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ROMA ­ Nel 2013 è stato raccolto in modo corretto il 31,8% delle pile e degli accumulatori. E' il 4% in più rispetto al 2012, ma ancora il 13% in meno rispetto al target europeo per il 2016. Il settore è in rimonta ma la strada da percorrere è lunga. Nel 2013 comunque la rete di prelievo si è rafforzata. I punti di raccolta degli esercizi commerciali e della grande distribuzione sono quasi triplicati arrivando a 1.678. I centri di raccolta comunali in un anno sono passati da 1.069 a 1.553. Inoltre sono operativi oltre 30 impianti di trattamento dei Raee (i rifiuti elettrici ed elettronici). I materiali sono stati raccolti sia dal Centro di coordinamento nazionale pile e accumulatori (circa 2.800 tonnellate), sia dalle attività volontarie (quasi 5.700 tonnellate) svolte dai singoli sistemi di raccolta creati dai produttori di pile e accumulatori. Le pile rappresentano un segmento importante di un settore di rifiuti in crescita velocissima: l'e­waste, gli scarti elettronici. Se caricassimo computer, palmari, televisori, frigoriferi e lavatrici che buttiamo nel corso di un anno su camion da 40 tonnellate, formerebbero una fila lunga tre quarti dell'equatore. I numeri sono contenuti nel rapporto Solving the E­Waste Problem (StEP) Initiative, un'iniziativa promossa dalle Nazioni Unite e rivelano una tendenza molto netta. Già oggi ognuno dei 7 miliardi di esseri umani che popolano il pianeta getta via 7 chili di rifiuti elettrici ed elettronici all'anno, per un totale che sfiora i 49 milioni di tonnellate. Nei prossimi cinque anni ci sarà una crescita di un terzo, portando la cifra a 65,4 milioni di tonnellate: l'equivalente di 200 grattacieli come l'Empire State Buildings o di 11 piramidi di Giza. "Recuperare i Raee significa non solo ridurre un problema ambientale che in alcuni paesi africani, dove si concentra l'export illegale, è drammatico, ma sviluppare un settore strategico anche per l'occupazione", osserva Danilo Bonato, direttore di ReMedia. "L'Europa stanzierà oltre 3 miliardi di euro nell'ambito del programma Horizon 2020. Solo nel settore del riciclo dei Raee il fatturato può arrivare a 300 milioni di euro entro 7 anni". riciclo pile ambiente