mite ma irriducibile

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mite ma irriducibile
intervista blue
Rolli,
mite ma irriducibile
Rolli, meek but indomitable
Silvia Neonato
Il disegnatore, nato a Chiavari 44 anni fa, è autore della vignetta satirica sulla prima
pagina del Secolo XIX. Vive in val Graveglia con la sua compagna, ama zappare l’orto e
suonare la ghironda. Non ha un sito su internet e fa di tutto per non farsi notare
The satirical cartoons drawn by Stefano Rolli, born in Chiavari in 1966, appear
daily on the front page of the Secolo XIX, one of Italy’s leading papers. Though his
cartoons are famous, he stays low-key, living quietly in the Graveglia Valley,
without even a website to his name
uando suono la ghironda sono
felice”. Stefano Rolli, disegnatore della vignetta satirica pubblicata in prima pagina sul Secolo XIX ogni
giorno dal 2002, pende le distanze dal suo
mestiere? “Ma no, lo amo molto, ma ogni
cosa, se devi farla per lavoro, perde inevitabilmente parte del proprio fascino. Mi
piace avere tante persone che leggono la
mia vignetta, senza pubblico non avrebbe
senso. Suonare la ghironda però mi appaga anche se sono solo, senza pubblico. Fa
una certa differenza no? “.
“Q
hen I play the ghironda I am
happy.” so speaks Stefano Rolli,
the satirical cartoonist whose
cartoons have appeared every day on the
first page of the newspaper, Secolo XIX, since
2002. What does that mean? He’s changing
fields? “No, no, I love what I do. But, you
know, when you work under a deadline every
single day, things inevitably lose a bit of their
charm. I am happy that so many people
enjoy my work—if my cartoons didn’t have a
public, they wouldn’t be there. But when I
play the ghironda I am happy, even without
“W
Stefano Rolli ritratto alla
sua scrivania. In occasione
del primo compleanno della
nostra rivista, il disegnatore
ha regalato a Blue la
vignetta con cui si apre
questo numero
Stefano Rolli depicted at his
desk. In occasion of our
revew first birthday, the
drawer has given this
number opening cartoon to
Blue
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blue intervista
Il vignettista
Nato a Lavagna nel 1966,
Stefano Rolli frequenta
giovanissimo la Scuola
chiavarese del fumetto.
Nel 1990 inizia a disegnare
vignette per l’edizione del
Levante del Secolo XIX.
Nel frattempo è preso a
bottega da Luciano Bottaro
e Giorgio Rebuffi, maestri
del fumetto comico italiano:
con Bottaro collabora ad
alcune storie per Topolino e
ad altre iniziative editoriali.
Tuttora redattore del
Decimonono, disegna le
vignette per la prima pagina
del quotidiano dal 2002.
The drawer
Born in Lavagna in 1966, at
a young age, he attended
Cartoon School in Chiavari.
In 1990 he started doing
cartoons for the local
edition of the Secolo XIX
newspaper. In the meantime,
he had worked for Luciano
Bottaro and Giorgio Rebuffi,
the maestros of Italian
comics.
He still works with Bottaro
for some Topolino (the
Italian Mickey Mouse, whose
comic books are immensely
popular) stories, while he
draws the daily front page
cartoons for the national
Secolo XIX paper since 2002.
intervista blue
Rolli, nato a Lavagna in una famiglia operaia nel 1966 e cresciuto a Chiavari, è arrivato
nella sede chiavarese del Secolo nel ’90. Aveva finito il militare e frequentava la Scuola
chiavarese del fumetto tuttora fiorente: se
andate al sito, vedrete che Stefano è tra i
suoi allievi illustri. Qualche anno dopo è andato anche a bottega da Luciano Bottaro,
celebre autore di fumetti e papà del pirata
Pepito, tradotto in tutto il mondo, nonché,
in veste di disegnatore della Disney, inventore del doctor Paperus, la caricatura del
dottor Faustus. Dunque, quando Rolli ventenne è arrivato al Secolo pensava di disegnare quelle tabelle in cui vengono spiegati
dati e fatti al lettore e forse di scrivere, tanto che tuttora, appena può, fa il cronista sulle pagine del Levante e tuttora è lui a compilare le infografiche ovvero i sunti grafici
delle notizie. Intanto la vignetta satirica, prima ospitata sulle pagine del Levante, ha
guadagnato da otto anni, e grazie al direttore Antonio Di Rosa che era un suo estimatore, la prima pagina nazionale. Così Rolli spesso finisce segnalato nelle rassegne stampa
dei Tg.
