Accompagnamento alla gravidanza e al parto con l

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Accompagnamento alla gravidanza e al parto con l
Frasca Dott.ssa. Jlenia
Arceto, Reggio Emilia
Cell. 347-5020066
http://www.jleniafrasca.it
e-mail: [email protected]
Accompagnamento alla gravidanza e al parto con l’ipnosi
Il procedimento ipnotico all’inizio venne interpretato come un semplice mezzo per attuare uno stato globale
di analgesia e far partorire durante la trance ipnotica, utilizzando così l’anestesia in ipnosi al posto
dell’anestesia chimica. Gradatamente si è passati dal partorire in ipnosi al partorire mediante l’ipnosi. Con
lo sviluppo della tecnica ipnotica oggi l’effetto è allargato al di là della rimozione del sintomo sino a
estendere la capacità del cambiamento in maniera globale, come avviene nella attuale preparazione al
parto. La donna gravida ha una sensibilità di solito particolarmente accentuata, quindi è senz’altro uno dei
soggetti meglio disponibili e più ricettivi al procedimento ipnotico. Si richiede alla paziente di collaborare
attivamente alla nascita del bambino con modalità che favoriscono la conoscenza e il controllo del corpo
piuttosto che agire sulla catalizzazione dell’attenzione verso le sensazioni dolorose. Tenendo conto che sulla
percezione dolorifica agirebbero due tipi di variabili: una fisiologica che inciderebbe sulla cosiddetta “soglia”
del dolore e una psicologica che influirebbe sulla “tolleranza” al dolore, influire su tale componente
psicologica consente di modulare la percezione del dolore.
Con l’ipnosi si ottiene un blocco tra la comunicazione a livello cognitivo e quella a livello biochimico,
producendo una modificazione o una eliminazione delle risposte comportamentali al dolore senza provocare
un’alterazione delle risposte vegetative: il soggetto è in grado di percepire lo stimolo doloroso ma non ne
prova sofferenza. Utilizzando la tecnica ipnotica è possibile ottenere, oltre all’analgesia, anche
l’eliminazione della paura, della preoccupazione, dell’ansia, della tensione in genere associata a situazioni
che necessitano di terapie analgesiche o anestetiche. In campo chirurgico-anestesiologico l’ipnosi aumenta
la collaborazione del paziente: migliora il periodo post-operatorio aumentando la soglia del dolore,
riducendo il bisogno di ipnotici, stimolando una ripresa della funzionalità polmonare, bronchiale e
alimentare; facilita l’espletamento delle funzioni fisiologiche; favorisce una deambulazione precoce; innalza
il tono dell’umore. È utilizzata pertanto anche in caso di taglio cesareo e di interventi ginecologici. Inoltre
l’ipnosi è utile anche nel periodo post parto perché aumenta la soglia del dolore, aiuta a riprendere le
funzioni fisiologiche e a ristabilirsi in breve tempo, perciò è particolarmente indicata in caso di parto con
taglio cesareo.
In ambito scientifico: è stato vagliato un nuovo studio, pubblicato sulla rivista The Cochrane Library della
Cochrane Collaboration, un'organizzazione che valuta le ricerche e giunge a conclusioni basate su prove
riguardo alle metodologie della medicina considerando sia i contenuti che la qualità degli studi esistenti. 'Il
dolore del travaglio può essere intenso, e la tensione, l'ansia e la paura possono peggiorarlo, scrivono
Caroline Smith della University of Adelaide, Australia, e i suoi colleghi. La Smith e tre assistenti hanno
passato al vaglio i dati di 14 studi che hanno coinvolto 1.448 donne che hanno usato diversi strumenti per
gestire il dolore durante il parto. I dati dei tre test sull'agopuntura (496 donne) hanno mostrato una
riduzione del 30 per cento della necessità di farmaci contro il dolore nonché un minore ricorso alla puntura
epidurale e a farmaci come l'ossitocina, che stimola il travaglio. Anche le donne a cui era stata insegnata
l'auto-ipnosi in cinque studi sull'ipnosi (729 donne) avevano molte meno probabilità' di ricorrere a farmaci
contro il dolore e all'epidurale durante il travaglio. Queste donne si sono dichiarate notevolmente più
soddisfatte del loro metodo di controllo del dolore rispetto alle donne del gruppo di controllo che non
avevano fatto nulla. Tra gli altri 'vantaggi promettenti' dell'ipnosi ci sono un accresciuto tasso di parti
naturali e una diminuzione della necessità di ricorrere all'ossitocina. L'ipnosi potrebbe essere usata da sola
per alleviare il dolore o in aggiunta ad altre terapie per esaltare l'effetto degli analgesici.
Vorrei in oltre aggiungere che con l’accompagnamento alla gravidanza con l’ipnosi, così come l’ho
impostato, si hanno dei benefici ulteriori che riguardano la donna in termini globali. Il lavoro, che ci terrei a
precisare non ha nessuna controindicazione né alcuna conflittualità con l’assistenza medica e ostetrica,
agisce sia sulla parte conscia che inconscia riducendo non solo tutta una serie di sintomi della gravidanza
spesso molto fastidiosi, ma ha anche un impatto in ambito preventivo ( ad esempio depressione postpartum). Il lavoro si svolge in sedute di un’ora circa per almeno 8-10 volte. Durante le sedute la donna viene
messa in una condizione di rilassamento quindi si procede in via immaginativa a percorrere le tappe del
travaglio, del parto e del secondamento. Si insegna come gestire, in modo del tutto personale, ognuna di
queste fasi in modo tale che la donna non venga presa alla sprovvista e non si lasci sopraffare dall’ansia, e
che
quindi
possa
essere
decisamente
più
collaborativa.
Ci terrei inoltre a sottolineare che, pur non essendo un dato empiricamente testato, i bimbi nati dopo
esperienza di accompagnamento alla gravidanza e al parto con l’ipnosi, sono mediamente più calmi e
hanno
ritmi
sonno
veglia
più
regolari.