PEDIATRIA LOGOPEDIA PSICOLOGIA

Transcript

PEDIATRIA LOGOPEDIA PSICOLOGIA
babymagazine allegato alla rivista salutare
Copia
omaggio
pediatria
logopedia
psicologia
alimentazione
Pedagogia
curiosità
link utili
Salutare dedica a mamme e papà un nuovo prodotto per poter meglio
comprendere e affrontare il percorso della genitorialità, dalle cure mediche alla scelta dei migliori prodotti in commercio.
Fornisce un servizio a 360 gradi che abbraccia tutti gli aspetti legati alla nascita e alla crescita di un figlio senza trascurare nessuna sfumatura.
Valuta i prodotti per mamme e bambini favorendo una scelta consapevole.
Si avvale della professionalità di medici, pediatri, ginecologi, puericultori
specializzati in infanzia e maternità ed è supportato dal forum dedicato
ai genitori, http://paroladimamma.forumattivo.com , per discutere e
confrontarsi su ogni aspetto legato alla crescita del proprio figlio .
Le esperienze, i consigli dei nostri esperti saranno un sostegno per quanti
vivono questa meravigliosa esperienza.
Scrivete, comunicate, informate su tutto ciò che riterrete opportuno divulgare, scambiamo idee e consigli, facciamo della rivista uno strumento
informativo a disposizione di tutti.
Il tuo contributo e la tua partecipazione consentiranno di diffondere più
informazioni a più persone.
Baby Magazine è distribuito in allegato a Salutare
Presso presidi ASL e Aziende Ospedaliere,
cliniche, farmacie, parafarmacie e sanitarie
con 72 espositori
contatto skype:
babymagazine
e tramite il servizio di
spedizione in abbonamento postale gratuito a
privati, medici, ginecologi e pediatri.
Redazionale
Sommario
È proprio il caso di dirlo: “È nato”!
Dopo mesi di lavoro eccoci qui, in casa
“Salutare”, ad esporre il classico fiocco
e a presentare il primo numero di Baby
Magazine.
Numerose sono state le richieste dei
lettori e delle lettrici che, fedeli ed impazienti hanno sommerso la redazione
di domande circa la nascita di questo
nuovo progetto editoriale.
Baby Magazine parte proprio da qui:
dalla necessità di voi mamme di essere
sempre informate, capite e soddisfatte;
dalla nostra volontà di venire incontro
alle vostre esigenze, di chiarire i vostri
dubbi, di aggiornarvi sulle problematiche più importanti e sulle notizie più
attuali.
Dal bisogno dunque di soddisfare le
richieste di quelle donne che fanno
sì che, nel Mezzogiorno, la Campania
presenti il tasso di natalità più elevato
in assoluto, superando la media nazionale.
Baby Magazine vuole diventare il tramite tra voi e quel mondo sconosciuto e meraviglioso rappresentato dal
diventare genitori, ma vuole anche
essere una guida sicura e consolidata
ai migliori prodotti e servizi riguardanti il benessere della mamma e del suo
bambino.
Per fare tutto ciò Baby Magazine si avvale di un comitato scientifico composto da illustri esperti in materia di infanzia, ginecologia, pediatria e psicologia,
che saprà dare, mese dopo mese, pareri
e consigli riguardanti il connubio mamma-bambino.
Non solo. Baby Magazine vuole mettere in primo piano i genitori stessi e tutti
quegli enti, istituzioni e associazioni
che vorranno prendere parte al nostro
progetto, dando così a voi la parola e
sollecitando nuove discussioni e idee
che saremo lieti di pubblicare.
Con l’entusiasmo di chi porta in grembo una nuova vita!
La Redazione.
6
10
12
17
28
La carta dei diritti
dei bambini e degli
adolescenti in ospedale.
Il movimento
in gravidanza
L’allattamento
materno (1a parte)
Lo stato emotivo
della madre
condiziona il feto
Le malattie
esantematiche
nel bambino
e poi...
Sintomi o “falso allarme”
La favola del mese
Diventare Genitori
Guida al gioco sicuro
Giochiamo a parlare
Pedagogia clinica
Il massaggio in gravidanza
Pagine Baby
8
11
16
20
23
25
26
29
Come è possibile ricevere a casa la rivista Baby
Magazine?
Per ricevere la rivista Baby
Magazine a casa basta compilare in tutte le sue parti il
form a pag. 22.
Sono un medico specialista, come posso inviare i miei
contributi redazionali?
Per poter inviare articoli redazionali basta inoltrare la richiesta,
il curriculum a:
[email protected]
Sono una mamma e vorrei
segnalare un prodotto e/o
servizio utile o dare qualche
suggerimento, a chi posso
scrivere?
Per comunicare le vostre
opinioni, esigenze, proposte,
esperienze oppure un parere
sulle strutture e i servizi di
cui avete usufruito potete
scrivere una mail a
[email protected] oppure segnalarlo
al forum paroladimamma
(pag.30). Le segnalazioni
saranno preziose per orientare gli articoli e i dossier
che pubblicheremo sulla
rivista.
Desidero contribuire alla
vostra iniziativa e far crescere
il progetto, posso sostenervi
economicamente?
È possibile fare un libero versamento sul c.c. 55117402
intestato all’Ass. Salutare via
Due Principati, 210 Av.
Sono titolare di un'Azienda/
struttura del settore maternità
e infanzia. Come posso informare i lettori circa prodotti,
servizi e iniziative?
Partecipare a Baby Magazine
significa sostenere un’iniziativa
culturale intrapresa per sensibilizzare alla salvaguardia del
benessere comune e di fornire ai lettori oltre ai servizi, il supporto da consultare per essere sempre aggiornati.
Per poter usufruire di Baby
Magazine telefonare al n°
0825 74603 o inviare una mail
a [email protected] specificando nome, recapiti e il
settore dell'Azienda.
Vi illustreremo le modalità
di partecipazione promozionale.
Desidero ricevere informazioni in merito ad un articolo o su di un argomento
di specifico interesse, a chi
devo rivolgermi?
Per ricevere info più dettagliate su argomenti trattati sulla
rivista o domande in merito
ad alcune patologie, potete
scrivere all'indirizzo
[email protected]
specificando i vostri dati
anagrafici, recapito e tipo
di richiesta.
Scrivete a
Associazione
Culturale Salutare
Via Due Principati, 210
83100 Avellino
info: tel. 0825 74603
www.salutare.info
Baby Magazine è un allegato della
rivista Salutare Reg. Tribunale Av
in data 15/01/2004 N° 419
Editore: Ass. Culturale Salutare
Anno I, n°1 Febbraio 2009
Distribuzione gratuita
Collaborazioni:
dott.ssa Mariangela Picardi,
dr. Elio Caggiano, Alessandra
Giannetti, dr.ssa Angela Carrino,
dott.ssa Valentina Funicelli, dott.ssa
Nanda Santoro, dr. Antonio del Sorbo,
dott.ssa Leopoldina De Varti.
sito: www.salutare.info
e-mail: [email protected]
contatto skype: babymagazine
Tel.: 0825.74603 - fax: 0825.769808
Contributi: c/c postale n° 55117402
intestato all’Ass. Salutare via Due
Principati, 210 Avellino
Stampa: Csd - Na
Crediti immagine:
Copertina: © arash sabbagh - Fotolia
Comitato Scientifico:
Prof. Emerito Giuseppe Roberto
Burgio - San Matteo (Pavia)
Prof. Pasquale Di Pietro
Ospedale Gaslini (Genova)
Pres. Nazionale SIP
Prof. Pietro Ferrara - Università
Cattolica Sacro Cuore (Roma)
Prof. Alfred Tenore - Direttore
Dip. Pediatria Università di Udine
Prof. Alberto G. Ugazio Ospedale Bambino Gesù (Roma)
Prof. Alberto Villani - Ospedale
Bambino Gesù (Roma)
dr. Elio Caggiano - specialista
in pediatria - presidente
dell’Associazione pediatrica
“Per il Bambino”
dr.ssa Angela Carrino -specialista
in pediatria
Piccoli protagonisti
di questo mese sono...
Olimpia
Olimpia d’Aquino,
d’Aquino 2 anni
Mamma & Papà: Maria Valentino
Giancarlo d'Aquino
Alessandra
Alessandra Picariello, 20 mesi.
Mamma & Papà: Tina Orsini e
Modestino Picariello
Sofia
Sofia Faiella 3 anni - Mamma & Papà:
Michela Anello e Arminio Faiella
Per inviare le foto:
V.I.B. (Very Important Baby)
Nome del bambino ___________________________________data nascita__/__/____
Nome e cognome della Mamma_____________________________________________
Nome e cognome del Papà ________________________________________________
Indirizzo ______________________________________________________________
_____________________________________________________________________
mail o tel: _____________________________________________________________
Autorizzo la pubblicazione della foto
firma del genitore
___________________________
Fiorenza
Fiorenza Manganiello,
Manganiello 7 mesi
Mamma & Papà:
Paola Fanfarillo e Mario Manganiello
V.I.B.
Fai diventare il tuo bambino
protagonista di Baby Magazine!
Inviaci le sue foto specificando
il nome e la sua data di nascita,
il nome e cognome dei genitori
all’ indirizzo mail:
[email protected]
oppure al nostro indirizzo:
via due Principati, 210 - 83100 Avellino
Le più simpatiche entreranno
a far parte dei nostri Vib!
6
Fondazione ABIO
Italia onlus
La carta dei diritti dei bambini
e degli adolescenti in ospedale.
ABIO, Associazione per il Bambino in Ospedale ONLUS, è stata
fondata nel 1978 per promuovere
l’umanizzazione dell’ospedale.
Da trent’anni i volontari ABIO si occupano di sostenere e accogliere, in
collaborazione con medici e operatori
sanitari, i bambini e gli adolescenti
che entrano in contatto con la struttura ospedaliera, oltre a supportare
i genitori che li accompagnano.
Fondazione ABIO Italia ONLUS coordina e promuove, sul territorio nazionale, l’attività delle Associazioni ABIO
locali che con i loro 4.500 volontari
offrono un valido e costante supporto ai bambini e alle loro famiglie.
Scopo della Fondazione è sostenere
le realtà pubbliche e private che promuovono l’umanizzazione dell’ospedale e l’accoglienza del bambino e
della sua famiglia al fine di attenuare
i fattori di rischio derivanti dall’ospedalizzazione. Per informazioni: www.
abio.org.
La Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale.
La Carta dei Diritti dei Bambini e
degli Adolescenti in Ospedale è un
documento redatto da ABIO in collaborazione con la Società Italiana
di Pediatria. Essa fa riferimento alla
Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del
1989 e si ispira alla Carta di EACH del
1988, adattandole all’attuale situazione italiana in base anche alla trentennale esperienza di volontariato ABIO
presso le pediatrie.
Il momento del ricovero per il bambino è molto delicato: l’ambiente
sconosciuto, la perdita dei quotidiani
punti di riferimento, la preoccupazione per la propria salute, influiscono
sull’equilibrio del bambino e dei suoi
genitori. La Carta evidenzia l’importanza di passare dal curare le malattie al prendersi cura dei bambini malati: per questo sono importanti un
ambiente il più possibile a misura di
bambino, l’opportunità di garantire
il gioco anche durante il ricovero, la
necessità della presenza dei genitori,
il diritto alle cure migliori e al ricovero
all’interno di reparti pediatrici.
