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14 luglio 2003 - NUMERO 225 ISSN 1028-6810 31 gennaio 2001 Questo bollettino si basa sul database CORDIS News disponibile sul Web all’indirizzo: http://www.cordis.lu/news/it IN QUESTO NUMERO La Presidenza italiana annuncia le priorità nel settore della ricerca Il governo italiano ha annunciato che l’aumento degli investimenti nella ricerca e lo sviluppo dello Spazio europeo della ricerca (SER) figureranno fra le priorità del suo semestre di Presidenza dell’UE pagina 2 Il voto del PE apre la strada alle nuove autorizzazioni per gli OGM Il PE ha approvato due progetti di regolamento sugli organismi geneticamente modificati (OGM), aprendo così la strada alle nuove autorizzazioni per i prodotti transgenici nell’UE pagina 3 l CORDIS Community Research and Development Information Service I leader europei e americani rafforzano la collaborazione nel settore scientifico ed economico durante il vertice UE-USA In occasione del vertice EU-USA, tenutosi a Washington il 25 giugno, gli Stati Uniti e l’Unione europea si sono fermamente impegnati a rafforzare la cooperazione nei settori chiave dell’economia e della scienza pagina 5 Secondo quanto affermato durante una conferenza, l’eGovernment rappresenta un elemento essenziale per la competitività dell’Europa ”Nella Strategia di Lisbona abbiamo disegnato il futuro che tutti noi europei vogliamo. Un futuro in cui le Pubbliche Amministrazioni elettroniche costituiscono una risorsa di competitività, d’integrazione e di coesione”, ha dichiarato il ministro italiano per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca pagina 7 I cittadini aiutano la CE a valutare l’inquinamento nelle città europee “La legislazione in materia di qualità dell’aria non può essere realmente efficace se non è compresa e accettata da coloro che essa stessa intende proteggere: i cittadini europei”. È quanto ha affermato il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin, presentando, il 30 giugno a Bruxelles, i primi risultati del progetto PEOPLE pagina 12 Primo piano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2 Innovazione: politica e pratica . . . . . 8 Programmi in corso . . . . . . . . . . . . 10 Risultati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Bandi di gara . . . . . . . . . . . . . . . . . 14 Politica generale . . . . . . . . . . . . . . . 17 Varie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19 Pubblicazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Manifestazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Altri argomenti in linea . . . . . . . . . . 27 CORDIS sul Web . . . . . . . . . . . . . . 28 Deniozos fa il punto sugli alti e i bassi della Presidenza greca dell’UE Il 30 giugno, la Grecia ha concluso il proprio turno di Presidenza dell’UE, raggiungendo con successo gli obiettivi prefissati, soprattutto nel settore della ricerca e sviluppo. In un’intervista concessa al Notiziario CORDIS, il segretario generale greco per la Ricerca Dimitris Deniozos ha esaminato i successi e le debolezze della Presidenza, sottolineando in particolare la “svolta” segnata dal raggiungimento di un accordo politico comune sul brevetto comunitario. “Come tutti sanno, l’Europa sogna da trent’anni di disporre di un sistema unificato per il rilascio dei brevetti. Il brevetto comunitario dovrebbe fornire agli inventori la possibilità d’ottenere un documento giuridicamente valido in tutta l’UE, presentando un’unica domanda e sostenendo una frazione degli attuali costi”, ha affermato Dimitris Deniozos Deniozos. ”Il raggiungimento di un accordo politico sul brevetto ha beneficiato del totale impegno della Presidenza greca”, ha spiegato Deniozos. Durante il semestre, infatti, sono stati stilati due compromessi consecutivi e alcuni delegati della Presidenza si sono recati nelle capitali europee per promuovere il sostegno all’accordo. “Perfino il primo ministro greco ha investito una notevole quantità di tempo e sforzi in questo processo”, ha affermato Deniozos, aggiungendo: “Grazie al lavoro già condotto dalle Presidenze spagnola e danese, sono state create le condizioni ideali per consentire alla Presidenza greca di raggiungere un accordo politico a marzo”. Da allora, i lavori sono proseguiti a porte chiuse. La Presidenza greca, ha spiegato Deniozos, ha partecipato al dibattito sull’adozione di un regolamento comunitario, al fine di rendere operativo l’accordo. Tale regolamento definisce i principi e le caratteristiche fondamentali del sistema giurisdizionale relativo al brevetto comunitario, nonché il regime linguistico, i costi, il ruolo degli uffici nazionali dei brevetti e la ripartizione delle annualità di brevetto. Tuttavia, nel regolamento vi sono ancora dei “punti di dissenso”, che Deniozos ritiene possano essere appianati dalla Presidenza italiana. Inoltre, la Presidenza greca, in collaborazione con la CE, ha redatto una proposta di revisione della Convenzione di Monaco sul brevetto europeo per consentire all’UE di entrarne a far parte. Sebbene la prima parte del semestre di Presidenza greca sia stata incentrata sul brevetto comunitario, Deniozos ha ricordato come il proprio Paese abbia cercato di affrontare anche altre questioni, in particolare il divario fra l’innovazione e la ricerca in Europa, dovuto, a suo avviso, a una divisione istituzionale. “In passato, l’innovazione e la ricerca erano poste sullo stesso piano e figuravano entrambe nei programmi quadro dell’UE. Tuttavia, poiché l’innovazione rappresentava solo una minima parte del programma quadro, la CE l’ha opportunamente inserita fra le priorità della DG Imprese. Deniozos ritiene che ciò abbia prodotto una separazione fra la ricerca e l’innovazione, poiché a occuparsi di tali settori vi sono oggi due diversi Commissari e Direzioni generali. Come spiega Deniozos, la pubblicazione dal titolo “Spazio europeo della ricerca e dell’innovazione (SERI): il cammino futuro - Contributo della Presidenza greca per un approfondimento della riflessione”, è stata redatta al fine d’approfondire il dialogo sul superamento del divario fra la ricerca e l’innovazione. La relazione affronta temi quali l’apertura dei programmi A CURA DELLA COMMISSIONE EUROPEA • INNOVAZIONE continua a pag. 6 Primo piano La Presidenza italiana annuncia le priorità nel settore della ricerca Il governo italiano ha annunciato che l’aumento degli investimenti nella ricerca e lo sviluppo dello Spazio europeo della ricerca (SER) figureranno fra le priorità del suo semestre di Presidenza dell’UE. ”La Presidenza italiana annette grande importanza all’integrazione e al rafforzamento del SER, quale pilastro fondamentale per la realizzazione di un’economia dinamica e basata sulla conoscenza”, recita il programma del governo italiano. La Presidenza, inoltre, intende proporre l’adozione di una risoluzione che identifichi le misure volte a favorire un’efficace formazione dei ricercatori e a contrastare i principali ostacoli alla loro mobilità, nonché portare avanti il processo di mappatura e ricognizione dei centri di eccellenza europei. Al fine d’elevare il livello del sostegno alla ricerca al 3% del PIL europeo, il governo italiano precisa che “occorre definire un quadro di riferimento ottimale capace di coniugare lo sviluppo delle risorse finan- è pubblicato da: COMMISSIONE EUROPEA Direzione generale per le Imprese Direzione Innovazione Unità C. 4 Comunicazione e azioni di sensibilizzazione L-2920 Lussemburgo Fax: +352-4301-32084 E-mail: [email protected] CORDIS focus è disponibile anche all’indirizzo: http://www.cordis.lu/focus/it/ Il database CORDIS News è disponibile sul Web all’indirizzo: http://www.cordis.lu/news/it CORDIS focus è un quindicinale pubblicato dalla Direzione Innovazione nell’ambito del Sesto programma quadro di ricerca della Comunità europea, che presenta le ultime notizie sulla ricerca e innovazione dell’Unione Europea e sulle politiche e i programmi affini. 2 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 ziarie – pubbliche e private – all’efficienza del loro impiego”. In vista della scadenza, prevista per il dicembre 2003, dell’attuale fase di “sospensiva” per la concessione di finanziamenti nell’ambito del 6PQ a favore di determinati tipi di ricerca sulle cellule staminali, la Presidenza auspica di pervenire a un accordo politico sulle condizioni alle quali attenersi per concedere tali finanziamenti. La Presidenza italiana, inoltre, lavorerà al raggiungimento di un accordo politico circa la prosecuzione del programma ITER (reattore termonucleare) e in particolare la selezione del sito per la realizzazione dell’impianto; seguirà con grande attenzione la fase conclusiva dell’Accordo quadro CE/ESA (Agenzia spaziale europea) per una Politica comune e si impegnerà per portare a termine l’approvazione del Regolamento per l’istituzione del brevetto comunitario Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.euitaly2003.it/ITA/Temi/competitivita/ prioritaPresidenza.htm Maggiori notizie sulle attività della Presidenza italiana in materia di ricerca saranno presto disponibili sul sito: http://www.cordis.lu/italy Sulla base d’informazioni fornite dalla Presidenza italiana RCN 20535 Eurochambres invita la Presidenza italiana a promuovere la partecipazione delle PMI nella ricerca Eurochambres, l’Associazione delle Camere di commercio europee, ha chiesto che la promozione degli investimenti nella ricerca da parte delle PMI venga iscritta fra le priorità del semestre di Presidenza italiana dell’UE. Secondo l’associazione, inoltre, occorre incrementare la partecipazione delle PMI al 6PQ e l’imprenditorialità deve costituire una componente essenziale delle azioni della Presidenza in materia d’istruzione. “L’imprenditorialità in Europa deve essere promossa mediante la definizione di condizioni quadro favorevoli per le imprese. L’accento posto dalla Presidenza sull’istruzione dovrebbe comprendere altresì ‘l’imprenditorialità e le capacità imprenditoriali’. Una cultura imprenditoriale deve essere completamente integrata nei sistemi educativi”, ha dichiarato il presidente di Eurochambres Christoph Leitl. La promozione della ricerca e l’imprenditorialità sono fondamentali per conseguire quello che secondo Eurochambres rappresenta l’obiettivo globale del semestre di Presidenza italiana: ristabilire un clima di fiducia e riportare l’Europa sulla via della crescita. L’associazione auspica l’adozione di misure decisive, volte ad aumentare la competitività e invita alla creazione di un ambiente più favorevole alla ricerca per incoraggiare l’innovazione. “Per [Eurochambres] ristabilire la fiducia delle imprese e dei consumatori rappresenta la massima priorità. In caso contrario, l’ambizioso obiettivo dell’agenda di Lisbona [...] non sarà più raggiungibile”, ha affermato Leitl. Per ulteriori informazioni su Eurochambres, visitare il sito: http://www.eurochambres.be Sulla base d’informazioni fornite da Eurochambres RCN 20527 14 LUGLIO 2003 Primo piano Il voto del PE apre la strada alle nuove autorizzazioni per gli OGM Il PE ha approvato due progetti di regolamento sugli organismi geneticamente modificati (OGM), aprendo così la strada alle nuove autorizzazioni per i prodotti transgenici nell’UE. I due progetti di risoluzione legislativa, l’uno relativo agli alimenti e i mangimi geneticamente modificati e l’altro riguardante la tracciabilità e l’etichettatura degli OGM, sono stati approvati dagli eurodeputati in seconda lettura durante la sessione plenaria del 2 luglio a Strasburgo. L’obiettivo delle proposte è definire delle linee guida chiare per la regolamentazione delle procedure di autorizzazione e i requisiti in materia di etichettatura e tracciabilità lungo l’intero ciclo di produzione di tutti i prodotti contenenti OGM. Il commissario per l’Ambiente Margot Wallström ha commentato favorevolmente tale decisione, affermando: “Il voto di oggi rappresenta un passo molto importante verso la piena applicazione della legislazione europea in materia di OGM. Inoltre, rafforza la nostra credibilità internazionale e contribuirà sicuramente a promuovere la fiducia del pubblico nelle nuove tecnologie”. Il commissario per la Salute e la Tutela dei consumatori David Byrne ha aggiunto: “In questo modo, disporremo del sistema di valutazione di precommercializzazione degli alimenti e dei mangimi geneticamente modificati più rigoroso al mondo. Ciò dovrebbe rafforzare la fiducia dei consumatori, poiché la sicurezza dei prodotti geneticamente modificati sarà soggetta a che una semplice “dichiarazione d’uso”, come proposto dal Consiglio nella sua posizione comune. © Ian Britton, www.FreeFoto.com una valutazione indipendente da parte dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare”. Durante la votazione delle proposte, gli europarlamentari hanno adottato un limitato numero d’emendamenti, al fine di rendere più severi i requisiti in materia d’autorizzazione e d’etichettatura. Uno degli emendamenti, per esempio, propone di fissare la soglia massima per la presenza accidentale (o tecnicamente inevitabile) d’OGM negli alimenti convenzionali allo 0,9%, cifra ben al di sopra del limite dello 0,5% raccomandato inizialmente dal PE. Per ciò che concerne l’etichettatura, il PE ha introdotto un emendamento che impone ai produttori l’obbligo di fornire accurate descrizioni delle miscele d’OGM contenute in un unico prodotto, piuttosto Secondo un altro emendamento, “occorre adottare delle misure per garantire la coesistenza della produzione geneticamente modificata e di quella che non si avvale dell’ingegneria genetica”. L’emendamento specifica, inoltre, che i dettagli tecnici della coesistenza dovranno essere definiti nel quadro della procedura di comitatologia. La decisione del PE è stata accolta favorevolmente dall’ONG ambientalista Greenpeace. In una dichiarazione, l’organizzazione ha affermato: “Le nuove regole rappresentano un’ottima notizia per i consumatori, gli agricoltori e i produttori alimentari europei: tutti gli alimenti e i mangimi contenenti OGM, d’ora in poi, dovranno essere chiaramente etichettati”. Anche la Wallström si è detta molto soddisfatta del risultato della votazione, dichiarando: “Desidero ringraziare il PE per aver sostenuto le nostre proposte, di cui attendo con ansia l’adozione formale da parte del Consiglio”. Sulla base d’informazioni fornite dal PE e dalla CE RCN 20519 Il più ampio studio sulla fecondazione artificiale intrapreso a livello mondiale attesta la sicurezza delle tecniche adottate Il più ampio studio mai intrapreso sulla valutazione della sicurezza delle tecniche di riproduzione assistita ha stabilito che i bambini concepiti attraverso la fecondazione in vitro (FIV) e l’iniezione intracitoplasmatica di sperma (ICSI) sono sani e compiono, di norma, gli stessi progressi dei bambini concepiti naturalmente. Il progetto, finanziato con fondi comunitari per € 1 milione nell’ambito della sezione “Qualità della vita” del 5PQ, ha coinvolto ricercatori e bambini provenienti da cinque Paesi dell’UE: Belgio, Danimarca, Grecia, Svezia e Regno Unito. Lo studio ha messo a confronto 541 bambini ICSI e 440 bambini FIV, con 542 bambini concepiti normalmente e ne ha seguito i progressi fino all’età di cinque anni. Fra le conclusioni principali dello studio figura la scoperta dei ricercatori secondo la quale il peso alla nascita e l’altezza all’età di cinque anni sono risultati simili nei bambini dei diversi gruppi, le malattie contratte sono pressoché identiche e i 14 LUGLIO 2003 © Peter Gutierrez risultati dei test sul QI verbale, di performance e totale non presentano differenze. Le conclusioni dello studio sono state presentate per la prima volta il 2 luglio, a Madrid, in occasione della riunione annuale della Società europea di riproduzione umana ed embriologia. Da Madrid, la professoressa Christina Bergh dell’Ospedale universitario Sahlgrenska di Göteborg (Svezia), membro del progetto, ha commentato: “Si tratta del più ampio studio sui bambini FIV ed ICSI che sia mai stato realizzato. I risultati sono nell’insieme confortanti e contribuiranno a placare i timori espressi in merito alla salute e al benessere dei bambini concepiti attraverso la FIV e l’ICSI”. continua a pag. 4 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 3 Primo piano Un workshop della CE esamina le sfide della R&S per gli ambienti di lavoro collaborativi L’esistenza d’ambienti di lavoro collaborativi paneuropei supportati dalle più recenti tecnologie apporterebbe benefici ai cittadini europei? In tal caso, quali sfide occorre affrontare in termini di ricerca e sviluppo durante il 6PQ per trasformare tale scenario in realtà? Questi interrogativi sono stati sottoposti ai circa 200 rappresentanti d’istituti di ricerca e dell’industria presenti a un workshop della CE sull’e-working collaborativo, tenutosi a Bruxelles il 25 giugno. Come ha spiegato al Notiziario CORDIS Isidro Laso, funzionario scientifico presso l’Unità “Nuovo ambiente di lavoro” della DG Società dell’informazione, la CE ritiene che nuove forme di collaborazione su vasta scala apporteranno vantaggi a tutti i cittadini europei. “Alla CE siamo convinti che le tecnologie e le applicazioni che consentono nuove forme di collaborazione più efficaci non solo alimenteranno la creatività e valorizzeranno la diversità europea, ma rilanceranno altresì il livello d’innovazione in Europa”, ha affermato Laso. Tuttavia, l’e-working collaborativo è un concetto piuttosto nuovo, sia all’interno della CE, sia, più generalmente, in Europa. Una delle ragioni che hanno condotto all’organizzazione di tale manifestazione a Bruxelles, pertanto, è stata quella di consentire a politici, ricercatori e rappresentanti del mondo imprenditoriale d’ottenere maggiori informazioni sulle attività attualmente in corso nel settore dell’eworking in Europa e nel resto del mondo. Una delle iniziative illustrate ai delegati è il progetto denominato “Zamora: a hot city”, gestito da Wireless & Satellite Networks SA (WSN), con sede a Madrid. WSN è stata la prima società a offrire un servizio Internet senza fili a un’intera città, grazie all’introduzione, nel giugno 2002, della rete “Afitel” a Zamora (Spagna). Tale sistema consente agli utenti d’effettuare connessioni a Internet illimitate e ad alta velocità mediante PC, laptop o altro dispositivo mobile, a partire da qualsiasi punto della città, comprese strade e parchi, a un quarto delle tariffe mensili dell’ADSL. Come ha spiegato Ignacio Ozcariz, presidente e direttore generale di WSN, un’innovazione come Afitel potrebbe rendere la connessione permanente a Internet accessibile a un numero molto più elevato d’europei, fattore che di per sé consentirà l’emergere di nuove forme di collaborazione e pratiche di e-working. “L’elemento chiave di molte politiche in materia di società dell’informazione, comprese quelle sull’e-working, è l’accesso a Internet universale e a basso costo. Una volta soddisfatta tale condizione, seguiranno nuove forme di collaborazione via Internet. Basti pensare ad applicazioni come Napster e, oggi, Kazaa: a seguito dell’aumento delle connessioni a Internet ad alta velocità e dello sviluppo della tecnologia di condivisione dei file, tali servizi hanno attratto milioni di ‘collaboratori’”, ha dichiarato Ozcariz al Notiziario CORDIS. Egli ha affermato che la CE e i governi degli Stati membri possono svolgere due ruoli chiave nel promuovere nuove pratiche di e-working. In primo luogo, le reti senza fili come Afitel dovrebbero essere diffuse in tutt’Europa mediante il sostegno del settore pubblico, così come accade per qualunque altra infrastruttura di base. In secondo luogo, Ozcariz ritiene che i finanziamenti per i progetti di ricerca stanziati nell’ambito del 6PQ dovrebbero essere indirizzati alle tecnologie future e agli esercizi di previsione, piuttosto che concentrarsi sulle attuali tecnologie di punta che avanzano molto rapidamente e delle quali si occupano in maniera più efficace le imprese. Jonathan Sage, del dipartimento dei Servizi di business consulting dell’IBM si occupa di coordinare la partecipazione della società ai programmi quadro dell’UE. Egli non è convinto che la e-collaboration possa essere alimentata dai soli progressi tecnologici. “Da parte nostra, dobbiamo definire altresì cosa intendiamo per collaborazione e quali sono le nostre aspettative. Nel contempo, è necessario condurre importanti ricerche socioeconomiche per determinare il modo in cui la tecnologia deve sostenere le forme di collaborazione identificate”, ha spiegato Sage. A sostegno di tale convinzione, egli ha ricordato alcune delle conseguenze di un approccio basato sulla tecnologia in termini di crescita dell’utilizzo dei sistemi di gestione della conoscenza: “In molti casi, la corsa all’introduzione di nuovi portali e strumenti per la gestione della conoscenza non ha funzionato perché abbiamo dimenticato d’individuare le esigenze e le aspettative dei cittadini”. Fra le prossime azioni che Sage e il suo collega all’IBM Fanuel Dewever vorrebbero veder intraprese dalla CE, cruciale importanza assume la promozione di norme e sorgenti aperte. Inoltre, essi ritengono essenziale che i progetti di ricerca in materia di e-working finanziati nell’ambito di programmi come il 6PQ attraggano la partecipazione delle PMI, dalle quali proverranno molte delle innovazioni in questo settore. Infine, Dewever auspica che sia posta maggiore enfasi sull’attuazione delle tecnologie innovative che emergono dai progetti di ricerca finanziati dal settore pubblico. Per tener conto di tutti i pareri e le opinioni espressi durante il workshop, la CE stilerà una relazione contenente una sintesi delle esigenze di ricerca identificate dai partecipanti. Inoltre, l’Esecutivo prevede d’istituire un gruppo consultivo sull’e-working e la collaborazione e auspica, infine, che tale manifestazione conduca alla creazione di nuovi consorzi e linee di ricerca in risposta al secondo invito a presentare proposte nell’ambito del 6PQ. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.cordis.lu/ist/so/mobile-services/ home.html Sulla base della partecipazione del Notiziario CORDIS ad un workshop della CE sull’eworking RCN 20487 continua da pag. 3 I ricercatori hanno riscontrato una percentuale di malformazioni moderatamente più elevata fra i bambini ICSI. L’analisi di questi risultati è tuttora in corso, ma il team ritiene che l’incremento apparente potrebbe essere dovuto a errori di selezione nel gruppo dei bambini concepiti naturalmente. Oltre a fornire una valutazione rassicurante dell’impatto sulla salute delle tecniche di riproduzione assistita, lo studio ha dimostrato altresì 4 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 che lo sviluppo dei bambini FIV e ICSI non subisce alterazioni e che le loro famiglie conducono altresì vite normali. “I risultati relativi allo sviluppo cognitivo e motorio sono molto rassicuranti ed è stato dimostrato che le famiglie con bambini FIV e ICSI svolgono egregiamente la loro funzione. Non si sono riscontrate tensioni nei rapporti coniugali o nelle relazioni genitore-figlio e sia i genitori sia i ragazzi non corrono il rischio supplementa- re di subire conseguenze socio-emozionali negative”, ha concluso la professoressa Bergh. Per informazioni sui progetti finanziati nell’ambito del progetto dell’UE “Qualità della vita”, visitare il sito: http://www.cordis.lu/life Sulla base d’informazioni fornite dalla MW Communications RCN 20508 14 LUGLIO 2003 Primo piano I leader europei e americani rafforzano la collaborazione nel settore scientifico ed economico durante il vertice UE-USA In occasione del vertice EU-USA, tenutosi a Washington il 25 giugno, gli Stati Uniti e l’Unione europea si sono fermamente impegnati a rafforzare la cooperazione nei settori chiave dell’economia e della scienza. sviluppo di questa promettente tecnologia”. Alti rappresentanti politici d’entrambe le sponde dell’Atlantico si sono incontrati per identificare le questioni di maggiore rilevanza per le due regioni e le loro discussioni sono sfociate nell’annuncio ufficiale di diverse nuove iniziative. Sulla base della conferenza internazionale tenutasi a Bruxelles il 16 giugno, il presidente della CE Romano Prodi, il presidente degli Stati Uniti George W. Bush e il presidente del Consiglio europeo Costas Simitis hanno emesso una dichiarazione congiunta nella quale si impegnano a collaborare per costruire un’economia dell’idrogeno. “Siamo consapevoli del potenziale offerto dall’economia dell’idrogeno per la determinazione di un approvvigionamento energetico sicuro, attraverso sistemi puliti e compatibili con l’ambiente. Nei nostri sforzi di ricerca, cercheremo di basarci sulle complementarità, esplorando attivamente tutte le opzioni tecnologiche e ponendo un particolare accento sulle fonti energetiche rinnovabili, al fine di dare impulso allo sviluppo dell’energia all’idrogeno”, recita la dichiarazione. Nel frattempo, Loyola de Palacio, vicepresidente della CE e commissario per l’Energia e i Trasporti, firmava, a nome dell’UE, una carta internazionale sulla cattura e lo stoccaggio del biossido di carbonio (CO2), che darà luogo alla creazione del “Leadership forum” in materia di sequestro del carbonio. Attraverso il forum, l’UE, insieme ad Australia, Brasile, Canada, Colombia, Italia, India, Giappone, Messico, Norvegia, Repubblica Popolare Cinese, Russia, Regno Unito e Stati Uniti, intende promuovere la ricerca sulle modalità di cattura alla fonte e di stoccaggio sotterraneo in profondità dell’anidride carbonica generata dai combustibili fossili. Affinché tale approccio consenta di ridurre significativamente i gas-serra, la CO2 deve essere stoccata per migliaia d’anni nei giacimenti esauriti di gas e petrolio, nei profondi depositi di sale e nelle miniere di carbone non sfruttabili. Sebbene tecniche simili siano già applicate allo stoccaggio del gas naturale, sono necessarie ulteriori ricerche per garantire che il sequestro della CO2 risulti ecologico ed economicamente vantaggioso. 14 LUGLIO 2003 Alla riunione del 25 giugno, a Washington, ha partecipato anche il commissario per le Imprese e la Società dell’informazione Erkki Liikanen. Liikanen ha incontrato il segretario americano al Commercio Don Evans, in presenza dei leader del settore economico europeo e statunitense, per discutere la definizione di un partenariato transatlantico in campo economico e commerciale. © Biblioteca audiovisiva, Comunità europee “Siamo impegnati a rispettare gli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto attraverso un migliore utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e un impiego più efficiente dell’energia” - Loyola de Palacio La vicepresidente de Palacio ha dichiarato: “Siamo impegnati a rispettare gli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto attraverso un migliore utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e un impiego più efficiente dell’energia. [...] Il sequestro del carbonio completa i nostri sforzi. L’accordo siglato oggi offre l’opportunità di ridurre maggiormente le emissioni, ben oltre l’orizzonte del 2012, stabilito dal Protocollo di Kyoto, fornendo così un ulteriore contributo nella cruciale lotta contro il cambiamento climatico”. Da Bruxelles, il commissario per la Ricerca Philippe Busquin, ha commentato favorevolmente l’iniziativa, affermando: “Il principale obiettivo consiste nel verificare che il sequestro di carbonio nelle formazioni geologiche sia compatibile con l’ambiente ed economicamente vantaggioso. [...] Auspichiamo di poter lavorare presto con altri partner internazionali allo Il principale risultato della riunione è rappresentato dall’impegno, sottoscritto da tutte le parti, a rilanciare il dialogo economico transatlantico (TABD) in un formato nuovo e più efficiente. Una delle funzioni principali del TABD consiste nel garantire che i problemi economici comuni a entrambe le sponde dell’Atlantico vengano affrontati formalmente su base annuale. “Ieri abbiamo discusso dell’importanza dei rapporti economici transatlantici e di come i nostri successi individuali e comuni dipenderanno entrambi dalla nostra cooperazione futura”, ha affermato Evans. “Sulla base del dialogo economico transatlantico, è giunto il momento che le nostre imprese e i nostri governi adottino le misure necessarie per migliorare la crescita globale e la creazione di posti di lavoro”. Liikanen ha aggiunto: “Il nuovo dialogo economico transatlantico sarà un processo orientato al commercio, snello e mirato, per l’elaborazione di raccomandazioni indirizzate ai governi. L’UE e gli Stati Uniti hanno sottoscritto un impegno congiunto a rivedere e attuare le raccomandazioni elaborate nell’ambito del TABD”. Per consultare la dichiarazione comune sull’economia dell’idrogeno, visitare il sito: http://www.eu2003.gr/en/articles/2003/6/25/ 3157/ Per maggiori informazioni sul sequestro del carbonio, visitare il sito: http://europa.eu.int/comm/research/energy/nn/ nn_rt_co1_en.html Per ulteriori indicazioni sul TABD,visitare il sito: http://europa.eu.int/comm/enterprise/ enterprise_policy/business_dialogues/tabd/ tabdoverw.htm Sulla base d’informazioni fornite dalla CE e dalla Presidenza greca dell’UE RCN 20478 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 5 Primo piano La CE chiede una base scientifica più solida per l’industria farmaceutica europea La CE ha adottato una comunicazione nella quale chiede il potenziamento della base scientifica dell’UE, allo scopo di rafforzare la competitività dell’industria farmaceutica europea. La comunicazione, basata su una relazione redatta dal Gruppo ad alto livello sull’innovazione e la fornitura di medicinali (“gruppo G10 per i medicinali”), affronta una serie di debolezze dell’industria farmaceutica europea. Il documento fa notare, per esempio, che nel settore della ricerca e sviluppo (R&S) la capacità dell’Europa di competere con gli USA è ostacolata dalla natura frammentaria dai suoi sistemi di ricerca. Per porre rimedio a tale situazione, la comunicazione propone una serie d’azioni, la più rilevante delle quali consiste nel creare degli istituti sanitari virtuali. Tali istituti avrebbero il compito di stimolare e organizzare la ricerca sanitaria e biotecnologica in Europa, mettendo in contatto ricercatori con interessi e obiettivi comuni, provenienti da università, ospe- dali e centri di ricerca di tutt’Europa. Secondo la comunicazione, tali istituti potrebbero essere collegati ad altre iniziative di ricerca nell’ambito del 6PQ. La comunicazione fa riferimento, inoltre, alla possibilità d’istituire un centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, al fine di creare una base scientifica più solida per la salute pubblica in Europa, in collaborazione con gli istituti sanitari pubblici degli Stati membri. In questo modo, il centro potrebbe sostenere e favorire la ricerca clinica in Europa, assumendo l’onere della prevenzione e del controllo della malattie nell’UE. Un’altra misura prevista dal documento riguarda la fornitura d’incentivi per le attività di R&S sulle principali malattie trasmissibili diffuse nei Paesi in via di svi- luppo. La comunicazione propone d’esaminare ulteriormente incentivi come capitali di rischio, prestiti a basso costo, crediti d’imposta, mercati garantiti, estensione dei diritti di brevetto ed esclusiva commerciale, quali strumenti utilizzabili per promuovere gli investimenti a favore delle malattie trascurate. Accanto a tali incentivi, la comunicazione chiede l’adeguamento dell’attuale quadro normativo sulla sperimentazione clinica, allo scopo di facilitare i trial per i farmaci orfani e i medicinali a uso pediatrico. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://europa.eu.int/eur-lex/pri/en/dpi/cnc/doc/ 2003/com2003_0383en01.doc Sulla base del DN: COM(2003) 383 RCN 20528 continua da pag. 1 Deniozos fa il punto sugli alti e i bassi della Presidenza greca dell’UE nazionali, l’applicazione dell’articolo 169, il ruolo di EUREKA all’interno del SERI, lo sviluppo d’infrastrutture comuni e l’integrazione delle organizzazioni intergovernative di ricerca europee nel SERI. Per quanto concerne il raggiungimento dell’obiettivo del 3%, Deniozos ha fatto riferimento a un’altra pubblicazione della Presidenza greca, che si propone di chiarire ulteriormente ciò che è possibile fare per attuare il piano d’azione della CE sull’incremento degli investimenti nella ricerca. “Purtroppo, il piano d’azione non è che un elenco sintetico di alcune linee guida possibili. Con questa pubblicazione abbiamo cercato d’analizzare in maniera più approfondita gli orientamenti e le azioni più appropriate”, ha dichiarato il Segretario generale greco. Il principale successo della Presidenza greca è rappresentato forse dal suo contributo al rafforzamento della cooperazione scientifico-tecnologica nei Paesi dei Balcani. Durante la conferenza ministeriale tenutasi a Salonicco a giugno, sono stati adottati un piano d’azione e una “shared vision” per i Balcani occidentali, ampliando le op- 6 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 portunità già offerte dal 6PQ in termini di cooperazione nel settore scientifico e tecnologico fra i Paesi delle due regioni. Inoltre, sono stati istituiti un gruppo di lavoro e due task force per aiutare tali Paesi ad adeguarsi alle procedure da seguire per la realizzazione di progetti. Deniozos ha paragonato quest’importante occasione a un “fuoco d’artificio” con il quale concludere il turno di Presidenza e ha espresso l’auspicio che i delegati greci continuino a lavorare a stretto contatto con la Presidenza italiana per rafforzare la cooperazione con questa regione. Interrogato su eventuali rimpianti o momenti di debolezza relativi al semestre di Presidenza, Deniozos ha citato due questioni che avrebbe desiderato veder concluse. “Avrei voluto assistere alla definizione del programma di lavoro per il piano d’azione sui Balcani”, ha affermato il Segretario generale, rammaricandosi altresì della “riluttanza dell’UE e dell’Agenzia spaziale europea a procedere verso il raggiungimento di un accordo comune”. Quanto al suo grado di soddisfazione per i risultati ottenuti dalla Presidenza greca, Deniozos ha dichiarato: “Quando si partecipa al processo di creazione e mantenimento dell’UE non si può mai essere soddisfatti dei propri risultati: non si farà mai abbastanza”. Deniozos ha rivolto alla Presidenza italiana alcuni saggi consigli: “Dall’esperienza sul brevetto comunitario ho appreso che l’Europa si fonda su una commistione d’interessi europei e non deve essere considerata come la semplice sommatoria degli interessi nazionali. Dobbiamo pensare ‘europeo’, innanzitutto, e solo in seguito ‘greco’, ‘italiano’ e così via”.”Se penseremo da europei, fra dieci anni, riusciremo a risolvere i nostri problemi. Ma se continuiamo a ragionare come oggi, ovvero ciascuno per il proprio Paese, il progresso dell’Europa subirà un forte rallentamento”, ha ammonito Deniozos. Per ulteriori informazioni sulle azioni intraprese durante la Presidenza greca, visitare il sito: http://www.cordis.lu/greece Sulla base di un’intervita concessa da Dimitris Deniozos al Notiziario CORDIS RCN 20518 14 LUGLIO 2003 Primo piano Secondo quanto affermato durante una conferenza, l’eGovernment rappresenta un elemento essenziale per la competitività dell’Europa ”Nella Strategia di Lisbona abbiamo disegnato il futuro che tutti noi europei vogliamo. Un futuro in cui le Pubbliche Amministrazioni elettroniche costituiscono una risorsa di competitività, d’integrazione e di coesione”, ha dichiarato il ministro italiano per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca ai delegati presenti alla prima giornata della Conferenza 2003 sull’e-Government, tenutasi a Como il 7 luglio. Il ministro Stanca ha spiegato che l’attuazione dell’eGovernment è al centro di una delle priorità della Presidenza italiana – rilanciare la competitività in Europa e portare avanti la strategia di Lisbona – poiché, come egli stesso ha affermato: “Un’Europa competitiva ha bisogno d’Amministrazioni che siano agenti del cambiamento e motori di sviluppo e che sappiano generare innovazione e crescita economica”. ”La nuova tecnologia dell’informazione è una leva importante per questa trasformazione nel governo e nella Pubblica Amministrazione e può contribuire alla rimozione degli oneri burocratici che pesano sulle imprese europee”, ha aggiunto Stanca. ”Occorre quindi sostenere la capacità dell’industria delle TI e il suo ruolo strategico nel rendere disponibili gli strumenti dell’economia dell’innovazione che è la base per la crescita e la competitività”, ha spiegato il Ministro, aggiungendo che l’assunzione di un impegno politico nei confronti dell’industria delle tecnologie per l’informazione e la comunicazione (TIC) è particolarmente importante, visto l’attuale momento congiunturale non favorevole in questo settore. Tuttavia, per diventare un efficace agente della modernizzazione della Pubblica Amministrazione, l’eGovernment non può rimanere esclusivamente orientato alla tecnologia. Come ha spiegato il Ministro: “L’e-Government non è un’aggregazione d’informazioni e di tecnologia, ma un percorso che richiede di agire su tre capitali: il capitale tecnologico, il capitale umano, e il capitale organizzativo”. Quest’aspetto è stato ripreso dal commissario europeo per le Imprese e la Società dell’informazione Erkki Liikanen, il quale ha osservato che, in futuro, le TIC dovranno essere integrate da investimenti per la riorganizzazione dell’amministrazione pubblica e il miglioramento delle competenze dei funzionari statali. “Un settore pubblico più produttivo si rivelerà vantaggioso anche per il settore privato e renderà più competitive le aziende”, ha affermato il Commissario. 