GEN copia - La Protezione Civile Italiana
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GEN copia 26-03-2013 11:16 Pagina 82 Donne e Pc: tra ruoli di genere e spinta solidale CONVEGNI Il giorno è stato accuratamente scelto: l'8 marzo, Giornata internazionale della Donna. Nuova Acropoli all'Auditorium del Centro Congressi della Provincia di Milano celebra l'evento con il convegno ‘Donne in Protezione Civile’, occasione per presentare lo studio ‘Volontarie di Protezione civile nella Provincia di Milano’ condotto dalla dottoressa Barbara Lucini, ricercatrice presso il Dipartimento di Sociologia dell'Università Cattolica di Milano e prestigiosa collaboratrice del nostro giornale di Adriana Marmiroli M 82 Moderato da Paola Bafile, presidente di Nuova Acropoli Lombardia che dell'evento è stata il motore appassionato, l’incontro ha visto la partecipazione oltre che dell'autrice della ricerca, di Titti Postiglione direttore dell'Ufficio Volontariato Formazione e Comunicazione del Dipartimento di PC, di Harry Costin del Department of Strategy and Policy della School of Management della Boston University e di numerosi rappresentanti delle organizzazioni di volontariato e degli enti locali. Tra loro, anche Marco Granelli, assessore alla Pc del Comune di Milano; Dario Pasini, presidente del Comitato di Coordinamento dei Volontari della Provincia di Milano (CCV-MI) e di Giovanna Cesario, re- sponsabile del coordinamento del Gruppo Volontari del Comune di Milano, unica donna membro del direttivo del CCV-MI. Che l'occasione sia diversa dal solito lo dimostra la presenza di Sara Valenti sul palco a introdurre i lavori con alcuni momenti di danza e musica estratti dallo spettacolo ‘Poeta me’ di Alessandra Costa: un gradevole omaggio alle donne tutte, alla loro grazia e gentilezza, e l'indicazione che Nuova Acropoli si occupa di PC ma non dimentica la missione culturale che ha nello statuto, cosa che troverà ulteriore conferma a conclusione della giornata, con la presentazione del progetto ‘EscoAdIsola’ dell'artista visivo Greg (al secolo Gregorio Mancino), che ha dipinto, rendendo più allegro e vivibile, un GEN copia 26-03-2013 11:16 Pagina 83 sottopassaggio pedonale ben noto per la sua cupezza a pendolari e lavoratori che si servono della Metropolitana milanese. Il compito di introdurre l’uditorio ai lavori è affidato a Barbara Lucini. Obiettivo della sua ricerca è stato dare un'identità e un profilo alle donne attive in Pc a Milano e Provincia in modo da capirne il ruolo, le aspirazioni ed eventualmente in quale direzione si muova questa fondamentale parte di volontariato. Ne è uscita, sintetizza, "un'importante indicazione sulla partecipazione femminile, visto che precedenti esperimenti non avevano avuto un'adesione così alta da dare risultati statisticamente analizzabili, e sulle prospettive per il futuro delle donne in Pc. Si potrebbe pensare persino, ora, di allargare ulteriormente la ricerca ad altre Regioni o a livello nazionale". La ricerca Il primo passo, spiega la ricercatrice, è stato mettere in rete, tra il 15 gennaio e il 28 febbraio, un questionario studiato con Nuova Acropoli. 253 le risposte, da cui si ricava che il profilo della volontaria attiva in PC è quello di una donna la cui età media è tra i 44 e 56 anni, nubile (43,5%), senza figli (56%), con un livello di studi superiore (56,5%), impegnata in un lavoro a tempo pieno (51,8%). “Questo indica - spiega ancora la relatrice - un altro pro- La Protezione civile ITALIANA Paola Bafile, presidente di Nuova Acropoli Lombardia e organizzatrice dell’evento, con Sara Valenti che ha aperto la manifestazione con alcuni momenti di danza e musica, estratti dallo spettacolo ‘Poeta me’ di Alessandra Costa: un gradevole omaggio alle donne, alla loro grazia e gentilezza 83 GEN copia 26-03-2013 11:16 Pagina 84 CONVEGNI Introduce il convegno ‘Donne di Protezione civile’ Paola Bafile, moderatrice dei lavori filo delle donne, un fatto di cui si dovrebbe tenere conto nel momento in cui una di loro viene inserita nelle strutture”. Cosa che, come si evince da un'altra parte del questionario, invece viene abbastanza disattesa (vedi tabelle sulla ‘percezione’ del ruolo e l'attività per cui ci si sentirebbe più portate e per i ‘gradi’ conquistati nella propria associazione). Altra osservazione: la motivazione di utilità sociale è decisamente preponderante (73,9%), se si considera che non è certo la necessità di socializzare né di impiegare un abbondante tempo libero quella che le motiva (ragione che potrebbe, invece, parzialmente concorrere alla decisione di quel- le che, madri di famiglia, si avvicinano al volontariato nel momento in cui i figli diventano autosufficienti). Infatti anche all'interno del proprio, gruppo spirito di servizio (58,9%) e adesione alla causa (31,2%) sono le molle del proprio agire. Attive nel 53,4% in Associazioni e il 46,6% nei Gruppi comunali, non sono molte le donne con ruoli di responsabilità: il 48,2% è classificata come volontaria con esperienza, mentre solo il 23% ha ruoli di rilievo (coordinatrice, caposquadra, capo-area) e il 28,9% è volontaria junior. 