Il documento è stato diffuso nel corso del 2008 presso gli ospedali che
hanno aderito all’iniziativa e distribuito dai volontari ABIO nei reparti
in cui prestano il proprio servizio.
Fondazione ABIO Italia ha realizzato
inoltre una campagna di sensibilizzazione e di promozione della Carta
anche presso l’opinione pubblica e le
Istituzioni; un Convegno organizzato
a Roma nel novembre 2008 ha permesso poi di fare un primo bilancio
della diffusione del documento, oltre
che di festeggiare il Trentennale di
ABIO che ricorre proprio nel 2008.
La Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale gode del
Patrocinio del Ministero del Lavoro,
della Salute e delle Politiche Sociali
e del Patrocinio della Presidenza del
Consiglio dei Ministri – Dipartimento
per le politiche per la Famiglia.
I T A L I A
PER IL BAMBINO
IN OSPEDALE
7
La Carta dei Diritti
le.
a
d
e
p
s
o
in
ti
n
e
c
s
le
o
d
dei Bambini e degli A
a sia in pron-
i reparti di degenz
24 ore su 24 sia ne
to soccorso.
o diritto ad
adolescenti hann
1. I bambini e gli
cure. Possiigliore qualità delle
ritto ad
avere sempre la m
e, qualora
io
olescenti hanno di
or
lio o in ambulat
I bambini e gli ad
ici
6.
m
ate (pedo
izz
a
ial
te
ec
A
en
sp
le.
e
lm
bi
osizione figur
lide, in ospeda
sp
va
di
e
o
tiv
lor
na
i
a
er
e
er
alt
av
ro
nza
icologi, mediator
non esistesse
ieri pediatrici, ps
ita loro una assiste
m
nt
er
ra
inf
ga
di
re
ri,
o
at
se
ad
di
es
gr
ve
in
tale fine de
a rete orgai sociali, volontari)
la costruzione di un
a alle
culturali, assistent
li,
ria
to
globale attraverso
rri
te
nziale che rispond
izi
rv
e una rete assiste
ri ospedale e se
ar
della
eg
e
cre
int
o
e
lor
ch
e
a
tiv
ich
za
ich
niz
atri di famiglia.
e, emotive e ps
di
ich
pe
i
fis
de
tà
to
ssi
en
ce
im
ne
con il coinvolg
loro famiglia.
o il diritto di
nn
ha
ti
en
sc
ole
ad
e quo2. I bambini e gli
to (giorno,
scenti devono aver
o in ogni momen
bambini e gli adole
lor
I
a
ione e
7.
o
az
nt
re
ca
ric
ac
,
o,
e
co
gli
er
av
anestesia, risve
possibilità di gio
i,
te
am
en
es
am
di
e
ian
tid
ion
sso, cultura e contuto
notte, esecuz
te alla loro età, se
ori o un loro sosti
at
nit
ad
ge
o
i
di
ente
a)
stu
siv
en
terapia int
onni, frabiente adeguatam
di salute - in am
e a loro gradito (n
to
ni
titi
pi
zio
sis
m
di
as
co
re
al
se
to
es
a
ua
adeg
), senza alcun
dato e devono
re
ri…
ar
ta
ed
lon
to
vo
ra
,
tu
co
ica
ut
str
rmato per ac telli, persona am
ecificatamente fo
io.
ar
sp
or
le
di
na
o
rso
po
pe
m
da
te
limitazione di
cura di loro.
glierli e prendersi
ba
,
tto
(le
i
offrire facilitazion
essere tratta3. L’ospedale deve
pasti a prezzo
olescenti devono
li,
ad
na
gli
rso
e
pe
ni
bi
ti
m
et
ba
eff
I
8.
o intimità deve
gno, spazio per
i bambini e adole
mprensione e la lor
de
co
i
e
or
tto
nit
ta
ge
n
ai
co
)
ti
to
ento. A bambini e
convenziona
giarli –
ttata in ogni mom
aiutarli e incorag
pe
ve
ris
de
re
e
se
i
to alla
es
at
er
ov
scenti ric
e familiari
re garantiti il dirit
enti devono esse
con le loro esigenz
sc
ile
e da
ole
tib
ad
ica
pa
fis
m
e
co
on
è
izi
no
se ciò
é possa
e dall’espos
dale. Inoltre, perch
ltuivacy e la protezion
cu
pr
a
all
à,
’et
i
,
all
e
lio
- a restare in ospe
fig
ilianti, in relazion
cura del loro
um
rsi
ni
de
en
zio
pr
ua
ia.
sit
te
igl
en
fam
adeguatam
lla diagnosi,
o loro e della loro
sere informati su
ra e al credo religios
te
rsi
genitori devono es
rco
pe
i
e del reparto e su
o genitori sull’organizzazion
adolescenti – e i lor
gli
e
ni
bi
m
ba
diaI
9.
rapeutici in atto
ormati riguardo la
ritto ad essere inf
di
o
ioni
nn
cis
ha
de
involti nelle
diritto ad
adeguatamente co
olescenti hanno
e
ad
i
bini
os
gli
m
gn
e
ba
ni
ai
bi
i
m
4. I ba
ormazion
- e mai in
alle terapie. Le inf
reparti pediatrici
ive
inin
o
lat
i
re
at
an
er
rd
ov
ua
ric
rig
r
re
pe
do
esse
ti, specie quan
ente aggregati
en
lm
sc
bi
ssi
ole
ad
po
li
–
i
da
ag
ult
e
re
vono essere te
reparti per ad
hé si possano tene
stiche invasive, de
no
inc
ag
aff
di
i
ee
en
gin
og
da
om
di un genitore e in
nze di
fasce d’età
ssibile in presenza
e le differenti esige
po
ion
do
az
an
er
comid
qu
ns
co
ta
in debi
o età, capacità di
n deve esadeguato alla lor
o
un adolescente. No
od
di
m
o
no
bi
.
m
ta
tiba
un
compa
ilità manifesta
all’età dei visitatori,
prensione e sensib
sere posto un limite
gli altri
de
e
nz
ige
es
lle
si
petto de
e terapeutica che
cessità
bilmente con il ris
ttività diagnostica
ricoverati e alle ne
ti
ll’a
en
ot
Ne
sc
.
ad
10
ole
e
pr
ad
m
e
se
ni
bambi
no essere
te stesso.
il
e necessaria, devo
mbino o adolescen
e
nd
ba
ar
l
re
izz
de
m
i
ial
ini
m
nz
a
te
e
sis
as
e finalizzat
tate tutte le pratich
ni e degli
sere assies
ve
icofisico dei bambi
de
ps
s
ti
es
en
str
sc
lo
ole
e
ad
e
li
lor
ag
do
e
iglia.
ni
bi
fam
5. Ai bam
rica da
della loro
ll’assistenza pediat
nti e la sofferenza
ce
de
es
ità
ol
ad
inu
nt
co
la
curata
ospedaliera
multidisciplinare
parte dell’équipe
8
Sintomi
o “falso allarme” ?
Quali sono i sintomi della
gravidanza?
Che differenze ci sono
con quelli premestruali?
È possibile riconoscere
dai sintomi una eventuale
gravidanza prima ancora
di eseguire il test?
Sono queste le domande che si pongono
tante future mamme o ragazze che hanno
avuto rapporti non protetti.
Prima di affrontare e differenziare la sintomatologia delle varie situazioni, è doveroso
ricordare che è naturale e giusto ascoltare il
proprio corpo, ma che non bisogna stressarsi nella continua ricerca di conferme nell’uno
o nell’altro senso.
La sindrome premestruale.
È un insieme di sensazioni che le donne avvertono prima dell’arrivo delle mestruazioni.
Non è uguale per tutte le donne, né tutti i
mesi: può essere più o meno intensa e alcune hanno solo taluni dei sintomi. Si manifestano dai 7 ai 4 giorni prima dell’inizio del
ciclo e migliorano non appena inizia la mestruazione.
I sintomi fisici più frequenti sono:
- stanchezza
- gonfiore addominale (ma a volte coinvolge
anche le gambe, il viso o le mani)
- dolori addominali e alla schiena, nella zona
lombare
- ritenzione idrica
- nausea
- aumento di peso
- mal di testa
- dolore al seno e alle articolazioni
- acne
- stitichezza o diarrea
- perdite fluide color latte
Mentre, quelli psicologici si manifestano
con:
- aggressività, irritabilità
- crisi di pianto, malinconia, depressione
- scarsa concentrazione
- cambiamenti repentini d’umore
La colpa di questi sintomi è di solito ricondotta all’alterazione
dell’equilibrio ormonale, che si
crea prima della comparsa
del flusso mestruale.
La prima gravidanza.
Anche qui i sintomi
precoci sono diversi
e non assolutamente
uguali per tutte le donne.
Di solito compaiono nel
secondo-terzo mese,
ma alcune donne li
avvertono già dopo
15-20 giorni dal concepimento.
I sintomi fisici più
riscontrati sono:
- mal di testa, vertigini
- seno gonfio e dolorante, con capezzoli sensibili e vene delle mammelle più evidenti. Areola
mammaria più scura e piccoli
rilievi in superficie, chiamati tubercoli di Montgomery. A volte
c’è la possibilità di provare prurito al seno.
- stanchezza, sonnolenza
- aumento di sensibilità verso gli odori
- perdite acquose più o meno bianche
- dolori addominali, gonfiore
- mal di schiena
- nausea
- stitichezza
- poco appetito
- difficoltà di digestione
9
- amenorrea, assenza di mestruazioni
- frequenza a urinare più spesso
- aumento della temperatura (vicino ai
37°C)
Questo tipo di sintomi si manifesta nel
corpo femminile come risposta all’impianto dell’embrione nell’utero e alle
modificazioni ormonali.
I primissimi sintomi che si presentano
riguardano il seno (1-2 settimane dopo
il concepimento), segue la stanchezza
(1-6 settimane dopo il concepimento),
poi la sensibilità agli odori e la nausea
(2-8 settimane dopo il concepimento).
È davvero difficile diagnosticare
una gravidanza unicamente dalla
sintomatologia fisica evidente o dai
cambiamenti di tipo psicologico,
in quanto la situazione si presenta
molto simile al periodo di sindrome
premestruale. La presenza o non
presenza di alcuni rispetto ad altri
non è un segno positivo né negativo.
Sicuramente, il fenomeno più significativo è l’amenorrea, la mancanza delle
mestruazioni, comune a tutte le gravidanze.
Anche questo, però, non implica necessariamente gravidanza: ci sono altre
cause che producono amenorrea, come
stress, alimentazione, assestamento del
ciclo.
L’unico modo per accertare una gravidanza è il test casalingo.
I test casalinghi sono decisamente comodi e si distinguono non per affidabilità, ma per sensibilità.
Alcuni di questi si possono
eseguire a qualsiasi ora del
giorno e non serve essere
a digiuno. Comunque è
bene farsi consigliare dal
proprio farmacista di fiducia.
Sono considerati “test
precoci” di gravidanza
perché riescono a rilevare
dosi più piccole dell’ormone Hcg, quindi si possono eseguire anche prima dell’arrivo previsto
delle mestruazioni.
Bisogna ricordare però che, vista la possibilità di falsi negativi, per maggiore sicurezza, è
sempre consigliabile eseguire
il test una seconda volta, aspettando magari qualche giorno in
più, e convalidare il risultato sottoponendosi alle analisi del sangue o delle
urine.
