Prende le scarpe e fugge via
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Prende le scarpe e fugge via
Trento 24 sabato 5 marzo 2016 È accaduto ieri mattina nel punto vendita di calzature appena inaugurato tra via Brennero e passaggio Carbonari Immediato anche l’intervento della polizia IL FURTO l'Adige Denunciato per furto un giovane italiano: aveva tentato di nascondere la refurtiva, del valore di 130 euro, fra la giacca a vento e la tracolla Prende le scarpe e fugge via Ladro rincorso e bloccato dai dipendenti del negozio Ha afferrato le scarpe e iniziato a correre: superata la barriera della casse, ha allungato il passo nel piazzale e, dopo aver fatto il giro dell’edificio, ha attraversato via Pranzelores per tentare di trovare rifugio nel complesso «Tridente». Dietro di lui, l’addetto al parcheggio ed altri tre dipendenti del nuovo negozio «Scarpe&Scarpe» di via Brennero, in passaggio Carbonari. È durato pochi, ma assai concitati, minuti l’inseguimento del ladro che nella tarda mattinata di ieri ha tentato il colpo nel negozio di calzature appena aperto (l’inaugurazione si è tenuta poche ore dopo l’episodio, vedi pagina 27). Il malintenzionato è stato denunciato per furto, mentre i responsabili del punto vendita hanno già dovuto fare i conti con il primo ladruncolo e la trafila (compresa la denuncia formale in questura) per poter procedere penalmente contro il responsabile del reato. Erano da poco passate le 11 quando nel negozio «Scarpe&Scarpe» è entrato in azione il ladro, un italiano già conosciuto alle forze dell’ordine come è stato successivamente appurato. L’uomo, dopo essersi aggirato per un po’ nel negozio, ha preso due paia di scarpe da ginnastica di marca Nike e si è diretto verso l’uscita cercando di nascondere la refurtiva tra l’ampia giacca a vento che indossava e la tracolla che teneva sulla spal- CAMPIGLIO La sequenza del «fermo» del ladro al Tridente grazie all’intervento dell’addetto al parcheggio e della polizia (fotoservizio Paolo Pedrotti) la. Aveva scelto le scarpe con cura e, dopo aver verificato che il numero fosse giusto, ha preso due paia di sneakers e, lasciate sugli scaffali le scatole perché troppo ingombranti, ha passato le casse senza pagare. Il personale si è immediatamente accorto dell’accaduto e ha dato l’allarme; un addetto al parcheggio ha rin- corso il ladro finché non lo ha raggiunto, al complesso «Tridente», lo ha afferrato per la giacca frenando la sua corsa. Subito è arrivata una volante della polizia. L’uomo, bloccato in strada, è stato accompagnato in questura per l’identificazione e la successiva segnalazione all’autorità giudiziaria: la de- nuncia per furto di ieri si aggiunge ad altri «guai» combinati in passato. Le due paia di scarpe, del valore complessivo attorno ai 130 euro, erano state «lanciate» nel piazzale durante la fuga: sono state recuperate e riconsegnate ai titolari del negozio dato che, nel corso della breve fuga del ladro, non si sono rovinate. IN BREVE DIPENDENTE DELL’HOTEL, SCIVOLA DALLA SCALA Infortunio sul lavoro ieri mattina in un hotel del passo Tonale. Un dipendente di 26 anni è scivolato da una scala antincendio battendo violentemente la schiena. È sempre rimasto cosciente, ma per precauzione è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Trento. INCIDENTI IN CITTÀ, COINVOLTI MOTO E BICI Pomeriggio di lavoro, ieri, per 118 e polizia locale. Il primo intervento è stato alle 14.30 per un urto laterale fra due auto alla rotatoria del Mc Donald a Trento sud. Ferita una donna di 37 anni. Alle 18 in via Maccani scontro fra una moto ed una bici: ferito un uomo di 51 anni, mentre un ventenne ha rifiutato il trasporto. A22, TRAFFICO IN DIREZIONE NORD Qualche problema al traffico ieri mattina in A22, in direzione nord, per un tamponamento avvenuto fra San Michele ed Egna. Un’auto, per cause in corso d’accertamento, ha centrato un mezzo pesante. Lo scontro, fortunatamente, non è stato particolarmente violento: il conducente ed il passeggero dell’auto hanno riportato solo qualche graffio e hanno rifiutato il trasporto in ospedale. Sul posto la polizia stradale