Quanti talenti italiani nella Silicon Valley

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Quanti talenti italiani nella Silicon Valley
CARRIERE & LAVORO
PAGINA 20 — Venerdì 25 Novembre 2005 - N. 320
INNOVAZIONE
C
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1
IL SOLE-24 ORE
Imprenditori e creativi alla conquista della California
I CONTATTI
Quanti talenti italiani
nella Silicon Valley
Cinque storie di trentenni
amanti delle tecnologie e delle sfide
a valigia non è più di
cartone, la nave ha lasciato il posto ai più veloci Boeing e Airbus ma le
motivazioni alla base dell’emigrazione in Silicon Valley delle nuovi generazioni di italiani sono in fondo le stesse: la
ricerca di nuove opportunità
in una terra che ha fatto
dell’innovazione e dell’imprenditorialità uno dei suoi
connotati vincenti.
Sopravvissuta all’ascesa e
al crollo della New economy,
l’area della baia di San Francisco di cui Silicon Valley fa
parte è ripartita alla conquista
della leadership nei nuovi settori dell’innovazione, dalla
biotecnologia alla nanotecnologia, dal wireless alle tecnologie digitali applicate all’intrattenimento.Gli italiani in Silicon Valley che si occupano di
tecnologia sono più di un migliaio — dice Jeff Capaccio,
responsabile del Silicon Valley italian executive council,
associazione che raccoglie manager, imprenditori e venture
capitalist italiani — Un nucleo importante che parla la
stessa lingua, con un forte spirito di collaborazione, venuto
qui per rischiare e portare
avanti le proprie idee».
Lo Sviec, nato nel febbraio
2004 come emanazione della
National italian american
foundation (Niaf)può contare
oggi su oltre 300 associati che
L
si ritrovano mensilmente per
discutere e fare networking.
Con l’approvazione nel novembre dello scorso anno di
un prestito da tre miliardi di
dollari per il finanziamento
della ricerca sulle cellule staminali, San Francisco è destinata a diventare nei prossimi
anni la capitale della ricerca
biomedicale, aprendo numerose opportunità anche in ambito imprenditoriale.
Il legame tra la ricerca e la
creazione d’impresa in Silicon Valley è da sempre molto
forte: basti pensare che
un’azienda su tre si trova a
meno di 50 chilometri da un
campus universitario e che tre
fra le più grandi società biotecnologiche (Amgen, Genentech e Chiron) sono state fonda-
te da scienziati provenienti
dal sistema delle università
pubbliche californiane. «In Italia il sistema di finanziamento
della ricerca è oltremodo politicizzato — spiega Paolo Maccarini, ricercatore presso il
centro oncologico delle Università della California di San
Francisco che con Stanford è
uno dei più moderni centri per
la lotta contro i tumori —
Qui, appena arrivato, ho chiesto un finanziamento per fare
ricerca sulla tecnologia a microonde, una tra le più promettenti, e senza appoggi mi sono
arrivati 100mila dollari».
Accanto alla biomedicina e
alle biotecnologie, la rinascita
della Bay Area punta in modo
particolare sull’animazione digitale, forte della presenza di
Un ponte verso il successo.
Il Golden Gate e San Francisco,
capitale della Silicon Valley. Sono
migliaia i giovani talenti italiani che
partono per gli Stati Uniti. Molti
di loro scelgono la costa occidentale
e la California, perché offre maggiori
possibilità di realizzare idee di
business. Una delle ragioni è la
difusione del venture capital.
I finanziamenti più facili e l’accesso
alle tecnologie sono i prerequisiti,
insieme alla vivacità dell’ambiente,
che stimola la creatività
tre fra le più importanti aziende di un settore in forte crescita: Dreamworks, Lucas Film e
Pixar. Mentre le produzioni cinematografiche si spostano
sempre più verso il Messico e
i l’Est europeo, dove i costi di
produzione sono mediamente
dal 30 al 50 % più bassi, quando si parla di animazione digi-
(Corbis)
tale computerizzata la Bay
Area è per creatività e tecnologia il centro di eccellenza.
La LucasFilm, la società
ideatrice e produttrice della saga di Guerre Stellari e vincitrice di ben 14 Oscar per i migliori effetti speciali, ha appena innaugurato nel parco del
Presidio di San Francisco il
«Letterman digital arts center», un centro di produzione
con 950 dipendenti che rappresenta lo stato dell’arte nel settore. Investimenti per 350 milioni di dollari, 400 artisti collegati attraverso una rete a fibre ottiche che scorrono tra i
quattro edifici di un complesso ultramoderno che ospita tre-
mila processori Amd e cento
terabytes di archivi digitali.
