3.7 Piano di manutenzione

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3.7 Piano di manutenzione
INDICE
Capo I_Opere a verde
Art. 1
Art. 1.1
Art. 1.2
Art. 1.3
Art. 1.4
Art. 1.5
Art. 1.6
Art. 1.7
Art. 1.7.1
Art. 1.7.2
Art. 1.7.3
Art. 1.7.4
Art. 1.7.5
Art. 1.7.5.1
Art. 1.8
Art. 1.9
Art. 1.9.1
Art. 1.9.2
Art. 1.9.3
Art. 1.9.4
Art. 1.9.5
Art. 2
Manutenzione delle opere a verde
Irrigazioni
Chiusura conche di irrigazione
Eliminazione e sostituzione delle piante morte
Difesa dalla vegetazione infestante, pulizia e concimazione
Ripristino della verticalità delle piante
Controllo dei parassiti e delle fitopatie in genere
Cura dei tappeti erbosi
Taglio dei tappeti erbosi
Taglio di rifinitura
Rifilatura bordi aiuole e manufatti
Concimazione
Diserbi e trattamenti
Diserbo chimico e manuale dei manufatti
Ripristino dei danni da erosione
Potature
Potatura secca od invernale
Potatura invernale piante fiorifere
Potatura verde o estiva
Spollonatura
Tosatura e sagomatura siepi
Raccolta foglie
Capo II_ Impianto di irrigazione
Art. 3
Art. 3.1
Art. 3.2
Art. 3.3
Manutenzione dell’impianto di irrigazione
Interventi di manutenzione programmati
Riparazione di guasti e rotture
Parti di ricambio
Capo III _Percorsi- aree di sosta
Art. 4.1
Art. 4.2
Art. 4.3
Pulizia periodica percorsi e aree sosta
Manutenzione percorsi e aree sosta
Pulizia griglie riparazione di guasti e rotture
Capo IV _Arredi
Art. 5.1
Art. 5.2
Art. 5.3
Art. 5.4
Manutenzione ordinaria arredi
Verifica integrità
Riparazione guasti e rotture accidentali
Parti di ricambio
Capo V_Corpi illuminanti
Art. 6.1
Art. 6.2
Art. 6.3
Art. 6.4
Manutenzione ordinaria corpi illuminanti
Verifica integrità
Riparazione guasti e rotture accidentali
Parti di ricambio
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Capo VI_Impianto Fontana
Art. 7
Art. 7.1
Art. 7.2
Art. 7.3
Manutenzione dell’impianto di ricircolo della fontana
Manutenzione ordinaria impianti fontana
Riparazione guasti e rotture accidentali
Parti di ricambio
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Capo I_Opere a verde
Art. 1
Manutenzione delle opere a verde
La manutenzione che l'Impresa è tenuta ad effettuare dovrà comprendere le seguenti operazioni:
•
irrigazioni
•
chiusura conche di irrigazione
•
eliminazione e sostituzione delle piante morte
•
difesa dalla vegetazione infestante, pulizia e concimazione
•
ripristino della verticalità delle piante
•
controllo dei parassiti e delle fitopatie in genere
•
cura dei tappeti erbosi
•
ripristino dei danni da erosione
•
potature
•
raccolta foglie
La manutenzione delle opere dovrà avere inizio immediatamente dopo l’esecuzione, anche parziale,
delle stesse.
Art. 1.1 Irrigazioni
L’area oggetto della manutenzione è dotata di impianto di irrigazione automatico e costituito da un
sistema ad ala gocciolante per le essenze arboree, arbustive e per le alberature e da un sistema a
pioggia.
L'Impresa è tenuta a verificare il corretto funzionamento di tutte le parti d’impianto, intervenendo
tempestivamente in caso di guasti o anomalie, e provvedere alla sua manutenzione ordinaria (vedere
quanto indicato al capo II).
