Recensione Gazzetta di Parma

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Recensione Gazzetta di Parma
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VENERDÌ 3 APRILE 2015
LIRICA ACCANTO AL CELEBRE SOPRANO, GIOVANI CANTANTI EMERGENTI. DIRETTORE ROBERTO GIANOLA
RECITAL UN CLASSICO DI TV PARMA
Grand Prix dell'Opera,
special stasera su Tv Parma
Lanfranchi e miti:
l'attore legge le fiabe
della Chiari Branchi
Lo spettacolo è andato in scena sabato al Regio. Premiata Fiorenza Cedolins
Valeria Ottolenghi
i giovani talenti lirici, Fiorenza Cedolins interprete magistrale, brillante direzione orchestrale del M° Roberto Gianola. Stasera alle 21,15
andrà in onda su Tv Parma uno
special sul Grand Prix dell’Opera, spettacolo andato in scena nel Teatro Regio sabato scorso: un’occasione per dare visibilità a cinque «nuove proposte» della lirica, prescelte dall’organizzatore Maurizio Macaluso con la supervisione tecnica
del celebre soprano Fiorenza
Cedolins.
Voce e personalità irruente e
persuasiva quella del tenore catanese Pietro Adaini che ha meritato il consenso del pubblico
con l’interpretazione de «La
donna è mobile» (Rigoletto) e
l’aria «Ah mes amis» (La figlia
del Reggimento).
Altra rivelazione, il basso Daniel Giulianini di Forlì, dotato
di un particolare volume vocale
arricchito da un’evidente sicurezza musicale per la giovane
età (27 anni).
Di ritorno dal Bolshoi di Mosca, Giulianini ha convinto tutti
con le arie «Infelice e tuo credevi» (Ernani) e «La calunnia è
un venticello» (Barbiere di Siviglia). Il giovane baritono Paolo Ingrasciotta, ha quindi dimostrato accurata vocalità e raffinata interpretazione nelle
arie «Hai già vinto la causa»
(Nozze di Figaro) e «Madamina, il catalogo è questo» (Don
Giovanni). Le voci femminili
sono pure state degnamente
rappresentate. Il soprano Veronica Marini (22 anni) di Frosinone ha debuttato proprio in
quest’occasione con le arie «Caro nome» (Rigoletto) e «Ah non
credea mirarti» (Sonnambula),
largamente premiata dagli applausi.
Convincenti le interpretazioni di Francesca Pierpaoli, mezzosoprano di origine sarda, che
ha cantato due brani di diversa
tessitura vocale, mostrando
una naturale predisposizione
interpretativa: «La cavatina di
Rosina» (Barbiere di Siviglia) e
«Habanera» (Carmen). Le nuove proposte hanno poi saputo
«far squadra» cantando il
quartetto «Bella figlia dell’amore» (Rigoletto).
Invitato per l’assegnazione
del premio alla carriera, il grande tenore palermitano Pietro
Ballo ha interpretato «I’ te vurria vasà», lasciando poi spazio
al baritono Giovanni Tiralongo, suo allievo. Tra i premiati, il
direttore dell’Orchestra del
Grand Prix – Parma 2015, Roberto Gianola (premio direzione orchestrale).
Il premio «Voce italiana del
Mondo» è stato quindi assegnato a Fiorenza Cedolins: una
presenza prestigiosa, arricchita da un’interpretazione magistrale della «Vergine degli angeli» (Forza del Destino) e «Io
son l’umile ancella» (Adriana
Lecrouveur). Briosa e signorile
la conduzione dell’amato presentatore televisivo Fabrizio
Frizzi che, a fine serata, si è prestato a «un gioco», come lo ha
definito lui stesso: il duetto della Vedova Allegra cantato a
fianco della Cedolins. Accanto a
lui la giornalista di Tv Parma,
Manuela Boselli, nel ruolo di
co-conduttrice.
La trasmissione di Tv Parma
offrirà un approfondimento
sulla serata, con alcuni stralci
delle esibizioni arricchite da interviste e backstage.u R. S.
II Brillanti
Teatro Regio Due momenti dello spettacolo.
PERSONAGGI PARLA LA CANTAUTRICE SARA LORENI, STASERA ALL'APP COLOMBOFILI
«Ecco “Mentha'', il mio nuovo album»
«Abbiamo già fatto
due date in provincia
di Firenze. A Roma
risposta positiva»
Giulia Viviani
II Si chiama «Mentha» e segnerà
un nuovo percorso per Sara Loreni che presenta il nuovo album
in anteprima stasera all’App Colombofili.
