CORDIS focus

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CORDIS focus
14 luglio 2003 - NUMERO 225
ISSN 1028-6810
31 gennaio 2001
Questo bollettino si basa sul database CORDIS News disponibile sul Web all’indirizzo: http://www.cordis.lu/news/it
IN QUESTO NUMERO
La Presidenza italiana annuncia le
priorità nel settore della ricerca
Il governo italiano ha annunciato che
l’aumento degli investimenti nella ricerca e
lo sviluppo dello Spazio europeo della
ricerca (SER) figureranno fra le priorità del
suo semestre di Presidenza dell’UE
pagina 2
Il voto del PE apre la strada alle
nuove autorizzazioni per gli OGM
Il PE ha approvato due progetti di regolamento sugli organismi geneticamente
modificati (OGM), aprendo così la strada
alle nuove autorizzazioni per i prodotti
transgenici nell’UE
pagina 3
l
CORDIS Community Research and Development Information Service
I leader europei e americani
rafforzano la collaborazione nel
settore scientifico ed economico
durante il vertice UE-USA
In occasione del vertice EU-USA, tenutosi
a Washington il 25 giugno, gli Stati Uniti e
l’Unione europea si sono fermamente
impegnati a rafforzare la cooperazione nei
settori chiave dell’economia e della scienza
pagina 5
Secondo quanto affermato durante
una conferenza, l’eGovernment
rappresenta un elemento essenziale
per la competitività dell’Europa
”Nella Strategia di Lisbona abbiamo disegnato il futuro che tutti noi europei vogliamo. Un futuro in cui le Pubbliche Amministrazioni elettroniche costituiscono una
risorsa di competitività, d’integrazione e di
coesione”, ha dichiarato il ministro italiano
per l’Innovazione e le Tecnologie Lucio
Stanca
pagina 7
I cittadini aiutano la CE a valutare
l’inquinamento nelle città europee
“La legislazione in materia di qualità dell’aria
non può essere realmente efficace se non
è compresa e accettata da coloro che essa
stessa intende proteggere: i cittadini europei”. È quanto ha affermato il commissario
europeo per la Ricerca Philippe Busquin,
presentando, il 30 giugno a Bruxelles, i
primi risultati del progetto PEOPLE
pagina 12
Primo piano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2
Innovazione: politica e pratica . . . . . 8
Programmi in corso . . . . . . . . . . . . 10
Risultati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12
Bandi di gara . . . . . . . . . . . . . . . . . 14
Politica generale . . . . . . . . . . . . . . . 17
Varie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19
Pubblicazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
Manifestazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . 24
Altri argomenti in linea . . . . . . . . . . 27
CORDIS sul Web . . . . . . . . . . . . . . 28
Deniozos fa il punto sugli alti
e i bassi della Presidenza
greca dell’UE
Il 30 giugno, la Grecia ha concluso il proprio turno di Presidenza dell’UE, raggiungendo con
successo gli obiettivi prefissati, soprattutto nel settore della ricerca e sviluppo.
In un’intervista concessa al Notiziario CORDIS,
il segretario generale greco per la Ricerca
Dimitris Deniozos ha esaminato i successi e le debolezze della Presidenza,
sottolineando in particolare la “svolta” segnata dal
raggiungimento di un accordo politico comune sul
brevetto comunitario.
“Come tutti sanno, l’Europa sogna da trent’anni di
disporre di un sistema unificato per il rilascio dei brevetti. Il brevetto comunitario dovrebbe fornire agli
inventori la possibilità d’ottenere un documento giuridicamente valido in tutta
l’UE, presentando un’unica domanda e sostenendo
una frazione degli attuali
costi”, ha affermato Dimitris Deniozos
Deniozos.
”Il raggiungimento di un accordo politico sul
brevetto ha beneficiato del totale impegno
della Presidenza greca”, ha spiegato Deniozos.
Durante il semestre, infatti, sono stati stilati
due compromessi consecutivi e alcuni delegati della Presidenza si sono recati nelle capitali europee per promuovere il sostegno all’accordo. “Perfino il primo ministro greco ha
investito una notevole quantità di tempo e sforzi in questo processo”, ha affermato Deniozos,
aggiungendo: “Grazie al lavoro già condotto
dalle Presidenze spagnola e danese, sono state create le condizioni ideali per consentire
alla Presidenza greca di raggiungere un accordo politico a marzo”.
Da allora, i lavori sono proseguiti a porte chiuse. La Presidenza greca, ha spiegato Deniozos,
ha partecipato al dibattito sull’adozione di un
regolamento comunitario, al fine di rendere
operativo l’accordo. Tale regolamento definisce i principi e le caratteristiche fondamentali
del sistema giurisdizionale relativo al brevetto
comunitario, nonché il regime linguistico, i costi, il ruolo degli uffici nazionali dei brevetti e la
ripartizione delle annualità
di brevetto. Tuttavia, nel regolamento vi sono ancora
dei “punti di dissenso”, che
Deniozos ritiene possano
essere appianati dalla Presidenza italiana. Inoltre, la
Presidenza greca, in collaborazione con la CE, ha redatto una proposta di revisione della Convenzione di
Monaco sul brevetto europeo per consentire all’UE di
entrarne a far parte.
Sebbene la prima parte del
semestre di Presidenza
greca sia stata incentrata
sul brevetto comunitario,
Deniozos ha ricordato
come il proprio Paese abbia cercato di affrontare
anche altre questioni, in
particolare il divario fra l’innovazione e la ricerca in Europa, dovuto, a suo
avviso, a una divisione istituzionale. “In passato,
l’innovazione e la ricerca erano poste sullo stesso piano e figuravano entrambe nei programmi
quadro dell’UE. Tuttavia, poiché l’innovazione
rappresentava solo una minima parte del programma quadro, la CE l’ha opportunamente inserita fra le priorità della DG Imprese. Deniozos
ritiene che ciò abbia prodotto una separazione
fra la ricerca e l’innovazione, poiché a occuparsi
di tali settori vi sono oggi due diversi Commissari e Direzioni generali.
Come spiega Deniozos, la pubblicazione dal titolo “Spazio europeo della ricerca e dell’innovazione (SERI): il cammino futuro - Contributo
della Presidenza greca per un approfondimento della riflessione”, è stata redatta al fine d’approfondire il dialogo sul superamento del divario fra la ricerca e l’innovazione. La relazione
affronta temi quali l’apertura dei programmi
A CURA DELLA COMMISSIONE EUROPEA • INNOVAZIONE
continua a pag. 6
Primo piano
La Presidenza italiana annuncia le
priorità nel settore della ricerca
Il governo italiano ha annunciato che l’aumento degli investimenti nella ricerca e lo sviluppo dello Spazio europeo della ricerca
(SER) figureranno fra le priorità del suo semestre di Presidenza dell’UE.
”La Presidenza italiana annette grande
importanza all’integrazione e al rafforzamento del SER, quale pilastro fondamentale per la realizzazione di un’economia
dinamica e basata sulla conoscenza”, recita il programma del governo italiano.
La Presidenza, inoltre, intende proporre
l’adozione di una risoluzione che identifichi le misure volte a favorire un’efficace
formazione dei ricercatori e a contrastare i principali ostacoli alla loro mobilità,
nonché portare avanti il processo di
mappatura e ricognizione dei centri di
eccellenza europei.
Al fine d’elevare il livello del sostegno alla
ricerca al 3% del PIL europeo, il governo
italiano precisa che “occorre definire un
quadro di riferimento ottimale capace di
coniugare lo sviluppo delle risorse finan-
è pubblicato da:
COMMISSIONE EUROPEA
Direzione generale per le Imprese
Direzione Innovazione
Unità C. 4
Comunicazione e azioni di sensibilizzazione
L-2920 Lussemburgo
Fax: +352-4301-32084
E-mail: [email protected]
CORDIS focus è disponibile anche
all’indirizzo:
http://www.cordis.lu/focus/it/
Il database CORDIS News è disponibile
sul Web all’indirizzo:
http://www.cordis.lu/news/it
CORDIS focus è un quindicinale pubblicato dalla Direzione Innovazione nell’ambito del Sesto programma quadro
di ricerca della Comunità europea, che
presenta le ultime notizie sulla ricerca e
innovazione dell’Unione Europea e
sulle politiche e i programmi affini.
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CORDIS FOCUS - NUMERO 225
ziarie – pubbliche e private – all’efficienza del loro impiego”.
In vista della scadenza, prevista per il dicembre 2003, dell’attuale fase di
“sospensiva” per la concessione di finanziamenti nell’ambito del 6PQ a favore di
determinati tipi di ricerca sulle cellule
staminali, la Presidenza auspica di pervenire a un accordo politico sulle condizioni
alle quali attenersi per concedere tali finanziamenti.
La Presidenza italiana, inoltre, lavorerà al
raggiungimento di un accordo politico
circa la prosecuzione del programma ITER
(reattore termonucleare) e in particolare
la selezione del sito per la realizzazione
dell’impianto; seguirà con grande attenzione la fase conclusiva dell’Accordo quadro CE/ESA (Agenzia spaziale europea)
per una Politica comune e si impegnerà
per portare a termine l’approvazione del
Regolamento per l’istituzione del brevetto comunitario
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.euitaly2003.it/ITA/Temi/competitivita/
prioritaPresidenza.htm
Maggiori notizie sulle attività della Presidenza
italiana in materia di ricerca saranno presto
disponibili sul sito:
http://www.cordis.lu/italy
Sulla base d’informazioni fornite dalla Presidenza
italiana
RCN 20535
Eurochambres invita la
Presidenza italiana a promuovere
la partecipazione delle PMI
nella ricerca
Eurochambres, l’Associazione delle Camere di commercio europee, ha chiesto che la
promozione degli investimenti nella ricerca da parte delle PMI venga iscritta fra le
priorità del semestre di Presidenza italiana dell’UE.
Secondo l’associazione, inoltre, occorre
incrementare la partecipazione delle PMI
al 6PQ e l’imprenditorialità deve costituire una componente essenziale delle azioni
della Presidenza in materia d’istruzione.
“L’imprenditorialità in Europa deve essere promossa mediante la definizione di
condizioni quadro favorevoli per le imprese. L’accento posto dalla Presidenza
sull’istruzione dovrebbe comprendere
altresì ‘l’imprenditorialità e le capacità
imprenditoriali’. Una cultura imprenditoriale deve essere completamente integrata nei sistemi educativi”, ha dichiarato il
presidente di Eurochambres Christoph
Leitl.
La promozione della ricerca e l’imprenditorialità sono fondamentali per conseguire quello che secondo Eurochambres rappresenta l’obiettivo globale del semestre
di Presidenza italiana: ristabilire un clima
di fiducia e riportare l’Europa sulla via della
crescita. L’associazione auspica l’adozione di misure decisive, volte ad aumentare la competitività e invita alla creazione
di un ambiente più favorevole alla ricerca
per incoraggiare l’innovazione.
“Per [Eurochambres] ristabilire la fiducia
delle imprese e dei consumatori rappresenta la massima priorità. In caso contrario, l’ambizioso obiettivo dell’agenda di
Lisbona [...] non sarà più raggiungibile”,
ha affermato Leitl.
Per ulteriori informazioni su Eurochambres,
visitare il sito:
http://www.eurochambres.be
Sulla base d’informazioni fornite da
Eurochambres
RCN 20527
14 LUGLIO 2003
Primo piano
Il voto del PE apre la strada alle nuove
autorizzazioni per gli OGM
Il PE ha approvato due progetti di regolamento sugli organismi geneticamente modificati (OGM), aprendo così la strada alle nuove
autorizzazioni per i prodotti transgenici nell’UE.
I due progetti di risoluzione legislativa,
l’uno relativo agli alimenti e i mangimi
geneticamente modificati e l’altro riguardante la tracciabilità e l’etichettatura degli
OGM, sono stati approvati dagli
eurodeputati in seconda lettura durante la
sessione plenaria del 2 luglio a Strasburgo.
L’obiettivo delle proposte è definire delle
linee guida chiare per la regolamentazione delle procedure di autorizzazione e i
requisiti in materia di etichettatura e
tracciabilità lungo l’intero ciclo di produzione di tutti i prodotti contenenti OGM.
Il commissario per l’Ambiente Margot
Wallström ha commentato favorevolmente tale decisione, affermando: “Il voto di
oggi rappresenta un passo molto importante verso la piena applicazione della legislazione europea in materia di OGM.
Inoltre, rafforza la nostra credibilità internazionale e contribuirà sicuramente a promuovere la fiducia del pubblico nelle nuove tecnologie”.
Il commissario per la Salute e la Tutela dei
consumatori David Byrne ha aggiunto: “In
questo modo, disporremo del sistema di
valutazione di precommercializzazione
degli alimenti e dei mangimi geneticamente modificati più rigoroso al mondo.
Ciò dovrebbe rafforzare la fiducia dei consumatori, poiché la sicurezza dei prodotti
geneticamente modificati sarà soggetta a
che una semplice “dichiarazione d’uso”,
come proposto dal Consiglio nella sua posizione comune.
© Ian Britton, www.FreeFoto.com
una valutazione indipendente da parte
dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare”.
Durante la votazione delle proposte, gli
europarlamentari hanno adottato un limitato numero d’emendamenti, al fine di
rendere più severi i requisiti in materia
d’autorizzazione e d’etichettatura. Uno
degli emendamenti, per esempio, propone di fissare la soglia massima per la presenza accidentale (o tecnicamente inevitabile) d’OGM negli alimenti convenzionali allo 0,9%, cifra ben al di sopra del limite dello 0,5% raccomandato inizialmente
dal PE.
Per ciò che concerne l’etichettatura, il PE
ha introdotto un emendamento che impone ai produttori l’obbligo di fornire accurate descrizioni delle miscele d’OGM
contenute in un unico prodotto, piuttosto
Secondo un altro emendamento, “occorre adottare delle misure per garantire la
coesistenza della produzione geneticamente modificata e di quella che non si
avvale dell’ingegneria genetica”. L’emendamento specifica, inoltre, che i dettagli
tecnici della coesistenza dovranno essere
definiti nel quadro della procedura di
comitatologia.
La decisione del PE è stata accolta favorevolmente dall’ONG ambientalista
Greenpeace. In una dichiarazione,
l’organizzazione ha affermato: “Le nuove
regole rappresentano un’ottima notizia per
i consumatori, gli agricoltori e i produttori
alimentari europei: tutti gli alimenti e i
mangimi contenenti OGM, d’ora in poi,
dovranno essere chiaramente etichettati”.
Anche la Wallström si è detta molto soddisfatta del risultato della votazione, dichiarando: “Desidero ringraziare il PE per aver
sostenuto le nostre proposte, di cui attendo con ansia l’adozione formale da parte
del Consiglio”.
Sulla base d’informazioni fornite dal PE e dalla CE
RCN 20519
Il più ampio studio sulla fecondazione
artificiale intrapreso a livello mondiale attesta
la sicurezza delle tecniche adottate
Il più ampio studio mai intrapreso sulla valutazione della sicurezza delle tecniche di riproduzione assistita ha stabilito che i bambini concepiti attraverso
la fecondazione in vitro (FIV) e l’iniezione intracitoplasmatica di sperma (ICSI) sono sani e compiono, di norma, gli stessi progressi dei bambini concepiti
naturalmente.
Il progetto, finanziato con fondi comunitari per
€ 1 milione nell’ambito della sezione “Qualità
della vita” del 5PQ, ha coinvolto ricercatori e
bambini provenienti da cinque Paesi dell’UE:
Belgio, Danimarca, Grecia, Svezia e Regno Unito. Lo studio ha messo a confronto 541 bambini
ICSI e 440 bambini FIV, con 542 bambini concepiti normalmente e ne ha seguito i progressi
fino all’età di cinque anni.
Fra le conclusioni principali dello studio figura la
scoperta dei ricercatori secondo la quale il peso
alla nascita e l’altezza all’età di cinque anni sono
risultati simili nei bambini dei diversi gruppi, le
malattie contratte sono pressoché identiche e i
14 LUGLIO 2003
© Peter Gutierrez
risultati dei test sul QI verbale, di performance e
totale non presentano differenze.
Le conclusioni dello studio sono state presentate
per la prima volta il 2 luglio, a Madrid, in occasione della riunione annuale della Società europea
di riproduzione umana ed embriologia. Da Madrid, la professoressa Christina Bergh dell’Ospedale universitario Sahlgrenska di Göteborg (Svezia), membro del progetto, ha commentato: “Si
tratta del più ampio studio sui bambini FIV ed
ICSI che sia mai stato realizzato. I risultati sono
nell’insieme confortanti e contribuiranno a placare i timori espressi in merito alla salute e al
benessere dei bambini concepiti attraverso la FIV
e l’ICSI”.
continua a pag. 4
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
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Primo piano
Un workshop della CE esamina le sfide della R&S
per gli ambienti di lavoro collaborativi
L’esistenza d’ambienti di lavoro collaborativi paneuropei supportati dalle più recenti tecnologie apporterebbe benefici ai cittadini
europei? In tal caso, quali sfide occorre affrontare in termini di ricerca e sviluppo durante il 6PQ per trasformare tale scenario in realtà?
Questi interrogativi sono stati sottoposti ai
circa 200 rappresentanti d’istituti di ricerca e dell’industria presenti a un workshop
della CE sull’e-working collaborativo, tenutosi a Bruxelles il 25 giugno.
Come ha spiegato al Notiziario CORDIS
Isidro Laso, funzionario scientifico presso
l’Unità “Nuovo ambiente di lavoro” della
DG Società dell’informazione, la CE ritiene che nuove forme di collaborazione su
vasta scala apporteranno vantaggi a tutti i
cittadini europei.
“Alla CE siamo convinti che le tecnologie
e le applicazioni che consentono nuove
forme di collaborazione più efficaci non
solo alimenteranno la creatività e valorizzeranno la diversità europea, ma
rilanceranno altresì il livello d’innovazione in Europa”, ha affermato Laso.
Tuttavia, l’e-working collaborativo è un
concetto piuttosto nuovo, sia all’interno
della CE, sia, più generalmente, in Europa. Una delle ragioni che hanno condotto
all’organizzazione di tale manifestazione
a Bruxelles, pertanto, è stata quella di consentire a politici, ricercatori e rappresentanti del mondo imprenditoriale d’ottenere maggiori informazioni sulle attività
attualmente in corso nel settore dell’eworking in Europa e nel resto del mondo.
Una delle iniziative illustrate ai delegati è il
progetto denominato “Zamora: a hot city”,
gestito da Wireless & Satellite Networks
SA (WSN), con sede a Madrid. WSN è stata
la prima società a offrire un servizio
Internet senza fili a un’intera città, grazie
all’introduzione, nel giugno 2002, della rete
“Afitel” a Zamora (Spagna). Tale sistema
consente agli utenti d’effettuare connessioni a Internet illimitate e ad alta velocità
mediante PC, laptop o altro dispositivo
mobile, a partire da qualsiasi punto della
città, comprese strade e parchi, a un quarto delle tariffe mensili dell’ADSL.
Come ha spiegato Ignacio Ozcariz, presidente e direttore generale di WSN,
un’innovazione come Afitel potrebbe rendere la connessione permanente a
Internet accessibile a un numero molto
più elevato d’europei, fattore che di per
sé consentirà l’emergere di nuove forme
di collaborazione e pratiche di e-working.
“L’elemento chiave di molte politiche in
materia di società dell’informazione, comprese quelle sull’e-working, è l’accesso a
Internet universale e a basso costo. Una
volta soddisfatta tale condizione, seguiranno nuove forme di collaborazione via
Internet. Basti pensare ad applicazioni
come Napster e, oggi, Kazaa: a seguito
dell’aumento delle connessioni a Internet
ad alta velocità e dello sviluppo della tecnologia di condivisione dei file, tali servizi
hanno attratto milioni di ‘collaboratori’”, ha
dichiarato Ozcariz al Notiziario CORDIS.
