Cartella Stampa - La Biennale di Venezia

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Cartella Stampa - La Biennale di Venezia
La Biennale di Venezia
15. Mostra Internazionale di Architettura
Intervento di Paolo Baratta
Presidente della Biennale di Venezia
Che cosa vede la signora sulla scala?
La signora sulla scala che, salendo sui gradini più alti, può scrutare un più vasto orizzonte e, così
facendo, conquista un suo “expanded eye”, annuncia la 15. Biennale Architettura curata da
Alejandro Aravena.
È un’immagine che ci è subito piaciuta. Anche perché un po’ rappresenta La Biennale tutta, le
nostre attitudini, le nostre finalità.
Questa immagine in parte si contrappone a quella che fu adottata nell’ultima Biennale Arte.
Okwui Enwezor per la 56. Esposizione Internazionale d’Arte scelse come simbolo di riferimento il
molto famoso Angelus Novus di Paul Klee, come interpretato da Walter Benjamin; l’angelo alato
che guarda indietro, spaventato, e vede solo il passato e, nel passato, rovine e tragedie, ma anche
illuminazioni che potranno essergli utili domani, nel futuro verso il quale lo spingono occulte forze
provvidenziali, come un vento che soffia sulle sue ali.
Che cosa vede davvero la signora? Credo soprattutto un suolo desolato fatto di immense zone
abitate dall’uomo delle quali l’uomo non può certo andare orgoglioso, realizzazioni molto
deludenti che rappresentano un triste infinito numero di occasioni mancate per l’intelligenza e
l’azione della civiltà umana. Molte realtà tragiche, altre banali che sembrano segnare la scomparsa
dell’architettura. Ma vede anche segni di capacità creativa e risultati che inducono a speranza, e li
vede nel presente, non nell’incerto futuro delle speranze e dell’ideologia.
È un segno di ottimismo?
Abbiamo lamentato più volte, aprendo le scorse Biennali, che il tempo presente sembrava
caratterizzarsi per un crescente scollamento tra architettura e società civile. In diverso modo le
passate Biennali se ne sono occupate. Con questa Biennale vogliamo indagare in modo più
esplicito se e dove vi sono fenomeni che mostrino una tendenza contraria di rinnovamento; si va
alla ricerca di messaggi incoraggianti.
Domanda e offerta di Architettura
E ci interessa non solo che siano mostrati i risultati ottenuti, da sottoporre a giudizio critico. Ci
interessa anche la fenomenologia di quanto accaduto in questi esempi positivi. E cioè come è nata
la domanda di architettura, come si sono evidenziati ed espressi i desideri e le necessità, quali
procedimenti logici, istituzionali, giuridici, politici e amministrativi hanno indotto una domanda
per l’architettura e, quindi, consentito all’architettura di trovare soluzioni oltre quelle banali o
autolesioniste.
Perché qui vi è certamente una seria impasse; non tanto nell’architettura come disciplina, ma
nell’organizzazione umana, nella capacità nostra di avvalerci di essa e di chiamarla in soccorso
sapendo con essa dialogare.
Questioni complesse che abbracciano molti campi. Questioni forse facilmente risolvibili quando
l’architettura si limita a esprimersi in isolati fenomeni spettacolari. Ma questioni più complesse
quando si tratta del territorio e delle condizioni di vita e di lavoro di singoli o di comunità intere.
Sentiamo il bisogno di evidenziare come, nei casi di esito positivo, si sono evolute le catene delle
decisioni che legano bisogno – consapevolezza – opportunità – scelte – realizzazioni, in modo da
condurre a un risultato dove “l’architettura fa la differenza”, come dice Aravena.
La Biennale come macchina del desidero
Ci interessa l’architettura come strumento desiderato di self-government, come strumento di una
civiltà umanistica, non in grazia di uno stile formale, ma come evidenza della capacità dell’uomo
di essere padrone dei propri destini.
L’architettura in azione come strumento della vita sociale e politica, dove ci si chiede di coniugare
a un più alto livello l’agire privato e le pubbliche conseguenze.
Ci interessa la consapevolezza che l’architettura, se è utile per condurre la realizzazione di beni
pubblici, è essa stessa un bene pubblico, nella definizione tecnica del termine (un bene il cui
godimento da parte di uno non riduce le possibilità di godimento da parte di altri); come tutti i
beni pubblici può nascere o per diretto intervento pubblico o per più elevata sensibilità di chi
compie interventi privati, condizione quest’ultima che non esige la benevolenza del privato, ma
solo la conoscenza dei molti io che sono in ciascuno di noi, e la consapevolezza che lo spazio nel
quale viviamo è questione più ampia dello spazio che occupiamo.
Presentare l’architettura in azione è anche una risposta alla permanente domanda che La Biennale
si pone. Cos’è una mostra di architettura? E cosa deve essere una Biennale di Architettura? Nella
Biennale Arte, di cui quella di Architettura è figlia, le opere sono qui, di fronte al visitatore; per la
mostra di Architettura le opere sono altrove. Che cosa deve rappresentarsi qui? È di fatto una
ricerca continua. Dobbiamo evitare di fare un doppione di una rivista, di imitare un congresso o
un saggio critico, di creare un luogo solo per addetti, e quindi una mostra per soli architetti,
dobbiamo evitare di essere condiscendenti con la possibile tentazione degli architetti di presentarsi
come artisti.
Parlare al pubblico
Dobbiamo parlare al pubblico, a tutti i possibili agenti responsabili delle decisioni e delle azioni
con le quali si realizza lo spazio del nostro vivere singolarmente e come comunità.
Se l’Architettura è la più politica delle arti, la Biennale di Architettura non può che riconoscerlo.
Questa edizione sarà accompagnata da una serie di incontri con architetti e protagonisti dei
“fenomeni” presentati; vogliamo vedere il frutto del loro lavoro ma anche sentire dalla loro voce la
narrazione del loro impegno.
A fianco della Mostra principale curata da Aravena ci saranno 65 Partecipazioni Nazionali e 20
Eventi Collaterali.
I Progetti Speciali
La Biennale dedicherà poi tre padiglioni a Progetti Speciali, di cui uno promosso dalla Biennale, gli
altri due frutto di accordi stipulati con altre istituzioni.
In particolare, il Progetto Forte Marghera, dal titolo Reporting from Marghera and Other Waterfronts,
curato dall’architetto Stefano Recalcati, analizzerà nella sede espositiva di Forte Marghera (Mestre
Venezia) progetti significativi di rigenerazione urbana di porti industriali, contribuendo a
stimolare una riflessione sulla riconversione produttiva di Porto Marghera.
L’accordo di collaborazione con il Victoria and Albert Museum di Londra troverà un suo primo
passo nel padiglione alle Sale d’Armi dell’Arsenale dedicato alle arti applicate, con il titolo A World
of Fragile Parts, a cura di Brendan Cormier.
Infine, in previsione della conferenza mondiale delle Nazioni Unite – Habitat III, che si terrà a
Quito in Equador nel mese di ottobre 2016, e nel contesto del programma Urban Age, organizzato
congiuntamente dalla London School of Economics (LSE) e dalla Alfred Herrhausen Society,
allestiremo un padiglione dedicato ai temi dell’urbanizzazione – Report from Cities: Conflicts of an
Urban Age - con particolare attenzione al rapporto tra spazi pubblici e spazi privati, curato da
Ricky Burdett. L’annuale conferenza Urban Age si terrà quest’anno all’interno della 15. Mostra.
È già attivo il progetto Biennale Sessions: circa 100 facoltà di architettura da tutto il mondo vi
hanno già aderito.
Si ringraziano innanzitutto il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, le
Istituzioni del territorio che in vario modo sostengono la Biennale, la Città di Venezia, la Regione
del Veneto.
Un ringraziamento va al nostro Partner Rolex. Si ringraziano gli Sponsor che ci sostengono e
aiutano, e i Donor, importanti nella realizzazione della 15. Mostra.
In particolare i nostri ringraziamenti vanno ad Alejandro Aravena e a tutto il suo team.
Grazie infine a tutte le alte professionalità della Biennale applicate con grande dedizione alla
realizzazione e alla gestione della Mostra nei sei mesi di durata.
Paolo Baratta
La Biennale di Venezia
15. Mostra Internazionale di Architettura
REPORTING FROM THE FRONT
Venezia (Giardini e Arsenale), 28 maggio – 27 novembre 2016
Vernice 26 – 27 maggio
Venezia, 26 maggio 2016 – Sarà aperta al pubblico da sabato 28 maggio a domenica 27 novembre
2016, ai Giardini e all’Arsenale, la 15. Mostra Internazionale di Architettura dal titolo
REPORTING FROM THE FRONT, diretta da Alejandro Aravena e organizzata dalla Biennale di
Venezia presieduta da Paolo Baratta. La vernice ha luogo nei giorni 26 e 27 maggio, la cerimonia
di premiazione e di inaugurazione si svolgerà sabato 28 maggio 2016.
La Mostra sarà affiancata da 65 Partecipazioni nazionali negli storici Padiglioni ai Giardini,
all’Arsenale e nel centro storico di Venezia. Sono 5 i paesi presenti per la prima volta: Filippine,
Lituania, Nigeria, Seychelles e Yemen.
Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale, sostenuto e promosso dal Ministero dei
Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Direzione Generale Arte e Architettura
Contemporanee e Periferie Urbane, è stato affidato al team curatoriale TAMassociati: Massimo
Lepore, Raul Pantaleo, Simone Sfriso.
La Mostra Internazionale
La Mostra REPORTING FROM THE FRONT formerà un unico percorso espositivo dal Padiglione
Centrale (Giardini) all’Arsenale, includendo 88 partecipanti provenienti da 37 paesi. Di questi 50
sono presenti per la prima volta, e 33 sono gli architetti under 40.
«La signora sulla scala che, salendo sui gradini più alti, può scrutare un più vasto orizzonte
e, così facendo, conquista un suo “expanded eye”, annuncia la 15. Biennale Architettura curata da
Alejandro Aravena. È un’immagine che ci è subito piaciuta - dichiara il Presidente Paolo Baratta anche perché un po’ rappresenta la Biennale tutta, le nostre attitudini, le nostre finalità.»
«Che cosa vede davvero la signora? Credo soprattutto – riflette Baratta - un suolo desolato
fatto di immense zone abitate dall’uomo delle quali l’uomo non può certo andare orgoglioso,
realizzazioni molto deludenti che rappresentano un triste infinito numero di occasioni mancate per
l’intelligenza e l’azione della civiltà umana. Molte realtà tragiche, altre banali che sembrano
segnare la scomparsa dell’architettura. Ma vede anche segni di capacità creativa e risultati che
inducono a speranza, e li vede nel presente, non nell’incerto futuro delle speranze e
dell’ideologia.»
«È un segno di ottimismo? Abbiamo lamentato più volte, aprendo le scorse Biennali –
rammenta il Presidente - che il tempo presente sembrava caratterizzarsi per un crescente
scollamento tra architettura e società civile. In diverso modo le passate Biennali se ne sono
occupate. Con questa Biennale vogliamo indagare in modo più esplicito se e dove vi sono
fenomeni che mostrino una tendenza contraria di rinnovamento; si va alla ricerca di messaggi
incoraggianti.»
«L’architettura in azione come strumento della vita sociale e politica, dove ci si chiede di
coniugare a un più alto livello l’agire privato e le pubbliche conseguenze.»
«Presentare l’architettura in azione è anche una risposta alla permanente domanda che La
Biennale si pone. Cos’è una mostra di architettura? – si chiede Baratta. E cosa deve essere una
Biennale di Architettura? Nella Biennale Arte, di cui quella di Architettura è figlia, le opere sono
qui, di fronte al visitatore; per la mostra di Architettura le opere sono altrove. Che cosa deve
rappresentarsi qui? È di fatto una ricerca continua. Dobbiamo evitare di fare un doppione di una
rivista, di imitare un congresso o un saggio critico, di creare un luogo solo per addetti, e quindi
una mostra per soli architetti, dobbiamo evitare di essere condiscendenti con la possibile
tentazione degli architetti di presentarsi come artisti.»
«Dobbiamo parlare al pubblico, a tutti i possibili agenti responsabili delle decisioni e delle
azioni con le quali si realizza lo spazio del nostro vivere singolarmente e come comunità. Se
l’Architettura è la più politica delle arti – conclude il Presidente - la Biennale di Architettura non
può che riconoscerlo.» - (Si veda il testo integrale di Paolo Baratta allegato)
«Durante un suo viaggio in America del Sud – racconta Alejandro Aravena - Bruce
Chatwin incontrò un’anziana signora che camminava nel deserto trasportando una scala di
alluminio sulle spalle. Era l’archeologa tedesca Maria Reiche, che studiava le linee di Nazca. A
guardarle stando con i piedi appoggiati al suolo, le pietre non avevano alcun senso, sembravano
soltanto banali sassi. Ma dall’alto della scala, le pietre si trasformavano in uccelli, giaguari, alberi o
fiori.»
Aravena auspica così che la 15. Mostra Internazionale di Architettura offra «un nuovo
punto di vista, come quello che Maria Reiche aveva dall’alto della scala. Di fronte alla complessità
e alla varietà delle sfide che l’architettura deve affrontare, REPORTING FROM THE FRONT si
propone di ascoltare coloro che sono stati capaci di una prospettiva più ampia, e di conseguenza
sono in grado di condividere conoscenza ed esperienze, inventiva e pertinenza con chi tra noi
rimane con i piedi appoggiati al suolo.»
«L’architettura si occupa di dare forma ai luoghi in cui viviamo. Non è più complicato, né
più semplice di così. Questi spazi comprendono case, scuole, uffici, negozi e aree commerciali in
genere, musei, palazzi ed edifici istituzionali, fermate dell’autobus, stazioni della metropolitana,
piazze, parchi, strade (alberate o no), marciapiedi, parcheggi e l’intera serie di programmi e parti
che costituiscono il nostro ambiente costruito.»
«La forma di questi luoghi, però, non è definita soltanto dalla tendenza estetica del
momento o dal talento di un particolare architetto. Essi sono la conseguenza di regole, interessi,
economie e politiche, o forse anche della mancanza di coordinamento, dell’indifferenza e della
semplice casualità. Le forme che assumono possono migliorare o rovinare la vita delle persone. La
difficoltà delle condizioni (insufficienza di mezzi, vincoli molto restrittivi, necessità di ogni tipo) è
una costante minaccia a un risultato di qualità. Le forze in gioco non intervengono
necessariamente a favore: l’avidità e la frenesia del capitale, o l’ottusità e il conservatorismo del
sistema burocratico, tendono a produrre luoghi banali, mediocri, noiosi. Ancora molte battaglie
devono essere dunque vinte per migliorare la qualità dell’ambiente costruito e, di conseguenza,
quella della vita delle persone.»
«Inoltre, il concetto di qualità della vita si estende dai bisogni fisici primari alle dimensioni
più astratte della condizione umana. Ne consegue che migliorare la qualità dell’ambiente edificato
è una sfida che va combattuta su molti fronti, dal garantire standard di vita pratici e concreti
all’interpretare e realizzare desideri umani, dal rispettare il singolo individuo al prendersi cura del
bene comune, dall’accogliere lo svolgimento delle attività quotidiane al favorire l’espansione delle
frontiere della civilizzazione.»
«La nostra proposta curatoriale è duplice: da una parte, vorremmo ampliare la gamma
delle tematiche cui ci si aspetta che l’architettura debba fornire delle risposte, aggiungendo alle
dimensioni artistiche e culturali che già appartengono al nostro ambito, quelle sociali, politiche,
economiche e ambientali. Dall’altra, vorremmo evidenziare il fatto che l’architettura è chiamata a
rispondere a più di una dimensione alla volta, integrando più settori invece di scegliere uno o
l’altro.»
«REPORTING FROM THE FRONT riguarderà la condivisione con un pubblico più ampio
dell’opera delle persone che scrutano l’orizzonte alla ricerca di nuovi campi di azione, offrendo
esempi in cui più dimensioni vengono sintetizzate, integrando il pragmatico con l’esistenziale, la
pertinenza con l’audacia, la creatività con il buonsenso. Questi sono i fronti da cui vorremmo che
vari professionisti ci dessero notizie, condividendo storie di successo e casi esemplari in cui
l’architettura ha fatto, fa e farà la differenza.» - (Si veda il testo integrale di Alejandro Aravena
allegato)
I Progetti Speciali
Sono tre i Progetti Speciali della 15. Mostra, il primo promosso dalla Biennale, gli altri due frutto
di accordi stipulati con altre istituzioni, organizzati e realizzati dalla Biennale stessa.
L’esposizione curata dall’architetto Stefano Recalcati, dal titolo Reporting from Marghera and
Other Waterfronts, analizzerà nella sede espositiva di Forte Marghera (Mestre, Venezia) progetti
significativi di rigenerazione urbana di porti industriali, contribuendo a stimolare una riflessione
sulla riconversione produttiva di Porto Marghera.
L’accordo di collaborazione con il Victoria and Albert Museum di Londra troverà un suo primo
passo nel Padiglione delle Arti Applicate alle Sale d’Armi dell’Arsenale, con il titolo A World of
Fragile Parts, a cura di Brendan Cormier.
Infine, in previsione della conferenza mondiale delle Nazioni Unite – Habitat III, che si terrà a
Quito in Equador dal 17 al 20 ottobre 2016, e nel contesto del programma Urban Age, organizzato
congiuntamente dalla London School of Economics e dalla Alfred Herrhausen Society, la Biennale
allestirà, sempre alle Sale d’Armi, un Padiglione dedicato al tema Report from Cities: Conflicts of
an Urban Age, curato da Ricky Burdett, con particolare attenzione al rapporto tra spazi pubblici e
spazi privati.
Meetings on Architecture
Ritornano i Meetings on Architecture, un programma di appuntamenti sui temi e i fenomeni
presentati in Mostra, che si svolgerà durante tutto il periodo di apertura e vedrà la partecipazione
degli architetti e dei protagonisti di REPORTING FROM THE FRONT curata da Alejandro
Aravena. I Meetings sono realizzati con il sostegno di Rolex. – (Si veda il Calendario allegato)
I Meetings saranno affiancati da una serie di appuntamenti legati ai Progetti Speciali della 15.
Mostra:
- La conferenza annuale Urban Age dal titolo Shaping Cities: Conflicts Of An Urban Age,
fissata per il 14 e 15 luglio al Teatro alle Tese Arsenale, esplorerà le forze sociali, spaziali e
politiche che disegnano le città. Ospitata dalla Biennale di Venezia nel contesto di Habitat
III - United Nations Conference on Housing and Sustainable Urban Development (Quito,
Ecuador, 17-20 ottobre 2016), la conferenza è un’iniziativa congiunta della London School
of Economics and Political Science e l’Alfred Herrhausen Gesellschaft della Deutsche Bank.
– (Si veda il Programma allegato)
-
Il programma degli incontri legati al Progetto Speciale di Forte Marghera sarà annunciato
nei prossimi giorni.
Infine, l’incontro dal titolo Sustainable Design Event, organizzato da LafargeHolcim Foundation
for Sustainable Construction, si terrà il 25 novembre al Teatro Piccolo Arsenale.
Biennale Sessions, il progetto per le Università
Si rinnova per il settimo anno consecutivo, e dopo il successo delle edizioni precedenti, il progetto
Biennale Sessions che la Biennale dedica alle istituzioni operanti nella ricerca e nella formazione
nel campo dell’architettura, delle arti e nei campi affini, Università e Accademie. L'obiettivo è
quello di offrire una facilitazione a visite di tre giorni da loro organizzate per gruppi di almeno 50
tra studenti e docenti, con vitto a prezzo di favore, la possibilità di organizzare seminari in luoghi
di mostra offerti gratuitamente, assistenza all'organizzazione del viaggio e soggiorno. Ad oggi
hanno già firmato il protocollo d’intesa 100 istituzioni internazionali da 19 Paesi e da tutti i
continenti.
Educational
Anche per il 2016 è prevista l’attività Educational che si rivolge a singoli e gruppi di studenti delle
scuole di ogni ordine e grado, delle università e delle accademie d'arte, professionisti, aziende,
esperti, appassionati e famiglie. Le iniziative mirano a un coinvolgimento attivo dei partecipanti e
si suddividono in Percorsi Guidati e Attività di Laboratorio.
I premi della Biennale Architettura 2016
La cerimonia di premiazione e inaugurazione della 15. Mostra si terrà sabato 28 maggio a Ca’
Giustinian. Sarà consegnato il Leone d’Oro alla Carriera all’architetto brasiliano Paulo Mendes da
Rocha e i premi ufficiali assegnati dalla giuria internazionale composta da Pippo Ciorra (Italia),
Sergio Fajardo (Colombia), Marisa Moreira Salles (Brasile), Hashim Sarkis (Libano, USA), Karen
Stein (USA). – (Si veda in allegato la scheda sulla Giuria e i Premi ufficiali)
L'offerta editoriale
Il catalogo ufficiale, dal titolo REPORTING FROM THE FRONT, è composto di due volumi
(formato 21 x 27 cm). Il Volume I è dedicato alla Mostra Internazionale, ed è a cura di Alejandro
Aravena. Ogni progetto è presentato in catalogo con pagine specifiche. Aravena introduce, in
singoli saggi dedicati, il progetto architettonico, il “fare” dell’autore o dello Studio, ne descrive le
peculiarità e spiega le ragioni che lo hanno spinto a inserire il progetto nel percorso della Mostra. I
testi del curatore sono accompagnati da disegni, schizzi, manoscritti inediti e da immagini di
repertorio dei diversi autori. Ogni sezione è infine accompagnata da brevi note tecniche e
biografiche. Il Volume II è dedicato alle Partecipazioni Nazionali, agli Eventi Collaterali e ai 3
Progetti Speciali. Ogni sezione presenta testi illustrativi dedicati ai singoli progetti, immagini di
repertorio e rendering delle installazioni negli spazi espositivi.
La Guida della Mostra (un solo volume formato 10,5 x 27 cm) è pensata per accompagnare il
visitatore lungo il percorso espositivo, anche grazie a un pratico formato “tascabile”. I progetti e
gli autori sono pubblicati in ordine di apparizione lungo gli spazi della Mostra.
Il progetto grafico dell’immagine coordinata della Biennale Architettura 2016 e il layout dei
volumi sono firmati da Studio Elemental, Santiago del Cile. I volumi sono pubblicati da Marsilio
Editori. (Si veda la scheda allegata)
La 15. Mostra è realizzata anche con il sostegno di Rolex, Partner e Orologio Ufficiale della
manifestazione, Artemide, JTI (Japan Tobacco International), Vela-Venezia Unica, Laminam e
Ferrovie dello Stato Italiane.
Ringraziamenti a Cleary Gottlieb Steen & Hamilton LLP.
Si ringrazia, infine, Garage San Marco.
Si ringrazia il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, le Istituzioni del territorio
che in vario modo sostengono la Biennale, la Città di Venezia, la Regione del Veneto.
Un ringraziamento va ai Donors, importanti nella realizzazione della 15. Mostra.
In particolare, i ringraziamenti vanno ad Alejandro Aravena e a tutto il suo team.
Grazie infine a tutte le grandi professionalità della Biennale applicate con grande dedizione alla
realizzazione e alla gestione della Mostra nei 6 mesi e mezzo di durata.
Sito web ufficiale della Biennale Architettura 2016: www.labiennale.org
Hashtag ufficiale: #BiennaleArchitettura2016
LE IMMAGINI della 15. Mostra possono essere scaricate da questo link:
http://ftp.labiennale.org
Account: architettura2016
Password: 2016
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Biennale Architettura 2016
REPORTING FROM THE FRONT
di Alejandro Aravena
Durante un suo viaggio in America del Sud, Bruce Chatwin incontrò un’anziana signora che
camminava nel deserto trasportando una scala di alluminio sulle spalle. Era l’archeologa tedesca
Maria Reiche, che studiava le linee Nazca. A guardarle stando con i piedi appoggiati al suolo, le
pietre non avevano alcun senso, sembravano soltanto banali sassi. Ma dall’alto della scala, le pietre
si trasformavano in uccelli, giaguari, alberi o fiori.
Maria Reiche non aveva abbastanza denaro per noleggiare un aereo e studiare le linee dall’alto, e
la tecnologia dell’epoca non disponeva di droni da far volare sul deserto. Ma l’archeologa era
abbastanza creativa da trovare comunque un modo per riuscire nel suo intento. Quella semplice
scala è la prova che non dovremmo chiamare in causa limiti, seppure duri, per giustificare
l’incapacità di fare il nostro lavoro.
Contro la scarsità di mezzi: l’inventiva.
D’altra parte, è molto probabile che Maria Reiche si sarebbe potuta permettere un’automobile o un
furgone per viaggiare nel deserto, salire sul tetto della vettura e guardare da una certa altezza; e
così facendo si sarebbe anche potuta spostare con maggiore rapidità. Ma questa scelta avrebbe
distrutto l’oggetto del suo studio. Quindi, in questo caso, si è arrivati a una valutazione intelligente
della realtà grazie all’intuizione dei mezzi con cui prendersene cura.
