Schede EAU 2010
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Schede EAU 2010
SOCI: AVV. PATRICIA DE MASI TADDEI VASOLI ! AVV. FEDERICO VASOLI SEDE: VIA TORQUATO TASSO, 8 20123 MILANO – ITALIA TEL.: +39 02 4694613 – FAX: +39 02 468263 E–MAIL: welcome@dmtv–lex.com www.demasitaddeivasoli.com PARTITA IVA E CODICE FISCALE: 06510580969 HANOI BRANCH–OFFICE: 6TH FLOOR,!VIGLACERA BUILDING 2, DUONG HOANG QUOC VIET – QUAN CAU GIAY – 10000 HANOI – VIETNAM TEL: +84 (0)4 37914716 – FAX: +84 (0)4 37914718 E–MAIL: welcome@dmtv–lex.com www.demasitaddeivasoli.com S C HED E EMIRATI ARABI UNITI Informazioni pratiche e aree di opportunità d’affari a cura di Diego Pesciatini e Federico Vasoli novembre 2010 partner firms in ROMA • BOLOGNA • LUCCA • BRUXELLES • BERLIN • MÜNCHEN • BARCELONA • MADRID • LYON • AMSTERDAM • WIEN • NEW YORK • SHANGHAI • HONG KONG Informazioni generali Gli Emirati Arabi Uniti (nome ufficiale Al-Imarat al-‘A rabiya al-Muttahida, Federazione degli Emirati Arabi Uniti), federazione di sette emirati indipendenti (Abu Dhabi, Ajman, Dubai, Al-Fujayrah, Ras al-Khaimah, Sharjah e Umm alQaiwain), sono situati lungo la costa centro orientale della penisola arabica. Gli Emirati, assieme a Bahrein, Kuwait e Qatar, costituiscono gli Stati del Golfo Persico. La popolazione autoctona (che rappresenta meno del 30% del totale) è composta in larga prevalenza da arabi, che godono del pieno diritto di cittadinanza. Alla popolazione locale si è aggiunta, tra gli anni Settanta e Ottanta, un’altissima percentuale di forza-lavoro proveniente sia da altri Paesi del Medio Oriente, sia da Iran, Pakistan, India, Filippine e Bangladesh. La città di Abu Dhabi è la capitale della federazione, mentre il porto di Dubai ne è il centro commerciale. I capoluoghi, che danno il nome ai rispettivi stati si trovano tutti sul golfo Persico tranne Al-Fujayrah, affacciata sul golfo di Oman. CONSIGLIO DI C PERSICO (GCC) O O P E R A Z I O N E D E L G O L F O Il Consiglio di Cooperazione del Golfo Persico è un’organizzazione fondata nel 1981 per promuovere la cooperazione economica, politica e sociale tra i Paesi produttori di petrolio della penisola araba; stati membri sono Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Oman e Qatar. Schede Emirati Arabi Uniti 2 Informazioni generali sul sistema di governo e sull’ordinamento giuridico degli EAU: FORMA COSTITUZIONALE : La struttura politica degli Emirati Arabi Uniti è quella di una federazione di sette Emirati. Le cariche sono ereditarie e la federazione ha potere limitato a questioni di politica estera, sanità ed educazione, a differenza dei singoli Emirati, che internamente vantano la massima autorità Il potere legislativo è esercitato dal Consiglio federale o Majiis al Ittihad al-Watani , composto da 40 membri nominati con incarico biennale direttamente dagli Emiri. Il Presidente federale ed il Vice Presidente sono eletti dal Consiglio federale nazionale per 5 anni; le prossime elezioni si terranno nel 2011. Il potere giudiziario è affidato alla Corte suprema dell’Unione, cui rispondono le Corti federali. I giudici sono nominati dal Presidente Schede Emirati Arabi Uniti 3 Informazioni sull’ordinamento giuridico degli EAU: SISTEMA LEGALE Nel costituire la Federazione, i c.d. “Rulers” dei sette Emirati hanno concordato una “Costituzione Provvisoria” che delinea la struttura istituzionale dello stato. Solo il 20 maggio 2006 il Supremo Consiglio dei Rulers ha deciso di rendere la Costituzione federale da provvisoria a definitiva. La Costituzione prevede l’istituzione del Supremo Consiglio dei Rulers di tutti e sette gli Emirati quale principale Autorità legislativa della Federazione ed un Consiglio Federale dei Ministri (Governo Federale) come potere esecutivo. Il Supremo Consiglio dei Rulers elegge al suo interno il Presidente (che dura in carica 5 anni, anche se l’attuale Presidente ricopre tale carica a vita) ed il Vice Presidente della federazione degli Emirati Arabi Uniti. Le questioni definite “procedurali” sono decise dal Supremo Consiglio a maggioranza dei votanti mentre quelle “sostanziali” sono votate con la maggioranza qualificata di cinque emirati. Al Governo Federale è affidata la responsabilità di promulgare le leggi che concernono la disciplina degli aspetti “sostanziali” della Federazione. Questi includono, ai sensi dell’art. 120 della Costituzione, gli affari esteri, la difesa, la sicurezza, il sistema giudiziario federale, le finanze ed i prestiti federali, i servizi postali