84 ‘Vocazione’ ‘Ruoli’ GEN copia 26-03-2013 11:16 Pagina 85 colleghi: siano essi uomini, (per cui predomina un forte il senso di amicizia e collaborazione, 43,9 e 43,1%, ed è dichiarata inesistente la rivalità, vissuta da neutra a molto debole dal 92,5%), o si tratti delle altre donne con cui, pur essendo alte le risposte positive nelle stesse fasce, le percentuali sono inferiori, a indicare che tra donne qualcosa ancora non funziona come dovrebbe. In conclusione, se la scelta di divenire volontaria di Pc è per quasi tutte assolutamente positiva (andrebbero indagate le 4 risposte negative), importante è anche vedere con quali motivazioni le stesse consiglierebbero ad altri di diventare volontari: arricchirsi ulteriormente (69,1%), acquisire nuove competenze (55,3%), stringere nuovi rapporti umani (45,8%). Un discorso a parte quello sull'importanza e il rapporto con la divisa e su quanto essa rappresenta; per cui rimandiamo alla tabella allegata, da cui comunque si ricava come la sua funzionalità d'uso prevalga sulla sua simbolicità. Come dirà poi Titti Postiglione, "è importante che le donne vedano nella divisa soprattutto uno strumento di protezione a dimostrazione che il discorso sulla sicurezza è ben radicato nei volontari". Che operano in contesti ad alto rischio, ma “che nella loro attività sono vittime di incidenti molto meno spesso di quanto non accada tra i lavoratori cosiddetti normali”. La Protezione civile ITALIANA marzo 2013 - 3 Un dato che viene sottolineato quando, in risposta alla domanda inerente il "coinvolgimento nelle emergenze", solo una minima parte dichiara di avervi partecipato: a tutti i livelli, locale, regionale, nazionale (in particolare, in questo caso: nessuna partecipazione il 28,1%; 1 partecipazione il 19%; 2 il 5,5%). Detto questo, quali i ruoli in cui le donne sono state impiegate? Predominano le attività di segreteria (37,2%) alla pari con il montaggio tende, cui fanno seguito la logistica (36,8%), la cucina e l'accoglienza (entrambe 20,6%). Si tratta in ogni caso di ruoli rigidamente definiti, rispetto ai quali - piaccia o meno - non sono previste alternanze con altri (lo stesso si riscontra per le attività in ‘tempo di pace’). Compiti assegnati Interessanti anche le risposte date in merito al rapporto che le volontarie hanno con i 85 Volontarie e ‘divisa’ 26-03-2013 11:16 Pagina 86 CONVEGNI GEN copia Gli interventi Se le donne ai vertici - come dimostra la ricerca - sono ancora poche (come per altro in quasi tutti i settori del nostro Paese), a questa giornata ha scelto di intervenire quella che in Pc ricopre il ruolo più alto: Titti Postiglione è infatti direttore dell'Ufficio Volontariato Formazione e Comunicazione del DPC. La dottoressa Postiglione si dice Apre i lavori la sociologa Barbara Lucini molto interessata dalla ricerca, che “va nella direzione che sempre dovremmo tenere per studiare e capire in modo scientifico dove vada il futuro del volontariato”. Quindi muove alcune osservazioni all'interpretazione dei dati, in particolare a quelli sui ruoli di responsabilità occupati dalle donne. “A me pare che il 10,7% di coordinatrici sia un dato GEN copia 26-03-2013 11:16 Pagina 87 Il Prof. Harry Costin della Boston University importante, che sta indicare la crescita delle donne in Pc”, la cui presenza è relativamente recente oltre che percentualmente minoritaria. “Che non vi sia riconoscimento delle competenze femminili - continua il direttore Postiglione - si deve al fatto che gli uomini pensano che le donne non sappiano governare altri uomini. Ne so qualcosa io, sola donna in Sala Operativa al Dipartimento: da me dipendono 45 uomini e solo da pochissi- L’intervento di Marco Granelli, assessore alla Pc del Comune di Milano Dario Pasini, presidente del Comitato di Coordinamento delle Organizzazioni di Volontariato Pc della Provincia di Milano La Protezione civile ITALIANA marzo 2013 - 3 La relazione di Titti Postiglione, direttore dell’Ufficio Volontariato, Formazione e Comunicazione del DPC 87 26-03-2013 11:16 Pagina 88 CONVEGNI GEN copia 88 Marisa Portoni, psicologa, della Divisione Emergenze (DIVEM) del Comitato provinciale della CRI Daniela Rovelli, direttore Operazioni di Spegnimento (DOS) del Corpo Volontari Parco del Ticino mo si è aggiunta un'altra donna. Ci si confronta con costruzioni mentali e pregiudizi, che