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GUIDA ALLE
SCHERMATURE
SOLARI
E AL RISPARMIO
ENERGETICO
Obiettivi della guida
Cosa sono le schermature solari e come si classificano?
Le tende da solo possono essere classificate come schermature
solari?
E’ possibile ottenere un risparmio energetico adoperando dei sistemi
schermanti o installando delle tende da sole?
Ci sono incentivi economici e/o detrazioni fiscali se si utilizzano
schermature solari o tende da sole?
A queste domande intende rispondere la presente guida, focalizzando
l’attenzione sulle schermature solari e sulle tende da sole intese come
soluzioni e tecnologie efficaci e fattibili, sia dal punto di vista tecnico
che economico, per conseguire un risparmio energetico nella propria
casa.
A cura dell’Arch. Daniela Petrone
A cura dell’Arch. Michele Erriquez
Laureata con lode in Architettura al Politecnico di Bari è specializzata
in progettazione di interventi ecosostenibili degli edifici e valutazione
della sostenibilità energetico-ambientale dei prodotti e in Energy
Management attraverso la partecipazione a Master formativi postlaurea di II livello.
Architetto, libero professionista, opera nell'ambito delle nuove
costruzioni a basso impatto ambientale e della riqualificazione
energetica di edifici esistenti e storici; è certificatore energetico
nazionale e energetico-ambientale in Regione Puglia. Affianca
alla attività di progettazione anche attività di consulenza tecnica
specializzata alle aziende del settore dell’isolamento termico e
acustico.
Vicepresidente per i soci individuali ANIT, Associazione Nazionale
per l'Isolamento Termico e acustico, si occupa di aspetti di normativa
tecnica e procedure di calcolo per la definizione della prestazione
energetica degli edifici seguendo i gruppi di lavoro presso CTI e UNI
e di sostenibilità seguendo i tavoli ITACA e LEED.
È autrice di diversi articoli tecnici su riviste specializzate e portali web
di edilizia, docente in corsi di formazione per professionisti, relatrice
in svariati convegni nazionali sui temi dell’efficienza energetica e
sostenibilità ambientale.
Laureato in Architettura al Politecnico di Bari con specializzazione
nella progettazione architettonica.
Lavora presso la ditta Frigerio dove si è specializzato nella
progettazione, nell’efficienza energetica e nell’inserimento in progetti
architettonici delle schermature solari e strutture in alluminio.
Responsabile tecnico dei “Frigerio Forma” oltre che di risparmio
energetico, preventivi, ordini, rilievi architettonici, render e inserimento
prodotti nelle varie realtà progettuali.
Indice.
Premessa: l'importanza della riduzione dei consumi energetici
—6
Le schermature solari esterne: tipologie e classificazione
—7
I sistemi schermanti Frigerio: Ondula e Flap
—11
Le tende da sole come schermi solari: tipologie e classificazione
—12
Tende da sole Frigerio a bracci estendibili con e senza cassonetto
—13
Tende da sole Frigerio a caduta
—13
Tende da sole Frigerio a cappottina
—13
Tende da sole come schermi solari: metodo di valutazione della protezione solare
—14
Schermature solari e risparmio energetico. Gli obblighi di legge
—16
Schermature solari e risparmio energetico. Il comfort termico
—17
Incentivi e benefici economici
—17
A. Incentivi dal conto termico decreto 28 dicembre 2012 “incentivazione della produzione
di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole
dimensioni”. (Escluse le tende da sole)
—18
Requisiti tecnici-prestazionali
—18
Documentazione del produttore
—19
Spese ammissibili
—19
B. Detrazioni fiscali del 65% per le spese sostenute per interventi di riqualificazione
energetica di edifici esistenti
—20
Interventi per cui spettano le detrazioni
—20
Chi può fruire della detrazione
—21
Adempimenti per ottenere la detrazione
—21
Conclusioni —21
FAQ: Domande e risposte
—22
Riferimenti legislativi utili
—22
Premessa: l'importanza della riduzione dei consumi energetici.
Protocollo di Kyoto, Pacchetto Clima 20-20-20, sviluppo sostenibile,
nucleare sono termini spesso ricorrenti su media e giornali, e portano
all’attenzione di tutti i problemi attuali e molto discussi di inquinamento,
consumo di risorse, sfruttamento irreversibile del pianeta. Occorre
prendere atto che il problema energetico esiste, che riguarda tutti noi
da vicino e che bisogna trovare una risposta o le risorse della terra ora
a nostra disposizione non saranno più disponibili per i nostri figli e le
future generazioni.
L’Italia in particolare, nel settore energetico è piuttosto indietro, ad oggi
importa quasi il 90% dell’energia utilizzata, senza riuscire a rispondere
agli impegni presi di ridurre le proprie emissioni di sostanze inquinanti.
Proprio l’edilizia assorbe oltre il 40% del consumo finale di energia
della Comunità, basti pensare che la spesa sostenuta per riscaldare
le nostre case costituisce circa il 70% della spesa energetica di una
famiglia. La legislazione italiana e di molti altri paesi europei e non,
sta introducendo importanti obblighi sulla limitazione dei consumi
energetici per gli edifici di nuova costruzione e importanti incentivi per
riqualificare energeticamente il patrimonio edilizio esistente. Alla luce
delle più recenti leggi, dal 2020 sarà obbligatorio realizzare tutti i nuovi
edifici pubblici
e privati a energia quasi zero, “edifici ad altissima prestazione
energetica, con un fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo
coperto in misura significativa da energia da fonti rinnovabili, prodotta
all’interno del confine del sistema (in situ)”.
Quello dell’edificio a energia quasi zero è un obiettivo ambizioso, avere
un fabbisogno energetico molto basso significa porre una grande
attenzione alla progettazione dell’involucro opaco e trasparente,
ricorrendo a strategie progettuali e sistemi costruttivi tali da migliorarne
le prestazioni energetiche.
Un ruolo importante nella riduzione dei carichi termici estivi e
nell’incremento dei guadagni solari d’inverno spetta alle superfici
trasparenti dell’involucro e ai loro sistemi schermanti.
L’utilizzo di elementi schermanti fissi o mobili posizionati all’esterno
di una finestra influenza in modo rilevante il guadagno solare,
modificando sia la quantità di radiazione solare diretta e diffusa
incidente, sia la distribuzione della radiazione diretta in funzione
dell’angolo di incidenza.