Egli ha affermato che la CE e i governi degli
Stati membri possono svolgere due ruoli
chiave nel promuovere nuove pratiche di
e-working. In primo luogo, le reti senza fili
come Afitel dovrebbero essere diffuse in
tutt’Europa mediante il sostegno del settore pubblico, così come accade per qualunque altra infrastruttura di base. In secondo
luogo, Ozcariz ritiene che i finanziamenti
per i progetti di ricerca stanziati nell’ambito del 6PQ dovrebbero essere indirizzati
alle tecnologie future e agli esercizi di previsione, piuttosto che concentrarsi sulle attuali tecnologie di punta che avanzano molto rapidamente e delle quali si occupano in
maniera più efficace le imprese.
Jonathan Sage, del dipartimento dei Servizi di business consulting dell’IBM si occupa
di coordinare la partecipazione della società ai programmi quadro dell’UE. Egli non è
convinto che la e-collaboration possa essere alimentata dai soli progressi tecnologici.
“Da parte nostra, dobbiamo definire altresì cosa intendiamo per collaborazione
e quali sono le nostre aspettative. Nel
contempo, è necessario condurre importanti ricerche socioeconomiche per determinare il modo in cui la tecnologia deve
sostenere le forme di collaborazione
identificate”, ha spiegato Sage.
A sostegno di tale convinzione, egli ha ricordato alcune delle conseguenze di un approccio basato sulla tecnologia in termini di crescita dell’utilizzo dei sistemi di gestione della
conoscenza: “In molti casi, la corsa all’introduzione di nuovi portali e strumenti per la
gestione della conoscenza non ha funzionato perché abbiamo dimenticato d’individuare le esigenze e le aspettative dei cittadini”.
Fra le prossime azioni che Sage e il suo collega all’IBM Fanuel Dewever vorrebbero
veder intraprese dalla CE, cruciale importanza assume la promozione di norme e
sorgenti aperte. Inoltre, essi ritengono essenziale che i progetti di ricerca in materia
di e-working finanziati nell’ambito di programmi come il 6PQ attraggano la partecipazione delle PMI, dalle quali proverranno
molte delle innovazioni in questo settore.
Infine, Dewever auspica che sia posta maggiore enfasi sull’attuazione delle tecnologie innovative che emergono dai progetti
di ricerca finanziati dal settore pubblico.
Per tener conto di tutti i pareri e le opinioni espressi durante il workshop, la CE
stilerà una relazione contenente una sintesi delle esigenze di ricerca identificate
dai partecipanti. Inoltre, l’Esecutivo prevede d’istituire un gruppo consultivo sull’e-working e la collaborazione e auspica,
infine, che tale manifestazione conduca
alla creazione di nuovi consorzi e linee di
ricerca in risposta al secondo invito a presentare proposte nell’ambito del 6PQ.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.cordis.lu/ist/so/mobile-services/
home.html
Sulla base della partecipazione del Notiziario
CORDIS ad un workshop della CE sull’eworking
RCN 20487
continua da pag. 3
I ricercatori hanno riscontrato una percentuale
di malformazioni moderatamente più elevata
fra i bambini ICSI. L’analisi di questi risultati è
tuttora in corso, ma il team ritiene che l’incremento apparente potrebbe essere dovuto a errori di selezione nel gruppo dei bambini concepiti naturalmente.
Oltre a fornire una valutazione rassicurante dell’impatto sulla salute delle tecniche di riproduzione assistita, lo studio ha dimostrato altresì
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CORDIS FOCUS - NUMERO 225
che lo sviluppo dei bambini FIV e ICSI non subisce alterazioni e che le loro famiglie conducono altresì vite normali.
“I risultati relativi allo sviluppo cognitivo e
motorio sono molto rassicuranti ed è stato dimostrato che le famiglie con bambini FIV e ICSI
svolgono egregiamente la loro funzione. Non si
sono riscontrate tensioni nei rapporti coniugali
o nelle relazioni genitore-figlio e sia i genitori
sia i ragazzi non corrono il rischio supplementa-
re di subire conseguenze socio-emozionali negative”, ha concluso la professoressa Bergh.
Per informazioni sui progetti finanziati nell’ambito
del progetto dell’UE “Qualità della vita”, visitare il
sito:
http://www.cordis.lu/life
Sulla base d’informazioni fornite dalla MW
Communications
RCN 20508
14 LUGLIO 2003
Primo piano
I leader europei e americani rafforzano la
collaborazione nel settore scientifico ed economico
durante il vertice UE-USA
In occasione del vertice EU-USA, tenutosi a Washington il 25 giugno, gli Stati Uniti e l’Unione europea si sono fermamente
impegnati a rafforzare la cooperazione nei settori chiave dell’economia e della scienza.
sviluppo di questa promettente tecnologia”.
Alti rappresentanti politici d’entrambe le
sponde dell’Atlantico si sono incontrati per
identificare le questioni di maggiore
rilevanza per le due regioni e le loro discussioni sono sfociate nell’annuncio ufficiale di diverse nuove iniziative.
Sulla base della conferenza internazionale tenutasi a Bruxelles il 16 giugno, il presidente della CE Romano Prodi, il presidente degli Stati Uniti George W. Bush e
il presidente del Consiglio europeo Costas
Simitis hanno emesso una dichiarazione
congiunta nella quale si impegnano a collaborare per costruire un’economia dell’idrogeno.
“Siamo consapevoli del potenziale offerto dall’economia dell’idrogeno per la determinazione di un approvvigionamento
energetico sicuro, attraverso sistemi puliti e compatibili con l’ambiente. Nei nostri sforzi di ricerca, cercheremo di basarci sulle complementarità, esplorando
attivamente tutte le opzioni tecnologiche
e ponendo un particolare accento sulle
fonti energetiche rinnovabili, al fine di
dare impulso allo sviluppo dell’energia
all’idrogeno”, recita la dichiarazione.
Nel frattempo, Loyola de Palacio,
vicepresidente della CE e commissario
per l’Energia e i Trasporti, firmava, a nome
dell’UE, una carta internazionale sulla cattura e lo stoccaggio del biossido di
carbonio (CO2), che darà luogo alla creazione del “Leadership forum” in materia
di sequestro del carbonio.
Attraverso il forum, l’UE, insieme ad Australia, Brasile, Canada, Colombia, Italia,
India, Giappone, Messico, Norvegia, Repubblica Popolare Cinese, Russia, Regno
Unito e Stati Uniti, intende promuovere
la ricerca sulle modalità di cattura alla fonte e di stoccaggio sotterraneo in profondità dell’anidride carbonica generata dai
combustibili fossili.
Affinché tale approccio consenta di ridurre significativamente i gas-serra, la CO2
deve essere stoccata per migliaia d’anni
nei giacimenti esauriti di gas e petrolio,
nei profondi depositi di sale e nelle miniere di carbone non sfruttabili. Sebbene
tecniche simili siano già applicate allo
stoccaggio del gas naturale, sono necessarie ulteriori ricerche per garantire che
il sequestro della CO2 risulti ecologico ed
economicamente vantaggioso.
14 LUGLIO 2003
Alla riunione del 25 giugno, a Washington,
ha partecipato anche il commissario per
le Imprese e la Società dell’informazione
Erkki Liikanen. Liikanen ha incontrato il
segretario americano al Commercio Don
Evans, in presenza dei leader del settore
economico europeo e statunitense, per
discutere la definizione di un partenariato
transatlantico in campo economico e
commerciale.
© Biblioteca audiovisiva, Comunità europee
“Siamo impegnati a rispettare gli obiettivi fissati dal
Protocollo di Kyoto attraverso un migliore utilizzo
delle fonti energetiche
rinnovabili e un impiego
più efficiente dell’energia”
- Loyola de Palacio
La vicepresidente de Palacio ha dichiarato: “Siamo impegnati a rispettare gli obiettivi fissati dal Protocollo di Kyoto attraverso un migliore utilizzo delle fonti
energetiche rinnovabili e un impiego più
efficiente dell’energia. [...] Il sequestro del
carbonio completa i nostri sforzi. L’accordo siglato oggi offre l’opportunità di ridurre maggiormente le emissioni, ben
oltre l’orizzonte del 2012, stabilito dal Protocollo di Kyoto, fornendo così un ulteriore contributo nella cruciale lotta contro il
cambiamento climatico”.
Da Bruxelles, il commissario per la Ricerca Philippe Busquin, ha commentato favorevolmente l’iniziativa, affermando: “Il
principale obiettivo consiste nel verificare che il sequestro di carbonio nelle formazioni geologiche sia compatibile con
l’ambiente ed economicamente vantaggioso. [...] Auspichiamo di poter lavorare
presto con altri partner internazionali allo
Il principale risultato della riunione è rappresentato dall’impegno, sottoscritto da
tutte le parti, a rilanciare il dialogo economico transatlantico (TABD) in un formato
nuovo e più efficiente. Una delle funzioni
principali del TABD consiste nel garantire
che i problemi economici comuni a entrambe le sponde dell’Atlantico vengano
affrontati formalmente su base annuale.
“Ieri abbiamo discusso dell’importanza
dei rapporti economici transatlantici e di
come i nostri successi individuali e comuni dipenderanno entrambi dalla nostra
cooperazione futura”, ha affermato Evans.
“Sulla base del dialogo economico transatlantico, è giunto il momento che le nostre imprese e i nostri governi adottino le
misure necessarie per migliorare la crescita globale e la creazione di posti di lavoro”.
Liikanen ha aggiunto: “Il nuovo dialogo
economico transatlantico sarà un processo orientato al commercio, snello e mirato, per l’elaborazione di raccomandazioni indirizzate ai governi. L’UE e gli Stati
Uniti hanno sottoscritto un impegno congiunto a rivedere e attuare le raccomandazioni elaborate nell’ambito del TABD”.
Per consultare la dichiarazione comune
sull’economia dell’idrogeno, visitare il sito:
http://www.eu2003.gr/en/articles/2003/6/25/
3157/
Per maggiori informazioni sul sequestro del
carbonio, visitare il sito:
http://europa.eu.int/comm/research/energy/nn/
nn_rt_co1_en.html
Per ulteriori indicazioni sul TABD,visitare il sito:
http://europa.eu.int/comm/enterprise/
enterprise_policy/business_dialogues/tabd/
tabdoverw.htm
Sulla base d’informazioni fornite dalla CE e dalla
Presidenza greca dell’UE
RCN 20478
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
5
Primo piano
La CE chiede una base scientifica più solida
per l’industria farmaceutica europea
La CE ha adottato una comunicazione nella quale chiede il potenziamento della base scientifica dell’UE, allo scopo di rafforzare la
competitività dell’industria farmaceutica europea.
La comunicazione, basata su una relazione redatta dal Gruppo ad alto livello sull’innovazione e la fornitura di medicinali
(“gruppo G10 per i medicinali”), affronta
una serie di debolezze dell’industria farmaceutica europea. Il documento fa notare, per esempio, che nel settore della
ricerca e sviluppo (R&S) la capacità dell’Europa di competere con gli USA è ostacolata dalla natura frammentaria dai suoi
sistemi di ricerca.
Per porre rimedio a tale situazione, la
comunicazione propone una serie d’azioni, la più rilevante delle quali consiste nel
creare degli istituti sanitari virtuali. Tali
istituti avrebbero il compito di stimolare
e organizzare la ricerca sanitaria e biotecnologica in Europa, mettendo in contatto ricercatori con interessi e obiettivi
comuni, provenienti da università, ospe-
dali e centri di ricerca di tutt’Europa. Secondo la comunicazione, tali istituti potrebbero essere collegati ad altre iniziative di ricerca nell’ambito del 6PQ.
La comunicazione fa riferimento, inoltre,
alla possibilità d’istituire un centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, al fine di creare una base scientifica più solida per la salute pubblica in
Europa, in collaborazione con gli istituti
sanitari pubblici degli Stati membri. In
questo modo, il centro potrebbe sostenere e favorire la ricerca clinica in Europa, assumendo l’onere della prevenzione e del controllo della malattie nell’UE.
Un’altra misura prevista dal documento
riguarda la fornitura d’incentivi per le attività di R&S sulle principali malattie
trasmissibili diffuse nei Paesi in via di svi-
luppo. La comunicazione propone d’esaminare ulteriormente incentivi come capitali di rischio, prestiti a basso costo, crediti d’imposta, mercati garantiti, estensione dei diritti di brevetto ed esclusiva commerciale, quali strumenti utilizzabili per
promuovere gli investimenti a favore delle malattie trascurate.
Accanto a tali incentivi, la comunicazione
chiede l’adeguamento dell’attuale quadro
normativo sulla sperimentazione clinica,
allo scopo di facilitare i trial per i farmaci
orfani e i medicinali a uso pediatrico.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://europa.eu.int/eur-lex/pri/en/dpi/cnc/doc/
2003/com2003_0383en01.doc
Sulla base del DN: COM(2003) 383
RCN 20528
continua da pag. 1
Deniozos fa il punto sugli alti e i bassi della
Presidenza greca dell’UE
nazionali, l’applicazione dell’articolo 169,
il ruolo di EUREKA all’interno del SERI, lo
sviluppo d’infrastrutture comuni e l’integrazione delle organizzazioni intergovernative di ricerca europee nel SERI.
Per quanto concerne il raggiungimento
dell’obiettivo del 3%, Deniozos ha fatto
riferimento a un’altra pubblicazione della Presidenza greca, che si propone di
chiarire ulteriormente ciò che è possibile
fare per attuare il piano d’azione della CE
sull’incremento degli investimenti nella
ricerca. “Purtroppo, il piano d’azione non
è che un elenco sintetico di alcune linee
guida possibili. Con questa pubblicazione
abbiamo cercato d’analizzare in maniera
più approfondita gli orientamenti e le
azioni più appropriate”, ha dichiarato il
Segretario generale greco. Il principale
successo della Presidenza greca è rappresentato forse dal suo contributo al rafforzamento della cooperazione scientifico-tecnologica nei Paesi dei Balcani. Durante la conferenza ministeriale tenutasi
a Salonicco a giugno, sono stati adottati
un piano d’azione e una “shared vision”
per i Balcani occidentali, ampliando le op-
6
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
portunità già offerte dal 6PQ in termini di
cooperazione nel settore scientifico e tecnologico fra i Paesi delle due regioni. Inoltre, sono stati istituiti un gruppo di lavoro
e due task force per aiutare tali Paesi ad
adeguarsi alle procedure da seguire per
la realizzazione di progetti. Deniozos ha
paragonato quest’importante occasione a
un “fuoco d’artificio” con il quale concludere il turno di Presidenza e ha espresso
l’auspicio che i delegati greci continuino
a lavorare a stretto contatto con la Presidenza italiana per rafforzare la cooperazione con questa regione. Interrogato su
eventuali rimpianti o momenti di debolezza relativi al semestre di Presidenza,
Deniozos ha citato due questioni che
avrebbe desiderato veder concluse.
“Avrei voluto assistere alla definizione del
programma di lavoro per il piano d’azione sui Balcani”, ha affermato il Segretario
generale, rammaricandosi altresì della
“riluttanza dell’UE e dell’Agenzia spaziale
europea a procedere verso il raggiungimento di un accordo comune”. Quanto al
suo grado di soddisfazione per i risultati
ottenuti dalla Presidenza greca, Deniozos
ha dichiarato: “Quando si partecipa al processo di creazione e mantenimento
dell’UE non si può mai essere soddisfatti
dei propri risultati: non si farà mai abbastanza”. Deniozos ha rivolto alla Presidenza italiana alcuni saggi consigli: “Dall’esperienza sul brevetto comunitario ho appreso che l’Europa si fonda su una
commistione d’interessi europei e non
deve essere considerata come la semplice sommatoria degli interessi nazionali.
Dobbiamo
pensare
‘europeo’,
innanzitutto, e solo in seguito ‘greco’, ‘italiano’ e così via”.”Se penseremo da europei, fra dieci anni, riusciremo a risolvere i
nostri problemi. Ma se continuiamo a ragionare come oggi, ovvero ciascuno per
il proprio Paese, il progresso dell’Europa
subirà un forte rallentamento”, ha ammonito Deniozos.
Per ulteriori informazioni sulle azioni intraprese
durante la Presidenza greca, visitare il sito:
http://www.cordis.lu/greece
Sulla base di un’intervita concessa da Dimitris
Deniozos al Notiziario CORDIS
RCN 20518
14 LUGLIO 2003
Primo piano
Secondo quanto affermato durante una conferenza,
l’eGovernment rappresenta un elemento essenziale
per la competitività dell’Europa
”Nella Strategia di Lisbona abbiamo disegnato il futuro che tutti noi europei vogliamo. Un futuro in cui le Pubbliche Amministrazioni elettroniche costituiscono una risorsa di competitività, d’integrazione e di coesione”, ha dichiarato il ministro italiano per
l’Innovazione e le Tecnologie Lucio Stanca ai delegati presenti alla prima giornata della Conferenza 2003 sull’e-Government,
tenutasi a Como il 7 luglio.
Il ministro Stanca ha spiegato che l’attuazione dell’eGovernment è al centro di una
delle priorità della Presidenza italiana –
rilanciare la competitività in Europa e portare avanti la strategia di Lisbona – poiché, come egli stesso ha affermato:
“Un’Europa competitiva ha bisogno d’Amministrazioni che siano agenti del cambiamento e motori di sviluppo e che sappiano generare innovazione e crescita
economica”.
”La nuova tecnologia dell’informazione è
una leva importante per questa trasformazione nel governo e nella Pubblica
Amministrazione e può contribuire alla
rimozione degli oneri burocratici che
pesano sulle imprese europee”, ha aggiunto Stanca.
”Occorre quindi sostenere la capacità
dell’industria delle TI e il suo ruolo strategico nel rendere disponibili gli strumenti
dell’economia dell’innovazione che è la
base per la crescita e la competitività”, ha
spiegato il Ministro, aggiungendo che l’assunzione di un impegno politico nei confronti dell’industria delle tecnologie per
l’informazione e la comunicazione (TIC)
è particolarmente importante, visto l’attuale momento congiunturale non favorevole in questo settore.
Tuttavia, per diventare un efficace agente della modernizzazione della Pubblica
Amministrazione, l’eGovernment non
può rimanere esclusivamente orientato
alla tecnologia. Come ha spiegato il Ministro: “L’e-Government non è un’aggregazione d’informazioni e di tecnologia,
ma un percorso che richiede di agire su
tre capitali: il capitale tecnologico, il capitale umano, e il capitale organizzativo”.
Quest’aspetto è stato ripreso dal commissario europeo per le Imprese e la Società
dell’informazione Erkki Liikanen, il quale
ha osservato che, in futuro, le TIC dovranno essere integrate da investimenti per
la riorganizzazione dell’amministrazione
pubblica e il miglioramento delle competenze dei funzionari statali. “Un settore
pubblico più produttivo si rivelerà vantaggioso anche per il settore privato e renderà più competitive le aziende”, ha affermato il Commissario.
14 LUGLIO 2003
Erkki Liikanen e Lucio Stanca
“La nuova tecnologia dell’informazione è una leva
importante per questa
trasformazione nel governo e nella Pubblica Amministrazione e può contribuire alla rimozione degli
oneri burocratici che pesano sulle imprese europee”
- Lucio Stanca
Il ministro Stanca e il commissario
Liikanen hanno sostenuto entrambi la
necessità di rafforzare l’impegno politico
al servizio di una prosperità condivisa e di
una società aperta, al fine di promuovere
una collaborazione a lungo termine fra
pubblico e privato. A loro avviso, infatti,
finché i politici non saranno pienamente
convinti dei benefici a medio e lungo termine che l’eGovernment può apportare
al settore pubblico e alla governance, la
disponibilità a partecipare a queste iniziative e a contribuirvi finanziariamente sarà
limitata.
