Le seychelles

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Le seychelles
Scoprire un Paradiso
Le Seychelles: un paradiso terrestre che merita di essere scoperto.
Lo slogan principale che ci attira con fotografie dalle bianche spiagge,
cieli azzurri e infinita pace.
Tutto vero ma quando sei lì scopri che c’è molto altro.
Le Seychelles sono un mondo a sé.
Le fotografie non rendono giustizia a quello che sul campo risulta
essere non un mondo tridimensionale ma a più dimensioni.
Le dimensioni che scopri sono quelle dei 5 sensi più altre che forse non
sapevi neppure di avere, perché alle Seychelles, le sensazioni stesse
sono dimensioni così forti che ti perdi.
Arrivi e subito ti accorgi che l’aria è diversa.
Potrebbe essere vento visto l’intensità ma è calda e profumata come
una brezza.
TRASPORTI PER ARRIVARE A PRASLIN
Per arrivare alle Seychelles con il volo di linea AirSeychelles si sta in volo
per circa 9 ore.
Una volta arrivati si viene agganciati dal tour operator che ha in
consegna i nomi e accompagnati fuori dall’aeroporto al banco check’in dei
voli locali.
Qui è importante avere l’aeroplanino prenotato per poco dopo l’arrivo a
Victoria perché difficilmente si può modificare la partenza con un altro
aereo e si rischia di dover aspettare anche più di un’ora in aeroporto.
L’aeroplanino di linea è piccolo con pochi posti e il volo per Praslin dura
circa 15minuti. A cielo sereno si vedono le isole dall’alto nel loro splendore,
si vede la vegetazione rigogliosa, le corone di spiaggia bianca e purtroppo
su alcune la linea netta delle piste d’atterraggio che separano le palme in
due settori (una visione che lascia davvero tanta amarezza) oppure in
altre cantieri di villette costosissime (3.000.000 di dollari per una casina a
pochi metri dalle altre con mega vetrata e vista sull’oceano ).
Atterrando si avverte subito l’aria diversa e ci si dirige verso l’uscita
dell’aeroporto dove sempre l’incaricata del tour operator vi farà salire su
pulmini che vi condurranno all’hotel.
Le strade sono poche e i percorsi ben studiati.
Per arrivare a Le Duc du Praslin (penultimo sul tragitto, circa mezzora
dall’aeroporto) si possono scoprire non solo gli altri hotel e villaggi ma
anche una striscia della famosa foresta del coco de mer. E’ come fare un
safari, io non riuscivo a parlare a dir nulla, ero completamente a bocca
aperta davanti alle strisce di oceano azzurro e a quelle palme dalle mille
forme e misure.
LE DUC DU PRASLIN
L’hotel scelto da noi, perché di hotel si tratta è stata una sorpresa unica. Ci
aspettavamo un hotel tranquillo a poca distanza dalla spiaggia e simile ad
un hotel dei nostri. Invece. Tutt’altro.
Ci siamo ritrovati in un ambiente davvero accogliente, il legno è
predominante in tutto dalla struttura all’arredamento ai suppellettili. La
struttura principale, reception, ristorante, bar sono immersi in un giardino
curatissimo di palme e banani e orchidee in fiore, il tutto contornato da un
ruscello zen con enormi pesci rossi pomellati di nero argento e ocra.
Uccellini rossi e piccole colombine saltellano sulle staccionate , sui vialetti,
sui tavolini della colazione. Alla reception parlano inglese o francese.
Le camere, veri e propri appartamentini. La nostra, la superior, legno e
colori neutri, un bagno enorme con una vasca altrettanto stupefacente e
una doccia originalissima con un passaggio per un piccolo giardinetto
esterno, privacy totale , con doccia all’aperto e brandina. Aria
condizionata e ventilatore a pale. The e caffè a disposizione con bollitore.
Loggia con poltroncina matrimoniale tavolini e sedie. Balcanota che da
sulla rigogliosa vegetazione. Oziare prima di cena è regale.
Sistemazione della camera la mattina e anche la sera mentre si è a cena.