Lo stesso ragionamento vale in caso di riqualificazione energetica
degli edifici esistenti.
C’è una imprescindibile necessità di riqualificazione visto che il
consumo medio delle abitazioni è di 180 kWh per metro quadro
all’anno, e il ricorso a sistemi schermanti concorrerebbe a garantire un
maggior comfort e un maggior risparmio sui costi per la climatizzazione
invernale ed estiva oltre che a rispondere a degli obblighi di legge in
merito.
La normativa italiana, con la Legge del 23 Dicembre 2014 n.190
(c.d. Legge di Stabilità 2015), pubblicata nel Supplemento Ordinario
n°99 alla G.U. n. 300 del 29/12/2014, ha prorogato per tutto il 2015
le detrazione fiscali del 65% per le spese sostenute per interventi
di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente. La
novità importante è che l’ecobonus è stato esteso anche alle spese
sostenute per l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari di
cui all’allegato M al decreto legislativo 29 dicembre 2006, n.311.
Con l’introduzione di questi nuovi interventi viene riconosciuto e
confermato il ruolo fondamentale di questi componenti tecnologici
nell’ambito dell’efficienza energetica, soprattutto per quanto riguarda
il raffrescamento degli edifici.
Purtroppo, il testo del decreto si limita a riportare solo questa
frase “l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari di cui
all’allegato M al decreto legislativo 29 dicembre 2006, n.311.” senza
definire dei limiti prestazionali da conseguire e senza entrare nel
merito delle diverse tipologie di schermature e dei possibili effetti
sul risparmio energetico perseguibili con l’installazione delle stesse.
L’Enea in una prima nota di chiarimento cerca di precisare meglio le
tipologie di schermature riportando che “saranno detraibili le spese
per tende esterne, chiusure oscuranti, dispositivi di protezione solare
in combinazione con vetrate, e in generale le schermature.”
6
Le schermature solari esterne: tipologie e classificazione.
I serramenti nell’involucro di un edificio costituiscono gli elementi
“deboli” dello stesso, ma al contempo rivestono un ruolo essenziale
sia nella percezione qualitativa dell’architettura, con il loro aspetto e
con il loro rapporto con le superfici opache, determinando di fatto la
composizione del prospetto sia nella mediazione energetica, luminosa
ed acustica fra esterno ed interno. Un sistema di schermatura efficace
per le superfici vetrate consente di massimizzare i guadagni termici
in regime invernale e di controllare l’irraggiamento termico in regime
estivo, e di ottenere un miglioramento del comfort visivo negli interni.
L’efficacia della protezione dal sole e del comfort visivo delle
superfici vetrate per mezzo di schermature dipende in primo luogo
dalla località e dalle sue condizioni climatiche e poi:
- dalle caratteristiche dei materiali utilizzati nello schermo (riflettanza)
e dalla sua finitura;
- dalla tipologia di schermatura se fissa o mobile; dalla giacitura
dello schermo rispetto al serramento esterna, interna, integrata;
- dalla giacitura dello schermo rispetto alla facciata se in parallelo,
oppure ortogonale o orizzontale e verticale.
Fondamentale è il materiale usato per la schermatura e il suo colore,
infatti ogni materiale è caratterizzato da specifici valori di trasmittanza,
riflettanza e assorbanza.
Una prima classificazione quindi riguarda la posizione della
schermatura rispetto al serramento, sicuramente la schermatura
esterna ha una prestazione solare ottimale in quanto effettua a
monte il controllo della radiazione solare prima che questa colpisca
il vetro. Anche la posizione della schermatura rispetto alla facciata
schermatura
all’esterno
schermatura
interna al vetro
è determinante per ottimizzarne la prestazione energetica, schermi
paralleli alla facciata consentono un ottimo controllo anche della
componente diffusa della radiazione oltre che quella diretta a discapito
però di una buona ventilazione, schermi ortogonali alla facciata sono
ideali a Sud d’estate, visto che il sole alle nostre latitudini, alle ore 12,
ha un’altezza tra i 70 e gli 80° ma è importante che la loro profondità
consenta l’ingresso dei raggi solari invernali il cui tilt è invece basso.
superficie vetrata
radiazione
solare incidente
trasmittanza
riflettanza
assorbanza
schermatura
all’interno
7
Più complesse da schermare sono le facciate ad Est e ad Ovest in
quanto l’incidenza della radiazione solare è incentrata rispettivamente
al mattino e al pomeriggio con un angolazione dei raggi decisamente
più bassi di quelli a Sud, l’ideale sarebbe avere schermature orizzontali
e verticali a lamelle regolabili.
Una ulteriore classificazione riguarda la tipologia di schermatura, se
fissa o mobile. Sicuramente quella mobile è la più efficace in quanto
blocca la radiazione solare estiva ma ne consente l’ingresso d’inverno.
Schermi mobili caratterizzati da segmenti o lamelle orientabili sono
molto efficaci nel regolare la radiazione diretta e diffusa modificando il
proprio assetto in funzione delle condizioni ambientali.
Altezza massima del sole all’orizzonte nella città di Roma
21 giugno
Solstizio d’estate
22 dicembre
Solstizio d’inverno
71,5°
21 giugno
Solstizio d’estate
22 dicembre
Solstizio d’inverno
24,5°
Inverno
24,5°
Estate
71,5°
8
Tipologie di
schermature solari
FISSE
MOBILI
Zenitali ortogonali
alla facciata
Zenitali a lamelle
orientabili
Verticali
orientabili
Verticali paralleli
al serramento
Zenitali avvolgibili
Verticali
scorrevoli
Verticali
avvolgibili
Verticali
impacchettabili
9
La normativa tecnica di riferimento definisce le possibili tipologie
di schermature e le relative tecnologie classificandole in funzione di
specifici parametri energetici e luminosi.
Il fattore g e il fattore gtot.
In particolare la UNI EN 14501:2005, “Tende e chiusure oscuranti
- Benessere termico e visivo – Caratteristiche prestazionali e
classificazione”, classifica le schermature in funzione del fattore solare
gtot, che tra tutti i parametri energetici da cui dipende l’efficienza
energetica di una schermatura è quello in assoluto più importante,
poiché caratterizza la sua prestazione globale d’insieme, vetro +
schermo. Per la norma, in assenza di dati certi sul vetro in uso, ci si
riferisce ad un doppio vetro isolante di tipo C.
