In viaggio 9/16 PDF

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In viaggio 9/16 PDF
La rivista per il personale delle FFS – 09 | 2016
L’ultimo
numero
«In viaggio» diventa
digitale e ancora più
personale. Cosa
cambia, cosa resta.
Da pagina 4
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Indice e editoriale
24
Siete tutti
pionieri
16
26
Foto: Melk Thalmann (copertina), Ruben Wyttenbach, Daniel Winkler, Fabian Unternährer, François Gribi
Informando
04Reportage
Sull’ultimo numero cartaceo di «In
viaggio» ripercorriamo con un pizzico
di nostalgia il passato, ci soffermiamo
sul presente e diamo un occhio con
allegria al futuro. Come si reinventerà
questa volta la comunicazione interna?
14Questo mese
Ferrovia sicura, nuova rete dati, «Terrazza
del Ticino», cambiamenti d’orario e
Gottardo, sondaggio tra i collaboratori.
16Retroscena
Le applicazioni digitali delle FFS e le
persone che vi stanno dietro da tre di­
versi punti di vista.
24Passione
In viaggio con Urs Müller – quanto
meno virtualmente, attraverso il suo
blog.
26Vendita di biglietti 2.0
Lo sportello ferroviario sarà vittima
della digitalizzazione? Dialogo
analogico allo sportello di Lenzburg.
29La posta dei lettori
30Foto dei lettori, CoPe e sondaggio
31Moment i/ La parola ai capi
Curiosando
Riflettendo
33Premessa
Regali intelligenti: buono HP da
200 franchi
21Premessa
Condurre un’intervista via Twitter
con un #servicescoutcff? Si può fare!
Lo abbiamo sperimentato.
34Servizio
Lavorare in modo efficiente –
nonostante WhatsApp, Facebook
& Co. – non è un’utopia
22Profilo professionale
Pulire in base all’app: per Saban Rusiti
di RailClean è già una realtà.
36 Personale
39Fumetto e Colophon
Da questo numero «In viaggio» è disponibile solo ancora
online: www.ffs.ch/inviaggio
In viaggio 09 | 2016
Sul Gottardino i nostri viaggiatori
sono stati accolti con le parole «Siete
dei pionieri!». Anche voi che state
leggendo «In viaggio» lo siete. Per­
ché dal 2017 la rivista per il personale
delle FFS sarà disponibile in forma
integrale come rivista online. L’edi­
zione cartacea sarà eliminata.
Le mie radici giornalistiche van­
no parecchio indietro nel tempo e,
per me, la carta stampata trasmette
ancora molta passione. Ma di fronte
alla sfida di realizzare a breve «In
viaggio» con la metà del budget
attuale, qui alla comunicazione del
Gruppo abbiamo deciso, dopo molte
accese discussioni, valutazioni e
notti insonni, di sacrificare il formato
cartaceo della rivista. In compenso,
questo ci permette di garantire anche
in futuro i contenuti ormai affermati
che hanno caratterizzato per molti
anni dapprima il «Corriere FFS» e poi
anche «In viaggio». Tra l’altro, anche
le pubblicazioni per i collaboratori
delle Divisioni e dei settori seguiran­
no la stessa sorte. Si tratta di un passo
coraggioso. Ma dove andremmo a
finire se non mettessimo continua­
mente alla prova il nostro spirito
pionieristico? Se vorrete accordarci
la vostra fedeltà anche online, ne
saremo molto felici.
Pascal Lorenzini
Responsabile Crossmedia
3
La prima
era:
comandar
e
Severi con i collaboratori, ma anche con i clienti.
Comunicazione interna Informando
Sul binario
della comunicazione
digitale
Dal regolamento al flusso di informazioni digitali, dal comando
alla condecisione e alla cogestione in azienda, dal
Bollettino SFF a «In viaggio»: la comunicazione interna delle FFS
si è continuamente reinventata nel tempo e ora si
trova di fronte a una svolta epocale. Una retrospettiva nostalgica
e qualche previsione della nuova comunicazione digitale
basata sul dialogo. Anche in futuro in compagnia di «In viaggio».
Testo: Janine Radlingmayr | Illustrazione: Melk Thalmann
In viaggio 09 | 2016
5
Per la sicurezza e
la qualità segnaliamo
immediatamente
le mancanze e i difetti.
Le FFS, semplicemente.
Tutte le info: Intranet > sicurezza e qualità
Comunicazione interna Informando
Dal comando all’insegnamento
Bollettino SFF
La prima guerra mondiale sconvolse le ancor
giovani FFS. Economicamente, ma anche tra i
collaboratori emersero delle crepe. La cultura del
comando delle FFS, allora ancora dirette secondo
rigidi criteri militari, generò una grande insod­
disfazione tra i ferrovieri che per questo nel 1918
indirono l’unico sciopero generale in Svizzera e
fondarono un anno più tardi il Sindacato del per­
sonale dei trasporti (SEV). Poco dopo il sindacato
pubblicò il primo numero della rivista sindacale
«Der Eisenbahner», incentrata sui problemi del
personale delle FFS, che esercitava forti pressioni
sulla direzione delle FFS. Occorreva agire: la dire­
zione aveva bisogno di una voce per comunicare
con i propri collaboratori. Nel 1924 nacque così la
moderna comunicazione delle FFS: dal maggio
del 1924 il primo numero del Bollettino SFF (Strade
Ferrate Federali, poi denominate più tardi FFS) fece
la sua comparsa in tedesco, francese e italiano
negli uffici dell’amministrazione ferroviaria e delle
stazioni, ma anche nei locali dei depositi. «Le FFS
divennero così la prima grande azienda svizzera
a voler offrire a tutti i collaboratori lo stesso livello
di informazione», spiega lo storico Thomas Köppel
che ha lavorato per alcuni anni come responsabile
dell’infoteca e degli archivi di FFS Historic.
La vera star è l’apparato centrale
All’epoca del Bollettino mensile era ancora un
privilegio viaggiare in treno – marketing e PR non
servivano. Questo si rifletteva anche nel Bollettino.
Il suo scopo era semplicemente quello di trasmet­
tere conoscenze. I collaboratori dovevano imparare
come lavorare in modo sicuro e trovarvi notizie
aziendali dal carattere ufficiale. «Il ruolo di primo
piano assunto in seguito nella comunicazione
interna dal collaboratore dell’apparato centrale,
all’epoca lo aveva l’apparato centrale stesso.» La
comunicazione era di tipo verticale, si svolgeva
con articoli specialistici redatti da diversi esperti,
con descrizioni informative dedicate ad esempio
ai nuovi tipi di veicoli, ma anche con storie di
successo da emulare. «Se sul Bollettino scriveva
un esponente della direzione generale, allora si
trattava di un messaggio che i collaboratori avreb­
bero dovuto apprezzare perché giungeva da molto
in alto», spiega Köppel.
A ciascuno il suo mestiere
Nel 1974 furono celebrati i primi 50 anni del Bol­
lettino SFF. L’allora redattore Alex Amstein dichiarò
a questo proposito nello scritto commemorati­
vo per il 50° anniversario: «Non sono mancati i
tentativi di affrontare tutti i temi possibili. Siamo
però dovuti ritornare continuamente sui nostri
passi e ammettere che è meglio limitarsi a ciò che
si conosce. In altre parole, è meglio mettere in
primo piano le informazioni che interessano tutti
i ferrovieri al di là di ogni confine: quelle sull’affa­
scinante funzionamento del grande ingranaggio
ferroviario.»
"Le FFS sono state la prima
grande azienda svizzera
a voler fornire a tutti i collaboratori lo stesso
livello di informazione."
Thomas Köppel
In viaggio 09 | 2016
7
8
Informando Comunicazione interna
Dall’istruzione alla partecipazione
Corriere FFS e «In viaggio»
Dal Bollettino nessuno si aspettava temi contro­
versi: era decisamente istruttivo e tecnicamente
informativo in relazione alla ferrovia. «Il Bollettino
era il frutto di una grande passione per la ferrovia,
ma non era molto letto», afferma Urs Haller, ex
responsabile della comunicazione delle FFS ora
in pensione. «A parte forse da qualche abbonato
appassionato di ferrovia.» Haller ha lavorato alle
FFS per 23 anni, 20 dei quali nella comunicazione.
Il Bollettino ha mancato il suo obiettivo. Avrebbe
dovuto essere una lettura adatta per tutti, all’in­
terno come all’esterno. «Tuttavia divenne sempre
più chiaro che all’epoca il senso di ciò sfuggiva»,
osserva Urs Haller. Nel 1983 nacque per la prima
volta l’idea della necessità di un nuovo mezzo per
comunicare in modo moderno con i collaborato­
ri. Il Bollettino cedette il passo al Corriere FFS. Un
progetto in cui Haller fu intensamente coinvolto,
«uno dei miei progetti più belli in assoluto», ricorda,
per il quale sono stato molto sostenuto anche dalla
direzione generale. Nacque così il concetto del
Corriere FFS, «ma alcune cose furono realizzate
"Poco tempo dopo, il
personale parlava giàdel
Blick delle FFS." Urs Haller
d’istinto.» Con la nascita del Corriere FFS nel 1984
divenne chiaro che si trattava di un mezzo di co­
municazione pieno di contenuti giornalistici solo
per i collaboratori, di un mezzo di comunicazione
che non puntava l’indice. Voleva essere «vicino
alla gente» – una novità. Il Corriere FFS mirava a
riprodurre le reali esperienze dei collaboratori e a
rendere possibili discussioni controverse. «Poco
tempo dopo, il personale parlava già del Blick delle
FFS», ricorda Haller. Avevano raggiunto l’obiettivo
desiderato: la direzione era vicina alla gente.
Uno dei diretti interessati è Ruedi Eichenberger,
oggi pensionato. È stato caporedattore della rivista
per i collaboratori per ben 32 anni e ha collaborato
al Corriere FFS fin dal suo primo numero.
Giornalista in casa propria
«Essendo un giornalista che non veniva dall’azien­
da, all’epoca ero guardato con diffidenza persino
dai miei colleghi», ricorda ridendo Eichenberger.
