20 maggio 2003 – “Ho avuto un incubo – dice la bella signora di

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20 maggio 2003 – “Ho avuto un incubo – dice la bella signora di
20 maggio 2003 – “Ho avuto un incubo – dice la bella signora di Altan – c’era il
dopo-berlusconi e a me toccava pulire e rimettere in ordine”. Così una vignetta del
febbraio scorso. Ogni giorno che passa lo sforzo di ripulire diventa più massacrante.
Mentre con una mano B. distrugge le istituzioni, con l’altra afferra il territorio. Fa
rabbrividire la legge delega che affida al governo (a 15 saggi scelti dal ministro!!!) il
compito di legiferare in materia di ambiente. È una legge che distrugge, a un tempo,
le istituzioni e il territorio. Ciampi potrà firmarla? L’Europa potrà lasciarla operare? Si
comincia con l’ambiente, si prosegue con l’urbanistica. Ho letto la proposta di legge
urbanistica della “Casa delle libertà”. Appena posso la metterò in rete. Sapete che
prevede?
Quattro cose mi hanno colpito. Le racconto nell’ordine degli articoli.
La prima, articolo 3. La pianificazione del territorio avviene “sentiti i soggetti
interessati” (comma 2). Si precisa che “le funzioni amministrative” (la pianificazione)
“sono svolte in maniera semplificata, prioritariamente mediante l’adozione di atti
paritetici in luogo di atti autoritativi, e attraverso forme di coordinamento tra i
soggetti istituzionali e tra questi e i soggetti interessati ai quali va comunque
riconosciuto comunque il diritto alla partecipazione ai procedimenti di formazione degli
atti” (comma 3). Fino ad oggi il piano urbanistico esprimeva la volontà
dell’amministrazione elettiva, e solo dopo veniva sottoposta al parere dei privati.
Adesso il procedimento è invertito: il piano è redatto sulla base delle espressioni di
volontà dei “soggetti interessati”. Siamo in Italia, non in Olanda. Qualcuno può
pensare che, quando si parla di “soggetti interessati” ci si riferisca alla cittadina e al
cittadino? Qui tutti sanno che si tratta della proprietà immobiliare.
La seconda, articolo 4. “Le regioni individuano gli ambiti territoriali da pianificare e
l’ente competente alla pianificazione […]”. Fino a oggi l’ambito e l’ente competente
erano quelli dei comuni, della cui competenza a pianificare nessuno aveva mai
dubitato. In nome dell’efficienza ci si propone di affidare alle regioni (ma è
costituzionale?) la facoltà di annullare una delle fondamentali storiche competenze dei
comuni. È giusto?
La terza, articolo 7. L’attuazione del piano urbanistico (è il titolo dell’articolo) non
può essere illustrata in poche righe. Basti annotare che si sollecita l’impiego di
“strumenti e modalità di perequazione e di compensazione” (comma 2), e che per la
prima volta si introduce nell’ordinamento giuridico italiano il concetto di “diritti
edificatori” i quali vengono attribuiti dal piano urbanistico nei modi che dovranno
essere regolamentati dalla regione. Ciò palesemente significa ribadire e rafforzare i
poteri della proprietà immobiliare. (Significa anche che, fino a oggi, le premesse su cui
si basava il di sovradimensionamento del PRG di Roma erano infondate, c.v.d.).
La quarta, ancora articolo 7. Il proprietario di un’area destinata a servizi pubblici (un
parco, una scuola, un ospedale) può chiedere al comune “la realizzazione diretta degli
interventi d’interesse pubblico o generale previa stipula di convenzione con
l’amministrazione per la gestione dei servizi” (comma 5). Prosegue la marcia verso la
privatizzazione di tutto ciò che, dopo la rivoluzione borghese del 18° secolo, si era
mano a mano affidato al pubblico nel corso dei successivi due secoli, per correggere le
storture di un sistema imperfetto.
L’analisi della legge merita di essere approfondito. Nel farlo, occorrerà verificare
quante delle innovazioni (come si vede pesanti) che si propongono nascano dagli
ambienti culturali e politici del centrosinistra degli ultimi anni. A mio parere molte.
Aspettavano una maggioranza di destra (e quale destra!) per essere tradotte in legge
dello Stato.
Per i diritti edificatori vedi anche:
Il diritto impone di compensare i vincoli?
Il parere del prof. Cerulli Irelli
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