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Festival di Cannes 2004
in concorso
Andrea Occhipinti
presenta
TU
CHIAMAMI
PETER
(THE LIFE AND DEATH
OF PETER SELLERS)
Un film di
Stephen Hopkins
Ufficio Stampa
LUCKY RED
Via Chinotto,16 - 00195 Roma
Tel. +39 0637352296 - Fax +39 0637352310
Georgette Ranucci: +39 335.5943393
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Alessandra Tieri: +39 335.8480787
e-mail: [email protected]
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CAST TECNICO
CAST ARTISTICO
Regia...................................STEPHEN
HOPKINS
Peter Sellers............................GEOFFREY
Sceneggiatura............CHRISTOPHER
MARKUS
Britt Ekland...........................CHARLIZE
THERON
STEPHEN MCFEELY
Anne Sellers...............................EMILY
WATSON
........................................&
Produttori esecutivi..............FREDDY
DEMANN
....................................................GEORGE
........................................CHARLES
........................................DAVID
FABER
PATTINSON
M.THOMPSON
Prodotto da......................SIMON
BOSANQUET
Blake Edwards..........................JOHN
Peg Sellers.....................MIRIAM
RUSH
LITHGOW
MARGOLYES
Bill Sellers...............................PETER
VAUGHAN
Sophia Loren..............................SONIA
AQUINO
Stanley Kubrick.........................STANLEY
TUCCI
Direttore della fotografia............................................
Maurice Woodruff.........................STEPHEN
..................................PETER
Dennis Selinger...................HENRY
GOODMAN
Agente Casting.................ALISON
STEADMAN
LEVY, A.C.S., ASC
Scenografia....................NORMAN
GARWOOD
Montaggio.......................................JOHN
Musiche...............................RICHARD
SMITH
HARTLEY
Casting....................................................NINA
GOLD
Ted Levy..................................PETER
FRY
GEVISSER
Dr. Lyle Wexler..................................DAVID
ROBB
Spike Milligan..............EDWARD
TUDOR POLE
Harry Secombe..................STEVE
PEMBERTON
David Niven.................................NIGEL
HAVERS
Ursula Andress...............................LUCY
Durata: 128 min.
PUNCH
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SINOSSI
matografico, che, a sua volta gli fa guadagnare il British Film Academy Award.
Tu chiamami Peter è uno sguardo ravvicinato sui trionfi e le sconfitte personali di
Peter Sellers, uno degli attori comici inglesi più prolifici e dotati del mondo, la cui
brillante e idiosincratica capacità mimica e
di invenzione lo ha reso un’icona culturale
internazionale.
Sellers ha “sfondato” e si trova a lavorare al fianco della bellissima italiana
Sophia Loren (Sonia Aquino), della quale
si innamora disperatamente, ma viene
rifiutato dall’attrice, felicemente sposata.
Il suo affetto morboso per la Loren crea
una spaccatura nel suo matrimonio con
Anne (Emily Watson) e la sua disponibilità a rinunciare a lei e ai loro due bambini la spinge tra le braccia di un altro
uomo.
Il film usa la straordinaria abilità di Sellers
nell’adottare altre personalità come un
mezzo per esplorare l’incapacità dell’attore di accettare la propria. Le maschere
comiche di Sellers sono finestre sulla sua
vita intima e le sue trasformazioni perpetue rivelano il suo insaziabile bisogno
d’amore e la sua grande difficoltà nel corrisponderlo.
Siamo a Londra nel 1957 e i giovani ascoltatori di Radio BBC sono elettrizzati dalle
buffe stravaganze dei “The Goons,” un
gruppo di commedianti anarchici con un
debole per l’assurdo. Uno dei geni creativi alle spalle del gruppo è Peter Sellers
(Geoffrey Rush), un attore frustrato e
ansioso di sfondare nel cinema. Spronato
da una madre manipolatrice e eccessivamente possessiva (Miriam Margoyles) ad
affrontare in maniera più aggressiva la
sua carriera, Peter usa un inganno creativo per assicurarsi il suo primo ruolo cine-
Per combattere la depressione e la solitudine, Sellers si rivolge a Maurice Woodruff
(Stephen Fry), il chiromante delle star.
Questi non solo gli predice relazioni con
bellissime donne, ma lo spinge verso
alcuni progetti cinematografici, mentre
segretamente intasca una percentuale
dagli studios che cercano di influenzare
Sellers a proprio favore.
Il regista di successo Blake Edwards (John
Lithgow) vuole che Sellers interpreti il
protagonista de “La Pantera Rosa” con
David Niven. Ma è l’incredibile caratterizzazione dell’Ispettore a rubare la scena.
Nonostante l’accoglienza calorosissima e
l’approvazione della critica, Sellers detesta la sua interpretazione.
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Sellers è sconvolto nell’apprendere del
ricovero in ospedale di suo padre (Peter
Vaughan) e della sua morte imminente e
non riesce a credere che sua madre abbia
atteso così tanto tempo prima di avvisarlo, adducendo come scusa il fatto “che era
troppo impegnato con la sua carriera.”