Le irrigazioni dovranno variare in quantità e frequenza in relazione alla natura del terreno, alle
caratteristiche specifiche delle piante, al clima e all'andamento stagionale: il programma di irrigazione
(a breve e a lungo termine) e i metodi da usare dovranno essere determinati dall'Impresa e
successivamente approvati dalla Direzione Lavori.
L'impianto di irrigazione non esonera in nessun caso l'Impresa dalle sue responsabilità riguardo alla
regolarità e tempestività degli apporti idrici a tutte le opere a verde. Pertanto, l’Impresa dovrà essere
attrezzata per effettuare, in caso di necessità, adeguati interventi manuali.
Art. 1.2 Chiusura conche di irrigazione
Qualora durante le fasi di piantagione delle essenze arboree fossero state realizzate delle conche di
irrigazione provvisorie, le stesse dovranno essere chiuse.
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Dopo la loro chiusura, il terreno alla base degli alberi dovrà presentarsi perfettamente livellato,
rispettando la quota del colletto e raccordandosi in modo omogeneo con le quote dell’area
circostante, al fine di non creare effetto scalping durante le operazioni di taglio dell’erba.
Il terreno dovrà inoltre essere livellato in modo che non vi siano zone di ristagno dell’acqua.
Art. 1.3 Eliminazione e sostituzione delle piante morte
Le eventuali piante morte dovranno essere sostituite con altre identiche a quelle fornite in origine: la
sostituzione deve, in rapporto all'andamento stagionale, essere inderogabilmente effettuata nel più
breve tempo possibile dall'accertamento del mancato attecchimento.
Qualora l’Impresa, durante i lavori di sostituzione, arrecasse danni ad opere già finite (es. tappeti
erbosi, pavimentazioni, ecc.), dovrà provvedere a sue spese al ripristino di quanto danneggiato.
Art.1.4 Difesa dalla vegetazione infestante, pulizia e concimazione
Le aiuole e le siepi, intendendo come tali tutte le aree piantumate con arbusti, cespugli e tappezzanti,
richiedono, in particolare nei primi anni di impianto, una costante mondatura delle erbe infestanti, al
fine di evitare che venga compromesso lo sviluppo e la crescita delle essenze ornamentali presenti
nelle aiuole stesse, ed accelerare la copertura del terreno da parte delle piante tappezzanti.
Devono pertanto essere effettuati almeno tre interventi principali di mondatura manuale delle infestanti
nel corso dell’anno, integrati da alcuni interventi più leggeri di rifinitura, secondo le effettive necessità
riscontrate.
Tutte le aree oggetto di piantagione di essenze arbustive (gruppi, aiuole, bordure, siepi ecc.)
dovranno contestualmente essere ripulite da oggetti abbandonati, rifiuti, e da quant’ altro costituisca
fonte di sporcizia e/o disordine.
Il materiale di risulta dovrà essere tempestivamente rimosso ed allontanato a cura dell’Impresa.
La frequenza degli interventi dovrà garantire che le aree si presentino sempre in buone condizioni di
decoro, assolvendo quindi alle funzioni ornamentali per le quali sono state realizzate. Dove presente,
l’Impresa è inoltre tenuta al reintegro dello strato di pacciamatura.
Durante i mesi di Febbraio/ Marzo e Settembre/Ottobre, si interviene con somministrazioni di
fertilizzanti organominerali, completi di microelementi, al fine di reintegrare la produzione di fiori, frutti,
foglie ecc.. I fertilizzanti devono essere distribuiti al piede della pianta nella zona di proiezione della
chioma sul terreno. In primavera verranno utilizzati fertilizzanti con rapporto npk calibrato sulle
esigenze della ripresa vegetativa. In autunno, il rapporto npk sarà bilanciato per la preparazione al
periodo di riposo.
Deve essere garantito l’utilizzo di concimi specifici, in ragione di 120/150 gr. per mq / anno.
