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VGIK Via V. Pik, 3 129226, Mosca, Russia t. +7(499)181-13-14 f. +7(499)181-80-74 e-mail: [email protected] «2 sorelle » Il film di Rosa Ghimatdinova Rus \ 2009, 20min, 35mm, film a colori Attori Scenario e regia Operatore cinematografico Suono Musica Scenografie Produttore Elena Voronchikhina Elena Novokreschenova Tatyana Fedoseyeva Artemiy Rukhlov Anatoly Arkhipov Monika Santoro Rosa Gimatdinova Maria Nashikina Rita Basenko Andrey Surkov Sergey Tarakanov Vladimir Malishev Logline Tre sorelle dall’omonima pièce di Cekhov sognavano partire per Mosca — nel posto di felicità e della risoluzione dei tutti problemi. Purtroppo non sono riuscite di partire. Dopo di un certo tempo passato altre due sorelle sono arrivate a Mosca. Però arrivarci nella città del loro sogno non è semplice perfino stando in sua soglia. Sinossi breve Due sorelle prendono in affitto una stanza piccolissima in un sobborgo di Mosca. In tempi assai lontani esse sono arrivate da provincia, sognando conquistare la capitale. Le sorelle si sono abituate di accontentarsi di poco, di non scoraggiarsi e con pazienza superare le difficoltà. Però la fortuna finora non ha bussato alla porta di loro. Una mattina, andando verso la città, con le sorelle è avvenuta una metamorfosi. Esse cadono in un’altra realtà: le sorelle si trovano in ospite da loro balia vecchia, la quale non era tra i viventi. Qui le ragazze si diventano come sognavano diventarsi in infanzia. La città dei sogni non apre a tutti la strada verso la felicità. Come sarà lunga la strada e quante volte bisognera ricominciare tutto da capo — nessuno non risponde direttamente. E nessuno tra i viventi in città non confessera` se riuscisse di essere fortunato. Sinossi Due sorelle sono venute a Mosca da una provincia. Liuba vuole diventare una attrice celebre e brillare in teatro e cinema, la sua sorella invece sogna incontrare il suo uomo amato, maritarsi ed avere i bambini. Parzialmente le ragazze sono riuscite di avere quello che aspiravano. Per davvero esse vivono a Mosca: una è attrice in un teatro delle marionette, l’altra fa la maestra in una scuola elementare. Le sorelle alloggiano una stanza piccolissima in un’appartamento nel sobborgo di Mosca. La realtà circostante è povera e squallida. In un giorno feriale le sorelle come al solito escono di casa per andare in città. Per strada succede una metamorfosi: esse cadono in un’altra realtà, da quelle parti dove s’incontrano il passato dell'infanzia serena ed il futuro felice. Là come prima abita la balia vecchia di loro la quale accoglie le sorelle. Le giovanotte cercano di sfogarsi raccontando di sua vita realizzata esattamente come sognavano. Ma i minuti di felicità non possono durare eternamente. Tutto questo è solamente una ricompensa fugace per la pazienza e per la vita modesta in qualche estremo posto della città dei sogni. Director’s statement Il titolo del mio film non è preso a caso. Questa storia doveva diventare una proiezione sulle opere teatrali di A. Cechov, dove il tempo è un concetto molto importante. Avevo voglia al massimo far girare tutto intorno a quello. Da Cechov questo è uno degli elementi più importanti. I protagonisti sempre fanno il tentativo di ragionare di tempo, di quello che esso fa con l’uomo. Le “Tre sorelle” di Cechov cercano di raggiungere Mosca — nel posto di felicità e della risoluzione dei tutti problemi, ma mai e poi mai non là partiranno. Le mie “2 sorelle” sono venute nella città dei sogni, ma sono rimaste nel suo margine. Il sogno non si attua con semplicità, ma passa inosservato in oggigiorno, si trova sempre da qualche parte a fianco. Intavolando un dialogo con Cechov, ho voluto di dare alle mie eroine la possibilità di trovare l’uscita, dotando alle ragazze il carattere di vitalità prorompente. Esse non si può umiliare con la realtà, come impossibile offendere un beato, il quale ama il mondo cosi come è il mondo e proprio in questo la sua salvezza. Anche il teatro di ombre non è preso a caso. Qui lo spettatore non vede l’attore, ma vede solamente il riflessione di luce. Non c’è la risposta che cosa sarebbe meglio: brillare sul palcoscenico sotto i proiettori oppure restare in modo di ombra indietro di paravento, però aprire allo spettatore la sua propria anima. Nella soluzione artistica del film il compito più interessante era quello di creare lo spazio del sogno. Si vorrebbe creare un’atmosfera particolare del mondo risuonante, fragile e nello stesso tempo convenzionale e tangibile come in realtà. Così nacque il procedimento di girare il tutta la scena attraverso degli specchi e lenti. La mia storia io caratterizzo come un’apologo con una sfumatura di commedia. Le mie eroine col tempo rimangono uguale a se stesse. Esse vanno avanti, ma rimangono nello stesso posto. Dentro delle ragazze lottano due aspirazioni paritarie — verso lo sviluppo e contemporaneamente verso la serenità dell'animo. Credo, che dallo spettatore visto il mio film rimarra un sentimento felice e buono. Biografia / filmografia Rosa Guimatdinova est née en Russie, en Tatarie. Elle a terminé le collège des arts, travaillait comme artiste, scénographe du théâtre et du cinéma. En 2004 Rosa est entrée à l'Institut nationale de la cinématographie (VGIK) à la faculté de la multimédia. Actuellement elle est spécialiste diplôméeavr -court métrage, Sotchie. de VGIK. «Voisine de Vaisman» – film d'animation (VGIK). En 2006 Rosa a reçu le diplôme au concours des films d'étudiants et de débutants Sainte Anne pour la représentation réussie de l'univers absurde, Moscou. Le film a participé au programme de concours au festival du cinéma Kinotavr -court métrage, Sotchie. de VGIK. «Nélubina» – film documentaire, thèse de fin d'année, VGIK. En 2007 Rosa a reçu le diplôme pour l'ouverture du sujet de l'exploit spirituel, festival du cinéma Radonezh, Moscou.