Il regista Stanley Kubrick (Stanley Tucci)
insiste perché Sellers accetti i molteplici
ruoli da protagonista di “Dr. Stranamore,”
che lo portano ad ottenere la sua prima
nomination all’Oscar®. Quando non riesce
a vincere l’Oscar®, un Sellers depresso va
a trovare Maurice, che tenta di convincerlo ad accettare l’offerta di Blake Edwards
per il seguito de “La Pantera Rosa” predicendogli che la sua vera felicità sarà con
qualcuno le cui iniziali sono “B.E.”.
Quando Sellers legge che la bellissima
attrice svedese Britt Ekland (Charlize
Theron) sta arrivando a Londra, scambia
la notizia per la predizione di Maurice e si
prepara a corteggiarla. Dopo tre settimane
di corteggiamento, si sposano. Diverse
settimane dopo il matrimonio, l’attore ha
un infarto che gli costa quasi la vita.
Deciso a trovare la felicità con Britt e la
sua carriera, Sellers decide di lasciare i
suoi personaggi buffi per diventare un
attore serio. Il suo tentativo di interpretare
un personaggio alla James Bond in
“Casino Royale” si rivela un fiasco e l’attore abbandona il set.
Sellers corre all’ospedale con Britt che sta
per partorire il loro primo figlio e, senza
tante cerimonie, la scarica su una sedia a
rotelle e l’affida all’infermiera. Le sue qualità in veste di genitore vengono messe
ulteriormente alla prova sul set di “Caccia
alla Volpe,” quando manda via Britt perché il bambino sta piangendo.
Quando muore Peg, Sellers sfoga il suo
dolore su Britt e, dopo una lotta feroce,
Britt prende il bambino e lo lascia da solo
a combattere la depressione e l’ansia da
carriera.
Blake Edwards gli offre “La Pantera Rosa
colpisce ancora,” che accetta di fare soltanto dopo una seduta spiritica in cui
Maurice riesce a mettersi in contatto con
Peg. Il film è un successo, e con il suo tipico modo di fare, che disgusta anche se
stesso, Sellers umilia Edwards alla prima.
Si ritira nel suo chalet in Svizzera dove
sguazza nei ricordi del suo passato personale e professionale.
Con un disperato bisogno di ricominciare da capo, Sellers brucia i suoi premi in
un falò simbolicamente purificatore.
Ossessionato dal libro “Being There,” e
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desideroso di farne un adattamento cinematografico, alla fine riesce a fare il film.
Chi fosse come uomo e chi fosse come
attore è cristallizzato nel ruolo di Chance
the Gardner, che gli fa ottenere un’altra
nomination all’Oscar®.
Blake Edwards convince Sellers ad incontrarlo in un ristorante in Svizzera per
discutere di un altro seguito de “La
Pantera Rosa”. Quando il regista vede
Sellers completamente immobile, catatonico, fuori, in piedi sotto a un lampione,
tutto coperto di neve... capisce che questo
non accadrà mai.
LA PRODUZIONE
Peter Sellers è riconosciuto da moltissimo
tempo come uno dei più grandi attori
comici del mondo.
Nasce nel 1925 da una famiglia di vaudeville e passa la sua edolescenza vivendo dietro le quinte mentre sua madre e suo padre
sono in tournée. A vent’anni non ancora
compiuti, Sellers si arruola e combatte
nella Seconda Guerra Mondiale. È qui che
incontra Spike Milligan, Harry Secombe e
Michael Bentine, membri futuri del suo
programma radio per la BBC nel 1950, The
Goon Show, che ha dato fama nazionale a
Sellers. A partire da quel momento, l’attore
gira più di settanta film, riceve tre nomination all’Oscar® e viene designato CBE dalla
Regina. Muore nel 1980 all’età di 54 anni,
vittima di un infarto.
Nel tentativo di portare la sua vita sullo
schermo, il regista di Tu chiamami Peter si
è basato su un’ampia varietà di materiali,
tra cui numerosi libri, interviste, documentari e una quantità di filmini fatti in casa
Sellers. Tutti coloro che avevano a che
fare con il film conoscevano il Peter
Sellers pubblico, i suoi film, i suoi matrimoni e la miriade di personaggi a cui ha
dato vita, ma pochissimi conoscevano la
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sua vita privata, l’uomo che si celava dietro le maschere che indossava.
Il produttore esecutivo Freddy DeMann è
stato un fan di Sellers sin da quando era
adolescente, ha visto ogni suo film e si è
lasciato affascinare dal talento comico dell’attore. Dopo aver letto la recensione di
un libro su Sellers di Roger Lewis,
DeMann ha pensato che, forse, quest’uomo possedeva un lato oscuro, problematico, forse addirittura malato. I riferimenti
alle inaspettate crudeltà di Sellers, le sue
collere e il suo comportamento nevrotico
e professionalmente distruttivo, sebbene
riportati con un certo senso dell’umorismo, hanno dato a DeMann l’idea per un
film e ha comprato i diritti del libro.
Nelle mani creative degli sceneggiatori
Christopher Markus e Stephen McFeely la
sceneggiatura ha preso forma e, ammesso
che i produttori riuscissero a trovare l’attore giusto per il ruolo da protagonista e a
sposarlo con il regista giusto, il film poteva
essere considerato pronto all’inizio.
Stephen Hopkins, un avido appassionato
di Sellers, è conosciuto per essere un regista fantasioso, molto stilizzato, l’uomo che
HBO stava cercando per dare alla storia
quel qualcosa in più che lo distinguesse
da un normale film biografico.