La colazione abbondante soprattutto di frutta (bellissime le piccole
bananine e spettacolari i colori della frutta esotica) cameriere e personale
estremamente servizievole e attento ad ogni particolare. La cena
un’alternanza di serate a tema (cucina locale-cucina internazionale) a
buffet e serate alla carta con menù completi dall’antipasto al dolce degni di
servizi fotografici e degni di lode per il sapore e l’originalità delle
combinazioni di ingredienti.
Prima o dopo cena speciale un cocktail al bar.
Inoltre la possibilità di cenare al Cafè des Artist a pochi metri da le Duc e
vista sulla spiaggia con uno sconto del 20% per i clienti del Le Duc.
Internet gratuito nella saletta vicino alla piscina, chiedendo la password
alla reception.
La spiaggia a nemmeno un minuto di cammino e acccanto al Cafè des
Artist i lettini sono gratuiti per i clienti dell’Hotel. Guardando la spiaggia
e girandovi poi alle vostre spalle noterete un piccolo chiosco immerso nella
vegetazione. All’interno povere tartarughe giganti recluse in pochi metri
quadrati vi guardano con occhi tristi. A detta degli abitanti sono felici
perché si sentono al sicuro. A detta del mio cuore è tutt’altra cosa.
PRANZI E CENE.
Il pranzo non è assolutamente un problema sulla Cot d’or ma nemmeno
sulle altre spiagge. Sulla cot d’Or il mio consigli spassionato è di pranzare
con i BB, i Beach Boys. Ragazzi locali anche giovanissimi che la mattina
escono a pescare sulle loro barchette colorate e super motorizzate.
Il bottino sono pesce pappagalli e pesce di barriera.
Il tutto cotto direttamente sulla spiaggia intorno a mezzogiorno, il tutto
servito su piatti di ceramica e con stoviglie vere : pesce arrostito e speziato
accompagnato da insalata o carote, salsa creola, salsa al pomodoro e riso
cotto al vapore profumatissimo. Il tutto per circa 10€.
I turisti appena arrivati li riconosci perché schivano questi ragazzi
abbozzano un no freddo e veloce. Ma dopo un giorno la curiosità è troppa e
vi assicuro che pranzare sulla spiaggia, seduti sul tronco di una palma, col
profumo della legna ardente e la simpatia di questi ragazzi è un mondo a
sé.
E’ un sospiro lungo di piacere e pace.
Per le cene i ristoranti offrono ogni bontà ci sono anche servizi bufet con
pesce, menù creolo e tante verdure oltre dolci fatti con cocco e banana di
ogni tipo (appiccicosi e un po’ troppo dolci).
LA SERA
Non pretendete la vita notturna o di cenare a tarda serata perché in
alcuni punti la corrente non c’è , come a la Digue e l’unico modo per girare
è avere delle torce. Sulla Cot d’Or la presenza di hotel e villaggi permette
luce per le strade ma la vita si placa intorno alle 22 per risvegliarsi solo la
mattina. Non cercate pub, bar, posticini in cui bere qualcosa, ristoranti in
cui fermarsi fino a tardi.
Alle Seychelles la vita notturna non è contemplata.
Mi hanno parlato di una discoteca sulla Cot D’Or ma ho sentito commenti
piuttosto negativi da parte di altri Italiani..forse si aspettavano qualcosa
come le nostre discoteche..ma ovvio..non può essere cosi.
In alcuni villaggi più grandi fanno concertini serali o minicomplessi
accompagnano la cena ma tutto fino ad una certa ora..ovvero le 23
massimo.
LA GIORNATA
A differenza di quanto io stessa immaginavo e probabilmente di quanto
molti pensano di trovare Le Seychelles di giorno non sono luoghi di sola
spiaggia e mare ma le attività sono molto e con un po’ di volontà si può
tranquillamente arrivare a sera esausti.
A la Digue le bici sono l’unico mezzo per cui girare l’isola con questo mezzo
e visitare le spiagge più belle compresa la spiaggia BILBOA così chiamata
perché vi hanno girato una famosa pubblicità della Bilboa , ci sono i campi
di vaniglia e il parco nazionale da visitare con l’antica ruota per macinare
il cocco e l’essiccatoio ancora attivo.
Su Praslin le attività sono infinite.