nella pratica poi si dimostrano inconsistenti”. Quindi, passando a considerazioni più generali, indica la cresciuta presenza femminile nel volontariato con un importante inve- stimento sul futuro della Pc. “Bisogna essere consapevoli della necessità del ricambio generazionale. Ma con le giovani generazioni bisogna mutare il linguaggio cui ci si rivolge. Gli ‘anziani’ debbono modulare il loro approccio con i giovani: capire quali sono le loro Giovanna Cesario, coordinatrice Gruppo Comunale Pc di Milano e membro del direttivo del CCV-MI Un’opera dell’artista visivo GREG (Gregorio Mancino) per Titti Postiglione 26-03-2013 11:16 Pagina 90 CONVEGNI GEN copia Accanto alla Cesario e a Granelli, Luigi Fasani, storico esponente del volontariato della Provincia di Milano con la moglie Laila, prima volontaria a operare in un’ambulanza milanese nel 1966 aspettative, che incentivi dare loro; mentre noi dobbiamo capire di quali strumenti dotarci per non perdere il contatto con loro. Molto spesso ci si avvicina alla Pc sull'onda delle forti emozioni delle emergenze: è facile, appaga. 90 Ma bisogna sapere che il volontariato non è solo questo. È continuità di lavoro anche in ‘tempo di pace’, dove il riconoscimento è tanto più difficile. Nel nostro Paese c'è la ‘cultura dell'emergenza’, dobbiamo traslarla in atti- Un primo piano per un’altra figura storica del volontariato Pc milanese, Luigi Bossi, presidente dell’Associazione Gruppo Volontari Pc di A2A 11:16 Pagina 91 Alessio Ruzza, responsabile area Pc Lombardia di Nuova Acropoli saluta il pubblico presente al termine della manifestazione vità di ordinaria amministrazione, in prevenzione e informazione, troppo spesso misconosciuti. È una specie di rivoluzione culturale che ci aspetta. Gli Stati Generali del Volontariato nel 2012 sono stati un momento fondamentale per riflettere sulle nostre problematiche e fare chiarezza. Ma occorre andare avanti: dopo il punto della situazione, studiare progetti, darci appuntamenti ulteriori. Come questo in cui in un giorno di festa si pongono le basi per una importante riflessione sul ruolo della donna nelle nostre attività". Anche Harry Costin, dopo aver sottolineato l'importanza del recupero della parola solidarietà e della sua pratica in tempi come quelli Una foto ricordo per Paola Bafile, Giovanna Cesario, Anna Gardiner, neo dirigente della Protezione civile del Comune di Milano e Titti Postiglione marzo 2013 - 3 26-03-2013 La Protezione civile ITALIANA GEN copia 91 26-03-2013 11:16 Pagina 92 CONVEGNI GEN copia …e per finire una foto con tutte le ‘Donne di Protezione civile’ sul palco 92 che stiamo vivendo (e aver ricordato le attività di microcredito sostenute da Nuova Acropoli), ricorda come il difficile nelle attività di Pc sia la gestione postemergenziale, "quando l'attenzione di media e istituzioni si è attenuata e le attività arrancano. La realtà attuale de L'Aquila lo dimostra - ricorda -. C'è bisogno di ripensare gli interventi delle Organizzazioni: noi uomini siamo l'adrenalina che fa affrontare la crisi; ma le donne sono quelle che garantiscono la continuità nel tempo, che è poi quello di cui hanno bisogno le comunità colpite da una calamità. Abbiamo bisogno di elaborare nuovi concetti, di imparare a trasmettere alle nuove generazioni le nostre esperienze perché da esse partano per costruirne di nuove, e di non perdere di vista i risultati fin qui conseguiti, per non correre il rischio di arretramenti". A conclusione, spetta a Luigi Fasani, storico esponente del volontariato della Provincia di Milano, del Corpo Volontari del Parco del Ticino, rievocare un po' di storia della presenza femminile nell'associazionismo di Pc, dagli ‘esordi’ a oggi. ”Ho iniziato nel 1966 da soccorritore sulle ambulanze della Croce Verde. Era un mondo maschile, da cui le donne erano escluse istituzionalmente. Sono sempre stato per le pari opportunità. Per questo quando le regole sono cambiate, mia moglie è stata la volontaria n. 1 su un'ambulanza. Nel 1976, dopo il Friuli, fondammo un'associazione di volontari di Pc: ma era ancora solo maschile. Quasi 40 anni dopo l'esecutivo del CCV è ancora esclusivamente maschile. Eppure nel frattempo le donne sono entrate a lavorare con noi e hanno assunto ruoli di crescente importanza". E cita, tra le tante, quelle del gruppo Volontari A2A, della CRI (dove non ci sono più solo infermiere: da Marisa Portoni della Divisione Emergenze a quelle del SEP e del DIVEM, cui è per lo più demandata la formazione), del suoi Volontari del Parco del Ticino (tra cui la DOS Daniela Rovelli). Tra innovazione e tradizione, è stato comunque con un classicissimo rametto di mimosa in fiore che, lasciando il convegno, sono state salutate tutte le donne presenti. I