laura pausini

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laura pausini
n. 5 - 2 febbraio 2012 - 1,50 ¤
laura
pausini
“MI FIDO DI MIA
SORELLA”
(e il fisco
si fida di me)
A4JOB
GIOVANI e LAVORO
Sony ha scelto
il candidato:
ecco la sua storia
NUOVE
OSSESSIONI
Perché il sesso
è sempre troppo.
O troppo poco
JOHN
ELKANN
“UN PICCOLO
CHIMICO PER LA
MIA BAMBINA”
GIANRICO
CAROFIGLIO
“Troppo facile
prendersela
solo con
Schettino”
BRIGNANO &
GASSMAN
A COLLOQUIO CON
ANNE SINCLAIR
Madame
Strauss Kahn
diventa
Madame web
“La nostra
Roma violenta
e violentata”
MODA
eleganti e sexy,
come a wall street
Settimanale · Austria Euro 3,50 · Belgio Euro 3,50 · Canada Cad 6.50 · Francia Euro 3,00 · Grecia Euro 3,50 · Malta Euro 3,50
Portogallo Cont. Euro 3,00 · Slovenia Euro 2,20 · Spagna Euro 3,00 · Svizzera Canton Ticino Chf 4,50 · Svizzera Chf 4,60 · USA N.Y.C. Usd. 6.50
“Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004, art. 1, c. 1, DCB Milano”
“MI FIDO
solo
DI MIA
SORELLA”
Laura Pausini
“Fino a sei anni fa mi hanno usato, ma oggi sono diventata come
San Tommaso. La mia famiglia conta sempre di più” , Impegnata
in un tour mondiale che si concluderà a fine 2012, la più acclamata
cantante italiana si racconta ad “A”: dall’amore con Paolo Carta
alla prima volta in duetto con Silvia. E sulle tasse,
a sorpresa, annuncia: “Magari mi daranno un premio...”
di Alessandra Menzani
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foto di J. Hargreaves, look Roberto Cavalli, styling F. Federico, Hair and Make up M.Terzulli using Chanel
cover story
Laura Pausini ha 38 anni,
il primo successo è stata
la vittoria a Sanremo Nuove
proposte nel 1993
con il brano La solitudine.
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Laura Pausini con la sorella
Silvia che compie
35 anni in questi giorni.
cover story
più di una sorella. Per Laura
Pausini, Silvia è complicità, gioco e lavoro. Più piccola di
lei di tre anni (ne compie 35 in questi giorni, Laura a
maggio ne fa 38), con un carattere agli opposti, è il suo
braccio destro. L’amore della sua vita, e c’è quasi da domandarsi se quello geloso non debba essere Paolo Carta,
il fidanzato di Laura. Hanno la stessa voce, la stessa travolgente cadenza romagnola. Insieme, per la prima volta,
producono il monumentale tour che in questo momento
fa tappa in Sudamerica e che terminerà il 31 dicembre
passando per tutte le regioni d’Italia. Per la prima volta
cantano insieme una canzone. Per la prima volta si raccontano. Laura, nel nuovo disco Inedito canta Nel primo
sguardo con sua sorella Silvia.
Una canzone sulla fiducia. Come è nato il duetto?
«Silvia canta benissimo ma è timida. Quando con Niccolò Fabi abbiamo scritto questa canzone, le ho teso
un’imboscata. “Vieni nello studio di registrazione”, le
dico. Io canto il pezzo e lo dedico a lei. Si commuove. Io:
“Questa canzone è da duetto, lo faccio con te”. Lei: “Assolutamente no”. “Pensa
ai tuoi gemellini che ti
sentiranno cantare con
ALBUM E TOUR
la zia”, ribatto. E lei:
“Prometti che non la
metti nel disco”. Invece
l’abbiamo mixata con
dentro lei, alla fine ha
ceduto. I miei hanno
pianto come se avessimo
fatto insieme l’Aida. Il
mio manager vuole che
cantiamo assieme almeno in una data».