Allora tutti erano abituati al fatto che a scrivere nei
media delle FFS fossero dei ferrovieri di formazio­
ne. Eichenerger ricorda bene il suo primo giorno
alla comunicazione delle FFS: «Ripenso allo stri­
dente contrasto tra l’azienda burocratizzata che le
FFS erano nel 1984 e lo spirito aperto e liberale che
si respirava nell’ancora piccolo servizio di comu­
nicazione.» Oltre a Ruedi Eichenberger c’erano
altri due redattori cresciuti in azienda, uno ticinese
e uno di lingua francese. Solo collaboratori ben
informati e stimati potevano identificarsi con gli
obiettivi delle FFS: era questo il credo della rivista
per il personale. Ruedi Eichenberger è sempre sta­
to consapevole del difficile e delicato equilibrio tra
le richieste del management e quelle dei collabo­
ratori. «Era una rivista delle FFS, ma noi volevamo
orientarla sistematicamente ai collaboratori.»
Il Corriere FFS riceveva sempre dei riscontri. Anche
da parte di giornalisti stessi che erano abbonati al
Corriere FFS. «Per loro il Corriere era una fonte im­
portante da cui avere informazioni di prima mano.
Così con il Corriere FFS avevamo anche un impat­
to involontario sui media e all’esterno sui clienti»,
spiega Urs Haller. Il Corriere FFS è stato dunque per
interi decenni ed è tuttora, con la rivista «In viag­
gio», un’istituzione irrinunciabile e uno strumento
da
La secon
era:
istruire
Indice puntato anche sui clienti.
La terza
era:
coinvolge
re
Collaboratori e clienti si sentono coinvolti.
Comunicazione interna Informando
11
per rendere le controversie accessibili alla gente.
In tutto questo, la costante è sempre stata l’indi­
viduo, il collaboratore. Emozioni al posto di aridi
fatti: la comunicazione aveva lo scopo di divertire
e favorire il dialogo con il lettore. Il primo elemen­
to di dialogo regolare era la posta dei lettori. «I
colleghi di altre aziende ci hanno sempre invidiato
per questo. Da intere pagine di corrispondenza dei
lettori si levavano voci acute e critiche. La voglia
di discutere si dispiegava con particolare facilità in
quel clima da azienda statale con funzionari non
licenziabili», ricorda Eichenberger.
Il giornale diventa rivista
Il Corriere FFS produceva trasparenza, credibilità
e accettazione, dapprima mensilmente e con il
nuovo millennio addirittura ogni due settima­
ne. Il ritmo fu aumentato a ragion veduta: con la
trasformazione in SA veniva messa in gioco l’unità
dell’azienda. L’allora CEO Benedikt Weibel era
intenzionato a rafforzare ulteriormente il Corriere
FFS e a farne un baluardo della comunicazione in­
terna. Quattro anni fa, il Corriere FFS bisettimanale
ha assunto una nuova veste, quella di «In viaggio»,
una rivista a cadenza quasi mensile. Notizie onli­
ne, reportage cartacei e una versione per iPad: un
"Lo scopo anche
quello di creare un
senso di comunit."
Ruedi Eichenberger
concetto avvallato anche da Ruedi Eichenberger. E
con successo, perché «In viaggio» con la sua grafica
accattivante ha vinto diversi premi.
1925
Primo impianto a schede perforate
La comunicazione interna
diventa digitale
1960
Dal comando alla partecipazione: gli sviluppi tecnologici hanno una forte influenza sulla
comunicazione interna. Il loro volto, il mezzo
d’informazione dell’epoca.
1924
1961
Primo computer
IBM 7070
1924
Bollettino SFF
Media
In viaggio 09 | 2016
1957
Rete di telescriventi
12
Informando Comunicazione interna
Dalla partecipazione alla riflessione condivisa
«In viaggio» digitale
Anche il futuro appartiene a «In viaggio»: ne è
convinta la nuova responsabile media online
interni Sarah Mischler, che prende il posto del
caporedattore pensionato della rivista cartacea. E
gli articoli digitali di «In viaggio» sostituiscono la
rivista stampata. L’obiettivo è generare un flusso di
informazioni costante – o, come si dice in gergo
informatico, uno «stream». Un trend di tutta l’eco­
nomia, ora percepibile anche nella comunicazio­
ne interna: sempre più processi diventano digitali.
L’obiettivo generale della digitalizzazione: permet­
tere alle aziende di diventare sempre più efficienti
e mobili e di risparmiare al contempo sui costi.
Nei mesi passati la comunicazione si è mossa
passo dopo passo nella direzione di una concen­
trazione di tutti i media interni online su un’unica
piattaforma: «FFS Inside». All’inizio del 2017 parte
così il nuovo «In viaggio» digitale. Le storie non
saranno più pubblicate ogni qualche settimana
sulle pagine di un nuovo numero cucito e rilega­
to, ma saranno pubblicate in modo continuo e in
formato digitale. Potranno essere lette da qualsiasi
terminale, dallo smartphone come dal tablet. Tutte
le categorie professionali delle FFS hanno ormai
"Con la pubblicazione continuativa il magazine diventa più
attuale. E grazie al dialogo con
i lettori siamo anche più
vicini ai collaboratori." Sarah Mischler
1976
Ripartizione elettronica dei carri
vuoti
1980
1990
1984/85
I primi PC decentrano
l’elettronica, primo
apparecchio elettronico
di sportello per i
biglietti computerizzati
1972
Prenotazione elettronica dei posti
nel traffico internazionale
1966
Primo distributore
di biglietti
1988
Comunicazione elettronica
con «Memo»
1985
Il Corriere FFS (per il personale)
e la Rivista FFS (per i clienti)
sostituiscono il Bollettino FFS
1995
Primo apparecchio
di vendita per il
personale dei treni
Comunicazione interna Informando
accesso alle informazioni elettroniche.
Accanto a «In viaggio», su FFS Inside saranno
disponibili anche «Infra inside» di Infrastruttura,
nonché a partire dalla primavera «P inside» di
Viaggiatori. «Il prossimo passo sarà la personaliz­
zazione», spiega Sarah Mischler. Il collaboratore
potrà salvare le sue esigenze d’informazione e
i suoi interessi personali evitando così di dover
passare da un mezzo di comunicazione all’altro e
ricevendo le notizie e le storie che lo interessano
in un unico posto. E sarà inoltre possibile parte­
cipare più attivamente con le proprie riflessioni
e idee. La sfida è ora entusiasmare i collaboratori
per FFS Inside, spiega Sarah Mischler. I feedback
finora ricevuti sono positivi, anche se in parte un
po’ nostalgici. «Ma i collaboratori capiscono che il
mondo sta cambiando e che dobbiamo cambiare e
risparmiare anche noi.»
I toni critici restano
Il cambiamento porta novità per tutti: per la
redazione di «In viaggio» la misurabilità costitu­
isce un vantaggio. Quanti clic riceve un articolo?
Per quanto tempo viene letto? E cosa ne pensa il
lettore? «Sappiamo sempre cosa interessa davvero
ai collaboratori», osserva Sarah Mischler, che non
vede l’ora di poter comunicare in modo ancora più
attuale all’interno del team di redazione, in futuro.
Ma oltre che ai parametri puramente tecnici, verrà
dato maggior risalto anche ai pareri dei collabora­
tori delle FFS: i commenti saranno infatti sempre
visibili per i colleghi. In tal modo anche il manage­
ment sarà chiamato maggiormente in causa
e dovrà illustrare le proprie decisioni in modo
semplice. «A lungo termine questo farà progredire
tutte le FFS», è convinta Sarah Mischler. Inoltre, i
contenuti della piattaforma saranno sostanzialmen­
te accessibili anche dall’esterno: solo i dati personali
e i commenti dei lettori saranno visibili unicamente
all’interno. E come negli ultimi tre decenni, per le
voci critiche ci sarà sempre posto – sia per quelle
della redazione che dei collaboratori. Perché ciò
che ha sempre contraddistinto «In viaggio» rimarrà
invariato anche in futuro, nella versione digitale di
«In viaggio». ←
2005
Mobile Ticket
(con MMS)
2000
1996
Orario FFS su Internet
2001
Il Corriere FFS
esce ogni
due settimane
2010
2015
SwissPass
2002
Minicomputer LEA
per i macchinisti
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2012
«In viaggio»
rimpiazza il
Corriere FFS
2017
«In viaggio» diventa una
rivista online
www.ffs.ch/inviaggio
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1994
Rete a fibre
ottiche di proprietà
delle FFS, prima
centrale telefonica
digitale
2016
Orario tattile
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La rivista per il personale delle
FFS – dicembre 2012
Heinz Müller
doma la
montagna.
Lavoro massacrante
dopo la frana a
Gurtnellen. Pagina 18
i
Il nuovo orario aumenta
battiti. Pagina 6
Evitare lo stress: le quattro
dritte migliori. Pagina 34
14
Informando Questo mese
Luminoso e ampio:
questo l’aspetto del
nuovo atrio della
stazione di Lugano.
→ Cambiamento d’orario
Tutto pronto per il San Gottardo
L’11 dicembre – al cambiamento d’orario – le FFS
metteranno in esercizio la galleria di base del San
Gottardo. Negli ultimi mesi e nelle ultime settimane
i preparativi sono stati portati avanti a pieno ritmo.
Nell’ambito dell’esercizio di prova le FFS hanno testato
i processi di coordinamento nei settori Esercizio,
Intervento e Manutenzione. A questo scopo sono
stati effettuati numerosi viaggi commerciali con treni
merci e viaggiatori, soprattutto nel corso di due gior­
nate di prova straordinarie, durante le quali sono stati
condotti attraverso la galleria 48 InterCity ed EuroCity
e fino a 105 treni merci. La conclusione: i treni viag­
giatori raggiungono la velocità attualmente prevista di
200 km/h nella GbG e i treni merci possono circolare
a 100 km/h e con il peso rimorchiato previsto di 1600
rhenord-sud
krevneno
P
tonnellate al massimo in direzione
e sdire1400
tonnellate in direzione sud-nord. Al San Gottardo
tutto è pronto per il cambiamento d’orario.
rhekrevnenosreP
→ Nuovo atrio della stazione
Grande festa per la
«Terrazza del Ticino»
Il prossimo 11 dicembre sarà una data importante per
la stazione di Lugano, denominata simbolicamente
“Terrazza del Ticino”. In concomitanza con il cambia­
mento d'orario e l’apertura della galleria di base del
San Gottardo sarà infatti inaugurato anche il nuovo
atrio. Inoltre, per l’occasione la Città e le TPL festeg­
geranno la nuova funicolare che collega la stazione
al centro cittadino. Durante il momento ufficiale inter­
verranno il CEO Andreas Meyer, il sindaco di Lugano
Marco Borradori e il direttore del Dipartimento del
territorio Claudio Zali. Gli ultimi ritocchi al nuovo
luminoso atrio sono ancora in corso, ma da domenica
prossima si presenterà come un’efficiente piattaforma
di smistamento, senza barriere architettoniche, verso i
vari servizi e spazi commerciali, così come pure verso
le vie d’accesso al centro città e ai trasporti pubblici.