Per scoprire cos’è la ghironda (strumento
medievale a corde, poco diffuso oggi, anche
se ha un suo festival in Francia) basta il solito giro sulla rete. Per capire Stefano Rolli la
strada è più complicata. Non ha un sito e
spunta in rete per aver partecipato a varie
mostre, per un disco in cui suona la ghironda e per aver frequentato la Scuola chiavarese... Tracce sparse sul web e niente più. Per
fortuna qualcosa trapela dalle sue vignette:
i suoi personaggi, miti ma irriducibili, con-
a public. It makes a difference, no?”
Rolli, 44, was born into a working-class family
in Lavagna and grew up in Chiavari. After
doing his military service, he spent some time
at Chiavari’s still flourishing “Cartoon School”
(his photo is on the school’s website, with its
most famous alumni) and a few years later
joined Luciano Bottaro’s “workshop”, whose
fame had spread throughout the world
thanks to the pirate, Pepito, (translated into
many languages) and Doctor Paperus,
designed for Disney as a caricature of Doctor
Faust. So, when Rolli started working for the
Secolo XIX’s Chiavari office in 1990, the young
man in his twenties thought he would be
drawing up those tables which explain facts
and figures to readers, maybe writing a few
captions—even though he still enjoys writing
in the local pages and he’s the one who puts
the little graphic summaries under the news.
Meanwhile his satirical cartoons, which first
appeared in the local edition, graduated eight
years ago to national first page level, thanks
also to director, Antonio Di Rosa, one of his
admirers. Rolli’s cartoons are now often cited
on national television news.
To figure out what a ghironda is (it’s a
medieval stringed instrument, little used
today, even though there is a festival in its
honor in France) all you have to do is go on
internet. To understand Stefano Rolli is a bit
more complicated. He doesn’t have a website,
and his name pops up only
because he has participated in several shows,
cut a ghironda record, and because he went
to the famous Cartoon School…nothing really
substantial to dig your teeth into. His cartoons
then begin to speak for him. His characters
are meek, but can’t be conquered,
indomitable. They look at power with a
templano il potere con aria distaccata ma restano partecipi di ogni palpito dell’esistenza.
Stefano Rolli non si atteggia a artista e non
fa l’originale, anzi troverà eccessiva questa
parola: lui ne usa al massimo una dozzina più
un disegno per raccontare la cronaca di ogni
giorno. E meno che può per raccontare se
stesso. Compensa però le risposte scarne con
tanti sorrisi timidi, si fa in quattro per essere disponibile, visibilmente a disagio nel mettersi in mostra. Raro caso di un tipo noto che
cerca di farlo dimenticare e ringrazia dell’intervista quando lo saluti. “Mi fa pubblicità,
quello che io non riesco a fare”, dice candido. Oggi abita con la pittrice francese Claude Jammet in una frazione della val Graveglia con 18 residenti compresi i due Rolli, che
non hanno figli. “Mi piacciono i bambini degli altri, noi non ne abbiamo avuto per scelta. Per fortuna ho incontrato una compagna
che non prova sensi materni “.
Come mai non ha sensi paterni, vuole essere figlio a vita?
“No, assolutamente. Diciamo, per semplificare, che non mi piacciono i rapporti di potere, né tra genitori e figli né nella coppia né
in nessuna altra occasione. Sono anarchico.
