Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera - Anarca-Bolo

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Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera - Anarca-Bolo
Cantiere biografico
degli Anarchici IN Svizzera
Dati aggiornati al: 15/03/2017 ore 08:09
Chiave di ricerca: Solo non anarchici
AEPPLI Jakob
Insegnante, giornalista della stampa socialista
Originario di Fällanden /ZH 22.8.1911 - Pina de Ebro (Aragona) 6.12.1937
È miliziano in Spagna nel Gruppo internazionale della Colonna Durruti dal 24 dicembre 1936 (con Gmür e altri svizzeri). Poi nel luglio
1937 segue la scuola di ufficiali, diventando tenente e nello stesso tempo viene accusato dagli stalinisti di trotzkismo.
Muore al fronte o ucciso dagli stalinisti.
FONTI: Ulmi-Huber / A. Minnig e E. Gmür, "Pour le bien de la Révolution", a cura di Marianne Enckell, Cira, Losanna 2006 / Huber,
Schw. Spanienfreiwilligen
AVENNIER Louis (LAVANCHY Alexis)
Giornalista, poeta, segretario sindacale, insegnante, impiegato di commercio.
Journaliste, poète, secrétaire syndical, enseignant, employé de commerce
Ginevra 10.4.1872 - Ginevra 6.2.1924.
Dapprima membro del Partito socialista, collabora a diverse riviste, tra cui La Plume (1896), Signal de Genève (1896), La Montagne,
revue suisse d'Art et de Littérature (1896), pubblica un romanzo "Une Faute" nel 1899, fondatore della Revue Helvetique nel febbraio
1900, scomparsa nel 1902, collaboratore al Journal de Genève, cronaca letteraria; tiene conferenze letterarie.
Poi nell'estate 1903 - non si ritiene anarchico, ma socialista rivoluzionario - viene nominato presidente dell’Union des Employés et
Employées e vice-presidente della Fédération des Syndicats Ouvriers di Ginevra (su posizioni sindacaliste rivoluzionarie). Attivissimo
accanto a Luigi Bertoni nell’attività sindacale di Ginevra. Collaboratore assiduo de La Voix du Peuple, organo della FUOSR (anche con
lo pseud. di Alexis Lavanchy) e dell'Almanach du Travailleur.
Nel 1907 è oratore in un comizio pro Bertoni (decreto di espulsione dal Canton Ginevra), sostenuto dalla Féd. des syndicats di
Ginevra, Union ouvrière des ouvriers sur metaux, Libre pensée, Cercle coopératif communiste, Groupe du Réveil, accanto a Fulpius,
Wyss (socialista), G. Herzig, Bérard, M. Faas-Hardegger. Nello stesso anno è autore di un opuscolo edito dalla Voix du
Peuple "Politique, syndicalisme et action directe".
Dal 1908 al 1909 diventa segretario sindacale non retribuito della FUOSR. Nel maggio 1909 lo troviamo con Jean Wintsch e Giovanni
Devincenti come oratore alla Maison du Peuple di Losanna /VD in difesa di Bertoni appena arrestato nel corso dello sciopero dei
tipografi. Pubblica un opuscolo in sua difesa: "Considération à propos de l’Affaire Bertoni" Impr. Ouvrière Ginevra 1909.
È oratore per il Primo maggio 1913 a Losanna /VD con A. Fuliani. Nel 1914 nel conflitto alla fabbrica Ormond, oppone la FUOSR alla
Fédération de l’alimentation (riformista).
Insegnante dal 1914 al 1915 all' Ecole Ferrer di Losanna /VD.
Tratto da J. Wintsch, La Scuola Ferrer di Losanna:
"...Lasciata nel disordine la Scuola Ferrer assunse C., uomo di cultura classica, scrittore, lavoratore, ma già troppo formato per fare
una scuola diversa da quella che l’aveva istruito. Gli allievi progredirono sensibilmente soprattutto in aritmetica, francese, geografia
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e in storia ufficiale. La Scuola Ferrer prendeva - a poco a poco - un bell’aspetto e acquistava la stima delle autorità e dell’opinione
pubblica, ma rassomigliava troppo a una scuola statale, se non si tiene conto del lavoro di gruppo che C. organizzò ottimamente. I
servizi resi dal nuovo insegnante furono immensi. Eravamo stati qualificati dall’incapacità e le manovre di A., in seguito dalle fantasie
di B., riacquistammo spazio nella normalità con C. che, in buona fede d’altronde, ci aveva avvertito del ritorno ai metodi piuttosto
libreschi, ma con una nota d’arte che lasciò una eccellente impressione sugli allievi. Questi approfittarono molto del suo gusto del
bello, del ben fatto, delle belle espressioni. Era uno sgobbone, che incalzava tanto i genitori quanto gli allievi.”.
Collabora al quindicinale anarchico interventista La Libre Fédération di Losanna (1915-1919) redatto da J. Wintsch. Nel giugno 1915
organizza una conferenza sui... volontari svizzeri sul fronte francese, come pure nel dicembre dello stesso anno un concerto per gli
stessi motivi...[mah].
Il 15.9.1918 il Genevois pubblica una sua lettera in favore di Bertoni (in lunga detenzione preventiva per l'affare delle bombe di
Zurigo). Collabora nel 1922 a La Bibliothèque universelle et Revue Suisse.
Né à Genève le 10 avril 1872, mort dans la même ville le 6 février 1924.
D’abord membre du Parti socialiste à Genève, "le doux poète Avennier", qui travaillait comme employé de bureau, devint en 1903
président de l’Union des Employés et Employées et vice-président de la Fédération des Syndicats Ouvriers (syndicaliste
révolutionnaire) puis secrétaire non rétribué (1908-1909), militant aux côtés de Bertoni, agitateur et conférencier lors de toutes les
grèves à Genève et dans le canton de Vaud. Collaborateur assidu de La Voix du Peuple, organe de la FUOSR (souvent sous le
pseudonyme d’Alexis Lavanchy) et de l'Almanach du Travailleur.
Pendant cette période, il intervint dans des réunions en faveur de Bertoni et lors de manifestations du Premier Mai, et prit à plusieurs
reprises la défense de réfractaires à l'armée. En avril 1908, il déclarait qu'il ne souhaitait pas qu'on accole à son nom "l'épithète
d'anarchiste, quoiqu'il ait des sympathies pour ce parti", et menaçait même de saisir les tribunaux si son souhait n'était pas
respecté.
De 1914 à 1915, il fut enseignant à l' Ecole Ferrer de Lausanne. Il collabora au journal anarchiste interventionniste de Jean Wintsch
La Libre Fédération (1915-1919). Il s'était en effet rallié au courant patriote, couvrant la bataille de la Marne pour le quotidien
genevois La Suisse. Après la guerre, il reprit ses conférences sur l'histoire de l'art mais ne fréquenta apparemment plus les milieux
anarchistes. Il déclara toutefois sa solidarité avec Bertoni,l orsque ce dernier était en détention préventive en septembre 1918.
FONTI:
GB (La Voix du Peuple di Losanna, Le Réveil, Ginevra ) // Jean Wintsch, "La Scuola Ferrer di Losanna 1910-1919, in "Ferrer, La Scuola
Moderna", La Baronata 1980 = "L'Ecole Ferrer de Lausanne", Entremonde 2009 // Necrologio: Le Réveil communiste-anarchiste No
634, 16.2.1924 // Genevois 15.9.1918 // Journal de Genève // Réveil 19.2.1921 //
BALDINI Maris
Pubblicista
Montaione (FI) 26.11.1894 da Ugo e Domenica Gennai - Capoliveri 1.1.1976
Anarchico, poi comunista. Tiene conferenze nel 1932 in Svizzera, ma già come membro del Partito comunista.
FONTI: DBAI
BANDELIER Jules
Boîtier
Né le 3 octobre 1844.
Un des participants aux manifestations de Saint-Imier contre l'entrepreneur Gygax, le 29 mai 1893 (voir Alcide Dubois), il est
condamné un an plus tard à 7 mois de prison par la cour correctionnelle de Delémont.
Il n'est pas le frère du précédent.
FONTI: ME / AFS: E21 13993
BARANA Pietro
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tipografo
(Verona o Lucca?) 16.7.1883 di Giovanni Battista e Sibillini Luigia - Viganello /TI 1.4.1962.
Naturalizzato svizzero nel 1923.
Sposato con Emilia nata Picuri - figlio Spartaco.
Nel 1906 viene arrestato per 10 giorni a Torino perché membro del comitato di sciopero, poi assolto in istruttoria. Nel 1911
presidente a Lucca della Sezione dei lavoratori del libro.
Giunse a Locarno /TI nel gennaio 1912. Per la polizia politica elvetica risulta membro nel 1914 del gruppo anarchico "P. Gori", insieme
a Macchi Eugenio* (vedi), Frontini Pietro, Braggion Giuseppe. Tuttavia nel 1923 dichiarerà di non essere mai stato anarchico, ma
sempre socialista.
Nel 1913 conobbe Guglielmo Canevascini che gli affidò l'impaginazione di Libera Stampa, "... Colonne aperte a tutti i socialisti,
sindacalisti, liberali, anarchici, repubblicani, italiani e svizzeri", ricorderà nel 1956 in Libera Stampa.
Dal novembre 1914 appare, oltre che redattore del giornale sopracitato, quale cassiere della "Società cooperativa Editrice di Libera
Stampa", dal 1917 con Luigi Gobbi* presente nella succursale della Camera del Lavoro a Lugano, dal 1921 amministratore di Libera
Stampa ed in seguito pure segretario della Camera del Lavoro.
In consiglio comunale a Viganello.
Opere: "Leghe rosse e leghe gialle", tip. Giugni, 1920
FONTI:
GB // Libera Stampa 1.5.1914, 6.11.1914, 20.9.1923, 3.8.1943, 16.6.1956, 2.4.1962 // (archivio in Eugenio Macchi) //
BARROUD Philippe
Tipografo
Di Leysin/VD
Sindacalista rivoluzionario.
Condannato nel 1903 dal Tribunale militare per diserzione a 8 giorni.
Operaio presso l'Imprimerie communiste di Losanna /VD. Sottoscrive nel 1906 un manifesto con altri 112 : "Gli Antimilitaristi Svizzeri
ai Lavoratori". Dimissiona dall'Imprimerie communiste nel 1911 e poi dall'Union ouvrière di Losanna /VD (Camera del lavoro aderente
alla FUOSR) con i fratelli Henri e Louis Baud, per l'affare Duvaud* (insegnante licenziato anche dalla Scuola Ferrer di Losanna, poiché
ritenuto incapace).
FONTI: GB / Rév./Risv. 28.04.1906 / Gazette de Lausanne 23.10.1903 /
BAUD Henri
Tipografo
Typographe
Corsier-sur-Vevey /VD, 19.11.1878 da Edouard e Elise Frédérique Conne - Pully /VD, 4.04.1967.
Originario di Corsier-sur-Vevey /VD. Sposato con Dégallier-Rithner Berthe Méry.
Sindacalista rivoluzionario.
Domiciliato a Losanna /VD, nel 1897 aderisce al Sindacato dei tipografi e nel 1902 diventa presidente della Sezione losannese. Dal
1903 al 1908 risulta presidente dell'Union ouvrière di Losanna, ed è uno dei suoi maggiori animatori, pronunciandosi per la
separazione dei sindacati dal Partito socialista.
Tra i fondatori nel 1905 con Luigi Bertoni della FUOSR (Federazione delle unioni operaie romande - organizzazione sindacalista
rivoluzionaria), è segretario di redazione del suo organo La Voix du Peuple, lavora come tipografo all'Imprimerie communiste, in cui
sono stampati La Voix du Peuple, L'Exploitée, ed altri organi sindacali rivoluzionari. Più volte arrestato in quanto responsabile de La
Voix du Peuple (per es.condannato dal Tribunale di Losanna nel novembre 1910 afrs. 400.- di multa, in cui Alfred Sinner verrà
detenuto per 60 giorni per un articolo contro il presidente francese Fallières in visita a Berna).
"Ho lavorato fianco a fianco con gli anarchici nel movimento sindacale. A mio avviso le etichette non hanno importanza, purché si
agisca e si lavori contro il padronato. Adesso sono in chiaro: i confusionisti e i disorganizzatori della classe operaia si trovano dalla
parte dei politici" (1907).
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Nel 1908 accoglie Pierre Monate che si era rifugiato in Svizzera per sfuggire a azione giudiziarie in Francia. Gli fornisce l'atto di
origine di suo fratello Louis.
Dimissiona dalla Tipographie communiste nella primavera del 1911 per un conflitto nato dal disaccordo sul licenziamento
dell'insegnante Duvaud dall'Ecole Ferrer di Losanna, e poco dopo perfino dall'UO (sindacalista) di Losanna /VD, e dalla stessa FUOSR,
accompagnato dal fratello Louis, da Philippe Barroud e Paul Villard, tutti operai della tipografia, collaborando poco dopo con il
sindacalismo riformista che aveva combattuto da anni. Una critica nei suoi confronti della sua evoluzione in Rév. 25.5.1912...infatti,
nel novembre 1912 è presidente della Commissione centrale federativa delle tariffe dei tipografi.
Nel 1930 dà vita al settimanale apolitico Journal de Pully; arricchisce la cronaca di politica internazionale da informazioni tratte da la
Révolution prolétarienne, rivista sindacale francese fondata da Monatte.
Né 19.11.1878 à Corsier-sur-Vevey, décédé 4.4.1967 à Pully (canton de Vaud, Suisse). Fils d'Edouard, jardinier, et
d'Elise Frédérique Conne. Marié à Berthe Méry Rithner. Syndicaliste révolutionnaire.
Après son apprentissage de typographe. il adhéra en 1897 au syndicat. Président de l'Union ouvrière de Lausanne (1903-1908), il se
prononça pour la séparation des syndicats et du parti socialiste. A un questionnaire de l'Agence télégraphique suisse de février 1905,
qui lui demandait entre autres quelles étaient ses œuvres principales, il réoondait: "Exclusion de la politique dans l'Union ouvrière de
Lausanne". Il fut toutefois candidat socialiste au conseil communal en 1901, puis au Grand Conseil (législatif cantonal) en 1905, mais
ne fut pas élu.
Devenu syndicaliste révolutionnaire, il fut l'un des fondateurs de la Fédération des Unions ouvrières de la Suisse romande, présida en
octobre 1905 le congrès de Neuchâtel et fut secrétaire de rédaction de La Voix du Peuple (janvier 1906). Quand l'imprimeur refusa
d'en continuer la fabrication, il fonda en octobre 1906 avec ses deux frères et des collègues une « Imprimerie communiste » ; son
frère Louis (né en 1884) était l’éditeur responsable de la Voix du Peuple.
En 1908, Henri Baud hébergea Pierre Monatte qui s'était réfugié en Suisse pour échapper à des poursuites en France; il lui fournit
l'acte d'origine de son frère Louis.
A la suite du conflit relatif à l'école Ferrer de Lausanne (voir Jean Wintsch), Baud et ses camarades démissionnèrent (août 1911); le
journal passa à Genève et Baud s'éloigna du mouvement, non sans d'âpres polémiques avec ses anciens camarades.
En 1930, il fonda le Journal de Pully, hebdomadaire; il enrichissait la chronique de politique internationale d'informations tirées de la
Révolution prolétarienne, revue syndicaliste française fondée par Pierre Monatte.
FONTI:
GB / ME // Police de sûreté, Lausanne, 11.7.1908 // Henri Baud, "Les organisateurs" in La Voix du Peuple, Losanna, 2.3.1907 // DSS //
ACV : dossiers ATS // Gazette de Lausanne 23.11.1910 - processo con Sinner // Marc Vuilleumier, "Introduction", Histoire et combats,
Lausanne, 2012 // Rév. 25.5.1912 //
BAUD Louis
Macchinista
Vevey /VD, 25.12.1884 da Louis e Elise Conne - Si ignorano luogo e data di morte
Fratello di Henri.
Sindacalista rivoluzionario.
Lavora all’Imprimerie communiste di Losanna /VD. Per alcuni anni editore responsabile del settimanale La Voix du Peuple e
responsabile nel 1909 della biblioteca della Maison du Peuple di Losanna. Poi, nel 1911 dimissiona dal posto di lavoro, dall'UO e dalla
FUOSR con il fratello Henri a causa del conflitto Duvaud-Ecole Ferrer (vedi Henri BAUD).
FONTI: GB
BERTOGLIO Comunardo Marco Antonio
(Crevacuore (NO) 1903 - ?) da Battista Domiciliato a Ginevra. Comunista.
Amico di Domenico Ludovici e di Luigi Bertoni. Accoglie Ciro Beltrandi nel 1931.
FONTI:
GB /
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BEURET Arthur
Faiseur de pendants
Né le 1er février 1875.
Un des participants aux manifestations de Saint-Imier contre l'entrepreneur Gygax, le 29 mai 1893 (voir Alcide Dubois), il est
condamné un an plus tard à 3 mois de prison par la cour correctionnelle de Delémont.
FONTI: ME / AFS: E21 13993
BIANCHI Giuseppe
giornalista
Cadempino /TI 14.2.1862 da Giuseppe e ... - Como (Italia) settembre 1897.
Domiciliato a Lugano /TI.
L'agenzia pubblicitaria di Bianchi assume a partire dall'agosto 1888 il diritto di inserzione sulla IV pagina de Il Lavoratore, cui Bianchi
collabora. Sarà corrispondente di Gazzetta Ticinese e del giornale milanese il Secolo. Partecipa come giornalista al Congresso
anarchico di Capolago del gennaio 1891.
All'arresto di Malatesta a Lugano del giugno 1891 compare come teste (accanto a Panizza Attilio e Isaia Pacini) al processo:
"Conosco l'imputato e sono amico con lui per identità di professione di fede, che perlomeno si avvicinano".
Sarà pure redattore de l'Idea Moderna, foglio liberale-radicale con Francesco Chiesa e Emilio Bossi.
Dal 30.9.1895 segretario provvisorio del Tribunale distrettuale di Lugano per il Civile. Su posizioni liberal-socialiste, è anche membro
della Società Operaia liberale luganese.
Poi ospedalizzato a Como per "malattia mentale".
FONTI:
GB // M. Binaghi, "Addio, Lugano Bella", Locarno 2002 // Gazzetta ticinese, 18.10.1895 - 27.9.1897 //
BISCHOFF Ernest
Manovale edile
(di Ouchy?) 1864 - 8 febbraio 1914 .
Membro del Partito socialista di Losanna /VD, ma su posizioni sindacaliste rivoluzionarie, animatore del Syndicat international des
manoeuvres et maçons di Losanna /VD.
Nel 1894 vicepresidente del sindacato losannese dei manovali edili che fonda una cassa di mutuo soccorso in caso di sciopero, nel
dicembre 1898 presidente dell'Union des terrassiers et maneuvres, poi della Société des manoeuvres et maçons nel 1901.
Presidente del comitato di sciopero edile a Losanna del 24.8 - 6.10. 1900. Nel corso del Primo maggio 1901 dopo il comizio viene
arrestato con Noli, poi immediatamente liberati su richiesta della folla inferocita. Nel 1901 è oratore a Montreux /VD per uno sciopero
edile. Condannato a 3 giorni (luglio 1901) di prigione a Chexbres VD per aver chiamato "camorristi e mercanti zuppa". Viene
arrestato nel gennaio 1902. Nel 1903 nuovamente arrestato a Ginevra per violazione della legge sui conflitti collettivi (incoraggiato i
compagni a non riprendere il lavoro e membro del comitato di sciopero con Bertacchini): 16 giorni di detenzione e 2000 franchi di
multa (di cui 13 in preventiva; sono pure arrestati una sessantina di operai, ed espulsi una decina di stranieri, tra cui Bertacchini,
presidente del sindacato dei muratori e manovali e presidente del comitato di sciopero).
Sottoscrive nell'aprile 1906 con 112 antimilitaristi svizzeri il manifesto "Gli Antimilitaristi Svizzeri ai Lavoratori", pubblicato sul
Risveglio. Nel 1906 a Ginevra si presta per diversi comizi sulle 8 ore, sindacalismo, sciopero generale, antimilitarismo promossi dalla
FUOSR. Nell'aprile 1906 oratore a Ginevra e a Montreux sull'antimilitarismo.