I sintomi psicologici sono, invece:
- cambiamenti d’umore
- crisi di pianto, malinconia, depressione
- scarsa concentrazione.
L’ormone Hcg
La gonadotropina corionica umana (HCG) è un
ormone prodotto dalla placenta sin dalle primissime fasi della gravidanza, per questo motivo il suo dosaggio viene utilizzato proprio per
diagnosticarla.
Il dosaggio può essere effettuato sulle urine
o su sangue. Nel caso del test di gravidanza il
dosaggio è definito qualitativo: è in grado di discriminare i campioni negativi (concentrazione
dell’ormone inferiore a 25 mUI/mL, cioè milliunità internazionali per millilitro) da quelli positivi (concentrazione superiore a 25 mUI/mL).
Il dosaggio effettuato a partire da un prelievo
di sangue, invece, è quantitativo, dal momento
che fornisce un valore numerico che può andare
da zero a 300.000 mUI/mL circa.
10
Il movimento
in gravidanza
a cura di: dott.ssa Mariangela Picardi
[email protected]
La gravidanza è un incredibile periodo
di trasformazione che coinvolge mente e corpo.
Il corpo della donna che
accoglie, crea e accompagna una nuova vita è la
massima espressione della
più antica capacità creativa.
I cambiamenti fisiologici della gravidanza influenzano lo stato fisico, le cui alterazioni più
evidenti sono: la postura, il peso, l’equilibrio,
la flessibilità, il tono muscolare, la respirazione ed il livello di energia. Il movimento è uno
dei modi per migliorare il benessere psicofisico in gravidanza. Il riconoscimento della sua
validità ha radici molto antiche: nel mondo
occidentale i greci avevano messo a punto
uno speciale programma di esercizi per la
gravidanza.
Il movimento in gravidanza serve perché:
-incoraggia la consapevolezza
-aumenta la flessibilità e la tonicità
-migliora la circolazione e la respirazione
-aumenta il livello di energia
-previene e rilassa dolori scheletromuscolari
-previene i più comuni disturbi
-permette di raggiungere un buon
rilassamento
-migliora il sonno
-offre radicamento (grounding) fisico emotivo
-sviluppa risorse per gestire le sensazioni e il dolore in travaglio
-facilita le posizioni che si potrebbero adottare durante il travaglio
È stato dimostrato che il movimento in
gravidanza :
-riduce in modo significativo l’intensità del
mal di schiena
-riduce il rischio di diabete gestazionale
-riduce lo stato d’ansia e l’alternanza di umori
-non induce ipertermia nella madre
-non influisce sul peso del feto
-non riduce la crescita ed il volume della placenta
-non c’è correlazione tra movimento/esercizi
e distress fetale e frequenza del battito cardiaco fetale dopo gli esercizi
-non induce il travaglio anzi previene il rischio
di parti prematuri
-non pospone l’inizio del travaglio
-aumenta il tono e migliora le competenze di
gestione per il travaglio
-riduce il tempo del travaglio e la percezione
dolorosa
-riduce, significativamente, il numero delle
donne che partoriscono con taglio cesareo
-non cambia la quantità e la composizione
del latte materno.
In ultima analisi, è stato dimostrato che il movimento e gli esercizi in gravidanza riducono
sintomi somatici, ansia ed insonnia e promuovono un buon livello di benessere psicologico.
Secondo l’EBM (Evidence Based Medicine) il
movimento in gravidanza ha una classificazione di tipo A ed è quindi da incoraggiare
attivamente.
Le donne che frequentano un corso allattano più precocemente, in modo esclusivo e
per più tempo; inoltre sono a minor rischio
di ricorrere ad un taglio cesareo, sono a minor rischio di ripetere un cesareo, richiedono
meno frequentemente l’utilizzo di analgesici
preferendo utilizzare altre strategie (movimento, massaggio, sostegno emotivo, voce,
rilassamento, acqua,…)
La Favola del mese
In un giorno di forte pioggia, un ragazzino di
nome Plivio giocando tra le vie del suo paesino, si
inzuppò dalla testa ai piedi.
Si chiedeva perchè piovesse così forte e soprattutto da dove venisse tutta quella pioggia.
Così prese un secchio e aspettò che si riempisse,
ma in men che non si dica, il secchio traboccò.
Dunque prese un contenitore ancora più grande
e quando questo fu pieno, un altro e un altro ancora.
11
tra le mani.
Il sole coceva, lui era stanco e a pensarci bene aveva una gran sete.
“Non succede nulla se ne bevo un po'”, si disse e
scese per dissetarsi.
Tre secchielli erano quasi vuoti e anche in quelli
più grandi si notava una diminuzione del livello.
Era stupito, anzi furioso: due giorni a controllare e
non era passato nessuno.
I secchielli completamente vuoti non avevano
nessun foro o altri segni di lacerazione.
Mah, proprio un mistero!
Il giorno dopo uscì il sole e Plivio era molto felice.
Così pensò:
“Finalmente è finita tutta l'acqua del cielo, e finchè
la terrò io, non potrà più scendere giù!”
Il giorno seguente notò che i contenitori non erano pieni come il primo giorno...
“Qualcuno sta liberando l'acqua”! pensò tra sé e
si mise di guardia nascosto sui tetti con la fionda
Plivio e il mistero
della pioggia
Mentre si arrovellava il cervello per trovare una soluzione sentì che gli scappava la pipì.
Eh si, l'acqua che aveva bevuto voleva uscire; allora capì, prese una bottiglia a la fece dentro.
Poi subito la tappò.
Da allora è piovuto ancora e Plivio si è inzuppato
tante volte, ma egli è pronto a giurarlo:
“ne piove quasi un litro in meno”!
12
(1a parte)
Le posizioni per allattare.
della mamma e che la sua testa
sia in asse con il resto del tronco,
per evitare che ruoti il capo per
raggiungere il seno.
Le posizioni più collaudate ed
efficaci per allattare, sono essenzialmente tre.
Posizione seduta: è la più comune. Il corpo del bambino viene sostenuto con l'avambraccio, ma non
è necessario che il capo si trovi nella
piega del gomito.
La mamma non deve chinarsi
per porgergli il seno, ma deve
avvicinare a sé tutto il corpo del
bambino.
Allattare il proprio
bambino è un
evento naturale,
ma talvolta le mamme, soprattutto se
sono alla loro prima
esperienza, possono
trovarsi in difficoltà.
Alcuni semplici consigli posso aiutarle in questo importante compito e possono prevenire le complicazioni più frequenti (ragadi,
ingorgo mammario) che rendono
difficile e doloroso allattare.
Per il bambino il latte materno è
il miglior latte in natura: è adatto
al suo fabbisogno nutrizionale,
è completo e non richiede integrazioni, è sempre pronto alla
temperatura ideale e non costa
nulla! Inoltre non è affatto una
leggenda che garantisca ai bambini un'efficace protezione dalle
malattie e, fattore non da poco,
allattare favorisce l'instaurarsi di
un legame affettivo tra madre e
figlio molto profondo.
È molto importante che la posizione in cui la madre allatta e il
modo in cui il bambino prende
il seno siano corretti. Infatti la
maggior parte delle difficoltà che
si presentano (dalle ragadi alla
scarsa produzione di latte) è dovuta ad una posizione errata del
neonato.
Il bambino va sistemato sul fianco, rivolto verso il corpo della
mamma, e va sostenuto in modo
che il suo viso sia di fronte al seno
e il naso di fronte al capezzolo.
È fondamentale che il corpo del
bambino sia attaccato a quello
Posizione distesa: è utile quando si allatta a letto. La mamma
deve porsi sul fianco accanto al
bimbo, anche lui messo sul fianco, girato verso di lei, con la testa
all'altezza del seno.
Posizione rugby: è particolarmente indicata per le donne predisposte all'ingorgo mammario,
perchè favorisce lo svuotamente
anche dei dotti più profondi. È
molto utile anche in caso di parto
gemellare e di difficoltà ad attaccare il bambino.
Bisogna tenere il bimbo come
un pallone da rguby, sostenendo il suo corpo con un braccio
all'altezza dell'ascella e il capo
con l'altra mano, in modo che la
testa del piccolo si trovi davanti
al seno.
Trovata la posizione giusta, come
attaccare il bambino al seno?
Bisogna aspettare che abbia la
bocca aperta, come se stesse
sbadigliando.
Se è chiusa, può essere utile toccare con il capezzolo il suo labbro
superiore: il bambino, di riflesso,
aprirà la bocca.
a cura del dr. Elio Caggiano
specialista in pediatria
Presidente dell’Associazione
pediatrica “ Per il Bambino”
È importante, poi, avvicinare l'intero corpo del bambino al seno:
limitarsi a spingere la testa o avvicinare il seno al capo possono
rendere difficoltoso e inefficace
l'attacco.
Quando il bambino prende il
seno nella bocca, bisogna controllare come si è attaccato.
Se ha la bocca ben aperta, ha afferrato gran parte dell'areola (la
zona scura intorno al capezzolo)
ed è visibile più l’areola sotto
che sopra le labbra, il suo mento è attaccato al seno e il labbro
inferiore è retroflesso, allora si è
attaccato bene.
Se le cose non stanno così o la
mamma sente dolore (l'attamento al seno non deve causarlo), bisogna interrompere la suzione e
ricominciare da capo. Se lo desidera, la mamma può sostenere il
seno, ma deve evitare di mettere
le dita a forbice intorno al capezzolo: va sistemata l'intera mano
al di sotto del seno.
Ragade:
Le ragadi sono ulcerazioni lineari
della pelle o delle mucose.
Possono formarsi agli angoli della bocca, dietro l'orecchio, nella
regione anale e, durante l'allattamento, al seno.
In particolare, sicreano delle lesioni superficiali della cute del
capezzolo, ma a volte possono
formare addirittura una raggiera
su tutto l'apice del seno se la suzione e l'attacco del neonato non
sono corretti.
Queste lesioni, per la loro natura,
tendono a cicatrizzare con difficoltà divenendo croniche.
Non c'è altro rimedio per la guarigione se non la loro asportazione
chirurgica.
13
Il Pannolino
Sempre più delicati
e anatomici, ma anche naturali, i pannolini sono fra i prodotti maggiormente
utilizzati e di diverse tipologie e qualità.
Qualche
informazione in più
per scegliere meglio:
Chi lo Produce:
Nome del Prodotto:
Il Pannolino primi mesi:
La pelle di un neonato trasmette una meravigliosa sensazione di
morbidezza e delicatezza. Un pannolino più morbido che avvolge delicatamente il tuo bambino.
Fascia in vita e linguette elastiche per il massimo della comodità
e della sicurezza. Riduce del 40% le dermatiti da pannolino.
Huggies
Mister Baby
Chicco
New Baby Born
Baby Flower
Chicco Soffice Cotone
Il Pannolino ultra-assorbente:
Pannolino ultra assorbente, ultra sottile dà al tuo bambino
l'asciutto di cui ha bisogno, di giorno e di notte.
Grazie allo strato super assorbente ed alle bande tienitutto, risolve tutte le esigenze di assorbenza e di prevenzione delle fuoriuscite.
Pampers
Huggies
Pampers Baby Dry
Super Dry
Huggies
Pampers
Up & Go
Little Walkers
Easy up
Little Kids
Il Pannolino che facilita il movimento:
Da indossare come una mutandina, aderisce perfettamente attraverso le bande strette in vita, e si toglie 'a stappo', con un movimento unico.