“Abbiamo impostato la storia”, spiega
Hopkins, “come se fosse un film di Peter
Sellers su Peter Sellers… Nel tentativo di
spiegare il suo comportamento eccentrico, autodistruttivo, e l’assoluta mancanza
di coscienza di sé, abbiamo lasciato che
Geoffrey nei panni di Peter attingesse ai
diversi personaggi dei film di Sellers, e si
trasformasse nelle persone che hanno
popolato la sua vita. In questo modo è
stato in grado di esaminare la sua personalità in maniera onesta…una cosa che
Sellers non avrebbe mai potuto fare
restando se stesso”.
Quando venne annunciato il progetto ci fu
un grosso interessamento da parte di attori americani e inglesi. Hopkins, insieme ai
produttori, non stava cercando la copia
carbone di personaggi veramente esistiti,
ma piuttosto, grandi attori che impersonassero l’essenza di questi personaggi.
“Geoffrey Rush era il primo della lista”,
afferma Hopkins. Sapendo che l’attore
aveva già rifiutato la parte offertagli da un
altro regista, Hopkins ha cercato di fargli
cambiare idea. Ha corteggiato Rush scrivendogli una lunga lettera e mandandogli
foto di Sellers in vari ruoli e momenti della
sua vita per incuriosirlo e sedurlo obbligandolo in qualche modo ad accettare la
parte… e ha funzionato!
Sebbene pensasse che la sceneggiatura
fosse brillante e originale, Rush ammette
di aver avuto molta paura all’idea di accettare un ruolo così complesso, tanto che la
prima volta ha rifiutato.
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“È per la natura della sceneggiatura e per
quello che richiede all’attore che interpreta Peter Sellers,” spiega Rush. “Ritraggo
la vita di un uomo che riflette l’Inghilterra
degli anni ’50 ed il modo in cui è cambiata. All’apice della sua celebrità negli anni
’70, riecheggiava in un certo senso la follia dilagante che lo circondava e il nostro
film lancia uno sguardo in una mente
creativa che si trova a soffrire moltissimo.”
“Geoffrey ha la capacità di interpretare
personaggi eccentrici e molto esuberanti,” continua Hopkins, “dandogli, forse,
anche un pizzico di malignità o di pericolo.
E lo fa con uno stile, un fascino e una compassione tali che capisci da dove vengono
queste persone. Possiede una conoscenza
tale dell’arte di recitare – molto Selleresca,
se vogliamo - che gli consente di andare in
qualsiasi direzione.”
Ed è ancora il fascino a vincere con Emily
Watson nel ruolo della prima moglie di
Sellers, Anne. Rush le ha lanciato un
appello personale perché accettasse la
parte, facendo leva sul fatto che il suo tentativo di averla con sé in un progetto precedente era stato infruttuoso. “Mi sono
lasciata convincere,” dice Emily Watson,
attratta dalla sceneggiatura che “si spinge
molto in profondità ma possiede anche
dei picchi fantastici e ti sorprende.”
Cresciuta in Sud Africa, Charlize Theron
conosceva Peter Sellers ed alcuni dei suoi
film, ma non sapeva nulla della sua vita
privata o del suo rapporto con Britt
Ekland, che interpreta nel film. “La stampa
non ha mostrato un grande interesse per
questa parte della sua vita, così, leggere di
questa donna e dei cinque anni che hanno
passato insieme è stata un scoperta per
me.” Charlize Theron è rimasta particolarmente colpita dalla performance di Sellers
in Being There (Oltre il giardino). “Era una
specie di calamita, semplicemente non
riuscivi a smettere di guardarlo, drammatico o comico che fosse. Era un attore
veramente brillante.”
Avendo fatto la regia di tre dei suoi film, è
sembrato appropriato prendere Stanley
Tucci per la parte del regista Stanley
Kubrick, che ha lavorato con Sellers in Dr.
Stranamore e Lolita. “Stanley Kubrick è,
senza dubbio uno dei più grandi registi di
tutti i tempi,” dice Tucci. “Ha lavorato due
volte con Sellers ed è stata una delle
poche persone che Sellers non ha maltrattato perché provava un profondo rispetto
per lui e ne temeva l’intelligenza.”
“Non esiste un momento nella mia vita in
cui non sapessi chi era Peter Sellers” dice
Stephen Fry, che interpreta Maurice
Woodruff, il consulente medium di
Sellers. “È sempre stato uno dei miei eroi,
un attore veramente eccezionale.”
Nonostante la lealtà di Fry in quanto fan e
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la sua resistenza iniziale a far parte di un
progetto che si immerge nel lato più oscuro di Sellers, ha trovato che la sceneggiatura ed il modo in cui viene percepito il
film sono un resoconto affezionato e permeato dal perdono, sebbene molto sincero.” Spiega Fry, “Ti lascia godere tutto ciò
che si può godere su Peter Sellers.”
Geoffrey Rush ha visto per la prima volta
Peter Sellers a metà degli anni ’70 ne “La
Pantera Rosa Colpisce Ancora,” a quell’epoca studiava in una scuola di teatro
francese di mimo e movimento e lavorava
sull’improvvisazione, sulle espressioni
facciali e sull’arte del clown. “Sellers era
sicuramente il più grande clown contemporaneo sugli schermi di fine secolo”,
dice Rush.
Interpretare Peter Sellers significava esigere delle performance d’attore inusuali.