Contro l’abbondanza: la pertinenza.
Vorremmo che la 15. Mostra Internazionale di Architettura offrisse un nuovo punto di vista, come
quello che Maria Reiche aveva dall’alto della scala. Di fronte alla complessità e alla varietà delle
sfide che l’architettura deve affrontare, REPORTING FROM THE FRONT si propone di ascoltare
coloro che sono stati capaci di una prospettiva più ampia, e di conseguenza sono in grado di
condividere conoscenza ed esperienze, inventiva e pertinenza con chi tra noi rimane con i piedi
appoggiati al suolo.
L’architettura si occupa di dare forma ai luoghi in cui viviamo. Non è più complicato, né più
semplice di così. Questi spazi comprendono case, scuole, uffici, negozi e aree commerciali in
genere, musei, palazzi ed edifici istituzionali, fermate dell’autobus, stazioni della metropolitana,
piazze, parchi, strade (alberate o no), marciapiedi, parcheggi e l’intera serie di programmi e parti
che costituiscono il nostro ambiente costruito.
La forma di questi luoghi, però, non è definita soltanto dalla tendenza estetica del momento o dal
talento di un particolare architetto. Essi sono la conseguenza di regole, interessi, economie e
politiche, o forse anche della mancanza di coordinamento, dell’indifferenza e della semplice
casualità. Le forme che assumono possono migliorare o rovinare la vita delle persone. La difficoltà
delle condizioni (insufficienza di mezzi, vincoli molto restrittivi, necessità di ogni tipo) è una
costante minaccia a un risultato di qualità.
Le forze in gioco non intervengono necessariamente a favore: l’avidità e la frenesia del capitale, o
l’ottusità e il conservatorismo del sistema burocratico, tendono a produrre luoghi banali, mediocri,
noiosi. Ancora molte battaglie devono essere dunque vinte per migliorare la qualità dell’ambiente
costruito e, di conseguenza, quella della vita delle persone.
Inoltre, il concetto di qualità della vita si estende dai bisogni fisici primari alle dimensioni più
astratte della condizione umana. Ne consegue che migliorare la qualità dell’ambiente edificato è
una sfida che va combattuta su molti fronti, dal garantire standard di vita pratici e concreti
all’interpretare e realizzare desideri umani, dal rispettare il singolo individuo al prendersi cura del
bene comune, dall’accogliere lo svolgimento delle attività quotidiane al favorire l’espansione delle
frontiere della civilizzazione.
La nostra proposta curatoriale è duplice: da una parte, vorremmo ampliare la gamma delle
tematiche cui ci si aspetta che l’architettura debba fornire delle risposte, aggiungendo alle
dimensioni artistiche e culturali che già appartengono al nostro ambito, quelle sociali, politiche,
economiche e ambientali. Dall’altra, vorremmo evidenziare il fatto che l’architettura è chiamata a
rispondere a più di una dimensione alla volta, integrando più settori invece di scegliere uno o
l’altro.
REPORTING FROM THE FRONT riguarderà la condivisione con un pubblico più ampio
dell’opera delle persone che scrutano l’orizzonte alla ricerca di nuovi campi di azione, offrendo
esempi in cui più dimensioni vengono sintetizzate, integrando il pragmatico con l’esistenziale, la
pertinenza con l’audacia, la creatività con il buonsenso. Questi sono i fronti da cui vorremmo che
vari professionisti ci dessero notizie, condividendo storie di successo e casi esemplari in cui
l’architettura ha fatto, fa e farà la differenza.
Per individuare tali esempi, siamo partiti da quattro diverse angolazioni:
A. Temi
Siamo giunti a un elenco di problematiche da affrontare. Disuguaglianza, sostenibilità, insicurezza,
segregazione, traffico, inquinamento, spreco, migrazione, calamità naturali, casualità, periferie e
carenza di alloggi sono problemi in cui i bisogni primari i diritti umani sono a rischio. Siamo
andati a cercare professionisti creativi, innovativi e desiderosi di avventurarsi in campi così
complessi. Inoltre, abbiamo capito che problematiche quali mediocrità, banalità e monotonia dei
luoghi in cui viviamo stanno ugualmente minacciando la qualità della vita. Quindi abbiamo
invitato questi professionisti coerenti e solidi che costituiscono una sorta di resistenza e di “riserva
naturale” dell’architettura contro queste minacce.
B. Progetti
Eravamo a conoscenza di progetti che secondo noi avevano apportato un contributo, per cui
abbiamo voluto conoscere la storia, le difficoltà, i momenti critici e le strategie messe in atto per
arrivare alla loro realizzazione.
C. Architetti (o professionisti)
Abbiamo contattato coloro che ammiriamo, o che avevano alle spalle una produzione
qualitativamente costante. Abbiamo chiesto loro di cosa si fossero occupati di recente o quali
sarebbero stati i loro progetti futuri. In breve: bravi architetti.
D. Candidature spontanee
Da ultimo, La Biennale ed Elemental hanno cominciato a ricevere candidature spontanee di
persone o progetti di cui non si era a conoscenza.
Continuando su questa linea, siamo passati a invitare le persone. Non ci eravamo prefissati alcuna
quota geografica, di età o di genere: abbiamo cercato soltanto la qualità. Alcuni non hanno mai
risposto. Altri hanno declinato l’invito sostenendo che, pur interessati al tema, non avevano
abbastanza tempo per fornire una risposta appropriata. La maggior parte ha accettato la sfida e ha
iniziato un dialogo con il team curatoriale.
Volevamo che la selezione finale fosse in grado di evidenziare alcune caratteristiche: per esempio,
desideravamo dare risalto a quegli studi che, anche nelle circostanze più convenzionali (costruire
edifici), hanno risposto con precisione e coerenza alle richieste, hanno realizzato i bisogni e i
desideri che li avevano originati, resistendo alla prova del tempo. Volevamo insistere (e
continueremo a farlo finché non diventerà un denominatore comune) su quegli esempi che,
evitando tendenze e mode, hanno resistito alla tentazione di inutili orpelli. Volevamo riuscire a
mettere insieme una certa “massa critica” di architetti, più o meno giovani, più o meno famosi, che
fossero alla ricerca di un infinito senza tempo, pur rimanendo desiderosi di rispondere alle sfide
dei nostri giorni. Abbiamo cercato progetti capaci di integrare più di una dimensione alla volta,
componendo vecchie tematiche in modo originale, per muoversi in avanti. In ogni caso, era
fondamentale ci fosse una proposta; limitarsi a sollevare la consapevolezza di un problema (o fare
ricerca), a prescindere da quanto rilevante fosse la sfida, non era abbastanza.
L’importanza del problema o la difficoltà delle circostanze non dovrebbe giustificare i
professionisti dal non rispondere con un’architettura di qualità. Né era sufficiente l’approccio
opposto: edifici belli, ma che non riescono a esprimere quale problema cerchino di affrontare non
sono stati selezionati. Abbiamo fatto del nostro meglio per scegliere esempi che affrontano un
problema importante e per il quale una architettura di qualità ha fatto la differenza.
Alejandro Aravena
Alejandro Aravena (Cile, 1967)
Note biografiche
Alejandro Aravena ha conseguito la laurea in Architettura presso l’Università Cattolica del Cile nel
1992 e ha fondato il suo studio nel 1994, progettando principalmente edifici istituzionali. Dal 2001
è Direttore Esecutivo di ELEMENTAL, un Do Tank che lo vede partner insieme a Gonzalo Artega,
Juan Cerda, Vìctor Oddò e Diego Torres. Hanno iniziato lavorando a progetti di edilizia a basso
costo che, per la sua natura incrementale, richiedeva processi partecipativi. Successivamente il
portfolio dello studio ha annoverato progetti di infrastrutture, spazi ed edifici pubblici. Dopo il
terremoto e lo Tzunami che hanno colpito il Cile nel 2010, sono stati chiamati ad occuparsi della
ricostruzione della città di Constitución dove hanno canalizzato tutte le esperienze precedenti.
L’approccio sviluppato in questa occasione si è dimostrato utile anche in altri casi, dove il progetto
urbano è stato usato per risolvere conflitti sociali e politici. Attualmente continuano a sperimentare
nuovi campi di azione.
ELEMENTAL ha vinto il Leone d’Argento per promettenti giovani architetti alla 11. Mostra
Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia.
Aravena è vincitore del premio Pritzker 2016.
Aravena è autore di Los Hechos de la Arquitectura (Architectural Facts, 1999), di El Lugar de la
Arquitectura (The Place in/of Architecture, 2002) e di Material de Arquitectura (Architecture Matters,
2003). Il suo lavoro è stato pubblicato in oltre 50 paesi; Electa ha pubblicato la monografia Alejandro
Aravena; progettare e costruire (Milano, 2007) e Toto ha pubblicato Alejandro Aravena; the Forces in
Architecture (Tokyo, 2011). La casa editrice Hatje-Cantz ha pubblicato la prima monografia di
ELEMENTAL
dedicata
ai
progetti
per
l’edilizia
sociale:
Incremental
Housing
and Participatory Design Manual (Berlino, 2012), presentata durante la 12. Mostra Internazionale di
Architettura della Biennale di Venezia.
REPORTING FROM THE FRONT
Partecipanti*(vedi anche lista dei nomi)
1.
51N4E (Bruxelles, Belgio)
Freek Persyn; Johan Anrys
2.
ADNBA (Bucarest, Romania)
Andrei Şerbescu; Adrian-Ioan Untaru; Bogdan Bradateanu
3.
Agav Films (Parigi, Francia)
Amos Gitai
presenta l’opera di Herzog & de Meuron
4.
Aires Mateus (Lisbona, Portogallo)
Francisco Aires Mateus; Manuel Aires Mateus
5.
Al Borde (Quito, Ecuador)
David Barragán; Pascual Gangotena; Marialuisa Borja; Esteban Benavides
6.
Alexander Brodsky (Mosca, Russia)
7.
Alonso de Santos Estudio (Madrid, Spagna)
Francisco Alonso de Santos
8.
Amateur Architecture Studio (Hangzhou, Cina)
Wang Shu; Lu Wenyu
9.
Anupama Kundoo Architects (Auroville, India)
Anupama Kundoo
10.
Architecture and Vision (Bomarzo - Viterbo, Italia)
Arturo Vittori
11.
Arno Brandlhuber + Christopher Roth (Berlino, Germania)
Arno Brandlhuber; Christopher Roth
12.
Assemble (Londra, Gran Bretagna)
13.
Atelier Bow-Wow (Tokyo, Giappone)
Yoshiharu Tsukamoto; Momoyo Kaijima; Yoichi Tamai
14.
Atelier Peter Zumthor & Partner (Haldenstein, Svizzera)
Peter Zumthor
15.
Barozzi / Veiga (Barcellona, Spagna)
Alberto Veiga; Fabrizio Barozzi
16.
Batlle i Roig Arquitectes (Barcellona, Spagna)
Enric Batlle; Joan Roig
17.
BeL Sozietät für Architektur (Colonia, Germania)
Anne-Julchen Bernhardt; Jörg Leeser
18.
Bernaskoni (Mosca, Russia)
Boris Bernaskoni
19.
Block Research Group, ETH Zurich (Zurigo, Svizzera)
Philippe Block; Tom Van Mele
CON
Ochsendorf, DeJong & Block (Cambridge, Massachusetts, USA)
John Ochsendorf; Matthew DeJong; Philippe Block
E CON
The Escobedo Group (Buda, Texas, USA)
David Escobedo
20.
C+S Architects (Treviso, Italia)
Carlo Cappai; Maria Alessandra Segantini
21.
Cadaval & Solà-Morales (Barcellona, Spagna)
Eduardo Cadaval; Clara Solà-Morales
22.
Cecilia Puga (Santiago, Cile)
23.
Christ & Gantenbein (Basilea, Svizzera)
Emanuel Christ; Christoph Gantenbein
CON
Stefano Graziani
24.
Christian Kerez in collaborazione con Hugo Mesquita (Zurigo, Svizzera)
Christian Kerez; Hugo Mesquita
25.
David Chipperfield Architects (Berlino, Germania)
David Chipperfield
26.
designworkshop: sa (Durban, Sudafrica)
Andrew Makin
27.
El equipo Mazzanti - Giancarlo Mazzanti, Carlos Medellín, María Mazzanti (Bogotá, Colombia)
Giancarlo Mazzanti
28.
elton_léniz (Santiago, Cile)
Mirene Elton; Mauricio Léniz
29.
Ensamble Studio (Madrid, Spagna)
Antón García-Abril; Débora Mesa Molina
30.
EPEA Internationale Umweltforschung (Amburgo, Germania)
Michael Braungart
31.
Estudi d'Arquitectura Toni Gironès (Barcellona, Spagna)
Toni Gironès
32.
Estudio del Paisaje Teresa Moller & Asociados (Santiago, Cile)
Teresa Moller
33.
Film First (New York, USA)
Gary Hustwit
WITH
R/GA
34.
Forensic Architecture (Londra, Gran Bretagna)
Eyal Weizman
35.
Gabinete de Arquitectura (Asuncion, Paraguay)
Solano Benítez; Gloria Cabral; Solanito Benítez
36.
Grafton Architects (Dublino, Irlanda)
Yvonne Farrell; Shelley McNamara
37.
Grupo EPM - Departamento de intervenciones urbanas sostenibles (Medellín, Colombia)
Horacio Valencia
38.
GrupoTalca (Talca, Cile)
Martín del Solar; Rodrigo Sheward
39.
Hollmén Reuter Sandman Architects (Helsinki, Finlandia)
Saija Hollmén; Jenni Reuter; Helena Sandman
40.
Hugon Kowalski + Marcin Szczelina (Poznań, Polonia)
41.
Inês Lobo, Arquitectos (Lisbona, Portogallo)
Inês Lobo
42.
Jiakun Architects (Chengdu, Cina)
Liu Jiakun
43.
João Luís Carrilho da Graça (Lisbona, Portogallo)
44.
José María Sánchez García (Madrid, Spagna)
45.
Kashef Chowdhury / Urbana (Dhaka, Bangladesh)
Kashef Mahboob Chowdhury
46.
Kazuyo Sejima + Ryue Nishizawa / SANAA (Tokyo, Giappone)
Kazuyo Sejima; Ryue Nishizawa
47.
Kengo Kuma and Associates (Tokyo, Giappone)
Kengo Kuma
48.
Kéré Architecture (Berlino, Germania)
Francis Kéré
49.
LAN (Parigi, Francia)
Umberto Napolitano; Benoît Jallon
50.
Luyanda Mpahlwa DesignSpaceAfrica (Sudafrica)
Luyanda Mpahlwa
51.
M. Giuseppina Grasso Cannizzo (Vittoria – Ragusa, Italia)
52.
Manuel Herz Architects (Basilea, Svizzera)
Manuel Herz
CON
the National Union of Sahrawi Women
53.
Marte.Marte Architects (Weiler, Austria)
Bernhard Marte; Stefan Marte
54.
Matharoo Associates (Ahmedabad, India)
Gurjit Singh Matharoo
55.
menos é mais (Porto, Portogallo)
Francisco Viera de Campos; Cristina Guedes
56.
NLÉ (Amsterdam, Olanda)
Kunlé Adeyemi
57.
Norman Foster Foundation (Madrid, Spagna)
Lord Foster of Thames Bank OM
CON
FUTURE AFRICA EPFL (Losanna, Svizzera)
Jonathan Ledgard
CON
Ochsendorf, DeJong & Block (Cambridge, Massachusetts, USA)
John Ochsendorf ; Matthew DeJong; Philippe Block
CON
Block Research Group, ETH Zurich (Zurigo, Svizzera)
Philippe Block; Tom Van Mele
58.
ORG Permanent Modernity (Bruxelles, Belgio)
Alexander D'Hooghe, Luk Peeters, Natalie Seys
59.
Paulo David (Funchal, Portogallo)
60.
Pezo von Ellrichshausen (Concepcion, Cile )
Mauricio Pezo; Sofía von Ellrichshausen
61.
Rahul Mehrotra and Felipe Vera (Cambridge, Washington, USA )
Rahul Mehrotra; Felipe Vera
62.
Raphael Zuber (Chur, Svizzera)
63.
Recetas Urbanas (Siviglia, Spagna)
Santiago Cirugeda, Alice Attout
64.
Renato Rizzi (Venezia, Italia)
65.
Renzo Piano Building Workshop (Genova, Italia) e G124 (gruppo di lavoro del Senatore Renzo Piano,
Roma)
Renzo Piano
66.
Robust Architecture Workshop (Colombo, Sri Lanka)
Milinda Pathiraja
67.
Rock Garden (Chandigarh, India)
Anuj Saini
68.
Rogers Stirk Harbour + Partners (Londra, Gran Bretagna)
Richard Rogers; Graham Stirk; Ivan Harbour
69.
Rural Studio, Auburn University (Newbern, Alabama, USA)
Andrew Freear; Rusty Smith; Xavier Vendrell; Elena Barthel
70.
Rural Urban Framework, The University of Hong Kong (Hong Kong)
Joshua Bolchover; John Lin
71.
School of Architecture, University of Waterloo (Cambridge, Ontario, Canada)
Robert Jan van Pelt; Anne Bordeleau; Sascha Hastings; Donald McKay
72.
Simón Vélez (Bogotá, Colombia)
73.
Souto Moura - Arquitectos, S.A. (Porto, Portogallo)
Eduardo Souto de Moura
74.
SPBR Arquitetos (San Paolo, Brasile)
Angelo Bucci
75.
Studio Anna Heringer (Laufen, Germania)
Anna Heringer
CON
Lehm Ton Erde Baukunst (Schlins, Austria )
Martin Rauch
CON
Architekturmuseum der TUM (Monaco, Germania)
Andres Lepik
76.
Studio Jaeeun-Choi (Tokyo, Giappone)
Shigeru Ban Architects (Tokyo, Giappone)
Jaeeun-Choi; Shigeru Ban
77.
Studio Mumbai Architects (Mumbai, India)
Bijoy Jain
78.
Studio Snozzi (Locarno, Svizzera)
Luigi Snozzi
79.
Studio TAMassociati (Venezia, Italia)
Massimo Lepore; Raul Pantaleo; Simone Sfriso
80.
SUMMARY (Porto, Portogallo)
Samuel Gonçalves
81.
Tadao Ando Architect & Associates (Osaka, Giappone)
Tadao Ando
82.
Tatiana Bilbao Estudio (Città del Messico, Messico)
Tatiana Bilbao
CON
Rozana Montiel Estudio de Arquitectura (Città del Messico, Messico)
Rozana Montiel
CON
Dellekamp Arquitectos (Città del Messico, Messico)
Derek Dellekamp
CON
Alejandro Hernández (Città del Messico, Messico)
83.
Transsolar (Stoccarda, Germania)
Matthias Schuler
CON
Anja Thierfelder (Stoccarda, Germania)
Anja Thierfelder
84.
TYIN tegnestue (Trondheim, Norvegia)
Yashar Hanstad; Andreas Grøntvedt Gjertsen
85.
VAVStudio (Iran)
Arash Aliabadi; Afshin Farzin; Saman Shamsbeki; Sakhi Shirmohammadi; Amin Tadjsoleiman
86.
Vo Trong Nghia Architects (Hanoi, Vietnam)
Vo Trong Nghia
87.
Werner Sobek (Stoccarda, Germania)
88.