Nel marzo 1910 arrestato a Avenche per una conferenza contro l'esercito, poi condannato a 15 giorni di detenzione. Nel luglio 1910
risulta ancora presidente del Syndicat international des manoeuvres et maçons e ha convocato un'assemblea (2.7.1910) dei
manovali e carrettieri alla Maison du Peuple di Losanna per il rinnovo dei contratti di lavoro; verrà licenziato dal suo padrone pochi
giorni dopo, su esplicita richiesta della Federazione degli impresari.
Nel luglio 1911 tiene una conferenza sulla Rivoluzione messicana a la Rochettaz sur Pully /VD, sotto gli archi del ponte ferroviario,
alla presenza di una sessantina di operai delle miniere e delle fabbriche della Paudèze.
“Fu alla testa di un numero incalcolabile di scioperi a Losanna e Ginevra, ovunque poteva giungere, pagando con la propria persona,
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perseguitato, imprigionato, boicottato …” (La Voix du Peuple 21.2.1914).
[Su la Gazette de Lausanne del 25.2.1914 vi è l'annuncio di morte di Jean-Ernest Bischoff, di Coinsins, deceduto il 7.2.1914 - 45
anni !! (... cioè nato nel 1869)]
Président de l'Union des terrassiers et manoeuvres en 1908, puis de la Société des manoeuvres et maçons en 1901.
Mort le 8 février 1914.
FONTI:
GB // Risv. 3.8.1901 // Risv. 28.4.1906 // La Voix du Peuple 21.2.1914 // Claudio Cantini, La lutte contre les anarchistes, in "Pour une
histoire des gens sans Histoire", Losanna 1995 // Feuille d'Avis de Lausanne (?) // Gazette de Lausanne 25.2.1914 //
BLASER Emile (BOUDRIE' Roger)
1866 - 1938
FONTI: "Le trim', souvenirs de Roger Boudrié, ouvrier jurassien", Saint-Imier 1993
BOBILIOFF Gregor
Meccanico
Lucerna 24.9.1915 - Huesca 6.1.1937.
Originario di Unter-Engstringen/ZH.
Domiciliato a Ascona /TI.
Miliziano in Spagna nella Colonna Durruti dal 11.11.1936 al 6 gennaio 1937. Muore al fronte.
FONTI: Ulmi-Huber / Huber, Schw. Spanienfreiwilligen / un article avec photo dans La Batalla (POUM)
BOHREN Jean
Boîtier
Né le 27 octobre 1839.
Un des participants aux manifestations de Saint-Imier contre l'entrepreneur Gygax, le 29 mai 1893 (voir Alcide Dubois), il est
condamné un an plus tard à 7 mois de prison par la cour correctionnelle de Delémont.
FONTI: ME /
BOILLAT Vital
Polisseur
Né le 24 mai 1868.
Un des participants aux manifestations de Saint-Imier contre l'entrepreneur Gygax, le 29 mai 1893 (voir Alcide Dubois), il est
condamné un an plus tard à 2 mois de prison par la cour correctionnelle de Delémont.
FONTI: ME /
BORSA Primo Carlo
Tipografo
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Bellinzona 22.3.1867 - (prob. deceduto a Ginevra/GE nel 1928)
Emigrato nell'Ottocento a Ginevra, presidente della Sezione socialista ticinese di Ginevra all'inizio del Novecento (nel 1901 l'Unione
socialista ticinese locale è composta da 26 membri e aderirà al Partito socialista ticinese nel giugno dello stesso anno, risultando tra
le prime sezioni ticinesi che si costituiscono fuori cantone, accanto a quelle di Zurigo, Lucerna e Basilea). Deputato al Gran Consiglio
nella lista socialista fino al novembre 1927 (che abbandona per motivi di salute).
Borsa ospita Luigi Bertoni - e con diverse difficoltà, considerando le problematiche da lui apportate (continui sopralluoghi della
polizia) - per molti anni a Ginevra. Alla sua morte, la moglie continuerà ad affittare la camera a Bertoni.
FONTI: GB / Journal de Genève, 25.11.1927 /
BROGGINI Romano
docente, storico, filologo
Locarno TI 11.3.1925 - Locarno 9.5.2014.
Frequenta l'Università di Friborgo e ottiene nel 1949 il dottorato in lettere. Insegna al Ginnasio di Biasca nel 1951 e alla Scuola
cantonale di commercio di Bellinzona (1952-1959). Direttore del giornale Popolo e libertà dal 1965 al 1969, redattore del Vocabolario
dei dialetti della Svizzera italiana. Nel 1969 è primo direttore e docente di italiano al Liceo di Bellinzona.
Fu pure docente all'UNI di Pavia e all'UNI degli Studi di Milano.
Qui viene ricordato solo per alcune presenze e contributi riguardanti l'anarchismo:
Nel 1972 invita Pier Carlo Masini a Bellinzona per il centenario della nascita del tipografo Luigi Bertoni, redattore dal 1900 al 1946 dei
due quindicinali ginevrini Il Risveglio / Le Réveil anarchiste. In quella giornata raccoglie voci e documenti della vecchia guardia
anarchica ticinese, tra cui Carlo Vanza, Franz Moser, Antonietta Peretti... Documentazione di cui ha fatto dono nel 2005 alla biblioteca
del Circolo Carlo Vanza di Bellinzona.
È presente nel settembre 1972 a Saint-Imier, accompagnando Carlo Vanza, per il centenario dell'Internazionale antiautoritaria.
Pubblicazioni:
- Due anniversari: Carlo Salvioni 1858-1920, Clemente Merlo 1879-1960, Bellinzona 1971
- Un gruppo internazionalista dissidente: la Sezione del Ceresio in Anarchismo e socialismo in Italia 1872-1892- Roma 1974
- Appunti sui gruppi anarchici e libertari a Bellinzona (estratto da Pagine bellinzonesi), Bellinzona 1978
- Anarchia e libertarismo nel Locarnese del 1874, ... - 1978
- Monte Verità: antropologia locale come contributo alla riscoperta di una topografia sacrale moderna, Bellinzona 1978
- Bakunin nel locarnese, in L'Almanacco 11, pp 87-91, Bellinzona 1992 (o 91?)
- "Luigi Bertoni. La coerenza di un anarchico" di Gianpiero Bottinelli, Archivio storico Lombardo, Anno CXXIII - 1997
- Sul soggiorno di Bakunin in Ticino, in Baj-Bakunin: Atti del convegno. Monte Verità Ascona 5 ottobre 1996, Lugano 2000.
- Masini storico dell'anarchia, in Bollettino della Civica bibl. Angelo Mai, Bergamo 2001 (già 1999?)
- Sugli scalpellini rossi di Giornico (appunti di storia dell'immigrazione nella tradizone orale), in Bollettino storico della Svizzera
italiana, serie nona, Vol. CVIII fasc. 1 - 2005.
FONTI:
GB //
BRUPBACHER Fritz
Medico
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Zurigo 30.06.1874 da Karl Friedrich e Anna Barbara Grau - Zurigo 1.01.1945.
Sposato nel 1901 con Lydia Petrovna Kotschetkova, medico russa; nel 1916 con Helmi Körw, russa; nel 1924 con Paulette
Raygrodski, medico russa.
Studia medicina a Ginevra e a Zurigo. Formazione in psichiatria a Parigi nel 1899, poi assistente e medico in una clinica psichiatrica a
Kilchberg /ZH. Nel 1899 pubblica la rivista Die junge Schweiz (1899-1900). Nel 1901 apre il suo studio medico nel quartiere operaio
zurighese di Aussersihl. Per la sua attività a favore delle classi diseredate, sarà conosciuto con il soprannome di “medico dei poveri”.
Propaganda le teorie socialiste rivoluzionarie e neomaltusiane agli operai del sindacato del legno. Pubblica diversi studi ed opuscoli
sulla limitazione delle nasciste, sulla donna, in favore della legalizzazione dell'aborto.
Membro del Partito socialista dal 1898, figura importante nel movimento operaio e socialista di Zurigo, rappresenta dal 1901 al 1904
il Partito al Gran Consiglio della città, collaborando al quotidiano Das Volksrecht, redatto fino al 1909 dal suo amico Max Tobler. Nel
1905 conosce alcuni anarchici come P. Kropotkin, J. Guillaume, J. Wintsch, L. Bertoni, ed in particolare i fratelli Nacht, animatori a
Zurigo del movimento anarcosindacalista. Nello stesso anno partecipa alla fondazione della Lega antimilitarista svizzera a Lucerna
(sostenuta da una parte della sinistra del Partito socialista, ma che morirà pochi mesi dopo...).
Nel 1906 fonda la rivista culturale Polis. In seguito, dopo aver conosciuto Pierre Monatte, collabora regolarmente alla sua rivista La
Vie Ouvrière di Parigi, oltre ad altri fogli sindacalisti rivoluzionari francesi come La Bataille syndicaliste e più tardi a La Révolution
prolétarienne. A Bienne il 15 febbraio 1908, affronta in una conferenza la tematica dei mezzi anticoncenzionali. Nel 1909 è delegato
della Lega rivoluzionaria e dell'UO di Zurigo al Congresso antimilitarista di Bienne /BE, patrocinato dai sindacalisti della FUOSR e dal
movimento anarchico in Svizzera.
Viene espulso dal Partito socialista nel 1914 (sia per le sue posizioni antimilitariste che rivoluzionarie), ma poi riammesso grazie a
vivaci e numerose opposizioni. Fonda la rivista Der Revoluzzer, attiva dal 1915 al 1916. Sottoscrive il manifesto Une sequestration
per la liberazione di Luigi Bertoni nel 1918, in lunga detenzione preventiva a Zurigo.
Dimissiona dal Partito socialista e nel 1920 aderisce alla Terza internazionale; come membro del Partito comunista svizzero,
collabora in seno alla commissione redazionale del quotidiano Der Kämpfer. Nel 1921-1922 partecipa ad una missione del Soccorso
operaio internazionale, incaricata di distribuire viveri in alcune regioni della Russia. In quest'occasione conoscerà alcuni bolscevichi di
rilievo, tra cui Trotsky. Membro della direzione zurighese del Partito, viene espulso dal Partito comunista nel gennaio 1933 a causa
del suo antistalinismo.
“Gli piaceva chiamarsi socialdemocratico e anarchico” (Réveil - gennaio 1945 )
"Et de même, lorsque j'entrai par la suite dans le Parti communiste, je n'ai jamais renié ma veine anarchiste" (Socialisme et liberté)
Zurich, 30.06.1874- 1.01.1945. Médecin, socialiste et communiste hérétique, collaborateur des périodiques français la Vie ouvrière et
de la Révolution prolétarienne.
Après ses études de médecine à Genève et Zurich puis de psychiatrie à Paris (1899), Fritz Brupbacher ouvre un cabinet dans un
quartier ouvrier de Zurich. Il siège quelques années au parlement cantonal sous les couleurs du parti socialiste, puis se rapproche
des anarchistes et des syndicalistes révolutionnaires après avoir rencontré James Guillaume (voir ce nom). Ami de Pierre Monatte
(voir ce nom), il donne à la Vie ouvrière puis à la Révolution prolétarienne des informations critiques sur le mouvement ouvrier en
Suisse. En 1921 il rejoint le Parti communiste suisse, mais ses voyages en URSS, ainsi que ses trois épouses russes successives, lui
ouvrent les yeux; il faudra toutefois attendre 1933 pour qu'il soit exclu du parti. Il entretenait une importante correspondance et des
liens internationaux et publia de nombreux ouvrages en allemand. On trouve quelques autres textes de lui dans la presse libertaire
francophone.
Pionnier du contrôle des naissances et précurseur de réputation internationale de la révolution sexuelle, Brupbacher, qui était aussi
lié à Margarethe Hardegger (voir ce nom), prit fait et cause, avec sa femme Paulette (voir ce nom), pour la légalisation de
l'avortement.
Des extraits de son autobiographie, 60 ans d'hérésie, et un choix de textes ont été publiés en 1951 dans une traduction de Jean-Paul
Samson (voir ce nom), puis repris dans la collection Pensée et action de Hem Day (voir ce nom).
Arzt
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Zürich 30.06.1874 des Karl Friedrich und der Anna Barbara Grau – Zürich 1.01.1945
Heiratet 1901 Lydia Petrovna Kotschetkova, russische Aerztin; 1916 Helmi Körw, Russin; 1924 Paulette Raygrodski, russische Aerztin.
Studiert Medizin in Genf und Zürich. Ausbildung in Psychiatrie in Paris 1899, danach Assistent und Arzt in einer psychiatrischen Klinik
in Kilchberg/ZH. 1899 publiziert er die Zeitschrift Die junge Schweiz (1899-1900). 1901 eröffnet er seine Arztpraxis im Zürcher
Arbeiterquartier Aussersihl. Wegen seiner Tätigkeit zugunsten der entrechteten Klassen wird er als “Armenarzt” bekannt. Er
propagandiert den Arbeitern der Holzgewerkschaft revolutionär-sozialistische Theorien und den Neomalthusianismus. Publiziert
verschiedene Forschungsarbeiten und Broschüren zur Geburtenkontrolle, über die Frau, zugunsten der Legalisierung der Abtreibung.
Ab 1898 Mitglied der Sozialdemokratische Partei (SP), wichtige Figur der Arbeiterbewegung und der Sozialisten in Zürich, vertritt die
Partei von 1901 bis 1904 im Zürcher Gemeinderat (Legislative), Mitarbeit bei der Tageszeitung “Das Volksrecht” , dessen Redaktor
bis 1901 sein Freund Max Tobler ist. 1905 lernt er einige Anarchisten wie P. Kropotkin, J. Guillaume, J. Wintsch, L. Bertoni, und
insbesondere die Brüder Nacht kennen, die in Zürich die anarcho-syndikalistische Bewegung beleben. Im selben Jahr nimmt er an der
Gründung der antimilitaristischen Liga in Luzern teil (unterstützt von einem Teil der sozialdemokratischen Parteilinken, sollte aber
schon wenige Monate später wieder eingehen...).
1906 gründet er die Kulturzeitschrift Polis. Nachdem er Pierre Monatte kennenlernt, arbeitet er später regelmässig mit dessen Pariser
Zeitschrift La vie Ouvrière zusammen, sowie mit anderen französischen revolutionär-syndikalistischen Blättern wie La Bataille
syndicaliste und später La Révolution prolétarienne. Am 15. Februar 1908 hält er in Biel einen Vortrag zum Thema Verhütungsmittel.
1909 ist er Delegierter der revolutionären Liga und der UO von Zürich am antimilitaristischen Kongress in Biel/BE, unter dem Patronat
der Geschwerkschafter der FUOSR und der anarchistischen Bewegung in der Schweiz.
1914 wird er aus der Sozialdemokratischen Partei ausgeschlossen (sowohl wegen seiner antimilitaristischen als auch wegen seiner
revolutionären Positionen), wird aber dank lebhaften und zahlreichen Widerspruchs wieder zugelassen. Er gründet die Zeitschrift Der
Revoluzzer, welche von 1915 bis 1916 aktiv ist. 1918 unterzeichnet er das Manifest Une sequestration zur Freilassung von Luigi
Bertoni, welcher sich langer Untersuchungshaft in Zürich befindet.
Er tritt aus der sozialdemokratischen Partei aus und 1920 tritt er der Dritten Internationalen bei; als Mitglied der Kommunistischen
Partei der Schweiz arbeitet er im Redaktionskomitee der Tageszeitung Der Kämpfer mit. 1921-1922 nimmt er an einer Mission der
Internationalen Arbeiterhilfe teil, mit dem Auftrag, in einigen Regionen Russlands Lebensmittel zu verteilen. Dabei lernt er einige
bedeutende Bolschewisten kennen, darunter Trotsky. Vorstandsmitglied der Zürcher Sektion wird er im Januar 1933 wegen seinem
Antistalinismus aus der Kommunistischen Partei ausgeschlossen.
“Gli piaceva chiamarsi socialdemocratico e anarchico” (Réveil )
"Et de même, lorsque j'entrai par la suite dans le Parti communiste, je n'ai jamais renié ma veine anarchiste" (Socialisme et liberté)
QUELLEN: GB / Rév. gennaio 1945 / HLS / "Socialisme et liberté" /
Aus seinen Werken:
"Kindersegen und kein Ende?", Broschüre, 1903
"Der tolle Hund", in Zusammenarbeit mit Max Tobler, Broschüre 1910
"Die Helvetische Revolution und die Arbeiterbewegung in der Schweiz ", op. 1912
"Marx und Bakunin", 1913
"Zürich während Krieg und Landesstreik" , Broschüre 1928
"Michael Bakunin, der Satan der Revolte ", 1929, ("Michel Bakounine ou le démon de la révolte", Editions du Cercle/Editions de la
Tête de Feuilles, 1971)
"60 Jahre Ketzer", 1935
"Socialisme et liberté" (Sammlung von Schriften, gesammelt, übersetzt und präsentiert von Jean Paul Samson, mit Vorwort von Pierre
Monatte), Neuenburg 1954/1955
Siehe auch seinen Artikel "Les coopératives de production à Zurich", in Almanach du Travailleur pour 1911, Lausanne.
FONTI:
GB / Rév. gennaio 1945 / DSS / "Socialisme et liberté" / Karl Lang, Kritiker, Ketzer Kämpfer; Das Leben des Arbeiterarztes Fritz
Brupbacher, Zurich 1984 / Fonds d'archives, IISG Amsterdam et ASS Zurich.
Tra le sue opere:
"Kindersegen und kein Ende?", opuscolo, 1903
"Der tolle Hund", in collaborazione con Max Tobler, opuscolo 1910
"Die Helvetische Revolution un die Arbeiterbewegung in der Schweiz ", op. 1912
"Marx und Bakunin", 1913
"Zürich während Krieg und Landesstreik" , opuscolo 1928
"Michael Bakunin, der Satan der Revolte ", 1929, ("Michel Bakounine ou le démon de la révolte", Editions du Cercle/Editions de la
Tête de Feuilles, 1971)
"60 Jahre Ketzer", 1935
"Socialisme et liberté" (raccolta di scritti, tradotti e presentati da Jean Paul Samson, con prefazione di Pierre Monatte), Neuchâtel
1954/1955
vedi anche suo art. "Les coopératives de production à Zurich", in Almanach du Travailleur pour 1911, Losanna.
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BRUPBACHER-RAYGRODSKI Paulette
Medico
Médecin
Médecin
Pinsk (Russia, ora Bielorussia) 16.1.1880 da Aron Hirsch Raygrodski e Frieda Nimcowicz - Zurigo 31.12.1967
Moglie di Fritz dal 1924.
All'impegno medico affianca quello politico, dedicandosi alla lotta per gli anticoncenzionali, l'aborto e l'emancipazione femminile,
pubblicando diversi opuscoli. Traduce nel 1932 in francese "La Confession" di M. Bakunin (scritto del 1857), con prefazione di Fritz
Brupbacher. Collaboratrice de La Révolution prolétarienne, in cui nel settembre 1948 pubblica l'articolo "La littérature russe
d'aujourd'hui", denunciando l'avvilimento e la servilità degli scrittori del realismo socialista adoratori di Stalin.
Nel 1952 abbandona lo studio medico e si trasferisce in un kibbutz di Tel Aviv, dove scrive "Meine Patientinnen" (1953) e "Hygiene
für di Jedermann" (1955), per poi fare ritorno in Svizzera.
Née en 1880 à Pelta (Russie, auj. Biélorussie), morte en 1967 près de Zurich.
Fille d'Aron Hirsch Raygrodski, épouse en premier mariage Abraham Goutzait (ou Gutzeit). Après avoir étudié les lettres à Berne, elle
s'inscrit en médecine à Genève puis s'installe à Zurich en 1923. Elle épouse le médecin Fritz Brupbacher et s'engage dans la lutte
pour la contraception et l'avortement.Elle traduit du russe en français la Confession de Bakounine, publiée (Paris, Rieder 1932) avec
une préface de Fritz Brupbacher.
Après avoir passé quelques années dans un kibboutz, elle rentre en région zurichoise où elle meurt en 1967.
