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«2 sorelle »
Il film di Rosa Ghimatdinova
Rus \ 2009, 20min, 35mm, film a colori
Attori
Scenario e regia
Operatore cinematografico
Suono
Musica
Scenografie
Produttore
Elena Voronchikhina
Elena Novokreschenova
Tatyana Fedoseyeva
Artemiy Rukhlov
Anatoly Arkhipov
Monika Santoro
Rosa Gimatdinova
Maria Nashikina
Rita Basenko
Andrey Surkov
Sergey Tarakanov
Vladimir Malishev
Logline
Tre sorelle dall’omonima pièce di Cekhov sognavano partire per Mosca — nel
posto di felicità e della risoluzione dei tutti problemi. Purtroppo non sono riuscite
di partire. Dopo di un certo tempo passato altre due sorelle sono arrivate a
Mosca. Però arrivarci nella città del loro sogno non è semplice perfino stando in
sua soglia.
Sinossi breve
Due sorelle prendono in affitto una stanza piccolissima in un sobborgo di Mosca.
In tempi assai lontani esse sono arrivate da provincia, sognando conquistare la
capitale.
Le sorelle si sono abituate di accontentarsi di poco, di non scoraggiarsi e con
pazienza superare le difficoltà. Però la fortuna finora non ha bussato alla porta di
loro. Una mattina, andando verso la città, con le sorelle è avvenuta una
metamorfosi. Esse cadono in un’altra realtà: le sorelle si trovano in ospite da
loro balia vecchia, la quale non era tra i viventi. Qui le ragazze si diventano
come sognavano diventarsi in infanzia. La città dei sogni non apre a tutti la
strada verso la felicità. Come sarà lunga la strada e quante volte bisognera
ricominciare tutto da capo — nessuno non risponde direttamente. E nessuno tra i
viventi in città non confessera` se riuscisse di essere fortunato.
Sinossi
Due sorelle sono venute a Mosca da una provincia. Liuba vuole diventare una
attrice celebre e brillare in teatro e cinema, la sua sorella invece sogna
incontrare il suo uomo amato, maritarsi ed avere i bambini. Parzialmente le
ragazze sono riuscite di avere quello che aspiravano. Per davvero esse vivono a
Mosca: una è attrice in un teatro delle marionette, l’altra fa la maestra in una
scuola elementare. Le sorelle alloggiano una stanza piccolissima in
un’appartamento nel sobborgo di Mosca. La realtà circostante è povera e
squallida. In un giorno feriale le sorelle come al solito escono di casa per andare
in città. Per strada succede una metamorfosi: esse cadono in un’altra realtà, da
quelle parti dove s’incontrano il passato dell'infanzia serena ed il futuro felice. Là
come prima abita la balia vecchia di loro la quale accoglie le sorelle. Le
giovanotte cercano di sfogarsi raccontando di sua vita realizzata esattamente
come sognavano. Ma i minuti di felicità non possono durare eternamente. Tutto
questo è solamente una ricompensa fugace per la pazienza e per la vita
modesta in qualche estremo posto della città dei sogni.
Director’s statement
Il titolo del mio film non è preso a caso. Questa storia doveva diventare una
proiezione sulle opere teatrali di A. Cechov, dove il tempo è un concetto molto
importante. Avevo voglia al massimo far girare tutto intorno a quello. Da Cechov
questo è uno degli elementi più importanti.
I protagonisti sempre fanno il tentativo di ragionare di tempo, di quello che esso
fa con l’uomo.
Le “Tre sorelle” di Cechov cercano di raggiungere Mosca — nel posto di
felicità e della risoluzione dei tutti problemi, ma mai e poi mai non là partiranno.
Le mie “2 sorelle” sono venute nella città dei sogni, ma sono rimaste nel suo
margine. Il sogno non si attua con semplicità, ma passa inosservato in
oggigiorno, si trova sempre da qualche parte a fianco. Intavolando un dialogo
con Cechov, ho voluto di dare alle mie eroine la possibilità di trovare l’uscita,
dotando alle ragazze il carattere di vitalità prorompente. Esse non si può umiliare
con la realtà, come impossibile offendere un beato, il quale ama il mondo cosi
come è il mondo e proprio in questo la sua salvezza.
Anche il teatro di ombre non è preso a caso. Qui lo spettatore non vede
l’attore, ma vede
solamente il riflessione di luce. Non c’è la risposta che cosa sarebbe meglio:
brillare sul palcoscenico sotto i proiettori oppure restare in modo di ombra
indietro di paravento, però aprire allo spettatore la sua propria anima.
Nella soluzione artistica del film il compito più interessante era quello di
creare lo spazio del sogno. Si vorrebbe creare un’atmosfera particolare del
mondo risuonante, fragile e nello stesso tempo convenzionale e tangibile come in
realtà. Così nacque il procedimento di girare il tutta la scena attraverso degli
specchi e lenti.
La mia storia io caratterizzo come un’apologo con una sfumatura di
commedia. Le mie eroine col tempo rimangono uguale a se stesse. Esse vanno
avanti, ma rimangono nello stesso posto. Dentro delle ragazze lottano due
aspirazioni paritarie — verso lo sviluppo e contemporaneamente verso la serenità
dell'animo.
Credo, che dallo spettatore visto il mio film rimarra un sentimento felice e
buono.
Biografia / filmografia
Rosa Guimatdinova est née en Russie, en Tatarie. Elle a terminé le collège des
arts, travaillait comme artiste, scénographe du théâtre et du cinéma. En 2004
Rosa est entrée à l'Institut nationale de la cinématographie (VGIK) à la faculté de
la multimédia. Actuellement elle est spécialiste diplôméeavr -court métrage,
Sotchie. de VGIK.
«Voisine de Vaisman» – film d'animation (VGIK). En 2006 Rosa a reçu le
diplôme au concours des films d'étudiants et de débutants Sainte Anne pour la
représentation réussie de l'univers absurde, Moscou. Le film a participé au
programme de concours au festival du cinéma
Kinotavr -court métrage,
Sotchie. de VGIK.
«Nélubina» – film documentaire, thèse de fin d'année, VGIK. En 2007 Rosa a
reçu le diplôme pour l'ouverture du sujet de l'exploit spirituel, festival du cinéma
Radonezh, Moscou.