e le comunicazioni, i lavori pubblici federali, l’aviazione civile, l’istruzione, la salute pubblica, la moneta, i servizi di elettricità, gli affari concernenti la nazionalità, la gestione dei patrimoni federali, le tasse e le informazioni federali. Pertanto, i Ministeri federali istituiti ai sensi dell’art. 58 della Costituzione, sono: gli Affari Esteri, la Difesa, la Giustizia, la Salute Pubblica, le Comunicazioni, l’Informazione, l’Interno, le Finanze e l’Industria, l’Economia ed il Commercio, l’Istruzione, i Lavori Pubblica, l’Agricoltura, il Lavoro e gli Affari Sociali e la Programmazione. Tali originari quattordici ministeri sono stati recentemente portati a venti. La Costituzione prevede anche un Consiglio Federale Nazionale non elettivo, i cui 40 membri sono nominati dagli Emirati. È importante rilevare che ciascun membro rappresenta l’intero Paese e non già il singolo emirato di provenienza. Tra le competenze principali del Consiglio Federale Nazionale spicca quella di poter proporre disegni di leggi federali da sottoporre al Presidente ed al Supremo Consiglio. Schede Emirati Arabi Uniti 4 Le Leggi federali sono promulgate dal Supremo Consiglio dei Rulers che approvano le leggi presentate dal Consiglio Federale dei Ministri e dal Consiglio Federale Nazionale. Il Governo Federale ha in pochi anni regolato anche materie societarie e commerciali. La convivenza, dovuta ad evidenti motivi storici, di norme e terminologia giuridica di derivazione coranica, romanistica (Code Napoléon) e di Common Law hanno reso gli EAU un ibrido giuridico ove coesiste un sistema di produzione normativa di tipo continentale ed islamico (Civil Law) ed un sistema di più recente produzione normativa, soprattutto nel campo della contrattualistica internazionale e del diritto commerciale e societario, di stampo inglese (Common Law). P RINCIPALI FONTI FEDERALI AT TINENTI DIRIT TO COMMERCIALE E SOCIETARIO AL • Labour Law No. 8 del 1980; • Commercial Agencies Law No. 18 del 1981 (modificata); • Maritime Law No. 26 del 1981; • Commercial Company Law No.8 del 1984; • Civil Transaction Law (the Civil Code) No. 5 del 1985 • Trade Marks Law No. 37 del 1992 • Commercial Transaction Law No. 18 del 1993 • Industrial Property Law No. 31 del 2006 (che modifica la Federal Law No. 17 del 2002) • Copyrights Law No. 7 del 2002 DIRITTI REALI A differenza che nei sistemi romanistici di “Civil Law”, ove coesistono il diritto di proprietà ed altri diritti reali, nella legislazione emiratina sui diritti reali l’impronta coloniale inglese risulta assolutamente evidente: esiste, in particolare, una categoria di beni in “freehold” che individua la “piena proprietà” (come concepita nei sistemi romanistici) ed una categoria di beni in “leasehold”, che individua un fascio di diritti assimilabili all’usufrutto e/o al diritto di superficie, di natura temporanea, anche se talvolta prolungata ben oltre la vita delle parti contraenti, ed in dipendenza del Schede Emirati Arabi Uniti 5 quale il titolare del leashold (tenant) o i suoi eredi dovrà riconsegnare alla scadenza del termine il bene al titolare del diritto originario (landlord). In pratica, nel mercato immobiliare gli immobili in freehold sono disponibili solamente in alcune specifiche zone, mentre nel resto del Paese l’acquisto della piena proprietà è proibito agli stranieri. POTERE GIUDIZIARIO E SHARIA In quanto Paese islamico, uno dei principi fondamentali della Costituzione prevede che la legge islamica (Sharia) sia la principale fonte del diritto negli EAU. Storicamente i sistemi legali dei Paesi Arabo-Islamici del Medio Oriente erano basati sulla legge islamica (Sharia) e i tribunali islamici formavano le pietre angolari giudiziali di questi Paesi. La modernizzazione della maggior parte dei sistemi legali di queste nazioni all’inizio del ventesimo secolo ha portato all’istituzione di corti civili cui era generalmente demandata la competenza di giudicare questioni civili e commerciali. Nel contempo, sono state istituite anche corti competenti in materia penale. Le materie attinenti allo stato personale, come il matrimonio, il divorzio, l’affidamento e l’eredità sono rimaste di competenza dei tribunali islamici, composti da giudici specializzati in diritto musulmano. Qualunque corte deve applicare due principi: • Il divieto di interpretazione discrezionale della norma giuridica, che non è ammessa ove la materia sia regolata da una specifica disciplina. In assenza di una specifica disciplina legale, i