14 LUGLIO 2003 Erkki Liikanen e Lucio Stanca “La nuova tecnologia dell’informazione è una leva importante per questa trasformazione nel governo e nella Pubblica Amministrazione e può contribuire alla rimozione degli oneri burocratici che pesano sulle imprese europee” - Lucio Stanca Il ministro Stanca e il commissario Liikanen hanno sostenuto entrambi la necessità di rafforzare l’impegno politico al servizio di una prosperità condivisa e di una società aperta, al fine di promuovere una collaborazione a lungo termine fra pubblico e privato. A loro avviso, infatti, finché i politici non saranno pienamente convinti dei benefici a medio e lungo termine che l’eGovernment può apportare al settore pubblico e alla governance, la disponibilità a partecipare a queste iniziative e a contribuirvi finanziariamente sarà limitata. Tuttavia, come ha spiegato Gérard Druesne dell’Istituto europeo d’amministrazione pubblica (EIPA), l’Europa si sta già dimostrando capace di operare in questo modo. Presentando lo studio dell’EIPA dal titolo “eEurope in Europe: the current state of affairs”, egli ha fatto notare che le autorità amministrative lavorano già a stretto contatto con i partner privati, al fine di creare degli esempi di forme innovative e competitive di pubblica amministrazione. “Forse, per la prima volta, ci troviamo dinnanzi all’emergere di un ‘eGovernment integrato’”, ha suggerito il prof. Druesne. ”In tutt’Europa abbiamo assistito a importanti trasformazioni e attualmente ci troviamo in una fase di transizione dalla struttura tradizionale del potere, nella quale la società ruota attorno allo Stato, ad una più forma più flessibile, in grado di prestare maggiore attenzione alle esigenze del mercato”, ha proseguito il prof. Druesne. Egli ha osservato, inoltre, che fra i progetti presentati per l’assegnazione dei premi eEurope 2003 per l’eGovernment, oltre il 20% delle amministrazioni locali si è concentrato sui servizi, contribuendo così a rafforzare la creazione di occupazione, la produttività e la competitività globale. Tali progetti hanno dimostrato un’apertura e una disponibilità alla condivisione delle informazioni, fattore che il Professore considera fondamentale per la competitività sostenibile dell’Europa. Tuttavia, per continuare a promuovere questi scambi e obiettivi comuni, secondo il prof. Druesne è necessario adottare un quadro efficace e sostenibile, condizione essenziale, a suo avviso, per un ampio sviluppo delle migliori soluzioni a costi accessibili. “Se la CE è d’accordo, vorremmo proporre la creazione di una piattaforma aperta per facilitare lo scambio d’esperienze e migliori prassi fra le amministrazioni pubbliche di tutt’Europa”, ha concluso il prof. Druesne. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://europa.eu.int/information_society/ eeurope/index_en.htm Sulla base della partecipazione del Notiziario CORDIS alla Conferenza 2003 sull’eGovernment RCN 20546 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 7 Innovazione: politica e pratica Il nuovo segretario di EUREKA propone un piano strategico per l’innovazione Il 1° luglio, l’industriale francese Michel Vieillefosse assumerà il mandato triennale di segretario d’EUREKA, così come annunciato in occasione della recente conferenza interparlamentare di EUREKA, tenutasi a Copenaghen. In vista del raggiungimento di tale obiettivo, ha affermato Vieillefosse, sono già state avviate le discussioni con gli istituti finanziari, come la Banca europea per gli investimenti (BEI), e i business angel. Collaborazioni di questo tipo sono fondamentali, ha precisato il neosegretario, poiché “l’obiettivo dell’UE d’elevare la spesa per la ricerca e sviluppo (R&S) al 3% del PIL non potrà mai essere raggiunto solo attraverso i finanziamenti pubblici”. Vieillefosse, tuttavia, come egli stesso ha spiegato al Notiziario CORDIS, partecipa già attivamente alle attività d’EUREKA e ha già elaborato un piano strategico che auspica venga adottato durante la riunione del Gruppo ad alto livello d’EUREKA. Il neosegretario si augura che il piano proposto diventi una “visione comune” di ciò che la rete europea dovrà fare nei prossimi tre anni. “Si è discusso molto del ruolo che EUREKA dovrà assumere nell’ambito dell’innovazione europea, ma si è trattato perlopiù di dibattiti teorici”, ha affermato Vieillefosse, aggiungendo: “Ciò che propongo, pertanto, è una serie di linee guida più pragmatiche”. Uno dei principali aspetti affrontati nella proposta riguarda la creazione di legami concreti con l’UE. “Oggi i finanziamenti pubblici scarseggiano, pertanto, dobbiamo lavorare nella maniera più appropriata con la CE ed evitare una sovrapposizione fra EUREKA e i programmi quadro”, ha affermato Vieillefosse. Egli, inoltre, ha condiviso la proposta della CE di creare dei gruppi tematici congiunti i quali, a suo avviso, rappresentano un canale efficace per intensificare la collaborazione. Questo tipo d’azione, ha aggiunto Vieillefosse, figura anch’esso nel piano strategico proposto. Michel Vieillefosse © Notiziario CORDIS La seconda attività illustrata nel piano, ha spiegato Vieillefosse, consiste nell’analizzare diversi metodi per incrementare la partecipazione dei finanziatori privati alle attività d’innovazione. “Oggi, in Europa, accade che nel momento in cui si passa dal finanziamento pubblico a quello privato, si attraversa un periodo, durante il quale non si trovano fondi per i propri progetti”, ha affermato Vieillefosse. “Per porre fine a questo ‘limbo’ finanziario, dobbiamo osservare attentamente le iniziative degli Stati Uniti in termini di partenariati pubblicoprivato e adattarle all’approccio europeo”. La nomina di Vieillefosse è giunta direttamente in risposta alle richieste, avanzate dai partecipanti EUREKA, di un maggior coinvolgimento dell’industria nei processi decisionali della rete. Laureato in ingegneria, Vieillefosse nutre un forte interesse per lo sviluppo di programmi tecnologici e di ricerca, grazie alle esperienze accumulate nell’ambito di diversi programmi europei (ESA, Phare e Tacis), nonché d’iniziative equivalenti negli Stati Uniti e in Russia. Per ulteriori informazioni su EUREKA, visitare il sito: http://www.eureka.be Sulla base della partecipazione del Notiziario CORDIS alla XIV Conferenza interparlamentare EUREKA RCN 20472 Il portale del Lussemburgo in materia d’innovazione rappresenta un catalizzatore per la partecipazione al 6PQ Erna Hennicot-Schoepges, ministro della Cultura, dell’Istruzione superiore e della Ricerca del Lussemburgo, ha definito il nuovo portale nazionale dedicato all’innovazione e alla ricerca uno stimolo per “l’individuazione di partner e per la cooperazione comunitaria nell’ambito del 6PQ”. Il portale è stato inaugurato il 2 luglio dal governo lussemburghese e da Luxinnovation, l’agenzia nazionale per la promozione dell’innovazione e della ricerca. Esso contiene un elenco delle competenze tecnologiche disponibili in Lussemburgo, informazioni sul mercato tecnologico (compresi gli inviti a presentare proposte e i bandi di gara), nonché una guida al sostegno per l’innovazione e la ricerca. 8 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 Secondo il ministro dell’Economia Henri Grethen, il portale contribuirà al “rafforzamento della visibilità internazionale dello status tecnologico del Lussemburgo”, offrendo ai protagonisti l’opportunità di presentare le loro competenze innovative. Quest’aspetto è stato particolarmente apprezzato dal ministro HennicotSchoepges, che ha chiesto “ai protagonisti dell’innovazione e della ricerca di riunirsi, al fine di creare in Lussemburgo una comunità di R&S”. Il portale è stato creato nell’ambito del piano d’azione “eLuxembourg” ed è stato concepito come uno strumento per fornire informazioni gratuite, accessibili a tutti. Per accedere al nuovo portale, visitare il sito: http://www.innovation.public.lu Sulla base d’informazioni attinte dal portale del Lussemburgo per l’innovazione e la ricerca e da fonti giornalistiche RCN 20531 14 LUGLIO 2003 Innovazione: politica e pratica EUREKA premia i progetti che trasferiscono l’innovazione sul mercato Durante la cerimonia annuale di consegna dei premi EUREKA, tenutasi il 23 giugno, sono stati illustrati, ancora un volta, esempi di un proficuo trasferimento dell’innovazione al mercato. Il premio EUREKA “Lillehammer”, un riconoscimento a contributi straordinari in materia di tutela ambientale, è stato assegnato ex equo al progetto POLADIA, nell’ambito del quale è stato sviluppato un sistema software diagnostico in grado di monitorare i livelli dei gas di scarico emessi dai veicoli e al progetto MERMAID, incentrato sullo sviluppo di un sistema di monitoraggio telecomandato per la misurazione degli inquinanti nelle acque costiere. La società francese Genolife, invece, ha ricevuto il premio Lynx, per lo sviluppo di una procedura volta a rivoluzionare la sperimentazione dei nuovi prodotti chimici e farmaceutici. “L’assegnazione del premio EUREKA Lillehammer servirà a sensibilizzare maggiormente i cittadini sul ruolo che EUREKA svolge nel finanziamento della tecnologia che essi utilizzano quotidianamente nelle loro automobili e che fornisce un importante contributo alla tutela dell’ambiente”, ha spiegato Michael Pontoppidan di Magneti Marelli Motopropulsion France SAS, principale partner del progetto POLADIA, in occasione della presentazione di tale iniziativa, il 24 giugno. Le cifre mostrano, infatti, che le emissioni prodotte dai milioni di veicoli a benzina che circolano in Europa contribuiscono notevolmente alla generazione dei gas-serra, una delle principali cause del riscaldamento globale. Nell’ultimo decennio, l’adozione di norme più severe a livello comunitario ha imposto alle case automobilistiche e ai loro fornitori di componenti una riduzione degli effetti nocivi dei loro prodotti sull’ambiente, Per favorire una rapida riparazione del veicolo, il sistema diagnostico dell’auto è collegato a quello dell’officina meccanica, la quale, mediante una stampa del rapporto è informata del guasto e della possibile causa. Michael Pontoppidan © Notiziario CORDIS costringendoli a un radicale ripensamento delle tecnologie e dei materiali impiegati. In risposta a tali richieste, i partecipanti al progetto POLADIA hanno sviluppato un sistema di monitoraggio dell’inquinamento in grado di rilevare i fattori che possono incrementare i livelli dei gas di scarico, compresi i problemi d’accensione o di mancata accensione, il cattivo funzionamento del sensore dell’ossigeno o del convertitore catalitico e anomalie nell’unità di controllo del motore. Il sistema segnala il problema al conducente mediante una spia luminosa sul cruscotto. “Nel caso in cui venga rilevato un problema nel funzionamento dell’auto, il sistema POLADIA ha due possibilità: reagire, un po’ come fa il nostro sistema immunitario, cercando di risolvere il problema, oppure, se ciò non è possibile, inviare un rapporto d’errore per segnalare che la vettura deve essere riparata”, ha spiegato Pontoppidan. Come ha spiegato Pontoppidan al Notiziario CORDIS, quest’innovativo strumento è in sostanza il primo nel suo genere. Anche se, alla fine, i finanziamenti per un progetto di questo tipo fossero arrivati, “il contributo d’EUREKA è giunto al momento opportuno e ha contribuito ad accelerarne l’attuazione”. Inoltre, “la capacità d’EUREKA, in questo caso, di lavorare a diretto contatto con le idee di produzione è stata determinante per il rafforzamento della competitività dell’industria automobilistica europea”, ha aggiunto Pontoppidan. Grazie alla partecipazione d’EUREKA, oltre due milioni di veicoli delle principali case automobilistiche europee (Peugeot, Fiat, Renault e Volkswagen) sono già stati dotati del software diagnostico POLADIA, realizzando così l’obiettivo del progetto di fornire ai produttori di motori un sistema tempestivo, flessibile ed efficace, in grado di soddisfare i requisiti normativi non solo nel momento in cui l’automobile arriva sul mercato, ma per tutta la sua durata di vita. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.eureka.be/ifs/files/ifs/jsp-bin/eureka/ ifs/jsps/projectForm.jsp?enumber=938 Sulla base della partecipazione del Notiziario CORDIS alla XIV Conferenza interparlamentare EUREKA RCN 20471 Una regione del sud della Danimarca inaugura un sito web sull’innovazione La regione di Fionia nel sud della Danimarca ha inaugurato un punto d’accesso online all’innovazione, il cui obiettivo è promuovere la collaborazione e la ricerca in quattro importanti settori industriali. L’iniziativa “4Frontregion”, lanciata dalla Città d’Odense e dalla contea di Fionia, ha l’obiettivo di generare una crescita regionale attraverso la creazione di reti di competenze e di collegamenti tra gli istituti di ricerca, le imprese e le autorità pubbliche. un significativo potenziale per la creazione di una crescita economica nella regione. I settori prescelti sono i seguenti: biotecnologie e scienze della vita, robotica e tecnologie di produzione, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, orticoltura. te qualificati a non lasciare la regione di Fionia e le misure finalizzate ad attirare lavoratori competenti e nuove imprese. I partner dell’iniziativa hanno deciso di concentrarsi sui settori dell’alta tecnologia con Fra gli altri obiettivi dell’iniziativa figurano gli sforzi volti a motivare i laureati altamen- Sulla base d’informazioni diffuse dal centro di sviluppo commerciale di Funen Per ulteriori informazioni, visitare il sito “4Frontregion”: http://www.4frontregion.dk/wm1 RCN 20475 14 LUGLIO 2003 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 9 Programmi in corso Annunciati i vincitori del premio europeo IST Il 27 giugno sono stati annunciati i 20 vincitori del premio europeo IST, patrocinato dalla CE, selezionati su un totale di 420 candidature provenienti da 28 Paesi diversi. La società spagnola Appear Networks ha messo a punto il sistema Appear Provisioning Server 3.5, che consente la fornitura d’applicazioni wireless a dipendenti e utenti pubblici delle reti senza fili utilizzate in luoghi come aeroporti, stazioni ferroviarie o ospedali. Tali progetti, che riguardano innovazioni di punta nel campo delle tecnologie della società dell’informazione (IST), sono stati elaborati in Francia, Germania, Irlanda, Israele, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Il momento culminante del concorso sarà l’annuncio dei tre vincitori del premio speciale, nel corso di una cerimonia che si terrà durante la manifestazione “IST 2003” a Milano. Annunciando i vincitori, gli organizzatori del premio IST, Euro-CASE, hanno affermato in un comunicato stampa che “l’elevato numero delle candidature e il loro alto livello di qualità conferma l’importanza del premio per la promozione dell’innovazione nell’industria europea delle IST”. I vincitori vengono scelti sulla base di quattro principali criteri di selezione: eccellenza tecnica, contenuto innovativo, potenziale valore di mercato e capacità di generare nuova occupazione. I tre vincitori del premio speciale IST, che ammonta ad un totale di € 700.000, potranno ottenere un riconoscimento internazionale e suscitare un forte interesse da parte degli investitori. Dalla progettazione alla commercializzazione: il progetto TUBEK e i vantaggi del sostegno comunitario Trasformare l’idea per un prodotto o processo innovativo in un successo commerciale può rivelarsi un’impresa lunga e rischiosa, soprattutto se l’idea in questione riguarda un processo su vasta scala industriale assolutamente inedito. Il successo dell’impresa dipende da una serie di fattori, non da ultima la capacità di dimostrare che la nuova tecnologia è in grado di fornire benefici tangibili. Ma anche in questo caso, non vi è alcuna garanzia che l’idea riesca a conquistare il consenso generale del mercato. Per tale ragione, ottenere un sostegno esterno durante la fase di commercializzazione di un progetto è vitale e può fare la differenza fra successo e fallimento. Questo è ciò che avvenuto nel caso del progetto TUBEK. TUBEK (turbine before the kiln) è un concetto innovativo che applica le tecniche di cogenerazione di 10 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 Fra i progetti che hanno vinto l’edizione di quest’anno del premio figura Beyond Babel, della società tedesca Linguatec, un sistema per conferenze e comunicazioni multilingue, in grado di tradurre un messaggio orale da una lingua di partenza in varie lingue d’arrivo. La società israeliana Tadiran Spectralink è stata premiata per lo sviluppo di AMON, un sistema di controllo medico portatile, in grado di monitorare e valutare automaticamente i segni vitali del paziente e d’inviare i dati ai centri medici ai quali è collegato, mediante un collegamento cellulare. calore e energia (CHP) alla fabbricazione industriale di piastrelle in ceramica o argilla. In parole semplici, il calore prodotto dai gas di scarico delle turbine industriali nei piastrellifici è immesso nei forni di cottura dei laterizi, consentendo notevoli risparmi d’energia e riducendo l’inquinamento sia primario che secondario. La prima sfida per il consorzio TUBEK è stata quella di reperire risorse per testare il processo teorico in condizioni di laboratorio. Questa fase, condotta grazie a un finanziamento concesso dalla CE nell’ambito del 4PQ di ricerca, ha dato luogo alla costruzione di un impianto sperimentale, il quale ha dimostrato la fattibilità del concetto. Dopo aver illustrato i vantaggi del nuovo processo in laboratorio, si è giunti alla sfida successiva: dimostrare l’applicabilità del sistema in condizioni industriali. Come ha spiegato al Notiziario CORDIS il dott. Thanasis Katsanevakis di Enervac-Flutec Ltd, uno dei partecipanti al consorzio: “Kothalis Ceramics Industry, il nostro partner all’interno del progetto, è un produt- L’unico istituto accademico fra i 20 vincitori è l’Università di Greenwich, premiata per lo sviluppo di EXODUS, un software informatico che simula le evacuazioni durante le emergenze, aiutando così i progettisti di aerei, edifici e navi a salvare vite umane. I tre vincitori del premio speciale IST riceveranno il trofeo dal commissario europeo per le Imprese e la Società dell’informazione Erkki Liikanen e dal ministro italiano per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca, durante la cerimonia che si terrà a Milano il 2 ottobre. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://europa.eu.int/information_society/ istevent/2003/eistp/index_en.htm Sulla base d’informazioni fornite da Euro-CASE RCN 20494 tore industriale di laterizi e convincerlo ad applicare il concetto TUBEK all’interno del suo impianto era fondamentale”. Per bilanciare i costi e i rischi associati all’introduzione della nuova tecnologia, Enervac-Flutec decise d’inoltrare domanda al governo greco per concorrere all’assegnazione dei finanziamenti messi a disposizione grazie al contributo dei Fondi strutturali della CE. Il finanziamento è servito a coprire il 35% del costo totale dell’infrastruttura, mentre la quota rimanente è stata suddivisa fra i due partner. Dopo oltre 8.000 ore di produzione commerciale, i partner TUBEK hanno dimostrato che l’applicazione del sistema CHP alla fabbricazione dei laterizi può consentire una riduzione pari a oltre il 20% della spesa energetica. Se si considera che quest’ultima può rappresentare il 30% dei costi complessivi di un impianto, è evidente come tale riduzione si traduca in un taglio del 6% alla spesa globale: un risparmio notevole. Nonostante l’enorme successo commerciale, il dott. Katsanevakis spiega che 14 LUGLIO 2003 Nel quadro della strategia per il raggiungimento di tale obiettivo, Enervac-Flutec ha deciso di pubblicizzare TUBEK sul portale della CE dedicato alla promozione delle tecnologie emergenti: il Mercato della tecnologia di CORDIS (TMP). I risultati sono stati pressoché immediati. Un mese dopo la pubblicazione dell’offerta TUBEK, nel dicembre 2002, una società di capitali di rischio americana ha manifestato il proprio interesse e, a breve distanza, il dott. Katsanevakis ha ricevuto una richiesta di maggiori informazioni dal centro tecnico francese per i laterizi. La manifestazione di un grande interesse da parte di molte aziende è stato solo uno dei positivi risultati della pubblicazione dell’offerta nel portale TMP. “Sebbene sia difficile quantificare i benefici di tale visibilità, posso affermare che sul totale dei soggetti che ci hanno contattato per ottenere informazioni su TUBEK, il 50% è venuto a conoscenza del processo attraverso il Mercato della tecnologia. Inoltre, dalla nostra esperienza nel contattare potenziali partner per stimolare interesse nel sistema, è risultato chiaramente che l’annuncio della tecnologia su CORDIS ha migliorato la conoscenza del processo”, ha affermato il dott. Katsanevakis. A giudicare dai preparativi attualmente in corso per l’elaborazione di un piano imprenditoriale e dalle diverse potenziali collaborazioni in cantiere, vi sono reali speranze che TUBEK diventi un processo commerciale ampiamente accettato. In tal caso, il sostegno dell’UE si sarà rivelato determinante per il suo successo. Per ulteriori informazioni, visitare i siti: http://www.tubek.com http://www.cordis.lu/marketplace/ Sulla base di un’intervista concessa dal dott. Katsanevakis al Notiziario CORDIS RCN 20473 Nanotecnologia per principianti La CE ha preparato una serie di diapositive che forniscono una breve e precisa spiegazione della nanotecnologia. L’interesse nei confronti di questa disciplina sta aumentando e si sta diffondendo dalla comunità scientifica alla società nel suo insieme. Le diapositive sono state studiate per i giovani, ma sono adatte anche a un pubblico più ampio in possesso di poca o addirittura nessuna conoscenza scientifica di base. Si auspica che le diapositive consentiranno a tutti di scoprire e comprendere l’importanza della nanotecnologia e di farsi un’idea sulle sue applicazioni potenziali. Il set di diapositive è disponibile in 11 lingue e può essere scaricato dal sito CORDIS dedicato alle nanotecnologie, il cui riferimento è di seguito indicato. Per accedere alle diapositive, visitare il sito: Programmi in corso TUBEK si trova ancora nella fase di precommercializzazione: “Dobbiamo trovare altri clienti prima di poter affermare definitivamente che TUBEK ha ottenuto il consenso del mercato”. http://www.cordis.lu/nanotechnology/src/youngpublic.htm Per ulteriori informazioni sulle nanotecnologie, visitare il sito: http://www.cordis.lu/nanotechnology Sulla base d’informazioni diffuse dalla CE RCN 20503 Disponibili a breve le linee guida per la negoziazione dei contratti del 6PQ Le linee guida per la negoziazione dei contratti del 6PQ, che definiscono la procedura per il raggiungimento di un accordo conclusivo sui requisiti dei progetti ammessi al finanziamento, sono attualmente in corso di completamento e saranno presto disponibili su CORDIS. È la prima volta che le linee guida sulle trattative per i programmi quadro della CE vengono rese pubbliche e ciò conferma l’obiettivo della CE di perseguire una maggiore trasparenza. L’accordo fa seguito all’approvazione del contratto tipo, che formalizza i rapporti fra la CE e i consorzi di progetto per ciò che concerne le iniziative finanziate nell’ambito del 6PQ. Per visionare il contratto tipo, visitare il sito: http://dbs.cordis.lu/fp6/modelcontract/ Sulla base d’informazioni fornite dalla CE RCN 20543 Per pubblicare informazioni in CORDIS focus Prendiamo in considerazione tutte le informazioni relative a notizie direttamente o indirettamente collegate alla ricerca e allo sviluppo tecnologico nell’Unione Europea. Rivolgersi a CORDIS Information Collection Unit all’indirizzo: CORDIS News Editor CORDIS Information Collection Unit 1st Floor Rue Montoyerstraat, 40 B-1000 Bruxelles/Brussel Tel. +32-2-2381799 Fax +32-2-2381798 E-mail: [email protected] 14 LUGLIO 2003 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 11 Risultati I cittadini aiutano la CE a valutare l’inquinamento nelle città europee “La legislazione in materia di qualità dell’aria non può essere realmente efficace se non è compresa e accettata da coloro che essa stessa intende proteggere: i cittadini europei”. È quanto ha affermato il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin, presentando, il 30 giugno a Bruxelles, i primi risultati del progetto PEOPLE (Population exposure to air pollutants in Europe). te e sull’impatto esercitato dagli stili di vita e dalle abitudini personali. Nell’ambito del progetto PEOPLE, varato il 22 ottobre 2002, oltre 125 abitanti di Bruxelles sono stati selezionati per partecipare al primo esperimento pilota, della durata di un giorno, per valutare i livelli d’esposizione al benzene, una sostanza cancerogena associata a un crescente rischio di sviluppo della leucemia. Il benzene è considerato, inoltre, un buon indicatore della presenza d’altri inquinanti come il monossido di carbonio, gli ossidi di azoto e il particolato. I partecipanti sono stati selezionati sulla base di una serie di criteri ben definiti (fumatori, non fumatori; utilizzatori di trasporti pubblici; ciclisti). A ciascun partecipante è stato chiesto d’indossare un dosimetro per 12 ore. Le misurazioni sono state effettuate per 24 ore in una vasta gamma d’ambienti esterni e confinati, come negozi, bar, scuole, trasporti pubblici e uffici. Fino ad oggi, per determinare i livelli d’inquinamento nelle città sono stati utilizzati degli strumenti fissi di misurazione. Quest’esperimento, come ha spiegato Busquin, rappresenta il primo nel suo genere, poiché coinvolge il cittadino nel processo di valutazione della qualità dell’aria. “Grazie al progetto PEOPLE, la scienza è stata rimossa dalla sua torre d’avorio, rendendola non solo più accessibile al pubblico, ma consentendo ai cittadini stessi di assumere il ruolo di principali analizzatori del processo”, ha affermato Busquin. “Progetti di ricerca come PEOPLE sono essenziali per fornire ai decisori, ai professionisti in campo ambientale e sanitario, nonché al pubblico in generale una comprensione più chiara dell’inquinamento atmosferico urbano e del suo impatto sulla salute. Le conoscenze ottenute grazie a quest’importante ricerca ci aiuteranno ad assumere le nostre decisioni in materia di traffico e trasporti e incoraggeranno i cittadini ad adottare uno stile di vita più sano”, ha aggiunto il Commissario. I dati rilevati dai sensori hanno mostrato che nel giorno preso in esame, i livelli d’inquinamento dell’ambiente esterno registrati a Bruxelles - escluse le zone ad alta densità di traffico - erano conformi al valore annuale di cinque microgrammi per metro cubo, fissato dalla direttiva comunitaria sull’inquinamento atmosferico. Nello specifico, la concentrazione di benzene era pari alla metà di quella osservata dieci anni prima. Come ha dichiarato al Notiziario CORDIS Giovanni De Santi, direttore dell’Unità “Emissioni e salute” del CCR: “Stiamo rac- Philippe Busquin © Biblioteca audiovisiva, Comunità europee cogliendo i frutti delle misure volte a ridurre i livelli d’inquinamento già introdotte dalla legislazione europea, dalle autorità regionali e dall’industria, quali, ad esempio, i miglioramenti apportati alla tecnologia automobilistica, il controllo del traffico e delle norme più severe in materia d’emissioni”. Per quanto concerne i livelli d’inquinamento negli ambienti confinati, le concentrazioni più elevate di benzene sono state registrate all’interno delle automobili, nonché nei luoghi ove è presente del fumo di tabacco. I livelli più bassi sono stati riscontrati nelle scuole e negli uffici. Tuttavia, si è notato che l’esposizione è legata anche allo stile di vita personale. Per esempio, i risultati indicano che i fumatori sono la categoria di cittadini che mostra il livello d’inquinamento più elevato in assoluto, con un valore medio di 7,5 microgrammi per metro cubo. Dopo il fumo, i mezzi di trasporto si sono rivelati il principale fattore che influisce sull’esposizione personale. Tuttavia, i risultati più sorprendenti e, forse, preoccupanti, sono stati quelli relativi alle abitazioni dei cittadini, nelle quali si sono registrate concentrazioni di benzene pari al doppio di quelle rilevate nell’atmosfera che circonda la città, con un valore medio di circa sette microgrammi per metro cubo. Pur ritenendo utili questi dati relativi ai livelli di inquinamento nei luoghi chiusi, Busquin ha spiegato al Notiziario CORDIS che elaborare delle leggi su questo tipo d’inquinamento è un compito molto più delicato rispetto alla definizione di politiche sulla qualità dell’aria esterna: “Non dobbiamo dimenticare che occorre rispettare la privacy dei cittadini”. Sebbene la CE sia in grado di fornire le informazioni necessarie, ha dichiarato il Commissario, spetta alle autorità regionali e locali divulgare tali risultati e sviluppare metodi per sensibilizzare i cittadini sui fattori che influenzano il loro ambien- Jean Vanwetwinkel, che ha deciso di partecipare alla sperimentazione poiché inizialmente spinto dal desiderio di conoscere le conseguenze dell’inquinamento sulla propria salute, si è detto stupito delle alte concentrazioni di benzene rilevate nei luoghi confinati. Vanwetwinkel, anch’egli presente alla manifestazione di Bruxelles, concorda con il Commissario nell’affermare che le autorità locali devono sensibilizzare maggiormente i cittadini sulla presenza del benzene. “Spetta ai cittadini assumersi la responsabilità di controllare il livello di benzene nelle proprie abitazioni e nei propri stili di vita, ma sarebbe utile se le autorità locali e regionali prendessero in considerazione la fornitura di un servizio pubblico di misurazione delle concentrazioni di benzene nelle abitazioni”, ha suggerito Vanwetwinkel. Secondo il dott. De Santi, le autorità regionali hanno già cominciato a utilizzare il progetto PEOPLE per aiutare le persone a capire ciò che possono fare per ridurre l’esposizione a tali inquinanti. Per esempio, quando l’esperimento è stato condotto a Lisbona, più di 50 scuole e 500 studenti hanno partecipato ad attività di role-play e videoconferenza incentrate sul tema dell’inquinamento atmosferico. Gli studenti, inoltre, hanno contribuito alla raccolta dei dati scientifici e hanno partecipato con altri cittadini a un dibattito sui risultati del progetto. Il dott. De Santi ritiene che il progetto PEOPLE sia un ottimo esempio d’efficace collaborazione fra le autorità locali e la CE, in vista di un rafforzamento dello Spazio europeo della Ricerca (SER). “Gli insegnamenti tratti dall’esperimento di Bruxelles ci consentiranno di adattare i nostri metodi per sperimentazioni future. Auspichiamo di poter mettere in pratica le lezioni apprese, includendo nella campagna di misurazione del benzene un altro pericoloso inquinante: il particolato fine”, ha affermato il dott. De Santi. Nell’ambito del progetto PEOPLE sono già state condotte delle campagne a Bucarest e Lubiana ed entro la fine dell’anno sono previsti ulteriori esperimenti a Madrid e Budapest. Altre città, comprese Belgrado, Dublino, Parigi e Roma, hanno manifestato il loro interesse a partecipare al progetto. http://www.people-pt.net/eindex.html Sulla base della partecipazione del Notiziario CORDIS alla presentazione dei risultati del progetto PEOPLE RCN 20500 12 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 14 LUGLIO 2003 Risultati I primi risultati del progetto ICAROS NET mostrano progressi nella lotta contro l’inquinamento atmosferico urbano I ricercatori sono giunti alla conclusione che queste misure hanno esercitato un notevole impatto in termini di dissociazione della crescita economica dal degrado ambientale. Un progetto per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico urbano, finanziato dalla CE, ha mostrato che l’osservazione satellitare del particolato atmosferico offre notevoli vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali e che le politiche ambientali volte a ridurre l’inquinamento si stanno rivelando efficaci. Un altro settore nel quale i dati rilevati dal sistema ICAROS NET possono essere abbinati ad altre informazioni producendo notevoli benefici è quello della salute umana. Integrando i dati relativi alla previsione degli effetti dell’inquinamento sulla salute, ottenuti sulla base di studi epidemiologici, ICAROS NET consente la valutazione quantitativa e il monitoraggio del rischio sanitario previsto, causato dal particolato ultrafine in un determinato momento. I risultati del progetto ICAROS NET, coordinato dalla CE e realizzato da dieci partner provenienti da Grecia, Germania, Ungheria e Italia, sono stati presentati durante una manifestazione tenutasi a Budapest il 27 giugno. Le prime conclusioni tratte da un progetto pilota condotto ad Atene rivelano che il monitoraggio satellitare dell’inquinamento da particolato offre un grado d’affidabilità pari a quello dei sistemi alternativi terrestri, ma fornisce un quadro complessivo migliore sulla situazione ambientale. Il commissario per la Ricerca Philippe Busquin ha affermato: “Il particolato fine rappresenta una delle minacce più gravi che l’inquinamento atmosferico esercita sulla salute umana. Per migliorare l’elaborazione delle politiche in materia di salute e ambiente nell’UE, dobbiamo disporre di dati precisi e accurati sull’inquinamento atmosferico. Il monitoraggio di questo tipo d’inquinamento è un buon esempio dei vantaggi che la tecnologia spaziale può offrire ai cittadini e rappresenta un’ulteriore argomentazione a sostegno della necessità d’incrementare gli investimenti comunitari nel settore spaziale”. L’analisi iniziale di uno dei primi progetti pilota ICAROS NET, condotto ad Atene, ha rivelato un livello di precisione superiore al 90%. Inoltre, il sistema è riuscito a identificare le principali fonti d’inquinamento da particolato nella zona, quali l’industria pesante, il traffico stradale e gli impianti di riscaldamento domestico a gasolio. Tali informazioni, insieme a quelle storiche registrate a partire dal 1987, sono state analizzate raffrontandole ai dati relativi all’insieme delle misure di politica ambientale adottate in questa zona dal 1990. 14 LUGLIO 2003 Il prossimo compito che attende i delegati presenti a Budapest per la presentazione del progetto sarà quello di discutere le modalità d’applicazione di questo nuovo sistema di monitoraggio e valutazione dell’inquinamento atmosferico nell’UE e altrove. Vista la necessità di adottare un approccio internazionale coordinato ai problemi dell’inquinamento ambientale, sono stati lanciati degli appelli a favore dell’utilizzo del sistema ICAROS NET in tutti gli Stati membri e i Paesi candidati. Nei prossimi 18 mesi, il team ICAROS NET continuerà ad analizzare i dati relativi al progetto pilota d’Atene ed estenderà l’iniziativa sperimentale a Monaco di Baviera. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://icaros-net.jrc.cec.eu.int Sulla base d’informazioni fornite dal CCR RCN 20493 Un progetto dell’UE consente d’elaborare un metodo rivoluzionario per eliminare gli antibiotici dalle acque reflue Ogni anno in tutto il mondo vengono consumate 12.500 tonnellate di antibiotici e una notevole quantità di residui di tali sostanze finisce nei reflui municipali e negli scarichi agricoli. Gli scienziati temono che tali sostanze possano contaminare la falda idrica e il suolo e, di conseguenza, accelerare lo sviluppo di resistenza in numerosi organismi patogeni. Per affrontare tale problema, nell’ambito di un progetto comunitario del valore di € 2,18 milioni, è stato messo a punto un metodo rivoluzionario, che si avvale di processi d’ossidazione a base d’ozono per eliminare gli antibiotici. Finanziato nell’ambito della sezione “Energia, ambiente e sviluppo sostenibile” (EESD) del 5PQ, il consorzio del progetto POSEIDON ha riunito esperti provenienti da cinque Stati membri, nonché da Svizzera e Polonia, al fine di condurre delle valutazioni preliminari dell’attuale situazione in Europa e testare la teoria elaborata. Monitorando gli impianti di trattamento dei reflui in Europa, i membri del consorzio hanno rilevato la presenza di circa 36 diverse sostanze farmaceutiche. Nel contempo, gli esperti partecipanti al progetto hanno registrato 30 diversi tipi di prodotti farmaceutici nei campioni prelevati dai fiumi e altri corsi d’acqua in Europa. Nella sola Germania, oltre il 25% dei campioni prelevati dalle acque freatiche in prossimità di fiumi e corsi d’acqua inquinati mostrava livelli di concentrazione di sostanze farmaceutiche al di sopra della media. Dopo aver valutato la gravità della situazione, gli esperti hanno analizzato diversi metodi di trattamento dei reflui, concentrandosi sulla loro efficienza in termini d’eliminazione dei prodotti farmaceutici e per la cura della persona. Essi hanno scoperto che ozonizzando gli scarichi ovvero sottoponendoli a un processo di disinfezione a base d’ozono - il potenziale di formazione di ceppi batterici resistenti si riduceva. Questa teoria è stata pienamente testata durante una serie d’esperimenti su scala pilota condotti in un impianto di trattamento dei reflui di Braunschweig (Germania). Il consorzio ha notato che la riduzione dei ceppi batterici resistenti è direttamente connessa all’eliminazione degli antibiotici nell’acqua ozonizzata. Il metodo per la rimozione degli antibiotici elaborato nell’ambito del progetto è considerato rivoluzionario, poiché a tutt’oggi, le conoscenze disponibili sulle concentrazioni ambientali dei residui d’antibiotici e sui metodi d’eliminazione erano molto ridotte. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.eu-poseidon.com/ Sulla base d’informazioni fornite dalla CE RCN 20488 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 13 Bandi di gara Nonostante le cure poste nel garantire l’esattezza delle informazioni pubblicate in CORDIS focus, i lettori che desiderino dare seguito alle opportunità menzionate in CORDIS focus sono pregati di verificare la validità delle informazioni consultando i responsabili e/o i riferimenti riportati in ogni articolo. Invito tematico nel settore “Cambiamento globale ed ecosistemi” La CE ha pubblicato un invito a presentare proposte relative al settore “Cambiamento globale ed ecosistemi” nell’ambito dell’attività “Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi” del 6PQ. Si tratta di uno dei settori che rientrano nel programma specifico “Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca (SER)”. I settori che interessano il presente invito sono i seguenti: ■ ■ ■ impatto e meccanismi delle emissioni di gas-serra e degli inquinanti atmosferici sul clima, l’impoverimento dell’ozono e i serbatoi di carbonio (settore 6.3.I del programma di lavoro); ciclo dell’acqua, compresi gli aspetti relativi al suolo (settore 6.3.II del programma di lavoro); biodiversità ed ecosistemi (settore 6.3.III del programma di lavoro); ■ condurre attività di ricerca su: le manifestazioni cliniche della SARS (compresi possibili fattori genetici dell’ospite); lo stato d’immunità e infettività nei pazienti, nel corso dell’evoluzione della malattia, nei soggetti guariti e nei portatori asintomatici; la trasmissione della malattia, compresi i meccanismi di diffusione e i relativi serbatoi ecologici (es. superdiffusori, possibili serbatoi zoonotici, movimenti della popolazione, ambienti ospedalieri e d’assistenza sanitaria); la valutazione dell’efficacia e dell’adeguatezza delle procedure di controllo dell’infezione in diversi contesti sanitari, clinici e ambientali; ■ fornire un sostegno complementare alla ricerca nei settori della diagnostica, della terapeutica e della prevenzione (compresi antivirali, vaccini preventivi e terapeutici e preparati a base d’immunoglobuline per immunizzazione passiva); I termini per la presentazione delle proposte sono: STREP e CA: 9 ottobre 2003; ■ SSA: 9 ottobre 2003 e 17 febbraio 2004. strategie per una gestione sostenibile del territorio, comprese le zone costiere, i terreni agricoli e le foreste (settore 6.3.V del programma di lavoro); Si consiglia vivamente ai proponenti, prima di rivolgersi alla CE, di consultare il bando originale sulla GU delle Comunità europee al riferimento sotto indicato previsione operativa e modellizzazione, inclusi i sistemi globali di osservazione del cambiamento climatico (settore 6.3.VI del programma di lavoro); RCN 20524 ■ ricerca complementare (settore 6.3.VII del programma di lavoro); ■ questioni trasversali: concetti e strumenti di sviluppo sostenibile (settore 6.3.VIII del programma di lavoro); ■ azioni di supporto specifiche (sezione “azioni di supporto specifiche” del programma di lavoro). La CE ha pubblicato un invito speciale a presentare proposte concernente la sindrome respiratoria acuta grave (SARS), nell’ambito dell’attività “Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi” del 6PQ. Si tratta di uno dei settori che rientrano nel programma specifico “Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca”. CORDIS FOCUS - NUMERO 225 condurre attività di ricerca su: l’epidemiologia molecolare dei coronavirus associati alla SARS (compresa l’evoluzione molecolare), soprattutto in relazione alla virulenza; l’origine e la patogenicità della SARS; la realizzazione di modelli epidemiologici relativi alla dinamica di diffusione della SARS e di malattie trasmissibili simili con tendenza allo sviluppo d’epidemie, in diverse comunità (tenuto conto delle attuali tendenze in termini di mobilità internazionale delle persone e relative condizioni di vita e sociali); http://fp6.cordis.lu/fp6/ call_details.cfm?CALL_ID=78 ■ Nello specificare gli strumenti da utilizzare in questi settori, l’invito richiede l’impiego di: progetti integrati (IP), reti d’eccellenza (NOE), progetti specifici di ricerca mirata (STREP), azioni di coordinamento (CA) e azioni di supporto specifiche (SSA). Si consiglia ai proponenti di consultare il testo inte- ■ Per consultare il testo dell’invito visitare il sito: meccanismi della desertificazione e delle calamità naturali (settore 6.3.IV del programma di lavoro); ■ 14 grale dell’invito all’indirizzo Internet sotto indicato per verificare gli strumenti specifici richiesti per ciascun settore. L’importo indicativo globale per il presente invito è di E 180 milioni. IP e NOE: 9 ottobre 2003; ■ contribuire al collegamento in rete delle capacità di ricerca, dell’assistenza e consulenza scientifica nel settore delle malattie infettive. L’accento dovrà essere posto sull’elaborazione di soluzioni alle questioni di ricerca sanitaria inerenti agli obiettivi di salute pubblica, a sostegno della rete di sorveglianza epidemiologica e di controllo delle malattie trasmissibili nella Comunità (decisione 2119/98/CE), dedicando particolare attenzione alle questioni specifiche relative all’epidemia di SARS; © PhotoDisc ■ ■ ■ GU n. C 155 del 3.7.2003, pag. 12 Invito speciale concernente la sindrome respiratoria acuta grave Nel testo dell’invito, la CE illustra le seguenti attività da realizzare, ma precisa che esse sono state definite nel contesto dell’epidemia di SARS e che, pertanto, alla luce della rapida evoluzione della situazione, le proposte dovranno tener conto degli ultimi sviluppi e adattare le priorità, fino al momento della presentazione: 14 LUGLIO 2003 Bandi di gara ■ sviluppare modelli di valutazione del rischio, strategie d’intervento e scenari d’attuazione/valutazione, tenendo conto dell’economia sanitaria e degli aspetti sociali (comprese le analisi costi-benefici delle diverse misure sanitarie pubbliche come lo screening dei viaggiatori, la rapida identificazione dei contatti, le informazioni sulle categorie specifiche d’importanti malattie trasmissibili nuove o emergenti come la SARS); condurre ricerche sulla comunicazione relativa al rischio, al fine di favorire una corretta comprensione dei rischi connessi con le malattie trasmissibili come la SARS e minimizzare la discriminazione e le reazioni eccessive da parte della popolazione. Nello specificare gli strumenti da utilizzare in questi settori, l’invito richiede l’impiego di progetti specifici di ricerca mirata e azioni di coordinamento. Si consiglia ai proponenti di consultare il testo integrale dell’invito all’indirizzo Internet sotto indicato per verificare gli strumenti specifici richiesti per ciascun settore. L’importo indicativo globale per il presente invito è di € 9 milioni. Termine per la presentazione delle proposte: 30 settembre 2003. Si consiglia vivamente ai proponenti, prima di rivolgersi alla CE, di consultare il bando originale sulla GU delle Comunità europee al riferimento sotto indicato. Per consultare il testo dell’invito visitare il sito: http://fp6.cordis.lu/fp6/ call_details.cfm?CALL_ID=84 GU n. C 155 del 3.7. 2003, pag. 9 RCN 20523 Invito a manifestare interesse per servizi d’assistenza specifici nell’ambito del 6PQ La DG Ricerca della CE ha pubblicato un invito a presentare manifestazioni d’interesse rivolto alle persone fisiche e alle organizzazioni che vogliano prestare servizi d’assistenza per alcuni aspetti specifici del lavoro relativo alla sezione “Sostegno destinato allo sviluppo coerente delle politiche della ricerca e dell’innovazione” del 6PQ. Le persone fisiche e le organizzazioni interessate a inserire i propri dati in un elenco di potenziali contraenti sono in- 14 LUGLIO 2003 vitate a presentare la propria candidatura alla CE. Sono richieste competenze in una o più delle seguenti aree: 17. Interazioni tra i binomi regolamentazione/norme e ricerca/innovazione in settori specifici della tecnologia. 1. Sistemi nazionali, regionali e settoriali di ricerca, nonché politiche in materia di ricerca e sviluppo e d’innovazione in Europa, Stati Uniti e Giappone. 18. Il mercato del lavoro nel settore della R&S. 2. Analisi macroeconomica e teorie della crescita economica applicate alla scienza, alla tecnologia e all’innovazione. 3. Analisi d’economia industriale (struttura, rendimento, competitività). 4. Analisi microeconomica applicata al settore della ricerca e sviluppo e dell’innovazione. 5. Analisi econometrica applicata al settore della ricerca e sviluppo e dell’innovazione. 6. Investimenti pubblici e privati nel settore della ricerca e sviluppo (R&S) e dell’innovazione, a livello sia nazionale che regionale. 7. Cooperazione internazionale all’interno dell’UE nel settore della ricerca e sviluppo. 8. Analisi delle risorse umane impiegate nella scienza e nella tecnologia e della loro mobilità. 9. Educazione alla scienza e alla tecnologia (S&T) e alla R&S nell’ambito dell’istruzione superiore. 19. Sistemi di tutela dei diritti di proprietà intellettuale e relativo utilizzo (brevetti, licenze, diritti d’autore). 20. Analisi dei brevetti. 21. Analisi bibliometrica. 22. Storia della scienza, della tecnologia e dell’innovazione. 23. Statistiche e indicatori scientifici e tecnologici.24. Tecniche d’indagine e metodologia statistica nel campo della scienza, della tecnologia e dell’innovazione. 25. Metodologie previsionali applicate all’analisi politica. 26. Monitoraggio delle attività previsionali europee a livello globale, nazionale e regionale. 27. Analisi della R&S nel settore dei servizi. 28. Analisi della politica estera e di sicurezza comune europea in rapporto alla politica di ricerca e d’innovazione. 29. Definizione di scenari per la S&T a favore e all’interno dei Paesi in via di sviluppo e delle economie emergenti. 30. Previsioni scientifico-tecnologiche. Per ulteriori informazioni, rivolgersi a: 10. Analisi dell’innovazione tecnologica e organizzativa. 11. Ricerca condotta dal settore pubblico e rapporti con l’industria. 12. Analisi degli investimenti dell’industria nella ricerca e fattori determinanti. Commissione europea Direzione generale della Ricerca Ian Perry Direzione KSDME 11/6 B-1049 Bruxelles Tel +32-2-296-2079 Fax +32-2-296-2840 E-mail: [email protected] 13. Efficienza dei meccanismi di finanziamento pubblico per la ricerca (inclusi i partenariati pubblico-privato, il sostegno diretto, gli incentivi fiscali, i meccanismi di garanzia e il sostegno del capitale di rischio) e relative problematiche sul piano normativo. Per consultare il testo dell’invito, visitare il sito: http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/ it/114412-2003.htm 14. Utilizzo dell’appalto pubblico quale strumento per incoraggiare la ricerca e l’innovazione. Si consiglia vivamente ai proponenti, prima di rivolgersi alla CE, di consultare il bando originale sulla GU delle Comunità europee al riferimento sotto indicato 15. Gestione e produttività della R&S nell’industria.16. Fattori che influiscono sull’accesso delle imprese alle fonti private di finanziamento per la ricerca e l’innovazione. Termine per la presentazione delle manifestazioni d’interesse: 26 marzo 2006. GU n. S-128 dell’8.7.2003 RCN 20545 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 15 Bandi di gara Studio sugli insegnamenti tratti dalle PMI in seguito al passaggio all’euro: gara d’appalto Analisi comparativa delle politiche nel settore delle TIC: gara d’appalto La DG Imprese della CE ha pubblicato una gara d’appalto sull’analisi comparativa delle politiche nazionali e regionali a favore della competitività nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) in Europa. La DG Imprese della CE ha pubblicato una gara d’appalto per lo svolgimento di uno studio sugli insegnamenti tratti dalle PMI in seguito al passaggio all’euro. Lo studio ha l’obiettivo di fare un bilancio della preparazione all’introduzione dell’euro per le PMI e di trarne le conclusioni e le raccomandazioni necessarie. Il lavoro richiesto verterà sullo studio di un campione rappresentativo di PMI, selezionate su base geografica e settoriale dei Paesi della zona euro, e sarà effettuato mediante questionari, inchieste e visite presso le imprese. Lo studio, eseguito entro un termine di 8 mesi a decorrere dalla data di stipula del contratto, si propone di realizzare un’analisi pertinente della situazione che dovrà consentire di: ■ ■ ■ ■ ■ comprendere le principali difficoltà e i principali inconvenienti incontrati dalle PMI prese in esame nel corso delle fasi di preparazione all’introduzione della moneta unica e al momento del passaggio nonché le soluzioni che sono state adottate; registrare in un repertorio un insieme di buone prassi adottate sistematicamente ai fini della preparazione del passaggio alla moneta unica; L’appalto prevede le seguenti attività: ■ individuare e descrivere le pertinenti politiche nazionali e regionali a favore della competività delle industrie e dei servizi nel settore delle TIC; ■ eseguire l’analisi comparativa dell’efficacia delle politiche individuate, prendendo in esame la sostenibilità del loro impatto economico in funzione di un insieme predefinito di criteri; ■ individuare esempi di migliori prassi politiche; ■ formulare raccomandazioni politiche sul modo in cui perseguire l’ulteriore miglioramento della competitività dei servizi e delle industrie TIC in Europa. © Ian Britton, www.FreeFoto.com Lo studio finale si presenterà sotto forma di guida pratica destinata ai soggetti responsabili a livello economico degli Stati membri che al momento non hanno ancora adottato la moneta unica nonché ai Paesi candidati all’adesione. Termine per la richiesta del capitolato d’appalto: 29 agosto 2003. Termine per la presentazione delle offerte: 4 settembre 2003. Si consiglia vivamente agli offerenti, prima di rivolgersi alla CE, di consultare il bando originale sulla GU delle Comunità europee al riferimento sotto indicato. Per ulteriori informazioni, rivolgersi a: Commissione europea Direzione generale per le Imprese individuare i vari soggetti responsabili di tale preparazione nonché la loro partecipazione e il loro ruolo specifico nell’ambito di tale processo; rue de la Science 27 calcolare i costi di ciascuno dei vari metodi adottati ai fini della preparazione all’euro; E-mail: [email protected] formulare raccomandazioni pertinenti in materia. http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/ it/110978-2003.htm Ufficio 4/54 B-1049 Bruxelles Tel +32-2-296-5871 Fax +32-2-295-2154 Per consultare il testo completo della gara, visitare il sito: GU n. S-124 del 2.7.2003 RCN 20516 Termine per la richiesta del capitolato d’appalto: 31 luglio 2003. Termine per la presentazione delle offerte: 18 agosto 2003. Si consiglia vivamente agli offerenti, prima di rivolgersi alla CE, di consultare il bando originale sulla GU delle Comunità europee al riferimento sotto indicato. Per ulteriori informazioni, rivolgersi a: Commissione europea Direzione generale per le Imprese Unità D-4 F. Noel Rue de la Science 15 1000 Bruxelles Tel: +32 2 296 2112 Fax: +32 2 296 9500 Per consultare il testo completo della gara, visitare il sito: http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/ it/110241-2003.htm GU n. S 123 dell’1.7.2003 RCN 20507 16 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 14 LUGLIO 2003 Politica generale Busquin sigla un accordo di cooperazione con la Tunisia e il Marocco Il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha siglato accordi di cooperazione scientifica e tecnologica con la Tunisia e il Marocco. È la prima volta che l’UE e questi due Paesi sottoscrivono tali accordi, dal momento che la loro cooperazione si è inserita finora nel quadro dei programmi euromediterranei. che dal ministro greco per la Ricerca e la Tecnologia Apostolos Tsohatzopoulos. “L’obiettivo di questa cooperazione è favorire una più efficiente partecipazione del Marocco e della Tunisia al programma quadro europeo di ricerca, nonché promuovere il coinvolgimento dei ricercatori europei nelle attività di ricerca intraprese da questi Paesi”, ha commentato Busquin. Il ministro marocchino per la Ricerca e la Tecnologia Omar Fassi-Fehri ha sottolineato che l’accordo favorirà la partecipazione del suo Paese allo Spazio europeo della ricerca (SER) e ha aggiunto che tali intese aiutano a creare le condizioni per la crescita e la pace. Il ministro per la Ricerca e la Tecnologia Sadok Korbi, in rappresentanza della Tu- La CE propone un accordo di cooperazione scientifica con il Brasile La CE ha proposto un accordo di cooperazione scientifica e tecnologica fra l’UE e il Brasile. L’accordo consentirà ai ricercatori di ciascuna parte di collaborare ai rispettivi programmi di ricerca e faciliterà l’avvio di progetti comuni di ricerca. “L’accordo è stato negoziato nel contesto di un incremento e di un’intensificazione della cooperazione fra il Brasile e l’UE, in considerazione dell’importanza della scienza e della tecnologia per lo sviluppo economico e sociale e della reciproca volontà di ampliare e rafforzare la gestione delle attività di cooperazione in settori di interesse comune”, si legge nella proposta. Fra questi settori d’interesse figurano: biotecnologie, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, bioinformatica, spazio, micro e nanotecnologie, tecnologie pulite, salute e medicina, aeronautica e scienze umane. L’accordo contempla altresì lo scambio di scienziati, l’organizzazione congiun- 14 LUGLIO 2003 Sadok Korbi © Comunità europee nisia, ha accolto favorevolmente l’accordo che, a suo avviso, aprirà al suo Paese nuove opportunità nel settore della ricerca e sosterrà lo sviluppo di una società basata sulla conoscenza. L’accordo, ultimato negli ultimi giorni della Presidenza greca, è stato sottoscritto an- “L’UE, il Marocco e la Tunisia hanno collaborato con successo in settori di grande importanza per la prosperità dei cittadini della regione euromediterranea. L’odierna sottoscrizione d’accordi di cooperazione scientifica e tecnologica ci ha consentito di compiere un altro importante passo verso lo sviluppo e il consolidamento di relazioni reciproche, non soltanto nel settore della scienza e della tecnologia, ma anche nel più ampio quadro delle relazioni euromediterranee”, ha dichiarato Tsohatzopoulos. Per ulteriori informazioni sulle attività di ricerca realizzate nell’ambito della Presidenza greca, visitare il sito: http://www.cordis.lu/greece Sulla base d’informazioni fornite dal governo greco RCN 20509 ta di conferenze, lo scambio e la condivisione d’apparecchiature e di materiali, nonché lo scambio d’informazioni sulle prassi, i regolamenti e i programmi in materia di cooperazione. l’UE e i Balcani quale fattore di stabilità”, una prima assoluta, che “dovrebbe segnare un momento importante nella storia della politica di ricerca in Europa”. Una volta adottato dal Consiglio, l’accordo verrà concluso per un periodo iniziale di cinque anni e potrà essere rinnovato di quinquennio in quinquennio. Durante il Consiglio di Salonicco di giugno, i capi di Stato e di governo dell’UE hanno approvato una comunicazione sulla cooperazione con i Balcani. L’obiettivo di tale comunicazione, nella quale si fa esplicito riferimento alla ricerca come settore di collaborazione, è quello di aiutare tali Paesi ad avvicinarsi all’UE. Per accedere alla proposta d’accordo, visitare il sito: http://europa.eu.int/eur-lex/it/com/pdf/2003/ com2003_0381it01.pdf Sulla base del documento COM(2003) 381 RCN 20520 Busquin sottolinea il ruolo della scienza quale fattore di stabilità nei Balcani La scienza può portare stabilità: questo il messaggio espresso dal commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin durante la conferenza sulla cooperazione scientifica fra l’UE e i Balcani, tenutasi il 27 giugno. Busquin ha definito la conferenza dal titolo “La cooperazione scientifica fra Secondo il Commissario, la conferenza di Bruxelles ha illustrato la volontà di stabilizzare e ricostruire la regione dei Balcani. “Credo che la scienza, la ricerca e la collaborazione scientifica possano fornire un chiaro contributo a tal proposito”, ha aggiunto Busquin. Il Commissario, tuttavia, è stato realista: “Non dobbiamo attenderci dei miracoli. Sappiamo bene, infatti, che se la scienza e la ricerca possono contribuire alla prosperità economica, alla pace e alla stabilità, per svilupparsi, necessitano loro stesse di un minimo di prosperità e stabilità. CORDIS FOCUS - NUMERO 225 17 Politica generale fa seguito a una serie d’inviti analoghi espressi dai rappresentanti degli Stati membri nel corso della riunione del Consiglio “Competitività” di marzo. “Ma questo condizionamento reciproco può innescare una dinamica positiva, un circolo virtuoso nel quale ciascuna fase di un piano consente di passare a quella successiva”. Il Commissario ha chiesto ai Paesi dei Balcani di seguire l’esempio delle nazioni del Mediterraneo e del Baltico, sviluppando la cooperazione regionale. Tale necessità di cooperazione, ha ricordato Busquin, è dettata dalla vicinanza geografica, dai legami storici, dalle analogie economiche e dai problemi comuni. La CE ha stilato il documento dal titolo “Shared Vision”, il quale illustra i principali settori di cooperazione scientifica fra l’UE e i Balcani. Il piano d’azione in esso contenuto definisce le disposizioni pratiche che consentono la messa in atto di tale cooperazione, accanto ai meccanismi utilizzabili. Sulla base del DN: SPEECH/03/331 RCN 20496 Prende il via l’attività del Consiglio consultivo europeo per la ricerca sul trasporto stradale L’attività del nuovo Consiglio consultivo europeo per la ricerca sul trasporto stradale (ERTRAC) è iniziata il 25 giugno, con la prima riunione a Bruxelles di tutti i suoi membri. Il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin, intervenuto all’incontro, ha chiarito come il consiglio intende riunire tutte le parti interessate, vale a dire imprese, pubbliche autorità e utenti, al fine di “ottimizzare i punti di forza del settore a livello europeo”. Il compito principale dell’ERTRAC sarà quello di delineare una visione strategica del settore del trasporto stradale relativa alla ricerca e sviluppo (R&S), nonché d’elaborare strategie e tabelle di marcia per realizzare tale visione. Il consiglio avrà altresì l’incarico di: stimolare la R&S nel settore del trasporto stradale incoraggiando gli investimenti pubblici e privati, ampliare la collaborazione fra tutti gli operatori in linea con i principi dello Spazio europeo della ricerca (SER), favorire la formazione di gruppi e, infine, assicurare che l’Europa sia considerata una meta attraente per i ricercatori. 