Il fattore solare g (trasmissione totale dell’energia
solare) è il rapporto tra l’energia solare totale trasmessa
in una stanza attraverso una finestra e l’energia solare
incidente sulla finestra: g è il fattore solare del vetro.
gtot è il fattore solare della combinazione di vetro e
dispositivo di controllo solare.
Definizione tratta da UNI EN 14501:2006.
Quattro classi basate sul valore che il fattore solare raggiunge, calcolando l'apporto della schermatura:
CLASSE 0
CLASSE 1
CLASSE 2
CLASSE 3
CLASSE 4
gtot
gtot ≥ 0,50
0,35 ≤ gtot < 0,50
0,15 ≤ gtot < 0,35
0,10 ≤ gtot < 0,15
gtot < 0,1
apporto
DECISAMENTE
MINIMO
MINIMO
MODERATO
BUONO
OTTIMO
10
I sistemi schermanti Frigerio: Ondula e Flap.
I sistemi schermanti Frigerio, Ondula e Flap sono classificabili come
sistemi schermanti esterni zenitali a lamelle mobili e regolabili. Ondula
e Flap assolvono a più funzioni:
1. controllo dinamico della radiazione solare grazie alle lamelle
regolabili manualmente o meccanicamente;
2. ombreggiamento zenitale efficace su ampie superfici a cielo
libero grazie alla struttura metallica capace di portare ampie luci;
3. copertura impermeabile semi-permanente completa di canali di
scolo dell’acqua piovana raccolta dalle lamelle.
Ondula è un sistema di copertura in grado di proteggere sia dalla
pioggia che dal sole, grazie alla composizione con lame di alluminio
regolabili e ad una particolare scanalatura che consente alle lame
di chiudersi perfettamente garantendo la massima schermatura dal
sole e la perfetta tenuta dalla pioggia (6mm/h). La superficie massima
di copertura è di 5 metri di sporgenza, mentre è possibile adottare
soluzioni modulari per superfici più grandi. Flap è un sistema di
schermature solari completo che a seconda dell’installazione può
essere classificato come: sistema di schermature zenitali con lame
mobili parallele alla gronda e sistema di schermature verticali con
lame mobili parallele alla facciata.
Flap è realizzabile in entrambe le versioni con l’opzione “cabrio”, in
cui le lamelle orientabili si compattano e si impacchettano riducendo
al massimo l’ingombro della schermatura. Il sistema è interamente
realizzato in alluminio verniciato a polveri e montato su strutture
portanti in legno o in alluminio, garantisce uno schermo totale dal
sole (modello FLAP) e un’ottima protezione anche dalla pioggia (6
mm/h) (modello FLAP CURVATA), grazie alle ali orientabili provviste
di guarnizioni ermetiche ed alle gronde laterali integrate e basculanti.
Ondula e Flap in quanto sistemi schermanti dinamici bloccano
al massimo la radiazione solare consentendo però il corretto
illuminamento e ventilazione. Una serie di elementi schermanti
inclinati la cui dimensione e la cui distanza sono determinati in modo
tale da impedire il passaggio della radiazione solare diretta, evita il
sovraccarico accidentale consentendo il passaggio del vento e della
neve attraverso gli elementi. In estate la presenza di questi elementi
distanziati tra loro riduce l’accumulo di aria calda che si avrebbe vicino
alla finestra con la presenza di un aggetto continuo.
Sia Ondula che Flap sono dotate di dispositivi di regolazione delle
lamelle, è possibile sia il comando manuale, sia quello elettrico a
pulsante, sia il comando con sistema di radiocomando. Il comando
automatico aumenta l’efficacia della schermatura e il benessere ed è
quindi consigliato anche per edifici abitativi.
ESTATE schermatura ad aggetto continuo
Ambiente
interno
Concentrazione di aria calda con conseguente innalzamento
della temperatura
Un sistema schermante a lamelle orientabili rispetto ad un
sistema continuo consente una riduzione di accumulo di
aria calda vicino all’infisso con conseguente riduzione della
temperatura dell’aria
ESTATE schermatura dinamica FLAP
Ambiente
interno
L’aria calda fuoriesce naturalmente garantendo un ambiente
sempre fresco e ventilato
11
Le tende da sole come schermi solari: tipologie e classificazione.
I serramenti nell’involucro di un edificio costituiscono gli elementi
“deboli” dello stesso, ma al contempo rivestono un ruolo essenziale
sia nella percezione qualitativa dell’architettura, con il loro aspetto e
con il loro rapporto con le superfici opache, determinando di fatto la
composizione del prospetto sia nella mediazione energetica, luminosa
ed acustica fra esterno ed interno. Un sistema di schermatura efficace
per le superfici vetrate consente di massimizzare i guadagni termici
in regime invernale e di controllare l’irraggiamento termico in regime
estivo, e di ottenere un miglioramento del comfort visivo negli interni.
L’efficacia della protezione dal sole e del comfort visivo delle
superfici vetrate per mezzo di schermature dipende in primo luogo
dalla località e dalle sue condizioni climatiche e poi:
• dalle caratteristiche dei materiali utilizzati nello schermo
(riflettanza) e dalla sua finitura;
• dalla tipologia di schermatura se fissa o mobile; dalla giacitura
dello schermo rispetto al serramento esterna, interna, integrata
• dalla giacitura dello schermo rispetto alla facciata se in parallelo,
ortogonale o inclinato.
La tenda da sole costituisce a tutti gli effetti un sistema alternativo ai
tradizionali sistemi di schermatura solare, infatti, posta davanti ad una
finestra, proietta una porzione d’ombra in grado di coprire tutto o in
parte il serramento, a seconda dell’orientamento, dell’ora e del giorno
dell’anno. Chiaramente l’inclinazione e la sporgenza della tenda
influisce sulla porzione ombreggiata. In questo caso va tenuto conto
anche della radiazione solare diffusa o riflessa dall’ambiente esterno,
dato che lo spazio tra tenda e vetrata è significativo.