Anarchico di natura, nel senso che l’ideologia
è venuta dopo “.
Ma lei perché se ne sta sempre nel suo
guscio e non va in giro a promuoversi?
Non ha nemmeno un sito.
“E neppure un book dei miei lavori. Sto bene nel mio orto, con la mia compagna e gli
amici. Lavorare la terra mi piace, amo la natura e credo che la val Graveglia sia uno dei
posti più belli del mondo “.
detached air. But they stay wedded to life.
Stefano Rolli doesn’t give himself artist’s airs,
he doesn’t try to be an original. Actually he
would find this term a bit excessive, as he,
himself, uses a maximum of a dozen words
and one drawing to convey his view of the
daily chronicles, and that’s definitely more
than he uses to tell about himself. He
compensates for his lack of words with many
shy smiles. He goes out of his way to make
himself available. He is visibly embarrassed to
be put under the spotlight. He is the rare case
of a famous person who tends to forget that
he is famous, finishing the interview by
saying, “You’re giving me publicity—just what
I can’t seem to do myself.” With his
companion, French painter, Claude Jammet,
Rolli lives in the Graveglia Valley, which has
only 16 other residents. They have no
children, “I love other people’s children,
but we made a deliberate choice.
Fortunately, my companion doesn’t
have a strong maternal sense.”
What does that mean? Don’t you
have a paternal sense? Do you
want to remain a child
all your life?
“No, of course not. Let
us just say, to simplify,
that I don’t like
power relationships.
Not between parents
and children, nor
between couples, nor
in any other situation. I’m an anarchist. An
anarchist by nature, in the sense that the
ideology came after.”
So you just stay in your shell? Why don’t
you go out and promote yourself? You
Alcune vignette recenti di Rolli
e il suo autoritratto in versione
fumetto
Some Rolli’s recent cartoons
and his portrait in cartoon
version
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blue intervista
Classe 1929, Giorgio
Insegnare fumetti
Calabrese è entrato nella
Fondata nel 1988 da Enrico
storia della musica italiana
Bertozzi, Renzo Calegari e
come paroliere di alcune delle
Gianluigi Coppola, la "Scuola
più note canzoni di tutti i
Chiavarese del Fumetto" (oggi
tempi. Traduttore della
a Sestri Levante) è nata per
musica
brasiliana
e di
molte
insegnare
ai giovani
fumettisti
canzoni
francesi
del
le materie artistiche
repertorio
di Aznavour
(tra le
indispensabili
per l'avviamento
tante
L'istrione)
e
di
altri
alla professione di fumettista e
autori
(come
Il disertore
di
illustratore.
Oltre
a Rolli, ha
Boris
Vian,
reinterpretata
formato
autori
professionisti
anche
dal cantautore
che collaborano
con le Ivano
case
Fossati),
il suo esordio
editrici nazionali
più come
autore
è legato in particolare
prestigiose.
alla
voce di
Umberto
Da alcuni
anni,
inoltre,Bindi.
la
Presente
in diverse
collaborazione
con laedizioni
Provincia
del
Festivalconsente
di Sanremo,
nel
di Genova
alla Scuola
1964
partecipa
con due sue
di affiancare
al tradizionale
composizioni:
questea E se
indirizzo verso tra
l'editoria
domani,
chenuovo
cantata
da
fumetti un
percorso
comunicativo,
temi
Fausto
Ciglianodedicato
e Gene ai
Pitney
storici
e sociali,
grazie
al quale
ed
eliminata
dalla
serata
sono stati
pubblicati
albi a
finale,
verrà
incisa dopo
fumetti dimese
grande
successo
qualche
da Anna
Ashad
, per
(come Il viaggio
Mazzini,
in arte di
Mina,
per
l'associazioneunEmergency,
diventerare
enorme
Buon
compleanno
successo,
di criticaSarah
e di
la pena di
Cooper, contro
pubblico.