Si tratta di un pannolino-mutandina pensato per bimbi che iniziano a camminare ed hanno bisogno di assorbenza, stabilità e
libertà di movimento.
Il Pannolino lavabile:
Si tratta di un pannolino di cotone lavabile e riutilizzabile.
Gli inserti di cotone forniscono strati addizionali di cotone e servono ad aumentare l'assorbenza del pannolino, per esempio la
notte, o in altri momenti in cui serve una maggiore protezione.
Per molti genitori magari utilizzare un pannolino lavabile può
voler dire tornare indietro nel tempo, ma ci sono tre fattori che
influiscono sulla scelta del pannolino migliore per il proprio bambino. Il primo è la salute. In secondo luogo, occorre considerare le
esigenze di rispetto e salvaguardia dell'ambiente.
Per ultimo il risparmio.
www.newbabyberry.com
www.ecobaby.it
www.universoecologico.it
www.babynatura.it
pannolino
lavabile Kushies classic
pannolino lavabile
Mommy's touch,
Nature Babies
pannolino
lavabile PocketOne
14
Rooming-in
a cura di: Alessandra Giannetti
Quando è cominciato,
e chi lo ha inventato?
Il rooming-in è nato circa 100000
anni fa durante il pleistocene.
In quegli anni si partoriva nelle caverne, con poca igiene e molta scomodità; la mamma scaldava il neonato e lo
nutriva per 4-5 anni col proprio latte.
Successivamente ci è stato tramandato un altro rooming-in che era programmato in una locanda, ma per
“problemi tecnici” è poi avvenuto in
una mangiatoia; come oggi, anche
in quell’occasione l’arrivo di visitatori impedì che nella stanza ci fossero
la tranquillità e la privacy necessarie
dopo il parto.
Nei secoli successivi si è continuato a
partorire in ogni luogo, ma la mamma e il bambino rimanevano insieme
per tutto il puerperio.
È stato solo negli ultimi cinquant’anni che, spostando il parto in ospedale, si è cominciato a pensare che la
mamma e il bambino potessero essere separati. Nella visione scientifica
della nostra medicina moderna la
donna che ha partorito ha necessità
assistenziali specifiche e il suo bambino deve essere accudito da personale specializzato.
Effettivamente questo modo di
procedere ha permesso di ridurre
enormemente l’alta mortalità della
mamma e del neonato; solo all’inizio
del ‘900 in Occidente morivano circa
il 18% dei bambini nel primo anno
di vita, oggi ne muore meno dello
0.5%.
Questo eccezionale risultato è stato
raggiunto grazie all’uso degli antibiotici, al monitoraggio della sofferenza
fetale e alla possibilità di nascita per
via chirurgica. Nella riduzione della
mortalità materna e neonatale non
ha invece contribuito la separazione
del neonato dalla sua mamma.
Chi ha inventato il rooming-in
moderno?
Un neonatologo francese, Pierre Budin, nel 1907 scrisse un saggio nel
quale osservava che “le madri separate precocemente dai loro bambini
perdevano interesse per coloro che
erano state incapaci di curare e nutrire”.
Durante la seconda guerra mondiale,
a causa della carenza di personale,
in alcuni ospedali si iniziò a tenere
i neonati in camera con la mamma
allo scopo di farli accudire e alimentare da lei; ci si accorse che in questo
modo la mortalità per infezione calava sensibilmente.
È stato però solo dopo gli anni ’70
che gli studi di psicologia neonatale hanno messo in evidenza quanto
fosse importante per il benessere del
neonato restare vicino alla madre.
In particolare gli studi di Bowlby e
poi quelli di Winnicott e Brazelton,
hanno permesso di dimostrare che il
rooming-in era la strada maestra per
ottenere un efficace attaccamento
madre-bambino. I vantaggi riguardavano anche la capacità di allattare e di accudire il bambino: infatti,
a distanza di mesi, chi aveva potuto
seguire un regime di degenza assieme al bambino mostrava significativi
benefici nella relazione col figlio.
Lentamente si è iniziato a capire che
il neonato sano non aveva bisogno di
personale specializzato che lo accudisse al posto della mamma; l’azione
15
dell’esperto doveva invece aiutare la madre
a sviluppare e a far emergere competenze
innate e istintive.
In futuro sarà maggiore la richiesta di strutture e schemi organizzativi che favoriscano il
legame mamma-bambino.
Per evitare di dover portare l’ospedale “a domicilio”, occorrerà impegnarsi per portare un
po’ di casa in ospedale. Il rooming-in andrebbe considerato come la fase iniziale di questo
tentativo apparentemente ovvio e banale.
Stare con il proprio figlio accanto nella stessa
stanza ospedaliera (ovvero effettuare il così
detto “rooming-in”) consente di continuare quella stretta unione (simbiosi) durata 9
mesi, di cui hanno bisogno sia la mamma che
il bambino per entrare in contatto fin da subito.
È infatti risaputo, anche grazie a numerosi
studi scientifici a riguardo, che accudire il
prima possibile e il più possibile da vicino il
proprio figlio significa prendere subito confidenza con i piccoli problemi quotidiani
(suzione, allattamento, cambio pannolino) e
risolverli con maggiore facilità, anche grazie
al personale infermieristico ed ostetrico che
risponde alle richieste della mamma stessa.
In altri termini il rooming-in permette di riavvicinare sin da subito mamma e bambino,
interponendo loro meno ostacoli possibili:
infatti, il poter attaccare al seno il proprio piccolo ogni qualvolta questi lo richieda, favorisce il miglior avvio all’allattamento al seno
e, in ultima analisi, migliora la reciproca conoscenza perchè instaura la giusta relazione
madre-neonato.
Rooming-in
Strutture ospedaliere
pubbliche
Azienda Ospedaliera
San Giuseppe Moscati
Città Ospedaliera Contrada
Amoretta , Avellino - tel.
0825 203431 0825 203412
Ospedale Landolfi
Via Melito Solofra Tel. 0825 5301
Ospedale Sacro Cuore di
Gesù - Fatebenefratelli
Viale Principe di Napoli, 14/A
Benevento - Tel. 0824 771111
(0824-771562 dr. La Brusca)
Azienda Ospedaliera
G. Rummo
Via dell´Angelo, 500 Benevento Tel. 0824 57111
Ospedale Civile San Giuseppe Moscati
Via Gramsci, 1 Aversa
(CE) - Tel. 081 5001111
(081-5001426 URP)
Presidio Ospedaliero Santa
Maria della Speranza
Via Fiorignano Batipaglia (SA)
- Tel. 0828 674111 (0828674334 URP) (0828674290 Beatrice Lopardo- primario pediatria)
Ospedale Santissima Annunziata
Via Egiziaca a Forcella, 18
Napoli - Tel. 081 2542111
(081-2542622 URP)
Cliniche private accreditate
Casa di Cura Santa Rita
Via Appia Atripalda (AV)
- Tel. 0825 629011
Casa di Cura Malzoni - Villa
dei Platani
Via C. Errico, 2 Avellino Tel. 0825 7961
Casa di Cura Villa del Sole
Via Appia, 35 Caserta Tel. 0823 251111
Casa di Cura Tortorella
Via N. Aversano, 1 Salerno
- Tel. 089 2578111 (0892583188 dr.ssa Pietrasanta)
Casa di Cura Villa del Sole
Via Belvedere, 31 Salerno Tel. 089 564111 (089-564420
direttore dr. Iandolo)
Rooming-in
parziale
Strutture
ospedaliere pubbliche
Azienda Ospedaliera San
Sebastiano
Via Tescione, 1 Caserta - Tel.
0823 231111 (0823-232248
dr. Gaetano Rivezzi-responsabile nido - formatore regionale allattamento al seno)
URP: 0823 232216
Ospedale Amico Gaetano
Fucito Corso UmbertoI, 1
Mercato San Severino (SA)
- Tel. 089 823111 (089-6911
centralino di Salerno)
Per la durata del rooming-in non devono esistere regole, né imposizioni
da parte del personale sanitario.
Ogni mamma è libera di scegliere se
e quanto deve durare la pratica del
rooming-in.
Certamente però per il neonato è
provato che più tempo passa con la
sua mamma e meno viene confuso
da stimoli sensoriali diversi: basti
pensare infatti che ogni bimbo alla
nascita ha, ad esempio, un olfatto
molto sviluppato (riconosce l’odore
della mamma e del latte materno
che poi è simile al liquido amniotico
in cui era immerso) e ha un campo
visivo ristretto a 20/30cm., che è la
distanza tra gli occhi della madre e
quelli del bambino quando questi è
attaccato al seno!
Il rooming-in risulta nel
complesso gradito alle
donne nonostante fattori
di carattere sociale e culturale possano creare concrete difficoltà di implementazione. Anche nelle
strutture che non effettuino il rooming-in, la madre
ha il diritto di richiederlo,
e di allattarlo non a orari
fissi ma a richiesta. Questo
rientra nelle raccomandazioni dell'Oms e, in caso di
obiezioni da parte del personale, è bene ricordarle.
16
Diventare Genitori
a cura della dott.ssa Leopoldina De Varti,
Psicologa e Psicoterapeuta
Quando si diventa genitori?
Quando il figlio nasce o quando si
ha la notizia di aspettare
un bambino o una bambina?
Si comincia a diventare genitori
realmente quando ci domandiamo:
Come faccio ad educare mio figlio?
Qual è la maniera giusta?
Negli anni, a contatto con innumerevoli madri e padri
e soprattutto bambini, mi sono convinta che ciò che è
meglio per ogni figlio è ciò che ogni genitore riesce ad
imparare dalla propria diretta esperienza e da quanto
riesce a maturare attraverso la propria sensibilità e il
proprio istinto.
A cominciare dal primissimo scambio che avviene tra
madre e figlio già quando questo è nella pancia materna e poi dal contatto con il padre, ogni genitore si
trova a confrontarsi con un ‘mondo bambino’ completamente sconosciuto e che rivoluziona quella che era
stata la vita di coppia fino ad allora. Il figlio rappresenta un notevole cambiamento emotivo, il nuovo ruolo
di genitore mette in gioco molte parti di noi, perciò è
accompagnato da ansie e paure, anche se è un cambiamento positivo e gioioso.
La prima cosa che si tende a fare è trasmettere passivamente, senza rendersene conto, ciò che è stato
trasmesso dai propri genitori, finendo così con il riproporre quegli stessi modelli che forse molto spesso ab-
biamo anche criticato.
Una prima riflessione utile può essere proprio quella sull’origine della
nostra educazione e chiedersi: quali
sono i valori che ci sono stati offerti e
che hanno formato in maniera determinante la nostra vita? Quali vogliamo offrire ai nostri figli?
Tutti i genitori vogliono accudire al
meglio i propri figli e li vogliono vedere felici; quello che manca è una
sana autocritica e l’accettazione dei
propri limiti umani.
Non ci sono dei criteri assoluti che
possono essere considerati giusti e
venire applicati come un manuale. La
risposta alle situazioni va cercata nel
momento stesso in cui si presentano
davanti.
Come si fa? Semplicemente basandoci un po’ sulla nostra esperienza,
un po’ sulla nostra cultura, ma soprattutto facendo appello alla nostra
sensibilità.