Sulla Cot d’Or ci sono ben due chioschi che vi porteranno a fare diving, se
non l’avete mai provato o non avete il brevetto nel giro di una mattinata
effettuerete il corso teorico, la prova in piscina e poi l’immersione anche
fina 9metri e alla fine vi rilasceranno il brevetto.
Lo snorkeling invece è gratuito e fantastico ovunque. La zona più bella è
sicuramente a nord si Praslin ma anche sulle altre spiagge i pesci circolano
sereni e tranquilli anche a poca distanza dalla riva e gli avvistamenti sono
frequenti.
Circolare in bicicletta (circa 30 € una coppia di biciclette fino alle 17 del
pomeriggio) su Praslin direzione Nord è veramente faticoso, vi troverete
dinnanzi ripidissime salite e altrettanto ripide discese (controllate i freni e
los tato delle ruote), le strade sono asfaltate e in perfette condizioni, ma ci
vuole davvero coraggio. Io vi assicuro che alla fine, comunque, vi sentirete
speciali per aver potuto vedervi sfrecciare sulla testa un pipistrello mentre
vi arrancavate nella salita.
Oppure noleggiate un auto, circa 60€ a giorno tramite l’hotel.
GITE
Gite in barca sono alla portata di tutti e tutti i giorni. Ci sono quelle
organizzate dalle agenzie locali che potrete contattare tramite l’hotel
( circa 80€ a testa per trasporti in bus-barca-benvenuto sull’isola-pranzo a
buffet-visita ai parchi)e ci sono quelle organizzate sempre dai BB, con le
loro barchette, vi portano la mattina e vi riprendono la sera oppure vi
portano sulle zone di snorkeling magari poco raggiungibili dalle spiagge e
vi aspettano sulla barca mentre voi vi godete il paesaggio subacqueo,
oppure potete prendere il catamarano che fa spola tra le isole più grandi e
giravi poi l’isola scelta in tutta autonomia o su altre l’aeroplanino.
SHOPPING
Sulla cot d’Or il villaggio dei pescatori è una lunga via contornata da
piccoli supermercati rustici e afosi che vi potranno dare acqua
(sicuramente più economica di quella dell’hotel) bibite (occhio alla
scadenza) biscotti (provate i Marie), il famoso the locale e generi di prima
necessità, ci sono souvenir shop con più o meno le stesse cose (oggetti in
legno di cocco, saponette e olio al cocco e vaniglia, cappelli di foglie di
palma intrecciate, camicie copricostume, le classiche cartoline, libri
fotografaci fantastici delle Seychelles viste dall’aereo, vasi in legno
decorati, conchiglie (da non comprare!non sono a autoctone e spesso
illegali) e il famoso COCO DE MER (lo riconoscerete per la forma insolita, le
grandi dimensioni il peso e il costo..per poterlo comprare con sicurezza
assicuratevi che vi sia il certificato)ma non gli stessi prezzi. Ci sono
bancomat (alcuni solo VISA) per prelievo di moneta locale-dolalri o euro e
ristorantini, e le fermate dell’autobus, un’ ottima idea per girare l’isola
tranne la domenica quando gli orari e le corse non sono rispettate.
SPIAGGE E OCEANO E CLIMA
Le spiagge sono tutte favolose. Sono una di quelle dimensioni di cui
parlavo..la dimensione magica. Lo stupore ogni volta che se ne vede una è
incredibile.
Ognuna ha una sua particolarità che va scoperta, esplorata, soggiogata.
Io ho adorato la Cot’d’or, la sua spiaggia è puro borotalco umido e
vellutato.
Ma , proprio alle Seychelles mi sono a corta che il paradiso è ciò che dentro
hai bisogno di trovare. Quella spiaggia poteva esserlo per me ma non per
altri.
Per cui non sto a descriverle ma a dire che
Le spiagge bianche senza pezzetti di corallo e senza alghe si hanno nei mesi
di stagione quindi da ottobre a dicembre e da febbraio a maggio.
A detta degli abitanti il mese migliore è assolutamente APRILE.
Ma durante le due stagioni l’oceano è sempre piatto e la spiaggia bianca.