L'incontro
, sui
bambini
morte,
e Kadogo
professionale
con
una
delle
soldato).
voci più belle della cazone
italiana
una vera e
Teachingdiviene
Cartoons
propria
Foundedcollaborazione
in 1988 by Enrico
destinata
a durare
nel tempo.
Bertozzi, Renzo
Calegari
and
IGianluigi
due condurranno
per più di
Coppola, the
duecento
il
“Chiavaresepuntate
School anche
of
programma
radiofonico
Cartoons” (which today is in
Pomeriggio
conwas
Mina
Sestri Levante)
created to
teach young artists the skills
they need to become
professional cartoonists and
illustrators. Many are the
professionals who have passed
through its doors—in addition
to Rolli—and who are now
publishing cartoons and
sketches on the most
prestigious national
newspapers and magazines.
Several years ago, the school’s
collaboration with the
Province of Genoa has enabled
it to add social and historical
themes to the curriculum. This
has led to the publication of
very successful cartoon books,
like Il viaggio di Ashad, for the
Associazione Emergency, Buon
compleanno Sarah Cooper,
against the death penalty, and
Kadogo, about child soldiers).
intervista blue
Pensa di essere misantropo?
“Non credo, però sto bene da solo, mi piace condurre una vita appartata, è anche
una questione di indole, mi pare. Non ho
troppo tempo né soldi per viaggiare quanto vorrei, lavorare in un quotidiano è impegnativo. Non è una scelta ascetica non promuove me stesso, mi piacerebbe, ad
esempio, disegnare delle strisce per giornali di fumetti, ma non riesco “.
Ma non sarà che Rolli è un anarchico
schivo oltre che un disegnatore noto?
“Il potere è una malattia genetica che affligge noi tutti, è in assoluto ciò che più detesto. L’impotenza volontaria è un esercizio
difficilissimo, per quanto ti impegni ovunque troviamo la nostra iniezione di senso di
potenza. C’è chi picchia la moglie, chi maltratta il figlio… insomma l’importante è trovare uno più debole su cui scaricare questo
senso di potenza “.
Lei non pare afflitto da smanie di potere.
“Spero, ma è difficile chiamarsi fuori. Oltretutto lavorare in un giornale dà comunque
un certo potere“.
Chi è il suo disegnatore preferito?
“Altan, è il più grande. Arriva al bersaglio
senza neppure dovere usare l’invettiva, è stupefacente, ottiene lo stesso risultato di altri
attraverso soluzioni anticonvenzionali “
A chi pensa ad esempio?
“A Vauro, un altro grandissimo, è più militante di Altan, fa satira politica: il che per me
non è affatto un difetto. Dico solo che Altan
è oltre anche la satira politica, è stupefacente, appunto. Amo molto anche Bucchi e Elle
Kappa, per restare a quelli che lavorano sui
quotidiani “.
Lei non è mai volgare. Ricordo come sboccata giusto la vignetta dei due omini in
cui uno chiede: che ci fai con la Social
card? E l’altro: mi ci pulisco il social culo.
“Dipende molto da dove fai le tue vignette.
Io trovo che la trivialità faccia parte del mestiere del disegnatore satirico e mi piace. Anche la caricatura è un ottimo strumento ma
non ci si può limitare a quello: disegnare un
leader basso non è di per sé satira. Se Sarkozy e Berlusconi non fossero due leader, ma
dei semplici vicini di casa, i disegnatori non
si accanirebbero sulla loro statura medio-
don’t even have a website.
“And I haven’t even published a book of my
work. I’m happy in my garden, with my
companion and my friends. I like to work in
my garden, I love nature, and I think the Val
Graveglia is the most beautiful place in the
world.”
So, do you think you are a misanthrope?
“I don’t think so. But I’m fine on my own. I like
to live a separate life from the rest of the
world. It’s also a question of character. I don’t
have the time or the money to travel as I
would like. I work for a demanding
newspaper. It isn’t really an aseptic decision
not to promote myself, I mean, I would like
to, for example, do comic books, but I just
can’t manage.”