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Art. 1.5 Ripristino della verticalità delle piante
Qualora a seguito di assestamento del terreno e/o a seguito di eventi atmosferici se ne ravvisasse la
necessità, l'impresa è tenuta al ripristino tempestivo della verticalità delle piante che potrà avvenire sia
attraverso la sistemazione/riparazione degli ancoraggi esistenti, sia attraverso la messa in opera di
nuove strutture.
Art.1.6 Controllo dei parassiti e delle fitopatie in genere
E' competenza dell'Impresa controllare le manifestazioni patologiche sulla vegetazione arborea ed
arbustiva, provvedendo alla tempestiva eliminazione del fenomeno patogeno onde evitarne la
diffusione e rimediare ai danni accertati .
Le modalità di intervento (es. tipo di attrezzatura impiegata, tempi di esecuzione) e la profilassi
curativa (es. tipo di principio attivo utilizzato) dovranno essere preventivamente concordati con la
Direzione Lavori in fase di esecuzione e con l’Amministrazione durante il periodo di manutenzione.
Art. 1.7 Cura dei tappeti erbosi
L’Impresa dovrà provvedere alla manutenzione ordinaria dei tappeti erbosi, affinché essi assolvano
sempre in modo efficace la loro funzione estetica.
I tappeti erbosi dovranno essere tagliati, concimati e mantenuti puliti, sia durante la stagione di
accrescimento che durante il periodo di riposo vegetativo, secondo quanto di seguito specificato.
Art. 1.7.1 Taglio dei tappeti erbosi
Il taglio dei tappeti erbosi polifiti deve essere eseguito quando l’erba raggiunge l’altezza di 12-15 cm.,
durante tutto il periodo di fase attiva di crescita (indicativamente a partire dal mese di Marzo e sino a
Novembre) e potrà essere anticipato e posticipato secondo l’andamento stagionale. Il taglio viene
eseguito con apposite macchine tosaerba a ventola con lama rotativa, salvo a ricorrere al taglio con
decespugliatori attorno alle piante ed ai manufatti.
La raccolta e lo sgombero delle erbe di risulta dei prati si esegue con cura affinché nessun residuo
rimanga lungo i viali, sui manufatti o sulle superfici erbose onde evitare la formazione di chiazze di
eziolatura e di marcescenza, antiestetiche e sempre nocive alla vita del manto erboso.
A taglio avvenuto le superfici erbose e le zone a verde in genere si presenteranno sempre sgombere
da rifiuti, cartacce, sassi, residui di varia natura, ecc. che deturpano il decoro delle aree di
manutenzione.
I tagli vengono effettuati in modo differente, in relazione alle diverse tipologie di prato: nelle zone con
‘prato pregiato’ (stanza relax e aree perimetrali con terrapieni modellati) il tappeto erboso dovrà
essere particolarmente curato per mantenere costantemente un’altezza dell’erba di 3,0-3,5 cm.
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Per il prato arido si prevedono invece tagli mediamente in ragione di n° 14/16 interventi/anno, o
comunque quando se ne ravvisa la necessità, in relazione all'andamento stagionale ed alla crescita
del tappeto erboso.
Escludendo la zona centrale del “prato fiorito” (per il quale dovranno essere previsti massimo due
tagli/anno, in modo da mantenere l’aspetto di ‘naturalità’ connesso alla sua realizzazione) e quella del
‘prato pregiato’, l'altezza di taglio deve essere compresa tra 3,5 e 5 centimetri, in rapporto alla
stagione corrente. Nei periodi di maggiore crescita dell'erba (primavera e fine estate/inizio autunno) i
tagli saranno più frequenti ed effettuati ad una altezza di 3,5 centimetri. Nei periodi di minore crescita
e di maggiore "stress" termico (estate) i tagli saranno meno frequenti ed effettuati innalzando
progressivamente l'altezza di taglio sino a 5 centimetri, (fine giugno) per poi riabbassarla
progressivamente sino a 3,5 centimetri (primi settembre).
Il taglio deve essere praticato con attrezzatura idonea, a lame rotanti, avendo cura di mantenere
sempre perfettamente affilati ed efficienti gli organi di taglio, al fine di evitare sfilacciamenti dell'erba.
