benessere all`asilo nido
Transcript
benessere all`asilo nido
BENESSERE ALL’ASILO NIDO Le buone regole che aiutano a crescere Asilo Nido di Tavola anno 2005-06 INTRODUZIONE L’obiettivo principale del nostro progetto educativo è quello di creare situazioni che portano al complessivo benessere del bambino, il quale entrando al Nido troverà un ambiente nuovo, che inizialmente gli creerà ansia per l’allontanamento dalla madre, perla presenza di spazi, persone e ritmi di vita diversi da quelli abituali. Si ritiene , pertanto molto significativo che noi educatrici assumiamo nei confronti dei bambini un comportamento di disponibilità, serenità, ascolto in modo da creare un clima rassicurante e ricco di opportunità. Riteniamo fondamentale, a tal proposito, per il raggiungimento di un pieno benessere del bambino iniziare a dare alcune regole, che siano CERTE, CHIARE e ADEGUATE ALL’ETA’, perché i bambini hanno la necessità di un LIMITE,di un CONTENIMENTO che solo gli adulti gli possono dare. Nella società attuale, dove si diventa genitori più tardi e quasi sempre di un solo figlio, si tende ad accontentarlo sempre o quasi sempre, ritenendo che far rispettare le regole o dire semplicemente No possa arrecare dispiacere o addirittura far sorgere traumi nel bambino. Al contrario le regole non sono altro che “Argini rassicuranti entro i quali crescere”. ARGOMENTI PRESENTATI • Le regole come valore rassicurante. • Quali regole (1)? • Quali regole (2)? • Il limite. • Gestire il conflitto: dai fatti alle parole. • Progettazione degli spazi e dei tempi come rafforzamento delle regole. LE REGOLE COME VALORE RASSICURANTE Le regole rappresentano degli atti d’amore che danno sicurezza e senso di appartenenza ai bambini. Per i bambini necessario avere degli adulti CONTENITIVI Molti adulti credono, sbagliando, che i bambini non siano capaci di capire le regole. Non esiste un particolare periodo in cui si insegnano le regole perché queste si apprendono con PAZIENZA e LENTEZZA: basta pensare a quando i bambini aspettano con impazienza la pappa : REGOLA DELL’ATTESA. LE REGOLE DEVONO ESSERE POCHE, CERTE, CHIARE, ADEGUATE ALL’ETÁ. QUALI REGOLE(1)? Il Nido è il luogo dove nascono le prime relazioni tra pari: la vita di gruppo può essere difficile per il bambino che non si sente più al centro dell’attenzione, ma deve imparare a condividere adulti, spazi, giocattoli e deve adeguarsi alle regole del vivere insieme. Questa esperienza per il bambino è importante e necessaria perché lo aiuta a ridimensionare il senso di onnipotenza che gli è proprio a quest’età. QUALI REGOLE (2)? Le prime regole di vita al Nido sono date da noi educatrici attraverso le “routines”: momenti costanti e ricorrenti che scandiscono la giornata , legate al soddisfacimento dei bisogni fisiologici del bambino. Per quanto riguarda i “non si può” più importanti all’interno del nostro Nido si evidenziano alcune regole: - Non si possono aggredire i compagni. - Non ci si può appropriare di un gioco che sta utilizzando un altro bambino. - Non si possono rompere i giochi o gli oggetti del Nido di altri bambini. Per quanto riguarda le regole sulle quali abbiamo lavorato durante l’anno sono : - La regola dell’attesa. - La regola dell’uso degli oggetti e degli spazi. IL LIMITE Il concetto di LIMITE appartiene al genere umano e non riguarda soltanto chi svolge funzioni educative (come genitori, educatori….) ma anche in campo economico, politico, scientifico si fa richiamo ad una MODERAZIONE riguardante il problema del limite. UTILITÁ DEI LIMITI: Dal punto di vista dei bambini possono rappresentare delle restrizioni ma sono in vece “dei cancelli che li proteggono e li fanno sentire al sicuro”1. PERCHÉ PORRE DEI LIMITI: - Per salvaguardare l’incolumità fisica dei bambini. Es. non si usano i coltelli, non si toccano le prese della corrente. - I limiti in numerose occasioni quotidiane aiutano il bambino ad acquisire maggiore sicurezza , imparano lentamente che vengono posti perché si ritiene che sia giusto così per il benessere del bambino. I LIMITI hanno due obiettivi: • dare sicurezza al bambino. 