Foto: mad
Costi d’infortunio
viaggiatori
→ I costi d’infortunio dimostrano:
la ferrovia è il mezzo più sicuro
centesimi per persona-chilometro
rhekrevneneihcS
616,0
erewhcS
egezrhafnessartS
673,6
Trasporto
rhekresuvnrotaia
eneihcS
erewhcS
Trasporto stradale
privato
egezmotorizzato
rhafnessartS
0,16
616,0
Costi d’infortunio merci
6,38
673,6
rhekrevretüG
centesimi per tonnellata-chilometro
rhekrevretüG
erewhcS
Trasporto
rhekresu
vnrotaia
eneihcS
Veicoli
egezstradali
rhafnepesanti
ssartS
442,0
129,0
0,24
rhekrevneneihcS
0,92
erewhcS
egezrhafnessartS
La ferrovia è il mezzo di trasporto più sicuro in Sviz­
zera: lo confermano anche le cifre relative ai costi e
al finanziamento dei trasporti dell’Ufficio federale di
statistica: nel 2013 le spese d’infortunio per viaggia­
tore-chilometro nel trasporto stradale privato moto­
rizzato sono risultati quaranta volte superiori a quelli
del trasporto viaggiatori su rotaia. Nel trasporto merci
la discrepanza non è altrettanto incisiva, ma i pesanti
veicoli stradali hanno causato pur sempre costi d’in­
fortunio per tonnellata-chilometro quattro volte più
elevati rispetto a quelli del trasporto merci su rotaia.
L’UST considera come costi d’infortunio, in questo
contesto, sia i costi d’infortunio materiali (danni ma­
teriali, spese di cura, assenze dovute a infortuni ecc.)
che quelli immateriali (compromissione della qualità
della vita, anni di vita mancati in caso di decesso).
Questo mese Informando
→ Pietra miliare
Base per la nuova rete dati
pronta a entrare in servizio
Quest’anno al sondaggio tra il personale hanno preso
parte 19 339 collaboratori, pari al 71 percento dell’or­
ganico. Si tratta del due percento in meno rispetto
a due anni fa, ma nel confronto interaziendale la
percentuale resta pur sempre elevata. Al primo posto
si piazza la divisione Immobili, con una percentuale di
risposte dell’89 percento. I risultati del sondaggio tra
il personale verranno comunicati in questi giorni sul
canale di news e in un dossier nell’Intranet (parola di
ricerca «sondaggio tra il personale») . Su «In viaggio»
il tema verrà approfondito a gennaio. Sempre all’inizio
del 2017 tutti i quadri analizzeranno i risultati con i
loro team e le loro unità organizzative, per poi imple­
mentare opportune misure.
All’inizio di novembre Michel Kunz, responsabile
Impianti e tecnologia (I-AT), ha attivato anche l’ultimo
nodo ancora mancante per la nuova rete dati. «Abbia­
mo raggiunto così una nuova pietra miliare», spiega
Kunz. Da qui al 2019 Telecom FFS rinnova infatti la
rete dati esistente, composta da 8100 chilometri di
cavi di trasmissione e da oltre 8500 componenti che
collegano i cavi e assicurano le connessioni per le
diverse applicazioni. La rete dati costituisce la base
di tutti i sistemi informatici e di comunicazione delle
FFS, come ad esempio l’elettronica di guida dei treni e
i sistemi di informazione per i viaggiatori e di vendita.
Entro fine anno la rete dati verrà testata e configurata
in modo definitivo. Inizierà quindi, a livello svizze­
ro, la realizzazione dei collegamenti per tutte le sedi
delle FFS. Dopo l’esecuzione di test intensivi, i sistemi
verranno migrati sulla nuova rete dati. La migrazione
avrà inizio alla fine del 2017 e durerà presumibilmente
sino alla fine del 2019.
Intranet: digitare la parola di ricerca
Intranet: digitare la parola di ricerca
→ Sondaggio tra il personale
Divisione Immobili la numero 1
Sondaggio tra il personale
Rete dati
Inserzione
Posti di tirocinio
nel mondo dei trasporti
Impiegato/a di commercio
trasporti pubblici
Informarsi
ora su:
www.login.org
In viaggio 09 | 2016
Operatore/trice in automazione
Polimeccanico/a
Meccanico/a di produzione
login, il partner per la formazione professionale delle FFS,
offre posti di tirocinio liberi nel cantone Ticino.
Posti
di tirocin
io
disponibil
i nel
2017
Costruttore/trice di binari
Operatore/trice per la pulizia
ordinaria e manutentiva
Impiegato/a in logistica
Elettricista per reti di
distribuzione
15
16
Informando Persone digitali
Costruire il futuro
digitale delle FFS
La digitalizzazione è più di un semplice slogan. Dietro a tutti i
programmi ci sono spesso anche idee, passioni e soprattuto persone.
Un profilo di tre collaboratori innovativi delle FFS.
Testo: Pascal Lorenzini | Foto: Ruben Wyttenbach
Ai bei vecchi tempi la ferrovia si limitava a traspor­
tare persone e merci da A a B. Oggi, e ancor più in
futuro, la ferrovia è chiamata in causa come for­
nitrice di soluzioni globali attorno alla mobilità –
innovativa e sempre in movimento. Per farlo, non
può prescindere dall’impiego di strumenti digitali:
piattaforme, sistemi e applicazioni per gli apparec­
chi terminali, i sistemi e le piattaforme più svariati.
I due lati della medaglia
Ma i nuovi strumenti sono una cosa, mentre
il conseguente cambiamento nel modo in cui
collaboriamo, troviamo nuove strade e addirittu­
ra pensiamo un’altra. La cultura aziendale inizia
a cambiare. E anche i requisiti e le aspettative
mutano radicalmente. Professioni consolidate da
decenni scompaiono e ne nascono di nuove. I
confini tra vita professionale e privata si fanno più
labili. Come clienti, diventiamo sempre più spesso
beta tester di prodotti che sono in uno stadio pre­
coce e che continueranno a essere ulteriormente
sviluppati anche dopo l’acquisto.
«Sperimentare, fallire, perfezionare»
Un esempio emblematico è costituito dall'app Mobi­
le FFS per smartphone (pagina a fianco). Se prima
l’app veniva aggiornata due volte all’anno, oggi gli
update sono uno o due al mese. Nuove funzioni si
aggiungono di continuo. A decretare il successo
sembra essere la disponibilità a sperimentare, spie­
ga il capoprogetto Olivier Cornet: «Essere inno­
vativi significa focalizzarsi, sperimentare, fallire,
perfezionare.»
In tutto questo, le FFS non devono essere sempre
e ovunque al primo posto. Conta ciò che offre
un’utilità ai nostri clienti – e dunque anche tutto
ciò che aiuta le FFS a svolgere i propri compiti
in modo ancora più efficace, veloce ed efficiente.
O, per dirla con le parole di Cornet: «Se il mercato
ha un’esigenza, sta a noi fornire la soluzione.»
Persone digitali Informando
In Svizzera nessuna app è più scaricata di
Mobile FFS. Con il suo rinnovo generale
il capoprogetto Olivier Cornet ha posato una
nuova pietra miliare digitale.
Testo: Sarah Mischler
La vecchia versione dell'app Mobile FFS risale
al 2008. «Un’eternità nel mondo digitale»,
osserva Olivier Cornet, capoprogetto di
Mobile FFS. A suo parere era decisamente
ora di rielaborarla. I clienti e le loro esigenze
sono cambiati – e anche la tecnologia. Non è
più sufficiente visualizzare l’orario e vendere
biglietti. Per il nuovo sviluppo in primo piano
c’erano la semplicità e la facilità d’uso: ora
gli utenti possono acquistare ad esempio un
biglietto con due soli clic e senza password.
Nel giro di circa un anno, nella comunità
Mobile FFS Preview oltre 350 000 clienti «Pre­
view» e 12 000 membri della comunità hanno
testato l’app e contribuito a svilupparla. Grazie
al cosiddetto co-development sono stati
segnalati oltre 6000 errori, idee e proposte di
miglioramento. Lo sviluppo assieme ai clienti
costituisce un’innovazione.
L’app delle nuove strade
Da novembre la nuova app Mobile FFS è operativa.
Il cambiamento più evidente è l’orario tattile facile
da usare. Le principali informazioni, come il binario
di partenza, le indicazioni sulle coincidenze o i
ritardi saranno ora visualizzate in tempo relae sia
prima che durante il viaggio.
In viaggio 09 | 2016
Curioso e coraggioso
Con un diploma in scienze politiche, a un
primo sguardo Oliver Cornet non corrisponde
all’immagine di un esperto del mondo digita­
le. Si definisce curioso, ma piuttosto conser­
vatore quando si parla di gadget – cosa che
considera un grande vantaggio. «Se riesco
a utilizzare una funzione io, ci riesce anche
la maggioranza dei clienti.» Olivier Cornet
collega il mercato allo sviluppo: interpreta e
assegna priorità alle esigenze dei clienti, le
confronta con gli obiettivi strategici e le pos­
sibilità degli sviluppatori. In breve, è respon­
sabile del fatto che le FFS trovino il coraggio di
sperimentare cose nuove, senza però gettare i
soldi dalla finestra.
17
18
Informando Persone digitali
Cosa bolle in pentola
Una pentola di dati continua a bollire
affinché i clienti siano sempre informati sugli
scostamenti dall’orario. Il responsabile
del sistema Stefan Buckmann sul flusso
di dati e la gestione dei volumi.
Testo: Ruedi Eichenberger
Il sistema di informazione per i
viaggiatori CUS raccoglie, riunisce e
distribuisce dati in tempo reale dei
trasporti pubblici lungo l’intera catena
dei trasporti. FFS Infrastruttura
gestisce il sistema per la Confederazione e lo sviluppa ulteriormente.