Tuttavia, come ha spiegato Gérard
Druesne dell’Istituto europeo d’amministrazione pubblica (EIPA), l’Europa si sta
già dimostrando capace di operare in
questo modo. Presentando lo studio
dell’EIPA dal titolo “eEurope in Europe:
the current state of affairs”, egli ha fatto
notare che le autorità amministrative lavorano già a stretto contatto con i partner
privati, al fine di creare degli esempi di
forme innovative e competitive di pubblica amministrazione. “Forse, per la prima volta, ci troviamo dinnanzi all’emergere di un ‘eGovernment integrato’”, ha
suggerito il prof. Druesne.
”In tutt’Europa abbiamo assistito a importanti trasformazioni e attualmente ci troviamo in una fase di transizione dalla struttura tradizionale del potere, nella quale
la società ruota attorno allo Stato, ad una
più forma più flessibile, in grado di prestare maggiore attenzione alle esigenze
del mercato”, ha proseguito il prof.
Druesne.
Egli ha osservato, inoltre, che fra i progetti presentati per l’assegnazione dei premi eEurope 2003 per l’eGovernment, oltre il 20% delle amministrazioni locali si è
concentrato sui servizi, contribuendo così
a rafforzare la creazione di occupazione,
la produttività e la competitività globale.
Tali progetti hanno dimostrato un’apertura e una disponibilità alla condivisione
delle informazioni, fattore che il Professore considera fondamentale per la
competitività sostenibile dell’Europa.
Tuttavia, per continuare a promuovere
questi scambi e obiettivi comuni, secondo il prof. Druesne è necessario adottare
un quadro efficace e sostenibile, condizione essenziale, a suo avviso, per un
ampio sviluppo delle migliori soluzioni a
costi accessibili. “Se la CE è d’accordo,
vorremmo proporre la creazione di una
piattaforma aperta per facilitare lo scambio d’esperienze e migliori prassi fra le
amministrazioni pubbliche di tutt’Europa”,
ha concluso il prof. Druesne.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://europa.eu.int/information_society/
eeurope/index_en.htm
Sulla base della partecipazione del Notiziario
CORDIS alla Conferenza 2003 sull’eGovernment
RCN 20546
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
7
Innovazione: politica e pratica
Il nuovo segretario di EUREKA propone
un piano strategico per l’innovazione
Il 1° luglio, l’industriale francese Michel Vieillefosse assumerà il mandato triennale di segretario d’EUREKA, così come annunciato
in occasione della recente conferenza interparlamentare di EUREKA, tenutasi a Copenaghen.
In vista del raggiungimento di tale obiettivo, ha affermato Vieillefosse, sono già
state avviate le discussioni con gli istituti
finanziari, come la Banca europea per gli
investimenti (BEI), e i business angel. Collaborazioni di questo tipo sono fondamentali, ha precisato il neosegretario, poiché
“l’obiettivo dell’UE d’elevare la spesa per
la ricerca e sviluppo (R&S) al 3% del PIL
non potrà mai essere raggiunto solo attraverso i finanziamenti pubblici”.
Vieillefosse, tuttavia, come egli stesso ha
spiegato al Notiziario CORDIS, partecipa
già attivamente alle attività d’EUREKA e
ha già elaborato un piano strategico che
auspica venga adottato durante la riunione del Gruppo ad alto livello d’EUREKA.
Il neosegretario si augura che il piano proposto diventi una “visione comune” di ciò
che la rete europea dovrà fare nei prossimi
tre anni. “Si è discusso molto del ruolo che
EUREKA dovrà assumere nell’ambito dell’innovazione europea, ma si è trattato perlopiù
di dibattiti teorici”, ha affermato Vieillefosse,
aggiungendo: “Ciò che propongo, pertanto,
è una serie di linee guida più pragmatiche”.
Uno dei principali aspetti affrontati nella
proposta riguarda la creazione di legami
concreti con l’UE. “Oggi i finanziamenti
pubblici scarseggiano, pertanto, dobbiamo
lavorare nella maniera più appropriata con
la CE ed evitare una sovrapposizione fra
EUREKA e i programmi quadro”, ha affermato Vieillefosse. Egli, inoltre, ha condiviso la proposta della CE di creare dei gruppi tematici congiunti i quali, a suo avviso,
rappresentano un canale efficace per intensificare la collaborazione. Questo tipo
d’azione, ha aggiunto Vieillefosse, figura
anch’esso nel piano strategico proposto.
Michel Vieillefosse
© Notiziario CORDIS
La seconda attività illustrata nel piano, ha
spiegato Vieillefosse, consiste nell’analizzare diversi metodi per incrementare la
partecipazione dei finanziatori privati alle
attività d’innovazione. “Oggi, in Europa,
accade che nel momento in cui si passa dal
finanziamento pubblico a quello privato, si
attraversa un periodo, durante il quale non
si trovano fondi per i propri progetti”, ha
affermato Vieillefosse. “Per porre fine a
questo ‘limbo’ finanziario, dobbiamo osservare attentamente le iniziative degli Stati
Uniti in termini di partenariati pubblicoprivato e adattarle all’approccio europeo”.
La nomina di Vieillefosse è giunta direttamente in risposta alle richieste, avanzate
dai partecipanti EUREKA, di un maggior
coinvolgimento dell’industria nei processi
decisionali della rete. Laureato in ingegneria, Vieillefosse nutre un forte interesse per
lo sviluppo di programmi tecnologici e di
ricerca, grazie alle esperienze accumulate
nell’ambito di diversi programmi europei
(ESA, Phare e Tacis), nonché d’iniziative
equivalenti negli Stati Uniti e in Russia.
Per ulteriori informazioni su EUREKA, visitare il
sito:
http://www.eureka.be
Sulla base della partecipazione del Notiziario
CORDIS alla XIV Conferenza interparlamentare
EUREKA
RCN 20472
Il portale del Lussemburgo in materia
d’innovazione rappresenta un catalizzatore
per la partecipazione al 6PQ
Erna Hennicot-Schoepges, ministro della Cultura, dell’Istruzione superiore e della Ricerca del Lussemburgo, ha definito il nuovo
portale nazionale dedicato all’innovazione e alla ricerca uno stimolo per “l’individuazione di partner e per la cooperazione comunitaria nell’ambito del 6PQ”.
Il portale è stato inaugurato il 2 luglio dal
governo
lussemburghese
e
da
Luxinnovation, l’agenzia nazionale per la
promozione dell’innovazione e della ricerca. Esso contiene un elenco delle competenze tecnologiche disponibili in Lussemburgo, informazioni sul mercato tecnologico (compresi gli inviti a presentare
proposte e i bandi di gara), nonché una
guida al sostegno per l’innovazione e la
ricerca.
8
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
Secondo il ministro dell’Economia Henri
Grethen, il portale contribuirà al “rafforzamento della visibilità internazionale dello status tecnologico del Lussemburgo”,
offrendo ai protagonisti l’opportunità di
presentare le loro competenze innovative.
Quest’aspetto è stato particolarmente apprezzato dal ministro HennicotSchoepges, che ha chiesto “ai protagonisti
dell’innovazione e della ricerca di riunirsi,
al fine di creare in Lussemburgo una comunità di R&S”.
Il portale è stato creato nell’ambito del
piano d’azione “eLuxembourg” ed è stato concepito come uno strumento per fornire informazioni gratuite, accessibili a
tutti.
Per accedere al nuovo portale, visitare il sito:
http://www.innovation.public.lu
Sulla base d’informazioni attinte dal portale del
Lussemburgo per l’innovazione e la ricerca e da
fonti giornalistiche
RCN 20531
14 LUGLIO 2003
Innovazione: politica e pratica
EUREKA premia i progetti che trasferiscono
l’innovazione sul mercato
Durante la cerimonia annuale di consegna dei premi EUREKA, tenutasi il 23 giugno, sono stati illustrati, ancora un volta, esempi di
un proficuo trasferimento dell’innovazione al mercato.
Il premio EUREKA “Lillehammer”, un riconoscimento a contributi straordinari in materia di tutela ambientale, è stato assegnato
ex equo al progetto POLADIA, nell’ambito
del quale è stato sviluppato un sistema
software diagnostico in grado di monitorare
i livelli dei gas di scarico emessi dai veicoli e
al progetto MERMAID, incentrato sullo sviluppo di un sistema di monitoraggio
telecomandato per la misurazione degli inquinanti nelle acque costiere. La società francese Genolife, invece, ha ricevuto il premio Lynx, per lo sviluppo di una procedura
volta a rivoluzionare la sperimentazione dei
nuovi prodotti chimici e farmaceutici.
“L’assegnazione del premio EUREKA
Lillehammer servirà a sensibilizzare maggiormente i cittadini sul ruolo che EUREKA
svolge nel finanziamento della tecnologia che essi utilizzano quotidianamente
nelle loro automobili e che fornisce un
importante contributo alla tutela dell’ambiente”, ha spiegato Michael Pontoppidan
di Magneti Marelli Motopropulsion France
SAS, principale partner del progetto
POLADIA, in occasione della presentazione di tale iniziativa, il 24 giugno.
Le cifre mostrano, infatti, che le emissioni
prodotte dai milioni di veicoli a benzina che
circolano in Europa contribuiscono notevolmente alla generazione dei gas-serra, una
delle principali cause del riscaldamento globale. Nell’ultimo decennio, l’adozione di
norme più severe a livello comunitario ha
imposto alle case automobilistiche e ai loro
fornitori di componenti una riduzione degli
effetti nocivi dei loro prodotti sull’ambiente,
Per favorire una rapida riparazione del veicolo, il sistema diagnostico dell’auto è collegato a quello dell’officina meccanica, la quale, mediante una stampa del rapporto è informata del guasto e della possibile causa.
Michael Pontoppidan
© Notiziario CORDIS
costringendoli a un radicale ripensamento
delle tecnologie e dei materiali impiegati.
In risposta a tali richieste, i partecipanti al
progetto POLADIA hanno sviluppato un
sistema di monitoraggio dell’inquinamento in grado di rilevare i fattori che possono
incrementare i livelli dei gas di scarico,
compresi i problemi d’accensione o di
mancata accensione, il cattivo funzionamento del sensore dell’ossigeno o del convertitore catalitico e anomalie nell’unità di
controllo del motore. Il sistema segnala il
problema al conducente mediante una spia
luminosa sul cruscotto.
“Nel caso in cui venga rilevato un problema nel funzionamento dell’auto, il sistema
POLADIA ha due possibilità: reagire, un
po’ come fa il nostro sistema immunitario,
cercando di risolvere il problema, oppure,
se ciò non è possibile, inviare un rapporto
d’errore per segnalare che la vettura deve
essere riparata”, ha spiegato Pontoppidan.
Come ha spiegato Pontoppidan al Notiziario CORDIS, quest’innovativo strumento è
in sostanza il primo nel suo genere. Anche
se, alla fine, i finanziamenti per un progetto
di questo tipo fossero arrivati, “il contributo
d’EUREKA è giunto al momento opportuno
e ha contribuito ad accelerarne l’attuazione”. Inoltre, “la capacità d’EUREKA, in questo caso, di lavorare a diretto contatto con
le idee di produzione è stata determinante
per il rafforzamento della competitività
dell’industria automobilistica europea”, ha
aggiunto Pontoppidan.
Grazie alla partecipazione d’EUREKA, oltre due milioni di veicoli delle principali
case automobilistiche europee (Peugeot,
Fiat, Renault e Volkswagen) sono già stati
dotati del software diagnostico POLADIA,
realizzando così l’obiettivo del progetto di
fornire ai produttori di motori un sistema
tempestivo, flessibile ed efficace, in grado
di soddisfare i requisiti normativi non solo
nel momento in cui l’automobile arriva sul
mercato, ma per tutta la sua durata di vita.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.eureka.be/ifs/files/ifs/jsp-bin/eureka/
ifs/jsps/projectForm.jsp?enumber=938
Sulla base della partecipazione del Notiziario
CORDIS alla XIV Conferenza interparlamentare
EUREKA
RCN 20471
Una regione del sud della Danimarca
inaugura un sito web sull’innovazione
La regione di Fionia nel sud della Danimarca ha inaugurato un punto d’accesso online all’innovazione, il cui obiettivo è promuovere
la collaborazione e la ricerca in quattro importanti settori industriali.
L’iniziativa “4Frontregion”, lanciata dalla
Città d’Odense e dalla contea di Fionia, ha
l’obiettivo di generare una crescita regionale attraverso la creazione di reti di competenze e di collegamenti tra gli istituti di
ricerca, le imprese e le autorità pubbliche.
un significativo potenziale per la creazione
di una crescita economica nella regione. I
settori prescelti sono i seguenti: biotecnologie e scienze della vita, robotica e tecnologie di produzione, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, orticoltura.
te qualificati a non lasciare la regione di
Fionia e le misure finalizzate ad attirare
lavoratori competenti e nuove imprese.
I partner dell’iniziativa hanno deciso di concentrarsi sui settori dell’alta tecnologia con
Fra gli altri obiettivi dell’iniziativa figurano
gli sforzi volti a motivare i laureati altamen-
Sulla base d’informazioni diffuse dal centro di
sviluppo commerciale di Funen
Per ulteriori informazioni, visitare il sito
“4Frontregion”:
http://www.4frontregion.dk/wm1
RCN 20475
14 LUGLIO 2003
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
9
Programmi in corso
Annunciati i vincitori del premio europeo IST
Il 27 giugno sono stati annunciati i 20 vincitori del premio europeo IST, patrocinato dalla CE, selezionati su un totale di 420
candidature provenienti da 28 Paesi diversi.
La società spagnola Appear Networks ha
messo a punto il sistema Appear
Provisioning Server 3.5, che consente la
fornitura d’applicazioni wireless a dipendenti e utenti pubblici delle reti senza fili
utilizzate in luoghi come aeroporti, stazioni ferroviarie o ospedali.
Tali progetti, che riguardano innovazioni
di punta nel campo delle tecnologie della
società dell’informazione (IST), sono stati
elaborati in Francia, Germania, Irlanda,
Israele, Norvegia, Spagna, Svezia, Svizzera e Regno Unito. Il momento culminante del concorso sarà l’annuncio dei tre
vincitori del premio speciale, nel corso di
una cerimonia che si terrà durante la
manifestazione “IST 2003” a Milano.
Annunciando i vincitori, gli organizzatori
del premio IST, Euro-CASE, hanno affermato in un comunicato stampa che “l’elevato numero delle candidature e il loro
alto livello di qualità conferma l’importanza del premio per la promozione dell’innovazione nell’industria europea delle IST”.
I vincitori vengono scelti sulla base di quattro principali criteri di selezione: eccellenza tecnica, contenuto innovativo, potenziale valore di mercato e capacità di
generare nuova occupazione. I tre vincitori del premio speciale IST, che ammonta ad un totale di € 700.000, potranno ottenere un riconoscimento internazionale
e suscitare un forte interesse da parte degli investitori.
Dalla progettazione alla
commercializzazione: il
progetto TUBEK e i
vantaggi del sostegno
comunitario
Trasformare l’idea per un prodotto o processo innovativo in un successo commerciale può rivelarsi un’impresa lunga e rischiosa, soprattutto se l’idea in questione
riguarda un processo su vasta scala industriale assolutamente inedito.
Il successo dell’impresa dipende da una
serie di fattori, non da ultima la capacità
di dimostrare che la nuova tecnologia è
in grado di fornire benefici tangibili. Ma
anche in questo caso, non vi è alcuna garanzia che l’idea riesca a conquistare il
consenso generale del mercato. Per tale
ragione, ottenere un sostegno esterno
durante la fase di commercializzazione
di un progetto è vitale e può fare la differenza fra successo e fallimento.
Questo è ciò che avvenuto nel caso del
progetto TUBEK. TUBEK (turbine before
the kiln) è un concetto innovativo che
applica le tecniche di cogenerazione di
10
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
Fra i progetti che hanno vinto l’edizione
di quest’anno del premio figura Beyond
Babel, della società tedesca Linguatec, un
sistema per conferenze e comunicazioni
multilingue, in grado di tradurre un messaggio orale da una lingua di partenza in
varie lingue d’arrivo.
La società israeliana Tadiran Spectralink
è stata premiata per lo sviluppo di AMON,
un sistema di controllo medico portatile,
in grado di monitorare e valutare automaticamente i segni vitali del paziente e
d’inviare i dati ai centri medici ai quali è
collegato, mediante un collegamento
cellulare.
calore e energia (CHP) alla fabbricazione
industriale di piastrelle in ceramica o argilla. In parole semplici, il calore prodotto
dai gas di scarico delle turbine industriali
nei piastrellifici è immesso nei forni di
cottura dei laterizi, consentendo notevoli
risparmi d’energia e riducendo l’inquinamento sia primario che secondario.
La prima sfida per il consorzio TUBEK è
stata quella di reperire risorse per testare il processo teorico in condizioni di laboratorio. Questa fase, condotta grazie a
un finanziamento concesso dalla CE nell’ambito del 4PQ di ricerca, ha dato luogo
alla costruzione di un impianto sperimentale, il quale ha dimostrato la fattibilità del
concetto.
Dopo aver illustrato i vantaggi del nuovo
processo in laboratorio, si è giunti alla sfida successiva: dimostrare l’applicabilità
del sistema in condizioni industriali. Come
ha spiegato al Notiziario CORDIS il dott.
Thanasis Katsanevakis di Enervac-Flutec
Ltd, uno dei partecipanti al consorzio:
“Kothalis Ceramics Industry, il nostro partner all’interno del progetto, è un produt-
L’unico istituto accademico fra i 20 vincitori è l’Università di Greenwich, premiata
per lo sviluppo di EXODUS, un software
informatico che simula le evacuazioni
durante le emergenze, aiutando così i
progettisti di aerei, edifici e navi a salvare
vite umane.
I tre vincitori del premio speciale IST riceveranno il trofeo dal commissario europeo per le Imprese e la Società dell’informazione Erkki Liikanen e dal ministro
italiano per l’Innovazione e le Tecnologie
Lucio Stanca, durante la cerimonia che si
terrà a Milano il 2 ottobre.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://europa.eu.int/information_society/
istevent/2003/eistp/index_en.htm
Sulla base d’informazioni fornite da Euro-CASE
RCN 20494
tore industriale di laterizi e convincerlo
ad applicare il concetto TUBEK all’interno
del suo impianto era fondamentale”.
Per bilanciare i costi e i rischi associati
all’introduzione della nuova tecnologia,
Enervac-Flutec decise d’inoltrare domanda al governo greco per concorrere all’assegnazione dei finanziamenti messi a
disposizione grazie al contributo dei Fondi strutturali della CE. Il finanziamento è
servito a coprire il 35% del costo totale
dell’infrastruttura, mentre la quota rimanente è stata suddivisa fra i due partner.
Dopo oltre 8.000 ore di produzione commerciale, i partner TUBEK hanno dimostrato che l’applicazione del sistema CHP
alla fabbricazione dei laterizi può consentire una riduzione pari a oltre il 20% della
spesa energetica. Se si considera che quest’ultima può rappresentare il 30% dei
costi complessivi di un impianto, è evidente come tale riduzione si traduca in
un taglio del 6% alla spesa globale: un risparmio notevole.
Nonostante l’enorme successo commerciale, il dott. Katsanevakis spiega che
14 LUGLIO 2003
Nel quadro della strategia per il raggiungimento di tale obiettivo, Enervac-Flutec
ha deciso di pubblicizzare TUBEK sul portale della CE dedicato alla promozione
delle tecnologie emergenti: il Mercato
della tecnologia di CORDIS (TMP). I risultati sono stati pressoché immediati. Un
mese dopo la pubblicazione dell’offerta
TUBEK, nel dicembre 2002, una società di
capitali di rischio americana ha manifestato il proprio interesse e, a breve distanza, il dott. Katsanevakis ha ricevuto
una richiesta di maggiori informazioni dal
centro tecnico francese per i laterizi.