La Normativa tecnica individua tre casi differenti:
a.schermi inclinati tra 60° e 90°, sono da considerare come
orizzontali;
b.schermi inclinati tra 30° e 60°, sono da considerare obliqui;
c.schermi inclinati tra 0° e 30°, sono da considerare come verticali
Le tende solari sono da considerarsi come schermi orizzontali
o obliqui o verticale a seconda della tipologia e dell’inclinazione
massima e minima che possono raggiungere, inoltre possono
essere classificate come sistemi schermanti mobili avvolgibili e/o
impacchettabili.
Nei sistemi schermanti orizzontali mobili avvolgibili rientrano:
• Tende a bracci con e senza cassonetto
Nei sistemi schermanti obliqui o verticali mobili avvolgibili rientrano:
• Tende a caduta
Nei sistemi schermanti mobili impacchettabili rientrano:
• Tende a cappottina fisse e mobili.
Inoltre in base ai diversi modelli esistenti e realizzabili e in base alle
caratteristiche e proprietà dei tessuti utilizzati è possibile valutare il
contributo che le tende da sole possono offrire nella riduzione della
radiazione solare in ingresso e del conseguente surriscaldamento
estivo.
Schermature
esterne mobili
inclinate
Avvolgibili
Tende a bracci
Tende a caduta
Impacchettabili
Cappottine
Schema ad albero di inquadramento e classificazione
delle tende come schermi solari
12
Importante è il materiale usato per la schermatura e il suo colore,
infatti ogni materiale è caratterizzato da specifici valori di trasmittanza,
riflettenza e assorbanza.
Innanzitutto un tessuto per esterni deve possedere caratteristiche
di resistenza all’azione degli agenti atmosferici, misurata secondo la
solidità al colore, di resistenza agli UV e la resistenza allo strappo; di
impermeabilità all’acqua e all’aria, di protezione solare.
La normativa tecnica di riferimento per le tende da sole è la UNI EN
14500:2008 “Tende e chiusure oscuranti” Benessere termico e visivo
Metodi di prova e di calcolo, la norma definisce le prove e i metodi
di calcolo per la determinazione delle caratteristiche di riflessione e
trasmissione da utilizzare per determinare le classi prestazionali per
il benessere termico e visivo di tende e chiusure oscuranti, come
specificato nella UNI EN 14501.
In particolare dedica l’appendice D ai dispositivi di protezione solare
a proiezione di ombra indicando un metodo di valutazione quantitativa
della capacità di schermare di una tenda da sole. Si veda paragrafo
successivo sul metodo di valutazione delle protezione solare.
Tende da sole Frigerio a bracci estendibili con
e senza cassonetto.
Le tende da sole a bracci estendibili, con e senza cassonetto,
sono classificabili come sistemi schermanti mobili obliqui avvolgibili.
Queste tende sono tutte dotate di un sistema di bracci di estensione
in alluminio con catena triplex in acciaio inox. L’inclinazione della
tenda è regolabile secondo necessità entro un certo range di gradi di
inclinazione che variano di modello in modello.
Tende da sole Frigerio a caduta.
Le tende da sole a caduta sono classificabili come sistemi
schermanti verticali mobili avvolgibili. Possono essere dotate di
braccetti regolabili nell’inclinazione in grado di adattarsi a qualsiasi
balaustra o balcone. In altri modelli, la caduta verticale del telo può
essere guidata da un sistema a cavetto o da speciali guide per una
schermatura totale o filtrata (a seconda del telo) dell’irraggiamento
solare.
Tende da sole Frigerio a cappottina.
Le tende da sole a cappottina fisse sono realizzate con struttura
metallica per tendere e fissare il telo solare saldato in pannelli, può
avere forma geometrica regolare ma differente tra tipo e tipo.
Le cappottine mobili o retrattili, sono realizzate con struttura
impacchettabile, ad ante di forma rotonda o rettangolare; possono
essere anche a proiezione maggiorata, per aumentare l’angolo
verticale di proiezione dell’ombra.
13
Tende da sole come schermi solari: metodo di valutazione della protezione solare.
Per quantificare il contributo che una tenda da sole può dare in
qualità di schermo solare attivo è importante studiare in dettaglio la
situazione di progetto della finestra e della schermatura.
Una volta definiti orientamento, dimensione del serramento,
sporgenza e inclinazione della tenda è possibile individuare la
porzione di vetro (X) non ombreggiata in un dato momento del
giorno e dell’anno (quello più rappresentativo e di proprio interesse),
definendo così la potenziale riduzione della radiazione incidente della
proiezione d’ombra creata dallo schermo. Vi veda l’illustrazione.
La UNI EN 14500:2008 suggerisce di considerare la radiazione solare
incidente sul vetro secondo le due componenti:
1. diretta, da moltiplicare per un fattore di riduzione Fdir a seconda
del tipo di telo e dell’inclinazione della tenda;
2. diffusa proveniente direttamente dal cielo o riflessa dal suolo,
da moltiplicare per un fattore di riduzione Fdif, in funzione della sola
inclinazione della tenda.
La radiazione solare diretta e diffusa vengono fermate dalla tenda in
tutto o in parte, e trasmesse in base al fattore di trasmissione solare del
telo utilizzato. La UNI EN 14500:2008, indica come combinare le due
componenti della radiazione diretta e diffusa in un unico parametro
globale che esprime la riduzione di radiazione incidente rispetto alla
radiazione solare totale trasmessa dalla vetrata.
Il parametro viene definito fattore di riduzione solare globale Fglob
e una volta calcolato va moltiplicato per il g della vetrata, ottenendo il
fattore solare totale ridotto gglob. Questo fattore può essere impiegato
per correggere il fattore solare vetri, considerando poi la radiazione
incidente globale invariato per calcoli costruzione.
Di seguito, a titolo esemplificativo e di supporto nella progettazione,
si riportano dei valori di Fglob calcolati per le tipologie di tende da
sole Frigerio analizzate in questa guida effettuando chiaramente
delle ipotesi di partenza. Si ricorda infatti che il calcolo da norma va
applicato allo specifico caso di progetto con le reali dimensioni del
serramento e della tenda.
Valori di Fglob precalcolati: ipotesi di partenza.