In alto entrano gli ingredienti – sia per il
traffico ferroviario previsto che per quello
effettivo. La pentola ha il nome di CUS, acro­
nimo inglese per sistema di informazione per
i viaggiatori, e vi confluiscono dati effettivi
e obiettivo. In basso esce il risultato. «L’IC
505 ha sei minuti di ritardo» è un possibile
messaggio, che si propaga in tempo reale
attraverso tutti i canali digitali – annunci e
altoparlanti sul marciapiedi, schermi con le
coincidenze sul treno, apparecchi del perso­
nale del treno, l’assistente di viaggio nell'app
Mobile e molto altro ancora.
Sembra semplice, ma è molto complicato!
Sono coinvolti circa 40 sistemi. Non tutti in
origine parlano la stessa lingua. Ma alla fine
su tutti deve apparire lo stesso risultato, quello
giusto. Di norma funziona bene, in caso di
guasti non sempre. «Molti dati devono essere
inseriti tuttora a mano, altrimenti si rischiano
ritardi e malintesi», spiega Buckmann. Tutto
questo sollecita sia CUS che lui stesso come
responsabile di sistema. In gioco c’è il flusso
di dati, ma anche il puro volume: questo siste­
ma unico in Europa elabora ogni giorno cin­
que milioni di set di dati. E sta crescendo nelle
regioni di confine con i paesi vicini. Alla fine
la pentola dovrà contenere ogni singola rotta
di autobus e battelli, secondo il volere della
Confederazione come committente. I cinque
milioni potrebbero facilmente raddoppiare.
Colpito dal virus dell’informatica
Buckmann, 56 anni, è l’uomo ideale per que­
sto lavoro. Originario della Svizzera orientale,
conosce a fondo il sistema ferroviario. Ha di­
retto tra l’altro l’apparecchio centrale di Zurigo
ed è stato colpito dal virus dell’informatica già
decenni fa.
Persone digitali Informando
19
Gli smartphone e i tablet delle FFS sono la base
per realizzare nuovi strumenti di lavoro. Una
app per il controllo mobile dei veicoli facilita
ad esempio il servizio di smistamento a Heinz
Zaugg presso FFS Cargo.
Testo: Stefan Boss
Controllo dei carri
servito sul tablet
Heinz Zaugg si trova davanti a un carro cister­
na. Con le mani umide inserisce il numero del
treno nel suo tablet. Vede subito quale carro
deve essere recapitato a quale cliente. Verifi­
ca il tipo di merce pericolosa (in questo caso
dell’acido) contenuto nel carro cisterna. I fioc­
chi di neve che danzano davanti al volto di
Zaugg non lo disturbano. È abituato a lavorare
all’aperto con qualsiasi tempo.
«La nuova app per il controllo mobile dei
carri facilita davvero il lavoro a noi uomini
del servizio di manovra», spiega dopo la fine
del turno nell’ufficio riscaldato alla stazione
di Thun. La visualizzazione è chiara, spiega;
sul piccolo dispositivo precedente, chiamato
WOBO, erano visibili solo lettere e numeri. In
vista del passaggio al traffico a carri completi
nel 2017, a suo giudizio è importante inoltre
che gli addetti allo smistamento trasportino
solo carri registrati dai clienti, come il ba­
gaglio nel traffico aereo. Zaugg vede anche
questo sul suo tablet.
Prima scetticismo, poi fiducia
Sebbene abbia 46 anni e sia cresciuto prima
dell’era di Internet, ha imparato in fretta a
destreggiarsi con l’app. Ha partecipato a una
formazione di un giorno e poi ha trasmes­
so le sue conoscenze ai colleghi di Cargo
Produzione regionale a Thun. «All’inizio c’era
un certo scetticismo, ma oggi tutti nel team
lavorano con l’app», spiega.
In privato opera prevalentemente nel mondo
analogico: abita a Langnau e ama suonare
l’organetto svizzero. Ma quando è in concer­
to con la sua orchestra di liscio, Zaugg ama
farsi pubblicità su Facebook. E così il cerchio
digitale si chiude.
La nuova app consente di comunicare via
tablet un recapito e un ritiro avvenuti con
successo. E anche di registrare i danni al
carro.
In viaggio 09 | 2016
Inserzione
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#Riflettendo
Edith Page @EdithPage
.@JPS9991 Ha notato che twittiamo per la prima volta
#interviewEnRoute? Inaugurazione del #!
J.-Philippe Schmidt @JPS9991
Per prima cosa, @EdithPage, perché non si presenta in
breve? #interviewEnRoute
Edith Page @EdithPage
.@JPS9991 Ho famiglia. Marito con AG e figlio più piccolo
con abbonamento modulare. Consulente e formatrice per
comunicazione digitale #interviewEnRoute
J.-Philippe Schmidt @JPS9991
@EdithPage E cosa fa esattamente come
#servicescoutcff? #interviewEnRoute
Edith Page @EdithPage
Come #servicescoutcff descrivo le mie esperienze
di cliente e viaggiatrice nel mio blog e social network
#interviewEnRoute
J.-Philippe Schmidt @JPS9991
@EdithPage Viaggia spesso in treno? Qualcosa in particolare
la lega alle FFS? #interviewEnRoute
Edith Page @EdithPage
Per il mio lavoro tutta la settimana viaggio solo in treno.
Sostengo la mobilità alternativa all’auto #interviewEnRoute
Dieci Service Scout che rappresentano
vari segmenti di clientela e abitudini di viaggio
esaminano i servizi delle FFS e li valutano:
online, pubblicamente, in modo critico e neutrale.
E ne parlano sui loro blog, nei social
media e su www.ffs.ch/soddisfazione.
In viaggio 09 | 2016
Dove, se non su Twitter, ci si
dovrebbe incontrare con
un Service Scout FFS? Discutendo
a 140 caratteri alla volta.
(dal francese, abbreviato)
J.-Philippe Schmidt @JPS9991
@EdithPage Mi fa qualche esempio della sua attività di
#servicescoutcff? #interviewEnRoute
Edith Page @EdithPage
.@JPS9991 Lo scorso weekend p.e. alla stazione
di Losanna, divulgazione di informazioni sulla futura
ristrutturazione #interviewEnRoute
J.-Philippe Schmidt @JPS9991
@EdithPage In quale ambito pensa di poter aiutare le FFS
a migliorare? #interviewEnRoute
Edith Page @EdithPage
Nella comunicazione digitale, nel servizio al cliente
@RailService per gli orari, la pulizia e la sicurezza sulle
tratte nella regione del Lemano #interviewEnRoute
J.-Philippe Schmidt @JPS9991
@EdithPage, cos’altro vorrebbe dire ai collaboratori delle
FFS? #interviewEnRoute
Edith Page @EdithPage
Viviamo in un’epoca di grandi cambiamenti e la mobilità
ne fa parte. Le FFS svolgono un ruolo chiave in tutto questo
#interviewEnRoute
Edith Page è una convinta utente del treno. Come consulente
social media autonoma, trasforma spesso il viaggio in treno in
ufficio mobile. Il suo blog: http://www.in-fuseon.com
21
L’app detta
il ritmo
Il lavoro quotidiano di Saban Rusiti e
dei suoi colleghi è stato profondamente rivoluzionato: un’app indica
infatti con precisione al minuto
il luogo e la durata degli interventi
ai collaboratori di RailClean.
Testo: Evelyne Reber | Foto: Matthias Jurt
Pulizie puntuali al
minuto. Come qui alla
stazione Sins AG.
Profilo professionale Riflettendo
Ore 9.15. Un mercoledì mattina di pioggia a Lucer­
na. Nel posteggio di fronte allo stabile di servizio
in Güterstrasse, Saban Rusiti prepara il suo veicolo.
È carico di attrezzi e detergenti per la pulizia. Gli
utensili per la pulizia dei WC oggi non gli servono,
per cui li scarica: «Così c’è più ordine.» Rusiti è un
uomo minuto dallo sguardo gentile e dalle radici
macedoni. Dal 1991 vive in Svizzera, da 15 anni
lavora per le FFS.
non è però limitato solo alla gestione del nuovo di­
spositivo. La nuova app stravolge infatti tutto il la­
voro quotidiano. In passato un collaboratore sape­
va sempre con largo anticipo in quale settimana e
regione avrebbe viaggiato e godeva di una certa li­
bertà nello strutturare le sue giornate. Oggi, invece,
vengono pianificati a lungo termine solo i giorni e
gli orari di lavoro. I collaboratori scoprono solo tre
giorni prima i piani dettagliati di ciò che occorre
fare nelle varie stazioni. Inoltre, possono verificarsi
facilmente cambiamenti a breve termine. Come
adesso: Rusiti ha appena ricevuto un messaggio
che gli comunica che una delle prossime stazioni
non sarà Muri come previsto, bensì Benzenschwil.
Tramite la app Defect un cliente ha infatti denun­
ciato la presenza di sporcizia: escrementi di cane
nel bel mezzo del marciapiede. E poiché Benzen­
schwil è di strada per Rusiti, il disponente gli ha
assegnato questo incarico. In compenso ha can­
cellato dal programma un’altra voce poco prima di
fine giornata. Interventi a breve termine di questo
tipo sono all’ordine del giorno.
Un itinerario calcolato con precisione
Rusiti mette in moto l’auto e parte per Ebikon.
Un’app per il lavoro sul suo smartphone gli indica
questa stazione come prossimo luogo di inter­
vento. Il tragitto è calcolato con esattezza: 12 mi­
nuti, dalle 9.18 alle 9.30. Oggi l’orario può essere
rispettato. In caso di code, invece, talvolta può non
bastare. In quei casi Rusiti cerca di recuperare il
È richiesta grande disciplina
tempo perso, risparmiandolo in seguito da qual­
All’inizio erano «tutti con­
che altra parte. Nel giugno del
trari», spiega Saban Rusiti.
