La Spezia - fabriziobonomo.it
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LA SPEZIA PORTI LA SPEZIA, PORTO CONTAINER DEL MEDITERRANEO Da porto prevalentemente militare lo scalo spezzino è stato capace di trasformarsi in pochi anni in una realtà attiva e concorrenziale con tutti i porti del Mediterraneo, specie nel traffico container, del quale dal 1992 ha il primato con il movimento di oltre 600 mila teu A partire dagli anni Ottanta il settore dei traffici marittimi ha richiesto sia agli operatori portuali che alle compagnie di navigazione un adattamento alle nuove esigenze dell’attività portuale. Si è evidenziata la necessità di individuare una tipologia di scali, definiti regional port, dove fosse possibile concentrare in un unico scalo carichi destinati a un’ampia zona geo-economica e dove fosse possibile soddisfare richieste quali l’eliminazione dei tempi di sosta in rada, la rapidità delle operazioni in banchina, l’efficienza di servizi di collegamento terrestri, su gomma e rotaia, l’adozione della telematica e offrire costi competitivi. Un porto che soddisfi queste condizioni, che sia quindi definibile regional port, è senza dubbio quello di La Spezia, grazie alla posizione geografica favorevole e alla capacità di adattarsi ai cambiamenti strategici dettati dal mercato, condizionato dal ritardo operativo accumulato dal Porto di Genova, il quale, a causa dell'accesa conflittualità a partire dagli anni Ottanta, ha perso consistenti quote di mercato. La Spezia è stata quindi capace di cogliere tutto quello che Genova non ha saputo o potuto fare. Qui si sono creati piccoli ma efficienti terminal privati, gestiti da figure di primo piano come Contship, Ignazio Messina e la Tarros dei Musso. Quest'ultima, con un'area di soli 3 mila metri quadrati mantiene da anni un piccolo ma efficiente terminal RoRo e container, ancora concorrenziale con il ben più grande terminal (200 mila metri quadrati) che Musso, attraverso la Genoa Terminal, ha recentemente acquisito nel bacino di Sampierdarena a Genova. Il risultato più evidente di un simile sviluppo riguarda il traffico container, che vede il porto di La Spezia raggiungere e superare i suoi concorrenti nel Mediterraneo: nel 1992 ha superato tutti movimentando oltre 600 mila teu, lasciandosi alle spalle Barcellona (550 mila), Valencia, Marsiglia, Livorno e Genova. Inoltre, il principale terminal container - il La Spezia Container Terminal del gruppo Contship Italia (che movimenta più del 60 per cento dei container) - è anche conosciuto per l’utilizzo intensivo di treni blocco per lo smistamento di circa il 30 per cento del suo flusso containerizzato e per l’ampio uso della telematica. La storia di questo terminal inizia nel 1971 quando la Contship, azienda leader in Italia per i servizi logistici terrestri dei contenitori, gestiva un piccolo terminal al molo Garibaldi. Da qui, negli anni seguenti, è nata appunto la società La Spezia Container Terminal spa, controllata interamente dalla Contship, che ha realizzato al molo Fornelli il terminal più moderno del Mediterraneo per tecnologie e metodiche operative. Planimetria generale del porto di La Spezia e particolare del terminal rinfuse a calata Paita. KINEO 2 1993 12 LA SPEZIA PORTI TERMINAL Superfici: circa 55 mila mq di banchine e 360 mila mq di piazzali. Magazzini: circa 10 mila mq per una capacità complessiva di circa 21 mila t. Fondali: da 5,20 a 14,50 m. Linee ferroviarie interne: 13 km. RINFUSE E MERCI VARIE Ubicazione: da calata Paita a calata Artom. Superfici: 30 mila mq. Banchine: circa 1.800 m. Accosti: 11. Silos: 5, per una capacità di 9.600 t. carbone e min., 72 mila t. cereali, 10 mila t. cemento. DATI GENERALI LEGENDA 1 Capitaneria di Porto 2 Dir. Circ. Doganale 3 Polizia 4 Azienda Porto 5 varco di ponente 6 varco di levante 7 CCIAA 8 Magazzino A.M.M. 9 Comp. Lav. Portuali Veduta aerea dall'entroterra dell'intero bacino portuale. KINEO 2 1993 13 10 magazzino Demar 11 magazzino Speter 12 terminal Rinfuse 13 Vigili del Fuoco 14 silos granari Sicilia 15 silos Sosimage 16 silos cemento Gabeca 17 silos cemento Terminal Riuniti LA SPEZIA PORTI LA SPEZIA CONTAINER TERMINAL Ubicazione: molo Fornelli. Superficie: 166 mila mq. Banchine: 1.138 m. Fondali: fino a 14,50 m. Viabilità ferroviaria: 2.088 m.Capacità: manipolaz. 500 mila teu l'anno, stoccaggio 13 mila. IGNAZIO MESSINA Superficie: 65 mila mq. Banchine: 100 m. Magazzini: 8 mila mq. Capacità: 3 mila teu. CANTIERI NAVALI DEL GOLFO Superficie: 42 mila mq. Banchine: 150 m. Accosti Ro-Ro: 3. Magazzini: 50 mila mq. TARROS Superficie: 3 mila mq. Accosti Ro-Ro: 2. Banchine: 50 m. Capacità: 77 mila teu/anno. RINFUSE LIQUIDE Campi boe: 2. Veduta del molo Fornelli, al centro del bacino portuale di La Spezia, che ospita il La Spezia Container KINEO 2 1993 14 Terminal, che rappresenta uno dei principali terminal contenitori del Mediterraneo. LA SPEZIA Planimetria generale del La Spezia Container Terminal e, in alto, sezione trasversale del molo Fornelli. KINEO 2 1993 15 PORTI LA SPEZIA PORTI COLLEGAMENTI Planimetria generale del progetto di riassetto della viabilità e di collegamento fra il porto