Si intitola Inedito il nuovo
album di Laura Pausini e
ha lo stesso nome il tour,
iniziato il 22 dicembre
2011 a Milano e destinato
a concludersi il 31 dicembre 2012.
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Che rapporto avete?
«Bellissimo, anche se
siamo agli opposti. Io
espansiva, lei introversa;
io istintiva, lei razionale.
È bella, educata. Vorrei
essere lei. Se fossi un
maschio sarebbe la mia
fidanzata ideale. Mi piace come mi guarda quando io parlo, anche se non è d’accordo con me».
Come è stata la vostra infanzia?
«Io facevo cose manuali, dipingevo, lavoravo con l’argilla,
cantavo, imparavo la musica. Lei invece studiava italiano,
matematica, era già concreta. Dieci anni fa le ho chiesto di
aiutarmi e di lavorare con me. Perché mi fido».
Com’è lavorare con una sorella?
«Magari Silvia mi dice: “Laura, per il budget del tour, in
Sudamerica dovete viaggiare con tre ballerini e non sei”. E
io: “Non se ne parla”. Lei: “Allora non partite”. Io: “Ok”.
Per la prima volta produciamo insieme il tour. Abbiamo lo
stesso gusto. Per il palco siamo andati a Londra, da Mark
Fisher, il migliore. Si è ispirato al Bernini. Però il tour è
tutto italiano: musicisti, ballerini. Arriviamo in posti dove
hanno cantato Beyoncé, Shakira, non posso essere da
meno. Ancora oggi nelle prime tre canzoni mi viene l’ansia. A certe emozioni non ti abitui mai».
Lei e Silvia litigate sul lavoro?
«No».
E da piccole, per i ragazzi?
«Ma va, a lei piacciono biondini e con il viso da giovane, a
me moraccioni con la faccia vissuta. All’inizio per lei è stato difficile quando me ne sono andata di casa a 18 anni.
Lei ne aveva 15, era un po’ gelosa dei miei fan. Poi ha iniziato a capirli, tanto che la sua migliore amica è Carolina,
una mia supporter brasiliana che lei mi ha presentato».
Invidia qualcosa di sua sorella?
«Certamente il metabolismo: mangia come me, ma io
sono due volte lei».
E Silvia invidia qualcosa di Laura?
«Penso di no. Credo che non farebbe la mia vita. Forse
invidia il mio carattere spontaneo ed esuberante».
«È vero», conferma Silvia. «Ammiro la passione di Laura,
anche se io sto bene nella mia riservatezza. Lei a scuola era
già una leader, io seguivo il gruppo. Non farei la sua vita in
giro per il mondo. Quando Laura lasciò casa, lei era il mio
punto di riferimento. Mi sono trovata improvvisamente
figlia unica. E c’erano i fan che dicevano: “Laura, ti vorrei
come sorella”. Che rabbia. Ho pianto tantissimo. Così, un
po’ per ripicca, un po’ per costruirmi una corazza, quando
Laura tornava a casa nel week end, io apposta uscivo. Poi
foto Pier Nicola Bruno, abiti Amen,
Hair and Make up M.Terzulli using Chanel
È
“Di Silvia
invidio il
metabolismo:
mangia come
me, ma io sono
due volte lei”
“Ricordo quando
i suoi fan dicevano:
Laura, ti vorrei
come sorella.
Che rabbia, ho
pianto tantissimo”
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cover story
Laura, con due nipoti gemelli ha più o meno voglia di
fare la mamma?
«Per ora va bene così. Mi vogliono bene, li vizio un po’,
quando voglio vederli li vedo e se sono stanca dico: ciao».
Che zia è?
«Sono la zia su Skype. I primi sei mesi, ho passato tutto il
tempo con loro, in Romagna. Mia sorella mi ha insegnato
a cambiare il pannolino, mi diverte un sacco. Ora li chiamo tutti i giorni su Skype».