ZAO / Standardarchitecture (Pechino, Cina)
Zhang Ke
*Partecipanti
Lista dei nomi
Adeyemi Kunlé, Nigeria, 1976 (n. 56 in Lista Partecipanti)
Aires Mateus Francisco, Lisbona, Portogallo, 1964 (n. 4)
Aires Mateus Manuel, Lisbona, Portogallo, 1963 (n. 4)
Aliabadi Arash, Shiraz, Iran, 1981 (n. 85)
Alonso de Santos Francisco, Madrid, Spagna, 1943 (n. 7)
Anrys Johan, Dendermonde, Belgio, 1974 (n. 1)
Assemble, Londra, Gran Bretagna, 2010 (n. 12)
Attout Alice, Namur, Belgio, 1984 (n. 63)
Barozzi Fabrizio, Rovereto (Trento), Italia, 1976 (n. 15)
Barragán David, Quito, Ecuador, 1981 (n. 5)
Barthel Elena, Firenze, Italia, 1969 (n. 69)
Batlle Enric, Barcellona, Spagna, 1956 (n. 16)
Benavides Esteban, Quito, Ecuador, 1985 (n. 5)
Benítez Solano, Asuncion, Paraguay, 1963 (n. 35)
Benítez Solanito, Asuncion, Paraguay, 1990 (n. 35)
Bernaskoni Boris, Mosca, Russia, 1977 (n. 18)
Bernhardt Anne-Julchen, Colonia, Germania, 1971 (n. 17)
Bilbao Tatiana, Città del Messico, Messico, 1972 (n. 82)
Block Philippe, Bruxelles, Belgio, 1980 (n. 19; 57)
Bolchover Joshua, Manchester, Gran Bretagna, 1974 (n. 70)
Bordeleau Anne, Amos, Canada, 1972 (n. 71)
Borja Marialuisa, Quito, Ecuador, 1984 (n. 5)
Bradateanu Bogdan, Mangalia, Romania, 1980 (n. 2)
Brandlhuber Arno, Wasserlos, Germania, 1964 (n. 11)
Braungart Michael, Schwäbisch Gmünd, Germania, 1958 (n. 30)
Brodsky Alexander, Mosca, Russia, 1955 (n. 6)
Bucci Angelo, Orlândia, Brasil, 1963 (n. 74)
Cabral Gloria, San Paolo, Brasile, 1982 (n. 35)
Cadaval Eduardo, Città del Messico, Messico, 1975 (n. 21)
Cappai Carlo, Venezia, Italia, 1966 (n. 20)
Carrilho da Graça João Luís, Portalegre, Portogallo, 1952 (n. 43)
Chipperfield David, Londra, Gran Bretagna, 1953 (n. 25)
Chowdhury Kashef Mahboob, Dhaka, Bangladesh, 1970 (n. 45)
Christ Emanuel, Basilea, Svizzera, 1970 (n. 23)
Cirugeda Santiago, Siviglia, Spagna, 1971 (n. 63)
David Paulo, Funchal, Portogallo, 1959 (n. 59)
DeJong Matthew, Woodland, California, Stati Uniti, 1977 (n. 19; 57)
Del Solar Martín, Talca, Cile, 1981 (n. 38)
Dellekamp Derek, Città del Messico, Messico, 1971 (n. 82)
D'Hooghe Alexander, Belgio, 1973 (n. 58 in Lista Partecipanti)
Elton Mirene, Santiago, Cile, 1969 (n. 28)
Escobedo David, Houston, Texas, Stati Uniti, 1956 (n. 19)
Farrell Yvonne, Tullamore, Irlanda, 1951 (n. 36)
Farzin Afshin, Shiraz, Iran, 1975 (n. 85)
Foster Norman, Reddish, Gran Bretagna, 1935 (n. 57)
Freear Andrew, Harrogate, Gran Bretagna, 1966 (n. 69)
Gangotena Pascual, Quito, Ecuador, 1977 (n. 5)
Gantenbein Christoph, San Gallo, Svizzera, 1971 (n. 23)
García-Abril Antón, Madrid, Spagna, 1969 (n. 29)
Gironès Toni, Badalona, Spagna, 1965 (n. 31)
Gitai Amos, Haifa, Israele, 1950 (n. 3)
Gjertsen Andreas Grønvedt, Trondheim, Norvegia, 1981 (n. 84)
Gonçalves Samuel, Arouca, Portogallo, 1988 (n. 80)
Grasso Cannizzo M. Giuseppina, Santa Croce Camerina (Ragusa), Italia, 1948 (n. 51)
Graziani Stefano, Bologna, Italia, 1971 (n. 23)
Guedes Cristina, Macau, Portogallo, 1964 (n. 55)
Hanstad Yashar, Teheran, Iran, 1982 (n. 84)
Harbour Ivan, Irvine, Scozia, 1962 (n. 68)
Hastings Sascha, Toronto, Canada, 1969 (n. 71)
Heringer Anna, Rosenheim, Germania, 1977 (n. 75)
Hernández Alejandro, Città del Messico, Messico, 1967 (n. 82)
Herz Manuel, Düsseldorf, Germania, 1969 (n. 52)
Hollmén Saija, Kaarina, Finlandia, 1970 (n. 39)
Hustwit Gary, Los Angeles, Stati Uniti, 1964 (n. 33)
Jaeeun-Choi, Seul, Corea, 1953 (n. 76)
Jain Bijoy, Mumbai, India, 1965 (n. 77)
Jallon Benoît, Grenoble, Francia, 1972 (n. 49)
John Lin, Taiwan, Cina, 1975 (n. 70)
Kazuyo Sejima, Hitachi, Giappone, 1956 (n. 46)
Kengo Kuma, Kanagawa, Giappone, 1954 (n. 47)
Kéré Francis, Gando, Burkina Faso, 1965 (n. 48)
Kerez Christian, Maracaibo, Venezuela, 1962 (n. 24)
Kowalski Hugon, Poznań, Polonia, 1987 (n. 40)
Kundoo Anupama, Pune, India, 1967 (n. 9)
Ledgard Jonathan, Isole Shetland, Gran Bretagna, 1968 (n. 57)
Leeser Jörg, Essen, Germania, 1967 (n. 17)
Léniz Mauricio, Santiago, Cile, 1968 (n. 28)
Lepik Andres, Augusta, Germania 1961 (n. 75)
Lepore Massimo, Udine, Italia, 1960 (n. 79)
Liu Jiakun, Chengdu, Cina, 1956 (n. 42)
Lobo Inês, Lisbona, Portogallo, 1966 (n. 41)
Lu Wenyu (n. 8)
Makin Andrew, Johannesburg, Sudafrica, 1964 (n. 26)
Marte Bernhard, Dornbirn, Austria, 1966 (n. 53)
Marte Stefan, Dornbirn, Austria, 1967 (n. 53)
Matharoo Gurjit Singh, Ajmer, India, 1966 (n. 54)
Mazzanti Giancarlo, Bogotá, Colombia, 1963 (n. 27)
McKay Donald, Winnipeg, Canada, 1948 (n. 71 in Lista Partecipanti)
McNamara Shelley, Lisdoonvarna, Irlanda, 1952 (n. 36)
Mehrotra Rahul, Mumbai, India, 1959 (n. 61)
Mesa Molina Débora, Madrid, Spagna, 1981 (n. 29)
Mesquita Hugo, Oporto, Portogallo, 1981 (n. 24)
Moller Teresa, Santiago, Cile, 1958 (n. 32)
Momoyo Kaijima, Tokyo, Giappone, 1969 (n. 13)
Montiel Rozana, Città del Messico, Messico, 1972 (n. 82)
Mpahlwa Luyanda, Sudafrica, 1958 (n. 50)
Napolitano Umberto, Napoli, Italia, 1975 (n. 49)
Ochsendorf John, Columbus, Ohio, Stati Uniti, 1974 (n. 19; 57)
Pantaleo Raul, Milano, Italia, 1962 (n. 79)
Pathiraja Milinda, Colombo, Sri Lanka, 1974 (n. 66)
Peeters Luk, Belgio, 1972 (n. 58)
Persyn Freek, Roeselare, Belgio, 1974 (n. 1)
Pezo Mauricio, Angol, Cile, 1973 (n. 60)
Piano Renzo, Genova, Italia, 1937 (n. 65)
Puga Cecilia, Santiago, Cile, 1961 (n. 22)
Rauch Martin, Schlins, Austria, 1958 (n. 75)
Reuter Jenni, Parainen, Finlandia, 1972 (n. 39)
Rizzi Renato, Rovereto (Trento), Italia, 1951 (n. 64)
Rogers Richard, Firenze, Italia, 1933 (n. 68)
Roig Joan, Barcellona, Spagna, 1954 (n. 16)
Roth Christopher, Monaco, Germania, 1961 (n. 11)
Ryue Nishizawa, Tokyo, Giappone, 1966 (n. 46)
Saini Anuj, Chandigarh, India, 1965 (n. 67)
Sánchez García José María, Don Benito, Spagna, 1975 (n. 44)
Sandman Helena, Helsinki, Finlandia, 1972 (n. 39)
Schuler Matthias, Stoccarda, Germania, 1958 (n. 83)
Segantini Maria Alessandra, Treviso, Italy, 1967 (n. 20)
Şerbescu Andrei, Bucarest, Romania, 1977 (n. 2)
Seys Natalie, Belgio, 1974 (n. 58)
Sfriso Simone, Londra, Gran Bretagna, 1966 (n. 79)
Shamsbeki Saman, Teheran, Iran, 1977 (n. 85)
Sheward Rodrigo, Valparaíso, Cile, 1979 (n. 38)
Shigeru Ban, Tokyo, Giappone, 1957 (n. 76)
Shirmohammadi Sakhi, Gonbad-e-Kavus, Iran, 1982 (n. 87)
Smith Rusty, Roebuck Plaza, Stati Uniti, 1966 (n. 69)
Snozzi Luigi, Bellinzona, Svizzera, 1932 (n. 78)
Sobek Werner, Aalen, Germania, 1953 (n. 87)
Solà-Morales Clara, Barcellona, Spagna, 1975 (n. 21)
Souto de Moura Eduardo, Porto, Portogallo, 1952 (n. 73)
Stirk Graham, Leeds, Gran Bretagna, 1957 (n. 68)
Szczelina Marcin, Tychy, Polonia, 1982 (n. 40)
Tadao Ando, Osaka, Giappone, 1941 (n. 81)
Tadjsoleiman Amin, Kerman, Iran, 1978 (n. 85)
Thierfelder Anja, Nürtingen, Germania, 1966 (n. 83)
Untaru Adrian-Ioan, Târgovişte, Romania, 1977 (n. 2)
Valencia Horacio, Medellín, Colombia, 1969 (n. 37 in Lista Partecipanti)
Van Mele Tom, Anversa, Belgio, 1980 (n. 19; 57)
van Pelt Robert Jan, Haarlem, Olanda, 1955 (n. 71)
Veiga Alberto, Santiago de Compostela (La Coruña), Spagna, 1973 (n. 15)
Velez Simon, Manizales, Colombia, 1949 (n. 72)
Vendrell Xavier, Barcellona, Spagna, 1955 (n. 69)
Vera Felipe, Santiago, Cile, 1984 (n. 61)
Viera de Campos Francisco, Porto, Portogallo, 1962 (n. 55)
Vittori Arturo, Viterbo, Italia, 1971 (n. 10)
Vo Trong Nghia, Le Thuy, Quang Binh, Vietnam, 1976 (n. 86)
von Ellrichshausen Sofía, Bariloche, Argentina, 1976 (n. 60)
Wang Shu, Ürümqi, Cina, 1963 (n. 8)
Weizman Eyal, Haifa, Israele, 1970 (n. 34)
Yoichi Tamai, Nagoya, Giappone, 1977 (n. 13)
Yoshiharu Tsukamoto, Chigasaki, Giappone, 1965 (n. 13)
Zhang Ke, Anhui, Cina, 1970 (n. 88)
Zuber Raphael, Coira, Svizzera, 1973 (n. 62)
Zumthor Peter, Basilea, Svizzera, 1943 (n. 14)
REPORTING FROM THE FRONT
Partecipazioni Nazionali
Commissari, Curatori, Espositori, Sedi
*** Nuove partecipazioni: Filippine, Lituania, Nigeria, Seychelles, Yemen
ALBANIA
I Have Left You the Mountain
Commissario: Albanian Ministry of Culture. Curatore: Simon Battisti, Leah Whitman-Salkin, Åbäke.
Espositori: Etel Adnan, Mourid Barghouti, Michel Butor, Claire Fontaine, Yona Friedman, Anri
Sala, Michael Taussig, Yanis Varoufakis, Ornela Vorpsi, Finn Williams.
Sede: Arsenale
ARGENTINA
experimentAR -Poéticas desde la frontera
Commissario: Federico Gonzalez Perini. Curatore: Atilio Pentimalli. Espositori: Rafael Iglesia; Nicolás
Campodónico; Claudio Vekstein; Pablo Beitia; Jorge Scrimaglio; Francisco Cadau / Andrea
Lanziani; Ariel Jacubovich / Martín Flugelman; a77 (Gustavo Dieguez / Lucas Gilardi); Claudio
Caveri; Amancio Williams; Francisco Salamone; Mario Gonzales / Raquel Addesso; Diego
Arraigada; Vicente Krause; Horacio Baliero / Carmen Córdova; Roberto Lombardi / Ignacio Ruiz
Orrico / Martín Alvarez.
Sede: Arsenale, Sale d’Armi
ARMENIA (Repubblica di)
Independent Landscape
Commissario: Ministry of Culture, (Vartan Karapetian). Curatore: Sarhat Petrosyan.
Sede: Chiesa di Santa Croce degli Armeni, Calle dei Armeni, San Marco 965
AUSTRALIA
The Pool – Architecture, Culture and Identity in Australia
Commissario: Janet Holmes a Court AC. Curatori: Amelia Holliday and Isabelle Toland (Aileen Sage
Architects) with Michelle Tabet. Espositori: Conversations with Olympians: Shane Gould and Ian
Thorpe; Authors: Anna Funder and Christos Tsiolkas; Musician: Paul Kelly; Environmentalist: Tim
Flannery; Fashion Designers: Romance Was Born; Indigenous Art Curator: Hetti Perkins.
Sede: Giardini
AUSTRIA
Places for people
Commissario Elke Delugan-Meissl. Curatore: Liquid Frontiers (Sabine Dreher, Christian Muhr).
Espositore: Caramel architects, EOOS, the next ENTERprise architects
Sede: Giardini
BAHRAIN (Regno del)
Places of production alluminum
Commissario: Sh. Mai Al Khalifa. Curatore: Anne Holtrop and Noura Al Sayeh. Espositori: Malwane
Bh; Armin Linke with Giulia Bruno; Giuseppe Ielasi; Renato Rinaldi. Sede: Arsenale
BELGIO
BRAVOURE
Commissario: Christoph Grafe on behalf of Flemish Minister for Culture Sven Gatz.
Curatore: bravoure architecten de vylder vinck taillieu; doorzon interieur architecten; Filip
Dujardin.
Sede: Giardini
BRASILE
JUNTOS
Commissario: Luis Terepins, Bienal de São Paulo Foundation Curatore: Washington Fajardo.
Espositori: Goma Oficina / Associação Cultural Vila Flores; Instituto Casa / Fundação Vale; +D
Studio / Mauro Quintanilha / Paulo César de Almeida; Ruy Rezende / Mauro Bonelli / Tia Surica;
Rua Arquitetos / Dyonne Boy / Tia Maria; Sara Zewde / Instituto Rio Patrimônio da Humanidade /
Merced Guimarães / IPN / Damião Braga / Quilombo da Pedra do Sal / Pequena África / Tia Ciata /
Giovanni Harvey / Grupo de Trabalho Curatorial do Projeto Urbanístico Arquitetônico e
Museológico do Circuito da Herança Africana; Azevedo Agência de Arquitetura / Junior Perim /
Vinicius Daumas; BWArchitects / Vik Muniz; O Norte Oficina de Criação / Comunidade do Coque;
Terra e Tuma Arquitetos Associados / Dalva Borges Ramos; Laura Taves / ONG Redes de
Desenvolvimento da Maré; ITDP Brasil / Transporte Ativo / Studio-X; Programa Vivenda /
Comunidade Jardim Ibirapuera; MMBB / H+F / Sehab SP; Revista Piseagrama.
Sede: Giardini
CANADA
EXTRACTION
Commissario: Catherine Crowston, Art Gallery of Alberta. Curatore: Pierre Bélanger, OPSYS.
Espositore: OPSYS / RVTR.
Sede: Giardini
CECA e SLOVACCA (Repubblica)
Care for Architecture:the Asking Arché of Architecture to Dance
Commissario: Monika Mitášová, Monika Palčová. Curatori/Espositori: Benjamín Brádňanský, Petr
Hájek, Vít Halada, Ján Studený, Marián Zervan (Academy of Fine Arts and Design in Bratislava
and University in Trnava).
Sede: Giardini
CILE
Against the tide
Commissario: Cristóbal Molina (National Council of Culture and the Arts of Chile). Curatori: Juan
Román, José Luis Uribe. Espositori: Felipe Aranda, Ximena Cáceres, Claudio Castillo, Ximena
Céspedes, Gabriel Garrido, Carolina Guerra, Juan Francisco Inostroza, Yasna Monsalve, Felipe
Muñoz, Daniel Prieto, Javier Rodríguez, Jonnattan Silva, Carolina Solís, Tanya Vera, Cesar
Verdugo.
Sede: Arsenale
CINESE (Repubblica Popolare)
Daily Design, Daily Tao
Commissario: China Arts & Entertainment Group (CAEG) Curatore: Jingyu Liang.
Espositori: Approach Architecture Studio; Ke MA; People’s Architecture Office; Rùn Atelier;
Qun SONG; Lu WANG; Xiaoying XIE, Yan TONG, Haitao HUANG, Zhi Qu (View Unlimited
Landscape Architecture, CUCD); Jingxiang ZHU; Jing ZUO.
Sede: Arsenale
CIPRO (Repubblica di)
Contested Fronts: commoning practices for conflict transformation
Commissario: Petros Dimiotis, Ministry of Education and Culture. Curatore: Socrates Stratis.
Espositori: AA&U For Architecture Art and Urbanism; Imaginary Famagusta; L.U2.CY Laboratory
of Urbanism, University of Cyprus; Archis Interventions; City Reparo; Build Up; Institute of
Threshold; Mapping Controversies; Passages.
Sede: Palazzo Malipiero S. Marco 3198
COREA (Repubblica di)
The FAR Game: Constraints Sparking Creativity
Commissario: Arts Council Korea, Myung Jin Park. Curatori: Sung Hong KIM. Espositori: Sung Hong
KIM Eungee CINN, Keehyun AHN, Seungbum KIM, Isak CHUNG, Daeun JEONG.
Sede: Giardini
COSTA D'AVORIO
dwell differently
Commissario: N’Guessan N’Dri Barthelemy Ministry of Construction and Urbanism.
Curatore: Francis SOSSAH. Exhibitor: Ministère de la construction et de l’urbanisme, Ministère de
l’habitat et du logement social, Ministère de la culture et de la francophonie, Ordre des architectes,
Ecole d’architecture d'Abidjan.
Sede: Palazzo Michiel Strada Nuova 4391
CROAZIA
We Need It-We do it
Commissario: Zlatko Hasanbegović, PhD, Minister of culture; Ministry of Culture. Curatore: Dinko
Peračić. Espositori: Dinko Peračić, Slaven Tolj, Miranda Veljačić, Emina Višnić.
Sede: Arsenale
DANIMARCA
Art of many and the right to space
Commissario: Kent Martinussen, CEO, Danish Architecture Centre. Curatore: Boris Brorman Jensen
and Kristoffer Lindhardt Weiss. Espositori: 3XN; AART architects; ADEPT; AI; Anders Abraham &
Christina Capetillo; Anders Peder Larsen; Andersen & Sigurdsson Architects; Arcgency;
Arkitektfirmaet Merete Lind Mikkelsen; Arkitema Architects; BCVA Architecture; BIG – Bjarke
Ingels Group; BO FROST architects; CEBRA; C.F. Møller Architects; Christensen Co.Architects;
COBE; COLORCLOUDSTUDIO; DISSING+WEITLING Architecture; Dokkedahl, Petersen,
Gammelgaard and Espersen; Dorte Mandrup Architects; EFFEKT; ELKIÆR + EBBESKOV; ERIK
BRANDT DAM Architects; Erik Møller Architects; Force4; Frans Drewniak & Philippe Rahm;
Frederikssund Municipality; Friis & Moltke Architects; Gottlieb Paludan Architects; Henning
Larsen Architects; Herzog de Meuron; JAJA architects; Jakob Knudsen; Jan Gehl; Jane Havshøj
Architects; JDS Architects; Jes Vagnby; JJW Architects; Johan Mottelson and Jørgen Eskemose;
Jonathan Meldgaard Houser; Junya Ishigami; Karlsson Arkitekter; KHR Arkitekter; Kim Loudrup;
KRADS; Kristine Jensens Tegnestue; Lenschow & Pihlmann + Mikael Stenström; LETH & GORI;
LUMO Architects; Lundgaard & Tranberg Architects; MAP Architects; Mathilde Petri Architects;
Middelfart Municipality and Middelfart Wastewater Utility; Mikkelsen Architects; Møller &
Grønborg; Nicolai Bo Andersen; NORD Architects Copenhagen; ONV Architects; POLYFORM;
Roskilde Municipality; RUBOW Arkitekter; schmidt hammer lassen architects; Schønherr, SLA;
SLETH; SNE architects; Spektrum Arkitekter; Svendborg Architects; THIRD NATURE; Toposfære;
TRANSFORM; URBAN AGENCY; Vandkunsten Architects; Vilhelm Lauritzen Architects; WE
Architecture; Wienberg Architects & Frier Architecture. Sede: Giardini
EGITTO
Reframing Back/Imperative Confrontations
Commissario: Ahmad Hilal. Curatore: Ministero della Cultura.
Sede: Giardini
EMIRATI ARABI UNITI
Transformations: The Emirati National House
Commissario: Salama bint Hamdan Al Nahyan Foundation. Curatore: Yasser Elsheshtawy.
Espositore: Reem Falakhaz.
Sede: Arsenale, Sale d’Armi
FILIPPINE***
Muhon: Traces of an Adolescent City
Commissario: National Commission for Culture and the Arts (NCCA), Felipe M. de Leon.
Curatore: Juan Paolo de la Cruz, Sudarshan Khadka, Jr., Leandro Locsin (LVLP Partners).
Espositori: Poklong Anading; Eduardo Calma; Tad Ermitaño; LIMA Architecture (Don Lino, Andro
Magat); Mañosa & Company (Bambi Mañosa); 8x8 Design Studio (Mary Pearl Robles, Adrian
Lorenzo Alfonso); Mark Salvatus; C|S Design Consultancy (Anna Maria Sy-Lawrence, Charm
Chua Cabredo, Regina Sofia Gonzalez, Luther Maynard Sim, Mervin Afan, Lea Celestial, Katrin
Ann P. de Leon, Philip Mendoza, Raquel G. Orjalo, Karen Tillada); Jorge Yulo.
Sede: European Cultural Center- Palazzo Mora, Strada Nuova 3659
FINLANDIA
From Border to Home - Housing Solutions for Asylum Seekers
Commissario: Juulia Kauste Museum of Finnish Architecture. Curatore: Marco Steinberg.
Espositori: a team (Lukas Beer, Otto Beer, Thi Duy An Tran, Ksenija Zdešar) alt Architects (Antti
Karsikas, Kalle Vahtera, Ville-Pekka Ikola, Tuomas Niemelä)D.A.T. PANGEA + QUATORZE
(Romain Minod, Rubén Salvador Torres, Daniel Millor Vela, Ricardo, Mayor Luque, Hani Jaber
Ávila, Héctor Muñoz Mendoza, Ignacio Taus Jiménez) Helsinki Kasbah Combine (Harri Ahokas,
Tomi Laine, Akseli Leinonen, Nikolai Rautio, Matias Saresvuo, Pia Rautiainen) Lindberg &
Erdman (Milja Lindberg, Christopher A. Erdman) Satoshi OHTAKI Architect (Satoshi Ohtaki)
Society Lab (Cecilia Danieli, Omri, Revesz, Mariana, Riobom).
Sede: Giardini
FRANCIA
New Riches
Commissario: Institut Français, ministère de la culture et de la communication - direction générale
des patrimonies. Curatore: Frédéric Bonnet - OBRAS ,Collectif AJAP14 (PNG, Boidot & Robin,
Studio 1984, Studiolada, Boris Bouchet, Claas architectes, R Architecture, NeM / architectes)
Espositori: Éric Lapierre Experience, LDLV - Ateliers Pierre Lafon, Chiche & Dussol, Gens
association libérale d'architecture, Agence Patrice Mottini Architecte, Hélène Reinhart Architecte,
Pierre Bernard, Architectures Raphaël Gabrion, Ronan Prineau, Atelier d'Architecture RAMDAM,
Bois-Basalte, Atelier d'Architecture Autogérée, Fabriques AP, BMC2, Bourbouze & Graindorge,
Atelier du Rouget Simon Teyssou & Associés, Beaudouin & Engel Architectes, Jean & Aline
Harari, HAHA Atelier d'Architecture, Niclas Dünnebacke, Herard & Da Costa, Jean-Christophe
Quinton.
Sede: Giardini
GERMANIA
Making Heimat. Germany, Arrival Country
Commissario: Peter Cachola Schmal, Deutsches Architekturmuseum (DAM). Curatore: Oliver Elser,
Deutsches Architekturmuseum (DAM). Espositori: Something Fantastic (Elena Schütz, Julian
Schubert, Leonard Streich) with Julius Fischötter, Marius Helten, Ruben Bernegger, Charlotte
Schönberger with Perret Schaad.
Sede: Giardini
GIAPPONE
en : art of nexus
Commissario: The Japan Foundation. Curatore: Yoshiyuki Yamana. Espositore: Seiichi Hishikawa,
mnm (Mio Tsuneyama), Osamu Nishida+Erika Nakagawa(Osamu Nishida, Erika Nakagawa,
Naruse Inokuma Architects (Jun Inokuma, Yuri Naruse), Naka Architects’ Studio (Toshiharu
Naka, Yuri Uno), Nousaku Architects (Fuminori Nousaku, Junpei Nousaku), miCo. (Mizuki
Imamura, Isao Shinohara), Levi Architecture (Jun Nakagawa), Shingo Masuda+Katsuhisa Otsubo
Architects (Shingo Masuda, Katsuhisa Otsubo), Koji Aoki Architects (Koji Aoki), 403architecture
[dajiba] (Takuma Tsuji, Takeshi Hashimoto, Toru Yada), BUS (Satoru Ito, Kosuke Bando, Issei
Suma), dot architects (Toshikatsu Ienari, Takeshi Shakushiro, Wataru Doi).
Sede: Giardini
GRAN BRETAGNA
Home Economics
Commissario: Vicky Richardson British Council. Curatori: Shumi Bose, Jack Self, Finn Williams.
Espositori: Jack Self with Finn Williams and Shumi Bose; Ayr; Black Square and Dogma; Julia King;
Hesslebrand.
Sede: Giardini
GRECIA
#ThisIsACo-op
Commissario: Ministry of Environment and Energy, General Secretary of Spatial Planning and
Urban Environment, Eirini Klampatsea. Curatori: Association of Greek Architects, SADAS-PEA.
Espositori: Afentouli Eirini; Anastasopoulos Nicholas; Avgitidou Angeliki; Balaoura Olga; Banos
Symeon; Barkouta Yianna; Bitrou Mara; Bletsas Christos; Chandelis Stefanos; Chatziangelidis
Pavlos; Christoulia Maria; Daflos Kostas; Dalampouras Thomas; Damala Andromachi; Danou
Melpo; Deligiorgi Marissia; Diamantopoulou Ivi; Dima Lina; Demopoulos Panayiotis; Disli
Eleftheria; Eleftheriou Loukas; Eleftheriadis Dimitrios; Filippidou Despoina; Fiorentzakis
Vasileios; Gazepis Nikos; Georgakopoulou Foteini; Georgiadis Nikos; Gialia Valia; Giannisis
Dimitris; Giannopoulos Iasonas-Anastasios; Gounaridis Konstantinos; Gounaridis Prodromos;
Grevia Kiki; Grozopoulos Dimitrios; Gyftopoulou Stefania; Hari Hariklia; Hasa Elisavet; Iatrou
Yvonne; Inetzi Sotiria; Kakogiannis Kostas; Kallitsis Phevos; Karanastasi Elina; KarystinaiouΕfthymiatou Ernestina; Kassola Maria; Katerini Tonia; Kazeros Nikos; Kibezi Zoi; KontinouChimou Stefania; Kontiza Iakovina; Kosma Anthi; Kostaropoulou Myrto; Kotionis Zissis; Kottis
Ioannis; Kotsari Georgia; Koumoundouros Panagiotis K.; Kouros Panos; Koutsonanou Annita;
Kyriazis Apostolos; Lada Sasa; Lampris Demetrios; Laoutaris Manos; Lavasa-Karapa Anna;
Lazaris Andreas; Light art collective Beforelight; Lykourioti Iris; Lycourioti Leda; Mamalaki
Panagiota; Marinaki Konstantina; Maris Eleftherios; Mavrianos Vasileios; Mavridis Mary; Michail
Nafsika; Minotakis Stylianos; Mitropoulos Yiannis; Mosse Stephania; Nikoloutsou Chrysi;
Noukakis Yorgis; Panagiotopoulou Vassiliki; Panetsos Georgios A.; Pangalos Panayotis; Pantazis
Iason; Papadimas Giorgos; Papadopoulou Anastasia; Papadopoulou Dafni; Papagkikas Giorgos;
Papanagiotou Nefeli; Paraskevopoulou Asimina; Petouri Eleni; Petra Mara; Petridis Pantelis;
Platanioti Maria; Plavou Vassiliki-Maria; Psallida Julie; Sapka Anna; Sapka Eirini-Dafni; Savvidis
Konstantinos; Sereti Maria; Skopelitis Efstratios; Sofianou Sofia; Sotiropoulou Tzina; Spiliadi
Marilli; Spiliotopoulou Athina; Spiotta Artemisia; Stais Prodromos; Stamataki Eftychia; Stavridis
Stavros; Stylidis Iordanis; Theocharis Stavros; Theodoropoulos Chrysostomos; Theodorou
Constantina; Thomopoulou Christina; Tossouni Konstantina; Totsikas Panos; Traganou Jilly;
Travlou Penny; Tsagkaraki Evgenia; Tsakalidou Venetia; Tsakiridou Yiouli; Tsakiropoulos Irene;
Tsalikidis Ioannis; Tsironi Natassa; Tsitouris Spyros; Tsonakas Vasilis; Tzevelekou Christina;
Tzirtzilaki Eleni; Valsamidis Alexandros; Vasilopoulou Parina; Vatavali Fereniki; Verteouri
Anastasia; Virirakis Lefteris; Vogiatzaki Dimitra; Vyzoviti Sophia; Xenaki Maria; Zachariadi
Alexandra; Zitonoulis Vaios; Zografou Dafni.