Per esempio, se ascoltiamo il nostro
corpo esso ci trasmetterà un eventuale disagio di fronte alla situazione
che stiamo vivendo. Nel rapporto
con il figlio comprendere se si è agito
nel modo giusto vuole anche dire essere in grado di sentire se proviamo
armonia.
Armonia vuol dire sentire tranquillità, piacevolezza nel contatto con il
bambino e con l’ambiente che ci circonda.
Quando non c’è armonia, se si osserva sinceramente il bambino, abbiamo subito la risposta e il genitore
quando vede e sente che qualcosa
non va, può osservare il proprio comportamento; forse è distratto, forse
è arrabbiato, forse è immerso in altri
pensieri che lo portano con la mente
e con le emozioni lontano dal bambino, pur essendo presente fisicamente.
Il bambino reagisce a ciò che gli tra-
smette il proprio genitore: se avverte
durezza s’impaurisce e si chiude, se
sente attenzione si rilassa e così via.
Non esiste un metodo razionale: per
diventare madri e padri occorre mettersi alla prova, accettare di sbagliare
e soprattutto imparare ad ascoltare il
figlio e imparare ad ascoltarsi internamente. Diventare genitori significa impegnarsi a creare per i figli un
ambiente armonioso in cui possano
crescere e svilupparsi al meglio delle
proprie potenzialità.
Giovanni Bollea afferma a proposito
che: “Le madri non sbagliano mai” - e
aggiunge: “mi riferisco a quella sintesi
armonica di istinto-tradizione-cultura, che ogni madre porta con sé. Una
madre che non sbaglia, inoltre, può
dare ancora di più se il marito-padre
arricchisce con sicurezza e fiducia il
contenitore familiare. Se poi anche
i suoi genitori-nonni osservano con
gioia e non criticano troppo il suo
operato, e soprattutto se la nonna si
limita a piccoli consigli e si mostra orgogliosa della figlia, giovane madre”.
A partire dal 21 e 22 Marzo 2009,
ad Avellino, inizierà il corso intensivo di formazione pratico ed
esperenziale, sulla Relazione e
la Comunicazione Psicocorporea per insegnanti, educatori, psicologi, counseling, genitori e tutti
coloro che ne sono interessati per
motivi personali o professionali.
È un’iniziativa dell’Assessorato alle
Politiche sociali del Comune di
Visciano (NA) (prof.ssa Francesca
Siringano).
A richiesta sarà rilasciato attestato
di partecipazione.
Per info.: dr.ssa Leopoldina De
Varti, 347 0352548.
Lo stato emotivo della
madre condiziona il feto
17
a cura della dr.ssa Angela Carrino
L'analisi del pediatra sullo
stretto rapporto psicologico che resiste alla recizione
del cordone ombelicale.
È necessaria la figura del pediatra, in quanto
in possesso delle specifiche nozioni che gli
permettono di conoscere il bambino dalla
nascita, sia dal punto di vista fisico che mentale e comportamentale, di aiutare lui e i suoi
genitori a risolvere al meglio le problematiche di “sviluppo” dell'individuo che si presenteranno fino alla soglia dell'età adulta.
Non è un caso che a questo punto abbia citato i genitori, infatti, il rapporto tra mondo
circostante e bambino (e anche in parte tra
bambino e pediatra) è mediato dall'azione
dei genitori e soprattutto nel primo periodo
di vita, dalla madre, la quale probabilmente,
ha un regime circolatorio (pressione, frequenza cardiaca) diverso da quello del bam-
bino, a seconda del suo tipo di vita e delle
sue esperienze.
Ad esempio, se la madre è iperattiva, in continuo movimento, è probabile che il bambino si sarà abituato a questo modo di vivere
e, una volta nato, si aspetterà di essere continuamente sballottato, bamboleggiato; se la
madre è quieta e serena, il bambino probabilmente sarà preparato a vivere in un ambiente tranquillo.
In un certo senso si può dire che sa più cose il
bambino della madre che lei del figlio.
Con la nascita si ha la divisione fisica dei due
esseri, con il taglio del cordone ombelicale,
ma (secondo Winnicot) non si ha una vera e
propria separazione psicologica, in quanto il
bambino non ha ancora una conoscenza di
sé, cioè non si rende ancora conto di essere
un'entità nettamente separata dalla madre,
un'altra persona, e si sente un tutt'uno con
lei.
D'altro canto, negli ultimi mesi di gravidanza
le madri si vanno orientando interiormente
fino a divenire capaci di identificarsi in tutto
e per tutto col proprio bambino, su cui proietteranno gran parte di loro, per il quale finalizzeranno gran parte delle loro azioni.
Questo processo prende il nome di “predisposizione materna primaria”.
Ecco quindi che la coppia (duplice) divisa
fisicamente al momento del parto, rimane
unita (unica) psicologicamente ancora per
molto tempo. Il bambino neonato nei primissimi mesi è protetto nella mente della
madre come lo era fisicamente nel suo utero, protetto in tutto e per tutto, come in un
avvolgente abbraccio, che lo sostiene nelle
sue esperienze del mondo.
Questo fenomeno si chiama appunto “holding” dall'inglese “abbraccio”.
Tutti questi concetti sono mirabilmente rappresentati nel dipinto della Francesca “La
Madonna del parto”, che raffigura appunto
la Madonna che, con l'espressione del viso
dolce ed estatico e con il braccio che sembra quasi avvolgere e proteggere il ventre
che contiene il bambino evidenzia perfettamente la predisposizione materna primaria
e l'holding di tutte le madri.
18
Selezione
Baby
Care Mamme e Papà,
Come sapere se un prodotto è meglio di un altro?
Certamente non si possono acquistare decine di prodotti
per scoprire quello più adatto.
Riscopriamo un antico sistema: il Passaparola!
Se usate un prodotto con cui vi trovate bene, e perchè no,
costa poco, fatecelo sapere.
Grazie a voi e alle vostre “esperienze”, tanti genitori potranno accudire i loro pargoli nel migliore dei modi, magari risparmiando anche un po’ di soldini.
Succhietto Anatomico Suavinex
Materiali: Policarbonato (struttura)
Lattice naturale (tettarella)
Misure Disponibili: da 0 a 6 e da 6 mesi in su
Biscotto Plasmon
Gran Risparmio 1080 gr.
Digeribili e adatti alle prime
fasi dello svezzamento; solubili perchè formano una pappa omogenea che facilmente
passa attraverso la tettarella
del biberon. Contengono sali
minerali e vitamine che arricchiscono il valore nutritivo del latte e contribuiscono alla crescita armoniosa ed equilibrata del bambino.
Si vende in offerta € 5,99 (1080 gr) presso:
i negozi Io Bimbo.
Baby Bilancia Digitale
Mister Baby
Portata massima: fino a 20 kg
La Baby Bilancia Digitale è uno
strumento elettronico di precisione che offre tutte le funzioni più utili alla mamma.
La portata massima consente di seguire tutte le fasi di crescita del bambino. La divisione 10 g permette di rilevare con
precisione il latte assunto ogni poppata. La bilancia è dotata
di schede per l'annotazione del peso.
Si vende in offerta € 58,90 presso: i negozi Io Bimbo.
La tettarella in lattice naturale imita la forma del capezzolo materno durante la suzione, adattandosi perfettamente alla bocca del bimbo. Con i bellissimi disegni realizzati
con materiali atossici, è abbinabile al biberon e al portasucchietto per il set coordinato.
Prezzo consigliato: € 3,90
Si vende in: Farmacia, Parafarmacia, Negozi specializzati.
Sterilizzatore a freddo
Suavinex
Misure Disponibili: 5 L
Lo sterilizzatore di Suavinex
permette una SICURA, REALE
E COMODA sterilizzazione a
freddo di biberon, tettarelle e
succhietti, garantendo la massima igiene per salvaguardare
la salute dei bimbi.
Grazie alla sua grande capacità può contenere i biberon, le
tettarelle e i succhietti di tutta una giornata.
Il suo disegno speciale con il manico lo rende maneggevole e facile da spostare.
È inclusa nella confezione una griglia progettata per mantenere gli oggetti completamente immersi nel liquido, ottenendo una corretta sterilizzazione.
Prezzo consigliato: € 23,00
Si vende in: Farmacia, Parafarmacia, Negozi specializzati.
19
Biberon Collo Largo Suavinex
Materiale: Policarbonato
Tettarella: Lattice naturale
Misure Disponibili: 150/280/360 ml
La tettarella in lattice naturale 3 posizioni, consente di regolare il flusso con un semplice gesto, evitando di sostituire la
tettarella.
Pensato per i genitori, per facilitare la preparazione e la pulizia della poppata.
Con i bellissimi disegni realizzati con materiali atossici, è abbinabile al succhietto e al porta-succhietto per il set coordinato.
Prezzo consigliato:
€ 5,90 (150ml) € 7,60 (280ml) € 8,25 (360ml)
Si vende in: Farmacia, parafarmacia, negozi specializzati.
L’Offerta
del mese
Avellino - Viale Italia, 10
Tel.: 0825 35066
Salerno - Via delle Calabrie, 41
Tel.: 089 301874
Omogeneizzato Plasmon
manzo, vitello, pollo e tacchino
Per le sue proprietà nutritive e digeribilità,
il manzo è indicato durante tutto lo svezzamento.
Con il suo gusto saporito abitua tuo figlio a sapori
più adulti.
Senza coloranti e conservanti, come per legge.
Si vende in offerta € 5,69 (confezione 8x80 gr.)
presso i negozi Io Bimbo
20
Guida al gioco sicuro
Tutti i bambini soprattutto nei primi
anni di vita sono in continua esplorazione del mondo che li circonda
e tutti i bambini amano giocare.
Il gioco per loro non è solo divertimento, è un modo per conoscere la
realtà e sviluppare le proprie capacità.
Al giocattolo spetta, quindi, un ruolo di primo
piano e prima di acquistarne uno è bene verificare l’età a cui esso è indirizzato e, soprattutto,
controllarne la sicurezza. Vediamo insieme come
scegliere senza correre il rischio di sbagliare.
I marchi di garanzia
Ogni giocattolo destinato ai bambini
da 0 a14 anni deve riportare l’etichetta con il marchio CE, obbligatorio per
gli oggetti in commercio nei Paesi
dell’Unione che devono rispettare
norme comunitarie. Tale marchio garantisce che l’oggetto non abbia parti
taglienti acuminate, pezzi piccoli che
possano essere ingoiati, vernici o altri
materiali tossici per inalazione o ingestione, che sia fatto con materiali
robusti e resistenti agli urti, che abbia
una soglia di sicurezza per i suoni per
evitare che il rumore provochi problemi all’orecchio del bambino.
Esiste poi un marchio “Giocattoli sicuri”, concesso dall’Istituto Italiano
Sicurezza dei Giocattoli alle aziende
che certificano il loro prodotto e si
sottopongono a test periodici per la
verifica delle loro dichiarazioni.
La presenza di questo marchio costituisce quindi un’ulteriore garanzia di
sicurezza. La sigla IMQ (Istituto Marchio di Qualità) garantisce invece i
giocattoli che vanno ad elettricità o
con pile.
A ogni età il suo gioco
Il marchio con un viso di bambino
indica giochi adatti a chi ha meno
di 3 anni. Prima di acquistare un giocattolo, verificate se la confezione
riporta l’indicazione “non adatto ai
bambini di età inferiore a 36 mesi”:
questa scritta avverte gli adulti che il
prodotto può essere pericoloso, perché magari contiene parti di piccole
dimensioni, che il bambino piccolo
potrebbe ingerire.