Le grandi trasformazioni fisiche hanno
richiesto ore e ore di trucco e di protesi
mentre altrettante ore sono state dedicate
al lavoro sulla voce e sul dialetto volto a
dare vita non solo alla voce propria di
Peter Sellers, ma anche alle sue innumerevoli creazioni radiofoniche e cinematografiche. Rush, ha creato in tutto circa
quaranta voci differenti nel corso del film.
Per prepararsi a questo enorme compito,
ha passato diversi mesi di lavoro preparatorio in compagnia dell’insegnante di voce
Barbara Berkery, con la quale aveva lavo-
rato in Shakespeare in Love e Pirates of
the Carribean. Focalizzandosi sugli aspetti vocali caratteristici necessari a ritrarre
Peter Sellers, Berkery ha diviso le voci in
diversi gruppi: La voce di Sellers – influenzata dai giorni e le notti infinite passate nei
music hall e nei teatri all’aperto, ad ascoltare i genitori e gli altri attori che facevano
uso di risonatori nasali e di una dizione
immacolata per far arrivare il suono a
tutti; La voce dei Goons – Rush ha passato diverse ore ad ascoltare registrazioni
dei “The Goon Show,” isolando con simboli fonetici i bizzarri suoni prodotti dai
personaggi di Sellers; Le voci dei personaggi cinematografici – la maggior parte,
se non tutti i personaggi cinematografici
famosi di Sellers, sono stati creati usando
una incredibile quantità di accenti, dialetti
e tonalità vocali; I personaggi nella vita
Sellers – in alcune sequenze cardinali del
film il personaggio di Geoffrey Rush assume spesso la personalità di altri personaggi, essi stessi basati su coloro che hanno
incrociato la vita e la carriera di Sellers.
Per essere un attore che ha lavorato su
una tale quantità di accenti e di voci per un
solo film, Sellers sarebbe stato fiero di
Rush.
La metamorfosi fisica necessaria a trasformare Rush in Sellers è stata condotta dal
truccatore, dal parrucchiere e dal costumista. Non c’è stato alcun tentativo di creare
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un clone cosmetico di Peter Sellers, poiché l’intento originale è sempre stato di
permettere a Rush di evocare lo spirito,
l’essenza di Sellers, senza però esserne la
copia carbone. L’obiettivo era riunire parrucche, selezionare un guardaroba e creare un trucco che accompagnassero il personaggio di Sellers non solo attraverso i
suoi vari personaggi cinematografici e i
personaggi che impersona nel film – ma
anche attraverso la sua vita che va dagli
anni ’50 quando era un comico radiofonico sovrappeso, al personaggio più curato
degli anni ’60 e ’70, quando la notorietà lo
ha reso più consapevole del suo aspetto,
sino agli anni ’80, quando macilento, semi
calvo e recluso, muore all’età di 54 anni.
Per rappresentare questi aspetti differenti
della vita di Sellers, Veronica Brebner ha
montato trentotto parrucche. L’attore ha
dovuto portare lenti a contatto marroni e
denti finti. È stato fatto un calco della testa
di Rush e degli esperti in protesi e trucco,
guidati da Wesley Wofford di Captive
Audience Productions e Davey Jones
hanno fabbricato nasi, menti, labbra e
guance usando dei pezzi in silicone. Rush
ha passato circa cinque ore al trucco e
capelli ogni giorno, e questo solo se l’ordine del giorno non prevedeva che cambiasse anche personaggio.
Il look di Sellers è stato affidato al costumista Jill Taylor, che ha dovuto studiare le
tendenze di moda in continuo cambiamento nel corso dei 30 anni che interessano il film e ricreare i costumi dei film interpetati da Sellers come pure i corredi
indossati dalle varie donne della sua vita.
Fatta eccezione per alcuni abiti che sono
stati trovati nelle costumerie teatrali, la
maggior parte dei pezzi del guardaroba
degli attori sono stati creati appositamente per il film. In particolare, l’abito da
sposa che indossa Charlize Theron è una
copia esatta di quello indossato da Britt
Ekland quando ha sposato Sellers.
La trasformazione dei vari teatri di posa
presso gli Shepperton Studios fuori
Londra ad opera dello scenografo Norman
Garwood coglie il colore e gli stili di tre
decadi differenti e rende omaggio alle scenografie dei diversi film di Sellers. La vita
di Sellers nei primi anni ’50 è stata descritta con monotone tonalità attenuate di marrone, volte a rispecchiare la sua frustrazione professionale e familiare; mentre le
due decadi successive, quando raggiunge
il successo e si adegua allo stile dell’epoca,
hanno colori più brillanti e alla moda.
Garwood ha ricreato alcune porzioni dei
set cinematografici de La Pantera Rosa,
After the Fox (Caccia alla volpe), The
Millionairess (La Miliardaria), I’m All Right
Jack (Nudi alla meta), Dr. Stranamore,
Being There (Oltre il giardino), e Casino
Royale (007 - Casino Royale).