Sede: Giardini
IRAN
REWIND <<PLAY>> FASTFORWARD. CITY MATTERS, COMMUNITY MATTERS MORE
Commissario: Ministry of Road and Urban Development Hamed Mazaherian. Curatore: Parshia
Gharegozlou, Behzad Atabaki. Espositore: Saba Engineering Events Association (Sina Ahmadi,
Leila Araghian, Alireza Behzadi, Ali Loghmani).
Sede: Arsenale
IRLANDA
Losing Myself
Commissario: Niall MacLaughlin. Curatore: Yeoryia Manolopoulou. Espositore: Benni Allan; Sandra
oppin; annah orle ; James Daykin; Bev Dockray; Anne Marie Galmstrup; Emma Guy; ee
alligan; Joanna Kara as; Yeoryia Manolopoulou; Níall Mc aughlin; Claire McMenamin; Ben
Nicholls; Anne Schroell; Michiko Sumi; Simon Tonks; Liam Davis; objectif; ArtAV; Millimetre;
NMLA Team; Kevin Pollard; Benni Allan; Eimear Arthur; Joanna Karatzas;
Sede: Arsenale
ISRAELE
lifeObject
Commissario: Arad Turgeman, Michael Gov. Curatori/Espositori: Ido Bachelet, Ben Bauer, Arielle
Blonder, Yael Eylat Van-Essenn, Noy Lazarovich.
Sede: Giardini
ITALIA
TAKING CARE – Progettare per il bene comune
Commissario: Federica Galloni, Direttore Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie
Urbane, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Team curatoriale: TAMassociati
Massimo Lepore, Raul Pantaleo, Simone Sfriso.
Sede: Tese delle Vergini all’Arsenale
KUWAIT
Between East and West, A Gulf
Commissario: Zahra Ali Baba- National Council for Culture, Art and Letters.
Curatori: Hamed Bukhamseen and Ali Karimi. Espositori: AGi Architects; Behemoth Press ith
Ma eo Mannini Architects; Design Earth; ESAS Architects; ortun Penniman ith Studio Bound;
PAD10; x – Architects.
Sede: Arsenale
LUSSEMBURGO (Granducato di)
Tracing transitions
Commissario: LUCA Luxembourg Center for Architecture, Andrea Rumpf.
Curatori/ Espositori: Claude Ballini, Serge Ecker, Daniel Grünkranz, Panajota Panotopoulou.
Sede: a’ de Duca, Corte del Duca Sforza, San Marco 3052
MACEDONIA (Ex Repubblica Yugoslava di)
No Man’s land
Commissario: Ivanka Apostolova. Curatore: Stojan Pavleski. Espositori: Stojan Pavleski, Ivan
Simeonov, Gjorgji Radovanovic e Ljupcho Tasevski.
Sede: Arsenale
MESSICO
Dispiegamenti e Assemblaggi (Despliegues y ensambles)
Commissario: María Margarita Segarra Lagunes. Curatore: Pablo Landa Ruiloba. Espositori: CAVI;
Arquitectura Vernácula y Patrimonio; CAPA Lab; CENVI; SCI-Arc; Comunidad Vivex; Centro
Bambú; Taller de Vivienda UAM; Cano Vera; ROOTStudio; Colectivo Nerivela; Cooperación
Comunitaria; Yo Construyo CEMEX; Arquitectura Práctica Taller Max Cetto UNAM; Arquitectos
Artesanos; CAMINA por mejores ciudades; TAAC; Covachita; TUUX; COM:PLOT; LABmx;
Lavalle + Peniche; Onnis Luque Fotografía; COPEVI, Hábitat Participativo; Livia Radwanski
Fotografía; Hola Vecino; TOA; Comité Ciudadano y Vecinal Colonia Guerrero; Departamento de
Arquitectura; Amorphica; Toro ab; “El hogar al rev s”, “ acer iudad”, “El patio de mi casa”,
Grupo de Apoyo Técnico Solidario, Hagerman Diseños; Armando casas, Mi Valedor.
Sede: Arsenale, Sale d’Armi
MONTENEGRO
Project Solana Ulcinj
Commissario: Dijana Vučinić Ministry of Sustainable Development and Tourism.
Curatori: Bart Lootsma. Espositore: ecoLogicSTUDIO: Claudia Pasquero, Marco Poletto; LAAC
Architects: Kathrin Aste, Frank Ludin, Benjamin Ennemoser, Alois Hehenberger, Cenk Güzelis;
LOLA Landscape Architects: Eric-Jan Pleijster, Peter Veenstra, Brigitta van Weeren, Simon
Verbeeck, Marco Peruzzi.
Sede: Palazzo Malipiero, San Marco 3079
NIGERIA***
Diminished Capacity
Commissario: Nkanta George Ufot, (Ministry of Information and Culture). Curatore: Camilla Boemio
Espositore: Ola-Dele Kuku.
Sede: Spazio Punch, Fondamenta San Biagio 800/O Giudecca
NUOVA ZELANDA
Future Islands
Commissario: Tony Van Raat. Curatore: Charles Walker. Espositori: Kathy Waghorn, Jessica
Barter, Stephen Brookbanks, Maggie Carroll, Bruce Ferguson, Minka Ip, Jonathan Rennie, Rewi
Thompson.
Sede: Palazzo Bollani, Castello 3647
OLANDA
BLUE: Architecture of UN Peacekeeping Missions
Commissario: Het Nieuwe Instituut. Curatore: Malkit Shoshan.
Sede: Giardini
PAESI NORDICI (FINLANDIA-NORVEGIA-SVEZIA)
In Theraphy - Nordic Countries Face to Face
Commissario: ArkDes, The Swedish Centre for Architecture and Design (Sweden)
The Finnish Museum of Architecture (Finland) and Nasjonalmuseet (Norway).
Curatore: David Basulto, James Taylor-Foster. Espositori: 3do Arkitekter; 3rw Arkitekter; 3xn
Architects; 42 Architects; Aalto University Wood Program; Aart architects
and kraftverk; Adept;
Agraff and Riss Landskap; Ala Architects; Albert France-Lanord Architects; Alt Architects +
Karsikas; Andreas Martin-Löf; Anssi Lassila; Anttinen Oiva Arkkitehdit
Oy; Arkitektgruppen
cubus; Arkitema; Arrhov Frick; Askim/Lantto; Arkitekt-kontoret Børve Og Borchsenius; Aslak
Haanshuus; Asplan Viak & Jaja Architect; Atelier Oslo and Awp; Atelier Peter Zumthor; Avanto; B
& M; Bas Bergen School; Bengt Mattias Carlsson Meter; Bengtsson, Tarrés, Kwok, Mardare,
Paczkowski; Bergersen Arkitekter; Blakstad Haffner; Bsk Arkitekter; Byggfenomen;
C.f. møller
Architects + Erik Møller Arkitekter; Carmen Izquierdo, Cebra/Spinn; Christensen & co.; Dark
Arkitekter, A-lab and MVRDV; Dinelljohansson; Div.a; Dorte Mandrup; Drdh; Dronninga
Landskap; Elding Oscarson; Element; Erik Andersson; Espen Surnevik; Formløs Architecture,
Alf
Isak Nordl; Fortunen/østengenbergo; Fredblad Arkitekter; Fortunen; Gasa architect; General
architecture with Kod Arkitekter; Ghilardi + Hellsten; Guise; Handegård Architecture; Hba
arkitekter; Heikkinen-Komonen; Helen & Hard; Helin & co; Henning Larsen; Hermansson Hiller
Lundberg; Hlm Arkitektur and Cubo Arkitekter; Jarmund/Vigsnæs Arkitekter Mnal; JDS
Architects37; Jens Enflo; JKMM Architects; Johan Celsing; John Robert Nilsson; Joliark;
K2s
Architects; Kima arkitektur; Kirsti Sivén & Asko Takala; Kjellander + Sjöberg; Kjellgren Kaminsky;
Lars Hamran; L & M Sievanen; Lighting Design Collectiv; Link Arkitektur;
LLP Arkitektkontor,
Architect Mattias Palme; Longva Arkitekter; Lund Hagem; Mad Arkitekter; Malin ÅbergWennerholm + Erik Westling; Manofactory; Manthey Kula; Marco Casagrande + Hans-Petter
Bjørnådal; Margareta Diedrichs; Marge Arkitekter; Marianne Borge; Max Holst; Moseng Poulsen;
Mx_si; Nordic Office
of Architecture; Nyrèns Arkitektkontor; Oopeaa; Opa Form Architects and
Bergen School; Pasi Aalto; Pes-Architects; Peter Sahlin;
Petra Gipp Arkitektur + In Praise of
Shadows; Playa Architects; Portaali Architects and Arkopen; Poulsson/Pran Akitekter and Mikado
Arkitektur; Pushak; Rainer Mahlamäki; Ratio Arkitekter; Raumlabor Berlin; Reiulf Ramstad
Architects; Renzo Piano Building Workshop + Narud-Stokke-Wiig; Rever & Drage Architects;
Rintala Eggertsson Architects; Santiago Cirugeda + Loulou Cherinet; Saunders Architecture;
Schjelderup Trondahl; Schmidt Hammer Lassen; Septembre; Skälsö Arkitekter; Snorre Stinessen;
Snøhetta;
Sonnsjö Arkitektkontor; Stein Hamre; Steven Holl Architects;
Syd Architects; Sweco
Architects; Talli Architecture and Design; Teemu Hirvilammi/Hirvilammi architects; Tham &
Videgård;
The Common Office; Thorbjörn Andersson; Tommy Carlsson; Torleif Falk, Primula;
Tuomas Siitonen Office; Tyin Tegnestue; U.D. Urban Design; Unit Arkitektur; Verstas Architects;
White Arkitekter; Wingårdh Arkitekter; Åsa Drougge; Østengen & Bergo.
Sede: Giardini
PERÙ
OUR AMAZON FRONTLINE
Commissario: José Orrego Curatore: Sandra Barclay e Jean Pierre Crousse.
Espositori: Elizabeth Añaños; Sebastián Cillóniz; Claudia Flores; Jose Luis Villanueva; Militza
Carrillo, Gino Fernández; Miguel Chávez, Alvaro Echevarría, Alfonso Orbegoso; Karel van Oordt,
Daizuke Izumi, Alejandro Torero; Carlos Tamayo; Luis Miguel Hadzich.
Sede: Arsenale, Sale d’Armi
POLONIA
Fair Building
Commissario: Hanna Wróblewska. Curatore/Espositore: Dominika Janicka in cooperation with
Martyna Janicka and Michał Gdak.
Sede: Giardini
PORTOGALLO
NEIGHBOURHOOD: Where Alvaro meets Aldo
Commissario: Carlos Moura-Carvalho. Curatore: Nuno Grande e Roberto Cremascoli.
Espositore: Álvaro Siza Vieira.
Sede: Campo di Marte, Giudecca (tra Calle Mason e Calle Michelangelo Buonarroti – vaporetto:
Zitelle)
ROMANIA
SELFIE AUTOMATON
Commissario: Attila Kim. Curatore: Tiberiu Bucsa. Espositori: Tiberiu Bucsa, Orsolya Gal, Stathis
Markopoulos, Adrian Arama, Oana Matei, Andrei Durloi.
Sede: Giardini e Nuova Galleria dell'Istituto Romeno di Venezia Palazzo Correr, Campo Santa
Fosca, Cannaregio 2214
RUSSIA
V.D.N.H.Urban Phenomenon
Commissario: Semen Mikhailovsky. Curatore: Sergey Kuznetsov. Espositore: Alexey Rezvy; Mariana
Piskunova; Tanatos Banionis Group; Georgy Bragovsky; Vadim Bandarets; Kirill Bobylev;
Vladimir Brodarsky; Serafim Cherny; Mariya Chigrina; Viktor Glukhov; Evgeny
Gomanov; Sergey Knysh; Ilya Korotchenko; Ivan Savenkov; Ilya Savenkov; Ivan Sedov; Yelena
Sedova; Artem Syulev; Alexander Zhidkov.
Sede: Giardini
SERBIA
HEROIC: Free Shipping
Commissario: Ivan Raskovic. Comitato Scientifico: Dejan Todorovic, jiljana Miletić Abramović, Igor
Marić, Aleksandar Bobić, Milan Đurić, Vladimir Milenković, Vesna agić Milošević, Maja Ćirić.
Espositori: Stefan Vasić, Ana Šulkić and Igor Sjeverac.
Sede: Giardini
SEYCHELLES***
Between Two Waters, Searching for Expression in the Seychelles
Commissario: Benjamin Rose, Ministry of Tourism and Culture. Curatore: Andres F. Ramirez.
Espositori: ADD.locus Architects (Alex Ellenberger, Makoto Saito, Shuchita Bihani).
Sede: Palazzo Michiel, Strada Nuova 4391
SINGAPORE
Space to imagine, room for everyone
Commissario: Jeffrey Ho, DesignSingapore Council. Curatore: Wong Yunn Chii, Department of
Architecture, School of Design and Environment, National University of Singapore. Espositori: Tay
Lai Hock - Ground-Up Initiative; Mizah Rahman, Jan Lim - Participate In Design; Bjorn Low Edible Garden City; Tamae Iwasaki, Eitaro Ogawa – Keyakismos; Tomohisa Miyauchi; Lilian
Chee; Lei Yuan Bin; Goldhill Gardening Garden - Moulmein Goldhill Neighborhood Committee);
Publi(C)ity Projects of the Singapore Urban Redevelopment Authority (URA); National University
of Singapore; Singapore Heritage Society; Singapore Nature Society; Comcrop.
Sede: Arsenale, Sale d’Armi
SLOVENIA (Repubblica di)
Home@Arsenale A curated Library addressing the notions of home and dwelling
Commissario: Matevž Čelik, Museum of Architecture and Design, MAO. Curatori: Aljoša Dekleva
and Tina Gregorič (dekleva gregoric architects). Espositori: Stephen Bates - SERGISON BATES
architects; Jan Boelen - Z33; Dominique Boudet; Arno Brandlhuber - BRANDLHUBER+; Matija
Bevk, Vasa J. Perović - BEVK PEROVIC architects; Aljoša Dekleva, Tina Gregorič - DEKLEVA
GREGORIC architects; Sofia von Ellrichshausen, Mauricio Pezo - PEZO VON
ELLRICHSHAUSEN; Jesko Fezer; Konstantin Grcic - KGID, designer; Juan Herreros ESTUDIO ERREROS; Tomaž Krištof - STUDIO KRIŠTO ; Hrvoje Njirić - NJIRIC+ arhitekti;
Micheal Obrist - FELD72; Rok Oman, Špela Videčnik - OFIS architects; Marjetica Potrč; Pascale and
Christian Pottgiesser - CHRISTIAN POTTGIESSER ARCHITECTURESPOSSIBLES (CPAP);
RAUMLABORBERLIN; Alice Rawsthorn; Emmanuel Rubio; Jurij Sadar, Boštjan Vuga SADAR+VUGA architects; Irénée Scalbert; Yui Tezuka, Takaharu Tezuka - TEZUKA architects;
TYIN tegnestue; Aleš Vodopivec; Maruša Zorec; Brett Steele;Tatiana Bilbao.
Sede: Arsenale
SPAGNA
UNFINISHED
Commissario: Iñaqui Carnicero + Carlos Quintans. Curatore: Carnicero + Quintans.
Espositore: Contemporary Spanish Architecture.
Sede: Giardini
STATI UNITI D'AMERICA
The Architectural Imagination
Commissario: University of Michigan, Taubman College of Architecture and Urban Planning.
Curatori: Cynthia Davidson and Monica Ponce de Leon. Espositori: A(n) Office - Marcelo LópezDinardi, V. Mitch McEwen; BairBalliet - Kristy Balliet, Kelly Bair; Greg Lynn FORM - Greg Lynn;
Mack Scogin Merrill Elam Architects - Mack Scogin, Merrill Elam; Marshall Brown Projects Marshall Brown; MOS - Hilary Sample, Michael Meredith; Pita & Bloom - Florencia Pita, Jackilin
Hah Bloom; Present Future - Albert Pope, Jesús Vassallo; Preston Scott Cohen Inc. - Preston Scott
Cohen; SAA/Stan Allen Architect - Stan Allen; T+E+A+M - Thom Moran, Ellie Abrons, Adam Fure,
Meredith Miller; Zago Architecture - Andrew Zago, Laura Bouwman.
Sede: Giardini
STATI BALTICI (ESTONIA, LETTONIA, LITUANIA***)
The Baltic Pavilion
Commissario Estonia: Raul Järg.
Commissiario Lettonia: Jānis Dripe ( Ministry of ulture of the Republic of atvia).
Commissario Lituania: Ona ozuraityt , Jonas Žukauskas.
Curatori: Kārlis Bērziņš, Jurga Daubaraitė, Petras Išora, Ona ozuraitytė, Niklāvs Paegle, Dagnija
Smilga, Johan Tali, aila Zariņa, Jonas Žukauskas.
Espositori: 3+1 architects; Agata Marzecova & Maros Krivy; Algimantas Kunčius; Andrejs Storkins;
Ansis Starks; Architectural Design; Office Pluss; Arhis; b210; Česlovas Mazūras; Dagnija Smilga;
Damiano Cerrone; Raul Kalvo; Lev Manovich; David Grandorge; Dorell.Ghotmeh.Tane architects;
Edgars Ameriks; Emilija Škarnulytė; Energy and technology museum Vilnius; Gediminas
Valiuškis; George Maciunas; Grga Basic (Urban Theory Lab, Neil Brenner); Gunārs Birkerts;
Modris Ģelzis; Horus Laboratory; Ignalina Nuclear Power Plant; Ivar Veermäe; Johan Tali; Jonas
Žukauskas; Jonathan Lovekin; Jurga Daubaraitė; Jurgis Vanagas; Juris Skalbergs; Kadarik Tuur
Architects; Kaja Pae & Paco Ulman; Kārlis Bērziņš; aila Zariņa; Latvian Environment, Geology
and Meteorology Centre; Laura Linsi & Roland Reemaa; aura Pappa & Kārlis Krecers; Leonhard
Lapin; Litgrid; Lithuanian Geological Survey; Lithuanian Laser Association; Lucas Krupp; Jørgen
Lindskov; Milica Topalovic; Mindaugas Navakas; Muriz Djurdjevic & Thomas Paturet; Niklāvs
Paegle; Nomeda & Gediminas Urbonas; Ona ozuraitytė; Outofbox + Alps; Paul Kuimet; Petras
Išora; Robertas Verba; Salto architects; S Klaipėdos Nafta; Stavros Papavassiliou; Territorial
Agency (John Palmesino, Ann-Sofi Ronskog); Tuomas Toivonen & Nene Tsuboi with Åbäke; Tõnis
Vint; Valdas Ozarinskas; Viesturs elmiņš; Vija Hodireva; Viktorija Rybakova; Vladimiras
Zubovas; Vytautas Brėdikis; Vytautas Kazimieras Balčiūnas; Vytautas Narbutas; Vytautas
Čekanauskas.
Sede: Palasport G.B.Gianquinto, Castello , Calle S.Biagio
SUDAFRICA
Cool Capital: The Capital of Guerrilla Design Citizenship
Commissario: Consul-General Saul Kgomotso Molobi. Curatore: Pieter J. Mathews. Espositore: Over
1000 citizens of Pretoria participated in creating 150 installations across the city.
Sede: Arsenale, Sale d’Armi
SUDAN
Commissario/Curatore: Sara Elhussein
Sede: San Pietro di Castello, 40
SVIZZERA
Incidental Space
Commissario: Sandi Paucic e Marianne Burki, Swiss Arts Council Pro Helvetia.
Curatore: Sandra Oehy. Espositore: Christian Kerez.
Sede: Giardini
THAILANDIA
Class of 6.3 Rebuilding Nine School after the 2014 Chiang Roi eart quake
Commissari: The Office of Contemporary Art and Culture, Ministry of Culture.
Curatore: Teeranuj Wongwaisayawan. Espositori: Pitupong Chaowakul, Chatpong Chuenrudeemol,
Jeravej ongsakul, Kanika R’Kul, Jun Sekino hutayaves Sinthuphan, Suriya Umpansiriratana,
Twitee Vajrabhaya, Varudh Varavarn.
Sede: Arsenale
TURCHIA
Darzanà: Two Arsenals, One Vessel
Commissario: Istanbul oundation for ulture and Arts (İKSV). Curatori: eride Çiçekoğlu, Mehmet
Kütükçüoğlu, Ertuğ Uçar. Espositori: üner Aldemir, aner Bilgin, ande iğerli, Gökçen Erkılıç,
Nazlı Tümerdem, Yiğit Yalgın.
Sede: Arsenale, Sale d’Armi
UCRAINA
Commissario: Department of Literature, Language and Art Criticism (LLAC) Academy of Sciences
of Ukraine represented by Academician –Secretary Mykolay Zhulynsky.
Curatore: Tatiana Kara-Vasilieva. Espositore: Olilga Milentiy
UNGHERIA
æctivators. Locally active architecture
Commissario: Júlia Fabényi. Curatori: Gábor Fábián, Dénes Fajcsák. Espositore: Arkt.
Sede: Giardini
URUGUAY
REBOOT
Commissario: Miguel Fascioli. Curatore: Marcelo Danza. Espositori: Antar Kuri, Borja Fermoselle,
Diego Cataldo, Jose de los Santos, Marcelo Danza, Marcelo Staricco, Miguel Fascioli.
Sede: Giaridini
VENEZUELA (Repubblica Bolivariana del)
Fuerzas Urbanas-Urban Forces
Commissario: Nelsón Rodriguez. Curatori: Marcos Coronel, Rolando Carmona, Alejandro Haiek,
Gabriel Visconti, Maximilian Nowotka, Camilo González. Espositori: Marcos Coronel, Juan Carlos
Castillo - PICO Proyecto de Interés Comunal; Alejandro Haiek - LAB.PRO.FAB Laboratorio de
Proyectos y Fabricación; Gabriel Visconti, Orlando Vásquez - AGA estudio creativo; José Naza
Rodríguez - PGRC. Plataforma Gestión Residuos de Ciudad; Miguel Braceli - Proyecto Colectivo;
Maximillian Nowotka – MAAN; Camilo González – Asymetric; César Figueroa, Robert Montilla Oficina Lúdica; Rafael Suarez - 439 estudio arquiurbano; Rafael Machado – Insitu; Miguel Léon,
Guillermo León - Colectivo Animal; Francisco García, Johan Meléndez – CoDA; Marcos Colina,
Darianna Urbina – Abono; Maria Alejandra Pernalete, Nicole Calderón, Adriana Ruiz – SER.
Sede: Giaridini
YEMEN***
Preserve Beautifiul Yemen
Commissario: Mr. Ayed Ali Al-Shawafy, Undersecretary for Cultural relations, Ministry of Culture,
Yemen. Curatore: Renzo Ravagnan. Espositori: Renzo Ravagnan - Istituto Veneto per I Beni
Culturali (IVBC); Lidwien Scheepers; Chrisje van Schoot; Jan Verelst; Aga Khan Trust for Culture;
Paolo Bensi; Alberto Salvagno; Jean Pierre Zocca.
Sede: Arsenale
PADIGLIONE ITALIA
alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia
Taking Care – progettare per il bene comune
a cura di TAMassociati
La Direzione generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane - DGAAP del
Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo promuove TAKING CARE – progettare
per il bene comune.
TAKING CARE è la chiave di lettura che TAMassociati (Massimo Lepore, Raul Pantaleo, Simone Sfriso) nominato dal Ministro Dario Franceschini team curatoriale del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2016 ha scelto in coerenza con Reporting from the Front proposto da Alejandro Aravena, che racconta
un’architettura creata con le comunità, capace di condividerne bisogni e aspirazioni.
