Le déjeuner sur l`herbe [ La colazione sull`erba]

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Le déjeuner sur l`herbe [ La colazione sull`erba]
Le déjeuner sur l'herbe [ La colazione sull'erba]
Rifiutata dalla giuria del
Salon del 1863, quest'opera
viene esposta con il titolo Il
Bagno al
"Salon
des
Refusés" autorizzato quello
stesso anno da Napoleone
III. L'opera, motivo di
dileggio
e
fonte
di
scandalo,
divenne
la
principale attrazione di
detto
evento.
Tuttavia, per la Colazione
sull'erba, Manet rivendica
l'eredità dei maestri del
passato e si ispira a due
opere del Louvre. Il
Concerto campestre di
Tiziano, all'epoca attribuito
al Giorgione, suggerisce il
soggetto,
mentre
la
disposizione del gruppo
centrale trae ispirazione da
un'incisione ispirata ad
un'opera di Raffaello: Il
giudizio
di
Paride.
Tuttavia, in Colazione sull'erba, la presenza di una donna nuda in mezzo a uomini vestiti non è giustificata da
alcun pretesto mitologico e allegorico. La modernità dei personaggi rende oscena, agli occhi dei suoi
contemporanei,
questa
scena
quasi
irreale.
La cosa divertiva Manet che aveva soprannominato il suo quadro "Lo scambio di coppie".
Lo stile e la fattura scandalizzarono quasi quanto il soggetto. Manet abbandona le consuete sfumature per lasciare
spazio ai violenti contrasti tra luce ed ombra. Egli viene anche aspramente criticato per la sua "mania di vedere
tramite macchie ". I personaggi della tela non sembrano perfettamente integrati in questo sottobosco che funge da
scenario e che, invece di essere dipinto, è più che altro abbozzato e dove la prospettiva viene ignorata e la
profondità è assente . Con La colazione sull'erba, Manet non rispetta nessuna delle convenzioni ammesse tuttavia,
egli impone una nuova libertà rispetto al soggetto e ai tradizionali modelli di rappresentazione.
Da wikipedia
Stando alle dichiarazioni di Manet, l'opera venne concepita dopo aver ammirato il Concerto
campestre di Tiziano al Louvre.
Il dipinto venne esposto al Salon des Refusés nel 1863, dopo essere stato rifiutato al Salon ufficiale, provocando
uno scandalo. L'accoglienza non fu, infatti, delle più miti:
numerosi critici considerarono l'opera volgare, trattandosi di
nudi femminili in libertà in compagnia di giovanotti borghesi.
Ma non fu solo il soggetto a sollevare lo sdegno degli
osservatori: anche la modernità nello stile, dal punto di vista
cromatico e compositivo, venne aspramente criticata a Manet.
Egli infatti utilizzò colori caldi giustapposti a quelli freddi per
accentuare la loro vivacità. Il colore fu steso tramite pennellate
rapide e veloci. La prospettiva non venne utilizzata in modo
classico, anzi, sembrò quasi che i personaggi fossero stati
incollati sul paesaggio; uno sfondo prospettico venne dato dalla
presenza di alberi. Il quadro raffigura una colazione in un
bosco, nei pressi di Argenteuil, dove scorre la Senna. In primo
piano vi è una donna nuda che guarda verso lo spettatore,
comodamente adagiata su un panno azzurro, probabilmente una
parte delle vesti di cui si è liberata. La modella è Victorine
Meurent, che posò anche per la figura di donna sullo sfondo, la
quale è intenta a bagnarsi nel fiume. I due giovani in primo
piano, vestiti elegantemente, sono Gustave Manet (fratello del pittore) e lo scultore olandese Ferdinand Leenhoff,
amico di Manet. Nell'angolo in basso a sinistra, giacciono i vestiti delle donne e la colazione da cui l'opera prende
il titolo.
Nonostante l'impianto compositivo sia di matrice classica, l'utilizzo di abiti moderni gettò scandalo, perché
sembrava spogliasse l'opera d'arte dei suoi contenuti elevati. Anche la differenza proporzionale tra la donna sullo
sfondo e la barca ormeggiata alla destra venne considerata un'imperizia da parte del pittore: in realtà i morbidi
contrasti cromatici e l'utilizzo della prospettiva aerea in chiave moderna inscrivono l'opera nei capolavori del XIX
secolo.