T
orniamo a parlare di fiducia. Lei si fida di poche persone?
«La fiducia per me non è solo
una parola. Sono come San
Tommaso. Ci vuole la prova.
Controllo ogni cosa. Fino a sei
anni fa mi fidavo di tutti al
cento per cento. Poi mi sono
accorta che tante persone,
d’accordo tra loro, mi stavano
usando. Improvvisamente sono cambiata. Sa, magari essere amico di Laura Pausini porta comodità, viaggi insieme, vacanze pagate da me. Mia sorella, invece, non si fida
quasi di nessuno e su questo nel passato ci siamo anche
scontrate. Ma con gli anni capisci che solo sulla famiglia
puoi fare affidamento e noi ci diciamo tutto».
Proprio tutto?
«La prima volta che ho fatto l’amore, a 16 anni, ne ho parlato con mio babbo. Una notte sono andata nel lettone:
“Vi devo dire una cosa, il mio fidanzato mi ha chiesto di
fare l’amore e non so cosa dire”. E lui: “Massì, però poca
roba, eh!”. Non ho nessun segreto e voglio la stessa trasparenza da loro. Se no ho paura. Con mia sorella ci sentiamo
come gemelle, nonostante la differenza d’età. Da piccola la
comandavo un po’, se non faceva quello che volevo io veni46
Laura Pausini in una
tappa del tour Inedito.
I suoi abiti di scena sono
di Roberto Cavalli, mentre
i gioielli sono Swarovski.
«Sono fedelissima. Se mi dovesse piacere
un altro, troncherei. Ci sono tanti uomini
belli ma non mi fanno sangue».
va schiaffeggiata a livelli storici».
Che giochi facevate?
«Imitavamo Sanremo. Io facevo Anna Oxa, lei faceva la
presentatrice. “Ma io non voglio presentare”, diceva. E via
uno schiaffone. Le leggevo le favole, la baciavo. Il regalo
più bello della vita. Noi avremmo dovuto avere due fratelli gemelli ma purtroppo sono morti quando mia mamma
stava portando a termine la gravidanza. Sono i nostri angeli. Se ci fossero loro, i miei non avrebbero cercato altri
figli. Purtroppo mia madre aveva perso altri bimbi. Invece
sono nata io, per questo vengo chiamata la “figlia del miracolo”. Dopo di me, i dottori han detto a mia madre: “Adesso si diverta perché non avrà più figli”. Invece è nata Silvia,
per questo io e lei siamo così in simbiosi».
È importante che un uomo, come dice
lei, le faccia sangue?
«Ammazza. Son del Toro, carnale, e pure
romagnola, peggio di così. Ho bisogno di
toccare, sentire l’odore, la pelle...».
Ma dopo tanti anni la passione non si
appanna?
«Non abbiamo questi problemi. Non mi
succede mai: adesso mi fa arrossire».
I
l periodo di castità più lungo?
«Quando sono sfidanzata sono
tranquilla. È quando sono fidanzata che ho bisogno che ci sia un
po’ di roba».
Parliamo della fiducia in amore.
«Non mi fido mica io. Paolo lo sa. L’amore non è solo fidarsi. Preferisco avere sempre un occhietto all’erta. Controllo tutto, le sue e-mail, il suo telefono...».
Con la sua verve dovrebbe fare
la conduttrice. Non crede?
Ma è come un detective.
«Certo. Però lo può fare anche lui, gli mostro il telefono,
non ho segreti. Mi piace pensare che staremo insieme per
sempre ma non faccio programmi. In passato ho fatto liste
di invitati a nozze che non sono andate in porto. Ora, senza fare progetti, sono sette anni che stiamo insieme».
Non parlate mai di matrimonio?