“Taking Care – affermano i curatori - è un’azione che nasce nel Padiglione Italia con l’intenzione esplicita di
radicarsi, germogliare e riprodursi al di fuori di esso, per generare una nuova consapevolezza civica”. È una
visione fortemente sociale dell’architettura, ma anche una radice del suo essere. La proposta si sviluppa in tre
sezioni, ‘Pensare’, ‘Incontrare’ e ‘Agire’, costruite su tre domande precise che coinvolgono il bene comune. Ai
visitatori: ‘dove riconoscerlo, se attorno a noi’; alle Istituzioni: ‘come valorizzarlo, anche con risorse limitate’; ai
progettisti: ‘quando produrlo, attraverso l’architettura’.
‘Pensare’ è una ri-cognizione sul tema del bene comune, sul suo valore e sul rapporto che intesse con lo
spazio costruito: un percorso arricchito dal contributo offerto da personalità di diversa provenienza culturale e
professionale, per spingere lo sguardo ‘oltre’ le definizioni correnti.
‘Incontrare’ è una rassegna di 20 progetti di architettura, tutti realizzati da altrettanti studi italiani, in Italia e
all’estero. Nell’insieme, essi raccontano di come i soggetti, quando co-autori, possano creare spazi e luoghi
utili alla collettività, dando così pari rilievo sia ai processi che all’opera edificata. La sezione individua 10 campi
di indagine - legalità, salute, abitare, ambiente, istruzione, cultura, gioco, scienza, alimentazione, lavoro - cui si
accompagna una galleria di scatti fotografici che danno forma visibile all’idea di bene comune in Italia.
‘Agire’, culmine della mostra, si traduce in un concreto invito all’azione. ‘Agire’ ospita infatti gli alias di 5
dispositivi mobili pensati per un intervento diretto in aree di marginalità del nostro Paese. Sono moduli
carrabili, progettati da 5 studi italiani in collaborazione con 5 associazioni da sempre impegnate in
programmi di contrasto al degrado sociale e ambientale: AIB (Associazione Italiana Biblioteche), Emergency,
Legambiente, Libera, UISP (Unione Italiana Sport per Tutti).
Con sponsor privati e una campagna di crowdfunding civico (Taking Care – periferie in azione, la prima in
Italia dedicata alle periferie: www.periferieinazione.it), i dispositivi verranno costruiti e messi su strada per
diventare concreti strumenti di tutela e riscatto sociale.
Allestimento e catalogo del Padiglione si caratterizzano per il linguaggio ‘pop’ dell’inedita graphic novel, per la
presenza di illustrazioni a grande rilievo, per le politiche di ‘low cost’ e riuso dei materiali (tra cui l’utilizzo del
legno del Padiglione Irlanda dell’Expo 2015) all’interno e nello spazio esterno di pertinenza delle Tese delle
Vergini.
CONTATTI STAMPA
DGAAP
Studio Martinotti
+39 348.74.60.312
Padiglione Italia
Ferdinando Crespi
+39 339.16.02.461
www.takingcare.it
facebook: TakingCare2016
cartella stampa completa:
[email protected]
[email protected]
www.takingcare.it/press
Padiglione Venezia
alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia
28 maggio – 27 novembre 2016
“UP! Marghera on stage”
Il tema generale di questa 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia
REPORTING FROM THE FRONT ha suggerito allo staff curatoriale del Padiglione Venezia di
portare lo sguardo su Marghera, proponendo un viaggio attraverso questa straordinaria area
industriale e urbana in continuo mutamento cui l'attuale Amministrazione guarda con particolare
attenzione.
I curatori e gli architetti incaricati dell'allestimento, con un lavoro di squadra che ha permesso utili
confronti e sinergie, hanno immaginato un percorso lineare che si sviluppa lungo il perimetro
dell'edificio accompagnando / avvolgendo il visitatore con la visione di un video che corre lungo la
parete di sinistra. Video che ci porta dentro la realtà dei luoghi, dismessi o resistenti, e che si fa
visionario con alcune proposte progettuali degli studi dei giovani architetti selezionati.
Un'installazione di moli-banchine farà da supporto ai concept elaborati e esposti secondo le
modalità scelte dagli studi stessi con maquettes, disegni, video ecc.
Sequenze delle foto appositamente realizzate dai singoli autori e un tavolo touch-screen, che
permette la condivisione di dati relativi ad aree pubbliche e private in attesa di riuso e di
riqualificazione sul territorio dell’Area Metropolitana di Venezia, completeranno il percorso
espositivo.
La visione proposta dal Padiglione è racchiusa proprio nella parola / logo che è stata scelta per
rappresentarla: UP!, guardate verso l'alto, verso quella rinascita che viene auspicata per questo
straordinario territorio.
COMMISSARIO del PADIGLIONE VENEZIA
Madile Gambier
Comune di Venezia
COORDINATORE
Luca Battistella
STAFF CURATORIALE
Per la parte di architettura:
Ordine degli Architetti di Venezia
Anna Buzzacchi - Presidente
Nicola Picco
Matteo D’Ambros
Per la parte fotografica:
Alessandra Chemollo
Gianpaolo Arena
Massimo Sordi
Per la parte visiva e di comunicazione:
Stefano Cecchetto
Stefano Quarta
Responsabili dell’allestimento:
Alessandro Pedron
Marco Zito
ORGANIZZAZIONE e COORDINAMENTO
Giovanna Zabotti
Fondaco srl – Venezia
UFFICIO STAMPA
Chiara Grandesso
Fondaco srl - Venezia
Progetto Speciale della Biennale Architettura 2016
REPORTING FROM MARGHERA AND OTHER WATERFRONTS
Curatore: Stefano Recalcati
Team del curatore:
Demetrio Scopelliti, assistente del curatore
Stefano Mandato, grafico
Sede: Forte Marghera, edificio 36
Le sollecitazioni proposte da Alejandro Aravena per questa edizione della Biennale Architettura
2016 sono particolarmente stimolanti, soprattutto rispetto all’immagine del fronte visto come il
luogo in cui gli architetti combattono quotidianamente la battaglia per migliorare la qualità
dell’ambiente edificato e, di conseguenza, della vita delle persone.
Etimologicamente, il termine fronte rimanda alla presenza di una linea di separazione netta tra
due entità diverse che si contendono il controllo del territorio; se declinato sul campo delle città
d’acqua, il fronte può ben rappresentare quella linea di demarcazione, fisica ancor prima che
amministrativa, che divide lo spazio più propriamente urbano da quello portuale. Storicamente la
presenza di questo fronte, esteso su lunghi tratti di costa, ha parzialmente privato le città-porto del
loro rapporto con il mare, spesso esacerbando fenomeni di degrado fisico e sociale nelle aree
urbane più prossime a questo limite.
Nel corso degli ultimi trent’anni, con la trasformazione dei porti in seguito all’introduzione del
trasporto unitizzato e il conseguente allontanamento delle funzioni logistico-portuali dalle aree più
centrali della città, si è aperta per la prima volta la possibilità di incidere sull’esistenza e sulla
giacitura di questa linea di separazione con evidenti ricadute, sia sull’attrattività delle città-porto
stesse, che sulla qualità della vita di chi ci vive.
Le città in cui questo cambiamento è avvenuto con maggior successo, sono tutte accomunate da un
singolare atteggiamento resiliente, si tratta cioè di strutture urbane che hanno saputo reagire in
maniera proattiva ai profondi mutamenti strutturali che le hanno investite nel corso dell’ultimo
trentennio, sapendosi reinventare, forti di un progetto di attività complessivo, con nuovi e
diversificati caratteri, proprio a partire dal recupero e dalla valorizzazione del rapporto con
l’acqua che le circonda.
Secondo questa chiave interpretativa, questa sezione della mostra è stata immaginata come un
percorso nel tempo che, a partire dalla analisi e dalla rilettura di alcuni dei progetti più
significativi di rigenerazione urbana di porti industriali, già attuati o in corso di attuazione,
contribuisca a stimolare una riflessione ampia e trasversale sui principi e sulle modalità con cui
affrontare ed orientare la complessa riconversione produttiva di Porto Marghera e di altre realtà
italiane, come Bagnoli, che versano nella stessa situazione. - Stefano Recalcati
Biografia di Stefano Recalcati
Stefano Recalcati (1977), architetto e dottore di ricerca in Composizione Architettonica, è associato
di Arup, responsabile europeo del settore Masterplanning & Urban Design.
Prima di unirsi ad Arup ha lavorato con Ricky Burdett ai piani urbanistici di Genova e Parma e al
masterplan di Expo Milano 2015.
Dal 2008 è professore a contratto alla Scuola di Architettura del Politecnico di Milano, dove è
titolare del Laboratorio di Urbanistica 1.
Progetto Speciale Padiglione delle Arti Applicate
A WORLD OF FRAGILE PARTS
A seguito dell’accordo tra La Biennale di Venezia e il Victoria and Albert Museum di Londra
Curatore: Brendan Cormier (Victoria and Albert Museum)
Team del curatore:
Danielle Thom, Ricerca (Victoria and Albert Museum)
Charlotte Churchill, Project Manager (Victoria and Albert Museum)
Michael Brenner, Graphic Designer
Ordinary Architecture, Exhibition Design
Realizzato dalla Biennale di Venezia
Sede: Sale d’Armi A, Arsenale
Presentato dalla Biennale di Venezia e il Victoria and Albert Museum (V&A), ‘A World of Fragile
Parts’ affronta il tema delle minacce che incombono sulla salvaguardia dei siti del patrimonio
globale dell’umanità, indagando in che modo la produzione di copie può aiutare nella
preservazione dei manufatti culturali.
Cambiamenti climatici, disastri naturali, urbanizzazione, turismo di massa e incuria, così come
alcuni recenti attacchi terroristici, hanno portato agli occhi dell’opinione pubblica il rischio di
distruzione e scomparsa che incombe sui manufatti culturali e sui siti del patrimonio mondiale
dell’umanità. Artisti, attivisti e istituzioni del sapere stanno iniziando a rispondere all’urgente
bisogno di preservare, esplorando opportunità rese disponibili da scannerizzazione digitale e da
moderne tecniche di produzione. Emergono varie questioni chiave: cosa possiamo copiare e come?
Quale relazione esiste tra copia e originale in una società che privilegia l’autentico? E come può un
impegno simile essere adeguatamente coordinato su una scala davvero mondiale e inclusiva?
I musei vantano una lunga storia nella produzione di copie. Il V&A ha contribuito in maniera
decisiva fin dall’Ottocento, quando furono create le Cast Courts col proposito di esporre calchi in
gesso di importanti opere d’arte, essenzialmente per educare i visitatori e per rendere queste opere
accessibili a coloro che non potevano viaggiare. Verso la fine del Novecento questa intensa attività
di riproduzione iniziò a diminuire e le copie iniziarono ad acquisire una connotazione negativa,
associata a contraffazione e grossolanità. Recentemente le copie hanno assunto una nuova
percezione di valore, quella della preservazione. Sono divenute trasmettitori di preziosa
conoscenza e cultura.
‘A World of Fragile Parts’ investiga 200 anni di copiatura di manufatti culturali, espone pezzi che
includono un facsimile de The Convention for Promoting Universally Reproduction of Works of Art
(1867), una convenzione scritta da Henry Cole, primo direttore del V&A, al fine di perseguire lo
scambio internazionale di copie, calchi in gesso dell’Ottocento, fotografie e chiaroscuri assieme ad
alcuni dei maggiori progetti contemporanei che hanno impiegato l’uso di copie quale strategia di
preservazione.
Alcuni hanno reagito direttamente alla crisi dell’ISIS, ad esempio con la riproduzione in 3D di un
segmento dell’Arco Trionfale di Palmira ad opera di Institute for Digital Archaeology. Un altro
caso è la replica scannerizzata 1:1 di un rifugio del campo profughi ‘jungla’ di Calais, proposto da
Sam Jacob Studio, che enfatizza la fragilità non solo di oggetti materiali e strutture ma anche di
vite umane ed esperienze, elevando in questo modo la copia allo status di scultura primordiale.
Anche un busto stampato in 3D è in esposizione. Il #Nefertitihack è stato prodotto dagli artisti Nora
Al-Badri e Jam Nikolai Nelles, che nel 2015 scannerizzarono segretamente un busto originale del
Neues Museum di Berlin, impiegando un controller Kinect Xbox, come reazione a una disputa tra
il Museum e le Autorità egiziane che chiedevano fosse restituito il manufatto. Inoltre in mostra è
presente una copia 3D della celebre Musa Dormiente di Constantin Brâncuși, riprodotta da Scan
the World, un progetto che tenta di archiviare digitalmente manufatti culturali provenienti da
tutto il mondo. Ogni oggetto è disponibile e scaricabile online e può essere stampato in 3D a titolo
gratuito.
Martin Roth, Direttore di V&A afferma: “Le repliche sono un fenomeno del nostro tempo e stanno
rapidamente trasformando l’attitudine verso l’autenticità. Complementare alla conservazione
‘tradizionale’, è evidente il valore attribuito alla cultura di creare, conservare e proteggere accurati
archivi di oggetti che un giorno potrebbero non esistere più o non essere più disponibili. Tuttavia,
le abilità tecniche a nostra disposizione sollevano questioni difficili. Sono certo che questo dibattito
andrà a condizionare le istituzioni museali del futuro e influenzerà profondamente le arti
applicate. Mi entusiasma l’idea che V&A abbia l’opportunità di esplorare queste tematiche con La
Biennale, durante la prima di molte collaborazioni tra le due Istituzioni.”
Brendan Cormier, curatore di ‘A World of Frigile Parts’ dice: “la crescente accessibilità alla
scannerizzazione e stampa in 3D non potrebbe essere più tempestiva, data la minaccia sempre più
incombente di distruzione e danneggiamento del patrimonio materiale globale. ‘A World of Frigile
Parts’ solleva questioni legate a legittimità, proprietà e importanza delle copie e al contempo
sottolinea il loro valore conservativo in quanto permettono una preservazione fisica, ma anche
culturale, emozionale e politica.”
Biografia di Brendan Cormier
Brendan Cormier è curator design al Victoria and Albert Museum (V&A). È curatore responsabile
di una galleria dedicata del V&A a opere sul design internazionale del ventesimo e ventunesimo
secolo, parte di una pionieristica collaborazione tra il V&A e China Merchants Shekou Holdings di
Shenzen in Cina. La galleria aprirà nel 2017 in concomitanza a Design Society, un hub culturale
che identifica nel design una forza catalizzatrice sociale.
Brendan Cormier è anche co-curatore di ‘Tortona Stories’ con Fabrizio Gallanti e collaborò nella
realizzazione del Padiglione Iraniano alla Biennale Architettura 2014. Ha una formazione da
urbanista e ha lavorato in progetti di design urbano a Toronto e a Rotterdam. Scrive regolarmente
in varie pubblicazioni lagate al mondo del design come Domus, Azure, Uncube, Mark e Canadian
Architect.
V&A
Il V&A è uno dei principali musei di arte e design a livello mondiale, con collezioni di
impareggiabile portata e diversità. È stato istituito per creare opere d'arte a disposizione di tutti e
ispirare designer e produttori britannici.
Oggi le collezioni del V&A, che abbracciano oltre 5000 anni di creatività umana in quasi tutti gli
ambiti e da molte parti del mondo, continuano a incuriosire, ispirare e informare. www.vam.ac.uk
Questa mostra è supportata da Volkswagen Group in qualità di società partner del Victoria and
Albert Museum.
Servizi di modellizzazione di dati e stampa 3D gentilmente forniti da iMakr and My Mini Factory
Sistemi di illuminazione gentilmente forniti da ARTEMIDE.
Progetto Speciale della Biennale Architettura 2016
REPORT FROM CITIES: CONFLICTS OF AN URBAN AGE
Un progetto speciale della 15. Mostra Internazionale di Architettura realizzato dalla Biennale di
Venezia. Curato da LSE Cities, il Progetto fa parte del programma Urban Age (organizzato
congiuntamente dalla London School of Economics and Political Science e dalla Alfred Herrhausen
Gesellschaft della Deutsche Bank). La mostra è stata organizzata nel contesto di Habitat III, la
Conferenza delle Nazioni Unite sugli Insediamenti Umani e lo Sviluppo Urbano Sostenibile che si
terrà a Quito, Ecuador dal 17 al 20 ottobre 2016.
Curatore:
Assistenti curatori:
Project Manager:
Ricky Burdett, Professor of Urban Studies, LSE e Direttore di LSE Cities e
Urban Age
Aron Bohmann, Ricercatore (LSE Cities)
Peter Griffiths, Managing Editor (LSE Cities)
Emily Cruz, Outreach Manager (LSE Cities)
Realizzato dalla Biennale di Venezia
Sede: Sale d’Armi C, Arsenale
In risposta alla chiamata alle armi lanciata da Alejandro Aravena nella battaglia per un ambiente
edificato migliore, la mostra propone una prospettiva dal fronte urbano. Come i padiglioni
nazionali che presentano ‘la battaglia che affrontano in patria’, il padiglione delle città offrirà al
visitatore della Biennale Architettura degli approfondimenti sulle più importanti tendenze e
conflitti che si verificano oggi nell’ambito urbano.
Nel breve spazio di 25 anni, le città sono cresciute di più e più velocemente di quanto mai fosse
successo prima. Piccoli villaggi di pescatori si sono trasformati in megalopoli, mentre i deserti sono
diventati parchi urbani di divertimento. La rapidità e portata di questa trasformazione non ha
precedenti. Ogni ora, alle popolazioni di città come Kinshasa e Dacca si aggiungono più di 50
nuovi residenti.
Stanno emergendo nuove forme urbane con profonde conseguenze sociali ed ambientali per
miliardi gli abitanti di queste città. Nel giro di una notte spuntano città istantanee caratterizzate da
una fragilità e precarietà estreme, mentre altre faticano a pianificare ed investire in un futuro
urbanistico che possa adattarsi e cambiare in base a bisogni, pressioni e desideri ancora
sconosciuti.
Costruire città per un miliardo di persone nell’arco del prossimo decennio è un’opportunità per
pianificare nel modo giusto, rispondendo alle esigenze della futura crescita urbana, o nel modo
sbagliato, imponendo soluzioni incapaci di adattarsi alle diverse circostanze. Alcune città hanno
colto quest’opportunità per pianificare e crescere in modo più omogeneo, mentre altre hanno
pagato il prezzo dell’espansione incontrollata. La ricerca condotta in 186 città mostra come la loro
popolazione sia più che raddoppiata, ma la loro area territoriale sia aumentata di almeno cinque
volte in soli 25 anni. La densità è calata e gli spazi aperti si sono ridotti. In Africa e Asia, dove
avverrà il 90% di questa crescita, buona parte dello sviluppo urbano soffre ancora di una
mancanza di regolamentazione e pianificazione.
La mostra tratterà i seguenti argomenti:
 Presentazione delle tendenze urbane globali dal 1990 al 2015, incluso il confronto di come sono
cresciute le aree urbane di Los Angeles, Johannesburg, Londra, Manila, Calcutta, Accra,
Madrid, Kinshasa, Singapore, Bogotá, Quito, Dacca, Kabul e Hong Kong. Una proiezione della
crescita futura metterà in evidenza i problemi di una crescita non pianificata: rispondere alla
crescita urbana globale che avverrà da qui al 2030 con la densità abitativa di Los Angeles
significherebbe urbanizzare almeno metà del territorio dell’Unione Europea; con la densità di
Hong Kong, la stessa crescita occuperebbe meno della metà del territorio italiano.
 Si useranno alcuni casi studio, come Shanghai, Addis Abeba, Londra, Istanbul, São Paulo, Città
del Messico e Mumbai, per comprendere approfonditamente che impatto hanno avuto i
cambiamenti recenti sul piano dell’uguaglianza e dell’accessibilità agli spazi aperti dal 1990.
 Si analizzerà il tessuto urbano di questi casi studio attraverso animazioni video, mentre le
statistiche e le analisi comparate di dati spaziali, sociali e ambientali mostreranno le
conseguenze di queste scelte di pianificazione sulla trama fisica e sociale di queste città.
 Verranno presentati 50 nuovi esempi costruttivi in un’epoca di urbanizzazione intensiva,
attuati attraverso “soluzioni dall’alto” che evidenzieranno come queste scelte architettoniche
portino a tipologie costruttive inflessibili e circondate da spazi pubblici senza vita.
 Verranno presentate da Urbanxchanger “soluzioni dal basso”, con casi studio di interventi
collaborativi a São Paulo, Città del Messico, Delhi e Città del Capo, per mettere in luce le
potenzialità di un cambiamento urbano su scala locale.
 Un’installazione centrale metterà a confronto i diversi modelli di crescita di otto grandi città
dal 1990 al 2015: Bangkok, Il Cairo, Chicago, Guangzhou, Ho Chi Minh City, Karachi, Kinshasa
e Lagos. L’area urbana di Guangzhou è aumentata del 3284%, mentre la popolazione è
cresciuta del 925%.
Tra le città presentate vi saranno:
Accra (Ghana). Abitanti: 4.429.649. Crescita dal 1990: 239%. Espansione territoriale dal 1990: 554%.
Addis Abeba (Etiopia). Abitanti: 3.009.130. Crescita dal 1990: 108%. Espansione territoriale dal
1990: 157%.
Bangkok (Tailandia). Abitanti: 14.011.131. Crescita dal 1990: 132%. Espansione territoriale dal 1990:
204%.
Bogotá (Colombia). Abitanti: 7,801.693. Crescita dal 1990: 76%. Espansione territoriale dal 1990:
24%.
Calcutta (India). Abitanti: 15.123.555. Crescita dal 1990: 52%. Espansione territoriale dal 1990:
209%.
Chicago (USA). Abitanti: 8.913.778. Crescita dal 1990: 22%. Espansione territoriale dal 1990: 47%.
Dacca (Bangladesh). Abitanti: 13.609.023. Crescita dal 1990: 240%. Espansione territoriale dal 1990:
163%.
Guangzhou (Cina). Abitanti: 24.657.221. Crescita dal 1990: 925%. Espansione territoriale dal 1990:
3284%.
Ho Chi Minh City (Vietnam). Abitanti: 9.978.274. Crescita dal 1990: 286%. Espansione territoriale
dal 1990: 1036%.
Hong Kong. Abitanti: 4.322.119. Crescita dal 1990: 18%. Espansione territoriale dal 1990: 49%
Il Cairo (Egitto). Abitanti: 15.734.924. Crescita dal 1990: 64%. Espansione territoriale dal 1990:
231%.
Istanbul (Turchia). Abitanti: 13.974.428. Crescita dal 1990: 61%. Espansione territoriale dal 1990:
180%.
Johannesburg (Sudafrica). Abitanti: 8.000.159. Crescita dal 1990: 154%. Espansione territoriale dal
1990: 86%.
Kabul (Afghanistan). Abitanti: 3.536.646. Crescita dal 1990: 200%. Espansione territoriale dal 1990:
100%.
Karachi (Pakistan). Abitanti: 12.787.536. Crescita dal 1990: 123%. Espansione territoriale dal 1990:
103%.
Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo). Abitanti: 10.226.183. Crescita dal 1990: 142%.
Espansione territoriale dal 1990: 212%.
Lagos (Nigeria). Abitanti: 11.008.357. Crescita dal 1990: 185%. Espansione territoriale dal 1990:
178%.
Londra (Regno Unito). Abitanti: 11.197.941. Crescita dal 1990: 31%. Espansione territoriale dal
1990: 27%
Los Angeles (USA). Abitanti: 15.138.973. Crescita dal 1990: 23%. Espansione territoriale dal 1990:
20%.
Madrid (Spagna). Abitanti: 5.256.249. Crescita dal 1990: 44%. Espansione territoriale dal 1990:
165%.
Manila (Filippine). Abitanti: 19.485.938. Crescita dal 1990: 116%. Espansione territoriale dal 1990:
90%.
Città del Messico (Messico). Abitanti: 17.765.121. Crescita dal 1990: 82%. Espansione territoriale dal
1990: 103%.
Mumbai (India). Abitanti: 19.601.845. Crescita dal 1990: 66%. Espansione territoriale dal 1990: 92%.
Quito (Ecuador). Abitanti: 2.173.697. Crescita dal 1990: 154%. Espansione territoriale dal 1990:
311%.
São Paulo (Brasile). Abitanti: 19.609.222. Crescita dal 1990: 44%. Espansione territoriale dal 1990:
36%.
Shanghai (Cina). Abitanti: 24.387.272. Crescita dal 1990: 143%. Espansione territoriale dal 1990:
140%.
Singapore. Abitanti: 5.085.789. Crescita dal 1990: 88%. Espansione territoriale dal 1990: 40%.
I dati sulla crescita urbana sono forniti dal NYU Urban Expansion Program at the Marron Institute
of Urban Management e dalla Stern School of Business, New York University.