2015 Rusiti e i suoi colleghi di
«Con la buona volontà Riconosce però che è un
RailClean Regione Centro sono
vantaggio non dover più con­
entrati nel mondo digitale della
si può fare tutto.»
segnare tutti i piani in formato
pianificazione del lavoro e dello
Saban Rusiti
cartaceo. Inoltre, ha più senso
svolgimento degli incarichi. Da
percorrere le stazioni quan­
allora lavorano praticamente
do serve e non semplicemente perché rientrano
senza carta. Tutte le informazioni di cui necessita­
nell’itinerario. Rusiti non vuole fare il guastafeste,
no per il loro lavoro sono infatti reperibili sull’app.
ma ammette che le direttive precise al minuto
Il simbolo di uno spruzzino indica cosa c’è da fare
esigono grande disciplina da parte dei collabora­
a Ebikon tra le 9.30 e le 10.00: pulizia di manuten­
tori e possono essere percepite come molto rigide.
zione. Saban Rusiti indossa un cinturone per la
In quanto a lui, si sforza sempre di affrontare i
pulizia e afferra scopa e paletta. Prima di compiere
cambiamenti con spirito positivo: «Con la buona
la prima operazione, si infila i guanti e gli occhiali
volontà si può fare tutto.»
protettivi. «È il regolamento!» Il quarantottenne
Saban Rusiti è convinto che l’app sia solo un pas­
spazza il sottopassaggio e il marciapiedi, dove
saggio intermedio: tra dieci anni sicuramente si
svuota anche i contenitori dei rifiuti. Giunto a
lavorerà con altri dispositivi.» Ma questa è musica
quelli sulle scale in discesa, non riesce a estrarre il
del futuro. Dopo la stazione di Ebikon, in program­
sacco pieno. Il meccanismo di apertura del conte­
ma c’è quella di Sins, poi Benzenschwil e Muri. Per
nitore è incastrato. Rusiti estrae il suo smartphone
il tragitto fino a Sins sono stati pianificati 19 minu­
dal taschino, fotografa il problema e scrive un
ti. Rusiti sale in auto e parte. Ora d’arrivo: 10.19. ←
messaggio nella app Defect. Il giorno seguente,
uno dei suoi colleghi si ritroverà in programma la
riparazione.
Un grande cambiamento
Rusiti utilizza lo smartphone con destrezza. «In
privato ne utilizzo uno già da tempo», spiega. Altri
collaboratori, specie fra quelli più anziani, farebbe­
ro più fatica, osserva. Anche Christian Bühlmann,
sostituto responsabile Facility Services presso la
sede di Lucerna, lo ammette. Per i collaboratori di
RailClean della Regione Centro il cambiamento
In viaggio 09 | 2016
Un gruppo di pionieri
RailClean Regione Centro è la prima a lavorare con la
nuova app. Nel corso dei prossimi due anni anche le
altre regioni passeranno gradualmente al nuovo sistema.
Il lancio dell’app ha lo scopo di aumentare l’efficienza,
di minimizzare i tempi di tragitto non produttivi e di consentire una rapida reazione in caso di lacune.
Anche se Müller svela molti dettagli personali sul suo blog, «non
sono malato di protagonismo». Semplicemente, lo diverte annotare
le sue avventure. E perché altri non dovrebbero beneficiare delle
sue esperienze con linee aeree, ristoranti e alberghi? «Anch’io amo
leggere i blog e farmene ispirare.»
«Durante la notte tra giovedì e venerdì ho avuto un sonno irrequie­
to. Dopo innumerevoli viaggi, vengo ancora catturato dalla febbre
della partenza.» Così scrive Urs Müller a settembre sul suo diario,
prima di partire per la West Coast degli Stati Uniti. Oggi questo post
lo possono leggere tutti. Il cinquantatreenne ha infatti pubblicato le
sue avventure di viaggio in un blog. USA, Canada, Nuova Zelanda,
Asia: chi lo desidera può accompagnare Urs Müller in tutto il mondo.
E scoprire così come viaggia in paesi remoti, cosa mangia, quali pae­
saggi lo colpiscono, cosa lo diverte e cosa invece lo fa arrabbiare.
7 dicembre 2016 by Evelyne Reber
Foto: Fabian Unternährer, mad
comunque nel bene.
quisquilie, ma credo
moltissimo per delle
Spesso mi arrabbio
a Berna dal 1996.
Limmattal e lavoro
Sono argoviese della
private sul suo blog.
esprime opinioni
attivo nell’IT che
Sono un ferroviere
Ciao, sono Urs.
Il blogger di viaggio Urs Müller
condivide le sue avventure
analogiche soprattutto sul web.
Questo potrebbe essere un
post del suo blog.
Blog, Facebook, Twitter: Urs Müller sfrutta con
passione i diversi social media.
Grand Canyon, Moran Point,
South Rim, settembre 2012.
Pranzo di Natale nel 2012 a
Pismo Beach, California.
Agosto 2015: il confine con il territorio dello
Yukon. Urs Müller ha viaggiato con il motorhome.
64° 16' 56.379" N
135° 0' 0" W
Yukon National Park.
Viaggio con il RAe TEE II
nel settembre del 2016.
Il blog di Urs Müller: http://www.urs-mueller.ch
Persone
Viaggi
Social
Urs Müller è ben lungi dal considerare tutte le trasformazioni legate
all’evoluzione digitale solo in chiave positiva. «L’idea di diventa­
re sempre più visibili può fare paura», osserva. E gli ausili digitali
facilitano sì la vita quotidiana a molte persone, ma creano anche
dipendenza. Lui è riuscito a trovare un buon equilibrio: quando fa
il pane o cucina, riesce infatti a staccare la spina – nel vero senso
della parola.
Ma chi crede che Urs Müller trascorra tutto il suo tempo libero da­
vanti al monitor si sbaglia. Scrive infatti ogni sera le sue avventure di
viaggio sul laptop mentre è ancora in viaggio e posta velocemente i
tweet tra un momento libero e l’altro; a Facebook dedica al massimo
mezz’ora alla settimana. Per lui, gli incontri reali sono più importan­
ti degli amici nei social network e dei follower su Twitter. Qualche
tempo fa, mentre era in fila alla cassa del supermercato, ha notato
una gracile signora a cui si erano slacciate le scarpe. «Gliele ho rial­
lacciate», racconta Müller, osservando che si è trattato di un modo
molto più sensato di ingannare l’attesa rispetto a Facebook.
L’idea di diventare sempre più
trasparenti può fare paura.
Müller ama lo scambio di idee e le discussioni anche quando sono
controverse. Per questo apprezza anche il servizio di microblogging
Twitter. «Lì ho l’opportunità di confrontarmi anche con persone che
hanno opinioni completamente diverse dalle mie.»
La passione di Müller per i canali di comunicazione digitali non è
un caso: Müller, originario della Limmattal, ha iniziato a lavorare per
le FFS 37 anni fa come apprendista di stazione e oggi lavora nell’IT.
Con il suo team gestisce le tecnologie per le grandi applicazioni, ad
esempio per i sistemi operativi come Windows o Citrix.
Urs Müller retweeted
@HIMMEL__ Se ti
fermi ogni volta che
un cane abbaia, il tuo
viaggio non finirà
mai. Proverbio arabo.
@Jackobli
Non posso vedere S1!
La voglia di viaggiare
mi uccide…
#KluaneLake #Yukon
31;2 K tweet
296 follower
#lavitaebella
#vieniconme
#blog
#febbredellapartenza
#privato
#inviaggio
Passione Riflettendo
25
26
Riflettendo Digitalizzazione allo sportello ferroviario
«Il rapporto con i clienti
è più aperto»
Già oggi quattro biglietti su cinque vengono acquistati tramite i distributori di
biglietti, il cellulare o Internet. La digitalizzazione eliminerà lo sportello ferroviario?
Ne abbiamo discusso al Centro viaggiatori di Lenzburg appena rinnovato.
Testo: Ruedi Eichenberger | Foto: Daniel Winkler
Una professione che cambia: Melanie Staub, con diploma ICTP, allo sportello non vende
più solo biglietti, ma veste sempre più spesso i panni di consulente.
L’edificio della stazione dei primi anni 1970 ha l’aria
dimessa. Nel prossimo decennio, però, Lenzburg ver­
rà dotata di una nuova stazione, perché oggi l’acces­
so alla ferrovia e ai marciapiedi non è più sufficiente
per gli oltre 25 000 passeggeri al giorno. Ma il Centro
viaggiatori della stazione argoviese, terza per numero
di viaggiatori dopo Aarau e Baden, risplende già oggi
di una nuova luce. Melanie Staub, 19 anni, opera dallo
sportello centrale dei tre esistenti. Fresca di appren­
distato ICTP, ad agosto ha ottenuto qui il suo primo
posto di lavoro. Per la discussione con il responsabile
della distribuzione Alberto Bottini cha chiesto il sup­
porto del suo superiore, 36 anni, responsabile della
sede di Lenzburg Bruno Leuenberger con 15 anni di
esperienza nelle vendite. Il tono è cordiale, Bottini
propone subito di darsi del tu.
Alberto Bottini, responsabile Distribuzione e servizi:
I fatturati realizzati allo sportello diminuiscono
inesorabilmente e con la nuova app Mobile questa
Senza vetro di separazione a Lenzburg i
contatti si sono fatti più personali.
tendenza è destinata a continuare. Continuiamo
tuttavia a puntare su questo canale di distribuzio­
ne. Lenzburg ne è la prova: abbiamo investito, an­
che se si tratta di una soluzione temporanea, fino
alla costruzione della nuova stazione. Investiamo
in tutti i canali distributivi, sia digitali che fisici,
poiché ci occorrono entrambi. Il segreto sta nel
mix. Il lavoro presso il Centro viaggiatori si sposta
sempre più sulla consulenza e sull’assistenza ai
nostri clienti. Lo noti anche tu, Melanie?
Melanie Staub, venditrice di viaggi: Stamattina il
rapporto tra vendita e consulenza è satto all’incirca
50 e 50. Non so dire quale sarà l’evoluzione futura,
mi manca l’esperienza necessaria.
Bruno Leuenberger, responsabile di sede: Dal 2015 la
percentuale di consulenza è nettamente aumen­
tata qui da noi a Lenzburg – con lo SwissPass, ma
anche con il progetto «libero servizio servito», con
cui mostriamo ai clienti come possono acquistare
agevolmente il loro biglietto al distributore.
Davanti ai tre distributori di biglietti situati all’in­
gresso del Centro viaggiatori oggi è Rahel Ammon a
motivare i viaggiatori all’utilizzo di questo canale di
distribuzione. Ha successo con una coppia in età da
pensione. Altro che anziani timorosi dei computer:
l’uomo ha in mano la stampata dell’orario scaricata
da Google. Non riesce invece ad aiutare la cliente
Sandra Häusermann di Niederlenz. Il distributore di
biglietti rifiuta di emettere il biglietto da Niederlenz
a Flims Dorf. Sandra Häusermann è così costretta a
recarsi ugualmente allo sportello. Anche Melanie ha
prestato spesso assistenza ai distributori di biglietti,
soprattutto nel periodo in cui prestava servizio presso
la Junior Station di Langenthal.