1 Asha Phillis, I no che aiutano a cresere”, Economica Feltrinelli, milano, 2003. • sviluppare l’autonomia del bambino: se riesce sempre ad ottenere ciò che vuole sarà privato dell’opportunità di sviluppare tutti quei meccanismi utili per far fronte alle difficoltà. SAPER DIRE DI NO2 I bambini piccoli, quando sono agitati, tendono a comunicare con il comportamento. L’adulto deve restare calmo, non deve farsi sopraffare dalle emozioni del bambino, non deve lasciarsi trascinare. Si deve prendere atto che il bambino è sofferente e ha bisogno di essere tranquillizzato e contenuto. Alcuni bambini hanno necessità di un contenimento fisico, ad altri basta la voce, o la nostra presenza, o semplicemente che li lasciamo sfogare limitandoci ad essere presenti. 2 Giuliana Ukmar, Se mi vuoi bene dimmi di no, Franco Angeli, 2003. GESTIRE IL CONFLITTO: DAI FATTI ALLE PAROLE. I comportamenti conflittuali più diffusi riguardano la condivisione del giocattolo che viene trattenuto e difeso dal bambino con tutto il corpo. Da qui nascono gli atteggiamenti aggressivi dei bambini che ancora non riescono a comunicare verbalmente. Via via che il bambino migliora la propria capacità di verbalizzare riuscirà a controllare i propri impulsi aggressivi e le parole iniziano a prendere il posto dell’azione, RUOLO DELL’ADULTO NEL CONFLITTO: - osservare il bambino, comprendere i suoi bisogni, gestire in modo attento e mediato le regole. - Dare contenimento e sicurezza. - Nel far rispettare le regole occorre essere coerenti e fermi. Non va dimenticato che ciascun bambino ha la propria personalità. C’è caso e caso e non ci sono ricette o prescrizioni valide per tutti. PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI E DEI TEMPICOE RAFFORZAMENTO DELLE REGOLE. SPAZI : L’organizzazione degli spazi al Nido è tale da permettere al bambino di muoversi, giocare, sperimentare, fare con sicurezza e indirizzata al graduale raggiungimento dell’autonomia del bambino. È necessario che gli spazi abbiano caratteristiche di funzionalità specifica con arredi, oggetti, e materiali d’uso che siano di facile identificazione per il bambino che intende utilizzarli. QUALI SPAZI? - angolo della cucina, - angolo della lettura, - angolo delle attività manuali e manipolative, - angolo dei travestimenti. QUALI REGOLE? In un contesto così organizzato, dove si afferma la Regola D’USO di oggetti, materiali, spazi, che comporta l’esplorazione, la scoperta, la manipolazione, l’adulto accompagnerà il bambino, lo ascolterà, lo sosterrà all’interno del gruppo, valorizzando ciascun bambino. RUOLO DELL’ADULTO: - dare sicurezza affettiva al bambino, essere vicino alla sua esperienza emotiva ; - garantire un CONTESTO adeguato, accompagnare l’azione del singolo bambino e del gruppo; - dare sicurezza, regole rispetto agli spazi ai tempie materiali. TEMPO: Il tempo all’Asilo è scandito da due modalità diverse: - le routines, - l’attesa. Routines : tempo scandito da diversi rituali (entrata, uscita, cambio, pranzo, nanna) che per il bambino hanno due tipi di significato : - favorisce la graduale percezione di un “prima”e di un “dopo”, - dà sicurezza al bambino che a quest’età ha bisogno di punti stabili, inoltre svolge una funzione sociale in quanto investe tutti i bambini contemporaneamente che si ritrovano ad es. a mangiare insieme e a stare seduti fino alla fine del pranzo, L’attesa ha due valenze fondamentali: - cognitiva: favorisce la rappresentazione di ciò che sarà, - sociale : riconoscimento dell’altro, dei suoi bisogni, attraverso l’alternanza dei turni es. aspettare che l’altro abbia finito, dare tempo all’altro. I bambini interiorizzano le regole che noi poniamo loro ma AL LORO RITMO. IMPARARE A RISPETTARE LE REGOLE RICHIEDE TEMPO E UN ARDUO LAVORO. Aspettare costa fatica: i bambini piccoli vogliono gratificazioni istantanee, in questo senso l’esperienza dell’attesa, ripetuta più volte e con una giusta durata abitua il bambino che in questo modo acquisisce fiducia nelle proprie capacità. “Rispettare le regole senza schiacciare il suo senso di sé : equilibrio fra ciò che riteniamo giusto e ciò che il bambinoni grado di fare.”1 1 CONCLUSIONI Il bambino abituato alle regole è sicuramente un bambino più sicuro, autonomo e sereno. Una carenza di regole o regole discontinue generano altro che uno stato di confusione nei bambini così come negli adulti. Stare bene con noi stessi serve anche come modello perché il bambino veda ed impari come si vive, spesso si comunica di più con l’esempio che con le parole.