Arzt
Pinsk (Russland, später Weissrussland, jetzt Belarus) 16.1.1880 des Aron Hirsch Raygrodski und der Frieda Nimcowicz – Zürich
31.12.1967
Ehefrau von Fritz ab 1924.
Verbindet ihr Engagement als Aerztin mit dem politischen Engagement: Widmet sich dem Kampf für Verhütungsmittel, Abtreibung
und Emanzipation der Frauen, publiziert verschiedene Broschüren. 1932 übersetzt sie aus dem französischen “La Confession” von M.
Bakunin (1857 geschrieben), mit Vorwort von Fritz Brupbacher.
Mitarbeiterin von La Révolution prolétarienne, in der sie im September 1948 den Artikel "La littérature russe d'aujourd'hui" publiziert,
in dem sie die Schriftsteller des sozialistischen Realismus, Verehrer von Stalin, der Selbsterniederigung und Unterwürfigkeit anklagt.
1952 gibt sie die Arztpraxis auf und zieht in einen Kibbutz in Tel Aviv, wo sie "Meine Patientinnen" (1953) und "Hygiene für di
Jedermann" (1955) schreibt. Daraufhin Rückkehr in die Schweiz.
QUELLEN: GB / DSS /
FONTI: GB / HLS-DHS-DSS /
BULEGHIN Arturo
Impiegato
Treviso 2.12.1905 - Si ignorano luogo e data di morte
Repubblicano.
Residente in Svizzera, parte per la Spagna nel settembre 1936, come miliziano nella Sezione italiana della Colonna Ascaso, poi nella
Garibaldi fino a settembre 1937. Ferito in combattimento.
Stabiltosi poi in Francia verrà poi consegnato dal Governo francese di Pétain alla Germania. Dopo 18 mesi di lager, consegnato
all'Italia e confinato a Ventotene per 5 anni.
Nel 1943 è cofondatore del Movimento federalista europeo.
FONTI: GB / Ulmi-Huber
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CANEVASCINI Elio
Medico chirurgo, primario ospedale Beata Vergine di Mendrisio
Canevascini (a destra) miliziano
nella Colonna anarchica Ascaso
Tenero /TI, 11.1.1913 da Guglielmo - Rancate/TI 13.12.2009.
Figli: Giotto e Matteo.
Affiliato al Partito socialista.
Studente in medicina a Parigi, arriva nell'estate 1936 in Spagna con Pacciardi e Piana (studente di medicina italiano), con un
lasciapassare anarchico e del movimento Giustizia e Libertà. Miliziano al fronte e nel servizio sanitario della Colonna Ascaso della
Federazione anarchica iberica, ed in particolare nella sezione italiana della colonna Ascaso, dall'11 settembre 1936 fino a dicembre
1936 [in una intervista della TSI - Matteo Bellinelli - dichiara di essere rimasto fino all'assassinio di Berneri, maggio 1937].
"Quando scoppiò la guerra di Spagna i primi decisi ad intervenire furono gli anarchici... Al confine entrammo dalla parte francese di
una casa e sbucammo da quella spagnola. Era una situazione che aveva dell'incredibile: si trattava di un'abitazione appartenente ad
un anarchico e aveva la particolarità di trovarsi proprio sulla linea di frontiera per cui era divisa in due: metà si trovava sulla parte
francese e l'altra metà sulla parte spagnola... Subito conobbi altri anarchici diventati in seguito i miei compagni di lotta al fronte. Ci
ritrovammo in un piccolo centro vicino a Figueras dove c'era una tensione intensa, un'atmosfera tragica suscistata dai racconti degli
anarchici sulla conquista del paesino. Ricordo uno di loro che disse di aver ucciso il prete che dal campanile della chiesa sparava sui
raduni degli anarchici (episodio che Ken Loach riporta nel fim sulla guerra di Spagna "Terra e libertà"). Era particolarmente scosso e
concitato e non si dava pace. Fu questo il primo contatto con la guerra. Da lì prendemmo il treno per Barcellona dove incontrammo
tra gli altri, Pietro Nenni. Tra i repubblicani e socialisti non correva buon sangue: i primi propendevano per una politica di lotta
incruenta (abbattere il regime fascista con azioni politiche), mentre i rappresentantidi Giustizia e Libertà erano convinti bisognasse
difendersi con le armi".
A Huesca ritrova Bassanesi:"Voleva ripetere lo stesso volo che fece su Milano, su Madrid o su Barcellona ma non si rendeva conto
che quella stessa impresa lì non avrebbe sortito gli effetti desiderati. O vieni a buttar bombe, gli dissero gli anarchici, ad aiutarci sul
piano militare, o altrimenti lascia perdere" [Bassanesi su posizioni alquanto diverse, poi uscì dalla Spagna - GB]. "Io al momento
rimasi con Pacciardi che proprio lì al fronte doveva incontrare il repubblicano Carlo Rosselli per mettere le basi di una partecipazione
italiana alle Brigate Internazionali che si andavano creando allora, a pochi giorni dall'inizio della guerra civile" [ma le BI vennero
organizzate unicamente nel mese di ottobre/novembre - GB].
Infine, Canevascini entra a far parte della Colonna Ascaso della Federazione anarchica iberica (FAIb) composta da ca 1000 miliziani,
ingaggiandosi da settembre 1936 nella Sezione italiana guidati da Rosselli e dall'anarchico Camillo Berneri*, alla quale si
aggregarono, oltre ad una maggioranza di anarchici, una trentina tra repubblicani, socialisti e comunisti dissidenti. "Camillo Berneri,
ucciso dagli stalinisti... L'ho conosciuto al fronte. Era un uomo straordinario, una figura portante della lotta antifascista italiana e
spagnola, dotato di una cultura universale. Diventammo amici, ma persi le sue tracce quando partì per Barcellona. Mi aveva
affascinato con quel suo alone di misticismo che si rifletteva anche nel portamento. Indossava un cinturone allentato alla vita da cui
pendeva una pistola ballonzolante ad ogni passo: aveva l'aspetto più antimilitarista che si possa immaginare. Si era recato alla Radio
della Catalogna proprio per commemorare la figura di Gramsci e all'uscita venne freddato dai comunisti. Quando lo venni a sapere
provai un senso di sgomento e di amarezza che mi segnò profondamente. E se anche fossi rimasto più a lungo laggiù, avrei
continuato a stare dalla parte degli anarchici: ero molto distante ideologicamente dai comunisti delle BI, sebbene ammirassi i loro
sforzi nella lotta anti fascista".
Dopo ca 4 [?] mesi rientra per le feste di Natale a Lugano, poi in febbraio a Parigi al fine di terminare gli studi in medicina.
In seguito, dal 1944 al 1945 - tramite la Centrale sanitaria svizzera, come medico - accompagnato tra gli altri dall'anarchica Goldy
Parin-Matthey * - si reca in Jugoslavia tra i partigiani.
Poi rientra in Svizzera, Ticino, svolgendovi l'attività di chirurgo.
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FONTI:
GB // Ulmi-Huber / Silvano Gilardoni, "I volontari ticinesi in difesa della Repubblica di Spagna" / "Il fronte della libertà perduta" di
Maria Pirisi, Area, settimanale di critica sociale, Lugano 20.2.2004 / "La Suisse et la guerre d'Espagne 1936-1939", DVD di Daniel
Künzi, / "Missions chez Tito", gennaio 2007 DVD di Daniel Künzi / Segnalazione polizia politica italiana del 10.2.1937, info fornita da
Nelly Valsangiacomo-Renato Simoni / R. Pacciardi, "Il battaglione Garibaldi", p. 6/7 / Renato Simoni, "En souvenir d'Elio Canevascini"
in Cahiers d'histoire du mouvement ouvrier No 26, Lausanne 2010 / Memoria del presente. Elio Canevascini, di Matteo Bellinelli, TSI
2014 //
CANEVASCINI Guglielmo
Tenero-Contra 2.5.1886 da Ferdinando e Giovannina Piantoni - Lugano 20.7.1965
Fonda Libera Stampa nel 1913, poi parlamentare, consigliere di stato e capo del Partito socialista ticinese per molti anni.
Importante organizzatore dell'azione antifascista e dell'aiuto ai profughi con mezzi legali e... illegali.
FONTI:
Nelly Valsangiacomo, "Storia di un leader", Bellinzona 2001
CARATTONI Francesco (François)
"scrittore"
"écrivain"
Boliaco (Italia) ca 1847 Espulso dalla Francia, domiciliato a Ginevra/GE nel 1884.
Redattore con Carlo Terzaghi de L'Explosion, organe de la lutte pour la vie (2 numeri - 3 e 10 aprile 1884), subito reperito come
provocatore. Secondo un rapporto della polizia del 14 dicembre, "Naglia ha un odio feroce nei suoi confronti, un giorno o l'altro vuole
lasciarlo a terra bucandogli il ventre", a causa di un articolo molto violento contro Georges Herzig, apparso sul suo giornale (ma
firmato da Grussel, Berthier e Creton).
"Bruciato rapidamente quanto la sua apparizione, disparve alla chetichella" scrisse Jean Grave nelle sue memorie.
[GB: Creton o Cretton?]
Né à Boliaco (Italie) vers 1847
Expulsé de France, domicilié à Genève en 1884.
Rédacteur avec Carlo Terzaghi de L'Explosion, organe de la lutte pour la vie (2 numéros, 3 et 10 avril 1884), vite repéré comme
provocateur. Selon un rapport de police du 14 décembre, "Naglia
a une haine féroce contre lui, un soir ou
l’autre il veut le laisser sur le carreau en lui trouant le ventre", à cause d'un article très
violent contre Herzig paru dans son journal, mais qui est signé Grussel, Berthier et
Creton."Brûlé presque aussi vite qu'apparu, [il] disparut sans tambour ni trompette",
écrit Jean Grave dans ses mémoires.
FONTI:
ME / AFS: E21 14072 — René Bianco, Cent ans de presse anarchiste — Jean Grave, Mémoires d'un anarchiste [1930], Paris 2009.
CARAZETTI Emmanuele (Emmanuel)
Fabbricante e negoziante di cappelli
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Muore a Ginevra/GE nel maggio 1938
Di origine ticinese (Carazzetti).
Domiciliato a Ginevra.
Membro del Parti Jeune radical di Ginevra, poi dello stesso eletto deputato al Gran Consiglio e municipale.
Visita Bertoni detenuto in carcere di Ginevra nel 1902 (in detenzione preventiva, in quanto membro del comitato dello sciopero
generale di Ginevra), comunicandogli la raccolta firme della Colonia ticinese del Cantone di Ginevra : 120 firme di ticinesi emigrati a
Ginevra (saranno poi raccolte 4306 firme di cittadini elvetici, in cui si richiede l'annistia, non la grazia...) . Sottoscrive con G. Herzig e
John Ries la garanzia di fr. 5'000 per la cauzione (ma Bertoni dovrà rimanere ancora in carcere, su ordine del procuratore federale di
Berna). Sostiene sempre, ufficialmente o come teste, Bertoni nei suoi processi del 1903, 1907, 1909.
"Louis Bertoni, cet enfant du peuple, qui en possède tout le génie dans son coeur ingénu...": E. Carazetti, Pétition du 10.1.1903 en
faveur de la grâce de Bertoni.
FONTI: GB /
CASTELLI Tranquillo
[Venegono Superiore 1869?] - Oerlikon /ZH il 17.3.1930.
(Cugino di Edoardo).
Domiciliato a Oerlikon da oltre 30 anni. Attivo sindacalmente, poi anche "nel movimento politico".
FONTI:
GB // Risv. 5.4.1930 // (inserito come comunista nel Casell. centrale politico di Roma - non visionato) //
CHAZAI Louis Henri
Professore, archivista, scrittore, poeta
St. Pezenne (Francia)1887 - Nizza 29.10.1967
Sposato nel 1908 con Elvira Morganti di Manno
Disertore francese, poi naturalizzato svizzero nel 1911 (Russo TI).
Socialista.
Direttore archivista della Repubblica del Canton Ticino a Bellinzona, responsabile del gruppo sindacale VPOD ticinese (sindacato dei
servizi pubblici, aderente all'USS) prima della nascita del segretariato. Coinvolto in Ticino con Varesi per la storia dei passaporti falsi
in favore degli antifascisti italiani.
Ma...probabilmente aiuterà gli anarchici ticinesi Bonaria*, Gagliardi* e Peretti* per falsificare passaporti in favore degli esuli italiani
(per es. Luce Fabbri). Vedi anche il suo appassionato ricordo dell'anarchico ticinese Antonio Gagliardi a due anni della morte, sulla
rivista anarchica ticinese Vogliamo! del 1.9.1929. Abbonato a Vogliamo! e a Il Risveglio/Le Réveil anarchiste di Ginevra negli anni
Venti/Trenta.
Dimissiona dall'Archivio cantonale nel 1938 per malattia e si stabilisce in Francia. Redattore resp. dal gennaio 1952 della Révue
indépendante, organo del sindacato francese degli scrittori, dal 1954 membro dell'Académie des Treize.
Alcune opere:
"Pour les chemins de la vie", Sanvito e Cie, Tip. Luganese, Lugano 1914
"Pour la Belgique", Imprimerie artistique, Lausanne 1914 [GB: opuscolo sequestrato dal Dip. politico federale il 4.1.1915]
"Choix de poésies. Vincenzo Bona", editore, Torino 1919
"La vita di Tolstoi", di Romain Rolland, I. traduzione italiana, Caddeo, Milano 1921
"Indice delle leggi, decreti, ordinanze e regolamenti del Canton Ticino dal 1887 al 1923", Bellinzona 1925
"Il problema dell'archivio cantonale", Bellinzona 1931
"Giuseppe Foglia", Ist. editoriale ticinese, Bellinzona 1932
"Epigrammes", Lugano, Tip. Luganese 1933
"Ma il cuore vede... Dramma in un atto", Ist. editoriale ticinese 1934
"De la puce au chameau", Perret-Gentil, (France) 1946 (poesie)
"Un fabuliste italien, Trilussa, Carlo Alberto Salustri", 1949 (France)
"Choléra. Comédie en 3 acts", Golfe-Juan, La Révue indépendante, 1954
"La nuit et les chants de la galère", Perret-Gentil, 1969
Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera
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"Les mystères de Fief-Gatail", Perret-Gentil, 1972 (romanzo)
Eugène Deslaw: "Louis Chazai; l'ecrivain et son oeuvre (poésie, critique, théatre)", 1959
FONTI:
GB // info di Gabriele Rossi per la VPOD / Gazette de Lausanne, 15.1.1915 (sequestro op. "Pour la Belgique)", 19.1.1952 per "La
Révue indépendante" / Vogliamo!, 1.9.1929 -ricordo di Gagliardi / Libera Stampa 31.10.1967 annuncio morte / per le dimissioni
Libera stampa 27.8.1938 /
CHIOCCHIA Pasquale (detto il Biondino)
Falegname
Torino 7.4.1901 (o 1891?) da Pietro e Maria Fornasiero - Torino 5.9.1981.
Espatriato clandestinamente in Francia nel 1930 per sottrarsi al processo promosso dal Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato in quanto tra i militanti della ricostituzione del Partito Comunista d'Italia - vive per brevi periodi a Nizza e Lione, prima di passare in
Svizzera, ancora per breve periodo. Tornato in Francia, ne viene espulso nel 1933 (senza documenti e con precedente decreto di
espulsione) e ritorna ancora in Svizzera. Nel 1935 viene arrestato a Basilea /BS, mentre distribuisce volantini antifascisti.
Miliziano in Spagna dall'ottobre 1936, è sul fronte di Aragona con un gruppo di medici e operatori sanitari svizzeri. Lavora nel settore
della Colonna Ascaso, Sezione Italiana, poi a Grañen (Huesca), con l'Autoambulanza svizzera.
Dal luglio 1937 passa con tutta la struttura sanitaria alla 12esima Brigata Internazionale "Garibaldi". Nominato "alferez" (sottotenente) all'Ospedale divisionale della 45esima Division de l'Ejercito de Tierra, fa ritorno in Svizzera nell'agosto 1938.
All'inizio del 1943 risiede ancora Basilea; tenta di tornare in Italia dopo la caduta di Mussolini (luglio '43), ma ne viene impedito dalle
autorità elvetiche. Vi ritornerà dopo la Liberazione.
Si sposa a Torino con Anna Failla il 27.7.1946.
FONTI:
GB // Ulmi-HUber // info di Gianpaolo Giordana (Archivio AICVAS-Milano - Archivio INSMLI, Milano - Archivio Centrale dello Stato,
Roma, Cas. politico, busta 1306, fascicolo 55076 - Archivio dello Stato civile di Torino - Archivio privato Tobia Imperato, Torino ) //
CHIOSTERGI Giuseppe
Segretario, insegnante, direttore didattico, deputato
Senigallia 31.8.1889 - Ginevra 1.12.1961.
Repubblicano, protagonista della Settimana rossa. Nel 1914 si reca in Francia per combattere con i volontari garibaldini nella I guerra
mondiale.
Ferito nelle Ardenne, è internato a Ginevra, dove risiede dal 1916.
Segretario della Camera di commercio italiana in Svizzera, nel 1926 viene licenziato dal governo fascista per motivi politici. Dignitario
della loggia massonica "Fidélité et prudence" di Ginevra dal 1930, è militante attivo della LIDU (Lega italiana dei diritti dell'uomo).
Insegna al liceo di Ginevra, e diventa uno dei principali animatori del movimento antifascista ginevrino, tra i fondatori delle Scuole
Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera
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italiane (di cui è direttore didattico e segretario), della Società Dante Alighieri, sostenitore della casa per vacanze estive a SaintCergues-les Voirons in Alta Savoia, membro del gruppo dirigente del Partito repubblicano italiano. Nel 1943 è tra i fondatori - con
Schiavetti - delle Colonie libere italiane in Svizzera.
Aiuterà diversi fuorusciti: per esempio assieme a Luigi Bertoni sosterrà in diversi modi Nino Napolitano*, clandestino per diversi anni
a Ginevra.
Nel secondo dopoguerra ritorna in Italia, è deputato all'Assemblea costituente, diventa sottosegretario per il commercio con l'estero
(dal '46 al '47). Più tardi rientra definitivamente a Ginevra.
FONTI:
GB // DSS / Giovanni Mari, "Giuseppe Chiortergi" in Spiriti liberi in Svizzera. La presenza di fuorusciti italiani nella Confederazione
negli anni del fascismo e del nazismo, Franco Cesati Firenze 2006 /
COLUMBERG Raffaella
Ceramista
Biasca /TI, 19.4.1926 da Alberto e da Olga Sciaroni - Biasca 10.5.2007
Tra le più rappresentative ceramiste del Canton Ticino, opera nel suo atelier nella zona dei grotti di Biasca /TI con la sorella Cerere
(deceduta nel 1999).
Nel 1946 segue corsi di disegno alla Kunstgewerbeschule di Zurigo e nel 1952-1953 frequenta l'Istituto statale d'arte di Roma. Nel
1956 realizza una serie di 12 altorilievi raffiguranti i segni zodiacali, collocati all'interno del Ginnasio di Biasca. Nel 1957 riceve a
Bellinzona /TI il premio "Nuove forme per l'artigianato". Nel 1967 riprende gli studi a Faenza dove frequenta l'Istituto d'Arte per la
ceramica, e lavorando nello studio di Panos Tsolakos e con la gallerista di Ascona Gisèle Réal, si mette in contatto con il mondo greco
in opposizione con il regime dei colonnelli... In seguito lavora con svariati architetti, realizzando elementi di decorazione d'interni..
Alla fine degli anni '80 partecipa - con il suo compagno Alberto Bolliger, obiettore di coscienza - alla sezione ticinese del Gruppo per
una Svizzera senza esercito (GSsE), composto da anarchici, libertari, cattocomunisti, cristiani, ecc., alla raccolta delle firme per
l'iniziativa "Per una Svizzera senza esercito", sostenendo poi con diverse azioni e propaganda la votazione popolare nazionale per
l'abolizione di questa struttura di morte (oltre il 30% dei cittadini votano per l'abolizione!). Per es. in occasione della votazione
popolare, ideò e organizzò l'esposizione collettiva "Artisti per una Svizzera senza esercito" tra il 9 e il 14 giugno presso la Biblioteca
della Salita dei Frati a Lugano.
