FARMACIA FIDUCIA - Giugno 2014
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FARMACIA FIDUCIA - Giugno 2014
O TA GI ACIS AGFARM OM P e r i o d i c o b i m e s t r a l e a n n o X n° 5 4 g i u g n o 2 0 1 4 UO LT DE S a l u t e & b e n e s s e r e La malattia di Alzheimer: la perdita d'identità Fimosi: come si presenta e come curarla La riabilitazione nella malattia di Parkinson La vitamina C: vitamina per la salute Cellulite: consigli del chirurgo estetico Cibo & tumori La dieta a zona Medicina naturale wellcare.it Gambe sane e belle come a vent’anni. Corregge Destasi Uniforma Perfect legs Idrata Riattiva Tonifica Alleggerisce Per una pelle sana e bella. Naturalmente. Smagliature, cicatrici, invecchiamento cutaneo? In farmacia nuovi “dermo-trattamenti repair”. Le smagliature, spesso causate da aumenti di peso o gravidanza, sono tra gli inestetismi femminili più frequenti. Le cicatrici sono le conseguenze visibili di un trauma o di un intervento chirurgico. Eliminarle completamente non è possibile, ma si possono rendere meno evidenti. L’invecchiamento cutaneo è un fenomeno biologico ineluttabile: già al termine della crescita la pelle comincia ad invecchiare! BB CREAM GAMBE Corregge gli inestetismi di smagliature, cicatrici e capillari evidenti, mentre restituisce leggerezza tonicità e sollievo. Destasi Perfect legs BB Cream Trattamento Gambe. Piacere cosmetico e benessere. Da oggi possiamo fare molto per attenuare smagliature, cicatrici e rallentare gli effetti visibili dell’invecchiamento grazie a Kut repair, Oil, Cream e Fluid, l’innovativa linea di trattamenti a base di oli e attivi naturali. La molteplicità di azioni svolte (tonificante, ricompattante, elasticizzante, rigenerante, idratante, antiage) ne fanno tre alleati specifici per correggere gli inestetismi di viso, mani e corpo, l’assenza di sostanze allergizzanti garantisce massima sicurezza. Kute-Oil repair, per un trattamento mirato e intensivo, contiene Dragoxat che favorisce il rapido assorbimento degli attivi. Kute-Cream repair, per un trattamento quotidiano, contiene Lipomoist 2013 che crea sulla pelle un film altamente protettivo e idratante. Kute-Fluid repair, nuovo fluido corpo per il trattamento delle superfici estese, contiene Megamoist che potenzia il fattore di idratazione della pelle. Dalla ricerca Hynecos Research Da Pool Pharma in farmacia. Periodico bimestrale di salute & benessere Direttore Editoriale On. Dott. Luigi Zocchi Direttore Responsabile Giovanni Nello Franchi Direzione Redazione Federfarma Varese Piazza Marsala, 4 - 21100 Varese Tel. 0332 236164 - Fax 0332 830101 [email protected] Caporedattore Luisa Nobili Comitato di redazione Rachele Aspesi Gianluca Bonicalzi Anna Carnelli Renata Radici Hanno collaborato a questo numero Alberto Ciatti Fabio Colombo Giovanni Nello Franchi Alfredo Goddi Silvia Magnani Laura Pendolino Alberto Roggia Segretaria di redazione Giuliana Comolli Progetto grafico Graffiti s.a.s. Via Malnasca, 13 - 21100 Varese Tel. 0332 435327 - Fax 0332 436514 [email protected] Art Director Lorenza Borellini Pubblicità Graffiti comunicazione d'impresa Via Malnasca, 13 - 21100 Varese Tel. 0332 435327 - Fax 0332 436514 [email protected] Anno X - n° 54 giugno 2014 Copia Omaggio Tiratura 20.000 copie Distribuzione in 215 farmacie di Varese e provincia. Graffiti Editore ROC - Registro Operatori di Comunicazione n° 13729 Registrazione testata Tribunale di Varese n° 871 del 22/4/2005 Stampa - Roto3 Sono vietati la riproduzione e l’uso anche parziale di testi, illustrazioni e foto. Troverai il prossimo numero di Farmacia Fiducia ad agosto nella tua farmacia. Spazio riservato al timbro della farmacia Andiamo tutti al funerale del “buon senso”. N On. Dr. Luigi Zocchi Presidente Federfarma Varese on passa giorno senza che si abbia notizia di un nuovo scandalo finanziario o amministrativo o tributario. Oggi è la preparazione dell’EXPO 2015 a tenere banco, ieri la sanità lom- barda. Un giorno è una banca, un altro una Regione. Uomini che dirigono aziende ed uffici amministrativi pubblici, politici che hanno incarichi molto importanti, ed anche ben retribuiti, vengono beccati con le mani nel sacco. Tangenti, regali incredibili, passaggi di denaro sospetti per favorire gli affari di imperturbabili “faccendieri” collegati più o meno direttamente agli ambienti politici, amministrativi ed imprenditoriali. Un tempo non molto lontano veniva lasciato intendere che tutto il malaffare nascesse, si sviluppasse e si espandesse prevalentemente in alcune regioni ed in alcuni ambienti della politica, arrivando addirittura a far coincidere uno slogan politico, Roma Ladrona, con una diffusa idea di circoscrizione del problema. Oggi, assolutamente, tutto è cambiato. Si fatica a trovare una zona geografica che sia esente dal malaffare, come pure un ente, una grande impresa od un'amministrazione che possano dirsi veramente al di fuori del problema. Una cosa però mi incuriosisce. Se, quasi sempre, dietro gli scandali finanziari si nascondono gare d’appalto per lavori di interesse pubblico con i loro complicati meccanismi di gestione e di realizzazione, perché, mi chiedo, non andare a fondo del problema rivedendo da zero tutte le norme che regolano gli appalti e le gare pubbliche, semplificandole e rendendole effettivamente trasparenti? Il mondo in cui operano le farmacie, quello dei farmaci e dei prodotti parafarmaceutici, non è esente dal problema. In linea di massima teorica i farmaci dovrebbero essere distribuiti ai cittadini tramite le farmacie aperte al pubblico, farmacie che assicurano orari di apertura sempre più estesi e, con il meccanismo dei turni di guardia notturni e festivi, permettono l’accesso al servizio in modo semplice e continuo. Invece, sempre in più casi, farmaci ed altri importanti presidi vengono acquistati dalle Asl e distribuiti con modalità varie, talvolta con la collaborazione delle farmacie, altre volte tramite aziende che consegnano a domicilio, altre volte ancora nei propri uffici. L’aspetto che sembra interessare maggiormente gli addetti ai lavori, esclusi naturalmente i farmacisti, è quello economico: quanto costa il prodotto, dove lo posso trovare a meno prezzo? Eccoci dunque entrati nel meccanismo “gara d’appalto”. Farmaci, pannoloni, ossigeno e tanto altro si acquistano con le “gare” e si distribuiscono, spesso, con metodi alternativi a quello della vecchia filiera rappresentata dalle farmacie. Certo, di tanto in tanto, qualche problemino si verifica. Ad esempio, negli ultimi tempi, nel periodo tra il 18 aprile (venerdì santo) e 2 maggio ci sono state ben dieci giornate in cui i servizi dei medici di base e quelli degli uffici sanitari pubblici sono stati ridotti, a causa dell’accumularsi di giorni festivi e prefestivi. Le lamentele dei cittadini sono state tante ed i loro sfoghi sono comprensibilissimi. Quello che sembra meno comprensibile è il fatto che le proteste si limitino Continua a pagina 30 3 La malattia di Alzheimer: la perdita d'identità. Terza parte. Dott.ssa Luisa Nobili Farmacista L a Malattia di Alzheimer è la causa più frequente di demenza: posta la diagnosi non c'è che da proteggere, accudire ed accompagnare il malato con un impegno ed un coraggio spesso sottovalutati e non compresi dalla società. Il Morbo di Alzheimer può essere considerato come un doloroso esilio dalla propria identità: il danno neurologico causato dall'accumulo di sostanze proteiche a livello neuronale è solo il punto di partenza, ma è il contesto relazionale, cioè l'ambiente, l'unico aspetto in qualche modo modificabile riducendo la sofferenza e i deficit della persona malata. Così nuovi orientamenti comportamentali e psicologici prevedono: • il riconoscimento delle molteplici identità della persona con demenza, spesso in contrasto con la personalità conosciuta ed amata in precedenza • la diversa realtà in cui vive il malato, recuperando le sue competenze elementari come la capacità di esprimersi, di parlare, di decidere • la ricerca faticosa e dolo- F A R M A C I A "...Non sapeva se aveva fame o sete, non era affatto facile riuscire a mangiare e bere nel solito modo..." rosa di un'identità confusa ed impoverita rimanendo in contatto con le abilità che si mantengono nel tempo quali il tatto, la comprensione musicale, l'arte. nei paesi di lingua austriaca."Il vecchio re nel suo esilio" di Arno Geiger. Ho scelto di concludere la serie di questi articoli riportandone alcuni brani significativi Un libro per comprendere. Il racconto di un figlio e la sua vita con il padre malato di Alzheimer è il tema affrontato in un libro che nel 2012 ha riscosso un enorme successo con un breve commento. Cosa ci spaventa. ...Ci spaventa soprattutto ciò che non capiamo. Quindi la mia situazione familiare para- F I D U C I A dossalmente migliorò quando un numero sempre maggiore di segnali indicò che mio padre non era afflitto da problemi di smemoratezza e di motivazione, ma da qualcosa di più. Il fatto che la quotidianità gli ponesse problemi insolubili non si poteva spiegare con la distrazione: impossibile illudersi ancora. La mattina si vestiva a metà in modo sbagliato, a mezzogiorno infilava la pizza surgelata nel forno con tutta la scatola e riponeva nel frigorifero le calze. Impiegai un po' di tempo a capire tutta la portata di quell'orrore, ma ad un certo punto fui costretto a rendermi conto che mio padre non si stava lasciando andare, ma che soffriva di demenza. Non avevo mai immaginato che potesse succedere proprio a lui... Commento: è il comportamento per noi inaccettabile dell'altro che non riusciamo a comprendere e che ci pone interrogativi angoscianti: chi è diventato colui che amavamo? Gli mancava qualche rotella! ..Pioveva: lo feci notare a mio padre. Lui guardò verso la 4 La malattia di Alzheimer: la perdita d'identità. finestra e disse:"Ah,bei tempi quando ero giovane! Quando ero giovane fuori faceva sempre bello. Adesso è terribile... terribile." Non aveva perso del tutto la sensazione del tempo, ma gli mancava qualche rotella! La cosa sconcertante era che gli era rimasta la consapevolezza del calo delle sue facoltà: ne parlava sempre più spesso, cosa che io trovavo sorprendente, visto che da tempo non riusciva a rando: "Mah, se sapessi come si fa... sai sono un povero diavolo!" Commento: esiste almeno inizialmente da parte del malato una consapevolezza dolorosa. A volte si stringono legami. ..Ora tra me e mio padre c'è qualcosa che mi ha portato ad aprirmi al mondo. E', per così dire, il contrario dell'isolamento familiare che dicono caratterizzi l'Alzheimer e cioè ALZHEIMER E PITTURA La vena artistica dipende dall'attività di numerose aree cerebrali (in particolare del lobo fronto-temporale destro colpito in modo significativo nell'Alzheimer). Nelle figurazioni pittoriche dei malati i visi sono spesso distorti, il disegno è elementare e i colori usati sono molto pochi, in preferenza il giallo ed il rosso. Tuttavia gli artisti colpiti dalla malattia continuano una sorta di attività artistica. Per esempio il pittore americano William Utermohlen, al quale fu diagnosticata la malattia nel 1997, andò avanti a dipingere rappresentando solo se stesso, consentendo al suo medico di seguire, forse meglio di qualsiasi cartella clinica, la progressione della malattia, il decadimento delle abilità tecniche, l'incapacità di rappresentare la prospettiva. L'artista era consapevole, dolorosamente, che le sue capacità pittoriche si stavano modificando; tuttavia i quadri dell'ultimo periodo rimangono molto potenti dal punto di vista espressivo, sicuramente tristi, ma bellissimi. E' infine da segnalare, sorprendentemente, come in taluni casi il talento artistico emerga in pazienti che ne erano privi quando non erano affetti da demenza. controllare le cose più comuni di ogni giorno. Non sapeva se aveva fame o sete, non era "affatto facile" riuscire a mangiare e bere nel solito modo. Una volta davanti ad una fetta di pane si lamentò di non sapere che farne, gli risposi di mangiarla e lui replicò sospi- F A R M A C I A che tronca ed annulla i rapporti. A volte, al contrario, si stringono legami in precedenza insperati. Commento: rimane aperta la speranza di ritrovarsi, anche se in modo completamente nuovo, senza avere necessariamente le risposte rassicuranti che vorremmo. F I D U C I A Quali alimenti? Alcuni alimenti come pesce e frutta secca oleoginosa quali nocciole, mandorle, noci ricchi in acidi grassi polinsaturi omega-3 hanno la capacità di ridurre la concentrazione sanguigna della proteina beta-amiloide, il cui aumento è associato all'Alzheimer. La buona notizia proviene da uno studio effettuato da ricercatori della Columbia University di New York su un migliaio di cittadini ai quali è stato fatto compilare un questionario sulle loro abitudini alimentari. Un anno e mezzo dopo sono stati sottoposti ad un prelievo per misurare il livello di proteina beta-amiloide, facile da dosare con un esame del sangue. Cosa si voleva appurare? Si è cercato un legame tra alimentazione e dieci componenti nutritivi normalmente presenti nella alimentazione quali acidi grassi polinsaturi omega 3 ed omega 6, vitamina E, vitamina C, folati, acidi grassi sa- turi, vitamina B12, vitamina D, betacarotene, acidi grassi monoinsaturi. I ricercatori hanno concluso che un alto consumo di omega 3 riduce i tassi di proteina beta-amiloide nel sangue, gli altri alimenti inclusi nel test non sembrano avere nessuna influenza sul livello di proteina beta-amiloide. Hanno quindi proposto un menu ideale antinvecchiamento ricco in pesce, frutta, carne di pollo. La dieta mediterranea ancora una volta viene confermata come la più indicata per mantenerci in forma ed aiutarci nel prevenire le turbe cognitive leggere. Ma, come dice il proverbio: "a tavola non s'invecchia" anche grazie alla buona compagnia ed alla conversazione serena e coinvolgente! da sapere Droga: la cocaina modifica il cervello e favorisce la dipendenza. Lo ha confermato Christian Lauscher dell'Università di Ginevra che sulla rivista Nature ha spiegato che l'assunzione di cocaina altera due percorsi neurali nel cervello dei topi. Tali modifiche, indotte dalla droga, facilitano le recidive nelle persone dipendenti. Recenti ricerche hanno dimostrato che le droghe che danno assuefazione "dirottano" tali circuiti neurali, rafforzando quelle segnalazioni che stimolano l'individuo dipendente a cadere nuovamente vittima dell'assunzione di stupefacenti. L'indagine svizzera ha fornito nuove prove a sostegno di questa teoria attraverso l'identificazione chiara di alterazioni innescate dalla cocaina in specifici percorsi neurali nella corteccia prefrontale o nell'ippocampo ventrale che colpiscono il 'nucleus accumbens'. La manipolazione di questi percorsi alterati dalla cocaina è in grado di ripristinare i comportamenti normali e ostacolare le crisi di astinenza. Un farmaco che punti ad entrambi i percorsi coinvolti potrebbe aiutare a ridurre le recidive. 