VIDEO: fanno saltare un bancomat, arrestati dopo inseguimento con

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VIDEO: fanno saltare un bancomat, arrestati dopo inseguimento con
VIDEO: fanno saltare un bancomat, arrestati dopo
inseguimento con speronamento auto della Polizia
Cronaca - 10 luglio 2016 - 13:51
Integrazione della notizia precedente. Alle prime luci dell’alba gli agenti delle Volanti della
Questura di Rimini in collaborazione con il personale dei Reparti prevenzione Crimine,
aggregato per la stagione estiva, coordinati dal Dirigente dell’Ufficio prevenzione generale e
soccorso pubblico, Vice Questore Aggiunto, dr. Magliarisi, hanno arrestato i componenti di una
banda responsabile del fallito colpo commesso ai danni di una Banca sita sulla strada
consolare per San Marino.
I poliziotti erano impegnati in uno specifico servizio voluto e organizzato dal Questore di
Rimini, dr. Maurizio Improta, al fine di contrastare proprio il fenomeno dei furti ai bancomat
mediante il sistema dell’esplosivo. Tali servizi, che riguardano l’intero territorio della
provincia, si intensificano proprio in corrispondenza di alcune giornate della settimana e di
alcune zone del territorio – Rimini mare, Rimini monte, Santarcangelo e Riccione e Coriano –
che assumono strategica rilevanza per i malfattori, anche in considerazione della facilità che i
malfattori hanno di raggiungere agevolmente vie di fuga o di far perdere le proprie tracce.
Erano circa le cinque del mattino, quando gli operatori hanno sentito provenire dalla Sala
Operativa della Questura di Rimini una nota radio relativa a un’avvenuta esplosione sulla
strada consolare per San Marino nei pressi di una bancomat.
Gli equipaggi della Polizia di Stato, che erano già nelle immediate vicinanze, sono intervenuti
sul posto per verificare quanto segnalato, verificando la presenza di una auto di grossa
cilindrata con cinque persone a bordo che, alla vista degli agenti, ha tentato di guadagnare la
via di fuga.
Per impedire la fuga dei malviventi, gli operatori a bordo della Volante hanno tentato di
bloccare quell’auto di grossa cilindrata con il proprio veicolo, quando questa, per guadagnare
la fuga, si è scontrata volontariamente con la parte destra della vettura di servizio, facendola
andare in “testa coda” e facendole finire la corsa contro un marciapiede. Gli operatori della
Volante, fortunatamente non feriti, con determinazione e coraggio, a quel punto sono scesi
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immediatamente dalla vettura di servizio precipitandosi verso quell’auto di grossa cilindrata
che, continuando la sua corsa, ha tentato di collidere volontariamente un’altra auto del
Reparto prevenzione crimine sopraggiunta in ausilio sul posto.
Nell’istante in cui quell’auto dei fuggitivi si stava fermando, probabilmente anche per i danni
subiti, due soggetti a bordo della stessa hanno aperto le portiere e si sono dati alla fuga a
piedi.
Le altre tre persone in macchina, hanno tentato anch’esse di uscire dal veicolo, ma non hanno
fatto i conti con gli operatori intervenuti.
Gi agenti, infatti, con estrema professionalità, dopo aver notato che il veicolo si stava
muovendo in retromarcia colpendo la parte anteriore sinistra della vettura di servizio, hanno
esploso in aria alcuni colpi, al fine di scongiurare un’eventuale reazione armata da parte dei
malfattori.
A questo punto i tre soggetti, vistisi ormai preclusa ogni loro possibilità di guadagnarsi la fuga,
hanno desistito da ogni altro tipo di gesto e sono stati fatti uscire uno alla volta dalla vettura.
Unitamente agli operatori della Squadra Mobile sono quindi iniziate anche le operazioni di
perquisizioni che hanno consentito di rinvenire all’interno dell’auto e sequestrare numerosi
cavi elettrici, batterie tipo “stilo” ed altre batterie utilizzate per gli utensili da lavoro, prese di
corrente tipo “femmina” nonché passamontagna, cappellini, vari capi di abbigliamento (usati
solitamente in questi casi al fine di eludere il possibile riconoscimento), due targhe (una
anteriore e una posteriore, situate nel bagagliaio), alcune forbici, ricetrasmittenti usate per
mantenere i contatti tra i diversi complici della banda, nonché materiale esplodente fabbricato
e confezionato appositamente per essere utilizzato per mettere a segno i colpi. La
perquisizione ha permesso anche di rinvenire e sequestrare una pistola priva di tappo rosso. I
primi accertamenti hanno consentito anche di trovare, lungo diverse direttrici, altre auto - nella
disponibilità degli arrestati - che presumibilmente dovevano servirsi come auto d’appoggio o
come auto idonee a coprirsi la fuga dopo aver messo a segno i colpi.
Dall’esame del materiale sequestrato e dei precedenti dei tre arrestati si può ragionevolmente
affermare che si tratta di professionisti del “settore”, presumibilmente autori di altri colpi messi
a segno con lo stesso modus operandi in diverse zone dell’Italia centro settentrionale.
I tre, condotti in Questura per gli accertamenti, sono stati tratti in arresto per tentato furto
aggravato, resistenza a pubblico ufficiale, detenzione di sostanze esplodente: si tratta di un
uomo di 46 anni, uno di 36 e l’altro di 32 anni, due di origini palermitane e l’altro nato a
Bologna, tutti associati presso la locale casa circondariale su disposizione del Sostituto
Procuratore presso il Tribunale di Rimini, dr. Celli che coordina le indagini. Già dalle prime ore
di questa mattina la Squadra Mobile di Rimini, diretta dal V.Q.A. dr. Massimo Sacco, è
impegnata con i numerosi accertamenti diretti a rintracciare gli altri complici che hanno
partecipato al colpo di questa mattina, complici che hanno ormai le ore contate, nonché per
individuare gli eventuali altri “colpi” già realizzati dagli arrestati (e dai loro complici).
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