Da http://www.ilmuromag.it/edouard-manet-le-dejeuner-sur-lherbe/
Ci sono alcuni artisti o alcuni eventi che cambiano il corso dell’arte. Certe volte però, basta una sola opera a
determinare nuove direzioni, a movimentare un sistema statico e predefinito. Il Déjeuner sur l’herbe è una di
queste
opere.
Realizzata nel 1863, undici anni prima della mostra che da avvio all’Impressionismo,questo olio su tela è
probabilmente l’opera più celebre di Edouard Manet ed è uno dei simboli che incarnano la rivoluzione artistica
dell’Ottocento.
In primo piano tre figure siedono su un prato e conversano in un’atmosfera moderna e raffinata. I due uomini, nei
quali ritratti sono stati riconosciuti il fratello stesso di Manet e lo scultore olandese Ferdinand Leenhoff, sono
atteggiati in eleganti abiti che dipingono il quadro del perfetto uomo di città di fine Ottocento: alla moda, colto e
al passo coi tempi. Diversamente la giovane adagiata su un panneggio azzurro è rappresenta completamente nuda,
ma in una nudità che non desta lo scalpore dei presenti e che, anzi, appare qui del tutto normale, una donna
“vera” la quale concretezza è accentuata dal suo sguardo fisso verso lo spettarore. Sullo sfondo, a chiudere la
composizione piramidale del gruppo centrale del dipinto, un’altra donna, questa volta vestita, intenta a bagnarsi
sulla riva delle limpide acque della Senna.
le déjeuner sur’ l’herbe, particolare sullo
sfondo
Il dipinto suscitò un grande scandalo tra i critici
e fu infatti rifiutato dal Salonufficiale
di Parigi, in quanto ritenuto volgare non solo
nella inspiegabile (e inutile) nudità della donna,
ma anche per l’abbigliamento dei protagonisti
che li collocava in un contesto contemporaneo,
in una interpretazione pittorica che alla fine del
XIX secolo non era una pratica tollerata. In
realtà, una delle grandezze di Edouard
Manet sta proprio in questa sua attenzione ai
temi legati alla contemporaneità ed alla
riproduzione, nella sua arte, dell’ascesa
della borghesia, che si andava affermando in
Francia come classe principale. Le tematiche
legate a questa nuova società dunque, divengono
Tiziano, Il concerto campestre, 1510 circa
per il pittore il soggetto preferito dei suoi quadri e ciò da cui partiranno pochi anni dopo Monet, Renoir, Degas e
gli altri artisti nella loro rivoluzione pittorica, quella impressionista. Le Dejeuner sur l’herbe però, che fu
comunuque esposto al Salon des Réfuses, risultò osceno non solo per l’assurdità del soggetto, bensì anche per la
tecnica usata da Manet nella stesura cromatica come nella costruzione dell’impianto spaziale. Nel dipinto infatti
manca una vera e propria organizzazione prospettica dello spazio, le figure sono modellate senza una ricerca di
profondità, una profondità che è garantita alla scena solamente grazie alla presenza degli alberi che fanno da
quinte all’avvenimento principale: la colazione appena consumata, la quale unica traccia è il cestino rovesciato da
cui
stanno
cadendo
vari
tipi
di
frutti.
Nonostante la modernità di quest’opera e la rottura con i canoni tradizionali che esso rappresenta, non bisogna
pensare che Edouard Manet avesse rifiutato totalmente l’importanza, ancora molto viva, dell’arte del passato, che
qui è invece quasi letteralmente citata. Guardando il Déjeuner sur l’herbe infatti non può non tornare alla mente
un dipinto come Il concerto campestre. Di difficile attribuzione, ( Giorgione, Sebastiano del Piombo, Palma il
Vecchio) ma ormai ritenuta quasi certamente un lavoro giovanile diTiziano, Il concerto campestre ritrae, in uno
sfondo bucolico, due suonatori di liuto vestiti in abiti cinquecenteschi e due donne, le quali nudità alludono alla
loro natura divina, probabilmente di muse ispiratrici di poesia e musica. Se nel soggetto e nelle figure femminile
svestite l’opera di Tiziano ispira chiaramente quella di Manet però, il significato del soggetto allegoricomitologico dell’artista cadorino è trasposto, nell’opera francese, in un raffinato momento di svago nella calma
della campagna parigina.

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