«No. Siamo talmente felici che abbiamo paura di affrontare l’argomento. Lui è più maturo di me, ha dieci anni in
più, è chiuso. Abbiamo un rapporto speciale. A volte anche di giornate intere di silenzio, vicini, sdraiati nel letto:
io leggo un libro, lui sta su Internet. Siamo in simbiosi».
Però non ha negato che un figlio è nei suoi progetti.
«Mi piacerebbe. Tutti dicono che sono materna. Sono talmente determinata che se non ho ancora un figlio significa
che non sono pronta. Anzi, sinceramente, ora che sono diventata zia, un po’ mi spaventa».
Se non avesse un fidanzato musicista che lavora con
lei, come farebbe ad avere un uomo?
gelosissima. A Paolo le fan lanciano certe
occhiate. Arrivano delle ragazze che non
guardano mica me, si mettono lì davanti
con delle facce. C’è una sarda molto carina, ormai è mia amica, Guenda, che è
completamente innamorata di lui. Un
giorno le ho detto: “Guenda, calma”.
Scherzo, eh, ma non potrei avere un fidanzato che non tengo sotto gli occhi».
E c’è un uomo al mondo con cui tradirebbe il fidanzato?
Dr
sono maturata, oggi siamo molto unite».
Prima di lavorare con la sorella, Silvia ha fatto un po’ di
supplenze alle elementari. Poi ha lavorato in una boutique
a Faenza con un’amica. Finché ha iniziato a lavorare nel
fan club di Laura. Oggi è l’amministratrice della “Multinazionale Pausini” e dice: «Lavorare con Laura significa
non annoiarsi mai. A volte devo frenare i suoi entusiasmi.
Un esempio? Per questo tour voleva una grande orchestra
ma era una cosa troppo onerosa».
Silvia un anno e mezzo fa ha avuto due gemelli, un maschio e una femmina. Laura tira fuori l’iPhone e mostra la
foto dei nipoti, Cecilia e Matteo. Racconta Silvia: «Laura
è una zia Mary Poppins, i miei figli sono pazzi di lei».
“Controllo tutto,
le mail, il telefono...
Il mio fidanzato
lo sa, ma sa anche
che può fare
lo stesso con me”
«Quest’anno mi hanno proposto X Factor
in Messico, si chiama La voz, ma non ho
mai potuto perché sempre impegnata nei
tour. In Italia rifarei Milleluci, me l’hanno
chiesto tante volte. Sì, mi piacerebbe anche se sarebbe impossibile ricreare
quell’atmosfera con Mina... così perfetta».
«Non viaggerei. Non puoi sacrificare la vita personale.
Non volevo fare la cantante famosa, volevo fare pianobar,
o l’architetto. Oppure aprire un laboratorio di ceramica.
Lo stavo mettendo in piedi ma mi hanno chiamato a Sanremo… Volevo il fidanzato del mio paese, nemmeno di
Faenza perché mi sembrava troppo lontano. La mia fortuna è sempre stata quella di avere compagni che mi seguivano per lavoro. Sono uscita solo due volte con ragazzi non
musicisti. Mi veniva l’ansia, non sapevo cosa dire».
«Io non ho mai osato chiamarla. E lei non mi ha mai chiamato. Una con cui spero tanto di duettare è Ornella Vanoni. Quando ero piccola era il mio idolo insieme ad Anna
Oxa e Mietta. I poster li avevo di loro tre. Anche Celentano mi piacerebbe».
E se si innamorasse di un cantante che lavora da
solo?
Ha ragione Fiorello quando dice che in Italia non si
perdona il successo?
«Non sopporterei che andasse in giro senza di me, sono
Perché non ha mai duettato con lei?
A Sanremo andrà?
«Non credo, sarò a Miami a ritirare un premio»
«Non sento questa pressione. Il pubblico decide il successo.
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cover story
“Vorrei
ridurmi il
seno, dalla
quarta alla
seconda, ma
ho paura”
Io mi sento talmente oltre la fortuna, che va bene tutto».