Could you maybe be a hidden anarchist in
addition to a famous cartoonist?
“Power is a genetic illness that affects us all,
and I hate it when it becomes absolute.
Voluntary impotence is very difficult to
practice. I mean, there are people who beat
their wives, who hurt their child…in the end,
one seeks out the weak, to feel a sense of
power.”
You don’t seem power-crazy to me.
“Well, I hope. But it’s difficult to stay you
aren’t. Even working on a newspaper gives a
sort of power.”
Who is your favorite cartoonist?
“Altan is the greatest. He gets to his target
without even using an insult. He’s amazing,
he gets the same effect as others, but by using
anti-conventional solutions.
Like whom, for example?
“Well, Vauro is another great, but he is more
militant than Altan. He does political satire,
which is okay. All I’m saying is that Altan goes
even beyond political satire, I mean, he’s just
amazing, period. I also love Bucchi and Elle
Kappa, speaking only of newspaper cartoonists.”
You are never vulgar. I’m thinking of the
cartoon with two men. The first one asks
the second: What do you do with a Social
Card? The other answers: Use it for social
toilet paper.
“It depends on where you do your cartoons. I
feel that triviality is a part of satirical sketches,
and I really like this. Caricature is an excellent
instrument, but you can’t just limit yourself
bassa. Farli più bassi di quel che sono è un
modo per demistificare il potere“.
Demistificare il potere è dunque il ruolo
di ogni giullare che si rispetti.
“Credo di sì. E infatti leggere Michele Serra
trovo sia uno dei piaceri della vita “.
Si può imparare a fare il comico, il disegnatore satirico, lo spiritoso di professione?
“Daniele Luttazzi sul suo sito ha una zona
chiamata “La palestra” dove ospita le battute comiche migliori tra quelle che gli arrivano. Lui spiega perché funzionano e perché,
al contrario, non funzionano quelle che non
pubblica. Quindi direi di sì, una parte di ferri del mestiere si possono imparare “.
Cosa le manca?
“Più tempo per gli amici e per zappare l’orto. E viaggiare “.
Che cos’è una vignetta?
“Una vignetta è come una canzone d’autore: il disegno, proprio come la musica, è un
vettore per le parole “.
Quali autori di canzone ama?
“De André, naturalmente: quando è morto
abbiamo scoperto che piaceva a milioni di
persone e invece tutti noi fan credevamo
di essere in pochi e ben scelti!.. E poi mi
piacciono Guccini, Brassens, Leo Ferrè. E
Jacques Brel. Mi piace la Francia e molti dei
suoi artisti“. b
to it. If you sketch a short political leader, it
isn’t really satire. I mean, if Sarkozy and
Berlusconi weren’t two leaders, but just your
neighbors, the cartoonist wouldn’t go looking
at their shortness. To depict them as short sort
of demystifies their power.”
So demystifying power is the role of all
self-respecting court jesters?
“Yes. I think so. For me, reading Michele Serra
is one of the pleasures of life.”
Can one learn to be a comedian, a satirical
cartoonist, someone whose profession is
being “clever”?
Daniele Luttazzi has a website with an area
called “The Gym”, where he keeps the
cleverest things people send him. He explains
why they are funny, and also why the ones he
doesn’t publish aren’t funny. So yes, I would
say that is a part of one’s apprenticeship in
this trade.”
What do you feel you are missing?
“Time. For friends and to work in my garden.
And traveling.”
What is a cartoon?
“A cartoon is a song. Its sketch is like music,
it serves to transmit the words and their
meaning.”
What singer-songwriters do you like?
De André, of course. Guccini, Brassens, Leo
Ferrè, and Jacques Brel—I like France, and
many of her artists. b
Il più giovane vignettista
italiano da prima pagina in
azione con carta e penna nel
suo studio
The youngest Italian front page
cartoonist in action with paper
and pen in his studio
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