La manifestazione di un grande interesse
da parte di molte aziende è stato solo uno
dei positivi risultati della pubblicazione
dell’offerta nel portale TMP. “Sebbene sia
difficile quantificare i benefici di tale visibilità, posso affermare che sul totale dei
soggetti che ci hanno contattato per ottenere informazioni su TUBEK, il 50% è venuto a conoscenza del processo attraverso il Mercato della tecnologia. Inoltre,
dalla nostra esperienza nel contattare
potenziali partner per stimolare interesse nel sistema, è risultato chiaramente che
l’annuncio della tecnologia su CORDIS ha
migliorato la conoscenza del processo”,
ha affermato il dott. Katsanevakis.
A giudicare dai preparativi attualmente
in corso per l’elaborazione di un piano
imprenditoriale e dalle diverse potenziali
collaborazioni in cantiere, vi sono reali
speranze che TUBEK diventi un processo
commerciale ampiamente accettato. In
tal caso, il sostegno dell’UE si sarà rivelato
determinante per il suo successo.
Per ulteriori informazioni, visitare i siti:
http://www.tubek.com
http://www.cordis.lu/marketplace/
Sulla base di un’intervista concessa dal dott.
Katsanevakis al Notiziario CORDIS
RCN 20473
Nanotecnologia per
principianti
La CE ha preparato una serie di diapositive che forniscono una breve e precisa
spiegazione della nanotecnologia.
L’interesse nei confronti di questa disciplina sta aumentando e si sta diffondendo
dalla comunità scientifica alla società nel
suo insieme. Le diapositive sono state studiate per i giovani, ma sono adatte anche
a un pubblico più ampio in possesso di
poca o addirittura nessuna conoscenza
scientifica di base. Si auspica che le diapositive consentiranno a tutti di scoprire
e comprendere l’importanza della
nanotecnologia e di farsi un’idea sulle sue
applicazioni potenziali.
Il set di diapositive è disponibile in 11 lingue e può essere scaricato dal sito
CORDIS dedicato alle nanotecnologie, il
cui riferimento è di seguito indicato.
Per accedere alle diapositive, visitare il sito:
Programmi in corso
TUBEK si trova ancora nella fase di
precommercializzazione: “Dobbiamo trovare altri clienti prima di poter affermare
definitivamente che TUBEK ha ottenuto il
consenso del mercato”.
http://www.cordis.lu/nanotechnology/src/youngpublic.htm
Per ulteriori informazioni sulle nanotecnologie,
visitare il sito:
http://www.cordis.lu/nanotechnology
Sulla base d’informazioni diffuse dalla CE
RCN 20503
Disponibili a breve le linee
guida per la negoziazione
dei contratti del 6PQ
Le linee guida per la negoziazione dei
contratti del 6PQ, che definiscono la procedura per il raggiungimento di un accordo conclusivo sui requisiti dei progetti
ammessi al finanziamento, sono attualmente in corso di completamento e saranno presto disponibili su CORDIS.
È la prima volta che le linee guida sulle
trattative per i programmi quadro della
CE vengono rese pubbliche e ciò conferma l’obiettivo della CE di perseguire una
maggiore trasparenza.
L’accordo fa seguito all’approvazione del
contratto tipo, che formalizza i rapporti
fra la CE e i consorzi di progetto per ciò
che concerne le iniziative finanziate nell’ambito del 6PQ.
Per visionare il contratto tipo, visitare il sito:
http://dbs.cordis.lu/fp6/modelcontract/
Sulla base d’informazioni fornite dalla CE
RCN 20543
Per pubblicare informazioni in CORDIS focus
Prendiamo in considerazione tutte le informazioni relative a notizie direttamente o indirettamente collegate alla
ricerca e allo sviluppo tecnologico nell’Unione Europea. Rivolgersi a CORDIS Information Collection
Unit all’indirizzo:
CORDIS News Editor
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14 LUGLIO 2003
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
11
Risultati
I cittadini aiutano la CE a valutare l’inquinamento nelle città europee
“La legislazione in materia di qualità dell’aria non può essere realmente efficace se non è compresa e accettata da coloro che essa
stessa intende proteggere: i cittadini europei”. È quanto ha affermato il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin,
presentando, il 30 giugno a Bruxelles, i primi risultati del progetto PEOPLE (Population exposure to air pollutants in Europe).
te e sull’impatto esercitato dagli stili di
vita e dalle abitudini personali.
Nell’ambito del progetto PEOPLE, varato il
22 ottobre 2002, oltre 125 abitanti di Bruxelles sono stati selezionati per partecipare al
primo esperimento pilota, della durata di
un giorno, per valutare i livelli d’esposizione al benzene, una sostanza cancerogena
associata a un crescente rischio di sviluppo
della leucemia. Il benzene è considerato,
inoltre, un buon indicatore della presenza
d’altri inquinanti come il monossido di
carbonio, gli ossidi di azoto e il particolato.
I partecipanti sono stati selezionati sulla
base di una serie di criteri ben definiti (fumatori, non fumatori; utilizzatori di trasporti pubblici; ciclisti). A ciascun partecipante
è stato chiesto d’indossare un dosimetro
per 12 ore. Le misurazioni sono state effettuate per 24 ore in una vasta gamma
d’ambienti esterni e confinati, come negozi, bar, scuole, trasporti pubblici e uffici.
Fino ad oggi, per determinare i livelli d’inquinamento nelle città sono stati utilizzati
degli strumenti fissi di misurazione. Quest’esperimento, come ha spiegato Busquin,
rappresenta il primo nel suo genere, poiché coinvolge il cittadino nel processo di
valutazione della qualità dell’aria. “Grazie
al progetto PEOPLE, la scienza è stata rimossa dalla sua torre d’avorio, rendendola non solo più accessibile al pubblico, ma
consentendo ai cittadini stessi di assumere il ruolo di principali analizzatori del processo”, ha affermato Busquin.
“Progetti di ricerca come PEOPLE sono essenziali per fornire ai decisori, ai professionisti in campo ambientale e sanitario,
nonché al pubblico in generale una comprensione più chiara dell’inquinamento atmosferico urbano e del suo impatto sulla
salute. Le conoscenze ottenute grazie a
quest’importante ricerca ci aiuteranno ad
assumere le nostre decisioni in materia di
traffico e trasporti e incoraggeranno i cittadini ad adottare uno stile di vita più sano”,
ha aggiunto il Commissario.
I dati rilevati dai sensori hanno mostrato
che nel giorno preso in esame, i livelli d’inquinamento dell’ambiente esterno registrati
a Bruxelles - escluse le zone ad alta densità
di traffico - erano conformi al valore annuale di cinque microgrammi per metro cubo,
fissato dalla direttiva comunitaria sull’inquinamento atmosferico. Nello specifico, la
concentrazione di benzene era pari alla
metà di quella osservata dieci anni prima.
Come ha dichiarato al Notiziario CORDIS
Giovanni De Santi, direttore dell’Unità
“Emissioni e salute” del CCR: “Stiamo rac-
Philippe Busquin
© Biblioteca audiovisiva, Comunità europee
cogliendo i frutti delle misure volte a ridurre i livelli d’inquinamento già introdotte dalla
legislazione europea, dalle autorità regionali e dall’industria, quali, ad esempio, i miglioramenti apportati alla tecnologia automobilistica, il controllo del traffico e delle
norme più severe in materia d’emissioni”.
Per quanto concerne i livelli d’inquinamento negli ambienti confinati, le concentrazioni più elevate di benzene sono state registrate all’interno delle automobili, nonché nei luoghi ove è presente del fumo di
tabacco. I livelli più bassi sono stati riscontrati nelle scuole e negli uffici. Tuttavia, si è
notato che l’esposizione è legata anche allo
stile di vita personale. Per esempio, i risultati indicano che i fumatori sono la categoria di cittadini che mostra il livello d’inquinamento più elevato in assoluto, con un
valore medio di 7,5 microgrammi per metro cubo. Dopo il fumo, i mezzi di trasporto si sono rivelati il principale fattore che
influisce sull’esposizione personale.
Tuttavia, i risultati più sorprendenti e, forse,
preoccupanti, sono stati quelli relativi alle
abitazioni dei cittadini, nelle quali si sono registrate concentrazioni di benzene pari al
doppio di quelle rilevate nell’atmosfera che
circonda la città, con un valore medio di circa sette microgrammi per metro cubo. Pur
ritenendo utili questi dati relativi ai livelli di
inquinamento nei luoghi chiusi, Busquin ha
spiegato al Notiziario CORDIS che elaborare delle leggi su questo tipo d’inquinamento
è un compito molto più delicato rispetto alla
definizione di politiche sulla qualità dell’aria
esterna: “Non dobbiamo dimenticare che
occorre rispettare la privacy dei cittadini”.
Sebbene la CE sia in grado di fornire le
informazioni necessarie, ha dichiarato il
Commissario, spetta alle autorità regionali e locali divulgare tali risultati e sviluppare metodi per sensibilizzare i cittadini
sui fattori che influenzano il loro ambien-
Jean Vanwetwinkel, che ha deciso di partecipare alla sperimentazione poiché inizialmente spinto dal desiderio di conoscere le
conseguenze dell’inquinamento sulla propria salute, si è detto stupito delle alte concentrazioni di benzene rilevate nei luoghi
confinati. Vanwetwinkel, anch’egli presente
alla manifestazione di Bruxelles, concorda
con il Commissario nell’affermare che le
autorità locali devono sensibilizzare maggiormente i cittadini sulla presenza del benzene.
“Spetta ai cittadini assumersi la responsabilità di controllare il livello di benzene nelle
proprie abitazioni e nei propri stili di vita, ma
sarebbe utile se le autorità locali e regionali
prendessero in considerazione la fornitura
di un servizio pubblico di misurazione delle
concentrazioni di benzene nelle abitazioni”,
ha suggerito Vanwetwinkel.
Secondo il dott. De Santi, le autorità regionali hanno già cominciato a utilizzare il progetto PEOPLE per aiutare le persone a capire ciò che possono fare per ridurre l’esposizione a tali inquinanti. Per esempio, quando
l’esperimento è stato condotto a Lisbona, più
di 50 scuole e 500 studenti hanno partecipato ad attività di role-play e videoconferenza
incentrate sul tema dell’inquinamento atmosferico. Gli studenti, inoltre, hanno contribuito alla raccolta dei dati scientifici e hanno
partecipato con altri cittadini a un dibattito
sui risultati del progetto.
Il dott. De Santi ritiene che il progetto
PEOPLE sia un ottimo esempio d’efficace
collaborazione fra le autorità locali e la
CE, in vista di un rafforzamento dello Spazio europeo della Ricerca (SER). “Gli insegnamenti tratti dall’esperimento di Bruxelles ci consentiranno di adattare i nostri
metodi per sperimentazioni future.
Auspichiamo di poter mettere in pratica
le lezioni apprese, includendo nella campagna di misurazione del benzene un altro pericoloso inquinante: il particolato
fine”, ha affermato il dott. De Santi.
Nell’ambito del progetto PEOPLE sono già
state condotte delle campagne a Bucarest
e Lubiana ed entro la fine dell’anno sono
previsti ulteriori esperimenti a Madrid e
Budapest. Altre città, comprese Belgrado,
Dublino, Parigi e Roma, hanno manifestato
il loro interesse a partecipare al progetto.
http://www.people-pt.net/eindex.html
Sulla base della partecipazione del Notiziario
CORDIS alla presentazione dei risultati del
progetto PEOPLE
RCN 20500
12
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
14 LUGLIO 2003
Risultati
I primi risultati del
progetto ICAROS NET
mostrano progressi nella
lotta contro l’inquinamento
atmosferico urbano
I ricercatori sono giunti alla conclusione
che queste misure hanno esercitato un
notevole impatto in termini di
dissociazione della crescita economica dal
degrado ambientale.
Un progetto per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico urbano, finanziato dalla CE, ha mostrato che l’osservazione satellitare del particolato atmosferico offre notevoli vantaggi rispetto alle
tecniche tradizionali e che le politiche
ambientali volte a ridurre l’inquinamento
si stanno rivelando efficaci.
Un altro settore nel quale i dati rilevati dal
sistema ICAROS NET possono essere abbinati ad altre informazioni producendo
notevoli benefici è quello della salute
umana. Integrando i dati relativi alla previsione degli effetti dell’inquinamento
sulla salute, ottenuti sulla base di studi
epidemiologici, ICAROS NET consente la
valutazione quantitativa e il monitoraggio
del rischio sanitario previsto, causato dal
particolato ultrafine in un determinato
momento.
I risultati del progetto ICAROS NET, coordinato dalla CE e realizzato da dieci partner provenienti da Grecia, Germania,
Ungheria e Italia, sono stati presentati
durante una manifestazione tenutasi a
Budapest il 27 giugno. Le prime conclusioni tratte da un progetto pilota condotto ad Atene rivelano che il monitoraggio
satellitare
dell’inquinamento
da
particolato offre un grado d’affidabilità
pari a quello dei sistemi alternativi terrestri, ma fornisce un quadro complessivo
migliore sulla situazione ambientale.
Il commissario per la Ricerca Philippe
Busquin ha affermato: “Il particolato fine
rappresenta una delle minacce più gravi
che l’inquinamento atmosferico esercita
sulla salute umana. Per migliorare l’elaborazione delle politiche in materia di
salute e ambiente nell’UE, dobbiamo disporre di dati precisi e accurati sull’inquinamento atmosferico. Il monitoraggio di
questo tipo d’inquinamento è un buon
esempio dei vantaggi che la tecnologia
spaziale può offrire ai cittadini e rappresenta un’ulteriore argomentazione a sostegno della necessità d’incrementare gli
investimenti comunitari nel settore
spaziale”.
L’analisi iniziale di uno dei primi progetti
pilota ICAROS NET, condotto ad Atene,
ha rivelato un livello di precisione superiore al 90%. Inoltre, il sistema è riuscito a
identificare le principali fonti d’inquinamento da particolato nella zona, quali l’industria pesante, il traffico stradale e gli
impianti di riscaldamento domestico a
gasolio.
Tali informazioni, insieme a quelle storiche registrate a partire dal 1987, sono state analizzate raffrontandole ai dati relativi all’insieme delle misure di politica ambientale adottate in questa zona dal 1990.
14 LUGLIO 2003
Il prossimo compito che attende i delegati presenti a Budapest per la presentazione del progetto sarà quello di discutere le modalità d’applicazione di questo
nuovo sistema di monitoraggio e valutazione dell’inquinamento atmosferico
nell’UE e altrove. Vista la necessità di adottare un approccio internazionale coordinato ai problemi dell’inquinamento ambientale, sono stati lanciati degli appelli a
favore dell’utilizzo del sistema ICAROS
NET in tutti gli Stati membri e i Paesi candidati.
Nei prossimi 18 mesi, il team ICAROS NET
continuerà ad analizzare i dati relativi al
progetto pilota d’Atene ed estenderà l’iniziativa sperimentale a Monaco di Baviera.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://icaros-net.jrc.cec.eu.int
Sulla base d’informazioni fornite dal CCR
RCN 20493
Un progetto dell’UE
consente d’elaborare un
metodo rivoluzionario per
eliminare gli antibiotici
dalle acque reflue
Ogni anno in tutto il mondo vengono consumate 12.500 tonnellate di antibiotici e
una notevole quantità di residui di tali sostanze finisce nei reflui municipali e negli
scarichi agricoli. Gli scienziati temono che
tali sostanze possano contaminare la falda idrica e il suolo e, di conseguenza, accelerare lo sviluppo di resistenza in numerosi organismi patogeni.
Per affrontare tale problema, nell’ambito
di un progetto comunitario del valore di
€ 2,18 milioni, è stato messo a punto un
metodo rivoluzionario, che si avvale di
processi d’ossidazione a base d’ozono per
eliminare gli antibiotici.
Finanziato nell’ambito della sezione “Energia, ambiente e sviluppo sostenibile”
(EESD) del 5PQ, il consorzio del progetto
POSEIDON ha riunito esperti provenienti da cinque Stati membri, nonché da Svizzera e Polonia, al fine di condurre delle
valutazioni preliminari dell’attuale situazione in Europa e testare la teoria elaborata.
Monitorando gli impianti di trattamento
dei reflui in Europa, i membri del consorzio hanno rilevato la presenza di circa 36
diverse sostanze farmaceutiche. Nel
contempo, gli esperti partecipanti al progetto hanno registrato 30 diversi tipi di
prodotti farmaceutici nei campioni prelevati dai fiumi e altri corsi d’acqua in Europa. Nella sola Germania, oltre il 25%
dei campioni prelevati dalle acque
freatiche in prossimità di fiumi e corsi
d’acqua inquinati mostrava livelli di concentrazione di sostanze farmaceutiche al
di sopra della media.
Dopo aver valutato la gravità della situazione, gli esperti hanno analizzato diversi
metodi di trattamento dei reflui, concentrandosi sulla loro efficienza in termini
d’eliminazione dei prodotti farmaceutici
e per la cura della persona. Essi hanno
scoperto che ozonizzando gli scarichi ovvero sottoponendoli a un processo di
disinfezione a base d’ozono - il potenziale di formazione di ceppi batterici resistenti si riduceva. Questa teoria è stata
pienamente testata durante una serie
d’esperimenti su scala pilota condotti in
un impianto di trattamento dei reflui di
Braunschweig (Germania). Il consorzio ha
notato che la riduzione dei ceppi batterici
resistenti è direttamente connessa all’eliminazione degli antibiotici nell’acqua
ozonizzata.
Il metodo per la rimozione degli antibiotici elaborato nell’ambito del progetto è
considerato rivoluzionario, poiché a tutt’oggi, le conoscenze disponibili sulle concentrazioni ambientali dei residui d’antibiotici e sui metodi d’eliminazione erano
molto ridotte.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.eu-poseidon.com/
Sulla base d’informazioni fornite dalla CE
RCN 20488
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
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Bandi di gara
Nonostante le cure poste nel garantire l’esattezza delle informazioni pubblicate in CORDIS focus, i lettori che desiderino dare seguito alle opportunità
menzionate in CORDIS focus sono pregati di verificare la validità delle informazioni consultando i responsabili e/o i riferimenti riportati in ogni articolo.
Invito tematico nel
settore “Cambiamento
globale ed ecosistemi”
La CE ha pubblicato un invito a presentare proposte relative al settore “Cambiamento globale ed ecosistemi” nell’ambito dell’attività “Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed
ecosistemi” del 6PQ. Si tratta di uno
dei settori che rientrano nel programma specifico “Integrare e rafforzare lo
Spazio europeo della ricerca (SER)”.
I settori che interessano il presente invito sono i seguenti:
■
■
■
impatto e meccanismi delle emissioni di gas-serra e degli inquinanti
atmosferici sul clima, l’impoverimento dell’ozono e i serbatoi di
carbonio (settore 6.3.I del programma di lavoro);
ciclo dell’acqua, compresi gli
aspetti relativi al suolo (settore
6.3.II del programma di lavoro);
biodiversità ed ecosistemi (settore
6.3.III del programma di lavoro);
■
condurre attività di ricerca su: le
manifestazioni cliniche della SARS
(compresi possibili fattori genetici
dell’ospite); lo stato d’immunità e
infettività nei pazienti, nel corso
dell’evoluzione della malattia, nei
soggetti guariti e nei portatori
asintomatici; la trasmissione della
malattia, compresi i meccanismi di
diffusione e i relativi serbatoi
ecologici (es. superdiffusori, possibili serbatoi zoonotici, movimenti
della popolazione, ambienti
ospedalieri e d’assistenza sanitaria);
la valutazione dell’efficacia e
dell’adeguatezza delle procedure
di controllo dell’infezione in diversi
contesti sanitari, clinici e ambientali;
■
fornire un sostegno complementare alla ricerca nei settori della
diagnostica, della terapeutica e
della prevenzione (compresi
antivirali, vaccini preventivi e
terapeutici e preparati a base
d’immunoglobuline per
immunizzazione passiva);
I termini per la presentazione delle
proposte sono:
STREP e CA: 9 ottobre 2003;
■
SSA: 9 ottobre 2003 e 17 febbraio
2004.
strategie per una gestione sostenibile del territorio, comprese le
zone costiere, i terreni agricoli e le
foreste (settore 6.3.V del programma di lavoro);
Si consiglia vivamente ai proponenti, prima di
rivolgersi alla CE, di consultare il bando
originale sulla GU delle Comunità europee al
riferimento sotto indicato
previsione operativa e
modellizzazione, inclusi i sistemi
globali di osservazione del cambiamento climatico (settore 6.3.VI del
programma di lavoro);
RCN 20524
■
ricerca complementare (settore
6.3.VII del programma di lavoro);
■
questioni trasversali: concetti e
strumenti di sviluppo sostenibile
(settore 6.3.VIII del programma di
lavoro);
■
azioni di supporto specifiche
(sezione “azioni di supporto specifiche” del programma di lavoro).