Le indicazioni della fascia d’età del
bambino al quale il gioco è destina-
to non sono obbligatorie, sono un
servizio in più fornito dal produttore
per aiutare gli adulti a scegliere: dare
ad un bambino un gioco previsto
per un’età diversa dalla sua non farà
sfruttare appieno le sue potenzialità
e forse non lo farà nemmeno divertire.
Gli obblighi dei costruttori
Sulla confezione deve comparire il
nome del fabbricante e/o dell’importatore (in caso di necessità è così possibile rivolgersi a chi è in grado di fornire informazioni esatte sul prodotto)
e le istruzioni d’uso devono essere in
italiano.
Un decreto del Ministero dell’Industria vieta il commercio di giocattoli
di plastica al Pvc morbido che contengono più dello 0,05% di ftalati,
sostanze chimiche che servono a
mantenere morbida la plastica e che,
se ingerite dal bambino nel mettere
in bocca il gioco, possono essere dannose.
Tuttavia, la difficoltà ad effettuare
controlli a tappeto sui vari prodotti
importati, anche a marchio CE, impone la massima cautela per evitare di
acquistare beni pericolosi.
È bene dunque preferire l’acquisto
di articoli di provenienza certa e che
siano chiaramente etichettati come
privi di Pvc.
I controlli dopo l’acquisto
Una volta acquistato il giocattolo è
bene controllare periodicamente che
l’uso non lo abbia privato dei requisiti
essenziali di sicurezza. Per quanto riguarda i pupazzetti, per esempio, occorre verificare che gli occhi, il naso,
21
i bottoni e tutte le parti applicate siano ancora ben salde e che nell’imbottitura non
ci siano penetrati oggetti duri e appuntiti
come aghi, chiodi, schegge.
I sonaglini o i giochi che contengono materiale piccolo al loro interno, devono rima-
nere integri, affinché il bambino non possa
prenderlo e metterlo in bocca.
Per i giocattoli a batteria occorre accertarsi
che la parte contenente la pila sia integra e
che il bambino non riesca ad aprire lo sportello di accesso alla batteria.
Papà, giochiamo insieme!!!
Un ruolo essenziale che la figura del papà
riveste è quello del compagno dei primi giochi, specie se si tratta del primogenito/a.
Il legame che si stabilisce tra madre e figlio
durante i mesi di gravidanza continui in maniera speciale anche dopo, tanto che nei
primi mesi di vita il bambino non percepisce
la madre come qualcosa di esterno a sé. Il
padre, invece, subentra pian piano, in maniera discreta, nella vita del bambino, ma ne
diventa comunque parte insostituibile. Non
sottrae spazi alla mamma, ma ne conquista
di propri.
L’inserimento della figura del papà, quindi, è
essenziale per lo sviluppo e la crescita armoniosa di vostro figlio. Non è mai troppo tardi
per intraprendere un rapporto d’amore o un
dialogo, ma prima accade e più sarà naturale
e facile. Il gioco è il modo più semplice per
cominciare a comunicare con un figlio.
Fin dai primi mesi di vita comincia a essere
attratto da tutto ciò che lo circonda, luci,
suoni e rumori. Non è ancora in grado di
giocare da solo (ci vorrà del tempo) perciò
è richiesta la partecipazione attiva. Nessuno
può insegnare cosa fare e come farlo. Certe
cose vengono d’istinto, oppure si affinano
attraverso una serie di prove ed errori. Inutile dire che qualche volta ci si sentirà un po’
stupidi, ma è del tutto normale, la corazza da
“persone serie” è difficile da scalfire, specie a
una certa età.
Una cosa da chiarire fin da subito è che i bambini, anche quelli molto piccoli, non sono di
vetro, pronti a rompersi al minimo urto. Anzi,
in proporzione sono molto meno fragili e deboli degli adulti. Innanzitutto sono elastici e
poi hanno una forza sproporzionata rispetto
al loro peso. Quindi, non sottovalutate le capacità fisiche dei vostri bambini, sono molto
più forti e resistenti di quanto sembri.
Tuttavia, non bisogna esagerare nella direzione opposta! A poco a poco si familiarizza
con le capacità fisiche e motorie del bambino e si riescono a calibrare bene i propri “interventi”.
Per quanto possa essere divertente far giocare un bimbo sotto l’anno di età (ridono
molto facilmente), la parte più divertente
del ruolo del papà arriva più tardi, quando il
bambino comincia a muoversi con disinvoltura e a manifestare le proprie preferenze. I
giochi, a questo punto, diventano interattivi e qualunque oggetto può essere utile ad
aiutare il bambino ad esplorare il suo mondo. Per lui molte delle cose che vede e che
tocca sono assolute novità.
La scoperta cosciente della forza di gravità,
ad esempio, è fonte d’innumerevoli giochi ed
esperimenti. Non crediate che vostro figlio si
diverta a lanciare gli oggetti e romperli, in
realtà sta facendo esperimenti scientifici!
E scoprirà presto che il preziosissimo vaso
dono di nozze della zia Adelina, urtato con
perizia, si frantumerà in pezzi di dimensioni microscopiche, ma anche che incollando
questi ultimi non otterrà nuovamente il vaso
in tutto il suo splendore. In parole povere;
attenzione alla voglia di scoperta!
Non c’è da sorprendersi che il bimbo voglia ripetere all’infinito determinate azioni,
come lanciare un oggetto o arrampicarsi in
luoghi proibiti. Porre delle barriere e dei veti
è rischioso, lui tenderà comunque a non rispettarli. È più logico eliminare - alla fonte possibili situazioni di pericolo e fargli invece
toccare tutto ciò che desidera.
Dopo un certo numero di tentativi si stancherà e comincerà a capire che certe cose
“non vanno fatte”.
A poco a poco comincerà a giocare con la
palla, le costruzioni, i puzzle e manifesterà
interesse verso i libri colorati che, realisticamente, vorrà sentire commentati da voi.
Inoltre, cari padri, non crediate che solo ai
maschietti piacciano i giochi d’azione: anche
le bimbe adorano saltare e fare le capriole!
22
Aspetti un bambino
o sei già mamma?
Inserisci questi dati ...
L’invio della rivista è totalmente gratuito per i privati
abitanti della Regione Campania e per le aziende del
settore di tutta Italia.
Babymagazine + salutare n.50
Per i privati che vogliono ricevere Salutare sul resto del
territorio nazionale è necessario versare un contributo
per le spese di spedizione postale di € 7,00 (quota
annuale).
Riscopriamo un antico sistema: il Passaparola!
Se usate un prodotto con cui vi trovate bene, e perchè
no, costa poco, fatecelo sapere: indicate il nome del
prodotto, il prezzo e dove lo acquistate.
ricevo già salutare
sul sito si risparmia
anche il francobollo!
Compili il form “ricevi gratis”
sul sito: www.salutare.info
oppure fotocopi questa pagina e la spedisca a:
Redazione Salutare - Via Due Principati, 210 - 83100 - Avellino
23
a cura della dott.ssa Valentina Funicelli
Lo sviluppo comunicativo - linguistico nella prima infanzia.
Alla nascita il bambino
entra in un mondo fatto di
suoni, immagini, parole e
sensazioni: il mondo della
comunicazione,
che abbiamo popolato con
la nostra voce, i nostri gesti, le nostre parole.
È il volto della madre il primo stimolo per il
bambino allo scambio comunicativo.
Nell’interazione la madre guida il bambino alla conoscenza di sé e del mondo, poi
poco alla volta si sviluppa la capacità di
capire e di comunicare che permetterà al
bambino di riconoscere, nominare ed evocare. Prevenire e/o trattare precocemente
un disturbo di linguaggio, vuol dire evitare
al proprio bambino un probabile, futuro,
insuccesso scolastico.
Da 0 a 9 mesi
La prima comunicazione del bimbo avviene attraverso il pianto, il sorriso, lo sguardo,
il movimento del corpo, le vocalizzazioni.
Dai 3 mesi produce suoni più svariati e simili a quelli linguistici, impara ad ascoltare
quando una persona gli parla, la guarda
voltando gli occhi o la testa.
Da 9 a 18 mesi
Le sillabe prodotte sono sempre più varie
ripetute ( pa-pa, da-ta-ca...). in questo periodo il bambino mostra di comprendere le
espressioni semplici rivolte a lui dall’adulto.
Importante è l’apparizione del gioco, attraverso l’utilizzo corretto degli oggetti di uso
quotidiano (prende un cucchiaio e finge di
mangiare,...), del gesto (indicare, mostrare,
richiedere) precursore delle prime parole,
dell’espressione verbale, inizialmente affiancata al gesto che, gradualmente, viene
abbandonato.
Da 18 a 36 mesi
Il bambino sviluppa e utilizza un numero
sempre maggiore di parole (in media da 80
a 500), scoprendo che tutte le cose hanno
un nome.
Dai 24 mesi circa, cominciano ad apparire
frasi di due o più parole e si perfezionano sempre di più tutte le componenti del
linguaggio, anche se possono permanere
difetti di pronuncia.
Da 3 a 6 anni
L’ingresso nella scuola dell’infanzia stimola
ulteriormente lo sviluppo del linguaggio,
grazie alla socializzazione e all’attività didattica.
Il linguaggio si struttura in maniera più
precisa intorno ai 4 anni, la pronuncia è
corretta.
Dopo i 4 anni migliorano le abilità di conversazione e la capacità di raccontare, dovute
all’incremento dei tempi di attenzione.
Intorno a 5 anni il bambino inizia a riflettere sui vari aspetti del linguaggio (giochi di
parole, rime, fusione e segmentazione fonemica e sillabica), premessa fondamentale per i successivi apprendimenti scolastici
(fase che deve essere seguita in maniera
specifica nell’ultimo anno della scuola
dell’infanzia).
Bisogna ricordare una cosa fondamentale:
il bambino che impara a leggere e scrivere
non è diverso da quello che impara a parlare e a pensare.
Un armonioso sviluppo del linguaggio rappresenta un importante segnale di benessere, un suo disturbo o ritardo può indicare difficoltà nelle altre aree dello sviluppo
psicofisico e/o influenzare gli apprendimenti della lettura, scrittura e calcolo.
Richiedi la io card. Conviene!
Avellino - Viale Italia, 10
Tel.: 0825 35066
Salerno - Via delle Calabrie, 41
Tel.: 089 301874
25
a cura della dott.ssa Nanda Santoro
Gli stili educativi e il disagio infantile.
Il disagio infantile è
un’emergenza che sta
assumendo dimensioni davvero allarmanti. Secondo una
ricerca dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS),
un bambino su 5 è affetto da
psicopatologie e questa è una
cifra tristemente destinata ad
aumentare: si calcola infatti,
che entro i prossimi 20 anni
sarà circa il 50% della popolazione tra O e 18 anni a
soffrire di questi problemi.
La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha catalogato i principali fattori di rischio
psico-sociale alla base del disagio infantile e
tra questi grande rilievo assumono gli stili
educativi, quali modello e rinforzo della percezione di sé, del mondo e della vita.
È innegabile, infatti, che esista un’intima correlazione tra stili educativi e pensiero disfunzionale.
È il caso di una modalità iperansiosa che si
connota attraverso la trasmissione di messaggi che pongono il bambino in uno stato
di costante allarme (per es. “non correre che
ti fai male”, “non salire sul muretto che cadi”,
“non toccare il gatto che ti prendi le malattie” etc.).
