cultura dura a morire, e con il destino artistico dello stesso Maresco, che sceglie di eclissarsi, dopo aver capito l’inutilità dell’ennesima battaglia contro i mulini a vento della politica, in un’Italia che nella “cultura” berlusconiana si è a lungo riconosciuta e continua a riconoscersi.
Per la scrittura delle sinossi sono state utilizzate le seguenti fonti sitografiche:
mymovies.it
trovacinema.it
cinema del silenzio.it
cinemaitaliano.info