LSE CITIES
LSE Cities è un centro internazionale della London School of Economics and Political Science
dedicato all’attività di ricerca, istruzione, organizzazione di convegni ed altre attività di
sensibilizzazione a Londra e all’estero. La sua missione è quella di studiare come le persone e le
città interagiscono fra di loro in un mondo sempre più urbanizzato, concentrandosi su come la
forma fisica e la pianificazione delle città influenzano la società, la cultura e l’ambiente.
ALFRED HERRHAUSEN GESELLSCHAFT
La Alfred Herrhausen Gesellschaft (AHG) è il forum internazionale della Deutsche Bank. AHG
cerca tracce di futuro nel presente, identificando le tendenze, esplorando le frontiere dell’intelletto
e concettualizzando gli argomenti di analisi e dibattito. Promuove la ricerca e prende parte ai
dibattiti attuali. Attraverso la collaborazione con l’ambito politico, economico, scientifico e sociale,
organizza forum di dibattito in tutto il mondo.
URBAN AGE – “SHAPING CITIES: CONFLICTS OF AN URBAN AGE”
LSE Cities ospita la conferenza annuale Urban Age, organizzata congiuntamente con la Alfred
Herrhausen Gesellschaft della Deutsche Bank, che si terrà il 14 e 15 luglio a Venezia come parte
della 15. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Shaping Cities, un evento
di due giorni che esplorerà i rapporti tra la forma e la società urbane, porrà l’attenzione sulle forze
sociali, spaziali e politiche che disegnano le città.
HABITAT III
Habitat III è la Conferenza delle Nazioni Unite sugli Insediamenti Umani e lo Sviluppo Urbano
Sostenibile. Si terrà dal 17 al 20 ottobre 2016 a Quito, in Ecuador. Questo grande evento globale è
convocato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ogni 20 anni. Habitat III sarà uno dei
primi vertici mondiali delle Nazioni Unite successive all’adozione dell’Agenda di Sviluppo
Sostenibile Post-2015. L’evento offrirà un’opportunità unica per discutere in merito all’importante
sfida della pianificazione e della gestione di città, paesi e villaggi, al fine di assicurare lo sviluppo
sostenibile, di definire e dare attuazione ai nuovi obiettivi per lo sviluppo globale e il cambiamento
climatico. La Conferenza darà luogo a una Nuova Agenda Urbana concisa, puntuale, lungimirante
ed orientata all’azione. (www.habitat3.org)
Biografia di Ricky Burdett
Ricky Burdett è professore di Architettura e Studi Urbani, direttore di LSE Cities e del programma
Urban Age. È stato Direttore della 10. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di
Venezia (2006) e curatore della mostra Global Cities alla Tate Modern di Londra nel 2007. Burdett è
stato membro della Independent Airports Commission del governo britannico e fa parte del
consiglio del Royal College of Art di Londra e del gruppo consultivo internazionale della Regional
Plan Association di New York. Ha preso parte a progetti di riqualificazione urbana in tutta Europa
ed è stato consulente capo per l’architettura e l’urbanistica alle Olimpiadi di Londra 2012, e
consigliere per l’architettura del sindaco di Londra dal 2001 al 2006. Ha co-curato i volumi The
Endless City (2007), Living in the Endless City (2011) e Transforming Urban Economies (2013).
Per ulteriori informazioni sulla mostra e Urban Age, contattare:
Ute Weiland: [email protected] (Alfred Herrhausen Gesellschaft)
Peter Griffiths: [email protected] (LSE Cities)
15. Mostra Internazionale di Architettura
REPORTING FROM THE FRONT
MEETINGS ON ARCHITECTURE
alla Biennale Architettura 2016
Ritornano i Meetings on Architecture alla 15. Mostra Internazionale di Architettura della
Biennale di Venezia, un programma di appuntamenti sui temi e i fenomeni presentati in Mostra,
che si svolgerà durante tutto il periodo di apertura e vedrà la partecipazione degli architetti e dei
protagonisti di REPORTING FROM THE FRONT curata da Alejandro Aravena.
“Se il fine ultimo della Biennale è condividere conoscenza e scambiare esperienze – spiega
Aravena - dovremmo offrire una serie di canali perché questo avvenga. Incontrare gli autori e
ascoltarne le esperienze è ancora una delle strade maestre per imparare dagli altri. Una volta al
mese, alcuni dei partecipanti converseranno col pubblico e condivideranno idee, dubbi e punti
cruciali dei progetti che hanno presentato. Li abbiamo organizzati per temi, ma per sua natura
l’architettura integra sempre più di una dimensione, perciò questi Meetings saranno il modo per
carpire, dagli autori stessi, la ricchezza e la complessità dell’ambiente costruito e che cosa serve
perché le cose siano realizzate.”
PROGRAMMA dei Meetings on Architecture
28 maggio | INFRASTRUTTURA
Joan Clos, Rem Koolhaas, Norman Foster
Andrew Makin, Grupo EPM
Teatro Piccolo Arsenale, ore 15
24 settembre | SCARSITÀ
VAVStudio, Anna Heringer, Francis Kéré,
Adeyemi Kunlé, Rural Urban Framework
Teatro alle Tese, ore 15
11 giugno | PERIFERIE
Mexico Project, BeL Sozietät für Architektur,
Assemble, Al Borde
Teatro alle Tese, ore 15
29 ottobre | AMBIENTE
Michael Braungart, Batlle i Roig Arquitectes,
Hugon Kowalski, Transsolar
Teatro alle Tese, ore 15
27 agosto | STRUTTURE/MATERIALI
Werner Sobek, Solano Benitez,
Ochsendorf, DeJong & Block,
Simón Vélez
Teatro alle Tese, ore 15
26 novembre | CONFLITTI
Milinda Pathiraja, Shigeru Ban,
Manuel Herz, Eyal Weizman,
Robert Jan van Pelt
Teatro alle Tese, ore 15
I Meetings on Architecture sono realizzati con il supporto di Rolex. Arnaud Boetsch, Direttore
Comunicazione & Immagine, ha dichiarato che “Rolex è orgogliosa di sostenere un’altra
stimolante Biennale Architettura. Il nostro supporto ai Meetings on Architecture darà un ulteriore
contributo a rendere la Mostra il forum più all’avanguardia per il dibattito sull’architettura.”
Gli appuntamenti dei Progetti Speciali
I Meetings on Architecture saranno affiancati da una serie di appuntamenti legati ai Progetti
Speciali della 15. Mostra, in particolare al Progetto della London School of Economics and Political
Science curato da Ricky Burdett e al Progetto Speciale di Forte Marghera.
La conferenza annuale Urban Age dal titolo Shaping Cities: Conflicts Of An Urban Age, fissata
per il 14 e 15 luglio a partire dalle 10.30 al Teatro alle Tese Arsenale, esplorerà i rapporti tra la
forma e la società urbane, ponendo l’attenzione sulle forze sociali, spaziali e politiche che
disegnano le città. Ospitata dalla Biennale di Venezia nel contesto di Habitat III - United Nations
Conference on Housing and Sustainable Urban Development (Quito, Ecuador, 17-20 ottobre 2016),
la conferenza è un’iniziativa congiunta della London School of Economics and Political Science e
l’Alfred Herrhausen Gesellschaft della Deutsche Bank, con l’obiettivo di animare il dibattito e
influenzare le politiche urbane nelle città globali.
PROGRAMMA di Urban Age - Shaping Cities: Conflicts of an Urban Age
Joan Clos, Direttore Esecutivo, UN Habitat
Ricky Burdett, Direttore LSE Cities & Urban Age
Paolo Baratta, Presidente della Biennale di
Venezia
Alejandro Aravena, architetto, curatore della
Biennale Architettura 2016 e Pritzker Prize 2016
Sue Parnell, Professore all’African Centre for
Cities
Jennifer Musisi; Direttore Esecutivo di Kampala
Enrique Peñalosa, Sindaco di Bogotá
Paul Achleitner, Presidente del Consiglio di
Sorveglianza, Deutsche Bank
Jean-Louis Missika, Vice Sindaco di Parigi
Abdoumalik Simone, Research Professor, Max
Planck Institute for the Study of Religious and
Ethnic Diversity
Richard Sennett, Professore di Sociologia, LSE
Philipp Rode, Direttore Esecutivo LSE Cities
Babatunde Fashola, Minitstro dell’Energia, Opere
Pubbliche ed Edilizia, Repubblica Federale della
Nigeria; ex Governatore dello Stato di Lagos
Ed Glaeser, Fred and Eleanor Glimp Professor of
Economics, Harvard University
Schlomo Angel, Urban Expansion Program, NYU
Saskia Sassen, Professore di Sociologia, Columbia
University
Rahul Mehrotra, Professore di Composizione e
Progettazione Urbana, Harvard University
Caroline Kihato, Senior Research Fellow alla
School of Architecture and Planning della
University of the Witwatersrand
Henk Ovink, Delegato Speciale dei Paesi Bassi
per le risorse idriche internazionali
Kees Christiaanse, architetto e urbanista
Il calendario degli incontri legati al Progetto Speciale di Forte Marghera saranno annunciati
prossimamente.
Infine, un ulteriore appuntamento dal titolo Sustainable Design Event, organizzato da
LafargeHolcim Foundation for Sustainable Construction, si terrà il 25 novembre al Teatro Piccolo
Arsenale alle ore 17.
15. Mostra Internazionale di Architettura
REPORTING FROM THE FRONT
Eventi collaterali
Across Chinese Cities – China House Vision
Across Chinese Cities è un programma internazionale organizzato e promosso dalla Beijing Design
Week (BJDW), inaugurato in occasione della 14. Mostra Internazionale di Architettura - La
Biennale di Venezia (2014). La mostra, che si inserisce nell’ambito di questa serie continua di
eventi, è curata da Beatrice Leanza (BJDW) e Michele Brunello (DONTSTOP Architettura) e nasce
dal progetto House Vision: una piattaforma panasiatica di ricerca e sviluppo multidisciplinare
creata nel 2013 dal designer Kenya Hara per il Giappone. House Vision è una ricerca sul “futuro
applicato” nell’abitazione domestica, compiuta da alcuni team composti da più gruppi e
provenienti da studi di architettura e da aziende leader nel settore operanti in diversi ambiti.
Across Chinese Cities – China House Vision presenta per la prima volta i contenuti che fino ad oggi
sono stati prodotti da tale ricerca insieme a un team di architetti ed esperti residenti in Cina. La
mostra tratta del cambiamento del ruolo e dell’ambiente nella pratica dell’architettura nella Cina
contemporanea e mette in luce i fenomeni concettuali e i percorsi di ricerca che sono alla base delle
14 proposte architettoniche. I lavori sono divisi in cinque gruppi tematici (The Hybrid Unit,
Dematerialized Space, Rural Frontiers, Community Plus e Home Kitchen) e vengono esposti
attraverso un sistema integrato di materiali, archivi digitali e cartacei, concepito per guidare la
fruizione del visitatore in una serie di paesaggi interattivi.
Università IUAV di Venezia, Ca’ Tron, Santa Croce, 1957
26 maggio - 26 settembre
orario 10 – 20 dal 26.5 al 29.5, 10 – 17 dal 31.5 al 26.9, chiuso lunedì e dal 01.8 al 22.8
Promotore: Beijing Design Week (BJDW)
www.bjdw.org
www.acrosschinesecities.org
Aftermath_Catalonia in Venice. Architecture Beyond Architects
Aftermath focalizza la sua attenzione sulla lived-in architecture, l’architettura vissuta, nel momento
in cui gli architetti non sono più presenti e gli utenti continuano a vivere quotidianamente
l’esperienza architettonica. Le opere selezionate sono state realizzate nel corso degli ultimi dieci
anni da architetti catalani. L’esposizione audiovisiva delle strutture invita il visitatore a valutarne
la qualità, a osservare e ascoltare come vengono abitate ed esplorate secondo modalità molteplici e
mutevoli. Tutte le opere selezionate hanno in comune un carattere spiccatamente pubblico e la
capacità di integrare spazi naturali, urbani e umani, estendendo la funzionalità architettonica alla
realizzazione del bene comune.
Cantieri Navali, Castello, 40
28 maggio -27 novembre
orario 10 – 18, chiuso lunedì
Promotore: Institut Ramon Llull
www.llull.cat
aftermath.llull.cat
Architecture for the People, by the People
Cannaregio, 1074/B (calle San Giovanni)
Nell’epoca in cui l’architettura si presenta sempre più autoreferenziale il TMOCA (Museo d’Arte
Contemporanea di Tehran) offre con questa esposizione organizzata dalla Faiznia Family
Foundation quattro punti di vista differenti:
- Il contributo a cura di Faryar Javaherian “Architecture at TMOCA: il museo e la collezione
permanente” espone l’architettura della costruzione del museo e le opere che esso presenta, in un
connubio contenitore-contenuto molto stretto. Molto significativi i lavori di Parviz Kalantari sulle
architetture di fango e paglia delle città del deserto di Kashan.
- L'installazione di Felice Ardito “NAKOJAABAD” (Nowhereland-populated o “Le città
invisibili”) è il punto di vista poetico dell'artista sulla vita delle città, le sue trasformazioni nel
tempo, e l'effetto che queste hanno sugli abitanti, “Perché - come dice Ardito - sono le città a fare le
persone!”. Il progetto include la realizzazione di due “Archi della Pace”, uno in Iran e l’altro in
Italia.
- Amir Anoushfar presenta gli edifici storici rinnovati di Kashan: l'architettura del passato che si
presta al presente!
- Cultural Heritage of East Azarbaijan presenta “Tabriz Bazar”: l’architettura fatta dalla gente per
la gente.
Durante il periodo di apertura della mostra saranno organizzati laboratori gratuiti per bambini
collegati ai temi dell’esposizione: “fff and Cenzino for Kids”.
28 maggio – 27 novembre
orario 10 – 18, chiuso lunedì
Promotore: Tehran Museum of Contemporary Art
www.tmoca.com
Architecture Ukraine – Beyond the Front
Architecture Ukraine – Beyond the Front apre un dialogo su un problema cruciale del nostro tempo:
come immaginare la ricostruzione e la rivitalizzazione delle città nei territori che sono teatro di un
conflitto. La mostra espone il lavoro del programma di ricerca residenziale della fondazione
Izolyatsia, “Architecture Ukraine 2015”, che ha riunito professionisti provenienti da diversi settori
creativi per esaminare le sfide infrastrutturali che sta affrontando Mariupol’, una città di frontiera
sotto assedio nell’Ucraina orientale. La mostra inoltre offre un’analisi parallela su Donec’k, la città
natale della fondazione, attualmente in conflitto. Le circostanze belliche infatti hanno creato un
divario tra questa città e quelle vicine anch’esse collocate nel Bacino del Donec (o Donbass),
trasformandole in avamposti su entrambi i lati di un confine di fatto instabile ed esplosivo. La
mostra vuole essere una sorta di specchio posizionato dietro il fronte ed esamina la storia
antropologica, economica, sociale e culturale, analizzando al contempo i confini sociali e geografici
che limitano o sviluppano le dinamiche delle città.
Spazio Ridotto, San Marco, 1388 (calle del Ridotto)
28 maggio – 30 giugno
orario 10 – 18, chiuso lunedì
Promotore: Izolyatsia
http://www.izolyatsia.org/en/
Branding Islands Making Nations
Branding Islands Making Nations è un concorso basato su un case study che si propone di aprire un
dibattito sul valore aggiunto nella progettazione. Il concorso sviluppa il tema della chiamata alle
armi della 15. Mostra Internazionale di Architettura 2016 invitando un ampio schieramento di
professionisti degli spazi a questa edizione della Biennale Architettura. Consulenti e designer della
comunicazione, esperti di marketing e pubblicità riflettono sul ruolo del branding nella creazione
di un luogo. Il gruppo di esperti del Vertical Geopolitics Lab fungerà da facilitatore in un quadro
concettuale basato sulla consapevolezza che la politica della rappresentazione è determinante per
il successo di un intervento nell’ambiente edificato. Il caso proposto è quello di un governo che
cerca di determinare la fattibilità di una rivendicazione territoriale; ai partecipanti viene assegnato
il compito di presentare un branding package, una proposta di branding, relativa a un territorio
immaginario e finalizzata a legittimare la rivendicazione territoriale di una nazione. I team
selezionati rappresenteranno l’insieme dei soggetti economici e delle questioni in gioco e, piuttosto
che scaricare le responsabilità, creeranno nuove possibilità mettendo in luce i problemi tecnici, le
scappatoie e le aree grigie nei vari sistemi, compiendo così un primo passo verso la soluzione del
conflitto.
Università IUAV di Venezia, Ca’ Tron, Santa Croce, 1957
25 e 26 novembre
Promotore: Vertical Geopolitics Lab
www.vg-lab.net
www.bi-mn.net
Coexistence
Macao, porto commerciale di importanza strategica per lo sviluppo degli scambi
internazionali nel territorio cinese, è diventata un insediamento portoghese a metà del XVI
secolo, per essere poi restituita alla Cina 1999. Il “centro storico di Macao” è costituito da una
serie di luoghi dell’antico borgo cittadino che testimoniano un esempio unico di assimilazione
e coesistenza delle culture cinese e portoghese. Annoverato nell’elenco dei siti patrimonio
dell’UNESCO nel 2005, rappresenta il lascito architettonico del patrimonio culturale della
città. Grazie all’uso dell’installazione fisica e della comunicazione digitale, la mostra offrirà
l’opportunità di analizzare in modo interattivo come possiamo imparare da questi “vecchi”
edifici e dall’attuale contesto urbano di Macao in un modo “nuovo”, esplorando l’idea della
riqualificazione degli spazi storici per usi residenziali. Illustrando una serie di recenti progetti
di ristrutturazione e riqualificazione, nonché mostrando le tecniche di costruzione tradizionali
(forse ormai dimenticate) e i materiali locali riscoperti, riutilizzati e applicati durante il
processo di rifacimento oggi e in passato, si potrebbero comprendere i rapporti est-ovest di
coesistenza tra gli approcci architettonici e il centro storico.
Arsenale, Castello, 2126/A (campo della Tana)
28 maggio - 27 novembre
orario 10 – 18, chiuso lunedì (eccetto 30.5, 05.9, 31.10, 21.11)
Promotore: Instituto Cultural do Governo da R.A.E. de Macau (I.C.M.)
www.icm.gov.mo
Everyday Architecture Re: Made in Taiwan
In risposta al tema di REPORTING FROM THE FRONT la mostra esplora le aspirazioni e le
possibilità dimostrate da alcune creazioni realizzate da comuni cittadini attorno alla loro
architettura quotidiana. Di fronte alla sfida ambientale globale/locale e ai problemi sociali,
l’esposizione riesamina il concetto di costruzione civile e reinventa materiali provenienti da rifiuti
riciclati per compiere un passo avanti verso il “miglioramento della qualità dell’ambiente edificato
e, di conseguenza, della qualità di vita delle persone”, così come affermato da Alejandro Aravena,
direttore artistico della 15. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia.
Palazzo delle Prigioni, Castello, 4209 (San Marco)
26 maggio - 27 novembre
orario 10 – 18, chiuso lunedì
Promotore: National Taiwan Museum of Fine Arts (NTMoFA)
http://www.ntmofa.gov.tw/
remade.tw
Gangcity
Gangcity documenta il fenomeno di cluster urbani sottratti a ogni forma di controllo della legalità,
al fine di attivare processi di riappropriazione e di cura degli spazi privati e pubblici. Il progetto è
volto a rivelare la reciproca influenza tra la violenza e la geografia delle città, prestando particolare
attenzione alle gang come gruppi primari che nascono e si diffondono nei ghetti urbani, con un
coinvolgimento prioritario di adolescenti. Favorendo un intreccio di discipline e metodologie,
Gangcity propone un Simposio internazionale e una Mostra fotografica, insieme a una varietà di
altri workshop scientifici e di esibizioni. Il registro narrativo che emerge dall’analisi scientifica
delle gang si integra con il racconto corale di scienziati sociali, architetti, urbanisti e artisti, attori
anch’essi, insieme agli abitanti, dei nuovi cicli di vita di cluster urbani, liberati infine dalla violenza
delle gang attraverso le pratiche dell’inclusione sociale, invece che della repressione.
Arsenale Nord, Spazio Thetis
26 maggio - 27 novembre
orario 11 – 18, chiuso lunedì (eccetto 30.5, 05.9, 31.10, 21.11), venerdì e sabato 11 – 20 dal 28.5 al
24.9
Promotore: DIST - Dipartimento Interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio, Torino
www.dist.polito.it
www.gangcity.it
Prospect North
Prospect North esamina la Scozia e il suo rapporto con i vicini paesi nordici, con un’attenzione
particolare per le persone e i luoghi. Questo approccio, che procede dal macro al micro, offre una
serie di innovative strategie di mappatura, racconti personali, ritratti e immagini che mettono in
evidenza lo spazio e l’identità scozzese all’interno di una regione del nord Europa
economicamente emergente. Prospect North esplora la relazione tra popolo, cultura, luoghi,
industrie ed economie, e mostra come le comunità “periferiche” stiano ritrovando un nuovo
impulso attraverso azioni basate sul ritorno alle proprie origini e iniziative locali, riconoscendo,
allo stesso tempo, l’attuale espansione degli orizzonti geografici della Scozia.
Ludoteca Santa Maria Ausiliatrice, Castello, 450 (fondamenta San Gioacchin)
26 maggio – 26 giugno
orario 10 – 18, chiuso lunedì (eccetto 30.5)
Promotore: Scottish Government
http://www.ads.org.uk/scotlandvenice16/
Revitalisation by Reconciliation
Il metodo IBA per lo sviluppo economico, sociale e culturale di città e regioni sarà presentato per
la prima volta nell’ambito della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale Venezia.
Tavole rotonde e conferenze proporranno un contributo al dibattito partendo da esperienze
rilevanti di IBA Parkstad e altri IBA, considerando il loro impatto regionale transfrontaliero.
Esploreranno i nuovi modi per affrontare il bisogno di maggiore democrazia nella progettazione,
la trasformazione urbana in Europa, la sostenibilità e il potenziale della cooperazione
transfrontaliera. Esperti, politici, stakeholders e studenti di architettura da tutta Europa
parteciperanno alla discussione.
Fondazione Querini Stampalia, Castello, 5252 (campo Santa Maria Formosa)
28 maggio -27 novembre
orario 10 – 18, chiuso lunedì
Promotore: IBA Parkstad
www.iba-parkstad.nl
«Salon Suisse»: “Wake up! A path towards better architecture”
Il Salon Suisse del 2016, curato da Leïla el-Wakil, si prefigge un doppio scopo: quello di discutere e
rivalutare le idee fondamentali che derivano da una concezione equilibrata della modernità e
quello di contribuire a impostare tali idee come linee guida adattate per l’architettura del XXI
secolo. Oggi, grazie alla diffusione globale delle idee, proliferano in tutto il mondo una
moltitudine di soluzioni architettoniche innovative, gratuite e significative, spesso basate su
lezioni provenienti dal passato. Si assiste, quindi, a un’emancipazione dell’architettura attuata
dagli stessi utenti. Il Salon Suisse offrirà uno spazio di riflessione su argomenti quali tradizione,
modernità, riutilizzo e riciclaggio, autocostruzione, la priorità degli esseri umani e delle esigenze
umane, “Piccolo è bello”, Existenzminimum per tutti e metodi bioclimatici. Architetti, ingegneri,
ricercatori, artigiani, registi e artisti svizzeri e stranieri sono invitati a condividere la propria
conoscenza e la propria esperienza sul tema di “un’architettura migliore per il futuro”.
Palazzo Trevisan degli Ulivi, Dorsoduro, 810 (campo Sant' Agnese)
28 maggio ore 13 - 15; 16 - 18 giugno, 8 - 10 settembre, 20 - 22 ottobre, 24 - 26 novembre ore 19 - 22
Promotore: Swiss Arts Council Pro Helvetia
www.prohelvetia.ch
www.biennials.ch
Sarajevo now: People's Museum
Per secoli Sarajevo ha svolto la funzione di crocevia e frontiera urbana. Come è accaduto ad altre
città trasformate da una crescita esponenziale o da una decrescita improvvisa, la Sarajevo
postbellica affronta oggi le sue peculiari modalità di pratica informale. Queste condizioni portano
alla luce nuove pratiche e lezioni nate da una città che sta abbattendo le divisioni e che, con
rinnovata energia, si propone come luogo che genera cittadinanza. Le forze interessate da queste
dinamiche sono simili a quelle che caratterizzano i progetti di ricerca e progettazione dell’UrbanThink Tank, progetti che hanno ispirato una collaborazione tra il Politecnico federale di Zurigo
(ETH Zurich), il comune di Sarajevo e il Museo Storico della città attraverso l’iniziativa “Reactivate
Sarajevo”. Una delle iniziative di spicco di tale partnership è questo evento collaterale della 15.
Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, che presenta lezioni e pratiche
emergenti.