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Il supervisore alle musiche Karen Elliott,
ha lavorato gomito a gomito con Stephen
Hopkins, addolcendo la colonna sonora
del film con le canzoni popolari nelle varie
epoche ritratte. Due melodie di Tom
Jones, “What’s New Pussycat” e “It’s Not
Unusual” sono solo due delle canzoni che
si possono ascoltare nel film insieme a
“Big Spender” di Shirley Bassey, “The
Girl from Ipanema” di Astrud Gilberto,
“It’s My Life” dei The Animals e “Should
I Stay or Should I Go” dei The Clash, solo
per citarne alcune. Due supplementi a sorpresa sono “Goodness Gracious Me,” un
duetto cantato da Peter Sellers e Sophia
Loren; e “I Haven’t Told Her & She Hasn’t
Told Me,” cantata da Geoffrey Rush.
Il contributo creativo del direttore della
fotografia, Peter Levy, e del montatore
John Smith, completano questo cast tecnico di talento.
Peter Sellers ha detto, “Vedermi sullo
schermo come una persona sarebbe una
delle esperienze più noiose che abbiate
mai immaginato di fare ”
Tu Chiamami Peter si permette di dissentire.
STEPHEN HOPKINS
(Regista)
Stephen Hopkins è nato in Jamaica e cresciuto in Inghilterra. Ha iniziato la sua carriera disegnando gli storyboard dei fumetti e ha lavorato in seguito come scenografo di numerose pubblicità e video musicali. Ha diretto video musicali, pubblicità e
opere teatrali in America, Australia e
Europa. Il debutto cinematografico di
Hopkins è stato Dangerous Game (Giochi
Pericolosi). Ha poi diretto A Nightmare On
Elm Street 5: The Dream Child (Nightmare
5 – Il mito), Predator 2 (id) con Danny
Glover e Bill Paxton, Judgment Night
(Cuba libre – La Notte del giudizio) con
Cuba Gooding Jr e Stephen Dorff, Blown
Away (Blown away – Follia esplosiva) con
Jeff Bridges e Tommy Lee Jones, The
Ghost and the Darkness (Spiriti nelle tenebre) con Val Kilmer e Michael Douglas, e
Lost in Space (Lost in space – Perduti nello
spazio) con Gary Oldman e William Hurt.
Ha anche diretto tre episodi di ‘Tales From
The Crypt’ per la HBO, due dei quali sono
stati nominati ai Cable Ace Awards, e ha
scritto e diretto un cortometraggio per
l’acclamata raccolta di corti inglese Tube
Tales proiettata a Cannes nel 1999. ‘Under
Suspicion’ (id) con Gene Hackman e
Morgan Freeman, film che aveva prodotto
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e diretto ha aperto Cannes nel 2000. Nella
primavera del 2001, Hopkins si è cimentato nella regia della sua prima puntata pilota americana, dal titolo ‘24’ per Imagine
Entertainment e Fox Broadcasting Co. La
puntata andò bene e Stephen è stato sia il
regista che il coproduttore esecutivo della
prima serie, che ha debuttato ricevendo
una calorosissima accoglienza il 6 novembre 2001.
Nel 2001, Hopkins è stato nominato al
Golden Globe per la Migliore Serie
Drammatica, e al premio DGA per la
Migliore Regia per la puntata pilota di ‘24’.
A luglio 2002, è stato nominato anche a
due Emmy Awards, uno per aver diretto e
l’altro per aver prodotto ‘24’. La serie si è
rivelata un incredibile successo mondiale,
e oggi è alla quarta edizione. Inoltre ha
appena terminato un’altra serie televisiva
di successo, ‘Traffic’, che ha diretto e prodotto per USA Films.
Nel 2003 Stephen ha girato ‘Tu chiamami
Peter’ a Londra per HBO Films, con
Geoffrey Rush nel ruolo di protagonista. Il
film ha debuttato in concorso al Festival di
Cannes 2004.
FILMOGRAFIA
2004 Life and Death of Peter Sellers
(Tu Chiamami Peter)
2000 Under Suspicion
1998 Lost In Space (Perduti nello spazio)
1996 The Ghost and The Darkness
(Spiriti nelle tenebre)
1994 Blown Away (Follia esplosiva)
1993 Judgment Night
(Cuba Libre - La notte del giudizio)
1990 Predator 2
1989 A Nightmare on Elm Street 5:
Dream Child (Nightmare 5: Il mito)
1987 Dangerous Game (Giochi Pericolosi)
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CHRISTOPHER MARKUS
STEPHEN MCFEELY
(Sceneggiatori)
Christopher Markus e Stephen McFeely
scrivono insieme dal 1995. Nati rispettivamente a Buffalo e a San Francisco, i
due si sono incontrati durante un programma di scrittura di fiction nella
California del nord incentrato principalmente sulla poesia della natura. Si sono
poi trasferiti subito a Los Angeles.
Da allora, questa coppia è conosciuta per
le sue opere dall’umorismo nero con
personaggi molto forti. Il loro lavoro
comprende Screenland per Castle Rock,
Burden per Miramax, e Pain & Gain per
Paramount. Tu Chiamami Peter è il loro
primo film.
Portare la vita di Sellers sugli schermi
rappresentava un’opportunità unica per
questi sceneggiatori. Fan di Sellers da
una vita, Markus & McFeely sentivano che
era importante raccontare la storia dell’attore in modo tale che lui stesso avrebbe
voluto interpretarla. Vista la mescolanza
di volubilità e intelligenza pronta e vivace
dell’attore, farne una biografia convenzionale era fuori discussione.