Le simulazioni sono state effettuate nel giorno di solstizio estivo, il
21 giugno, orientamento Sud, ore 12 alla latitudine di Roma. 41° 53’
tilt del sole 71.37°. Il metodo di calcolo prende in considerazione il
contributo della tenda nello schermare sia la componente diretta che
quella diffusa del sole.
Caso 1.
Tenda a bracci con cassonetto. Tessuto acrilico chiaro
(grigio, beige).
Il tessuto acrilico è considerato opaco, con una percentuale
di foratura nulla, un peso di 300g/mq e un coefficiente di
trasmissione energetica “te” pari a 0,11. Questo valore varia
a seconda del tipo di tessuto, del suo colore e della sua
trasparenza.
Sporgenza della tenda: 2,5 m
Inclinazione della tenda: 75°
Dimensioni portafinestra: L 1,2m x H 2,4 m
Caratteristiche del vetro: vetro doppio chiaro, basso
emissivo 4-16-4 con intercapedine aria/argon
Fattore solare del vetrocamera g: 0,60
Fattore di riduzione globale = 0.19
gtot = 0.6 x 0.19 = 0,11
14
Caso 2.
Tenda a caduta con braccetti e cassonetto. Tessuto acrilico
chiaro (grigio, beige).
Il tessuto acrilico è considerato opaco, con una percentuale
di foratura nulla, un peso di 300g/mq e un coefficiente di
trasmissione energetica “te” pari a 0,11. Questo valore varia
a seconda del tipo di tessuto, del suo colore e della sua
trasparenza.
Sporgenza della tenda: 2,5 m di telo con braccetto
sporgente 50 cm
Inclinazione della tenda: 25°
Dimensioni portafinestra: L 1,2m x H 2,4 m
Caratteristiche del vetro: vetro doppio chiaro, basso
emissivo 4-16-4 con intercapedine aria/argon
Fattore solare del vetrocamera g: 0,60
gtot = 0,11
Caso 3.
Tenda a cappottina su balcone. Tessuto acrilico chiaro
(grigio, beige).
Il tessuto acrilico è considerato opaco, con una percentuale
di foratura nulla, un peso di 300g/mq e un coefficiente di
trasmissione energetica “te” pari a 0,11. Questo valore varia
a seconda del tipo di tessuto, del suo colore e della sua
trasparenza.
Sporgenza della cappottina: 1,5 m
Inclinazione della cappottina: assimilabile ai 45°
Dimensioni portafinestra: L 1,2m x H 2,4 m
Caratteristiche del vetro: vetro doppio chiaro, basso
emissivo 4-16-4 con intercapedine aria/argon
Fattore solare del vetrocamera g: 0,60
Fattore di riduzione globale = 0,14
gtot= 0.6 x 0,14 = 0,085
Caso 4.
Tenda a cappottina su facciata. Tessuto acrilico chiaro
(grigio, beige).
Il tessuto acrilico è considerato opaco, con una percentuale
di foratura nulla, un peso di 300g/mq e un coefficiente di
trasmissione energetica “te” pari a 0,11. Questo valore varia
a seconda del tipo di tessuto, del suo colore e della sua
trasparenza.
Sporgenza della cappottina: 80 cm
Inclinazione della cappottina: assimilabile ai 45°
Dimensioni portafinestra: L 1,2m x H 1,4 m
Caratteristiche del vetro: vetro doppio chiaro, basso
emissivo 4-16-4 con intercapedine aria/argon
Fattore solare del vetrocamera g: 0,60
Fattore di riduzione globale = 0,16
gtot= 0.6 x 0,16 = 0,098
15
Schermature solari e risparmio energetico. Gli obblighi di legge.
Il D.P.R. 59/09 “Regolamento di attuazione dell’articolo 4, comma
1, lettere a) e b), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192,
concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento
energetico in edilizia”, entra nel merito dei requisiti minimi da rispettare
sia per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni.
Proprio in merito al controllo delle prestazioni estive il Decreto riporta:
per tutte le categorie di edifici (...), ad eccezione delle categorie E6
ed E8, al fine di limitare i fabbisogni energetici per la climatizzazione
estiva e di contenere la temperatura interna degli ambienti, nel caso
di edifici di nuova costruzione e nel caso di ristrutturazione di edifici
esistenti di cui (...) è resa obbligatoria la presenza di sistemi schermati
esterni. (art. 4 comma 19, DPR59/09)
Il progettista al fine di limitare i fabbisogni energetici per la
climatizzazione estiva e di contenere la temperatura interna degli
ambienti, […]:
a) valuta puntualmente e documenta l’efficacia dei sistemi
schermanti delle superfici vetrate, esterni o interni, tali da ridurre
l’apporto di calore per irraggiamento solare. (art. 4 comma 18 a,
DPR59/09).
Ogni progetto quindi deve essere accompagnato da una relazione
tecnica dettagliata attestante la rispondenza a queste prescrizioni,
l’obbligo però viene spesso disatteso in quanto la legge non fornisce
una definizione oggettiva di cosa si intenda con “schermatura efficace”
e come andrebbe valutata tale efficacia. Per questo i progettisti
ricorrono all’alternativa offerta dal Decreto stesso:
“Qualora si dimostri la non convenienza in termini tecnicoeconomici, detti sistemi possono essere omessi in presenza di
superfici con fattore solare minore o uguale a 0,5. Tale valutazione
deve essere evidenziata nella relazione tecnica”(art. 4 comma 19,
DPR59/09).
Il ricorso a questa alternativa comporta la scelta di vetri trattati con
pellicole e depositi di film metallici caratterizzati da un fattore solare g
ridotto dichiarato dal produttore ai sensi della UNI EN 410.
Il solo vetro trattato non risponde all’esigenza di avere un buon
controllo solare in tutte le stagioni.
Infatti per definizione il fattore solare g è la parte del flusso incidente
che viene trasmessa all’interno di un ambiente. Più è ridotto il valore di
g, minori sono i guadagni solari, il che è ideale nella stagione estiva,
ma risulta penalizzante nella stagione invernale in cui gli apporti sono
fondamentali per bilanciare le perdite di calore verso l’esterno.
Il ricorso invece a sistemi schermanti specificatamente progettati,
meglio ancora se mobili o dinamici, consente lo sfruttamento degli
apporti solari.