Dopo l'incidente del 1992 deve rinunciare progressivamente all'attività artistica.
Affidata da poco tempo alla Casa per anziani di Biasca, si è spenta a 81 anni, dopo una settimana di coma provocato da un ulteriore
ictus.
FONTI:
GB // La Regione Ticino, Bellinzona 11.5.2007 // MYN in "Raffaella Columberg", La Regione Ticino, 19.5.2007 // Info/biografia (amche
della sorella Cerere) di Isabella Rossi, Salita dei Frati 15, Lugano //
CONTINI Giuseppe
"Un matto?
Venerdì sera si presentava al nostro Ufficio commissariale un individuo il quale dichiarava che faceva parte di un gruppo di anarchici i
quali avevano complottato nientemeno che l'assassinio del presidente della Confederazione svizzera. La sorte avendo designato lui
come esecutore di questa decisione, all'ultimo momento si era sentito mancare il coraggio, e siccore temeva la vendetta dai suoi
compagni veniva a mettersi sotto la protezione dell'autorità [...]." (Gazzetta Ticinese).
"L'inventore del famoso complotto.
Il Contini Giuseppe, inventore del noto complotto anarchico per uccidere il presidente della Confederazione e la principessa Mafalda,
fu condannato a 6 anni di bagno penale a Nivida, per furto qualificato. Dopo la sua liberazione, fu accompagnato dai carabinieri al
suo proprio paese natio di Germonie (Como), ove rimaneva sotto sorveglianza del sindaco.
Avendo potuto ottenere da questo ultimo un permesso per assenza, si recò a Varese, qui trovatosi affatto privo di mezzi, si portò a
Lugano, ove narrò al Commissario Scerri la nota storia del complotto per estorcere del denaro alla polizia. Il Contini, dopo espiata la
meritata punizione per falsa denuncia, verrà espulso dal Cantone." (Gazzetta Ticinese).
FONTI:
GB - Gazzetta ticinese, 16.11.1903 e 23.11.1903 //
Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera
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CONTI-ROSSINI Angelo
Cuoco
31.7.1923 - Porto Valtraglia 21.3.1993.
Domenica 21 marzo 1993 muore a Porto Valtraglia, sulla sponda lombarda del Verbano, A. Conti-Rossini, forse il più celebre cuoco
che il Ticino abbia mai avuto.
Cavaliere al merito della Repubblica francese, “Chiave d'oro” Gault Millaut, “Due stelle” Michelin... e un cuore anarchico. Nato il 31
luglio 1923, il padre panettiere e oste, la madre cuoca, segue il tirocinio del mestiere a Zurigo. Successivamente rileva dai suoi il
ristorante Giardino a Brissago /TI, trasformandolo in vero e proprio tempio delle arti culinarie gestito in proprio fino a pochi anni dalla
morte, quando decide di tornare alla semplicità di un tempo cambiando il menù e il nome del locale che diventa l'Osteria Agorà.
Politicamente è dapprima membro di una cellula di impiegati d'albergo dell'allora clandestino Partito del lavoro di orientamento
filosovietico, per poi avvicinarsi sempre più, soprattutto in seguito ai fatti d'Ungheria, al Partito socialista. Nel contempo, però, coltiva
cordiali rapporti con i libertari esteri e locali, fra cui Leon Hirsch, editore di opere di Mühsam, Tolstoi e di scritti antimilitaristi. A
questo proposito Conti-Rossini scrisse:
“... Mi avvicinai a persone che manifestavano una certa linea libertaria e, adagio adagio ricominciai a leggere, accorgendomi che il
raggiungere la giustizia sociale era la meta comune di alcuni uomini spesso vicini alla cultura umanistica... Attraverso questa strada
ho acquisito una specie di pensiero radicalsocialista-anarchico... In definitiva, oggi più che di lotta sociale bisognerebbe parlare di
solidarietà verso i popoli che stanno peggio di noi, e aiutarli non solo finanziariamente, ma anche politicamente. Bisognerebbe
cercare di abbattere il vecchio concetto patriottico di nazione, per rendersi conto che è il mondo intero e le sue risorse che bisogna
difendere dal saccheggio”.
Vagheggiando talvolta soluzioni influenzate dal retaggio ideologico delle prime esperienze politiche e fors'anche di un ambiente in
cui più d'una volta si sarà sentito un po' Don Chisciotte, ha tuttavia sempre preferito la discussione alla tessera, il dialogo alle linee
programmatiche. Quando, a un certo punto, ha voluto definirsi “antidemocratico” lo ha fatto perché non credeva che la somma
matematica dei voti necessariamente desse maggiore legittimità a una scelta, giusta o sbagliata che sia. Alle regole parlamentari
amava contrapporre un continuo confronti di idee. E chi può scordare quei momenti di franca discussione quando, libero da impegni
di cucina, Angelo si sedeva al tavolo degli avventori per parlare di politica? Nel 1976 scrive una delle sue più belle poesie “per la
mort del Carleto Vanza, anarchic biasches”. Carlo Vanza, una delle più limpide e conosciute figure del movimento anarchico in Ticino,
attivo dagli anni venti fino alla morte, è stato un esempio e maestro anche per le nuove leve post-sessantotto. In questi anni, Conti
-Rossini sostiene attivamente gli sforzi di alcuni allora ancor giovani compagni ticinesi per la rinascita del movimento libertario in
questa regione. Il 5 giugno 1992, dedica “Ai compagni del Circolo Carlo Vanza” una copia della sua autobiografia, augurando “un
proficuo lavoro sempre carico d'amore per il nobile ideale da lui (Carlo Vanza) vissuto e propagandato. Fraternamente, Angelo”.
Grazie alla sua donazione delle placche originali delle litografie di Erich Mühsam alla fondazione Leon Hirsch, nel 1984, è stata
possibile una riedizione della rarissima cartella di Mühsam intitolata Handzeichnungen und Gedichte. Inoltre, con il ricco materiale
d'archivio in suo possesso potè dare un prezioso contributo al catalogo della grande esposizione dedicata all'esperienza comunitaria
del Monte Verità, tutt'oggi di grande interesse per il nostro movimento.
FONTI: Peter Schrembs, in Bollettino Archivio G. Pinelli, No 2, Milano
CORTESI Attilio
Ticinese, socialista, di Lugano /TI.
Sottoscrive il 5.11.1918 il manifesto Une Sequestration per la lunga detenzione preventiva di Luigi Bertoni a Zurigo.
FONTI: GB
CROISIER John
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Gioielliere
Bijoutier
Ginevra 15.3.1855 da Abraham Socialista. Presidente da alcuni anni della Fédération des socitétés ouvrières di Ginevra, membro del comitato di sciopero - sciopero
generale di GInevra - nel 1902, viene condannato a 3 mesi con la condizionale (Karl Steinegger * a 8 mesi con la condizionale,
mentre Luigi Bertoni* a 1 anno di detenzione...).
FONTI: GB /
DE AMBRIS Alceste
Sindacalista, deputato, giornalista
Licciana Nardi 15.09.1874 - Brive (Francia) 9.12.1934
Nel 1907 viene nominato segretario della Camera del lavoro di Roma, redattore de L'Internazionale. Nel 1908 a causa dello sciopero
nel parmanense riesce a rifugiarsi a Lugano. Svolge diverse conferenze anche a Losanna (già nel 1907) nel 1908 promosse dalla UO
locale, a Bienne il 28/29 novembre 1908 al Congresso dei sindacalisti di lingua italiana, che ha lo scopo di esaminare i mezzi per
orientare il movimento degli operai italiani in Svizzera sulla via del sindacalismo rivoluzionario... (VdP 28.11.1908).
Poi si reca in Brasile, a Parigi nel 1911, poi ancora a Lugano, continuando a svolgere una forte propaganda anticolonialista e
antinazionalista. Eletto deputato nel 1913, grazie all'immunità parlamentare può rientrare dall'esilio. Collabora all'Unione sindacale
italiana (USI), organizzazione sindacalista rivoluzionaria fondata nel 1912, diventandone segretario. Nel 1914 con Filippo Corridoni
appoggia il fronte interventista e perderà immediatamente il segretariato dell'USI (viene sostituito dall'anarchico Armando Borghi).
Partito per il fronte, fonda poi nel 1918 l'Unione italiana del lavoro (costituita da sindacalisti rivoluzionari interventisti) si avvicina al
primo fascismo rivoluzionario e nel 1920 raggiunge D'Annunzio a Fiume dove viene nominato suo Capo di Gabinetto nel Governo
della Città Olocausta. Rientra a Parma ed assume una chiara posizione antifascista e non manca di difendere la città dal grosso
attacco di squadre fasciste: si rifugia nuovamente a Lugano, poi in Francia dove verrà privato della cittadinanza italiana e gli viene
comunicato la confisca dei pochi beni posseduti in Italia. Sarà presidente della LIDU.
FONTI: GB / Wikipedia /
DEVINCENTI Giovanni
Pittore decoratore
Castelrotto /TI 7.11.1880 da Francesco e Margherita Bianchi - Lugano /TI 9.2.1919
Segretario della Sezione di Losanna /VD del Partito socialista ticinese, segretario (non retribuito) della Fédération des unions
ouvrières de la Suisse Romande (FUOSR - organizzazione sindacalista rivoluzionaria), antiparlamentare, internazionalista, amico di L.
Bertoni, neomaltusiano.
Nasce il 7 novembre 1880 a Castelrotto /TI da Francesco e Margherita nata Bianchi, primogenito di una schiera di fratelli e sorelle:
Antonio, Maria Maddalena, Luigi, Battistina Maddalena, Giuseppa Aldagisa, Nazzaro, Giuseppe.
"A 12 anni in un'età di cui non ero responsabile dei miei atti, entrai in qualità di alunno nel seminario di Pollegio. Quivi trascorsi tre
anni sotto la funesta influenza di gesuitici insegnamenti, destinati ad incutermi l'orrore ed il disprezzo per quanto vi ha di più sano al
mondo e tendenti ad attutire gli slanci di un adolescente, natura anelante alla vita bella e felice. Malgrado tale atmosfera viziata,
l'esser mio si ribellò all'impostura ed alle pratiche loiolosche non fui mai docile come un Luigino e allora i cavalieri, mi scacciarono
dall'ovile". Sarà sempre un anticlericale convinto.
Segue un apprendistato di pittore-decoratore, poi emigra con altri 3000 ticinesi come stagionale nella Svizzera interna,
probabilmente già all'età di 17 o 18 anni. Per 14 o 15 anni sarà a Ginevra, nel Vallese, nel Canton Vaud, poi infine ancora a Ginevra,
fino al 1912, momento del suo rientro definitivo in Ticino.
A Ginevra nella folta colonia ticinese conosce due personaggi del movimento socialista e sindacale: Primo Borsa, tipografo
bellinzonese, animatore dell'Unione socialista ticinese e l'anarchico bleniese Luigi Bertoni, pure tipografo, redattore del quindicinale
bilingue Le Réveil/Il Risveglio socialista anarchico. Luigi Gobbi, poi segretario del partito socialista ticinese, così lo ricorda: "
Nell'estate 1905 mi trovavo nella Svizzera interna a scopo di visita e propaganda tra gli operai ticinesi emigrati. A Losanna /VD feci
per la prima volta la conoscenza di Giovanni Devincenti che divenne poi mio intimo amico. Ricordo oggi, che prima dell'apertura della
riunione, un giovane fisicamente bello dall'aspetto bonario ed intelligente mi venne incontro stringendomi la mano. Era lui. Mi aveva
immediatamente colpito il suo tratto cortese, quasi signorile e la sua parola pacata, riflessiva e profonda per sentimento. Sapendo
che scriveva assai bene gli rivolsi calda preghiera perché avesse a collaborare all' Aurora ". Devincenti collaborerà regolarmente al
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settimanale socialista, e nel contempo pure ad un altro settimanale, La Voix du Peuple, organo della FUOSR, organizzazione
autonoma dall'USS, su posizioni sindacaliste rivoluzionarie.
Il sindacalismo rivoluzionario romando, vicino a quello francese, persegue una strategia rivoluzionaria, con l'obiettivo di raggiungere
una società autogestita, egualitaria, una società senza padroni e senza stato. I mezzi? Lotta alla borghesia, mediante scioperi,
sabotaggi, una ginnastica educativa per il proletariato affinché possa poi intraprendere lo sciopero generale espropriatore, cioè
l'inizio della rivoluzione. Questo sindacalismo che coinvolgerà in Romandia numerosi operai indigeni, confederati, immigrati italiani e
francesi fino alla Prima guerra mondiale (circa 8'000 operai), vuole cambiare anche qui e subito. Pertanto è anche promotore di
cooperative di pittori-imbianchini, di panettiere, di saloni di parrucchieri, di magazzini di consumo, di una piccola fabbrica di sigari, La
Syndicale, di un'importante tipografia e perfino di una scuola libertaria, la scuola Ferrer di Losanna che vivrà autonomamente senza
sussidi pubblici dal 1910 al 1919.
Tra l'altro, Francisco Ferrer, insegnante e creatore di numerose scuole laiche in Spagna e fucilato nel 1909, è anche ricordato, proprio
qui nel Malcantone: a Novaggio, infatti c'è una piazza a lui dedicata con una lapide, la Piazza Ferrer.
Pur mantenendo la sua adesione al Partito socialista ticinese e segretario della sezione ticinese di Losanna, Devincenti è assai attivo
in questo movimento sindacale rivoluzionario. Per alcuni anni ne è perfino segretario, non retribuito, e la sua attività non passa
certamente inosservata, neppure in Ticino dove sull'organo del partito conservatore Popolo e Libertà viene tacciato di "miserabile,
lurido parto d'un cervello in cancrena…non si può mostrare condiscendenza con uno scioperato negoziatore di scioperi e … vigilato
dalla polizia."
Infatti negli archivi della polizia federale di Berna si trovano diversi documenti sul suo conto, le conferenze con gli operai italiani e
romandi, lo stimolo nel creare nuove sezioni sindacali nel Canton Vaud, le agitazioni, gli scioperi in cui è coinvolto: " è segnalato
come agitatore anarchico Devincenti Giovanni, figlio di …., gessatore, attualmente a Losanna , 168 cm, corporatura media, amico
intimo dell'anarchico Luigi Bertoni, redattore del giornale anarchico Le Réveil/Il Risveglio di Ginevra e del medico Jean Wintsch di
Losanna e ancora di altri agitatori anarchici " si trova in una circolare del Ministero pubblico federale del 1908.
Oltre al suo coinvolgimento tra partito e sindacato, lo si può annoverare tra i "femministi". Infatti non solo è conferenziere alle
assemblee di un sindacato femminile losannese, o nella sua collaborazione ai giornali scrivendo articoli del seguente tenore: "quanti
che si affermano liberi pensatori, ribelli ai dogmi, quanti che si dicono socialisti, che lottano anche coraggiosamente per il trionfo
della libertà e della giustizia, che sono ovunque nemici dell'oppressione, e poi … in casa propria ritrovano i primitivi istinti borghesi e
reazionari e diventano dei tirannelli insopportabili colla sposa, colla figlia e colla madre ", ma aderisce anche al movimento
neomaltusiano che propaganda la limitazione delle nascite, promossa con i mezzi preventivi e contraccettivi. E legge la diffusione dei
mezzi contraccettivi anche come un importante strumento di difesa contro l'orrore del sistema capitalistico: "Nonostante le grida
d'allarme e i sermoni dei puri, noi , i lavoratori, vogliamo finirla di mettere al mondo della carne da sfruttamento, della carne da
miseria, della carne da cannone… Nel loro interesse immediato e nell'interesse della loro emancipazione, i lavoratori devono limitare
le nascite, e se occorre anche totalmente. Non fosse che per un sentimento di solidarietà, d'altruismo e di umanità, devono rifiutare
di procreare degli infelici, condannati in anticipo alle peggiori esistenze".
Nel frattempo, la sua adesione al sindacalismo rivoluzionario, all'antimilitarismo radicale, all'antiparlamentarismo lo avevano portato
anche ad un conflitto con il partito socialista ticinese, tanto che dal 1910 i suoi scritti furono cestinati perché in contrasto con la linea
del partito.
Ma le sue attività, particolarmente quelle sindacali, significano anche, e sempre maggiormente, difficoltà a trovare lavoro, il suo
nome appare sulle liste nere padronali: non trova più ingaggi di pittore né a Losanna né a Ginevra. Provvisoriamente lavora come
viaggiatore di commercio. Sarà costretto a rientrare in Ticino, definitivamente, nel 1912.
Devincenti si era sposato con Regina Andina nel 1907. La moglie, l'aveva perfino accompagnato per alcuni mesi a Losanna. Al suo
rientro definitivo Giovanni, Regina e una nipote della stessa, Angelina Andina, una bambina di 5 anni (probabilmente figlia dello
stesso avuta con una sorella della futura moglie) si stabiliscono a Lugano-Besso. Giovanni rimane disoccupato per alcuni mesi, poi
trova un lavoro presso la Basilese assicurazioni.
Nel 1914 nasce Cirillo, che sposerà poi Jolanda Silvestrini nel 1951 (la cui figlia Gianna e la madre sono ancora viventi in Italia).
In Ticino collabora regolarmente a Libera Stampa (con un periodo di pausa, quando Libera Stampa è interventista), il nuovo
settimanale socialista creato da Canevascini, in rotta con i socialisti de L'Aurora. Devincenti sarà sempre un outsider all'interno del
Partito: non aderirà affatto alla svolta interventista dei socialisti ticinesi nel corso del primo conflitto mondiale, mantenendo una
posizione radicalmente internazionalista e si opporrà sempre al parlamentarismo.
Colpito dalla grippe, la spagnola, muore dopo una settimana di malattia, a Lugano il 9 febbraio 1919.
Collabora alla Voix du Peuple di Losanna /VD dal 1906 al 1913 con circa 80 articoli, a L'Aurora di Lugano con un centinaio.
(Nel Casell. pol. centrale di Roma segnalato come anarchico dal 1909 al 1919 - busta 1760)
FONTI:
Tratto dalla presentazione alla Biblioteca delle Scuole comunali di Croglio della biografia: "Giovanni Devincenti. Il sogno di un
emigrante", di G. Bottinelli, La Baronata Lugano 2001// [pure presente come DE VINCENTI nel casell.pol.centrale di Roma come
anarchico - non visionato] //
DINALE Ottavio
Professore di liceo
Marostica 20.5.1871 - Roma 7.3.1959
Inizialmente membro del Partito socialista italiano, poi sindacalista rivoluzionario, organizzatore del Congresso nazionale sindacalista
di Bologna del 20.11.1905.
In Svizzera dal 1905 al 1909, fa parte del Nucleo socialista, gruppo socialista-rivoluzionario. Nel maggio 1906 viene espulso da
Ginevra e si reca a Zurigo. Dal 1907 entra in contatto con l'Unione latina, associazione repubbblicana per la quale svolge una
conferenza in occasione della nascita di Garibaldi. Responsabile della rivista La Demolizione, organo di propaganda razionalista, poi
rivista internazionale razionalista, rivista internazionale di battaglia, pubblicata dal 1907 al 1910 ad Annemasse (Francia), dal No 15 a
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Ginevra, dal No 29 a Nizza, poi a Milano con una nuova serie con la collaborazione di P. Orano, Libero Tancredi (ps di Massimo
Rocca), Leda Rafanelli, Roberto Ardigo e con alcuni scrittori futuristi come Piero Belli e Filippo Tommaso Marinetti.
Risulta a Ginevra per alcune conferenze nel 1909.
È tra i fondatori del primo fascio rivoluzionario per l'Intervento, diventando uno dei collaboratori più vicini a Mussolini (conosciuto già
nell'esilio) e tiene su Il Popolo d'Italia una rubrica quotidiana. Contrario alla creazione di un Partito fascista, si avvicinerà al fascismo
di regime dopo la Marcia su Roma.
FONTI: GB / Wikipedia /
DULCHÉ Charles Auguste
horloger
Originaire de Boncourt (France?), 32 ans en 1885. Horloger à La Chaux-de-Fonds.