Un simile atteggiamento, presumibilmente,
costringerà il bambino ad ipotizzare l’esistenza di un mondo invaso da ogni sorta di
pericolo e ciò lo renderà pauroso, insicuro e
alla ricerca ossessiva di sicurezza.
Caratteristiche analoghe si riscontrano nello stile educativo iperprotettivo, che pone
un’attenzione eccessiva all’incolumità emotiva del bambino, postulando che qualsiasi
frustrazione possa incidere irreversibilmente nella sua vita. L’iperprotezione finirà con
l’ostacolare la capacità di tolleranza ed elaborazione delle frustrazioni, costringendo il
soggetto ad un eccesso di egocentrismo.
Vi sono poi, stili educativi quali l’ipercritico
e il perfezionistico che si basano sul ruolo
dell’adulto quale giudice esigente ed insindacabile; tali genitori comunicano al figlio
che egli vale qualcosa e merita di essere
amato solo se riesce in tutto quello che fa.
È inevitabile che il timore della disapprovazione si traduca in paura di sbagliare e in un
basso livello di autostima.
Vi è infine lo stile educativo incoerente.
L’incoerenza può essere di tipo intrapersonale, quando i genitori tendono a punire o
gratificare il figlio a seconda del loro umore;
o interpersonale, nel caso in cui il rimprovero
non si basi su regole chiare e stabilite.
Ciò, presumibilmente, indurrà il soggetto ad
un tale relativismo per cui gli sarà difficile in
età successiva distinguere il giusto dallo sbagliato, il bene dal male.
Si configurano così, già in età infantile quei
profili psicopatologici che un tempo erano
prerogativa dell’età adulta: stress, ansia, depressione, diffuso senso di inadeguatezza.
Sono le forme degenerative della cultura
occidentale ormai riscontrabili in ogni ambito della stratificazione sociale con una particolare accentuazione nei cosiddetti ceti
medio-alti.
Modalità e contesti educativi sono oggi, oggetto di analisi e di intervento della Pedagogia Clinica.
La Pedagogia Clinica è una disciplina scientifica che ha saputo armonizzare i significativi
principi teorici su cui si basa con un complesso organico di conoscenze e competenze innovative indirizzate al vasto panorama dei
bisogni educativi della persona. In tal senso,
l’azione del pedagogista clinico non si esaurisce in un intervento sui sintomi del disagio
o della patologia; al contrario, in quanto approccio olistico, coinvolge l’individuo nella sua globalità, e tenendo conto del vizio
educativo non esclude la coppia genitoriale
cui vengono forniti strumenti di lettura del
disagio e strategie educative.
“Barchette di carta”
Sostegno alla genitorialità
A partire dal 16 febbraio, in oltre 20
scuole dell’infanzia cattoliche sono
stati attivati centri di ascolto e di sostegno psicopedagogico per i genitori.
L’iniziativa, fortemente voluta dalla
Federazione Italiana Scuole Materne
e dall’Ufficio Scuola Diocesi di Avellino si connota per il forte carattere
sociale ed educativo e per la capacità
di cogliere con attenzione le diverse
domande (implicite ed esplicite) delle
famiglie.
Uno dei bisogni che i genitori esprimono è, infatti, l’opportunità di trovare spazi di confronto e di condivisione
con altri adulti sulle responsabilità e le
fatiche dell’educare.
Diventare genitori comporta un processo di cambiamento e di ridefinizione dell’identità sia del singolo che
della coppia. Passare dalla dimensione di coppia allo “status genitoriale”
rappresenta una transizione che modifica la vita e l’organizzazione familiare e implica aggiustamenti e nuove
modalità di funzionamento.
Il progetto “le barchette di carta” si inserisce in questo percorso e si articola
in incontri diversificati per temi, bisogni e approfondimenti, riconoscendo
la scuola come luogo privilegiato d’incontro tra le famiglie e le istituzioni e
come punto di riferimento per bambini e genitori.
L’obiettivo di fondo è quello di offrire ai genitori uno spazio di pausa, un
tempo per sé, per fermarsi a riflettere
sul proprio stile educativo, sull’essere
padre e madre e sulle scelte da affrontare insieme.
L’iniziativa è coordinata dalla dott.ssa
Nanda Santoro, presidente della
Federazione Italiana Scuole materne
di Avellino, dalla psicologa Carmen
Guarino e dalla pedagogista Epifania
Gimmelli.
Per informazioni: tel.: 0825 35320
26
Il massaggio
in gravidanza
Il massaggio in gravidanza o
massaggio prenatale è una
pratica che asseconda le necessità del corpo della futura
mamma nel corso delle varie
fasi che precedono il parto.
È una convinzione sbagliata credere che
vada effettuato solo in presenza di dolori o
disturbi articolari.
Durante la gravidanza il massaggio é di ottimo beneficio non soltanto quando vi sono
dei disturbi quali lombagie, sciatica, crampi
muscolari, dolori delle ossa e delle articolazioni, ma anche in gravidanze del tutto
normali per migliorare il tono muscolare,
favorire una buona ossigenazione della pelle, stimolare la produzione di endorfine con
benefici effetti sugli stati d’ansia.
Lo scopo è quello di accrescere le funzioni
dei muscoli e delle articolazioni, migliorare
la circolazione, tonificare il corpo e rinvigorire la donna sia sul piano fisico che mentale. I
benefici fisici, inoltre, comprendono la riduzione dello stress ormonale e di quello fisico
legato alla trasformazione del corpo della
donna durante la gravidanza. Può prevenire, tra l’altro, le smagliature derivanti dalla
distensione della pelle, migliorando la sua
elasticità attraverso una stimolazione della
circolazione sanguigna.
Il massaggio prenatale non differisce, sostanzialmente, dal massaggio tradizionale,
se non fosse per la posizione della donna
che dovrà essere supina o su un fianco per
non influenzare negativamente la posizione
del feto nell’utero e per una serie di accortezze mirate a tutelare la salute della madre
e del bambino.
Le zone che dovranno essere maggiormente
stimolate nel massaggio prenatale sono la
regione pelvica, la spina dorsale e la muscolatura della schiena. La regione addominale,
in particolare, dovrà essere solo minimamente sollecitata, senza esercitare pressioni. Durante il terzo trimestre si presentano
generalmente alcuni disturbi dovuti all’aumento di volume del ventre: si può osservare come all’accentuarsi della lordosi lombare
fisiologica possano apparire crisi di lombalgia che verranno trattate come lombalgie
comuni.Nello stesso periodo le articolazioni sacro-iliache si divaricano, provocando
alcuni disturbi. In entrambi i casi i massaggi aiuteranno ad alleviare i fastidi delle gestanti. Un’altra complicazione è dovuta alla
compressione delle vene iliache esercitata
dell’utero: la conseguenza è una diminuzione della circolazione venosa con probabile
comparsa di varici.
Queste andranno trattate come si farebbe in
qualsiasi altra terapia antivaricosa.
Durante la gravidanza non si devono trattare
le mammelle, tranne in certi casi, quando la
massaggiatrice-ostetrica farà un leggero
impastamento e svuotamento venoso per
preparare i dotti galattofori alla lattazione
successiva.
Tra i benefici che produce il massaggio prenatale ci sono anche un generale senso di
rilassamento e la diminuzione dell’insonnia,
il sollievo alle articolazioni, relativamente al
peso che devono sopportare nel corso della
gravidanza, ma anche al collo e alla schiena,
provati dallo squilibrio dei muscoli e dalla relativa debolezza. Il massaggio aiuta, inoltre,
a mantenere la postura corretta, a preparare
i muscoli ad essere usati durante il parto, a
ridurre il gonfiore delle mani e dei piedi e ad
alleviare il mal di testa.
Il massaggio prenatale non presenta particolari problemi di sicurezza per la salute
della donna, ma è sempre consigliabile consultare il proprio medico prima di affidarsi
alla pratica di un terapista, specialmente se
si dubita della sua esperienza. In ogni caso,
è bene informare il massaggiatore dei problemi fisici che si stanno avvertendo durante
la gravidanza, prima di iniziare il massaggio.
In linea generale e salvo controindicazioni
mediche il massaggio è possibile, tuttavia è
assolutamente vietato affidarsi a tele pratica in presenza di minaccia di aborto che si
manifesta con perdite di sangue più o meno
abbondanti.
Il massaggio è generalmente controindicato nelle seguenti situazioni:
fuoriuscite di acqua o di sangue, diabete,
malattie contagiose, febbre, nausee mattutine, vomito o diarrea, vertigini, palpitazioni,
dolori inusuali, alta pressione sanguigna, dolori addominali.
Il massaggio in gravidanza potrà riguardare
ogni parte del corpo ma non dovrà insistere
nell’area delle ossa dell’anca o del tallone,
poiché essi sono collegati all’utero e una loro
eccessiva stimolazione potrebbe causare un
travaglio prematuro.
Altre situazioni fisiche da non sollecitare in alcun modo nel corso del massaggio sono:
eruzioni cutanee, ferite aperte o contusioni,
infiammazioni, vene varicose, infezioni locali.
27
Alcuni medici sconsigliano la pratica del massaggio
durante il primo trimestre di gravidanza a causa dei
forti cambiamenti fisici ed ormonali cui è soggetta
la donna.
Solo a partire dal secondo trimestre, infatti, la donna avrà acquisito dimestichezza con la gravidanza
e potrà giovare delle sollecitazioni del massaggio.
Sollecitazioni che non dovranno comunque essere
mai troppo insistite per non causare disagio e dovranno essere accompagnate da un dialogo costante e rassicurante tra il terapista e la futura madre.
Nel secondo trimestre il massaggio potrà essere
effettuato una volta alla settimana per una durata variabile tra i 10 minuti e un’ora, nel terzo trimestre la frequenza dei trattamenti potrà anche
raddoppiare. L’uso di lozioni durante il massaggio
è ammesso purché siano inodori, nel rispetto della
alta sensibilità olfattiva della donna in gravidanza.
Il luogo ove avverrà il massaggio dovrà essere ben
ventilato per l’intera durata del trattamento, ed è
raccomandata anche la presenza di musica, purché
calma e rilassante.
Una volta concluso il parto, la cosa migliore è aspettare i classici 40 giorni per riprendere o cominciare
qualsiasi massaggio: durante questo periodo l’utero deve far cicatrizzare le ferite del parto e ritornare
alle dimensioni e alla posizione normale, così come
l’intestino che viene leggermente dislocato.
In seguito il massaggio aiuterà la muscolatura addominale a recuperare il tono e avrà dunque un
effetto estetico.
28
Le malattie
esantematiche nel bambino
a cura del dr. Antonio Del Sorbo
Specialista in Dermatologia e Venereologia
Con le vaccinazioni di
massa si assiste attualmente ad un aumento
relativo delle malattie
esantematiche meno note.
to”, mentre agli arti l’eruzione assume per lo
più una distribuzione a rete.
Si tratta di una malattia autorisolutiva e che
non causa particolari problemi, tranne se
contratta in gravidanza, a causa dei possibili
effetti che potrebbe avere sul feto.
Il termine esantema deriva dal greco
(
= sbocciare) e viene utilizzato per
indicare un vasto gruppo di eruzioni cutanee, che in età pediatrica prendono il nome
di malattie esantematiche.
Il Morbillo (prima malattia) è causato dal paramyxovirus ed è molto contagioso.