Melanie: «Così si danno la zappa sui piedi»: è un
commento che ho sentito spesso. E un po’ questo
mi colpiva. Ribattevo spiegando ai clienti che, così
facendo, loro potevano evitarsi lunghi tempi d’at­
In viaggio 09 | 2016
tesa poco prima della partenza di un treno e noi
guadagnavamo più tempo per consigliarli.
Alberto: Con il libero servizio servito vogliamo offrire
un’alternativa. L’utilizzo dei distributori di biglietti
è facoltativo. Così come è facoltativo fare la fila.
L’importante è mantenere i clienti nei nostri canali
distributivi.
Bruno: All’inizio ero scettico. Ero convinto che non
avrebbe funzionato. Ma mi sbagliavo. La mag­
gior parte dei clienti reagisce positivamente. La
pressione sugli sportelli si è ridotta, i clienti agitati
in fila cinque minuti prima della partenza del treno
sono diminuiti. Questo va a vantaggio della qualità
della consulenza. Tra l’altro, il contatto con i clienti
si è fatto più personale anche grazie alla ristruttu­
razione. Senza il vetro di separazione e i microfoni
spesso difettosi, clienti e collaboratori si sentono
più a loro agio.
Melanie: Sì, il rapporto con i clienti è diventato più
aperto. Siamo più «esposti», dobbiamo abbando­
nare più spesso la nostra «comfort zone». Ma nel
complesso considero quest’apertura positiva.
«Mi trovo bene con il distributore, ma per i viaggi all’estero
apprezzo lo sportello.»
Sandra Häusermann
28
Riflettendo Digitalizzazione allo sportello ferroviario
Le FFS prevedono di tagliare circa 200 posti nella di­
stribuzione entro il 2020. Non si tratta dunque solo di
rispondere alle mutate esigenze dei clienti, ma anche
di realizzare obiettivi di costo e di efficienza concreti
nel quadro del programma RailFit20/30. Meno posti,
meno sportelli, meno stazioni servite?
Alberto: Le forti pressioni sui costi sollecitano tutti i
settori. Stiamo verificando nei dettagli e con serie­
tà anche le ubicazioni degli sportelli. Il principio:
siamo presenti dove c’è un’esigenza. Ad esempio
nei grandi centri commerciali, dove non ci sono
binari, ma clienti che hanno tempo per una con­
sulenza. Ma non più nelle stazioni in cui l’esigenza
di vendere biglietti ai clienti è molto limitata. Non
prevedo però tagli radicali. La nuova app Mobile
aumenterà ulteriormente la percentuale di self
service, ma i canali digitali non riescono ancora
neanche lontanamente a coprire tutte le esigenze
di consulenza. Vi sono situazioni complesse che
esigono personale qualificato. Possediamo ancora
sistemi tariffari troppo complicati. Questo significa
anche che dobbiamo semplificare.
Bruno: Mentre altre aziende di TP vantano già app
semplici, noi continuiamo a promuovere il distri­
butore di biglietti, che non è il canale del futuro.
Dobbiamo evitare di perdere il treno della digitaliz­
zazione.
Alberto: Al momento da noi molti clienti continuano
a pagare più volentieri in contanti e privilegiano
pertanto il distributore di biglietti. Per questo ab­
biamo promosso dapprima questo canale, ma ora
promuoveremo in modo altrettanto deciso anche
l’app. Ma hai sollevato un punto importante.
Allo sportello aperto il lavoro è cambiato. Melanie a
volte ruota il monitor verso una cliente per mostrarle
come fare per registrarsi su ffs.ch. E Bruno Leuenber­
Melanie Staub, Bruno Leuenberger e Alberto
Bottini riuniti per discutere (da sinistra).
«Sono stata ben consigliata
per una gita con mia figlia.
Sentirei la mancanza dello
sportello.» Therese Suter
ger si alza per recarsi al distributore con il cliente
Werner Roth, che per la prossima volta sa come
acquistare anche lì biglietti senza data, che dovrà solo
timbrare prima del viaggio.
Alberto: La professione sta cambiando, i venditori
di viaggi si trasformano in consulenti alla clien­
tela. L’atteggiamento aperto dei collaboratori mi
colpisce – sono critici ma costruttivi e collaborano
tra loro. Noi li sosteniamo con la formazione. E già
con la chiusura degli uffici viaggi non più reddi­
tizi abbiamo loro dimostrato di essere in grado di
offrire alternative e nuove prospettive.
Melanie: Mi chiedo soltanto dove si potrebbe tagliare
del personale nella nostra regione, viste le attuali
carenze di personale e gli elevati saldi del tempo
supplementare.
Alberto: Verifichiamo le regioni di distribuzione
una per una, non c’è ancora nulla di deciso. Ma
lasciami dire questo: con il libero servizio servito o
la nuova app Mobile partiamo da una posizione di
forza. Agiamo, non ci limitiamo soltanto a reagire.
E queste sono premesse positive per il tuo lavoro e
per quello di tutti noi. E di questo vi ringrazio. ←
Opinioni Riflettendo
→ La posta dei lettori
Meno informati in futuro
Da 27 anni a questa parte
leggo ogni numero di «In
viaggio» e dei suoi predeces­
sori. Ma se in futuro la rivista
sarà disponibile soltanto
online, entrerò probabilmente
a far parte della maggioranza
che non sa nulla perché
non si informa. Non ho voglia
di dover cliccare su vari link
perdendo il filo del discorso.
Mi piace leggere dalla
prima all’ultima pagina e
ovunque, non solo quando
ho una connessione Internet.
Capisco che la carta e la
distribuzione abbiano un
costo, ma anche gli occhi
affaticati (sto seduto al PC otto
ore al giorno) e una postura
sbagliata quando si usa il
cellulare hanno un prezzo. E
noi dovremmo pur valere
qualcosa ai vostri occhi...
Denise Engel, assistente di progetto,
Zurigo Altstetten
Prezzi dei biglietti
Intervista a Jeannine Pilloud
sui prezzi dei biglietti sul
numero 8/16 di «In viaggio»
Nell’intervista si accenna
al fatto che i prezzi degli AG
aumenteranno del 4,2 per­
cento. Dunque anche l’AG
FVP (metà prezzo) rincarerà.
Mi domando pertanto:
noi pensionati delle FFS
beneficeremo solo della metà
dello sconto fino a 180
franchi? Abbiamo già subito
diversi peggioramenti: da
1/3 a 1/2 del prezzo, l’obbligo
di dichiarare al fisco la
riduzione (i vertici delle FFS
non si sono battuti contro
questa decisione!), la cancel­
lazione del buono da 100
franchi. C’è una spiegazione a
tutto questo?
Urs Flühmann, pensionato, Murten
In viaggio 09 | 2016
Risposta
Com’è noto, le FFS si sono
impegnate a seguire nei
prossimi anni un intenso
programma di riduzione dei
costi e un aumento dell’efficienza per restare competitive
e appetibili anche in futuro.
Per questo, nell’ambito di
RailFit20/30 tutti i settori
aziendali delle FFS sono finiti
sotto la lente per valutare
possibili ottimizzazioni dei
costi. Purtroppo non abbiamo
potuto evitare che le misure
colpissero anche i collaboratori in pensione, ad esempio
con l’abolizione del Rail
Check annuale. Per quanto
riguarda l’AG FVP, i prezzi di
tutti gli AG FVP derivano
dall’offerta commerciale,
negoziata dai TP con il
sorvegliante dei prezzi. Poiché
lo sconto negoziato con
quest’ultimo è valido soltanto
per l’offerta commerciale,
anche il prezzo dell’AG FVP
aumenta del 4,2 percento. La
situazione tesa non consente
purtroppo alle FFS di ridurre i
costi crescenti per gli AG dei
collaboratori con FVP. Sono
consapevole del fatto che si
tratta di misure dolorose. La
Direzione del Gruppo sta
tuttavia lavorando per
minimizzare il più possibile le
conseguenze di RailFit20/30.
Jeannine Pilloud, responsabile
Viaggiatori
Risparmiare sulla posta
Si legge ovunque che le FFS
devono risparmiare e che per
farlo adottano varie misure.
In particolare il taglio di 1400
posti di lavoro nei prossimi
anni, ma anche molto altro. E
ora lo percepiscono anche i
pensionati, perché il buono
Rail Check di 100 franchi
verrà eliminato a partire dal
2017. Anche la rivista «In
viaggio» non verrà più
pubblicata in formato carta­
ceo. Sabato, due giorni prima
di questo comunicato sulle
misure di risparmio, ho
ricevuto da FVP il mio AG con
posta A, anche se ci sarebbe
stato un mese di tempo per
evadere l’ordinazione. Si
potrebbe risparmiare su
questo.
Walter Weber, pensionato,
sarebbero più necessarie a
causa dei tempi di coinciden­
za sempre più brevi sia solo
una scusa. Sono state spese
cifre ingenti per qualcosa che
non sarebbe mai stato
necessario. Al tempo stesso
occorre risparmiare e tagliare
posti di lavoro. Nel caso dei
collaboratori vengono passati
sotto la lente ogni franco e
ogni mezz’ora. Per fortuna
esiste il SEV, che ora dovrebbe
davvero intervenire.
Worblaufen
Othmar Jung, specialista della
manovra, Lucerna
Soldi buttati
Già cinque anni fa avevo una
sensazione spiacevole per via
delle lounge di 1a classe. E ora
è arrivata la conferma: le
lounge verranno chiuse.
Credo che la giustificazione
secondo cui le lounge non
Commentate anche su:
www.ffs.ch/inviaggio
Inserzione
Foto: Val Müstair
Copyright: Andrea Badrutt, Coira
Sci di fondo: Per movimento e molto altro ancora!
Operare a favore del personale.
Corso di sci di fondo gratuito di prova realizzato in collaborazione
con l’Associazione Svizzera Scuole Sci di fondo e la Loipen Schweiz.
Famiglie e bambini sono benvenuti.
Luoghi di gennaio/febbraio 2017: Gantrisch, Ebnat-Kappel, Flumserberg,
Langis, Les Mosses, Campra, Les Prés d’Orvin, Davos, Klosters,
Einsiedeln/Bolzberg e Kandersteg.