Lors de l'enquête contre les menés anarchistes de 1885, Dulché se déclara "socialiste révolutionnaire mais pas anarchiste". Il était
abonné au Révolté de Genève.
DUVAUD Emile-François
Insegnante, disegnatore, installatore radio
Vevey/VD 9.4.1874 da Jean Louis e Julie Jenny Vodoz - Losanna 6.7.1958.
Socialista, libero pensatore, massone, poi comunista.
Attivo nella Libre-Pensée internationale (Losanna), fece un discorso "famoso" quando i liberi pensatori ginevrini eressero un
monumento alla memoria di Michel Servet a Annemasse (Alta Savoia - Francia). Nel 1909 partecipa alle manifestazioni, a Neuchâtel,
per l'assassinio di Francisco Ferrer.
Insegnante espulso dapprima dalla scuola comunale di Cully, viene assunto dall'Ecole Ferrer di Losanna nel novembre 1910. In
seguito viene pure licenziato anche dalla Scuola Ferrer nel 1911: "... Stimo nullo questo preteso insegnamento", dichiarerà Paul
Robin (allora per qualche tempo in Svizzera).
Il suo licenziamento dalla Scuola Ferrer (diretta da J. Wintsch) provocherà delle scissioni dolorose all'interno del movimento
sindacalista rivoluzionario vodese, sia con alcune dimissioni dall'Imprimerie communiste, dall'UO di Losanna e perfino dalla FUOSR
(vedi Baud Henri). Un suo tentativo di aprire un'altra Ecole Ferrer - sostenuta da Lapie, Sensonnens, Henri Baud, P. Jamin e P. Villard non andò in porto.
Da giovane attivo nel partito radicale, poi nel partito socialista, poi nel Parti travailliste (partito socialista dei lavoratori). Fonda nel
1926 la Ligue antifasciste. Nel 1927-1928 viaggio in URSS. Consigliere comunale di Losanna dal 1926 al 1929 come esponente del
partito dei lavoratori e poi come membro del partito comunista (POP) dal 1946 al 1949.
Actif à la Libre-Pensée internationale (Lausanne), il fit un discours remarqué lorsque les libres penseurs genevois érigèrent un
monument à la mémoire de Michel Servet à Annemasse (Haute-Savoie), en automne 1908. Un an plus tard, il participait aux
manifestations qui suivirent l'exécution de Francisco Ferrer, notamment à Neuchâtel.
En 1911 il y eut pendant quelque temps deux écoles Ferrer à Lausanne; le comité de l'une était composé de Jean Wintsch, Beyeler
(architecte) et Ménager (typographe), celui de l'autre d'Armand Lapie, Sensonnens, Henri Baud, P. Jamin et P. Villard. Mais les deux
comités fusionnèrent à nouveau après le départ définitif de Duvaud.
FONTI:
GB -ME // J. Wintsch, La Scuola Ferrer di Losanna 1910-1919, in F. Ferrer, "La Scuola Moderna", Lugano 1980 // art. di Duvaud "L'Ecole
des travailleurs" su l'Almanach du travailleur pour 1911 (Losanna) // DSS/DHS/HLS // Claude Cantini, L'Ecole Ferrer de Lausanne, Le
Libre penseur // ACV: dossiers ATS //
FITZ-JAMES Henry (Comte de ...)
Muore a Ginevra il 29.8.1924.
Domiciliato a Ginevra.
Collabora nel corso della Prima guerra mondiale al Réveil communiste anarchiste e a Les Tablettes entrambi di Ginevra, pur non
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essendo anarchico.
Promuove diverse conferenze contro il militarismo, il nazionalismo e la religione dal 1916 al 1922.
Pubblicazioni:
Pourquoi la paix est impossibile, conferenza a Ginevra Il 16.5.1916, poi pubblicata in opuscolo dalle Edition Cherix, Nyon, 1916
La Guerre et l’Exploitation de la crédulité, Trois conférences faites à Genève le 23 mars, 13 avril e 11 mai 1917, poi pubblicate dalle
Ed. du Réveil, Ginevra 1917
Bravo Nicolaï ! [Imp. Renado], Genève, 1918, VII-55 p. [IIHS]
Et la société tout court ? Conferenza a Ginevra 7.12.1920.
(Conferenza l'8.11.1922 a Ginevra: "Que le règne de l'homme arrive")
Lettera alla Croce Rossa dell'8.8.1921, in Le Rév. 3.9.1921
A Genève depuis 1916 au moins, il donne des conférences très courues contre la guerre, entre avril 1916 et novembre 1922. Il
meurt le 29 août 1924.
FONTI:
GB // ME // Journal de Genève // Rév. 19.2.1921 // necro in Le Rév. 12.9.1924 //
FONTANA Giuseppe Silo Domenico (José)
Tipografo, gerente-libraio, responsabile di una cooperativa operaia
Cabbio, Val di Muggio /TI 28.10.1840 da Giovanni Battista e Maria Clara Bertrand Bonardelli - Lisbona 2.9.1876.
Sposato con Cecilia.
Dopo la morte del padre la famiglia emigra prob. nella Svizzera romanda, poi José arriva in Portogallo, a Lisbona, nel 1854. Lavora
dapprima come tipografo, poi cassiere e impiegato della Libreria Bertrand a Lisbona. Conosce dei socialisti, tra cui il poeta Antero de
Quental, poi nel 1871 alcuni delegati anarchici spagnoli dell'AIL, tra cui Anselmo Lorenzo, Francisco Mora e Tomás Gonzales Morengo
venuti a Lisbona per stimolare la fondazione dell'Internazionale.
"... negli Anni sessanta aveva fatto parte del Consiglio generale ed era stato il primo segretario corrispondente per l'Italia.
Trasferitosi a Lisbona (faceva il libraio), mantenne i contatti con La Plebe di Lodi, sulle cui colonne appaiono sue corrispondenze sulla
situazione portoghese e sullo sviluppo del movimento socialista in quel Paese (3 nel 1871, 1 nel 1872, 1 nel 1875)." (Pier Carlo
Masini).
Il 14.1.1872 con altri internazionalisti e lavoratori di diverse professioni è promotore della "Associacao Fraternidade Operaria"
(Fraternità operaia) che conterà 37 associazioni: su posizione socialiste proudhoniane e libertarie, pochi mesi dopo si fa
rappresentare dal genero di Carlo Marx, Paul Lafargue, al Congresso dell'AIL nel settembre 1872, pur non rompendo le relazioni con
la Federazione spagnola su posizioni federaliste e anarchiche. Nel 1875 questa Fraternità diventa Partido socialista operario
portugués, con la partecipazione di Fontana e Antero de Quental. Denuncia il lavoro giovanile, tiene conferenze sulla questione
sociale, fonda il giornale O Pensamento Social ( 1872-1873) e O Protesto (1876). Fonda una fabbrica per disoccupati (chiede consigli
a Engels), propende per il cooperativismo e si trova in difficoltà nei numerosi conflitti tra anarchici e marxisti.
Tubercolotico. Si toglie la vita con un colpo di pistola in bocca il 2 settembre 1876.
Gli è stata dedicata una piazza a Lisbona.
FONTI:
GB /// TSI...??? 1989 // Carlos Fonseca, "A origam da I. Internacional em Lisboa", 1973 // Pierfrancesco Zarcone, "Portogallo anarchico
e ribelle", Samizdat 2004 // Pier Carlo Masini, "Eresie dell'Ottocento. Alle sorgenti laiche, umaniste e libertarie della democrazia
italiana", Ed. Nuova SpA, Milano // Anselmo Lorenzo, "Il proletariato militante", Ed. della Rivista Anarchismo, Catania 1978 // un
romanzo: Alberto Nessi, "La prossima settimana, forse", Casagrande, Bellinzona 2008 // Renato Simoni, in "Da Cabbio a Lisbona",
Area, 26.9.2008 //
FREGONARA Angelo
Socialista italiano.
Arrestato il 27 aprile 1901 con altri 5 operai italiani (tra cui Bazzi e Fasola) e uno studente a Ginevra /GE, vedi Basadonna*. Condotto
al carcere di Berna, poi accompagnato alla frontiera italiana di Ponte Chiasso. In carcere per poco a Como, poi rilasciato (pare non si
tratti di una espulsione federale, ma solo cantonale!)
(Bazzi si recherà a Annemasse, mentre Fasola rientra in Svizzera, a Interlaken).
FONTI: GB // Rév.11.5.1901 //
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GASPARINI Amilcare
Insegnante
Croglio/TI 16.10.1888 da Carlo e Elisa Fontana - Lugano/TI 23.1.1943
Originario di Croglio.
Domiciliato a Lugano, socialista dal 1917, segretario e vicepres. del partito, parlamentare nel Comune di Lugano e in Gran Consiglio,
segretario sindacale della Federazione svizzera dei lavoratori del commercio, trasporti, alimentazione e infine segr. della Camera del
lavoro dal 1922 al 1943.
Sottoscrive il manifesto "Sequestration" del 5.11.1918 contro la lunga detenzione preventiva di L. Bertoni, rinchiuso nelle carceri di
Zurigo.
(Sulle foto appare sovente con la Lavallière).
FONTI: GB - DSS -
GIUA Lorenzo (Renzo)
Milano il 1.3. 1914 da Michele e Clara Collini - Spagna 16/17.2.1938.
La famiglia di origine sarda, è emigrata a Torino quando Lorenzo aveva 6 anni. Fedele alla tradizione familiare, entra rapidamente in
contatto con gli ambienti antifascisti della capitale piemontese: infatti, ad appena 16 anni è membro del movimento socialistaliberale Giustizia e Libertà. Nel gennaio 1932, allievo in terza liceo, viene arrestato e denunciato "al Tribunale Speciale per la difesa
dello Stato per propaganda sovversiva e partecipazione alla Setta Giustizia e Libertà (GL)". Egli, però, con sentenza in data 29 aprile
fu dichiarato assolto "per non provata reità".
Nel marzo 1934, allora studente alla facoltà di lettere, espatria in Francia in piena tempesta con gli scii attraverso le montagne per
fuggire ad un eventuale secondo arresto, entra in contatto con i gruppi di Giustizia e Libertà, ed in particolare con Carlo Rosselli (Nel
frattempo suo padre, Michele, chimico, professore dell'Università che si rifiutò di prestare giuramento al regime fascista, detenuto dal
maggio 1935, è poi condannato nel gennaio 1936 a 15 anni di prigione, diventando poi cieco). Ma a fine 1935, con il gruppo dei
"novatori dissidenti" - Nicola Chiaramonte, Andrea Caffi, Mario Levi - rompe con GL. Si stabilisce a Annemasse; a Saint-Cergues o a
Ginevra conosce Nino Napolitano al quale confessa: "Sai che Malatesta mi interessa. Che di un grande ideale si possa discutere,
come Egli fa, tenendo il piede per terra, stando a tu per tu con la realtà, è sorprendente" (N. Napolitano, Adunata dei refrattari,
9.4.1938).
Più tardi si rifugia a Ginevra, aiutato dal "Foyer des réfugés politiques antifascistes", e il 24 luglio 1936 - con Francesco Barbieri,
Fosca Corsinovi ed altri fuorusciti tra cui Giuseppe Sereni - parte per la Spagna, arruolandosi come miliziano nel Gruppo
Internazionale della Colonna Durruti.
Viene ferito una prima volta nel settembre 1936 a Huesca. Curato in Francia, rientra in Spagna in novembre, poi è in congedo a
Ginevra da gennaio a febbraio 1937. Risulta ancora in Spagna dal marzo 1937, dove frequenta ad Albacete la scuola di ufficiali dello
stato maggiore delle BI diventando tenente. Nel maggio 1937, dopo essersi ritrovato a Barcellona con Antoine Gimenez, e
probabilmente per alcune settimane a Ginevra, è integrato nel secondo battaglione della Brigata Garibaldi come capitano. Ferito
nuovamente il 16 luglio, dopo un periodo di convalescenza riparte per il fronte e viene ferito per la terza volta davanti a Saragozza.
Sul fronte d'Estramadura, nella notte del 16-17 febbraio 1938, assumendo il comando del battaglione al posto del comandante
caduto (terza Compagnia, secondo battaglione della Brigata Garibaldi) viene ucciso da una pallottola all'addome.
FONTI:
GB // Risv. 26.3.1938 / Adunata dei refrattari 9.4.1938 / Antoine Gimenez," Amori e rivoluzioni. Ricordi di un miliziano in Spagna
1936-1939", La Baronata 2007 / "Antifascisti piemontesi e valdostani nella guerra di Spagna", Centro studi Pietro Gobetti /
"Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna, sezione piemontese" / ACS-CPC 2413 13361 / Ursula Hirshmann
"Noi senza patria", Bologna 1993 (info dei Giménologues) /
GOBBI Luigi
Fattorino di banca, impiegato postale, redattore responsabile de L'Aurora, segretario del Partito socialista ticinese, negoziante di
tessuti, impiegato delle tasse.
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Airolo 11.8.1876 da Luigi - Lugano 16.11.1947.
Originario di Quinto.
Sposato con Alice Gobbi di Stabio; 2 figli: Sandra e Ferruccio.
Emigra nella Svizzera tedesca, fattorino di banca a Lucerna, alunno postale nel 1894 a Zurigo, dal 1896 impiegato postale. Si
stabilisce a Ginevra nel 1897-1898, dove conosce Luigi Bertoni* nella Libre Pensée e poco dopo sarà diffusore a Zurigo di giornali
socialisti e del Il Risveglio socialista anarchico. Per la Camera del lavoro e per il Partito socialista ticinese - cui è affiliato - interviene
più volte nella Svizzera di lingua tedesca e francese, tra gli immigrati ticinesi e italiani. Per esempio nel 1902 in un comizio a Thalwil
/ZH propaganda lo sciopero generale.
Dal 1903 si stabilisce a Lugano, collabora a Pagine Libere ed è tra i fondatori e animatori della Lega antimilitarista svizzera, fondata
nel 1905 (che "mira come scopo finale alla soppressione completa dell'organizzazione militare"). Considerando che il PSS al
congresso del febbraio 1906 a maggioranza (204 contro 35) rifiuta l'abolizione dell'esercito, Gobbi contribuirà in particolare al
distacco per alcuni anni della sezione ticinese dal PSS (congresso del 25.2.1906 - rientrato poi nel PSS solo nel febbraio 1909).
L'Aurora, organo del PST, porterà quindi per alcuni anni anche il sottotitolo di organo ufficiale della Lega antimilitarista svizzera (550
aderenti dal Ticino) e questa sezione sarà l'unica del PSS a partecipare al Congresso antimilitarista di Bienne del 1909, promosso
dalla FUOSR, dal movimento anarchico e da sezioni sindacali rivoluzionarie della Svizzera tedesca.
Impiegato postale, sarà licenziato dal Consiglio federale su richiesta del procuratore pubblico federale Kronauer il 19.03.1906
(effettivo dal 1.4.1906) proprio per la sua attività antimilitarista e... per propaganda "anarchica" benché risulti ufficialmente che
siano state svolte al di fuori dal posto di lavoro. Contro il licenziamento non mancheranno comizi di protesta in Ticino come quello del
29 marzo al Grotto del Carlino alla presenza di un centinaio di persone (oratori Angelo Bertola presidente del Tribunale di Mendrisio,
Pizzorno, Rinaldo Rusca..) o nella Loggia massonica (oratori Maggini, Brenno Bertoni, Pizzorno, Mario Ferri).
Oltre che consigliere comunale a Lugano, si occupava anche della Cooperativa tipografica sociale di Lugano dove venne stampato
l'opuscolo di Luigi Bertoni* "Abbasso l'esercito" (1905). Pochi giorni dopo il licenziamento, il 14 aprile 1906, è a Zurigo III come
oratore in un'assemblea antimilitarista (comizo di protesta anche per le recenti espulsioni) accanto a Fritz Brupbacher*, con la
partecipazione di 600 operai (secondo il settimanale anarchico Weckruf erano 1200), cui seguiranno in serata una manifestazione
con scontri con la polizia.
Rimasto senza lavoro, viene assunto dal 1906 quale redattore responsabile de L'Aurora, organo del Partito socialista ticinese, fino al
1906/1907 segretario della Camera del Lavoro di Lugano, e dal 1907 segretario del partito. Amico di Giovanni Devincenti*.
Nel 1908 è oratore al Primo maggio a Losanna /VD con Luigi Bertoni, cui partecipano 2'000 persone. Nel 1910 vi è l'ultimo dissidio
con Mario Ferri, coredattore de L'Aurora, organo da cui dimissiona: ormai il PST nega qualsiasi voce dissidente al suo riformismo.
Lo ritroviamo per il Primo maggio "socialista" del 1911 allo stand di Carouge /GE con discorsi accanto a Hubacher, Sigg, Greulich,
Pawlof e Michailoff (in concorrenza vi è il Primo maggio sindacalista/anarchico).
Poi collabora a Libera Stampa di G. Canevascini, giornale socialista dissidente de L'Aurora e alla rivista della Balabanof Su
compagne!. Nel 1912 apre un negozio di tessuti, ma poco dopo lavora presso la commissione circondariale di tassazione. Per il I.
maggio 1914 oratore a Bellinzona. Dal 1916, per alcuni anni, è rappresentante per informazioni ai lavaoratori con Pietro Barana nella
sottosede di Lugano della Camera del Lavoro.
Sottoscrive nel 1918 con 32 socialisti e anarchici elvetici "Une Sequestration", un manifesto per la scarcerazione di L. Bertoni, in
lunga detenzione preventiva a Zurigo.
Nel 1920, benché consigliere comunale, espulso [prob. provvisoriamente...] dalla sezione soicalista di Lugano a causa del suo
"contegno durante le elezioni, contrario alla discipilina ed allo spirito socialista".
Consigliere comunale socialista a Lugano, deputato al Gran consiglio ticinese, si distanzia poi negli ultimi anni dall'azione politica per
dissensi con il "padre eterno" del Partito, Guglielmo Canevascini*, pur sempre mantenendo salda la sua fede socialista, antimilitarista
e del libero pensiero.
FONTI:
GB // AAVV "L'antimilitarismo libertario in Svizzera", La Baronata 1989 // G. Bottinelli, "Giovanni Devincenti. Il sogno di un emigrante",
La Baronata 2001 // DSS // per il licenziamento: Gazzetta Ticinese 24-29-31.3.1906, Gazette de Lausanne, 26.3.1906 // Journal de
Genève, 2.5.1911 per il Primo maggio // Message du Conseil fédéral à l'Assemblée..., 18.6.1906 per il comizio del 14.4.1906 // Libera
Stampa 8.5.1914, 9.4.1920, 17-18- 20.11.1947 e 16.12.1947 //
GOLAY Paul
Insegnante, giornalista, consigliere giurista e difensore penale
Le Sentier 21.4.1877 da Auguste-Lindolphe e Julie Golay - Losanna 22.6.1951
Fece parte dell'estrema sinistra del Partito socialista. Consigliere comunale a Losanna, deputato in Gran Consiglio vodese, al
Consiglio nazionale, e rifiutando tutti gli incarichi esecutivi.
Sottoscrive Une Sequestration del 5.11.1918, un manifesto che richiede la scarcerazione di L. Bertoni, in lunga
preventiva a Zurigo.
Presidente nel 1932 dell'Association romande antimilitariste, cui partecipano anche gli anarchici.
detenzione
FONTI: GB
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GRIFFUELHES Victor
Nérac 14.03.1874 - Saclas 30.06.1922.
Nel 1900 viene eletto segretario della Fédération des cuirs et peaux. Il 26.11.1901 diventa segretario generale della CGT, fino al
1909. Poi partecipa alla rivista La Vie ouvrière, tribuna della tendenza sindacalista rivoluzionaria fondata da Pierre Monatte, nel dopo
guerra appoggia per breve tempo i comunisti, ed infine sostiene l'azione dei libertari in seno ai comitati sindacalisti rivoluzionari
(CSR).
Tra il 19 e il 30.11.1907, sollecitato dagli anarchici e dai sindacalisti rivoluzionari svolge diverse conferenze nella Svizzera romanda
su “Le syndicalisme, son but et ses moyens d'actions”: a Losanna /VD, Ginevra, Bienne /BE, St.-Imier /BE, La Chaux-de-Fonds /NE,
Neuchâtel, Yverdon /VD, Friborgo, Vevey /VD (vi sono problemi a causa del Municipio reazionario), Aigle /VD.