Gli sceneggiatori attualmente sono occupati nell’adattamento di The Lion, The
Witch and the Wardrobe per Walden
Media e Walt Disney. Tu Chiamami Peter
è loro prima sceneggiatura ad essere
stata prodotta.
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IL CAST ARTISTICO
Geoffrey Rush (Peter Sellers) ha ottenuto il
Golden Globe e l’Oscar® per “Shine,” e ha
ottenuto altre due nomination all’Oscar® per
“Shakespeare in Love,” e “Quills”.
Molti i riconoscimenti ottenuti dalle associazioni di critica cinematografica: due
Bafta, Screen Actors Guild, Australian Film
Institute, New York Film Critics Circle, Los
Angeles Film Critics Association, Boston
Society of Film Critics, Broadcast Film
Critics Association, Film Critics Circle d’
Australia, London Critics Circle, ecc...
Tra i più noti: “Pirates of the Caribbean” (La
Maledizione della Prima Luna), “Intolerable
Cruelty” (Prima ti Sposo poi ti Rovino), “The
Banger Sisters” (Due Amiche Esplosive),
“Frida,” “Lantana,” “The Tailor of Panama”
(Il Sarto di Panama), “Elizabeth”, “Quills”
“House on Haunted Hill” (La Casa dei
Fantasmi),“Mystery Men,”“Les Miserables”
(I Miserabili), “Twelfth Night” (La
Dodicesima Notte).
Per “Tu Chiamami Peter” ha ottenuto il
Golden Globe come Migliore Attore.
Charlize Theron (Britt Ekland) ha ottenuto
numerosissimi premi per la sua performance nei panni della protagonista di
“Monster”: premio Oscar®, Golden Globe,
Orso d’oro a Berlino per la Migliore
Interpretazione Femminile e riconoscimenti dal Broadcast Film Critics, dalla
Chicago Film Critics Association, dal
National Board of Review, dalla National
Society of Film Critics, dal San Francisco
Film Critics Circle, dalla Las Vegas Film
Critics Society. E ancora l’Independent
Spirit Award, lo Screen Actors Guild, il
Golden Satellite Award.
Tra i suoi film più noti: “Sweet November”
(Sweet November - Dolce Novembre),
“The Yards,” “Reindeer Games” (Trappola
Criminale), “Men of Honor” (Men of
Honor - L’onore degli uomini), “The
Legend of Bagger Vance” (La leggenda di
Bagger Vance),“The Astronaut’s Wife,”
“The Cider House Rules” (Le regole della
casa del sidro), “Mighty Joe Young” (Il re
dell’Africa, “Celebrity,” “That Thing You
Do!” (Music Graffiti), “Devil’s Advocate”
(L’Avvocato del Diavolo), “2 Days in the
Valley,” “Trial and Error” (Ancora più
scemo), e infine “Head in the Clouds.”
Per “Tu Chiamami Peter” ha ottenuto la
nomination al Golden Globe.
John Lithgow (Blake Edwards) quattro
volte vincitore dell’ Emmy Award®(tre
per “Third Rock from the Sun,” e una per
“Amazing Stories” - Storie Incredibili),
ha vinto anche un Golden Globe ed uno
Screen Actors Guild Award per “Third
Rock from the Sun.” Ha ottenuto la
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nomination all’Oscar ® come Migliore
Attore non Protagonista per “Terms of
Endearment” (Voglia di Tenerezza) e
“The World According to Garp” (Il
Mondo Secondo Garp). Tra i film più
importanti: “Shrek” and Shrek 2” (la
voce di Lord Farquaad) , “Orange
County,” “C-Scam,” “A Civil Action,”
“Homegrown,” “Silent Fall” (Rosso
d’Autunno), “Princess Caraboo” (La
Principessa degli intrighi), “A Good Man
in Africa” (Alla ricerca dello stregone),
“The Pelican Brief” (Il rapporto Pelican),
“Cliffhanger,” “Raising Caine” (Doppia
personalità: Raising Caine), “At Play in
the Fields of the Lord” (Giocando nei
campi del Signore), “Ricochet” (Verdetto
finale), “Memphis Belle,” “Distant
Thunder,” “Harry and the Hendersons”
(Bigfoot e i suoi amici), “The Manhattan
Project,” “Footloose,” “Twilight Zone:
The Movie” (Ai Confini della Realtà), “All
That Jazz” (All That Jazz - Lo spettacolo
continua), “Kinsey.”
I crediti televisivi di Lithgow includono il
ruolo da protagonista in “Don Quixote,”
i film originali della HBO “The Tuskegee
Airmen” e “The Glitter Dome,”
“Redwood Curtain,” “My Brother’s
Keeper,” “World War II: When Lions
Roared,” “The Wrong Man,” “The
Boys,” “Ivory Hunters,” “The Day After”
e“The Oldest Living Graduate.”