La CE ha pubblicato un invito speciale a
presentare proposte concernente la
sindrome respiratoria acuta grave
(SARS), nell’ambito dell’attività “Sviluppo sostenibile, cambiamento globale ed ecosistemi” del 6PQ. Si tratta di
uno dei settori che rientrano nel programma specifico “Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca”.
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
condurre attività di ricerca su:
l’epidemiologia molecolare dei
coronavirus associati alla SARS
(compresa l’evoluzione
molecolare), soprattutto in relazione alla virulenza; l’origine e la
patogenicità della SARS; la realizzazione di modelli epidemiologici
relativi alla dinamica di diffusione
della SARS e di malattie trasmissibili
simili con tendenza allo sviluppo
d’epidemie, in diverse comunità
(tenuto conto delle attuali tendenze
in termini di mobilità internazionale
delle persone e relative condizioni
di vita e sociali);
http://fp6.cordis.lu/fp6/
call_details.cfm?CALL_ID=78
■
Nello specificare gli strumenti da utilizzare in questi settori, l’invito richiede l’impiego di: progetti integrati (IP),
reti d’eccellenza (NOE), progetti specifici di ricerca mirata (STREP), azioni
di coordinamento (CA) e azioni di supporto specifiche (SSA). Si consiglia ai
proponenti di consultare il testo inte-
■
Per consultare il testo dell’invito visitare il
sito:
meccanismi della desertificazione e
delle calamità naturali (settore
6.3.IV del programma di lavoro);
■
14
grale dell’invito all’indirizzo Internet
sotto indicato per verificare gli strumenti specifici richiesti per ciascun settore. L’importo indicativo globale per il
presente invito è di E 180 milioni.
IP e NOE: 9 ottobre 2003;
■
contribuire al collegamento in rete
delle capacità di ricerca, dell’assistenza e consulenza scientifica nel
settore delle malattie infettive.
L’accento dovrà essere posto
sull’elaborazione di soluzioni alle
questioni di ricerca sanitaria inerenti agli obiettivi di salute pubblica, a sostegno della rete di sorveglianza epidemiologica e di controllo delle malattie trasmissibili nella
Comunità (decisione 2119/98/CE),
dedicando particolare attenzione
alle questioni specifiche relative
all’epidemia di SARS;
© PhotoDisc
■
■
■
GU n. C 155 del 3.7.2003, pag. 12
Invito speciale
concernente la sindrome
respiratoria acuta grave
Nel testo dell’invito, la CE illustra le seguenti attività da realizzare, ma precisa che esse sono state definite nel contesto dell’epidemia di SARS e che, pertanto, alla luce della rapida evoluzione
della situazione, le proposte dovranno
tener conto degli ultimi sviluppi e adattare le priorità, fino al momento della
presentazione:
14 LUGLIO 2003
Bandi di gara
■
sviluppare modelli di valutazione
del rischio, strategie d’intervento e
scenari d’attuazione/valutazione,
tenendo conto dell’economia
sanitaria e degli aspetti sociali
(comprese le analisi costi-benefici
delle diverse misure sanitarie
pubbliche come lo screening dei
viaggiatori, la rapida identificazione
dei contatti, le informazioni sulle
categorie specifiche d’importanti
malattie trasmissibili nuove o
emergenti come la SARS); condurre
ricerche sulla comunicazione
relativa al rischio, al fine di favorire
una corretta comprensione dei
rischi connessi con le malattie
trasmissibili come la SARS e minimizzare la discriminazione e le
reazioni eccessive da parte della
popolazione.
Nello specificare gli strumenti da utilizzare in questi settori, l’invito richiede l’impiego di progetti specifici di ricerca mirata e azioni di coordinamento. Si consiglia
ai proponenti di consultare il testo integrale dell’invito all’indirizzo Internet sotto indicato per verificare gli strumenti
specifici richiesti per ciascun settore.
L’importo indicativo globale per il presente invito è di € 9 milioni.
Termine per la presentazione delle
proposte: 30 settembre 2003.
Si consiglia vivamente ai proponenti,
prima di rivolgersi alla CE, di consultare
il bando originale sulla GU delle Comunità europee al riferimento sotto indicato.
Per consultare il testo dell’invito visitare il
sito:
http://fp6.cordis.lu/fp6/
call_details.cfm?CALL_ID=84
GU n. C 155 del 3.7. 2003, pag. 9
RCN 20523
Invito a manifestare
interesse per servizi
d’assistenza specifici
nell’ambito del 6PQ
La DG Ricerca della CE ha pubblicato
un invito a presentare manifestazioni
d’interesse rivolto alle persone fisiche
e alle organizzazioni che vogliano prestare servizi d’assistenza per alcuni
aspetti specifici del lavoro relativo alla
sezione “Sostegno destinato allo sviluppo coerente delle politiche della ricerca e dell’innovazione” del 6PQ.
Le persone fisiche e le organizzazioni
interessate a inserire i propri dati in un
elenco di potenziali contraenti sono in-
14 LUGLIO 2003
vitate a presentare la propria candidatura alla CE. Sono richieste competenze in una o più delle seguenti aree:
17. Interazioni tra i binomi regolamentazione/norme e ricerca/innovazione in
settori specifici della tecnologia.
1. Sistemi nazionali, regionali e
settoriali di ricerca, nonché politiche in
materia di ricerca e sviluppo e d’innovazione in Europa, Stati Uniti e Giappone.
18. Il mercato del lavoro nel settore della R&S.
2. Analisi macroeconomica e teorie della crescita economica applicate alla
scienza, alla tecnologia e all’innovazione.
3. Analisi d’economia industriale (struttura, rendimento, competitività).
4. Analisi microeconomica applicata al
settore della ricerca e sviluppo e dell’innovazione.
5. Analisi econometrica applicata al settore della ricerca e sviluppo e dell’innovazione.
6. Investimenti pubblici e privati nel settore della ricerca e sviluppo (R&S) e dell’innovazione, a livello sia nazionale che
regionale.
7. Cooperazione internazionale all’interno dell’UE nel settore della ricerca
e sviluppo.
8. Analisi delle risorse umane impiegate nella scienza e nella tecnologia e della loro mobilità.
9. Educazione alla scienza e alla tecnologia (S&T) e alla R&S nell’ambito dell’istruzione superiore.
19. Sistemi di tutela dei diritti di proprietà intellettuale e relativo utilizzo
(brevetti, licenze, diritti d’autore).
20. Analisi dei brevetti.
21. Analisi bibliometrica.
22. Storia della scienza, della tecnologia e dell’innovazione.
23. Statistiche e indicatori scientifici e
tecnologici.24. Tecniche d’indagine e
metodologia statistica nel campo della
scienza, della tecnologia e dell’innovazione.
25. Metodologie previsionali applicate
all’analisi politica.
26. Monitoraggio delle attività
previsionali europee a livello globale,
nazionale e regionale.
27. Analisi della R&S nel settore dei servizi.
28. Analisi della politica estera e di sicurezza comune europea in rapporto
alla politica di ricerca e d’innovazione.
29. Definizione di scenari per la S&T a
favore e all’interno dei Paesi in via di
sviluppo e delle economie emergenti.
30. Previsioni scientifico-tecnologiche.
Per ulteriori informazioni, rivolgersi a:
10. Analisi dell’innovazione tecnologica e organizzativa.
11. Ricerca condotta dal settore pubblico e rapporti con l’industria.
12. Analisi degli investimenti dell’industria nella ricerca e fattori determinanti.
Commissione europea
Direzione generale della Ricerca
Ian Perry
Direzione KSDME 11/6
B-1049 Bruxelles
Tel +32-2-296-2079
Fax +32-2-296-2840
E-mail: [email protected]
13. Efficienza dei meccanismi di finanziamento pubblico per la ricerca (inclusi
i partenariati pubblico-privato, il sostegno diretto, gli incentivi fiscali, i meccanismi di garanzia e il sostegno del capitale
di
rischio)
e
relative
problematiche sul piano normativo.
Per consultare il testo dell’invito, visitare il
sito:
http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/
it/114412-2003.htm
14. Utilizzo dell’appalto pubblico quale
strumento per incoraggiare la ricerca
e l’innovazione.
Si consiglia vivamente ai proponenti,
prima di rivolgersi alla CE, di consultare
il bando originale sulla GU delle Comunità europee al riferimento sotto indicato
15. Gestione e produttività della R&S
nell’industria.16. Fattori che influiscono sull’accesso delle imprese alle fonti
private di finanziamento per la ricerca
e l’innovazione.
Termine per la presentazione delle
manifestazioni d’interesse:
26 marzo 2006.
GU n. S-128 dell’8.7.2003
RCN 20545
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
15
Bandi di gara
Studio sugli insegnamenti
tratti dalle PMI in seguito
al passaggio all’euro:
gara d’appalto
Analisi comparativa delle
politiche nel settore delle
TIC: gara d’appalto
La DG Imprese della CE ha pubblicato
una gara d’appalto sull’analisi comparativa delle politiche nazionali e regionali a favore della competitività nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) in Europa.
La DG Imprese della CE ha pubblicato
una gara d’appalto per lo svolgimento
di uno studio sugli insegnamenti tratti
dalle PMI in seguito al passaggio
all’euro.
Lo studio ha l’obiettivo di fare un bilancio della preparazione all’introduzione
dell’euro per le PMI e di trarne le conclusioni e le raccomandazioni necessarie.
Il lavoro richiesto verterà sullo studio
di un campione rappresentativo di PMI,
selezionate su base geografica e
settoriale dei Paesi della zona euro, e
sarà effettuato mediante questionari,
inchieste e visite presso le imprese.
Lo studio, eseguito entro un termine di
8 mesi a decorrere dalla data di stipula
del contratto, si propone di realizzare
un’analisi pertinente della situazione
che dovrà consentire di:
■
■
■
■
■
comprendere le principali difficoltà
e i principali inconvenienti incontrati dalle PMI prese in esame nel
corso delle fasi di preparazione
all’introduzione della moneta unica
e al momento del passaggio nonché
le soluzioni che sono state adottate;
registrare in un repertorio un
insieme di buone prassi adottate
sistematicamente ai fini della
preparazione del passaggio alla
moneta unica;
L’appalto prevede le seguenti attività:
■
individuare e descrivere le pertinenti politiche nazionali e regionali
a favore della competività delle
industrie e dei servizi nel settore
delle TIC;
■
eseguire l’analisi comparativa
dell’efficacia delle politiche individuate, prendendo in esame la
sostenibilità del loro impatto
economico in funzione di un
insieme predefinito di criteri;
■
individuare esempi di migliori
prassi politiche;
■
formulare raccomandazioni politiche sul modo in cui perseguire
l’ulteriore miglioramento della
competitività dei servizi e delle
industrie TIC in Europa.
© Ian Britton, www.FreeFoto.com
Lo studio finale si presenterà sotto forma di guida pratica destinata ai soggetti responsabili a livello economico degli Stati membri che al momento non
hanno ancora adottato la moneta unica
nonché ai Paesi candidati all’adesione.
Termine per la richiesta del capitolato
d’appalto: 29 agosto 2003.
Termine per la presentazione delle
offerte: 4 settembre 2003.
Si consiglia vivamente agli offerenti, prima
di rivolgersi alla CE, di consultare il
bando originale sulla GU delle Comunità
europee al riferimento sotto indicato.
Per ulteriori informazioni, rivolgersi a:
Commissione europea
Direzione generale per le Imprese
individuare i vari soggetti responsabili di tale preparazione nonché la
loro partecipazione e il loro ruolo
specifico nell’ambito di tale processo;
rue de la Science 27
calcolare i costi di ciascuno dei vari
metodi adottati ai fini della preparazione all’euro;
E-mail: [email protected]
formulare raccomandazioni pertinenti in materia.
http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/
it/110978-2003.htm
Ufficio 4/54
B-1049 Bruxelles
Tel +32-2-296-5871
Fax +32-2-295-2154
Per consultare il testo completo della gara,
visitare il sito:
GU n. S-124 del 2.7.2003
RCN 20516
Termine per la richiesta del capitolato
d’appalto: 31 luglio 2003.
Termine per la presentazione delle
offerte: 18 agosto 2003.
Si consiglia vivamente agli offerenti, prima
di rivolgersi alla CE, di consultare il
bando originale sulla GU delle Comunità
europee al riferimento sotto indicato.
Per ulteriori informazioni, rivolgersi a:
Commissione europea
Direzione generale per le Imprese
Unità D-4
F. Noel
Rue de la Science 15
1000 Bruxelles
Tel: +32 2 296 2112
Fax: +32 2 296 9500
Per consultare il testo completo della gara,
visitare il sito:
http://ted.publications.eu.int/static/doccur/it/
it/110241-2003.htm
GU n. S 123 dell’1.7.2003
RCN 20507
16
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
14 LUGLIO 2003
Politica generale
Busquin sigla un accordo di cooperazione con la Tunisia e il Marocco
Il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin ha siglato accordi di cooperazione scientifica e tecnologica con la Tunisia
e il Marocco.
È la prima volta che l’UE e questi due Paesi sottoscrivono tali accordi, dal momento che la loro cooperazione si è inserita
finora nel quadro dei programmi
euromediterranei.
che dal ministro greco per la Ricerca e la
Tecnologia Apostolos Tsohatzopoulos.
“L’obiettivo di questa cooperazione è favorire una più efficiente partecipazione
del Marocco e della Tunisia al programma quadro europeo di ricerca, nonché
promuovere il coinvolgimento dei ricercatori europei nelle attività di ricerca intraprese da questi Paesi”, ha commentato Busquin.
Il ministro marocchino per la Ricerca e la
Tecnologia Omar Fassi-Fehri ha sottolineato che l’accordo favorirà la partecipazione del suo Paese allo Spazio europeo
della ricerca (SER) e ha aggiunto che tali
intese aiutano a creare le condizioni per
la crescita e la pace.
Il ministro per la Ricerca e la Tecnologia
Sadok Korbi, in rappresentanza della Tu-
La CE propone un accordo
di cooperazione
scientifica con il Brasile
La CE ha proposto un accordo di cooperazione scientifica e tecnologica fra l’UE
e il Brasile.
L’accordo consentirà ai ricercatori di
ciascuna parte di collaborare ai rispettivi programmi di ricerca e faciliterà
l’avvio di progetti comuni di ricerca.
“L’accordo è stato negoziato nel contesto di un incremento e di
un’intensificazione della cooperazione
fra il Brasile e l’UE, in considerazione
dell’importanza della scienza e della
tecnologia per lo sviluppo economico
e sociale e della reciproca volontà di
ampliare e rafforzare la gestione delle
attività di cooperazione in settori di interesse comune”, si legge nella proposta.
Fra questi settori d’interesse figurano:
biotecnologie, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, bioinformatica, spazio, micro e nanotecnologie,
tecnologie pulite, salute e medicina,
aeronautica e scienze umane.
L’accordo contempla altresì lo scambio
di scienziati, l’organizzazione congiun-
14 LUGLIO 2003
Sadok Korbi
© Comunità europee
nisia, ha accolto favorevolmente l’accordo che, a suo avviso, aprirà al suo Paese
nuove opportunità nel settore della ricerca e sosterrà lo sviluppo di una società
basata sulla conoscenza.
L’accordo, ultimato negli ultimi giorni della
Presidenza greca, è stato sottoscritto an-
“L’UE, il Marocco e la Tunisia hanno collaborato con successo in settori di grande
importanza per la prosperità dei cittadini
della regione euromediterranea. L’odierna sottoscrizione d’accordi di cooperazione scientifica e tecnologica ci ha consentito di compiere un altro importante passo verso lo sviluppo e il consolidamento
di relazioni reciproche, non soltanto nel
settore della scienza e della tecnologia,
ma anche nel più ampio quadro delle relazioni euromediterranee”, ha dichiarato
Tsohatzopoulos.
Per ulteriori informazioni sulle attività di ricerca
realizzate nell’ambito della Presidenza greca,
visitare il sito:
http://www.cordis.lu/greece
Sulla base d’informazioni fornite dal governo
greco
RCN 20509
ta di conferenze, lo scambio e la
condivisione d’apparecchiature e di
materiali, nonché lo scambio d’informazioni sulle prassi, i regolamenti e i programmi in materia di cooperazione.
l’UE e i Balcani quale fattore di stabilità”, una prima assoluta, che “dovrebbe
segnare un momento importante nella
storia della politica di ricerca in Europa”.
Una volta adottato dal Consiglio, l’accordo verrà concluso per un periodo
iniziale di cinque anni e potrà essere
rinnovato di quinquennio in quinquennio.
Durante il Consiglio di Salonicco di giugno, i capi di Stato e di governo dell’UE
hanno approvato una comunicazione
sulla cooperazione con i Balcani.
L’obiettivo di tale comunicazione, nella quale si fa esplicito riferimento alla
ricerca come settore di collaborazione, è quello di aiutare tali Paesi ad avvicinarsi all’UE.
Per accedere alla proposta d’accordo, visitare
il sito:
http://europa.eu.int/eur-lex/it/com/pdf/2003/
com2003_0381it01.pdf
Sulla base del documento COM(2003) 381
RCN 20520
Busquin sottolinea il
ruolo della scienza quale
fattore di stabilità nei
Balcani
La scienza può portare stabilità: questo il messaggio espresso dal commissario europeo per la Ricerca Philippe
Busquin durante la conferenza sulla cooperazione scientifica fra l’UE e i
Balcani, tenutasi il 27 giugno.
Busquin ha definito la conferenza dal
titolo “La cooperazione scientifica fra
Secondo il Commissario, la conferenza di Bruxelles ha illustrato la volontà
di stabilizzare e ricostruire la regione
dei Balcani. “Credo che la scienza, la
ricerca e la collaborazione scientifica
possano fornire un chiaro contributo a
tal proposito”, ha aggiunto Busquin.
Il Commissario, tuttavia, è stato realista: “Non dobbiamo attenderci dei miracoli. Sappiamo bene, infatti, che se la
scienza e la ricerca possono contribuire alla prosperità economica, alla pace
e alla stabilità, per svilupparsi, necessitano loro stesse di un minimo di prosperità e stabilità.
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
17
Politica generale
fa seguito a una serie d’inviti analoghi
espressi dai rappresentanti degli Stati
membri nel corso della riunione del
Consiglio “Competitività” di marzo.
“Ma questo condizionamento reciproco può innescare una dinamica positiva, un circolo virtuoso nel quale ciascuna fase di un piano consente di passare a quella successiva”.
Il Commissario ha chiesto ai Paesi dei
Balcani di seguire l’esempio delle nazioni del Mediterraneo e del Baltico,
sviluppando la cooperazione regionale. Tale necessità di cooperazione, ha
ricordato Busquin, è dettata dalla vicinanza geografica, dai legami storici,
dalle analogie economiche e dai problemi comuni.
La CE ha stilato il documento dal titolo
“Shared Vision”, il quale illustra i principali settori di cooperazione scientifica fra l’UE e i Balcani. Il piano d’azione
in esso contenuto definisce le disposizioni pratiche che consentono la messa in atto di tale cooperazione, accanto
ai meccanismi utilizzabili.