FONTI: GB / WIkipedia /
JACCARD Edmond
Ebanista
21.2.1886 da Gustave et Eugenie Dutoit Originario di Sainte-Croix.
Domiciliato a Losanna VD, sindacalista rivoluzionario, attivo nell’UO di Losanna.
FONTI:
GB // C. Cantini, Cahiers AEHMO No 16, 2000, Rapp. di polizia di sicurezza, Losanna 11.7.1908 /
JAQUES Edouard Ernest
tappezziere-decoratore in proprio
18.12.1874 - Losanna/VD 18.8.1918
Originario di St. Croix/VD
Sindacalista rivoluzionario. Amministratore nel 1906 e 1907 del settimanale La Voix du Peuple, organo della FUOSR, di Losanna.
FONTI:
GB - La Voix du Peuple / Rapporto di polizia di Losanna dell' 11.7.1908 /
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JOUVE Pierre, Charles Jean (dit Pierre-Jean)
Poète, écrivain
Arras (Pas-de-Calais /Francia), da Alfred Jouve e Eugénie Aimée, Hontense, Rosé - Parigi 8.1.1976.
Sposato con Andrée Charpentier *(1910) poi a Blanche Reverchon (1925).
Collaboratore di Demain, La Feuille, Les Tablettes pubblicati a Gionevra GE nel corso della Prima guerra mondiale (vedi Salives*,
Claude le Maguet).
Arras (Pas-de-Calais) 11.10.1887 (ou 10.1.1887?), fils d'Alfred Jouve et d'Eugénie Aimée, Hortense Rosé - Paris
8.1.1976
Marié à Andrée Charpentier (1910), puis à Blanche Reverchon (1925).
Collaborateur de Demain, La Feuille, Les Tablettes éditées à Genève pendant la Première Guerre mondiale (voir Salives-Claude le
Maguet).
FONTI: ME //
JOUVE-CHARPENTIER Andrée
Professore
Deceduta nell'agosto 1972.
Nata Charpentier.
Pacifista. A Ginevra nel corso della prima guerra mondiale con il marito JOUVE Pierre, Charles, Jean (vedi), con lo stesso collaboratrice
di riviste pacifiste...
"On apprend la mort, dans son viel âge, d'Andrée Jouve, qui joua un rôle important dans le mouvement pacifiste. Elle commença à
militer dans l'action féministe contre la guerre lors du premier conflit international. Se trouvant en Suisse quand elle éclata, nous
l'avons connue ressentant en jeune mère l'horreur et l'absurdité des sacrifices qui découlaient, pour les peuples, de l'impéritie de
leurs gouvernements, si ce n'était, même, d'un esprit de revanche ou de conquête. Et c'est d'abord au sentiment maternel qu'elle
appelait pour s'opposer au déchaînement militaire. Il est certain que, de ce moment, elle se donna comme vocation de travailler à la
concorde humaine et à l'avènement d'un monde de justice.
Professeur agrégée d'histoire, elle était particulièrement qualifiée pour nous prévenir contre le danger de se laisser entraîner à faire
de l'histoire. Avec une grande culture, elle possédait une finesse d'esprit qui lui permettait d'en faire le meilleur des usages. Cela
n'alla pas sans lui acquérir un prestige tel que ses compagnes de lutte la prirent pour guide. Ainsi, du fait qu'elle était vraiment la
tête du mouvement pacifiste féminin, elle fut appelée à en prendre la tête, du moins de façon virtuelle. A noter que l'intellectuelle
reconnue de ce mouvement en fut la représentante auprès de l'Unesco.
Ella donna ses plus importants écrits contre la guerre dans une petite revue de moi bien connue. Et comment ne pas parler des
sentiments et des idées qui nous unirent dans un contre-combat où prit naissance une très grande et longue amitié?" (Claude Le
Maguet)
FONTI:
GB / Claude le Maguet, "Une grande féministe. Andrée Jouve" in Journal de Genève 22.8.1972 / vedi anche la tesi di dottorato di
Maria-Grazia Suriano "Donne, pace, non violenza fra le due guerre..." (in rete) /
LICHTENBERG Paul François
Fabbro ferraio
Losanna 18.07.1906 da Charles e Lucie Carrichon Originario di Ginevra.
Membro della FOBB e della LAB di Ginevra negli anni Trenta, probabilmente affiliato al Partito comunista locale.
Il 26.2.1936 viene condannato a 15 giorni di detenzione per la demolizione dei tuguri ginevrini con altri 8 compagni anarchici (azione
della LAB con occupazione e demolizione del 4.12.1935).
FONTI:
GB /Info di L. Ferracin (accuse del procuratore generale di Ginevra per la demolizione dei tuguri) /
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15/03/2017
MACHAÏSKI (MAKHAÏSKI) Jan Waclaw
Busko-Zdroj Polonia (allora parte della Russia) 15.12.1866 - Mosca 19.2.1926.
Residente a Ginevra dal 1902 dopo un'evasione dalla Siberia (detenuto dal 1891 al 1902), ritorna brevemente in Russia nel 1906, poi
definitivamente a Mosca dal 1917.
"Aveva compreso già alla fine dell'Ottocento che i socialisti democratici erano in fondo dei liberali di sinistra, dei riformatori sociali; e
che in uno stato colletivista - come quello che sarà realizzato in Russia meno di vent'anni dopo - i funzionari, i direttori e i tecnici
costituiranno la nuova classe dirigente" (Le socialisme et les intellectuels).
(vedi un suo "allievo": Nacht-Nomad)
FONTI:
GB // A. Skirda (a cura di), La Révolution ouvrière, in "Le socialisme des intellectuels", nuova ed., Editions de Paris, 2001 //
MAILLART Ella
Sportiva, fotografa, esploratrice, scrittrice
Sportive, photographe, exploratrice, écrivaine
Ginevra /GE 1903 - Chandolin /VS 1997.
Conosciuta per i suoi successi sportivi, fotografie e scritti di viaggio. Viaggiò sovente in URSS e, nel 1932, incontrò a Tachkent
l'anarchico Nicolas Rogdaeff *(vedi), a cui consacrò più pagine (lo nomina solo con il suo nome) in "Des monts célestes aus sables
rouges". Nel 1937 risulta abbonata al Libertaire.
Née en 1903 à Genève, morte en 1997 à Chandolin.
Ella Maillart est connue pour ses succès sportifs, ses photogrsphies et ses récits de voyage. Elle fit plusieurs voyages en URSS et, en
1932, rencontra à Tachkent Nicolas Rogdaeff, auquel elle consacre plusieurs pages (sans le nommer autrement que par son prénom)
dans Des monts célestes aux sables rouges. En 1937, elle était abonnée au Libertaire.
FONTI:
ME - Ella Maillart, Des monts célestes aux sables rouges, Paris, Grasset 1934 (plusieurs rééd.) ("Vagabonda nel Turkestan – Una
donna in viaggio da Samarcanda al Deserto delle Sabbie Rosse" : EDT – Edizioni di Torino, 1995, 2002 ) — CAC Fontainebleau,
dossier Libertaire
MAJOCCHI (MAIOCCHI) Ernesto
Giornalista
Voghera 4.3.1860 da Pompeo e Teresa Lingua - Voghera 14.5.1907.
Collabora a La Riscossa, organo dell'Associazione anticlericale di Tortona, corrispondente da Voghera del foglio moderato
Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera
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15/03/2017
milanese L'Italia. Nei primi anni Novanta collabora con L'Italia del popolo, il quotidiano "repubblicano-federalista". Aderisce al Partito
dei lavoratori italiani e fonda nel 1892 con A. De Ferrari il settimanale La Sentinella di Voghera, con indirizzo schiettamente socialista.
Destinato al domicilio coatto per aver lanciato una sottoscrizione in favore della Lega italiana per la difesa della libertà, espatria
clandestinamente in Svizzera.
Residente a Lugano /TI dal 1894, entrò in contatto con la comunità dei proscritti italiani, anarchici e socialisti, e diventa redattore di
successo de L'Idea Moderna, organo liberal-radicale.
Espulso dalla Svizzera con decreto federale del 15.2.1895 con gli anarchici Losi, Pacini, Boffa e Bianchi Santino "per aver abusato del
soggiorno in Svizzera per propaganda anarchica e partecipato all'elaborazione di stampati anarchici, poi introdotti clandestinamente
in Italia" (il mese precedente erano stati espulsi Gori e compagni...) è costretto a lasciare il Ticino il 28 aprile 1895.
Si trasferisce in Belgio ma poco dopo viene espulso. Ritornato a Voghera dà vita al settimanale L'Uomo che ride (4'000 copie nel
1907). Prenderà parte per la "vecchia guardia" socialista di Turati e Bissolati, biasimando "le guasconate rivoluzionarie" dei
"socialistissimi" come A. Labriola. Tuttavia in seguito dichiarò la sua immutata e profonda "fede nel socialismo, ma non nei socialisti",
trovando conforto nell'affetto dei militanti più giovani e di alcuni amici, tra i quali Pellizza (la riproduzione del quadro "Il quarto stato"
fu il dono che Majocchi riservò agli abbonati de L'Uomo che ride per l'anno 1906).
Nel 1903 allo scopo di raccogliere sovvenzioni per le operaie della tessitura Bertollo in sciopero, fece circolare, in forma di cartolina, il
testo dell' "Inno alle filatrici", da lui redatto nel 1899, che divenne uno dei canti socialisti più popolari nel Norditalia.
Muore suicida.
[Per altre notizie vedi Dizionario biografico - Treccani]
FONTI:
GB // Decreto del Consiglio federale del 15 febbraio 1895 // Dizionario Biografico - Treccani - in rete //
MANTICA Pietro (alias De Santis o De Sanctis)
Giornalista
Garlasco (Pavia) 18.3.1870 da Ercole e Maria Droventi Domiciliato a Ginevra /GE.
Già condannato dal Trib. di Milano per tentata corruzione.
Agente provocatore - che nel 1897/1898 prese il posto del Terzaghi* anch'egli stipendiato dal Console italiano di Ginevra Giuseppe
Basso - che con lettera da Venezia insinuava la partecipazione del socialista Vergnanini all'attentato di Luccheni. Espulso con decreto
federale l'11.10.1898.
FONTI:
GB // Decreto del Consiglio federale dell'11 ottobre 1898 // Gazzetta ticinese 11.10.1898 //
MARAZZI Emilio
Commerciante, socialista, di Lugano /TI.
Sottoscrive il 5.11.1918 con altri 32 svizzeri, il manifesto Une sequestration contro la lunga detenzione di Luigi Bertoni nelle carceri di
Zurigo.
FONTI: GB
MARENDAZ Émile
Remonteur
Mathod /VD 17.2.1856 da Filippo e Jeannette Gaillard Segnalato come dom. a La Chaux nel 1894 a La Chaux-de-Fonds /NE [CAC 72].
Né à Mathod (VD) le 17.2.1856.
Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera
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15/03/2017
(En 1893, il n'était en tout cas pas anarchiste: sans travail, il est allé chercher de l'embauche dans une usine en grève...)
FONTI:
Anarchistes étrangers non expulsés résidant hors de France, Ministère de l'Intérieur, avril 1903 (orthographié MORENDAZ) / La
Fédération horlogère, 23 février 1893
MASEREEL Frans
silografo, pittore, traduttore
Peintre, graveur
Blankenberghe (Belgio) 30.7.1889 da Frans-Isaac e Pauline-Henriette Imhoff - Avignone 3.1.1972.
Brillante studente, prende precocemente coscienza dell'ingiustizia sociale e nel 1908 lascia l'Accademmia di belle arti di Gand. In
seguito viaggia, si reca in Inghilterra, Germania e la Tunisia, scopre Parigi nel 1910 e l'incisione su legno (1911).
Durante la mobilitazione del 1914 si rifugia a Ginevra, illustra libri e riviste pacifiste come La Feuille in cui offre 1000 illustrazioni e
fonda con Salives / Le Maguet la rivista pacifista/tolstoiana Les Tablettes (1916-1919) pubblicata pure a Ginevra. Nel contempo è
traduttore per la Croce rossa. Stringe amicizia con Romain Rolland e Stefan Zweig.
Ritorna in Francia nel 1922.
Negli anni Trenta aderisce al comunismo - benché assai critico - tramite l'Associazione degli scrittori ed artisti rivoluzionari, effettua
viaggi in URSS nel 1935 e 1936. Nel 1950 ottiene il Grand Prix International de la Gravure alla Biennale di Venezia. Nel 1956 di nuovo
in URSS e nel 1958 si reca in Cina e nel 1959 assiste a una grande esposizione organizzata in suo onore a Pechino.
Illustratore di libri di Victor Hugo, Tolstoi, Oscar Wilde, Charles de Coster, Walt Whitman, Tagore, Vildrac, Romain Rolland, Zweig, ecc.
"Nonostante il recupero operato dai partiti comunisti russo e cinese dell'opera di Masereel, e benché egli non abbia fatto nulla per
dissipare l'equivoco dei suoi rapporti con questi due paesi, "L'idée" [...] è fondamentalmente libertaria" (Michel Ragon)
Alcune raccolte di incisioni (storie senza parole):
Les morts parlent (1917)
Debout les morts (1917)
Révolte des Machines (33 incisioni)
La ville (1925 - 100 tavole)
L'idée (1927 - 83 silografie - ripubblicata con prefazione di Hermann Hesse e introduzione di Michel Ragon da Nautilus, Torino 1984 )
(Jean Crhistophe di Rolland: 666 tavole- 1925-1927)
Né le 30 juillet 1889 à Blankenberge (Belgique) ; mort le 3 janvier 1972 à Avignon (Vaucluse).
Réfugié à Genève au début de la Première Guerre mondiale. Il offre un millier d'illustration au journal pacifiste La Feuille et, en
octobre 1916, participe avec Claude Le Maguet à la fondation de la revue pacifiste les Tablettes, d'inspiration anarchiste et marquée
par la philosophie de la non-violence tolstoïenne.
Entre au Parti communiste dans les années trente.
FONTI:
GB / Intr. di Michel Ragon in L'idea (Nautilus, torino 1984) / DSS /
MASINI Riccardo
Bologna 1870 di Lorenzo -
Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera
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15/03/2017
Socialista.
Arrestato nel settembre 1904 a Lugano /TI per aver tolto lo stemma del Consolato italiano. Espulso il mese successivo dalla Svizzera
(con Fanfani, Barenghi, Baggioli, Vigotti, Aiani, Rossi Gustavo, Arganini).
FONTI:
GB // decreto di espulsione del Consiglio federale ottobre 1904 // Popolo e libertà, 22.9 - 12.10.1904 // Gazzetta ticinese 20.9 - 8.10 12.10.1904 // Risv. 22.10.1904 //
MENKÈS Georges
medico farmacista
(1903) - Ginevra 22.7.1969.
Divorziato da Ruth nata Bersot (poi risposata Bösiger) - risposato con Lucie Biolley, deceduta nel giugno 1968.
Simpatizzante anarchico, partecipa sovente agli incontri del Mov. anarchico ginevrino.
A Ginevra "medico dei poveri" negli anni Trenta, nel quartiere dei Pâquis, in cui aveva aperto una farmacia. Fu pure per anni il
medico (medecin-conseil) dell'Union des Syndicats. Nel 1944 con Lucien Tronchet ed altri fa parte del Groupe d'action pour la
population du Vercors.
Opere: Médecin sans frontière, Ed du Mont-Blanc (1945). Le Livre noir du Vercors, Neuchâtel, 1944 (avec Albert Béguin, Lucien
Tronchet et al.)
FONTI:
GB // Journal de Genève, 31.10.1944; 23.7.1969 // Rév. mai 1946, No 134 per la pubblicazione del suo libro //
MEURON Constant
1804 - maggio 1872
"Papà Meuron", che si è spento all'età di 68 anni nel piccolo villaggio di Saint-Sulpice /NE, dove si era ritirato da due anni, è stato uno
dei primi fondatori dell'Internazionale.
Le sue convinzioni rivoluzionarie risalivano ad antica data. Nel 1831, all'età di 27 anni, era stato uno dei capi dell'insurrezione
repubblicana di Neuchâtel. Consegnato dal canton Berna al re di Prussia, venne condannato a morte dal tribunale di guerra; per un
anno, rimase sotto la minaccia di tale sentenza: al termine di quel periodo, il re si degnò di commutare la pena in quella della
carcerazione a vita. Nel 1834 riuscì ad evadere dalla prigione con l'aiuto della sua coraggiosa moglie. Rimane in esilio fino al 1848.
Rientrato nel paese dopo la proclamazione della Repubblica, si stabilì a Le Locle dove visse del suo lavoro, dapprima come operaio
bulinista e poi come contabile in un laboratorio di montatore di casse d'orologio.
Al risveglio socialista di cui l'Internazionale è stata la possente espressione, papà Meuron, abbracciata con ardore l'idea nuova, fondò
la Sezione internazionalista di Le Locle /NE, nel 1866. Da quel momento si separò completamente dai suoi vecchi amici radicali e si
trovò, unico della sua generazione a marciare in prima fila tra i socialisti. Noi ammiriamo la freschezza di spirito di quel vegliardo, il
cui cervello, anziché essere ossificato come quello di tanti altri, accoglieva e comprendeva le più ampie e più ardite concenzioni
moderne. Bisogna sentirlo ragionare, nel suo linguaggio semplice e pittoresco, sulla proprietà, sul lavoro, sull'idea di Dio; era un po'
nostro allievo, per noi giovani: ma quando parlava, rivestendo i nostri principi col tono che gli era proprio, il suo accento personale,
noi l'ascoltavamo come nostro maestro.
Ma ciò che soprattutto distingueva papà Meuron., quello che lo circondava come di una aureola, quel che faceva dire di lui a Bakunin:
'È un santo', era la sua incredibile purezza di cuore, una purezza fanciullesca. Che bontà, che generosità! Quale orrore della
menzonga! Che nobile disinteresse!
Se era buona e generoso, era però severo con gli intriganti politici, coi falsi amici e non risparmiava loro l'espressione del suo
disprezzo. La spietata franchezza del suo linguaggio, sotto questo riguardo, gli ha procurato numerosi nemici: ed egli se ne è sempre
vantato.
Negli ultimi due anni della sua vita, dopo il ritiro a Saint-Sulpice, aveva cessato qualsiasi attività socialista. L'ambiente in cui era
costretto a vivere gli era profondamente antipatico ma, ci diceva, adesso lasciava parlare la gente senza curarsene e non voleva più
darsi la pena di contraddirla. La catastrofe in cui sprofondò la Comune di Parigi gli assestò un colpo terribile... Non aveva però
abbandonato la sua fiducia e, fino all'ultimo, rimase fedele, in cuor suo, a quella causa rivoluzionaria cui aveva dedicato la
vita." (Guillaume)
La moglie muore nella primavera del 1875.
FONTI: Guillaume / GB /
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MISIANO Francesco
Impiegato Ferrovie, segretario sindacale, produttore film e documentari
Ardore 26.6.1884 da Giuseppe e Carolina Zagarrese - Mosca 16.8.1936.
Impiegato delle ferrovie di Napoli, affiliato al Partito socialista dal 1908, dirigente del Sindacato ferrovieri di Torino, nel 1915 viene
arrestato per attività sindacale e contro la guerra.
Per evitare una condanna di diserzione si rifugia a Zurigo nel maggio 1916 - dove conosce anche gli anarchici Abbate e Misefari - e
chiamato dalla Balabanof diventa collaboratore del Partito socialista italiano in Svizzera e direttore del settimanale L'Avvenire del
Lavoratore (1916-1918). Coinvolto per l'affare delle bombe di Zurigo, gli viene tolta l'accusa prima del processo previsto per giugno
1919. Probabilmente poi espulso dalla Svizzera.
Con Abbate, Fieramonte nel 1918 si recherà in Germania lottando accanto agli spartachisti, arrestato e detenuto per 10 mesi.