Miriam Margolyes (Peg Sellers) ha vinto il
BAFTA nel 1995 come Migliore Attrice non
Protagonista per “The Age of Innocence”
(L’Età dell’Innocenza), e il LA Film Critics
Award nel 1989 come Migliore Attrice non
Protagonista in “Little Dorrit.” I suoi crediti cinematografici comprendono: “Harry
Potter and the Prisoner of Azkaban,”
“Being
Julia”
(La
Diva
Giulia),
“Modigliani,” e in passato è apparsa in
“Dreaming of Joseph Lees,” “The
Nutcracker,” “Romeo and Juliet,” “Cold
Comfort Farm,” “James and the Giant
Peach” (James e la pesca gigante),
“Immortal Beloved” (Amata Immortale),
“The Butcher’s Wife” (Amore e magia), “I
Love You to Death” (Ti amerò... fino ad
ammazzarti), “The Good Father,” “Little
Shop of Horrors” (La piccola bottega degli
orrori), “Yentl,” “Reds” e “Dead Again”
(L’altro delitto). I suoi crediti televisivi
includono i film originali della HBO
“Stalin” e “Murderers Among Us: The
Simon Wiesenthal Story,” moltissimi film
per la BBC, tra cui “Vanity Fair,” “Fall of
Eagles,” “The Black Adder,” “City Lights”
e “Oliver Twist.”
Stephen Fry (Maurice Woodruff) ha condiviso un premio SAG con i suoi compagni
di cast di “Gosford Park” ed è stato nominato al Golden Globe per la Migliore
Performance d’Attore nel 1997 per il film
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“Wilde.” Autore di sei libri e attore di
prosa oltre che di cinema, ha ricevuto una
nomination al Tony per aver riscritto il
musical di Noel Gay “Me and My Girl”; ha
scritto diverse serie tv inglesi, e ha scritto
e diretto “Bright Young Things” che ha
debuttato al Festival di Cannes 2003.
I suoi altri crediti cinematografici includono
“Le Divorce,” “I.Q.”(Genio per amore),
“Civil Action,” “Discovery of Heaven,” e
“Peter’s Friends” (Gli amici di Peter). I suoi
lavori vocali includono la serie di audio-libri
della raccolta “Harry Potter”.
Stanley Tucci (Stanley Kubrick) ha vinto
un Emmy e un Golden Globe per il suo
ruolo da protagonista in “Winchell,” e un
Golden Globe come Miglior Attore non
Protagonista in “Conspiracy”. È stato il
produttore esecutivo di “The Mudge Boy,”
ha prodotto, diretto e recitato in “Joe
Gould’s Secret,” e ha prodotto, diretto,
scritto e recitato in “The Imposters” e “Big
Night.” Tra i suoi altri film: “The Core,”
“Maid in Manhattan,” “Road to Perdition”
(Era mio Padre), “Big Trouble” (Il Grande
Imbroglio), “America’s Sweethearts” (I
Perfetti Innamorati), “Sidewalks of New
York” (Marciapiedi di New York), “A
Midsummer Night’s Dream” (Sogno di
una
notte
di
mezza
estate),
“Deconstructing Harry” (Harry a pezzi),
“Mrs. Parker and the Vicious Circle” (Mrs.
Parker e il circolo vizioso), “The Pelican
Brief” (Il Rapporto Pelican), “The Gun in
Betty Lou’s Handbag,” “Prelude to a Kiss”
(Doppia Anima), “Billy Bathgate” (A
Scuola di gangster), “The Terminal,”
“Shall We Dance?,” e “Spin.” Altri crediti
televisivi di Tucci includono le serie
“Murder One,” “Bull,” “Wiseguy” e “The
Street.” Recentemente ha avuto un grande successo a Broadway con l’opera
acclamata dalla critica “Frankie and
Johnny in the Clair de Lune.”
Emily Watson (Anne Sellers) ha debuttato
sullo schermo in “Breaking the Waves”
(Le onde del destino), che le ha fatto
anche ottenere il New York Film Critics
Circle Award come Migliore Attrice, il Los
Angeles Film Critics Newcomer of the
Year Award, il London Film Critics Circle
Award e il British Newcomer of the Year
Award. Ha recitato in “Punch-Drunk Love”
(Ubriaco d’amore), ha ricevuto una nomination all’Oscar® e al Golden Globe per
“Hilary and Jackie” e insieme ai suoi compagni di cast di “Gosford Park” ha ricevuto il premio SAG per la Performance di
Rilievo di un Cast in un Film per il Cinema.
Tra gli altri film: “Red Dragon,” “The
Luzhin Defence” (La difesa di Luzhin),
“Angela’s Ashes” (Le Ceneri di Angela),
“Trixie,” “The Boxer,” “Metroland,” “The
Cradle Will Rock” (Il Prezzo della Libertà) e
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“A Way Through the Woods.” Tra i suoi
lavori teatrali citiamo “The Three Sisters,”
“The Children’s Hour,” “The Taming of the
Shrew,” “All’s Well That Ends Well” e
“The Changeling.”
Sonia Aquino (Sophia Loren) ha lavorato
nei film italiani “L’Italiano,” “Amici
Ahrarara” e “Il Fratello Minore.” I suoi
lavori televisivi includono “Il Bambino di
Betlemme” ed “Imperium: Nero.” Sonia
Aquino appare in “Eden.”
PETER SELLERS
Nato a Southsea, Hampshire, l’8 settembre 1925, Richard Henry Sellers (questo il
suo vero nome) è figlio di esperti attori di
varietà.
A diciassette anni si arruola nella RAF e
organizza spettacoli per i suoi commilitoni, per poi proseguire questa attività nel
music-hall in veste di imitatore e suonatore di trombone.
Il suo debutto nel cinema risale agli anni
‘50, ma il successo arriva nel 1955 con “La
Signora Omicidi”.
