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OttocentoDuemila, collana di studi storici e sul tempo presente dell’Associazione Clionet, diretta da Carlo De Maria Strumenti, 1 In copertina: Manifestazione antifascista. Pesaro, 20 aprile 1975. Fondo Oam presso l’Archivio-Biblioteca Enrico Travaglini di Fano Luigi Balsamini Fonti scritte e orali per la storia dell’Organizzazione anarchica marchigiana (1972-1979) Inventario del fondo archivistico a cura di Matteo Sisti BraDypUS.net COMMUNICATING CULTURAL HERITAGE Bologna 2016 Progetto grafico BraDypUS ISSN: ISBN: 2284-4368 978-88-98392-43-8 Quest’opera è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/4.0. 2016 BraDypUS Editore via Aristotile Fioravanti, 72 40129 Bologna CF e P.IVA 02864631201 http://bradypus.net http://books.bradypus.net [email protected] Fonti scritte e orali per la storia dell’Organizzazione anarchica marchigiana (1972-1979) INDICE GENERALE 5 Introduzione 9 L’Oam nel contesto storico del movimento anarchico in Italia 27 Il Patto associativo 43 Sezione fotografica 59 Inventario del fondo Oam presso l’Archivio-Biblioteca Enrico Travaglini di Fano a cura di Matteo Sisti 59 78 95 96 104 109 126 1. Organizzazione anarchica marchigiana 1.1. Carteggio amministrativo 1.2. Documenti a stampa 1.2.1. Fascicoli organizzati per argomento 1.2.2. Fascicoli organizzati per luogo di provenienza 1.2.3. Fascicoli organizzati per tipologia documentaria e autore 1.3. Fotografie 129 Le fonti orali: note metodologiche 135 Interviste 1. Nicola Sabatino 137 2. Michele Gianni 149 3. Roberto Bernardini 157 165 171 187 193 205 213 219 225 231 245 251 259 267 275 287 293 299 305 4. Carlo Migani 5. Federico Sora 6. Anna Maria Della Fornace 7. Gianfranco Careri 8. Tullio Bugari 9. Michel Mattioli 10. Patrizia De Santis 11. Francesco Ribes 12. Massimo Lanzavecchia 13. Patrizio Nocchi 14. Giordano Cotichelli (con testimonianza di Giulio Gabrielloni) 15. Luciana Andreoli e Roberto Magnaterra 16. Sandro Accardo 17. Luigi Andreani 18. Roberto Olivieri 19. Pietropaolo Masè 20. Aurora Maggio 21. Roberto Sabatino 311 Manifesti, opuscoli e altri documenti 345 Bibliografia essenziale Fonti scritte e orali per la storia dell’Organizzazione anarchica marchigiana (1972-1979) di Luigi Balsamini Bologna (BraDypUS) 2016 ISBN 978-88-98392-43-8 pp. 5-8 Introduzione Nelle Marche degli anni Settanta il movimento anarchico faceva per buona parte riferimento all’Organizzazione anarchica marchigiana (Oam). Attiva tra il 1972 e il 1979, l’Oam nasce come coordinamento di livello regionale tra vari gruppi e individualità appartenenti o meno alla Federazione anarchica italiana (Fai) poi, dalla fine del 1973, si struttura come organizzazione specifica della tendenza comunista anarchica, esterna alla Fai. È presente sul territorio regionale con Sezioni ad Ancona, Jesi, Macerata, Civitanova Marche, una Sezione Nord con sede a Fano su cui gravitavano i militanti della provincia di Pesaro e Urbino e ulteriori presenze e gruppi in altre località della regione. In questo volume sono presentate due tipologie di fonti relative all’Oam, complementari tra loro. La prima è il fondo documentario conservato presso l’Archivio-Biblioteca Enrico Travaglini di Fano, riordinato e inventariato dall’archivista Matteo Sisti, la seconda è una raccolta di testimonianze orali di alcuni tra i protagonisti di quell’esperienza politica, che ho avuto modo di realizzare tra luglio 2015 e maggio 2016. Mentre l’archivio proviene dal passato, la sua carta ingiallita e l’inchiostro di ciclostile offrono materialmente il contatto con un’altra epoca, il racconto orale è cosa del presente e in continua evoluzione. L’intento non è certamente quello di contrapporre storia e memoria, ma di integrarle per far dialogare la presunta fedeltà del documento d’archivio alla connaturata instabilità e al potere evocativo della testimonianza orale. Sarà bene dichiarare fin da subito cosa questo libro non è, né pretende di essere: non è una “storia dell’Oam”, non presenta l’inventario di un impossibile “archivio dell’Oam” e non intende fornire con le interviste un quadro rappresentativo dell’organizzazione. La parte prettamente storiografica del volume si limita infatti a contestualizzare brevemente l’origine e i percorsi dell’Oam all’interno del movimento anar- 6 Fonti scritte e orali per la storia dell’Organizzazione anarchica marchigiana chico in Italia, da leggere unitamente allo spaccato sulle vicende dell’Organizzazione fornito da Matteo Sisti nella “storia istituzionale” che apre l’inventario del fondo. Per il resto, come già detto, vengono solo presentate fonti scritte e orali che, eventualmente, potranno tornare utili per chi volesse cimentarsi con una storia dell’Oam, tenendo presente che sia il fondo archivistico sia le testimonianze sono materiali di parte, che parlano dall’interno dell’organizzazione, seppure il primo coevo e le seconde a posteriori, e andrebbero quantomeno integrati con ulteriore documentazione, a partire dai giornali e dalle fonti di polizia. L’inventario concerne le carte conservate in uno specifico istituto, l’Archivio Travaglini di Fano, dove sono approdate grazie all’interessamento di Federico Sora, così come descritto nella parte introduttiva dell’inventario stesso. Altri nuclei documentari relativi all’Oam si trovano presso l’Archivio Usi-Ait di Ancona e il Centro studi libertari Luigi Fabbri di Jesi, due centri le