E' consigliabile praticare i tagli con una macchina dotata di raccoglitore per l'erba. In caso contrario, i
residui del taglio dovranno essere immediatamente rimossi.
Art. 1.7.2 Taglio di rifinitura
Tutte le aree dove non sia possibile effettuare il taglio con attrezzatura a lame rotanti, devono essere
rifinite con decespugliatori o attrezzature similari. Sono soggette ad operazione di rifinitura i contorni
delle aiuole, i bordi dei manufatti e della viabilità, i contorni dei cespugli e delle piante ecc., avendo
estrema cura di non ledere o danneggiare in nessun modo la corteccia degli stessi.
Il materiale vegetale di risulta dovrà essere immediatamente rimosso, al fine di evitare fenomeni di
eziolamento e marcescenza.
Art. 1.7.3 Rifilatura dei bordi delle aiuole e dei manufatti
I contorni delle aiuole devono presentarsi nettamente delimitati evitando che l'erba, sconfinando dai
prati, invada la superficie delle aiuole stesse. A tale scopo, con i comuni strumenti da taglio (vanghe,
badili, forbici ecc.) o con apposite macchine, si esegue la rifilatura non appena se ne ravvisi la
necessità, comunque almeno una volta all'anno a fine ciclo vegetativo (autunno/inverno).
Nell'esecuzione non si devono asportare porzioni di cotico erboso e tanto meno il terreno sottostante,
onde evitare che i contorni delle aiuole e dei manufatti (cordoli, chiusini ecc.) si presentino scalzati.
Art. 1.7.4 Concimazione
Durante i mesi di Marzo e Settembre, verranno distribuiti fertilizzanti professionali per tappeti erbosi, a
lento rilascio, completi di microelementi. In primavera verranno utilizzati fertilizzanti con rapporto npk
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calibrato sulle esigenze della ripresa vegetativa. In autunno, il rapporto npk sarà bilanciato in modo da
irrobustire i tessuti per una adeguata preparazione al periodo invernale..
Ogni concimazione dovrà essere somministrata in modo omogeneo, con attrezzature meccaniche
idonee, e dovrà essere seguita immediatamente da un turno di irrigazione. Complessivamente,
durante la stagione vegetativa, dovranno essere distribuiti 100/120 grammi per metro quadrato di
fertilizzanti, secondo le indicazioni che verranno impartite dalla Direzione Lavori durante le opere di
realizzazione e dall’Amministrazione durante il periodo di manutenzione.
Art.1.7.5 Diserbi e trattamenti
Se richiesto dalla Stazione Appaltante/Committente, l’impresa sarà tenuta ad effettuare diserbi
selettivi contro le infestanti.
Potranno essere richiesti diserbi di pre-emergenza, con antigerminanti, contro le graminacee
macroterme estive (es. Pabio, Setaria ecc.) e/o diserbi di post-emergenza contro le infestanti a foglia
larga (es. Tarassaco, Romice ecc.).
In caso di necessità, la Stazione Appaltante/Committente potrà richiedere anche la somministrazione
di fitofarmaci indicati per contrastare la diffusione delle più pericolose patologie dei tappeti erbosi (es.
Pythium, Rhizoctonia ecc.).
La somministrazione di diserbanti e/o fitofarmaci sarà contabilizzata a parte, secondo quanto indicato
nel preziario dei lavori in economia.
La Stazione Appaltante/Committente si riserva di ordinare all’impresa la manutenzione minima (sfalcio
dell’erba) di alcune aree che, per motivi estetici, saranno state provvisoriamente seminate a prato,
sino a quando queste aree non saranno oggetto di sistemazione definitiva.