Arsenale Nord, Tesa 99
28 maggio - 1 luglio
orario 10 – 18, aperto tutti i giorni
Promotore: Matica of Bosnia and Herzegovina
www. matica-bih.org
Shaping European Cities. Urban confrontation, democracy and identity
Young Talent Architecture Award Granting Ceremony
La Commissione Europea e la Fundació Mies van der Rohe di Barcellona organizzeranno il
dibattito dal titolo Shaping European Cities. Urban confrontation, democracy and identity e
assegneranno il Young Talent Architecture Award (YTAA).
Entrambi gli eventi, istituiti nell’ambito del programma Creative Europe, pongono l’accento sulla
convinzione che le soluzioni architettoniche di alta qualità promuovono la crescita, l’integrazione
sociale, la partecipazione democratica e, fondamentalmente, il benessere individuale e sociale per i
cittadini. Il Young Talent Architecture Award, recentemente istituito dall’ European Union Prize
for Contemporary Architecture - Mies van der Rohe Award, pone l’accento sulla formazione degli
architetti e i loro primi passi nella vita professionale. I relatori e i partecipanti verranno annunciati
all’inizio della Biennale Architettura 2016 e il dibattito sarà aperto a tutti coloro che sono coinvolti
nella costruzione dei nostri territori, dai cittadini ai soggetti economici, dai politici agli esperti di
architettura, dai critici agli studenti.
Teatro Piccolo Arsenale, Castello (campo della Tana)
28 ottobre ore 14 - 18
Promotori: Fundació Mies van der Rohe e European Commission (Creative Europe program)
http://www.miesarch.com
http://ec.europa.eu/creative-europe
http://shapingeuropeancities.eu
Sharing & Regeneration
La mostra assume, come punto di partenza, le domande e le aspirazioni degli esseri umani in
merito ai loro mezzi di sussistenza, focalizzando la propria attenzione sulle attese più elementari
della popolazione riguardo al proprio spazio perduto: le richieste e i sogni che sono rimasti sopiti
nella profondità della mente e mai finora svegliati. La mostra consiste di tre parti: 1) la
rigenerazione di aree urbane centrali, 2) la rigenerazione di aree rurali, 3) aree di nuova
sperimentazione. I progetti presentati spaziano dalle aree più interne della città a quelle più
esterne e viceversa, a rappresentare l’idea stessa della condivisione, tra luoghi e comunità diverse:
di conoscenze, abilità, emozioni, pensieri, aspirazioni, oltre ad attenzione e rispetto per il nostro
comune passato, guardando al futuro. In questo processo, che muove dalla ricostruzione delle
relazioni di comunità alla riconfigurazione dell’immagine della città e della campagna, l’architetto
può giocare un ruolo importante, con il passaggio da un processo di pianificazione/progettazione
guidato dal disegno ad uno guidato dall’azione, orientato alla comunicazione, basato sulla cultura.
Palazzo Zen, Cannaregio, 4924 (Gesuiti); ex Chiesa di Santa Caterina, Cannaregio, 4941/4942
28 maggio - 27 novembre
orario 14.30 – 19, chiuso martedì e nel mese di agosto
Promotore: Fondazione EMGdotART
www.EMGdotART.net
Stratagems in Architecture: Hong Kong in Venice
Hong Kong è una città conosciuta per la sua versatilità ed elasticità; ma ciò che si percepisce nella
vita di tutti i giorni è un senso di rigidità e mancanza di alternative. L’architettura, in queste
circostanze, diventa un mezzo per riflettere sulle condizioni umane, sociali e persino politiche e
allo stesso tempo dà forma ai valori del pubblico. Da una parte si conforma alle regole del
capitalismo e della domanda privata; dall’altra cerca di trascendere le regole e di aprirsi
all’immaginazione. Ciò che giace nel mezzo potrebbe essere conflittuale e creare campi di battaglia
senza fine e in continua evoluzione. Nuove idee vengono messe alla prova ai limiti del possibile;
possono essere rifiutate o possono trasformarsi in una nuova serie di valori. Il saggio classico
cinese dei Trentasei Stratagemmi è una collezione di tattiche militari applicate in guerra nell’antica
Cina; è diviso in capitoli che illustrano diverse situazioni. La sua saggezza è utilizzata nell’era
moderna in politica, in affari e nei rapporti sociali. Prendendo spunto da questo saggio classico, gli
architetti e gli artisti esaminano le sfide che si trovano a fronteggiare e cercano soluzioni per la
complessità della realtà.
Arsenale, Castello, 2126 (campo della Tana)
28 maggio - 27 novembre
orario 10 – 18, chiuso lunedì (eccetto 30.5, 05.9, 31.10, 21.11), venerdì e sabato 10 – 20 dal 28.5 al
24.9
Promotori: The Hong Kong Institute of Architects Biennale Foundation; Hong Kong Arts
Development Council
http://www.hkia.net/
http://www.hkadc.org.hk/
http://www.venicebiennale.hk
The Forests of Venice
Nata da un´iniziativa di Kjellander Sjöberg Architects e curata da Jan Åman, l’evento presenta una
sensuale e stimolante installazione spaziale nell´edificio della Serra dei Giardini, costruito nel 1894.
La mostra propone l´uso del legno come materiale da costruzione rigenerante ed espone una
visione dove architettura e ambiente urbanizzato possano coesistere con la natura in modo
rivitalizzante e adattabile. Le città di tutto il mondo sono minacciate dall´innalzamento del livello
del mare, Venezia - costruita su dieci milioni di alberi - può servire da esempio per la gestione di
questo problema globale. Forests of Venice cerca di scoprire se dieci milioni di nuovi alberi possano
rappresentare una soluzione, creando un nuovo paesaggio urbano ecologico e adattabile.
Sette architetti svedesi sono stati invitati a trasformare un elemento tipico dei Palazzi veneziani in
una strategia architettonica contemporanea. Il punto di partenza della mostra è il fatto che la città
di Venezia è il risultato di un processo dinamico tra ambiente naturale e civiltà.
Serra dei Giardini, Castello, 1254 (viale Giuseppe Garibaldi)
28 maggio - 18 settembre
orario 10 – 19, chiuso lunedì
Promotore: Swedish Institute
www.si.se
The Horizontal Metropolis, a Radical Project
“Metropoli Orizzontale” è un ossimoro che coniuga l’idea tradizionale di Metropoli (centro di un
vasto territorio, gerarchicamente organizzato, denso, verticale e prodotto da processi di
polarizzazione) con quella di orizzontalità (l'idea di una condizione urbana diffusa, isotropica, in
cui centro e periferia si confondono). Contrariamente a posizioni diffuse che identificano nella
dispersione urbana solo un fenomeno da contrastare, il concetto di Metropoli Orizzontale la
considera invece, al di là della nozione di "peri-urbano", come un potenziale e non un limite, per
la costruzione di un progetto sostenibile ed innovativo di città. In questi territori, l’orizzontalità
dei sistemi del costruito, delle infrastrutture e delle relazioni, l'accessibilità diffusa e l’uso ibrido
del territorio sono caratteristiche in grado di generare spazi di qualità ed ecologicamente efficienti.
La mostra indaga la Metropoli Orizzontale, i suoi spazi, le sue tradizioni e gli stili di vita dei suoi
abitanti, la sua rilevanza oggi come questione energetica, ecologica e sociale. Esplora, in un
progetto radicale, scenari e strategie per il riciclaggio e la riqualificazione di vaste città-territorio.
Isola della Certosa
28 maggio – 27 novembre
orario 10 – 18, chiuso lunedì
Promotore: Archizoom EPFL
http://archizoom.epfl.ch
THERAPY OF LIVING/Terapia del vivere
5,000 years of respect of Natural Environment, wearing jades of Heaven as research of quality of
life, translated in today creations
Il dato strettamente architettonico del vivere, inteso come ricerca di una crescente miglior qualità
della vita delle persone, non può oggigiorno che essere connesso a fattori sociali, culturali, geo-
politici, storici, ambientali, scientifici. Il progetto THERAPY OF LIVING/Terapia del vivere pone al
centro l'uomo e l'evoluzione del rispetto del suo ambiente architettonico primario, cioè lo spazio
vitale (il suo corpo) e lo spazio del vivere (il contesto ambientale). La riflessione parte dalla storia e
in particolare dalla storia dell’ Estremo Oriente, scritta attraverso una capsule collection, una rara
collezione di oggetti in giada, per ottenere da essa una lezione e dei principi tradotti in riflessioni
sull'ambiente umano attraverso i linguaggi contemporanei della ricerca scientifica e dell'arte (tre
artisti e cento studenti del Liceo Artistico “Marco Polo” di Venezia).
Magazzino 11, Stazione Marittima (San Basilio);
28 maggio - 27 novembre
orario 11 – 17, chiuso lunedì e martedì
Promotore: Biobridge Foundation
www.biobridge-event.com
TIME SPACE EXISTENCE
La mostra presenta una straordinaria combinazione di architetti provenienti dai sei continenti. Si
vogliono mostrare sviluppi e riflessioni nel contesto dell'architettura contemporanea
internazionale, presentando architetti con diversi background culturali e in differenti fasi della loro
carriera; ciò che li accomuna è la dedizione all'architettura nel senso più ampio del termine, tema
che viene declinato in molteplici variazioni attraverso i concetti di Tempo, Spazio ed Esistenza. Gli
architetti dovrebbero avere maggiore consapevolezza dell'impatto che le loro scelte hanno sugli
esseri viventi e sull'ambiente in cui abitiamo. Questa mostra aspira quindi ad ampliare la
consapevolezza nei confronti della nostra esistenza personale in qualità di esseri umani che vivono
all'interno di uno spazio e tempo specifico.
European Cultural Centre: Palazzo Bembo, San Marco, 4793 (Rialto, riva del Carbon), Palazzo
Mora, Cannaregio, 3659 (San Felice, Strada Nova), Palazzo Rossini, San Marco, 4013 (campo
Manin)
28 maggio - 27 novembre
orario 10 – 18, chiuso martedì
Promotore: Global Art Affairs Foundation
www.globalartaffairs.org
WITHOUT LAND/ SENZA TERRA
Stabilito un punto qui viene alzato un pallone aerostatico con le fattezze del mappamondo
terracqueo. Con la scritta: SENZA TERRA che gli gira tutta attorno. Di modo che questo diventi un
segnale per tutti quelli che non hanno una terra propria, un luogo dove sostare, un luogo dove
incontrarsi, un luogo dove discutere, un luogo dove relazionarsi. Ai piedi dell’attacco del “pallone”
aerostatico ci sarà un “cippo”, o una panchina con incisi tutti i nomi degli artisti che compongono
il progetto SENZA TERRA in ordine alfabetico senza alcuna dicitura che li qualifichi come
funzione di scultore, pittore, fotografo, musicista, letterato o che altro si voglia. Solo nomi e
cognomi come esseri umani che hanno azzerato la funzione sociale.
Isola di San Servolo
27 maggio - 30 settembre (pallone aerostatico fino a 30.06)
orario 9 – 20, aperto tutti i giorni
Promotore: A.I.A.P. (Associazione Internazionale Arti Plastiche)
15. Mostra Internazionale di Architettura
REPORTING FROM THE FRONT
Paulo Mendes da Rocha
Vincitore del Leone d’Oro alla Carriera
della 15. Mostra Internazionale di Architettura
È stato attribuito a Paulo Mendes da Rocha il Leone d’Oro alla Carriera della 15. Mostra
Internazionale d’Architettura della Biennale di Venezia – REPORTING FROM THE FRONT.
La decisione è stata presa dal Cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta, su proposta del
Curatore della 15. Mostra Internazionale di Architettura Alejandro Aravena.
Tra le motivazioni si segnala "la straordinaria qualità della sua architettura che risiede nella
durevolezza. A molti decenni dalla loro costruzione tutti i suoi progetti resistono alla prova del
tempo, sia dal punto di vista stilistico che fisico. Questa coerenza, che può derivare dalla sua
integrità ideologica e dalle sue capacità in campo strutturale, fa di Paulo Mendes da Rocha un
provocatore anticonformista e allo stesso tempo un appassionato realista. I suoi campi di interesse
vanno al di là dell’architettura in ambiti politici, sociali, geografici, storici e tecnici. Il ruolo che egli
ha giocato per molte generazioni di architetti in Brasile, in America Latina e in ogni altro luogo è
quello di una persona capace di unirsi a imprese condivise e collettive, e anche di attrarre gli altri a
combattere per la causa del miglioramento dell’ambiente edificato."
Il riconoscimento a Paulo Mendes da Rocha sarà consegnato sabato 28 maggio 2016 a Ca’
Giustinian, sede storica della Biennale di Venezia, nel corso della cerimonia di premiazione e
inaugurazione della 15. Mostra, che aprirà al pubblico nello stesso giorno alle ore 10.
Nota biografica
Paulo Mendes da Rocha ha trascorso la sua infanzia tra la città di Vitória, la capitale portuale di
Espírito Santo dove è nato nell’ottobre 1928 nella casa dei nonni materni, e l’Isola Paquetá, nel
mezzo della baia di Guanabara di Rio de Janeiro, la capitale nazionale, dove viveva la famiglia
Mendes da Rocha.
La famiglia dell’architetto si trasferì nel 1940 a São Paulo, città dove il padre Paulo Menezes
Mendes da Rocha fu nominato Presidente delle Risorse Navali e Portuali della Scuola Politecnica
dell’ Universidade de São Paulo, che diresse dal 1943 al 1947.
Sempre a São Paulo, Mendes da Rocha terminò la Mackenzie Architecture School nel 1954, e qui è
stato capace di costruire una solida carriera come progettista di case, scuole, edifici residenziali,
musei, elementi d’arredo, set teatrali e vari progetti urbanistici.
Subito dopo la laurea, nel 1957 vinse un bando di gara nazionale per la costruzione di una palestra,
il Clube Atlético Paulistano. Il lavoro gli portò grande riconoscimento pubblico e vinse inoltre il
Grande Prêmio Presidência da República alla sesta Bienal di São Paulo nel 1961.
Nel 1968 l’architetto vinse la gara nazionale per la costruzione del padiglione brasiliano all’Osaka
Expo 70 e si spostò in quella città nel 1969 per seguire gli sviluppi della costruzione.
Tra i vari riconoscimenti internazionali, gli sono stati assegnati il titolo di Membro Onorario del
Conselho Internacional dos Arquitetos de Língua Portuguesa, il Mies Van der Rohe Foundation
Prize per il suo progetto della Pinacoteca di São Paulo e nel 2000 è stato scelto per rappresentare il
Brasile alla 7. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia. Nel 2006 ha ricevuto
il Pritzker Architecture Prize.
In Brasile, l’architetto è stato onorato due volte con l’Ordem do Merito Cultural nel 2004 e nel 2013.
Ha inoltre ricevuto due volte il Troféu APCA (Associação Paulista de Críticos de Arte), nel 2012 e
nel 2015.
Contemporaneamente al suo lavoro nello studio, Mendes da Rocha entrò nel mondo accademico
grazie al suo caro amico Vilanova Artigas, uno dei più apprezzati architetti brasiliani. Entrambi
diedero nuova linfa alla Scuola d'Architettura dell’Universidade de São Paulo grazie alle loro
visioni sociali e umanistiche, influenzando molte generazioni di architetti e artisti negli anni a
venire.
Dopo aver conseguito il dottorato presso la Faculdade de Arquitectura e Urbanismo da
Universidade de São Paulo nel 1998, il suo contributo all'istruzione universitaria viene attestato dai
numerosi inviti in università di livello internazionale:
2001 Professore ad Honorem della Facultad de Arquitectura, Universidad de la República del
Uruguay
2007 Dottorato Honoris Causa, Universidade Presbiteriana Mackenzie, São Paulo
2009 Dottorato Honoris Causa, Universidad Nacional del Litoral, Santa Fe, Argentina
2010 Professore Emerito, Faculdade de Arquitetura e Urbanismo da Universidade de São Paulo,
USP
2011 Dottorato Honoris Causa, Università di Architettura e Urbanismo "Ion Mincu", Bucarest,
Romania
2012 Dottorato Honoris Causa assegnato a personalità distintesi nell'arte, le scienze, la cultura, i
diritti umani, Universidad Nacional de Córdoba, Argentina
2015 Dottorato Honoris Causa, Università di Lisbona
L'opera completa di Mendes da Rocha è stata ampiamente pubblicata in numerose riviste sia in
Brasile che all'estero, ed in molti libri tra i quali: Mendes da Rocha, Introducciones / Introductions,
Josep Ma. Montaner, Editorial Gustavo Gili, Barcelona, 1996; Paulo Mendes da Rocha, Cosak &
Naify, 2000 e 2007; Paulo Mendes da Rocha Bauten und Projekte, Annette Spiro, Verlag Niggli AG,
Sulgen I Zürich, 2002; Paulo Mendes da Rocha, Helio Piñon, Romano Guerra Editora, 1ª edição 2002;
Paulo Mendes da Rocha Estrutura: o êxito da forma, Denise Chini Solot; Paulo Mendes da Rocha – Fifty
Years, Rizzoli, 2007; Paulo Mendes da Rocha – Tutte le Opere, Daniele Pisani, con un saggio di
Francesco Dal Co, Mondadori Electa S.p.A., Milano, 2013.
Oltre ai suoi progetti architettonici e urbanistici, ha disegnato anche elementi d'arredo: un esempio
è la sedia "Paulistano", pubblicata nella rivista New Furniture. Neue Möbel. Meubles Nouveaux,
Verlag Gerd Hatje, Stuttgart, 1958. Attualmente, la sedia viene prodotta su larga scala dalla ditta
francese OBJEKTO.
15. Mostra Internazionale di Architettura
REPORTING FROM THE FRONT
La Giuria internazionale
della Biennale Architettura 2016
La Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta ha nominato, su proposta del Direttore
Alejandro Aravena, la Giuria internazionale della 15. Mostra Internazionale di Architettura che
risulta così composta:
Pippo Ciorra (Italia), architetto, critico e docente presso la Scuola di Ateneo di Architettura e
Design di Ascoli Piceno (Università di Camerino) e lo IUAV di Venezia. Ha curato mostre in Italia
e all’estero; dal 2009 è senior curator per l’architettura al MAXXI di Roma
Sergio Fajardo (Colombia), professore di matematica alla Universidad de los Andes, Bogotá, ex
sindaco di Medellín e governatore del dipartimento di Antioquia, insignito dell’Americas Award
for Excellence in Public Service nel 2007
Marisa Moreira Salles (Brasile), editrice, redattrice, book designer e imprenditrice nel settore delle
tecnologie, fondatrice di Arq.Futuro, un think-tank pensato per stimolare il dibattito
sull'architettura e il futuro delle città
Hashim Sarkis (Libano, USA), rettore della School of Architecture and Planning del MIT,
architetto dello Hashim Sarkis Studios, già Aga Khan Professor of Landscape Architecture and
Urbanism alla Harvard University Graduate School of Design (GSD)
Karen Stein (USA), consulente architettonico, direttrice esecutiva della George Nelson Foundation
e docente del programma di Design Criticism alla School of Visual Arts di New York
Il Presidente della Giuria sarà nominato dagli stessi giurati durante la loro prima riunione.
La Giuria assegnerà i seguenti premi ufficiali:
 Leone d’oro per la miglior Partecipazione Nazionale
 Leone d’oro per il miglior partecipante alla Mostra Internazionale REPORTING FROM
THE FRONT
 Leone d’argento per un promettente giovane partecipante alla Mostra Internazionale
REPORTING FROM THE FRONT
La Giuria avrà anche la possibilità di assegnare:
 un massimo di una menzione speciale alle Partecipazioni Nazionali
 un massimo di due menzioni speciali ai partecipanti alla Mostra Internazionale
REPORTING FROM THE FRONT
La cerimonia di premiazione si svolgerà contestualmente all'inaugurazione della Mostra che avrà
luogo sabato 28 maggio 2016 a Ca’ Giustinian, sede storica della Biennale di Venezia. Si conferma
l’apertura al pubblico nello stesso giorno alle ore 10.
Biografie dei giurati
Pippo Ciorra (Italia)
Architetto, critico, docente, membro del comitato editoriale di Casabella dal 1996 al 2012,
collabora con giornali e riviste ed è autore di molti saggi e pubblicazioni. Tra i più noti, Senza
architettura, le ragioni per una crisi, pubblicato da Laterza nel 2011. E’ autore di studi monografici
su Ludovico Quaroni, Peter Eisenman e altri, e di testi sulla città, sui musei, sulla fotografia e
sull’architettura italiana contemporanea. E’ professore di progettazione e teoria presso la SAAD
di Ascoli Piceno e direttore del programma di dottorato internazionale Villard d’Honnecourt
presso lo IUAV. È membro del CICA (Comitato Internazionale dei Critici di Architettura) e
advisor per il premio “Medaglia d’oro dell’architettura italiana” della Triennale di Milano. È
stato membro o presidente di numerose giurie di concorsi di architettura nazionali ed
internazionali. Ha curato ed allestito mostre in Italia e all’estero; dal 2009 è senior curator per
l’architettura al MAXXI di Roma. Tra le mostre curate, ricordiamo la serie Recycle, Energy,
Erasmus e Food, e la mostra itinerante Piccole Utopie sul lavoro di dieci architetti italiani
contemporanei. È curatore della versione italiana di YAP, programma internazionale del
MoMA PS1 per la promozione dei giovani architetti.
Sergio Fajardo (Colombia)
Sergio Fajardo è un matematico e politico. Dal 2004 al 2007 è stato sindaco di Medellín, la seconda
città della Colombia. A riconoscimento delle sue politiche urbane tese all’inclusione sociale, nel
2007 è stato nominato Person of the Year per l’America latina dal Financial Times; nello stesso
anno, è stato insignito dell’Americas Award for Excellence in Public Service. Ha inoltre ricevuto la
Gold Medal for Social Urbanism dalla Federación Panamericana de Arquitectos nel 2008, il Dr.
Jean Mayer Global Citizenship Award "per il suo ruolo di leadership coraggiosa ed innovativa nel
creare una città più viva ed aperta” dalla Tufts University nel 2009, e l’IHS Alumni International
Award dalla Erasmus University Rotterdam nel 2012. Il suo straordinario contributo
all’amministrazione urbana gli è valso inviti al dipartimento di geografia e centro per gli studi
sull’America latina della University of California Berkeley, e in qualità di Distinguished Visiting
Professor alla Escuela de Gobierno y Transformación Pública dell’Instituto Tecnológico de
Monterrey. Ha anche corso come candidato alla vicepresidenza nelle elezioni colombiane del 2010
per il Partido Verde, ed è stato governatore del dipartimento di Antioquia dal 2012 al 2015.
Parallelamente alla sua carriera politica, è direttore di ricerca e professore di matematica alla
Universidad de los Andes, Bogotá.
Marisa Moreira Salles (Brasile)
Marisa Moreira Salles è editrice, redattrice, book designer nonché imprenditrice nel settore delle
tecnologie. Ha co-fondato nel 1995 la BEI Editora, casa editrice brasiliana. Dal 2003 al 2010 è stata
amministratore delegato dell'U.NEAR, società di informatica che ha fondato nel 2000 con alcuni
soci di lunga data. Nel 2010 ha lanciato l'Arq.Futuro, un think-tank pensato per stimolare il
dibattito sull'architettura e il futuro delle città. Nel 2014 ha creato una piattaforma digitale con lo
scopo di rendere i temi economici più accessibili alla gente comune, POR QUÊ?. Attualmente,
Moreira Salles co-presiede la casa editrice e l’Arq.Futuro, è membro del consiglio
d’amministrazione dell’U.NEAR e gestisce POR QUÊ?. Cura anche i dibattiti del gruppo di
Arq.Futuro e le mostre di Bei.Editora. Con l’aiuto del gruppo di Arq.Futuro, è attualmente
consulente del progetto per il nuovo spazio YouTube a Rio de Janeiro. Marisa ricopre posizioni nei
consigli di varie organizzazioni filantropiche, tra cui la Biennale Arte di São Paulo, l'Instituto
Parque do Flamengo, l’Instituto Parque Ecologico Sitiê e l’Urbem (l'Istituto di Urbanistica e Studi
sulla Metropoli).
Hashim Sarkis (Libano, USA)
Hashim Sarkis è rettore della School of Architecture and Planning del MIT. Prima di questo
incarico, è stato Aga Khan Professor of Landscape Architecture and Urbanism alla Harvard
University Graduate School of Design (GSD). Sarkis ha tenuto numerosi periodi di insegnamento e
ricerca in molte università del mondo, tra cui la American University of Beirut e il Metropolis
Program di Barcellona. Oltre al suo lavoro in ambito accademico, Sarkis è architetto titolare della
Hashim Sarkis Studios, fondata nel 1998 con sede a Cambridge e Beirut. Le sue opere nel campo
dell’architettura e dell’urbanistica annoverano progetti di edilizia sociale, sedi istituzionali e
pianificazione urbana in tutto il mondo. Tra i suoi progetti recenti si trovano il Byblos Town Hall,
recentemente ultimato a Byblos, e le Courtowers di Aamchit (attualmente in costruzione),
entrambi in Libano. Sarkis ha conseguito una laurea in architettura e una in belle arti presso la
Rhode Island School of Design, e un master in architettura presso la Harvard University GSD. Ha
ricevuto il Ph.D. in Architettura alla Harvard University GSD con una tesi dal titolo Publics and
Architects: Re-Engaging Design in the Democracy.