cui storie percorrono un filo di continuità con l’anarchismo marchigiano degli anni Settanta; ulteriore documentazione è rintracciabile all’Archivio Franco Salomone di Fano, all’Archivio storico della Fai di Imola e un fascicolo risulta perfino depositato presso l’Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel Friuli Venezia Giulia di Trieste. Senza contare la parte di documentazione che probabilmente è ancora nelle case degli ex militanti, nonché quella, non poca, andata dispersa. Tutto ciò per dire che non esiste, né potrebbe esistere, un unico complesso archivistico. Le attività di organizzazioni e gruppi anarchici, infatti, quasi mai hanno dato origine a un vero e proprio archivio nel senso strettamente considerato dalla teoria archivistica, cioè come sedimentazione documentaria di un’attività pratica, che si accumula in maniera spontanea seguendo un preciso schema di riferimento e in quanto tale antitetica alla raccolta, formata per volontà del raccoglitore. In altre parole, i movimenti intesi quali “soggetti produttori” di documentazione archivistica non hanno generato archivi ben individuabili, come possono aver fatto i partiti politici dotati di un apparato organizzativo permanente, ma le carte relative alla loro storia si trovano, com’è il caso dell’Oam, presso alcuni istituti di conservazione in quanto depositate da singoli militanti oppure assemblate a posteriori raccogliendo materiali di diversa origine e provenienza. Infine, quello che le ventuno interviste raccolte nell’ultima parte del volume trasmettono non sono altro che ventuno differenti punti di vista sulle vicende dell’Oam, alla luce del vissuto personale dei testimoni interpellati. Ulteriori interviste, e quindi ulteriori punti di vista, non sono state raccolte solo per ragioni di tempo e spazio. Se queste voci danno vita nel loro insieme a un affresco corale sul comunismo anarchico marchigiano degli anni Settanta, non si può però affermare che siano un campione rappresentativo se non, in parte, a livello di copertura territoriale delle tre province (Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata) in cui l’organizzazione era presente. Ogni biografia personale fa infatti storia a sé e sarebbe errato interpretarla come rappresentativa di qualcos’altro. Si nota inol- Introduzione 7 tre la preponderanza di voci maschili: una disparità di genere che in parte riflette le possibilità di partecipazione delle donne alla politica, anche libertaria, di quegli anni, in parte è dovuta alla mia incapacità – nonostante i tentativi – di coinvolgere alcune protagoniste. L’ordine in cui vengono presentate le interviste è dettato esclusivamente dalla sequenza temporale in cui sono state registrate. Il calendario degli appuntamenti si è via via aggiornato durante lo svolgimento dei lavori, arricchendosi strada facendo di nuovi contatti; l’ordinamento può quindi apparire casuale ma, d’altra parte, se è vero che l’intervista non è un racconto neutro ma l’intervistatore vi entra in gioco come secondo autore della stessa, la sequenza rispecchia il percorso che, insieme ad alcuni degli ex e delle ex militanti Oam, ho personalmente avuto il piacere di condurre. Elenco delle sigle Acli: Associazioni cristiane lavoratori italiani Agesci: Associazione guide e scouts cattolici italiani Ait: Associazione internazionale dei lavoratori Anpi: Associazione nazionale partigiani d’Italia Arci: Associazione ricreativa e culturale italiana Br: Brigate rosse Car: Centro addestramento reclute Cca: Coordinamento comunista anarchico Cgil: Confederazione generale italiana del lavoro Cisl: Confederazione italiana sindacati lavoratori Cnla: Convegno nazionale dei lavoratori anarchici Cnt: Confederación nacional del trabajo Ds: Democratici di sinistra Eta: Euskadi ta askatasuna Fagi: Federazione anarchica giovanile italiana Fai: Federazione anarchica italiana Fca: Federazione comunista anarchica Fcl: Federazione comunista libertaria Fdca: Federazione dei comunisti anarchici Fgci: Federazione giovanile comunista italiana Fim: Federazione italiana metalmeccanici Fli: Federazione libertaria italiana Fulta: Federazione unitaria lavoratori tessili e dell’abbigliamento 8 Fonti scritte e orali per la storia dell’Organizzazione anarchica marchigiana Gaap: Gruppi anarchici d’azione proletaria Gaf: Gruppi anarchici federati Gia: Gruppi d’iniziativa anarchica Inps: Istituto nazionale della previdenza sociale Ires: Istituto ricerche economiche e sociali Lc: Lotta continua Macb: Movimeno anarco-comunista bergamasco Mls: Movimento lavoratori per il socialismo Ms: Movimento studentesco Msi: Movimento sociale italiano Msl: Movimento socialista libertario Oal: Organizzazione anarchica ligure Oam: Organizzazione anarchica marchigiana Oap: Organizzazione anarchica pugliese Ocl: Organizzazione comunista libertaria Onpp: Ospedale neuropsichiatrico provinciale Ora: Organisation révolutionnaire anarchiste Ora: Organizzazione rivoluzionaria anarchica Pai: Partito anarchico italiano Pcd’I (m-l): Partito comunista d’Italia (marxista-leninista) Pci: Partito comunista italiano Pdup: Partito di unità proletaria Psdi: Partito socialista democratico italiano Psi: Partito socialista italiano Psiup: Partito socialista italiano di unità proletaria Sor: Servizio d’ordine regionale Uai: Unione anarchica italiana Ucat: Unione dei comunisti anarchici toscani Uil: Unione italiana del lavoro Usi: Unione sindacale italiana