E’ importante evidenziare che il Decreto consente l’impiego di
sistemi filtranti solo nel caso in cui il progettista riscontri un’oggettiva
impossibilità tecnica nel garantire il rispetto dei requisiti richiesti e tale
impossibilità tecnica deve essere opportunamente documentata negli
allegati progettuali, a solo titolo esemplificati o, possono rientrare
nel concetto di “impossibilità tecnica” i vincoli derivanti da strumenti
urbanistici e regolamenti comunali.
Le schermature solari esterne.
Definizione tratta dall’allegato A
del D.Lgs. 192/05 e ss.m.
Le schermature solari esterne sono sistemi che,
applicati all’esterno di una superficie vetrata trasparente
permettono una modulazione variabile e controllata dei
parametri energetici e ottico-luminosi in risposta alle
sollecitazioni solari.
16
Schermature solari e risparmio energetico. Il comfort termico.
Il comfort termico in un ambiente è governato principalmente dalla
temperatura operante all’interno della stanza, valore che dipende
dalla temperatura dell’aria, la velocità dell’aria e la temperatura delle
superfici circostanti. I guadagni solari estivi devono essere controllati al
fine di limitare proprio la temperatura operativa. La norma UNI 10375
riporta un metodo per la stima della temperatura operante interna di
un ambiente basato su un bilancio di flussi termici entranti ed uscenti
dall’ambiente oggetto di analisi. Il calcolo dei flussi è eseguito in
regime non stazionario, con valori orari di temperatura. In particolare
il flusso dovuto alla trasmissione termica attraverso i serramenti e
fortemente influenzato dal tipo di vetro e dal tipo di schermatura.
La temperatura operante interna.
Definizione da UNI EN 10375.
La temperatura operante interna è data dalla media tra
la temperatura dell’aria interna e la temperatura media
radiante, cioè la temperatura fittizia uniforme delle
superfici interne.
Incentivi e benefici economici.
In questo paragrafo si vuole riassumere l’attuale situazione dei
“benefici” economici di cui godono le schermature solari e analizzare
una ad una le possibilità che il Governo offre. Allo stato attuale
esistono 2 forme di incentivi a cui è possibile ricorrere:
A. Incentivi economici dal Conto Termico (DM 28/12/12), riservati alle
sole schermature solari escluse le tende da sole.
B. Detrazioni fiscali del 65% per le spese sostenute per interventi di
riqualificazione energetica degli edifici esistenti, previste sia per le
schermature che per le tende da sole.
17
A. Incentivi dal conto termico decreto 28 dicembre 2012
“incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di
efficienza energetica di piccole dimensioni”. (Escluse le tende da sole)
Il Conto Termico prevede una restituzione in rate annuali di una
certa percentuale della spesa sostenuta per interventi di efficienza
energetica, ma riserva l’accessibilità all’incentivo per interventi
sull’involucro e quindi anche per le schermature in edifici esistenti
o unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, dotati
di impianto di climatizzazione, solo alle pubbliche amministrazioni
che ne facciano richiesta. Il conto termico individua esplicitamente
come possibile intervento incentivabile l’installazione di sistemi di
TIPOLOGIA
INSTALLAZIONE
SOGGETTI
AMMESSI
schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti dell’involucro
edilizio, fissi, anche integrati, o mobili che siano installati su facciate
esposte da Est-Sud-Est ad Ovest. Sono ammessi agli incentivi anche
i meccanismi automatici di regolazione e controllo delle schermature
basati sulla rilevazione della radiazione solare incidente. Il Decreto
definisce la percentuale di incentivo per questo intervento pari al 40%
della spesa e riporta anche i costi massimi ammissibili per i diversi
interventi e il valore massimo dell’incentivo:
DURATA
IN ANNI
% DI SPESA
INCENTIVABILE
COSTO MASSIMO
AMMISSIBILE
VALORE MASSIMO
INCENTIVO
Sistemi di schermatura e/o
ombreggiamento di chiusure
trasparenti con esposizione
da E, SE a O, fissi, mobili non
trasportabili.
pubbliche
amministrazioni
5
40%
150 €/mq 20.000 €
Meccanismi automatici
di regolazione e controllo
dell’irraggiamento solare.
pubbliche
amministrazioni
5
40%
150 €/mq 20.000 €
Requisiti tecnici-prestazionali.
È importante evidenziare però che questo intervento è incentivato
esclusivamente se abbinato, sullo stesso edificio, ad almeno uno
degli interventi di isolamento termico delle superfici opache o
trasparenti delimitanti il volume riscaldato. Tale requisito si ritiene
adempiuto se gli elementi costruttivi dell’edificio oggetto di intervento
già soddisfano i requisiti di trasmittanza limite riportati nel decreto. Per
i sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti
dell’involucro edilizio, fissi, anche integrati, o mobili installati, è richiesta
una prestazione di schermatura solare di classe 3 o superiore come
definite dalla norma UNI EN 14501:2006 (si veda pag. 5).
CLASSE 0
CLASSE 1
CLASSE 2
CLASSE 3
CLASSE 4
gtot
gtot ≥ 0,50
0,35 ≤ gtot ≥ 0,50
0,15 ≤ gtot ≥ 0,35
0,10 ≤ gtot ≥ 0,15
gtot < 0,1
apporto
DECISAMENTE
MINIMO
MINIMO
MODERATO
BUONO
OTTIMO
18
Documentazione del produttore.
È importante quindi che il produttore di sistemi schermanti fornisca
alla Pubblica Amministrazione una dichiarazione della prestazione
energetica dei propri sistemi, ed una eventuale relazione tecnica
illustrativa dell’intervento, (che può anche essere redatta da progettista
o dalla ditta installatrice) dei componenti installati.
Spese ammissibili.
Le spese ammesse ai fini del calcolo dell’incentivo, che dovranno
essere riportate, quando pertinenti, nelle fatture attestanti gli interventi
effettuati sono:
1.fornitura e messa in opera di tende tecniche, schermature solari
esterne regolabili (mobili) o assimilabili;
2.fornitura e messa in opera di meccanismi automatici di
regolazione e controllo;
3.prestazioni professionali connesse alla realizzazione degli
interventi.
