«Bisognacadereperpotersirialzare»

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«Bisognacadereperpotersirialzare»
HOCKEY
No Squadra di casa
Sospensioni a Davos e Berna
❚❘❙ Il difensore del Davos Noah Schneeberger e
l’attaccante del Berna Tristan Scherwey (foto
Keystone) sono stati entrambi puniti con tre
giornate di sospensione per le rispettive cariche alla testa contro Tomas Nüssli (Langnau) e
Daniel Rubin (Ginevra).
Programma del 16/17.01.2016
JACKPOT
Fr. 390.000.–
Squadra ospite
Tendenza
No Squadra di casa
1X2
1 Gir. Bordeaux
OSC Lille
4 4 2
8 Genoa CFC
2 FC Lorient
AS Monaco
3 3 4
9 Chievo Verona
3 SM Caen Olymp.
Marseille
3 3 4
10 AS Roma
4 Real Sociedad
Dep. La Coruna
4 3 3
11 AC Milan
5 CF Valencia
Rayo Vallecano
7 2 1
12 Chelsea
6 CF Getafe
Espanyol Barc.
4 3 3
13 Liverpool
7 Atal.Bergamasca
Inter Milano
2 3 5
R Stoke City
Fate le vostre scommesse: vittoria in casa 1, pareggio X, vittoria in trasferta 2.
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SPORT
Squadra ospite
Tendenza
1X2
US Palermo
4 3 3
FC Empoli
3 3 4
Hellas Verona
7 2 1
AC Fiorentina
4 4 2
FC Everton FC
5 3 2
FC Manchester Utd. 4 3 3
Arsenal FC
Ultimo termine d’accettazione
SABATO ORE 15.00
Corriere del Ticino
VENERDÌ 15 GENNAIO 2016
L’INTERVISTA ❚❘❙ ALAIN BIRBAUM
«Bisogna cadere per potersi rialzare»
Il difensore biancoblù si racconta: «Lasciare Friburgo fu difficile, ma oggi sono felice»
STASERA AMBRÌ-KLOTEN
FERNANDO LAVEZZO
❚❘❙ AMBRÌ «Da quando c’è Kossmann,
Birbaum sembra un altro giocatore». La
frase, sentita nei corridoi della Valascia,
la dice lunga sui progressi del difensore
romando, tra i peggiori biancoblù nella
scorsa stagione, da lui conclusa con un
bilancio negativo di -20. Oggi Alain ha
un più dignitoso -1 e, soprattutto, commette meno errori rispetto al recente
passato. Il trentenne friburghese ci racconta le sue sensazioni.
Alain, l’impressione è che tu - come
tutta la squadra - abbia trovato maggiore stabilità grazie al nuovo tecnico.
«È proprio così. Conoscendolo dai
tempi di Friburgo, sapevo che Kossmann ci avrebbe dato subito una buona struttura di base. Prendiamo meno
gol rispetto al passato e siamo reduci da
un ottimo periodo, a parte l’ultimo
weekend contro lo Zugo. Contiamo di
riprenderci già stasera con il Kloten».
I tuoi passi avanti rispetto allo scorso
campionato sono tangibili.
«È vero, ma l’anno scorso, ai miei occhi,
non rappresenta un punto di riferimento. Ero reduce da una stagione complicata a Friburgo e mi sono trovato in un
contesto nuovo. Ho lasciato la mia città,
il mio ambiente, per venire a vivere in
una regione linguistica diversa. Ho impiegato del tempo per trovare le migliori sensazioni. Quest’anno gioco di nuovo con grande piacere e l’arrivo di Kossmann mi ha giovato. Anche Pelletier
mi dava fiducia, ma con Hans è diverso.
So cosa si aspetta da me. Con lui, a Friburgo, ho vissuto anni importanti, arrivando anche in finale nel 2013. La nostra ultima stagione insieme non fu ottimale, ma quando è arrivato in Leventina ci siamo subito chiariti. Oggi, tra
noi due, le cose vanno molto bene».
Lasciare Friburgo nell’estate del 2014
fu davvero così difficile?
«Sì, non lo nascondo. Era la mia squadra del cuore, quella della mia città.
Sono cresciuto nel suo settore giovanile
e lì ho fatto tutta la trafila
trafila fino
fino alla NLA.
Era però giunto il momento di cambiare, mi serviva una nuova
sfi
da. Ad Ambrì conosfida.
scevo poche persone e il contesto è
diverso da quello
di una città. I giocatori abitano più
distanti
l’uno
dall’altro e incontrarsi fuori dal
ghiaccio non è evidente. Col passare
del tempo, però, le
cose sono migliorate. Già sul finire
della scorsa stagione sentivo di essere
più performante, i
playout sono stati
positivi. Quest’estate sono tornato al lavoro con la testa più
libera, più preparato.
Nella vita, bisogna cadere per potersi
rialzare».
Pelletier, riferendosi al power-play, diceva che tu eri la soluzione all’addio di
Noreau. Una bella pressione...
«Sì e no. Personalmente non ho mai
osato paragonarmi a Maxim, uno dei
migliori difensori stranieri arrivati in
Hans Kossmann:
«Noi guardiamo
soltanto in avanti»
PROGRESSI Alain Birbaum, 30 anni, ha vissuto una prima stagione in biancoblù da dimenticare, ma quest’anno – complice l’arrivo di Hans Kossmann in panchina – ha ripreso fiducia.