5 Fimosi: come si presenta e come curarla. Prof. Alberto Roggia specialista in Urologia, Chirurgia Pediatrica e Chirurgia Plastica www.profroggia.it P er rispondere adeguatamente a tali interrogativi, occorrono alcune premesse generali: il prepuzio è rappresentato dalla pelle che ricopre il pene ed il glande, e che, per consentire anzitutto un corretta toilette - che è peraltro assolutamente necessaria per evitare infezioni acute e croniche al pene- deve poter essere totalmente retratto consentendo la messa a nudo del glande. Ovviamente lo scorrimento del prepuzio sul glande è di rilevante importanza per una corretta attività sessuale, senza “fastidi” o addirittura dolori durante l'erezione o la penetrazione. Alla nascita si osserva frequentemente una esuberanza di pelle prepuziale esterna che nasconde il glande e pure il meato uretrale esterno da cui esce il getto della “pipì”: nessuna preoccupazione perchè generalmente tutto si sistema spontaneamente nel modo migliore con una attenta e comune toilette che va attuata tutti i giorni secondo i consigli del medico pediatra o neonatologo: occorre tuttavia sorvegliare che non ci siano F A R M A C I A Cosa fare se la fimosi è riscontrata nel bambino o in età adulta. E' meglio la circoncisione classica-tradizionale oppure la chirurgia plastica-estetica di allargamento del prepuzio troppo ristretto? Quale tecnica chirurgica consente i migliori risultati sia funzionali che estetici? E' sempre necessario l'intervento chirurgico oppure ci sono altre cure possibili? Creme e pomate? Che fare se è troppo corto il frenulo prepuziale? tenaci aderenze (chiamate sinechie) tra la faccia interna del prepuzio (chiamata foglietto interno) e la superficie del glande che impediscono lo scoprimento del glande stesso quando con delicatezza si cerca di ritirare indietro il prepuzio: in tal caso non è possibile la normale toilette del pene, le pomate o creme non possono dare risultati positivi. Se si lasciano queste ade- renze si formano rapidamente vari depositi di smegma di colore bianco-giallastro che favoriscono le infezione a carico del glande, del prepuzio e talora anche del meato uretrale esterno. In F I D U C I A pratica occorre, già poco dopo la nascita, effettuare tutti i giorni la corretta toilette del pene, interpellando il medico pediatra o neonatologo nel caso ci fossero difficoltà a “scoprire il glande”. In caso di queste tenaci aderenze o sinechie occorre la precoce liberazione (o lisi) delle stesse effettuabile ambulatoriamente dal pediatra o dallo specialista chirurgo pediatra o urologopediatra con una manovra decisamente “dolce e rapidissima”: il tutto è infatti realizzato in due minuti con pomata anestetica e pertanto senza alcun dolore da parte del piccolo paziente. Se invece non è possibile lo scorrimento del prepuzio non a causa delle sinechie sopra citate, ma bensì in quanto è veramente stretto il prepuzio per cui è impossibile scoprire il glande, si parla di fimosi, che spesse volte è associata alla presenza di un frenulo troppo corto. Occorre distinguere nettamente la fimosi che si può riscontrare nel neonato o in età pediatrica, dalla fimosi che compare in età giovanile e adulta, sia perchè la cause di insorgenza sono diverse sia perchè altrettanto diverse sono di conseguenza le terapie chirurgiche. 6 Fimosi: come si presenta e come curarla. 1 Fimosi in età pediatrica: è dovuta ad un restringimento congenito, dalla nascita, del prepuzio nella parte che ricopre il glande per cui non è possibile scoprire il glande, se non con manovre forzate e pertanto dolorose, che comunque non risolverebbero la fimosi. In tali casi le pomate non possono certamente guarire e risolvere il problema; sono inoltre da evitare tutte le manovre manuali che cerchino di allargare la pelle prepuziale perchè, oltre ad essere dolorose (terrorizzando il piccolo paziente!) non portano a nessun risultato, ma anzi possono peggiorare la situazione in quanto un forzato tentativo di retrazione del prepuzio comporterebbe la facile formazione di piccolissimi taglietti sulla cute che poi guariscono con altrettante cicatrici sempre di minima entità, ma che comportano una ulteriore perdita di elasticità del prepuzio con la conseguenza di un peggioramento della fimosi. 2 Fimosi in età giovanile: è la fimosi riscontrata dal ragazzo di 15-18 anni, ma anche a 20-30 anni in occasione della erezione spontanea o di attività sessuale. In tali casi si tratta di una fimosi congenita che era già presente dalla nascita, ma di lieve entità (per cui il prepuzio era retrattile sia pure con una certa difficoltà ma che comunque permetteva un normale toilette), mentre ora in fase di erezione la fimosi si manifesta in modo quanto mai evidente e disturba nettamente l'erezione stessa oltre che il rapporto sessuale, provocando anche fastidi o dolori localizzati al pene ed al glande. Fimosi in età adulta o senile: generalmente non si tratta di fimosi già presente 3 F A R M A C I A in età giovanile ma insorge solo successivamente ed è dovuta ad infezioni croniche del prepuzio, o ad una scarsa toilette per lunghi periodi di tempo. Il diabete è una patologia che può favorire la insorgenza di fimosi o aggravare una fimosi già presente che tende inevitabilmente a peggiorare sempre più, per cui il paziente si trova nella impossibilità di effettuare una corretta toilette del pene e del glande. Talora la grave fimosi può pure ostacolare una normale minzione. Talora invece, anche in pazienti non affetti da diabete, insorge un'infezione grave e cronica del prepuzio chiamata Lichen sclero-atrofico che si manifesta con un prepuzio biancastro, di elevato spessore, che presenta numerose piccole lesioni ragadiformi come piccoli taglietti che facilmente sanguinano qualora si cercasse di scoprire con forza il glande: tale lichen sclero-atrofico non può certamente guarire con l'applicazione di creme, ma richiede terapie chirurgiche tempestive perchè potrebbe ulteriormente svilupparsi andando ad interessare anche il meato uretrale esterno e quindi penetrare nell'uretra causando restringimenti (chiamati stenosi) a carico dell'uretra quanto mai gravi e che richiedono talora vari interventi chirurgici di uretrotomia ed uretroplastica (www.profroggia.it). Da ricordare inoltre che tutte le fimosi riscontrabili nella persona adulta ed anziana, possono a lungo andare, a causa soprattutto della impossibilità di corretta igiene e F I D U C I A toilette, favorire l'insorgenza di tumori maligni al glande ed al prepuzio stesso. Quali interventi chirurgici urologici o di chirurgia plastica-estetica per risolvere la fimosi? Quando la fimosi non è risolvibile con la lisi manuale delle sinechie, occorre prendere in considerazione la terapia chirurgica: in tali casi il pediatra e lo specialista urologo o il chirurgo-pediatra valuteranno il momento opportuno per l'intervento essendo talora differibile anche verso i 2-4-6 anni; altre volte, se la fimosi è strettissima ed associata pure ad infezioni urinarie, occorre effettuare l'intervento molto più precocemente ed anche nei primi mesi di vita. Nel paziente giovane o adulto, lo specialista urologo o chirurgo plastico o andrologo consiglierà la terapia chirurgia indicando al paziente quale tecnica operatoria è indicata in quello specifico caso. In tutti i casi occorre ricordare che l'intervento chirurgico, realizzato con strumenti molto fini e delicati (meglio ancora se l'operatore utilizza sistemi di ingrandimento come le lenti telescopiche), richiede notevole minuziosità di esecuzione, delicatezza e precisione al fine di consentire non solo un risultato funzionale valido (rappresentato dalla liberazione del glande dall'anello di prepuzio troppo stretto e poco elastico), ma pure estetico (cicatrici ridotte al minimo e poco visibili). In caso di interventi di plastica prepuziale Continua a pagina 30 da sapere Il cancro al pancreas diventerà il secondo più letale. La morte per cancro al pancreas potrebbe diventare, entro il 2030, la seconda causa di morte per cancro negli Stati Uniti, scalzando quella per cancro alla mammella e per cancro al colon. A dirlo, un nuovo studio della Pancreatic Cancer Action Network. Attualmente, in cima alla classifica dei cancri più letali troviamo quello ai polmoni, seguito da quello al colon-retto e dal tumore alla mammella. Quello al pancreas è la quarta causa di morte per cancro. Le previsioni, tuttavia, parlano di cancro al polmone che si manterrà al primo posto, ma di uno al pancreas che arriverà fino al secondo posto entro il 2030. Le ragioni di questo cambiamento sono soprattutto il raggiungimento di un'età di sopravvivenza che è aumentata ed è attualmente oltre i 65 anni, un'età per cui si è a più grande rischio tumore in generale. Inoltre, sebbene lo screening ha portato a miglioramenti nell'individuazione di alcuni tipi di cancro, come quello colon-rettale, questo non succede per quanto riguarda il cancro al pancreas e al fegato. Il tumore al pancreas ha un tasso di sopravvivenza molto basso: il 94 per cento dei pazienti che riceve questa diagnosi muore nell'arco di 5 anni. 7 La riabilitazione nella malattia di Parkinson: utilità ed indicazioni. a cura della Casa di Cura Privata Le Terrazze Dott.ssa Laura Pendolino Specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione INFORMAZIONE PUBBLICITARIA L a malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa in progressivo aumento nella popolazione generale (incidenza di 5-14 individui su 100.000 nel mondo, 1 su 4000 abitanti con picchi di 1 su 1000 abitanti dopo i 50 anni in Italia) con un prevedibile impatto socio-economico importante anche nel nostro Paese. Un’attenzione particolare è stata rivolta negli ultimi anni all’utilità della Riabilitazione, quale cura della Malattia di Parkinson, al fine di rallentarne l’inevitabile progressione e soprattutto consentire al paziente di mantenere una soddisfacente autonomia globale non dovendo ricorrere a continui aggiustamenti della terapia farmacologica (aumento progressivo dei dosaggi dei farmaci con le inevitabili conseguenze degli effetti collaterali legati a tali scelte). La domanda che quindi sorge spontanea in questi pazienti potrebbe essere: "...Ma la riabilitazione neuromotoria è davvero utile? ...Può migliorare i sintomi motori e, se sì, per quanto tempo? ...Dove è possibile effettuarla in modo corretto per poterne trarre i massimi benefici possibili? F A R M A C I A L'esercizio fisico è efficace per migliorare la marcia, l’equilibrio, il freezing e le prestazioni motorie dei pazienti affetti da questa patologia, purtroppo, in progressivo aumento. Nell’ultimo decennio un considerevole numero di articoli scientifici ha messo in evidenza come l’esercizio fisico sia efficace nel migliorare la marcia, l’equilibrio, il freezing e le prestazioni motorie in generale nei pazienti affetti da Malat- Sulla scia di recenti osservazioni scientifiche circa un verosimile ruolo neuroprotettivo dell’esercizio fisico intensivo nei pazienti affetti da tale patologia, da alcuni anni la Clinica Le Terrazze offre la possibilità di effettuare un Percorso Ri- tie neurodegenerative come il Parkinson. Ma non solo, l’esercizio fisico a sua volta è in grado di intervenire nel contrastare i sintomi non motori associati (quali depressione, apatia, decadimento cognitivo, stipsi, insonnia ed affaticabilità) e nel ridurre le comorbilità secondarie ad uno stile di vita sedentario (osteoporosi, patologie cardiovascolari, dolore). abilitativo intensivo in regime di ricovero, sotto il controllo di specialisti preparati ed attivi nella riabilitazione di tali malattie. Il paziente che afferisce alla Clinica, o su segnalazione del medico curante o spontaneamente, viene valutato clinicamente e preso in carico da un Team di specialisti del settore che comprende fisiatra, neu- F I D U C I A rologo, logopediste, psicologhe, infermieri della riabilitazione, fisioterapisti, terapisti occupazionali e assistenti sociali in grado di