Gli spettacoli - Meeting Rimini

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Gli spettacoli - Meeting Rimini
GLI SPETTACOLI AL MEETING DI RIMINI
Non è un festival, il Meeting. Ma di eventi culturali e personaggi di spettacolo ne sono passati tanti. Un
esempio è Giovanni Testori, intervenuto personalmente nel 1980 e nel 1989, ma spesso presente con le sue
opere: il Post Hamlet nel 1983, In exitu nel 1989, la Traduzione della I lettera di San Paolo ai Corinti, letta
da Branciaroli nel '91 e rappresentata dal Teatro dell'Arca, per la regista di Antonio Syxty, nel '96.
Eventi, più che spettacoli, come il Miguel Manara di Milosz, che Franco Branciaroli diresse e interpretò nel
1989, itinerante attraverso la notte e la città, con un “coro” di oltre ventimila persone. Dal 1988, anno di
Cocktail Party, una pièce di Eliot mai rappresentata prima a teatro, Franco Branciaroli ha consegnato al
Meeting il suo talento e, in forme diverse, Shakespeare (La bisbetica domata, Re Lear, Macbeth), Ibsen,
Leopardi, Dostoevskij, Sofocle, Goldoni, Eliot, Dante, Cervantes.
Al Meeting sono passati, tra gli altri, Franco Parenti con una lettura da Pasolini, Orazio Costa Giovangigli,
Giorgio Gaber con Il signor G, Giorgio Albertazzi e Anna Proclemer, Ugo Pagliai, Arnoldo Foà, Giulio
Bosetti, Fernando Arrabal, Paolo Graziosi, Lucilla Morlacchi e il Teatro dell'Arca. E' passato nel 1985
Eugene Ionesco, che al Meeting è poi ritornato più volte, nell'87 e nell'88, portando in regalo, oltre alla sua
persona e alla sua altissima testimonianza, anche un inedito, Maximilien Kolbe, realizzato da Krzysztof
Zanussi e Tadeusz Bradecki con le musiche di Dominique Probst. Un evento, proprio come l'omaggio
dedicato dal Meeting a due grandi vecchi della cultura europea, Madeleine Renaud e Jean-Louis Barrault;
come la presenza, nel 1984, di Martha Graham, per la prima volta in Italia e, nel 1985, del danzatore
giapponese Kazuo Ohno.
Arrivano al Meeting più come amici che come star, i personaggi dello spettacolo, per ragioni che poco o
niente hanno a che vedere con le motivazioni che, generalmente, portano un personaggio celebre a un
festival o a un convegno. Così, per un incontro, arrivò nel 1983 Andrej Tarkovskij, che di lì a pochi mesi
avrebbe abbandonato per sempre la Russia. E tornò poi, come si ritorna agli amici, nel 1985. Nel 1986, già
gravemente malato, inviò da Parigi in anteprima italiana il suo ultimo film, Il sacrificio, con la dedica: “Ai
miei più cari amici della mia seconda patria”. L'anno dopo, nel 1987, il Meeting dedicò al regista russo,
insieme alla moglie Larisa, l'omaggio di una mostra e di un incontro. Così venne per la prima volta Krzystof
Zanussi nel 1981, e tornò nel 1985, regista della piéce Giobbe, firmata da Wojtyla, e nel ’98, col film
Fratello del nostro Dio. Così Pupi Avati, Jean Delannoy, Liv Ullmann, Alain Cuny, José Carreras.
Un pubblico giovane e caloroso, quello del Meeting, diverso da ogni altro, attento a leggere, persino in
quelle che “sono solo canzonette”, una domanda personale di significato. Lo hanno testimoniato tra gli altri,
personaggi italiani come Arbore, Mogol, Bennato, Battiato, Ruggeri, Baccini, Venditti, gli 883, gli Stadio, e
internazionali come Georges Moustaki, Juliette Greco, Miriam Makeba.
Nel 1998 intervengono, tra gli altri, David Horowitz e la sua band, Riccardo Muti, che ha consegnato al
giornalista Renato Farina la sua esperienza e la sua poetica, il Kirov Teatr Marijnskij Ballet di San
Pietroburgo con Giselle.
1999. Ennio Morricone dirige l'Orchestra Internazionale d'Italia in un concerto di musiche per il cinema: tra
le soliste, Dulce Pontes. Antonio Calenda propone la sua Rappresentazione della Passione, con Piera Degli
Esposti. Krzysztof Zanussi presenta la serie di film televisivi Week end Stories. Flavio Bucci, Andrea
Soffiantini e il Teatro dell'Arca propongono un adattamento di Davide Rondoni, Dante contro Shakespeare?.
2000. Lo spettacolo inaugurale Ai confini della terra è dedicato alle musiche tradizionali di Portogallo,
Brasile, Sudafrica, Angola e Capoverde. Anteprima dello spettacolo teatrale Giovanna d'Arco, tratto dal testo
di Charles Peguy, prodotto dal Meeting per la regia di Jean Luc Jeneer. Musica leggera con Ron, Ruggeri,
Syria, De Marinis, Di Cataldo. Una grande festa al mare, “Quasi Italians, animata dalle musiche di David
Horowitz & Friends, Vaneese Thomas e Lou Marini dei Blues Brothers.
2001. Inaugura il Meeting una grande anteprima teatrale, allestita all'aperto in uno dei luoghi storici di
Rimini, l'Arco d'Augusto: Barabba il liberato, da un testo di Rondoni. Musica d'autore con Bruno Lauzi,
Angelo Branduardi, Claudio Chieffo, David Horowitz e Riccardo Marasco. Un incontro col regista Pupi
Avati, infine il cabaret al mare, animato dai comici di Zelig.