Ha mai pianto per una critica?
«A 19 anni, dopo il secondo Sanremo, avevano scritto che
avevo abortito. Non era vero. Mia nonna è stata malissimo, in paese era lo scandalo. Un’altra volta Novella 2000
pubblicò una mia foto in vacanza in Giamaica, c’era solo il
mio sedere con scritto, su due pagine, “Non ci stava dentro
tutto”. Ho pianto all’infinito, era la prima volta che la gente mi vedeva “svestita”, sono pudica. Peggio di quello non
potevano scrivere».
E per cosa altro ha sofferto?
«Per la morte dei miei nonni. Enea, detto Neo, e Teresa,
detta Nonna Norma. Purtroppo è morta tre anni fa».
L
ei è molto religiosa, le piacerebbe cantare per il Papa?
Dei matrimoni omosessuali cosa pensa? Lei li renderebbe legali anche in Italia?
«L’amore è l’amore, indipendentemente dal sesso delle
persone che lo vivono. Perché le persone dello stesso
sesso dovrebbero essere discriminate? Perché non dovrebbero essere tutelate dalla legge sulle questioni relative alla previdenza, alla salute o alla vecchiaia? Viviamo nel 2012 ed è già così in moltissime parti del mondo.
Perché nel mio Paese dovremmo continuare a vivere
questa ipocrisia?».
Del nuovo premier Mario Monti cosa pensa?
«Viaggiando, vedo che è molto stimato. I giornalisti che
mi intervistano ne parlano bene. Sono molto orgogliosa
di essere italiana, nonostante tanti stati mi abbiano offerto la cittadinanza ho scelto di restare qui, e pago tutte le
tasse. La Finanza ha controllato la mia situazione e ha
“Perché discriminare
i gay se vogliono
sposarsi?
L’amore è l’amore”
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detto che mi avrebbero dato un premio. Dormo sonni
tranquilli».
Nelle ultime apparizioni l’abbiamo vista molto dimagrita, come ha fatto?
«Sto facendo una nuova dieta, Sdm (una dieta proteica, ndr),
che non mi fa fare troppa fatica. Voglio specificare per
tutte le ragazzine che si fanno male e che hanno problemi
alimentari, che la sto facendo con l’aiuto di un dietologo,
perché su queste cose è molto importante non improvvisare. Durante i tour prendo sempre peso e il finale magari coincide con la nomination per qualche premio, allora
dico: “Cavolo, ho dieci giorni per dimagrire venti chili”.
Così faccio una di quelle diete velocissime in cui perdi un
chilo al massimo. Questa la seguo ormai da un anno, ho
perso sedici chili e ora la faccio di mantenimento».
Ha mai pensato di usare il botox?
«Odio gli aghi. Sono attenta alle creme. Ho la fortuna di
avere la pelle di mia mamma. Dal dermatologo faccio la
cura d’ossigeno, la stessa di Madonna. Ma con me non ha
funzionato. Mi piacerebbe ridurmi il seno, da una quarta
a una seconda, ma ho tanta paura. Di carattere sono maschio, il seno è scomodo. Sul palco, poi, preferisco i pantaloni perché senza accorgermene, quando canto, allargo
le gambe. Sul palco non potrei mai stare senza leggins se
no starei sempre con “tutto” al vento. Ma amo i tacchi».
Il 31 dicembre, quando finirà il tour, che farà?
«Non lo so. Magari subito un altro disco. Ho già qualche
canzone. Ho riascoltato quelle scartate per Inedito. Mica
male sa?».
foto di J. Hargreaves, look Roberto Cavalli, styling F. Federico,
Hair and Make up M.Terzulli using Chanel
«Ho saputo che non organizza più concerti
di Natale. Ho cantato per un uomo incredibile, Giovanni Paolo II. Non ho mai più
incontrato una persona così. Comunque
sono molto legata a Dio e alla religione».