Vi abbiamo motivati? Informazioni e iscrizione: pefo.ch
Fondazione Fondo per il Personale FFS, Bollwerk 4, 3000 Berna 65,
051 220 41 95, [email protected]
29
30
Riflettendo Opinioni
→ Foto del mese
Senza corrente in inverno? La domanda
apparsa su un cartellone pubblicitario
alla stazione centrale di Zurigo è stata
presa alla lettera dal gruppo treni a
vapore di Zurigo, che per il pensionamento del macchinista Rolf Krähenbühl
a fine ottobre ha organizzato al volo
un treno speciale senza corrente. La
foto è di Heinz Baumann, Servizio
clienti Regione Zurigo.
La redazione sarà lieta di ricevere anche in futuro foto
tratte dal vostro lavoro quotidiano; le foto saranno
pubblicate nell’edizione online di «In viaggio». Speditele
a [email protected]. La foto più originale inviataci
dai nostri lettori sarà premiata con un piccolo omaggio.
→ Sondaggio
Futuro digitale: gioie o dolori?
→ CoPe
Comunicare i sospetti – ma
senza intervenire di persona
Le FFS sono in viaggio verso un futuro digitale: nuove
tecnologie caratterizzano infatti applicazioni, procedure
e mezzi di lavoro. Il cambiamento trasforma la realtà
lavorativa dei collaboratori. Quali emozioni suscitano
questi sviluppi in voi?
a) Le nuove tecnologie sono necessarie per il progresso.
Le accetto volentieri e senza timori.
b) Non tutte le innovazioni sono positive e aiutano le
FFS a progredire. E non bisogna dimenticare che i
collaboratori devono potersi avvicinare con cautela al
cambiamento!
c) L’evoluzione mi preoccupa. Forse noi collaboratori
saremo presto superflui?
Potete votare fino all’11 gennaio
→ via SMS: inserire la parola chiave FFS e la possibilità
di risposta desiderata al 880 (gratuito)
→ via Internet: www.ffs.ch/inviaggio o [email protected]
→ Ultimo sondaggio
1400 posti in meno:
­inevitabile?
(239 partecipanti)
a)RailFit è un male inevitabile. 35 %
b) RailFit è superfluo. 30 %
c) La verità sta nel mezzo. 35%
a
b
c
Alex Brunner,
presidente
della CoPe di
FFS Cargo
Viaggiando sulla rete ferroviaria, noto sempre più
spesso carrozze ferroviarie e locomotive multico­
lori. Non si tratta però di locomotive pubblicitarie
o carrozze dotate di logo aziendale. Si tratta
piuttosto di «opere d’arte» di artisti di
graffiti. Ammetto di non essere molto
esperto in materia. Per me, però, queste
immagini e questi simboli, detti tag,
non costituiscono una forma d’arte. E
soprattutto sono esposti decisamente
nel posto sbagliato. Le spese necessarie
per cancellarli sono milionarie.
Quando, tra 1500 anni, le carrozze verranno
disseppellite, potrebbero essere anche considerate
opere dal valore inestimabile e finire in qualche
museo. Qui e adesso, però, questi graffiti non sono
graditi.
Gli artisti non temono rischi. Anche di giorno
circolano sui binari per praticare la loro arte.
Questo implica un grande rischio per la sicurezza
di tutti. Ma non intervenite mai personalmente:
non rivolgete la parola alla persona sospetta, non
scattatele foto e non cercate di trattenerla. Piutto­
sto, comunicate immediatamente i vostri sospetti
alla polizia dei trasporti, al numero 0800 117 117.
Opinioni Riflettendo
La parola ai capi – Peter Kummer,
capo FFS Informatica
→ Momenti
Prima volta con il biglietto mobile
Domenica mattina alla stazione di Lyss: Michael
Schäfer estrae il suo smartphone e acquista
un biglietto mobile per il viaggio a Berna. È entusiasta di poterlo fare in modo tanto semplice
e rapido.
Acquista sempre i biglietti con lo smartphone?
No, in effetti si tratta del mio primo biglietto
mobile. Finora ho sempre acquistato il biglietto
allo sportello o a un distributore di biglietti
alla stazione. Non prendo spesso il treno.
Come si è trovato ad acquistare il biglietto con la
app Mobile?
Per prima cosa ho aperto un account sull’app a
casa. Ci è voluto un po’ di tempo. Quando però mi
sono trovato in stazione e ho acquistato il biglietto,
tutto si è svolto in modo molto semplice e rapido.
Ho selezionato il collegamento e ho potuto acqui­
stare il biglietto con pochi clic. Molto semplice!
Acquisterebbe di nuovo un biglietto con la app
Mobil, la prossima volta?
Senz’altro. È estremamente semplice e anche
veloce. Quando ho poco tempo, non devo più
mettermi faticosamente in fila allo sportello o al
distributore di biglietti o estrarre i contanti neces­
sari. Posso usare il mio smartphone e acquistare
il mio biglietto online. E non ho più un biglietto
cartaceo da cercare al momento del controllo: mi
basta mostrare il mio smartpone con il codice e il
gioco è fatto. ←
Testo e foto: Andrea Amstutz
Michael Schäfer,
28 anni, falegname
di Lyss. Viaggia
di rado in treno e non
ha un abbona­mento metà-prezzo.
In viaggio 09 | 2016
Un’agile trasformazione
In qualità di numero uno dell’IT, la digitalizzazione è per
me il tema numero uno. E questo non cambierà, perché la
digitalizzazione è la chiave della mobilità del futuro. Non
plasmerà soltanto il modo in cui viaggeremo in futuro:
anche i nostri processi operativi e la collaborazione subi­
ranno cambiamenti radicali. E non soltanto da domani: già
oggi i lavori d’ufficio vengono svolti in modo indipendente
da luoghi e orari, il comando dei treni ha luogo con l’aiuto
di potenti software e i turni di lavoro vengono organizzati
attraverso l’iPad. Ma l’evoluzione continua.
Nessuno sa come si prospetterà esattamente il futuro.
Tuttavia se prendiamo in mano le redini del futuro, pos­
siamo contribuire a forgiarlo secondo le nostre aspetta­
tive anziché lasciarci guidare passivamente da esso. Due
caratteristiche sono essenziali a questo scopo: la capacità
innovativa e la responsabilità personale.
Responsabilità personale perché la tradizionale concezio­
ne di direzione ha fatto ormai inevitabilmente il suo tem­
po: le decisioni gerarchiche del tipo top-down cedono il
passo a una cooperazione intersettoriale e interdisciplina­
re. Questa forma di collaborazione alimenta a sua volta la
capacità innovativa, che non può essere imposta dall’alto.
In questo senso, la digitalizzazione è legata anche a un
profondo mutamento culturale: gerarchie più piatte, settori
interconnessi e team interdisciplinari ci aiutano a configu­
rare il futuro in modo più semplice, snello e orientato agli
obiettivi.
All’interno di FFS Informatica chiamiamo questo cambia­
mento «agile transformation». Nel realizzarlo ci atteniamo
ai principi: crea valore, assumi responsabilità, fallo e basta,
fallo insieme. Sembra semplice? E lo è! Bisogna farlo e
basta! Foto: Alexander Egger
31
Curiosando
Foto: mad
33
Regalare byte con HP online
Nel periodo natalizio tutti i collaboratori
e i pensionati delle FFS beneficiano
di un buono regalo HP del valore di 200
franchi – in aggiunta ai prezzi speciali!
Desiderate sorprendere i vostri cari con un nuovo smart­
phone o offrire loro un notebook? Vi occorre un tablet attuale
per il nuovo anno? In tal caso, l’offerta di HP arriva proprio al
momento giusto. L’HP Online Store convince grazie ai suoi
numerosi vantaggi, come ad esempio la garanzia del miglior
prezzo e la sua vasta offerta, la spedizione gratuita e le opzio­
ni di pagamento senza spese extra.
I collaboratori e i pensionati delle FFS beneficiano di un buo­
no regalo del valore di 200 franchi sulla loro prossima ordina­
zione online. Che ne dite ad esempio del notebook HP Spec­
tre 13-v080nz con Windows 10 e memoria da 512 GB a 1249
franchi invece di 1799? Con questo buono e i prezzi speciali
riservati ai collaboratori e ai pensionati delle FFS risparmiate
ben 550 franchi. ←
Usufruitene così: effettuate il login con il vostro indirizzo e-mail lavorativo su
http://hp.com/ch/mitarbeiterrabatt e inserite il codice sconto SBBXMAS16. Il
buono è valido fino al 31 gennaio 2017 e per un importo minimo di ordinazione di 1000 franchi.
→ Fondo per il personale
→ Orologi dedicati al Gottardo
Il Fondo per il personale FFS aiuta a
tenere sotto controllo le finanze: con un
semplice pianificatore del budget online
dedicato soprattutto a giovani e giovani
adulti, e una consulenza gratuita
individuale per la stesura del budget.
Pianificatore online:
www.budget.pefo.ch. ←
Presso il Cambio FFS in stazione, i
collaboratori con tessera FVP possono
acquistare gli orologi Mondaine FFS
scontati del 20 percento, come l’attuale
modello «Gottardo Nord Sud» creato da
Mondaine in onore della grande opera
secolare. Costa 208 franchi ed è dispo­
nibile fino a esaurimento scorte. Ancora
più esclusivo l’orologio «Gottardo2016»,
la cui lunetta è realizzata con la lamiera
originale delle porte delle cabine di
Budget sotto controllo
Intranet: digitare la parola di ricerca
Consulenza al budget
In viaggio 09 | 2016
Appena in tempo
guida di una locomotiva Ae 6/6 e stop
secondi come nell’orologio di stazione
originale. Ne esistono esattamente 2016
esemplari numerati, in vendita a 600
franchi invece di 750. Li potete ammira­
re su www.ffs.ch/mondaine. ←
34
Curiosando Più tempo per l’essenziale
Districarsi nella
giungla di
informazioni
Come riuscire ad avere una visione d’insieme nel mondo digitale? Come tenere sotto
controllo il flusso di informazioni? Non
esistono soluzioni universali, ma abbiamo
alcuni suggerimenti per voi.
Testo: Sarah Mischler
Sarà certamente capitato anche a voi: la casella
di posta elettronica trabocca, sullo smartphone
lampeggiano chiamate perse e messaggi non
letti. Intanto, le breaking news di diversi editori
lampeggiano sullo schermo e gli aggiornamenti
degli amici su Facebook, Instagram, Linkedin
ecc. reclamano la nostra attenzione. E ora anche
«In viaggio» sarà disponibile solo online. Oggi,
chi lo desidera, può leggere notizie su Internet
24 ore al giorno e interagire con il mondo che lo
circonda – sia a scopo privato che professionale.