valutare accuratamente le problematiche di ciascun individuo intervenendo nel Progetto Riabilitativo Individuale, ognuno con la propria competenza, con l’obiettivo specifico di migliorare i disturbi del paziente sfruttando il potenziale residuo di ciascuno. (A questo proposito ha da poco iniziato a collaborare con il nostro reparto il Dott. G. Veneziano, neurologo specialista nella cura delle malattie Neurodegenerative quali il Parkinson). La giornata tipo del paziente è scandita da attività in palestra con l’utilizzo di apparecchiature e macchinari all’avanguardia nel settore riabilitativo (gait trainer, cicloergometro e pedana stabilometrica, predisposti per la riabilitazione neurologica), da attività di tipo occupazionale (in grado di migliorare l’autonomia nelle attività della vita quotidiana), da sedute di valutazione e rieducazione individuale su temi specifici quali la deglutizione, il linguaggio ed i disturbi della sfera emotiva e comportamentale. All’interno del Reparto dedicato sono 8 La riabilitazione nella malattia di Parkinson: utilità ed indicazioni. inoltre presenti, con cadenza settimanale, altre figure professionali in grado di intrattenere il paziente con attività quali la pittura (arteterapia) in grado di stimolare il paziente all’espressione libera di sé ed alla socializzazione. L’intervento di una dietista esperta viene proposto in gruppo con frequenza quindicinale (o singolarmente nel caso esistano delle problematiche nutrizionali specifiche) al fine di incrementare le conoscenze per l’adozione di uno stile di vita corretto anche dal punto di vista alimentare allo scopo di ridurre al minimo il rischio di interferenze tra farmaci e cibi assunti durante i pasti principali. L’équipe riabilitativa della nostra Clinica inoltre collabora attivamente con le Associazioni dei malati presenti sul territorio (A.S.P.I.), con le quali condivide gli obietti- F A R M A C I A vi educazionali e preventivi, strettamente legati alla riabilitazione stessa. Alcuni professionisti della nostra Clinica partecipano infatti alle attività proposte dall’ASPI con interventi ed aggiornamenti ai quali tutti i pazienti sono invitati a partecipare. Tra i prossimi impegni ci sarà la distribuzione, presso le associazioni territoriali, del libretto dal titolo “Alimentazione e Malattia di Parkinson” la cui stesura è stata curata dalla Clinica stessa. La risposta quindi all’evidenza dell’utilità dell’esercizio fisico per i malati di Parkinson, alla Clinica Le Terrazze vuole essere oltremodo completa e mirata, e i risultati ottenuti in questi ultimi anni ci stimolano positivamente a proseguire nel proporre al paziente dei Percorsi Riabilitativi intensivi sempre più personalizzati e completi. Per concludere, ai quesiti iniziali dei pazienti circa l’utilità della Riabilitazione nella cura della malattia di Parkinson risponderei in questo modo: è dimostrato che l’esercizio fisico intensivo è utile nel migliorare i sintomi legati alla Malattia di Parkinson garantendo una miglior qualità di vita e limitando, in alcuni casi, gli incrementi della terapia farmacologica specifica. Tale attività risulta tanto più efficace se svolta in un ambiente attrezzato e con l’ausilio di personale preparato, con frequenza annuale. Una presa in carico globale, qual è quella che si realizza oggi alla Clinica Le Terrazze, consente inoltre di valutare e migliorare anche molte delle problematiche non motorie connesse all’evolvere della malattia, problematiche che spesso risultano per il paziente invalidanti quanto i disturbi motori stessi. F I D U C I A Accreditata con il Servizio Sanitario Regionale La cura e la salute del paziente: la nostra missione. ▶ Specialità ambulatoriali ■ Cardiologia ■ Diagnostica vascolare ■ Diagnostica per immagini (ecografia, radiologia, risonanza magnetica, TAC) ■ Laboratorio Analisi ■ Medicina fisica e riabilitativa ■ ■ ■ ■ ■ ■ ■ Moc-dexa Neurologia Oculistica Ortopedia Otorinolaringoiatria Pneumologia Urologia ▶ Specialità ambulatoriali erogate solo in regime privato ■ Agopuntura ■ Neuropsichiatria infantile ■ Chirurgia generale ■ Endocrinologia ■ Ginecologia e ostetricia ■ Dermatologia ■ Dermatologia estetica ■ Ossigeno-ozonoterapia: infiltrazione di miscela ossigeno-ozono intra-articolare, paravertebrale ▶ Servizi di degenza con 185 posti letto di riabilitazione specialistica neuromotoria, cardiologica, respiratoria Assicurazioni / Enti convenzionati: FASI, FASI OPEN, FASCHIM, FASDAC, BLUE ASSISTANCE, SISTEMI SANITARI, GRUPPO GENERALI, PREVIMEDICAL, JOINT RESEARCH CENTRE-JRC, AIACE, MEDIC4ALL, BBWAY, FONDO SALUTE Casa di Cura Privata le Terrazze S.r.l. Direzione Sanitaria Dott.ssa Angela Superchi Cunardo, Varese · Via Ugo Foscolo 6/b Tel. +39 0332 992111 · Fax +39 0332 990074 Ufficio prenotazioni con SSR +39 0332 992500 Privati +39 0332 992249 Ufficio ricoveri +39 0332 992501 [email protected] · www.clinicaleterrazze.com 9 Servizio di prenotazione on-line • Ampio parcheggio interno La vitamina C: vitamina per la salute. Dott.ssa Anna Carnelli Farmacista [email protected] Diverse sono le funzioni dell’acido ascorbico ovvero la vitamina C: scopriamo insieme quali sono. L a carenza di vitamina C (una sostanza chiamata nel linguaggio scientifico acido ascorbico) porta ad una malattia chiamata scorbuto, una delle malattie conosciute da più tempo, dato che se ne parla nell’Antico Testamento e negli scritti di Plinio il Vecchio; inoltre si sa che per secoli lo scorbuto è stata la principale causa di morte tra gli equipaggi delle navi a lunga percorrenza. Nel Medioevo lo scorbuto era diffuso nel Nord Europa nei mesi invernali quando era ridotto il consumo di ortaggi verdi. Lo scorbuto è una patologia che si manifesta con stanchezza, gonfiore e edemi alle braccia e alle gambe, quindi con emorragie nel naso e nella bocca. La vitamina C che cura lo scorbuto, ha una struttura chimica che è stata scoperta solo agli inizi del ‘900 e per molti anni si è pensato che la sua funzione fosse essenzialmente quella di prevenire la carenza nell’organismo. In realtà a partire dagli anni 70 se ne è studiata l’utilità F A R M A C I A in molti processi e organi del corpo umano. Assorbimento e ruolo nell’organismo. La vitamina C presente negli alimenti viene assorbita dall’organismo a livello F I D U C I A dell’intestino tenue, principalmente nell’ileo, e dopo l’ingestione passa rapidamente in circolo e si diffonde nei diversi tessuti. L’assenza di deposito nel corpo umano giustifica la necessità di un apporto quotidiano sufficiente. Diverse sono le funzioni dell’acido ascorbico: la vitamina C è coinvolta nella produzione del collagene del tessuto connettivo necessario per esempio per la riparazione dei tessuti lesi; inoltre la vitamina C è coinvolta nella sintesi chimica della carnitina, un aminoacido prodotto nel fegato e liberato in circolo nei tessuti scheletrici e nel cuore dove ha un ruolo importante nella contrazione muscolare. Nei diversi tessuti avvengono reazioni chimiche che rilasciano radicali liberi, dannosi alla salute delle cellule; la vitamina C partecipa all’inattivazione dei radicali liberi svolgendo un'azione antiossidante. La vitamina C è importante anche per l’inattivazione di composti cancerogeni chiamati nitrosamine, sostanze che possono essere presenti nell’organismo partendo dai nitrati e dai nitriti presenti nei prodotti alimentari. La vitamina C partecipa al metabolismo del ferro: il ferro detto “non eme”, cioè quello di origine vegetale, non viene assorbito così come è 10 La vitamina C: vitamina per la salute. dall’organismo, ma deve essere trasformato in “ferro eme” e l’acido ascorbico rende possibile questa trasformazione. Infine la vitamina C partecipa alle reazioni immunologiche antinfettive dell’organismo; infatti è importante assumere vitamina C per combattere il virus del raffreddore. Apporto consigliato. A seconda delle fasce di età l’apporto nutrizionale consigliato varia da 35 a 100 mg al giorno. il 20% degli adulti consuma meno dei due terzi dell’apporto consigliato. Ricerche scientifiche. Diversi studi hanno analizzato il consumo alimentare di vitamina C e il rischio di sviluppare tumori: questi studi dimostrano che bassi apporti alimentari sono collegati ad un aumento del rischio di tumori, in particolare allo stomaco, all’esofago, alla cavità orale e alla mammella. Le persone con il consumo Consegniamo fiducia tutti i giorni per 365 giorni all’anno. Fonti alimentari. La vitamina C è molto diffusa in natura, è presente in quantità variabile nei vegetali e si trova anche nel fegato, nel latte, nel pesce e nella carne, anche se in questi ultimi in bassa quantità. Le bacche di rose di macchia e il ribes nero sono gli alimenti più ricchi, contenendone rispettivamente 3000 mg per 100 g e 220 mg per 100 g. A seguire la vitamina C si trova nel kiwi, negli agrumi e nelle fragole. Ricchi di vitamina C sono anche gli ortaggi verdi come il cavolo e il cavolfiore. Tenendo conto delle quantità consumate, le patate rappresentano un apporto essenziale per alcune popolazioni come quelle del Nord della Francia. Il problema della vitamina C è che è una vitamina labile, sensibile all’ossidazione e al calore, per questo il contenuto negli alimenti può diminuire drasticamente. I lattanti necessitano di 35 mg/giorno, i bambini da 1 a 3 anni 35 mg al giorno, i bambini dai 4 ai 12 anni necessitano di 40-60 mg al giorno; adolescenti e uomini adulti ne hanno bisogno di 60-100 mg al giorno. Le donne in gravidanza e allattamento ne hanno bisogno 80-100 mg al giorno. Studi recenti dimostrano che F A R M A C I A più elevato hanno un rischio circa due volte minore di sviluppare questi tipi di tumore. E’ stato dimostrato un effetto protettivo anche per l’assunzione di elevate quantità di frutta ricca di vitamina C. Altri studi hanno dimostrato che un basso consumo alimentare è correlato ad un aumento del rischio di cataratta e di problemi cardiovascolari. Infine la vitamina C si è dimostrata importante per avere una buona densità ossea, per ridurre l’insorgenza di patologie dentali e per la cicatrizzazione delle ferite. Bibliografia: J.Le Grusse, B. Watier, Le vitamine dati biochimici nutrizionali e clinici F I D U C I A FIDUCIA vuol dire trovare sempre nella tua farmacia i farmaci e le specialità che cerchi. FIDUCIA significa che ogni giorno, quat tro volte al giorno, le specialità richieste vengono consegnate alla tua farmacia. FIDUCIA è quella che centinaia di far macie riservano alla nostra azienda, alla nostra organizzazione e specializzazione, fatta di uomini e mezzi capaci di garan tire il miglior lavoro del tuo farmacista. 21040 Castronno (Va) - Viale Lombardia, 64 Tel. 0332 896051 Fax 0332 896061 11 e-mail: [email protected] Sovrappeso e Obesità problema attuale? Molti degli italiani accusano questo problema. La causa? Una scorretta alimentazione e uno stile di vita sedentario. L a nostra alimentazione è oggi ricca di carboidrati complessi e questo può spiegare, in parte, un’incidenza così importante di persone che soffrono di queste problematiche. La maggior parte degli zuccheri assunti con la dieta derivano dai carboidrati complessi che sono alla base della nostra alimentazione. Le fonti principali sono soprattutto pane, pasta, riso e patate. Cibi contenenti carboidrati complessi Molto ricchi Pasta Riso Pizza Pane, grissini Corn flakes Crackers Mediamente ricchi Patate Mais Piselli Lenticchie Fagioli Barbabietole Data la loro diffusa presenza è difficile regolarne la quantità per ogni singolo pasto e nel totale della giornata. Inoltre l’effetto dei carboidrati complessi è influenzato dall’Indice Glicemico che, per gli alimenti raffinati e ricchi di amidi, è particolarmente elevato. Oggi in farmacia puoi provare medical-slim con KiloCapto® Un nuovo prodotto utile per il controllo del peso, la prevenzione e il trattamento del sovrappeso e dell’obesità. Kilocal Medical-Slim con KiloCapto® è indicato nelle diete particolarmente ricche di carboidrati complessi per ridurre l’assorbimento giornaliero degli zuccheri. 