2002. Renzo Arbore con i suoi Swing Maniacs è l’evento più seguito tra gli spettacoli del Meeting. Grande
successo anche per il Fado portoghese di Mariza e per la musica leggera dei Formula 3. Anteprima del
capolavoro di Tarkovskij, Solaris, rieditato nella versione originale. Nel contesto del Meeting a Krzysztof
Zanussi viene conferito il Premio Bassano per la cultura cattolica. Il maestro Paul Badura-Skoda interpreta
Beethoven.
2003. Ritorna il teatro al Meeting: alla compagnia anglo-francese dei Footsbarn il compito di inaugurare la
manifestazione con lo spettacolo Perchance to dream ispirato alle opere di Shakespeare. In occasione dei
dieci anni dalla morte di Giovanni Testori, va in scena I Promessi Sposi alla prova, con la regia di Maurizio
Schmidt e Virginio Gazzolo protagonista.
2004. La nota dominante è il titolo dello spettacolo che inaugura la 25ª edizione. José Carreras e Franco
Branciaroli sono i protagonisti di un recital dove i brani più significativi della lirica italiana vengono
commentati dal alcuni testi di don Giussani. Con La Traviata di Verdi debutta l’opera lirica al Meeting.
Protagonisti il coro Ars Nova di Parma e l’Orchestra della Provincia di Lecco. Momento di grande intensità è
anche la messa in scena del Magnificat della poetessa Alda Merini. Protagonista, l’attrice Paola Pitagora.
2005. E’ il capolavoro dell’età moderna, il Don Chisciotte di Cervantes, ad aprire la XXVI edizione
nell’anniversario dei 400 anni dalla stesura. Lo dirige e interpreta Franco Branciaroli, produzione del Teatro
degli Incamminati. Tra i grandi interpreti della musica classica, il maestro Krzysztof Penderecki si esibisce
con la Vilnius Festival Orchestra e Ramin Bahrami, pianista di origine iraniana, astro nascente della musica
classica, al Meeting esegue le Variazioni Goldberg di Johann Sebastian Bach. Non manca il grande rock
all’italiana, con gli Stadio in concerto.
2006. E’ dedicato all’avventura di Colombo, lo spettacolo inaugurale: “Datemi tre caravelle”, interpretato da
Alessandro Preziosi. Importante la presenza della musica classica: omaggio a Igor Stravinsky, con due serate
dedicate all’opera L’histoire du soldat, interpretato da Luigi Maio e i solisti del Teatro alla Scala; Schubert e
Mozart eseguiti dall’Accademia delle Opere. Un trionfo per il concerto della SAT, il più famoso coro alpino
del mondo, preceduto da uno stage di canti di montagna. “Concerto per un amico”, vede il ritorno del
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cantautore Claudio Chieffo sulla scena del Meeting. Infine, le guide all’ascolto, curate da “Spirto Gentil” con
esecuzioni dal vivo.
2007. E’ il film muto “La passione di Giovanna d’Arco” del grande regista Dreyer lo spettacolo inaugurale,
accompagnato dall’esecuzione dal vivo in anteprima nazionale di Voices of light, opera dedicata alla santa
dal compositore americano Richard Einhorn. Ritorna al Meeting David Horowitz con una band tutta
americana. Grande successo per “Nessun dorma” della Compagnia Teatrale Claudio Cinelli-Porte Girevoli
con uno spettacolo per bambini e famiglie. Protagonista l’Irlanda con “The dawning of the day”, lettura di
poesie del poeta Patrick Kavanagh e la banda irlandese dei Dervish. Una serata viene dedicata a due grandi
amici del Meeting: Bruno Lauzi e Giorgio Gaber. A chiudere uno spettacolo di jazz “Tutti quanti voglion
fare il jazz” e, nella serata finale, la band di musica popolare “La signora stracciona”.
2008. Quattro anteprime tra marzo e luglio con personaggi del calibro di Lucrezia Lante della Rovere,
Massimo Dapporto, Alessandro Preziosi e Giancarlo Giannini, sono state il preludio al grande successo dello
spettacolo inaugurale: “La Straniera” da “La Rocca” di Thomas S. Eliot, realizzato al Meeting con i video
delle anteprime, la partecipazione di Maurizio Schmidt e Giovanni Battaglia, le musiche originali di Marco
Poeta. Ritorna il cinema con la premiazione del concorso di cortometraggi “What’s in your city?” con la
partecipazione di Pupi Avati. Una serata viene dedicata a Nino Rota. Dalla Spagna arrivano poi il gruppo
Oldarra con i cori baschi, mentre il grande fadista italiano Marco Poeta riporta al Meeting le note del Fado.
La festa finale è quest’anno il concerto di Davide Van De Sfroos.
2009. A inaugurare il Meeting è il Miguel Mañara del drammaturgo lituano Oscar Milosz, interpretato
dall’attore Gigio Alberti. Ritorna al Meeting il maestro Ennio Morricone, la canzone d’autore con Enzo
Jannacci e quella popolare con Ambrogio Sparagna. Continua l’attenzione al cinema con la seconda edizione
del concorso di cortometraggi “What’s in your city?” e una rassegna cinematografica. A festeggiare la
conclusione del Meeting è la musica napoletana con il cantautore Alfredo Minucci.
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