Le spese ammissibili sono comprensive di IVA dove essa
costituisce un costo. Il trasporto rientra tra le spese ammissibili perché
facente parte della fornitura. Il Gestore dei Servizi Energetici – GSE
s.p.a. è il soggetto responsabile dell’attuazione e della gestione
del meccanismo di incentivazione ed eroga gli incentivi ai soggetti
beneficiari. Al questo indirizzo sono reperibili tutti le informazioni
sulle modalità di accesso all’incentivo.
19
B. Detrazioni fiscali del 65% per le spese sostenute per interventi
di riqualificazione energetica di edifici esistenti
La Legge del 23 Dicembre 2014 n.190 (c.d. Legge di Stabilità
2015), pubblicata nel Supplemento Ordinario n°99 alla G.U. n. 300 del
29/12/2014, ha prorogato per tutto il 2015 le detrazione fiscali del 65%
per le spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica del
patrimonio edilizio esistente. La novità importante è che l’ecobonus
è stato esteso anche alle spese sostenute per l’acquisto e la posa
in opera delle schermature solari di cui all’allegato M al decreto
legislativo 29 dicembre 2006, n.311.
Con l’introduzione di questi nuovi interventi viene riconosciuto e
confermato il ruolo fondamentale di questi componenti tecnologici
nell’ambito dell’efficienza energetica, soprattutto per quanto riguarda
il raffrescamento degli edifici. Purtroppo, il testo del decreto si
limita a riportare solo questa frase “l’acquisto e la posa in opera
delle schermature solari di cui all’allegato M al decreto legislativo
29 dicembre 2006, n.311.” senza definire dei limiti prestazionali
da conseguire e senza entrare nel merito delle diverse tipologie di
schermature e dei possibili effetti sul risparmio energetico perseguibili
con l’installazione delle stesse. L’Enea in una prima nota di chiarimento
cerca di precisare meglio le tipologie di schermature riportando che
“saranno detraibili le spese per tende esterne, chiusure oscuranti,
dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate, e in
generale le schermature.”
Interventi per cui spettano le detrazioni.
Per l’intervento di acquisto e posa in opera di schermature solari,
fino ad un tetto massimo di spesa pari a 92.307,69 euro spetta una
detrazione massima fino a 60.000 euro in 10 rate annuali di pari
importo. La genericità del testo del decreto con i conseguenti dubbi
sulle tipologie di schermature che posso rientrare in tale detrazione
e sulle specifiche prestazioni che esse debbano avere, trovano una
maggiore esplicitazione proprio nell’Allegato M del D.Lgs.311 che
è la raccolta delle norme tecniche di riferimento per la valutazione
delle prestazioni energetiche delle componenti dell’edificio, con
l’obiettivo di definire una metodologia di calcolo capace di garantire
la rispondenza dei risultati alle migliori regole tecniche secondo le
normative UNI e CEN vigenti in tale settore.
L’allegato M è costituito da un paragrafo dedicato alle schermature
solari in cui sono riportate le seguenti norme:
• UNI EN 13561 Tende esterne - Requisiti prestazionali compresa
la sicurezza (in obbligatorietà della marcatura CE)
• UNI EN 13659 Chiusure oscuranti - Requisiti prestazionali
compresa la sicurezza (in obbligatorietà della marcatura CE)
• UNI EN 14501 Benessere termico e visivo caratteristiche
prestazioni e classificazione
• UNI EN 13363-01 Dispositivi di protezione solare in combinazione
con vetrate; calcolo della trasmittanza totale e luminosa, metodo di
calcolo semplificato;
• UNI EN 13363-02 Dispositivi di protezione solare in combinazione
con vetrate; calcolo della trasmittanza totale e luminosa, metodo di
calcolo dettagliato.
Le prime due norme costituiscono le norme di prodotto che hanno
introdotto l’obbligatorietà della marcatura CE. La UNI EN 13561
definisce obblighi prestazionali delle tende esterne quali tende da
sole, tende a rullo, coperture tessili. La norma UNI EN 13659 specifica
i requisiti prestazionali e di sicurezza delle seguenti tipologie di
chiusure oscuranti, e prodotti similari, inserite in edifici:
• tende esterne alla veneziana;
• chiusure oscuranti avvolgibili / a rullo / tapparelle / persiane
avvolgibili;
• chiusure oscuranti a battente / persiane / imposte;
• chiusure oscuranti / scuri alla veneziana;
• chiusure oscuranti a soffietto;
• chiusure oscuranti / persiane a pannelli scorrevoli, aggettanti o
meno verso l’esterno.
Pertanto con il richiamo di queste due norme sono ben chiare ed
individuate le tipologie di schermature oggetto della detrazione.
Le ultime 3 norme invece definiscono le modalità di calcolo della
trasmittanza solare e luminosa della schermatura associata al
vetro, sono quindi norme che entrano nel merito della valutazione
delle prestazioni delle schermature solari. La UNI EN 14501 “Tende
e chiusure oscuranti - Benessere termico e visivo - Caratteristiche
prestazionali e classificazione” si applica a tutti i tipi di chiusure
oscuranti, tendoni e tende intesi come dispositivi di protezione solare.
Le UNI EN 13363-01 e UNI EN 13363-02 definiscono le formule di
calcolo, con metodi semplificati o complessi, del guadagno solare
(fattore g) ottenuto con l’installazione degli schermi associati alle
superfici vetrate. Le schermature vengono calcolate a seconda della
loro posizione rispetto alla superficie vetrata, se esterna, interna o nel
vetrocamera. Il riferimento a queste 3 norme di calcolo pone dei dubbi sulla
necessità di dover garantire una prestazione minima di efficacia
della schermatura. Di certo, non c’è una prestazione minima richiesta
ma il chiaro riferimento alle norme citate non esime dall’effettuare
il calcolo che dimostri comunque un vantaggio estivo ottenuto con
l’installazione delle schermature.
Nello specifico caso delle tende da sole analizzate in questa guida
alle pagine dalla 12 alla 15 è riportato il calcolo del fattore Gglob cioè
il fattore solare del vetro moltiplicato per il fattore Fglob di riduzione
della radiazione solare ottenuta grazie alle caratteristiche tecniche e
prestazionali della tenda.
Nello specifico caso dei sistemi schermanti Frigerio, Ondula e Flap
l’efficacia dello schermo è dimostrata facendo riferimento al fattore
solare gtot ottenuto dalla combinazione di vetro e dispositivo di
controllo solare.