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Kilocal Medical-Slim se associato ad una dieta ipocalorica, e ad una adeguata attività fisica, è un utile coadiuvante per il controllo del peso e la prevenzione ed il trattamento dell’obesità. In caso di dubbio chiedere al medico o al farmacista notizie e consigli per uno stile di vita sano. 0426 Leggere attentamente le avvertenze o le istruzioni per l’uso. Aut. Min. del 22/03/2013 www.poolpharma.it SPECIALE STIPSI? Sveglia l’intestino combatti la stitichezza Oggi in farmacia c’è Dimalosio Complex il regolatore dell’intestino. Q uando l’intestino si “addormenta” e perde la sua regolare puntualità è possibile andare incontro ad episodi di stitichezza che possono causare cattiva digestione, senso di gonfiore con tensione addominale e alitosi. Secondo le recenti linee guida il problema può essere affrontato con una dieta ricca di fibre indispensabili per ritrovare e mantenere la corretta motilità intestinale. Seguendo queste direttive è stato formulato Dimalosio Complex, un preparato a base di Psillio e Glucomannano, fibre naturali, arricchito con Lattulosio ed estratti vegetali, componenti attivi che agiscono in sinergia per “risvegliare” la corretta motilità intestinale senza irritare. Dimalosio Complex sveglia l’intestino pigro, usato con regolarità svolge un’azione come regolatore intestinale, favorisce la crescita della flora batterica ed aiuta a combattere quel fastidioso gonfiore addominale facilitando una normale evacuazione. Dimalosio Complex lo trovate in Farmacia, disponibile in confezione da 20 bustine al gradevole gusto pesca. Da ALKAMED In Farmacia Servizio gratuito di ascolto e orientamento Psicologico in Farmacia. FEDERFARMA VARESE Scuola Lombarda di Psicoterapia Federfarma vicina al cittadino. Anche quest’anno, numerose farmacie della Provincia di Varese offrono una consulenza psicologica totalmente gratuita. L’iniziativa, resa possibile da Federfarma Varese in partnership con i Servizi Sociali della ASL e la Scuola Lombarda di Psicoterapia, è giunta al quarto anno di attività e dimostra una crescente capacità di intercettare e di rispondere a un diffuso quanto “sommerso” bisogno di ascolto e di supporto psicologico. Come si accede al servizio? Per usufruire del servizio, è sufficiente contattare una delle farmacie aderenti all’iniziativa e prenotare un colloquio, che si svolgerà all’interno della farmacia stessa, in un locale idoneo e riservato. L’obiettivo della consulenza psicologica in farmacia è offrire alle persone ascolto, supporto e orientamento attra- F A R M A C I A Associazione Varesina Titolari di Farmacia verso un’accurata valutazione del problema. Laddove ve ne fosse la necessità, al termine della consulenza - che può svolgersi nell’arco di cinque incontri - il cliente potrà essere orientato verso un percorso di cura/sostegno idonei presso le strutture territoriali competenti. Tuttavia, una percentuale significativa delle persone trova nel servizio di orientamento psicologico in farmacia una risoluzione del problema o dimostra un grado di soddisfazione per le informazioni e il supporto ricevuto per cui non sente il bisogno di cercare ulteriore aiuto. A chi si rivolge lo psicologo in farmacia? Il servizio si rivolge a chiunque avverta il bisogno di ricevere supporto nell’affrontare difficoltà emotive, esistenziali, relazionali o soffra di disturbi psicologici che interferiscono con il proprio benes- F I D U C I A Continua l'iniziativa “Psicologo in farmacia” iniziata quattro anni fa nella Provincia di Varese. sere, purché maggiorenne. Tra le problematiche frequentemente portate all’attenzione degli psicologi ci sono i sintomi di tipo ansioso-depressivo e i disturbi del comportamento alimentare, ma in molti si rivolgono al servizio anche per essere aiutati a gestire conflitti con i familiari, per chiedere un parere professionale che sia di supporto alla genitorialità, o per affrontare difficoltà di tipo lavorativo ed economico o cambiamenti esistenziali importanti. Analogamente, la richiesta di una consulenza può essere motivata da un bisogno di assistenza nell’affrontare la sofferenza legata a lutti o a eventi avversi quali malattie, solitudine e invalidità o a sostenere il difficile ruolo di chi si deve prendere cura di famigliari gravemente malati (caregiver). Nel caso in cui, durante i colloqui in farmacia, si evidenziassero problemi importanti i soggetti interessati verranno indirizzati verso servizi pubblici specializzati. In farmacia è possibile avere fino a cinque colloqui gratuiti per ogni persona. Per informazioni e appuntamenti contatta le farmacie aderenti della provincia di Varese: •AGESP 1 Servizi srl Viale rimembranze - busto arsizio •AGESP 3 Servizi srllargo giardino, 7 - Busto arsiziO •AGESP 4 Servizi srl Viale boccaccio - Busto arsizio •as.far.m Via jamoretti, 51 - induno olona •comunale 2 Via valletta, 2 - saronno • Farmacia Antoniotti Via Luvini, 2 - Cittiglio • Farmacia Binda Via Cavour, 2 - Brebbia • Farmacia Cantù Via Veneto, 12a - Cuvio • Farmacia carraricorso matteotti - tradate • Farmacia comunale Via battisti, 3 - castiglione olona • Farmacia fornicorso italia, 17 - saronno • Farmacia Lodoletti Via Cavour, 29 - Castronno • Farmacia Magnoni Via Conconi, 12 - Malnate • Farmacia Mosca Via V. Veneto, 35 - Samarate • Farmacia pallone Via da cardano - cardano al campo • Farmacia Pallone Via Stazione, 22 - cimbro-vergiate • Farmacia Pomip.zza, IV novembre - albizzate • Farmacia Pomi Via Saffi, 162 - varese • Farmacia Puricelli Via Statale, 233 - Cugliate Fabiasco • FARMACIA SAN MACARIO Via FERRINI, 42 - sAN macario di samarate • Farmacia Zocchi Via Malcotti, 22 - Lavena Ponte Tresa •nuova s.a.s. Via piave, 53 - lonate ceppino 13 Medicina naturale e problemi legati alla stagione calda. Parte prima. Dott. Gianluca Bonicalzi Farmacista [email protected] Il numero sempre crescente di persone che chiedono informazioni sulla Medicina Naturale e, in particolare, quali patologie essa sia in grado di curare, è dimostrazione di quanto alto sia il grado d’interesse per questo tipo di approccio terapeutico che è spesso in grado di intervenire sull’organismo per arginare l’aggravarsi di una malattia o, addirittura, di prevenirla, in soggetti già predisposti costituzionalmente. In questo articolo verranno dati consigli per affrontare alcuni problemi che insorgono durante la stagione calda. Punture di zanzare. Le zanzare costituiscono le più sgradevoli presenze nelle nostre serate e notti estive... con il corollario di sintomi fin troppo noti che derivano dalle loro punture! Valida è la prevenzione con una terapia a base di ledum palustre che va iniziata 3-4 settimane prima dell’eventuale esposizione alle punture di insetti e va proseguita per tutto il periodo estivo. Il ledum palustre è un arbusto che cresce nelle zone umide di Europa, Asia ed America. E’ particolarmente indicato per la prevenzione delle punture da imenotteri perché la sua assunzione rende l’odore del sudore sgradevole agli insetti. Come prevenzione alle punture si consiglia la diluizione F A R M A C I A medio-alta (30 CH) in monodose settimanali oppure 3 granuli alla 5 CH 2 volte al giorno (mattino e sera) per tutto il periodo estivo. In caso di avvenuta puntura il rimedio più utilizzato è APIS (in caso di edema rosato a rapida insorgenza con sensazione di prurito e bruciore migliorato da applicazioni fredde). In caso di comparsa di ponfi induriti, bluastri e freddi con dolori brucianti e trafittivi il rimedio più indicato è tarentula cubensis. In ogni caso si può aggiungere un’applicazione locale di una pomata a base di Calendula. E’ importante sottolineare che queste indicazioni non possono essere considerate sufficienti in caso di presenza di vera e propria allergia al veleno degli imenotteri. In questo caso, in attesa F I D U C I A di un doveroso intervento medico, si consiglia l’utilizzo di histaminum (“un antistaminico naturale”) 15 CH, 3 granuli ogni 20-30 minuti. Herpes simplex. La sintomatologia sostenuta dall’Herpes simplex è più comunemente conosciuta come quella fastidiosa “febbre” che compare prevalentemente intorno alla bocca spesso (ma non sempre!) in concomitanza all’esposizione solare. L'Herpes simplex è un genere di virus appartenente alla famiglia herpesviridae ed è causa di due forme di Herpes: HSV I e HSV II. La prima forma, notevolmente diffusa, è responsabile della comparsa di vescicole febbrili caratteristiche, le quali di norma interessano la cute facciale (labbra, narici). Questo tipo di eritema è detto anche herpes simplex labiale. Inizialmente, l'herpes labiale si manifesta con un leggero pizzicore e un senso di calore su un punto arrossato del labbro. Nel giro di poche ore, alcune vescicole ripiene di liquido limpido, spesso dolorose, cominciano a svilupparsi nella stessa zona del punto iniziale. Tanto più tempestivamente si agisce, tanto più si 14 Medicina naturale e problemi legati alla stagione calda. ottengono rapidi risultati. Per questo motivo è molto utile, alla prima insorgenza del gonfiore labiale, caratteristico della vera e propria “febbre”, ricorrere alla somministrazione di rhus toxicodendron alla 5-7 CH sotto forma di 3 granuli che possono essere assunti anche ogni ora, fino alla remissione della sintomatologia. In caso di eruzioni vescicolose a contenuto opalescente giallastro che possono evolvere in spesse croste giallastre per la presenza di pus è più indicato mezereum. A questi rimedi omeopatici si possono aggiungere rimedi gemmoterapici (Ribes nigrum, Rosmarinus officinalis ed Ulmus campestris) od oligoterapici (manganesecobalto, zolfo) che grazie alla loro azione antinfiammatoria, dermoprotettiva e desensibilizzante facilitano ed accelerano la fase di guarigione. Gastroenteriti. Sono tra i sintomi che più comunemente insorgono in estate. Ciò può dipendere da eccessi alimentari (gelati, bibite ghiacciate) o dall’esposizione a condizioni climatiche diverse da quelle abituali (es. mare, montagna, climi tropicali ...). La diarrea come il vomito (talvolta in associazione) insorgono spesso in maniera improvvisa e possono provocare nel soggetto uno stato di profonda astenia, che può perdurare anche per qualche giorno. In questi casi si può ricorrere alla somministrazione di antimonium crudum se la sintomatologia insorge dopo un abuso di cibo; di arsenicum album quando, in seguito ad eccessi alimentari, oltre a diarrea e vomito compaiono forti bruciori gastrici, e di nux vomica quando in seguito ad abuso soprattutto di alcool e fumo, compare F A R M A C I A Gonfiore degli arti inferiori e crampi muscolari. Come è noto il calore provoca una vasodilatazione particolarmente evidente agli arti inferiori e questo comporta il manifestarsi di fastidiosi gonfiori alle gambe ed alle caviglie, soprattutto dopo una faticosa giornata lavorativa. Di grande ausilio è l’impostazione di una terapia preventiva a base di oligo-minerali da iniziare all’insorgenza dei primi caldi. Particolarmente indicati sono il Magnesio ed il Potassio (spesso vengono proposti in associazione) che possono essere assunti sotto forma di gocce - 20 gocce una volta al giorno - o di fiale - 1 fiala al giorno. Rimedi omeopatici. All’insorgenza del gonfiore (o meglio ancora prima dell’insorgenza dello stesso) può essere molto utile la somministrazione di aesculus ippocastano e di hamamelis da soli o in associazione. Entrambi agiscono sul sistema circolatorio favorendo il ritorno venoso e la microcircolazione. In commercio esistono diversi preparati a base di questi rimedi da poter assumere sia sotto forma di gocce che di fiale. In caso di crampi muscolari con muscoli particolarmente dolenti e spastici si consiglia la somministrazione di cuprum metallicum eventualmente in associazione ad arnica montana che, oltre ad avere una particolare azione sui traumi contusivi, agisce anche sulle contratture muscolari di vario genere. La dose consigliata è di 5 granuli tre volte al giorno alla diluizione 5-7 CH. diarrea con gonfiore addominale accompagnata talvolta da vere e proprie coliche addominali. Per tutti questi rimedi la diluizione consigliata è alla 5-7 CH con somministrazioni multiple durante la giornata. Cinetosi. Come è noto l’estate spesso si associa a viaggi che per alcuni F I D U C I A (soprattutto bambini) possono diventare un tormento in quanto il muoversi in auto, nave, aereo può significare l’insorgenza di nausea, vertigini, senso di svenimento che minano il piacere della vacanza! I sintomi della cinetosi sono relativamente comuni ed identificabili e possono esprimersi con un forte senso di vertigine, sudorazione ed un senso generale di disagio. Inoltre possono aggiungersi al disagio fenomeni come nausea e conseguentemente vomito. Tali sinto- mi possono sopraggiungere all’improvviso ed aumentare successivamente di intensità. In questo caso è utile ricorrere alla somministrazione di cocculus 5 CH granuli (3 granuli anche ogni 15 minuti durante la crisi o ogni ora come prevenzione prima della partenza) o tabacum 5 CH se la sintomatologia è migliorata quando il paziente, nonostante i sudori freddi che possono attanagliarlo, si espone all'aria fresca. Infine, se la sintomatologia gastrica è preponderante si può utilizzare ipeca 5 CH. da sapere Realizzato un pacemaker wireless impiantato in un coniglio. Un gruppo di scienziati della Stanford University della California ha costruito un pacemaker delle dimensioni di un chicco di riso alimentato in maniera wireless che è stato correttamente impiantato in un coniglio. Se i risultati, finora di successo, saranno confermati, potrebbe presto essere sviluppata una nuova generazione di impianti medici più piccoli e sicuri che potrebbe arrivare sul mercato nei prossimi 5-10 anni. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Gli scienziati hanno costruito un dispositivo per trasmettere elettricità a distanza a un piccola bobina ricevente montata su un pacemaker di due millimetri immerso in un cuore umano simulato e in un cervello simulato. Questi test hanno mostrato che era possibile far funzionare questo impianto con una energia cento volte inferiore a quella di alcuni altri modelli basati sulla bobina di Tesla. In un successivo test, il team ha impiantato il pacemaker in un coniglio e lo ha usato per controllare con successo il battito del suo cuore senza bruciare in nessun modo la pelle. 