bordeaux, a vinexpo i vini da collezione mettono d

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bordeaux, a vinexpo i vini da collezione mettono d
In otto anni, oltre il 10% di guadagno per chi ha investito in vino
BORDEAUX, A VINEXPO I VINI DA COLLEZIONE METTONO D’ACCORDO
SOMMELIER, INVESTITORI E NEGOCIANTS
L’italiano Masseto conquista la Place de Bordeaux con una degustazione verticale e viene battuto nelle Aste
al doppio del suo prezzo al consumatore
Bordeaux, 25 giugno 2009 – Dal 2001 ad oggi, mentre le borse mondiali sono rimaste pressoché invariate,
perdendo solo l’1%, l’evoluzione più positiva segnata rispetto alle borse valori è stata quella delle grandi
etichette con il +11%, seconde solo all’oro (attorno al 15%, vantaggio conquistato tra novembre 2008 e
febbraio 2009 - Fonte: Liv-EX)
Nel panorama finanziario il vino sta diventando sempre di più un ombrello contro la crisi. Infatti, nel
caso di società quotate, il loro andamento in borsa ha sistematicamente sovra-performato quello dei
listini di appartenenza.
Da novembre 2008, infatti, le quotazioni delle 100 etichette top hanno avuto un andamento ondivago con
segnali di ripresa un po’ più convinti in aprile e maggio 2009; le quotazioni dell’oro sono invece letteralmente
esplose, in particolare fino a febbraio 2009, per poi calmierarsi.
Tra i vini di lusso, Masseto segna i suoi record. L’annata 2006, En primeur, è stata battuta all’asta del 14
marzo scorso da Gelardini&Romani in Italia alla cifra di 604 Euro per una bottiglia 0,75, circa il doppio del
suo prezzo di vendita al consumatore. Dato significativo se, considerata la crisi economica, si analizza un
andamento in continua crescita.
Le battiture d’asta del Masseto sono in costante crescita sia in Italia (Pandolfini, Gelardini&Romani, ecc),
sia all’estero (Christie’s, Sotheby’s Londra e Sotheby’s New York, ecc). Prendendo un arco di tempo che
va dal 1998 ad oggi il valore delle bottiglie è in costante crescita, la stessa bottiglia dell’annata 1998, infatti,
ha raggiunto un incremento economico del 446% confronto al prezzo di 10 anni fa.
Le ultime statistiche riportano un aumento medio nel valore delle bottiglie di circa il 322% confrontando i
prezzi con le battiture medie negli ultimi 10 anni. Basti pensare che il 70% di incremento lo raggiungono le
quotazioni 2008 paragonate con le stesse annate nel 2007. Ciò si esprime in maniera ancora più
performante con i grandi formati, Magnum (1,5lt) e Doppio Magnum (3 lt): lo scorso anno a Merano
un’Imperiale (6 Litri) Masseto 2006, En primeur, è stata aggiudicata per 4.400,00 Euro.
Dopo l’annuncio dell’11 novembre scorso dell’assegnazione del 20% della sua produzione a 5 dei Top
Negociants di Bordeaux (C.V.B.G., Barriere Frères, Ballande & Meneret, Descaves, Joanne) Masseto ha
messo piede nella Place de Bordeaux con una degustazione di 14 annate, in bottiglie Magnum della Cantina
Storica, divise in 4 Flight, dal 1987 AL 2006 (1° Flight: ‘THE EARLY YEARS’ - Annate 1987 / 1990 / 1994; 2°
Flight: ‘THE CHALLENGING VINTAGES’ – Annate 2002 / 2003 / 2005; 3° Flight: ‘TO DRINK NOW’ – Annate
1995 / 1997 / 1998 / 2000; 4° Flight: ‘THE MILESTONES’ – Annate 1999 / 2001 / 2004 / 2006). Moderate da
Marco Sabellico della Guida del Gambero Rosso, dal consulente enologo Michel Rolland e dall’enologo
Axel Heinz davanti a 30 tra i più importanti giornalisti della stampa internazionale del settore
enogastronomico, ha avuto apprezzamenti unanimi sulla qualità e longevità della struttura del Cru di
Bolgheri.
“E’ un grande successo che conferma la qualità del nostro merlot - queste le parole di Giovanni Geddes,
AD della Tenuta dell’Ornellaia, che aggiunge – Essere a Bordeaux, rappresenta un privilegio. I Negociants
gestiscono da sempre i grandi Cru di Bordeaux e perciò hanno il know how perfetto per gestire un grande
Cru italiano. Con questa operazione manterremo il pieno controllo della tracciabilità del nostro vino, abbiamo
un accordo che prevede la totale trasparenza su dove verrà venduto il vino e l’esclusione per la vendita in
alcune specifiche nazioni”.
L’operazione è di grande rilievo soprattutto in considerazione del fatto che ad oggi, nessun vino che non
abbia un diretto legame con i produttori di Bordeaux o gli châteaux ha mai avuto accesso alla
vendita tramite il negoce di Bordeaux. Dunque, Masseto, vino precursore. Una novità assoluta nel
panorama vinicolo internazionale che sarà capace di generare un nuovo percorso nella tradizione dei grandi
vini del mondo. Grazie al Masseto, un vino strettamente legato al terroir della Toscana. Un vino che ha
saputo sdoganare la propria rarità all’estero divenendo uno dei vini più ricercati al mondo, un Cru derivante
da una singola vigna di soli 7 ettari con una produzione annuale di circa 30.000 bottiglie.
Le vigne destinate al vino Masseto sono solo 7 ettari all’interno della Tenuta dell’Ornellaia che comprende una superficie vitata di 97
ettari totali sulla costa Toscana.
Il costante lavoro del team e le condizioni microclimatiche e geologiche ottimali hanno portato in un ventennio - il 1986 è stata la prima
annata di Masseto - il vino della Tenuta a grandi successi internazionali. Masseto 2001 ha ricevuto il massimo punteggio (100/100) dalla
testata Wine Spectator. Numerosi i riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale, soprattutto la presenza costante ai vertici
delle principali guide enologiche italiane, Gambero Rosso, Espresso, Duemilavini AIS, Luca Maroni.
Per Masseto 2006: 99 punti da Antonio Galloni, Wine Advocate.
Per Masseto 2005: Gambero Rossi, Tre Bicchieri. Veronelli Super Tre Stelle. Ais, Cinque Grappoli. Wine Spectator, 96/100. Wine
Advocate di Robert Parker, 94/100. Falstaff, 93/100.
Per Informazioni:
Andrea Orsini Scataglini Responsabile Comunicazione Media e RP Tenuta dell’Ornellaia
0565 718225 +39 348 2425400
[email protected]

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