di La Spezia e il vicino raccordo autostradale, approvato dalla Conferenza dei Servizi nell'aprile 1989 e attualmente in corso di realizzazione. Il nodo principale del porto sono i collegamenti con il retroterra, via gomma e rotaia, che sono di vitale importanza per l’invio e l’arrivo dei contenitori. Non a caso è attorno a questo problema che si concentra l'attenzione dei terminalisti e delle amministrazioni pubbliche - Comune, Capitaneria di Porto e Ferrovie dello Stato - concretizzatasi negli anni scorsi nel progetto di riassetto di via Palmaria, l'unico collegamento fra il casello autostradale e il terminal contenitori, che assorbe la maggior parte del traffico dei mezzi pesanti. Il progetto, attualmente in corso di realizzazione, prevede l'ampliamento del varco portuale, con il raddoppio delle corsie di entrata/uscita e la creazione di una via preferenziale per contenitori vuoti e vetture. A questo si affiancano un aumento della capacità di parcheggio dei mezzi in entrata; un nuovo ufficio accettazione camion e l'aumento delle corsie per il varco doganale. Il riassetto non comprende però solo le opere per accelerare il passaggio della merce, ma anche le operazioni collegate di amministrazione, di dogana e di sicurezza. Per questo nell’area destinata agli KINEO 2 1993 uffici trovano sede oltre alla Terminal Contenitori, una caserma della Guardia di Finanza, la dogana, la Intermodale Italia, il centro veterinario e il centro fitopatologico. La particolarità della Spezia Container Terminal è proprio quella di avere costruito tutta una serie di infrastrutture e servizi collegati, di reti di trasporto efficienti, intervenendo direttamente sul luogo dove necessario, che hanno permesso una crescita e uno sviluppo sempre maggiore dell’attività. Qualche dato: l’andamento del traffico nel 1992 è stato di 682 navi e 379.901 teu. Nel primo semestre di quest'anno, con il completamento di alcune infrastrutture, si è verificato un incremento del 36 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I risultati ottenuti hanno portato a un rilancio della politica di investimenti nel campo delle infrastrutture, concretizzatasi in un piano di investimento che supera i 45 miliardi da destinarsi a opere civili, attrezzature e automazione, per un ulteriore miglioramento dell’operatività e il raggiungimento dell'obiettivo di portare la capacità a circa 600 mila teu per anno. 16 LA SPEZIA PORTI TELEMATICA E SERVIZI MULTIMODALI A sinistra, schema della rete informatica del La Spezia Container Terminal, con i diversi collegamenti e i sistemi che la compongono. Sopra, la rete intermodale gestita dalla Intermodale Italia che collega il terminal spezzino con una serie di interporti situati nell'entroterra italiano ed europeo. Nel porto spezzino opera da tempo un nodo telematico, la Porto di La Spezia srl, a cui fanno capo i diversi terminal e le molteplici figure istituzionali. A questa si affianca, nell'ambito del terminal Contship, il sistema telematico Edp, della propria divisione Sistemi Informativi, per la gestione dell’attività marittima e per la massimizzazione nel rendimento dei mezzi di banchina e di piazzale. Parte dell’attività viene svolta all’interno come servizio per tutti i reparti, con particolare attenzione all’operatività del terminal, e parte è volta all’interscambio diretto dell’informazione con il mondo esterno e con i clienti. L'Edp garantisce l’operatività 24 ore su 24: grazie ai differenti elaboratori, un sistema centrale a cui possono accedere i vari PC, viene assicurato il collegamento interno tra i diversi settori del terminal e quello esterno con i clienti, con l’Associazione degli Spedizionieri Doganali, con la Guardia di Finanza, con le diverse agenzie di navigazione nonché con la rete informatica internazionale di Contship. La rete è formata da un elaboratore per la gestione del settore operativo e per la connessione con i clienti; da due elabo- KINEO 2 1993 ratori per il controllo della movimentazione dei container da e per il terminal; da un sistema dipartimentale con un computer centrale e diversi terminali per le operazioni di documentazione; da due reti, una specializzata di PC con stazioni videografiche per la pianificazione dei carichi nave e una locale per gli uffici amministrativi. I principali sistemi sono dimensionati con duplicazione delle componenti fondamentali per garantire continuità nel caso di guasti. L’obiettivo finale è di dare all’operatore portuale un sistema completo di servizi per la movimentazione dei container in banchina e il loro trasferimento a destinazione, su gomma e rotaia, attraverso gli interporti: infatti la struttura della società comprende da un lato una serie di terminal, in Italia e in Francia, e dall’altro i servizi multimodali e i terminali retroportuali necessari per lo smistamento. Tramite la società Intermodale Italia gestisce la connessione porto/interporto fino alla destinazione finale delle merci e viceversa. La Spezia è così collegata alle principali città, portuali e non, d’Italia e d’Europa: Le Havre, Rotterdam, Anversa e Amburgo. 17
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