Per l’occasione l’artista nostrana porta un live set tutto nuovo,
accompagnata da Martino Cuman al basso e ai synth, e Francesco Sgorbani alla batteria. In
realtà però, «Mentha» sarà disponibile da settembre: «L’idea
è quella di fare una decina di
date di presentazione – racconta
-, perché il live è d’impatto e crea
una bella aspettativa. Abbiamo
già fatto due date in provincia di
Firenze e a Roma e la risposta è
stata positiva». La produzione
artistica è di Martino Cuman
(Non voglio che Clara) che ha
curato le registrazioni al Bass
Department Studio di Verona, il
suono che ne esce è caratterizzato, oltre che da brani dove la
Loreni appare nel suo ruolo di
«vocal performer», anche da veri e propri viaggi spaziali sulla
forma canzone in cui la voce si
staglia su un tessuto cangiante
di sintetizzatori, samples e di
strumenti tradizionali.
La cura delle parole evoca la
Cantautrice Sara Loreni.
(FOTO LIGHTTRAILS)
sfera più femminile delle storie
raccontate, arrivando talvolta a
scenari graffianti e simbolici per
tornare poi alla purezza originaria: «I brani sono tutti in italiano, più uno in francese. Perché ho scelto “Mentha” come titolo? Perché evoca freschezza e
leggerezza. È una parola che
compare nel testo di una delle
canzoni e mi piaceva la sensazione di piacevolezza che evocava. Aggiungendo un “H”, ho reso
la parola più mia, inedita». Hanno collaborato alla realizzazione
del disco Stefano Amato (Brunori sas), Diego Dal Bon (Jennifer Gentle), Marcello Batelli
(Non voglio che Clara e Teatro
degli Orrori) e Massimo Manticò
(Superwanted). Dopo un percor-
so di anni con la sua band «Il
Battello ebbro» (che l’ha portata
a vincere nel 2010 il Premio
Ciampi e il Premio Mei e Regione
Emilia Romagna «Musica libera. Libera la musica»), Sara Loreni ha voltato pagina, decidendo di salire sul palco da sola e
«arrangiarsi» con loop station,
kaossilator e batterie elettroniche che sono diventate così il
compendio sintetico ad una voce
declinata alle intenzioni degli
strumenti musicali: «Nel live
che presenta il nuovo disco la
loop station sarà meno protagonista. Questa è un’altra novità,
unita al fatto che non sono più da
sola sul palco».
Le ispirazioni vengono dagli
ultimi ascolti di Sara Loreni e in
particolare alle sonorità elettro e
dream pop di St Vincent, e Tune-Yards. Prima e dopo il concerto, per una serata tutta dedicata al «Pink noise», Daria e
Intercity djsets. Ingresso riservato ai soci Arci.u
TEATRO DAL 16 APRILE PER TRE MESI DODICI LEZIONI DI TRE ORE CIASCUNA IL LUNEDI' E IL GIOVEDI'
Lenz, percorsi formativi per attori
II Continuità
nell’innovazione:
dopo il debutto di Habitat Pubblico, dedicato all’azione poetica, Lenz Fondazione inaugura i
propri percorsi formativi proponendo, con partenza ad aprile
2015, un intenso progetto di pratiche laboratoriali pluridisciplinari rivolte alle persone che vogliono avvicinarsi ai linguaggi
dell’arte contemporanea, giovani attori, perfomer, artisti visuali, musicisti. Sede dei laboratori è
lo storico spazio industriale di
Lenz Teatro, officina creativa e
cuore culturale della zona Pasubio.
Fin dalla sua nascita il progetto
Pratiche di Teatro persegue il
rinnovamento dei segni linguistici della contemporaneità attraverso la continuità tra l’esperienza artistica e l’apprendimento delle tecniche della lingua teatrale e dei codici performativi.
Nel 2015 Lenz rimodella l’approccio didattico, affiancando
allo storico laboratorio di formazione dell’attore e ai percorsi sulla sensibilità, un innovativo pro-
getto rivolto alla creazione visuale e sonora, elementi ormai costitutivi nella semiotica della
scena contemporanea. A partire
dal mese di aprile l’articolazione
del progetto Pratiche di Teatro
2015, sotto la guida artistica di
Maria Federica Maestri e Francesco Pititto, attiverà i seguenti
percorsi: PDT (Pratiche di Teatro Laboratorio Base) è il percorso di formazione dell’attore rivolto ad allievi attori senza alcuna esperienza precedente, il
lunedì e il giovedì per 12 lezioni
di 3 ore ciascuna - 19.30/22.30 nei mesi di aprile (avvio il 16 p.v.)