15 Evoluzione della specie: nasce l’UltraFast Doppler. Dott. Alfredo Goddi Specialista in Radiologia Centro Medico SME Diagnostica per immagini L’analisi Doppler del flusso di sangue. L’esame Doppler è unanimemente considerato l’indagine primaria per studiare il flusso di sangue nei vasi allo scopo di rilevare ostruzioni o occlusioni che possono creare rischi per la salute del Paziente. Dal punto di vista tecnico l’analisi Doppler del flusso di sangue rappresenta uno dei problemi più complessi nello sviluppo delle apparecchiature a ultrasuoni. Per ottenere informazioni quantitative accurate e riproducibili, il numero di impulsi di ultrasuoni necessari è molto elevato e la gestione del fascio di ultrasuoni è particolarmente elaborata. A causa di questa complessità gli apparecchi Doppler soffrono di limitazioni tecniche che incidono sulle modalità di utilizzo. L’analisi Doppler convenzionale viene di solito eseguita utilizzando due modalità: • la modalità color Doppler per visualizzare il flusso e individuare eventuali aree di alterazione della flussimetria. • la modalità ad onda pulsata (PW) per effettuare mi- F A R M A C I A F I D U C I A Combina color Doppler e analisi spettrale Doppler in un’unica nuova modalità. surazioni quantitative della velocità dei globuli rossi in corrispondenza della zona di interesse identificata dal color Doppler. Va segnalato che le apparecchiature ecocolor Doppler convenzionali generano un limitato numero di immagini/secondo (tipicamente da 3 a 15 con la modalità Color Doppler) e devono trovare un compromesso tra dimensioni dell'immagine e numero di immagini/ secondo visualizzate. La modalità PW presenta una importante limitazione: consente la raccolta di informazioni quantitative esclusivamente in un uni- co piccolo volume campione per volta. Per ovviare a queste limitazioni che allungano il tempo d’esame era stata introdotta la modalità triplex (ecografia - color Doppler - PW in contemporanea) che non ha avuto particolare successo in quanto penalizza sia il numero di immagini/secondo visualizzate sia la qualità dello spettro Doppler. In questo scenario, non ulteriormente migliorabile con le tecnologie convenzionali, si è inserito di recente l’UltraFast Imaging, in grado di superare tali limitazioni e aprire nuove prospettive di analisi Doppler, sia in termini di prestazioni sia nelle modalità di lavoro dell’Operatore. UltraFast Imaging. L’UltraFast Imaging è una nuova tecnica di imaging ecografico che genera un numero di immagini al secondo centinaia di volte superiore alle apparecchiature convenzionali. E’ frutto di geniali intuizioni di un gruppo di ingegneri e della svolta tecnologica basata sull’avvento di processori con architettura cosiddetta “multicore” e di schede grafiche, sviluppate per l’industria dei videogames, che 16 Evoluzione della specie: nasce l’UltraFast Doppler. processano migliaia di canali in contemporanea. Lo stesso tipo di sequenze ultraveloci utilizzabili per l’ecografia B-mode possono essere applicate anche nelle indagini Doppler. Migliaia di onde piane con diversa inclinazione vengono inviate nei tessuti e gli echi retrodiffusi sono coerentemente dell'esame e ridurre il tempo d’esecuzione. UltraFast Doppler. L’UltraFast Doppler fornisce immagini del flusso arterioso con risoluzione temporale mai raggiunta prima dalle apparecchiature a ultrasuoni ed è indipendente dalle dimensione dell’area in esame. Flussi complessi e veloci possono essere visualizzati in modo più dettagliato. Nello studio di piccoli vasi o delle vene l’UltraFast Doppler può essere sintonizzato per aumentare la risoluzione spaziale e la sensibilità verso i flusso lenti. Grazie all'architettura UltraFast, l’utilizzo del Doppler viene impostato in modo completa- Come viene utilizzato l’UltraFast Doppler? Dal punto di vista pratico l’Operatore attiva la visualizzazione del flusso endovasale con la modalità color Doppler; l’apparecchiatura memorizza un videoclip della durata di 2-6 secondi. L’Operatore può poi rivedere il clip, individuare le immagini che meglio raffigurano le alterazioni del flusso e eseguire analisi dello spettro Doppler in diversi punti contemporaneamente, permettendo per la prima volta nella storia del Doppler un confronto di spettri da diversi volumi campione nello stesso ciclo cardiaco. La revisione retrospettiva dei dati acquisiti è particolarmente utile innanzitutto perché può essere eseguita in qualunque momento, anche dopo l’esame, e in secondo luogo perché possono essere aggiunti molti strumenti automatici per aiutare il medico nella diagnosi. L’UltraFast imaging apre nuove prospet•Nelle tre sequenze sopra riportate si osservano i movimenti dei globuli tive per le applicaziorossi all'interno dei vasi così come visualizzati con l'UltraFast Doppler. ni Doppler effettuan•Nella figura in alto un'immagine della carotide con più spettri visti do una quantificaziocontemporaneamente da un'unica acquisizione con UltraFast Doppler. ne accurata sull’intera sommati per ricostruire le mente diverso. Le informa- area in esame. Può ridurre la immagini ecografiche. Suc- zioni quantitative relative allo durata dell’esame in quanto cessivamente può essere ese- spettro Doppler vengono ac- tutti i dati necessari per la guita l’elaborazione Doppler quisite in contemporanea con diagnosi vengono acquisiti come sulle immagini con- quelle qualitative offerte dal in pochi secondi. In futuro color Doppler per ognuno l’UltraFast Doppler potrebvenzionali. Ciò indica che le immagini dei pixel dei vaso esaminato. bero essere utilizzato per Doppler vengono acquisite L’UltraFast Doppler com- ricavare nuove informazioda 10 a 15 volte più veloce- bina perciò color Doppler ni, quali lo shear stress delle mente rispetto all’approccio e analisi spettrale Doppler pareti arteriose e l'analisi dei flussi vorticosi. convenzionale. L’aumento in un’unica nuova modalità. della velocità di acquisizione, che genera da 100 a 200 imInformazioni magini/secondo, può essere Per maggiori informazioni sull'argomento trattato: utilizzato in vari modi: SME - Diagnostica per Immagini • per incrementare la risoluVia Pirandello, 31 - Varese zione temporale e la sensibiTel. 0332 224758 - Fax 0332 210420 lità dell’imaging Doppler; [email protected] - www.sme-diagnosticaperimmagini.it • per migliorare la precisione F A R M A C I A F I D U C I A da sapere Contro la rinite allergica arriva l'immunoterapia sublinguale. Primavera, tempo di fastidiose allergie a pollini e piante. Per chi ne soffre c'è una nuova opzione terapeutica: la Food and Drug Administration (Fda), l'ente americano che regola farmaci e cibi, ha infatti approvato, per la prima volta, tre prodotti sublinguali, cioè da assumere mettendoli sotto la lingua, per trattare la rinite allergica, con o senza congiuntivite, causata da alcuni pollini da prato e ambrosia. A soffrire di rinite allergica nel mondo sono oltre 500 milioni di persone, il disturbo può essere sia stagionale che durare tutto l'anno. Per trattare e migliorare i sintomi ci sono antistaminici, spray nasali e gocce per gli occhi. ''Tuttavia gli spray nasali vanno usati per un tempo limitato senza il controllo medico - precisa Narayan Nair, medico dell'Fda - Usati a lungo possono peggiorare la congestione delle vie nasali''. Se i sintomi non migliorano con questi farmaci, allora la strada può essere l'immunoterapia allergenica, tramite cui si somministrano delle piccole quantità di allergene. In questo modo si riduce la sensibilità all'allergene inalato. I trattamenti sublinguali approvati sono una forma di immunoterapia. Vanno iniziati 3-4 mesi prima della stagione delle allergie, ma bisogna stare attenti a possibili effetti collaterali, in particolare a rigonfiamenti nella zona in cui viene somministrato il farmaco. Per questo la prima somministrazione va fatta sotto lo sguardo del medico, dopo di che può avvenire a casa propria. 17 L’eiaculazione precoce, un problema diffuso della sessualità maschile. Dott.ssa Renata Radici Psicologa e Psicoterapeuta Specializzata in Psicoterapia dell'Adolescente e dell'Adulto [email protected] L’ Non esiste una causa unica e chiara che spieghi questo disturbo. È stato messo in luce, sia dalla medicina sia dalla psicologia, il ruolo di diversi fattori che possono contribuire a generare questo fenomeno. Eiaculazione Precoce è un disturbo che riguarda la sessualità maschile, purtroppo tra i più comuni: i dati più recenti riferiti ai Paesi europei (con cui l’Italia è in linea) ci dicono che ne soffre il 20 - 25% degli uomini tra i 18 e i 70 anni. Si parla di Eiaculazione Precoce (E.P.) quando in modo ricorrente e persistente durante il rapporto sessuale l’eiaculazione avviene prima, durante o subito dopo la penetrazione del pene in vagina. L’uomo che soffre di questo disturbo non riesce a controllare l’eiaculazione, che vorrebbe posticipare. L’E.P. ha generalmente un impatto importante sulla donna, ostacolandola nel raggiungimento dell’orgasmo durante la penetrazione. Occorre naturalmente tenere conto dell’età: in un adolescente che sperimenta i suoi primi rapporti sessuali, il fatto di avere qualche difficoltà nel controllare l’eiaculazione fa parte di un’evoluzione fisiologica. In un percorso evolutivo, la sessualità è un ambito in cui si cresce e un controllo maggiore è frutto di una graduale conquista. Occorre inoltre fare una distinzione tra l’E.P. cosiddetta “primaria” e quella definita “secondaria”. Nel primo caso, il problema è presente fin dai primi rapporti sessuali e si prolunga nel corso della vita, senza F A R M A C I A F I D U C I A che il soggetto abbia mai avuto esperienze soddisfacenti. Nel secondo caso, il problema compare dopo un periodo in cui, al contrario, i rapporti avevano una durata maggiore e comportavano soddisfazione. Nel caso dell’E.P. secondaria, non sempre la persona riesce a identificare un cambiamento o un evento che possa rendere ragione del suo insorgere. Chiaramente il vissuto può variare molto in base alla durata del problema e al momento in cui si è presentato. Al di là delle dovute distinzioni, comunque, l’uomo che soffre di E.P. prova spesso un senso di imbarazzo, di frustrazione e di inadeguatezza, disagio che può essere acuito o meno dalla reazione della compagna (insoddisfatta, triste, arrabbiata, o al contrario comunque accogliente e fiduciosa in lui). Di fatto, comunque, in un’epoca in cui è riconosciuta la massima importanza al godimento di entrambi i soggetti coinvolti nel rapporto sessuale, per l’uomo è spesso fonte di frustrazione, e talvolta di sensi di colpa, il fatto di non vedere la propria compagna pienamente soddisfatta. Questo ha inevitabilmente implicazioni dolorose per la coppia e purtroppo, non di rado, l’uomo con E.P. finisce per trovarsi a disagio nelle situazioni di intimità, dominate dall’ansia di non riuscire e di non essere all’altezza. Alcuni arrivano addirittura ad evitare relazioni sentimentali, per via di un crescente scoraggiamento. Ma quali sono le cause dell’E.P.? Non esiste una causa unica e chiara che spieghi questo disturbo. È stato messo in luce, sia dalla medicina sia dalla psicologia, il ruolo di diversi fattori che possono contribuire a generare questo fenomeno. 18 L’eiaculazione precoce, un problema diffuso della sessualità maschile. Tra le cause organiche, si sono individuate alcune patologie come l’ipertiroidismo e le infezioni della prostata e delle vie urinarie. È inoltre dimostrato che la serotonina, una sostanza prodotta dal nostro organismo e presente nel nostro sistema nervoso, coinvolta nella regolazione dell’umore, contribuisce al controllo dell’eiaculazione: un maggiore livello di serotonina inibisce l’eiaculazione ritardandola. Dal punto di vista psicologico, nella storia dell’individuo, si è riconosciuta importanza a tutto ciò che può averlo indotto, più o meno consapevolmente, ad affrettare la conclusione dei rapporti sessuali, come ad esempio durante l’adolescenza la paura di venire scoperti dagli adulti. Vi sono d’altra parte condizioni emotive più durature nel tempo, che possono ostacolare la capacità di mantenere a lungo il pene nel corpo della donna. Questa capacità presuppone che l’uomo sia a proprio agio nel vivere e godere delle proprie emozioni e in particolare dell’eccitazione prolungata, oltre al fatto di avere una fiducia profonda nella donna che lo accoglie, in modo da potersi “abbandonare” e vivere il rapporto con lei in modo realmente spensierato. Tutto questo può essere difficile se ci sono, anche a livello inconsapevole, sentimenti di ostilità, paura o competizione con il femminile, ma anche se la mente dell’uomo è dominata dall’ansia di do- F A R M A C I A ver “dimostrare” la propria potenza in termini prestazionali. Non è facile, per la persona che soffre di E.P., parlarne e aprirsi con figure specialistiche professionalmente competenti (medici, psicologi, sessuologi). Nonostante la diffusione di questo disturbo, infatti, purtroppo sono ancora molti gli uomini che non formulano una richiesta di aiuto ad una figura competente. Questo può essere dovuto alla delicatezza dell’argomento, ma forse anche all’esaltazione del godimento sessuale (proprio e del/della partner) che nella nostra cultura è quasi una sorta di imperativo. Questo non fa che aumentare l’imbarazzo che un uomo può provare nel prendere coscienza del problema e chiedere aiuto. Si teme il giudizio. In realtà, chi trova il coraggio di fare questo passo ha già fatto molto per iniziare a dare un corso diverso alla propria vita sessuale e sentimentale. A volte è la donna ad aiutare l’uomo in questo. Per quanto riguarda la cura dell’E.P., trattandosi di un fenomeno complesso esistono diversi approcci che permettono di affrontarlo, sia di tipo psicoterapico e sessuologico, sia di tipo farmacologico. È comunque fondamentale, prima di intraprendere una cura, una valutazione approfondita che prenda in considerazione il ruolo dei diversi fattori coinvolti. F I D U C I A 19 News in