Art. 1.7.5.1 Diserbo chimico e manuale dei manufatti
Si deve eseguire il periodico diserbo della erbe infestanti che deturpano strade, piazzali, vialetti,
marciapiedi, inghiaiati; Solitamente si esegue un trattamento con sostanze diserbanti, prestando
molta attenzione affinché non si rechi danno agli impianti a verde, trattando tutte le superfici bitumate,
lastricate, in battuto di calcestre ed inghiaiate. Poi, ottenuto l’effetto erbicida, si interviene
manualmente o con semplici attrezzi estirpando-asportando le erbe infestanti. Su espressa richiesta
della Stazione Appaltante/Committente é possibile eseguire l’una o l’altra operazione di diserbo.
Art. 1.8 Ripristino dei danni da erosione
In ambito alla manutenzione dell’area, impresa sarà tenuta a ripristinare eventuali danni dovuti da
fenomeni di erosione, con particolare riferimento a ripristini e risemine di tappeti erbosi, sino al
raggiungimento di una copertura omogenea.
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Art. 1.9 Potature
L’impresa deve provvedere alle potature che si renderanno necessarie, secondo quanto segue:
Art. 1.9.1 Potatura secca od invernale
La potatura secca od invernale si esegue solitamente in gennaio, ma potrà essere anticipata o
posticipata in funzione dell’andamento stagionale (è consigliabile evitare i periodi di forte gelo) o del
genere e della specie delle piante da potare.
Ogni taglio deve avere inclinazione obliqua e deve essere praticato in corrispondenza del diaframma
del nodo successivo in cui si trova l’ultima gemma da lasciare (gemma franca con potatura di ritorno).
Durante la potatura si esegue anche la rimonda, cioè l’asportazione totale di quei rami, anche se
principali, morti od irrimediabilmente malati.
In caso di grosse branche tagliate, che lascino larghe ferite e scorticazioni, si disinfettano e
proteggono le porzioni traumatizzate con mastice cicatrizzante additivato con anticrittogamici.
In questa voce si comprende pure la potatura di contenimento dell’eccessivo sviluppo di tutte quelle
piante, anche rampicanti, che dovessero costituire ingombro o molestia a fabbricati, manufatti ed agli
impianti accessori ad essi pertinenti, oppure che dovessero creare turbative alla circolazione ed alla
viabilità stradale e pedonale.
Si comprende anche la potatura di tutte le piante sempreverdi ed arbustive, qualora ritenuta
necessaria allo sviluppo armonico dei rami e della chioma. Queste ultime operazioni si potranno
eseguire anche nel periodo estivo.
Come regola fondamentale, comunque, si cercherà di rispettare rigorosamente la forma naturale
della pianta, evitando il più possibile l’uso indiscriminato della potatura.
Art.1.9.2 Potatura invernale piante fiorifere
La potatura secca od invernale delle piante tipicamente fiorifere, fiorenti su germogli nuovi dell’annata
prima che lignifichino deve essere eseguita mediando l’esigenza di una profusione fiorifera con quella
di una giusta formazione ornamentale e buona longevità.
Le norme e le regole appropriate per la potatura invernale devono essere seguite, in quest’ ambito,
con particolare attenzione.
Art. 1.9.3 Potatura verde o estiva
La potatura verde o estiva si pratica su tutte quelle piante fiorenti su rami lignificati nell’anno
precedente subito dopo avvenuta la fioritura, raccorciando o asportando secondo le esigenze i vecchi
rami che hanno fiorito nell’anno, onde lasciare sviluppare con maggiore vigore i nuovi getti destinati a
fiorire l'anno seguente.
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Per le salvie, qualora ve ne sia la necessità, deve essere praticata tale tipo di potatura avendo in
questo caso lo scopo di arrestare la eccessiva crescita dei tralci, di eliminare i fiori appassiti e
stimolare la nuova fioritura.
Art. 1.9.4 Spollonatura
La spollonatura si pratica a tutte quelle piante che sono soggette ad emettere durante il periodo
vegetativo i nocivi polloni sia pedali che fustali, oppure (come per le rose o piante innestate),
sottoinnestali o selvatici. La pratica deve essere tempestivamente eseguita non appena si abbia la
comparsa di qualsiasi forma pollonante.