Dopo il breve matrimonio con Miranda
Quarry, nel 1951 si sposa con Anne Howe,
dalla quale avrà due figli, Michael e Sarah.
La sua performance ne “Il Ruggito del
Topo” (film in cui l’attore interpreta più
personaggi) attira l’attenzione di Stanley
Kubrick, che gli offre una parte secondaria
in “Lolita”, per poi chiamarlo per “Il dottor Stranamore”.
Nella vita privata, dopo una corte serrata a
Sophia Loren, conosciuta sul set de “La
Miliardaria”, nel 1964 sposa Britt Ekland,
la bella attrice svedese con cui avrà un’altra figlia, Victoria, e che sarà sua partner in
“Caccia alla Volpe”.
Nel frattempo inizia a vestire i panni dell’ispettore Clouseau, a cui Blake Edwards
dedicherà una fortunata serie a partire da
“La Pantera Rosa” (1963).
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Più tardi il pubblico lo vedrà in “Invito a
Cena con Delitto” (nella parte del detective che fa il verso al cinese Charlie
Chan) e nel timido signore fuori dal
mondo di “Oltre il Giardino”, interpretazione decisamente fuori dai consueti cliché comici a cui il nome di Peter Sellers
era associato.
Nel 1977 divorzia da Britt Ekland e sposa
Lynne Frederick. Poco dopo torna sul set
per “Il Diabolico Complotto del dr. Fu
Manchu”. Fa appena in tempo a terminare le riprese del film, prima di morire per
una crisi cardiaca il 24 luglio 1980.
FILMOGRAFIA
1982 The Trail of the Pink Panther
(Sulle orme della Pantera Rosa)
1980 The Fiendish Plot of Dr. Fu Manchu
(Il diabolico complotto del dottor
Fu Manchu)
1979 Being There (Oltre il giardino)
The Prisoner of Zenda (Il prigioniero
di Zenda)
1978 Revenge of the Pink Panther
(La vendetta della Pantera Rosa)
1976 The Pink Panther Strikes Again
(La Pantera Rosa sfida l’ispettore
Clouseau)
Murder By Death (Invito a cena con
delitto)
1974 The Return of The Pink Panther
(La pantera rosa colpisce ancora)
The Great McGonagall
1973 Ghost in the Noonday Sun
The Optimists of Nine Elmst
(Gli Ottimisti)
Soft Beds, Hard Battles (Soffici letti,
dure battaglie)
The Blockhouse
1972 Alice’s Adventures in Wonderland
(Alice nel Paese delle Meraviglie)
Where Does it Hurt? (Dimmi, dove
ti fa male?)
1970 A Day at the Beach
There’s a Girl In My Soup (Mi è
caduta una ragazza nel piatto)
Hoffman (O ti spogli o ti denuncio)
1969 The Magic Christian (Le incredibili
avventure del signor Grand con
il complesso del miliardo e il pallino
delle truffe)
1968 I Love You, Alice B. Toklas!
(Lasciami baciare la farfalla)
The Party (Hollywood party)
1967 Women Times Seven (Sette volte
donna: episodio “Il funerale”)
The Bobo (Il magnifico Bobo)
Casino Royale (007 – Casino Royale)
1966 After the fox (Caccia alla volpe)
The Wrong Box (La cassa sbagliata)
1965 What’s New, Pussycat?
(Ciao, Pussycat)
1964 The Caretaker
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1964 A Carol for another Christmas
A Shot in The Dark (Uno sparo
nel buio)
The World of Henry Orient
(La vita privata di Henry Orient)
1963 Dr. Strangelove or: How I Learned
to Stop Worrying and Love the
Bomb (Il dottor Stranamore ovvero
come ho imparato a non
preoccuparmi e ad amare la bomba)
The Pink Panther (La pantera rosa)
Heaven’s Above (Lassù qualcuno
mi attende)
The Wrong Arm of The Law
(Il braccio sbagliato della legge)
1962 The Dock Brief
Lolita
Waltz of the Toreadors (Il generale
non si arrende)
Only Two Can Play (Sesso, peccato
e castità)
The Road to Hong Kong (Astronauti
per forza)
1961 Mr. Topaze (Il piacere della
disonestà - Topaze)
1960 The Millionairess (La miliardaria)
Never Let Go (I gangster di Piccadilly)
Two Way Stretch (Un alibi – troppo
- perfetto)
The Battle of Sexes (La battaglia dei
sessi)
1959 The Running, Jumping, Standing
Still Film
1959 I Am All Right Jack (Nudi alla meta)
The Mouse That Roared (Il ruggito
del topo)
1958 Carlton-Browne of the F.O.
(Mr. Browne contro l’Inghilterra)
Tom Thumb (Le meravigliose
avventure di Pollicino)
Up The Creek
1957 The Naked Truth (La verità… quasi
nuda)
Cold Comfort
Insomnia Is a Good For You
Death of a salesman
The Smallest Show on Earth
(La pazza eredità)
1956 The Man Who Never Was
1955 The Case of the Mukkinese Battle
Horn
The Ladykillers (La Signora Omicidi)
John and Julie
1954 Orders are Orders
1953 The Super Secret Service
1952 Down Among The Z Men
1951 Let’s Go Crazy
Penny Points To Paradise
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Impaginazione e realizzazione grafica
Finito di stampare nel mese di giugno 2005
presso Selegrafica 80