Campo Odontoiatrico Nuovi orizzonti nella guarigione dei tessuti. Dott. Alberto Ciatti Odontoiatra Specialista in Chirurgia Odontostomatologica e-mail: [email protected] N Nuove tecniche per accelerare il processo di cicatrizzazione e rigenerazione tissutale, riducendo l’infiammazione ed il rischio di infezione. egli ultimi anni si è sentito molto parlare di fattori di crescita, cellule staminali, derivati del sangue ed altro per poter favorire la guarigione e quindi migliorare la situa- no dei protocolli già attuabili con studi dimostrati? La risposta è sì, ed i campi d’applicazione sono molteplici: chirurgia orale, implantologia dentale, cicatrizzazione di ulcere di origine della pelle, rigenerazione delle lesioni corneali. Questo sistema chiamato PRP (Platelet-Rich Plasma) o meglio PRGF è stato ideato e studiato dal Dr. Eduardo Anitua di Vitoria (Spagna) nica che ha visto e vede coinvolti un'équipe di biologi, ingegneri, tecnici, clinici magistralmente guidata dal Dr. Anitua. Vediamo nel dettaglio in cosa consiste questa tecnica. zione clinica dei pazienti ed i decorsi post-operatori. La ricerca clinica è impegnata su moltissimi fronti con buoni risultati iniziali, ma cosa è possibile fare oggi? Esisto- vascolare, trattamento delle lesioni dell’apparato locomotore (muscolari, tendinee, legamentose, articolari), trattamento delle ferite e ustioni della pelle, ringiovanimento presso il bti Biotechnology Institute. I primi studi risalgono a più di 15 anni fa, grazie alle ricerche in laboratorio ed alla sperimentazione cli- Il protocollo prevede che tramite un piccolo prelievo del sangue del paziente si estraggano dopo la centrifugazione di questo le piastrine ed i fattori di crescita già presenti F A R M A C I A F I D U C I A 20 Nuovi orizzonti nella guarigione dei tessuti. nel sangue del paziente, ma in questo modo potenziati e concentrati, ed immediatamente vengano posizionati Il Dr. Eduardo Anitua ed il Dr. Alberto Ciatti Il gruppo di specialisti al corso di aggiornamento presso l’Istituto Eduardo Anitua di Vitoria lo scorso maggio nella zona da trattare. Questo porta all’accelerazione del processo di cicatrizzazione e rigenerazione tissutale, riducendo l’infiammazione e il rischio di infezione o di complicanze post chirurgiche. Le pubblicazioni scientifiche che avvallano questo tipo di protocollo sono più di 70 ed inoltre il protocollo ha ottenuto le certificazioni sanitarie europee (marchio CE) ed americane (FDA approval). I principali studi svolti riguardano il campo dentale, essendo il Dr. Anitua un medico dentista specializzato in implantologia, ma negli ultimi anni grazie alla collaborazione con centri di dermatologia, ortopedia ed oftalmologia sono stati eseguiti diversi studi anche in questi campi, validando l’utilizzo del prgf in questi settori. News in Campo Odontoiatrico Addio alle protesi mobili, anche nei casi con poco osso. Affidati agli specialisti per ritrovare il sorriso, una bocca funzionale e soprattutto denti fissi. ere di più Vuoi sap ntologia? la sull’imp articoli di li g i video e nto sul sito: Guarda t ndime approfo udiodentistico.i t is t t ia www.c • Potrai dire addio alla dentiera mobile e riavere una dentatura fissa, anche in caso di poco osso, in un solo giorno. • Basta con paura ed ansia: grazie all’implantologia senza stress, alla sedazione cosciente e a trattamenti che si completano in una mattina. • Scopri i vantaggi e la precisione dell’implantologia computer guidata. Dott. Maurizio Ciatti Medico chirurgo Specialista in Odontostomatologia Specialista in Chirurgia Maxillo-Facciale La moderna e attrezzata sede dell'Istituto Eduardo Anitua in Spagna Informazioni F A R M A C I A F I D U C I A Varese Via G. Rossini, 2 Tel. 0332 287198 Tradate (Va) Via C. Cavour, 45 Tel. 0331 844507 GRAFFITI 0332.435327 Per ulteriori informazioni specifiche sugli argomenti trattati avete modo di contattarci: Varese - Via Rossini, 2 - Tel. 0332 287198 Tradate (Va) - Via Cavour, 45 - Tel. 0331 844507 Legnano (Mi) - P.zza Ezio Morelli, 7 - Tel. 393 5042409 www.ciattistudiodentistico.it [email protected] Dott. Alberto Ciatti Odontoiatra Specialista in Chirurgia Odontostomatologica Legnano (Mi) P.zza Ezio Morelli, 7 (Gallerie Cantoni) Tel. 393 5042409 lantologia Per una imPaffidati sicura sti agli sPeciali www.ciattistudiodentistico.it 21 [email protected] Cellulite: consigli del chirurgo estetico. Dott.ssa Silvia Magnani Specialista in Chirurgia Plastica Libera professionista in Varese V iene comunemente chiamata da tutti “cellulite” ma in gergo scientifico si definisce P.E.F.S. Panniculopatia EdematoFibro-Sclerotica. La cellulite è il cospicuo problema estetico e funzionale F A R M A C I A che colpisce il tessuto adiposo e cutaneo di addome, gambe, talora anche le braccia di circa il 90 per cento delle donne in età compresa tra i 25 ed i 54 anni, tanto da essere considerata nei recenti sondaggi “sofferenza ossessionante” dal 30% della popolazione femminile ma anche maschile per quanto riguarda l'addome: le gambe ed il profilo corporeo giocano infatti un ruolo importantissimo sui fattori di fascino e seduttività; la magrezza e la figura atletica sono associabili al successo. Dunque l'eccesso di adipe in queste aree del corpo rappresenta una delle più frequenti motivazioni di richiesta ad intervenire al F I D U C I A La cellulite si innesca per gradi in molteplici tessuti corporei oltre strettamente al tessuto adiposo, coinvolgendo derma, connettivo, sistema venoso, arterioso, linfatico. chirurgo plastico che, ove vi sia reale indicazione all'intervento, pratica in questi casi la liposuzione e liposcultura oppure l'addominoplastica non infrequentemente combinata alla liposuzione della parete addominale: questi tipi di interventi devono essere eseguiti rigorosamente solo dallo specialista chirurgo plastico, in regime di ricovero anche di un solo giorno in clinica, sala operatoria, massima asepsi ed igiene, corretta valutazione preoperatoria, assistenza anestesiologica, attenta cura della fase post-operatoria. Non sempre però si arriva all'intervento poiché i livelli di gravità ed il coinvolgimento di aree specifiche sono ovviamente variabili da caso a caso ed esistono, come vedremo ora, indicazioni e cure anche non chirurgiche, piuttosto efficaci. Per alcune persone, malgrado una dieta corretta, l'astinenza dal fumo e la pratica di attività fisica, in particolari regioni del corpo si formano nel tempo o per costituzione genetica irriducibili antiestetici accumuli adiposi localizzati od anche più estesi; spesso nelle donne vi è una stretta relazione con il profilo ormonale, l'aspetto della fase post-gravidica, la ritenzione idrica. E' bene spiegare ai pazienti che la cellulite è in realtà una sofferenza che si innesca per gradi in molteplici tessuti corporei oltre strettamente al tessuto adiposo: derma, connettivo, sistema venoso, arterioso, linfatico; parliamo dunque di un circolo vizioso che occorre interrompere, la cui partenza nasce da uno squilibrio del microcircolo venoso e da un accumulo di liquidi che, a sua volta crea la sofferenza del tessuto dermico sottocutaneo infiammato con for ma- 22 Cellulite: consigli del chirurgo estetico. zione reattiva di tenaci aderenze attorno alle cellule che tesaurizzano grassi, gli adipociti. Questi ultimi aumentano in modo spropositato il loro volume e si trovano circondati da quei noduli fibrosclerotici caratterizzanti l'aspetto superficiale “a buccia d'arancia” così sgradevole esteticamente, ma soprattutto segno clinico di squilibrio funzionale tra cu- CELLULITE = P.E.F.S. I QUATTRO STADI DI PROGRESSIVA GRAVITA': 1. STADIO DI EDEMA (gonfiore, ritenzione idrica localizzata) 2. STADIO DI IPERTROFIA DELLE FIBRE RETICOLARI DERMICHE 3. FORMAZIONE DI MICRONODULI (iniziali accumuli adiposi già visibili) 4. FORMAZIONE DI MACRONODULI (accumuli adiposi molto visibili) te, sottocute e comparto adiposo. Questi passaggi che vi ho descritto sono sinteticamente traducibili in quattro gradi di crescente gravità (vedi riquadro) valutabili in un'accurata visita specialistica che consideri, oltre al quadro clinico, anche le eventuali errate abitudini di vita della paziente alla quale viene infine suggerito il consiglio più adatto, sia per i prodotti da impiegare che per la terapia. Non sempre in primis è necessario l'intervento di liposuzione e liposcultura; esistono trattamenti ambulatoriali come l'intradermoterapia (fino ad alcuni anni orsono chiamata mesoterapia) e la biorivitalizzazione, procedure vantaggiosissime atte a migliorare e ridimensionare la cellulite attraverso la delicata, indolore, sterile micro- F A R M A C I A multiiniezione di sostanze attive sul microcircolo, sulla stimolazione enzimatica del metabolismo dei grassi, sull'elasticità cutanea, tutte rigorosamente farmacologicamente testate. Nei casi iniziali o meno gravi o qualora non scelga di sottoporsi all'intervento chirurgico la paziente potrà comunque iniziare con vantaggio a curarsi con l'u- so costante domiciliare di prodotti topici cioè ad applicazione locale, di ottimo aiuto se impiegati con serietà e costanza, scelti con l'indicazione del proprio specialista chirurgo plastico estetico o dal proprio farmacista di fiducia, figure professionali esperte nella scelta dei reali principi attivi presenti nella cospicua offerta di mercato. Alcuni esempi, senza ovviamente citare i nomi commerciali: hanno un ruolo importantissimo le sostanze fitoterapiche drenanti come ruscus, escina, centella asiatica, prunus, caffeina, alga bruna, equiseto contenute in creme od anche opercoli da assumere per bocca, principi elasticizzanti come urea, tripropilene glicolcytrato, panthenolo, allantoina e molecole “bruciagrassi” come levotiroxina, fosfatidilcolina ed antiossidanti studiate dalla farmacologia clinica per il metabolismo cellulare. Nel congedarmi da queste sintetiche considerazioni specialistiche sulla cellulite ribadisco alle pazienti la necessità, sempre, di un'onesta analisi del proprio stile di vita eventualmente modificabile in meglio come dovere nei confronti di sé stessi che, con un po' di disciplina, può trasformarsi nel piacere di piacersi. N.B. Integrare molti liquidi, praticare una valida e mirata attività fisica (il nuoto è altamente armonizzante sul profilo corporeo) per completare un programma realmente migliorativo! Informazioni Per ulteriori informazioni specifiche sugli argomenti trattati avete modo di contattarmi al numero: 334.7733565 F I D U C I A da sapere Alimentazione: l'olio d'oliva contro i danni da inquinamento atmosferico. L'olio di oliva potrebbe contrastare alcuni effetti cardiovascolari avversi dell'esposizione all'inquinamento atmosferico. A dirlo, un nuovo studio presentato durante la 2014 American Thoracic Society International Conference. "L'esposizione al particolato atmosferico può portare disfunzioni endoteliali in cui l'endotelio, la parte interna dei vasi sanguigni, non funziona normalmente", ha spiegato Haiyan Tong, uno degli scienziati della United States Environmental Protection Agency che ha condotto la ricerca. "Si tratta di un fattore di rischio cardiovascolare che può portare ad aterosclerosi". Lo studio ha coinvolto 42 adulti in salute che hanno ricevuto 3 grammi al giorno di olio d'oliva, oppure di olio di pesce o nessun supplemento, per 4 settimane prima di esporsi ad aria filtrata e, il giorno successivo a un ambiente con particolato ultrafine. L'olio di oliva mostrava di migliorare alcuni marcatori sanguigni associati con vasocostrizione e fibrinolisi, mentre l'olio di pesce non aveva nessun effetto sulla funzione endoteliale e sulla fibrinolisi. 23 Cibo & tumori: come prevenire e affrontare il cancro a tavola. Dott.ssa Rachele Aspesi Farmacista specialista in nutrizione [email protected] U na corretta alimentazione è fondamentale per una buona qualità di vita: la salute si conquista e si conserva soprattutto a tavola, imparando, fin da bambini, le regole del mangiare sano. Questo vale ancora di più nel momento in cui l’organismo venga stravolto dalla presenza di un tumore e dalle conseguenti cure necessarie: in questo caso, è fondamentale offrire le migliori materie prime, gli adatti introiti alimentari e un adeguato stile di vita. Alimentarsi correttamente durante la chemioterapia aiuta a sopportare al meglio gli effetti collaterali correlati e, secondo i recenti studi, a promuovere l’esito positivo delle cure. Imparare a nutrirsi in maniera corretta permette, inoltre, di prevenire l’insorgenza di specifiche neoplasie e di recidive, per un futuro più sereno e duraturo in salute. Il legame cancro-cibo. Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) ha concluso da poco una revisione di tutti gli studi scientifici sul rapporto tra alimentazione e tumori, a cui ha contribuito anche l’Istituto Nazionale Italiano dei Tumori che ha gestito la se- F A R M A C I A zione riguardante le neoplasie della mammella, dell’ovaio e della cervice uterina. Il volume, disponibile anche su www.dietandcancerreport. org, è molto prudente nelle conclusioni, che riassumono in alcune raccomandazioni i risultati più solidi della ricerca scientifica. Da questi dati è stato dimostrato che circa 1 tumore su 3 dipende o ha fattori scatenanti da ritrovare in uno scorretto stile alimentare quotidiano. Fare attenzione in tavola. Di tutti i fattori che si sono dimostrati associati a un maggior rischio di sviluppare un cancro, quello più solidamente dimostrato è il grasso in eccesso: le persone con un sovrappeso di II livello (circa 15 kg in più rispetto al peso forma) si ammalano maggiormente di tumori della mammella, dell’endometrio, del rene, dell’esofago, dell’intestino, del pancreas e della cistifellea. Da questi dati, la prima raccomandazione risulta indubbiamente quella di mantenersi snelli per tutta la vita e di evitare i cibi ad alta densità calorica ricchi di grassi e di zuccheri, che più di ogni altri favoriscono l’obesità: carni rosse, grassi animali, burro, fritture, zuccheri raffi- F I D U C I A Imparare a nutrirsi in maniera corretta permette di prevenire l’insorgenza di specifiche neoplasie e di recidive, per un futuro più sereno e duraturo in salute. nati, bevande zuccherine. Dai dati recensiti, spicca, inoltre, come la vita sedentaria sia un’altra causa importante di obesità, ma anche di cancro indipendentemente dall’elevato sovrappeso; gli studi epidemiologici, infatti, hanno evidenziato come le persone sedentarie si ammalino maggiormente di cancro dell’intestino, della mammella, dell’endometrio, del pancreas e del polmone, senza necessariamente essere in sovrappeso. 24 Cibo & tumori: come prevenire e affrontare il cancro a tavola. Un’altra raccomandazione ribadita più volte dagli studi è quella di cercare di mangiare il più genuino possibile, evitando le sostanze potenzialmente cancerogene ritrovabili nei cibi: Alimentazione & chemioterapia. Queste raccomandazioni alimentari diventano fondamentali mentre si effettuano cicli di chemioterapia, durante i quali l’organismo necessita di un’alimentazione anti-infiammatoria, povera di zuccheri e grassi animali e ricca di vitamine e minerali. Questo ha come obiettivo quello di proteggere : a il sistema immunitario t t e c e. Ri sidant arassaco, e ridurre al minimo gli s io ) t n la (t co aa Insalat di misticanza radicchio, ru effetti collaterali tipi, • 70 g ione, cicoria ci delle cure (anemia, c o s i e n ll r a e n gr va c me di di rava e d’oli micosi, lesioni del ca• 20 g chiaio di ger extravergin i vo orale). • 1 cuc chiaio di olio i misti oleos • 1 cuc hiaio di sem dorle tritate c n • 1 cuc chiaio di ma • 1 cuc olanamente e, asciu verdur starelle. le gross e r a li v liarle a ere are e la Mond on cura e tag dadini. Batt ti is a c garle e i ravanelli e i semi m ar r o li a g li o i l' g d Ta ciotola germe in una aggiungere ate grossola a oleosi; andorle trit on aggiunt c i m no e te. Servire polverata d s namen o sale e una rire. di poc io per insapo gomas pesticidi, metalli pesanti, agenti tossici derivati da cotture (tipiche della carne alla griglia), sostanze conservanti (nitriti e nitrati tipici delle carni conservate e degli insaccati). Un consiglio che gli esperti del settore si sentono di dare riguarda la netta riduzione del consumo di alimenti infiammatori e iperglicemizzanti, i quali creano un ambiente favorevole per la crescita tumorale: carni rosse, insaccati, latte e derivati grassi, carboidrati raffinati (cereali non integrali, dolci, zucchero bianco). D’altro canto, viene consigliata a gran voce un’alimentazione anti-infiammatoria ricca di omega-3 (pesce azzurro, frutta secca, oli vegetali), vitamine e minerali (frutta e verdura di stagione) e fibra (cereali integrali, legumi). F A R M A C I A I dati raccolti sono anche frutto di un articolato percorso intrapreso presso il reparto di Oncologia Medica dell’Ospedale di Saronno dove una splendida équipe di medici, psicologi e ricercatori organizza annualmente corsi per i propri pazienti malati di cancro, durante i quali essi possono affrontare a tutto tondo il delicato periodo della vita che stanno vivendo: corsi di educazione alimentare, trucco e acconciatura, psicoterapia di gruppo, dermatologia diventano momenti di scambio, crescita e guarigione fisica e dell’anima. F I D U C I A 25 La dieta a zona: i tuoi ormoni - il tuo destino. Dott. Fabio Colombo Dottore di Ricerca e Specialista in Endocrinologia. Endocrinologo, diabetologo, dietologo per la Dieta a Zona e consulente per la Chirurgia dell'Obesità presso il Poliambulatorio Sanigest di Luino (VA) N egli ultimi quarant’anni sono stati fatti grandi errori nella dieta umana. Le persone sono diventate più grasse e meno sane; anche se la vita si è allungata molti degli anni in più vengono vissuti in condizioni di salute non ottimali. La “dieta a Zona” (dove per Zona si intende lo stato metabolico in cui l’organismo lavora al suo massimo picco di efficienza) fu ideata da Barry Sears, un biochimico statunitense verso la metà degli anni ottanta; essa non è solamente una dieta, ma è soprattutto una proposta nutrizionale che ha come obiettivo il controllo dell’infiammazione, la quale può essere indotta, oltre che da altri fattori quali ferite e microbi, anche da una alimentazione sbagliata; questa infiammazione all’inizio è silente e non viene avvertita; se non viene spenta, può successivamente provocare malattie croniche degenerative tra le quali il diabete, le cardiopatie, i tumori ed il morbo di Alzheimer. Se fossimo disposti a tornare allo stile di vita degli anni venti (niente oli vegetali, pochi car- F A R M A C I A boidrati raffinati, niente televisione né Internet, poco riscaldamento, molta attività fisica, molte ore di sonno, ecc,) allora dell’infiammazione silente e dei suoi abituali compagni di viaggio (obesità, diabete e cardiopatie) forse non rimarrebbero tracce; ben pochi di noi, ovviamente, accetterebbero di F I D U C I A Seguire la “dieta a Zona” è facile, i benefici sono rapidi e può essere seguita anche dai bambini (per prevenire il grave problema dell’obesità infantile), dalle donne in gravidanza e da quelle che allattano. vivere a quel modo ai nostri tempi. L’azione antiinfiammatoria della dieta si ottiene attraverso il mantenimento entro una zona ottimale dei valori di specifici ormoni (insulina, glucagone ed eicosanoidi). Questo equilibrio ormonale permette di raggiungere diversi benefici: • diminuire, come si è detto, i livelli di infiammazione. • conservare le prestazioni fisiche e mentali ai massimi livelli per tutta la giornata; • perdere i chili di troppo mantenendo alto il tono muscolare; • eliminare gli “attacchi di fame”; • vivere più a lungo. Ricordiamo che il fattore che scatena l’ingrassamento è l’elevarsi dei livelli di insulina nel sangue, determinato dall’innalzamento della glicemia; un dimagramento si ha soltanto quando nella cellula adiposa avviene la lipolisi, ossia quando una molecola di trigliceridi si scinde nelle quattro molecole elementari che la costituiscono (una di glicerolo e tre di acidi grassi) e che possono così uscire dall’adipocita ed andare là dove verranno consumate. L’equilibrio ormonale si raggiunge con un corretto bilanciamento tra consumo di carboidrati (che stimolano la secrezione di insulina), di proteine (che favoriscono il rilascio di glucagone) e di grassi. E’ per questo che nei tre pasti principali e negli spuntini il 40% delle calorie deve provenire dai carboidra- 26 La dieta a zona: i tuoi ormoni - il tuo destino. ti, il 30% dalle proteine ed il 30% dai grassi. Un aspetto fondamentale della “dieta a Zona” è l’indice glicemico dei cibi, che, in parole semplici, esprime la velocità con la quale aumentano i livelli di glucosio nel sangue dopo assunzione di 50 g di un nutriente rispetto ad un carboidrato di riferimento; questo indice, insieme alla quantità del cibo ingerito, determina il carico glicemico, il quale è responsabile dell’innalzamento più o meno marcato della glicemia. Per questo motivo è importante saper scegliere bene i carboidrati in base alla loro qualità, preferendo quelli a basso indice glicemico, ma tenere conto anche della quantità. Si deve quindi mangiare molta verdura (tranne patate, barbabietole, carote cotte e zucca) ed una buona quantità di frutta (eccetto banane, fichi, cachi, mango, papaia), preferendo queste fonti di carboidrati a quelli ad alto indice glicemico (pane, pasta, riso, dolci). Dal punto di vista pratico è opportuno fare tre pasti ed almeno due spuntini, non fare trascorrere più di cinque ore senza mangiare (anche se non si ha fame, in quanto è importante mantenere il più possibile costante il livello degli zuccheri nel sangue), consumare anche proteine e grassi (come condimento è consigliabile utilizzare l’olio extravergine di oliva) ogni volta che si assumono carboidrati e bere almeno due litri di acqua al giorno. Oltre a queste regole alimentari la “dieta a Zona” propone uno stile di vita che comprende l’assunzione regolare di omega 3, di polifenoli (presenti soprattutto nella frutta e nella verdura colorata), l’attività fisica e la F A R M A C I A riduzione dello stress. Seguire la “dieta a Zona” è facile, i benefici sono rapidi e può essere seguita anche dai bambini (per prevenire il grave problema dell’obesità infantile), dalle donne in gravidanza e da quelle che allattano. Oltretutto possiamo cominciarla gradualmente apportando qualche modifica al nostro comportamento alimentare di settimana in settimana. Per iniziare sono sufficienti due occhi, una ma- dopo quattro o cinque ci sentiremo più energici; dopo due settimane i vestiti saranno meno stretti e ci sentiremo meno stressati e dopo un mese avremo un miglioramento degli esami ematochimici (soprattutto dei livelli di insulinemia a digiuno e del rapporto tra la trigliceridemia e la colesterolemia HDL, parametri che esprimono il grado di infiammazione del nostro corpo). Ogni volta che ci alimentiamo Il dott. Sears ed il Dott. Colombo no ed un orologio. Per associare gli alimenti all’interno di un pasto possiamo infatti usare il metodo “a occhio” o “della mano”, che pur essendo semplice ha comunque delle regole e che è molto pratico soprattutto quando mangiamo fuori casa (al ristorante, al self-service, in pizzeria, al bar, in viaggio, in spiaggia, ecc.). Se vogliamo essere più precisi utilizzeremo invece il metodo “dei blocchi”, che utilizza come unità di misura il blocco, che è composto da 9 g di carboidrati, 7 g di proteine e 3 g di grassi. Le calorie non sono il modo migliore per utilizzare il cibo: infatti carboidrati e proteine hanno lo stesso potere calorico ma inducono una risposta ormonale opposta. Dopo due o tre giorni di corretta alimentazione si ridurrà la sensazione di fame e migliorerà la capacità di concentrazione; F I D U C I A influenziamo i nostri ormoni fino al pasto (o spuntino) successivo. Se e quando trasgrediremo provocheremo un danno quindi solo per circa cinque ore; dovremo però ricominciare a mangiare “pro Zona” dal pasto o dallo spuntino successivo e non correggere un pasto sbagliato con un altro sbagliato. Se dopo quattro - sei ore dal pasto ci sentiremo mentalmente lucidi e non avremo appetito significa che il rapporto proteine/ carboidrati nell’ultimo pasto era ideale per la nostra individualità biochimica. Naturalmente più errori faremo più lontano resterà l’obiettivo da raggiungere, ma non sarà il caso di farci prendere dallo sconforto: basterà ricominciare. Con l’aggiunta della soia e del tofu quali ulteriori fonti proteiche questa strategia alimentare può essere utilizzata anche dai vegetariani. L’accusa più importante che viene mossa alla “dieta a Zona” riguarda la sua presunta iperproteicità. In realtà tale eccesso è solo apparente, poiché la Zona si limita a ritoccare la quota dei carboidrati; abbassando tale quota si verifica un conseguente rialzo percentuale degli altri componenti (proteine e grassi) senza che ciò comporti un reale aumento dei quantitativi assoluti. Le diete ad elevato contenuto proteico, a differenza della Zona, generano uno stato metabolico anormale noto come chetosi, che causa una perdita di importanti elettroliti come il potassio e ciò può creare problemi cardiaci; inoltre, provocano la demolizione della massa muscolare per produrre i livelli di glucosio necessari al funzionamento del cervello che senza un adeguato apporto di carboidrati non può lavorare perfettamente. Un’altra critica riguarda la necessità del carico di carboidrati per gli atleti. La Zona promuove il metabolismo prevalente dei grassi anziché quello dei carboidrati, che non sono il miglior carburante per gli sportivi anche se devono essere in quantità sufficienti per impedire la formazione dei corpi chetonici. Negli atleti “in Zona” le scorte sono più che sufficienti ad evitare questo problema. Per tutti i seguaci della “dieta mediterranea”, infine, ricordiamo che l’unica differenza tra le due diete è costituita dalla fonte privilegiata di carboidrati; nella dieta mediterranea sono i cereali con tutti i loro derivati (grandi stimolatori di insulina e privi di polifenoli, quindi infiammatori), nella “dieta a Zona” la frutta e la verdura (bassi stimolatori di insulina e ricchi di polifenoli, quindi anti-infiammatori). 