Alla Pixar, situata a Emeryville, sulla spoda opposta
della baia, dove il reparto tecnologico è nelle mani di un
italiano, Guido Quaroni (si veda l’articolo nella pagina accanto), per stimolare le capacità creative dei suoi 750 dipen-
denti la società ha creato al
suo interno una vera e propria
università, che offre corsi di
recitazione, pittura e scultura.
Nulla di tutto ciò sarebbe
possibile se a fronte di idee
innovative non fossero disponibili capitali disposti a raccogliere la sfida.
Uno degli indicatori princi-
Fabrizio Capobianco / Funambol
Finanziamenti americani, laboratori a Milano
I
Fabrizio Capobianco. La sua start-up crea
software per il settore della telefonia mobile
l business dell’Mrm, Mobile Remote Management System ha un valore stimato nel
2005 di 750 milioni di dollari.
Un’opportunità che Fabrizio Capobianco,
35 anni, laurea in informatica a Pavia, ha
deciso di perseguire con la creazione di una
società, Funambol. La sua peculiarità è quella di essere andata alla ricerca di capitali in
Silicon Valley mantendo però lo sviluppo
del software in Italia. «Abbiamo fatto di
necessità virtù — spiega Capobianco — perché ci siamo resi conto che il livello di
preparazione dei nostri ingegneri in questo
campo non ha nulla da invidiare a quelli di
Silicon Valley. Nello stesso tempo, abbiamo
cercato di accedere al mercato dei capitali di
Fabrizio Capobianco oggi vive negli States
ma non ha trasferito lo sviluppo del software
rischio, il venture capital californiano, perchè quello italiano è pressoché inesistente. I
capitali non amano il rischio, pochi guardano alla tecnologia come un opportunità di
investimento». Capobianco ha aperto una
sede a Redwood City, nel cuore della Silicon
Valley, dove si è trasferito con la famiglia e
si è subito messo alla ricerca di finanziamenti che sono puntualmente arrivati. A giugno
2005 Funambol ha chiuso il primo round di
financing da cinque milioni di dollari guida-
to da Walden International di San Francisco
e H.I.G. Ventures di Miami.
L’iniezione di capitale arriva in un momento di forte crescita della società — il cui
software Sync4j viene scaricato ogni mese
mediamente 18mila volte — e servirà a finanziare l’entrata sui mercati asiatici con
l’apertura di un ufficio in Cina. Un primo
finanziamento era arrivato nel 2004 dal fondo «The Golden mouse partnership» a cui
partecipa anche Telecom Italia.
L’idea di Funambol è creare un’infrastruttura software in ambiente mobile basata su
standard aperti, che viene messa a disposizione degli sviluppatori di applicazioni per il
mercato della fonia mobile. Servono a realizzare servizi di sincronizzazione dei dati tra i
server aziendali e la forza lavoro che opera
sul territorio, come la forza vendita, mantenendo costantemente aggiornate le informazioni centralizzate e quelle sui terminali mobili. Oggi Funambol impiega 30 persone distribuite tra Milano e Redwood City e ha già
attratto l’attenzione dei grandi operatori del
mercato wireless: uno è Nokia, che ha in
programma di integrare il sistema Sync4j nei
propri telefonini e dispositivi palmari.
Le email delle associazioni
utili agli italiani interessati alla
realtà della Silicon Valley
Y Sviec - Silicon Valley
Italian Executive
Council. Parte del Niaf
(National Italian American
Foundation),raccoglie i
manager italiani e
italo-americani del settore
Ict - email: jcapaccio@
carrferrell.com
Y Associazione Laureati
Università Bocconi
(Alub) San Francisco. È
il punto di contatto nel
Nord della California per i
laureati e Mba della
Bocconi - email: g.grechi
@pacbell.net
Y American Chamber of
Commerce in Italy Sede di San Francisco.
AmCham ha lo scopo di
sviluppare e favorire le
relazioni economiche tra
gli Usa e l’Italia, di
promuovere e tutelare gli
interessi dei propri
associati nel business tra i
due Paesi e di diffondere
tra i propri associati le
informazioni relative alla
propria attività - email:
[email protected]
M
+
pali del successo di Silicon
Valley è proprio il livello di
attività del venture capital
che, a giudicare dai dati riportati da Venture One e Ernst &
Young, sembra godere di ottima salute: nel terzo trimestre
2005 sono ben 187 le società
finanziate contro le 163 del
secondo trimestre per un controvalore di 2 miliardi di dollari (+ 5.6%). Significativo è
anche l’impatto del capitale di
rischio sull’occupazione.