Ma non è sempre facile gestire questo flusso di
informazioni e offerte di intrattenimento, indivi­
duare le informazioni rilevanti e, intanto, svolgere
anche il proprio lavoro! Perché allora non provare
a mettere in pratica i nostri dieci consigli per mi­
gliorare la gestione delle informazioni digitali?
1 — Leggere consapevolmente le mail e gli SMS
Se sul monitor compaiono di continuo mail o
SMS, il lavoro viene automaticamente interrotto.
Meglio allora raggruppare consapevolmente il
traffico di notizie e disattivare le notifiche push.
Tanto è difficile che qualcosa ci sfugga. Anche le
pause «analogiche», in cui lo smartphone resta
chiuso in borsa, sono importanti. Ci offrono lo
spazio necessario per rigenerarci, stimolano la
nostra creatività e ci danno il tempo per riflettere.
2 — Creare un sistema di archiviazione
Risparmia tempo e nervi: ordinando le mail per
progetto, urgenza o importanza e cancellando ge­
nerosamente quelle di scarsa importanza si ha una
migliore visione della propria posta in entrata.
3 — Evitare il ping pong di mail
State continuando lo scambio di mail ma senza
riuscire a chiarire il problema? Può sembrare
semplicistico, ma alzare la cornetta o parlarne di
persona aiuta. Inoltre: chi raggruppa insieme tut­
te le domande, formula chiaramente gli incarichi
e li contrassegna con una data evita a se stesso e
agli altri la dispendiosa perdita di tempo associata
al via vai di mail.
4 — Rinunciare a una copia dei messaggi
La funzione cc andrebbe usata con moderazio­
ne. Chi stabilisce con il suo superiore quando è
richiesta una copia evita un’ondata di mail nella
casella di posta. Se i cc sono richiesti, conviene
valutare anche altri strumenti di collaborazione,
ad esempio il workflow o l’eSpace.
5 — Scegliere consapevolmente il canale di
comunicazione
I diversi canali di comunicazione non sono
ugualmente adeguati per ogni tipo di messaggio
e situazione: scegliete l’e-mail per fare doman­
de brevi a una persona, i messaggi istantanei
di Skype per organizzarvi in modo spontaneo e
diretto con una persona o un team, il telefono
per le conversazioni più lunghe o le richieste
urgenti, gli angoli di discussione e le focus room
per i colloqui personali, gli Skype meeting per le
riunioni con i team che collaborano tra loro in
sedi dislocate ed eSpace per lavorare insieme a
documenti e contenuti.
Più tempo per l’essenziale Curiosando
vamente utili. Disdite tutte le newsletter che non
avete letto le ultime tre volte.
10 — Impostare filtri per i social media
Infine è opportuno arginare il flusso di informa­
zioni dei social network: chi utilizza i filtri può
decidere autonomamente da chi ricevere le ulti­
me foto o gli ultimi aggiornamenti di stato. ←
6 — Lavoro di squadra
Non tutti i collaboratori devono leggere le stesse
news o cercare le stesse informazioni. La suddi­
visione e l’informazione reciproca fanno rispar­
miare tempo.
7 — Impostare le notifiche push
In Cina si è rovesciato un sacco di riso? In genere
le breaking news sono informative, ma a volte
sono solo fonte di disturbo. Nelle impostazioni
dei portali di news è in parte possibile stabilire su
quali temi ricevere notizie push. Le notifiche pos­
sono anche essere interrotte del tutto. Se richia­
mate i contenuti nel momento più opportuno per
voi, eliminate delle inutili fonti di distrazione.
8 — Regolare la ricezione delle mail
Chi non desidera ricevere mail al di fuori degli
orari di lavoro può disattivare anche in questo
caso la funzione push e scaricarle quando ha tem­
po. Nelle impostazioni è possibile tra l’altro defini­
re quando scaricare automaticamente le mail.
9 — Solo le cose importanti
Abbonatevi ai canali di news FFS che vi interes­
sano. Con l’abbonamento e-mail venite informa­
ti quotidianamente sulle notizie del giorno pre­
cedente. Ciò rende superflua la ricerca di nuovi
articoli nell’Intranet. Dovreste inoltre verificare
se tutte le newsletter che ricevete sono effetti­
In viaggio 09 | 2016
Consiglio della redazione
«Quando vedo un buon articolo sul
Tagesanzeiger o una storia
divertente su Watson, ma non ho il
tempo di leggerla, sfrutto il
servizio di sincronizzazione P
­ ocket.
Con esso posso memorizzare
tutti gli articoli, i siti web, le ricette o i
video. Pocket è disponibile
come app per Android e iOs e anche
come estensione per Chrome
e Firefox.»
Sarah Mischler,
redattrice di «In viaggio»
35
Fumetto e Colophon Curiosando
→ La storia del Natale nell’era della digitalizzazione. Illustrazione: Tom Künzli
→ In viaggio
→ Premi
Pubblicazione delle FFS: Andreas Stuber, responsabile Comunicazione integrata, Pascal Lorenzini, responsabile Crossmedia
→ La pubblicazione appare nove volte all’anno in tedesco, francese e italiano → Tiratura 42 810 esemplari (autenticato
da WEMF) → Redazione (SBB) Ruedi Eichenberger (caporedattore), Evelyne Reber, Sarah Mischler, Doris Wyssmann, JeanPhilippe Schmidt (Svizzera romanda), Katia Guerra (Svizzera italiana), Beat Bolliger (Viaggiatori), Stefan Boss (Cargo),
Gabriela Vrecko (Infrastruttura), Urs Schmid (Immobili) → Realizzazione (Infel AG) Katharina Rilling (direzione), Bruno
Habegger (redazione), David Jordi (art director), Sebastian Mutti (poligrafo) → Traduzioni UGZ, Übersetzer Gruppe Zürich
GmbH, su incarico del servizio linguistico FFS (direzione: Jean-Claude Genilloud) → Indirizzo di redazione Redazione
«In viaggio», Hilfikerstrasse 1, 3000 Berna 65, Tel. 079 584 62 70, [email protected] → Inserzioni/Marketing degli annunci
Zürichsee Werbe AG, Cornelia Koroma, casella postale, 8712 Stäfa, tel. 044 928 56 11, www.zs-werbeag.ch → Recapito sul posto
di lavoro LogistikCenter, PrintMediaService, [email protected]. Modifiche in caso di recapito sul posto di lavoro
via Intranet (parola di ricerca «LIDI») → Recapito ai pensionati Cambiamenti di indirizzo a Cassa pensioni FFS, Zieglerstrasse
29, 3000 Berna 65, tel. 031 555 18 11, [email protected] → Stampa ­Stämpfli SA, Berna, ISSN 2296-1852 → In viaggio digitale:
www.ffs.ch/in viaggio
BCP Award
Argento 2015, 2014 nella categoria pubblicazione
aziendale per i collaboratori, digitale
Fox Awards
Oro 2014
Fox Visuals
Oro 2014
ASCI
3° posto nella categoria rivista per i collaboratori
2015
2° posto nella categoria rivista per i collaboratori
2016
Federation of European Industrial
Editors Association
3° posto nella categoria copertina 2014
In viaggio 09 | 2016
39
e
er
i
em
Pr
iva
Viaggiare come una volta nel Tunnel del San Gottardo
s
clu
es
Riproduce il fischio e
i rumori di un treno in
movimento
Lassen Sie die historische Gotthard-Lokomotive hochleben
Apprezzi, di ora in ora, un piccolo
spettacolo delle ferrovie!
Der Bierkrug „Ein Prosit auf die C 5/6 Elefant“
LA LOCOMOTIVA A VAPORE SI METTE
• Aus hochwertigem Steinzeug
IN MOTO OGNI ORA
• Von Hand gefertigt
Pe
rs GR
on AT
al IS annuncia
Il bigliettaio
is
l’arrivoiedel treno ogni
rora.
un
g
• Deckel aus Zinkguss
• Dampflok-Modell auf dem Deckel
• Griff in Form einer Kuppelstange
• Weltweit limitiert
1917 wurde die legendäre C 5/6 in Betrieb genommen, die wegen ihrer Leistungsfähigkeit
schon bald den Beinamen „Elefant“ bekam. Sie
Talvolta, non
i bei
vecchi
tempi, Dampfgiltsogna
als dieanche
grössteLei
und
wohl
bekannteste
quando tutto
si
svolgeva
a
ritmi
un
po’
più
tranlokomotive in der Schweiz und verrichtete
vor
quilli e gradevoli?
Ovviamente
è possibile
100 Jahren
treu ihren non
Dienst.
So liegt es nahe,
portare indietro
il tempo,
però
possiamo rivivere
die wohl
schönste
Dampfeisenbahn
der Schweiz
a casa nostra,
didiesem
ora in besonderen
ora, un po’Bierkrug
della romantica
mit
zu feiern: Prosit!
magia di una locomotiva a vapore.
Der Krug „Ein Prosit auf die C 5/6 Elefant“ wird
ausartigianale
hochwertigem
Steinzeug
von Hand gefertigt
Manufatto
ricco
di particolari
und ist verziert mit einem Gemälde der C 5/6,
sie unter
Volldampf
Richtung
L’orologio awie
muro
“Romantico
Viaggio
conGotthard
Loco- fährt.
Die Rückseite
ist dekoriert
mit einer
malerischen
motiva a Vapore”
è realizzato
da artigiani
esperti
Impression
der
Kirche
von
Wassen.
Die
con uno stampo per piccole sculture e, successiva- Sockeldekoration
Dampfeisenbahn-Zuggarnimente, dipinto
a mano.zeigt
Uneine
meccanismo
al quarzo
tur. Aber das Beste ist: auf dem Sockel steht auf
Le indica con precisione l’orario e mentre il treno
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esce dal tunnel risuona il rumore della locomotiva.
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Gotthard-Geschichte
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• dispone di un prezioso
meccanismo al quarzo
• è dipinto a mano
• è realizzato da un raffinato
stampo artistico per sculture
• esiste in numero limitato in
tutto il mondo
• è accompagnato da un
Certificato di Autenticità
• è disponibile in esclusiva presso
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