La Doratura - sito di diego gulizia

Transcript

La Doratura - sito di diego gulizia
La Doratura Esistono diversi metodi di doratura: a guazzo, a missione, a vernice e meccatura. Doratura a guazzo La tecnica della doratura a guazzo non è semplice, anche se una volta imparata la teoria e fatta un po' di pratica, sarà possibile eseguirla con discreti risultati. Certo è, che per realizzare ottime dorature, sarà necessaria molta esperienza. Questa tecnica, pur difficile per la delicatezza del procedimento, è estremamente affascinante. Preparazione del fondo: La preparazione del fondo che serve ad accogliere l’ oro deve essere ben curata. Sulla parte ben carteggiata va steso a pennello uno stucco composto da colla di coniglio e gesso di Bologna. Dopo aver steso varie mani, a seconda del risultato che si desidera ottenere,si attende l’asciugatura del gesso per poi sgrossarlo e rendere la superficie ben levigata. Lo scopo di tale operazione di preparazione del fondo, è quella di isolare il legno dalla foglia d’oro. Applicazione del bolo: il bolo va allungato con colla di coniglio e va passato caldo sulla superficie del gesso senza lasciare striature. Una volta asciutto si decide se passare una seconda mano o di procedere con l’applicazione sella foglia. Applicazione della foglia oro: s’incomincia col far scivolare la foglia sul cuscinetto di cuoio con l’aiuto del coltello del doratore. La foglia non andrà mai toccata con le dita altrimenti si distruggerà subito. Il foglio va tagliato in pezzi più piccoli per agevolare la presa ed applicarlo in modo più preciso. Intanto si prepara la colla di pesce che va messa a bagno e poi scaldata a bagnomaria. La colla va passata delicatamente sul bolo con una sola passata altrimenti il bolo può rinvenire e sciogliersi. Prima che la colla venga assorbita si prende la foglia d'oro necessaria con il pennello di vajo da doratore e si accosta al pezzo in lavorazione. Si procede in questo modo fino alla completa applicazione dell'oro. Doratura a missione La doratura a missione è una tecnica molto più semplice da eseguire rispetto alla doratura a guazzo, e permette di applicare la foglia d'oro su qualsiasi superficie preventivamente verniciata o comunque non porosa. Nella tecnica a missione non è necessaria ne la preparazione del fondo con gesso di Bologna, ne la stesura di bolo. La tecnica consiste essenzialmente nello stendere un liquido con potere adesivo sull'oggetto da dorare ed applicare poi la foglia d'oro. Questo liquido adesivo è chiamato missione Ci sono due tipi di missione: missione all'acqua e missione a vernice. La missione all'acqua permette un'applicazione molto veloce, occorre attendere infatti solo pochi minuti (10‐15 minuti) perché sviluppi il suo potere adesivo, inoltre, la missione all'acqua è indicata per la decorazione di superfici poste all'interno e a media porosità come legno, gesso, stucco, carta etc. La missione a vernice necessita invece di un'attesa di 3 ore prima di essere adesiva, ma la brillantezza finale è maggiore, inoltre, è ideale per dorare superfici poste all’esterno ed estremamente compatte come metallo, marmo e vetro. Doratura con vernice Questa tecnica consiste nell'utilizzo di una vernice per dorare pronta all'uso al posto della foglia d'oro e può essere impiegata per dorare qualsiasi materiale (legno, metallo, carta, plastica, pietra, ceramica, vetro, gesso, ecc.). La doratura con vernice è una tecnica che può essere conveniente, in alcuni casi, per la sua rapidità e praticità. Per dorare materiali porosi come il legno è necessario come sempre, preparare prima il fondo per renderlo perfettamente liscio. Si potrà ora procedere all'applicazione della vernice per dorare (in sostituzione può essere usata anche una pasta per dorare) con un pennello. Se stesa con un pennello a setole larghe, la vernice per dorare, permette di decorare superfici anche molto ampie come una cornice. Doratura a mecca Anticamente, non essendo ancora stata inventata la foglia oro imitazione, l'unica maniera per non spendere un occhio della testa nelle dorature, era quella di argentare (all'epoca con argento vero, adesso possiamo scegliere anche fogli di argento imitazione), trattando poi la superficie con una speciale vernice, detta appunto mecca, in modo che la foglia d'argento assumesse l'aspetto della più preziosa foglia d'oro. La mecca è una vernice a base di alcool, gommalacca, resine naturali e ossidi, che dona all'argento in foglia varie tonalità di colore oro, secondo il dosaggio della vernice e dei diversi elementi cromatici della mecca. La tecnica della doratura a mecca fu impiegata prevalentemente per gli oggetti meno pregiati o adoperati con frequenza (cornici, sedie e mobilio in genere, stucchi, etc.). Argentatura a mecca La tecnica di applicazione della foglia d'argento è la medesima della doratura a guazzo o della doratura a missione, solo che, una volta che la foglia d'argento è stata brunita con pietra d'agata (solo per la doratura a guazzo), si procede a stendere la vernice a mecca. L'applicazione della mecca sulla foglia dopo la brunitura, fa si che l'argento somigli all'oro.