Sulla base del DN: SPEECH/03/331
RCN 20496
Prende il via l’attività del
Consiglio consultivo
europeo per la ricerca sul
trasporto stradale
L’attività del nuovo Consiglio consultivo
europeo per la ricerca sul trasporto
stradale (ERTRAC) è iniziata il 25 giugno, con la prima riunione a Bruxelles
di tutti i suoi membri.
Il commissario europeo per la Ricerca
Philippe Busquin, intervenuto all’incontro, ha chiarito come il consiglio intende riunire tutte le parti interessate, vale
a dire imprese, pubbliche autorità e
utenti, al fine di “ottimizzare i punti di
forza del settore a livello europeo”.
Il compito principale dell’ERTRAC sarà
quello di delineare una visione strategica del settore del trasporto stradale
relativa alla ricerca e sviluppo (R&S),
nonché d’elaborare strategie e tabelle
di marcia per realizzare tale visione. Il
consiglio avrà altresì l’incarico di: stimolare la R&S nel settore del trasporto
stradale incoraggiando gli investimenti pubblici e privati, ampliare la collaborazione fra tutti gli operatori in linea
con i principi dello Spazio europeo della ricerca (SER), favorire la formazione
di gruppi e, infine, assicurare che l’Europa sia considerata una meta attraente per i ricercatori.
18
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
© Ian Britton, www.FreeFoto.com
“L’ERTRAC af fronterà numerose
tematiche”, ha dichiarato Busquin. “In
particolare, si occuperà di questioni regionali, sicurezza, ambiente, problemi
economici, aumento della mobilità e
miglioramento della qualità della vita
per i cittadini europei”. I gruppi di lavoro concentreranno l’attenzione sui
mezzi e le infrastrutture di trasporto.
In occasione dell’ultimo Consiglio
“Competitività”, la CE ha suggerito
l’adozione del concetto di “piattaforme
tecnologiche”, intorno al quale si raccoglieranno il settore industriale, la comunità della ricerca, i responsabili della regolamentazione e le autorità nazionali con l’intento di sviluppare
un’agenda di ricerca strategica a lungo
termine. Gruppi simili sono già stati
costituiti nel settore dei trasporti
aeronautici e ferroviari, favorendo, secondo Busquin, un maggior coordinamento della ricerca all’interno dell’UE.
“Occorre investire maggiormente all’inizio, per poter risparmiare in seguito”, ha commentato il Commissario.
Sulla base della partecipazione del Notiziario
CORDIS a un briefing di Philippe Busquin
RCN 20480
Eurochambres rinnova il
suo appello per un piano
d’azione
sull’imprenditorialità
L’Associazione delle camere di commercio europee, Eurochambres, ha
chiesto alla CE di dare seguito alle raccomandazioni del suo Libro verde
sull’imprenditorialità mediante l’attuazione di un “piano d’azione dettagliato
e con obiettivi chiari e univoci”.
Tale comunicato, reso noto da
Eurochambres il 30 giugno, data coincidente con il termine del periodo di
consultazione della CE sul Libro verde,
Durante il periodo di consultazione, il
presidente di Eurochambres Christoph
Leitl ha dichiarato a proposito del Libro
verde: “Noi accogliamo favorevolmente l’iniziativa del commissario Liikanen
per aprire il dibattito sul modo di promuovere l’imprenditorialità in Europa.
Si deve fare ancora molto - specialmente per le PMI, che rappresentano la spina dorsale dell’economia europea”.
Nella suo comunicato, l’associazione
propone interventi specifici in una serie di ambiti. Al fine di riequilibrare il
rapporto rischio-rendimento in favore
degli imprenditori, Eurochambres
auspica una revisione delle leggi nazionali sui fallimenti, nonché una riduzione e una semplificazione della tassazione d’impresa per le società a basso reddito e redditività.
Secondo il comunicato, per creare sistemi di formazione e d’istruzione incentrati sullo spirito imprenditoriale è
necessario promuovere il concetto
d’imprenditorialità fin dalla scuola elementare, nonché favorire e agevolare
la partecipazione ai programmi di formazione di gruppi non adeguatamente
rappresentati.
Infine, Eurochambres chiede un intervento per garantire agli imprenditori
un migliore accesso alle istituzioni finanziarie internazionali e ai loro programmi di finanziamento, e invita a “eliminare la burocrazia e le formalità inutili che caratterizzano ancora il sistema
[...]”.
Il comunicato conclude esortando la CE
e i 25 futuri Stati membri a chiarire il
rapporto tra un eventuale piano d’azione futuro e la Carta delle PMI, e invita
gli Stati membri a “non distrarsi” dal
m a n t e n e r e le p r o m e s s e f o rm u l a t e
contestualmente all’agenda di Lisbona
sulla competitività.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://europa.eu.int/comm/enterprise/
entrepreneurship/green_paper/index.htm
Sulla base d’informazioni fornite da
Eurochambres
RCN 20501
14 LUGLIO 2003
Varie
Secondo gli scienziati, l’agricoltura sostenibile deve avere una dimensione etica
Durante una conferenza di autorevoli esperti in scienze agrarie, è stata ribadita l’esigenza d’introdurre nel dibattito una dimensione etica, affinché i vari gruppi d’interesse all’interno della società perseguano obiettivi di sostenibilità comuni, in particolare nel
settore agricolo.
Occorre sostenere la ricerca e sviluppo
(R&S) nei settori del riciclaggio e della
produzione locale ed essere cauti nell’adottare nuove tecnologie di cui non si
conoscono ancora gli effetti sull’ambiente, ha concluso il prof. Jensen.
I 400 esperti si sono riuniti in occasione di
un congresso della Nordic Association of
Agricultural Scientists, tenutosi il 3 luglio
a Turku (Finlandia). Nel corso della riunione, i partecipanti hanno sottolineato
l’importanza del ruolo che la ricerca deve
svolgere nella definizione di politiche
ambientali ed economiche sostenibili per
il settore agricolo.
Il prof. Johan Bouma dell’Università di
Wageningen (Paesi Bassi) ha affermato che
l’agricoltura moderna deve tener conto
delle preoccupazioni dei cittadini e che è
necessario un maggior coinvolgimento
degli scienziati nei processi decisionali
sulle questioni ambientali.
Il prof. Erik Jensen dell’Università reale di
Veterinaria e Agraria di Copenaghen (Danimarca) ha ampliato questo concetto, affermando che lo sviluppo sostenibile non
deve essere considerato semplicemente
uno strumento per affrontare i problemi
esistenti e risolverne le conseguenze.
“Se si vuole che tutti i gruppi d’interesse
all’interno della società lavorino al raggiungimento degli stessi obiettivi, occorre conferire una dimensione etica alla
sostenibilità. È necessario avviare un di-
© Ian Britton, www.FreeFoto.com
battito su una serie comune di valori e
acquisire maggiori informazioni sull’ambiente, di cui siamo tutti responsabili”, ha
affermato il prof. Jensen.
Egli ha citato l’esempio dell’agricoltura
biologica, chiedendosi perché la gente,
essendo consapevole dei rischi associati
alla produzione di massa, non dovrebbe
essere disposta a spendere di più per gli
alimenti prodotti biologicamente. Il prof.
Jensen ha aggiunto che l’agricoltura biologica deve essere considerata un valido
modello produttivo, capace d’orientare
l’agricoltura tradizionale verso una direzione migliore.
I batteri permettono di
restaurare un affresco
medievale italiano
14 LUGLIO 2003
Il prof. Pekka Huhtanen dell’istituto MTT
Agrifood Research in Finlandia ha ripreso
questo tema, citando l’esempio dei sussidi per il prezzo del latte. Egli ha dichiarato
che tali sussidi sono un tipico esempio di
strumento economico che ha sviato la
produzione dal principio di sostenibilità.
Ciò ha dato luogo, in Finlandia, a una
sovrapproduzione e ha spinto l’allevamento del bestiame da latte in una direzione eticamente discutibile.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www2.agronet.fi/njf/
Sulla base d’informazioni fornite dall’MTT
Agrifood Research (Finlandia)
RCN 20529
dovrebbe tornare al Camposanto l’anno
prossimo.
Claudia Sorlini, docente all’Università di
Milano, e altri colleghi di tutt’Europa, utilizzeranno i batteri per restaurare altre
opere d’arte, a cominciare dai monumenti
dell’Antica Grecia presso il sito archeologico di Epidauro.
Un affresco medievale italiano, ricoperto
da circa cinquant’anni dalla colla accidentalmente utilizzata durante un restauro,
è stato riportato agli antichi splendori grazie all’impiego dei batteri, i quali si sono
rivelati molto più efficaci dei solventi.
La “Conversione di Sant’Efisio e Battaglia”
di Spinello Aretino, che affrescava il Camposanto Monumentale di Pisa, fu danneggiata dai bombardamenti della seconda
guerra mondiale. I tentativi di restauro
furono avviati immediatamente, ma l’impiego di una tecnica basata sull’utilizzo di
una colla organica per staccare gli affreschi dalla parete e riportarli intatti sulla
tela fece “scomparire” il dipinto sotto uno
strato di colla. Nel corso degli anni, i restauratori hanno cercato in vano di rimuovere la colla, compiendo scarsi progressi
nel restauro. L’anno scorso sono stati accusati di aver danneggiato il dipinto per
aver utilizzato un potente solvente.
Durante il congresso si è sostenuto altresì che la ricerca non deve puntare sulle
problematiche e sugli impatti della sola
produzione agricola, bensì dell’intero sistema socioeconomico, comprese le politiche agricole.
Sulla base d’informazioni attinte da fonti stampa
RCN 20489
Tutti gli occhi
puntati su Marte
Pseudomonas stutzeri
A questo punto sono intervenuti gli scienziati dell’Università di Milano, i quali sono
riusciti a dimostrare che i batteri
Pseudomonas stutzeri, se applicati all’affresco con acqua e cotone, sono in grado
di “mangiare” l’80% della colla in circa dieci ore. Ventisei metri quadri dell’affresco
sono già stati liberati dallo strato collante
e secondo le previsioni, l’opera ultimata
Mentre gli USA lanciano la seconda sonda destinata all’esplorazione di Marte, che
dovrebbe raggiungere il pianeta rosso fra
sei mesi, i test condotti sulla sonda Mars
Express dell’Agenzia spaziale europea, il
cui arrivo a destinazione è previsto per il
25 dicembre, hanno rivelato che la navicella è in buone condizioni.
I test effettuati su Mars Express sono iniziati tre settimane dopo il lancio. A ciascuno dei sette strumenti dell’orbiter
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
19
Varie
http://www.esa.int/SPECIALS/Mars_Express/#a
Sulla base d’informazioni fornite dall’ESA e
attinte da fonti giornalistiche
RCN 20541
Annunciato il piano
generale delle tecnologie
spaziali europee
© ESA
sono stati inviati dei segnali al fine di attivarli e verificarne le condizioni. Gli esperti
hanno vissuto attimi d’apprensione quando le unità di memoria del computer di
bordo sembravano non rispondere come
previsto, ma fortunatamente il problema
è stato risolto.
”Nel complesso, la navicella è in buone
condizioni”, ha affermato il responsabile
del progetto Mars Express, Rudolf
Schmidt. “Stiamo semplicemente imparando a conoscerne la personalità”.
Purtroppo, è stato rilevato un problema
d’interconnessione fra i pannelli solari e
l’unità di controllo della potenza (PCU) a
bordo di Mars Express, in ragione del quale
il satellite e il suo carico utile hanno a disposizione solo il 70% dell’energia generata. Ciò non dovrebbe ripercuotersi sulla missione, ma potrebbe richiedere, nel
corso della stessa, una revisione delle
operazioni degli strumenti a bordo del
satellite.
Nel frattempo, l’8 luglio, gli americani
hanno lanciato la sonda Mars Rover,
soprannominata “Opportunity”, il cui
compito sarà esplorare Marte per un periodo di tre mesi. “Opportunity” segue
l’altra navicella americana, “Spirit”, lanciata il 10 giugno, la quale è a sua volta preceduta, a otto giorni di distanza, dalla sonda europea Mars Express, che trasporta il
lander Beagle 2. Alla corsa verso Marte
partecipa anche la sonda giapponese
Nozomi.
Negli ultimi giorni, gli astronomi hanno
osservato un’enorme tempesta di polvere che avvolge un terzo del pianeta rosso,
caratterizzata da forti venti che trasportano la polvere per diverse migliaia di
chilometri nell’atmosfera. Secondo gli
esperti, probabilmente la tempesta si placherà nel corso delle prossime settimane.
Per ulteriori informazioni su Mars Express,
visitare il sito:
20
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
L’Agenzia spaziale europea (ESA), la CE e
l’industria spaziale europea si sono riunite per stilare un piano generale destinato
alla ricerca e allo sviluppo (R&S) nell’ambito delle tecnologie spaziali.
Il piano individua 20 settori tecnologici da
armonizzare e cerca di consolidare le attività europee di R&S correlate allo spazio.
“L’Europa dispone di un bilancio annuale
pari a circa € 400 milioni per la ricerca e
lo sviluppo delle tecnologie spaziali” ha
dichiarato Hans Kappler, direttore degli
affari industriali e dei programmi tecnologici dell’ESA. “È ovvio che questo investimento deve essere armonizzato, al fine
d’evitare inutili duplicazioni d’attività e
colmare le lacune strategiche”.
In
occasione
della
conferenza
ministeriale dell’ESA, svoltasi a novembre
2001, l’Agenzia spaziale europea era stata
invitata ad assumere un ruolo di coordinamento e armonizzazione per definire
una strategia e una politica tecnologica in
Europa. Parte di questo processo consiste nella mappatura delle capacità europee e nell’identificazione delle esigenze.
Il piano generale delinea le attuali attività
tecnologiche in Europa (inserite in una
banca dati che ne contiene già 1.600), le
strategie e gli approcci ai finanziamenti,
nonché le relazioni con i partner europei.
I provvedimenti volti all’armonizzazione
sono stati accolti favorevolmente da Luc
Tytgat, capo dell’Unità per lo spazio della
CE: “Intendiamo migliorare e accrescere
le forze dell’Europa, ed è assolutamente
necessario attivare uno strumento che
contribuisca a coordinarle, pertanto apprezziamo molto questo impegno verso
l’armonizzazione. [...] Un simile strumento [il piano generale] rappresenta senza
dubbio un contributo significativo, strategico e visibile alle nostre esigenze di coordinare e armonizzare le attività tecnologiche in Europa”.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://ravel.esrin.esa.it/docs/harmonisation.pdf
Sulla base d’informazioni fornite dall’ESA
RCN 20502
I ricercatori tedeschi
riescono a decuplicare
l’elettricità generata dalle
celle a combustibile
microbico
Alcuni ricercatori tedeschi sono riusciti a
decuplicare la quantità d’elettricità ottenuta dagli attuali sistemi di celle a combustibile microbico (“Microbial Fuel Cell” o
MFC), grazie all’impiego di un anodo di
nuova progettazione e al contributo dei
batteri stessi.
Un team di scienziati dell’Università Ernst
Moritz Arndt di Greifswald ha progettato
una cella a combustibile sperimentale in
grado di generare elettricità mediante
l’alimentazione dei batteri, in questo caso
l’Escherichia coli (E. coli), con lo zucchero. L’elettricità così prodotta è sufficiente
ad alimentare un ventilatore medico o
un’apparecchiatura simile.
Durante
la
fermentazione,
i
microrganismi come l’E. coli trasformano
lo zucchero in alcol, acidi e anidride
carbonica. Inoltre, in condizioni
anaerobiche è possibile produrre idrogeno, il quale è utilizzato per generare elettricità, come in una cella a combustibile
convenzionale.
I ricercatori, spiega la rivista scientifica
“Nature”, hanno notato che il loro prototipo di cella a combustibile mostrava una
potenza d’uscita di gran lunga superiore
a quella che l’idrogeno, da solo, è in grado di generare. A loro avviso, ciò è dovuto alla progettazione innovativa
dell’anodo che raccoglie le cariche elettriche.
Le celle a combustibile microbico sviluppate a tutt’oggi si sono rivelate inefficienti, poiché gli anodi metallici vengono contaminati dai sottoprodotti del processo di
fermentazione. La nuova progettazione
utilizza, al contrario, un anodo al platino
rivestito con un polimero conduttore, la
polianilina, il quale rallenta notevolmente il processo di contaminazione.
Il team ritiene, inoltre, che sia proprio
questo rivestimento a consentire all’E. coli
di trasferire gli elettroni direttamente
all’anodo, ipotesi che sembra giustificare
l’aumento d’elettricità osservato. Se così
fosse – e prima di dimostrare tale teoria
saranno necessarie ulteriori ricerche – gli
scienziati tedeschi potrebbero aver inconsapevolmente scoperto il segreto per una
generazione efficiente di elettricità a partire dai batteri.
Sulla base d’informazioni attinte da fonti stampa
RCN 20537
14 LUGLIO 2003
Varie
Gli stanziamenti del
governo tedesco per la
ricerca e l’istruzione
aumenteranno del 6% nel
2004
Nel 2004, il governo tedesco incrementerà del 6% la spesa per la ricerca e l’istruzione, secondo la proposta di bilancio preventivo del Paese.
Lo stanziamento aggiuntivo di € 545 milioni porterà la spesa totale per la ricerca
e l’istruzione a € 9,6 miliardi nel 2004, in
linea con la politica comunitaria tesa a elevare gli investimenti nella ricerca al 3%
del PIL entro il 2010. Il nuovo
stanziamento segnerà un aumento del
32,8% degli investimenti per la ricerca e
l’istruzione rispetto al 1998.
Un nuovo portale web
promuove la R&S in
Irlanda
Un nuovo portale per la ricerca è stato
lanciato in Irlanda con l’intento di favorire migliori collegamenti tra le imprese e
il mondo accademico, di promuovere le
attività collaborative internazionali in materia di ricerca e sviluppo, nonché di garantire una maggiore mobilità dei ricercatori.
Gli istituti di ricerca di grandi dimensioni
beneficeranno delle nuove proposte, visto che la percentuale dello stanziamento
totale per la ricerca e l’istruzione loro
destinato salirà al 3%. “Ciò servirà a garantire che il panorama della ricerca tedesca, riconosciuto a livello internazionale, mantenga una posizione di primo piano”, ha affermato la Bulmahn. Si prevede
altresì un aumento di bilancio per la mobilità dei ricercatori, aspetto che, secondo
il
Ministro,
“favorirà
l’internazionalizzazione delle università
tedesche”.
Fra i finanziamenti nel settore dell’istruzione figurano oltre € 32 milioni per un
nuovo “patto universitario” teso a migliorare le condizioni degli studenti, a ridurre il tasso d’abbandono scolastico e a rendere più breve il percorso di studio. Al
fine di incoraggiare un numero maggiore di giovani ad accedere all’insegnamento superiore, occorrerà altresì aumentare le somme messe a disposizione per i
prestiti agli studenti.
Sulla base d’informazioni fornite dal governo
tedesco
RCN 20521
14 LUGLIO 2003
Il portale “ExpertiseIreland” sarà lanciato
formalmente nel resto d’Europa durante il
semestre di Presidenza irlandese dell’UE
nella prima metà del 2004.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.expertiseireland.com
Sulla base d’informazioni fornite dal governo
irlandese
RCN 20511
Il 2 luglio, il ministro per l’Istruzione e la
Ricerca Edelgard Bulmahn ha dichiarato:
“Soltanto attraverso il sostegno all’innovazione nel settore dell’istruzione e della
ricerca potremo conseguire una crescita
e un’occupazione durevoli”.
Tuttavia, saranno necessari ulteriori incrementi di spesa per raggiungere l’obiettivo del 3%. La Bulmahn ha pertanto invitato il settore privato a fare la propria parte,
sollecitando la fine delle “restrizioni eccessivamente prudenti” e chiedendo un
maggiore sostegno finanziario alle imprese innovative.
strumento capace d’incidere sulla partecipazione dell’Irlanda ai programmi quadro
dell’UE. È probabile che il sito possa svolgere la funzione d’interfaccia unica ed efficace per coloro che stanno cercando partner per i programmi quadro, incoraggiando in tal modo la collaborazione scientifica
internazionale, la mobilità e lo sviluppo
dello Spazio europeo della ricerca.