e maggio 2015. Il programma di
lavoro vedrà i partecipanti impegnati nei processi di: studio
della grammatica corporea, elaborazione del verbo fisico, tecniche del dialogo spazio-corpo,
partiture gestuali attive e passive, respirazione, vocalizzazione,
articolazione, modulazione del
moto vocale, fonìe corporali, architetture di parole. Dal laboratorio alla scena, il progetto coinvolgerà gli allievi anche nella vi-
sione diretta delle creazioni di
Lenz, processo compiuto di trasformazione ed esposizione della lingua teatrale contemporanea. Nei mesi di ottobre-dicembre il progetto PDT Formazione
dell’Attore procederà con il Laboratorio Avanzato, un intenso
percorso rivolto ad attori con
esperienza artistica, performer,
danzatori e studenti del primo
livello. Nelle 8 lezioni di 4 ore
ciascuna gli allievi si confronteranno con una partitura composta da sintassi corporee e verbali,
II E’ la voce a guidare l’ascolto. Co-
sì nei miti, trasmissione orale di
esigenze profonde legate spesso a
gesti, azioni perdute di origine sacra. Ricordi di riti: così il racconto
ritorna in tempi indefiniti. «C’era
una volta...». E il mito, conoscenza/ esperienza di popoli attraverso l’ascolto, la ripetizione, si moltiplica in infinite forme per i bambini, che si lasciano rapire dalla
visione di mondi lontani, spazi
d’eventi favolosi: lì spesso l’eroe
protagonista supera difficili prove per crescere, diventare grande.
Per entrare infine più forte nel
mondo reale?
Perfetto dunque, di grande efficacia il collegamento diretto, ravvicinato, di mito e favola, così come accade nella bellissima raccolta narrativa di Mario Lanfranchi
trasmessa da TV Parma, da un’idea di Maddalena Chiari Branchi,
realizzazione di Walter Perotti. Un
privilegio d’incontro già sperimentato da qualche anno, ma assolutamente speciale in quest’ultimo ciclo di dieci appuntamenti
che affianca alle fiabe di Andreina
Chiari Branchi (numerose le raccolte, pubblicate da più editori)
ogni volta un diverso mito, così
come lo si può vedere rappresentato in opere della Galleria Nazionale della nostra città, mostrata,
con stimoli all’osservazione, dallo
stesso Lanfranchi che, multiforme
ingegno, è anche straordinario
esperto d’arte, di rara profondità la
sua competenza storico estetica.
Ma - magia anche questa! - tutto
acquista meravigliosa leggerezza:
perché l’esperienza «Tra favola e
mito» (così il titolo del nuovo ciclo
che, ci si augura, tornerà presto in
tv) si fa tale proprio attraverso l’ascolto incantato della voce, seguendo Lanfranchi che, in abiti eccentricamente eleganti, scherzosi, racconta con arguta intelligenza di avventure e maghi, sogni e metamorfosi, re e principesse dai nomi stra-
Attore Mario Lanfranchi
vaganti, modulando i toni, sottolineando sorprese, ridendo di trovate improvvise, lasciando appena
intravedere, con lieve noncuranza,
pensieri personali. Formidabile!
Tra gli autori che offrono immagini di miti, da andare magari anche a ritrovare in Pilotta, (un bell’invito, adulti e bambini insieme),
due splendidi tondi di Cima da Conegliano, Sebastiano Ricci, Antoine Borel, dieci diverse firme per
evocare Achille reso (quasi) invulnerabile, Dedalo e Icaro, Amore e
Psiche, Diana e Atteone, e così via:
Lanfranchi, tra tanti libri, descrive
l’immagine scelta, posta alle sue
spalle, i personaggi rappresentati.
E volentieri si ascolta di Mida e del
rapimento di Elena, del centauro
Chirone e di Venere, dea dell’amore... E al termine ecco il collegamento - un «invito all’ascolto»
che sa incuriosire - con una delle
fiabe di Andreina Chiari Branchi,
con molti simboli che ritornano,
tra metamorfosi e magie, scelti allora angoli diversi della preziosa
villa di Mario Lanfranchi, alle sue
spalle antichi piatti o recipienti di
rame, uno specchio o il camino,
oppure ancora spazi di raffinata
originalità tra glicini (veri o finti?)
e mobili trasparenti, arredi storici
e dell’assoluta, ardita contemporaneità. Un vero incontro con la
bellezza, d’ascolto e di visione.u
Musica.Barezzi Live Tonight We Tanquery
Edda in concerto stasera al Lenz
ll Stasera alle 21 al Lenz Teatro si terrà il concerto di Edda
(nome d'arte di Stefano Rampoldi). Il cantautore si esibirà
nell'ambito del Barezzi Live Tonight We Tanquery. L'arista
presenterà il suo recente lavoro intitolato «Stavolta come mi
ammazzerai», in cui lo stile si conferma di matrice
rock-cantautorale. Un'espressività, quella di Edda, potente e
immediata.
drammaturgia del movimento,
architetture vocali, codificazioni
performative ispirate ad un segmento drammaturgico dell’Orlando Furioso. Docente del progetto per la formazione dell’attore sarà Maria Federica Maestri, regista e artista installativa,
affiancata da Valentina Barbarini, attrice segnalata dalla critica
europea e protagonista di tutte le
recenti creazioni di Lenz.
Maggio – giugno: parte il laboratorio teorico-pratico PDTV + M
| Pratiche di Teatro Visuale + Musicale, progetto per lo studio e la
creazione dell’immagine filmica
e del disegno sonoro per la scena
performativa contemporanea.
Informazioni ed iscrizioni:Elena
Sorbi | [email protected] | 0521 270141.u