Pozzi glaciali sul Ghiacciaio della Rossa (Alpe Devero) Sopralluogo
Transcript
Pozzi glaciali sul Ghiacciaio della Rossa (Alpe Devero) Sopralluogo
Pozzi glaciali sul Ghiacciaio della Rossa (Alpe Devero) Sopralluogo del 29/10/2005 A seguito della segnalazione da parte del responsabile della X delegazione del Soccorso Alpino, Sig. Valerio Poggiani, di cavità formatesi nel ghiacciaio della Rossa, il sottoscritto ha effettuato un sopralluogo lungo il ghiacciaio della Rossa, lungo l’itinerario di salita al Pizzo Bandiera al fine di valutare la situazione e l’origine delle cavità. Fig. 1: estratto carta svizzera 1:25.000 con ubicazione di quanto osservato. In rosso pozzi glaciali, in blu bocca glaciale, in arancio vulcanetto di fango Ubicazione: tratto terminale (verso valle) del ghiacciaio della Rossa Coordinate carta svizzera: 661451,131426 Data sopralluogo: 29 ottobre 2005 Situazione riscontrata: il Ghiacciaio della Rossa è in realtà sotto la piramide del Monte Cervandone. Nel centro del ripido canalone, tra i due evidenti cordoni morenici della Piccola Era Glaciale, il ghiacciaio è completamente maascherato da una grande quantità di detrito. Nella parte terminale del ghiacciaio, ad una quota di circa 2500 m, sono stati osservate 3 cavità verticali con diametro dai 2 ai 3 m e profondità di circa 8/10 m completamente scavate nel ghiaccio vivo. Tali cavità erano distanziate di circa 30 m una dall’altra. Si tratta di pozzi verticali chiamati pozzi o mulini glaciali. Si formano per erosione da parte delle acque di fusione del ghiaccio che in superficie si raccolgono in rivoli durante l’estate e incidono la superficie del ghiacciaio scavando sinuosi solchi detti bédières. Se questi rivoli riescono a insinuarsi all’interno di fessure del ghiaccio riescono a instaurare dei moti circolari con grande capacità di erosione e formano appunto dei pozzi verticali che in ghiaccai di maggiori dimensioni possono raggiungere diverse decine di metri. Probabilmente i tre pozzi osservati nel canalone che porta al Pizzo Bandiera potrebbero essersi formati durante la calda estate del 2003. Fig. 2: Parte terminale del ghiacciaio la freccia rossa evidenzia la zona con i pozzi glaciali Fig. 3: Il secondo e più grande pozzo glaciale osservato Fig. 4: Particolare del pozzo glaciale di figura precedente Fig. 5: pozzo glaciale e bandierina di segnalazione I pozzi sono completamente scavati nel ghiaccio vivo mentre la superficie è completamente ricoperta di detrito da medio a grossolano. Sul fondo dei pozzi di sente scorrere il torrente subglaciale che viene alla luce circa 200 m più in basso fuoriuscendo direttamente dal detrito. Nel corso del sopralluogo è stata posata dai membri del Soccorso Alpino una bandierina per segnalare la zona Poco più a monte è stata osservata una zona di estremo assottigliamento del ghiaccio tanto che si osserva l’affiorare della roccia sottostante. In questo punto si sono formate due tratte di gallerie orizzontali con il fondo impostato in roccia e le pareti di ghiaccio. Sul fondo scorre poca acqua. La galleria di valle ha una lunghezza di alcune decine di metri in leggera discesa. Il diametro della galleria è di circa 3 m. Salendo al Pizzo Bandiera si sono notati molti crepacci nella parte alta del ghiaccaio, non molto profondi. Fig. 6: galleria scavata nel ghiaccio Fig. 7: Particolare della galleria di figura precedente Fig. 8: crepacci terminali nella parte alta del ghiacciaio, appena sotto al colle del Pizzo Bandiera Possibili rischi: l’unico rischio rappresentato da questi pozzi verticali è la caduta accidentale di escursionisti o più facilmente di scialpinisti. Tale canalone è infatti scarsamente frequentato in estate dagli escursionisti: i frequentatori sono in prevalenza cercatori di minerali e alpinisti che comunque conoscono l’ambiente glaciale. Durante la stagione invernale e primaverile il canalone è molto frequemntato come classica gita di scialpinismo per il Pizzo Bandiera, spesso anche da persone non molto esperte dell’ambiente glaciale. Purtroppo questa gita viene sottovalutata e in pochi immaginano di percorrere un ghiacciaio con tutti i rischi che ne consegue. Tali pozzi rappresentano un pericolo soprattutto in discesa. Possibili interventi: si consiglia di posizionare alcune paline (del tipo in uso presso le piste da sci) in corrispondenza dei pozzi glaciali. Potrebbe essere utile mettere un cartello in località Cantone che avvisi dell’esistenza di questi pozzi nel ghiaccio, con una piccolla cartina tipo quella di Fig. 1. Alessandro Pirocchi