Secondo uno studio della
National venture capital association, nel 2003 il capitale di
rischio ha investito in California 140 miliardi di dollari generando 2.5 milioni di nuovi
posti di lavoro. Gli eccessi della New economy appartengono al passato: con l’innovazione e la creatività — e anche il
contributo degli italiani — la
rinascita di Silicon Valley è
già cominciata.
PAGINE A CURA DI
GIANLUCA GRECHI
Progetti / Digital Hub in the Great West
ACCOUNTANT - ITALY
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I
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Center La Fucina, in collaborazione con
Project4U di San Francisco e con il contributo della Provincia di Milano.
Lo scopo dell’iniziativa è quello di offrire strumenti concreti a supporto di innovative Pmi milanesi operanti nei settori delterziario avanzato: l’hi- tech, con Information
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supportare le piccole e medie imprese attraverso diversi livelli di assistenza personalizzata (dalle analisi di mercato alle missio-
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In particolare, il progetto si rivolge alla
Silicon Valley californiana dove è anche
disponibile un "incubatore" per quelle
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una presenza locale.
Nell’ambito del «Digital Hub in the Great West» ogni mese vengono realizzate
videoconferenze (o webcast) in diretta da
Silicon Valley, che vertono su temi legati
alla tecnologia e all’innovazione dove sono ospitati esperti locali. Tra i temi trattati:
l’energia alternativa, le applicazioni innovative per la videosicurezza, il social
networking.
Per avere maggiori informazioni e per
accedere ai webcast che sono già stati realizzati nei mesi scorsi: www.projectforyou.
com/digitalhub_it.htm
LUNEDÌ SUL SOLE-24 ORE
Il settore delle vendite dirette
è in espansione e cerca
in tutta Italia responsabili di zona,
manager e dimostratori
Borse di studio / Un anno a New York
(Fotogramma)
Ma c’è anche «Big apple»
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L’
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P.zza Piccapietra 48 - 16121 Genova - Tel. 010/5584458 - Fax 010/5584451
E-mail: [email protected]
ESTRATTO BANDO CONCORSO DI IDEE
A.M.I.U. Genova S.p.a. indice un concorso d’idee per la redazione di uno studio di
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gestionali, nonché degli strumenti finanziari utilizzabili per la realizzazione dell’impianto di
termovalorizzazione nel sito di monte Scarpino in Genova ex artt. 57 e segg. D.P.R.
554/99. Possono partecipare i soggetti di cui all’art. 57, comma 2, D.P.R. 554/99. Il
termine per la presentazione delle proposte è fissato per le ore 12,00 del giorno 27 marzo
2006. Esigenze della Stazione Appaltante, modalità di presentazione, giuria, criteri di
valutazione, proposte, premi in palio, sono indicate nel bando integrale che assieme a
tutti i suoi allegati è scaricabile dal sito internet www.amiu.genova.it. Il bando integrale è
stato pubblicato sulla GURI ed affisso all’Albo Pretorio del Comune di Genova.
IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Avv. Corrado Grondona
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New York e il ministero degli Esteri mette, come ogni anno, a disposizione 14
borse di studio di durata annuale o semestrale — dell’importo medio di cinquemila
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Le borse sono destinate a tutti i ricercatori in possesso di un Ph.D. al momento
dell’inizio della borsa,oppure titolari di
una libera docenza presso un’università.
L’offerta vale per tutte le discipline,
dall’arte alla letteratura,dalla matematica
all’economia, dalla medicina alla filosofia,
dalla sociologia all’ingegneria, con particolare riguardo ai progetti che sono in corso
presso l’Italian academy nel campo delle
arti e delle neuroscienze.
Le domande devono pervenire all’Italian Academy, 1161 Amsterdam Avenue,
New York, N.Y. 10027 entro il 15 dicembre. le candidature devono essere corredate da un curriculum viate, da un progetto
di ricerca di due-cinque pagine di lunghezza e dalle lettere di presentazione di due
accademici o studiosi conosciuti a livello
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fruibili dal 1 settembre al 31 dicembre
2006, quelle annuali dal 1 settembre al 30
aprile 2007.
Tutti i vincitori del concorso avranno a
disposizione un ufficio presso l’Academy
e potranno appoggiarsi per i loro studi alla
Columbia University.
Ulteriori informazioni sull’iniziativa sono disponibili sul sito www.italianacademy. columbia.edu/home.htm.
LAVORO & CARRIERE
Oggi alle 13.30
in diretta si parla
di formazione
aziendale e imprese.
Per intervenire
tel. 800.240024
Y
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