20
Chi può fruire della detrazione.
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti residenti e non
residenti, anche se titolari di reddito d’impresa, che possiedono, a
qualsiasi titolo, l’immobile oggetto di intervento. In particolare, sono
ammessi all’agevolazione:
• le persone fisiche ( compresi gli esercenti arti e professioni)
tra cui i titolari di un diritto reale sull’immobile, i condomini per gli
interventi sulle parti comuni condominiali, gli inquilini o coloro che
hanno l’immobile in comodato.
• i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone
fisiche, società di persone, società di capitali) solo con riferimento
ai fabbricati strumentali da essi utilizzati nell’esercizio della loro
attività imprenditoriale
• le associazioni tra professionisti
• gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale.
Adempimenti per ottenere la detrazione.
Condizione indispensabile per fruire della detrazione è che gli
interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti
di edifici) esistenti, di qualunque categoria catastale, anche se rurali,
compresi quelli strumentali (per l’attività d’impresa o professionale). La
prova dell’esistenza dell’edificio può essere fornita dalla sua iscrizione
in catasto o dalla richiesta di accatastamento, oppure dal pagamento
dell’ imposta comunale (Ici /Imu), se dovuta. Non sono agevolabili,
quindi, le spese effettuate in corso di costruzione dell’immobile.
In merito alla documentazione da produrre e acquisire ci sono
ancora diversi dubbi che l’ENEA dovrà chiarire, sicuramente con
la pubblicazione del sito internet per la trasmissione dei documenti
richiesti per accedere alla detrazione fiscale l’ENEA chiarirà se sarà
necessaria l’asseverazione di un tecnico, se si debba produrre
l’attestato di prestazione energetica (visto che la L90 attuativa del
D.L.63 ha scritto che nel nuovo format di APE dovranno essere inseriti
e resi pubblici i dati relativi all’efficacia delle schermature solari).
Ad oggi è importante che i contribuenti che intendono portare
in detrazione le spese sostenute per l’acquisto delle schermature
solari (chiusure oscuranti, tende esterne) eseguano correttamente i
pagamenti.
Le modalità per effettuare i pagamenti variano a seconda che
il soggetto sia titolare o meno di reddito d’impresa. In particolare è
previsto che:
• i contribuenti non titolari di reddito di impresa devono effettuare
il pagamento delle spese sostenute mediante bonifico bancario o
postale
• i contribuenti titolari di reddito di impresa sono invece esonerati
dall’obbligo di pagamento mediante bonifico bancario o postale. In
tal caso, la prova delle spese può essere costituita da altra idonea
documentazione.
Nel modello di versamento con bonifico bancario o postale vanno
indicati:
• la causale del versamento
• il codice fiscale del beneficiario della detrazione
• il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del
quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato
i lavori).
21
F.A.Q. - Domande e risposte.
Sulla rete sono circolate diverse domande e dubbi da parte degli
operatori di settori proprio sulla questione aperta della detrazione
delle schermature solari, fermo restando che la risposta definitiva a tali
questioni deve essere fornita dagli enti ufficiali preposti, Ministero ed
ENEA, in questa sezione si è provato a fornire la propria interpretazione
alle domande.
È detraibile anche l’intervento di installazione ex novo
delle schermature solari e non solamente la sostituzione di
schermature solari esistenti, così come già previsto per i
pannelli solari?
Si ritiene siano detraibili entrambi gli interventi, in quanto il testo
del decreto riporta la frase “acquisto e posa” non sola sostituzione.
Inoltre la sola sostituzione delle schermature limiterebbe di gran lunga
l’applicabilità dell’intervento in quanto decisamente pochi i casi di
schermature solari, propriamente intese, già esistenti.
I
prodotti
assimilabili
come
chiusure
oscuranti,
ovvero persiane/tapparelle/scuri, regolamentati dalla
norma tecnica europea UNI EN 13569, che negli anni passati
erano soggetti alla detrazione fiscale del 65% unicamente
se sostituiti unitamente ai serramenti (finestre/portefinestre/
porte) rientrano nelle detrazioni fiscali indipendentemente dalla
sostituzione dei serramenti?
Il caso specifico di scuri, persiani e tapparelle richiede una
riflessione tecnica. Ad oggi la spesa dell’installazione di questi sistemi
era motivata dal fatto che con la loro chiusura notturna contribuiscono
alla riduzione delle dispersioni termiche verso l’esterno aumentando
quindi la resistenza termica del sistema infisso. Ora invece viene
presa in considerazione la possibilità di questi sistemi di ridurre
la componente di radiazione solare estiva in ingresso per questo è
importante che l’ENEA o il Ministero indichino delle prestazioni minime
cui attenersi e rispetto a queste occorrerà poi dimostrare se scuri,
persiane e tapparelle siano capaci di garantirle.
Sarà prevista una procedura semplificata (come per esempio
finestre su singola unità immobiliare, pannelli solari, caldaie)?
Qualunque sia la scelta procedurale è importante che ci siano
informazioni chiare e prestazioni energetiche delle schermature
esplicite e dimostrate. Altrimenti il rischio è che non si possa apprezzare
la qualità del prodotto e l’effettivo vantaggio che ne produce.
La detrazione in esame riguarda anche le “semplici” tende
da sole a bracci? Se fosse così come faremmo a produrre tutta
la documentazione necessaria? L’organo competente sarebbe
sempre l’ENEA?
La detrazione riguarda anche le tende da sole a bracci, l’organo
competente sarà sempre l’ENEA che definirà le modalità e la
documentazione da fornire, intanto Frigerio ha predisposto una studio
proprio su come dimostrare l’efficacia delle tende da sole a bracci
per il risparmio energetico fondata proprio sulle norme tecniche citate
nella Legge di stabilità.
Riferimenti legislativi utili.
Per i Privati:
Legge 190/14 del 23 dicembre 2014.
Per le Pubbliche Amministrazioni:
Conto Termico (D.M. 28/12/12).
“Schermature Solari e Risparmio Energetico” è una guida realizzata dalla Frigerio Tende da Sole s.r.l..
Contenuti Tecnici e Redazionali: Arch. Daniela Petrone - Arch. Michele Erriquez - Milena Graziosi.
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