Regno Unito, annunciato un
investimento di diversi
milioni di euro nelle
nanotecnologie
Lanciato il 1° luglio dalle comunità imprenditoriali e universitarie irlandesi, il
portale “ExpertiseIreland” fornisce una
banca dati consultabile contenente informazioni aggiornate sulle competenze
accademiche e commerciali, sui finanziamenti, sul trasferimento tecnologico e
sulle opportunità di collaborazione in Irlanda. Per la prima volta, le informazioni
inserite nella banca dati sono acquisite
direttamente dalle organizzazioni di ricerca irlandesi attraverso i loro sistemi di
gestione delle conoscenze.
Nel discorso tenuto in occasione del lancio del portale web, il ministro incaricato
del Commercio, Michael Ahern, ha sottolineato il ruolo fondamentale che svolgerà questo servizio: “Sono convinto che
la possibilità di competere in Europa e nel
mondo sia basata sulla nostra capacità di
trasformare le conoscenze e le idee in
prodotti commerciabili. Il portale agevolerà l’accesso rapido da parte dell’industria alle nuove tecnologie e promuoverà
la ricerca attualmente in corso presso le
nostre università e organizzazioni scientifiche, mettendo in collegamento i partner interessati alla ricerca collaborativa e
migliorando le conoscenze e l’accesso
relativi ai programmi di finanziamento.
Sono sicuro che tutto questo porterà a
una maggiore innovazione”.
Oltre a essere stato progettato per coadiuvare lo sviluppo di rapporti più stretti
tra le imprese e il mondo accademico, il
portale è anche considerato come uno
Il governo del Regno Unito ha annunciato
lo stanziamento di 90 milioni di sterline
(€ 131 milioni) a favore della nanotecnologia, al fine d’aiutare l’industria nazionale a beneficiare delle opportunità
commerciali offerte da questa tecnologia.
Tali fondi verranno utilizzati nell’arco di sei
anni per finanziare la ricerca collaborativa
e la creazione di una nuova rete di strutture di micro- e nanotecnologia. Il nuovo incremento di spesa, inoltre, dovrebbe servire a stimolare investimenti per oltre
€ 291 milioni da parte dell’industria.
”Le nanotecnologie promettono enormi
benefici per l’ambiente e per la salute e il
tenore di vita dell’uomo”, ha affermato il
ministro britannico della Scienza e dell’Innovazione Lord Sainsbury, aggiungendo:
“Secondo alcune stime, fra dieci anni il
valore del mercato globale delle
nanotecnologie supererà il trilione [di dollari]. Intendo far sì che il Regno Unito si
assicuri una quota del mercato, grazie a
un settore nanotecnologico prospero e di
livello mondiale”.
In risposta alle preoccupazioni sull’impatto delle nanotecnologie, Lord Sainsbury
ha già commissionato uno studio sulle potenziali implicazioni etiche, sanitarie e di
sicurezza, ambientali e sociali. “È importante stimolare la fiducia dei cittadini durante il processo di sviluppo della tecnologia”.
Sulla base d’informazioni fornite dal governo del
Regno Unito
RCN 20536
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
21
Varie
Il Consiglio scientifico del
Commonwealth
concentrerà l’attenzione
sulla tecnologia e
l’innovazione
Il Consiglio scientifico del Commonwealth
(CSC) si accinge ad assumere un nuovo
ruolo, grazie a un piano di rinnovamento
che consentirà all’organismo d’individuare i metodi per concentrare maggiormente l’attenzione sui temi della tecnologia e
dell’innovazione.
Il CSC, di cui fanno parte Regno Unito,
Cipro e Malta, unitamente ad altri 34 Paesi dell’Africa, dell’Australasia, dell’Asia e
delle Americhe, promuove la collaborazione scientifica fra i propri membri. In
anni recenti, tuttavia, l’efficacia del consiglio è stata messa in discussione.
Nel corso della sua XXI riunione, tenutasi
a Johannesburg, il CSC ha chiesto quindi
al comitato esecutivo d’elaborare un piano per aiutare i Paesi membri a utilizzare
più adeguatamente le loro risorse scientifiche e tecnologiche. Ben Ngubane, ministro sudafricano dell’Arte, la Cultura, la
Scienza e la Tecnologia, nonché attuale
presidente del consiglio, ha affermato in
una dichiarazione di aver ricevuto dal
Commonwealth l’incarico di riformare il
CSC “affinché utilizzi in modo ottimale il
potenziale scientifico e tecnologico quale incentivo principale alla crescita e allo
sviluppo sostenibile del Commonwealth”.
Nei prossimi quattro anni, l’attenzione
sarà inoltre rivolta alle seguenti tematiche:
ricerca sulle risorse idriche e minerali,
biodiversità e risorse genetiche, ricerca
chimica ed esigenze ambientali, nonché
collegamento scientifico in rete.
In un colloquio tenutosi prima della riunione di Johannesburg, i membri del Consiglio appartenenti ai Paesi in via di sviluppo sono stati esortati a compiere maggiori sforzi per la creazione di sistemi nazionali
dell’innovazione.
Kumar
Bhattacharryya, leader del Gruppo industriale dell’Università di Warwick (Regno
Unito), ha anch’egli invitato gli scienziati
di questi Paesi a orientare le loro ricerche verso la risoluzione di problemi interni, anziché puntare a vincere premi
Nobel.
Per ulteriori informazioni sul CSC, visitare il
sito:
http://www.comsci.org
Sulla base d’informazioni attinte da fonti stampa
(SciDev.Net)
RCN 20474
22
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
Una nuova nave da ricerca
offre opportunità uniche
per gli studi europei sugli
ecosistemi marini
Una nuova nave da ricerca marina, equipaggiata con le più avanzate tecnologie
del mondo, è stata inaugurata nel quadro
dell’infrastruttura europea su larga scala
di Bergen (Norvegia).
ciale ecoscandaglio è in grado di esaminare i sedimenti fino a 150 m sotto il fondale. La nave può effettuare, inoltre, rilievi sismici con l’ausilio di fucili ad aria compressa e idrofoni trainati.
La presenza di tali tecnologie e strutture
avanzate spiega perché la “G.O. Sars” ha
recentemente ottenuto dal ministro del
Commercio
norvegese
Ansgar
Gabrielsen il riconoscimento di “Nave
dell’anno”.
La prima spedizione della nave è prevista
per l’estate del 2004 e sarà finalizzata allo
studio degli organismi presenti lungo la
dorsale medio-atlantica, a una profondità
di 4.000 metri sotto la superficie marina.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
G.O Sars
© Vagant IT
http://www.uib.no/forskningsfartoy/english/
index.html
La nave, chiamata “G.O. Sars”, è stata realizzata per compiere ricerche sugli
ecosistemi marini per conto dell’Istituto
di Bergen (che si occupa della catena alimentare marina), in particolare sui settori delle risorse marine, delle risorse geologiche e dello sviluppo di condizioni climatiche e oceanografiche. Quest’imbarcazione rappresenta una nuova generazione di navi da ricerca marina, poiché è
dotata di una combinazione di funzioni
normalmente disponibili su singoli
motopescherecci a strascico destinati a
usi specifici.
Sulla base d’informazioni fornite dall’Università di
Bergen
Grazie ai suoi generatori diesel a vibrazione e rumore ridotti, e ai propulsori a
elica azionati da motori a corrente continua, la “G.O. Sars” è in grado di produrre
il 99% in meno di rumore subacqueo rispetto alle navi da ricerca tradizionali. Ciò
significa che i pesci rilevati dagli strumenti
acustici della nave non sono disturbati dal
rumore, aspetto che consente agli scienziati di misurare con maggiore precisione la biomassa della fauna marina.
Oltre ai normali sistemi di comunicazione informatica, la nave è dotata di tecnologie a banda larga, televisione via cavo e
impianti satellitari, che rendono possibile
la trasmissione ad alta velocità di dati di
qualità
elevata.
Grazie
a
tali
strumentazioni high-tech che consentono una migliore risoluzione dei dati, gli
scienziati possono condurre nel
contempo studi più dettagliati sui singoli
pesci, acquisendo in tal modo una migliore conoscenza dell’ambiente marino.
La “G.O. Sars” è attrezzata altresì per il
carotaggio di sedimenti fino a 25 m al disotto del fondale marino, mentre uno spe-
RCN 20530
Esperti individueranno le
aree marine protette
dell’Europa
Rappresentanti dei ministeri dell’Ambiente provenienti dall’UE e da altri 20 Paesi
europei hanno sostenuto formalmente la
creazione, entro il 2010, di una rete di
aree marine protette situate nel Nord-Est
Atlantico e nel Mar Baltico.
L’impegno è stato assunto il 26 giugno a
Brema (Germania), nel corso della prima
riunione congiunta della Commissione
per la protezione dell’ambiente marino
del Nord-Est Atlantico (OSPAR) e della
Commissione di Helsinki per la protezione dell’ambiente marino del Mar Baltico
(HELCOM). L’OSPAR e l’HELCOM saranno responsabili della valutazione e del
monitoraggio delle acque del Mar Baltico
e del Nord Atlantico, e individueranno in
tal modo le zone protette.
La decisione di sostenere tale iniziativa
rappresenta un impegno politico che si
estende dalla Groenlandia e dall’Islanda
alla Russia, e dalla Norvegia fino allo Stretto di Gibilterra. In un comunicato stampa
successivo alla riunione, i rappresentanti
ministeriali hanno annunciato che la prima serie d’aree protette sarà individuata
entro il 2006, e hanno aggiunto che si provvederà a identificare le restanti zone non
oltre il 2010. Essi hanno convenuto altresì
che l’OSPAR e l’HELCOM dovranno attuare il processo d’identificazione di tali
zone in stretta collaborazione con la CE.
14 LUGLIO 2003
Varie
In aggiunta, i ministri hanno definito lo
sviluppo di una strategia marina europea
quale strumento per promuovere la coerenza e l’ulteriore integrazione degli sforzi compiuti dalle autorità nazionali, dall’UE
e dagli organismi internazionali, al fine di
valutare e proteggere da un punto di vista scientifico l’ecosistema marino europeo.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.ospar.org/eng/html/welcome.html
Sulla base di informazioni fornite dall’OSPAR
RCN 20510
Gli scienziati chiedono agli
eurodeputati di non
vietare la ricerca sulle
cellule staminali
embrionali
Gli europarlamentari favorevoli alla messa al bando della ricerca sulle cellule
staminali embrionali dovrebbero confrontarsi con medici e scienziati e ponderare attentamente le conseguenze di un
divieto, ha affermato Arne Sunde,
neopresidente della Società europea di
riproduzione umana ed embriologia
(ESHRE).
Il dibattito sull’impiego di cellule staminali
embrionali a scopo di ricerca ha subito
recentemente diverse traversie. In aprile, gli eurodeputati hanno apportato alcuni emendamenti a una proposta sulla
definizione di norme di qualità e sicurezza per la donazione, l’approvvigionamento, l’analisi, la lavorazione, lo stoccaggio e
la distribuzione di tessuti e cellule d’origine umana, al fine di vietare la ricerca volta a creare embrioni umani esclusivamente a scopo di sperimentazione e la
fornitura di cellule staminali. A giugno, i
ministri della Salute dell’UE hanno respinto tali emendamenti, dichiarando che le
disposizioni adottate a livello comunitario non impedirebbero agli Stati membri
di mantenere o rendere più severe le
proprie misure di protezione.
Tuttavia, secondo il prof. Sunde, gli esperti
temono che gli eurodeputati contrari alla
ricerca sulle cellule staminali prelevate
da embrioni cercheranno d’apportare ulteriori emendamenti alla proposta di direttiva durante la seconda lettura che si
terrà entro breve al Parlamento. Il prof.
Sunde ha osservato che tali emendamenti
pregiudicherebbero gravemente la capacità di progredire nella comprensione
della fertilità umana e di sviluppare nuovi
14 LUGLIO 2003
trattamenti per gravi malattie come il
morbo di Parkinson e di Alzheimer.
“L’ESHRE ammette che la questione delle
cellule staminali embrionali è molto delicata. Nessuno lo sa meglio dei nostri membri, che lavorano ogni giorno sugli embrioni. Tuttavia, chiedo agli eurodeputati
favorevoli alla messa al bando della ricerca sulle cellule staminali prelevate da
embrioni di parlare con la comunità medico-scientifica e di riflettere attentamente sull’impatto che un simile divieto eserciterebbe sulla ricerca e sulle speranze
della società di trovare nuovi trattamenti
per alcune delle malattie più gravi e dolorose che affliggono l’umanità”, ha affermato il prof. Sunde.
Quanto all’utilizzo d’alternative, egli ha
spiegato che le cellule pluripotenti prelevate da tessuti adulti potrebbero diventare la principale fonte di cellule per la ricerca e i trattamenti, precisando, tuttavia, che si tratta di un’ipotesi prematura.
Secondo il prof. Sunde, comunque, “è
molto probabile che sarà sempre necessario utilizzare cellule prelevate da embrioni per condurre progetti specifici”.
“Non si tratta di scegliere fra un metodo
e l’altro. La maggior parte degli scienziati
che lavorano con le cellule staminali,
embrionali o adulte, ritiene che per elaborare dei trattamenti clinici fattibili sia
necessario portare avanti la ricerca sui due
tipi di cellule. A giudicare dagli esperimenti condotti sugli animali, entrambe le
fonti cellulari potrebbero rivelarsi utili in
futuro. Sono stati ottenuti risultati straordinari grazie all’impiego di cellule
staminali embrionali nei modelli animali
di patologie come il morbo di Parkinson
e i tumori del cervello incurabili”, ha dichiarato il prof. Sunde, motivando così la
sua convinzione della necessità di condurre ricerche su entrambi i tipi di cellule.
Sulla base d’informazioni fornite dalla Società
europea di riproduzione umana ed embriologia
(ESHRE)
RCN 20495
Inaugurato un nuovo
portale online per le PMI
La rete internazionale per le piccole e
medie imprese (INSME) ha lanciato un
nuovo portale web volto a migliorare i
processi di competitività e d’innovazione
delle imprese europee di piccole dimensioni.
Il portale INSME è una piattaforma gratuita multilaterale che si rivolge a responsabili politici, intermediari e PMI. Entrando nel sito, l’utente può visitare le sezioni
dedicate ai seguenti argomenti: politiche
dell’innovazione e del trasferimento tecnologico, promozione delle buone prassi, ricerca di partner e di tecnologie, lancio di progetti congiunti e rafforzamento
della cooperazione transregionale e
transnazionale.
Attraverso questo portale e altre attività,
la rete INSME intende intensificare i collegamenti, la cooperazione e le
partnership nel settore dell’innovazione
e del trasferimento tecnologico a favore
delle PMI, dedicando un’attenzione particolare alla collaborazione Nord-Sud e
Sud-Sud.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.insme.info
Sulla base d’informazioni diffuse da INSME
RCN 20522
Il governo vallone lancia
un programma di ricerca
cooperativa internazionale
Il governo vallone ha lanciato un nuovo
programma
denominato
“Elite
internationale”, il cui obiettivo è d’attirare i ricercatori stranieri nei centri di ricerca della Vallonia.
L’iniziativa metterà a disposizione dieci
borse di studio per ricercatori stranieri
che intendono svolgere progetti di ricerca in un’università o in un istituto superiore della regione, sotto il patrocinio di
un’impresa vallone. La selezione dei progetti sarà realizzata a seconda delle competenze scientifiche dei ricercatori, del
livello di conoscenze tecnologiche e degli studi scientifici effettuati e dell’impatto positivo che il progetto di ricerca potrebbe
avere
sullo
sviluppo
socioeconomico della Vallonia.
Per il primo invito a presentare proposte,
ai Paesi partner interessati a partecipare
al programma sarà chiesto di firmare un
accordo di cooperazione con la regione
della Vallonia.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://mrw.wallonie.be/dgtre/
Appel%20Elite%20internationale.pdf
Sulla base d’informazioni diffuse dal governo
vallone
RCN 20504
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
23
Pubblicazioni
La Presidenza greca dell’UE propone degli spunti di riflessione sul SER
Verso la fine del semestre di Presidenza greca dell’UE, il Segretariato generale per la Ricerca e la Tecnologia ha pubblicato una
relazione contenente una serie di linee guida per far avanzare il processo di attuazione dello Spazio europeo della ricerca e
dell’innovazione (SERI).
Il documento, dal titolo “Spazio europeo
della ricerca e dell’innovazione: il cammino futuro - Contributo della Presidenza greca per un approfondimento della
riflessione” fa notare che, sebbene siano
stati compiuti numerosi progressi dal primo annuncio del concetto di Spazio europeo della ricerca (SER), durante il Consiglio europeo di Lisbona del 2000, è chiaro che occorre adottare ulteriori azioni
per integrare tale progetto al concetto
complementare di Spazio europeo dell’innovazione.
Sulla base dei documenti e dei contributi
della CE, nonché del lavoro delle precedenti Presidenze, la relazione mira a stimolare ulteriormente il dibattito su una
serie di questioni. La prima riguarda la
necessità di sviluppare un collegamento
fra i programmi nazionali di ricerca. “Il
sostegno all’attuazione congiunta delle
attività di ricerca dev’essere percepito
come un efficace strumento per stimolare la cooperazione fra Paesi e regioni e,
di conseguenza, contribuire attivamente
alla creazione di uno Spazio europeo della ricerca”, si legge nel documento.
Uno dei metodi proposti nella relazione
per promuovere la reciproca apertura dei
programmi nazionali consiste nella
conduzione d’esercizi pilota di ridotte dimensioni in settori scientifici specifici:
“Ciò consentirà di realizzare un vero e
proprio banco di prova per identificare e
risolvere altre questioni istituzionali,
organizzative e amministrative”, recita la
relazione.
e le iniziative che possono consentire la
creazione di sinergie e l’avanzamento
dell’integrazione di EUREKA nel SERI.
© PhotoDisc
Proseguendo su questa linea di riflessione, il documento suggerisce di continuare nell’applicazione pilota dell’Articolo 169
per il “Programma di sperimentazioni cliniche Europa-Paesi in via di sviluppo”
(EDCTP). Inoltre, esso propone di utilizzare il piano ERA-NET come veicolo per
studiare ulteriormente gli aspetti relativi
all’Articolo 169, fra cui: i meccanismi per
l’identificazione delle aree tematiche, le
procedure per la creazione dei programmi congiunti, le regole per la valutazione
e il monitoraggio, gli aspetti finanziari e
le forme di strutture amministrative.
Per ciò che concerne la fusione della ricerca e dell’innovazione, la relazione sottolinea la necessità d’utilizzare una combinazione di strumenti: “Nessuno strumento, da solo, è in grado di fornire una
gamma completa d’incentivi”.
La relazione sottolinea altresì il ruolo fondamentale svolto dalle infrastrutture di ricerca nel progresso del sapere scientifico
e dell’innovazione a livello europeo e internazionale, grazie alla loro capacità di
fornire la struttura e il contesto intellettuale adeguati al fiorire di idee scientifiche, nuovi esperimenti e tecnologie
innovative. Vista l’importanza delle infrastrutture, la relazione chiede ulteriori discussioni sulle modalità di sviluppo di un
meccanismo di valutazione-consulenza
per facilitare il coordinamento, identificare le nuove sfide scientifiche e tecnologiche e sviluppare la capacità di cogliere tali
sfide in maniera rapida ed efficace. “Questo potrebbe essere uno dei ruoli del
‘Forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca’”, sostiene la relazione.
Il documento raccomanda, inoltre, d’incrementare la base finanziaria per le infrastrutture di ricerca attraverso il sostegno da parte
del settore pubblico e privato nell’ambito
delle iniziative specifiche dei programmi
quadro e di migliorare le opportunità di formazione all’interno delle strutture stesse,
soprattutto per i giovani scienziati.
