Le vie della felicità. Gesù e le beatitudini

Transcript

Le vie della felicità. Gesù e le beatitudini
Autore: Enzo Bianchi
Titolo: Le vie della felicità. Gesù e le
beatitudini
Editore: Rizzoli
Collana: Narrativa italiana
Pagine: 153
Prezzo: 16,50 euro
Anno prima edizione: 2010
ISBN: 17035156
«[I cristiani] dovrebbero cantarmi canti migliori perché io impari a credere al loro
redentore: più gioiosi dovrebbero sembrarmi i suoi discepoli!»1. Provocatoriamente
positive appaino le parole di Nietzsche: che gioia è in grado di esprimere il cristiano?
Quale gioia abita il suo cuore?
Sono le domande che traspaiono in filigrana a tutto il commento che Enzo Bianchi,
priore della Comunità di Bose, conduce del discorso della montagna. Nel libro emerge
un duplice tentativo: da un lato, presentare le beatitudini secondo un’esegesi biblica
rigorosa; dall’altro riportare queste strade di felicità alla portata dell’uomo. Per l’A.
cercare Dio significa cercare l’uomo; cercare la felicità è cercare l’umanità. Gesù Cristo,
vero uomo, entra nella storia ed è beato perché realmente testimonia con la sua vita le
beatitudini professate fino alla morte in croce: «comprendiamo dunque come le
prospettive della felicità umana e di quella cristiana trovino nell’uomo Gesù Cristo il loro
punto d’incontro» (pag. 19).
Le Beatitudini rimangono paradossali all’etica comune, ma per essere felici bisogna
evitare di dipingerle come testi di aurea poetica o solamente morale: esse rimangono un
1
F. Nietzsche, Così parlò Zarathustra, Adelphi, Milano, 2006 come citato da E. Bianchi a pag. 12
vissuto, «per rendere realtà la buona notizia del Vangelo occorre vivere le beatitudini»
(pag.17). Gli stessi cristiani talvolta sembrano dimenticarsi che le vie della felicità sono
destinate al qui e ora. Le Beatitudini sono una via del presente e assumono senso nel
Regno dei cieli, alla fine dei tempi. Le Beatitudini non sono leggi, ma regole di stile, di
spirito: sono il compimento del comandamento nuovo.
L’A. da queste premesse intraprende il viaggio attraverso le parole di felicità che Gesù
pronuncia ai discepoli sul monte. Il commento si basa sulla versione del Vangelo di
Matteo con rimandi paralleli a quello di Luca. Il richiamo costante alla patristica aiuta il
lettore ad avere uno sguardo limpido sulla verità delle beatitudini e svelare dall’oscurità la
felicità iscritta nel cuore dell’uomo.
Tornando alla domanda iniziale di Nietzsche, quest’agile libro aiuta a capire che cosa per
il cristiano sia la felicità e soprattutto costruisce un ponte per chi non crede ed è alla
ricerca di un senso. Le beatitudini infatti sono vie della felicità perché indicano una
strada di senso dell’esistenza.