In questa voce si comprende pure l’eliminazione dei rami a fogliame verde che dovessero comparire
nelle piante a fogliame colorato a variegato.
Art. 1.9.5 Tosatura e sagomatura siepi
Tutte le siepi dovranno essere tagliate e sagomate a regola d’arte, affinché si possa trarre in ogni
periodo dell’anno l’effetto ornamentale e delimitante voluto. La tosatura avviene in genere su tre lati,
nel senso dell’altezza e lungo i fianchi, consentendo il normale sviluppo di quelle in fase di
accrescimento.
Le tosature durante l’anno devono essere almeno in numero di tre.
Art. 2 Raccolta foglie
Tutte le foglie delle piante spoglianti, che cadono a fine ciclo vegetativo (autunno), e quelle delle
piante sempreverdi, che cadono ad intermittenza durante il ciclo vegetativo (primavera-estate) sulle
zone a verde, devono essere periodicamente raccolte al fine di non deprimere la vegetazione erbacea
e/o arbustiva sottostante.
Nel periodo di inizio autunno, gli interventi di raccolta dovranno avvenire contestualmente ai tagli del
tappeto erboso.
Successivamente, quando i tagli del tappeto erboso saranno sospesi per il periodo invernale, le foglie
dovranno essere raccolte in media ogni due settimane sino al completo esaurimento delle stesse.
Oltre che sulle aree a verde, le foglie dovranno essere raccolte anche sulle aree destinate alla
viabilità, alla sosta, ecc…
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Capo II_Impianto di irrigazione
Art. 3 Manutenzione dell’impianto di irrigazione
L’impianto idrico di innaffiamento a servizio dell’area è attualmente costituito da:
•
un impianto fisso a comando automatico a pioggia;
•
un impianto fisso a comando automatico ad ala gocciolante;
La manutenzione degli impianti di irrigazione dovrà essere continuamente curata affinché gli stessi
siano sempre efficienti e perfettamente funzionanti.
Art. 3.1 Interventi di manutenzione programmati
Si dovranno effettuare i seguenti interventi:
•
riempimento e messa in funzione dell’impianto a fine inverno;
•
due controlli generali di funzionamento durante la stagione vegetativa;
•
svuotamento e spegnimento dell’impianto ad inizio inverno;
Ogni intervento dovrà comprendere:
I.
il controllo della taratura e del direzionamento degli irrigatori;
II.
la pulizia a pressione degli ugelli;
III.
la verifica del corretto funzionamento della centralina di programmazione;
IV.
la verifica della efficienza degli organi di tenuta quali valvole, saracinesche, giunti;
V.
la verifica del corretto funzionamento e commutazione delle pompe di captazione e
pressurizzazione compreso la pulizia dei relativi filtri.
Al fine inoltre di evitare che le inevitabili impurità ostruiscano gli ugelli di irrigazione, almeno una volta
l’anno si dovrà provvedere allo svuotamento ed allo spurgo delle reti idriche di innaffiamento
automatico e manuale da effettuare zona per zona.
La Stazione Appaltante/Committente potrà addebitare all'impresa eventuali danni che derivassero da
negligenze o cattivo uso degli impianti d’irrigazione in argomento.
Art. 3.2 Riparazione guasti e rotture accidentali
L’Impresa è tenuta ad effettuare tempestivamente tutte le riparazioni che si rendessero necessarie per
mantenere in perfetto stato di funzionamento l’impianto di irrigazione.
Sono da intendersi comprese nel prezzo dell’appalto tutte le riparazioni di guasti dovuti alla normale
usura delle parti che compongono l’impianto di irrigazione (es. solenoidi, elettrovalvole ecc.).
Le riparazioni dovute a rotture accidentali (es. irrigatori danneggiati con rasaerba) sono invece da
intendersi totalmente a carico dell’Impresa.
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Art. 3.3 Parti di ricambio
Tutte le parti di ricambio che saranno utilizzate per la riparazione degli impianti di irrigazione dovranno
essere della stessa marca e modello di quelle originali.