Per consultare il testo integrale della relazione,
visitare il sito:
Un’importante struttura a disposizione
dell’innovazione e della ricerca in Europa
è la rete europea EUREKA. Secondo la
relazione, la CE dovrebbe condurre ulteriori analisi al fine d’individuare le misure
ftp://ftp.cordis.lu/pub/greece/docs/
eria_gsrt_2003_en.pdf
Più precisamente, saranno presentate e
dibattute diverse iniziative strategiche,
che vanno dalle politiche di ricerca in
materia di IST e la realizzazione di uno
Spazio europeo della ricerca (SER) in questo settore, all’introduzione della banda
larga e dei servizi mobili e la
deregolamentazione delle telecomunicazioni.
in realtà, e individuare le questioni relative agli investimenti nell’attuazione delle
IST.
Sulla base di una pubblicazione del Segretariato
generale greco per la Ricerca e la Tecnologia
RCN 20479
Manifestazioni
“IST 2003”
Milano (Italia), 2-4 ottobre 2003
Dal 2 al 4 ottobre si svolgerà a Milano il
convegno annuale della CE sulle tecnologie della società dell’informazione (IST).
“IST 2003” riunirà decisori ad alto livello
del settore pubblico, dell’industria privata e del mondo della ricerca, per discutere di politiche, strategie e attività di ricerca condotte in Europa in tutti i settori della società dell’informazione.
24
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
Si svolgeranno diversi seminari volti a individuare le principali tendenze tecnologiche di domani, organizzare la ricerca
europea utile per trasformare gli scenari
La manifestazione comprenderà inoltre
una mostra dei progetti IST e la presentazione del premio europeo IST (EISTP).
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://europa.eu.int/information_society/
istevent/2003/ataglance/index_en.htm
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20497
14 LUGLIO 2003
Manifestazioni
Conferenza europea
sull’aquacoltura 2003
Trondheim (Norvegia),
8-12 agosto 2003
La Società europea d’acquacoltura (EAS)
sta organizzando l’edizione 2003 della
conferenza europea sull’aquacoltura, dal
titolo “Oltre la monocoltura”, che si svolgerà a Trondheim (Norvegia) dall’8 al 12
agosto.
La manifestazione riunirà scienziati, produttori, imprenditori, consumatori, gruppi ambientalisti e rappresentanti dei governi nazionali, al fine d’esaminare le soluzioni per uno sviluppo sostenibile del
settore dell’aquacoltura e gli ostacoli potenziali.
Importanti relatori potranno condividere
le proprie conoscenze con ricercatori,
acquacoltori, responsabili politici e rappresentanti del pubblico. Si auspica che
la conferenza sia l’occasione per rendere
più vivace il dibattito e consentire il collegamento in rete.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.easonline.org/agenda/en/
AquaEuro2003/default.asp
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20538
Riunione d’esperti per
discutere la scienza di
frontiera
Pavia (Italia), 8-12 settembre 2003
La seconda conferenza sulla scienza di
frontiera si terrà dall’8 al 12 settembre a
Pavia (Italia).
La conferenza, dal titolo “Un mondo non
lineare: il mondo reale”, dibatterà la natura
complessa
della
scienza
interdisciplinare.
Fra i temi di discussione figurano:
■
la fisica delle particelle e l’astrofisica;
■
la materia condensata e l’ottica
quantistica;
■
le scienze biologiche (comprese la
biologia, la medicina e la
neuroscienza);
■
la geofisica e la meteorologia; le reti
complesse e l’econofisica.
La conferenza illustrerà altresì i progressi
e le prospettive recenti riguardanti la creazione di modelli e la simulazione di si-
14 LUGLIO 2003
stemi complessi e non lineari. Si darà particolare risalto all’unificazione dei concetti
e dei metodi utilizzati per gli studi dei sistemi complessi nell’ambito delle diverse discipline.
La conferenza è organizzata dal dipartimento di Fisica nucleare e teoretica presso l’Università di Pavia e dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) italiano,
ed è sostenuta altresì dal ministero italiano dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca (MIUR).
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://lxpv01.pv.infn.it/~frontier/2003/bollettini/
Bulletin%201.pdf
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20513
Seminari sulla redazione di
proposte e sugli accordi
consortili per il 6PQ
Cambridge (Regno Unito),
12 e 16 settembre 2003
Due seminari sui diversi aspetti della partecipazione al 6PQ, vale a dire la redazione di proposte e gli accordi consortili, si
terranno rispettivamente il 12 e 16 settembre a Cambridge (Regno Unito).
Il seminario sulla redazione di proposte
spiegherà come presentare alla CE e ai
suoi valutatori una proposta di ricerca che
interpreti correttamente i criteri di valutazione e soddisfi gli obiettivi della CE. Il
seminario si articolerà in conferenze,
esercitazioni pratiche e sessioni di
feedback.
Il 6PQ aumenta in maniera significativa i
poteri dei consorzi di ricerca. Il consorzio
stesso è ora in grado d’effettuare i trasferimenti di bilancio fra i partner, le modifiche al piano di lavoro, l’inserimento di
nuovi partner e la pubblicazione degli inviti a presentare proposte.
Workshop sulla redazione
e sulla gestione delle
proposte UE
Torino (Italia),
6-8 e 27-29 ottobre 2003
La Fondazione Fitzcarraldo sta organizzando un workshop, della durata di sei
giorni, sulle modalità di redazione e gestione delle proposte UE nel campo della
cooperazione culturale. I corsi si terranno dal 6 all’8 e dal 27 al 29 ottobre a Torino
(Italia).
La manifestazione è rivolta ai professionisti che lavorano o collaborano con enti
pubblici, i quali intendono redigere proposte competitive in vista d’ottenere i finanziamenti europei per le attività culturali. Il workshop si concentrerà sulla sezione “Cittadini e governance in una società basata sulla conoscenza” del 6PQ,
nonché su altri programmi di finanziamento dell’UE.
I corsi saranno basati sull’esperienza dei
relatori nella redazione di proposte, acquisita grazie a un’ampia partecipazione
ai progetti europei, alle reti e alle relazioni internazionali.
La lingua di lavoro della manifestazione sarà
l’italiano.
Per ulteriori informazioni (in italiano), visitare il
sito:
http://www.fitzcarraldo.it/formaz/cprpc/
prog_internazionale_2/prog_int_frame.htm
oppure rivolgersi a:
Maddalena Rusconi
Coordinamento delle risorse e dello sviluppo
internazionale
Fondazione Fitzcarraldo
corso Mediterraneo, 94 - 10129 Torino, Italia
Tel: +39 011 5099317
Fax: +39 011 503361
E-mail: [email protected]
Sulla base di un annuncio della manifestazione
Il seminario offrirà una descrizione dettagliata del contratto tipo della CE e delle
sue implicazioni per gli accordi consortili.
I lavori comprenderanno una presentazione del quadro del processo decisionale e l’illustrazione d’alternative in materia
di proprietà intellettuale e gestione finanziaria.
RCN 20484
Per ulteriori informazioni, rivolgersi a:
Il 23 settembre si svolgerà ad Amsterdam
(Paesi Bassi) il secondo incontro della rete
finanziata dall’UE “DNA metabolism
cluster”.
Sue GreigSingleimage
Tel: +44 1480 497712
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20526
Secondo incontro della
rete “DNA metabolism
cluster”
Amsterdam (Paesi Bassi),
23 settembre 2003
”DNA metabolism cluster” è una rete informale che raggruppa cinque reti
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
25
Manifestazioni
tematiche finanziate dall’UE e dedicate al
metabolismo del DNA. L’obiettivo principale della conferenza è di stimolare lo
scambio d’informazioni tra le reti e il pubblico interessato ai seguenti argomenti:
■
“gene silencing” (difesa contro
l’intrusione di DNA estraneo) indotto
da virus;
■
replica del DNA e applicazioni
biotecnologiche;
■
miglioramento dell’espressione
transgenica e “gene silencing” nelle
piante transgeniche;
■
ricombinazione omologa nelle piante;
■
ingegneria genetica vegetale di
precisione.
Per ulteriori informazioni, rivolgersi a:
Conferenza sulla scienza
della comunicazione
Bruxelles (Belgio), 16 ottobre 2003
Il 16 ottobre si svolgerà a Bruxelles una
conferenza sul ruolo svolto dalla scienza
nella definizione delle politiche.
La conferenza riunirà le parti interessate
dei settori ambientale e sanitario,
unitamente a giornalisti ambientalisti, responsabili politici e comunicatori scientifici, per discutere dei seguenti argomenti:
■
■
Bernd Reiss
Max-Planck Institut für Züchtungsforschung
■
E-mail: [email protected]
http://www.pregene.de/metabolism/
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20525
Forum 2003 sulle
telecomunicazioni e le TI:
dagli scenari alle soluzioni
Pärnu (Estonia),
18-19 settembre 2003
■
impiego della scienza nel dibattito
politico in materia d’ambiente e
salute;
situazione della comunicazione tra
scienziati e non esperti;
ruolo svolto dagli scienziati nella
società, nel settore dei mass media e
nel processo decisionale;
natura evolutiva dei dibattiti ambientali.
La conferenza sarà organizzata dalla Fondazione GreenFacts, un’organizzazione
internazionale senza scopo di lucro intenta a fornire informazioni scientifiche
fattuali sulle questioni d’ambiente e di
salute.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
Il 18 e 19 settembre si svolgerà a Pärnu
(Estonia) il quinto forum annuale sulle telecomunicazioni e le TI, dal titolo “Dagli
scenari alle soluzioni”.
I due temi principali dell’edizione di quest’anno saranno la cooperazione e la
competitività. A fronte di una concorrenza sempre più agguerrita fra le industrie
delle tecnologie dell’informazione di UE,
USA e Asia, il forum cercherà di valutare
se un’Europa allargata possa mantenere
o addirittura migliorare la sua posizione
nel mercato globale.
I delegati avranno inoltre l’opportunità
d’ascoltare interventi su come le aziende
baltiche possano rivelarsi interessanti
partner commerciali e collaboratori nell’ambito di progetti comuni.
Fra gli oratori figureranno rappresentanti della CE, d’imprese europee nel settore dell’high-tech e di governi nazionali.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://foorum.itl.ee
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20534
26
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
http://www.greenfactsfoundation.org/
conference/index.htm
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20533
Workshop RegMet su
metrologia e
regolamentazione
Sèvres (Francia), 19 settembre 2003
Nell’ambito del progetto RegMet finanziato dalla CE, il Comitato internazionale
dei pesi e delle misure (CIPM) organizzerà un workshop volto a esaminare l’importanza della metrologia per il settore
normativo. La manifestazione si terrà il
19 settembre a Sèvres, presso Parigi
(Francia).
Il workshop offrirà ai partecipanti la possibilità di comprendere meglio l’ampiezza e la complessità delle questioni
metrologiche nell’attività regolamentare
e presenterà i risultati dei progetti relativi alle migliori prassi in campo
metrologico. Sarà inaugurato il concetto
di “modello per regolamentatori”, uno
strumento sistematico d’aiuto per soste-
nere e promuovere l’adozione delle migliori prassi metrologiche nel contesto
regolamentare.
I principali argomenti di discussione saranno:
■
importanza della metrologia nelle
attività di regolamentazione;
■
regolamentazione e metrologia nella
chimica;
■
regolamentazione e metrologia nelle
grandezze fisiche;
■
incertezze e norme scritte;
■
importanza della metrologia nei
sistemi d’accreditamento;
■
dialogo con la comunità normativa nei
Paesi meno sviluppati.
Per ulteriori informazioni, rivolgersi a:
Fiona Redgrave
Tel: +44 208 943 6397
E-mail: [email protected]
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20498
Le industrie tessili, della
pelletteria, della carta e
della cellulosa
esamineranno le priorità
comuni di ricerca
Copenaghen (Danimarca),
18-19 settembre 2003
Il 18 e 19 settembre 2003, i responsabili
del progetto “PATANTEX”, finanziato
dall’UE, organizzeranno un workshop a
Copenaghen, che riunirà i ricercatori dei
settori tessile, della pelletteria, della carta e della cellulosa.
Questi tre settori dispongono di consolidate comunità di ricerca che lavorano alla
risoluzione dei loro problemi ambientali.
Tuttavia, la comunicazione tra le singole
comunità è molto limitata, sebbene l’attività di ricerca si concentri spesso sugli stessi argomenti: il riutilizzo delle acque e il
trattamento dei reflui.
I dibattiti che si terranno durante il
workshop saranno documentati e inoltrati
alla CE sotto forma di parere sul contenuto dei programmi di lavoro del 6PQ.
Il workshop comprenderà una relazione,
a cura della CE, sulle opportunità di finanziamento offerte dal 6PQ, vari interventi
di rappresentanti dei settori industriali
interessati, nonché le presentazioni dei
13 attuali progetti comunitari attinenti ai
tre settori e alle loro problematiche
idriche.
14 LUGLIO 2003
Manifestazioni
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.patantex.net
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20532
Forum BioTech 2003
Stoccolma (Svezia),
26-28 novembre 2003
L’Istituto Karolinska, in collaborazione con
l’Accademia svedese delle scienze farmaceutiche, sta organizzando il Forum
BioTech 2003, che si svolgerà a Stoccolma
(Svezia) dal 26 al 28 novembre.
La conferenza si concentrerà sulla scienza su cui si basa lo sviluppo e il progresso
del settore delle biotecnologie e comprenderà tematiche quali le malattie
autoimmuni, l’informatica, le malattie
metaboliche e la proteomica.
Oltre ad affrontare le questioni correlate
con le scienze farmaceutiche e la medicina, l’etica e i brevetti, il Forum BioTech
favorirà l’accesso ai capitali di rischio, alle
partnership commerciali, ai parchi scientifici, ai gruppi biotecnologici e ai programmi universitari.
Conferenza sulla
prevenzione delle allergie
Wageningen (Paesi Bassi),
4-6 febbraio 2004
Dal 4 al 6 febbraio 2004 si svolgerà a
Wageningen (Paesi Bassi) una conferenza internazionale sulla prevenzione delle
allergie.
“Allergy Matters! 2004” affronterà le seguenti tematiche:
■
catena di produzione alimentare e
nuovi alimenti;
■
ambienti di vita e di lavoro;
■
aspetti societali: impatto economico,
qualità della vita, strategie d’informazione;
■
reattività crociata;
■
regolazione delle cellule T e
immunomodulazione;
■
fenologia ed epidemiologia;
■
nutrizione materna e alimenti per
bambini;
■
genomica e allergia.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.allergymatters.org
http://www.biotechforum.org
Sulla base di un annuncio della manifestazione
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20515
“Global Forum 2003”:
disegnare il futuro,
collegare le comunità e le
imprese
Roma (Italia), 6-7 novembre 2003
Il “Global Forum 2003”, dedicato al futuro
tecnologico delle imprese e delle comunità, si svolgerà il 6 e7 novembre a Roma.
Il Global Forum è una manifestazione annuale indipendente di livello internazionale, dedicata alle questioni economiche
e politiche che influiscono positivamente
sull’evoluzione della società dell’informazione.
Rappresentanti di governi e imprese dei
Paesi industrializzati e dei Paesi in via di
sviluppo avranno l’occasione di tenersi
aggiornati sulle più recenti innovazioni
tecnologiche, questioni regolamentari e
sviluppi di mercato.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito:
http://www.items-int.com/Global_Forum/
global_forum.htm
Sulla base di un annuncio della manifestazione
RCN 20499
RCN 20539
Altri argomenti in linea
Manifestazioni
EISCO 2003
La Conferenza europea sulla società dell’informazione (EISCO 2003) si svolgerà dal 19 al 21 novembre ad
Aalborg (Danimarca).
RCN 20512
Conferenza della CE sulle
performance ambientali dell’industria
europea
La DG Imprese della CE sta organizzando un’importante conferenza sul tema “Le performance ambientali dell’industria europea”, che si svolgerà il 24 e 25
novembre a Bruxelles.
RCN 20506
Workshop sulle tecnologie di
sicurezza avanzate
Dal 15 al 18 settembre si svolgerà a Bled (Slovenia) un
workshop sulle tecnologie di sicurezza avanzate per
il collegamento in rete.
RCN 20505
Conferenza sull’innovazione
interculturale
Conferenza sulle nanotecnologie e i
materiali intelligenti per i dispositivi
medici
Nanoforum sta organizzando una conferenza sulle
nanotecnologie e i materiali intelligenti da applicare
ai dispositivi medici, che si svolgerà a Edimburgo (Scozia, Regno Unito) l’1 e 2 dicembre 2003. RCN 20483
Dal 3 al 6 settembre si svolgerà a Magonza (Germania) una conferenza dedicata alla creatività e all’innovazione interculturali.
RCN 20492
Gli scienziati discutono gli ultimi
ritrovati della ricerca sulle materie
grasse
Conferenza sui materiali di
riferimento microbiologici
quantitativi per l’acqua e gli alimenti
Dal 12 al 15 ottobre si svolgerà a Bordeaux (Francia) il
XXV congresso mondiale della Società internazionale
di ricerca sulle materie grasse. Il tema del congresso
è “Le sfide della ricerca e sviluppo: come migliorare
l’impiego di oli e grassi”.
RCN 20540
Il 20 e 21 ottobre a Lilla (Francia) si terrà una conferenza europea sui materiali di riferimento
microbiologici quantitativi per l’acqua e gli alimenti.
RCN 20485
RCN INDICA IL NUMERO DI RECORD DEL DATABASE DEL NOTIZIARIO RST:
HTTP://WWW.CORDIS.LU/NEWS/IT/
Digitate questo numero nella casella ricerca per visualizzare l’articolo corrispondente
14 LUGLIO 2003
CORDIS FOCUS - NUMERO 225
27
15
16
CORDIS sul Web
NB-AF-03-225-IT-C
Un nuovo servizio tematico per i “Sistemi
di energia sostenibile” lanciato su CORDIS
CORDIS, il servizio d’informazione in materia di ricerca e sviluppo della CE, ha lanciato un servizio dedicato alla ricerca e alle
azioni di supporto specifiche per le questioni legate all’energia non nucleare.
Il nuovo servizio, che fa parte del portale
del 6PQ, offre un accesso centrale alle
informazioni di base e alle opportunità di
finanziamento (bilancio disponibile: € 810
milioni), nonché link diretti finalizzati a
sostenere la presentazione di proposte e
la gestione dei progetti.
Gli utenti possono accedere rapidamente a
informazioni sull’attualità e sulle manifestazioni, riesaminare gli obiettivi a breve-medio o medio-lungo termine, individuare le
forme di sostegno, consultare pubblicazioni e link utili. Inoltre, questo servizio offre
un facile accesso a dati su oltre 1.000 organizzazioni disponibili a partecipare alla ricerca ambientale. Il servizio contiene link a
più di 600 progetti già svolti nell’ambito del
cambiamento globale, delle energie
rinnovabili e delle nuove fonti d’energia.
Il servizio fornisce aggiornamenti tempestivi e, non appena saranno rese disponibili le informazioni, metterà in risalto le attività imminenti o i nuovi progetti che hanno ricevuto i finanziamenti. Inoltre saranno messi in luce i contributi che la ricerca
in questo settore sta fornendo per la realizzazione dei principali obiettivi politici
strettamente legati alla qualità della vita
dei cittadini europei. Questi comprendono le emissioni dei gas-serra, i vettori
energetici, i carburanti alternativi per motori e le nuove tecnologie emergenti.
http://www.cordis.lu/sustdev/energy/home.html
Sulla base d’informazioni fornite dal prestatore
del servizio
RCN 20517
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RA
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IT
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Per abbonarsi, compilare questo tagliando e spedirlo a: DG Imprese, Direzione Innovazione, Unità C.4, EUFO 2286, L-2920 Lussemburgo,
Fax: +352-4301-32084; E-mail: [email protected].
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quotidianamente, su www.cordis.lu/news/it
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