Nei mesi intermedi si ha la possibilità di vedere raramente la pioggia, sono
i mesi secchi ma sempre a detta degli autoctoni oramai le mutazioni
climatiche hanno contagiato anche il paradiso e quest’anno, 2009, ha
piovuto tutti i giorni da giugno a ottobre.
Il bello è che l’acqua è calda e accogliente anche se fuori piove a dirotto.
Quindi riassumendo:
OTTOBRE/DICEMBRE e FEBBRAIO/MAGGIO = spiagge bianche senza
alghe, oceano piatto, temperatura costante ma probabili acquazzoni di
mezzora/un’ora. Leggermente più ventoso.
ALTRI MESI = dovrebbero essere i mesi più secchi, ma non è detto, l’oceano
è più mosso e la spiaggia risente delle maree che portano alghe e pezzetti di
corallo.
APRILE = il mese migliore in assoluto.
Una precisazione: alle Seychelles non ci sono alte e basse stagioni. Strutture
e hotel hanno quasi gli stessi prezzi tutto l’anno. Che influenza il prezzo è
l’affluenza della gente, quando è più alta le strutture ricettive hanno meno
disponibilità e aeri di linea e locali aumentano i prezzi.
LA MAREA e LE NUVOLE
Parlando di settembre. Parlando della Cot D’Or.
L’oceano la mattina è calmo e basso e lascia la spiaggia di circa 10/15 metri
di larghezza per lunghe camminate.
Verso mezzogiorno inizia invece ad alzarsi la marea e nel pomeriggio di
spiaggia non ne è rimasta che una sottilissima striscia. L’acqua resta bassa
ma copre tutta la spiaggia.
Tornandovi la sera dopo cena ecco che di nuovo si è ritirata.
Spettacolare passeggiarvi la sera, con la luna piena.
Incredibile vedere le nuvole passare sottili , quasi sfumate, davanti alla
luna.
In cielo.
Ma non solo.
Se osserverete la spiaggia riflettere la luna nel suo biancore noterete anche
le ombre delle nuvole sfrecciare sotto i vostri piedi senza offuscare la luce.
È una sensazione unica. È magica.
PARADISO CHE NON LO E’ FORSE PIU’
Parlo così e racconto della bellezza struggente dei colori, della strabiliante
vegetazione, del fantastico oceano, del cielo incredibilmente vicino, delle
nuvole che quasi ti sfiorano, del sole che ti avvolge, della sabbia bianca che
ti rimane sulla pelle ma non ti vola negli occhi, dei pezzettini di corallo
bianco che ti pungono il tallone, dei pesci che ti sfiorano le gambe, degli
occhi delle tartarughe neri e rugosi, del suono delle foglie delle palme che
vibrano al vento, del profumo di pesce arrostito, dell’intenso sapore di sale
dell’acqua…di tutto ciò che le Seychelles sono, nel loro vero mondo.
Parlo di questo ma non del segno che negli occhi mi hanno lasciato le
strade, le auto e i furgoncini che a due passi dalle bellissime spiagge
sfrecciano inquinando l’aria quasi come in una nostra città, le guide
turistiche che ti insegnano come nascondere pezzi di corallo o conchiglie
nelle valigie, le numerose barchette a motore che puntellano l’acqua a pochi
metri dalla costa, i recinti per le tartarughe di pochi metri quadrati, i
piatti del pranzo in spiaggia lavati direttamente nell’oceano dagli abitanti
locali, le colline di palme devastate dai cantieri di case costosissime o dalle
piste di aerei…
Il paradiso che ho potuto vedere e ammirare mi ha lasciato tanta pace
dentro quanta tristezza per tutto questo. Questo che non è Seychelles, che
non è nemmeno “turismo sconsiderato” ma che è praticamente politica di
sopravvivenza di queste isole che vivono solo di cocco e turismo e che
quindi permettono cose che sicuramente dovrebbero essere più tutelate .
Una profonda tristezza.
Sicuramente non tutte le Isole dell’arcipelago sono così. A la digue le auto
non sono permesse a la Grand Soeur le tartarughe sono libere. Ma a Praslin
questa era l’immagine che avevo davanti.
Silvia e Glauco
Per una promessa
Settembre 2009
Seychelles
Praslin
Cot d’Or
Hotel Le duc de Praslin