Rientrato in Italia con l'amninistia, nel 1919 viene eletto nella circoscrizione di Napoli e Torino in quanto delegato del Partito
socialista; nel 1920 è segretario della Camera del Lavoro di Napoli. Sempre nel 1920 non mancherà di sollevare una rivolta popolare
a Fiume contro D'Annunzio. Nel 1921 è tra i fondatori del Partito comunista italiano, diventandone anche membro in Parlamento.
Sempre nel 1921 aggredito e malmenato dai fascisti.
Dal 1922 vive a Berlino, poi a Mosca dal 1924 (assumendo lin seguito a cittadinanza sovietica), impegnandosi come produttore di
numerosi film e documentari (160 opere di finzione, 240 documentari). Distributore in Germania de "La corazzata Potemkin".
Durante le prime avvisaglie dello stalinismo, cadde in disgrazia. Morì stroncato da una grave malattia, sfuggendo a un probabile
arresto da parte della GPU.
Francesco Misiano (* 26. Juni 1884 in Ardore (Kalabrien); † 16. August 1936 in Moskau), Assistent bei der Staatseisenbahn, 1908
Eintritt in die Sozialist. Partei Italiens, 1914 wegen des Versuchs, während des Generalstreiks im Verlauf der „roten Woche“ den
Zugverkehr im Bezirk Neapel lahmzulegen, aus dem Staatsdienst entlassen, danach Lokalsekretär der Eisenbahnergewerkschaft in
Turin, 1915 wegen gewerkschaftl. und kriegsfeindl. Tätigkeit für die Dauer von fünf Monaten inhaftiert. Im März 1916
Gestellungsbefehl nach Cuneo, um einer Verurteilung evtl. sogar Hinrichtung als Deserteur zu entgehen, im Mai 1916 Flucht nach
Zürich. Zwischen 1916 und 1918 Leiter der 1898 gegründeten Wochenzeitung „L’Avvenire del Lavoratore“, worin er den Standpunkt
der Zimmerwaldlinken vertrat und für den Ausschluss der Reformsozialisten aus dem PSI agitierte. Der nach dem Schweizer
Landesstreik verfügten Ausweisung kam er zuvor und brach im November 1918, mit einem sowjetischen Pass versehen, in Richtung
Moskau auf. Nach einem Aufenthalt in München beteiligte er sich in Berlin an der „Vorwärts“-Besetzung und wurde zu zehn Monat
Haft verurteilt. Im November 1919 in den Wahlkreisen Neapel und Turin als Abgeordneter des PSI ins Nationalparlament gewählt,
1920 Sekretär der Camera del Lavoro, der gewerkschaftlichen Arbeitskammer in Neapel, im August d. J. versuchte M. in der AdriaStadt Fiume einen Volksaufstand gegen D’Annunzio anzuzetteln, der sich dort nach einem militärischen Handstreich seiner
Freischärler und mit der Unterstützung des Syndikalistenführers Alceste De Ambris zum Regenten gemacht hatte. 1921 beteiligte er
sich an der Gründung des PCd’I; im selben Jahr als komm. Parlamentsabgeordneter von den Faschisten mißhandelt und mit dem
Tode bedroht, ging M. nach Berlin in die Zentrale der Internationalen Arbeiterhilfe (IAH), die ihn 1924 nach Moskau sandte, um die
Filmproduktion Meschrabpom zu leiten. Wie viele politische Emigranten in Russland auch, geriet M. in Misskredit. Er starb 1936, noch
bevor er den stalinistischen Säuberungen zum Opfer gefallen wäre.
FONTI:
GB // DSS // Wikipedia // info e scheda in tedesco a cura di Egon Günther - dicembre 2012 // Treccani.it //
Opere: "Tenèbre (Bozzetto sociale)", tipografia Luganese, Sanvito e C., Lugano 1918 /
MORELLI Alfredo
Napoli 1897 -
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Secondo fonti di polizia da Parigi, ha ospitato a Ginevra il 14.2.1931 Michele Schirru.
(Secondo Luc Nemeth questa indicazione tratta dall'Archivio centrale dello stato, è stata molto probabilmente inventata dai
confidenti/spie di regime. Per di più Morelli Alfredo è bordighista e non anarchico).
Schedato dall'Italia come comunista.
FONTI:
GB // Giuseppe Galzerano, "Michele Schirru", Galzerano editore 2007 // Luc Nemeth (corr. del 14 e 15.11.2008) //
MORENZONI Luigi
Bottaio
Domiciliato a Lugano. Socialista.
Con Devincenti, Gobbi, con altri socialisti ed anarchici sottoscrive il manifesto Une sequestration del 5.11.1918 per l’arresto e la
lunga detenzione preventiva di Luigi Bertoni nelle carceri zurighesi.
FONTI: GB
NAINE Charles
Operaio orologiaio, avvocato, parlamentare socialista
Nods 27.6.1874 da Louis e Lise Lina Pellaton - Préverenges 29.12.1926.
Obiettore nel 1903, parlamentare del Partito socialista svizzero. Redattore del quotidiano socialista La Sentinelle, poi de Le Droit du
Peuple di Losanna.
Sottoscrive il 5.11.1918 Une sequestration in favore di Bertoni incarcerato in lunga detenzione preventiva a Zurigo.
FONTI: GB
NECAEV Sergei Gennadjevic (NETSCHAJEW - NETCHAÏEV)
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Ivanovo (Russia) 20.9.1847 (2.10.1847) da Gennadi Pavlovic e Praskovia Petrovna Litvinova - San Pietroburgo 21.11.1882
(3.12.1882).
OLTRAMARE André
Professore di letteratura latina, socialista, consigliere di Stato a Ginevra
Ginevra 11.8.1884 di Paul - Ginevra 25.8.1947.
Studia filologia classica all'Uni di Ginevra, poi a Berlino, conseguendo il dottorato a Ginevra nel 1926. Professore di lingua e
letteratura latina all'Uni di Ginevra dal 1928 al 1947. Membro del Partito socialista dal 1923, Consigliere di Stato socialista a Ginevra
(1924-1927), Consigliere nazionale (1946-1947).
Tra i fondatori del Foyer socialiste international a Ginevra nel 1927. Dal 1934 con alcuni membri di questo Foyer apre un "rifugio"
provvisorio, "La Cuisine des Exilés" -in rue des Pavillons 4 - che funzionerà fino al 1937: qui approderanno alcuni anarchici, tra cui
Giuseppe Tinti*, Tomaso Serra*, Fosca Corsinovi* (con funzione di cuoca della mensa) con la figlia, Ciccio Barbieri* e il libertario
Lorenzo Giua*.
Presidente dell'Association des Amis de l'Espagne républicaine.
Aiutò considerevolmente in diverse occasioni Barbieri* rifugiatosi a Ginevra e particolarmente Tomaso Serra* sia a GInevra, Francia e
in Spagna. Si recherà in Spagna nel settembre 1936, accanto a Auguste Cornu*, per accompagnare un'autoambulanza dono della
Croce rossa internazionale.
In una sorta di confessione, dichiarò che ci aveva messo 20 anni per venire al socialismo, ma che gli occorsero poche ore per essere
felicemente impressionato dall'azione degli anarchici (Le Rév., septembre 1947).
FONTI:
GB-ME // Rév. settembre 1947 // DSS //
ORTELLI E.
Medico
Domiciliato a Lugano /TI, socialista.
Sottoscrive il manifesto “Une sequestration” del 5.11.1918 contro la lunga detenzione in preventiva di Luigi Bertoni nelle carceri di
Zurigo.
[un ORTELLI Osvaldo di Lugano, abbonato al Risveglio nel 1926-29...e anche agli inizi anni '60!!!].
FONTI: GB /risv. 11.12.1926 //
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PACCIARDI Randolfo
Avvocato, politico
Giuncarico 1.1.1899 da Giovanni e Elvira Guidoni - Roma 14.4.1991.
Aderisce al Partito repubblicano e fonda l'associazione politico-culturale Italia Libera, soppressa da Mussolini nel 1925. Subisce una
condanna a 5 anni di confino, ma riesce a sfuggire alla polizia e tra il 1926 e il 1933 fu esule in Svizzera, particolarmente in Ticino, a
Lugano. Qui collabora con l'organo del Partito socialista Libera Stampa, diventando, di fatto, il "direttore ombra" (Forse fu lui a
scrivere i manifesti antifascisti lanciati da Bassanesi su Milano). Svolge un'intensa attività antifascista in collaborazione con i
socialisti, repubblicani e pure con gli anarchici. Agli inizi del 1933 viene espulso dalla Svizzera (con Gunscher ed altri), su pressioni di
Mussolini.
Nel 1933 viene nominato, all'estero, segretario del PRI, poi nel 1936 si reca in Spagna prendendo nel novembre 1936 il comando del
battaglione Garibaldi (BI). Abbandona poi il comando nell'estate del 1937, in disaccordo con la violenta politica stalinista nei confronti
degli anarchici e poumisti. In particolare si rifiuta di inviare il suo battaglione a Barcellona, alle giornate di maggio 1937.
Nel 1938 si reca in Francia, poi nel 1941 negli USA. Qui il suo anticomunismo diventa viscerale...
Dal 1948 al 1953 ricopre la carica di segretario politico del PRI, nominato vicepresidente del consiglio nel 47-48, ministro della difesa
dal '48 al '53 dove favorisce l'ingresso dell'Italia nella Nato. Tra l'altro decide persino di ricostituire i servizi segreti: nascono il Sifar
(servizio informazioni forze armate) e il Sios (Servizio informazioni operativa e situazione).
Espulso dal partito nel 1963...
Il 23.8.1974 la magistratura di Torino scopre il complotto facente capo a Sogno, Pacciardi ed altri, tra cui Valerio Borghese (golpe
previsto per ferragosto e come obiettivo di forzare l'ntervento dei militari a favore di una repubblica presidenziale). Tutta la banda
viene assolta per insufficienza di prove.
Nel 1981 viene riammesso nel Partito repubblicano.
FONTI:
GB // Wikipendia // DSS // R. Pacciardi "Il battaglione Garibaldi", Lugano marzo 1938 //
PARIS Léon
falegname
Menuisier
Ginevra 25.3.1872 - Losanna agosto 1943
Originario di Ginevra.
Presidente del sindacato dei falegnami-ebanisti di Losanna /VD almeno dal 1906. Dal 5 aprile al 14 maggio 1906 sottoscrivere come
presidente del comitato di sciopero un piccolo annuncio nella Feuille d'Avis de Lausanne: "Lo sciopero continua".
Attivo nella UO locale e nella FUOSR (org. sindacalista rivoluzionaria). Nel 1908 appare come membro della commissione della
biblioteca della Maison du peuple di Losanna. Già dal 1909 fa parte del Parti ouvrier socialiste lausannois e risulta come candidato
alle elezioni comunali; sarà probabilmente eletto nel 1916. Nel 1912 è nel comitato della Caisse de secours des ouvriers menuisiers
di Losanna.
Né à Genève le 25 mars 1872, originaire de Genève.
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Président du syndicat des menuisiers-ébénistes de Lausanne depuis 1906 au moins, juge prudhomme. Du 5 avril au 14 mai 1906, il
signe comme président du comité de grève une petite annonce quotidienne dans la Feuille d'Avis de Lausanne: "La grève continue."
En 1909, il est candidat du POSL aux élections communales; il sera élu probablement en 1916. En 1912, il est au comité de la Caisse
de secours es ouvriers menuisiers de Lausanne.
FONTI:
GB-ME // Rapporto di polizia di sicurezza di Losanna, 11.7.1908 // Feuille d'Avis de Lausanne, passim //
PRIARONE Arturo
Carpentiere
2.5.1895 (1891?) da Felice e Maria Marisano Residente a Ginevra /GE.
Coinvolto nell'affare delle bombe di Zurigo, in carcere preventivo dal 9.8. al 7.11.1918 a Losanna, poi al processo del giugno 1919 di
Zurigo viene assolto. Al tribunale si dichiara non anarchico.
FONTI:
GB // Decreto d'accusa del procuratore federale del 5.3.1919 // Decisione processo del 13.6.1919 //
SALATI Vinicio
Redattore, scrittore, poeta, traduttore, libero giornalista.
Paradiso /TI 9.7.1908 da Umberto e ... - Lugano 27.10.1994.
Originario di Caneggio /TI.
Socialista, membro del Libero Pensiero, della Loggia Signa Hominis (e altre...).
"...Una delle poche personalità locali che in qualche modo fecero da mediatori con questi ambienti, fu V. Salati, figura di intellettuale
originale e imprevedibile... Spirito ribelle, a vent'anni era già a Francoforte dove si guadagnava da vivere accompagnando al
pianoforte. Qui conosce Georg Grosz, Otto Dix, Kokoscka, Johnny Friedländer. È in contatto con Ignazio Silone il quale, prima di
ottenere il permesso di restare in Svizzera, fu accolto e nascosto da lui a Lugano. Fu in relazione con Kurt Kläber, scrittore tedesco fra
i primi a lasciare la Germania con la moglie scrittrice Lisa Tetzner, dopo l'arresto per essere stato il fondatore della Lega degli
scrittori proletari rivoluzionari. In casa sua a Carona conobbe Bertold Brecht e Helene Weigel, che vi soggiornarono esplorativamente
prima di orientarsi verso altri luoghi di residenza. Salati fu uno dei pochi a non vedere nei forestieri tedescofoni solo una minaccia
della colonizzazione, bensì un valore grazie al quale uscire dalle secche della chiusura cultura locale. Non è però un caso che, dopo la
morte, la sua figura sia stata rimossa, mentre lo studio del suo ruolo culturale potrebbe essere d'esempio a un'apertura su quel
mondo che sarebbe ora di considerare non episodicamente ma in rete" (Carlo Piccardi).
Frequenta il ginnasio e il liceo a Lugano, poi università di Francoforte, Berlino e Zurigo.
Redattore dal 1934 al 1940 del quotidiano socialista Libera Stampa. Collabora attivamente con Canevascini e compagni socialisti nel
gruppo antifascista clandestino "Liberi e Svizzeri" [esiste un'intervista su queste attività raccolta da Marco Cerruti].
Presente a Barcellona nel 1936 per i previsti giochi olimpionici, vi rimarrà per alcuni mesi come giornalista di Libera Stampa, a firma
Siva [probabilmente fino settembre-ottobre], e vede già gli inizi della Rivoluzione di luglio, conoscendo alcuni anarchici. Il suo nome
appare in una copia del lungo elenco di un quaderno dell'anarchico Giuseppe Pasotti (tramite importante per il passaggio ed info in
Spagna - copia sottratta) residente a Perpignano, inviato dal Capo divisione polizia politica italiana, Ministero dell'Interno in Francia,
alla Divisione affari generali e riservati, del 26. 11.1937.
Dal 1943 al gennaio 1973 direttore del settimanale l'Azione (coop. Migros). Più tardi collaboratore della Radio della Svizzera italiana
(300 lavori radiofonici), della RAI ed in seguito libero giornalista e traduttore di numerose pubblicazioni dal tedesco e dal francese.
Vicepresidente dell'Associazione svizzera dei giornalisti, membro del comitato della società svizzera degli scrittori svizzeri.
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Nel 1937 gli viene attribuito il Premio Schiller per la raccolta di liriche "La Casa vuota", 1936. In seguito pubblica "Carota Bill" 1989,
"Lugano: bella terra ospitale", 1990.
Amava sovente dire - e senza peli sulla lingua - del quotidiano ticinese (cui aveva anche collaborato) Il Corriere del Ticino: "Il Corriere
del cretino" (Fonti G. Bottinelli).
FONTI:
GB // Carlo Piccardi in "Dare un senso alla nostra frontiera", in laRegioneTicino, 28.03.2009 // Vedi sua introduzione in Albert Minnig,
"Diario di un volontario svizzero nella guerra di Spagna", La Baronata 1986 // DSS // per il gruppo antifascista "Liberi e Svizzeri" vedi
Fondo Fondazione Pellegrini-Canevascini 01, PST // Ministero dell'Interno [italiano], Direzione generale della pubblica sicurezza,
divisione polizia politica, 26.11.1937 // Mario Agliati, Corriere del Ticino, 29.10.1994 // Corriere del Ticino 31.10.1994 per la Loggia
// Libero Pensiero, Caslano dicembre 1994 // Carlo Piccardi, "Un enfant terrible, che guardava lontano" in Il Cantonetto, Lugano,
novembre 2016 //
SAMSON Jean Paul
Scrittore, poeta, traduttore
Ecrivain, poète, traducteur
Parigi 28.8.1894 – Zurigo 4.1.1964.
Studi di filosofia e diritto alla Sorbona, nel 1913 aderisce alla 18e sezione della SFIO. La sera stessa dell'assassinio di Jaurès, parte
per Londra. Alla dichiarazione della guerra, chiamato dal consiglio di revisione all'ambasciata di Francia, Samson viene rinviato per
debolezza fisica. Rientra in Francia in ottobre e inizia una campagna contro la guerra. Pensava che la guerra era la conseguenza
prevista dell'imperialismo e doveva essere condannata come tale dall'insieme del movimento operaio, dai socialisti ai libertari ai
sindacalisti: la sua posizone non era per niente compresa. Nel 1915-1916 partecipa alle riunioni del Comité pour la reprise des
relations internationales dove incontra Pierre Monatte. I due uomini dovevano poi stringere una amicizia agli inizi degli anni Trenta,
tramite un intermediario comune, il medico zurighese Fritz Brupbacher.
Dopo una nuovo consiglio di revisione, Samson è inserito nel servizio ausiliare, ma non voleva affato diventare un "imboscato di
retrovia". Richiamato alle armi dal 4 settembre 1917, si rifugia in Svizzera con la sua compagna, Germaine Lefeuvre. Spiegò le
ragioni della renitenza in Demain, la rivista di Henri Guilbeaux. Accolse la rivoluzione russa con simpatia e speranza, ma prese
rapidamente le distanze con il nuovo regime come lo testimonia nel 1926 la sottoscrizione a una petizione di intellettuali per la
liberazione dell'anarco-sindacalista Nicolas Lazarévitch, imprigionato in URSS.
Dal 1918 collabora alla rivista di Maurice Wullens Les Humbles.
Si ingaggiò dapprima come manovale in una fabbrica di Basilea, poi, installato a Zurigo, visse con la sua compagna dando lezioni alla
Scuola Berlitz. In seguito trova lavori più remunerativi mediante traduzioni (saggi di F. Brupbacher "Socialisme et liberté", diversi
romanzi dell'amico Ignazio Silone come "La scuola dei dittatori", "Fontamara", "Il seme sotto la neve").
Dal 1953 è l'animatore a Zurigo della rivista Témoins, che pubblica 35 numeri, di cui numerosi numeri speciali sulle rivoluzioni
spagnole, la rivolta di Budapest; omaggi a Brupbacher, Albert Camus, Pierre Monatte; documenti sul razzismo, sulla giustizia militare.
La rivista, cui collaborano strettamente André Prudhommeaux e Robert Proix, pubblica pure testi di Michel e Pierre Boujut, Albert
Camus, Gaston Leval, Louis Mercier, Pierre Monatte, Georges Navel, Victor Serge, Ignazio Silone, Gilbert Walusinski, Simone Weil,
ecc. Ma Samson non voleva essere classificato tra i libertari: "L'etichetta è bella, ma è una etichetta" ribatteva a Prudhommeaux.
Deceduta la sua compagna nel settembre 1933, dopo vent'anni sposa Gritta Baerlocher, poi deceduta nel 1959.
Nel corso della sua vita aveva tenuto dei quaderni, e al di fuori di quello del 1940 e qualche frammento apparso su Témoins e La
Tour de feu (No 71,73 e 105), l'essenziale rimane sempre inedito.
Paris, 18.8.1894-Zurich 4.1.1964.
Jean-Paul Samson fit des études de philosophie et de droit en Sorbonne. En 1913, il
adhéra à la 18e section de la SFIO. Le soir même de l’assassinat de Jean Jaurès, il partit
pour Londres. A la déclaration de guerre, appelé en conseil de révision à l’ambassade de France, Samson fut ajourné pour
faiblesse de constitution. Rentré en France début octobre, il mena campagne contre la guerre. Il pensait que la guerre était la
conséquence prévue de l’impérialisme et devait être condamnée comme telle par l’ensemble du mouvement ouvrier, des socialistes
aux libertaires en passant par les syndicalistes ; mais il se heurta à l’animosité générale. En 1915-1916, il participa à des réunions du
Comité pour la reprise des relations internationales où il rencontra Pierre Monatte. Les deux hommes devaient se lier au début des
années trente par l’intermédiaire d’un ami commun, le médecin zurichois Fritz Brupbacher.