tribunali, applicando la legge coranica, sono obbligati ad adottare i principi generali di giurisprudenza e giustizia islamici. • L’assenza del precedente giurisprudenziale vincolante. Nel diritto islamico i precedenti non solo non sono vincolanti nel giudizio, ma non sono a maggior ragione nemmeno fonti del processo legislativo. I principi citati erano previsti dal Majalat Al-Ahkam Al-Adlia (“Al Majala”), il Codice Civile dell’Impero Ottomano, che era basato sulla legge coranica. Esso era applicato nella maggior parte dei Paesi Arabi che sono stati sottoposti alla dominazione ottomana sino alla prima guerra mondiale. Dopo la loro indipendenza, questi Paesi hanno continuato ad applicare Al Majala fin tanto che non hanno promulgato i loro codici civili. Al Majala è ancora oggi considerato un riferimento estremamente importante nel diritto islamico. Schede Emirati Arabi Uniti 6 Sebbene la Costituzione preveda che la legge islamica (Sharia) sia la fonte principale del diritto negli Emirati Arabi Uniti, la stessa Costituzione dispone che le decisioni della Suprema Corte Federale siano vincolanti per le tutte parti interessate. Conseguentemente, sebbene le decisioni della Suprema Corte Federale non siano considerate tali da formare parte del processo legislativo, esse sono estremamente importanti e fungono da rilevantissimo orientamento per la formulazione di nuove leggi e per la loro interpretazione. Schede Emirati Arabi Uniti 7 Quadro normativo per le attività imprenditoriali in Abu Dhabi Due leggi riguardano l’ingresso nel Paese di imprese straniere: la legge n. 9 del 1992 sulla costituzione in persona giuridica di un’impresa sostituita nella JAFZ (Jabel Ali Free Zone) e la legge n. 2 del 1993, che prevede l’esenzione da dazi su prodotti delle imprese possedute al 51% da cittadini o società degli EAU o di un Paese GCC. I più frequenti modi di realizzare l’investimento straniero sono • La costituzione di una società a partecipazione straniera, governata dalla legge n. 8 del 1984, modificata dalla legge n. 13 del 1988. Essa prevede che il 51% del capitale sociale debba essere detenuto da una persona fisica o giuridica locale; • La costituzione di un Representative Office, che non ha personalità giuridica, né abbisogna di licenza commerciale, ma ha semplici finalità di promozione di contratti tra le parti locali e di assistenza agli agenti locali. • Infine, una minima presenza nel Paese si può realizzare attraverso licenze di know-how, marchi e brevetti o concedendo distribuzione o agenzia al partner locale. Le principali restrizioni agli investimenti stranieri sono: • L’obbligo di riservare il 51% del capitale sociale in società locali a persona fisica o giuridica degli EAU (restrizione che tuttavia non si applica per investimenti industriali e commerciali effettuati nelle zone franche); • L’obbligo di ottenere licenza per la realizzazione di progetti industriali; • Restrizioni legali alla partecipazione alle gare d’appalto pubbliche. LE SOCIETÀ COMMERCIALI NEGLI EAU Prima del 1984, ognuno dei sette Emirati Arabi, tra cui Abu Dhabi, al fine di regolare le operazioni commerciali straniere, adottava per la costituzione di una impresa le proprie procedure, ma nel 1984 è stata emanata la Legge Federale n. 8 (diritto delle società), emendata nel 1988 dalla Legge Federale n. 13. Schede Emirati Arabi Uniti 8 LIMITED LIABILITY CO SOCIETÀ A RESPONSABILITÀ M PA N Y (LLC) – L I M I TATA La società a responsabilità limitata è la forma più comune delle entità d’affari attualmente costituite negli Emirati Arabi Uniti. Una società a responsabilità limitata può essere formata da un minimo di due a un massimo di cinquanta soci la cui responsabilità è limitata dalle loro quote nel capitale della società. La quota minima di partecipazione per i soci di nazionalità degli Emirati Arabi Uniti è del 51%. Il capitale richiesto per formare una società a responsabilità limitata a Dubai è di 300.000 AED ( 82.000 USD), versato in contati o in natura. Negli altri Emirati, il capitale richiesto è di 150.000 AED (41.000 USD). La distribuzione dei profitti e delle perdite può essere regolata da patti parasociali e la gestione di una LLC può essere conferita ai soci stranieri o locali o a una terza parte. Le quote di tale società non sono aperte per la sottoscrizione al pubblico e la LLC non può emettere quote negoziabili. Secondo l’oggetto sociale, sono previsti requisiti minimi di capitalizzazione della società maggiori, rispetto alla regola generale. Una