Parma Morta - CAI Reggio Emilia
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Parma Morta - CAI Reggio Emilia
CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Reggio Emilia CICLOESCURSIONISMO ESCURSIONI 2014 Viale dei Mille, 32 Tel. 0522 436685 –Fax 0522 430266 [email protected] Claudio Torreggiani 370 3063829 [email protected] Fiume PO – Parma Morta, Crostoso e Lido Po Con pic nic in riva al grande fiume. Domenica 14 Settembre Dislivello m Percorso Interesse Lunghezza 28+26 Km Durata 4-5 ore Difficoltà TC/TC Capo gita: Claudio Torreggiani Ciclabilità Totale Due escursioni totalmente pianeggianti con partenza da Boretto su carraie e sentieri che costeggiano il grande fiume ed i suoi affluenti: verso Ovest costeggiando la foce dell’Enza e la riserva regionale Parma Morta; verso Est su Crostoso e Lido di Guastalla. Ambientale e naturalistico: Riserva Parma Morta, il Grande Fiume, le foci di Enza e Crostolo con i loro ambienti. Storico: Casa dei Pontieri “Museo Gialdini” – Museo del Po e della navigazione interna – Guastalla ed il suo caratteristico centro. Una giornata rilassante da passare in compagnia. Il percorso della Parma Morta inizia dal parcheggio del Lido di Boretto; pedalando su sentieri, ciclopedonali e carraie andremo a visitare ambienti di grande interesse: la Casa dei pontieri, la foce dell’Enza, canali ed opere di bonifica che hanno reso coltivabili vaste estensioni di terreno, tratti di argine e golena del grande fiume. Pezzo forte dell’escursione è la “Riserva Regionale della Parma Morta”, antico corso del fiume che è rimasto abbandonato a seguito delle opere di arginatura, ed ora rappresenta un singolare ambiente umido. Il percorso non presenta difficoltà tecniche e risulta piacevole per la grande varietà di ambienti e panorami attraversati. Il percorso del Lido di Guastalla rimane invece molto più vicino al fiume di cui porta a vedere diversi modi di fruizione: le importati opere estrattive della sua preziosa sabbia, l’agricoltura di golena con i suoi pioppeti, i tanti modi ricreativi di vivere il fiume come la pesca, la nautica, i capanni per trovarsi con gli amici. Si finisce in prossimità di Guastalla con un giro del centro, l’ultimo tratto del Crostoso con il suo ponte galleggiante ed un divertente sentiero sull’argine, il Lido con le tracce del vecchio ponte di barche, bar ristoranti e l’Ostello realizzato su alcuni vecchi barconi di cemento. La giornata è completata dal pranzo pic nic in compagnia e dalla possibilità di visitare l’interessante Museo del Po e della navigazione interna. Ritrovo A Ore 8.00 Reggio E. Piazzale del Deportato (via Cecati) Ritrovo B Ore 8.45 Boretto, parcheggio Lido Po Quota Soci CAI: Non soci: Attrezzatura Mountain bike con kit di riparazione, abbigliamento adeguato alla stagione, borraccia. Casco obbligatorio. Pranzo pic nic A cura dell’organizzazione; le spese effettive saranno ripartite tra i partecipanti. 2.00 € 7.00 € CLUB ALPINO ITALIANO Sezione di Reggio Emilia CICLOESCURSIONISMO ESCURSIONI 2014 Viale dei Mille, 32 Tel. 0522 436685 –Fax 0522 430266 [email protected] Claudio Torreggiani 370 3063829 [email protected] Il Museo del Po, della Navigazione Interna e del Governo delle Acque di Boretto è costituito da un suggestivo giacimento di archeologia industriale che documenta la storia della navigazione fluviale in Emilia-Romagna, della cantieristica, delle bonifiche e del governo delle acque. Ha sede nei cantieri dell'ex ARNI (Azienda per la Navigazione Interna della Regione Emilia Romagna), in via Argine Cisa, 11 - Boretto. Fino ad una trentina di anni fa il cantiere dell'ex ARNI annoverava oltre trecento addetti, autosufficiente in tutto: dal drenaggio alla manutenzione del Fiume, dalla riparazione delle barche alla fonderia e forgiatura dei pezzi necessari. Ora questi pezzi, le imbarcazioni, vecchie e meno vecchie, le macchine e gli attrezzi per forgiarle, sono a disposizione del visitatorall'interno degli 800 metri quadri del "magazzino" e dell'imponente "cattedrale", due bellissimi esempi di architettura industriale. Nel piazzale si trova l'imponente pirodraga 'Secchia' varata a Venezia agli inizi degli anni Trenta. Un interessantissimo approccio alla Storia, alla Geografia, all'Economia e al loro stretto rapporto con l'uso di questo territorio: la Bassa, dove terra ed acque costituiscono uno stesso organismo, un orizzonte unico, una grande ricchezza. Casa dei Pontieri "Museo Gialdini” In un ambiente che ha fatto parte delle strutture collaterali del vecchio ponte in chiatte che collegava Boretto a Viadana, distrutto nel 1967, il figlio dell’ultimo capopontiere (e nipote del primo), ha raccolto le immagini più significative della vita del ponte, e ricostruito parte del ponte stesso. Riserva regionale Parma Morta Un rifugio per piante e animali della pianura in un ramo abbandonato del torrente. Istituita nel 1990, superficie di 65 ha, sita nel Comune di Mezzani (PR). Nell'angolo nord-orientale della provincia di Parma, a breve distanza dal Po la riserva tutela un ramo abbandonato del torrente Parma, che negli ultimi secoli ha cambiato più volte percorso prima di confluire, come avviene oggi, nel grande fiume all'interno della golena destra. La Parma Morta, non più attiva dalla metà dell'Ottocento, è oggi una lunga e sottile zona umida di circa 5 km, testimonianza delle antiche dinamiche fluviali della pianura, oggetto di indagini storiografiche, oggi importante per la natura locale. Una striscia di canneto, fitti arbusti e alcuni grandi alberi che segnano l'antico percorso del sinuoso torrente, tra l'ampia estensione coltivata e gli ordinati pioppeti artificiali.