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Capo III _Percorsi - aree di sosta
Il “Servizio” di manutenzione delle opere civili annessi al parco comprende tutte quelle pratiche di
manutenzione delle opere civili che ricorrono ordinariamente all'anno per il mantenimento dei
manufatti esistenti quali pista ciclabile e aree sosta.
Art. 4.1 Pulizia periodica e mantenimento percorsi e aree sosta
La pulizia dei percorsi e delle aree di sosta dovrà essere eseguita con frequenza settimanale
mediante la spazzatura di foglie, carte, rami secchi, pulizia di eventuali griglie, svuotamento dei cestini
portarifiuti, compreso il trasporto del materiale di risulta in discarica autorizzata.
Art. 4.2
Mantenimento percorsi e aree sosta
Il mantenimento comprende la ripresa di eventuali porzioni di tappetino di usura delle superfici in
calcestre e la sigillatura di crepe o distacchi nei percorsi e nelle cordolature perimetrali.
Art. 4.3 pulizia periodica griglie
La pulizia dei pozzetti di raccolta delle acque piovane comprende la rimozione delle griglie delle
caditoie, la disincrostazione e il lavaggio delle fenditure delle griglie, la rimozione dei vassoi parafoglie
ed il loro svuotamento, la pulizia e il lavaggio dei sottostanti pozzetti, la ricollocazione in sede di
vassoi e delle griglie, compreso il trasporto a rifiuto del materiale rimosso in discarica autorizzata.
Tale operazione deve essere eseguita ogni 15 giorni e comunque dopo ogni evento meteorico
significativo (vento forte, temporale, grandinata o pioggia battente).
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Capo IV _Arredi
Il servizio di manutenzione degli arredi fissi annessi al parco comprende tutte quelle pratiche di
manutenzione delle opere civili che ricorrono ordinariamente all'anno per il mantenimento dei
manufatti esistenti quali panchine, cestini ecc.
Art. 5.1 Manutenzione ordinaria degli arredi
La pulizia di cestini, panchine, porta biciclette, da effettuarsi almeno 1 volta al mese, comprende la
spolveratura ed il lavaggio delle superfici in ferro, in vetro, in poli carbonato o di qualsiasi altra natura,
effettuato con idonei prodotti.
La manutenzione del Locale Tecnico, comprende la pulizia, la spolveratura ed il lavaggio delle parti in
ferro, in vetro, in policarbonato o di qualsiasi altra natura, effettuato con idonei prodotti.
I rivestimenti in legno, essendo soggetti agli agenti atmosferici, dovranno essere trattati, almeno 1
volta l’anno, con appostiti impregnati da esterno, che saranno stesi sulle superfici lignee previa pulizia
e trattamento preparatorio.
Art. 5.2 Verifica integrita’
Limitatamente alle opere in ferro, almeno 1 volta all’anno, deve essere realizzata la verifica e la
rimozione delle parti ossidate mediante spazzolatura ed applicazione di prodotti specifici atti a
ricostituire l’originaria integrità, funzionalità e robustezza.
Art. 5.3 Riparazioni guasti e rotture accidentali
L’Impresa è tenuta ad effettuare tempestivamente tutte le riparazioni che si rendessero necessarie per
mantenere in perfetto stato di funzionamento tutti gli arredi.
Sono da intendersi comprese nel prezzo dell’appalto tutte le riparazioni di guasti dovuti alla normale
usura delle parti che compongono ogni singolo arredo.
Solo le riparazioni dovute a rotture provocate da atti vandalici sono da intendersi totalmente a carico
della Stazione Appaltante/Committente.
Art. 5.4 Parti di ricambio
Tutte le parti di ricambio che saranno utilizzate per la riparazione degli arredi dovranno essere della
stessa marca e modello di quelle originali.
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Capo V _Corpi illuminanti
Il servizio di manutenzione comprende tutte quelle pratiche di manutenzione delle opere civili che
ricorrono ordinariamente all'anno per il mantenimento di tutti i corpi illuminanti presenti nel parco.