dell’A22. ODORE DI GAS, ALLARME IN VIA BUCCELLA Vigili del fuoco allertati verso le 10.30 di ieri in via Buccella per un forte odore di gas. Dopo le verifiche, l’allarme è rientrato. Il tribunale: le chiavi dell’immobile all’amministratore Luca Ricci Hotel Posta, fuori Collini Gestioni Prosegue la battaglia giudiziaria per la gestione della Residenza turistico alberghiera Hotel Posta di Madonna di Campiglio. L’immobile, che appartiene a 460 proprietari o multiproprietari, era passato attraverso un periodo di decadenza coinciso con il fallimento della società che nel 1987 ne aveva assunto la gestione, Il Bagaglino srl. La gestione passò poi alla Collini Gestioni srl dell’immobiliarista di Campiglio Piergiorgio Collini che presentò ai proprietari un programma di rilancio della struttura. Ma il percorso si è dimostrato accidentato come dimostra l’ulti- ma causa civile andata a sentenza nei giorni scorsi. Il contenzioso era stato avviato da Piergiorgio Collini e da Collini gestioni srl contro Luca Ricci, cioè l’attuale amministratore. Secondo gli attori Ricci si sarebbe arrogato illegittimamente poteri gestori e di amministrazione dell’Hotel Posta ostacolando l’attività di gestione da parte di Collini Gestioni. Gli attori contestavano, tra l’altro, la nomina ad amministratore di Ricci avvenuta nell’assemblea del 3 luglio 2011 da ritenersi non valida. Inoltre Collini lamentava di aver patito gravi danni, in seguito ad un visto- so calo delle prenotazioni, perché il convenuto avrebbe diffuso informazioni non veritiere circa la chiusura della struttura. Secondo l’attore molte delle contestazioni fatte da Ricci si sostanziavano in calunnie e diffamazioni. Per tutto ciò si chiedeva al Tribunale di condannare Ricci al risarcimento dei danni quantificati in 150 mila euro per Collini Gestioni e 50 mila euro per Piergiorgio Collini. Ricci però è passato al contrattacco chiedendo non solo il rigetto delle richieste di controparte, ma anche la condanna di Collini a rilasciare l’immobi- le consegnandolo all’amministratore, cioè Ricci stesso. Quest’ultimo contestava alla Collini presunte inadempienze sulla gestione con carenze alla sicurezza dell’immobile. In sentenza il giudice Adriana De Tommaso ha accolto parte delle richieste avanzate da entrambe le parti. Sul fronte della gestione ha vinto Ricci. Il Tribunale, infatti, ha dichiarato «cessato il mandato di gestione della Rta Hotel Posta in capo a Collini gestioni srl il 27 ottobre 2013» e ha ordinato alla società «di rilasciare i locali della Residenza turistico alberghiera a Ricci Luca e a conse- Il Tribunale di Trento dove si è discussa la causa gnare a questi tutte le chiavi dell’immobile e delle relative pertinenze oltre alla documentazione relativa alla gestione». Piergiorgio Collini e la sua srl potranno invece consolarsi con un risarcimento del danno, ma molto inferiore a quello richiesto: il giudice ha riconosciuto solo 6.000 euro ciascuno per alcune dichiarazioni dal contenuto offensivo fatte da Ricci. Il sindacato | L’intervento di Bruno Paoli del Siap Il colpo | Vetro spaccato in un parcheggio privato L’allarme | Nel negozio Ovs, bottino di 40 euro «Bilingui ma senza indennità» La denuncia dei poliziotti trentini Furto in pieno giorno in via Milano Dall’auto spariti pc e documenti Diventa ladro per «sfida»: preso Denunciato per furto un 16enne Hanno il patentino di bilinguismo ma non l’indennità che andrebbe loro corrisposta. Sono gli appartenenti alle forze dell’ordine in provincia di Trento (e ovviamente anche in provincia di Bolzano) che prestano servizio in uffici con competenza regionale, come gli agenti della polizia stradale, ferroviaria e postale. «È una situazione paradossale» evidenzia la segreteria provinciale del Siap, il sindacato italiano appartenenti polizia, citando la legge del 1961 che ha introdotto il «pagamento dell’indennità di bilinguismo». «Forti di questo principio legislativo è ormai da anni che questa organizzazione sindacale ha ingaggiato un vero e proprio braccio di ferro con il locale Commissariato del Governo al fine del riconoscimento, e quindi pagamento, della