Dopo un’incubazione di circa 2 settimane,
inizia il cosiddetto periodo pre-esantematico, caratterizzato da febbre alta, raffreddore
e congiuntivite.
Dopo qualche giorno inizia a presentarsi
l’eruzione cutanea (esantema rosso vivo),
che inizia al viso per poi interessare in poche
ore tutto il corpo. Prima della distribuzione
del vaccino, il morbillo era molto frequente
tra i bambini, mentre oggi lo osserviamo
soprattutto tra gli adulti non vaccinati. La
vaccinazione trivalente (antimorbillo, rosolia
e parotite) può essere utile nella prevenzione della malattia e delle sue possibili complicanze (es. panencefalite, polmonite, otite,
etc).
La Scarlattina (seconda malattia) è causata
da una tossina prodotta dallo streptococco
beta emolitico di gruppo A.
Dopo un periodo di incubazione di 3-4 giorni, inizia il cosiddetto periodo pre esantematico, caratterizzato da febbre alta, mal di
gola e lingua di colore rosso lampone. Dopo
qualche giorno l’eruzione cutanea (esantema rosso scarlatto) esordisce a livello delle
grandi pieghe (ascelle, inguine, collo) per poi
interessare nel giro di una giornata, il resto
del corpo. La terapia antibiotica consente la
risoluzione della malattia e la prevenzione di
possibili effetti collaterali (es. febbre reumatica, glomerulonefrite acuta, etc).
La Rosolia (terza malattia) è causata dal rubivirus. Dopo un periodo di incubazione di
2-3 settimane, inizia il cosiddetto periodo
pre esantematico, caratterizzato da febbre,
ingrossamento dei linfonodi nucali e artralgia. Dopo qualche giorno inizia a presentarsi l’eruzione cutanea, caratterizzata da un
esantema a piccole papule non confluenti,
che interessa in poche ore prima il viso, poi
il tronco e le gambe. Si tratta di una malattia autorisolutiva e che non causa particolari
problemi, tranne se contratta in gravidanza,
a causa dei gravi effetti che può avere sul
feto.
La Scarlattinetta (quarta malattia) è detta
anche malattia di Filatov Duke e colpisce i
bambini tra i 2 e gli 8 anni. Oggi si tende a
considerarla come una forma attenuata di
scarlattina.
Il Megaloeritema Infettivo
(quinta malattia) è causato generalmente
dal parvovirus B19 ed è contagioso.
Esordisce dopo un periodo di incubazione di
alcuni giorni, con febbre e rinorrea. L’esantema compare dopo alcuni giorni e conferisce
alle guance un aspetto rosato “schiaffeggia-
L’esantema Critico (sesta malattia) è provocato da un’infezione da herpes virus di
tipo 6 e di tipo 7 ed interessa generalmente
bambini di età compresa tra 6 mesi e 2 anni.
Dopo un periodo di incubazione di 2-3 settimane, inizia il cosiddetto periodo pre esantematico, caratterizzato da febbre altissima,
raffreddore e mal di gola. Dopo 3-4 giorni la
febbre regredisce bruscamente dando luogo
ad un esantema morbilliforme che parte dal
tronco e si distribuisce in poche ore al collo,
al viso e agli arti. La febbre raggiunge talora
i 40°C e può causare convulsioni.
Si ritiene che una riattivazione di questi virus
nell’adulto, potrebbe dar luogo alla cosiddetta pitiriasi rosea di Gibert, in maniera del
tutto analoga a quanto avviene con il virus
della varicella e l’herpes zoster.
Tra le Malattie Esantematiche ricordiamo
anche la varicella, l’herpes zoster, l’eruzione
pustolosa generalizzata acuta (AGEP), l’epidermolisi stafilococcica acuta (SSSS), l’acrodermatite papulosa infantile di Gianotti Crosti, la sindrome in guanti e calzini (glove and
socks syndrome), la sindrome mani piedi
bocca, l’esantema periflessurale asimmetrico dell’infanzia (APEC) e la pseudoangiomatosi eruttiva.
29
Pagine Baby
Riferimenti: questa sezione è aperta
a chiunque conosca un servizio utile al
‘popolo dei genitori’.
Segnalate a: [email protected]
Avellino
Ufficio Anagrafe 0825 200364
Misericordia
0825 21522
Protezione Civile 0825 760408
Croce Rossa 0825 74758
Guardia Medica notturna e festiva
0825 292013
Telefono Azzurro
0825/25333
ASL - Ufficio Relazioni con il pubblico
0825 292029
Azienda Ospedale Moscati 0825 203111
ASL/AV 2 0825 291111
Malzoni S.p.A. 0825 381427961
ASL/AV 1 0825 809503
ASL Atripalda 0825 293225
Asilo Pubblico, Ctd. San Tommaso, 39
0825 72007
Asilo Pubblico, Rione G. Mazzini
0825 72620
Asilo Pubblico, Prol. Contr.Valle Mecca 1
0825 21873
Benevento
Ufficio Anagrafe: 0824 772811
Misericordia:
0824/24069 - 333 8664467
Protezione civile: 0824/43544 348 8059092
Croce Rossa:
0824/315000 - 335 1881042
Guardia Medica: 0824 363387
ASL BN1: 0824 308111
Asl-Urp: 800 187 514
Asilo Pubblico Contr. Cretarossa 0824 51944
Asilo Pubblico P.za San Modesto, 18
0824 64423
Caserta
Ufficio Anagrafe: Misericordia: Protezione civile:
Croce Rossa:
Guardia Medica: ASL Caserta1:
0823 273917
0823 444064
338 1053433
0823 452242
0823 321204
0823 279691
0823 279691
Asilo Pubblico, Via Cilea
0823 341220
Asilo Pubblico, V. Ferrarecce 0823 326311
Asilo Pubblico, V. Giuseppe Maria Bosco 0823 442548
Asilo Pubblico, V. Ferdinando Rossi 0823 371500
Asilo Pubblico, Via Benevento 0823 353342
Asilo Pubblico, V. Tifatina 0823 386052
Napoli
Ufficio Anagrafe: Misericordia: Protez. civ. “Falchi del Sud”: Croce Rossa:
Guardia Medica:
via Carlo de Marco, 2 - via Cotugno, 3 - tel: ASL Napoli: 081 7958437
081 5645393
081 770 7178
392 940 0228
081 5522869
081 7517510
081 2542424
081 2541111
Salerno
Ufficio Anagrafe: 089 662152
Misericordia: 089 795100
Protezione civile: 089 330373
Croce Rossa: 089 339284 - 338 524 331872
Guardia Medica: 089 339574
ASL Salerno: 089 691111
Asilo Pubblico, V. San Domenico Savio
089 2580181
Asilo Pubblico, V. Martiri Ungheresi 10
089 721256
Asilo Pubblico, V. Trebazio Caio Testa 089 712298
Accademia dei Giorni Felici
Scuola Materna Paritaria
Associata FISM
Via L. Ferrante, 6 Avellino
Tel.: 0825 35320
Corsi di accompagnamento
alla nascita “Percorso nascita”
Palestra Marvin Town
Via I Rampa S. Pasquale, 5
Atripalda (AV)
Cell.: 348 9165423
Tel.: 0825 625309
30
Baby Link
www.babyinviaggio.it
I consigli per la preparazione di un viaggio
fanno sempre comodo. Le prime volte ci sorgono sempre mille domande: cosa portare,
cosa mangeranno i bambini e su altri mille
dubbi.
Il sito offre una sorta di diario di viaggio per
dare e ricevere suggerimenti.
Un luogo sicuro dove, guidati da un amico
virtuale, possono navigare, leggere, ascoltare e stampare storie inedite, colorare, creare
personaggi, imparare l'inglese, a disegnare,
e fare ricerche che interessano i vari argomenti della scuola. Un'oasi didattica e ludica
dove i bambini possono giocare e apprendere divertendosi.
www.bimbinfiera.it
Il più importante salone per mamma, papà e
bambino rivolto prevalentemente a un pubblico di donne in attesa, mamme e famiglie
con bimbi da 0 a 8 anni. I visitatori di Bimbinfiera interagiscono direttamente coi principali operatori del settore prima infanzia
presenti sul territorio nazionale e possono
conoscere cosi' le offerte dei grandi marchi,
delle piccole e medie imprese e delle associazioni. Un'occasione unica per conoscere
tutto ciò che serve per crescere il proprio
bimbo nel migliore dei modi.
www.mammedomani.com
Un sito accessibile e semplice da navigare,
dai delicati colori pastello, ma soprattutto
ricco di materiale interessante per le future
mamme. E' possibile accedere a tutti i contenuti, consultare gli articoli e l'archivio, avere
info sulla data del parto, consigli per la PMA,
concepimento.
www.ilportaledeibambini.it
Il Portale dei Bambini è un portale interamente dedicato ai bambini dai 5 ai 12 anni.
www.genitori.it
Moige, un grande impegno sociale
Il Moige - Movimento Italiano Genitori è
un' organizzazione di promozione sociale,
onlus, riconosciuta dal governo italiano e
presente in 35 province, con oltre 30.000
genitori.
forum
Paroladimamma
http://paroladimamma.forumattivo.com
Sul forum paroladimamma.forumattivo.com potrete trovare interessanti
sezioni divise per argomenti di discussione simpatici e originali.
Le categorie presenti su Paroladimamma sono:
Voglio un figlio!
Domande e dubbi di chi ancora non ha provato la
gioia della maternità: il giusto spazio dedicato a
chi desidera diventare mamma a breve.
Donne col pancione
Dal cambiamento delle abitudini e dei ritmi di
ogni donna in attesa, fino alla scelta del nome.
È nato!
Il momento del parto: i dolori, la gioia, gli aneddoti, ma anche i giorni immediatamente succes-
sivi alla sua nascita: umori, preoccupazioni, prime
pappe e pannolini.
Dedicato a me
Libri, riviste, film, sondaggi, test, news e quant’altro avrete desiderio di proporre.
Felici così
I consigli per la mamma e per il bebè.
Entrate a far parte anche voi, dunque, di questa
“grande famiglia”...Venite a visitarci e semplicemente... dite la vostra!
Il Forum Paroladimamma
nasce dalla volontà di far
interagire i genitori al fine
di scambiarsi opinioni,
consigli, idee in merito agli
argomenti più disparati
che hanno come oggetto
la gravidanza, la maternità
e le fasi successive alla nascita del bambino.
31
nel prossimo numero
di Baby Magazine...
Il suo primo mese
Allattamento, parte seconda
Bonding e attaccamento, la reciproca
interazione tra genitore e neonato
Gemelli: occuparsi
contemporaneamente di due bebè
Sondaggio
Sei soddisfatta del primo
numero di Baby Magazine?
e tante
altre novità!
Cosa ne pensi?
inviaci un commento, critica, consiglio...
Invia la tua opinione all’indirizzo:
[email protected]
o tramite posta: Associazione Salutare,
Via Due Principati, 210 - 83100 - AV
Italia
Prodotti per puericultura e prima infanzia
Vendita e assistenza attrezzature professionali per farmacia
Bilance elettroniche con altimetro
Sfigmomanometri a stazione
Test intolleranze alimentari e chimiche
Distributore esclusivista per l’Italia
Via Campania, 80/82 - 80017 - Melito di Napoli (NA)
tel.: 0817020296 - fax: 0817024110
web: www.saroitalia.com e-mail: [email protected]