(Foto Maffi)
Svizzera negli ultimi anni. È però vero
che Serge si aspettava molto da me,
quando mi ha ingaggiato. Lo capisco:
arrivavo da un club di successo, con un
certo salario e un certo status. Questo
ha effettivamente complicato le cose, almeno all’inizio. Per i compagni
e i tifosi ero un osservato speciale. Mentalmente non ero
L’anno scorso giocavi in linea con un
veterano della NHL, Francis Bouillon.
Oggi con il giovane Michael Fora. Come cambiano i tuoi compiti?
«In carriera ho fatto spesso coppia con
difensori di esperienza. A Friburgo, ad
esempio, giocavo tanto con Shawn
Heins. Con Bouillon avevo instaurato
un ottimo rapporto, eravamo anche vicini di casa. Giocare con Fora è piacevolissimo, ha un grande potenziale e
pronto ad affrontare questa
situazione. Venivo da una stagione poco brillante e non ero abbastanza sicuro
di me stesso. Ora lo sono di nuovo, tutto
questo mi ha fatto crescere. A 30 anni
ho raggiunto una certa maturità e oggi
sono felicissimo di essere in Ticino».
lavora sodo. Ha tutto per imporsi in
questa lega: il fi
fisico,
sico, la forza. Kossmann
lo aiuterà a crescere ancora. Io cerco di
dargli una mano con la mia esperienza».
Eri solo un ragazzino quando Friburgo era illuminata da Bykov e Chomutov. Che ricordi hai di quel periodo?
«È stato magico. Per le strade e a scuola
si parlava soltanto del Gottéron e dei
due fenomeni russi. La pista traboccava
di persone e di passione, l’ambiente era
infuocato. Cantavano tutti quanti, non
solo gli ultras della curva. Si andava alla
St. Léonard per fare festa. Le finali contro Berna e Kloten andarono male, ma
quelle emozioni restano indelebili. Se
ho deciso di diventare un giocatore
professionista è proprio perché da
bambino ho vissuto quella magia. Ora
sogno di disputare i playoff con l’Ambrì
Piotta per rivivere emozioni simili».
I tuoi 172 cm di altezza non ti hanno
mai scoraggiato...
«In molti pensavano che fossi troppo
piccolo per questo
campionato, soprattutto come difensore, ma cosa ci
potevo fare? Allungarmi? Ho dovuto
convivere con la
mia statura e trovare altri modi per
emergere. Mi sono
detto: “Alain, lavora
sui tuoi punti forti,
dimostra di avere altre qualità”. Grazie alla forza di volontà
ho trovato il mio spazio».
Sei in scadenza di contratto: come
vanno le trattative con l’Ambrì?
«Io vorrei restare. Se ne parla, ma non
siamo arrivati a una conclusione. Dobbiamo accordarci sulla durata, sugli
aspetti finanziari. Sono pronto a dei sacrifici. Non ho ancora iniziato a guardarmi in giro, la mia priorità è l’Ambrì,
ma non posso aspettare in eterno».
❚❘❙ AMBRÌ In un campionato falcidiato
dagli infortuni, Hans Kossmann non si
può proprio lamentare. Ieri mattina, in
allenamento, il tecnico leventinese ha
dovuto rinunciare soltanto a Jason Fuchs, assente per motivi di studio e giunto alla Valascia poco prima di mezzogiorno per svolgere qualche esercizio
individuale. Anche stasera contro il
Kloten, dunque, l’Ambrì Piotta sarà al
completo, salvo acciacchi e malanni
dell’ultima ora. Un’ottima notizia, visto
che la sfida con i Flyers (decimi con 4
punti di ritardo sui biancoblù) vale doppio nella corsa ai playoff: «Più si avvicina la cinquantesima giornata e più questi scontri diretti assumono importanza», ammette Kossmann. «Anche il
Kloten sta cercando di tornare sopra la
linea, ma noi vogliamo guardare in
avanti ed essere spietati. Soprattutto in
casa, dobbiamo sempre giocare per
vincere». Criticati dal coach dopo la gara di sabato scorso contro lo Zugo, Giroux, Emmerton e Pestoni giocheranno
ancora insieme: «Le altre nostre tre linee, in questo momento, stanno giocando davvero bene e non mi sembra
saggio modificarle. Si stanno creando
tante occasioni da rete e sono state
spesso decisive nelle ultime partite. Mi
aspetto che anche il nostro primo blocco ritrovi la retta via. Hanno già dimostrato di poter giocare bene insieme,
quindi non sono preoccupato». A Kossmann chiediamo un’opinione su Alain
Birbaum, il protagonista della nostra
intervista: «Lo conosco bene, è un ragazzo che si mette addosso molta pressione, ci tiene a fare le cose per bene. So
che l’anno scorso ha vissuto una stagione difficile ad Ambrì, ma ora ha ritrovato il suo migliore livello. È un giocatore
importante per noi. Con Fora forma
una coppia completa: uno è esperto,
l’altro giovane; uno è piccolo, l’altro
grande; uno è più mobile, l’altro più fisico. In generale, la nostra difesa ha trovato un buon equilibrio».
F.L.
IL CONDOTTIERO Hans Kossmann,
tecnico biancoblù.
(Foto Keystone)