LLC esercente una attività commerciale generale può essere costituita anche a Dubai con un capitale versato di 3.000.000 di AED (820.000 USD) e della metà negli altri Emirati. Il capitale minimo per registrare una società a responsabilità limitata con una licenza industriale è di 250.000 AED (69.000 USD). Gestione: sebbene il socio di nazionalità non emiratina sia titolare soltanto fino al 49% delle azioni della società, egli può essere il solo responsabile della gestione della stessa: il socio di nazionalità emiratina può anche non prendere parte alle operazioni della società. Profitti e perdite: È possibile prevedere nello statuto della società che profitti e perdite siano divisi in modo diverso rispetto alla suddivisione delle azioni. Schede Emirati Arabi Uniti 9 Requisiti contabili: È necessario nominare un commercialista riconosciuto ai sensi del diritto degli Emirati, il quale deve essere nominato dall’assemblea generale. COMMERCIAL AGENT (ESCLUSIV DISTRIBUTOR) – NOMINARE UN AGENT COMMERCIALE (DISTRIBUTORE ESCLUSIVO) E E Gli investitori stranieri possono nominare un agente commerciale per rappresentare i loro interessi negli Emirati Arabi Uniti, invece di stabilire una presenza permanente. La legge degli Emirati Arabi Uniti sulle Agenzie Commerciali (Legge Federale No. 18 del 1981, emendata dalla legge Federale No. 14 del 1988) disciplina la nomina degli agenti commerciali, dei rappresentanti di commercio e dei distributori negli Emirati Arabi Uniti. Questa legge definisce l’agenzia commerciale come ogni accordo dove una società straniera è rappresentata da un agente per “distribuire, vendere, offrire o procacciare merci e servizi negli Emirati Arabi Uniti contro il corrispettivo di una commissione o profitto”. I principali requisiti e caratteristiche di una agenzia commerciale sono i seguenti: • Gli agenti commerciali devono essere cittadini degli Emirati Arabi Uniti o società fondate negli Emirati Arabi Uniti e possedute interamente da cittadini degli Emirati Arabi Uniti. • Gli agenti commerciali devono essere registrati al Ministero dell’Economia e del Piano economico degli Emirati Arabi Uniti per esercitare un’attività di agenzia commerciale. • L’accordo di agenzia deve essere registrato affinché l’agente possa avvalersi delle tutele accordate dalla legge e possa avere un rapporto di agenzia riconosciuto dalla legge degli Emirati Arabi Uniti. • Gli agenti commerciali hanno il diritto di avere un territorio esclusivo che comprenda almeno un Emirato per i prodotti specificati (Articolo 5, primo comma, della legge delle agenzie commerciali). • Se non diversamente stabilito, gli agenti commerciali hanno il diritto di ricevere commissioni sulle vendite dei prodotti nei territori a loro designati a prescindere se queste vendite sono fatte da o per mezzo dell’agente (Articolo 7 della legge delle agenzie commerciali). Schede Emirati Arabi Uniti 10 La legge 13/2006 approvata dal Governo Federale contiene alcune modifiche che sembrano attenuare la rigidità del rapporto di agenzia, anche se occorrerà attendere una consolidata giurisprudenza in materia. Le modifiche più rilevanti riguardano: • la durata del contratto, che cessa i suoi effetti alla scadenza prefissata, una volta non rinnovato con il comune assenso delle parti; • il rimborso dei danni eventualmente derivanti dalla cessazione del contratto può essere invocato da entrambe le parti; • l’abolizione del Comitato per le Agenzie Commerciali, precedentemente in essere presso il Ministero dell’Economia; pertanto le parti possono rivolgersi direttamente al tribunale; • lo snellimento delle procedure legali per il recesso e la cancellazione della registrazione del contratto; • la limitazione del diritto dell’agente di bloccare le importazioni dei prodotti oggetto del contratto; alla luce delle nuove disposizioni, il governo può decidere che alcune merci vengano scambiate liberamente. La decisione ministeriale 381/2006 stabilisce, tra l’altro, che lo scioglimento del contratto può avvenire con: la presentazione di una lettera che riporti il mutuo consenso delle parti sulla sua cessazioni; una decisione giudiziale irrevocabile; la scadenza della registrazione o del rinnovo senza il mutuo consenso circa la sua estensione entro un anno dalla scadenza; la presentazione della volontà di non rinnovare prima della data specificata nel contratto; il mancato rinnovo del contratto da parte dell’agente entro un anno dalla data di scadenza. Schede Emirati Arabi Uniti 11