18 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 © Ian Britton, www.FreeFoto.com “L’ERTRAC af fronterà numerose tematiche”, ha dichiarato Busquin. “In particolare, si occuperà di questioni regionali, sicurezza, ambiente, problemi economici, aumento della mobilità e miglioramento della qualità della vita per i cittadini europei”. I gruppi di lavoro concentreranno l’attenzione sui mezzi e le infrastrutture di trasporto. In occasione dell’ultimo Consiglio “Competitività”, la CE ha suggerito l’adozione del concetto di “piattaforme tecnologiche”, intorno al quale si raccoglieranno il settore industriale, la comunità della ricerca, i responsabili della regolamentazione e le autorità nazionali con l’intento di sviluppare un’agenda di ricerca strategica a lungo termine. Gruppi simili sono già stati costituiti nel settore dei trasporti aeronautici e ferroviari, favorendo, secondo Busquin, un maggior coordinamento della ricerca all’interno dell’UE. “Occorre investire maggiormente all’inizio, per poter risparmiare in seguito”, ha commentato il Commissario. Sulla base della partecipazione del Notiziario CORDIS a un briefing di Philippe Busquin RCN 20480 Eurochambres rinnova il suo appello per un piano d’azione sull’imprenditorialità L’Associazione delle camere di commercio europee, Eurochambres, ha chiesto alla CE di dare seguito alle raccomandazioni del suo Libro verde sull’imprenditorialità mediante l’attuazione di un “piano d’azione dettagliato e con obiettivi chiari e univoci”. Tale comunicato, reso noto da Eurochambres il 30 giugno, data coincidente con il termine del periodo di consultazione della CE sul Libro verde, Durante il periodo di consultazione, il presidente di Eurochambres Christoph Leitl ha dichiarato a proposito del Libro verde: “Noi accogliamo favorevolmente l’iniziativa del commissario Liikanen per aprire il dibattito sul modo di promuovere l’imprenditorialità in Europa. Si deve fare ancora molto - specialmente per le PMI, che rappresentano la spina dorsale dell’economia europea”. Nella suo comunicato, l’associazione propone interventi specifici in una serie di ambiti. Al fine di riequilibrare il rapporto rischio-rendimento in favore degli imprenditori, Eurochambres auspica una revisione delle leggi nazionali sui fallimenti, nonché una riduzione e una semplificazione della tassazione d’impresa per le società a basso reddito e redditività. Secondo il comunicato, per creare sistemi di formazione e d’istruzione incentrati sullo spirito imprenditoriale è necessario promuovere il concetto d’imprenditorialità fin dalla scuola elementare, nonché favorire e agevolare la partecipazione ai programmi di formazione di gruppi non adeguatamente rappresentati. Infine, Eurochambres chiede un intervento per garantire agli imprenditori un migliore accesso alle istituzioni finanziarie internazionali e ai loro programmi di finanziamento, e invita a “eliminare la burocrazia e le formalità inutili che caratterizzano ancora il sistema [...]”. Il comunicato conclude esortando la CE e i 25 futuri Stati membri a chiarire il rapporto tra un eventuale piano d’azione futuro e la Carta delle PMI, e invita gli Stati membri a “non distrarsi” dal m a n t e n e r e le p r o m e s s e f o rm u l a t e contestualmente all’agenda di Lisbona sulla competitività. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://europa.eu.int/comm/enterprise/ entrepreneurship/green_paper/index.htm Sulla base d’informazioni fornite da Eurochambres RCN 20501 14 LUGLIO 2003 Varie Secondo gli scienziati, l’agricoltura sostenibile deve avere una dimensione etica Durante una conferenza di autorevoli esperti in scienze agrarie, è stata ribadita l’esigenza d’introdurre nel dibattito una dimensione etica, affinché i vari gruppi d’interesse all’interno della società perseguano obiettivi di sostenibilità comuni, in particolare nel settore agricolo. Occorre sostenere la ricerca e sviluppo (R&S) nei settori del riciclaggio e della produzione locale ed essere cauti nell’adottare nuove tecnologie di cui non si conoscono ancora gli effetti sull’ambiente, ha concluso il prof. Jensen. I 400 esperti si sono riuniti in occasione di un congresso della Nordic Association of Agricultural Scientists, tenutosi il 3 luglio a Turku (Finlandia). Nel corso della riunione, i partecipanti hanno sottolineato l’importanza del ruolo che la ricerca deve svolgere nella definizione di politiche ambientali ed economiche sostenibili per il settore agricolo. Il prof. Johan Bouma dell’Università di Wageningen (Paesi Bassi) ha affermato che l’agricoltura moderna deve tener conto delle preoccupazioni dei cittadini e che è necessario un maggior coinvolgimento degli scienziati nei processi decisionali sulle questioni ambientali. Il prof. Erik Jensen dell’Università reale di Veterinaria e Agraria di Copenaghen (Danimarca) ha ampliato questo concetto, affermando che lo sviluppo sostenibile non deve essere considerato semplicemente uno strumento per affrontare i problemi esistenti e risolverne le conseguenze. “Se si vuole che tutti i gruppi d’interesse all’interno della società lavorino al raggiungimento degli stessi obiettivi, occorre conferire una dimensione etica alla sostenibilità. È necessario avviare un di- © Ian Britton, www.FreeFoto.com battito su una serie comune di valori e acquisire maggiori informazioni sull’ambiente, di cui siamo tutti responsabili”, ha affermato il prof. Jensen. Egli ha citato l’esempio dell’agricoltura biologica, chiedendosi perché la gente, essendo consapevole dei rischi associati alla produzione di massa, non dovrebbe essere disposta a spendere di più per gli alimenti prodotti biologicamente. Il prof. Jensen ha aggiunto che l’agricoltura biologica deve essere considerata un valido modello produttivo, capace d’orientare l’agricoltura tradizionale verso una direzione migliore. I batteri permettono di restaurare un affresco medievale italiano 14 LUGLIO 2003 Il prof. Pekka Huhtanen dell’istituto MTT Agrifood Research in Finlandia ha ripreso questo tema, citando l’esempio dei sussidi per il prezzo del latte. Egli ha dichiarato che tali sussidi sono un tipico esempio di strumento economico che ha sviato la produzione dal principio di sostenibilità. Ciò ha dato luogo, in Finlandia, a una sovrapproduzione e ha spinto l’allevamento del bestiame da latte in una direzione eticamente discutibile. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www2.agronet.fi/njf/ Sulla base d’informazioni fornite dall’MTT Agrifood Research (Finlandia) RCN 20529 dovrebbe tornare al Camposanto l’anno prossimo. Claudia Sorlini, docente all’Università di Milano, e altri colleghi di tutt’Europa, utilizzeranno i batteri per restaurare altre opere d’arte, a cominciare dai monumenti dell’Antica Grecia presso il sito archeologico di Epidauro. Un affresco medievale italiano, ricoperto da circa cinquant’anni dalla colla accidentalmente utilizzata durante un restauro, è stato riportato agli antichi splendori grazie all’impiego dei batteri, i quali si sono rivelati molto più efficaci dei solventi. La “Conversione di Sant’Efisio e Battaglia” di Spinello Aretino, che affrescava il Camposanto Monumentale di Pisa, fu danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. I tentativi di restauro furono avviati immediatamente, ma l’impiego di una tecnica basata sull’utilizzo di una colla organica per staccare gli affreschi dalla parete e riportarli intatti sulla tela fece “scomparire” il dipinto sotto uno strato di colla. Nel corso degli anni, i restauratori hanno cercato in vano di rimuovere la colla, compiendo scarsi progressi nel restauro. L’anno scorso sono stati accusati di aver danneggiato il dipinto per aver utilizzato un potente solvente. Durante il congresso si è sostenuto altresì che la ricerca non deve puntare sulle problematiche e sugli impatti della sola produzione agricola, bensì dell’intero sistema socioeconomico, comprese le politiche agricole. Sulla base d’informazioni attinte da fonti stampa RCN 20489 Tutti gli occhi puntati su Marte Pseudomonas stutzeri A questo punto sono intervenuti gli scienziati dell’Università di Milano, i quali sono riusciti a dimostrare che i batteri Pseudomonas stutzeri, se applicati all’affresco con acqua e cotone, sono in grado di “mangiare” l’80% della colla in circa dieci ore. Ventisei metri quadri dell’affresco sono già stati liberati dallo strato collante e secondo le previsioni, l’opera ultimata Mentre gli USA lanciano la seconda sonda destinata all’esplorazione di Marte, che dovrebbe raggiungere il pianeta rosso fra sei mesi, i test condotti sulla sonda Mars Express dell’Agenzia spaziale europea, il cui arrivo a destinazione è previsto per il 25 dicembre, hanno rivelato che la navicella è in buone condizioni. I test effettuati su Mars Express sono iniziati tre settimane dopo il lancio. A ciascuno dei sette strumenti dell’orbiter CORDIS FOCUS - NUMERO 225 19 Varie http://www.esa.int/SPECIALS/Mars_Express/#a Sulla base d’informazioni fornite dall’ESA e attinte da fonti giornalistiche RCN 20541 Annunciato il piano generale delle tecnologie spaziali europee © ESA sono stati inviati dei segnali al fine di attivarli e verificarne le condizioni. Gli esperti hanno vissuto attimi d’apprensione quando le unità di memoria del computer di bordo sembravano non rispondere come previsto, ma fortunatamente il problema è stato risolto. ”Nel complesso, la navicella è in buone condizioni”, ha affermato il responsabile del progetto Mars Express, Rudolf Schmidt. “Stiamo semplicemente imparando a conoscerne la personalità”. Purtroppo, è stato rilevato un problema d’interconnessione fra i pannelli solari e l’unità di controllo della potenza (PCU) a bordo di Mars Express, in ragione del quale il satellite e il suo carico utile hanno a disposizione solo il 70% dell’energia generata. Ciò non dovrebbe ripercuotersi sulla missione, ma potrebbe richiedere, nel corso della stessa, una revisione delle operazioni degli strumenti a bordo del satellite. Nel frattempo, l’8 luglio, gli americani hanno lanciato la sonda Mars Rover, soprannominata “Opportunity”, il cui compito sarà esplorare Marte per un periodo di tre mesi. “Opportunity” segue l’altra navicella americana, “Spirit”, lanciata il 10 giugno, la quale è a sua volta preceduta, a otto giorni di distanza, dalla sonda europea Mars Express, che trasporta il lander Beagle 2. Alla corsa verso Marte partecipa anche la sonda giapponese Nozomi. Negli ultimi giorni, gli astronomi hanno osservato un’enorme tempesta di polvere che avvolge un terzo del pianeta rosso, caratterizzata da forti venti che trasportano la polvere per diverse migliaia di chilometri nell’atmosfera. Secondo gli esperti, probabilmente la tempesta si placherà nel corso delle prossime settimane. Per ulteriori informazioni su Mars Express, visitare il sito: 20 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 L’Agenzia spaziale europea (ESA), la CE e l’industria spaziale europea si sono riunite per stilare un piano generale destinato alla ricerca e allo sviluppo (R&S) nell’ambito delle tecnologie spaziali. Il piano individua 20 settori tecnologici da armonizzare e cerca di consolidare le attività europee di R&S correlate allo spazio. “L’Europa dispone di un bilancio annuale pari a circa € 400 milioni per la ricerca e lo sviluppo delle tecnologie spaziali” ha dichiarato Hans Kappler, direttore degli affari industriali e dei programmi tecnologici dell’ESA. “È ovvio che questo investimento deve essere armonizzato, al fine d’evitare inutili duplicazioni d’attività e colmare le lacune strategiche”. In occasione della conferenza ministeriale dell’ESA, svoltasi a novembre 2001, l’Agenzia spaziale europea era stata invitata ad assumere un ruolo di coordinamento e armonizzazione per definire una strategia e una politica tecnologica in Europa. Parte di questo processo consiste nella mappatura delle capacità europee e nell’identificazione delle esigenze. Il piano generale delinea le attuali attività tecnologiche in Europa (inserite in una banca dati che ne contiene già 1.600), le strategie e gli approcci ai finanziamenti, nonché le relazioni con i partner europei. I provvedimenti volti all’armonizzazione sono stati accolti favorevolmente da Luc Tytgat, capo dell’Unità per lo spazio della CE: “Intendiamo migliorare e accrescere le forze dell’Europa, ed è assolutamente necessario attivare uno strumento che contribuisca a coordinarle, pertanto apprezziamo molto questo impegno verso l’armonizzazione. [...] Un simile strumento [il piano generale] rappresenta senza dubbio un contributo significativo, strategico e visibile alle nostre esigenze di coordinare e armonizzare le attività tecnologiche in Europa”. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://ravel.esrin.esa.it/docs/harmonisation.pdf Sulla base d’informazioni fornite dall’ESA RCN 20502 I ricercatori tedeschi riescono a decuplicare l’elettricità generata dalle celle a combustibile microbico Alcuni ricercatori tedeschi sono riusciti a decuplicare la quantità d’elettricità ottenuta dagli attuali sistemi di celle a combustibile microbico (“Microbial Fuel Cell” o MFC), grazie all’impiego di un anodo di nuova progettazione e al contributo dei batteri stessi. Un team di scienziati dell’Università Ernst Moritz Arndt di Greifswald ha progettato una cella a combustibile sperimentale in grado di generare elettricità mediante l’alimentazione dei batteri, in questo caso l’Escherichia coli (E. coli), con lo zucchero. L’elettricità così prodotta è sufficiente ad alimentare un ventilatore medico o un’apparecchiatura simile. Durante la fermentazione, i microrganismi come l’E. coli trasformano lo zucchero in alcol, acidi e anidride carbonica. Inoltre, in condizioni anaerobiche è possibile produrre idrogeno, il quale è utilizzato per generare elettricità, come in una cella a combustibile convenzionale. I ricercatori, spiega la rivista scientifica “Nature”, hanno notato che il loro prototipo di cella a combustibile mostrava una potenza d’uscita di gran lunga superiore a quella che l’idrogeno, da solo, è in grado di generare. A loro avviso, ciò è dovuto alla progettazione innovativa dell’anodo che raccoglie le cariche elettriche. Le celle a combustibile microbico sviluppate a tutt’oggi si sono rivelate inefficienti, poiché gli anodi metallici vengono contaminati dai sottoprodotti del processo di fermentazione. La nuova progettazione utilizza, al contrario, un anodo al platino rivestito con un polimero conduttore, la polianilina, il quale rallenta notevolmente il processo di contaminazione. Il team ritiene, inoltre, che sia proprio questo rivestimento a consentire all’E. coli di trasferire gli elettroni direttamente all’anodo, ipotesi che sembra giustificare l’aumento d’elettricità osservato. Se così fosse – e prima di dimostrare tale teoria saranno necessarie ulteriori ricerche – gli scienziati tedeschi potrebbero aver inconsapevolmente scoperto il segreto per una generazione efficiente di elettricità a partire dai batteri. Sulla base d’informazioni attinte da fonti stampa RCN 20537 14 LUGLIO 2003 Varie Gli stanziamenti del governo tedesco per la ricerca e l’istruzione aumenteranno del 6% nel 2004 Nel 2004, il governo tedesco incrementerà del 6% la spesa per la ricerca e l’istruzione, secondo la proposta di bilancio preventivo del Paese. Lo stanziamento aggiuntivo di € 545 milioni porterà la spesa totale per la ricerca e l’istruzione a € 9,6 miliardi nel 2004, in linea con la politica comunitaria tesa a elevare gli investimenti nella ricerca al 3% del PIL entro il 2010. Il nuovo stanziamento segnerà un aumento del 32,8% degli investimenti per la ricerca e l’istruzione rispetto al 1998. Un nuovo portale web promuove la R&S in Irlanda Un nuovo portale per la ricerca è stato lanciato in Irlanda con l’intento di favorire migliori collegamenti tra le imprese e il mondo accademico, di promuovere le attività collaborative internazionali in materia di ricerca e sviluppo, nonché di garantire una maggiore mobilità dei ricercatori. Gli istituti di ricerca di grandi dimensioni beneficeranno delle nuove proposte, visto che la percentuale dello stanziamento totale per la ricerca e l’istruzione loro destinato salirà al 3%. “Ciò servirà a garantire che il panorama della ricerca tedesca, riconosciuto a livello internazionale, mantenga una posizione di primo piano”, ha affermato la Bulmahn. Si prevede altresì un aumento di bilancio per la mobilità dei ricercatori, aspetto che, secondo il Ministro, “favorirà l’internazionalizzazione delle università tedesche”. Fra i finanziamenti nel settore dell’istruzione figurano oltre € 32 milioni per un nuovo “patto universitario” teso a migliorare le condizioni degli studenti, a ridurre il tasso d’abbandono scolastico e a rendere più breve il percorso di studio. Al fine di incoraggiare un numero maggiore di giovani ad accedere all’insegnamento superiore, occorrerà altresì aumentare le somme messe a disposizione per i prestiti agli studenti. Sulla base d’informazioni fornite dal governo tedesco RCN 20521 14 LUGLIO 2003 Il portale “ExpertiseIreland” sarà lanciato formalmente nel resto d’Europa durante il semestre di Presidenza irlandese dell’UE nella prima metà del 2004. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.expertiseireland.com Sulla base d’informazioni fornite dal governo irlandese RCN 20511 Il 2 luglio, il ministro per l’Istruzione e la Ricerca Edelgard Bulmahn ha dichiarato: “Soltanto attraverso il sostegno all’innovazione nel settore dell’istruzione e della ricerca potremo conseguire una crescita e un’occupazione durevoli”. Tuttavia, saranno necessari ulteriori incrementi di spesa per raggiungere l’obiettivo del 3%. La Bulmahn ha pertanto invitato il settore privato a fare la propria parte, sollecitando la fine delle “restrizioni eccessivamente prudenti” e chiedendo un maggiore sostegno finanziario alle imprese innovative. strumento capace d’incidere sulla partecipazione dell’Irlanda ai programmi quadro dell’UE. È probabile che il sito possa svolgere la funzione d’interfaccia unica ed efficace per coloro che stanno cercando partner per i programmi quadro, incoraggiando in tal modo la collaborazione scientifica internazionale, la mobilità e lo sviluppo dello Spazio europeo della ricerca. Regno Unito, annunciato un investimento di diversi milioni di euro nelle nanotecnologie Lanciato il 1° luglio dalle comunità imprenditoriali e universitarie irlandesi, il portale “ExpertiseIreland” fornisce una banca dati consultabile contenente informazioni aggiornate sulle competenze accademiche e commerciali, sui finanziamenti, sul trasferimento tecnologico e sulle opportunità di collaborazione in Irlanda. Per la prima volta, le informazioni inserite nella banca dati sono acquisite direttamente dalle organizzazioni di ricerca irlandesi attraverso i loro sistemi di gestione delle conoscenze. Nel discorso tenuto in occasione del lancio del portale web, il ministro incaricato del Commercio, Michael Ahern, ha sottolineato il ruolo fondamentale che svolgerà questo servizio: “Sono convinto che la possibilità di competere in Europa e nel mondo sia basata sulla nostra capacità di trasformare le conoscenze e le idee in prodotti commerciabili. Il portale agevolerà l’accesso rapido da parte dell’industria alle nuove tecnologie e promuoverà la ricerca attualmente in corso presso le nostre università e organizzazioni scientifiche, mettendo in collegamento i partner interessati alla ricerca collaborativa e migliorando le conoscenze e l’accesso relativi ai programmi di finanziamento. Sono sicuro che tutto questo porterà a una maggiore innovazione”. Oltre a essere stato progettato per coadiuvare lo sviluppo di rapporti più stretti tra le imprese e il mondo accademico, il portale è anche considerato come uno Il governo del Regno Unito ha annunciato lo stanziamento di 90 milioni di sterline (€ 131 milioni) a favore della nanotecnologia, al fine d’aiutare l’industria nazionale a beneficiare delle opportunità commerciali offerte da questa tecnologia. Tali fondi verranno utilizzati nell’arco di sei anni per finanziare la ricerca collaborativa e la creazione di una nuova rete di strutture di micro- e nanotecnologia. Il nuovo incremento di spesa, inoltre, dovrebbe servire a stimolare investimenti per oltre € 291 milioni da parte dell’industria. ”Le nanotecnologie promettono enormi benefici per l’ambiente e per la salute e il tenore di vita dell’uomo”, ha affermato il ministro britannico della Scienza e dell’Innovazione Lord Sainsbury, aggiungendo: “Secondo alcune stime, fra dieci anni il valore del mercato globale delle nanotecnologie supererà il trilione [di dollari]. Intendo far sì che il Regno Unito si assicuri una quota del mercato, grazie a un settore nanotecnologico prospero e di livello mondiale”. In risposta alle preoccupazioni sull’impatto delle nanotecnologie, Lord Sainsbury ha già commissionato uno studio sulle potenziali implicazioni etiche, sanitarie e di sicurezza, ambientali e sociali. “È importante stimolare la fiducia dei cittadini durante il processo di sviluppo della tecnologia”. Sulla base d’informazioni fornite dal governo del Regno Unito RCN 20536 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 21 Varie Il Consiglio scientifico del Commonwealth concentrerà l’attenzione sulla tecnologia e l’innovazione Il Consiglio scientifico del Commonwealth (CSC) si accinge ad assumere un nuovo ruolo, grazie a un piano di rinnovamento che consentirà all’organismo d’individuare i metodi per concentrare maggiormente l’attenzione sui temi della tecnologia e dell’innovazione. Il CSC, di cui fanno parte Regno Unito, Cipro e Malta, unitamente ad altri 34 Paesi dell’Africa, dell’Australasia, dell’Asia e delle Americhe, promuove la collaborazione scientifica fra i propri membri. In anni recenti, tuttavia, l’efficacia del consiglio è stata messa in discussione. Nel corso della sua XXI riunione, tenutasi a Johannesburg, il CSC ha chiesto quindi al comitato esecutivo d’elaborare un piano per aiutare i Paesi membri a utilizzare più adeguatamente le loro risorse scientifiche e tecnologiche. Ben Ngubane, ministro sudafricano dell’Arte, la Cultura, la Scienza e la Tecnologia, nonché attuale presidente del consiglio, ha affermato in una dichiarazione di aver ricevuto dal Commonwealth l’incarico di riformare il CSC “affinché utilizzi in modo ottimale il potenziale scientifico e tecnologico quale incentivo principale alla crescita e allo sviluppo sostenibile del Commonwealth”. Nei prossimi quattro anni, l’attenzione sarà inoltre rivolta alle seguenti tematiche: ricerca sulle risorse idriche e minerali, biodiversità e risorse genetiche, ricerca chimica ed esigenze ambientali, nonché collegamento scientifico in rete. In un colloquio tenutosi prima della riunione di Johannesburg, i membri del Consiglio appartenenti ai Paesi in via di sviluppo sono stati esortati a compiere maggiori sforzi per la creazione di sistemi nazionali dell’innovazione. Kumar Bhattacharryya, leader del Gruppo industriale dell’Università di Warwick (Regno Unito), ha anch’egli invitato gli scienziati di questi Paesi a orientare le loro ricerche verso la risoluzione di problemi interni, anziché puntare a vincere premi Nobel. Per ulteriori informazioni sul CSC, visitare il sito: http://www.comsci.org Sulla base d’informazioni attinte da fonti stampa (SciDev.Net) RCN 20474 22 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 Una nuova nave da ricerca offre opportunità uniche per gli studi europei sugli ecosistemi marini Una nuova nave da ricerca marina, equipaggiata con le più avanzate tecnologie del mondo, è stata inaugurata nel quadro dell’infrastruttura europea su larga scala di Bergen (Norvegia). ciale ecoscandaglio è in grado di esaminare i sedimenti fino a 150 m sotto il fondale. La nave può effettuare, inoltre, rilievi sismici con l’ausilio di fucili ad aria compressa e idrofoni trainati. La presenza di tali tecnologie e strutture avanzate spiega perché la “G.O. Sars” ha recentemente ottenuto dal ministro del Commercio norvegese Ansgar Gabrielsen il riconoscimento di “Nave dell’anno”. La prima spedizione della nave è prevista per l’estate del 2004 e sarà finalizzata allo studio degli organismi presenti lungo la dorsale medio-atlantica, a una profondità di 4.000 metri sotto la superficie marina. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: G.O Sars © Vagant IT http://www.uib.no/forskningsfartoy/english/ index.html La nave, chiamata “G.O. Sars”, è stata realizzata per compiere ricerche sugli ecosistemi marini per conto dell’Istituto di Bergen (che si occupa della catena alimentare marina), in particolare sui settori delle risorse marine, delle risorse geologiche e dello sviluppo di condizioni climatiche e oceanografiche. Quest’imbarcazione rappresenta una nuova generazione di navi da ricerca marina, poiché è dotata di una combinazione di funzioni normalmente disponibili su singoli motopescherecci a strascico destinati a usi specifici. Sulla base d’informazioni fornite dall’Università di Bergen Grazie ai suoi generatori diesel a vibrazione e rumore ridotti, e ai propulsori a elica azionati da motori a corrente continua, la “G.O. Sars” è in grado di produrre il 99% in meno di rumore subacqueo rispetto alle navi da ricerca tradizionali. Ciò significa che i pesci rilevati dagli strumenti acustici della nave non sono disturbati dal rumore, aspetto che consente agli scienziati di misurare con maggiore precisione la biomassa della fauna marina. Oltre ai normali sistemi di comunicazione informatica, la nave è dotata di tecnologie a banda larga, televisione via cavo e impianti satellitari, che rendono possibile la trasmissione ad alta velocità di dati di qualità elevata. Grazie a tali strumentazioni high-tech che consentono una migliore risoluzione dei dati, gli scienziati possono condurre nel contempo studi più dettagliati sui singoli pesci, acquisendo in tal modo una migliore conoscenza dell’ambiente marino. La “G.O. Sars” è attrezzata altresì per il carotaggio di sedimenti fino a 25 m al disotto del fondale marino, mentre uno spe- RCN 20530 Esperti individueranno le aree marine protette dell’Europa Rappresentanti dei ministeri dell’Ambiente provenienti dall’UE e da altri 20 Paesi europei hanno sostenuto formalmente la creazione, entro il 2010, di una rete di aree marine protette situate nel Nord-Est Atlantico e nel Mar Baltico. L’impegno è stato assunto il 26 giugno a Brema (Germania), nel corso della prima riunione congiunta della Commissione per la protezione dell’ambiente marino del Nord-Est Atlantico (OSPAR) e della Commissione di Helsinki per la protezione dell’ambiente marino del Mar Baltico (HELCOM). L’OSPAR e l’HELCOM saranno responsabili della valutazione e del monitoraggio delle acque del Mar Baltico e del Nord Atlantico, e individueranno in tal modo le zone protette. La decisione di sostenere tale iniziativa rappresenta un impegno politico che si estende dalla Groenlandia e dall’Islanda alla Russia, e dalla Norvegia fino allo Stretto di Gibilterra. In un comunicato stampa successivo alla riunione, i rappresentanti ministeriali hanno annunciato che la prima serie d’aree protette sarà individuata entro il 2006, e hanno aggiunto che si provvederà a identificare le restanti zone non oltre il 2010. Essi hanno convenuto altresì che l’OSPAR e l’HELCOM dovranno attuare il processo d’identificazione di tali zone in stretta collaborazione con la CE. 14 LUGLIO 2003 Varie In aggiunta, i ministri hanno definito lo sviluppo di una strategia marina europea quale strumento per promuovere la coerenza e l’ulteriore integrazione degli sforzi compiuti dalle autorità nazionali, dall’UE e dagli organismi internazionali, al fine di valutare e proteggere da un punto di vista scientifico l’ecosistema marino europeo. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.ospar.org/eng/html/welcome.html Sulla base di informazioni fornite dall’OSPAR RCN 20510 Gli scienziati chiedono agli eurodeputati di non vietare la ricerca sulle cellule staminali embrionali Gli europarlamentari favorevoli alla messa al bando della ricerca sulle cellule staminali embrionali dovrebbero confrontarsi con medici e scienziati e ponderare attentamente le conseguenze di un divieto, ha affermato Arne Sunde, neopresidente della Società europea di riproduzione umana ed embriologia (ESHRE). Il dibattito sull’impiego di cellule staminali embrionali a scopo di ricerca ha subito recentemente diverse traversie. In aprile, gli eurodeputati hanno apportato alcuni emendamenti a una proposta sulla definizione di norme di qualità e sicurezza per la donazione, l’approvvigionamento, l’analisi, la lavorazione, lo stoccaggio e la distribuzione di tessuti e cellule d’origine umana, al fine di vietare la ricerca volta a creare embrioni umani esclusivamente a scopo di sperimentazione e la fornitura di cellule staminali. A giugno, i ministri della Salute dell’UE hanno respinto tali emendamenti, dichiarando che le disposizioni adottate a livello comunitario non impedirebbero agli Stati membri di mantenere o rendere più severe le proprie misure di protezione. Tuttavia, secondo il prof. Sunde, gli esperti temono che gli eurodeputati contrari alla ricerca sulle cellule staminali prelevate da embrioni cercheranno d’apportare ulteriori emendamenti alla proposta di direttiva durante la seconda lettura che si terrà entro breve al Parlamento. Il prof. Sunde ha osservato che tali emendamenti pregiudicherebbero gravemente la capacità di progredire nella comprensione della fertilità umana e di sviluppare nuovi 14 LUGLIO 2003 trattamenti per gravi malattie come il morbo di Parkinson e di Alzheimer. “L’ESHRE ammette che la questione delle cellule staminali embrionali è molto delicata. Nessuno lo sa meglio dei nostri membri, che lavorano ogni giorno sugli embrioni. Tuttavia, chiedo agli eurodeputati favorevoli alla messa al bando della ricerca sulle cellule staminali prelevate da embrioni di parlare con la comunità medico-scientifica e di riflettere attentamente sull’impatto che un simile divieto eserciterebbe sulla ricerca e sulle speranze della società di trovare nuovi trattamenti per alcune delle malattie più gravi e dolorose che affliggono l’umanità”, ha affermato il prof. Sunde. Quanto all’utilizzo d’alternative, egli ha spiegato che le cellule pluripotenti prelevate da tessuti adulti potrebbero diventare la principale fonte di cellule per la ricerca e i trattamenti, precisando, tuttavia, che si tratta di un’ipotesi prematura. Secondo il prof. Sunde, comunque, “è molto probabile che sarà sempre necessario utilizzare cellule prelevate da embrioni per condurre progetti specifici”. “Non si tratta di scegliere fra un metodo e l’altro. La maggior parte degli scienziati che lavorano con le cellule staminali, embrionali o adulte, ritiene che per elaborare dei trattamenti clinici fattibili sia necessario portare avanti la ricerca sui due tipi di cellule. A giudicare dagli esperimenti condotti sugli animali, entrambe le fonti cellulari potrebbero rivelarsi utili in futuro. Sono stati ottenuti risultati straordinari grazie all’impiego di cellule staminali embrionali nei modelli animali di patologie come il morbo di Parkinson e i tumori del cervello incurabili”, ha dichiarato il prof. Sunde, motivando così la sua convinzione della necessità di condurre ricerche su entrambi i tipi di cellule. Sulla base d’informazioni fornite dalla Società europea di riproduzione umana ed embriologia (ESHRE) RCN 20495 Inaugurato un nuovo portale online per le PMI La rete internazionale per le piccole e medie imprese (INSME) ha lanciato un nuovo portale web volto a migliorare i processi di competitività e d’innovazione delle imprese europee di piccole dimensioni. Il portale INSME è una piattaforma gratuita multilaterale che si rivolge a responsabili politici, intermediari e PMI. Entrando nel sito, l’utente può visitare le sezioni dedicate ai seguenti argomenti: politiche dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, promozione delle buone prassi, ricerca di partner e di tecnologie, lancio di progetti congiunti e rafforzamento della cooperazione transregionale e transnazionale. Attraverso questo portale e altre attività, la rete INSME intende intensificare i collegamenti, la cooperazione e le partnership nel settore dell’innovazione e del trasferimento tecnologico a favore delle PMI, dedicando un’attenzione particolare alla collaborazione Nord-Sud e Sud-Sud. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.insme.info Sulla base d’informazioni diffuse da INSME RCN 20522 Il governo vallone lancia un programma di ricerca cooperativa internazionale Il governo vallone ha lanciato un nuovo programma denominato “Elite internationale”, il cui obiettivo è d’attirare i ricercatori stranieri nei centri di ricerca della Vallonia. L’iniziativa metterà a disposizione dieci borse di studio per ricercatori stranieri che intendono svolgere progetti di ricerca in un’università o in un istituto superiore della regione, sotto il patrocinio di un’impresa vallone. La selezione dei progetti sarà realizzata a seconda delle competenze scientifiche dei ricercatori, del livello di conoscenze tecnologiche e degli studi scientifici effettuati e dell’impatto positivo che il progetto di ricerca potrebbe avere sullo sviluppo socioeconomico della Vallonia. Per il primo invito a presentare proposte, ai Paesi partner interessati a partecipare al programma sarà chiesto di firmare un accordo di cooperazione con la regione della Vallonia. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://mrw.wallonie.be/dgtre/ Appel%20Elite%20internationale.pdf Sulla base d’informazioni diffuse dal governo vallone RCN 20504 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 23 Pubblicazioni La Presidenza greca dell’UE propone degli spunti di riflessione sul SER Verso la fine del semestre di Presidenza greca dell’UE, il Segretariato generale per la Ricerca e la Tecnologia ha pubblicato una relazione contenente una serie di linee guida per far avanzare il processo di attuazione dello Spazio europeo della ricerca e dell’innovazione (SERI). Il documento, dal titolo “Spazio europeo della ricerca e dell’innovazione: il cammino futuro - Contributo della Presidenza greca per un approfondimento della riflessione” fa notare che, sebbene siano stati compiuti numerosi progressi dal primo annuncio del concetto di Spazio europeo della ricerca (SER), durante il Consiglio europeo di Lisbona del 2000, è chiaro che occorre adottare ulteriori azioni per integrare tale progetto al concetto complementare di Spazio europeo dell’innovazione. Sulla base dei documenti e dei contributi della CE, nonché del lavoro delle precedenti Presidenze, la relazione mira a stimolare ulteriormente il dibattito su una serie di questioni. La prima riguarda la necessità di sviluppare un collegamento fra i programmi nazionali di ricerca. “Il sostegno all’attuazione congiunta delle attività di ricerca dev’essere percepito come un efficace strumento per stimolare la cooperazione fra Paesi e regioni e, di conseguenza, contribuire attivamente alla creazione di uno Spazio europeo della ricerca”, si legge nel documento. Uno dei metodi proposti nella relazione per promuovere la reciproca apertura dei programmi nazionali consiste nella conduzione d’esercizi pilota di ridotte dimensioni in settori scientifici specifici: “Ciò consentirà di realizzare un vero e proprio banco di prova per identificare e risolvere altre questioni istituzionali, organizzative e amministrative”, recita la relazione. e le iniziative che possono consentire la creazione di sinergie e l’avanzamento dell’integrazione di EUREKA nel SERI. © PhotoDisc Proseguendo su questa linea di riflessione, il documento suggerisce di continuare nell’applicazione pilota dell’Articolo 169 per il “Programma di sperimentazioni cliniche Europa-Paesi in via di sviluppo” (EDCTP). Inoltre, esso propone di utilizzare il piano ERA-NET come veicolo per studiare ulteriormente gli aspetti relativi all’Articolo 169, fra cui: i meccanismi per l’identificazione delle aree tematiche, le procedure per la creazione dei programmi congiunti, le regole per la valutazione e il monitoraggio, gli aspetti finanziari e le forme di strutture amministrative. Per ciò che concerne la fusione della ricerca e dell’innovazione, la relazione sottolinea la necessità d’utilizzare una combinazione di strumenti: “Nessuno strumento, da solo, è in grado di fornire una gamma completa d’incentivi”. La relazione sottolinea altresì il ruolo fondamentale svolto dalle infrastrutture di ricerca nel progresso del sapere scientifico e dell’innovazione a livello europeo e internazionale, grazie alla loro capacità di fornire la struttura e il contesto intellettuale adeguati al fiorire di idee scientifiche, nuovi esperimenti e tecnologie innovative. Vista l’importanza delle infrastrutture, la relazione chiede ulteriori discussioni sulle modalità di sviluppo di un meccanismo di valutazione-consulenza per facilitare il coordinamento, identificare le nuove sfide scientifiche e tecnologiche e sviluppare la capacità di cogliere tali sfide in maniera rapida ed efficace. “Questo potrebbe essere uno dei ruoli del ‘Forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca’”, sostiene la relazione. Il documento raccomanda, inoltre, d’incrementare la base finanziaria per le infrastrutture di ricerca attraverso il sostegno da parte del settore pubblico e privato nell’ambito delle iniziative specifiche dei programmi quadro e di migliorare le opportunità di formazione all’interno delle strutture stesse, soprattutto per i giovani scienziati. Per consultare il testo integrale della relazione, visitare il sito: Un’importante struttura a disposizione dell’innovazione e della ricerca in Europa è la rete europea EUREKA. Secondo la relazione, la CE dovrebbe condurre ulteriori analisi al fine d’individuare le misure ftp://ftp.cordis.lu/pub/greece/docs/ eria_gsrt_2003_en.pdf Più precisamente, saranno presentate e dibattute diverse iniziative strategiche, che vanno dalle politiche di ricerca in materia di IST e la realizzazione di uno Spazio europeo della ricerca (SER) in questo settore, all’introduzione della banda larga e dei servizi mobili e la deregolamentazione delle telecomunicazioni. in realtà, e individuare le questioni relative agli investimenti nell’attuazione delle IST. Sulla base di una pubblicazione del Segretariato generale greco per la Ricerca e la Tecnologia RCN 20479 Manifestazioni “IST 2003” Milano (Italia), 2-4 ottobre 2003 Dal 2 al 4 ottobre si svolgerà a Milano il convegno annuale della CE sulle tecnologie della società dell’informazione (IST). “IST 2003” riunirà decisori ad alto livello del settore pubblico, dell’industria privata e del mondo della ricerca, per discutere di politiche, strategie e attività di ricerca condotte in Europa in tutti i settori della società dell’informazione. 