Soumis à un nouveau conseil de révision, Samson fut versé dans le service auxiliaire, mais il ne voulut pas devenir un « embusqué à
l’arrière ». Devant être mobilisé à partir du 4 septembre 1917, il gagna en août la Suisse avec sa compagne, Germaine Lefeuvre. Il
s’expliqua sur les raisons de son insoumission dans Demain, la revue d’Henri Guilbeaux. Il accueillit la révolution russe avec
sympathie et espoir mais prit rapidement ses distances avec le nouveau régime, comme en témoigne la signature qu’il donna en
1926 à une pétition d’intellectuels pour la libération de l’anarcho-syndicaliste Nicolas Lazarévitch, emprisonné en URSS.
Il s’embaucha d’abord comme manœuvre dans une usine de Bâle puis, installé à Zurich, vécut avec sa compagne de leçons données
à l’Ecole Berlitz. Par la suite, il obtint « des travaux plus rémunérateurs mettant à contribution ses capacités intellectuelles ». Il
traduisit notamment F. Brupbacher et l’essentiel de l’œuvre de son ami Ignazio Silone.
Dès 1918, Samson collaborait à la revue Les Humbles de Maurice Wullens. Il entama au printemps 1953 la publication de la revue
Témoins. L’avertissement du premier numéro posait, avec modestie mais détermination, l’objectif fixé : « Qui sait parmi la foule de
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tant de décervelés et d’idéologues, si une poignée de témoins n’est pas aujourd’hui, quelque précaires que puissent en être les
faibles modalités à nous permises, l’un des seuls moyens de restaurer tant soit peu la réalité de l’homme. »
Témoins publia 35 numéros du vivant de Samson, dont plusieurs numéros spéciaux sur les révolutions espagnoles, sur la révolte de
Budapest ; des hommages à F. Brupbacher, Albert Camus, Pierre Monatte ; des documents sur le racisme, sur la justice militaire. La
revue, à laquelle collaboraient étroitement André Prudhommeaux et Robert Proix, publia aussi des textes de Michel et Pierre Boujut,
Albert Camus, Gaston Leval, Louis Mercier, Pierre Monatte, Georges Navel, Victor Serge, Ignazio Silone, Gilbert Walusinski, Simone
Weil, etc. Mais Samson ne voulait pas être classé parmi les libertaires : « L’étiquette est belle, mais c’est une étiquette », rétorquait-il
à Prudhommeaux.
Sa compagne était morte en septembre 1933. Vingt ans plus tard, il épousa Gritta Baerlocher qui décéda en 1959. Peu après son
ultime voyage à Paris, Samson s’éteignit à son domicile zurichois, victime d’un arrêt du cœur. Il avait tenu toute sa vie un journal qui
comprend une soixantaine de carnets et dont, en dehors de celui couvrant l’année 1940 et quelques fragments parus dans Témoins
et la Tour de feu (n° 71, 73 et 105), l’essentiel est toujours inédit.
FONTI:
ME // DBMOF // Fabian Mugny, "Jean-Paul Samson", Mémoire de licence, Faculté des lettres, UNI Fribourg 2005 //
SLOM André Slomczynski, dit
Peintre, dessinateur
Né à Bordeaux (Gironde) le 9 juillet 1844, mort à Paris en décembre 1909.
D’origine polonaise, « de taille moyenne, assez gros, ayant une longue barbe blonde, le visage doux, l'oeil bleu », Slom avait
participé, en 1871, au mouvement insurrectionnel. Secrétaire de Raoul Rigault, il se trouvait avec ce dernier, le 24 mai, dans l’hôtel
de la rue Gay-Lussac où Gustave Chaudey, ancien adjoint au maire de Paris, se fit prendre et exécuter avec trois gendarmes.
Condamné à mort (il lui était notamment reproché d’avoir fait une allocution aux Gardes nationaux pour qu’ils exécutent les
gendarmes otages), Slom réussit à gagner Genève. Il donna des cours du soir de « dessin d’imitation et d’ornementation » à
Lausanne puis travailla à Vevey avec Elisée Reclus, dont il illustra plusieurs volumes de la Nouvelle Géographie universelle. Ami de
Gustave Courbet, il fit son portrait sur son lit de mort.
De retour à Paris après l’amnistie, en janvier 1882, il dessina pour des revues et des maisons d’édition.
Sa fille Olga, peintre elle aussi, réalisa l’ex-libris de Lucien Descaves.
FONTI:
ME / Edgar Monteil, L’exécution de Gustave Chaudey et de trois gendarmes, Paris 1885 – Lucien Descaves, Philémon vieux de la
vieille – Pierre Chessex, Courbet et la Suisse – Gazette de Lausanne, octobre 1873 – Le Figaro, 28 déc. 1909 - DBMOF
SZEEMANN Harald
Storico dell'arte e curatore di mostre d'arte
Berna BE, 11.6.1933 - Tegna TI 19.2.2005
Direttore del Kunsthalle di Berna dal 1961 al 1969 (da cui venne licenziato perché con Christo e Jeanne-Claude impacchettano
l'edificio), poi organizzatore free-lance di esposizioni a livello europeo e mondiale. Direttore di Documenta 5 a Kassel in Germania nel
1972 (arte contemporanea), fu a lungo anche Conservatore indipendente alla Kunsthaus di Zurigo.
Membro di importanti organi culturali, dall'Academy of Arts di Berlino alla European Academy of Sciences and Arts di Salisburgo, dal
1957 organizzò esposizioni in accordo con il progetto "From vision to Nail" e con il suo concetto di "intensità a-storica dell'arte".
Organizzatore presso la Biennale di Venezia, già nel 1965, di un'importante mostra monografica su Giorgio Morandi, poi curatore nel
1975 dell'originale mostra tematica "Le macchine celibi".
Risiede a Tegna/TI dal 1974 e vive in una sorta di rispecchiamento con le visioni utopiche del Monte Verità (Ascona/TI) che indaga ed
espone negli anni, arrivando a costituire nel 1978 importanti risultati a livello locale (Casa Anatta, Casa Selma, Museo Elisario).
Era stato in seguito co-organizzatore dell'Esposizione Internazionale d'Arte del 1980. Chiamato alla direzione del Settore Arti visive
di Venezia nel 1999, organizzò in quell'anno un'edizione intitolata "dappertutto", che partiva dalle premesse di "Aperto" per
estendere gli spazi della Biennale oltre la storica sede dei Giardini, occupando l'Arsenale di Venezia alla Corderie alle Gaggiandre, in
spazi spettacolari aperti per la prima volta al pubblico. La nomina di direttore artistico della Biennale la ricopre anche nel 2001. Poi
sarà la volta a Sevilla nel 2004, nel 2005 a Bruxelles (Belgio visionario)...
FONTI:
GB // Swissinfo.ch, 19.2.2005, 13.8.2005 / wikipendia / G. Ragno, Azione 26.1.2009 /
Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera
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15/03/2017
THALMANN-ENSNER Clara
Intarsiatrice, poi contadina a Nizza
Basilea 24.9.1908 - Nizza 27.1.1987.
Nata Ensner. Originaria di Basilea.
Domiciliata a Basilea, membra delle Gioventù socialiste poi comuniste, viene esclusa dal partito per trotzchismo con il marito Paul
Thalmann (giornalista). Si reca in Spagna agli inizi di luglio 1936 in autostop intenzionata a partecipare come nuotatrice alle
"Spartakiades" di Barcellona, in contrapposizione alle olimpiadi di Berlino.
E si trova poco dopo davanti a "un mondo completamente diverso. Anarchici, socialisti, bandiere rosso-nere ovunque e la prima
persona che incontrai mi disse: 'ora la faremo finita con tutte le ingiustizie, i lavoratori avranno più diritti, i latifondi sono aboliti, le
chiese sono abolite, ora lavoreremo collettivamente e tutti avremo una vita migliore' " (des Suisses dans la guerre d'Espagne, doc
1973 di Richard Dindo)
Nell'agosto o settembre 1936 figura probabilmente sul fronte come miliziana [miliziano] in una colonna della CN.T. Rientrata in
Svizzera per un giro di propaganda sulla rivoluzione in atto, ritorna nel gennaio 1937 in Spagna ed è miliziana del Gruppo
internazionale della Colonna Durruti, accompagnata parzialmente dal marito Paul Thalmann [1901-16.3.1980, membro del Partito
comunista, segretario della Gioventù comunista svizzera dal 1921 al 1925; espulso dal Partito nel 1928 o 1929. Trotzki lo esorta a
entrare nel Partito socialista. Simpatizzante del POUM].
Con il marito si oppone alla militarizzazione in atto, e entrambi lasciano la Colonna nel marzo 1937. Risultano a Barcellona proprio
nelle giornate del maggio 1937, in cui i comunisti assaltano la Telefonica in mano agli anarchici. I servizi segreti russi cercano Pavel
per uno scritto di critica alla politica del partito comunista con lo ps di Franz Heller e la coppia decide di uscire dalla Spagna: vengono
arrestati all'imbarco e detenuti per 2,5 mesi in una prigione clandestina a Valencia, infine liberati da agenti socialisti valenziani
armati, forse anche grazie alle multiple pressioni esercitate dagli ambienti socialisti svizzeri e dal presidente dell'Internazionale
socialista, Louis Brouckère.
Si stabiliscono a Parigi per 17 anni, poi a Nizza, dove la loro casa diventa un centro di formazione politica aperto a tutta l'estrema
sinistra. In particolare promuovono conferenze sulla guerra di Spagna e sul ruolo degli anarchici nelle Università tedesche e in
Svizzera.
Nel 1966 un film della televisione tedesca propose la loro storia. La televisione svizzera produsse nel 1973 "Les Suisses dans la
guerre d'Espagne". Nel 1977 pubblicarono i loro ricordi (poi tradotti in francese: Clara e Paul Thalmann, "Combats pour la liberté.
Mouscou-Madrid-Paris", Spartacus 1983).
Neli anni '70 Clara e Pavel giunsero in Ticino per una conferenza, invitati dai compagni anarchici.
Clara ritorna in Spagna nel 1983 con Augustine Souchy e una equipe del cinema li filmò sui luoghi della militanza.
Partecipa all'Incontro internazionale anarchico di Venezia nel 1984.
Née à Bâle (Clara Ensner) le 24 septembre 1908, morte le 21.1.1987 à Nice.
Membre des Jeunesses socialistes puis communistes à Bâle, puis exclue du parti avec son mari Paul Thalmann, Clara Thalmann se
rendit au début de juillet 1936 en Espagne en autostop dans l’intention de participer comme nageuse aux Spartakiades de Barcelone
faisant pendant aux Jeux olympiques qui se déroulaient à Berlin. L’Espagne lui était familière, elle l’avait parcourue avec Paul
Thalmann en 1930 et 1932. La guerre civile ayant éclaté, Clara Thalmann combattit sur le front dans une colonne de la CNT, où son
compagnon vint la rejoindre. Après une tournée de propagande en Suisse, ils retournèrent en espagne en hanvier 1937 et
s’intégrèrent au Groupe international de la Colonne Durruti, qu’ils quittèrent en mars. Après les journées de mai, ils passèrent
plusieurs semaines en prison à Valence avant d’être libérés grâce aux pressions de l’Internationale socialiste. Ils quittèrent l’Espagne
à la mi-septembre 1937 et vécurent désormais en France. Ils s’occupèrent en premier lieu de la libération des détenus en Espagne.
Après la guerre, Paul Thalmann collabora avec Nicolas Lazarevitch à La Réalité russe et participa au cercle « Liaisons
internationales » et au cercle Zimmerwald de Maurice Chambelland. Les Thalmann quittèrent Paris en 1954 pour Nice (AlpesMaritimes). Ils firent des conférences sur la guerre d’Espagne et le rôle des anarchistes, dans les universités en Allemagne et en
Suisse. En 1966, un film de la télévision allemande relata leur histoire. La télévision suisse produisit en 1973, « Les Suisses dans la
guerre civile espagnole ». En 1977, ils publièrent leurs mémoires à Hambourg : Revolution für die Freiheit, Stationen eines
politischen Kampfes, Moskau-Madrid-Paris. La traduction française parut en 1983.
Clara Thalman retourna en Espagne en 1983 avec Augustin Souchy et une équipe de cinéma qui les filma sur leurs lieux de
militance. Elle participa à la Rencontre internationale anarchiste de Venise en 1984.
FONTI:
GB-ME // Vedi sua intervista tratta dal film di Richard Dindo Des suisses dans la guerre d'Espagne nell'appendice di "Diario di un
volontario svizzero nella guerra di Spagna" di Albert Minnig, La Baronata 1986 / Huber, Schw. Spanienfreiwilligen / Clara et Paul
Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera
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Thalmann, Combats pour la liberté. Moscou-Madrid-Paris, Quimperlé, La Digitale, 1983. — D. Vogelsänger, Der Trotzkismus in der
Schweiz (1930-1942), Th., Université de Zürich, 1979 = DBMOF – Medienwerkstatt, Die lange Hoffnung, Erinnerungen an ein anderes
Spanien : Clara Thalmann, Augustin Souchy, documentaire, Fribourg-en-Brisgau 1983 – Ciao anarchici. image d’une rencontre
internationale anarchiste, Genève, Milan, etc., 1986 //
THÉVENAZ Charles
Architetto, impresario
Bullet 1882- Losanna 4.3.1966
Università di architettura in Francia, poi domiciliato a Losanna /VD dal 1912.
Con la moglie Thévénaz E. (insegnante a Losanna), sottoscrive il manifesto del 5.11.1918 "Une Sequestration", contro la lunga
carcerazione, in detenzione preventiva, di Bertoni a Zurigo.
FONTI: GB
TOBLER Minna e Max
Medici, giornalisti
Minna, nata Christinger, 1886-1936
Max, 1876 - 1929
Domiciliati a Zurigo.
Abitano diversi anni con Fritz Brupbacher.
Max è tra i fondatori della Lega antimilitarista svizzera e presidente dell'UO di Zurigo dal 1904, mentre Minna sarà poi redattrice di
riviste femministe del Partito socialista. Nel primo dopo guerra abbandonano il Partito socialista ed aderiscono al Partito comunista.
Sottoscrivono il manifesto del 5.11.1918 "Une sequestration" contro la lunga detenzione preventiva di Bertoni nelle carceri di Zurigo.
Opere di Max Tobler:
"Der revolutionäre Syndikalismus", Fritz Kater Verlag, Berlino 1920
FONTI: GB
VARESI Eugenio
Commesso, funzionario statale (cassiere dello Stato del Canton Ticino)
1881 di Amedeo - agosto1963
Di Codogno (Lodi), fu naturalizzato nel 1909, con attinenza di Vira Gambarogno /TI, assieme al fratello Giovanni, "medico dei poveri".
Dom. a Bellinzona, poi a Locarno.
Socialista, non ricoprì cariche di rilievo nel partito. Per altro assai attivo in determinate vicende, vedi per es. per i passaporti falsi in
favore dei fuorusciti (cui Giuseppe Peretti ne usufruì numerosi...) di cui venne accusato, processato con Chazai e poi assolti. Tra gli
organizzatori del volo di Bassanesi nel 1930 (anche qui accusato, poi assolto).
Il suo nome (probabilmente per passaporti falsi?) viene anche citato in una lettera dall'Argentina dell'anarchico Jacovelli, vedi.
Abbonato a Vogliamo!
FONTI: GB // Libera Stampa 6.8.1963 //
VICARI A.
Funzionario federale
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Domiciliato a Lugano /TI.
Socialista.
Sottoscrive il manifesto Une sequestration il 5.11.1918 in favore di Bertoni in lunga detenzione preventiva nelle carceri di Zurigo.
FONTI: GB
VIGLINO Charles
Pittore imbianchino, poi segretario sindacale
Plâtrier peintre puis secrétaire syndical
Chavornay 1902 ca - inizio giugno 1976.
Dopo l'apprendistato di pittore imbianchino, trascorse 5 anni a Parigi. Ritornato in Svizzera, diventa segretario locale della FOBB a
Yverdon /VD nel 1929, poi segretario permanenete dal 1938 fino alla pensionamento nel 1967. Naturalizzato svizzero nel 1950, fu più
volte candidato socialista al Gran Consiglio e consigliere comunale a Yverdon.
(zio o parente di Minnig*).
Né à Chavornay vers 1902, mort début juin 1976.
Après un apprentissage de plâtrier-peintre, il passa cinq ans à Paris. De retour en Suisse, il devint secrétaire local de la FOBB à
Yverdon en 1929 puis permanent de 1938 à sa retraite en 1967. Naturalisé suisse en 1950, il fut à plusieurs reprises candidat
socialiste au Grand Conseil, et conseiller communal à Yverdon.
Il était apparenté à Albert Minnig.
FONTI: GB-ME // Feuille d'Avis de Lausanne 8.6.1976 //
VISANI Domenico
barbiere, meccanico, sindacalista
Palazzuolo di Romagna (FI) (oggi Palazzuolo sul Senio) 23.9.1894 da Giuseppe e Anna Gramentieri - Leontica TI
13.5.1969.
Sposato con Angela Vanza.
Emigrato in Ticino, tirocinio di meccanico-elettricista e tipografo, poi macchinista presso le officine chimiche Nitrum di Bodio
(1914-1918), nel 1917 fu tra i fondatori a Bodio della prima sezione ticinese della Federazione svizzera degli operai metallurgici e
orologiai, di cui cu il primo presidente e segretario. Nel 1918 e 1919 tra gli organizzatore dei principali scioperi in Ticino, gli costò
l'ordine di espulsione, poi sospeso nel 1919. Segretario della Camera del lavoro... (vedi DSS).
Probabilmente cittadino svizzero dal 1942 o 1946.
Nel CPC di Roma, segnalato dal 1919 al 1940, come anarchico, emigrato in CH; nel fascicolo è presente una scheda biografica, e
iscritto alla Rubrica di frontiera - busta 5437, fasc. 014170.
FONTI:
GB // CPC Roma non visionato / DSS //
WEISS Carl Theodor
Ferblantier
Dresden 1864 -
Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera
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Domicilié à Bâle.
Avec Grob-Senger, Stieglitz, Mück, Lederer, Zickbauer... "qui abitent la Suisse, font partie de l'association internationale des
anarchistes pour la propagande de l'action, association qui, comme telle, se déclare ouvertement solidaire avec les criminels
Hermann Stellmacher et Antoine Kammerer, ses anciens membres, et excite continuellement, dans ses organes de publicité et dans
des pamphlets, ses adhérents à commettre des crimes de droit commun analogues; considérant que ces individus, qui sont venu
d'Allemagne et d'Autriche en Suisse à la suite des mesures de polices prises contre eux, ont continué dans notre pays l'agitation en
faveur des buts anarchistes" .... sont expulsés le 25.09.1884.
Ma Weiss risulta una spia, un provocatore al soldo della polizia germanica. Condannato in Svizzera a 6 mesi di
prigione (processato a Basilea il 29.9.1884)
FONTI:
GB // Arrêté du Conseil fédéral du 25 septembre 1884 // Journal de Genève 2.10.1884 e 30.10.1884 // L'Impartial, 3.10.1884 //
ZUFFEREY Hilaire
manovale
maneuvre
Chippis/VS 8.10.1908 - disperso in Spagna (gennaio 1938)
Socialista.
Miliziano nella colonna Lenine del POUM, poi chiede di entrare nelle BI nell'estate 1937 e nel dicembre in attesa di essere incorporato
a Albacete, forse caduto a Teruel a metà dicembre? (ma non risulta la sua scomparsa negli archivi della BI). Forse ucciso dagli
stalinisti?
FONTI: Nic Ulmi-Peter Huber / Huber, Schw. Spanienfreiwilligen
Cantiere Biografico degli Anarchici in Svizzera
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