Art. 6.1 Manutenzione ordinaria corpi illuminanti
La pulizia dei corpi illuminanti presenti nel parco, da effettuarsi almeno 2 volte l’anno, comprende la
spolveratura ed il lavaggio delle superfici in ferro, in vetro, in policarbonato o di qualsiasi altra natura,
effettuato con idonei prodotti forniti dalla ditta appaltatrice, previa rimozione delle protezioni
trasparenti e la loro successiva ricollocazione in sede.
Art. 6.2 Verifica d’integrità
Limitatamente alle opere in ferro e metallo in genere, almeno 1 volta all’anno, deve essere realizzata la
verifica e la rimozione delle parti ossidate mediante spazzolatura ed applicazione di prodotti specifici
atti a ricostituire l’originaria integrità, funzionalità e robustezza.
Art. 6.3 Riparazioni guasti e rotture accidentali
L’Impresa è tenuta ad effettuare tempestivamente tutte le riparazioni che si rendessero necessarie per
mantenere in perfetto stato di funzionamento tutti i corpi illuminanti.
Sono da intendersi comprese nel prezzo dell’appalto tutte le riparazioni di guasti dovuti alla normale
usura delle parti che compongono ogni singolo corpo illuminante.
Solo le riparazioni dovute a rotture provocate da atti vandalici sono da intendersi a carico del
Committente.
Art. 6.4 Parti di ricambio
Tutte le parti di ricambio che saranno utilizzate per la riparazione dei corpi illuminanti dovranno essere
della stessa marca e modello di quelle originali.
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Capo VI_Impianto Fontana
Art. 7 Manutenzione dell’impianto di ricircolo della fontana
L’impianto di ricircolo dell’acqua, a servizio della fontana dovrà essere continuamente curata affinché
lo stesso sia sempre efficienti e perfettamente funzionanti.
Art. 7.1 Manutenzione ordinaria impianti fontana
Si dovranno effettuare i seguenti interventi:
•
riempimento e messa in funzione dell’impianto a fine inverno;
•
due controlli generali di funzionamento durante la stagione vegetativa;
•
svuotamento e spegnimento dell’impianto ad inizio inverno;
Ogni intervento dovrà comprendere:
I. il controllo della taratura e del direzionamento degli ugelli;
II. la pulizia a pressione degli ugelli;
III. la verifica del corretto funzionamento della centralina di programmazione;
IV. la verifica della efficienza degli organi di tenuta quali valvole, saracinesche, giunti;
V. la verifica del corretto funzionamento e commutazione delle elettropompe, delle pompe, di tutti
i sistemi annessi all’impianto e de pressurizzazione, compreso la pulizia dei relativi filtri.
Al fine inoltre di evitare che le inevitabili impurità ostruiscano gli ugelli della fontana, almeno una volta
l’anno si dovrà provvedere allo svuotamento ed allo spurgo delle reti di adduzione automatico e
manuale.
La Stazione Appaltante/Committente potrà addebitare all'impresa eventuali danni che derivassero da
negligenze o cattivo uso degli impianti della fontana in argomento.
Art. 7.2 Riparazione guasti e rotture accidentali
L’Impresa è tenuta ad effettuare tempestivamente tutte le riparazioni che si rendessero necessarie per
mantenere in perfetto stato di funzionamento l’impianto di ricircolo della fontana.
Sono da intendersi comprese nel prezzo dell’appalto tutte le riparazioni di guasti dovuti alla normale
usura delle parti che compongono l’impianto stesso (es. solenoidi, elettrovalvole, filtri, ecc…).
Le riparazioni dovute a rotture accidentali sono invece da intendersi totalmente a carico dell’Impresa.
Art. 7.3 Parti di ricambio
Tutte le parti di ricambio che saranno utilizzate per la riparazione degli impianti di irrigazione dovranno
essere della stessa marca e modello di quelle originali.
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