Impianti - Tullio Buzzi
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Impianti - Tullio Buzzi
POSSIBILI IMPIANTI APPLICATIVI Impianti da posizionare a valle del trattamento secondario a fanghi attivi ed idonei a decolorare drasticamente le acque reflue el fine di renderle idonee al loro riutilizzo nel ciclo industriale. 1 TRATTAMENTI DI OSSIDAZIONE AVANZATA AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE 1 IMPIANTO DI DEPURAZIONE ACQUE REFLUE I trattamenti da noi eseguiti sono applicabili sulle acque in uscita del trattamento secondario e divengono quindi un possibile trattamento terziario. 2 2 TRATTAMENTI DI OSSIDAZIONE AVANZATA AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE • • • • • Quindi i trattamenti con acqua ossigenata e raggi UV e con TiO2 e raggi UV-visibile si inseriscono nello schema come trattamenti terziari ed anno lo scopo principale di abbattere completamente la colorazione eventuale delle acque provenienti dall’impianto biologico, al fine di poterle riciclare nel ciclo industriale. Le soluzioni da noi trattate presentano in origine valori di concentrazione coloranti molto elevate e nettamente superiori a quelle che si riscontrano sulle acque già trattate. I risultati ottenuti con valori % di abbattimento elevatissimi, ed in alcuni casi quasi totali, rendono i trattamenti di ossidazione avanzata, in modo particolare quello con TiO2 estremamente appetibili e quindi lasciano ipotizzare prospettive applicative molto interessanti. Infatti il biossido di titanio catalizza la reazione di decolorazione, e quindi come catalizzatore rimane inalterato dal punto di vista chimico e a parte le perdite meccaniche potremmo dire che il suo utilizzo prevede tempi lunghissimi. In base a tutte queste considerazioni abbiamo previsto alcune tipologie impiantistiche applicative, da posizionare a valle della vasca di depurazione a fanghi attivi. 3 TRATTAMENTI DI OSSIDAZIONE AVANZATA AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE • IMPIANTO A FANGHI ATTIVI Al trattamento terziario Al trattamento terziario Al trattamento terziario 4 4 TRATTAMENTI DI OSSIDAZIONE AVANZATA AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE Quindi i trattamenti con acqua ossigenata o con biossido di titanio intervengono sull’effluente depurato, proveniente dal sedimentatore secondario, come indicato negli schemi precedenti. Nelle prossime pagine sono quindi previsti alcuni possibili impianti . 5 TRATTAMENTI DI OSSIDAZIONE AVANZATA AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE IMPIANTO CLASSICO Impianti H2O2-UV 1 2 3 Lampade UV 1 = nel caso di bassa decolorazione è sufficiente il pretrattamento 2 = per intensità di decolorazione medie serve una seconda vasca 6 3 = Per intensità di colorazione elevate è necessario anche riciclare l’acqua trattata 6 TRATTAMENTI DI OSSIDAZIONE AVANZATA AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE IMPIANTO A SETTI (lampade immerse) 2 1 1 = Acqua proveniente dal trattamento secondario Lampade UV 2 = acqua decolorata da riimmettere nell’acquedotto industriale 7 7 TRATTAMENTI DI OSSIDAZIONE AVANZATA AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE Impianti TiO2-UV 1= trattamento secondario 2 = trattata solo in una vasca 3 = doppio trattamento 4/5 = biossido di titanio ai filtri SISTEMA A VASCA APERTA 8 TRATTAMENTI DI OSSIDAZIONE AVANZATA AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE SISTEMA A VASCHE APERTE Impianto classico con vasche aperte e poco profonde. Mediante insufflaggio di aria si mantengono in leggera agitazione le sferette di vetro ricoperte di biossido di titanio, e si ottiene allo stesso tempo la giusta quantità di ossigeno che partecipa alla reazione. L’agitazione con aria permette inoltre la perfetta omogeneizzazione dell’acqua e del biossido all’interno della vasca. Si è previsto l’uso di due vasche in serie. La seconda entra in azione quando la colorazione è piuttosto elevata, In casi di colorazione molto intensa si può prevedere anche un riciclo. Questo sistema potrebbe essere anche usato sfruttando la luce solare o comunque la luce solare potrebbe essere abbinata al trattamento con lampade a seconda delle possibili situazioni. 1 = acqua proveniente dal trattamento secondario 2 = acqua trattata solo in una vasca 3 = acqua che ha subito il doppio trattamento 4,5 = biossido di titanio ai filtri lampade UV visibile 9 9 TRATTAMENTI DI OSSIDAZIONE AVANZATA AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE LETTO FISSO 10 TRATTAMENTI DI OSSIDAZIONE AVANZATA AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE LETTO FISSO 1 = acqua in arrivo dall’impianto a fanghi attivi 2 = acqua trattata 3 = portata di ricircolo lampade UV In questo caso il catalizzatore , supportato tra due reti in acciaio a maglie finissime è mantenuto in sospensione dalla corrente di acqua e di aria. Il catalizzatore trattenuto dalla rete di testa rimane all’interno della colonna. Converrà lavorare con più colonne in serie ed in parallelo, sia per raggiungere la giusta decolorazione sia per poter intervenire sulle colonne nelle quali il catalizzatore ha bisogno di essere rigenerato e/o sostituito. 11 TRATTAMENTI DI OSSIDAZIONE AVANZATA AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE LETTO FLUIDO 12 TRATTAMENTI DI OSSIDAZIONE AVANZATA AL SERVIZIO DELL’AMBIENTE LETTO FLUIDO Nei reattori a letto fluido il biossido di titanio viene calcinato sottoforma di pellets libere di muoversi. L’acqua da trattare procede dal basso verso l’alto, insieme all’aria. Il reattore si allarga a cono nella parte alta per consentire la sedimentazione delle particelle di catalizzatore ed evitare così il dilavamento. 1 = acqua in arrivo dall’impianto a fanghi attivi 2 = acqua trattata Lampada UV 13 13 TULLIO BUZZI Istituto Tecnico Industriale Statale Anno Scolastico 2008 – 2009 Università degli Studi di Firenze Facoltà di Ingegneria Trattamenti di ossidazione avanzata al servizio dell’ambiente La decolorazione delle acque reflue Fotolisi UV/H2O2 Fotocatalisi UV/TiO2 Indagini sperimentali a scala di laboratorio FINE 14