Karen Stein (USA)
Karen Stein è consulente architettonico, direttrice esecutiva della George Nelson Foundation e
docente del programma di Design Criticism alla School of Visual Arts di New York. È stata
precedentemente direttore editoriale della Phaidon Press, e prima ancora caporedattrice senior
all’Architectural Record. È autrice di Aldo Rossi Architecture 1981-1991 (Princeton Architectural Press)
e di saggi pubblicati nei volumi The Writings of Donald Judd (Chinati Foundation) e 30 Years of
Emerging Voices: Idea, Form, Resonance (Princeton Architectural Press). I suoi scritti sono apparsi in
varie riviste, tra cui Architectural Record, New York Magazine, a+u, The Wall Street Journal Magazine e
The World of Interiors. È laureata in architettura alla Princeton University, e ha vinto in passato una
Loeb Fellowship in Environmental Studies della Harvard University. È attualmente membro del
consiglio di amministrazione della Architectural League of New York, ed è stata tra i giurati del
Pritzker Architecture Prize dal 2003 al 2012.
Progetto Biennale Sessions
In occasione della 15. Mostra Internazionale di Architettura, La Biennale di Venezia si rivolge con
uno speciale progetto a Università, Accademie di Belle Arti e Istituti di Formazione Superiore.
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La Biennale di Venezia considera la Mostra il luogo nel quale Università, Accademie di Belle
Arti e Istituti di formazione e di ricerca, possono progettare e realizzare una visita utile alla
loro attività didattica;
La Biennale mira a offrire a queste istituzioni condizioni favorevoli per organizzare tale visita.
La Biennale offre per ogni gruppo di 50 persone (tra docenti e studenti) appartenenti a ogni
singola istituzione:
a. uno speciale pass al costo di 20 € a studente che dà diritto all’ingresso alle sedi espositive per
tre giorni consecutivi;
b. uno spazio gratuito per un seminario organizzato dalla stessa istituzione all’interno delle
aree di Mostra, con relativi servizi (sono esclusi i giorni di vernissage);
c. speciali condizioni di fruizione delle manifestazioni e iniziative concomitanti organizzate dai
Settori Danza, Musica, Teatro e Cinema;
d. un pocket lunch per gli stessi tre giorni a tariffa agevolata presso i punti ristoro di Mostra;
e. assistenza all’organizzazione del soggiorno con operatori pre-qualificati dalla Biennale;
f. la partecipazione a conferenze o altre iniziative organizzate da Biennale negli spazi espositivi;
g. un piano di promozione e comunicazione dedicato, con link ai siti delle Università ed Istituti
partecipanti.
Al 16 maggio 2016 hanno aderito al progetto 100 Istituti di Formazione Superiore, da 19 paesi e
tutti i continenti, grazie all’adesione diretta di 60 Istituzioni (25 italiane, 35 straniere) e a 40 centri
che partecipano tramite progetti congiunti.
Adesioni (aggiornamento del 16 maggio 2016)
ISTITUTI ITALIANI
1 Università Ca’ Foscari Venezia
2 Università IUAV di Venezia
3 Ca’ Foscari School for International Education
4 Distretto Veneziano della Ricerca e dell’Innovazione
5 Venice International University
6 Stone Academy Verona
7 Università degli Studi di Trento, Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica
8 Università degli Studi di Udine, DPIA – Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura
9 Politecnico di Milano, Scuola di Architettura, Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni
10 Politecnico di Milano, Corso di studi di Design degli Interni, Scuola del Design
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
Accademia di Belle Arti di Brera, Ufficio Relazioni Internazionali – Erasmus , Milano
Istituto Europeo del Design, Milano
Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano
Università degli Studi di Genova, Dipartimento di Scienze per l’Architettura
Università degli Studi di Firenze, Dipartimento di Architettura
Università degli Studi di Camerino Scuola di Ateneo Architettura e Design "Eduardo Vittoria",
Ascoli Piceno
Associazione Centro Internazionale Cinemavvenire, Roma
Università degli Studi Roma Tre, Dipartimento di Architettura
Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", Dipartimento di Ingegneria Civile e Ingegneria
Informatica
Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci”, Perugia
Università per Stranieri di Perugia
Università degli Studi di Perugia, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale
ABADIR – Accademia di Design e Arti Visive, Catania
Università degli Studi di Enna Kore
ISTITUTI STRANIERI
26 Sotheby’s Institute of Art, London
27 Manchester School of Architecture
28 Leibniz University Hannover, Department of Urban Design and Planning
29 Technical University München, Department of Architecture
30 Erfurt School of Architecture
31 Universität Kassel, Fachgebiet Städtebau
32 University of Applied Sciences Stuttgart, Faculty of Architecture and Design
33 Vienna University of Applied Arts
34 Academy of Fine Arts Vienna, Austria
35 Technical University Graz, Institut für Grundlagen der Konstruktion und des Entwerfens
36 Alma Mater Europaea of the European Academy of Sciences and Arts, Salzburg
37 Budapest University of Technology and Economics (BME), Department of Urban Planning
and Design/Faculty Of Architecture
38 Universidad Politécnica de Madrid, Escuela Técnica Superior de Arquitectura
39 Universidad de Las Palmas de Gran Canaria, Departamento Arte, Ciudad y Territorio
40 Escuela Moderna, Barcelona
41 Escuela de Arquitectura de Málaga
42 Universidad de Navarra, Escuela Técnica Superior de Arquitectura, Pamplona
43 "Ion Mincu" University of Architecture and Urbanism, Bucarest
44 Kazan State University of Architecture and Engineering
45 Tei of Athens
46 HEAD – Genève
47 EPFL, Archizoom, Lausanne
48 Slovak University of Technology in Bratislava, Faculty of Architecture
49 University of Virginia, School of Architecture/Venice Programme
50 Iowa State University of Science and Technology, Ames
51 Pontificia Universidad Javeriana de Bogotà, Faculty of Architecture and Design, Department
of Architecture
52 Universidad de Lima
53 Pontificia Universidad Catolica del Perú, Facultad de Arquitectura y Urbanismo, Lima
54 Universidad del Desarrollo, Santiago del Cile
55 Pontificia Universidad Católica de Chile, Escuela de Arquitectura de la Facultad de
Arquitectura Diseño y Estudios Urbanos, Santiago del Cile
56 Mackenzie Presbyterian Institute – Ipm, San Paolo
57 Bezalel Academy of Art and Design, Department of Architecture, Gerusalemme
58 I.E.R.E.K.–International Experts for Research Enrichment and Knowledge Exchange,
Cairo/Alexandria/Roma
59 German University in Cairo, Faculty of Engineering and Material Sciences, Architecture and
Urban Design Program
60 Royal Melbourne Institute of Technology, School of Architecture and Design
Strutture coinvolte nel progetto attraverso iniziative congiunte
Strutture coinvolte attraverso la collaborazione con Università IUAV di Venezia:
1.
Politecnico di Torino
2.
Technical University Dortmund
Strutture coinvolte attraverso la collaborazione con Stone Academy:
3.
Master POLI.design, Politecnico di Milano
4.
DAStU Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Politecnico di Milano
5.
Scuola di Architettura e Società, Politecnico di Milano, polo territoriale di Mantova
6.
C.d.s. in Design del Prodotto Industriale, Università degli Studi di Ferrara
7.
Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara
8.
C.d.l. Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, Università degli Studi di Trento
9.
INGEO, Dipartimento di Ingegneria e Geologia, Università degli Studi “G. D’Annunzio” di
Chieti-Pescara
10.
UED, Università Europea del Design di Pescara
11.
DICEA, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Università di Roma “La
Sapienza”
12.
DICEM, Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo, Università della
Basilicata
13.
C.d.l. in Ingegneria Edile e delle Costruzioni, Università di Pisa
Strutture coinvolte attraverso la collaborazione con IEREK e Università degli Studi di Enna Kore
(KIWiS-Kore International Winter School):
14.
Beirut Arab University, Beirut-Tripoli
15.
British University in Egypt, Cairo-El Sherouk
16.
Delta University of Science and Technology, Ghamasa
17.
University of Groningen
18.
Mansoura University
19.
MET Institute, Mansoura
20.
Seconda Università di Napoli, Aversa
21.
Sultan Qabus University, Muscat
22.
Università degli Studi di Catania
23.
Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria
24.
Università degli Studi di Napoli “Federico II”
25.
Università degli Studi di Palermo
26.
27.
28.
29.
30.
31.
32.
33.
34.
35.
36.
37.
38.
Universitat Politecnica de Catalunya, Barcelona
Università degli Studi del Salento, Lecce
Ain Shams University, Cairo
Alexandria University
Helwan University, Cairo
MSA University, Giza
ASRT, Academy for Scientific Research and Technology, Cairo
CRUEC, Italy-Egypt Research Centre, Palermo
CSFS, Center for Sustainability and Future Studies [British University in Egypt]
DAC, Design al Centro, Enna
Farm Cultural Park, Favara
SGI, Società Geografica Italiana, Roma
SIU,Società Italiana degli Urbanisti,Milano
Struttura coinvolta attraverso la collaborazione con ABADIR, Accademia di Design e Arti Visive:
39.
Struttura Didattica Speciale di Architettura di Siracusa, Università degli Studi di Catania
Struttura coinvolta attraverso la collaborazione con Università Ca’ Foscari Venezia - Dipartimento di
Filosofia e Beni Culturali:
40.
Universit du Lu embourg, IRMA - Institut d Etudes Romanes, M dias et Arts, Facult des
Lettres, des Sciences humaines, des Arts et des Sciences de l’Education
Informazioni
T. +39 041 5218 828
[email protected]
Progetto Educational
per Biennale Architettura 2016
La Biennale di Venezia ha dedicato nel corso degli ultimi anni una sempre crescente attenzione
all’attività formativa, sviluppando un forte impegno nelle attività cosiddette “Educational” verso il
pubblico delle Mostre, le università, i giovani e i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado.
In occasione delle Mostre degli ultimi due anni, la 14. Mostra Internazionale di Architettura e la
56. Esposizione Internazionale d’Arte, sono stati complessivamente 94.214 i soggetti coinvolti da
queste iniziative, di cui 61.694 i giovani partecipanti alle attività Educational.
Anche per il 2016, in occasione della 15. Mostra Internazionale di Architettura, REPORTING
FROM THE FRONT, curata da Alejandro Aravena, è prevista un’ampia offerta Educational che si
rivolge a singoli e gruppi di studenti, bambini, adulti, famiglie, professionisti, aziende e università.
Tutte le iniziative puntano sul coinvolgimento attivo dei partecipanti, sono condotte da operatori
selezionati e formati dalla Biennale, e si suddividono in Percorsi Guidati e Attività di Laboratorio.
-
I Percorsi Guidati conducono i visitatori attraverso le sedi espositive della 15. Mostra
Internazionale di Architettura e hanno un carattere aperto e partecipativo; sono
particolarmente indicati per le scuole secondarie di secondo grado, gli appassionati, i
professionisti, gli esperti e il pubblico adulto in genere. Si suddividono a loro volta in
percorsi guidati, visite di approfondimento e itinerari tematici.
-
Le Attività di Laboratorio si rivolgono a ogni genere di pubblico, con particolare
attenzione ai giovani e giovanissimi e al mondo delle scuole; si basano su un approccio
stimolante e interattivo che sollecita la creatività e capacità di rielaborare i contenuti.
Specifici programmi di Educazione Esperienziale, strutturati con gruppi selezionati di
studenti di scuole secondarie di II grado, consistono in diverse fasi di progettazione nel
corso dell'anno scolastico, inserendo in tale percorso anche un momento dimostrativo
durante
le
vernici.
Ulteriori
attività di
laboratorio
si
articolano
poi
in workshop multimediali che utilizzano strumenti informatici, e multidisciplinari, per
approfondire il linguaggio dell’architettura, della musica e del teatro/danza, laboratori
teorici e pratici, per stimolare la creatività con attività manuali, e atelier creativi per
coinvolgere le famiglie in iniziative ludico/pratiche.
L’offerta Educational si arricchisce ulteriormente di speciali progetti incentrati sulle sfide della
creatività e dell’innovazione, che offrono opportunità di avvicinarsi ai temi della Mostra a partire
da specifici interessi professionali, o scientifici. Tali progetti sono particolarmente indicati per
aziende, professionisti e addetti ai lavori, e insistono sulle tematiche della Mostra come
opportunità di aggiornamento e ampliamento delle proprie competenze e sensibilità.
Si rinnova per il 2016 il progetto di inclusione e accessibilità che coinvolge comunità educative e
sociali con l’obiettivo di avvicinare alla cultura e alle arti coloro che abitualmente hanno maggiori
difficoltà a fruire mostre e appuntamenti culturali.
Le iniziative Educational della Biennale di Venezia si realizzano anche grazie al sostegno della
Camera di Commercio Venezia Rovigo Delta Lagunare e di LYRA - il brand di casa F.I.L.A.
dedicato alle Belle Arti - Matita Ufficiale delle Attività Educational della 15. Mostra
Internazionale di Architettura.
Attività disponibili in italiano e in 5 lingue straniere.
Prenotazione obbligatoria, durata media di un modulo 1h 45’.
Servizio a pagamento, biglietto d’ingresso non incluso.
Per le scuole del Veneto la Biennale di Venezia organizza, su prenotazione fino a esaurimento
posti e disponibilità, dei servizi gratuiti di trasporto dalla sede scolastica fino a Venezia, con il
Biennale BUS, e un servizio di navetta acquea, il Biennale VAP, fino ai Giardini della Biennale e
all'Arsenale.
Nei giorni 6-7-8 settembre, La Biennale organizzerà, come di consueto, gli speciali open days
gratuiti per insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, iscrizioni on-line www.labiennale.org
Informazioni
Educational e Promozione
T. +39 041 5218 828
[email protected]
Informazioni per il pubblico
Sedi, date e orari di apertura
Venezia, Giardini – Arsenale, 28 maggio > 27 novembre 2016
Orario: 10.00 – 18.00
Orario: 10.00 – 20.00 sede Arsenale – venerdì e sabato fino al 24 settembre
Chiuso il lunedì (escluso lunedì 30 maggio, 5 settembre, 31 ottobre e 21 novembre 2016)
Biglietterie
Giardini - Orario apertura 10.00 – 17.30
Arsenale (Campo della Tana) – Orario apertura 10.00 – 17.30
Dal 28 maggio al 24 settembre venerdì e sabato apertura prolungata della sede dell’Arsenale fino
alle ore 20.00, orario biglietterie 10.00 – 19.30
Arsenale Nord – Orario apertura : 10.00 – 16.00
Dal 28 maggio al 24 settembre venerdì e sabato – Orario apertura : 10.00 – 17.00
Ultimo ingresso in sede di esposizione – ore 17.45
Ultimo ingresso sede Arsenale il venerdì e il sabato fino al 24 settembre – ore 19.45
Prevendite
www.labiennale.org (tariffe speciali disponibili)
Modalità di visita
I biglietti 48h sono validi 48 ore dalla prima convalida (giorni di chiusura esclusi) e per più ingressi
in ciascuna sede espositiva (Giardini e Arsenale); sono nominali e per il loro acquisto è necessario
esibire un documento di identità.
I biglietti regular e ridotti sono validi per un solo ingresso in ciascuna sede espositiva (Giardini e
Arsenale) anche in giorni non consecutivi.
I Permanent Pass sono validi per più ingressi in ciascuna sede espositiva (Giardini e Arsenale - per
il loro acquisto è necessario esibire un documento di identità).
Sono ammessi animali al guinzaglio di piccola/media taglia nell’area verde dei Giardini
Biglietti 48h (validi per 48 ore dalla prima convalida – giorni di chiusura esclusi)
Intero 48h € 30
Ridotto 48h studenti/under 26 € 22
acquisto possibile previa presentazione di un documento di identità
Intero Regular € 25 (valido per un solo ingresso per ciascuna sede anche in giorni non consecutivi)
Riduzioni (validi per un solo ingresso per ciascuna sede anche in giorni non consecutivi)
Ridotto Combinato Biennale/Triennale € 33 (biglietto combinato valido per un ingresso alla 15.
Mostra Int.le di Architettura e un ingresso alla XXI Triennale di Milano (02/04>12/09))
Ridotto € 22 (con tessere ACI, COOP,CTS,FAI,Touring Club, CinemaPiù, VeneziaUnica City pass
(buono d’ordine servizi) Rolling Venice Card, Carta Giovani, Trenitalia con biglietto freccia
Argento/Bianca/Rossa con destinazione Venezia (antecedente max 3gg), titolari di abbonamento
ferroviario Trenitalia regionale valido Veneto o Friuli Venezia Giulia e soci cartaFRECCIA
Ridotto € 20 (over 65, militari, residenti Comune di Venezia, su presentazione del biglietto del
10. Festival Internazionale di Danza Contemporanea, del 44. Festival Internazionale del Teatro,
del 60. Festival Internazionale di Musica Contemporanea e su presentazione dell’abbonamento alla
73. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica)
Ridotto Studenti / Under 26 € 15 (con tessera o libretto universitario e con carta d’identità)
Ridotto Formula 2+1 € 42 (2 adulti con almeno 1 under 16) + € 14 per ogni biglietto aggiuntivo
under 16)
Ridotto Gruppo adulti € 16 (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria)
Ridotto Gruppo studenti scuole secondarie € 10 (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria)
Ridotto Gruppo studenti università € 14 (min. 10 persone, prenotazione obbligatoria)
Ridotto Gruppo studenti università convenzionate € 20 (min. 50 persone, prenotazione
obbligatoria, il biglietto/accredito dà diritto a visitare entrambe le sedi espositive per 3 giorni
consecutivi)
Permanent Pass
Permanent Pass € 80 (pass valido fino al 27 novembre)
Permanent Pass Studenti e under 26 € 45 (pass valido fino al 27 novembre)
Pass settimanale € 40 (valido per 7 giorni consecutivi – giorni di chiusura esclusi)
acquisto possibile previa presentazione di un documento di identità
Ingresso gratuito: fino a 6 anni (inclusi); accompagnatori di invalidi su presentazione di un
documento che attesti la condizione di invalidità; studenti delle scuole dell’infanzia, primarie e
secondarie di primo grado che usufruiscono dei servizi educational.
Formula Architettura + Danza
In occasione del 10. Festival Internazionale di Danza Contemporanea (17>26 giugno 2016) sarà
possibile acquistare biglietti a prezzi agevolati per entrambe le manifestazioni.
Formula Architettura + Teatro
In occasione del 44. Festival Internazionale del Teatro (27 luglio>14 agosto 2016) sarà possibile
acquistare biglietti a prezzi agevolati per entrambe le manifestazioni.
Formula Architettura + Musica
In occasione del 60. Festival Internazionale di Musica Contemporanea (7>16 ottobre 2016) sarà
possibile acquistare biglietti a prezzi agevolati per entrambe le manifestazioni.
Formula Architettura + Cinema
In occasione della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (31 agosto>10 settembre
2016) per i gruppi che avranno visitato la 15. Mostra Internazionale di Architettura sarà possibile
acquistare biglietti tipologia gruppo a prezzi agevolati per proiezioni e sale predefinite.
Educational
Visite guidate, attività di laboratorio pratico e teorico, itinerari tematici, percorsi di
approfondimento, atelier creativi.
Disponibili in italiano e nelle principali lingue straniere.
Prenotazione obbligatoria, durata media 1h 45’, 2h.
Servizio a pagamento, biglietto d’ingresso non incluso
Adulti
In italiano e in lingua straniera: 1 sede € 90 – 2 sedi € 150
Università
1 sede € 70 – 2 sedi € 120
Scuole Secondarie di II grado
1 sede € 60 – 2 sedi € 100
Scuole Secondarie di I grado e Primarie
1 sede € 60
Scuole dell’Infanzia
1 sede € 50
Atelier creativi per le famiglie
Attività di laboratorio, costo a bambino 1 sede € 5
Visite guidate senza prenotazione
Partenze fisse: tour guidati per visitatori non organizzati in gruppo in italiano e in inglese 1 sede
€ 7 e per 2 sedi € 10. Le attività si svolgono in giornate ed orari prestabiliti. E’ possibile consultare il
calendario e acquistare le visite guidate a partenza fissa on-line consultando il sito:
www.labiennale.org
Servizi per il pubblico
Arsenale
Infopoint, guardaroba gratuito, noleggio gratuito passeggino, fasciatoio, family area
Non è consentito l’accesso con animali
Navetta per Arsenale-Nord/ Isola della Certosa
Giardini
Infopoint, guardaroba gratuito, fasciatoio
Sono ammessi animali al guinzaglio di piccola/media taglia nell’area verde
Servizi in mostra (Giardini e Arsenale)
Bar, ristorante, bookshop
Catalogo
Marsilio Editori
Sito web
www.labiennale.org
Prenotazioni
Gruppi, visite guidate, scuole
[email protected]
Fax. +39 041 5218 732
Informazioni
[email protected]
Tel. +39 041 5218 828
(lun>ven 10-13 e 14-17:30; sab 10-13)
Catalogo e Guida
della Biennale Architettura 2016
Il catalogo ufficiale della 15. Mostra Internazionale di Architettura / Biennale Architettura 2016
dal titolo REPORTING FROM THE FRONT è composto di due volumi (formato 21 x 27 cm).
Il Volume I è dedicato alla Mostra Internazionale, ed è a cura di Alejandro Aravena.
Ogni progetto è presentato in catalogo con pagine specifiche.
Alejandro Aravena introduce, in singoli saggi dedicati, il progetto architettonico, il “fare”
dell’autore o dello Studio, ne descrive le peculiarità e spiega le ragioni che lo hanno spinto a
inserire il progetto nel percorso della Mostra.
I testi del curatore sono accompagnati da disegni, schizzi, manoscritti inediti e da immagini di
repertorio dei diversi autori.
Ogni sezione è infine accompagnata da brevi note tecniche e biografiche.
Il Volume II è dedicato alle Partecipazioni Nazionali, agli Eventi Collaterali e ai 3 Progetti Speciali.
Ogni sezione presenta testi illustrativi dedicati ai singoli progetti, immagini di repertorio e
rendering delle installazioni negli spazi espositivi.
La Guida della Mostra (un solo volume formato 10,5 x 27 cm) è pensata per accompagnare il
visitatore lungo il percorso espositivo, anche grazie a un pratico formato “tascabile”. I progetti e
gli autori sono pubblicati in ordine di apparizione lungo gli spazi della Mostra.
Il progetto grafico dell’immagine coordinata della Biennale Architettura 2016 e il layout dei
volumi sono firmati da Studio Elemental, Santiago del Cile.
I volumi sono pubblicati da Marsilio Editori.
Costo Catalogo (pp. 736): in mostra 70,00 euro (80,00 euro in libreria)
Costo Guida della Mostra (pp. 304): 16,00 euro
Crediti immagine:
Maria Reiche, The Nazca Lines Archeologist, scattata da Bruce Chatwin
Bruce Chatwin / Trevillion Images
“In un viaggio attraverso l’America del Sud, Bruce Chatwin incontrò una signora anziana che
attraversava il deserto portando una scala di alluminio in spalla. Era l’archeologa tedesca Maria
Reiche che studiava le linee Nazca. Viste in piedi sul terreno, le pietre non avevano alcun senso;
sembravano nient’altro che pietrisco. Ma dall’alto della scala, le stesse pietre formavano un uccello,
un giaguaro, un albero o un fiore. Vorremmo che la Biennale Architettura 2016 offrisse un nuovo
punto di vista come quello di Maria Reiche dalla scala”. - Alejandro Aravena
Calendario Biennale 2016
10. Festival Internazionale di Danza Contemporanea
17 > 26 giugno 2016
diretto da Virgilio Sieni
44. Festival Internazionale del Teatro
27 luglio > 14 agosto 2016
diretto da Àlex Rigola
73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
31 agosto > 10 settembre 2016
diretto da Alberto Barbera
60. Festival Internazionale di Musica Contemporanea
7 > 16 ottobre 2016
diretto da Ivan Fedele
La Biennale di Venezia
Presidente
Paolo Baratta
Consiglio di Amministrazione
Luigi Brugnaro vicepresidente
Luca Zaia
Gianluca Comin
Direttore Generale
Andrea Del Mercato
Collegio dei Revisori dei Conti
Marco Costantini presidente
Stefania Bortoletti
Anna Maria Como
Silvana Bellan supplente