24 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 Si svolgeranno diversi seminari volti a individuare le principali tendenze tecnologiche di domani, organizzare la ricerca europea utile per trasformare gli scenari La manifestazione comprenderà inoltre una mostra dei progetti IST e la presentazione del premio europeo IST (EISTP). Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://europa.eu.int/information_society/ istevent/2003/ataglance/index_en.htm Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20497 14 LUGLIO 2003 Manifestazioni Conferenza europea sull’aquacoltura 2003 Trondheim (Norvegia), 8-12 agosto 2003 La Società europea d’acquacoltura (EAS) sta organizzando l’edizione 2003 della conferenza europea sull’aquacoltura, dal titolo “Oltre la monocoltura”, che si svolgerà a Trondheim (Norvegia) dall’8 al 12 agosto. La manifestazione riunirà scienziati, produttori, imprenditori, consumatori, gruppi ambientalisti e rappresentanti dei governi nazionali, al fine d’esaminare le soluzioni per uno sviluppo sostenibile del settore dell’aquacoltura e gli ostacoli potenziali. Importanti relatori potranno condividere le proprie conoscenze con ricercatori, acquacoltori, responsabili politici e rappresentanti del pubblico. Si auspica che la conferenza sia l’occasione per rendere più vivace il dibattito e consentire il collegamento in rete. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.easonline.org/agenda/en/ AquaEuro2003/default.asp Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20538 Riunione d’esperti per discutere la scienza di frontiera Pavia (Italia), 8-12 settembre 2003 La seconda conferenza sulla scienza di frontiera si terrà dall’8 al 12 settembre a Pavia (Italia). La conferenza, dal titolo “Un mondo non lineare: il mondo reale”, dibatterà la natura complessa della scienza interdisciplinare. Fra i temi di discussione figurano: ■ la fisica delle particelle e l’astrofisica; ■ la materia condensata e l’ottica quantistica; ■ le scienze biologiche (comprese la biologia, la medicina e la neuroscienza); ■ la geofisica e la meteorologia; le reti complesse e l’econofisica. La conferenza illustrerà altresì i progressi e le prospettive recenti riguardanti la creazione di modelli e la simulazione di si- 14 LUGLIO 2003 stemi complessi e non lineari. Si darà particolare risalto all’unificazione dei concetti e dei metodi utilizzati per gli studi dei sistemi complessi nell’ambito delle diverse discipline. La conferenza è organizzata dal dipartimento di Fisica nucleare e teoretica presso l’Università di Pavia e dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) italiano, ed è sostenuta altresì dal ministero italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://lxpv01.pv.infn.it/~frontier/2003/bollettini/ Bulletin%201.pdf Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20513 Seminari sulla redazione di proposte e sugli accordi consortili per il 6PQ Cambridge (Regno Unito), 12 e 16 settembre 2003 Due seminari sui diversi aspetti della partecipazione al 6PQ, vale a dire la redazione di proposte e gli accordi consortili, si terranno rispettivamente il 12 e 16 settembre a Cambridge (Regno Unito). Il seminario sulla redazione di proposte spiegherà come presentare alla CE e ai suoi valutatori una proposta di ricerca che interpreti correttamente i criteri di valutazione e soddisfi gli obiettivi della CE. Il seminario si articolerà in conferenze, esercitazioni pratiche e sessioni di feedback. Il 6PQ aumenta in maniera significativa i poteri dei consorzi di ricerca. Il consorzio stesso è ora in grado d’effettuare i trasferimenti di bilancio fra i partner, le modifiche al piano di lavoro, l’inserimento di nuovi partner e la pubblicazione degli inviti a presentare proposte. Workshop sulla redazione e sulla gestione delle proposte UE Torino (Italia), 6-8 e 27-29 ottobre 2003 La Fondazione Fitzcarraldo sta organizzando un workshop, della durata di sei giorni, sulle modalità di redazione e gestione delle proposte UE nel campo della cooperazione culturale. I corsi si terranno dal 6 all’8 e dal 27 al 29 ottobre a Torino (Italia). La manifestazione è rivolta ai professionisti che lavorano o collaborano con enti pubblici, i quali intendono redigere proposte competitive in vista d’ottenere i finanziamenti europei per le attività culturali. Il workshop si concentrerà sulla sezione “Cittadini e governance in una società basata sulla conoscenza” del 6PQ, nonché su altri programmi di finanziamento dell’UE. I corsi saranno basati sull’esperienza dei relatori nella redazione di proposte, acquisita grazie a un’ampia partecipazione ai progetti europei, alle reti e alle relazioni internazionali. La lingua di lavoro della manifestazione sarà l’italiano. Per ulteriori informazioni (in italiano), visitare il sito: http://www.fitzcarraldo.it/formaz/cprpc/ prog_internazionale_2/prog_int_frame.htm oppure rivolgersi a: Maddalena Rusconi Coordinamento delle risorse e dello sviluppo internazionale Fondazione Fitzcarraldo corso Mediterraneo, 94 - 10129 Torino, Italia Tel: +39 011 5099317 Fax: +39 011 503361 E-mail: [email protected] Sulla base di un annuncio della manifestazione Il seminario offrirà una descrizione dettagliata del contratto tipo della CE e delle sue implicazioni per gli accordi consortili. I lavori comprenderanno una presentazione del quadro del processo decisionale e l’illustrazione d’alternative in materia di proprietà intellettuale e gestione finanziaria. RCN 20484 Per ulteriori informazioni, rivolgersi a: Il 23 settembre si svolgerà ad Amsterdam (Paesi Bassi) il secondo incontro della rete finanziata dall’UE “DNA metabolism cluster”. Sue GreigSingleimage Tel: +44 1480 497712 Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20526 Secondo incontro della rete “DNA metabolism cluster” Amsterdam (Paesi Bassi), 23 settembre 2003 ”DNA metabolism cluster” è una rete informale che raggruppa cinque reti CORDIS FOCUS - NUMERO 225 25 Manifestazioni tematiche finanziate dall’UE e dedicate al metabolismo del DNA. L’obiettivo principale della conferenza è di stimolare lo scambio d’informazioni tra le reti e il pubblico interessato ai seguenti argomenti: ■ “gene silencing” (difesa contro l’intrusione di DNA estraneo) indotto da virus; ■ replica del DNA e applicazioni biotecnologiche; ■ miglioramento dell’espressione transgenica e “gene silencing” nelle piante transgeniche; ■ ricombinazione omologa nelle piante; ■ ingegneria genetica vegetale di precisione. Per ulteriori informazioni, rivolgersi a: Conferenza sulla scienza della comunicazione Bruxelles (Belgio), 16 ottobre 2003 Il 16 ottobre si svolgerà a Bruxelles una conferenza sul ruolo svolto dalla scienza nella definizione delle politiche. La conferenza riunirà le parti interessate dei settori ambientale e sanitario, unitamente a giornalisti ambientalisti, responsabili politici e comunicatori scientifici, per discutere dei seguenti argomenti: ■ ■ Bernd Reiss Max-Planck Institut für Züchtungsforschung ■ E-mail: [email protected] http://www.pregene.de/metabolism/ Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20525 Forum 2003 sulle telecomunicazioni e le TI: dagli scenari alle soluzioni Pärnu (Estonia), 18-19 settembre 2003 ■ impiego della scienza nel dibattito politico in materia d’ambiente e salute; situazione della comunicazione tra scienziati e non esperti; ruolo svolto dagli scienziati nella società, nel settore dei mass media e nel processo decisionale; natura evolutiva dei dibattiti ambientali. La conferenza sarà organizzata dalla Fondazione GreenFacts, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro intenta a fornire informazioni scientifiche fattuali sulle questioni d’ambiente e di salute. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: Il 18 e 19 settembre si svolgerà a Pärnu (Estonia) il quinto forum annuale sulle telecomunicazioni e le TI, dal titolo “Dagli scenari alle soluzioni”. I due temi principali dell’edizione di quest’anno saranno la cooperazione e la competitività. A fronte di una concorrenza sempre più agguerrita fra le industrie delle tecnologie dell’informazione di UE, USA e Asia, il forum cercherà di valutare se un’Europa allargata possa mantenere o addirittura migliorare la sua posizione nel mercato globale. I delegati avranno inoltre l’opportunità d’ascoltare interventi su come le aziende baltiche possano rivelarsi interessanti partner commerciali e collaboratori nell’ambito di progetti comuni. Fra gli oratori figureranno rappresentanti della CE, d’imprese europee nel settore dell’high-tech e di governi nazionali. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://foorum.itl.ee Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20534 26 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 http://www.greenfactsfoundation.org/ conference/index.htm Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20533 Workshop RegMet su metrologia e regolamentazione Sèvres (Francia), 19 settembre 2003 Nell’ambito del progetto RegMet finanziato dalla CE, il Comitato internazionale dei pesi e delle misure (CIPM) organizzerà un workshop volto a esaminare l’importanza della metrologia per il settore normativo. La manifestazione si terrà il 19 settembre a Sèvres, presso Parigi (Francia). Il workshop offrirà ai partecipanti la possibilità di comprendere meglio l’ampiezza e la complessità delle questioni metrologiche nell’attività regolamentare e presenterà i risultati dei progetti relativi alle migliori prassi in campo metrologico. Sarà inaugurato il concetto di “modello per regolamentatori”, uno strumento sistematico d’aiuto per soste- nere e promuovere l’adozione delle migliori prassi metrologiche nel contesto regolamentare. I principali argomenti di discussione saranno: ■ importanza della metrologia nelle attività di regolamentazione; ■ regolamentazione e metrologia nella chimica; ■ regolamentazione e metrologia nelle grandezze fisiche; ■ incertezze e norme scritte; ■ importanza della metrologia nei sistemi d’accreditamento; ■ dialogo con la comunità normativa nei Paesi meno sviluppati. Per ulteriori informazioni, rivolgersi a: Fiona Redgrave Tel: +44 208 943 6397 E-mail: [email protected] Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20498 Le industrie tessili, della pelletteria, della carta e della cellulosa esamineranno le priorità comuni di ricerca Copenaghen (Danimarca), 18-19 settembre 2003 Il 18 e 19 settembre 2003, i responsabili del progetto “PATANTEX”, finanziato dall’UE, organizzeranno un workshop a Copenaghen, che riunirà i ricercatori dei settori tessile, della pelletteria, della carta e della cellulosa. Questi tre settori dispongono di consolidate comunità di ricerca che lavorano alla risoluzione dei loro problemi ambientali. Tuttavia, la comunicazione tra le singole comunità è molto limitata, sebbene l’attività di ricerca si concentri spesso sugli stessi argomenti: il riutilizzo delle acque e il trattamento dei reflui. I dibattiti che si terranno durante il workshop saranno documentati e inoltrati alla CE sotto forma di parere sul contenuto dei programmi di lavoro del 6PQ. Il workshop comprenderà una relazione, a cura della CE, sulle opportunità di finanziamento offerte dal 6PQ, vari interventi di rappresentanti dei settori industriali interessati, nonché le presentazioni dei 13 attuali progetti comunitari attinenti ai tre settori e alle loro problematiche idriche. 14 LUGLIO 2003 Manifestazioni Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.patantex.net Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20532 Forum BioTech 2003 Stoccolma (Svezia), 26-28 novembre 2003 L’Istituto Karolinska, in collaborazione con l’Accademia svedese delle scienze farmaceutiche, sta organizzando il Forum BioTech 2003, che si svolgerà a Stoccolma (Svezia) dal 26 al 28 novembre. La conferenza si concentrerà sulla scienza su cui si basa lo sviluppo e il progresso del settore delle biotecnologie e comprenderà tematiche quali le malattie autoimmuni, l’informatica, le malattie metaboliche e la proteomica. Oltre ad affrontare le questioni correlate con le scienze farmaceutiche e la medicina, l’etica e i brevetti, il Forum BioTech favorirà l’accesso ai capitali di rischio, alle partnership commerciali, ai parchi scientifici, ai gruppi biotecnologici e ai programmi universitari. Conferenza sulla prevenzione delle allergie Wageningen (Paesi Bassi), 4-6 febbraio 2004 Dal 4 al 6 febbraio 2004 si svolgerà a Wageningen (Paesi Bassi) una conferenza internazionale sulla prevenzione delle allergie. “Allergy Matters! 2004” affronterà le seguenti tematiche: ■ catena di produzione alimentare e nuovi alimenti; ■ ambienti di vita e di lavoro; ■ aspetti societali: impatto economico, qualità della vita, strategie d’informazione; ■ reattività crociata; ■ regolazione delle cellule T e immunomodulazione; ■ fenologia ed epidemiologia; ■ nutrizione materna e alimenti per bambini; ■ genomica e allergia. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.allergymatters.org http://www.biotechforum.org Sulla base di un annuncio della manifestazione Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20515 “Global Forum 2003”: disegnare il futuro, collegare le comunità e le imprese Roma (Italia), 6-7 novembre 2003 Il “Global Forum 2003”, dedicato al futuro tecnologico delle imprese e delle comunità, si svolgerà il 6 e7 novembre a Roma. Il Global Forum è una manifestazione annuale indipendente di livello internazionale, dedicata alle questioni economiche e politiche che influiscono positivamente sull’evoluzione della società dell’informazione. Rappresentanti di governi e imprese dei Paesi industrializzati e dei Paesi in via di sviluppo avranno l’occasione di tenersi aggiornati sulle più recenti innovazioni tecnologiche, questioni regolamentari e sviluppi di mercato. Per ulteriori informazioni, visitare il sito: http://www.items-int.com/Global_Forum/ global_forum.htm Sulla base di un annuncio della manifestazione RCN 20499 RCN 20539 Altri argomenti in linea Manifestazioni EISCO 2003 La Conferenza europea sulla società dell’informazione (EISCO 2003) si svolgerà dal 19 al 21 novembre ad Aalborg (Danimarca). RCN 20512 Conferenza della CE sulle performance ambientali dell’industria europea La DG Imprese della CE sta organizzando un’importante conferenza sul tema “Le performance ambientali dell’industria europea”, che si svolgerà il 24 e 25 novembre a Bruxelles. RCN 20506 Workshop sulle tecnologie di sicurezza avanzate Dal 15 al 18 settembre si svolgerà a Bled (Slovenia) un workshop sulle tecnologie di sicurezza avanzate per il collegamento in rete. RCN 20505 Conferenza sull’innovazione interculturale Conferenza sulle nanotecnologie e i materiali intelligenti per i dispositivi medici Nanoforum sta organizzando una conferenza sulle nanotecnologie e i materiali intelligenti da applicare ai dispositivi medici, che si svolgerà a Edimburgo (Scozia, Regno Unito) l’1 e 2 dicembre 2003. RCN 20483 Dal 3 al 6 settembre si svolgerà a Magonza (Germania) una conferenza dedicata alla creatività e all’innovazione interculturali. RCN 20492 Gli scienziati discutono gli ultimi ritrovati della ricerca sulle materie grasse Conferenza sui materiali di riferimento microbiologici quantitativi per l’acqua e gli alimenti Dal 12 al 15 ottobre si svolgerà a Bordeaux (Francia) il XXV congresso mondiale della Società internazionale di ricerca sulle materie grasse. Il tema del congresso è “Le sfide della ricerca e sviluppo: come migliorare l’impiego di oli e grassi”. RCN 20540 Il 20 e 21 ottobre a Lilla (Francia) si terrà una conferenza europea sui materiali di riferimento microbiologici quantitativi per l’acqua e gli alimenti. RCN 20485 RCN INDICA IL NUMERO DI RECORD DEL DATABASE DEL NOTIZIARIO RST: HTTP://WWW.CORDIS.LU/NEWS/IT/ Digitate questo numero nella casella ricerca per visualizzare l’articolo corrispondente 14 LUGLIO 2003 CORDIS FOCUS - NUMERO 225 27 15 16 CORDIS sul Web NB-AF-03-225-IT-C Un nuovo servizio tematico per i “Sistemi di energia sostenibile” lanciato su CORDIS CORDIS, il servizio d’informazione in materia di ricerca e sviluppo della CE, ha lanciato un servizio dedicato alla ricerca e alle azioni di supporto specifiche per le questioni legate all’energia non nucleare. Il nuovo servizio, che fa parte del portale del 6PQ, offre un accesso centrale alle informazioni di base e alle opportunità di finanziamento (bilancio disponibile: € 810 milioni), nonché link diretti finalizzati a sostenere la presentazione di proposte e la gestione dei progetti. Gli utenti possono accedere rapidamente a informazioni sull’attualità e sulle manifestazioni, riesaminare gli obiettivi a breve-medio o medio-lungo termine, individuare le forme di sostegno, consultare pubblicazioni e link utili. Inoltre, questo servizio offre un facile accesso a dati su oltre 1.000 organizzazioni disponibili a partecipare alla ricerca ambientale. Il servizio contiene link a più di 600 progetti già svolti nell’ambito del cambiamento globale, delle energie rinnovabili e delle nuove fonti d’energia. Il servizio fornisce aggiornamenti tempestivi e, non appena saranno rese disponibili le informazioni, metterà in risalto le attività imminenti o i nuovi progetti che hanno ricevuto i finanziamenti. Inoltre saranno messi in luce i contributi che la ricerca in questo settore sta fornendo per la realizzazione dei principali obiettivi politici strettamente legati alla qualità della vita dei cittadini europei. Questi comprendono le emissioni dei gas-serra, i vettori energetici, i carburanti alternativi per motori e le nuove tecnologie emergenti. http://www.cordis.lu/sustdev/energy/home.html Sulla base d’informazioni fornite dal prestatore del servizio RCN 20517 Modulo d’abbonamento G RA TU IT O ! SIG./SIG.RA INDIRIZZO LINGUA INGLESE FRANCESE TEDESCO ITALIANO SPAGNOLO Per modificare un abbonamento in corso, indicare il numero di registrazione: 0/............. Per abbonarsi, compilare questo tagliando e spedirlo a: DG Imprese, Direzione Innovazione, Unità C.4, EUFO 2286, L-2920 Lussemburgo, Fax: +352-4301-32084; E-mail: [email protected]. Il contenuto del presente bollettino è stato estratto dal database Notiziario RST di CORDIS che viene aggiornato quotidianamente, su www.cordis.lu/news/it © Comunità europee 2003 - Sono autorizzate le riproduzioni con citazione della fonte. AVVISO: La Commissione delle Comunità europee e chi agisce per suo conto non sono responsabili dell’uso che può essere fatto delle informazioni contenute nel presente documento. Commissione delle Comunità europee, Direzione generale per le Imprese, Unità di Comunicazione e azioni di sensibilizzazione, L-2920 Lussemburgo, fax +352-4301 32084