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In primo piano Un valore intangibile sul quale fare leva per elaborare una branding strategy vincente Il brand nelle società calcistiche è un asset poco valorizzato Gianluca Valsoano* L e società di calcio hanno un grande valore nascosto: la notorietà del proprio brand. Quest’ultimo, assieme alle relazioni con i tifosi e alle relazioni con gli sponsor, costituisce un asset intangibile critico per lo sviluppo di una società calcistica. Il calcio rappresenta un fenomeno culturale attorno al quale esiste un interesse incondizionato e quindi una base di tifosi “fideliz- zati a prescindere”. L’obiettivo di un club deve essere quello di definire una strategia affinché la propria base di tifosi, che rappresenta il consumatore finale di una società di calcio, si leghi in maniera duratura al club ed eventualmente si estenda nel tempo. Nel perseguire questo intento è necessario orientare la propria strategia alla soddisfazione dei bisogni del tifoso. Ma non basta. La strategia deve essere dinamica, deve cioè adattarsi all’evolu- zione di questi bisogni, che variano a seconda della geografia e del periodo temporale considerato. Le aziende che operano nel mondo del calcio devono intraprendere, quindi, un percorso in cui il brand rappresenti un vettore di sviluppo. È fondamentale capire la forza e il potenziale inespresso del proprio brand, in maniera tale da raggiungere la consapevolezza necessaria a elaborare una branding strategy vincente. *Icm Research Base di tifosi dei principali club europei (in milioni) 57,8 FC Barcelona Real Madrid FC 31,3 Manchester United 30,6 21,4 Chelsea FC Obiettivo strategico: esperienza a 360° Ieri il desiderio di un tifoso era la vittoria della propria squadra. Oggi, sebbene questo rimanga un punto cardine, il tifoso si reca allo stadio per vivere un’esperienza a 360°, che lo coinvolga anche nei momenti non di gioco (museo della squadra, cene a bordo campo, eventi di gala). Il tifoso sente l’esigenza di partecipare all’evento nella sua totalità e l’obiettivo strategico di una società di calcio deve essere quello di metterlo nelle condizioni di realizzare questa volontà, cercando di rendere il più possibile i propri ritorni indipendenti dall’andamento della squadra sul terreno di gioco. 16 Bayern Munich 20,7 Arsenal FC 20,3 AC Milan 18,4 FC Internazionale 17,5 16,4 Liverpool FC Juventus FC 13,1 FC Zenit St. Petersburg 12,6 10,5 CSKA Moscow FC Spartak Moscow 9,0 Olympique de Marseille 7,8 AFC Ajax 7,1 Galatasaray SK 6,8 Olympique Lyonnais 6,6 Fenerbahce SK 6,1 AS Roma 6,0 FC Dynamo Kyiv Fonte: Icm Research on S+M data 5,3 Lo stadio è asset determinante Lo stadio, inteso come centro polifunzionale, è un asset determinante nella strategia di ogni club. L’Arsenal, per esempio, che fino al 2006 ha giocato nel glorioso Highbury generando ricavi annui per 192 milioni di euro, si è trasferito nell’Emirates Stadium che con il suo ventaglio di offerte ha fatto aumentare il giro d’affari a 264 milioni di euro. Va poi considerato il contratto di sponsorizzazione dello stadio stipulato con Fly Emirates, che porta nelle casse del club londinese 117 milioni di euro in 15 anni. Il posizionamento si sostiene con la valorizzazione In alcuni mercati l’evoluzione del business del calcio si trova già in una fase più avanzata, in altri più embrionale ma è evidente una metamorfosi dei bisogni: dal concetto di singolo evento sportivo a quello di entertainment. Nella Premier League inglese i tifosi si recano allo stadio con l’aspettativa di trovare le stesse comodità che trovano a teatro, e i club sono in grado di soddisfarli. In Spagna, il museo dell’Fc Barcellona, è quello più visitato di tutta la Catalogna con una media di 1.200.000 visitatori l’anno. Non a caso Fc Barcellona, con quasi 58 milioni di fan, è la squadra con maggior seguito in tutta Europa. I club che riescono a incontrare e soddisfare al meglio le esigenze dei propri tifosi sono quelli che, nella loro visione strategica, pongono il brand in una posizione centrale e ne sostengono il posizionamento attraverso la valorizzazione dello stadio, dei propri calciatori (creazione di personal brand attorno ai calciatori di maggior rilievo) e l’utilizzo dei media di ultima generazione. le ricerche Icm Research su: www.markup.it/MERCATI MARK UP maggio_2011