prevista indennità di seconda lingua - viene scritto in una nota - Infatti proprio nel luglio 2015, dopo anni di attesa, lo stesso Commissariato del Governo ha pub- Potrebbe essere un ladro «seriale» lo sconosciuto che ieri pomeriggio, attorno alle 16, ha mandato in frantumi il lunotto di un’auto in un parcheggio privato di via Milano (foto). «Un furto simile è stato denunciato da una donna alcuni giorni fa» spiega sconsolato il proprietario della Hyundai presa di mira ieri dal ladro. «Mi ha avvisato un mio vicino, che ha visto scappare un giovane vestito in maniera trasandata, quasi fosse un clochard - racconta - Sono subito corso nel parcheggio: dalla mia auto sono stati portati via un computer Lenovo ed alcuni documenti, che erano in un borsone sistemato in un punto nascosto. Faccio un appello affinché mi venga restituito tutto: sono un medico, i dati del computer non sono accessibili perché c’è la password, ma il pc per me è molto importante, è uno strumento di lavoro». L’uomo è andato subito in questura a presentare denuncia sia per il furto che per il danneggiamento. «In questa zona c’è sempre molta gente il pomeriggio. Forse il ladro che ha portato via il mio computer è lo stesso che ha rubato sull’auto di una mia collega, sempre in questa via - ipotizza l’uomo - il furto è stato praticamente identico». Ladri per sfida, non sicuramente per necessità: sono i ragazzini che vengono periodicamente «pizzicati» dai commessi e dagli addetti alla sicurezza dei negozi Ovs della città mentre tentano di uscire dal punto vendita con merce rubata. Nel negozio di via Pergher, a Trento nord, due giorni fa è stato fermato un ragazzo di 16 anni, trentino: non un teppistello o uno scansafatiche, ma uno studente che ha ammesso di aver fatto una bravata e che ne pagherà le conseguenze. Il giovane era stato notato aggirarsi nel reparto uomo e, mentre stava uscendo, è suonato l’allarme. I sospetti di un addetto alla sicurezza, che stava controllando a distanza il ragazzo, si sono rivelati fondati perché all’interno dello zaino che lo studente aveva con sé c’erano un zaino ed una cintura presi dagli scaffali. Merce non pagata, dunque. Il ragazzo forse pensava di passare inosservato. Addosso gli è stato trovato anche un tronchesino con cui ha tagliato alcune delle placche antitaccheggio. Il responsabile del punto vendita ha subito chiamato i carabinieri. L’importo della merce che il sedicenne stava tentando di portar via era di circa 40 euro, ma anche per un solo euro sarebbero state comunque chiamate le forze dell’ordine. La direttiva aziendale è chiara: chi tenta di uscire con merce non pagata viene denunciato, indipendentemente dall’importo. «Per creare un disincentivo» spiega il responsabile del punto vendita, che si trova ogni mese a «gestire» una media di dieci tentativi di furto, per lo più commessi da ragazzi che non hanno ancora compiuto 18 anni, il 50% dei quali sono italiani. Non si tratta di baby-gang né di giovani disadattati, come sottolineano sia i negozianti vittime di furto, sia le forze dell’ordine: sono per lo più giovani che rubano per sfida e che poi si trovano con una denuncia penale sulle spalle. blicato sul Bollettino ufficiale regionale l’elenco degli uffici della Polizia di Stato che si trovano in provincia di Trento ed aventi competenza regionale, con relativi contingenti del personale a cui attribuire l’indennità». Il punto sta proprio in quanto trascritto nel Bollettino e in quanto effettivamente avviene. «Succede che l’indennità viene regolarmente liquidata ad alcuni dipendenti, mentre altri che magari lavorano nello stesso ufficio ancora non l’hanno ricevuta - spiega il segretario Siap del Trentino Bruno Paoli - si tratta di colleghi che sarebbero arrivati solamente in un secondo momento rispetto agli altri». Il sindacato sottolinea «la poca sensibilità con cui viene affrontata la tanto delicata materia della lingua tedesca» e chiede «anche alla politica locale di interessarsi alla materia facendosi da tramite, affinché questo diritto, sancito da una legge dello Stato italiano, riconosca uguali diritti per tutti».