27 Le paure dei bambini: aiutiamoli a superarle. Giovanni Nello Franchi Giornalista [email protected] D obbiamo dire che la paura nell’uomo è un’emozione naturale, ci serve come difesa primaria e ci prepara psicologicamente ad affrontare una situazione che percepiamo come pericolosa, consentendoci un atteggiamento di prudenza verso un eventuale rischio. La paura nel bambino dovrà quindi essere vista come un momento di difficoltà da superare per crescere, rafforzando la stima in se stessi. Le paure nel bambino possono scaturire in qualsiasi momento; ad esempio se il bambino sente un atteggiamento di disinteresse nei propri confronti possono crearsi una situazione di solitudine ed un vuoto emotivo capaci di sfociare successivamente in una paura. Anche atteggiamenti educativi troppo permissivi oppure troppo rigidi e punitivi possono portare ad un comportamento insicuro, disorientato, spaventato. Alcune paure sono innate, altre possiamo considerarle legate alla crescita ed altre ancora scaturiscono dopo un evento traumatico. La paura del buio. E’ frequente nei bambini, può iniziare dalla visione di scene particolarmente forti e F A R M A C I A Le paure dei bambini sono le più diverse, ma alcune sono più frequenti, in particolare parliamo della paura del buio e del dottore. paurose in un film o da episodi traumatici nel vissuto quotidiano, come assistere ad un incidente stradale. Nell’ambito familiare può essere una separazione in famiglia. Questi elementi potenzialmente traumatizzanti subiscono, con le fantasie del bambino, problema. Racconti spaventosi sono naturalmente da evitare così come la minaccia dell’“uomo nero”. Nella sua camera sarà utile lasciare la porta leggermente aperta ed una piccola luce accesa, raccontare una favola o parlare con lui finchè non un’elaborazione che spesso si manifesta quando il piccolo resta solo al buio nella sua camera prima di dormire. Le prime paure si possono presentare verso i due anni ed evolversi poi nel tempo. Per aiutare il bambino a risolvere questa paura i genitori e gli educatori si debbono sempre mostrare sereni e sicuri al fine di non trasmettere ansia. Prenderlo in giro lo fa sentire ancora più solo davanti al suo si sia addormento. Quando il bambino si mostra più disponibile parlate apertamente delle paure più frequenti affrontandole una ad una e come in un gioco. Il bambino spesso ha paura di quello che può nascondersi nel buio e non del buio in sè. Sarà utile mettere il suo pupazzo preferito nella stanza dicendogli che farà buona guardia, spiegargli che nella sua camera non vi sono “mostri” e tutto F I D U C I A quanto c’è a luce accesa resta anche al buio: nulla di più. La paura del dottore. Non di rado l’influenza del genitore è il germoglio per sviluppare la paura del dottore. Evitiamo di mostrare ansia relativamente all’esito della visita e naturalmente bandiamo frasi come: “se non fai il bravo ti porto dal dottore” oppure “se non fai il bravo il dottore ti fa la puntura”. Portate piccoli giochi da casa in modo da rendere più familiare lo studio medico e consentire al bimbo di ambientarsi. Il pediatra con un aspetto severo può essere un motivo di timore: è necessario interagire per rendere la visita piacevole. Ricordate che alcune volte la motivazione dei timori del bambino va ricercata altrove: ad esempio se il giorno dell’appuntamento con il pediatra il bambino assistesse ad un evento spiacevole, pauroso, doloroso vissuto in modo fortemente negativo, potrebbe associare la sensazione spiacevole vissuta in quel giorno alla visita del medico. Ricordatevi che per fortuna le paure infantili sono spesso passeggere ed instabili e quindi, con la corretta attenzione, più facili da risolvere di quelle degli adulti. 28 News dalle aziende News dalle aziende News dalle aziende ■ Da Pool Pharma MG.K VIS POCKET STICK pronto da bere. Il primo concentrato di energia per vivere “alla grande”! Sentirci svogliati e giù di tono proprio quando è arrivato il momento di affrontare un impegno, al quale non possia- stanchezza che non riusciamo a scrollarci di dosso... Non è il caso di abbattersi! Da oggi possiamo contare su di un valido aiuto, da tenere a portata di mano, per una spinta energetica capace di rimettere prontamente in moto il fisico e di restituirci vivacità e forza d’animo in ogni momento della giornata! mo o non vogliamo sottrarci; sentire che con un po’ di energia in più ce la faremmo a “stare al passo”; sapere che quella è la serata che aspettavamo da tempo e che non possiamo perdere una simile occasione solo per un po’ di MG.K VIS POCKET STICK pronto da bere, integratore alimentare a base di Taurina, Creatina, Arginina e Magnesio con Potassio e R.O.C. (Red Orange Complex) frutto della ricerca Pool Pharma, utilizzato in ogni mo- Un prezioso aiuto per il cambio stagione da Bioton Forte e Bioton Cronos di Sella Farmaceutici. Alla base vi sono solo ingredienti di comprovata efficacia e massima sicurezza. Bioton Forte, tonico energetico, garantisce una risposta immediata contro la stanchezza e la spossatezza del corpo e della vista. La una sferzata di energia. ■ BIOTON FORTE nuova formula con Carnitina TONICO ENERGETICO • 12 flaconcini da 10 ml BIOTON CRONOS nuova formula con Carnosina ADATTOGENO • 12 flaconcini da 10 ml Migliorare le performance delle persone nella vita di tutti i giorni, favorendo il recupero ed il mantenimento del benessere psico-fisico. E’ questo l’obiettivo che si pone da sempre la linea Bioton sviluppata da Sella Farmaceutici. Scienza e ricerca si sono unite per dare vita a queste formule del benessere. F A R M A C I A composizione tradizionale a base di Ginseng, Mirtillo, Pappa reale e Miele è stata arricchita con L-carnitina, un amminoacido in grado di favorire la produzione ed il trasporto di energia nelle cellule e nei muscoli. Per stimolare la mente e combattere lo stress quotidia- F I D U C I A mento della giornata ci fornisce “una marcia in più” per far fronte in sicurezza al dispendio energetico richiesto da una vita sempre più intensa. MG.K VIS POCKET STICK pronto da bere, nei gusti arancia e limone, è “buono”, quindi si assume con piacere; è “pratico” grazie all’ innovativo pocket stick da 15 ml, che ne permette il trasporto ovunque per essere utilizzato senz’acqua quando il recupero energetico è più necessario; è “ideale” per chi viaggia, per chi trascorre molto tempo fuori casa e per chi vive intensamente il movimento dell’attività sportiva o del divertimento. MG.K VIS POCKET STICK pronto da bere, in confezioni da 12 pocket stick arancia o limone lo trovi in Farmacia. Prezzo al Pubblico: € 13,50 no, favorendo concentrazione e memoria, è stato invece sviluppato Bioton Cronos, tonico adattogeno, a base di Ginkgo Biloba, Eleuterococco, Rhodiola Rosea e Fosfoserina. Con l’aggiunta di L-carnosina, Bioton Cronos aiuta a contrastare l’invecchiamento cerebrale. E’ il prodot- to ideale in caso di maggiore richiesta di concentrazione e attenzione. Sono disponibili in confezioni da 12 flaconcini pronti da bere, in farmacia. Prezzo al pubblico consigliato € 16,50 ■ BASTA CALLI DOLOROSI. E' lo slogan con cui proponiamo questo nuovissimo espositore con cui PAVIS presenta alcuni prodotti della linea COMFORSIL dedicata alla cura del problema dell’alluce valgo, selezionando una gamma di prodotti ad hoc che vanno dal correttore notturno alle diverse protezioni utilizzabili di giorno all’interno della calzatura. Piccole soluzioni che renderanno più piacevole la tua giornata. Cerca la soluzione per te più appropriata per risolvere questo fastidioso problema! ■ GOMITIERA newedge. Supporto tubolare per il gomito in tessuto elastico di cotone. 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Le farmacie, in periodi come questo, fanno i salti mortali per procurare i medicinali che tendono a scomparire sia dalla farmacia che dagli scaffali dei grossisti per il diverso sistema distributivo scelto dalla ASL e svolgono il servizio in condizioni difficili e con il rischio di gravi sanzioni economiche nelle quali possono incorrere facilmente a causa di qualche adempimento burocratico dimenticato o tralasciato. Tutto questo, quando si parla con i responsabili dei servizi amministrativi pubblici, è giustificato con la necessità di risparmiare, risparmiare su tutto, anche quando costi reali e sociali ricadono su tutti i cittadini. Si alimenta un'informazione di parte, supportata da dati scientifico - economici tutti da discutere e da dimostrare. Non ci si può molto difendere da questo stato di cose perché il coltello, anzi molti coltelli, dalla parte del manico li possiedono i responsabili degli enti pubblici e si può reagire solo con la presa di posizione energica dei cittadini che si sentano danneggiati da questi modi di procedere. Altrimenti non ci si può sentire molto diversi dall’agnellino della favola di Fedro: “Superior stabat lupus, longeque inferior Agnus...” (Più in alto stava il lupo, più in basso l’Agnello ecc.) di allargamento sono utilizzate tecniche specifiche della chirurgia plastica-estetica, che richiedono particolare accuratezza e delicatezza di esecuzione, e pertanto esperienza specifica nella chirurgia plastica da parte dell'operatore. I risultati definitivi dipendono comunque da molti fattori ed ancor più dalle risposte del singolo organismo, per quanto riguarda soprattutto la cicatrizzazione dei tessuti. A) circoncisione classica o postectomia totale: si asporta tutto l'anello di prepuzio che stringe troppo per cui alla fine dell'intervento il glande rimarrà parzialmente coperto o scoperto totalmente. B) resezione del foglietto interno prepuziale o postectomia parziale: si asporta soprattutto la parte interna cioè il cosiddetto foglietto mucoso-interno del prepuzio, lasciando quasi completamente intatto il foglietto esterno cutaneo ancora del tutto sano ed elastico. Pertanto alla fine dell'intervento il glande potrà essere ricoperto quasi totalmente. C) chirurgia plastica-estetica di allargamento a “Zeta” del prepuzio: il chirurgo plastico effettua l'allargamento dell'anello di prepuzio che stringe, senza dover necessariamente asportare una porzione di prepuzio, e quindi permettendo di lasciare co- On. Dr. Luigi Zocchi Presidente Federfarma Varese perto il glande. Per fare ciò lo specialista chirurgo plastico o l'urologo utilizza la tecnica della cosiddetta “plastica a zeta singola o multipla” che consente l'allargamento dell'anello di prepuzio troppo stretto mediante la metodica dei piccoli lembi prepuziali a forma triangolare ad incastro tra loro che costituiscono appunto la tecnica a “zeta”. Per l'esecuzione di tale accurata e precisa tecnica lo specialista chirurgo-plastico si avvale di lenti telescopiche di ingrandimento che consentono di utilizzare strumentario estremamente delicato costituito da micro-pinze, al fine di ottenere il migliore risultato dal lato funzionale e pure estetico. D) incisione dorsale del prepuzio sec. Duhamel: consiste nell'effettuare un'incisione con bisturi sulla faccia dorsale del prepuzio in senso longitudinale ed in corrispondenza dell'anello prepuziale ristretto, e nella sua sutura in senso opposto trasversale. E frenulotomia e frenuloplastica di allungamento F circoncisione totale o parziale associata a neurotomia superselettiva a scopo desensibilizzante del glande secondo la tecnica proposta da Tullji: viene utilizzata solo in caso di eiaculazione precoce che non rispondesse a nessuna terapia. La Legge Bersani (n. 248 del 4 agosto 2006) CONSENTE la pubblicità delle professioni sanitarie ed ausiliarie, delle case di cura private e degli ambulatori mono o polispecialistici attraverso periodici d'informazione. Questo giornale è a disposizione dei professionisti interessati. Contattateci allo 0332 435327 F A R M A C I A F I D U C I A ✓rubrica indirizzi Andiamo tutti al funerale del “buon senso”. ■ Dott.ssa Rachele Aspesi Cell. 348 6640785 [email protected] www.studiosanitario.it Pagina n. 25 ■ Ciatti Studio Dentistico 21100 Varese Via Rossini, 2 Tel. 0332 287198 21049 Tradate (Va) Via Cavour, 45 Tel. 0331 844507 20025 Legnano (Mi) Piazza Ezio Morelli, 7 Tel. 393 5042409 [email protected] www.ciattistudiodentistico.it Pagina n. 21 ■ La Farmaceutica Viale Lombardia, 64 21040 Castronno (VA) Tel. 0332 896051 Fax 0332 896061 [email protected] Pagina n. 11 ■ Le Terrazze Casa di Cura Privata Srl Via Ugo Foscolo 6/b 21035 Cunardo (VA) Tel. 0332 992111 Fax 0332 990074 [email protected] www.clinicaleterrazze.com Pagina n. 9 ■ Pavis s.p.a. Via Rossini, 11 21020 Buguggiate (VA) Tel. 0332 455463 Fax 0332 459748 [email protected] www.pavis.it Pagina n. 32 ■ Pool Pharma 20098 S. Giuliano Milanese (MI) Tel. 02 98281522 [email protected] www.poolpharma.com Pagina n. 2 - 12 - 31 ■ Sella Farmaceutici 36015 Schio (VI) Tel. 0445 670088 [email protected] www.sellafarmaceutici.it Pagina n. 19 30 wellcare.it ! o i s e n g a m e c li Non un semp SPECIALE STIPSI? Sveglia l’intestino combatti la stitichezza Oggi in farmacia c’è Dimalosio Complex il regolatore dell’intestino. ANCHE IDROSALINO ENERGY PRONTO DA BERE Q uando l’intestino si “addormenta” e perde la sua regolare puntualità è possibile andare incontro ad episodi di stitichezza che possono causare cattiva digestione, senso di gonfiore con tensione addominale e alitosi. Secondo le recenti linee guida il problema può essere affrontato con una dieta ricca di fibre indispensabili per ritrovare e mantenere la corretta motilità intestinale. 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Seguendo queste direttive è stato formulato Dimalosio Complex, un preparato a base di Psillio e Glucomannano, fibre naturali, arricchito con Lattulosio ed estratti vegetali, componenti attivi che agiscono in sinergia per “risvegliare” la corretta motilità intestinale senza irritare. Dimalosio Complex sveglia l’intestino pigro, usato con regolarità svolge un’azione come regolatore intestinale, favorisce la crescita della flora batterica ed aiuta a combattere quel fastidioso gonfiore addominale facilitando una normale evacuazione. Dimalosio Complex lo trovate in Farmacia, disponibile in confezione da 20 bustine al gradevole gusto pesca. Da ALKAMED In Farmacia